La dieta dei cereali - RIZA - DIMAGRISCI SENZA AVER FAME
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La dieta dei cereali DIMAGRISCI SENZA AVER FAME RIZA
La dieta dei cereali Editing: Claudia Raimondi Copertina: Roberta Marcante Foto: 123rf, Fotolia © 2014 Edizioni Riza S.p.A. via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano - www.riza.it Tutti i diritti riservati. Questo libro è protetto da copyright ©. Nessuna parte di esso può essere riprodotta, contenuta in un sistema di recupero o trasmessa in ogni forma e con ogni mezzo elettronico, meccanico, di fotocopia, incisione o altrimenti senza il permesso scritto dell’editore. Le informazioni contenute nella presente pubblicazione sono a scopo informativo e divulgativo: pertanto non intendono sostituire, in alcun caso, il consiglio del medico di fiducia.
Sommario INTRODUZIONE All’origine del tuo benessere 7 CAPITOLO 1 Ecco perché mangiarli 11 CAPITOLO 2 Visti da vicino 23 CAPITOLO 3 Amaranto - Il grano divino 33 CAPITOLO 4 Avena - Forza snellente 43 CAPITOLO 5 Farro - Alleato antiadipe 53 CAPITOLO 6 Frumento - Il re dei cereali 63 CAPITOLO 7 Grano saraceno - Un vero antiage 73 CAPITOLO 8 Khorasan - Potere detox 83 CAPITOLO 9 Mais - Energia solare 93 CAPITOLO 10 Miglio - Chicchi drenanti 103 CAPITOLO 11 Orzo - Sano equilibrio 113 CAPITOLO 12 Quinoa - L’oro degli inca 123 CAPITOLO 13 Riso - Segreto antifame 133 CAPITOLO 14 Cereali da bere 145 CAPITOLO 15 Cereali per la bellezza 153
Introduzione All’origine del tuo benessere Demonizzati, estromessi da ogni tavola di chi avesse anche soltanto il desiderio di perdere qualche chilo, i cereali sono in realtà uno degli alimenti cardine dell’alimentazione umana. E non è soltanto una questione di gusto. Il fatto che debbano essere presenti in ogni dieta che possa definirsi sana è legato a ragioni di tipo fisiologico. I cereali ci sono indispensabili. Tutto sta nel sapere come mangiarli.
INTRODUZIONE Una rivincita dovuta alla scienza Sono la materia prima per pasta, pane, fette biscottate, torte, primi piatti e non solo. Sono stati demonizzati e banditi dalle diete dimagranti perché fonte di carboidrati, considerati la cau- sa di sovrappeso. I cereali però stanno prendendosi una sana rivincita, tutta dovuta alle ricerche scientifiche che li conside- rano come indispensabili per la salute, il benessere e anche per il mantenimento del peso forma. Nei cereali integrali, ad esempio, sono contenute buone dosi di vitamine del gruppo B che sono indispensabili per stimolare il metabolismo e per estrarre l’energia da quanto mangiamo. I ricercatori australiani della Swinburne University of Technology hanno testato gli effetti della vitamina B su 60 persone, seguite per tre mesi somministrando loro una dieta in cui i chicchi integrali facevano la loro parte. Si è così avuto modo di dimo- strare come un’alimentazione con la giusta quantità di carboi- drati li rendesse più attivi, energici e in forma (anche dal pun- to di vista intellettivo!). Addio alla paura di prendere peso Paura di ingrassare per le calorie dei cereali? La scienza dice l’opposto. Uno studio tutto italiano, condotto dai ricercatori dell’Università “La Sapienza” di Roma e presentato nell’ambito di un congresso della Società italiana dell’obesità (Sio), ha evi- denziato come proprio i cereali integrali contribuiscano a ele- vare l’indice di qualità di una dieta, indicatore che conta, per il dimagrimento, molto di più che la quantità di calorie assunte. Per contrastare il sovappeso sono quindi utilissimi i cereali in- tegrali, che forniscono zuccheri a lento assorbimento grazie alla presenza di fibre. 8
Al contrario, sono i piatti privi di fibre e verdure e ricchi di grassi saturi, in particolare le carni rosse, che non solo fanno ingrassare, ma facilitano lo sviluppo di malattie correlate all’o- besità. Ma c’è di più. Uno studio pubblicato su Archives of In- ternal Medicine, ha valutato il menu-tipo di oltre 30mila per- sone con un’età compresa tra i 50 e 70 anni. Ciò che è emerso dal raffronto dei differenti tipi di alimenta- zione è stato che nutrirsi di alimenti ricchi di fibre, come lo sono appunto i cereali integrali, consente di vivere mediamente il 22% in più di chi invece assume una quantità insufficiente di questi nutrienti. Più precisamente, per la popolazione maschile che ha mangia- to almeno 30 grammi di fibre al giorno e per quella femminile che ha superato i 25 grammi - scegliendo per lo più cereali in- tegrali come grano, avena e orzo - c’è una speranza di vita mag- giore rispetto a quella riservata a quanti ne hanno consumati meno della metà, cioè tra i 10 e 12,5 grammi al giorno. Dimagrire in modo naturale Gli alimenti che contengono fibre quindi, oltre a favorire un dimagrimento facile e spontaneo, hanno specifiche proprietà antinfiammatorie e sappiamo bene come l’infiammazione, so- prattutto quella latente e cronica, sia spesso associata, quando non direttamente responsabile, a numerosissime malattie, come quelle cardiovascolari. Conoscere da vicino i cereali, scoprire le loro proprietà nutri- zionali, comprendere come integrarli in maniera corretta in una dieta finalizzata alla perdita di peso è dunque lo scopo di questo libro. Non mancheranno le ricette, per cucinare i cereali, senza sacrificare il gusto, in modo leggero e attento alla linea. Una guida pratica per riequilibrare la propria alimentazione, perdere i chili di troppo e non riacquistarli più. 9
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Capitolo 3 AMARANTO IL GRANO DIVINO Questo cereale caratterizzato da chicchi piccolissimi è ancora poco conosciuto e utilizzato da noi, ma ha tali e tante qualità che gli Aztechi, che già lo coltivavano, lo hanno ribattezzato come “grano degli dei”: un cibo degno di essere utilizzato durante i riti religiosi. Per la sua straordinaria ricchezza di nutrienti, non ultime le proteine, è anche considerato un vero “cibo medicina”.
CAPITOLO 3 La pianta che non muore mai Il suo nome potrebbe essere sufficiente a farlo considerare come il segreto dell’eterna giovinezza. Amaranto vuol dire infatti “che non appassisce mai”. In realtà i greci indicavano con questo nome un fiore simile al crisantemo e, proprio in quanto eterno, lo avevano eletto a sim- bolo dell’amicizia. La pianta che viene utilizzata per l’alimentazione è invece ori- ginaria dell’America centrale e, appartenente alla famiglia del- le Amaranthaceae, ha dimostrato straordinarie qualità nutriti- ve, già note a Maya, Aztechi e Incas. Gli Aztechi lo chiamavano “grano degli dei” e veniva spesso utilizzato anche come offerta durante i riti religiosi. Questo prezioso alimento scomparve per effetto delle conquiste spagnole per riapparire poi nel 1979 a Roma dove, nell’ambito di una conferenza mondiale per affrontare il problema della malnutrizione, fu presentato un elenco di alimenti tradiziona- li da recuperare per il loro alto valore proteico. Ed effettivamente l’amaranto andrebbe riscoperto perché è un vero e proprio “cibo-medicina”. Indicato soprattutto per le donne L’amaranto che si consuma sono i piccolissimi semi di una pian- ta erbacea di cui anche le foglie sono commestibili: vengono infatti cotte e mangiate con modalità simile agli spinaci. Nei suoi chicchi piccolissimi concentra davvero mille proprietà. Fornisce proteine pari a circa il 15%, e molti aminoacidi tra cui la lisina, di cui sono carenti gli altri cereali. In più ci sono minerali come magnesio, zinco che svolge un ruolo importante nella regolazione ormonale, calcio per le ossa 34
(100 g di amaranto garantiscono il 33% del fabbisogno di calcio per una donna in menopausa), ferro. L’amaranto è un’ottima fonte di tocotrienoli, una forma di vitamina E che aiuta a con- trollare i livelli di colesterolo nel sangue. Per questo è un ali- mento consigliato per il benessere del cuore. Nel germe, ovvero la parte più interna del seme, sono presenti acidi grassi come il linoleico, che svolge un ruolo antinfiamma- torio e regolatore della coagulazione sanguigna. Contrasta gonfiori e favorisce la diuresi L’amaranto è naturalmente privo di glutine. Introdurlo rego- larmente nella propria alimentazione può dare la possibilità di evitare un sovraccumulo di questo composto proteico che, col tempo, si è dimostrato capace di creare fastidi e disturbi anche a chi non soffre di celiachia. Vengono così contrastati gonfiori e pesantezza, anche perché si tratta di un alimento particolarmente digeribile. Può essere utilizzato con effetti benefici anche nell’alimentazio- ne dei bambini e delle persone anziane, ed è utile quando serve un po’ di sprint in più perché ci si sente stanchi, stressati o de- bilitati, magari dopo un periodo di malattia. Valori nutrizionali per 100 g ● Calorie: 374 kcal ● Carboidrati: 66,17 g ● Proteine: 14,45 g ● Grassi: 6,51 g 35
CAPITOLO 3 Come gustare l’amaranto L’amaranto ha un sapore piuttosto particolare e ricorda vaga- mente la nocciola. Non è difficile trovare in commercio i chic- chi di amaranto. Il modo migliore per gustarli è come “aggiun- ta” a minestre e passati di verdura. È opportuno lavare i chicchi, utilizzando un colino a maglie piuttosto fitte, viste le loro ridot- tissime dimensioni. Cuoce in circa 40 minuti in una quantità d’acqua che di solito deve essere il doppio del volume del cere- ale (indicazioni diverse sui tempi di cottura possono essere pre- senti sulle confezioni). Si può anche cuocere in pentola a pres- sione, cosa che consente di ridurre i tempi a soli 20 minuti. Terminata la cottura lascialo, senza mescolarlo, nella pentola per ancora 10 minuti, in modo da permettere ai chicchi di gon- fiarsi. È consigliabile associarlo ad altri cereali, come il mais, il riso o a verdure poiché durante la cottura assume una consi- stenza leggermente gelatinosa. È questo il modo migliore per apprezzarne le proprietà, meno indicato invece l’abbinamento con altre fonti proteiche. Dalla macinazione dei semi di ama- ranto si ottiene anche una farina che viene utilizzata, insieme ad altre, per la preparazione di pane o prodotti da forno. Come per gli altri cereali privi di glutine, è opportuno, per la panificazione domestica, valutare l’utilizzo di un addensante. Si possono trovare anche fiocchi o chicchi soffiati per colazione. L’ideale per una cena leggera Il momento migliore per sfruttare le proprietà dell’amaranto è quello della cena. La sua digeribilità lo rende indicatissimo per una minestra o per un “cous cous” di verdure. Sarà poi suffi- ciente chiudere con del formaggio o con un filetto di carne o di pesce. Puoi anche abbinarlo a farro e altri cereali per piatti uni- ci da completare con verdure e straccetti di pollo. 36
La tua dieta con l’amaranto Ecco un esempio di menu quotidiano. Scegli di consumare l’a- maranto a pranzo oppure a cena e opta invece per le alternati- ve indicate nell’altro pasto principale della giornata. • Colazione - Una tazza di tè verde senza zucchero, 4 frollini integrali, 125 g di yogurt naturale. • Spuntino - Un kiwi e 3 mandorle. • Pranzo - Gnocchetti di amaranto e salvia (oppure pasta inte- grale con pomodorini freschi e rucola); 150 g di tofu dorato in padella con lattuga condita con olio e limone. • Merenda - Una mela. • Cena - Zuppa di amaranto e lenticchie (oppure frittata con champignon); un piatto di ratatouille di verdure. 37
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