Guida dei atechisti ITINERARIO DI INIZIAZIONE CRISTIANA - ANNO - UCD Crema
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Scheda 1 - Chiamarsi per nome. I compagni di viaggio Indice Scheda 11 - Ai piedi della croce Presentazione pag. 4 Presentazione pag. 9 Scheda pag. 12 Scheda pag. 30 Scheda 2 - Incontriamo la comunità Scheda 12 - Nell’amore di Gesù Presentazione pag. 5 Presentazione pag. 10 Scheda pag. 14 Scheda pag. 31 Scheda 3 - Che cosa sappiamo di Gesù Scheda 13 - I suoi amici lo riconoscono Presentazione pag. 6 Scheda pag. 32 Scheda pag. 16 Scheda 14 - Imparo a pregare Scheda 4 - Un incontro che cambia la vita: Zaccheo Scheda pag. 34 Presentazione pag. 7 Scheda pag. 18 Scheda 15 - Parole per pregare Scheda pag. 36 Scheda 5 - Gesù chiama alcuni amici Scheda pag. 20 Scheda 16 - La strada della vera felicità Scheda pag. 38 Scheda 6 - Gli amici di Gesù Presentazione pag. 7 Scheda 17 - Prepariamo la cena del Signore Scheda pag. 22 Presentazione pag. 11 Scheda pag. 40 Scheda 7 - Il seminatore Scheda pag. 24 Scheda 18 - “Che bello con te!” Scheda pag. 42 Scheda 8 - La moltiplicazione dei pani Presentazione pag. 8 Scheda 19 - A tavola con la mia famiglia Scheda pag. 25 Presentazione pag. 11 Scheda pag. 43 Scheda 9 - Gesù l’amico dei bambini Scheda pag. 26 Scheda 10 - La Pasqua Presentazione pag. 8 Scheda pag. 28 font aperto font tracciato CENTRO EDITORIALE CREMASCO font aperto font tracciato CENTRO EDITORIALE CREMASCO Disegni a cura di Michela Martinenghi. standard Testi a cura dell’Ufficio Catechistico Dicoesano. versione lunga Editore ATTA Finito di stampare ottobre 2016 Bianco presso Fantigrafica srl - Cremona Tinte scure Tinte chiare
Chiamarsi per nome. SCHEDA 1 I compagni di viaggio Lo scopo del primo e secondo incontro è di favorire la conoscenza reciproca. Può accadere che i bambini si conoscano già perché frequentano la stessa scuola o per altri motivi. E’ comunque importante, anche a catechismo, curare l’esperienza del conoscersi/ riconoscersi. Un primo passo è imparare i nomi e usarli (vale per i bambini e per i catechisti). Prima di utilizzare la scheda predisposta, è bene proporre alcune attività ludiche per aiutare i bambini a raccontare qualcosa di sé. Ne indichiamo due: Gioco: “Tutti quelli che…”. Tutti sono seduti in cerchio. Il catechista inizia il gioco dicendo: “Tutti quelli che hanno un pallone a casa, cambiano posto (oppure: un cane, una bicicletta, i pattini…)”. L’importante è che siano date indicazioni non suggerite da qualcosa di visibile nel gruppo. A chi viene in mente una domanda, la propone al catechista in modo che tutti possano dare un contributo. Gioco: “L’intervista”. Attraverso semplici domande il catechista intervista ogni bambino: “Hai fratelli/ sorelle? Quale sport pratichi/ti piace? Quale cibo preferisci? Il nome dei tuoi genitori è…”. Le notizie raccolte possono essere successivamente riportate su un cartellone con l’ingrandimento della scheda predisposta. Per approfondire il tema della conoscenza e di come è bello fare amicizia si può proporre l’attività: “Il frutto da aprire”. Portate con voi un frutto un po’ particolare rispetto agli altri (es. l’avocado, la melograna ecc.). Mostratelo ai bambini e provate a stimolare la loro curiosità chiedendo loro “Sapete com’è questo frutto al suo interno?”. Dopo aver ascoltato alcune risposte, apritelo e invitateli a guardare dentro. Ac- compagnate i bambini a capire che per conoscere le cose bisogna osservarle con attenzione e pazienza. Oppure, a insaputa dei bambini, potete nascondere nel frutto un oggetto (ad es. una perla) per far capire che le persone nascondono nel cuore un tesoro che solo l’amicizia può far scoprire. Vedi scheda a pag. 12 4
Incontriamo la comunità SCHEDA 2 Lo scopo di questa tappa è quello di offrire ai bambini una prima conoscenza della comunità cristiana attraverso la visita di alcuni ambienti parrocchiali e l’incontro con qualche componente della comunità stessa. ORGANIZZIAMO LA VISITA Per preparare questa visita dobbiamo aver chiare: • Le attività fondamentali attraverso cui si struttura la vita comunitaria (liturgia, catechesi, vita frater- na, attenzione ai poveri) • Le persone che animano queste diverse iniziative • I luoghi principali in cui queste attività si svolgono La visita della Chiesa Moti bambini saranno già entrati in chiesa, qualcuno la frequenta abitualmente con i genitori o i nonni, per qualcuno invece sarà la prima volta. La prima cosa che si può far notare ai bambini è il clima di silen- zio e raccoglimento che regna in questo luogo; se c’è qualche persona in preghiera, è opportuno eviden- ziarne la presenza. E’ possibile poi raccontare, con l’aiuto dei bambini che dimostrano di conoscere già l’ambiente, che cosa accade in questo luogo: anzitutto la celebrazione dell’Eucarestia, poi la celebrazione degli altri sacramenti (ricordando il Battesimo al fonte, la Riconciliazione vicino ai confessionali, il Ma- trimonio, ecc.) Con una attenzione all’edificio sarà opportuno chiedere ai bambini di guardarsi attorno e: Notare gli elementi simbolici principali (acqua, oggetti particolari) Cercare il simbolo che si ripete più frequentemente (di solito la croce) Trovare il luogo più importante dell’edificio (normalmente l’altare e/o il tabernacolo con la custodia eu- caristica) È opportuno che la visita non sia animata solo dal catechista, ma coinvolga anche qualche persona della comunità che svolga un servizio particolare in chiesa: il sacerdote, il responsabile dei ministranti, un rap- presentante del gruppo liturgico, il sacrestano. La visita agli edifici parrocchiali Con lo stesso metodo utilizzato in chiesa, possiamo visitare altri locali parrocchiali e incontrare altri membri della comunità, facendo attenzione a mostrare l’articolazione della vita ecclesiale. Un’attenzione fondamentale Dobbiamo evitare di correre il rischio di voler raccontare e spiegare tutto e subito. L’esperienza di in- contro serve ad orientare i bambini, a costruire un indice della vita cristiana a partire dai luoghi e dalle persone della nostra comunità. Vedi scheda a pag. 14 5
Che cosa sappiamo di Gesù SCHEDA 3 Lo scopo di questa esperienza è iniziare una ricerca per conoscere veramente Gesù. Si fa precedere l’attività vera e propria da un momento di preparazione che i bambini possono svolgere a casa chiedendo ai genitori, ai fratelli, ai nonni di raccontare loro qualcosa di Gesù. All’incontro di cate- chismo si invitano alcune persone conosciute dai bambini (ad esempio una maestra della scuola, l’allena- tore sportivo, un missionario, un giovane…) cui chiedere di raccontare di Gesù. Per fare sintesi, sulla scheda ingrandita, si riportano le frasi dette dai bambini e dalle persone intervistate. Alcuni accorgimenti Davanti all’insieme di notizie raccolte, con i bambini potremo evidenziare: - Gli elementi che si ripetono con maggiore frequenza - I fatti più conosciuti della vita di Gesù Sono da correggere gli errori più clamorosi (episodi inesistenti, frasi non dette…), mentre non conviene fermarsi al momento su questioni teologiche o sui particolari. Si conclude raccogliendo gli aspetti positivi emersi dalla ricerca, ringraziando tutti quelli che hanno par- lato di Gesù, senza negare le difficoltà e i dubbi affiorati. La conclusione della scheda invita ad avviare una ricerca seria per conoscere veramente chi è Gesù e ali- mentare un positivo desiderio di incontrarlo. . Vedi scheda a pag. 16 6
Un incontro SCHEDA 4 che cambia la vita: Zaccheo Lo scopo della narrazione della storia di Zaccheo (Luca 19, 1-10) è di aiutare i bambini a riflettere su che cosa fa Gesù per cambiare la vita di Zaccheo. Prima dell’incontro con i bambini Per preparare la narrazione di un testo evangelico è necessario leggere più volte il testo con calma, aiu- tandosi possibilmente con qualche semplice commentario. Molto utile è l’applicazione della metodologia narrativa nella catechesi (per approfondire questa metodologia: R.Tonelli, La narrazione nella catechesi e nella pastorale giovanile, Elledici, Leumann (TO) 2002). Durante l’incontro Si ricorda che ogni narrazione richiede un ambiente adatto, dove i bambini siano seduti comodamente e predisposti all’ascolto. Nella scheda il testo evangelico è suddiviso in alcune domande per stimolare i bambini a capire chi è Zaccheo, che vita conduce, che cosa la gente dice di lui, che cosa fa Gesù. Alla fine invitiamo i bambini a compiere uno sforzo per scoprire il cambiamento avvenuto nella vita di Zaccheo dopo l’incontro con Gesù e le decisioni concrete da lui prese. Al termine della narrazione si possono raccogliere le impressioni finali dei bambini e aiutarli a rivolgersi direttamente a Gesù mediante qualche semplice preghiera spontanea. Vedi scheda a pag. 18 Gli amici di Gesù SCHEDA 6 In questo incontro vediamo come Gesù non è mai solo: è sempre in compagnia di coloro che chiama a seguirlo. Per comprendere Gesù bisogna stare con Lui. Ma non solo, Gesù ci chiama anche per imitarlo. Ciascuno di noi può diventare lo specchio di Gesù. Se vuoi diventare il riflesso di Gesù devi conoscerlo sempre meglio per imparare a vedere le cose della vita come Lui, a provare i sentimenti come Lui, a volere bene a tutti come Lui. In questo modo sei capace di diventare lo specchio di Gesù. Come attività i bambini potrebbero preparare uno specchietto da portare con sé. Inoltre su un foglio cia- scun bambino disegnerà la sua immagine scrivendo il proprio nome. Il catechista predisponga un cartellone con un disegno di Gesù e i suoi Apostoli intitolato: “CI SONO ANCH’IO!”. Ciascun bambino attaccherà il proprio disegno sul cartellone per dichiarare la propria di- sponibilità ad essere amico di Gesù. L’incontro si conclude con un momento di preghiera in cui ciascun bambino avrà formulato a Gesù una richiesta per diventare un suo “buon specchio”. Vedi scheda a pag. 22 7
La moltiplicazione dei pani SCHEDA 8 Si narra ai bambini il racconto della moltiplicazione dei pani nel vangelo di Giovanni. “Alzati quindi gli occhi, Gesù vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove possiamo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva bene quello che stava per fare. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo». Gli disse allora uno dei discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere». C’era molta erba in quel luogo. Si sedettero dunque ed erano circa cinquemila uomini. Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li distribuì a quelli che si erano se- duti, e lo stesso fece dei pesci, finché ne vollero. E quando furono saziati, disse ai discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato. Vedi scheda a pag. 25 La Pasqua: SCHEDA 10 La più grande festa degli ebrei e dei cristiani Ai bambini possiamo narrare la passione e morte di Gesù con le parole dell’evangelista Marco (Mc 14, 12-26.) Gesù arriva a Gerusalemme, accolto con gli applausi. Ma egli “sa” che è giunta la sua ora, il momento culminante della sua missione. Sarà processato e ucciso, poi risorgerà. Noi celebriamo questi avvenimenti nella Pasqua. Ma gli Ebrei, al tempo di Gesù, facevano la Pasqua festeggiando altre cose. Per gli Ebrei la liberazione dall’Egitto e l’alleanza al Sinai sono i fatti più importanti, dai quali nasce la loro fede in Dio. Per ricordarli mangiavano una cena: appunto la cena pasquale. E’ una cena rituale, da mangiare con tutta la famiglia riunita. Anche i cibi sono simbolici: agnello, vino, pane azzimo, erbe amare. Anche Gesù con la sua famiglia, cioè i suoi Apostoli, mangiò la Pasqua, secondo l’usanza del suo popolo. Solo che, al posto del pane azzimo e del vino, mise sul tavolo il suo corpo e il suo sangue, cioè la sua vita. È una nuova Pa- squa: la Pasqua dei cristiani. Prendendo spunto da Esodo 12, si racconta ai bambini la Pasqua ebraica. Insieme si cercano gli elementi comuni con la Pasqua cristiana. Un’altra attività potrebbe essere quella di preparare su un tavolo un grappolo d’uva, delle spighe di grano o un pane, più un calice e una patena (da chiedere al sacerdote) spiegando ai bambini che Gesù è presente tra noi nei doni del pane e del vino. Egli trasforma la nostra vita se noi glielo permettiamo. Diventando anche noi pane per gli altri collaboriamo con Gesù. Possiamo anche formulare un piccolo impegno: ringraziare ogni sera Gesù per il cibo e per qualcosa di bello che è accaduto durante la giornata. Vedi scheda a pag. 28 8
Ai piedi della croce SCHEDA 11 È necessario spiegare ai bambini il senso e l’importanza dell’esperienza che vivranno: mettersi ai piedi di Gesù crocefisso, guardare quanto ci ha voluto bene. In quel momento i bambini avranno la possibilità di rivolgersi, a tu per tu, a Gesù, per dirgli le cose che stanno loro particolarmente a cuore. Prima dell’incontro con Gesù in croce Prima di entrare nel luogo della contemplazione, i bambini preparano il loro dialogo con Gesù aiutandosi con la scheda intitolata “Ai piedi della croce”. L’incontro con Gesù in croce Il luogo può essere una cappellina, oppure l’altare del crocefisso presente in molte chiese; il crocefisso è al centro ben illuminato e visibile. I bambini sono accompagnati dal catechista che li invita a inginocchiarsi e successivamente a sedersi davanti a Gesù. Nel caso fosse necessario, il catechista può ricordare con sem- plici parole ciò che il bambino è chiamato a fare in quel momento. Il momento contemplativo può essere concluso con il dialogo riportato al termine della scheda “Ai piedi della croce”. Dopo l’incontro con Gesù in croce Riuniti i bambini in altro luogo rispetto a quello dell’adorazione, si possono raccogliere le loro impressio- ni, senza pretendere che tutti raccontino. Riflessione per il catechista Il tempo di adorazione è prezioso anche per il catechista: mentre si accompagnano i bambini e si sosta con loro davanti a Gesù, si possono affidare i bambini e le loro famiglie all’amore del Signore, vivendo in forma particolarmente intensa l’esercizio di intercessione che caratterizza il ministero del catechista. Vedi scheda a pag. 30 9
Nell’amore di Gesù SCHEDA 12 Lo scopo è di introdurre i bambini e i loro familiari a un gesto di carità vissuto dalla comunità. Affinché questa esperienza sia coerente rispetto all’intero percorso, è opportuno tener conto di alcune indicazioni di seguito riportate. Nell’amore di Gesù Proporre la partecipazione al gesto di carità solamente dopo aver contemplato il mistero dell’amore in Gesù crocifisso. Questo permette di presentare l’impegno come una risposta d’amore a Gesù: grazie a Lui, con Lui, per Lui, a modo suo compiamo quel gesto. Nella comunità e con le famiglie È importante inserirsi in un’opera di carità già esistente in parrocchia perché ciò stimola esperienze di condivisione, di incontro tra la parrocchia e le “nuove famiglie” dei bambini di sei anni che si approcciano al catechismo. Il catechista deve coinvolgere nella proposta oltre ai bambini anche le famiglie. È opportuno scegliere un’iniziativa concreta che richieda un lavoro da compiere, ad esempio: una raccolta di alimenti, la preparazione di alcuni pacchi per famiglie bisognose, la visita a qualche persona sola, an- ziana, ammalata, a una “casa famiglia” che accoglie persone in difficoltà. E’ invece sconsigliata una raccolta di soldi. Per concludere Per aiutare i bambini a ricordare e riflettere sull’esperienza vissuta si può proporre la compilazione della scheda intitolata “Nell’amore di Gesù”. Si conclude con la lettura della preghiera posta al termine della scheda. Vedi scheda a pag. 31 10
Prepariamo la cena del Signore SCHEDA 17 Verso la fine del primo anno di cammino è bene che il catechista prepari con i bambini la partecipazione all’eucaristia domenicale. Tale indicazione non significa che si tratti della prima messa a cui prendono parte questi bambini. Alcuni di loro, infatti, avranno già appreso a distinguere e valorizzare il giorno del Signore, anche e soprattutto mediante la partecipazione alla messa con i loro familiari. Nell’attuale con- dizione pastorale non sembra, però, questa la situazione più diffusa. L’obiettivo non è semplicemente quello di aiutare i bambini a introdursi nella celebrazione conoscendo momenti e gesti, ma di aiutarli a riscoprire il valore della domenica e della festa vissuta insieme in fami- glia e con tutta la comunità cristiana. Si propone ai bambini di “portare” all’eucaristia ciò che di più bello hanno vissuto durante il cammino di iniziazione cristiana. Si tratta di un’attenzione che può essere concretizzata in vari modi, uno dei quali è quello evidenziato dalla scheda mediante cinque semplici vignette che suggeriscono altrettante piccole azioni da vivere in gruppo con la presenza del catechista durante l’incontro di preparazione alla messa domenicale. Evidentemente il catechista potrà completare i ricordi dei bambini se questi non menzionas- sero dei momenti davvero importanti tra quelli vissuti. Vedi scheda a pag. 42 A tavola con la mia famiglia SCHEDA 19 Utilizzando la scheda recuperiamo il vissuto familiare dello stare a tavola per crescere con chi ci vuole bene. Diamo spazio al racconto delle abitudini familiari, per far emergere l’esperienza dello stare a tavola come mo- mento di relazione, di scambio di esperienze, di racconti che insieme e più del cibo ci fanno crescere. Possiamo suggerire ai genitori di introdurre la preghiera di ringraziamento e la benedizione della tavola privilegiando i momenti in cui tutta la famiglia è riunita; di coinvolgere i bambini nella preparazione della tavola, quando cade una ricorrenza particolare, scegliendo insieme a loro qualche segno di festa: un centrotavola, dei segnaposto costruiti insieme, una disposizione “artistica dei tovaglioli”. Vedi scheda a pag. 43 11
SCHEDA 1 DIMMI IL TUO NOME Ciao! Quanti amici! Come ti chiami? SCRIVI IL TUO NOME 12
Oggi ho scoperto i compagni di questo viaggio Con noi ci sono mamma, papà, il don e i catechisti PERCHÈ DOBBIAMO FARE QUESTO CAMMINO? C’È QUALCUNO CHE CI ATTENDE? 13
SCHEDA 2 LA NOSTRA PARROCCHIA LA NOSTRA CHIESA È DEDICATA A 14
ALL’ORATORIO CI INCONTRIAMO PER GIOCARE PREGARE STARE CON GLI AMICI CONOSCERE PERSONE NUOVE 15
SCHEDA 3 CHE COSA SAPPIAMO DI GESÙ L’HO CHIESTO A QUALCHE PERSONA. MI HANNO DETTO... 16
GESÙ, ANCHE TU UN GIORNO HAI CHIESTO AI TUOI AMICI: “ LE FOLLE CHI DICONO CHE IO SIA? “ (Lc 9,18) 17
SCHEDA 4 UN INCONTRO CHE CAMBIA LA VITA LEGGIAMO IL VANGELO: LA STORIA DI ZACCHEO (Lc 19,1-10) CHI È ZACCHEO? CHE COSA FA DI LAVORO? CHE COSA DICE LA GENTE DI LUI? CHE COSA FA GESÙ PER FAR CAMBIARE LA VITA A ZACCHEO? 18
OGGI GESÙ GUARDA ME NEGLI OCCHI, VIENE VERSO DI ME, SCEGLIE ME. HA VOGLIA DI STARE CON ME, DI ESSERMI AMICO, SENZA GUARDARE SE SONO BUONO O CATTIVO, E SENZA CHIEDEREMI NIENTE IN CAMBIO. A LUI OGGI DICO... 19
GESÙ CHIAMA SCHEDA 5 ALCUNI AMICI GESÙ HA CHIAMATO ALCUNI AMICI PER AIUTARLO A PARLARE DI DIO E A INDICARE LA STRADA PER ESSERE FELICI. MOLTI SUOI AMICI ERANO SEMPLICI PESCATORI. DAL VANGELO CONOSCIAMO I NOMI DEI 12 APOSTOLI (Mt 10,2-4) PROVA A CERCARLI CON IL CATECHISTA. 20
SIGNORE GESÙ IO VOGLIO ESSERE TUO AMICO PER TUTTA LA VITA. 21
SCHEDA 6 GLI AMICI DI GESÙ GIOCHIAMO A: LO SPECCHIO A COPPIE: IMITA QUELLO CHE FA IL TUO COMPAGNO SE VUOI DIVENTARE AMICO DI GESÙ DEVI IMPARARE A CONOSCERTI I MIEI PREGI I MIEI DIFETTI 22
DISEGNATI SU UN FOGLIO E SCRIVI IL TUO NOME. ATTACCA IL FOGLIO SUL CARTELLONE DOVE CI SONO I NOMI DEGLI APOSTOLI 23
IL SEMINATORE SCHEDA 7 GESÙ RACCONTA. “È TEMPO DI SEMINARE IL GRANO. IL SEMINATORE VA NEL CAMPO E SPARGE I CHICCI. ALCUNI FINISCONO SULLA STRADA E GLI UCCELLI LI MANGIANO. ALTRI VANNO TRA LE SPINE E LE PIANTINE SONO SOFFOCATE. ALTRI FINISCONO TRA I SASSI E MUOIONO PERCHÈ NON RIESCONO A METTERE RADICI. I CHICCI CHE CADONO NELLA TERRA BUONA CRESCONO E DIVENTANO GRANO. IL CONTADINO FA UN BUON RACCOLTO. I CHICCI DI GRANO SONO COME LA PAROLA DI DIO E IL TERRENO BUONO È IL CUORE DEGLI UOMOINI CHE LA RACCOLGONO”. 24
SCHEDA 8 DEI PANI DISEGNA QUANTI PANI E QUANTI PESCI CI SONO NEL CESTO CHE IL RAGAZZO OFFRE A GESÙ LA MOLTIPLICAZIONE 25
GESÙ L’AMICO SCHEDA 9 DEI BAMBINI I BAMBINI QUANDO VEDONO GESÙ GLI CORRONO SUBITO INCONTRO. GESÙ SORRIDE LORO, LI BENEDICE E LI PRENDE IN BRACCIO. GLI APOSTOLI INVECE VORREBBERO ALLONTANARLI. ALLORA GESÙ RIMPROVERA GLI APOSTOLI E DICE: “LASCIATE CHE I BAMBINI MI VENGANO VICINO”. 26
GESÙ CI DICE “ LASCIATELI, NON IMPEDITE CHE I BAMBINI VENGANO A ME; A CHI È COME LORO, INFATTI, APPARTIENE “ IL REGNO DEI CIELI 27
LA PASQUA SCHEDA 10 LA PIÙ GRANDE FESTA DEGLI EBREI LA PIÙ GRANDE FESTA DEI CRISTIANI CHE COSA VEDI NEI DUE DISEGNI? 28
PORTIAMO UN GRAPPOLO D’UVA, UNA SPIGA DI GRANO O UN PÒ DI PANE E UN CALICE. “ IO SONO IL PANE “ CHI HA SETE, “ VENGA A ME “ DELLA VITA E BEVA 29
AI PIEDI SCHEDA 11 DELLA CROCE GESÙ AI PIEDI DELLA TUA CROCE VOGLIO DIRTI Preghiamo insieme Lettore: SULLA CROCE VUOI BENE A TUTTI NOI. Tutti: GRAZIE, GESÙ! 30
NELL’AMORE SCHEDA 12 DI GESÙ DISEGNA IL GESTO D’AMORE CHE HAI VISSUTO CON LA TUA FAMIGLIA SIGNORE GESÙ, TU HAI AMATO OGNI UOMO E OGNI DONNA DEL MONDO. NOI NON SIAMO COME TE, MA POSSIAMO MUOVERE I NOSTRI PASSI SULLE TUE ORME. GUIDACI TU VERSO CHI SOFFRE, CHI PIANGE, CHI HA BISOGNO DI UN SORRISO. AMEN. 31
SCHEDA 13 I SUOI AMICI LO RICONOSCONO DUE AMICI DI GESÙ, DOPO LA SUA MORTE IN CROCE, CAMMINANO PER LA STRADA. VANNO VERSO IL VILLAGGIO DI EMMAUS. SONO TRISTI, PERCHÈ GESÙ NON È PIÙ CON LORO. AD UN CERTO PUNTO, UNO SCONOSCIUTO SI AVVICINA E CAMMINA ACCANTO A LORO. PARLANO INSIEME DELLA MORTE DI GESÙ. UNO DEI DUE GLI DICE: “RESTA CON NOI, PERCHÈ SI FA SERA E IL SOLE ORMAI TRAMONTA”. ENTRANO IN CASA E SI SIEDONO. MENTRE STANNO PER CENARE, LO SCONOSCIUTO PRENDE IL PANE, LO BENEDICE, LO SPEZZA E LO DISTRIBUISCE LORO. SOLO IN QUEL MOMENTO SI ACCORGONO CHE LA PERSONA CHE HANNO DAVANTI AGLI OCCHI È GESÙ. NEI GIORNI SEGUENTI GESÙ APPARE A TANTISSIME ALTRE PERSONE 32
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SCHEDA 14 IMPARO A PREGARE QUANDO PREGHI, PARLI A DIO COME AD UN AMICO. PUOI PREGARE IN QUALSIASI MOMENTO DELLA GIORNATA: AL MATTINO QUANDO TI SVEGLI, MENTRE VAI A SCUOLA, IN FAMIGLIA, QUANDO GIOCHI. BUONGIORNO, OGNI GIORNO SIGNORE, ABBI SIGNORE: IMPARO CURA DELLA MIA AIUTAMI A VIVERE COSE NUOVE. FAMIGLIA E UNA BELLA GRAZIE DI TUTTE LE PERSONE GIORNATA SIGNORE A CUI VOGLIO BENE 34
PUOI PREGARE DA SOLO NELLA TUA CAMERA, DICENDO LE PAROLE NELLA TUA MENTE O RECITANDO UNA PREGHIERA. PUOI PREGARE CON GLI ALTRI CRISTIANI. LA PREGHIERA PIÙ IMPORTANTE DEI CRISTIANI È LA MESSA. GIOCO CON I MIEI AMICI E SONO FELICE. GRAZIE, AL TERMINE DEL GIORNO PENSO DI AVER SIGNORE CERCATO DI FARE CIÒ CHE È BENE; SE QUALCHE VOLTA HO SBAGLIATO: PERDONAMI, SIGNORE, DAMMI LA FORZA DI FARE MEGLIO DOMANI 35
SCHEDA 15 PAROLE PER PREGARE COME PREGANO I CRISTIANI La preghiera di Gesù PADRE NOSTRO, CHE SEI NEI CIELI, SIA SANTIFICATO IL TUO NOME, VENGA IL TUO REGNO, SIA FATTA LA TUA VOLONTÀ, COME IN CIELO COSÌ IN TERRA. DACCI OGGI IL NOSTRO PANE QUOTIDIANO, E RIMETTI A NOI I NOSTRI DEBITI COME NOI LI RIMETTIAMO AI NOSTRI DEBITORI, E NON CI INDURRE IN TENTAZIONE, MA LIBERACI DAL MALE. AMEN Per metterci alla presenza del Signore GLORIA AL PADRE E AL FIGLIO E ALLO SPIRITO SANTO, COME ERA NEL PRINCIPIO, E ORA E SEMPRE, NEI SECOLI DEI SECOLI. AMEN 36
Per affidarci alla mamma di Gesù AVE, O MARIA, PIENA DI GRAZIA, IL SIGNORE È CON TE, TU SEI BENEDETTA FRA LE DONNE E BENEDETTO È IL FRUTTO DEL TUO SENO, GESÙ. SANTA MARIA, MADRE DI DIO. PREGA PER NOI PECCATORI, ADESSO E NELL’ORA DELLA NOSTRA MORTE. AMEN Quando muore qualcuno L’TERNO RIPOSO DONA LORO, O SIGNORE, E SPLENDA AD ESSI LA LUCE PERPETUA. RIPOSINO IN PACE. AMEN Per affidarci all’angelo custode ANGELO DI DIO CHE SEI IL MIO CUSTODE ILLUMINA, CUSTODISCI, REGGI, GOVERNA ME CHE TI FUI AFFIDATO DALLA PIETÀ CELESTE. AMEN 37
SCHEDA 16 LA STRADA DELLA VERA FELICITÀ HAI DECISO DI ESSERE AMICO DI GESÙ. E DI FARE CIÒ CHE È BENE? AIUTA, PERDONA, CONDIVIDI, FAI FESTA E SARAI SULLA STRADA DELLA VERA FELICITÀ perdonare aiutare 38
GESÙ CI DICE: “ “ AMATEVI GLI UNI GLI ALTRI COME IO VI HO AMATI con div ider e gioire PREGHIAMO SIGNORE GESÙ, DAMMI OGNI GIORNO LA FORZA DI AMARE COME TU HAI AMATO. 39
SCHEDA 17 PREPARIAMO LA CENA DEL SIGNORE OGNI DOMENICA I CRISTIANI RIVIVONO LA PASQUA DI GESÙ CELEBRANDO L’EUCARESTIA. ANCHE TU SEI INVITATO DOMENICA A MESSA. PREPARIAMOCI CON QUESTA ATTIVITÀ. 1 SEGNA IL CONTORNO DI UN PIEDE SU UN CARTONCINO 2 RITAGLIA LA FORMA DEL PIEDE E COLORA DA UNA PARTE 40
3 SCRIVI IL TUO NOME E QUELLO DEI GENITORI SU UN LATO SCRIVI 4 UNA COSA BELLA DEL CAMMINO FATTO INSIEME QUEST’ANNO 5 DOMENICA CON I COMPAGNI, PORTA L’ORMA AI PIEDI DELL’ALTARE DI GESÙ 41
SCHEDA 18 “CHE BELLO CON TE!” SONO STATO A MESSA CON I MIEI AMICI E I MIEI GENITORI. L’EPISODIO DELLA VITA DI GESÙ CHE HO ASCOLTATO ERA TUTTI GUARDAVANO IL PRETE QUANDO HA MOSTRATO C’ERA MOLTA GENTE, MA, SOPRATTUTTO, C’ERA UNA PERSONA IMPORTANTISSIMA. SCOPRI CHI È. SCRIVI QUI LA FRASE DEL VANGELO DI MATTEO 18,20. 42
SCHEDA 19 A TAVOLA È L’ORA DEL PRANZO. COSA MANCA SUL TAVOLO? DISEGNA CHI NON SI È ANCORA SEDUTO A TAVOLA DELLA TUA FAMIGLIA POI COLORA. CON LA MIA FAMIGLIA 43
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