INTERVISTA A FRANCO MOSCONI
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TRIMESTRALE TRANSARDENNESE DEI TRADUTTORI ITALIANI Numero 13 – Giugno 2000 Servizio di traduzione – Commissione europea http://www.europa.eu.int/comm/translation/bulletins/tracce/index.html INTERVISTA A FRANCO MOSCONI Ora che la Commissione ha un presidente italiano, ci può sorgere la curiosità di conoscere il funzionamento del gabinetto della presidenza. Siamo quindi andati a parlare con Franco Mosconi, che del gabinetto fa parte. Già assistente all’Università di Bologna, Mosconi ha seguito Prodi fin dalla nascita dell’Ulivo, per poi entrare a far parte dello staff dei suoi consiglieri economici alla Presidenza del consiglio (maggio ’96-giugno ’98). Lei collabora con il presidente Prodi da molti anni. Ci può raccontare brevemente la Sua esperienza? La storia è cominciata tanti anni fa, se per la data di fondazione dell’Ulivo ritorniamo ai primi giorni del febbraio del ’95. Eravamo già un gruppo: certo, ognuno di noi veniva da esperienze diverse. Alcuni, me compreso, lavoravano già all’Università di Bologna col professor Prodi presso la cattedra d'Economia e politica industriale. Per farla breve, da qualunque strada arrivassimo (ed erano davvero tante), abbiamo avuto la straordinaria opportunità di vivere dal di dentro una bellissima esperienza che è stata, ad un tempo, politica, umana e professionale.
2 INTERVISTA A FRANCO MOSCONI Come è cambiato il Suo lavoro con il passaggio dall’Italia a Bruxelles? Arrivando alla Commissione europea ci si accorge che il livello delle persone con cui si comincia a lavorare è di assoluto rilievo. All’inizio, l’atteggiamento dev’essere –come dire?– di apprendimento. Per venire più direttamente alla domanda, ci sono naturalmente molte differenze: ma non tanto tra Palazzo Chigi al tempo di Prodi e la Commissione Pro- di, bensì tra l’ufficio di un primo ministro e l’ufficio di un presidente della Commissione. Sono differenze, anzitutto, istituzionali. Per chi co- me noi è abituato a lavorare in squadra, a tenere contatti con ambienti accademici, persone del mondo economico così come di quello politico, si può però dire che, da un punto di vista sostanziale, il lavoro non cam- b i a : s i dedicano molte energie a raccogliere delle idee, a parlare con persone, a istruire dossier, a discutere queste idee col Presidente. Qual è il Suo ruolo all’interno del gabinetto? Accanto al capo di gabinetto, che ha il coordinamento generale, al capo di gabinetto aggiunto che, oltre a sostituire il capo di gabinetto, ha particolari deleghe, e ai membri del gabinetto - alti funzionari della Commissione cui sono attribuiti specifici portafogli e che seguono dos- s i e r riconducibili a determinati settori d'intervento della Commissione (le imprese, le relazioni esterne, e così via) - vi è l’assistente del presidente. Dalla formazione del gabinetto, nello scorso settembre, a tutt’oggi que- sto è stato ed è il mio ruolo. Vi è da cooperare nel processo di speechwriting, nonché coordinare gli scritti accademici del Professore ( p r e f a z i o n i e introduzioni a libri, saggi ecc.); vi poi sono da seguire gli stagiaires, e da tenere i rapporti con la Cellule de Prospective. Ma il bello di questo lavoro è che non è programmabile, sempre e comunque, a priori: vi sono
3 INTERVISTA A FRANCO MOSCONI Qual è stato il Suo impatto con il multilinguismo? Le persone che sono qui da anni non hanno certo difficoltà: la maggior parte dei miei colleghi di gabinetto lavora alla Commissione da almeno 15 anni e padroneggia assai bene 3 e/o 4 lingue comunitarie. Più fatico- so è per i nuovi entranti: un conto infatti è lavorare all’Università, anche in dipartimenti come quelli di scienze economiche (che sono tradizionalmente tra i più aperti all’estero), altro è (anche in termini di fatica fisica vera e propria) trovarsi un bel giorno a usare una o più lin- gue straniere per buona parte della giornata. Siccome però si ha la fortu- na di dialogare con persone che parlano molto bene le lingue, in pratica si va ogni giorno “a lezione” da loro, e passo dopo passo l’apprendimen- to più o meno scolastico delle lingue diventa un’esperienza quotidiana. Naturalmente, se guardiamo le cose dal nostro gabinetto, l’italiano non sparisce: i discorsi del presidente vengono sì scritti, nella loro versione originaria e nella maggioranza dei casi, in inglese o in francese (lo speech-writer ufficiale è di lingua inglese); ma quelli ufficiali di fronte al Parlamento europeo o quelli per i Consigli europei vanno tradotti in italiano. Di questo sono incaricati due traduttori italiani; io controllo le traduzioni, o meglio le controllavo le prime volte per accertarmi che non venissero usate espressioni che il presidente non userebbe in italiano, ma dopo i primi due mesi, essendo i traduttori bravissimi, ho smesso completamente. Del resto, il modo di scrivere del presidente, anche in italiano, è ‘piano ’ e semplice, con parole molto semplici, frasi corte, senza aggettivazioni roboanti, con pochi incisi o subordinate. In un'istituzione come questa ciò costituisce un vantaggio dal punto di vista della traduzione.
4 INTERVISTA A FRANCO MOSCONI Come vede il futuro del multilinguismo con l’allargamento dell’Unione? Ogni volta che il presidente ha parlato, poniamo, al Comitato delle regioni e presso altre assemblee che in ambito comunitario rappresentano le tante esperienze locali che sono tipiche dell’Europa, ha sempre portato ad esempio la differenza tra il tipo di unione creata negli Stati Uniti e il nostro. L’unificazione sul modello americano, con una sola lingua, non è certamente possibile, per motivi storici e culturali, in Europa: la nostra è stata in questi 50 anni e continuerà ad essere un’unione che mantiene le radici locali e le lingue e le culture locali. Con un’Europa allargata esisteranno certamente più problemi tecnici di trasposizione da una lingua all’altra, e bisognerà arrivare forse ad alcune convenzioni. Ma quella europea è e rimarrà un’unione nelle diversità. a cura di Francesca Nassi e Maria Grazia Ricci Note terminologiche Macedonia (ARYM/FYROM) Bernard Lahure, capo dell'unità Coordinamento del Manuale interistituzionale di convenzioni redazionali 1, comunica le seguenti rettifiche a proposito della denominazione e delle abbreviazioni della Macedonia, rettifiche che sono state approvate dalla DG Relex e dal Consiglio: • non bisogna utilizzare la denominazione "repubblica di Macedonia", • d'ora in poi devono essere evitate le abbreviazioni ARYM, FYROM, • va sempre usata la denominazione per esteso: ex repubblica iugoslava di Macedonia, • il codice ISO (MK) è accettato purché si precisi in una nota in calce quanto segue: "Questo codice provvisorio non pregiudica assolutamente la denominazione definitiva del paese che sarà approvata non appena conclusi i negoziati attualmente in corso al riguardo nel quadro delle Nazioni Unite". Maria Grazia Ricci 1 Manuale interistituzionale di convenzioni redazionali, edizione 1997, Lussemburgo, Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee, 1998, II, 167 pagg.
5 BELLA O FEDELE CULTURALIA Storie di traduzioni Alla ricerca del passato prossimo soprattutto le frasi lunghissime, il periodare denso e involuto in cui analogie, parentesi, digressioni si susseguono in una spirale di subordinate: una prosa per molti versi "poco francese", che è stata giudicata più vicina a quella dei grandi scrittori russi. Alcuni fra i titoli dei volumi hanno creato altre difficoltà: lo squisito "À l'ombre des jeunes filles en fleurs", così traboccante di freschezza e di sensualità, è diventato in inglese "Within a Budding Grove": meno suggestivo, certo, ma una traduzione letterale era considerata improponibile. Quanto al titolo dell'opera complessiva, Scott Moncrieff aveva opta- to per "Remembrance of Things Past", soluzione formalmente elegante (l'espressione è tratta dal sonetto 30 di Shakespeare: "When to the sessions of In un articolo pubblicato alcuni anni fa sweet silent thought/I summon up sull'“Observer” il critico letterario Terence remembrance of things past..."), ma di Kilmartin osservava come sin dalla frase fatto gravemente infedele, perché quel d'apertura ("Longtemps je me suis couché "summon up remembrance" indica uno de bonne heure") la Recherche du temps sforzo attivo, esatto opposto del concetto perdu presenti al traduttore inglese un proustiano di "memoria involontaria" che problema di difficile soluzione. Come costituisce il cardine e il senso stesso della rendere, infatti, quel passato prossimo in Recherche. una lingua in cui di fatto non esiste un tempo corrispondente? La soluzione Lo stesso Proust, del resto, commentò adottata dal primo traduttore di Proust, C. questa scelta esclamando costernato: K. Scott Moncrieff ("For a long time I "Cela détruit le titre" e, secondo il suo bio- used to go to bed early"), pur linguistica- grafo George D. Painter, temendo che tut- mente corretta, non riesce certo a riprodur- t a l a re in tutte le sue sfumature il rapporto traduzione potesse rivelarsi infedele proustiano fra presente e passato, né ad quanto il titolo, avrebbe addirittura esprimere la musicalità e il potere pensato di bloccarne la pubblicazione in evocativo di quella prima frase. Gran Bretagna. "La mia opera mi sta molto a cuore", dichiarò al suo editore I problemi non finiscono certo qui: parigino, Gaston Gallimard, "e non ho a complicare il lavoro di traduzione so- nessuna intenzione di farmela rovinare
6 BELLA O FEDELE Storie di traduzioni Alla ricerca del passato prossimo I timori di Proust sarebbero risultati in invece privo. Anche a prescindere da gran parte infondati: la traduzione di Scott questi condizionamenti, secondo Moncrieff, pur tutt'altro che perfetta, si T. Kilmartin (revisore della traduzione per rivelò più che accettabile e anzi fu molto le edizioni inglesi del 1981 e 1993), Scott ammirata nel mondo anglofono; con il Moncrieff si era reso colpevole di una passare degli anni, però, le lacune sono serie di errori grossolani che apparse sempre più evidenti. A sua vanno dalla traduzione parziale discolpa va ricordato che egli letterale di espressioni idiomatiche delle aveva lavorato "alla cieca", iniziando a quali esiste un valido equivalente in tradurre il primo volume quando non era inglese, agli abbagli causati dai "falsi ancora uscito l'ultimo: l'originale era amici" ("pretended" per "prétendu", pertanto rappresentato da un'opera in fieri, "laborious" per "laborieux"), ai veri e soggetta fra l'altro a rimaneggiamenti propri equivoci che stravolgono del tutto il continui (e non di rado molto sostanziosi) senso di certe frasi; soprattutto, aveva da parte del mai soddisfatto autore, senza gravato lo stile di preziosismi che non contare che, alla morte di Proust, nel esistono affatto nell'originale (va qui 1922, gli ultimi tre volumi non erano an- osservato che, quantunque lo stile di cora stati pubblicati, cosicché era toccato Proust si distingua per la sua architettura all'editore e ai suoi collaboratori elaborare complessa, il suo linguaggio è del tutto un testo di senso compiuto estraendolo dal scevro di affettazioni e stravaganze: la labirinto di brogliacci, correzioni, aggiun- difficoltà per il lettore straniero sta nel t e e seguire il dipanarsi delle frasi, non certo contraddizioni irrisolte che l'autore aveva nel lessico). Basta pensare alla traduzione lasciato loro in eredità. Altro gravissimo del titolo "La fugitive" (o "Albertine svantaggio per il traduttore, quello di non disparue"), che divenne "The Sweet disporre dei capitoli conclusivi dell'opera, Cheat's Gone", soluzione di origine non essenziali proprio in quanto servono ad ignobile (si tratta di una citazione del illuminare retrospettivamente gli eventi poeta inglese Walter De La Mare), ma che passati. è stata a ragione definita "una delle trovate meno felici di Scott Moncrieff". Inoltre il caso della Recherche è per molti versi emblematico delle difficoltà incontrate nel tradurre dal francese (e, più in generale, dalle lingue romanze) in inglese. Il francese dispone di una serie di Proust conosceva pochissimo l'inglese, accorgimenti sintattici e grammaticali pur avendo tradotto in gioventù (con l'aiu- (come l'onnipresenza delle distinzioni di to della madre, di amici poliglotti e della genere anche per gli oggetti inanimati, propria conoscenza dell'argomento) due l'esistenza del congiuntivo e di un ampio libri del critico d'arte John Ruskin, da lui ventaglio di tempi passati) molto utili ad molto ammirato; la lettura delle favorevoli arricchire le frasi di sfumature e a chiarire recensioni con le quali la stampa il senso specialmente dei periodi lunghi e britannica salutò la Recherche complessi, strumenti di cui l'inglese è servì comunque a rassicurarlo sulla quali-
7 BELLA O FEDELE Storie di traduzioni Alla ricerca del passato prossimo della traduzione. Quando scrisse a Scott Un'altra soluzione non certo ideale: del Moncrieff per ringraziarlo non gli resto Proust, che una volta scrisse risparmiò tuttavia gli appunti critici, "la tâche et le devoir d'un grand écrivain arrivando perfino a sostenere che sont ceux d'un traducteur", nel senso che "Swann's Way", il titolo inglese di l'artista ridice, in altra forma, le cose che ha "Du côté de chez Swann", era sbagliato e vissuto, e a forza di rifacimenti lasciò che lo si sarebbe dovuto cambiare in incompiuta la trascrizione della sua "To Swann's Way"! Scott Moncrieff scel- esperienza, avrebbe probabilmente se di rispondergli in inglese, perché, osser- convenuto che è vana la ricerca della vò sarcasticamente, "my knowledge of traduzione perfetta. French, as you have shown me in regard to my titles, is too imperfect (...)". Cristina Cona Le più recenti edizioni della Recherche (1993 e quella del 2001 attualmente in Fonti: T. Kilmartin, In Search of Past Perfect, preparazione) recano il titolo In Search of "The Observer", 15 November 1992 Lost Time, più letterale e meno "traditore" T. Kilmartin, Note on the Translation, Remembran- di quello che aveva così indignato Proust; ce of Things Past, Chatto & Windus, London 1981 anche in questo caso tuttavia si perde un G. D. Painter, Marcel Proust: A Biography, elemento importante, rappresentato dal Penguin, Harmondsworth 1983 J.-Y. Tadié, Marcel Proust. Biographie, doppio significato di "perdu" ("lost" e Gallimard, Paris 1996 "wasted"). SEGNALIBRO Multilinguismo e traduzione È appena uscito il nuovo opuscolo informativo in italiano sul Servizio di Traduzione della Commissione a cura della coordinatrice linguistica. Multilinguismo e traduzione sarà messo in rete e reperibile ai seguenti indirizzi: Europa: http://europa.eu.int/comm/translation/it/index.html Europa plus: http://www.cc.cec/SDT/agl01/it/coordin.htm Copie cartacee possono essere richieste al seguente indirizzo elettronico: maria.ricci@cec.eu.int Multilinguismo e traduzione, il Servizio di traduzione della Commissione europea, Lussemburgo, Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee, 2000, 22 pagg. Maria Grazia Ricci
8 Una segnalazione Ricordi? Luisella Piccoli e Annalisa Rana, che da molti anni insegnano l’italiano rispettivamente alle Istituzioni Europee e al Centre de Langues di Lussemburgo, hanno il piacere di segnalare la pubblicazione del loro libro: "Ricordi? Percorsi ragionati nella struttura della lingua italiana. Volume I. Con Chiavi." Guerra Edizioni, Perugia, maggio 2000, ISBN 88-7715-357-1, (264 pagg, 22 capitoli, prezzo: 24.000 Lit.). Il II volume è in corso di preparazione. L’opera è destinata a quanti intendano riprendere o iniziare “autonomamente o all’interno di un corso” lo studio della grammatica italiana attraverso la deduzione dei suoi meccanismi e la loro applicazione pratica. Il principio alla base dell’impostazione del libro, infatti, è quello dell’inventional grammar, come la definì Palmer, uno dei fondatori della glottodidattica all’inizio del secolo. Nell’ultimo decennio alcuni studiosi, tra cui il professor Balboni dell’Università di Venezia, che ha curato la presentazione del libro, hanno ripreso quest’idea, abbinandola a principi quali l’approccio a spirale (che permette di trattare uno stesso argomento in momenti successivi) e l’autovalutazione, nel quadro di un apprendimento responsabile e autogestito. "Ricordi?" si configura quindi come uno strumento adatto soprattutto all’autoapprendimento. Il I volume si rivolge ai falsi principianti che desiderano sistematizzare le loro conoscenze linguistiche, consentendo loro di raggiungere un livello intermedio. Il II volume, in cui verranno presentati argomenti morfosintattici e lessicali più complessi, è destinato a studenti di livello più avanzato. Ogni capitolo si apre con immagini o dialoghi illustrati che permettono di focalizzare un determinato elemento grammaticale e di riflettere sulle relative strutture linguistiche. Il discente può rispondere a domande, completare formulazioni o riempire tabelle, trovando un costante riscontro nelle chiavi riportate nel "Compendio grammaticale". La parte dedicata all’esercitazione vera e propria è costituita da una serie di attività concepite per assimilare non solo i vari punti grammaticali, ma anche per ampliare il lessico. Le "Chiavi degli esercizi" forniscono le soluzioni. Non è da escludere, tuttavia, l’impiego di "Ricordi?" in classe "anche a partire dal livello elementare" sia come testo d’appoggio, sia come testo base in corsi aventi come obiettivo la revisione o l’approfondimento delle strutture essenziali della lingua italiana.
9 Una segnalazione Ricordi? Nei corsi speciali per traduttori, ad esempio, dove il ritmo d’apprendimento è più sostenuto e lo sviluppo delle abilità scritte è prioritario, l’opera costituirebbe uno strumento adeguato ed efficace nel raggiungimento degli obiettivi specifici. Luisella Piccoli Annalisa Rana Distributori del libro (eventuali spese di spedizione a domicilio: 5 euro): a BRUXELLES: «Il Libro italiano» 354, Ch.de Wavre, L-1040 Bruxelles tel/fax: 2300674 Banco di Roma – Belgio Bruxelles CCN 643-0011911-57 a LUXEMBOURG: «Convivium» 23, r.A.Charles L-1326 Luxembourg – tel:493188 Fax: 403421 CCP 121972-43 Note terminologiche Manuale interistituzionale Vorrei ricordare che le convenzioni redazionali riprese nel Manuale interistituzionale1 vanno rispettate anche se non sempre sono quelle preferite dagli autori, redattori o traduttori. Mi riferisco in particolare a quelle riguardanti le "Maiuscole e minuscole" e le sigle. I nuovi traduttori che non hanno ricevuto in dotazione il Manuale in questione possono chiederlo al CID italiano, a Bruxelles e a Lussemburgo. Maria Grazia Ricci 1 Manuale interistituzionale di convenzioni redazionali, edizione 1997, Lussemburgo, Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee, 1998, II, 167 pagg. Denominazione ufficiale dell'OCSE La denominazione ufficiale dell'OCSE in italiano è la seguente: Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economici (e non : economico) In francese e spagnolo l'aggettivo ha l'esse del plurale, mentre in inglese ovviamente no dato che precede il nome. Fonti: Punto y coma, n. 61, pag. 1 Sito OCSE: http://www.ocde.com Glossario multilingue di abbreviazioni, Lussemburgo, UPUCE, 1994, 1310 pagg. Maria Grazia Ricci
10 CIBERSPAZIO In vacanza con il mouse Per chi vuole informarsi su mostre, festival, altre manifestazioni in programma nei vari paesi: www.whatsonwhen.com; - per gli appassionati di passeggiate letterarie: www.nysoclib.org/travels. html (itinerari a Dublino, Londra, Parigi, Praga sui passi di Joyce, Virginia Woolf, Proust, Kafka); - per chi si cura con le acque: www.spas.about.com (informazioni sulle località termali di tutto il mondo); - per gli ansiosi costretti a prendere l'aereo: una mezz'ora rassicurante (o masochista) con www.airsafe.com (statistiche sulle compagnie e gli aeroporti più sicuri e su quelli che è meglio evitare); - per chi ha deciso che è meglio il treno: l'ormai mitico http://bahn.hafas.de (orari ferroviari di tutta Europa); - per chi vuole scoprire i treni turistici in Francia: www.trains-fr.org; - per chi cerca un'alternativa ecologica alle solite vacanze: www.ecotourism. com; - per chi preferisce seguire i consigli di altri viaggiatori che, in quel paese là, ci sono già stati: www.travelclub.ticino.com (moltissimi link, informazioni, esperienze di viaggio); - per chi vuole un preassaggio dei ristoranti a destinazione: www.fodors.com (Restaurant index); www.food.epicurious.com (Eating index); www. inyourpocket.com (per l'Europa orientale); www.cuisinenet.com (per gli Stati Uniti).
11 In vacanza con il mouse Chi invece per ora non parte e passa ancora qualche settimana a casa può intanto divertirsi con una visita virtuale ai musei, come l'Hermitage di San Pietroburgo che ha un sito molto bello (www.hermitage.ru) sul quale è possibile fare il giro delle sale. Su www.artonline.com si vedono invece riproduzioni dei propri capolavori preferiti. Avete mai notato che nei film il taxi non si fa mai aspettare, le porte non vengono mai chiuse a doppia mandata e se uno fa una telefonata gli rispondono dopo neanche mezzo secondo? Il sito www.moviecliches.com è un'antologia di tutti questi luoghi comuni, suddivisa per temi. Altrettanto godibile www. movie-mistakes.com ("Watch Films Differently"), in cui si trovano elencati errori, illogicità e contraddizioni. Qualcuno di voi ricorderà forse quei tremendi polpettoni storico-mitologici degli anni Cinquanta in cui le comparse, vestite da centurioni, indossavano orologi e occhiali neri. E' successo di nuovo quando stavano girando Braveheart: quarant'anni però non sono passati invano e stavolta, più svegli e progrediti, se ne sono accorti in tempo e gli hanno fatto rifare la scena. Cristina Cona SOMMARIO PAG. EDITORIALE: Intervista con Franco Mosconi (Francesca Nassi e Maria Grazia Ricci) 1 NOTE TERMINOLOGICHE: Macedonia (ARYM/FYROM) (Maria Grazia Ricci) 4 Settore delle Telecomunicazioni (Maria Grazia Ricci) 5 CULTURALIA: Bella o fedele Storie di traduzioni: Alla ricerca del passato prossimo (Cristina Cona) 6 SEGNALIBRO: Multilinguismo e traduzione (Maria Grazia Ricci) 8 Ricordi? (Luisella Piccoli e Annalisa Rana) 9 NOTE TERMINOLOGICHE: Manuale interistituzionale (Maria Grazia Ricci) 10 Denominazione ufficiale dell’OCSE (Maria Grazia Ricci) 10 CIBERSPAZIO: In vacanza con il mouse (Cristina Cona) 11 Comitato di redazione: C. Breddy, C. Cona, R. Gallus, G. Gigante, D. Murillo, F. Nassi, M.G. Ricci Collaboratori: L. Piccoli , A. Rana Grafica: A. A. Beaufay-D’Amico (Anna Angela Beaufay D'Amico@cec.eu.int)
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