LIFE10 NATIT000256 AFTER-LIFE Conservation Plan del sito Natura 2000 Saline di Molentargius ITB044002 e Stagno di Molentargius e territori ...

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LIFE10 NATIT000256 AFTER-LIFE Conservation Plan del sito Natura 2000 Saline di Molentargius ITB044002 e Stagno di Molentargius e territori ...
AFTER-LIFE Conservation Plan del sito Natura 2000
Saline di Molentargius ITB044002 e
Stagno di Molentargius e territori limitrofi ITB040022
Parco Naturale Regionale Molentargius – Saline

LIFE10 NATIT000256

www.mc-salt.eu
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SOMMARIO

Il progetto Life MC-SALT ............................................................................................. 3

Inquadramento del sito ................................................................................................. 4

Inquadramento storico .................................................................................................. 5

Minacce ........................................................................................................................ 5

Interventi svolti all'interno del progetto Life ................................................................. 7

Risultati ex post Situazione attuale.............................................................................. 11

Obiettivi After-LIFE .................................................................................................... 13

Azioni After Life ......................................................................................................... 19

Fonti di finanziamento ................................................................................................ 20

Analisi SWOT ............................................................................................................. 20

Bibliografia ................................................................................................................. 22
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Il progetto Life MC-SALT

Il progetto si è sviluppato all'interno di 9 siti Natura 2000 situati in Italia, Francia e

Bulgaria, con l’obiettivo di conservazione in uno stato favorevole di habitat e specie.

L’Ente Gestione Parchi e Biodiversità – Delta del Po è stato il beneficiario coordinatore, gli

altri beneficiari sono stati Consorzio del Parco Naturale Regionale Molentargius-Saline, il

Parc naturel régional de Camargue, la Tour du Valat, la ONG Green Balkans, la

Compagnie des Salins du Midi et des Salines de l'Est.

Figura 1: La Rete Natura 2000 in Europa, sono evidenziati gli Stati Membri in cui si è
svolto il progetto ed i sei beneficiari di progetto.

Il denominatore comune dei siti è la presenza di una salina, seppure con caratteristiche

diverse, da saline non più produttive, come in Sardegna e Francia, fino a Saline produttive

industriali come Aigues Mortes in Francia. Nel Parco Molentargius-Saline il progetto si è

sviluppato nello Stagno del Bellarosa maggiore,            noto anche come Stagno del
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Molentargius, che rappresenta la vasca di prima evaporazione delle Saline di Cagliari, non

più produttive.

Inquadramento del sito

L’area ricomprende il Sito di Importanza Comunitaria “Stagno di Molentargius e territori

limitrofi” (cod. ITB040022) e la Zona di Protezione Speciale “Stagno di Molentargius” (cod.

ITB044002).

Si tratta di un complesso naturale che comprende il bacino lacustre e le sue zone limitrofe

e che rappresenta una peculiarità ambientale dell’intero Bacino Mediterraneo, in quanto,

pur essendo inserito in un contesto totalmente antropizzato composto principalmente dai

centri urbani di Cagliari e Quartu S. Elena, registra una elevata concentrazione di avifauna

nidificante. L'alto grado di biodiversità, nonché il numero di nicchie ecologiche e di

possibilità nutrizionali conseguenti alle modifiche antropogeniche dell'ecosistema che si

sono stratificate nel corso dei secoli, unitamente alla cessazione dell'attività venatoria e alla

singolare posizione geografica del Molentargius nel quadro delle correnti migratorie del

Mediterraneo occidentale, hanno contribuito in modo decisivo a farne un'area ideale per la

sosta e la nidificazione dell'avifauna.

I due siti si inseriscono in un contesto ecologico caratterizzato dalla presenza, a breve

distanza, di altre aree di interesse naturalistico, appartenenti alla Rete Natura 2000.

A sud sono presenti i SIC:

• “Torre del Poetto” (ITB042242) che si estende per circa 9 ha e si colloca nella parte

orientale del Promontorio di S. Elia

• “Monte S. Elia, Cala Mosca e Cala Fighera” (ITB042243), la cui superficie, di circa 26 ha,

occupa la parte occidentale.

Entrambi rappresentano un’importante area di sosta per l’avifauna migratoria.

A ovest, separati dall’agglomerato urbano di Cagliari, si sviluppano il SIC “Stagno di

Cagliari, Saline di Macchiareddu, Laguna di S. Gilla” (cod. ITB040023) e la Z.P.S. “Stagno

di Cagliari” (cod. ITB044003), le cui aree, parzialmente coincidenti, si estendono,

rispettivamente, per circa 5982 ha e 3558 ha. Si tratta, come per il Molentargius, di un
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sistema acquatico derivato da uno stagno di retrospiaggia.

Le analogie geologiche e geomorfologiche dei due contesti e la distanza inferiore ai 3 km si

traducono in una serie di elementi positivi:

• le specie di avifauna presenti nelle due aree stagnali sono molto simili;

• la ridotta distanza consente un continuo scambio di individui per molte specie e non

solo per quelle ad alta vagilità;

• lo scambio favorisce l’evoluzione delle comunità ornitiche locali in metapopolazioni con

conseguente aumento della biodiversità intra- e inter-specifica e riduzione del rischio di

isolamento e, quindi,maggiori probabilità di sopravvivenza per le specie.

Inquadramento storico

La storia del Molentargius è strettamente legata alla storia delle Saline.

La lunga storia delle Saline di Cagliari inizia con i Fenici e termina nel 1985 a causa

dell’inquinamento delle acque dello stagno del Bellarosa maggiore in seguito a una

tracimazione di acque contaminate provenienti dai limitrofi stagni ad acque dolci.

Le Saline furono coltivate dai fenici, punici e romani ma sotto i Giudici acquistarono

importanza internazionale per poi essere utilizzate ancora dai Pisani, dagli Aragonesi,

dagli Spagnoli e dai Piemontesi e per ultimo dal Monopolio di Stato. Durante la storia

delle saline sono stati eseguiti diversi lavori che hanno nel tempo modificato le forme delle

vasche, dei canali, il modo stesso di produrre il sale e di prelevare l'acqua. Numerose sono

state le innovazioni tecnologiche. Ad esempio intorno al 1830, ci fu una riorganizzazione

tecnologica e idraulica delle saline e furono introdotte per trasferire l'acqua da una casella

salante all'altra le viti di Archimede mosse da cavalli, sostituite nel 1851 da un potente

motore a vapore.

Dopo il blocco della produzione la circolazione delle acque è stata comunque garantita

per permettere la sopravvivenza dello stagno di Molentargius e di tutto l'ecosistema.

Minacce

Lo stato di conservazione dell’habitat era minacciato da :

Grave degrado degli argini dello stagno con conseguente alterazione delle caratteristiche
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fisiche e chimiche delle acque e dei sedimenti di fondo.

Inadeguata alimentazione dello stagno con acqua di mare per la mancanza dell’argine del

canale immissario

Scomparsa degli argini interni con conseguente compromissione del gradiente salino delle

acque.

Insufficiente conoscenza delle caratteristiche litologiche e chimiche del sedimento di

fondo.

Inadeguato ricambio idrico dello stagno e mancanza di un sistema di controllo del livello

idrometrico e dei parametri mesologici delle acque.

Forte eutrofizzazione e dolcificazione delle acque per ingressioni di acque dolci

contaminate da reflui urbani.

Insufficiente conoscenza dei fenomeni di rilascio di nutrienti dal fondo.

Insufficiente conoscenza della ittiofauna dello stagno ed in particolare dell’Aphanius

fasciatus; sensibilità della specie alle alterazioni dell’habitat fisico e alla contaminazione

delle acque, competizione con altre specie ittiche, possibile limitazione della disponibilità

trofica a causa delle condizioni del substrato; possibile diminuzione della biodiversità

genetica in seguito a condizioni di ipossia; scarso potenziale per la dispersione della

specie; mancanza di emergenze di terra per siti di nidificazione.
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Figura 2 stagno del Bellarosa maggiore e localizzazione degli interventi LIFE MC-SALT

Interventi svolti all'interno del progetto Life

 Sono stati effettuati i seguenti interventi:

      -Ripristino del canale immissario interno,
      -Manutenzione dell’argine di bassofondo e realizzazione di argini per la
      compartimentazione dello stagno.
      -Realizzazione di paratoie e collegamenti idraulici necessari per garantire il
      passaggio dell'acqua all'interno della vasca di bassofondo e da questa al canale
      emissario al fine di favorire il ricambio idrico dello stagno
      -Realizzazione di due isolotti per favorire la nidificazione dei larolimicoli
      -Realizzazione di un percorso natura di circa 560 metri
      -Realizzazione di un ponticello in legno e di capanni di avvistamento

Ai   fini   conservazionistici,   gli   interventi   di   maggior   rilievo   sono    stati   la

compartimentazione dello stagno del Molentargius, tramite il ripristino delle arginature

che ha permesso la creazione di nuove nicchie ecologiche e di mesohabitat ,il ripristino del
canale di alimentazione che ha permesso l’adduzione del’ acqua di mare al livello della

parte centrale dello stagno con miglioramento della circolazione idrica e maggiore

vivificazione del sistema , la creazione dei due isolotti di nidificazione che offre maggiore

spazi alla avifauna nidificante ma che si configurano anche some siti di posa e riposo per

l’avifauna svernante/migratrice, le arginature che offrono nuovi superfici per la avifauna

ma anche per lo sviluppo della flora e vegetazione e che hanno permesso l’incremento

dell’habitat 1420.

Di non minor importanza sono i monitoraggi ambientali effettuati e che hanno riguardato

numerose componenti ambientali

    Monitoraggio         chimico   fisico   microbiologico   delle   acque     anche   mediante

       l’Installazione di un stazione fissa on line per il monitoraggio delle acque e dei

       livelli

    Monitoraggio dei sedimenti con caratterizzazione granulometrica e studio della

       qualità con particolare riferimento all’azoto e fosforo sedimentario e ai metalli

       pesanti

    Monitoraggio del plancton e del benthos come indicatori biologici

    Studi e ricerche sulla popolazione di Artemia salina e sulla fauna zoobentonica

       quale fonte trofica per il Nono e per l’avifauna.

    Studio del potenziale trofico a disposizione della fauna

    censimento mensili degli uccelli:

           o monitoraggio qualitativo degli uccelli nidificanti non passeriformi e

                 passeriformi;

           o monitoraggio quantitativo degli uccelli acquatici coloniali

           o monitoraggio semi-quantitativo degli uccelli nidificanti non coloniali

           o monitoraggio         completo    quantitativo    degli   uccelli    acquatici   (non

                 passeriformi);

           o individuazione delle aree/siti di maggiore concentrazione (alimentazione
riposo diurno, roost notturno

    Monitoraggio dell’ittiofauna con particolare riferimento all ‘Aphanius fasciatus

    Monitoraggio floristico vegetazionale

Sulla base dei rilievi e degli studi e monitoraggi effettuati nell'arco del progetto, è

stato costruito un sistema informativo territoriale (GIS) nel quale sono contenuti i dati

ecologici.

                                                     Figura 3 argine del bassofondo dopo
                                                     il restauro e nidificazione dei
                                                     Fenicotteri
Figura 4 capanno di osservazione

Inoltre sono stati sperimentate delle reti protettive, installate sopra gli isolotti di
nidificazione e utilizzate le sagome di diverse specie al fine di favorire l’occupazione degli
spazi come sito riproduttivo.

Figura 5 Sterna albifros
Risultati ex post Situazione attuale

Per quanto riguarda le specie di avifauna il bacino di Bellarosa Maggiore ha fatto

registrare incrementi notevoli sia dell’avifauna nidificante che migratrice/ospite.

Per quanto riguarda l’avifauna nidificante tali incrementi si sono verificati principalmente

per specie coloniali, soprattutto Fenicottero, ma anche Avocetta, Gabbiano roseo ,Sterna

zampenere e Fraticello, nonché, in misura minore, Cavaliere d’Italia, Fratino e Sterna

comune.

Questa situazione positiva è stata certamente favorita dall’aumento delle superfici idonee

alla nidificazione dovuto ai lavori del progetto Life, dalla pressoché totale assenza di

disturbo antropico e, almeno per le specie di larolimicoli coloniali, anche da un

progressivo deterioramento della situazione delle saline del Poetto, in cui le superfici

disponibili sono in continua riduzione a causa dell’erosione degli argini, della scarsa

inondazione di alcuni settori e di un rilevante impatto da disturbo dovuto alla

frequentazione da parte di persone (tuttora presente anche se in diminuzione rispetto al

passato) e di cani vaganti. Per quanto attiene l’avifauna migratrice/ospite, i censimenti

mensili hanno evidenziato un complessivo miglioramento della situazione che si esplica

principalmente con una più massiccia presenza di alcune specie che si alimentano

tipicamente negli ambienti umidi salsi, come il Fenicottero, la Volpoca, l’Avocetta e il

Gabbiano roseo

Per quanto riguarda l’ittiofauna il Bellarosa Maggiore appare attualmente caratterizzato

dalla presenza diffusa, dominante e localmente abbondante, del nono Aphanius fasciatus; il

latterino Atherina boyeri, è invece localizzato nell’estremo settore meridionale

Per quanto riguarda la componente floristico vegetazionale, la colonizzazione da parte

delle specie vegetali della nuova superficie emersa disponibile stia avvenendo senza

apparenti scompensi ed in maniera naturale, con una tendenza lenta ma costante..

Evidente la crescita nei due isolotti per la nidificazione, assente invece nell’argine interno

diretto verso il bassofondo.

Nell’habitat 1150* Lagune Costiere, inoltre, è da segnalare la presenza della Ruppia, in
precedenza segnalata solo come potenziale. Lo sviluppo apprezzabile dell’habitat 1420

Praterie e fruticeti alofili mediterranei e termo-atlantici (Sarcocornietea fruticosi), è invece

indice di stabilità e conferma delle condizioni ecologiche nel loro insieme. Questo habitat

non era un obiettivo dichiarato di progetto, tuttavia la sua estensione è aumentata,

estendendosi lungo le arginature.

Per quanto riguarda i principali indicatori dello stato ambientale delle acque si osserva

una migliore ossigenazione della acque con valori sempre compatibile con la vita di

Bivalvi, una diminuzione della salinità con l’instaurarsi di differenti mesohabitat salini ,

una diminuzione importante dello stato trofico fino a livelli di oligotrofia in base alla

clorofilla “a” e al fosforo totale., un aumento importante della biodiversità planctoniche e

bentonica , un incremento notevole della risorse trofiche a disposizione della fauna.

Il progetto ha quindi permesso di raggiungere importanti obiettivi di conservazione per

gli habitat e specie a cui il sito è dedicato.
Obiettivi After-LIFE

A conclusione dell'esperienza Life, il Parco ha individuato per lo stagno del Molentargius

una serie di obiettivi, finalizzati al miglioramento e/o mantenimento di quanto realizzato

con il progetto.

Gli impegni che il Parco si assume sono, d'altra parte, riconducibili e congruenti con

quanto stabilito nella convenzione “Programma di salvaguardia del litorale e

retrostanti zone umide di interesse internazionale dell’area metropolitana di

Cagliari (art. 17, L. 11/03/1988, n. 67" conferito alla Regione Autonoma della

Sardegna ex art. 73, c. 3, D. Lgs. 31 marzo 1988, n. 112 stipulata con il Servizio

tutela della Natura della Direzione Generale della Difesa dell'Ambiente e firmata

in data 03 agosto 2012.

Nella convenzione, della quale si riporta il testo integrale in allegato, viene indicata la

finalità delle attività da attuarsi ad opera del Parco che in sintesi sono : la gestione del

monitoraggio, l'elaborazione e l'interpretazione degli indicatori ambientali; l'osservazione

dell'evoluzione del sistema ambientale; la valutazione del raggiungimento degli obiettivi e la

realizzazione delle necessarie azioni correttive......la gestione del comprensorio, al fine del

mantenimento dell 'equilibrio ecologico delle zone umide e la conservazione della biodiversità, anche

mediante alimentazione e/o movimentazione delle acque dolci e salate".

Di seguito si evidenziano gli obiettivi, che il Parco intende proseguire

Aggiornamento del Piano di Gestione “Stagno di Molentargius e territori limitrofi –.S.I.C.

ITB040022”

Il Piano di Gestione del SIC ITB040022 “Stagno di Molentargius e territori limitrofi” è stato

approvato con Decreto dell'Assessore della Difesa dell'Ambiente n. 102 del 26/11/2008. A

partire da tale data lo stato di conservazione degli habitat e delle specie si è andato ad

evolvere anche in seguito all’attuazione di interventi finanziati dal Programma Operativo
marittimo Italia Francia,Life+, finanziamenti POR FESR. Si rende pertanto necessario un

aggiornamento del PdG, che valuti in base allo stato attuale, le più opportune misure di

tutela ,conservazione, valorizzazione delle peculiarità del Parco e gestione del Parco.

Completamento dei lavori di "Recupero degli edifici Locali Locomotori, Edificio Forzati e

Magazzini”    (Finanziamento     Regione    autonoma      della   Sardegna    Ass.to   Difesa

dell'Ambiente - Fondi - POR FESR 2007-2013 L.d.A 4.2.1b -) al fine di poter attivare un

ambiente laboratorio da dedicare alle analisi chimiche e biologiche delle acque, sedimenti,

piante e fauna ittica; un locale da dedicare alle attività didattiche e per la predisposizione

di una zona biblioteca, una hall ingresso con zona ricevimento per i visitatori.

Recupero conservativo ed allestimento dell’Edificio Sali potassici al fine della sua

valorizzazione come sede di un osservatorio faunistico permanente del Parco. Nell'edificio

è prevista la realizzazione di una sala didattico/turistica multimediale e di una foresteria

con centro di ristoro e zona ospitalità notturna per le associazioni, gli studiosi e le

scolaresche, ma anche per i turisti che vorranno partecipare con diversi livelli di

coinvolgimento, nelle operazioni di monitoraggio della fauna ed inanellamento avifauna.

La stazione di inanellamento vera e propria potrà essere localizzata in un capanno

esistente presso altra sede. Finanziamento Regione autonoma della Sardegna. Fondi -

POR FESR 2014-2020 Asse VI .Azione 6.6.1

Garantire la qualità della fruizione del comparto regolamentando visite guidate da

personale qualificato

Garantire la eco sostenibilità della fruizione con un limitazione/interdizione nei periodi

sensibili

Effettuare la regolare manutenzione dei capanni, del ponticello in legno e del percorso

natura realizzati con il Progetto Life MC-SALT
Mantenere le condizioni trofiche/ambientali raggiunte in seguito alla attuazione al

progetto Life MC-SALT al fine di prevenire fenomeni di eutrofia –ipertrofia , rischio

distrofico, incremento carico organico e di fosforo sedimentario, impatto sull’habitat 1150*

Lagune costiere

Corretta manutenzione delle opere destinate alla funzionalità idraulica (paratoie , canale,

stazione di pompaggio)

Ripristino ambientale delle saline e della circolazione idraulica nel compendio salato ad

opera del progetto APQ “PROGETTO PRELIMINARE DI TUTELA AMBIENTALE

DELL'AREA DEL BELLAROSA MAGGIORE, DELLE VASCHE DEL RETROLITORALE E

DELLA PIANA DI IS ARENAS - PROGETTI DI VALORIZZAZIONE E TUTELA DEL

COMPENDIO MOLENTARGIUS, SALINE, LITORALI

Garantire il ricambio e la corretta circolazione per favorire l’ossigenazione e la

vivificazione del comparto salato e lo sviluppo della comunità planctoniche e bentoniche

Mantenere lo stato ambientale al fine di favorire la popolazione di Aphanius fasciatus

Mantenere lo stato di qualità delle acque al fine di favorire l’ulteriore sviluppo         del

Ruppietum.

Gestire i livelli idrici in condizioni idonee per la nidificazione

Gestione della vegetazione negli isolotti di nidificazione per favorire la nidificazione dei

larolimicoli

Controllo della quota degli isolotti di nidificazione, al di fuori del periodo riproduttivo per

verificare la funzionalità degli stessi
Inanellamento dei Fenicotteri con anelli in PVC e marcatura con GPS

Inanellamento dei Larolimicoli e marcatura con GPS del Gabbiano roseo

Garantire le condizioni ambientali atte allo sviluppo della popolazione di Artemia salina

Garantire le condizioni ambientali atte allo sviluppo dei popolamenti bentonici e

planctonici

Incremento delle attività di sorveglianza durante il periodo riproduttivo per scoraggiare

l’accesso ad operatori non autorizzati (cineoperatori, fotografi naturalistici, semplici

curiosi)

Controllo della erosione delle arginature al fine di prevenire la creazione di falle che

possano compromettere la compartimentazione dello stagno e al fine di non ridurre

l’habitat fisico a disposizione della fauna e della vegetazione

Mantenimento delle acque sovrasalate per incrementare lo sviluppo di habitat di

interesse comunitario

Monitoraggi per il controllo dello stato delle popolazione e degli habitat                  e

dell’ecosistema.

Il Parco si prefigge l'obiettivo di proseguire gli studi e i monitoraggi già intrapresi

durante il Life, ritenendo che queste attività siano prioritarie per la definizione degli

interventi di gestione dell’ecosistema, per la valutazione degli indicatori di qualità

ambientale ed anche, fondamentali per le attività di educazione ambientale e fruizione.

Oltre ai monitoraggio chimico fisici biologici, del plancton e del benthos, degli habitat e

della fauna, al monitoraggio della popolazione nidificante di Fenicottero, alle attività di
inanellamento e marcatura con GPS, sarà necessario un controllo della funzionalità

idraulica e delle strutture dedicate in quanto il dinamismo del sistema        e/o eventi

accidentali possono comprometterla.

Molti degli obiettivi indicati sono compresi nelle attività del Piano di gestione che si

riporta anche ad completamento di quanto esposto

Azione       Oggetto                                                               Priorità
             ARMONIZZAZIONE DEGLI STRUMENTI DI
             PIANIFICAZIONE E RIDEFINIZIONE DEI LIMITI DEL PARCO
             Armonizzare gli strumenti di pianificazione delle aree SIC e ZPS e
             del Parco; riannettere la fascia litoranea del Poetto all’interno     MEDIO
IA02
             dell’area naturale protetta. risultato atteso Miglioramento, in
             termini di efficienza e efficacia, nelle attività di gestione del
             sistema ambientale del
             Molentargius.
             RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE E RIPRISTINO
             FUNZIONALE DEL SISTEMA DELLA CIRCOLAZIONE
             IDRAULICA DELLE ACQUE SALATE. Assicurare la tutela e la
             salvaguardia degli habitat, ripristinando la piena funzionalità del   ALTO
IA03
             sistema della circolazione idraulica al fine mantenimento degli
             equilibri fisico-chimico-biologici alla base dei processi naturali
             degli stagni del Bellarosa Maggiore, del Perdabianca e delle
             vasche del retro-litorale del Poetto.
             INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA
             FINALIZZATI A LIMITARE IL RISCHIO DI INONDAZIONE A
             SEGUITO DI EVENTI ECCEZIONALI DI PRECIPITAZIONE..
              In base ai dati dello “Studio preliminare del comportamento
             idrologico ed idraulico del sistema Molentargius a seguito di
             eventi di precipitazione intensa” elaborato dal Dipartimento di
                                                                                   ALTO
IA04         Ingegneria del Territorio – Sezione di Idraulica, dell’Università
             degli Studi di Cagliari,ad seguito di eventi di precipitazione
             intensa si potrebbe verificare        la tracimazione delle acque
             inquinate (dal limitrofo stagno dolce del Bellarosa minore) nel
             Bellarosa Maggiore. Si rende necessario redigere un piano di
             assetto idrogeologico e realizzare le opere necessarie a evitare le
             possibili inondazioni.
             L’intervento si concretizza con:
             - l’ampliamento e il potenziamento della rete di monitoraggio
             attuale.                                                              ALTO
IA07
             - la realizzazione di un laboratorio interno supportato da
             personale specializzato;
             - il monitoraggio con dati da satellite
Realizzazione di un nuovo quadro sinsistematico della
                                                                             ALTO
MR02   vegetazione del parco del Molentargius e della carta della
       vegetazione –Monitoraggio della vegetazione
       Monitoraggio anatidi e rallidi .Quantificazione popolazioni
       nidificanti.                                                          ALTO
MR03
       Verifica della consistenza e distribuzione delle popolazioni di
       anatidi e rallidi.
       Monitoraggio laridi. Censimenti puntuali delle popolazioni
       nidificanti e migratrici; verifica del successo riproduttivo e dei
       fattori                                                               ALTO
MR04
       limitanti; studio degli spostamenti delle specie a livello
       mediterraneo ed atlantico, lavori di manutenzione
       degli isolotti di nidificazione
       Monitoraggio sternidi e limicoli coloniali.
       1.Verifica della consistenza delle popolazioni nidificanti;
       2.verifica del successo riproduttivo e dei fattori limitanti;
       3.censimenti periodici dei contingenti in periodo non riproduttivo;   ALTO
MR05
       4.studio degli spostamenti della specie a livello mediterraneo ed
       atlantico;
       5.campagna di sensibilizzazione sui rischi di disturbo alle specie
       coloniali.
       Monitoraggio fenicottero Verifica periodica della consistenza e
       distribuzione dei diversi contingenti nel corso del ciclo annuale;
       censimento puntuale dei contingenti “primaverili” e censimento
       puntuale della eventuale popolazione nidificante; organizzazione      ALTO
MR06
       della campagna di inanellamento dei pulcini in caso di
       riproduzione; studio degli spostamenti della specie in ambito
       mediterraneo; campagna di diffusione dei dati e dei risultati;
       campagna di adozione degli animali inanellati.
       Monitoraggio ittiofauna e Aphanius fasciatus Progetto di studio e
                                                                             MEDIO
MR10   ricerca finalizzato: al monitoraggio quantitativo dell’Aphanius
       fasciatus
       Controllo del fenomeno del randagismo Cattura e affidamento a         ALTO
IA16
       strutture idonee dei cani randagi presenti nell'area
                                                                             Medio
MR12   Allevamento della Artemia salina
       Studio dei processi di degradazione delle masse organiche e dei ALTO
MR14
       conseguenti impatti sull’ambiente
                                                                       ALTO
PD01   Centro di educazione ambientale del Molentargius
       Azioni di educazione ambientale per i residenti e Prevenzione
       rischi Attivazione di collaborazioni finalizzate al controllo del     ALTO
PD02
       territorio con le Guardie forestali e le polizie municipali dei
       comuni di Quartu S.E. e Cagliari; regolamentazione delle attività
che possono compromettere gli equilibri dell’ecosistema, controllo
             del territorio con immagini da satellite.
             Ristrutturazioni edifici per presidio territorio e Fruizione
             L’intervento attiene alla messa in sicurezza e ristrutturazione di
                                                                                MEDIO
IA26         edifici a suo tempo utilizzati quali pertinenze del processo
             produttivo del sale ad opera delle ex Saline di Stato. Centro
             polifunzionale - Sali potassici
Azioni After Life

Azioni a breve termine           Azioni a medio termine          Azioni a lungo termine
Aggiornamento del Piano di Completamento dei lavori di Recupero conservativo ed
gestione del SIC           "Recupero degli edifici Localiallestimento dell’Edificio Sali
                           Locomotori, Edificio Forzati potassici al        fine della
                           e Magazzini al fine           valorizzazione come sede de
                           dell’allestimento del         un osservatorio faunistico
                           laboratorio e degli spazi     permanente      del      Parco
                           dedicati alla attività di     Finanziamento          Regione
                           educazione ambientale e       autonoma della Sardegna.
                           fruizione                     Fondi - POR FESR 2014-2020
                                                         Asse VI .Azione 6.6.1

Piano dei monitoraggi :          Realizzazione di un piccolo
finanziamento Regione            pontile di approdo per le
autonoma della Sardegna          canoe nelle vie d’acqua
                                 limitrofe allo stagno del
                                 Molentargius per favorire le
                                 attività             sportive
                                 (finanziamento previsto dal
                                 Bando ambiente 2015 della
                                 Fondazione con il Sud.

Organizzazione visite
guidate e attività didattiche,
coinvolgimento associazioni
Fonti di finanziamento

Il finanziamento per la gestione e manutenzione del Parco ammonta a circa 1.600.000,00
euro di cui le attività di monitoraggio ambientale sono pari a circa 300.000 euro/anno .
Importanti sono anche i costi per l’alimentazione elettrica degli impianti di pompaggio e
distribuzione delle acque .
I costi generali sono coperti da un specifico finanziamento erogato dalla Regione
autonoma della Sardegna nell‘ambito di una convenzione per le attività di gestione e
manutenzione ordinaria che ammonta a circa 1.600.000 euro/anno.
Alte fonte di finanziamento sono:

Programma Operativo Regionale - POR FESR 2014-2020

LIFE

Progetti Comunitari

Finanziamenti regionali specifici

Fondazione per il Sud

Analisi SWOT

Per raggiungere i suddetti obiettivi concorrono altri fattori quali ad esempio elementi
istituzionali, modifiche alla normativa ed assetto socio-politico del territorio in cui il sito
ricade e/o dipende.

L’Analisi SWOT (Strength, Weakness, Opportunities, Threats) di seguito riportata è basata
su questi aspetti
Vantaggioso per raggiungere gli               Pericoloso per raggiungere gli obiettivi
                  obiettivi
                  Elementi di Forza                             Elementi di Debolezza
                  Individuazione degli obiettivi per            Il Parco non ha personale proprio e si
                  habitat e specie del sito.                    avvale di personale in comando o
                  Individuazione         delle  necessità       convenzione da altre amministrazioni.
                  economiche.                                   Ne consegue un rapidissimo turn over
                  Individuazione dei principali fondi di        con gravi difficoltà e carenze.
                  riferimento.                                  Personale in pianta organica dell’Ente
                                                                gestore non sufficiente alla gestione del
                                                                territorio.
                                                                Il personale addetto alla manutenzione
                                                                delle aree verdi e alla gestione delle
                                                                acque      necessita    di   competenze
Origine interna

                                                                professionali specifiche per operare in
                                                                aree Natura 2000 ma al momento i
                                                                servizi sono affidati a ditte esterne con
                                                                appalti annuali che non garantiscono la
                                                                continuità
                                                                Necessità di ricorrere ad expertise
                                                                esterno.
                  Opportunità                                   Minacce
                  Potenziali      modifiche       all’assetto   Mancanza di una chiara definizione
                  istituzionale/legislativo del Parco quale     delle risorse messe a disposizione
                  si configura in seguito alla Delibera         dalla amministrazione regionale per le
                  della Giunta regionale n.. 32/2 del           attività di gestione e manutenzione del
                  31.5.2016 che avvia le procedure per          Parco
                  l'istituzione del Parco di Molentargius-      Parte dei fondi individuati sono
                  Saline-Sella del Diavolo-Capo Sant'Elia-      assegnati tramite bandi, senza garanzie
                  Santa Gilla                                   di successo.
                                                                Ridefinizione dei confini del parco
Origine esterna

                                                                Estensione e differenti problematiche
                                                                nei diversi ambiti territoriali del Paco
                                                                (zone limitrofe con la viabilità
                                                                cittadina, zone a contatto con l’edificato
                                                                urbano,        abusivismo         edilizio,
                                                                abbandono rifiuti, rischi di incendio
                                                                ecc.)
Bibliografia

AAVV Piano di Gestione “Stagno di Molentargius e territori limitrofi – p.S.I.C. ITB040022”, 2008

ANTHUS S.N.C. di S. Nissardi & C. Zucca – Parco Molentargius-Saline Monitoraggio
dell’avifauna e della fauna ittica nell’ambito delle attività previste dal progetto Life10
Nat/It/000256 “Environmental management and conservation in Mediterranean salt works and
coastal lagoons: Action E3 monitoring ex- post abiotic and biotic characteristics at
theMolentargius”.Rapporto finale

SERVIT Società Cooperativa di G.Serri & N.Sulas Relazione finale monitoraggio della flora e della
vegetazione nel nuovo argine del Bellarosa Maggiore - Anno 2016

Durante L.- Parco Molentargius-Saline. LIFE + Nature & Biodiversity LIFE10 NAT/IT/000256
Rapporto di monitoraggio AZIONE E.3: Monitoring ex-post abiotic and biotic characteristics at
the Molentargius- Stato ambientale Elementi di qualità chimico fisica. Matrice acque. Rapporto
finale.2016

Durante L.- Parco Molentargius-Saline. LIFE + Nature & Biodiversity LIFE10 NAT/IT/000256
“Rapporto di monitoraggio AZIONE E.3: Monitoring ex-post abiotic and biotic characteristics at
the Molentargius- Stato ambientale Elementi di qualità chimico fisica. Sedimenti “Rapporto
finale.2016

Durante L.- Parco Molentargius-Saline. LIFE + Nature & Biodiversity LIFE10 NAT/IT/000256
“Rapporto di monitoraggio AZIONE E.3: Monitoring ex-post abiotic and biotic characteristics at
the Molentargius- Stato ambientale Elementi di qualità biologica “ Rapporto Finale .Dicembre
2016

http://ec.europa.eu/environment/life/toolkit/comtools/resources/afterlife.htm

htto://www.mc-salt.eu

http://www.minambiente.it/pagina/sic-zsc-e-zps-italia
LIFE
AFTER-LIFE                                                                     MC-SALT

CONSERVATION PLAN SITO
                                                                         Il LIFE Mc-Salt è un
                                                                         progetto

NATURA 2000 SALINE DI
                                                                         Internazionale che
                                                                         ha coinvolto l’Italia,

MOLENTARGIUS ITB044002
                                                                         la Francia e la
                                                                         Bulgaria. Il

E STAGNO DI MOLENTARGIUS
                                                                         coordinatore è stato
                                                                         l’Ente gestione

E TERRITORI LIMITROFI
                                                                         parchi e biodiversità
                                                                         - delta del Po in

ITB040022
                                                                         collaborazione con
                                                                         il Comune di Cervia,
                                                                         il Parco Naturale
                                                                         Regionale
                                                                         Molentargius Saline
                                                                         in Sardegna, il Parco
                                                                         Regionale della
                                                                         Camargue, la
                                                                         Compagnie des
                                                                         Salins du Midi et
                                                                         des Salines de l'Est e
                                                                         la Tour du Valat in
LIFE10 NATIT000256                                                       Francia ed in
www.mc-salt.eu                                                           Bulgaria i Green
                                                                         Balkans.
Progetto realizzato con il contributo dello strumento finanziario LIFE   Il progetto ha
dell'Unione Europea
                                                                         realizzato attività di
A cura di                                                                conservazione di
Laura Durante                                                            habitat e specie
Parco naturale regionale Molentargius-Saline                             delle saline, specie
Dicembre 2016
                                                                         che in condizioni di
                                                                         alta salinità trovano
                                                                         le condizioni
                                                                         ottimali per il
                                                                         proprio sviluppo.
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