Defining and measuring intelligence - AA 2019-2020 Scuola di medicina e scienze della salute LM-51 - Magistrale in Psicologia - Portale di Psicometria
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Defining and measuring intelligence AA 2019-2020 Scuola di medicina e scienze della salute LM-51 – Magistrale in Psicologia
Intelligenza L’intelligenza è un tratto ossia una caratteristica di origine genetica. L’importanza dell’intelligenza è data dal fatto che essa è legata alla capacità di sopravvivenza dell’individuo e al benessere degli organismi. Essa è, soprattutto, capacità di affrontare i problemi generati dall’ambiente.
Intelligenza Definizione di intelligenza (Rindermann, 2007): L’intelligenza è un complesso di attività cognitive consistenti nel risolvere problemi nuovi (in situazioni in cui non basta la conoscenza acquisita), nel fare inferenze (induttive o deduttive), nel pensare astrattamente (determinare regole generali, individuare elementi in comune), e nel comprendere gli eventi (trovare relazioni tra gli eventi o mettere gli eventi in rapporto al contesto). L’”obiettivo” di tale complesso è migliorare l’adattamento dell’organismo all’ambiente. Non esistono le intelligenze multiple (Gardner) Non esistono piante intelligenti Il termine intelligenza deriva dal latino “intelligere” che significava “leggere tra le righe”, quindi capire, comprendere. Nei romani il termine corrispondeva al greco “nous” che significa “capacità di capire ciò che è vero, reale”. I termini intelligenza ed intelletto assunsero un significato astratto, tanto che i filosofi empiristi (Bacon, Locke, Hume) decisero di non usarli nelle loro speculazioni. In ambito psicologico l’intelligenza viene trattata sia dalla psicometria che dalle discipline cognitive. La psicometrica vede l’intelligenza fondamentalmente come un tratto generale, le scienze cognitive come una capacità di problem-solving.
Intelligenza In ambito psicometrico, lo sviluppo del concetto psicometrico di intelligenza iniziò con le ricerche di Binet. 1905 – Il governo francese dell’epoca impone l’istruzione obbligatoria a tutti i cittadini francesi. Data la presenza nelle classi di soggetti provenienti da ceti sociali poveri e disagiati, si rese necessaria l’istituzione di classi speciali per bambini disagiati. I bambini disagiati manifestavano problemi di apprendimento, per cui era necessario trovare un modo per distinguerli dai bambini che avevano capacità di apprendimento normali. Binet assieme a Simon, creò la prima scala di misura di intelligenza (Scala di Binet-Simon). Egli elaborò anche il concetto di QI mentale e cronologico, sottolineando come il QI atteso per bambini di una data età potesse corrispondere al QI di bambini di età inferiore. 1916 – Louis Terman, dell’Università di Stanford, riprende la scala di Binet-Simon e la adatta al contesto americano (scala Stanford-Binet). 1940-’45 – negli anni della II guerra mondiale il governo americano costruisce l’Army Test, diviso in Army Alpha, costituito da prove verbali e in Army Beta, costituito da disegni e prove non verbali per valutare il livello intellettivo della reclute da mandare in guerra.
Intelligenza 1939 – David Wechsler crea la prima scala Wechsler dell’intelligenza la Wechsler-Bellevue Intelligence scale. In questa scala oltre al QI totale si misura il QI verbale ed il QI di performance. Wechsler sostituisce il QI per età mentale con il QI di deviazione, ossia il QI calcolato rispetto alla media della popolazione di riferimento. Anni ‘50 – Cattell, allievo di Wundt e Spearman elabora il concetto di intelligenza fluida ed intelligenza cristallizzata. Intelligenza fluida (IF): capacità di risolvere problemi nuovi indipendentemente dalla conoscenze acquisite in passato Intelligenza cristallizzata (IC): capacità di usare le conoscenze passate (acquisite tramite esperienza o educazione) per risolvere problemi. La memoria utilizzata è la memoria a lungo termine. L’IF si basa sulla capacità di ragionamento (induttivo e deduttivo) e la capacità di trovare relazioni o analogie tre gli elementi. È legata alle capacità tecniche e scientifiche. L’IC si basa sulla competenze linguistiche (vocabolario) e sulla conoscenza o cultura generale. L’IC di solito migliora con l’età, mentre la IF tende a ridursi. In seguito Horn e Cattell hanno proposto altri fattori di intelligenza più specifici come l’intelligenza visuo-percettiva, l’intelligenza verbale, la memoria a breve e lungo termine, la velocità di elaborazione.
Intelligenza 1993 – Teoria dei tre strati di Carroll. L’intelligenza è un costrutto articolabile in tre strati: Strato I: fattori specifici dell’intelligenza o abilità cognitive di base (abilità di lettura, capacità di induzione, velocità di ragionamento, ecc...) Strato II: fattori larghi di intelligenza (broad factors of intelligence) Strato III: è quello del fattore unico di intelligenza o fattore g
Intelligenza Spearman’s model (two-factor model): Modelli psicometrici dell’intelligenza g Thurstone’s model S1 S1 S1 S1 S1 ... (Primary Mental Abilities model): Carroll-Horn-Cattell model (Three-Stratum model): A1 A6 A2 general c.a. g A5 A3 A4 Broad c.a. F1 F2 F3 Narrow c.a. S1 S1 S1 S1 S1 ...
Intelligenza Altri modelli dell’intelligenza: Modello triarchico di Sternberg. Secondo Sternberg l’intelligenza si compone di tre fattori che sono: L’intelligenza analitica ossia la capacità di risolvere problemi e di ragionamento: L’intelligenza creativa, ossia la capacità di affrontare situazioni nuove usando quello che si è appreso in passato L’intelligenza pratica, ossia la capacità del soggetto di adattarsi ai cambiamenti imposti dall’ambiente
Ricercatori famosi nell’ambito dell’intelligenza Alfred Binet (1857 –1911) Laureato in legge nel 1978. Ha studiato fisiologia alla Sorbona. Direttore del laboratorio di ps. Sperimentale fino al 1911. Primo test che misura l’intelligenza. Concetto di età mentale ed età cronologica. Théodore Simon (1873 – 1961) Nato a Digione in Francia, fu un medico e si occupò di bambini con patologie che li rendevano anormali. Collaborò con Binet e assieme a lui, sviluppò il primo test sull’intelligenza. Sir Cyril Lodowic Burt (1883 –1971) Psicologo inglese esperto nell’ambito educativo. Laureato nel 1906 in scienze umanistiche ad Oxford. Ha conosciuto Spearman, Pearson e Külpe a Würzburg. Ha iniziato ad insegnare fisiologia all’Università di Liverpool. Si è poi interessato ai bambini “feeble-minded” e ha iniziato a occuparsi di intelligenza e della sua misurazione. È diventato poi professori all’University College of London. Come studenti ha avuto Cattell ed Eysenck. E diventato membro onorario del Mensa. Oggi è sospettato di frode scientifica.
Louis Leon Thurstone (1887 –1955). Laureato nel 1912 alla Cornell University. È stato un importante ricercatore sia nell’ambito della psicometria che della psicofisica. Nell’ambito della psicofisica ha elaborato la legge di giudizi comparativi, mentre nell’ambito della psicometria ha elaborato il modello multifattoriale dell’analisi fattoriale. Ha sviluppato la teoria che l’intelligenza si composta da facoltà o abilità relativamente indipendenti. David Wechsler (1896 –1981). Nato in Romania ed emigrato negli Stati Uniti dove si è laureato al City College di New York. Impiegato in un gruppo di ricercatori per sviluppare un test d’intelligenza durante la prima guerra mondiale. Ha poi lavorato al Bellevue Psychiatric Hospital fino al 1967. È famoso per aver creato le scale Wechsler d’intelligenz a (WPPSI, WISC e WAIS) ed il concetto di QI di deviazione. John Carlyle Raven (1902 –1970). Affetto da dislessia, studiò al Kings College di Londra. Fu amico di Spearman. Fu l’inventore del test delle matrici progressive per la misura dell’intelligenza fluida. Assieme a Guttman, fu uno dei pochi psicologi all’epoca a credere che si potessero costruire scale ad intervallo per la misura delle caratteristiche psicologiche. Le matrici di Raven furono massicciamente impiegate nei test di selezione per le forze armate, già a partire dagli anni ‘40. In seguito Flynn, analizzando i dati ottenuti nelle matrici scoprì l’effetto che porta il suo nome.
Raymond Bernard Cattell (1905 –1998) Psicologo inglese ed americano. Ha ottenuto il Ph.D. in psicologia al King’s College di Londra. Si è occupato di argomenti quali la personalità, le emozioni, la creatività e del testing psicologico. Ha teorizzato l’esistenza dell’intelligenza fluida e cristallizzata e ha creato il 16PF Questionnaire. Arthur Robert Jensen (1923 –2012). Professore di Ps. dell’educazione all’università di Berkeley, in California. È il teorizzatore del fattore generale g dell’intelligenza. Il fattore g è una caratteristica astratta che è alla base di tutte le diverse forme di abilità cognitiva. Inoltre è il sostenitore che gran parte dell’intelligenza (80%) è dovuta a fattori genetici. Jensen ha criticato il programma Head Start del governo degli Stati Uniti, ritenendolo inutile nel migliorare le capacità cognitive dei bambini delle classi disagiate. Leon J. Kamin (1927 –2017). Allievo di Solomon alla Harvard University, insegnò all’università di Princeton e poi di Boston. Scoprì l’effetto bloccante nell’ambito del comportamentismo, ossia uno stimolo condizionato associato ad uno stimolo incondizionato “blocca” l’associazione di un altro stimolo condizionato allo stesso stimolo incondizionato. Kamin fu uno dei più strenui oppositori all’idea di ereditarietà dell’intelligenza.
Herman H. Spitz (n. 1925) Psicologo americano specializzato negli studi sull’intelligenza nei bambini affetti da patologie dello sviluppo. Richard Lynn (n. 1930) Psicologo inglese della Ulster University. Si è laureato al Kings College di Londra. È sostenitore delle differenza razziali e sessuali dell’intelligenza e, assieme a Vanhanen ha pubblicato un libro in cui descrive la variazione del QI nei paesi di tutto il mondo. Ha proposto il concetto di “dysgenics”, in base al quale i genitori più intelligenti fanno meno figli rispetto a quelli meno intelligenti. Ha ricevuto numerose accuse di razzismo e simpatie filo naziste. James Robert Flynn(n. 1934) Psicologo neozelandese, è lo scopritore dell’effetto Flynn, per cui il QI tende ad aumentare da una generazione a quella successiva. Ha evidenziato che le differenze sessuali e razziali nell’intelligenza stanno diminuendo.
Helmuth Sørensen Nyborg (n. 1937) Psicologo danese, è sostenitore delle differenze sessuali e razziali nell’intelligenza. È stato al centro di un caso in seguito a delle sue affermazioni riguardo al declino dell’intelligenza delle popolazioni europee a causa dell’immigrazione di gente dall’Africa e dal medio-oriente. John Philippe Rushton (1943 –2012) Psicologo canadese, ha studiato l’intelligenza e le sue relazioni con la razza ed il comportamento criminale. Ha fortemente sostenuto l’origine genetica dell’intelligenza. Alan S. Kaufman (n. 1944) Psicologo americano, ha lavorato assieme a Wechsler specializzandosi nel testing psicologico. Ha, a sua volta, creato due nuove scale per la misura dell’intelligenza, il Kaufman Brief Intelligence Test (KBIT) ed il Kaufman Test of Educational Achievement (KTEA).
Robert J. Sternberg (n. 1949) Psicologo e psicometrista americano, con un Ph.D. alla Stanford University. Ha proposto la teoria triarchica dell’intelligenza ed è famoso per le ricerche sulla creatività. Altri ricercatori famosi sull’intelligenza: Roberto Colom Marañón (n. 1964) Ian John Deary (n. 1954) Douglas K. Detterman (n. 1942) Linda Susanne Gottfredson (n. 1947) Diane F. Halpern Robert J. Plomin (n. 1948) Heiner Rindermann (n. 1966)
Intelligenza È probabile che i cromosomi determinino il livello dell’intelligenza dell’individuo agendo su varie caratteristiche del sistema nervoso. Le caratteristiche in base alla quale i cromosomi possono influire sulla capacità cognitiva sono essenzialmente i processi di neuro genesi, la proliferazione delle sinapsi nei neuroni ed il livello di mielinizzazione delle fibre nervose (Hill et al., 2018). Recenti studi hanno mostrato che l’intelligenza è legata alle dimensioni e alla lunghezza dei neuroni delle cellule piramidali nelle aree frontali e temporali del cervello (Goriounova et al., 2018). Maggiore è il livello di QI dei soggetti maggiore è la lunghezza, la complessità dendritica e la velocità di trasmissione del segnale nei neuroni piramidali (Goriounova et al., 2018).
Intelligenza A livello delle aree corticali, invece, le ricerca ha dimostrato che l’intelligenza è legata all’attività di molte aree cerebrali (Choi et al., 2008; Deary et al., 2010; Karama et al., 2011; Narr et al., 2006) e che, molto probabilmente, l’intelligenza è legata all’efficacia con cui gli impulsi nervosi vengono trasmessi nelle aree cerebrali (Cole et al., 2015; Li et al., 2009; Neubauer & Fink, 2009; van den Heuvel et al., 2009) piuttosto che alle dimensioni del cervello, alla quantità di materia grigia o allo spessore corticale (Deary et al., 2010 – correlazione tra volume cerebrale ed inntelligenza ~ .30-.40). Parieto-Frontal integration theory of intelligence (P-FIT) di Jung & Haier. In rosa la aree di Broadmann dell’emisfero Dx correlate con l’intelligenza; in verde le aree dell’emisfero Sx. In giallo è indicato il fascicolo arcuato.
Intelligenza Effetti dell’intelligenza sulla vita umana Chi è più intelligente vive più a lungo. Un incremento del QI pari a 15 punti determina una probabilità intorno al 21% di vivere più a lungo (ricerca longitudinale di Deary sui scozzesi). Chi è più intelligente guadagna di più (un incremento di 1 punto di QI significa un maggior guadagno di 1130 dollari all’anno– Dati da ricerca longitudinale di 30 anni ca. su 6000 soggetti) Chi è più intelligente contrae matrimoni più duraturi (Aspara et al., 2018– dati su un campione di 120 mila soggetti)
Da Vinci = 220 QI e personaggi storici Goethe = 215 L’esercito degli Stati (Buzan) Einstein = 205 Uniti impone il Newton = 195 limite minimo di 83 Galilei = 180 per l’arruolamento alle forze armate M. Curie = 180 Darwin = 173 Beethoven = 165 Jung = 160 Montessori = 157 Colombo = 140 Ritardo mentale = 70 Chaplin = 140 College student Disney = 123 = 115 Intelligenza superiore = 140
IQ and social characteristics
IQ and work employment
IQ and gender The difference in brain volume between males and females is about 16%, with females having smaller brain volume than males.
Females have lower IQs than males (< 4 IQ pts) because they have a smaller brain volume. Two question: 1. Is IQ a measure which describes perfectly intelligence? 2. Is there a valid connection between brain size and IQ?
No sex differences when we use factor analyses Same g loadings for males and females:
Measurement invariance: testing invariance of loadings and intercepts of g factor between males and females. Equal g loadings between genders Equal intercepts for quite all subtests between genders
Relation between IQ and brain size Rushton: correlation between IQ and brain size Nave: correlation between IQ and brain size r = .44 (19% of explained variance) r = .19 (3% of explained variance) Conclusion: from 1996 to 2018 the correlation between IQ and brain size is diminished!
IQ and racial differences Asians (USA population) are more intelligent than whites, that are more intelligent than hispanics that are more intelligent than blacks. Measures of racial IQs are derived from aptitude or achievement tests. Approximate Wechsler Adult Intelligence Scale IV full-scale IQ score distributions for US racial and ethnic groups. The data are based on samples matched to the US Census for education and region of the country within racial/ethnic group. Group, mean score (standard deviation), sample size: White, 103.21 (13.77), 1540 Black, 88.67 (13.68), 260 Hispanic, 91.63 (14.29), 289 Asian, 106.07 (15.01), 71 Other*, 98.93 (13.99), 40 * Consists of Native American Indians, Alaskan Natives, and Pacific Islanders
Household income and races 54.8 percent of those students completed a degree or certificate within six years of entering a postsecondary institution. White and Asian students completed their programs at similar rates -- 62 percent and 63.2 percent, respectively -- while Hispanic and black students graduated at rates of 45.8 percent and 38 percent, respectively.
IQ and ethnic populations Average IQ for East Asians: 105 Average IQ for Europeans: 99 Average IQ for Africans : 67 Average IQ for blacks in USA: 85
Difference in brain volume between Europeans and Africans: 66.75 cc Difference in brain volume between East Asians and Europeans : 29.86cc
IQ and world characteristics IQ of different nations: Education level of different nations: Gross Domestic Product (GDP) of different nations: Happiness level of different nations:
Subjects tested in time 1 (age of 7) and in time 2 (age of 17). 101 families. Variation if IQ measured with WISC or WAIS after 10 years. Black: black children reared by black adoptive parents Interracial: black children reared by white (at least one) adoptive parents White: white children reared by adoptive parents Biological: children reared by biological parents
Is quantitative intelligence really connected to brain size?
Subjects 82 subjects (48 females; mean age of 19 (sd = 1.5)). Intelligence tests: RAPM, DAT-AR, PMA-R Cognitive task in fMRI: Working memory (numbers, letters and visual patterns), executive control (2-back trial, Keep Track, Letter Memory), Attention (verbal and numerical version of Flanker task and Simon task), Processing speed (simple recognition verbal, numerical and spatial task) Measure of brain size: 1. Cortical thickness 2. Cortical surface area 3. Cortical volume Software for brain size measures: 1. Cortical Pattern Matching (CPM) pipeline (only thickness) 2. Brain Suite Pipeline (thickness, area and volume) 3. CIVET pipeline (thickness, area and volume)
Correlation between: 1. Cortical Volume and Cortical Surface Area = .92 2. Cortical Thickness and Cortical Volume = .27 3. Cortical Thickness area and Cortical Surface Area = .004
Conclusion: brain sizes measures are useless to study intelligence or cognitive abilities. Intelligence is an expression of brain functioning or efficiency in signals transmission, rather than of numbers of activated neurons, because if areas with many neurons are connected to higher level of intelligence, therefore different measures of brain sizes should identify the same areas for intelligence.
Intelligence and genetics Hill and colleagues estimated intelligence using the Verbal- Numerical Reasoning.
The 2006 edition of Assessing adolescent and adult intelligence by Alan S. Kaufman and Elizabeth O. Lichtenberger reports correlations of 0.86 for identical twins raised together compared to 0.76 for those raised apart and 0.47 for siblings. These number are not necessarily static. When comparing pre-1963 to late 1970s data, researches DeFries and Plomin found that the IQ correlation between parent and child living together fell significantly, from 0.50 to 0.35. The opposite occurred for fraternal twins. Another summary: • Same person (tested twice) .95 • Identical twins—Reared together .86 • Identical twins—Reared apart .76 • Fraternal twins—Reared together .55 • Fraternal twins—Reared apart .35 • Biological siblings (fratelli normali)—Reared together .47 • Biological siblings—Reared apart .24 • Unrelated children—Reared together—Children .28 • Unrelated children—Reared together—Adults .04 • Cousins .15 • Parent-child—Living together .42 • Parent-child—Living apart .22 • Adoptive parent–child—Living together .19 [58] •Kaufman, Alan S.; Lichtenberger, Elizabeth (2006). Assessing Adolescent and Adult Intelligence (3rd ed.). Hoboken (NJ): Wiley. ISBN 978-0-471-73553-3. Lay summary (22 August 2010).[page needed] •Plomin, Robert; Defries, J.C. (1980). "Genetics and intelligence: Recent data". Intelligence 4: 15. doi:10.1016/0160-2896(80)90003-3. •IQ Testing 101, Alan S. Kaufman, 2009, Springer Publishing Company, ISBN 978-0-8261-0629-2, pages 179- 183}
Intelligence and heritability (h2) h2 represents the heritability of a specific phenotype. c2 represents the variance due to the shared environment. e2 represents the variance due non-shared environment. The variance of a specific phenotype is affected by heritability, shared environment and non-shared environment. Putting the phenotype variance =1, we obtain: Heritability explained the 40% of phenotype variance; Shared environment explained the 24% of phenotype variance; Non-shared environment explained the 36% of phenotype variance.
The ACE model (Plomin) The ACE model is useful to test if the phenotype variance is due more to genetic or environmental factors. A is the genetic factor C is the share environmental factor E is the non-shared environmental factor a, c and e are the coefficients of the connection between the latent factor and the phenotypic characteristic of the individual. If individuals are monozygotic twins, the correlation between the factors A is 1; if the individuals are dizygotic twins, the correlation is .5. Because of mono- and dizygotic twins share a common environment, the correlation between the C factors is set to 1. The ACE model is used to test the genetic and environment influence on specific phenotypes it
According to Plomin’s studies, the heritability of intelligence 80%.
Intelligence is substantially genetic, but its level can be modified by environmental characteristics. In particular, the interaction genes × environment can explain the variability of intelligence in individuals. There is no an independent effect of genes and environment on intelligence.
Is the IQ a valid measure of intelligence? The Flynn effect: IQ increases about 3 pt every 10 years. The difference in IQ between two subsequent offsprings is about 10 IQ points. There are many explanations for the Flynn effect (increasing quality of life, better nutrition, education, pollution, etc.)
IQ and intelligence scales The calculation procedure of IQ is very different from a measurement scale to another, because of: 1. Different kind of items 2. Different kind of subscales 3. Different factor structure of scales 4. Direct or indirect measures of intelligence
Scatterplots of KABC-II and WJ-III IQ in function of WAIS IQ The WAIS IQ is the sum of 10 core subtests (weighted scores). The Raven IQ is the sum of corrects responses for each item. The calculation of IQ is different from scale to scale.
IQs obtained with different scales, can be highly correlated, but are not the same measure of intelligence. IQs derived from different intelligence scales are more correlated each other than IQs obtained from aptitude or achievement scales.
SAT = Scholastic Aptitude or Assessment Test ASVAB = Armed Services Vocational Aptitude Battery
Scale: WAIS r = .95 Subjects observed IQs true IQs CI of true IQs A 110 109.5 103.09-115.91 B 120 119 112.59-125.41 C 125 123.75 117.34-130.16 Scales: WAIS r = .95 Raven’s matrices r = .85 Subjects observed IQs true IQs CI of true IQs A (WAIS) 76 77.2 70.79-83.61 B (Raven) 76 79.6 69.10-90.10
QI and schooling 1. The effect of intermittent school attendance. The longer youngsters stayed out of school , the lower their IQs. Douglas (1964) found that children of different social classes started with similar IQs on the average, but then IQs of children with intermittent schooling became lower. 2. The effect of delayed school start-up. People who began school late, had substantially lower 5. The effect of early-year birth dates. IQs than those who began school early, even if People born in the last 3 months of the year they have been in school for many years showed a lower IQ than those born in the (Schmidt, 1967). first 6 months, because the start school 3. The effect of remaining in school longer. attendance one year later. People that stayed at school more time, 6. Cross-sequential trends. In a German because of their birth date or because they did study (Baltes & Reinert, 1969) it was found not military service, showed a higher IQ level. that children with 8 years at May had 4. The effect of summer vacation. During higher IQ than children with 8 years at summer months there are small but evident June, independently by their SES, because decline of cognitive abilities (Hayes & they had an additional year of schooling . Grether, 1982; Heyns, 1978)
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Intelligenza Risolvete i seguenti problemi... Quiz 1 Quiz 2 Quiz 3 Quiz 1 = 9 Quiz 2 = 36 Soluzione Quiz 3 = 40
Intelligenza Problema: togliendo solo due Risolvete il seguente problema... segmenti fate in modo di ottenere solo 2 quadrati = 15 =4 3 + 4 + 4 × 15 = 67 Soluzione Soluzione =3
Intelligenza Qual è il numero dello spazio occupato dall’auto? 68 88 98 98 88 68 Soluzione
Problema: Avete 3 sacchi di lingotti d’oro. In uno di questi sacchi ci sono lingotti d'oro finto. Un lingotto d'oro vero pesa 1 kilo, un lingotto d'oro finto pesa un kilo meno un grammo. Ogni sacco contiene 12 lingotti. Avete a disposizione una bilancia e un gettone per poter pesare solamente una volta... Dovete scoprire qual è il sacco con l'oro vero. Attenzione: non vale mettere tutti e tre i sacchi sulla bilancia e poi toglierli uno ad uno... Se toccate i sacchi la bilancia si blocca. Soluzione: dal primo sacco si prende 1 lingotto, dal secondo 2 lingotti, dal terzo 3 lingotti. Se i lingotti fossero tutti veri, il peso sarebbe di 6 Kg. Soluzione Se il peso è 5,999 Kg, i lingotti falsi sono nel primo sacco; se è 5,998 Kg, nel secondo; se è 5,997 Kg nel terzo.
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