L'ALIMENTAZIONE NELL'ATLETA - Dieta, quotidianità e agonismo

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L'ALIMENTAZIONE NELL'ATLETA - Dieta, quotidianità e agonismo
Dieta, quotidianità e agonismo

L’ALIMENTAZIONE
     NELL’ATLETA
z
L'ALIMENTAZIONE NELL'ATLETA - Dieta, quotidianità e agonismo
Carissimi Studenti,

Come procede questo complesso periodo? Spero che sia voi che i vostri cari stiate tutti
bene.

Umanamente e professionalmente vi sono vicina.

Quelle che vedete sono le dispense delle ultime lezioni che abbiamo affrontato in classe.
Ho inserito qualche approfondimento per gli assenti e tentato di contestualizzare al meglio
immagini e contenuti.

Una grande lezione a cui tutti stiamo assistendo è di come piccoli gesti negativi ma
soprattutto positivi possano cambiare le cose. Vi chiedo quindi di concentrarvi solo su
quanto di bello tutto questo ci sta offrendo: più tempo per noi e le nostre passioni, vecchie e
nuove.

Per qualsiasi dubbio o curiosità artistica come sapete sono a vostra disposizione, basta fare
un fischio al prof. Gualino.

                                                                            Un cordiale saluto
                                                                         Prof.ssa Annarumma
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SPORTIVO   ATLETA
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Perché gli atleti
                                                                                                        hanno fisici così
                                                                                                        diversi tra loro?

                                                                                                        Quanto influiscono
                                                                                                        le discipline sportive
                                                                                                        nella formazione del
                                                                                                        proprio fisico?

  Il fasanese Marco Amati, classe '94,      Saheed Adebayo Akinfenwa (Londra, 10 maggio
autentica promessa della marcia italiana.   1982) calciatore inglese, di origini nigeriane,attaccante
                                            del Wycombe.
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Sport di forza
                                        (body builder) regime
                                        alimentare ricco di proteine,
Ogni sportivo dovrebbe calibrare        meglio se magre
un preciso programma alimentare
sulle proprie caratteristiche fisiche   LAVORO ANAEROBICO
e sul tipo di allenamento che
pratica.
                                        Sport di resistenza
 È possibile fare una distinzione
generale suddividendo gli sportivi      (sciatori, ciclisti e calciatori)
in due macrocategorie:                  regime alimentare basato
                                        sull’assunzione di carboidrati
                                        a basso indice glicemico

                                        LAVORO AEROBICO
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http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?lingua=italiano&id=1454&
area=nutrizione&menu=vuoto
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Non esiste la razione del calciatore ma di quel calciatore, non della praticante ginnastica
aerobica ma di quella praticante.
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Le esigenze alimentari dello sportivo o di chiunque pratichi
sistematicamente una significativa attività motoria
riguardano:

        ALLENAMENTO                              GARA
   (le abitudini alimentari da      (adattamenti    della    razione
   adottare tutti i giorni)         alimentare nei giorni precedenti
                                    e/o durante la gara stessa)
Gli alimenti naturali sono i cibi di
origine animale o vegetale che
compongono la razione alimentare e
che vengono assunti con o senza
manipolazioni culinarie.

Gli alimenti possono essere suddivisi
nei seguenti cinque gruppi.

I principi alimentari, intesi come
costituenti essenziali degli alimenti,
corrispondono, invece, ai protidi, ai
lipidi, ai carboidrati, all’acqua, ai sali
minerali e alle vitamine allo stato
puro.
Secondo l’OMS, il 35% dei casi di cancro è
riconducibile ad abitudini alimentari sbagliate.
La dieta che più rispetta le semplici e
fondamentali regole della corretta
alimentazione è quella mediterranea,
dichiarata nel 2010 patrimonio culturale
immateriale dell’umanità dall’Unesco.
12/18% di proteine,
45/60% di carboidrati,
20/35% di grassi
Quante calorie deve assumere un praticante sportivo?
La maggior parte dell'apporto calorico giornaliero (55-65% a seconda del tipo di pratica) deve
essere costituito dai carboidrati,

soprattutto quelli contenuti nei cereali, nei tuberi e nei legumi e, in misura minore, quelli contenuti
negli zuccheri semplici (zucchero comune, miele, marmellate, dolci, frutta e bevande zuccherate).

Le proteine devono, a seconda del tipo di pratica motoria e sportiva, rappresentare il 10-15% delle
calorie totali assunte nella giornata e dovrebbero preferibilmente essere una combinazione di
alimenti di origine animale (carne, pesce, uova, latte e latticini) e vegetale (legumi e cereali).

Il fabbisogno di proteine aumenta se l’allenamento è indirizzato allo sviluppo della forza e quindi
del trofismo muscolare o se il carico dell’allenamento è particolarmente impegnativo e l'attività
quotidiana.
Un’adatta combinazione degli alimenti è un fattore che qualifica enormemente lo stile alimentare
poiché consente di assimilare nel modo migliore le diverse sostanze o, addirittura, di evitarne la
perdita.

Il restante 25-30% dell’apporto calorico deve provenire dai lipidi che, se la pre-stazione fisica è di
lunga durata e di intensità bassa, vengono utilizzati come fonte energetica.
Un'altra esigenza importante
dei praticanti sportivi è
rappresentata dalla
necessità di assumere
abbondante acqua nell'arco
della giornata.
È evidente che le esigenze
idriche sono commisurate
alle perdite e, quindi, alle
condizioni climatiche ed
ambientali in cui viene svolta
l’attività.
Scala delle feci di
                           Bristol

Sviluppata e proposta per la prima volta in Inghilterra
da Heaton e Lewis dell'University Department of
Medicine, Bristol Royal Infirmary, fu suggerita dagli
autori come strumento di valutazione clinica nel 1997
sulla rivista Scandinavian Journal of
Gastroenterology,[6] dopo che un precedente studio
prospettico, condotto nel 1992 su un campione di
popolazione (838 uomini e 1059 donne), aveva
evidenziato un'inaspettata prevalenza di disturbi
della defecazione legati alla forma e al tipo delle feci.
Cosa sono le calorie?

Ogni alimento è caratterizzato da un certo numero di calorie
che corrispondono sostanzialmente all’energia contenuta in un
determinato cibo
Disturbi alimentari e body shaming

XXS                                   10XL
Fotografia e Cinema: quanto hanno influenzato i moderni canoni estetici?
In passato l’obesità femminile è stata associata al benessere e soprattutto alla fertilità

Fernando Botero – Monnalisa           Venere di Willendorf       GUSTAVE COURBET: "Le bagnanti", 1853
L’obesità maschile invece è stata spesso associata a ricchezza e potere.

Diego Velasquez, Alessandro del Borro
Coperchio di sarcofago (del cosiddetto Obeso).Prima metà III secolo a.C.. Firenze, Museo Archeologico Nazionale
Al contrario la malnutrizione è sempre stata una estrema conseguenza di
povertà e carestia o di periodi bui della Storia.
Anoressia e Bulimia sono
                                                           disordini alimentari difficili
                                                           e complessi che hanno
                                                           radici profonde nella
                                                           sensibilità e fragilità
                                                           dell’individuo.

                                                           Sono due realtà
                                                           tristemente moderne,
                                                           nate in periodo di
                                                           benessere e incentivate
                                                           dalla tecnologia e dai
                                                           messaggi sbagliati di
«I miei disegni mi hanno salvato dall’anoressia», Anneka
Reay, 28 anni                                              media e social.
body shaming
È un neologismo: body shaming (body-shaming) s. m. inv. Il fatto
di deridere qualcuno per il suo aspetto fisico. ♦ È una piaga del
nuovo millennio e colpisce chiunque, da Rihanna e Vanessa
Incontrada, da Gigi Hadid a Hilary Duff, da Val Kilmer al Wentworth
Miller di Prison Break.
Si tratta letteralmente di giudicare le forme del corpo delle
persone, in particolare attraverso il web e i social network. Una
tendenza a dir poco imbarazzante e inaccettabile per chiunque si
permetta di praticarlo anche involontariamente. Si pensa che sia
proprio del mondo femminile e invece anche gli uomini ne
subiscono gli effetti, seppur sicuramente in forma minore.
       http://www.treccani.it/vocabolario/body-shaming_%28Neologismi%29/
Il body shaming coinvolge anche il mondo
sportivo: commenti gratuiti e avvilenti che
sminuiscono i traguardi e i successi degli atleti.

È il caso delle arciere azzurre Guendalina
Sartori, Lucilla Boari e Claudia Mandia definite
«trio di Cicciottelle»

E di Michele Frangilli, Marco Galiazzo e Mauro
Nespoli classificati da qualcuno* come «brutti
anatroccoli» o "signor nessuno"…

* https://vavel.it/altrisport/2016/08/01/675513-olympic-stories-tiro-
con-larco-quando-i-brutti-anatroccoli-diventano-cigni.html
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