La didattica che include: strumenti di progettazione - verifica - valutazione - I.C. Centro 3 di Brescia, 8 -16-23 maggio 2019 - Istituto ...
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La didattica che include: strumenti di progettazione - verifica - valutazione I.C. Centro 3 di Brescia, 8 -16-23 maggio 2019 ENRICA MASSETTI 2019
«Il curricolo di isEtuto, la progeHazione didaIca e la valutazione sono streHamente interconnessi» RAV Non vi può essere una buona valutazione senza una buona didattica. Una valutazione coerente ed utile è l’esito di una didattica inclusiva. ENRICA MASSETTI 2019
«Strategie ado,ate dalla scuola per la promozione dei processi di inclusione e il rispe,o delle diversità, adeguamento dei DIDATTICA processi di insegnamento e di INCLUSIVA apprendimento ai bisogni forma:vi di NEL RAV ciascun allievo nel lavoro d’aula e nelle altre situazioni educa:ve.»
riguarda le bambine e i bambini, le alunne e gli alunni, le studentesse e gli studenti risponde ai differenti bisogni educativi e si INCLUSIONE realizza attraverso strategie educative e NEL D.Lgs. didattiche finalizzate allo sviluppo delle 66/2017, art.1 potenzialità di ciascuno nel rispetto del diritto all'autodeterminazione e all'accomodamento ragionevole, nella prospettiva della migliore qualità di vita.
•Una scuola più inclusiva: obie>vo-chiave delle poliBche dell'istruzione europee. •Curricolo inclusivo: privilegia la personalizzazione, perché́ valorizza le molteplici forme di differenziazione, cogniBva, comportamentale, culturale, che gli allievi INCLUSIONE portano in dote a scuola. «L’autonomia - Personalizzare : non proge.are percorsi diversi ma percorsi percorribili da ciascuno con scolastica modalità diversificate ; ciò che è necessario per per il successo alcuni diventa uBle per tu> formativo » •ASenzione alle competenze sociali e civiche : miglior prediSore del successo formaBvo, (MIUR , 2018) scolasBco e sociale e civico •Essenzializzare i contenuB •Dida>ca orientaBva : scuola non come ostacolo da superare ma scuola come leva per superare gli ostacoli ENRICA MASSETTI 2019
L’inclusione non riguarda solo la disabilità • L’inclusione è una garanzia per l’aCuazione del diriCo alle pari opportunità e per il diriCo al successo formaGvo di tuI. • L’inclusione è realizzata in sinergia (non solo la scuola); • L’inclusione è un impegno di tuCe le componenG della comunità scolasGca ENRICA MASSETTI 2019
è necessario partire da un'e!icace ideazione, progettazione e condivisione di strategie didattiche comuni. Per Le strategie devono essere tali da realizzare consentire anche agli studenti con BES di efficaci partecipare alla vita della comunità processi scuola con il massimo di integrazione inclusivi per ottenere il massimo possibile in termini di acquisizione delle conoscenze, competenze e capacità relazionali. ENRICA MASSETTI 2019
«La didattica per competenze crea l’ambiente di apprendimento chiesto dalla pedagogia dell’inclusione» C. Scapin ENRICA MASSETTI 2019
UN MODELLO per progettare le esperienze di apprendimento Non esiste un modelloGIUSTO. Le esperienze che propongo devono: • realizzare apprendimento a partire dai saperi personali di ciascuno; • promuovere in tutti gli alunni competenze-costrutti mentali/modelli esperti • promuovere consapevolezza finale/la riflessione • prevedere l’individualizzazione/personalizzazione delle risposte ai diversi bisogni speciali, • l’adattamento dei materiali e degli obiettivi 24 ENRICA MASSETTI 2019
DIDATTTICA INDIVIDUALIZZATA Obie0vi comuni o simili Obie0vi, contenu; e a0vità sono il fine dell’insegnamento Percorso di apprendimento in relazione alle aree del PEI DIDATTICA DIDATTICA PERSONALIZZATA Obie0vi simili o differen; Obie0vi, contenu; e a0vita (̀ diversi) sono il fine dell’insegnamento Differenziazione dell’apprendimento ENRICA MASSETTI 2019
COSA VUOL DIRE ADEGUARE GLI OBIETTIVI CURRICOLARI? Sostituzione obie+vo uguale, si modifica l’accessibilità :registrazione audio dei tes8, cards per alunni con sordità, uso di C.A.A., uso di mediatori diversi :a+vi, iconici ,analogici, simbolici, tecnologici Facilitazione uso di tecnologie motivanti (LIM; software) e contesti didattici interattivi e autentici (cooperative learning., tutoring, laboratori...); materiale Da Luciana Ferraboschi
Semplificazione modificazione / sequenzializzazione delle procedure, del lessico , riduzione dei concetti, dei criteri di esecuzione del compito, centratura solo sugli essenziali o solo su alcune parti. Scomposizione in aspetti iden7ficazione delle a2vità fondan5/ fondanti degli elemen5 fondamentali (strumen- talità di base, le=ura e scri=ura funzio- nale, matema7ca pra7ca , aspe> parziali che costruiscono la competenza ) Partecipazione alla cultura del Far sperimentare la sfida cognitiva compito ottimale, l’elaborazione di un prodotto...per aiutare l’alunno a partecipare a momenti significativi ENRICA MASSETTI 2019
INDICAZIONI PER IL LAVORO DI GRUPPO ENRICA MASSETTI 2019
PROPOSTA DI MODELLO PROGETTUALE È uno schema, ma anche una procedura mentale, u2le per tenere so3o controllo la riflessione e le azioni proprie della proge3azione e quindi per realizzarle. ENRICA MASSETTI 2019
FORMAT: Interconnessione tra progettazione e valutazione Strumento di orientamento strategico, linea guida, una trama su cui il docente tesse l’attività mentre si dipana: • il progetto, ideato in base alla valutazione dei bisogni delle risorse presenti, della situazione iniziale, formula le mete formative, struttura le azioni educative e didattiche, mette a punto gli strumenti di valutazione per ciascuna fase, con la flessibilità necessaria per adeguarsi al processo entro cui si svolge l’azione didattica; • il docente durante l’azione riflette e rielabora mentre sviluppa la sua relazione educativa in classe, servendosi della valutazione regolatrice. ENRICA MASSETTI 2019
FORMAT: Interconnessione tra progettazione e valutazione • Prevede un rapporto di circolarità tra i momen= del proge>are, dell’agire e del valutare, non pensa= in sequenza cronologica e logica, bensì in con=nuo dialogo e interazione reciproca. • Rifiuta l’univocità causa/effe>o nei processi di insegnamento e apprendimento. • Centrato su forme di pensiero riflessivo (problem posing e problem solving). Suggerimen= di procedure. Il docente, mentre produce la proge>azione dell’azione didaNca, costruisce se stesso come professionista riflessivo. ENRICA MASSETTI 2019
QUALEPROCEDURA=ABITUDINEMENTALE? 1. Individuo la competenza europea da sviluppare ( lo schema mentale da far apprendere) 2. Individuo le dimensioni della competenzaeuropea METE 3. Individuo la competenza disciplinare da FORMATIVE sviluppare 4. Individuo le dimensioni della competenza disciplinare (quali evidenze/ comportamenti competenti mi aspetto alla fine del percorso? 5. Come motivo tutti gli alunni? FASE 1 6.Quale attività operativa propongo? FASE 2 ATTIVITÀ 7.Come li faccio riflettere? DIDATTICA FASE 3 8.Valutazione/ autovalutazione ENRICA MASSETTI 2019
LE METE FORMATIVE =SISTEMA DI ATTESE RIFERIMENTI PER LA VALUTAZIONE ENRICA MASSETTI 2019
LE COMPETENZE COME ORIZZONTE FORMATIVO INFLUSSI CONCOMITANTI • Cambiamento con,nuo: esigenza di sviluppare la capacità di affrontare situazioni complesse e inedite • Teorie dell’apprendimento di matrice costru;vista: l’apprendimento avviene a
LE METE FORMATIVE DA CONNETTERE NELLA PROGETTAZIONE COMPETENZE CHIAVE EUROPEE PROFILO ALUNNO COMPETENZE DISCIPLINARI DISCIPLINE (CONOSCENZE-ABILITÀ) ENRICA MASSETTI 2019
1.INDIVIDUO LE COMPETENZE CHIAVE COME OBIETTIVO GENERALE DEL SISTEMA EDUCATIVO E LA FORMATIVO ITALIANO COMPETENZA Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio EUROPEA CHE 18.12.2006 INTENDO 1. Comunicazione nella madrelingua; SVILUPPARE 2. 3. Comunicazione nelle lingue straniere; Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4. Competenza digitale; 5. Imparare ad imparare; 6. Competenze sociali e civiche; 7. Spirito di iniziativa e intraprendenza; 8. Consapevolezza ed espressione culturale. ENRICA MASSETTI 2019
Ogni competenza chiave deve: - “contribuire a risultati di valore per società e individui; - aiutare gli individui a soddisfare importanti requisiti in numerosi contesti; - essere importante non soltanto per gli specialisti ma per tutti i singoli individui” Al centro della struttura delle competenze chiave si trova la capacità degli individui di pensare autonomamente, come espressione di maturità morale e intellettuale e di assumersi la responsabilità del proprio apprendimento e delle proprieENRICA azioni. MASSETTI 2019
La riflessione è il cuore delle competenze chiave Il bisogno degli individui di pensare e agire in modo riflessivo è fondamentale per questa stru7ura di competenze. La capacità di riflessione riguarda: • la capacità di applicare automa=camente una formula o un metodo per affrontare una situazione, • la capacità di ges=re il cambiamento, imparare dall'esperienza e pensare ed agire con un a7eggiamento cri=co. ENRICA MASSETTI 2019
Le competenze europee rappresentano un fa=ore unificante del curricolo, poiché tuE i docenF sono chiamaF a perseguirle. ENRICA MASSETTI 2019
2. INDIVIDUO LE DIMENSIONI DELLA COMPETENZA EUROPEA DEVO FARE RIFERIMENTO AL COSTRUTTO DELLA COMPETENZA ENRICA MASSETTI 2019
COSTRUTTO DELLA CPOMPETENZA ENRICA MASSETTI 2019
LE COMPETENZE SONO LA COMBINAZIONE DI… Abilità Atteggiamenti Conoscenze Competenze RACCOMANDAZIONE PARLAMENTO EUROPEO 2006 e del 2018 ENRICA MASSETTI 2019
Dimensione opera,va e contestualizzata della competenza • “comprovata capacità di u/lizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale” (Racc.Parlamento Europeo 2008 -Quadro Europeo delle Qualifiche e dei Titoli) In ambito valuta/vo “non si tra*a di accertare ciò che lo studente sa, bensì ciò che sa fare con ciò che sa” (Wiggins) ENRICA MASSETTI 2019
Natura olistica della competenza, non riducibile alla sola dimensione cognitiva • … ciascuno studente mobilita e orchestra le proprie risorse – conoscenze, abilità, a2eggiamen4, emozioni – per affrontare efficacemente le situazioni che la realtà quo4dianamente propone, in relazione alle proprie potenzialità e a8tudini (Indicazioni 2012) Parola chiave: mobilitazione ENRICA MASSETTI 2019
Competenza intesa come processo di a0vazione/combinazione/mobilizzazione delle risorse individuali (Le Boterf, 1994) La competenza non risiede nelle risorse da mobilizzare, ma nella mobilizzazione stessa di queste risorse. Si configura come un saper agire (o reagire) in una determinata situazione, in un determinato contesto, allo scopo di risolvere o ges7re problemi complessi. ENRICA MASSETTI 2019
“ Le competenze non corrispondono a una semplice sommatoria di conoscenze, capacità o atteggiamenti (di saperi parziali) ma all'integrazione complessa di queste componenti che permette alla persona o all'individuo di svolgere compiti, affrontare situazioni problematiche, prendere decisioni e valutare il proprio agire (autovalutazione). ” Guy Le Boterf “Una competenza presuppone l’esistenza di risorse da mobilitare, ma non si confonde con esse, poiché al contrario la competenza vi aggiunge qualcosa rendendole sinergiche in vista di un’azione efficace in una situazione complessa”. Philippe Perrenoud ENRICA MASSETTI 2019
Uno schema di base per l’analisi della competenza come processo di attivazione/combinazione delle risorse individuali (Le Boterf) PROCESSI COGNITIVI RISORSE COGNITIVE (SCHEMI OPERATORI) Sapere e saper fare Saper agire Conoscenze CONOSCENZE e abilità ABILITÀ Il sapere combinatorio è al centro di ATTEGGIAMENTI E RISORSE ogni competenza. ESTERNE ENRICA MASSETTI 2019 Potere e volere agire
LA COMPETENZA COME MOBILIZZAZIONE/ORCHESTRAZIONE DELLE RISORSE DI UNA PERSONA, NON BASTA POSSEDERLE RISORSE INTERNE • Risorse cogni7ve (conoscenze= DIMENSIONE COGNITIVA sapere e abilità=saper fare) • Processi cogni7vi ed opera7vi=abilità più complesse- schemi operatori= saper agire • AJeggiamen7 (componen7 DIMENSIONE mo7vazionali, aJribuzionali, EXTRACOGNITIVA: socio-emo7ve, metacogni7ve)= poter agire • Disposizioni ad agire= voler agire Altri soggeM, strumen7, RISORSE ESTERNE ENRICA MASSETTI 2019 potenzialità
RISORSE INTERNE COGNITIVE conoscenze e abilità • Abilità Conoscenze • indicano le capacità di applicare conoscenze • indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni a2raverso l’apprendimento. e di usare know-how per portare a termine compi9 e risolvere problemi; le abilità sono • Le conoscenze sono l’insieme di fa7, principi, teorie e pra9che, rela9ve a un se2ore di descri2e come cogni9ve (uso del pensiero studio o di lavoro; logico, intui9vo e crea9vo) e pra9che (che • le conoscenze sono descri2e come teoriche implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, e/o pra9che. materiali, strumen9). ENRICA MASSETTI 2019
RISORSE INTERNE COGNITIVE Processi cogni5vi operazioni che compie l’alunno per: 1. interpretare correttamente il compito, 2. coordinare conoscenze e abilità già possedute, per ricercarne altre, qualora necessarie, 3. attivare strategie operative per rispondere al compito richiesto, 4. autoregolare il proprio agire all’evolversi della situazione. ENRICA MASSETTI 2019 (CASTOLDI)
Processi cognitivi secondo Anderson e Krathwohl APPLICARE RICORDARE • Eseguire • Riconoscere • Implementare • Rievocare ANALIZZARE COMPRENDERE • Differenziare • Interpretare • Organizzare • ABribuire • Esemplificare VALUTARE • Classificare • Controllare • Riassumere • CriDcare • Inferire CREARE • Generare • Confrontare • Pianificare • Spiegare • Produrre ENRICA MASSETTI 2019
RISORSE INTERNE EXTRACOGNITIVE Processi metacogni:vi Conoscenza dei propri processi cogni/vi Controllo a3vo dei propri processi cogni/vi Capire un compito e valutarne le difficoltà S/mare le proprie risorse e possibilità di riuscita Scegliere le strategie più adeguate Pianificare l’azione Monitorare l’a?uazione ENRICA MASSETTI 2019
ATTEGGIAMENTI, DISPOSIZIONI AD AGIRE • Condizionano le modalità con cui il soggetto agisce nella situazione data, rinviano alla relazione del soggetto: • con se stesso (autostima, riconoscimento delle proprie risorse…); • con gli altri (relazione, collaborazione,…), • con il compito (motivazione, determinazione, perseveranza…); • con il contesto (senso di appartenenza, attenzione alle risorse e ai vincoli…). ENRICA MASSETTI 2019
LE DISPOSIZIONI DELLA MENTE (COSTA E KALLICK) • Persistere • Ges)re l’impulsività • Ascoltare con comprensione ed empa)a • Pensare in modo flessibile • Pensare sul pensiero • Impegnarsi per l’accuratezza • Fare domande e porre problemi • Applicare la conoscenza pregressa a nuove situazioni • Pensare e comunicare con chiarezza e precisione • Raccogliere le informazioni a@raverso tuA i sensi • Creare, immaginare, innovare • Rispondere con meraviglia e stupore • Assumere rischi responsabili • Avere il senso dell’umorismo • Pensare in modo interdipendente • Rimanere aper) ad un apprendimento con)nuo ENRICA MASSETTI 2019
IN SINTESI COSA FA LA PERSONA COMPETENTE? MOBILITA ATTIVA COMBINA COORDINA ORCHESTRA UNA PLURALITÀ DI RISORSE PER AFFRONTARE SITUAZIONI PROBLEMATICHE REALI
Sfide per la scuola PROMUOVERE L’ACQUISIZIONE DI CONOSCENZE E ABILITÀ POTENZIARE I PROCESSI COGNITIVI Trovare POTENZIARE I PROCESSI METACOGNITIVI “piste” diverse e possibili PROMUOVERE LA CAPACITÀ DI per il MOBILITARE E INTEGRARE LE RISORSE miglioramento MASSETTI 2017
2. INDIVIDUO LE DIMENSIONI DELLA COMPETENZA EUROPEA ESEMPIO: COMPETENZA NELLA MADRELINGUA ENRICA MASSETTI 2019
COMPETENZA NELLA MADRELINGUA Capacità di esprimere e interpretare conce>, pensieri, sen@men@, fa> e opinioni in forma sia orale sia scriCa (comprensione orale, espressione orale, comprensione scriCa ed espressione scriCa) e di interagire adeguatamente e in modo crea@vo sul piano linguis@co in un’intera gamma di contes@ culturali e sociali, quali istruzione e formazione, lavoro, vita domes@ca e tempo libero. poter agire Analisi dei processi chiave RISORSE COGNITIVE: SENSIBILITÀ AL CONTESTO PROCESSI COGNITIVI ED sapere e saper fare OPERATIVI: saper agire IDENTIFICAZIONE DELLO SCOPO COMUNICATIVO RECUPERO SAPERI MONITORAGGIO/ PREGRESSI Conoscenze REVISIONE e abilità IDEAZIONE PIANIFICAZIONE ESPRESSIONE/ ATTUAZIONE ATTEGGIAMENTO COMUNICATIVO voler agire ENRICA MASSETTI 2019
2. LE DIMENSIONI COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA IDENTIFICAZIONE DELLO SCOPO COMUNICATIVO ORGANIZZAZIONE DELLE CONOSCENZE POSSEDUTE PROCESSI IDEAZIONE - PIANIFICAZIONE COGNITIVI ESPRESSIONE/ATTUAZIONE MONITORAGGIO/REVISIONE PROCESSI RISPETTO DEI VINCOLI DELLA CONSEGNA EXTRACOGNITIVI (ATTEGGIAMENTI) ATTEGGIAMENTO COMUNICATIVO CONOSCENZE E COERENZA E COESIONE LOGICA ABILITÀ PROPRIETÀ LESSICALE - CORRETTEZZA ORTOGRAFICA ENRICA MASSETTI 2019
3.INDIVIDUO LA COMPETENZA DISCIPLINARE (DAI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO Es. Rielabora tes., sinte.zzandoli DELLA COMPETENZA) RICONOSCE LO SCOPO DEL TESTO Cogliere l’idea centrale 4. INDIVIDUO LE DIMENSIONI Le dimensioni della competenza europea vengono incrociate con il INDIVIDUA LE INFORMAZIONI ESSENZIALI E traguardo disciplinare. SECONDARIE DEL TESTO Organizza le conoscenze PROCESSI COGNITIVI SUDDIVIDE IL TESTO IN PARAGRAFI (PEZZI) Pianificazione RIFORMULA IL CONTENUTO Rielaborazione RILEGGE TUTTO IL TESTO CONFRONTANDO OGNI PEZZO CON LA RELATIVA FRASE/I. AEuazione RIVEDE PER LA CORREZIONE ORTOGRAFICA Revisione ATTEGGIAMENTO RISPETTA I VINCOLI DELLA CONSEGNA CONOSCENZA E UTILIZZA ILENRICA LESSICO MASSETTI 2019ADEGUATO ABILITÀ
2^ PARTE ENRICA MASSETTI 2019
ATTIVITÀ DIDATTICA: IL LAVORO D’AULA ENRICA MASSETTI 2019
Come promuovere le competenze ? «Ai fini dello sviluppo delle competenze, la modalità più efficace è quella che vede l’apprendimento situato e distribuito, collocato cioè in un contesto il più possibile reale e ripar>to tra più elemen> e fa@ori di comunicazione (materiali cartacei, virtuali, compagni, insegnante, contes> esterni e interni alla scuola, ecc.).» «Linee Guida per la cer/ficazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione (allegate a C.M. 3/2015)» ENRICA MASSETTI 2019
«Si rende, pertanto, necessario ripensare il modo di “fare scuola”, integrando la dida,ca dei contenu/ e dei saperi – riferi7 ai nuclei fondan7 delle discipline – con modalità intera,ve e costru,ve di apprendimento. ENRICA MASSETTI 2019
Bisogna scegliere modalità didattiche più inclusive ATTIVITÀ INCLUSIVITÀ Apprendimento cooperativo - Ruoli sostenibili - Partecipazione al compito Tutoring - Relazioni tra abilità diverse Didattica per problemi reali - Componente di attivazione - Componente di scoperta Didattica interdisciplinare - Pensiero critico, motivazione Didattica multimediale - Risoluzione problemi Contatto tra competenze curricolo - Obiettivi disciplinari comuni e competenze alunno - Partecipazione al compito Adattamento obiettivi curricolari - Avvicinamento esigenze ENRICA MASSETTI 2019 dell’alunno
Fase Fase Fase 1 2 3 51
FASE 1 MOTIVAZIONE- PROBLEMATIZZAZIONE COME MOTIVO TUTTI GLI ALUNNI? CON QUALE STIMOLO? COME INTRODUCO L’ARGOMENTO? COME FACCIO EMERGERE LE CONOSCENZE GIÀ POSSEDUTE DAGLI ALUNNI? ENRICA MASSETTI 2019
FASE 1 MOTIVAZIONE-PROBLEMATIZZAZIONE Finalizzata a creare un ambiente di apprendimento che favorisca la presa di coscienza dei propri saperi e il confronto con quelli degli altri attraverso l’interazione all’interno del gruppo classe. L’insegnante pone interrogativi per sollecitare idee, ipotesi personali, «concezioni ingenue» circa il nodo concettuale da esplorare, senza dare alcuna spiegazione in merito. In questo modo sollecita la costruzione della mappa cognitiva dei saperi naturali della classe. Lo scopo non è verificare i tradizionali prerequisiQ, consideraQ come condizione antecedente e necessaria al traRamento didaSco degli obieSvi previsQ (verifica di ciò che manca, di ciò che viene prima di…), ma di riconoscere ciò che l’alunno sa e sa fare rispe9o al contenuto proposto, per farne una risorsa per il successivo percorso di apprendimento. SI OPERA NELLA ZONA DI APPRENDIMENTO ENRICA MASSETTI 2019 PROSSIMALE
ASPETTI SALIENTI DELLA1^ FASE ESPLORAZIONE RECUPERO ATTIVAZIONE dei propri saperi per dare significato a quelli nuovi CONSAPEVOLEZZA SODDISFAZIONE dei saperi individuali e collettivi Di ciò che si sa e di ciò che si può nel contesto dato apprendere insieme agli altri PRIMO NELL’INTERAZIONE APPRENDIMENTO COGNITIVA IN UN CONTESTO SPECIFICO di apprendimento COSTRUZIONE MAPPA DEI VALORIZZAZIONE DELLA SOGLIA SAPERI DEL GRUPPO PROSSIMALE DIENRICA APPRENDIMENTO MASSETTI 2019
STRATEGIE: discussione guidata, brain storming, giochi di ruolo Riferimenti teorici. VYGOTSKY: ZPS PONTECORVO: interazione sociale AUSUBEL: Apprendimento significativo GOWIN E NOVAK: mappe concettuali ENRICA MASSETTI 2019
ESEMPIO BRAINSTORMING iniziale sul riassunto: - A cosa serve riassumere un testo? - Che cos’è un riassunto? -Che cosa è necessario fare per produrre un riassunto? -Quali regole si devono rispettare per scrivere un riassunto ben fatto? Gli alunni con il ruolo di Le risposte vengono lette e organizzate in segretario appuntano alla mappa, man mano (eliminando i doppioni, lavagna le informazioni dei scrivendo vicino le risposte che hanno compagni qualcosa in comune …). 56
INDICATORI DI PROCESSO Che cosa osservare e rilevare durante l’attività: q Interesse e coinvolgimento q Elasticità e fissazioni q Termini, argomenti e contesti usati dagli allievi q Modalità di rievocazione Che cosa rilevare alla fine dell’attività: q Spessore concettuale della mappa cognitiva q Livelli di condivisione delle conoscenze di base MASSETTI 57
FASE 1.2 PRESENTAZIONE E CONDIVISIONE DEI NUOVI SAPERI PREFIGURAZIONE DEI PASSI SUCCESSIVI INFORMAZIONI ISTRUZIONI DI SCHEMI DI LAVORO RAGIONAMENTO Epistemologicamente fondati, fedeli allo «stile cognitivo» della disciplina OfferN come ORGANIZZATORI ANTICIPATI per favorire la RISTRUTTURAZIONE DELLA MAPPA COGNITIVA PERSONALE ATTRAVERSO LA DISSONANZA COGNITIVA ENRICA MASSETTI 2019
Mappa mentale realizzata dall’insegnante e dagli alunni 59
Mappa mentale facilitata per alunno dislessico 60
Indicatori di processo Che cosa osservare e rilevare durante l’attività: q Livelli di attenzione q Livelli di comprensione del nuovo q Grado di pertinenza degli interventi degli allievi q Qualità del feedback Che cosa rilevare alla fine dell’attività: q Acquisizione di conoscenze dichiarative / procedurali q Consistenza delle mappature individuali delle conoscenze q Persistenza di concezioni o capacità erronee pregresse MASSETTI 61
Prevedere un FASE 2 APPLICAZIONE – LABORATORIO lavoro di coppia Quale attività operativa propongo per attivare o di gruppo (fare insieme) l’applicazione di ciò che hanno appreso? Portare alla produzione di un ELABORAZIONE DELL’INFORMAZIONE RICERCA E SCOPERTA DI artefa3o: ANALOGIE tra le informazioni cartellone- della mappa cognitiva componimento – personale e il compito piccolo video assegnato a tema – una mini ricerca in rete, ... (fare Primo riconoscimento della esperienza) SEQUENZA DI AZIONI Prevedere un momento di SODDISFAZIONE di condivisione con CONSAPEVOLEZZA provare la propria la classe dei vari Delle abilità e dei autonomia artefa; costrui< conceO da di collaborare nel (esporre) recuperare e da piccolo gruppo USO DEI padroneggiare per MEDIATORI risolvere il compito DIDATTICI ENRICA MASSETTI 2019
A"vità di coppia: trova il riassunto ben fa5o -Marco ascolta la lettura del testo da parte del compagno -Andrea lavora con un pari particolarmente maturo e sensibile 63
Riduciamo un testo narrativo di circa la metà: attività collettiva e di gruppo - Lettura vicariale - Ogni gruppo riassume una sequenza su tablet - Condivisione in google drive 64
-Proiezione alla LIM delle sequenze -Connessione delle sequenze con connettivi da parte dei gruppi -Confronto 65
Riduciamo un testo di circa la metà: a2vità di gruppo Tempo stimato: 2 ore Realizzazione del riassunto seguendo le fasi identificate nella mappa mentale: -leggere il testo, -dividerlo in nove sequenze -Sottolineare le informazioni importanti ….. Marco utilizza la mappa mentale facilitata. 66
…Assegnare il titolo a ciascuna sequenza -Sviluppare il titolo in una breve frase per spiegare il contenuto della sequenza -Scrivere il riassunto collegando le frasi con i connettivi. Al termine i gruppi si confrontano su quanto elaborato. Gli alunni si appuntano eventuali punti di forza e criticità 67
Lavoro individuale Riassunto individuale seguendo la tecnica esercitata collettivamente e in gruppo. -Marco esegue la prova al pc con le cuffie mediante il supporto della sintesi vocale. -Ad Andrea viene anticipato che ci sarà un’esercitazione individuale. L’insegnante avrà cura di rassicurarlo e tranquillizzarlo, prima e durante il compito. 68
Indicatori di processo Che cosa osservare e rilevare durante l’attività: q Progressione corretta dei passi di una procedura q Persistenza di automatismi errati o impropri q Modi e tecniche di esecuzione q Tempi e velocità di esecuzione q Livelli di autonomia e di collaborazione Che cosa rilevare alla fine dell’attività: q Consolidamento delle conoscenze dichiarative q Applicazione delle conoscenze procedurali q Uso corretto delle consegne q Grado di soddisfazione MASSETTI circa il risultato raggiunto 69
FASE 3 RIFLESSIONE – RICOSTRUZIONE- GENERALIZZAZIONE CONSAPEVOLEZZA SODDISFAZIONE Dell’intera esperienza Di ciò che si è fatto, del proprio di apprendimento, personale percorso di lavoro della revisione e della riorganizzazione di quanto appreso RICONOSCIMENTO DEL PROPRIO STILE DI APPRENDIMENTO -come risorsa che caratterizza la persona- -come modalità che si può migliorare PENSIERO PROCEDURALE RICOSTRUZIONE CONTROLLO ATTIVO GIUSTIFICAZIONE RAPPRESENTAZIONE GENERALIZZAZIONE ENRICA MASSETTI 2019
E’ il momento in cui gli alunni vengono accompagnati a riflettere su quanto accaduto nel processo di apprendimento fissando gli elementi dell’esperienza che hanno vissuto e valutando che cosa manca, a Individuarne i punti deboli che necessitano di essere ripresi, rinforzati o modificati. Prevedere un momento di analisi complessiva dei lavori svolti dai compagni Chiudere con una lezione a posteriori che recuperi i momenti salienti del lavoro svolto al fine di correggere le miscredenze; fissare i concetti e riportare gli aspetti emersi dalla discussione al framework concettuale da cui era partito consolidandolo. ENRICA MASSETTI 2019
Indicatori di processo Che cosa osservare e rilevare durante l’attività: Capacità riflessiva e forme di pensiero e di azione: q nel rappresentarsi la competenza q nel ricostruire e controllare le proprie applicazioni q nel giustificare e sostenere le proprie tesi Che cosa rilevare alla fine dell’attività: q Coerenza, capacità e tolleranza autovalutativa dell’allievo q Essenzialità, economicità e profondità di analisi q Solidità argomentativa MASSETTI 72
Gli alunni partecipano, in circle 1me, alla riflessione orale riguardante le fasi di lavoro. Riferiscono se siano o meno sta1 in grado di applicare le regole del buon riassunto e di collaborare tra di loro. Guida1 dall’insegnante individuano i vantaggi che può portare la pra1ca consapevole del riassunto di un testo. Si fissa la procedura del riassunto e si generalizzano le regole individuate Si elabora il diagramma di flusso delle operazioni seguite. Si acquisisce la consapevolezza del percorso effettuato e delle competenze acquisite. Verbalizzazione sul quaderno delle conclusioni delle diverse conversazioni. 73
LA VALUTAZIONE COME APPREZZAMENTO ENRICA MASSETTI 2019
STRUMENTI DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE • COMPITI DI COMPETENZA VALUTAZIONE DI PROCESSO E DI • RUBRICA VALUTATIVA PRODOTTO • FOCUS SUI PROCESSI • ANALISI PROTOCOLLI OSSERVATIVI – CHECK LIST AUTOVALUTAZIONE • RACCOLTE DOCUMENTALI - PRODOTTI ALUNNI • STRUMENTI DI AUTOVALUTAZIONE DEGLI ALUNNI • PIÙ LIVELLI DI OSSERVAZIONE DA METTERE A CONFRONTO PER RESTITUIRE UNA VISIONE OLISTICA DELLA COMPETENZA RAGGIUNTA CAMBIO DI PARADIGMA ENRICA MASSETTI 2019
I compiti di competenza sono … RIFERIMENTO A SITUAZIONI DIMENSIONE DI SFIDA E PROBLEMATICHE SIGNIFICATIVE PLURALITÀ DI SOLUZIONI Problemi complessi e aperti posti agli studenti come mezzo per dimostrare la padronanza di qualcosa ATTENZIONE ALLE DIVERSE DIMENSIONI DELL’APPRENDIMENTO CONTENUTI DI DISPOSIZIONI CONOSCENZA PROCESSI AD AGIRE ABILITÀ
Le condizioni del compito di competenza • Il compito può essere svolto individualmente, in coppia o in gruppo • Deve richiedere l’a7vazione di strategie cogni9ve e socio- emo9ve elevate, l’impiego a7vo del proprio sapere. • Prevedere la realizzazione di un prodo=o, materiale o immateriale, comunque tangibile, collegato a contes9 reali e significa9vi • Deve essere un po’ più difficile delle conoscenze e delle abilità possedute, per mobilitare la capacità di problem solving e di riflessione • Deve mobilitare l’esperienza a7va dell’allievo • Deve offrire diversi percorsi risolu9vi MASSETTI 2018
Le 5 caratteristiche di una “buona prova autentica” Gardner propone all’insegnante di so0oporre le prove che sta preparando alla prova di cinque cara0eris6che che secondo lui una buona prova dovrebbe avere: 1. Semplicità, naturalità 2. Validità ecologica (usare strumen6 “imparziali” È imparziale quando posso escludere che la performance dello studente non sia condizionata dalla sua forma. ) 3. Mul6dimensionale (aJvare più intelligenze) 4. Sensibile alle differenze individuali 5. Usare materiali interessan6 e mo6van6 (Pensare forme innova6ve, curiose, avvincen6, è il primo compito di un insegnante che intenda so0rarre la sua valutazione alle rigidità della docimologia tradizionale). MASSETTI 2018
COMPITO DI COMPETENZA «Sinte3zzatori esper3»: in gruppo Tempo stimato: 2 ore Ciascun gruppo sceglie un testo narrativo precedentemente prodotto e conservato in google drive (nell’ account di classe), da far riassumere di circa la metà agli altri gruppi, cui seguirà la correzione incrociata seguendo la mappa mentale ideata inizialmente. Cartella di classe dove sono raccolti i testi prodotti dagli alunni in corso d’anno 79
AUTOVALUTAZIONE : Quanto ( è piaciuto lavorare nel Poco Abbastanza Molto gruppo? Quanto sei riuscito a Poco Abbastanza Molto collaborare con i compagni? Hai imparato le regole del Poco Abbastanza Molto buon riassunto? Sai scrivere un riassunto Poco Abbastanza Molto riducendolo il testi di circa la metà? 80
GRIGLIA PER LA RILEVAZIONE DELLE OSSERVAZIONI Partecipa a+vamente Collabora con gli altri Collabora con gli altri e con interesse nelle differenti fasi di nel rielaborare il testo lavoro tramite riassunto Alunno/a Alunno/a Alunno/a Alunno/a Alunno/a Alunno/a Legenda:0=per nulla; 1= poco, 2=abbastanza, 3= molto 81
Rubrica valutativa Livello INIZIALE BASE INTERMEDIO AVANZATO dimensione RICONOSCE LO SCOPO DEL È disorientato rispe=o allo Identifica lo scopo se aiutato Coglie l’idea centrale e lo Coglie in modo preciso l’idea TESTO scopo del testo scopo del testo centrale e mostra di avere chiara consapevolezza del messaggio INDIVIDUA LE INFORMAZIONI Difficoltosa l’individuazione Il testo riporta le informazioni Il testo riporta le Il testo è ridotto alle sole ESSENZIALI E SECONDARIE DEL delle informazioni e del loro essenziali, ma anche molte informazioni essenziali e informazioni principali ed TESTO livello di significatività superflue. qualche informazione essenziali per la sua superflua. comprensione. SUDDIVIDE IL TESTO IN La suddivisione dei paragrafi La suddivisone dei paragrafi è La suddivisone dei La suddivisone dei paragrafi è PARAGRAFI risulta confusa. imprecisa. paragrafi è a tratti precisa e corretta. imprecisa. RIFORMULA IL CONTENUTO Vi sono parti riprese La sintesi è abbastanza completa. La sintesi è completa. La sintesi è efficace e letteralmente dal testo. completa. RIVEDE PER LA CORREZIONE Il testo presenta alcuni errori. Il testo è abbastanza corretto. Il testo è corretto dal punto Il testo denota una completa ORTOGRAFICA La punteggiatura è confusa. Discreto l’uso della punteggiatura. di vista ortografico e padronanza delle convenzioni morfosintattico. Buon uso ortografiche e della punteggiatura. morfosintattiche -RISPETTA I VINCOLI DELLA Il testo rispetta in minima Il testo rispetta quasi tutti i Il testo rispetta Il testo rispetta pienamente CONSEGNA parte i vincoli della consegna. vincoli dati. generalmente tutti i vincoli tutti i vincoli dati. dati. -UTILIZZA IL LESSICO Il lessico è impreciso. Il lessico è adeguato Il lessico è pertinente e Il lessico è ricco e vario. ADEGUATO vario. 82
3^ PARTE ENRICA MASSETTI 2019
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