Roundtable Dal piano Impresa 4.0 alle strategie Blockchain e IA Quali policy per la trasformazione digitale dell'industria italiana - Martedì 4 ...
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Roundtable Dal piano Impresa 4.0 alle strategie Blockchain e IA Quali policy per la trasformazione digitale dell’industria italiana Martedì 4 dicembre 2018
Il mercato dell’Industria 4.0 in Italia • Secondo le rilevazioni Anitec-Assinform, il mercato dell’Industria 4.0 in Italia è arrivato nel 2017 a quota 2,2 miliardi, di cui circa 1,2 miliardi derivanti da prodotti e servizi ICT (tra cui IoT, Cloud, Cyber Security, Big Data, Analytics e Machine Learning) ed il restante da sistemi industriali quali Advanced e Additive Manufacturing. Il valore del mercato Industria 4.0 4.000 3.699 3.500 3.157 3.000 2.655 1.649 2.184,2 +17,1% 2.500 1.407 1.180 +18,6% 2.000 965 +21% 1.500 1.000 2.050 1.750 +22,3% 1.475 +19,3% +17,2% 500 1.219 0 2017 2018E 2019E 2020E Prodotti e servizi ICT Sistemi Industriali Fonte: Assinform-Netconsulting 3
Quali sono i fattori che spingono la crescita dell’Italia Industria 4.0. Grado di conoscenza da parte degli imprenditori 55% Ho già implementato soluzioni sul tema • Il dato forse più 28% incoraggiante è però quello dell’elevato grado di consapevolezza di industria Sto valutando di fare qualcosa 15% 4.0 e di conoscenza delle 28% nuove tecnologie 22% • Solo il 2,5% delle imprese Ho partecipato ad eventi sul tema 2018 32% dichiara, infatti, di non 2017 conoscere il tema – un successo sorprendente se si 29% pensa che due anni fa era Ho letto articoli online 41% quasi il 40% – mentre il 55% dichiara di aver già implementato soluzioni 4.0. 2,5% Non conosco 8% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% Fonte: Osservatorio Industria 4.0 del PoliMi 4
I-Com Industry 4.0 Index A. Variabili tecnologiche 1. imprese manifatturiere che utilizzano sistemi ERP (enterprise resource planning) 2. imprese manifatturiere che utilizzano tecnologie RFID (Radio • Lo sviluppo di quello che viene definito il Frequency Identification) nuovo paradigma industriale 3. imprese manifatturiere che acquistano servizi di cloud computing di denominato Industria 4.0 appare, livello di sofisticazione medio-alto dunque, procedere abbastanza 4. imprese manifatturiere che utilizzano soluzioni di CRM (Customer Relationship Management) speditamente nel nostro Paese, che 5. imprese manifatturiere i cui processi aziendali sono automaticamente sembra impegnarsi a voler colmare il gap collegati a quelli dei propri fornitori e/o clienti (SCM) con il resto dell’Europa – specialmente 6. imprese manifatturiere che analizzano i big data da qualunque fonte con i Paesi del Nord – così come confermato dall’indice I-Com 2018 sul B. Variabili infrastrutturali grado di preparazione dei Paesi europei a 7. Copertura della rete in banda ultra-larga (BUL) industria 4.0. 8. Copertura della rete 4G • L’I-Com Industry 4.0 Index è un indice C. Variabili di skill sintetico che tiene conto di 13 variabili 9. impiego di specialisti ICT (% su impiegati totali) strettamente relative al tema della 10. impiego di data workers quarta rivoluzione industriale e che 11. imprese che forniscono training al proprio personale al fine di riguardano l’adozione delle tecnologie, lo sviluppare o migliorare le proprie competenze ICT sviluppo infrastrutturale, le competenze 12. STEM graduates (% su totale laureati) e la sicurezza informatica. D. Variabili di sicurezza 13. Imprese manifatturiere con una politica di sicurezza ICT 5
Risultati dell’I-Com Industry 4.0 Index 2018 L’Italia con un punteggio pari a 83 – in linea con il dato europeo – si posiziona al 15° posto e dunque recupera in un solo anno 2 posizioni rispetto all’anno precedente. Confronto con il 2017 I-Com Industry 4.0 Index 2018 Punteggio Posizione in classifica Paesi Bassi 100 PAESE Variazione Variazione 2017 2018 2017 2018 Belgio 99 2018 su 2017 2018 su 2017 Finlandia 99 Paesi Bassi 98 100 2 2 1 1 Germania 97 Belgio 86 99 13 11 2 9 Lussemburgo 95 Finlandia 100 99 -1 1 3 -2 Austria 95 Germania 96 97 1 4 4 0 Irlanda 92 Lussemburgo 94 95 1 6 5 1 Danimarca 91 Austria 95 95 0 5 6 -1 Regno Unito 89 Irlanda 86 92 6 8 7 1 Svezia 88 Spagna Danimarca 97 91 -6 3 8 -5 85 Malta 85 Regno Unito 86 89 3 9 9 0 Portogallo 84 Svezia 93 88 -5 7 10 -3 Slovenia 83 Spagna 83 85 2 15 11 4 UE-28 83 Malta 84 85 1 13 12 1 Italia 83 Portogallo 86 84 -2 10 13 -3 Lituania 81 Slovenia 84 83 -1 14 14 0 Rep.Ceca 80 Italia 78 83 5 17 15 2 Slovacchia 80 Lituania 85 81 -4 12 16 -4 Estonia 76 Rep.Ceca 77 80 3 16 17 -1 Francia 74 Slovacchia 77 80 3 18 18 0 Croazia 73 Estonia 74 76 2 19 19 0 Cipro 73 Lettonia Francia 66 74 8 25 20 5 72 Polonia 69 Croazia 66 73 7 23 21 2 Bulgaria 68 Cipro 69 73 4 21 22 -1 Ungheria 67 Lettonia 69 72 3 20 23 -3 Grecia 66 Polonia 66 69 3 24 24 0 Romania 63 Bulgaria 64 68 4 26 25 1 0 20 40 60 80 100 Ungheria 68 67 -1 22 26 -4 Grecia 63 66 3 27 27 0 Romania 53 63 10 28 28 0 Fonte: Elaborazioni I-Com su dati Eurostat, IDC e Commissione europea 6
Quali sono i fattori che spingono la crescita dell’Italia • Cresce di 2 p.p., in Imprese manifatturiere che utilizzano tecnologie RFID (in %) particolare, il dato relativo 40 alla percentuale di imprese manifatturiere italiane che 35 adottano sistemi di identificazione a radio 30 frequenza (Rfid), che seppur più basso della media 25 europea (17%), passa dal 12% al 14% nel 2017. 20 • Nel complesso, però, 2014 l’adozione delle tecnologie 15 2017 abilitanti (servizi di cloud 10 computing ad elevato livello di sofisticazione; software 5 ERP, software CRM; etc.) deve ancora migliorare, dato 0 che, in molti casi, l’Italia si Germania Bulgaria Austria Irlanda Lituania Rep.Ceca Romania ITALIA Regno Unito Danimarca Ungheria Lussemburgo Finlandia Belgio * Spagna UE-28 Polonia Slovacchia Estonia Paesi Bassi Malta Lettonia Grecia* Slovenia Croazia Francia Portogallo Svezia Cipro colloca ancora al di sotto della media europea. Fonte: Elaborazioni I-Com su dati Eurostat 7
Lo sviluppo infrastrutturale procede senza sosta Copertura NGA (2017) 100 • Grazie agli enormi passi in 90 avanti compiuti in termini di 80 70 copertura delle reti fisse e 60 mobili, l’Italia si colloca al di in % 50 40 sopra della media europea 30 con una percentuale di 20 copertura in banda ultra- 10 0 larga della popolazione Portogallo Spagna Svezia Belgio Austria UE-28 Romania Polonia Grecia Paesi Bassi Repubblica Ceca Cipro Ungheria Lituania Bulgaria Francia Lussemburgo Regno Unito Irlanda Germania Slovenia Slovacchia Malta Danimarca Lettonia Italia Estonia Finlandia Croazia superiore all’86% e una percentuale di copertura LTE che si attesta al 98,7%, al di Copertura 4G (2017) sopra della media europea 100 del 97,9%. 90 80 • In un tale contesto, la 70 disponibilità di reti 60 in % 50 infrastrutturali diffuse e 40 performanti diventa una 30 20 precondizione per poter 10 affrontare le sfide del futuro 0 e coglierne le opportunità. Lituania Irlanda Germania Romania Bulgaria Danimarca Finlandia Regno Unito Ungheria Austria Italia Lussemburgo Polonia UE-28 Spagna Repubblica Ceca Estonia Lettonia Svezia Belgio Malta Paesi Bassi Portogallo Slovenia Francia Slovacchia Grecia Croazia Cipro Fonte: Elaborazioni I-Com su dati Commissione Europea 8
Si inizia a porre attenzione all’importanza delle competenze • Si evidenzia il numero crescente di imprese manifatturiere italiane che nel 2017 ha deciso di fornire Imprese manifatturiere che forniscono corsi di formazione corsi di formazione ICT ai ICT ai propri dipendenti (in %; 2017) 45 propri dipendenti (in aumento di 1 p.p rispetto 40 all’anno precedente, anche 35 se al di sotto della media 30 UE). • Inoltre, nel nostro Paese, 25 aumenta il numero di Data 20 professional - lavoratori che 15 raccolgono, archiviano, gestiscono e/o analizzano, 10 interpretano e visualizzano 5 dati come la loro principale 0 attività o come una parte Svezia Spagna Austria UE-28 Portogallo Paesi Bassi Francia Cipro Grecia Polonia Romania Ungheria Lituania Irlanda Slovenia Bulgaria Finlandia Germania Lussemburgo Regno Unito Slovacchia Danimarca Rep.Ceca Malta Croazia Italia Estonia Lettonia Belgio rilevante della loro attività - passato da 490.000 unità nel 2016 a 538.000 unità nel 2017 (Fonte: IDC 2018) Fonte: Elaborazioni I-Com su dati Eurostat 9
Industria 4.0. Le misure del Piano 2016 e le modifiche successive 1/4 MISURA PIANO 2016 LEGGE BILANCIO 2018 Iperammortamento Supervalutazione del 250% degli Prolungamento fino al 31/12/2018 investimenti in beni materiali nuovi, Possibilità di sostituire, durante il dispositivi e tecnologie abilitanti la periodo dell’ammortamento, i beni che trasformazione in chiave 4.0 acquistati o in fruiscono dell’iperammortamento con leasing altri beni aventi caratteristiche non inferiori Inserimento dei software per la realtà immersiva, la logistica e l’e-commerce Superammortamento Supervalutazione del 140% degli Conferma della misura anche se investimenti in beni strumentali nuovi l’incentivo è stato ridotto al 130% acquistati o in leasing con possibilità di Totale esclusione degli autoveicoli, fruire dell’agevolazione anche per gli compresi quelli a uso esclusivo investimenti in beni strumentali immateriali (software e sistemi IT) per chi beneficia dell’iperammortamento Patent Box Riduzione delle aliquote IRES e IRAP del 50% dal 2017 in poi, sui redditi d’impresa connessi all’uso diretto o indiretto (ovvero in licenza d’uso) di beni immateriali sia nei confronti di controparti terze che di controparti correlate (società infragruppo) 11
Industria 4.0. Le misure del Piano 2016 e le modifiche successive 2/4 Credito d’imposta Credito d’imposta del 50% su spese incrementali in R&S Ricerca e Sviluppo, riconosciuto fino a un massimo annuale di 20 milioni di €/anno per beneficiario e computato su una base fissa data dalla media delle spese in Ricerca e Sviluppo negli anni 2012-2014 Fondo di Garanzia Garanzia pubblica, fino a un massimo dell’80% del finanziamento, per operazioni sia a breve sia a medio-lungo termine, sia per far fronte a esigenze di liquidità che per realizzare investimenti. Il Fondo garantisce a ciascuna impresa o professionista un importo massimo di 2,5 milioni di euro, un plafond che può essere utilizzato attraverso una o più operazioni, fino a concorrenza del tetto stabilito, senza un limite al numero di operazioni effettuabili Nuova Sabatini Contributo a parziale copertura degli interessi Conferma della misura fino ad pagati dall’impresa su finanziamenti bancari di esaurimento delle risorse importo compreso tra 20.000 e 2.000.000 di euro, disponibili concessi da istituti bancari convenzionati con il Rifinanziamento con 330 mln di MISE, che attingono sia a un apposito plafond di euro Cassa Depositi e Prestiti, sia alla provvista ordinaria. Il contributo è calcolato sulla base di un piano di ammortamento convenzionale di 5 anni con un tasso d’interesse del 2,75% annuo ed è maggiorato del 30% per investimenti in tecnologie Industria 4.0. 12
Industria 4.0. Le misure del Piano 2016 e le modifiche successive 3/4 Startup e PMI a) nuova modalità di costituzione digitale e gratuita; b) innovative esonero dalla disciplina sulle società di comodo e in perdita sistematica; c) possibilità anche per le srl di emettere piani di incentivazione in equity, agevolati fiscalmente; d) incentivi agli investimenti in capitale di rischio: detrazione IRPEF (per investimenti fino a 1 milione di euro) o deduzione dell’imponibile IRES (fino a 1,8 milioni) pari al 30%; e) accesso gratuito, semplificato e prioritario al Fondo di Garanzia per le PMI; f) equity crowdfunding per la raccolta di nuovi capitali di rischio; g) Italia Startup Visa: una modalità digitale, semplice e accelerata per attrarre imprenditori innovativi; h) possibilità di cedere le perdite a società quotate sponsor (almeno il 20% delle quote); i) in caso di insuccesso: esonero dalla disciplina fallimentare ordinaria; l) in caso di successo: le startup mature possono convertirsi agilmente in PMI innovative, continuando a godere dei principali benefici Centri di a 20 milioni di euro per il 2017 e 20 milioni di euro per il 2018, competenza ad alta sono concessi nella forma di contributi diretti alla spesa in specializzazione relazione a: 1) costituzione e avviamento del centro di competenza, nella misura del 50 per cento delle spese sostenute, per un importo complessivo non superiore a 7,5 milioni di euro; 2) progetti di innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale presentati dalle imprese, nella misura del 50 per cento delle spese sostenute, per un importo massimo non superiore a 200 mila euro per progetto. 13
Industria 4.0. Le misure del Piano 2016 e le modifiche successive 4/4 Credito Ccredito d'imposta del 40% delle spese relative al Stanziamento di 250 milioni d'imposta personale dipendente impegnato nelle attività di tetto massimo di spese formazione 4.0 formazione ammissibili, limitatamente al costo aziendale incentivabili pari a 300 mila riferito alle ore o alle giornate di formazione, sostenute euro nel periodo d'imposta agevolabile e nel limite massimo di inserimento in via sperimentale 300.000 euro per ciascun beneficiario, pattuite attraverso per il 2018 delle aree marketing contratti collettivi aziendali o territoriali e vendite. Quanto al programma di formazione è stata prevista la pattuizione con i lavoratori secondo quanto previsto da accordi sindacali di secondo livello. 14
Industria 4.0. Le misure al vaglio della Legge di Bilancio 2019 Declinazione dell’IPERAMMORTAMENTO in percentuali diverse in considerazione dell’importo investito ed in particolare: a) 150% per investimenti fino a 2,5 mln di euro; b) 100% per investimenti tra a 2,5 e 10 mln di euro; c) 50% per investimenti tra a 10 e 20 mln di euro; d) 0% per chi ha fruito dell’iperammortamento 2018 al 150%; e) 40% del costo di acquisizione dei beni immateriali e sistemi di gestione per l’e-commerce e servizi digitali elencati nell’All. B della Legge di Bilancio 2017. Eliminazione del SUPERAMMORTAMENTO. Sostituzione del CREDITO D’IMPOSTA ALLA FORMAZIONE con un VOUCHER per PMI fino a 40mila euro e comunque non superiore al 50% dei costi sostenuti per l’acquisizione di prestazioni consulenziali di natura specialistica finalizzate a realizzare la trasformazione digitale. CREDITO D’IMPOSTA R&S: il tetto scende a 10 milioni di euro, l’agevolazione scende al 25%, restando al 50% solo in determinati casi. NUOVA SABATINI: proroga al 31 dicembre 2019 per i finanziamenti agevolati alle PMI che acquistano nuovi macchinari. Si tratta di un finanziamento agevolato da 20mila a 2 milioni di euro, con un contributo del Mise che copre parte degli interessi e la copertura del Fondo di Garanzia. Istituzione di un Fondo per interventi volti a favorire lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di I.A, IoT e Blockchain con una dotazione di 15 mln di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021. Istituzione di un Fondo finalizzato all’erogazione dei contributi alle imprese che partecipano al Progetto di Interesse Comune Europeo sulla microelettronica 15
Gli effetti delle misure di Impresa 4.0
L’utilizzo di tecnologie 4.0 • A due anni dalla sua introduzione (e ad un anno dalla sua rimodulazione allargata), il Piano ha dimostrato di essere un efficace strumento nel sostenere le imprese che investono in innovazione e avanzamento tecnologico. • A livello di diffusione, nel 2017 le imprese che hanno utilizzano almeno una tecnologia 4.0 sono l’8,3% del totale, mentre cresce notevolmente al crescere delle dimensioni aziendali: la percentuale supera il 35% nel caso di imprese tra i 50 e i 249 dipendenti, e si avvicina al 50% nel caso di aziende con oltre 250 addetti • Si conferma inoltre una maggiore adesione al centro Nord Impresa 4.0. Diffusione per dimensione impresa e area geografica 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Totale 1-9 dip. 10-49 dip. 50-249 dip. 250 e oltre Italia 8,4% 6,0% 18,4% 35,5% 47,1% Centro Nord 9,2% 6,3% 19,3% 37,1% 48,2% Mezzogiorno 6,1% 5,2% 13,3% 23,0% 34,9% Fonte: MiSE-Indagine MET (luglio 2018) 17
Impatto dell’utilizzo di tecnologie 4.0 su occupazione e fatturato Andamento occupazione nell'ultimo triennio, confronto tra imprese in relazione all'utilizzo di tecnologie 4.0 80% Le impese che utilizzano almeno una 60% 40% tecnologia del piano Impresa 4.0 hanno 20% registrato una crescita dell’occupazione nel 0% 36% dei casi contro il 16% di quelle che non le Imprese tradizionali Imprese tradizionali con interventi 4.0 Imprese 4.0 utilizzano. programmati Aumento 16,4% 29,1% 36,2% Stabile 70,1% 54,7% 46,0% Calo 13,6% 16,2% 17,8% Aumento Stabile Calo Andamento del fatturato nell'ultimo triennio, confronto tra imprese in relazione all'utilizzo di tecnologie 4.0 60% 40% 20% 0% Inoltre, le imprese 4.0 presentano un fatturato Imprese tradizionali in aumento nel 42% dei casi, a fronte del 19% Imprese tradizionali con interventi 4.0 Imprese 4.0 programmati rilevato tra quelle “tradizionali”. Aumento 19,3% 33,6% 42,7% Stabile 51,7% 44,9% 39,1% Calo 29,0% 21,5% 18,2% Aumento Stabile Calo Fonte: MiSE-Indagine MET (luglio 2018) 18
La crescita del mercato delle macchine utensili e della robotica L'industria italiana delle macchine utensili (2016-17) 4.000 3.062 3.165 La produzione dell’industria italiana delle 3.000 2.326 macchine utensili nel 2017 è cresciuta del 1.956 2.000 1.369 9,4%, arrivando a quota 5,5 miliardi di euro 1.226 1.000 (export + mercato interno). Le importazioni sono cresciute da 1.226 a 0 1.369 milioni 2016 2017 Esportazioni Consegne mercato interno Importazioni L'industria italiana della robotica (2016-17) In questo contesto, nel 2017 il 450 395 mercato italiano della robotica 400 374 344 332 presenta una crescita in doppia cifra 350 rispetto alla produzione (+11,2%, 300 220 giunta a quota 594 milioni), alle 250 190 200 esportazioni (+15,8%, per un valore di 150 220 milioni), alle importazioni (+19%, 100 per un valore di 395 milioni) e al 50 consumo (+13,8%, giunto a quota 769 0 milioni). 2016 2017 Esportazioni Consegne mercato interno Importazioni Fonte: Ucimu (2018) 19
L’utilizzo della Nuova Sabatini Prenotazione cumulativa del contributo (ott 2017 – ott 2018) 1.400 1.182 1.117 1.142 1.200 1.078 1.043 973 1.004 1.000 911 938 890 848 794 746 800 Prenotazione contributo MiSE 600 Richiesta contributo Mise effettivo Contributo Mise cumulato 400 200 49 40 58 49 64 54 51 42 32 27 42 35 37 31 46 39 44 35 46 39 40 40 25 21 25 25 0 ott-17 nov-17 dic-17 gen-18 feb-18 mar-18 apr-18 mag-18 giu-18 lug-18 ago-18 set-18 ott-18 Fonte: MiSE Note: Rispetto all’importo prenotato (€ 1.182.008.042), risultano disimpegnate al 31/08/2016 risorse pari a € 10.871.524 relative a rinunce, revoche e rideterminazioni. All’importo prenotato vanno sommati gli oneri di gestione. Per i mesi di settembre e ottobre 2018 è stato considerato il dato relativo alla prenotazione, in quanto il dato relativo alla richiesta contributo MISE effettivo non è rilevabile per gli ultimi due mesi di operatività • Le statistiche relative all’utilizzo della Nuova Sabatini mostrano il forte trend di crescita delle prenotazioni per il contributo del Ministero dello Sviluppo Economico, che ad ottobre 2018 ha raggiunto quota 1,182 miliardi di euro • Tale dato risulta in crescita di oltre 430 milioni rispetto ai 745 milioni raggiunti ad ottobre 2017, con una media di richieste di oltre 36 milioni al mese. 20
L’influenza degli incentivi nella decisione di investire Rilevanza della tipologia di incentivi nella decisione di investire delle imprese manifatturiere (2017) 70% 62,1% 60% 47,6% 50% 40,8% 40% 30% 23,9% 20% 12,8% 8,7% 6,7% 10% 0% Super Iper ammortamento Credito imposta R&S Nuova Sabatini Altri strumenti Fondo garanzia PMI Credito imposta ammortamento mezzogiorno totale imprese Fonte: ISTAT • Secondo le rilevazioni più recenti di Istat, a giudizio degli imprenditori il super ammortamento ha svolto un ruolo “molto” o “abbastanza” rilevante nella decisione di investire nel 2017 per il 62,1% delle imprese manifatturiere. • L’iper ammortamento è stato valutato positivamente dal 47,6% delle imprese, mentre il credito d’imposta per spese in R&S è stato ritenuto rilevante dal 40,8% delle aziende. • Questi strumenti risultano quindi molto più rilevanti nella decisone di investire rispetto a misure quali il Fondo di garanzia e il credito di imposta per il Mezzogiorno 21
L’industria italiana alla prova dell’intelligenza artificiale
Il gap europeo sull’IA Quota di brevetti IA, per Paese • I dati più recenti sull’innovazione nei 40,0% paesi Ocse mostrano che fra il 2010 e il 2015 l’attività di brevettazione di 35,0% tecnologie legate all’IA è cresciuta del 6% – un tasso di crescita doppio 30,0% rispetto a quello dei brevetti totali. 25,0% • Il 62% di questi brevetti appartiene a Stati Uniti, Giappone e Corea e 20,0% riguarda soprattutto componenti per la diagnostica medica. Mentre la quota di Stati Uniti e Giappone è in calo, 15,0% sono cresciuti i brevetti di Corea, Cina e Taiwan. 10,0% • La quota dei paesi dell’Unione 5,0% europea è del 12% ed è in netto calo rispetto al quinquennio 2000-2005. 0,0% Germania e Francia sono i paesi più attivi, con quote rispettivamente del 3,7% e del 2,1%, comunque ben inferiori ai leader mondiali. 2000-2005 2010-2015 Fonte: http://www.astrid-online.it/static/upload/6bbf/6bbfe2a0cbdf6533c0bda5f7f56012fc.pdf 23
Il gap italiano sull’IA • Nella competizione internazionale sull’IA, gli Stati Uniti Primi 20 Paesi al mondo per numero di start-up si posizionano in vetta alla classifica, con ben 1.393 specializzate in IA startup, seguiti dalla Cina con 383 startup. Tra i Paesi Stati Uniti 1.393 europei, nella parte alta della classifica si colloca il Cina 383 Regno Unito che con 245 startup ricopre la quarta Israele 362 posizione. Anche Francia e Germania sono ben Regno Unito 245 posizionate al settimo e all’ottavo posto con 109 e 106 Canada 131 startup rispettivamente. L’Italia, invece, con solo 22 Giappone 113 startup specializzate in IA, si colloca solo in Francia 109 diciannovesima posizione nella classifica dei Top 20 Germania 106 Paesi al mondo per numero di startup nel settore. India 82 • Nonostante ciò, secondo uno studio realizzato da Svezia 55 Microsoft e EY risulta che l’80% degli AD in Italia crede Finlandia 45 che l’IA sia una priorità anche se solo il 15% si è Corea del Sud 42 concretamente attivato per intraprendere progetti IA, Spagna 39 contro il 32% della media UE. Singapore 35 Svizzera 28 • L’intelligenza artificiale è un imperativo imprescindibile Australia 27 per lo sviluppo e la competitività delle imprese italiane Brasile 26 ma diverse studi mettono in luce come sia necessario Paesi Bassi 26 aumentare il livello di consapevolezza e di adozione Italia 22 delle soluzioni e tecnologie IA all’interno delle nostre Russia 19 organizzazioni 0 200 400 600 800 1.000 1.200 1.400 1.600 Fonte: Roland Berger in collaborazione con Asgard, 2018 24
Qualche primo passo verso una strategia IA L’iniziativa AgID • Nel mese di settembre 2017, l’Agenzia per l'Italia Digitale (AGID) ha lanciato una task force sull’IA incaricata di analizzare l’impatto dell‘IA nel rapporto tra Amministrazioni pubbliche e cittadini e di presentare il Libro Bianco “L'Intelligenza Artificiale al servizio del cittadino” con il compito di studiare e approfondire le opportunità offerte dall’IA per migliorare i servizi pubblici e semplificare la vita dei cittadini. • La Task force ha anche avviato un’attività di mappatura dei produttori e utilizzatori (startup, imprese, organismi di ricerca, PA, EPR, etc.) di soluzioni IA italiani. Sul sito dell’AgID è, infatti, possibile partecipare ad un’indagine e segnalare la propria realtà o realtà di propria conoscenza, contribuendo così ad arricchire l’elenco dell’Ecosistema IA in Italia. In particolare, attraverso quest’ultimo strumento si vuole cercare di facilitare la costruzione di relazioni e la condivisione di conoscenze e competenze e consentire al nostro Paese di conoscere la reale dimensione dei propri punti di forza e di comprendere il vero potenziale dell’IA. 25
L’ecosistema IA in Italia Ecosistema IA in Italia, per tipo di organizzazione (2018) 1% • Secondo l’ultimo aggiornamento del 3% 2% 28 maggio 2018, pubblicato sul sito Azienda dell’AgID, sono 173 le realtà segnalate 10% Startup che a vario titolo utilizzano e/o offrono Università soluzioni di intelligenza artificiale. 11% 46% • In base ai dati attualmente disponibili, Centro di Ricerca più del 70% delle “realtà IA” in Italia PA sono aziende o startup, seguite da Acceleratore Università (11%) e Centri di Ricerca 27% Incubatore (10%). • La maggior parte di queste realtà è presente in Lombardia (21%), Lazio Ecosistema IA in Italia, per regione (2018) (18%), Emilia Romagna (12%) e 1% 0% Lombardia 2% 0% Lazio 2% Campania (9%). 2% 1% 0% Emilia-Romagna 2% Campania • Infine, le tecnologie IA maggiormente 2% Piemonte diffuse nelle varie realtà presenti in 4% 21% Toscana Liguria Italia sono il Machine Learning e il 4% Sicilia Deep Learning, seguiti da sistemi di Trentino Alto-Adige 4% Puglia elaborazione del linguaggio naturale e Friuli Venezia Giulia 5% chatbot. Calabria 18% Veneto 5% Sardegna Abruzzo 7% Umbria 9% 12% Marche Valle d'Aosta Fonte: Elaborazioni I-Com su dati AgID Basilicata Molise 26
Verso la strategia nazionale sull’intelligenza artificiale In una prospettiva più ampia rispetto alle pur lodevoli iniziative dell’AgID, il Ministero dello Sviluppo economico ha annunciato la creazione di un gruppo di 30 esperti che andrà a predisporre la Strategia Nazionale IA, soffermandosi in particolare su obiettivi ben precisi: • migliorare il coordinamento e il rafforzamento della ricerca di base nel campo dell’IA; • favorire gli investimenti pubblici e privati in IA facendo leva anche sui fondi comunitari dedicati; • attrarre talenti e idee imprenditoriali nel campo dell’IA; • favorire lo sviluppo della data-economy prestando una particolare attenzione al tema della circolazione e della valorizzazione dei dati non personali adottando i migliori standard di interoperabilità e cybersicurezza; • rivedere organicamente la normativa applicabile con particolare riferimento ai profili di sicurezza e responsabilità in relazione ai prodotti/servizi fondati su IA; • lavorare ad analisi e valutazione di impatto socio-economico dello sviluppo e dell’adozione generalizzata di sistemi basati sull’IA, corredata da un’elaborazione degli strumenti di attenuazione delle criticità riscontrate. 27
La tecnologia Blockchain al servizio dell’Italia del futuro
Cos’è la blockchain La Blockchain è una tecnologia che permette di implementare un archivio «distribuito» in grado di gestire transazioni tra gli utenti di una rete. Il sistema è strutturato in blocchi – ognuno dei quali rappresenta un numero di transazioni registrate – collegati l’uno con l’altro tramite una funzione di hash. La funzione di hash è un’operazione logaritmica non invertibile che sintetizza una stringa numerica e/o di testo di lunghezza variabile in una stringa di lunghezza determinata. Volendo semplificare il concetto possiamo dire che questa funzione converte ogni pacchetto di dati che viene inviato alla rete in una stringa di formato standard che contiene tutte le informazioni sulle transazioni che fanno parte del blocco ma non permette di risalire al testo originale. Collegando queste stringhe l’una con l’altra si crea appunto una catena di blocchi (“blockchain”). Ogni operazione eseguita viene segnata con una marca temporale, ovvero un codice che attesta in maniera indelebile e immutabile la data e l’ora dell’azione. 29
Il mercato della blockchain Mercato globale della blockchain, milioni di $ (2017-2021) 2500 2312,5 Secondo il rapporto “Blockchain For Business”, redatto dalla Casaleggio (su dati Statista) 2000 associati, il valore del mercato globale di 1430 questa nuova tecnologia nel 2017 ha 1500 raggiunto i 339 milioni di dollari ed entro il 1000 885,4 2021 arrivare alla soglia dei 2,3 miliardi. Le 548,2 previsioni indicano che entro i prossimi 10 500 339,5 anni il 10% del Prodotto Interno Lordo mondiale sarà generato da prodotti e servizi 0 erogati tramite blockchain. 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 Mercato globale della blockchain, % per settore (2017) Il 60,5% del mercato della 4,20% 3,10% catena dipende dal settore finanziario, seguito dal manufatturiero (che pesa per 14,60% Finanziario il 17,6%) e da distribuzione e Manifatturiero servizi (14,6%). Distribuzione e servizi Settore pubblico 17,60% 60,50% Altri Fonte: Statista 30
Investimenti in blockchain Fattori che spingono le imprese a investire in blockchain (2018) Risparmio economico 89% Tracciabilità 81% Trasparenza 79% Aumento dei ricavi 57% Riduzione del rischio 50% Creazione di nuove opportunità di business 44% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Lo scorso anno sono stati investiti in questa tecnologia 945 milioni di dollari che dovrebbero diventare 2,1 miliardi nel 2018. La maggior parte degli investimenti sulla catena provengono dagli Stati Uniti ma l’Europa risulta essere la seconda area geografica per importanza. Nel Vecchio Continente la cifra investita dovrebbe passare dai 400 milioni del 2017 ai 3,5 miliardi del 2022. Secondo uno studio condotto da Capgemini nel 2018 i fattori principali che spingono le aziende ad investire in questa tecnologia sono il risparmio economico (89%), la tracciabilità (81%) e la trasparenza (79%). Fonte: Capgemini Research Institute 31
Blockchain per l’impresa Applicazioni della blockchain nelle aziende a livello globale (aprile 2018) Da un indagine condotta da Deloitte Supply chain 53% intervistando 1053 dirigenti di aziende di 7 paesi diversi è emerso che tra le aziende Internet of things 51% che stanno implementando sistemi basati Identità digitale 50% su blockchain il 53% la adopererà nel Archivio digitale 44% campo della supply chain. Moneta digitale 40% Pagamenti 30% Barriere all'utilizzo della blockchain nelle imprese (aprile 2018) Voto 12% Nessuno 4% Problemi regolatori 39% Altro 2% Problemi di 37% implementazione 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% Problemi di sicurezza 35% Il 39% delle imprese che invece non hanno ROI incerto 33% avviato o non stanno avviando progetti che implicano l’utilizzo della catena sono frenate Mancanza di competenze 28% da problemi regolatori. Non una priorità 22% 0% 10% 20% 30% 40% Fonte: Deloitte Note: Alcune aziende stanno utilizzando la blockchain in più campi o hanno più di un problema di utilizzo 32
La European Partnership e la Strategia Nazionale Italia Europa Il Ministero dello Sviluppo Economico sta inoltre istituendo un gruppo di esperti di alto livello per l’elaborazione della L’European Blockchain Partnership è un’iniziativa a cui strategia nazionale sulle tecnologie basate su registri hanno deciso di aderire 27 paesi (l’Italia è entrata a distribuiti e blockchain. Il gruppo avrà i seguenti obbiettivi: settembre del 2018) che ha l’obiettivo di sviluppare la • individuare iniziative private già̀ esistenti a livello European Blockchain Services Infrastructure (EBSI) una nazionale, monitorarle e analizzarne gli sviluppi e le piattaforma che permetta di erogare servizi digitali ricadute socio-economiche; sovranazionali che soddisfi i più elevati standard in • individuare use case relativi all’utilizzo delle DLT nel settore pubblico al fine di promuoverne la diffusione; termini di privacy, sicurezza informatica, • individuare buone prassi sviluppatesi sulle tecnologie in interoperabilità ed efficienza energetica, nonché parola elaborando strumenti per diffonderne pienamente conforme alle normative dell’Unione l’applicazione; Europea. • approfondire le condizioni necessarie per promuovere la ricerca, lo sviluppo, l’impiego, l’adozione ed il L'Osservatorio e forum sulla blockchain della mantenimento del carattere decentralizzato delle DLT e Commissione Europea si occuperà di evidenziare gli in particolare della blockchain in modo da sviluppi più importanti di tale tecnologia, di incrementarne e accelerarne la diffusione nei servizi promuoverne i protagonisti europei e di rafforzare pubblici e privati; l'impegno assunto a livello europeo con i diversi • elaborare gli strumenti necessari per creare e favorire le soggetti interessati coinvolti nel settore della condizioni economiche, politiche e regolatorie affinché́ cittadini e imprese, in particolare PMI e start-up, blockchain. possano beneficiare del potenziale rappresentato dalle funzionalità̀ di queste tecnologie; • elaborare strumenti tecnici e normativi volti a diffondere l’applicazione degli Smart Contract. 33
Grazie! Piazza dei Santi Apostoli 66 00187 Roma tel. +39 06 4740746 fax +39 06 40402523 Rond Point Schuman 6 1040 Bruxelles tel. + 32 (0) 22347882 info@i-com.it www.i-com.it www.i-comEU.eu
Puoi anche leggere