L'integrazione lavorativa per migranti vulnerabili - UN TOOLKIT PER OPERATORI - EUROPE - Carta Pari ...

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L'integrazione lavorativa per migranti vulnerabili - UN TOOLKIT PER OPERATORI - EUROPE - Carta Pari ...
EUROPE
                                                Italia, Belgio, Svezia

L’integrazione
lavorativa
per migranti
vulnerabili
UN TOOLKIT PER OPERATORI

PROGETTO COORDINATO DA   TOOLKIT ELABORATO DA
L'integrazione lavorativa per migranti vulnerabili - UN TOOLKIT PER OPERATORI - EUROPE - Carta Pari ...
PROGETTO COORDINATO DA

Soleterre-Strategie di Pace Onlus

TOOLKIT COORDINATO DA

Fondazione l’Albero della Vita
Claudia Cui
FADV EU Projects Coordinator
                                                                                                                                                              EUROPE
                                                                                                                                                          Italia, Belgio, Svezia
TOOLKIT ELABORATO DA

Andrea Panico
Esperto legale in migrazione

FASE DI SPERIMENTAZIONE COORDINATA DA

Roberta Spiniello
Psicologa/psicoterapeuta

SI RINGRAZIA LA

Cooperativa Farsi Prossimo
per la disponibilità e la professionalità dello staff
coinvolto nella fase di sperimentazione

Alice Lofoco                                                                              4 INTRODUZIONE
Educatrice Cooperativa Farsi Prossimo                                                     5    Il PROGETTO WORK 4 Integration – Europe
Ghislain Muteteri
Educatore Cooperativa Farsi Prossimo                                                     9 IL TOOLKIT
Paolo Grassini                                                                           10    MODULO I. L’importanza del supporto                    psicosociale
Responsabile Housing Sociale Cooperativa Farsi Prossimo                                  14    MODULO II. Come identificare
                                                                                                e affrontare le diverse vulnerabilità
                                                                                                SEZIONE I.    Il colloquio e i professionisti coinvolti
CONTATTI                                                                                        SEZIONE II.   L’ascolto
Fondazione L’Albero della Vita Onlus                                                     31    MODULO III. Metodologia e gestione dei casi
Via Vittor Pisani 13, 20124 Milano, Italia                                               58    MODULO IV. L’inserimento nel mercato del lavoro
T. +39 02 90751517
www.alberodellavita.org                                                                  68    MODULO V. La fase di sperimentazione

Soleterre-Strategie di Pace Onlus                                                       113 ALLEGATO 1
Sede legale: Via Stresa 6, Milano
Ufficio: Via Privata Filippo Abbiati 4, Milano
                                                                                            IMMIGRAZIONE E LAVORO IN ITALIA
workisprogress@soleterre.org                                                             114   SEZIONE I. Fenomenologia del flusso migratorio                     italiano
Project W4Integration Europe - Italia                                                    117   SEZIONE II. Il quadro legislativo per l’accesso al                 lavoro
info@program4integration.org                                                             127   SEZIONE III. L’inserimento lavorativo in Italia
telefono: +39 335 675 1623
                                                                                         131   SEZIONE IV. Il lavoro irregolare
FOTO
Albero della vita, Umberto Isman e unsplash.com
(Zachary Nelson, Ian Stauffer, Leon, Tamarcus Brown, Etty Fidele, Felicia Buitenwerf)
                                                                                        134 GLOSSARIO E NOTE
PROGETTO GRAFICO
Guido Bertola – smarketing°
                                                                                        142 PARTNERS
PUBBLICATO A MARZO 2021
L'integrazione lavorativa per migranti vulnerabili - UN TOOLKIT PER OPERATORI - EUROPE - Carta Pari ...
IL PROGETTO
                                                                                        WORK 4 Integration – Europe
                                                                                        Ogni paese, per usanze e tradizioni, per           stinazione di comunità che condividono
                                                                                        posizione geografica e momento storico,            lingua per la passata colonizzazione, altri
                                                                                        è coinvolto da flussi migratori in entrata -       di persone provenienti dal maghreb e dal
                                                                                        regolari e irregolari - estremamente dif-          Corno d’Africa per la prossimità territoriale
                                                                                        ferenti tra di loro.                               al continente africano, altri ancora scelti
                                                                                        Si pensi anche solo ai paesi che si affac-         da cittadini provenienti dalla lontana Cina
                                                                                        ciano sul Mediterraneo. Alcuni sono la de-         per ragioni politiche e accordi economici.

                                                                                        1. Il lavoro quale mezzo di inclusione sociale
                                                                                        e di integrazione per i migranti
                                                                                        Immigrazione, emigrazione e lavoro sono            sona di accrescere la propria autostima
                                                                                        tre concetti da sempre strettamente cor-           vivendo in modo autosufficiente e in molti
                                                                                        relati e intrinsecamente dipendenti l’uno          casi, come per i migranti maggiorenni non
                                                                                        dall’altro. Le politiche migratorie attuate        richiedenti asilo e a cui non sono state ri-
                                                                                        dai Governi, avendo un forte impatto a li-         conosciute particolari vulnerabilità, è an-
                                                                                        vello economico, sono oggetto di dibattito         che il solo modo per continuare a vivere
                                                                                        a livello nazionale che troppo spesso vie-         nel paese di accoglienza in modo legale.
                                                                                        ne strumentalizzato in modo pericoloso             Quest’assioma è condiviso dalla stessa
                                                                                        e fuorviante.                                      Unione Europea, che ha riconosciuto l’in-
                                                                                        Il lavoro “è alla base di un sistema di rapporti   clusione lavorativa come uno dei pilastri
                                                                                        capace di legare intensamente gli individui fra    dell’integrazione dei migranti: si veda la
                                                                                        loro e con la società nel suo insieme 1”.          European Agenda on Migration and the
                                                                                        Il lavoro è un importantissimo mezzo di in-        Action Plan on the Integration of Third
                                                                                        clusione sociale e di integrazione della per-      Country Nationals, lanciata nel 2016, e l’i-
                                                                                        sona, all’interno del contesto e del territorio    niziativa avviata nel 2017 “Employers To-
                                                                                        in cui si trova e vive2. Il tasso di disoccupa-    gether for Integration“ (https://ec.europa.eu/
                                                                                        zione e quello di occupazione (oltre ai dati       home-affairs/what-we-do/policies/legal-migra-
                                                                                        concernenti la c.d. segregazione occupa-           tion/integration/integration-labour-market_en ,
                                                                                        zionale3) sono infatti importanti indicatori       e “https://ec.europa.eu/home-affairs/what-we-
                                                                                        economici che denotano quanto una comu-

    INTRODUZIONE
                                                                                                                                           do/policies/legal-migration/european-dialo-
                                                                                        nità migrante può considerarsi integrata4 .        gue-skills-and-migration/integration-pact_en).
                                                                                        La possibilità di lavorare permette alla per-

                                                                                        2. Il progetto Work 4 Integration – Europe
    Il PROGETTO WORK 4 Integration – Europe                                             Su queste fondamentali considerazio-               dell’Unione Europea, e coordinato da So-
     1. Il lavoro quale mezzo di inclusione sociale e di integrazione per i migranti   ni, si inserisce il progetto Work4Inte-            leterre Onlus; il progetto coinvolge Italia,
     2. Il progetto Work 4 Integration - Europe
                                                                                        gration – Europe (https://program4inte-            Belgio e Svezia, attraverso una partner-
     3. Il Toolkit: principali obiettivi
                                                                                        gration.org/work4integration),   progetto          ship innovativa, costituita da organizza-
                                                                                        co-finanziato dal Fondo Asilo e Migrazione         zioni del terzo settore e rappresentan-
4                                                                                       5
L'integrazione lavorativa per migranti vulnerabili - UN TOOLKIT PER OPERATORI - EUROPE - Carta Pari ...
ti del mondo del lavoro:
Fondazione Albero della
Vita, Sodalitas, Punto.Sud,
Randtsad Italia, Risemart
in Belgio e Antemn Consul-
ting in Svezia.
Obiettivo del progetto è
di aumentare l’inclusione
lavorativa e migliorare le
condizioni di lavoro dei mi-
granti. Grazie all’accompa-
gnamento nell’uso di nuove
strategie e modalità per la
ricerca del lavoro, si mira
a offrire ai migranti nuove
opportunità per rafforza-
re la propria autonomia in
modo che possano sot-
trarsi al mercato del lavoro
nero e allo sfruttamento di
posizioni lavorative preca-
rie e non riconosciute.

3. Il Toolkit:
principali
obiettivi
Una raccolta di strumen-
ti per facilitare l’ingresso
nel mondo del lavoro per
il migrante vulnerabile: un connubio di           grante donna, un minore non accompa-            e concreti all’integrazione nella società       lavoro del beneficiario portatore di vulne-
due argomenti entrambi particolarmen-             gnato o una persona con una vulnerabilità       ospitante.                                      rabilità, argomento che presuppone l’in-
te complessi e quanto mai delicati, a cui il      psicologica e/ o psichiatrica sono aspetti      Focus del toolkit è quindi fornire ai profes-   tervento di professionisti specializzati in
presente toolkit si indirizzi. Per il solo fat-   di forte vulnerabilità.                         sionisti strumenti, competenze e cono-          diverse materie (legali, psicologi, sociolo-
to di essere straniero in terra straniera,        In questi casi, ad esempio, le incertezze       scenze volte a favorire e supportare i mi-      gi etc.).
ogni migrante è portatore di una generale         relative al percorso giuridico da seguire       granti portatori di particolari vulnerabilità   Allo stesso tempo, si ritiene che il percor-
vulnerabilità dovuta al fatto di trovarsi in      per l’ottenimento dello status di rifugiato,    nell’accesso al mondo del lavoro.               so di crescita del migrante all’interno del-
una società con un sistema di regole, usi e       il rischio di cadere nella tratta e di essere                                                   la nuova società in cui ha scelto (o è stato
costumi anche profondamente diversi dai           assorbiti dal circuito della prostituzione,     I DESTINATARI DEL TOOKIT                        costretto) di vivere, inizi dalla sua effettiva
propri. A tale generale e diffusa vulnerabi-      o ancora la forte possibilità che esiste di     Questo toolkit è stato ideato per essere        partecipazione finalizzata ad un’emanci-
lità, si devono aggiungere ulteriori elemen-      essere reclutati dalla criminalità organiz-     consultato dagli operatori che giornal-         pazione piena all’interno della società. Per
ti di media o forte fragilità che identificano    zata e di entrare in meccanismi di lavo-        mente si confrontano con le complessi-          questa ragione, alcune schede sono state
e accomunano alcuni di loro: l’essere un          ro sommerso o di vero e proprio sfrutta-        tà della migrazione, in particolare per gli     pensate per essere consultate anche dai
richiedente asilo o un rifugiato, una mi-         mento, rappresentano degli ostacoli forti       aspetti relativi all’ingresso nel mondo del     beneficiari.
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L'integrazione lavorativa per migranti vulnerabili - UN TOOLKIT PER OPERATORI - EUROPE - Carta Pari ...
Infine, ci si augura che anche quei soggetti       FINALITÀ E OBIETTIVI
chiamati ad essere i più diretti interlocu-        La finalità di questo documento è suppor-
tori degli operatori e dei beneficiari, ovve-      tare operatori, beneficiari e stakeholders
ro le agenzie deputate oggi ad essere gli          nel loro contribuito a facilitare l’accesso
intermediari tra la domanda e l’offerta            al mondo del lavoro da parte del migrante.
del mercato del lavoro, possano usufru-            Abbiamo cercato di affrontare il tema sot-
ire e trovare utili le informazioni presenti       to diversi aspetti focalizzandoci sulla cor-
in questo documento.                               retta costruzione di un piano di crescita
Il toolkit, all’interno della strategia di azio-   individuale (da parte di un’equipe multidi-
ne del progetto Work4Integration-Europe,           sciplinare nell’ottica dell’importanza di un
mira quindi a:                                     approccio olistico) che tenga in considera-
DŽ fornire una metodologia di approccio             zione le diverse vulnerabilità di cui è porta-
    alla questione migratoria, ed in parti-        tore il beneficiario, la normativa nazionale
    colare alla gestione della vulnerabilità       in merito all’accesso al lavoro da parte dei
    del beneficiario, dalla sua prima presa        singoli gruppi vulnerabili (richiedente asilo,
    in carico - tenendo in considerazione          vittima di tratta, minore straniero prossi-
    le peculiarità che accompagnano ogni           mo alla maggior età etc.), per identificare

                                                                                                          IL TOOLKIT
    singolo individuo – fino alla costruzione      le skills su cui lavorare nell’ottica di un pro-
    di un programma di crescita individuale        cedimento di empowerment della persona.
    e ai suggerimenti relativi alla redazione      I principali obiettivi del toolkit:
    del suo CV. Tali nozioni e metodologie         DŽ inclusione nel mercato del lavoro per le
    sono fruibili a 360° e senza limitazioni          categorie di migranti maggiormente vul-             MODULO I.    L’importanza del supporto psicosociale
    geografiche o ambientali (seppur con i            nerabili                                              1. Il supporto psicosociale: obiettivi e metodologia
    dovuti distinguo che potrebbero carat-         DŽ aumento delle competenze dei profes-                          Come identificare
                                                                                                          MODULO II.
    terizzare ad esempio le prassi adottate           sionisti coinvolti nel settore dell’acco-             e affrontare le diverse vulnerabilità
    in contesti emergenziali). La metodo-             glienza e, in modo indiretto, dei benefi-             SEZIONE I. Il colloquio e I professionisti coinvolti
    logia indicata nel tookit, segue le linee         ciari,                                              		 1. L’equipe multidisciplinare
                                                                                                          		 2. Il colloquio individuale. Tempi e modalità
    adottate dalla letteratura scientifica e       DŽ miglioramento del matching tra doman-
                                                                                                          		 3. L’esperienza del colloquio di gruppo
    le migliori prassi sperimentate sul field         da e offerta di lavoro.
                                                                                                            SEZIONE II. L’ascolto
    dagli operatori del settore, che si auspica                                                           		 1. L’ approccio individuale e il beneficiario
    vengano adottate e replicate sul territo-                                                             		 2. Le categorie di migranti vulnerabili: rischi e accorgimenti
    rio europeo.                                                                                          MODULO III.    Metodologia e gestione dei casi
DŽ permettere di fruire delle informazioni                                                                   1. Il piano di crescita individuale
    di carattere giuridico che descrivono la                                                              MODULO IV.     L’inserimento nel mercato del lavoro
    situazione specifica dia alcuni paesi di                                                                1. L’assunzione da parte delle aziende: criticità riscontrate
                                                                                                                e consigli per i datori di lavoro
    accoglienza (Appendice 1 sul contesto                                                                   2. La candidatura
    dell’Italia), fruibile pertanto sia dai be-                                                             3. L’importanza dell’apprendimento della lingua autoctona
    neficiari che si trovano in tale paese, sia                                                             4. Il riconoscimento del titolo di studio
                                                                                                            5. Il riconoscimento delle qualifiche professionali
    da coloro che stanno per giungervi.                                                                     6. La validazione delle competenze

                                                                                                                                                                              ph. Umberto Isman
                                                                                                          MODULO V.     La fase di sperimentazione:
                                                                                                            1. Case study
                                                                                                            2. La programmazione
                                                                                                            3. Dalla teoria alla pratica: la fase di sperimentazione
                                                                                                            4. Gli strumenti

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MODULO I                                                                           di tale percorso. Nelle situazioni di crisi, infatti, un alto numero di
                                                                                   persone manifesta generalmente una buona capacità di resilienza6,

L’importanza del                                                                   facendo sì che in molti casi gli aiuti psicosociali e di salute mentale
                                                                                   provengano proprio da quelle stesse persone colpite che riescono ad
                                                                                   attivare interventi che sono più rapidi di quelli provenienti dagli attori

supporto psicosociale                                                              esterni.
                                                                                   NON NUOCERE L’operatore chiamato a lavorare sul supporto
                                                                                   psicosociale e sulla tutela della salute mentale del beneficiario ha un
                                                                                   ruolo estremamente delicato in quanto si confronta con tematiche
1. Il supporto psicosociale:                                                       altamente sensibili. È possibile ridurre il rischio di danneggiare il
                                                                                   beneficiario:
obiettivi e metodologia                                                            DŽ coordinandosi con gli altri gruppi di supporto presenti sul territorio al
                                                                                      fine di migliorare la qualità del proprio intervento, per minimizzare le
Con il termine composito di salute mentale e supporto psicosociale                    sovrapposizioni e colmare eventuali lacune nelle risposte;
– Mental health and psychosocial support (MHPSS) – adottato dalla                  DŽ programmando la scelta degli interventi sulla base di informazioni
comunità internazionale e dagli attori maggiormente coinvolti                         sufficienti;
nell’integrazione e accoglienza di salute mentale e sostegno                       DŽ dimostrandosi disponibili alla valutazione, al controllo e alla
psicosociale, si intende “ogni tipo di supporto locale o internazionale               revisione esterna;
finalizzato a tutelare o a promuovere il benessere psico-sociale e/o a             DŽ possedendo la sensibilità culturale e la competenza necessaria
prevenire o trattare un disturbo mentale 5”.                                          all’area in cui si sta intervenendo o si è scelto di intervenire;
   Il supporto psicosociale si fonda sul principio della                           DŽ restando sempre aggiornati in merito alle prassi e alle pratiche più
interdisciplinarità, enfatizzando l’importanza del coordinamento                      efficaci da adottare, nonché ai loro risultati;
dell’azione multi settoriale che prevede interventi differenti e                   DŽ prestando attenzione e riflettendo in merito ai rapporti di potere
complementari. Il supporto psicosociale non si arresta alla salute                    che si vengono a creare tra gli attori esterni e le persone che si
mentale della persona, ma allarga la sua azione ai bisogni fisici di                  trovano in contesti di emergenza, nonché al valore che rappresenta
base e a quelli che necessitano di aiuti mirati non specializzati e                   l’approccio partecipativo alla gestione della crisi.
specializzati.                                                                     COSTRUIRE SULLE RISORSE DISPONIBILI E BASARSI SULLE COMPETENZE LOCALI
                                                                                   Da una parte, poiché “tutti i gruppi colpiti hanno gli assets e le risorse per
Differenti tipologie di vulnerabilità,                                             supportare gli interventi di salute mentale e di supporto psico sociale” che
un sistema condiviso di azione.                                                    li coinvolgono, i beneficiari devono essere parte attiva nella definizione
                                                                                   dell’intervento. Dall’altra, per migliorare la portata e l’efficacia
I principi generali che muovono gli interventi di supporto psico-sociale           dell’azione, è di fondamentale importanza che l’equipe adotti un
sono stati individuati in:                                                         approccio di apertura e di collaborazione con gli stakeholders presenti
DIRITTI UMANI ED EQUITÀ Coloro che lavorano nel campo umanitario                   sul territorio (questura, prefettura, centri per il lavoro, ospedali e centri
sono chiamati a promuovere la tutela dei diritti umani e a proteggere              specialistici etc.).
i gruppi sociali che si trovano ad alto rischio “garantendo la disponibilità       SISTEMI INTEGRATI DI AIUTO Le attività di supporto al beneficiario che
e l’accessibilità degli aiuti psicosociali e di salute mentale a tutti i gruppi,   sono integrate in un sistema più ampio di servizi offerti dal territorio
senza distinzione di genere, età, lingua, etnia o religione, secondo i bisogni     (sistemi formali ed informali di supporto alla comunità già esistenti
identificati”.                                                                     a livello ad es. formativo, di assistenza sanitaria etc.) sono più
PARTECIPAZIONE L’azione deve sempre avere l’obiettivo di costruire un              sostenibili e hanno la possibilità di raggiungere un numero maggiore
percorso di vita che parta dal pieno coinvolgimento della persona,                 di beneficiari. Al contrario, la proliferazione di servizi di sostegno
affinché abbia la possibilità di mantenere o riassumere il controllo               isolati e riservati a singoli gruppi di beneficiari vulnerabili può creare un
in merito alle decisioni più importanti che riguardano la sua vita “e              sistema di aiuti altamente frammentato.
a costruire il senso di auto-stima necessario a conferire qualità, equità e        SUPPORTO MULTI-LIVELLO Le persone vengono colpite in modo diverso da
sostenibilità al programma”. È importante collocare la persona al centro           un trauma (anche se il trauma è il medesimo), per tale ragione la cura
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L'integrazione lavorativa per migranti vulnerabili - UN TOOLKIT PER OPERATORI - EUROPE - Carta Pari ...
delle vulnerabilità che ne conseguono richiedono diverse modalità di            AIUTI ALLE COMUNITÀ E ALLE FAMIGLIE —›
supporto. Il supporto di salute mentale e psicosociale c.d. “multi-livello”     Nella maggior parte delle situazioni di crisi e di emergenza, come
consiste nello sviluppare un sistema stratificato di aiuti complementari        le migrazioni, si verificano delle gravi interruzioni delle reti familiari
su più livelli che soddisfino i bisogni di differenti gruppi di persone.        e comunitarie (es. perdita, separazione etc.). Questo livello della
   Un sistema del genere è stato illustrato con una piramide 7 in cui           piramide consiste nel supporto proprio a quelle persone “che sono in
tutti i livelli sono importanti e necessitano di essere implementati in         grado di mantenere la propria salute mentale e il benessere psicosociale
concorrenza tra loro.                                                           se ricevono sostegno per accedere ad aiuti chiave di tipo comunitario e
                                                                                familiare”.
SERVIZI DI BASE E SICUREZZA —›                                                     Alcune risposte utili in tal senso, a questo livello, potrebbero
“Il benessere di tutta la popolazione colpita va tutelato in primo luogo           comprendere programmi che si occupano del rintracciamento e del
attraverso il (ri)stabilimento di condizioni di sicurezza, un’adeguata             ricongiungimento dei familiari, assistenza nei momenti di lutto ,
governance e l’offerta di servizi che soddisfino i bisogni fisici di base          informativa su larga scala di metodi costruttivi di coping , il supporto
(cibo, riparo, acqua, assistenza sanitaria di base, controllo delle malattie       alla genitorialità, le attività educative formali/ informali, l’attivazione
trasmissibili)”.                                                                   e il supporto delle reti sociali.
   Interventi adeguati a questo livello di base potrebbero includere:
   a. il sostenere che l'attivazione di questi servizi sia affidata ad attori   AIUTI NON SPECIALIZZATI MIRATI —›
      responsabili, preparati e adeguatamente formati;                          La risposta a questo livello consiste – oltre che nell’accesso agli
   b. il documentare la forza del loro impatto sulla salute mentale e sul       interventi dei precedenti livelli - in “interventi maggiormente focalizzati
      benessere psicosociale del gruppo e della persona.                        sull'individuo, sulla famiglia o sul gruppo condotti da operatori formati e
Tali servizi di base dovrebbero essere attivati in modo partecipativo al        supervisionati”.
fine di rafforzare gli aiuti sociali locali e di mobilitare le reti locali.       Ad esempio, tra gli interventi a questo livello, c’è il caso delle vittime
                                                                                  di violenza sessuale che ricevono il sostegno emotivo e sociale da
                                                                                  parte degli operatori del centro.
                                                                                  Tra questo tipo di aiuti rientrano anche il primo soccorso psicologico
                                                                                  (PFA) e gli interventi di salute mentale di base condotti degli
                                                                                  operatori sanitari.

                                                                                SERVIZI SPECIALIZZATI —›
                                                                                Tali interventi sono destinati ai beneficiari “la cui sofferenza, nonostante
                                                                                i supporti già citati, è intollerabile” e può causare “difficoltà significative
                                                                                nelle attività quotidiane di base”. Questo tipo di assistenza “dovrebbe
                                                                                includere il supporto psicologico o psichiatrico per le persone con gravi
                                                                                disturbi mentali ogni volta che i loro bisogni superano le capacità dei servizi
                                                                                sanitari primari / generali esistenti”.
                                                                                   Un esempio di azioni esperibili a questo livello potrebbe essere:
                                                                                   a. indirizzare il beneficiario a servizi specializzati, qualora esistano
                                                                                      sul territorio,
                                                                                   b. avviare una presa in carico a lungo termine da parte dei servizi
                                                                                      sanitari di base.

12                                                                              13
L'integrazione lavorativa per migranti vulnerabili - UN TOOLKIT PER OPERATORI - EUROPE - Carta Pari ...
MODULO II                                                                       Il lavoro di squadra favorisce la riduzione dell’ansia, la condivisione e
                                                                                la gestione collettiva dello stress e accresce la sicurezza del singolo

Come identificare                                                               membro del gruppo - grazie sia ai continui scambi reciproci di opinione
                                                                                (scambio di informazioni, dialogo interdisciplinare) sia alla condivisione
                                                                                delle scelte – diminuendo il rischio di burnout del professionista.

e affrontare le diverse                                                    3.   Un’equipe dovrebbe avere un coordinatore capace di mediare tra
                                                                                le singole posizioni dei professionisti, scandire i tempi del lavoro di
                                                                                gruppo, garantire che ogni membro del team abbia lo spazio per

vulnerabilità                                                              4.
                                                                                esprimersi mantenendo la propria autonomia e indipendenza tecnica,
                                                                                facilitare la risoluzione di conflitti dovuti a opinioni divergenti.
                                                                                In un’equipe multidisciplinare che si occupa dell’inserimento
                                                                                lavorativo di un migrante portatore di vulnerabilità dovrebbe
                                                                                fare parte necessariamente: uno psicologo con competenze
SEZIONE I                                                                       transculturali/etnopsichiatrie, un consulente legale, un assistente
                                                                                sociale, un educatore e un mediatore culturale.
                                                                                È opportuno tenere un diario in cui trascrivere le note e descrivere
1. Il colloquio
                                                                           5.
                                                                                la cronologia di tutti i tipi di interventi che vengono effettuati dai
                                                                                singoli specialisti, e con particolare riferimento alle attività e alle
e i professionisti coinvolti                                                    decisioni prese durante le attività di briefing e di debriefing.

L’ascolto di una persona vulnerabile è un’attività estremamente            1.2. L’importanza del ruolo del mediatore
delicata che presuppone il coinvolgimento di operatori adeguati per        culturale
formazione ed esperienza.
                                                                           Il mediatore linguistico culturale è, molte volte, il fattore determinante
1.1. L’equipe multidisciplinare                                            per la riuscita positiva di un colloquio. Dobbiamo infatti immaginarlo
Un’equipe multidisciplinare può definirsi come un gruppo di                come la persona chiamata a codificare il messaggio che il beneficiario
professionisti con un background, delle conoscenze e delle                 cerca di inviarci e, per convesso, ogni nostra comunicazione che abbiamo
competenze eterogenee, che lavora di concerto con l’obiettivo di           intenzione di veicolare al migrante; generalmente è una persona che è a
dare una risposta ad un problema o una richiesta complessa la cui          sua volta emigrata e avente la stessa lingua madre del beneficiario.
soluzione necessita dell’impegno di esperti in diversi settori. In una         Esiste un’importante differenza che intercorre tra il lavoro del
équipe multidisciplinare, ogni singolo professionista deve occuparsi       traduttore e quello del mediatore culturale. Il primo si limita a tradurre
della sua area specifica preoccupandosi allo stesso tempo del lavoro       da un idioma all’altro. Il mediatore, al contrario, oltre a tradurre deve
dei suoi colleghi, in un flusso costante e cadenzato di scambio di         “saper mediare tra due o più persone, paesi e culture” conoscendone
informazioni finalizzato al raggiungimento dell’obiettivo finale.          “le aspettative e i pregiudizi, l’etica, il modo in cui concretano le idee
   Un approccio multidimensionale e multidisciplinare di presa in          nell’espressione linguistica”, consapevole che “esprimono in modo diverso
carico del beneficiario, caratterizzato dall’interazione di interventi     emozioni e informazioni 8”.
tecnici eterogenei si caratterizza per:                                        È compito del mediatore essere il ponte e il tramite non solo tra due
1. offrire una più efficace e migliore risposta ai suoi problemi e al      lingue differenti ma soprattutto tra due differenti culture, facilitando
   raggiungimento degli obiettivi che sono stati individuati. Una presa    l’integrazione del migrante nel nuovo contesto sociale fungendo da
   in carico da parte di un’équipe multidisciplinare dovrebbe garantire    ponte tra i bisogni del beneficiario e le risposte offerte dal territorio e
   una risposta a 360° riducendo sensibilmente la possibilità di errori    più in generale dalla comunità ospitante.
   e di ritardi nelle decisioni da parte del team                              Per il ruolo di responsabilità che ha il mediatore durante i colloqui, è
2. essere un forte stimolo per gli operatori che si trovano a lavorare     importante che:
   fianco a fianco in un ambiente in cui riescono a confrontarsi su temi   DŽ conosca perfettamente l’idioma che sarà utilizzato dal beneficiario
   spesso molto delicati, supportandosi nelle decisioni da prendere.          durante il colloquio
14                                                                         15
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DŽ occupi il posto giusto nella sala (si consiglia equidistante                Solo nel caso di esperienze migratorie non particolarmente
  dall’operatore e dal beneficiario)                                          traumatiche, tale fase di “cura della persona” potrebbe non
DŽ i membri dell’equipe coinvolti nel colloquio si rivolgano al mediatore      essere strettamente necessaria (preliminarmente all’inserimento
  sempre con frasi non eccessivamente lunghe per dargli la possibilità        lavorativo), o potrebbe semplicemente essere il lavoro stesso
  di tradurre tutto il pensiero senza tralasciare alcunché                    il mezzo con cui lenire e curare eventuali lievi ferite psicologiche.
DŽ l’operatore si rivolga sempre al beneficiario in prima persona e mai        Negli ultimi anni, tuttavia, i flussi migratori verso l’Europa,
  attraverso il mediatore (parlando quindi all’interprete e chiedendogli      soprattutto verso l’Europa del Sud, sono fortemente caratterizzati
  di tradurre) che è seduto generalmente al suo fianco                        da arrivi irregolari di uomini, donne e bambini che hanno
DŽ l’operatore verifichi che il mediatore non abbia alcun tipo di relazione    vissuto viaggi estremi (in tal senso si pensi al tasso di mortalità
  con il beneficiario                                                         e di incidenti riportati dalle cronache lungo le principali rotte
DŽ laddove è possibile, il sesso del mediatore (così come quello               migratorie).
  dell’operatore) si consiglia sia lo stesso del beneficiario, soprattutto
  nel caso di donne per le quali sussiste il rischio di aver subito
  violenze psichiche o fisiche o di essere/ essere state vittime di          Lo psicologo ha la funzione di interpretazione dei bisogni del
  sfruttamento sessuale. Il medesimo problema sussiste anche per             beneficiario, e il ruolo di mediazione tra le esigenze e le richieste
  uomini che si trovano a dover raccontare episodi particolari della         di quest’ultimo e l’équipe, al fine di evitare potenziali situazioni di
  propria vita e che si potrebbero trovare a disagio nell’interloquire       conflittualità che potrebbero mettere a rischio il percorso di crescita
  con operatrici o mediatrici donne.                                         personale.
DŽ l’operatore verifichi che il mediatore non appartenga a gruppi etnici o        Il contesto delle migrazioni impone allo psicologo di avere
  provenga da paesi in aperto conflitto con quello del beneficiario, che     necessariamente una formazione transculturale.
  per timore potrebbe voler censurare parte della propria narrazione.            L’etnopsichiatria ha l’obiettivo di studiare il disturbo della psiche del
DŽ il mediatore non esprima mai opinioni o consigli durante il colloquio,     beneficiario in relazione al contesto culturale e all’ambiente in cui si
  agendo sempre in modo neutrale ed imparziale.                              manifesta tenendo conto delle sue origini, usanze e tradizioni.
                                                                                 Il membro dell’equipe specializzato in etnopsichiatria – e lo
1.3. Lo psicologo e l’etnopsichiatra9.                                       psicologo con formazione transculturale ed etnopsichiatrica -
Il processo terapeutico                                                      sono due figure di rilievo non solo durante l’indagine finalizzata
                                                                             al rilevamento delle vulnerabilità ma durante tutto il percorso di
Il beneficiario vulnerabile si trascina quasi sempre, nel raccontare la      crescita del beneficiario, finalizzato all’inserimento lavorativo ma
sua vita, una particolare situazione psicologicamente tesa, dovuta alle      che passa necessariamente dalla cura della sua persona. Questi due
esperienze traumatiche che ha vissuto e agli effetti che quest’ultime        professionisti sviluppano una terapia della persona vulnerabile che
gli hanno lasciato nel corpo e nella psiche. Questo particolare status       avviene con un approccio interculturale che tenga conto e rispetti la
di malessere involontario può essere esternato con un modus                  sua cultura e la sua religione.
operandi che varia sensibilmente da persona a persona: atteggiamenti             In particolare gli specialisti del settore sono chiamati ad intervenire
aggressivi, estrema reattività, senso di attaccamento, oppure, al            nelle “procedure operative da seguire per le differenti misure di accoglienza,
contrario, apatia comportamentale e sociale, noncuranza della propria        dall’ingresso nella struttura fino alla gestione delle situazioni di crisi
persona, relazioni conflittuali o confusionali col mondo che lo circonda.    e di carattere emergenziale” sia nella definizione vera e propria del
    In tale situazione di vulnerabilità, il beneficiario prima di riuscire   suo “progetto personalizzato di accoglienza, inclusione, supporto e
a fare propri degli obiettivi cristallizzati all’interno di un percorso di   riabilitazione 10”.
inserimento nel mondo del lavoro, deve innanzitutto essere aiutato               Un’ulteriore tutela per i minori in età lavorativa è il coinvolgimento
a “curare” la propria persona nel senso più profondo ed emozionale           di uno psicologo dell’età evolutiva, quella branca della psicologia
del termine, attraverso un percorso di presa di coscienza di quanto          che si occupa di studiare i “diversi aspetti della personalità e delle varie
avvenuto, elaborazione dei propri traumi e infine di guarigione              forme di comportamento nel periodo che va dalla nascita sino al termine
interiore e superamento delle proprie vulnerabilità.                         dell’adolescenza”.

16                                                                           17
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2. Il colloquio                                                                 dell’operatore e raccontare il suo vissuto, le sue paure i suoi progetti
                                                                                per il futuro. In particolare, è fondamentale:
individuale,                                                                    DŽ Creare un’atmosfera accogliente e di fiducia, un ambiente protetto,
                                                                                  che faccia sentire il beneficiario al sicuro. Prestare particolare
tempi e modalità                                                                  attenzione alle eventuali disabilità fisiche del beneficiario qualora
                                                                                  queste impongano una diversa organizzazione degli spazi (barriere
La modalità con cui si svolge un colloquio                                        architettoniche etc).
non può prescindere da alcune regole                                            DŽ Prestare particolare attenzione al fatto che il beneficiario sia o meno
basilari che si sono delineate nel corso                                          un richiedente asilo e, qualora non lo fosse ma il suo vissuto lasci
degli anni attraverso il modus operandi e                                         emergere tutti i requisiti per presentare domanda di protezione
l’esperienza degli specialisti del settore.                                       internazionale, indirizzarlo immediatamente ad un avvocato o un
                                                                                  consulente esperto in materia 11 .
2.1 L’indagine preliminare                                                      DŽ Considerare il sesso del beneficiario nella selezione dell’operatore.
per rilevare eventuali                                                            Soprattutto nel caso di coloro che sono portatori di particolari
                                                                                  vulnerabilità - come ad esempio essere o essere stati in passato
vulnerabilità                                                                     vittime di sfruttamento sessuale - il successo del colloquio e la
Ci sono alcune regole che gli operatori                                           concreta possibilità di interagire e di interloquire può dipendere
sono tenuti a seguire durante tutti i                                             fortemente dal sesso dell’operatore e del mediatore culturale.
colloqui, alcuni accorgimenti sono invece                                       DŽ Prestare particolare attenzione all’età del beneficiario.
propri dei primi incontri e in particolare
del primo colloquio di indagine
preliminare.                                                                    COLLOQUIO CON UNA DONNA SOLA —›
Per prepararsi al meglio e con professionalità a tale incontro,
l’operatore deve:                                                               Durante il colloquio con una beneficiaria           che, l’obbligo di matrimonio contro la sua
DŽ Trovare informazioni sul paese di origine, prestando particolare atten-       sola, o madre di figli ma che è giunta nel          volontà e eventuali sanzioni per punire
   zione alle possibili implicazioni relative all’etnia, al sesso del benefi-   paese di accoglienza senza il coniuge o il          tali reati.
   ciario e la sua sessualità, alla sua appartenenza a determinati gruppi       compagno, è importante reperire ulteriori         DŽ I diritti politici attivi e passivi di cui è ti-
   politici, alla sua possibile esclusione o marginalizzazione sociale do-      informazioni tra cui:                               tolare.
   vute ad altre cause (cfr. documenti e banche dati di UNHCR, Amnesty          DŽ Le garanzie che il diritto privato concede      DŽ I diritti sociali quali la possibilità di acce-
   International etc.).                                                           alla donna nel suo paese di origine. Ad           dere all’istruzione, la libertà di espres-
DŽ Reperire le informazioni necessarie già raccolte sul beneficiario (fa-          esempio nel caso in cui la donna intenda          sione, il poter scegliere il proprio abbi-
   scicolo della sua primissima accoglienza, documenti sanitari, etc.) che        ottenere il divorzio o la separazione nel         gliamento senza costrizioni
   potrebbero permettere di individuare più facilmente o più velocemente          paese di accoglienza è importante - tra         È bene inoltre ricordare che le donne pro-
   le sue vulnerabilità.                                                          le altre - sapere se ella gode di tale di-      venienti da particolari aree geografiche
DŽ Individuare eventuali procedimenti legali e/ o burocratici che la docu-         ritto nel suo paese di origine (se il diritto   possono:
   mentazione iniziale reperita suggerisce o impone di avviare nel brevis-        privato nel suo paese prevede tale isti-        DŽ essere state soggette ad atti di perse-
   simo termine (es. documento di soggiorno, segnalazione per potenziale          tuto), se può essere titolare del diritto di      cuzione per trasgressione delle norme
   vittime di tratta etc.).                                                       proprietà su un bene o su cose, o ancora          sociali nel loro paese di origine;
                                                                                  a che condizioni può chiedere l’interru-        DŽ aver subito violenza sessuale come atto
2.2 L’organizzazione dei colloqui                                                 zione della gravidanza.                           di persecuzione;
con i beneficiari                                                               DŽ Il sistema penale relativo alla protezio-       DŽ aver subito violenza sessuale non solo
                                                                                  ne della donna nel senso più ampio del            durante il viaggio ma anche nel paese
Durante la preparazione di tutti i colloqui è necessario tenere in                termine, quindi la possibilità di denun-          di arrivo.
considerazione diversi fattori che potrebbero influire in modo                    ciare le molestie e le violenze domesti-
negativo sulla predisposizione del beneficiario ad aprirsi nei confronti
18                                                                              19
COLLOQUIO CON POTENZIALE VITTIMA DI TRATTA —›                                                               presenza di un rapporto conflittuale e/            mente con i genitori che congiuntamen-
                                                                                                            o ostile genitori/ figlio, al fine di valutare     te minore/ genitori.
Qualora gli operatori rilevino un potenziale     Tra le fonti internazionali di soft e hard law             eventuali influenze da parte della fami-         DŽ Nel caso di minore straniero non ac-
caso di tratta è importante conoscere le         si veda in merito:                                         glia (es. vorrebbe studiare ma i genito-           compagnato coinvolgere sempre il suo
figure competenti sul territorio nazionale       DŽ Protocollo addizionale della Convenzione                 ri premono affinché entri sin da subito            tutore dandogli sempre pronta cono-
a cui rivolgersi per attivare le necessarie         delle Nazioni Unite contro la criminalità               nell’attività familiare). È importante che         scenza della volontà di confrontarsi con
misure di tutela.                                   organizzata transnazionale per preveni-                 seguano ulteriori incontri sia separata-           quest’ultimo con un colloquio.
Diversi indicatori possono far emergere             re, reprimere e punire la tratta di persone,
un caso di tratta nelle sue differenti fasi,        in particolare di donne e bambini https://
in particolare si presti particolare atten-        file.asgi.it/protocollo.addizionale.tratta.it.pdf   DŽ Delineare uno schema di come verrà svolto il colloquio (es.
zione a:                                         DŽ Convenzione del Consiglio d’Europa n.                 professionisti che interverranno). È importante avere chiari gli
DŽ la fase del reclutamento e dei mezzi di          197 sulla lotta alla tratta di esseri umani           argomenti che verranno affrontati e preparare uno schema di
   coercizione che possono essere impie-           https://www.coe.int/it/web/conventions/full-          domande da seguire in modo elastico, contestualizzandolo al
   gati, quali le false promesse, l’approfit-      list/-/conventions/rms/09000016805a9379               flusso narrativo del beneficiario. Lo schema si deve adeguare
   tarsi di una situazione di particolare vul-   DŽ Direttiva 2004/81/CE del Consiglio del                all’andamento del colloquio e alla predisposizione o meno del
   nerabilità della vittima etc.                   29 aprile 2004 riguardante il titolo di               beneficiario di esplorare la sua biografia (es, se il beneficiario sembra
DŽ la fase del viaggio della vittima, ovvero        soggiorno da rilasciare ai cittadini di               disposto a approfondire il suo periodo di prigionia in Libia gli si può
   il percorso seguito dal momento in cui          paesi terzi vittime della tratta di esseri            chiedere se ha subito delle violenze, in caso contrario o qualora
   quest’ultima ha lasciato il suo Paese di        umani o coinvolti in un’azione di favoreg-            dovesse negare anche se in modo non convincente è importante
   origine per arrivare in Europa, il finan-       giamento dell’immigrazione illegale che               passare a un’altra domanda, ad un altro tema).
   ziamento del progetto migratorio, i do-         cooperino con le autorità competenti ht-              Avere chiare le domande che si porranno eviterà inoltre da una parte
   cumenti utilizzati etc.                         tps://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/         “incidenti culturali” e dall’altra una duplicazione delle domande.
DŽ la fase dello sfruttamento, quindi la li-        PDF/?uri=CELEX:32004L0081&from=IT                     Lo schema di colloquio può seguire una struttura logica, cronologica
   bertà di movimento della vittima, la sua      DŽ Direttiva 2011/36/UE del Parlamen-                    o tematica.
   sistemazione abitativa, la violenza psi-        to europeo e del Consiglio, del 5 apri-             DŽ È consigliabile, per quanto riguarda l’incontro di indagine preliminare
   cologica a fisica che subisce, la condizio-     le 2011, concernente la prevenzione                   finalizzato a rilevare e/o accertare eventuali vulnerabilità e il primo
   ne di subalternità dovuta al dover ripa-        e la repressione della tratta di esseri               colloquio di ascolto conoscitivo della volontà del beneficiario e della
   gare il debito etc.                             umani e la protezione delle vittime, e                mappatura delle sue competenze pregresse, di non superare i 45/ 60
Si sottolinea che l’emersione del-                 che sostituisce la decisione quadro del               minuti per non stancare il proprio interlocutore, anche e soprattutto
la tratta, in considerazione dell’ecce-            Consiglio 2002/629/GAI https://eur-lex.               in ragione della complessità emotiva che potrebbe rappresentare
zionale delicatezza del tema, compe-               europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?u-                per il medesimo il racconto della sua vita.
te a personale qualificato e formato!              ri=CELEX:32011L0036&from=IT                           I successivi incontri possono avere durata più lunga, presentando
                                                                                                         sempre molta attenzione a non stancare eccessivamente il
                                                                                                         beneficiario e, qualora questo avvenga, a fermarsi e rimandando a
                                                                                                         successivi colloqui.
COLLOQUIO CON MINORE (> 16 ANNI) —›                                                                    DŽ Definire l’agenda degli incontri ad intervalli non eccessivamente
                                                                                                         lunghi: privilegiare appuntamenti a cadenza settimanali, nel
Prestare particolare attenzione a:               DŽ Non esercitare pressione.                             caso della fase di aggiornamento periodico e verifica anche
DŽ Non condurre mai il colloquio da solo          DŽ Nel caso di minore straniero accompa-                 bisettimanale/tri-settimanale.
  col minore. Se possibile è bene che uno          gnato può essere utile ascoltarlo sepa-
  psicologo dell’età evolutiva sia sempre          ratamente dai genitori per compren-
  presente.                                        dere effettivamente quali siano le sue
DŽ Concedergli particolare spazio nella nar-        volontà e i suoi obiettivi nel futuro. Tale
  razione.                                         procedura si raccomanda in particolar
DŽ Non creare aspettative nel minore.               modo se si ha la percezione di essere in
20                                                                                                     21
2.3 Schema per i colloqui con i beneficiari
Il modus operandi dell’operatore e dell’équipe impegnati nei colloqui,
ha di norma un impatto molto forte sulla quantità e sulla qualità delle
informazioni raccolte durante gli incontri. L’incontro con il beneficiario
si modula in alcuni passaggi che si consiglia di seguire in questo ordine:
1. Verificare l’effettiva comprensione con il mediatore culturale
    (ci sono problemi con l’etnia del mediatore o non si trova a suo
    agio?). Incoraggiare il beneficiario a segnalare ogni possibile
    incomprensione con il mediatore culturale.
2. Chiedere al beneficiario se ha esigenze e richieste particolari.
3. Presentarsi spiegando i ruoli dei membri dell’equipe presenti al
    colloquio e, se si è in un centro di accoglienza/ in una casa rifugio/
    in una comunità etc. ed è il primo incontro, motivare perché il
    beneficiario si trova in quel posto.
4. Illustrare il motivo del colloquio e delle domande che gli verranno
    poste, nonché l’importanza della programmazione degli incontri che
    si susseguiranno.
5. Spiegare l’importanza per l’operatore del prendere appunti scritti e,
    qualora si intenda registrare, chiedere al beneficiario sempre prima il
    suo consenso scritto sottolineando che le registrazioni non verranno
    divulgate e che le informazioni raccolte sono coperte dal segreto
    professionale. È bene tenere a mente che il diritto alla privacy in alcuni
    dei paesi da cui provengono i beneficiari è qualcosa che non solo non
    è scontato, ma in alcuni casi non garantito dalla legge.
È sempre bene ricordare che il colloquio consiste in un dialogo tra
operatore/operatori (ad esempio l’esperto legale, gli operatori
specializzati nell’inserimento lavorativo, lo psicologo) e il beneficiario,
che resta protagonista. È importante:
DŽ Gestire in modo ottimale il dialogo con il beneficiario e il ruolo
   dell’interprete. In tal senso, rivolgersi in modo diretto al beneficiario
DŽ Mostrare professionalità. Controllare le proprie emozioni bilanciando
   in modo adeguato empatia e coinvolgimento mantenendo sempre il
   giusto distacco professionale.
DŽ Prestare particolare attenzione a non fare mai attendere il
   beneficiario ma essere sempre puntuali.
DŽ Calibrare in modo adeguato il proprio linguaggio del corpo (es.
   mantenere una distanza adeguata col beneficiario, soprattutto se
   di un altro sesso, prestare attenzione in particolare se si è donne ai
   vestiti indossati etc.) e il tono della voce.
DŽ Cercare in ogni modo di allentare l’ansia e il disagio del beneficiario.
   Chiedere, soprattutto durante il racconto di momenti dolorosi, se
   vuole fare una pausa e mettere a disposizione acqua e fazzoletti.
DŽ Incoraggiare il beneficiario alla narrazione libera soprattutto durante
   il primo colloquio di indagine preliminare e durante l’incontro
   conoscitivo volto a delineare le sue aspirazioni per il futuro.
22                                                                               23
DŽ Per approfondire gli argomenti porre domande precise, coincise            ALLA FINE DEL COLLOQUIO VERIFICARE —›
  esponendole in modo semplice tenendo sempre conto dell’età del            1. Sono stati affrontati tutti gli argomenti? In caso negativo,
  proprio interlocutore, della sua estrazione sociale e di eventuali           l’operatore dovrebbe valutare, in base alla condizione psico-fisica
  deficit psichici.                                                            del beneficiario, se approfondire oppure programmare un altro
DŽ Gli operatori devono tenere in considerazione che la capacità di             incontro ad hoc.
  ricordare, può essere fortemente correlata all’età del beneficiario,      2. Il beneficiario ha delle domande da porre? Ha degli aspetti che non
  inoltre alcuni ricordi legati ad esperienze traumatiche potrebbero           sono stati toccati durante il colloquio ma che vuole aggiungere?
  essere stati rimossi come meccanismo di autodifesa inconscio              3. Fare il punto su quanto detto per accertarsi di avere compreso
  della persona (a causa di disturbi quali memoria selettiva, amnesia          quanto detto dal beneficiario.
  dissociativa etc.).                                                       4. Definire/ o ridefinire l’agenda dei colloqui, che dovrebbero essere
DŽ Nel caso il beneficiario si dimostri riluttante a partecipare al             regolari e non a troppa distanza l’uno dall’altro (es. una settimana).
  colloquio, è compito dell’operatore assumere con delicatezza un
  ruolo più attivo interagendo con domande e spunti che possano
  aprire a una narrazione aperta o quantomeno a stimolare delle             3. L’esperienza del colloquio
  risposte nel beneficiario.
DŽ Non interrompere il racconto del beneficiario ma aspettare che            di gruppo
  termini il suo discorso prima di porre le domande.
DŽ Lasciare sempre il tempo necessario al beneficiario per ricordare,        All’interno di una dinamica di gruppo, il beneficiario si ritrova in uno
  elaborare e quindi esprimersi.                                            spazio di incontro e confronto entro cui potrebbe avere la possibilità
DŽ Non c’è bisogno di conoscere subito tutti i dettagli della storia         di esprimersi in modo più naturale e spontaneo, rispetto ad un
  personale del beneficiario e approfondire tutti gli argomenti correlati   incontro in cui è solo con l’operatore e il mediatore (o con altri membri
  alla vulnerabilità del beneficiario. Spesso, soprattutto nel caso di      dell’équipe). Circondato da suoi coetanei, o da persone che hanno
  vittime di tratta o che hanno subito violenze fisiche e psichiche,        condiviso esperienze simili, potrebbe sentirsi più libero di condividere
  si tratta di un percorso molto doloroso. È importante soprattutto         le sue aspirazioni, i suoi dubbi e le sue preoccupazioni.
  in questo caso lasciargli il tempo necessario per sentirsi pronto a           Il Focus Group, inteso come una riunione di breve durata cui prende
  raccontare senza mai sentirsi forzato a farlo, ciò potrebbe innescare     parte un gruppo di sei-dodici persone chiamate a discutere su un
  un meccanismo di autodifesa spingendolo a chiudersi a riccio.             certo tema, è il mezzo ideale per fare raccolta di informazioni, tramite
DŽ Nel caso l’operatore noti incongruenze durante alcuni passaggi della      delle domande stimolo e, in presenza “di un coordinatore (solitamente
  narrazione del beneficiario (Quando è accaduto? Dove è accaduto? Chi è    uno psicologo) che ha anche il compito di promuovere l’interazione fra
  stato? etc.), è importante farlo notare a quest’ultimo con delicatezza,   i partecipanti, nonché di coglierne e interpretarne gli orientamenti”, del
  cercando di non lasciare percepire il proprio pensiero come un            pensiero dei beneficiari.
  pregiudizio.                                                                 Ad esempio potrebbe essere utile svolgere dei focus group, di 5/ 6
DŽ Mostrare un atteggiamento mai critico nei confronti delle scelte             beneficiari, sia all’inizio del percorso per un colloquio di orientamento
  prese del beneficiario ma neutrale. È importante non farsi mai               generale al lavoro, sia sul finire per raccogliere i primi feedback
  influenzare dalle proprie opinioni personali o convinzioni dettate da        generali dei beneficiari sul supporto che gli è stato dato.
  stereotipi, anche inconsci.
DŽ Essere pazienti se non si capisce subito la risposta del beneficiario     Si tenga in particolare presente che:
  qualora sia confusa e poco chiara.                                        DŽ alcune vulnerabilità (es. lo sfruttamento sessuale) è difficile e allo
Altri accorgimenti, quali ad esempio il giorno della settimana in cui         stesso tempo sconsigliato che emergano nel contesto di un focus
effettuare il colloquio (diverse religioni implicano differenti giorni        group;
festivi), sono lasciati a discrezione dell’operatore e al suo intuito       DŽ durante l’attività di preparazione del focus group, prestare
professionale 12 .                                                            particolare attenzione alla composizione del gruppo (sesso, etnia,
                                                                              gruppi politici etc.).

24                                                                          25
SEZIONE II                                                                           In alcuni casi si registra la rimozione inconscia del trauma come
                                                                                  strumento di auto difesa 19. In altri, la persona presenta forti difficoltà
                                                                                  ad esprimere le proprie emozioni, situazione che può sfociare in
1. L’ascolto                                                                      fenomeni di forte depressione, ansia e alienazione.
                                                                                     Non di rado, soprattutto relativamente ad alcune specifiche culture
1.1. L’approccio individuale e il beneficiario                                    ed etnie di provenienza nel paese di accoglienza è possibile che questa
L’obiettivo finale per tutte le categorie di beneficiari, con cui l’operatore     situazione di forte stress psicofisico sfoci nell’autolesionismo (o
inizia la pianificazione di un piano di crescita individuale finalizzato          nell’uso indiscriminato di farmaci, droghe e alcool).
all’ingresso nel mondo del lavoro (o reingresso), è l’emancipazione                  Il sostegno di medici specialisti, con cui l’etnopsichiatra e lo
e l’indipendenza economica. Un obiettivo comune che presuppone                    psicologo con formazione transculturale ed etnopsichiatrica
tuttavia modalità di approccio differenti a seconda della vulnerabilità           sono chiamati a collaborare, è fondamentale per valutare la
che caratterizza il beneficiario. Più il piano di crescita individuale            somministrazione di una terapia psico-farmacologica a supporto del
è tagliato su misura, maggiori sono le possibilità di raggiungere                 sostegno psicoterapico, nonché, qualora la situazione lo imponga, di
gli obiettivi a breve, medio e lungo termine, che comporteranno                   attivare un percorso continuativo di supporto alla persona finalizzato
l’inserimento lavorativo e la crescita personale del beneficiario                 alla sua guarigione. Per tale ragione, in presenza di persone con
permettendo una sua migliore integrazione sul territorio e un                     una vulnerabilità psicologica e/ o psichiatrica è raccomandata la
accrescimento del suo benessere personale.                                        collaborazione dei professionisti dell’equipe con l’Azienda Sanitaria
    Per elaborare un percorso corretto di inserimento lavorativo                  Locale20 e il Dipartimento di Salute Mentale21 territorialmente
personalizzato che tenga davvero conto delle peculiarità della                    competente.
persona, come spiegato precedentemente, è importante individuare
sin dal primo colloquio le specifiche vulnerabilità che caratterizzano il         1.3. Le principali categorie di vulnerabili
beneficiario. Solo nel successivo step, l’équipe ha quindi l’importante           che un operatore potrebbe incontrare:
compito (laddove sia possibile) di fare in modo che i deficit che
accompagnano il beneficiario non gli impediscano di inserirsi nel
                                                                                  rischi e accorgimenti
mondo del lavoro, e al contempo valorizzarne la resilienza e le capacità
di far fronte a situazioni complesse.                                                                   RISCHI SPECIFICI:

                                                                                TITOLARI DELLO STATUS
                                                                                        DI PROTEZIONE
                                                                                      INTERNAZIONALE
                                                                                                        DŽ possibili conflittualità con altri beneficiari/ richiedenti accolti nel centro
1.2. Le patologie13 psicologiche e psichiatriche                                                          appartenenti a etnie, o provenienti da paesi, in potenziale conflitto tra di
maggiormente riscontrabili nei migranti                                                                   loro.
                                                                                                        DŽ difficoltà a ottenere documenti ufficiali (casellari giudiziari, dichiarazioni
fuggiti da contesti di crisi                                                                              reddituali, attestazioni etc.) del paese di provenienza
Nelle persone che fuggono da contesti di crisi (guerre, persecuzioni,                                   DŽ sofferenza causata dall’impossibilità di rientro nel Paese di origine e dalla
carestie etc.) e hanno subito traumi (abusi sessuali, rapimenti, etc.)                                    difficoltà di contatto con i familiari lì rimasti a vivere
si possono registrare compromissioni a livello cognitivo (alterazione                                   DŽ sofferenza causata dalla recisione delle proprie radici culturali
della percezione e della realtà, regolazione degli affetti etc.), a                                     RACCOMANDAZIONI PARTICOLARI:
livello somatico (disturbi delle emozioni, abuso di sostanze come                                       DŽ prestare sempre attenzione affinché il mediatore culturale e il beneficiario
automedicazione etc.), a livello relazionale (sociopatie 14).                                             non appartengano ad etnie, o provengano da paesi, in potenziale conflitto
    ALCUNE PATOLOGIE – quali 1) Post Traumatic Stress Disorder 15,                                        tra di loro.
2) Acute Stress Disorder16, 3) Disturbi Psicotici 17, 4) Disturbo d’Ansia
Generalizzata 18, Disturbi della Personalità (borderline, dipendenze,                                   RISCHI SPECIFICI:
                                                                                RICHIEDENTI
                                                                                      ASILO

sociopatie etc.) e dell’Adattamento – prescindono dalle singole                                         DŽ incertezza in merito alla regolarità o meno sul territorio, che dipende dalla
categorie indicate di seguito (rifugiato, neomaggiorenne, vittima di                                      decisione della loro domanda di protezione internazionale,
tratta etc.) e possono essere riscontrate in beneficiari con delle storie                               DŽ possibili conflittualità con altri beneficiari/ richiedenti accolti nel centro
personali, una biografia e delle vulnerabilità differenti (es. tratta,                                    appartenenti a etnie, o provenienti da paesi, in potenziale conflitto tra di
minore età, sfruttamento lavorativo etc.).                                                                loro.
26                                                                                27
DŽ Difficoltà a ottenere documenti ufficiali (casellari giudiziari, dichiarazioni                       RISCHI SPECIFICI:

                                                                                                                    DONNE SOLE
                               reddituali, attestazioni etc.) del paese di provenienza.                                             DŽ sfruttamento sessuale, lavoro illegale, lavoro nero,
                             RACCOMANDAZIONI PARTICOLARI:                                                                           DŽ rischio di favori sessuali per avere accesso a particolari beni e servizi (affitto
                             DŽ prestare sempre attenzione affinché il mediatore culturale e il beneficiario                           della casa, posto di lavoro etc.)
                               non appartengano ad etnie, o provengano da paesi, in potenziale conflitto                            DŽ marginalizzazione, esclusione dal mercato del lavoro per discriminazione
                               tra di loro.                                                                                           legate alla propria cultura, usanze e religione (islamofobia) (es. indossare il
                             DŽ Informarlo in merito a cosa prevede la normativa nazionale circa la                                    velo)
                               possibilità di accesso al lavoro per il richiedente asilo.                                           DŽ difficoltà di conciliazione vita/lavoro in assenza di adeguate reti di supporto
                                                                                                                                      amicali, familiari ecc. o per fattori culturali
                             RISCHI SPECIFICI:                                                                                      RACCOMANDAZIONI PARTICOLARI:
     MINORI STRANIERI NON
ACCOMPAGNATI PROSSIMI ALLA
             MAGGIORE ETÀ

                             DŽ   Tratta, lavoro illegale, lavoro nero;                                                              DŽ si raccomanda un forte coordinamento con i servizi territoriali di welfare
                             DŽ   Abbandono scolastico;                                                                                sociale per supportare la donna, tra le altre, nella conciliazione vita/lavoro.
                             DŽ   Sofferenza personale dovuta all’allontanamento dalla famiglia di origine.                          DŽ si raccomanda la lettura attenta dei documenti indicati al MODULO relativo
                             DŽ   Ansia di trovare un lavoro per poter inviare il denaro alla famiglia rimasta nel                     al rischio Tratta.
                                 paese di origine                                                                                   DŽ necessità di una ricerca attiva si aziende sensibili sul tema della diversità
                             RACCOMANDAZIONI PARTICOLARI:                                                                             culturale per ricercare inserimenti lavorativi che non vedano culture e
                             DŽ coinvolgere uno psicologo dell’età evolutiva durante i colloqui,                                       usanze diverse come un ostacolo
                             DŽ non considerare i minorenni che fuggono da situazioni di conflitto o di
                               persecuzione alla stregua dei minorenni autoctoni (le vicende che li hanno                           RISCHI SPECIFICI:

                                                                                                                    DONNE INCINTE
                               coinvolti li hanno nella maggior parte dei casi obbligati a crescere più                             DŽ interruzione non volontaria e/ o non pienamente consapevole della
                               rapidamente). A ciò si aggiunga inoltre il forte senso di rivalsa e di rivincita                       gravidanza (anche e soprattutto a causa dell’asimmetria informativa relativa
                               personale che accomuna la maggior parte di loro uniti dal desiderio di poter                           ai diritti delle madri nel paese di accoglienza e alle paure indotte dai rumors
                               svolgere un lavoro gratificante e costruirsi una vita felice nel nuovo paese in                        etc),
                               cui sono arrivati.                                                                                   DŽ maggiore rischio di aborto spontaneo dovuto a situazione di stress psico-
                             DŽ Lavorare col minore sui suoi timori in merito al passaggio alla maggiore                               fisico.
                               età, in particolare sulle sue possibili paure relative i) al fatto di dover                          DŽ Forte difficoltà di accesso al mercato del lavoro causata dalla gravidanza
                               abbandonare un contesto protetto (il centro di accoglienza), ii) alle possibilità                    RACCOMANDAZIONI PARTICOLARI:
                               che offre il mercato del lavoro italiano, iii) all’indipendenza economica e                          DŽ rivolgersi al Consultorio territorialmente competente.
                               conseguentemente abitativa iv) alla conversione del permesso di soggiorno.                           DŽ Attivare i servizi territoriali competenti per elaborare una strategia più
                                                                                                                                      ampia di supporta alla donna e alla gravidanza che comprenda la tutela della
                             RISCHI SPECIFICI:                                                                                        persona e del figlio che deve nascere, la ricerca del lavoro etc.
NEOMAGGIORENNI

                             DŽ Sfruttamento sessuale, lavoro illegale, lavoro nero;
                             DŽ Incertezza in merito alla regolarità o meno sul territorio al passaggio alla                         RISCHI SPECIFICI:

                                                                                                                     DONNE SOLE
                                                                                                                    CON BAMBINI
                               maggiore età correlato all’obbligo di conversione del permesso di soggiorno                          DŽ tratta (donna),
                               per minore età.                                                                                      DŽ rischio di favori sessuali per avere accesso a particolari beni e servizi (affitto
                             DŽ Difficoltà economica e abitativa                                                                       della casa, posto di lavoro etc.)
                             RACCOMANDAZIONI PARTICOLARI:                                                                           DŽ uscita o mancata entrata dei figli minorenni nel mondo dell’istruzione.
                             DŽ coinvolgere uno psicologo dell’età evolutiva durante i colloqui                                      DŽ difficoltà di conciliazione vita/lavoro in assenza di adeguate reti di supporto
                             DŽ Lavorare col neomaggiorenne in particolare sulle sue possibili paure                                   amicali, familiari ecc. o per fattori culturali
                               relative i) al fatto di dover abbandonare un contesto protetto (il centro                            RACCOMANDAZIONI PARTICOLARI:
                               di accoglienza), ii) alle possibilità che offre il mercato del lavoro italiano,                      DŽ si raccomanda un forte coordinamento con i servizi territoriali di welfare
                               iii) all’indipendenza economica e conseguentemente abitativa iv) alla                                  sociale per supportare la donna, tra le altre, nella conciliazione vita/lavoro.
                               conversione del permesso di soggiorno.

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