LA NORMALITÀ VA RICONQUISTATA

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LA NORMALITÀ VA RICONQUISTATA
Nr. 6 10 aprile 2021

                LA NORMALITÀ VA RICONQUISTATA
Siamo preoccupati per la scarsa adesione alla vaccinazione delle persone oltre i 70 anni, che hanno
comunque un rischio maggiore di presentare un percorso grave del Covid19. Dai dati forniti
dall’ASL sulle prenotazioni ai vaccini di queste settimane, si evidenzia un’adesione troppo bassa
per uscire in tempi brevi dalla pandemia. Speriamo che questo sia frutto delle confusioni attorno al
vaccino di AstraZeneca, che ha visto nell’arco di poche settimane indicazioni contrapposte e
notizie, forse anche ingigantite per motivi politico-economici, sulla presunta pericolosità di questo
vaccino. Prima era, infatti, sconsigliato alle persone con più di 55 anni per poi diventare un farmaco
indicato esclusivamente a chi ha più di 60 anni e che non presenta particolari patologie.
Questi continui cambiamenti e una non puntuale informazione su quali siano le patologie particolari
hanno creato preoccupazione in una popolazione nella quale è più difficile far girare le
                       informazioni. Se questa defezione deriva da un eccessivo scetticismo di sicuro
                       sarà possibile recuperare. Se dietro a questa situazione si nasconde però un
                       generale rifiuto della vaccinazione tutto diventa ovviamente più complicato,
                       perché riguarda proprio le persone che vanno prioritariamente tutelate. Pur nel
                       pieno rispetto delle scelte di ogni singolo cittadino, ancora di più perché si
                       tratta di scelte che riguardano la salute, serve un’offensiva informativa e di
                       sensibilizzazione da parte delle istituzioni con il coinvolgimento delle parti
                       sociali e di chi rappresenta gli anziani. Solo l’immunizzazione di una larga
fetta della popolazione anziana e fragile, potrà gradualmente riportarci alla vita normale.
I vantaggi di una vaccinazione sono, infine, enormemente superiori ai rischi legati alla
somministrazione del vaccino perché ogni percorso grave della malattia è un dramma. Ma anche i
rapporti tra anziani e giovani, tra chi è in pensione e chi si trova in difficoltà per le chiusure di tante
attività possono rivelarsi in futuro più conflittuali. Alla lunga sarebbe difficile spiegare ai giovani e
ai lavoratori la necessità di continuare a fare sacrifici per tutelare le fasce di popolazione più fragile,
se quest’ultimi rifiutano le opportunità fornite dalla scienza. Noi siamo comunque convinti che i
nostri anziani dopo questo attimo di smarrimento torneranno a prenotarsi. In questa fase va anche
oliata la macchina organizzativa in attesa del coinvolgimento della popolazione su larga scala.
Speriamo che i rifornimenti con le dosi necessarie avvengano in fretta per soddisfare in tempi
ragionevoli le tante persone che aspettano con ansia di essere chiamate. Un numero alto di
vaccinazioni senza conseguenze negative sarebbe inoltre un’ottima indicazione sui rischi reali della
somministrazione, che finora in Alto Adige non ha visto particolari risposte negative.
Noi invitiamo tutte le persone o almeno quelle maggiormente a rischio di mettersi in lista per
evitare a se stessi, ma anche ai propri cari, inutili sofferenze. Noi siamo a disposizione per chi
chiede informazioni operative – ovviamente non cliniche perché non siamo medici - o per chi
intende prenotarsi ma ha difficoltà con i mezzi digitali.
                                                                                    Alfred Ebner
LA NORMALITÀ VA RICONQUISTATA
È ONLINE IL SERVIZIO AUTOMATICO DI
                  PRENOTAZIONE SPORTELLI
                L’INPS, per andare incontro alle esigenze dei cittadini, mette a disposizione il
                servizio automatico di prenotazione sportelli, disponibile tutti i giorni, 24 ore su 24,
                senza attesa. Sul canale Youtube dell’Istituto è presente un video informativo che
                illustra il nuovo servizio. Chiamando il numero verde INPS (803.164 da rete fissa o
                il numero a pagamento 06.164.164 da telefonia mobile), si può prenotare l’accesso
                allo sportello tramite il risponditore automatico vocale. Basterà fornire il codice
                fiscale e il motivo dell'accesso, e, infine, scegliere giorno e ora dell’appuntamento
presso la sede di competenza. Successivamente arriverà un sms con i dettagli della prenotazione.
https://www.inps.it/NuovoportaleINPS/default.aspx?itemdir=55046

  PENSIONATI IL CEDOLINO DI PENSIONE DI MARZO
                      2021
Il cedolino della pensione, accessibile tramite servizio online, è il documento che consente ai
                           pensionati di verificare l’importo erogato ogni mese dall’INPS e di
                           conoscere le ragioni per cui tale importo può variare. Sul cedolino della
                           pensione di marzo 2021 sono presenti, in particolare, le informazioni
                           relative alla riduzione delle pensioni di importo elevato ed alle trattenute
                           fiscali: addizionali regionali e comunali, conguaglio 2020 e tassazione
                           2021.
                           https://www.inps.it/NuovoportaleINPS/default.aspx?itemdir=55005

DETRAZIONI A RISCHIO PER CHI PAGA IN CONTANTI
Una novità annunciata da tempo, in uno dei passati numeri di Info Senioren, ma che rischia
comunque di essere una brutta sorpresa per una fetta non trascurabile di contribuenti. Che al
momento di presentare la dichiarazione dei redditi, a partire dal prossimo mese di maggio, rischiano
di non poter fruire di molte detrazioni d'imposta. Per un semplice motivo: a partire dall'anno fiscale
                            2020, quindi per le spese da portare in detrazione quest'anno, è richiesto -
                            con alcune eccezioni - che il pagamento sia stato effettuato con
                            strumenti tracciabili. Quindi, bancomat carta di credito, bonifico, ma non
                            contanti. Le nuove regole potrebbero penalizzare in particolare la fascia di
                            popolazione meno abituata ai pagamenti digitali, anziani ma non solo. I
                            Caaf (centri di assistenza fiscale) si sono rivolti al ministro dell'Economia
                            per chiedere essenzialmente due cose: la deroga per il solo anno 2020
all'obbligo di tracciabilità e l'inserimento nelle fatture di chi eroga i servizi detraibili (studi medici,
palestre, asili nido, assicurazioni e così via) di una specifica indicazione circa la modalità di
pagamento. Gli operatori dei 30 mila sportelli Caf si impegnano a far conoscere la norma in
questione proprio nel corso della prossima campagna dichiarativa. Per intervenire in corsa servirà
comunque una correzione legislativa, visto che il vincolo era stato introdotto con la legge di
Bilancio dello scorso anno. La novità faceva parte dello sforzo dell'esecutivo di allora per il
contrasto all'evasione attraverso la promozione di mezzi di pagamento digitali; in questa prospettiva
i Caf fanno notare che la sospensione per un solo anno della norma non porterebbe verosimilmente
a un minor gettito per le casse dello Stato, visto che l'obiettivo di un maggior ricorso ai mezzi di
pagamento tracciabili è stato comunque raggiunto. Il no ai contanti ai fini della detrazione Irpef
riguarda un'ampia gamma di spese abituali per i contribuenti. Tra le voci detraibili al 19 per cento
sono esclusi solo l'acquisto di farmaci o di dispositivi medici come occhiali, siringhe e termometri e
le prestazioni mediche presso strutture pubbliche o convenzionate. Per quanto riguarda però altre
voci di spesa sanitaria, come ad esempio visite ed analisi presso centri privati, ricoveri e interventi
presso strutture non convenzionate, è sempre necessario aver pagato in contanti per avere diritto alla
detrazione. Obbligo che vale anche per una serie di pagamenti come quelli per colf e badanti, per le
rette degli asili nido o delle università o per altre spese scolastiche, per la frequenza di palestre o
piscine da parte dei ragazzi, per le assicurazioni sulla vita. E molte altre voci.

                     RINCARO BOLLETTE DA APRILE
Il continuo crescere dei prezzi delle materie prime andranno a pesare, a partire da aprile, il 3,8%
                      sulle bollette dell'elettricità e il 3,9% su quelle del gas in tutela. Le piccole
                      imprese costrette alla chiusura beneficeranno di una riduzione in bolletta fino
                      al 70%». L'aumento delle bollette è invece una doccia fredda per noi
                      consumatori che, con i dati alla mano di uno studio dell’Unione Consumatori,
                      dichiara che l'aumento della spesa complessiva per famiglia sarà di 60 euro su
base annua e nello specifico di 21 euro per la luce e di 39euro per il gas. Per molti pensionati questo
aumento ha assorbito tutta la perequazione ricevuta quest’anno.

              ESISTONO ANCHE QUESTE BELLE COSE
                                             La Cgil con i suoi servizi, lo Spi con i suoi volontari presenti
                                             sul territorio e attenti alle fragilità, hanno compiuto questo
                                             capolavoro. Un anziano di 75 anni, da anni abbandonato da
                                             moglie e figli, caduto in miseria economica e depressiva
                                             viveva di elemosine. Nessuno si curava di lui sino a che ha
                                             incrociato un volontario dello Spi. Preso in carico dalle
                                             sentinelle dello Spi di Ostiglia e dal Patronato, hanno fatto
                                             domanda di pensione all’Inps, cui aveva diritto. Fatti i dovuti
                                             solleciti al Comune ed alla sede Inps dal 1° aprile ha ricevuto
                                             una pensione di 1.300 euro mensili e arretrati per 99.000
                                             euro. I volontari dello Spi gli hanno così restituito dignità,
libertà economica, speranza nel futuro e fiducia nel prossimo. Sono situazioni di adeguamento di
pensione, di diritti non conosciuti che vengono conseguiti anche in Alto Adige grazie all’impegno
dei tanti nostri attivisti, sentinelle sul territorio. Un grazie di cuore a tutte e tutti. Questo è lo Spi-
Cgil.

                         CURE DOMICILIARI E ALTRO
Nei Distretti della Apss di Trento, con il digitale, assistenza a “kilometro zero”
Si chiama “@home” il progetto di successo realizzato nell’Azienda Provinciale per i Servizi
Sanitari del capoluogo trentino. Nel 2020 grazie alla sua piattaforma tecnologica, ideata e
sviluppata totalmente all’interno dell’Azienda Sanitaria, circa 18mila cittadini sono stati presi in
carico da un vasto gruppo di professionisti delle cure domiciliari e palliative; nel primo picco
pandemico 10mila persone sono state monitorate a domicilio con 150mila misurazioni e parametri
tracciati da remoto.

   TUTTI VANNO VACCINATI. NESSUNO SIA ESCLUSO
Da tempo Papa Francesco lo sta dicendo, lui ha l’occhio lungo che va oltre i comportamenti di
                  bottega di alcune nostre forze politiche. Saremo tranquilli quando tutti, anche gli
                  invisibili, saranno vaccinati. Intanto un provvedimento lo ha emanato il
                  Commissario straordinario per l’emergenza Covid Figliuolo che recita : …. che,
                  in sede di attuazione del Piano strategico nazionale dei vaccini per la
                  prevenzione da SARS-Co V-2 richiamato in premessa, ciascuna Regione o
Provincia Autonoma proceda alla vaccinazione non solo della popolazione ivi residente ma anche
di quella domiciliata nel territorio regionale per motivi di lavoro, di assistenza familiare o per
qualunque altro giustificato e comprovato motivo che imponga una presenza continuativa nella
Regione o Provincia Autonoma.

 LE MISURE A SOSTEGNO DELLE FAMIGLIE VARATE
  DALLA GIUNTA PROVINCIALE PER FAR FRONTE
      ALLA CRISI DOVUTA AL CORONAVIRUS
Aiuto immediato Covid-19: Questa prestazione ha la finalità di sostenere, durante il periodo di
emergenza epidemiologica da Covid-19, le persone e i nuclei familiari a superare il momento di
difficoltà economica. L'ammontare della prestazione è pari a 500,00 euro per il richiedente e 200,00
euro per ogni ulteriore componente, fino ad un importo massimo mensile di 900,00 euro per nucleo
familiare. La domanda va presentata presso il distretto sociale di riferimento del comune di dimora
(dove la persona o la famiglia vive). La domanda è da presentare utilizzando l’apposito modulo
predisposto dalla Ripartizione provinciale competente e può essere spedita tramite e-mail oppure
posta ordinaria. I beneficiari delle prestazioni di assistenza economica sociale possono richiedere
l’”Aiuto immediato Covid-19" rinunciando alle prestazioni in corso. Per informazioni di carattere
                      generale in merito all’”Aiuto immediato Covid-19" è possibile chiamare il
                      numero 0471 41 80 06, attivo dal lunedì al giovedì dalle ore 9:00 alle ore
                      12:00.
                      Contributo straordinario al canone di locazione e per le spese
                      accessorie – Covid 19 : Questa prestazione ha la finalità di sostenere,
                       durante il periodo di emergenza epidemiologica da Covid-19, le persone e le
                       famiglie nel pagamento delle spese di locazione e per le spese accessorie
                       relative all'unità immobiliare a scopo abitativo in cui vivono (casa,
appartamento o stanza). Alle persone e famiglie che hanno un diritto di proprietà, di usufrutto o di
abitazione inerente all’alloggio in cui abitano, oppure che vivono in un alloggio sociale di proprietà
di un ente pubblico, è concesso il solo contributo a copertura delle spese accessorie. Il contributo
straordinario al canone di locazione e per le spese accessorie non spetta se l’alloggio è abitato
oppure affittato per motivi di studio. L'ammontare della prestazione è pari agli importi massimi
congrui fissati dalla Provincia. La domanda va presentata presso il distretto sociale di riferimento
del comune di dimora (dove la persona o la famiglia vive). La domanda è da presentare utilizzando
l’apposito modulo predisposto dalla Ripartizione provinciale competente e può essere spedita
tramite e-mail oppure posta ordinaria. I beneficiari delle prestazioni di assistenza economica sociale
possono richiedere il “Contributo straordinario al canone di locazione e per le spese accessorie”
rinunciando alle prestazioni in corso. Per informazioni di carattere generale in merito al
"Contributo straordinario al canone di locazione e per le spese accessorie – Covid 19" è possibile
chiamare il numero 0471 41 80 06, attivo dal lunedì al giovedì dalle ore 9:00 alle ore 12:00.
Prestiti per lavoratori e lavoratrici e famiglie: In base all'accordo stipulato dalla Giunta
provinciale con gli istituti di credito e le cooperative di garanzia il il 24 febbraio 2021, i lavoratori
e le lavoratrici che si trovano interamente o parzialmente in cassa integrazione ordinaria, in deroga
o straordinaria a causa dell'emergenza da COVID-19 e che hanno subito una riduzione dello
stipendio con conseguenti difficoltà finanziarie può ottenere un prestito fino a 10.000€.
     Importo: prestito immediato fino a 10.000€.
     Durata minima è di 5 anni.
     Interessi: i primi due a tasso zero: gli interessi del primo anno saranno a carico delle banche
        e quelli del secondo a carico della Provincia. A partire dal terzo anno sarà applicato un tasso
        fisso pari a massimo l'1%.
Il provvedimento entra in vigore il 5 marzo 2021. Le domande possono essere presentate entro il 7
giugno 2021 alle banche che aderiscono al protocollo d`intesa. Per la domanda di credito si prega
di rivolgersi direttamente alla propria banca.
Assegno unico per i figli anche in Alto Adige : Dal primo luglio entrerà in vigore
                          l’assegno unico per i figli, che andrà a sostituire tutti gli assegni, bonus e
                          detrazioni fiscali previsti dalla legislazione nazionale. In Alto Adige si
                          stima che siano coinvolte circa 80mila famiglie in quanto per la prima
                          volta l’assegno riguarderà anche tutti gli autonomi, oltre ai dipendenti fissi.
                          Al momento però non si conoscono i dettagli relativi all’entità degli assegni
                          e alle varie fasce di reddito, legate all’indicatore derivante dall’Isee,
l’indicatore della situazione economica equivalente, visto che bisognerà attendere le decisioni del
Governo, una volta emanate le norme attuative. Con l’assegno unico si eliminano di fatto gli
assegni al nucleo familiare, l’assegno dal terzo figlio, il bonus bebè, il bonus alla nascita e le
detrazioni fiscali. Per averne diritto, sarà necessario presentare la dichiarazione Isee. Per questo
motivo è necessario che, sin d’ ora, ci si prenoti per l’elaborazione dell’Isee, chiamando il numero
unico del Caaf 0471/1800335.
                                                                                   Adriano Baldessari

    CAAF CGIL-AGB: CAMPAGNA MODELLO 730, ENTRO IL 31
    MARZO PRONTE LE CERTIFICAZIONI UNICHE, CU ( EX CUD )
 Il CAAF della Cgil-Agb ricorda a tutti i lavoratori dipendenti, pensionati, collaboratori e a tutti
coloro che hanno effettuato prestazioni occasionali, che entro il 31 marzo dovranno essere loro
consegnate, da parte delle aziende, dei datori di lavoro in generale, degli enti pubblici e degli Enti
previdenziali, le certificazioni uniche, CU ( ex CUD ) che serviranno anche per la compilazione
delle dichiarazioni dei redditi. Negli ultimi anni, ricorda Marco Pirolo, Direttore del CAAF della
Cgil-Agb, molto spesso le aziende hanno pensato che, con l’invio all’Agenzia delle Entrate, delle
certificazioni uniche in via telematica, cessassero i loro obblighi di consegna ai lavoratori e
                                          collaboratori. In realtà, rimane l’obbligo di consegna ai
                                          lavoratori e collaboratori, attraverso modalità che è bene
                                          vengano comunicate al datore di lavoro. In assenza di una
                                          casella di posta elettronica, il datore di lavoro, dovrà
                                          consegnare direttamente, o inviare per raccomandata la
                                          certificazione unica; in particolare quando il dipendente o
                                          collaboratore, non è più alle dipendenze del datore di lavoro.
                                          L’appello che fa, come sempre, il Caaf della Cgil-Agb, è
                                          quindi quello di sollecitare la consegna della certificazione
                                          unica al datore di lavoro, che non l’avesse ancora
                                          fatto, subito dopo il 31 marzo. Il CAAF della CGIL-AGB
                                          ricorda che, per quanto riguarda le certificazioni uniche
emesse dall’Inps e dagli altri enti previdenziali, è necessario, o stamparle direttamente, da parte di
chi è in possesso dello SPID, o richiederle direttamente agli uffici, e, in casi particolari, ai patronati,
o attendere la compilazione delle dichiarazioni dei redditi presso i Caaf i quali provvederanno alla
loro stampa direttamente in quella circostanza. Marco Pirolo conferma inoltre che quest’anno la
campagna fiscale per la compilazione del mod. 730 inizierà il 19 aprile e si concluderà per i
ritardatari a settembre. Si invita pertanto a prenotarsi presso le sedi del Caaf della Cgil-Agb di tutta
la provincia, anche telefonicamente, per la compilazione del modello 730 e contestualmente, nel
caso di contribuenti che usufruiscono per i figli sotto i 21 anni di detrazioni fiscali, assegni
familiari, bonus bebè e assegni di natalità, a prenotarsi anche per l’elaborazione dell’ISEE,
necessaria dal 1. luglio per poter accedere a queste prestazioni.

                   ABBIAMO UN GRANDE PROBLEMA
Bisogna fare di più. Troppe sono le donne che subiscono violenza quotidianamente. Prendiamo
posizione, esecriamo i gesti compiuti, ma poi restiamo fermi in attesa del nuovo atto evento. La
                              tensione dovrebbe essere continua. Ci piace ricordare che a Biella un
                              lungo corteo di uomini ha attraversato la città a piedi con mascherine e
                              scarpe rosse. Uomini che riconoscono nella violenza di genere un
                              problema di una società imbevuta di stereotipi e pregiudizi, di
                              maschilismi e machismi. Padri, mariti, figli e compagni che amano le
                              donne. E, vogliamo ricordare che in Alto Adige dal 1992 al 2021 vi
                              sono stati 29 femminicidi. Non dimentichiamole: Silvana De Min -
                              Hannelore Gerhard - Barbara Rauch - Carmen Wieser - Fatima Axa
                              Zeeshan- Maria Fronthaler - Maria Maddalena Oberhollenzer -
                              Michela de Villa - Alexandra Riffeser - Ingeborg Larcher - Rita
                              Pissarotti - Daniela Nagler - Nicoleta Caciula - Claudia Hellrigl con
Vivian a Loren - Monika Gruber - Ulrike Reistenhofer - Marianne Obrist - Rosa Reiterer - Erna
Pirpamer- Heidi Niederbacher - Svetlana Fileva - Maria Kompatscher-Harpf - Cecilia Weis -
Monika Mor -Petra Lunardi - Renate Rauch - Renate Troger - Marika Zorzi.
UN LASCITO TERRIBILE
Oggi vi è più attenzione e preoccupazione per il Covid. Si vedono ovunque persone che indossano
le mascherine FFP2, poca gente in strada tranne in quei luoghi ove sono collocati negozi aperti e per
forza frequentati. Comportamenti più virtuosi rispetto ad un anno fa. I negazionisti ci sono,
certamente, ma sono una netta minoranza rispetto all’ insieme della popolazione. Semmai, lascia
perplessi che proprio in quei luoghi che sono stati investiti dall’epidemia e molti operatori sono stati
contagiati e tanti morti, vi siano medici ed infermieri incerti sul vaccinarsi. Giusta anche la
                         preoccupazione espressa da Alfred Ebner nell’ editoriale. Tanti morti
                         abbiamo avuto in Alto Adige. Ora pare che questi morti siano un problema
                         che riguarda solo gli altri. Per un racconto distorto della realtà, per i dubbi
                         ingiustificati su AstraZeneca, su troppe comunicazioni sbagliate. Si possono
                         capire i problemi economici, si capisce la frustrazione, meno che siano così
                         tanti in situazioni disastrate dopo gli interventi governativi e provinciali. I
                         politici, in questi giorni, fanno a gara in risposte buoniste ai manifestanti. Vi
                         possono essere alcuni in difficoltà, ma non possiamo dimenticare il lassismo
fiscale di questi anni. Ogni anno si chiude con un’evasione di 100 miliardi. Tra salute e profitto, una
società sana sceglie sempre la prima opzione. Una parte di questa società non lo è quando chiede le
riaperture sapendo che non vi saranno controlli e si farà come è già avvenuto nel periodo estivo-
autunnale e negli altri periodi di tira e molla che abbiamo avuto. Prima si vaccina e poi torna la
normalità. E vaccinare tutti per essere sicuri e garantiti, come le badanti ( e lo diciamo da tempo) e
anche i tanti invisibili che girano per le città ed i paesi e che potrebbero contaminarci e non per
colpa loro. Da tempo gli organi di informazione non si soffermano più sui deceduti. I morti sono un
lascito terribile. 1148 all’ 8 aprile.

                                              giorni     morti       %
     2020 dal 5 marzo al 9 maggio               66        290       4,4
            dal 10 maggio al 25 ottobre                     6
            dal 26 ottobre al 31 dicembre       66        443       6,7
     2021 gennaio                               31        134       4,2
            febbraio                            28        158       5,6
            marzo                               31         94       3.1
            aprile sino all' 8                   8         23       2,9
Troppe volte abbiamo sentito mormorare” tanto avevano più di ottant’anni”. Come se le vite degli
anziani valessero meno. Dimenticando che a questi si deve il tanto ottenuto in tema di diritti, di
sicurezza economica, di giustizia, di libertà. Questa lunga chiusura ha anche dei dati positivi: dal 27
di marzo – tranne due giorni – il numero dei guariti è superiore a quello dei nuovi infettati. Siamo
ottimisti! I governanti siano prudenti. Il tempo ci dirà se la pandemia ci ha resi più guardinghi o più
profondi. Se abbiamo ulteriormente chiuso i rapporti con gli altri o se saremo più aperti al dialogo,
al confronto, alla generosità. Se il Covid ci ha solo spaventato o ci ha aiutato a riflettere su quello
che abbiamo fatto sinora e sul quel ci attende, qui e oltre.
Gastone Boz

              VIDEO CONFERENZA SULLE TASSE – LA
                 DISUGUAGLIANZA E L’INIQUITA’
Spi-LGR di Bolzano, Spi di Mantova e l’Associazione Storia e Futuro -Geschichte u.Zukunft
organizzeranno una video conferenza come dal programma sotto riportato. Conoscere la situazione
attuale, le ingiustizie e le proposte che la Cgil avanza, riteniamo sia importante, per seguire con
maggiori conoscenze la discussione che si aprirà a breve. La revisione delle tasse è tema che
abbisogna di un coinvolgimento di tutti, e i pensionati in questi anni, sono quella parte del paese
che hanno pagato più di tutti l’adozione di Leggi che hanno ridotto la tassazione alle imprese, alle
partite iva, ai patrimoni, l’introduzione di bonus con defiscalizzazioni da cui sono stati esclusi ed in
particolare gli incapienti. Dal sito www.spi-lgr.it si potrà accedere alla video conferenza.

                                NON SERVE VENIRE IN UFFICIO - TELEFONACI PER UN
                                                     APPUNTAMENTO
                               BOLZANO: ENRICO AUFDERKLAMM 335 680 4321 - ELIDA
                               ERIOLDI 342 753 0224 – GABRIELLA RELLA 342 122 5688 –
                               LORA WEISSENEGGER 340 335 6206 - LAIVES : MIRCO
                               ZARDO 340 957 6957 – STEFANO CANDIOLI 346 858 3851 -
                               BASSA ATESINA: ELIO SCOTTINI 338 860 0817 - MERANO:
                               GIUSI GIARIZZO 335 757 8235 - BRESSANONE: WALTER
                               BERNARDI 335 560 2232 -VIPITENO: KURT UNTERLEITNER
                               338 884 9370 - BRUNICO: MAIR RICHARD 347 223 9526 - PER
                               E-MAIL: Patrizia.Ravagnani@cgil-agb.it

Redazione: Gastone Boz – Alfred Ebner – Adriano Baldessari – Josef Perkmann

Chiuso 8 aprile 2021
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