LA COSTRUZIONE EUROPEA - Motore della crescita - RESPUBLICA - Fondazione Res Publica

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LA COSTRUZIONE EUROPEA
      Motore della crescita

      RESPUBLICA
      FONDAZIONE DI CULTURA LIBERALE
               “Honos et virtus”
PROPOSTE E IDEE PER RAFFORZARE
       L’ITALIA IN EUROPA

Finito di stampare a Milano nel mese di aprile 2019
NOTA DI PRECISAZIONE AL DOCUMENTO
Le misure e le indicazioni sotto riportate sono una sintesi delle proposte e delle visioni
emerse nel gruppo di lavoro che ha lavorato sul tema della costruzione europea.
Non rappresentano quindi le posizioni dei singoli partecipanti ai tavoli,
ma la posizione di Fondazione ResPublica che ha il tempo e lo spazio per esercitare
un libero confronto tra idee e proposte diverse, con il solo vincolo doveroso della
responsabilità verso l’interesse del Paese.

Hanno contribuito a titolo personale:
Carlo Altomonte - Professore di Economia dell’integrazione europea, Università Bocconi di Milano;
Patrizia Simona Bussoli – Responsabile Asset Allocation UBI; Claudio Casnedi – Recipero Capital
Solutions; Gregorio de Felice – Direttore Ufficio Ricerche e Studi Intesa San Paolo; Roberto Nicastro
– Senior Advisor Cerberus; Giuseppe Vegas – Università Cattolica del Sacro Cuore – Pop Fin.
Coordinamento:
Alessandro Stefano Barbina- Direttore Ufficio Studi Fondazione ResPublica
Matteo Callegari e Laura Carbone Ufficio Studi Fondazione ResPublica
Indice

1                                           2
INCLUSIVITÀ                                 SICUREZZA
CREARE LE CONDIZIONI PER SVILUPPARE         GARANTIRE IL COORDINAMENTO DELLE
NUOVI STRUMENTI DI WELFARE DI LIVELLO       POLITICHE MIGRATORIE E RAFFORZARE
EUROPEO CAPACI DI INCIDERE SUL BENESSERE    LE CAPACITÀ DELL’UE DI RISPONDERE E
DELLE FASCE PIÙ DEBOLI E AI MARGINI         PRESIDIARE I PROPRI CONFINI E FRONTEGGIARE
DEI PROCESSI DI GLOBALIZZAZIONE             LE MINACCE DEL TERRORISMO.

PAGINA 1                                    PAGINA 5

3                                           4
GOVERNANCE                                  GIOVANI
ECONOMICA                                   RAFFORZARE I VALORI COMUNI DELLA
CONDIVIDERE I RISCHI FINANZIARI TRA PAESI   CITTADINANZA EUROPEA E CREARE LE
E COMPLETARE L’UNIFICAZIONE DEI MERCATI     CONDIZIONI PER SVILUPPARE NUOVE
PER GARANTIRE MAGGIORI OPPORTUNITÀ E        FORME DI IMPRESA TRA I GIOVANI
RISORSE PER LE IMPRESE                      PAGINA 13
PAGINA 9

ANNEX
8 GRANDI BENEFICI DELLA
COSTRUZIONE EUROPEA
PAGINA 17
Introduzione

Le elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo del maggio 2019 sono una sfida
primaria per rilanciare il processo di costruzione europea verso una nuova visione dell’Europa
più vicina ai desiderata dei cittadini e maggiormente capace di contribuire al benessere
economico sociale dei 27 stati membri.
Molti tra gli accadimenti recenti impongono un ripensamento dei fondamenti del
progetto europeo quale garanzia per il futuro dell’UE.
Fondazione ResPublica è da anni interlocutore credibile per le Istituzioni nazionali
ed europee, agisce in maniera apartitica e si pone da sempre come obiettivo primario
la crescita e lo sviluppo dell’Italia all’interno della comune casa europea.
Obiettivo di questo lavoro è presentare spunti e proposte che il Governo italiano potrà
utilizzare nella discussione con i partners europei al fine di consolidare la posizione
dell’Italia in Europa e per agire a beneficio dei cittadini.
Ulteriori temi sarebbero meritevoli di essere affrontati, ma abbiamo voluto concentrare
in questo documento proposte concrete e rapidamente implementabili su quattro macro-aree
(Inclusività, Sicurezza, Politiche Economiche, Giovani) che possano sin da subito
essere percepite positivamente ed impattare concretamente sulla vita delle persone.
In conclusione al testo abbiamo voluto inserire una breve appendice a disposizione
dei cittadini per ricordare i principali benefici e vantaggi che la costruzione europea
ha permesso di raggiungere.

Eugenio Belloni                                                            Roberto Maroni
RIPENSARE LA COSTRUZIONE EUROPEA

Abbiamo il dovere di ripensare il modo in                Dobbiamo cambiare l’Europa attuale per esse-
cui opera l’Unione in ambito politico eco-               re nuovamente l’avanguardia dello sviluppo e
nomico e monetario, affinché il processo                 rispondere alle sfide del nostro tempo. Contro
di    costruzione     europea      possa     torna-      le politiche di austerità, va promossa la dispo-
re ad essere un fattore chiave della crescita            nibilità di finanziamenti e la modernizzazione
delle nostre economie e dello sviluppo                   delle nostre imprese per creare campioni globali
sociale. Rendere evidenti i benefici che il              dell’innovazione.
progetto di costruzione europea ha portato a             Crediamo che i grandi temi che l’Italia dovrà
favore dei cittadini e stimolare la riflessione          affrontare nelle sedi europee, al fine di
sulla fornitura di maggiori ‘beni pubblici’              individuare soluzioni coordinate riguardino:
europei, è la via maestra per invertire il pensiero
“euroscettico” che si diffonde tra i Paesi UE.           1. INCLUSIVITÀ
La discussione sul futuro dell’Unione rara-
                                                         Creare le condizioni per sviluppare nuovi stru-
mente riesce a scaldare i cuori dei cittadi-
                                                         menti di welfare di livello europeo capaci di inci-
ni. L’efficienza del nostro sistema economi-
                                                         dere sul benessere delle fasce più deboli e ai mar-
co è però condizione indispensabile per la
                                                         gini dei processi di globalizzazione.
prosperità ed il benessere socio-economico
poichè impatta direttamente sulla vita quotidia-
                                                         2. SICUREZZA
na di ogni cittadino e residente nell’area euro.
L’entrata nella valuta comune, ha aumen-                 Garantire il coordinamento delle politiche migra-
tato la stabilità, ridotto i costi e incremen-           torie e rafforzare le capacità dell’UE di rispondere
tato gli scambi tra i paesi dell’eurozona:               e presidiare i propri confini e fronteggiare le mi-
i commerci tra paesi UE sono passati dal 13 al           nacce del terrorismo.
20% del PIL e sono aumentati significativamente
gli Investimenti Diretti Esteri tra paesi europei.       3. GOVERNANCE ECONOMICA
                                                         Condividere i rischi finanziari tra Paesi e comple-
Per sostenere e sviluppare ulteriormente que-
                                                         tare l’unificazione dei mercati per garantire mag-
sto processo dobbiamo migliorare diversi aspet-
                                                         giori opportunità e risorse per le imprese.
ti dell’ambiente economico e del mercato del
lavoro. La flessibilità del lavoro è un aspetto
                                                         4. GIOVANI
fondamentale sia per aumentare e mantenere la
competitività, sia perché rende molto più rapida         Rafforzare i valori comuni della cittadinanza eu-
 la risposta ai cambiamenti e l’adeguamento alle         ropea e creare le condizioni per sviluppare nuove
nuove realtà economiche, facilitando la crea-            forme di impresa tra i giovani dei Paesi UE.
zione di nuovi posti di lavoro. Gli analfabeti del
XXI secolo non saranno coloro che non sanno leggere e    Questi quattro grandi temi, saranno centrali nel
scrivere, ma coloro che non sapranno imparare e disim-   disegnare l’Europa di domani e garantire un futu-
parare e imparare nuovamente (Alvin Toffler).            ro al progetto di costruzione europea.
1
INCLUSIVITÀ
1_INCLUSIVITÀ

CREARE LE CONDIZIONI PER SVILUPPARE NUOVI STRUMENTI
DI WELFARE DI LIVELLO EUROPEO CAPACI DI INCIDERE
SUL BENESSERE DELLE FASCE PIÙ DEBOLI E AI MARGINI
DEI PROCESSI DI GLOBALIZZAZIONE

La globalizzazione e l’ interscambio tra Paesi                necessità di soluzioni abitative e per la mobilità
hanno accresciuto il benessere in tutte le eco-               a misura di anziano. L’invecchiamento della po-
nomie che hanno preso parte a questo processo;                polazione potrà anche, all’opposto, creare nuove
l’apertura dei mercati in tempi brevi, ha tuttavia            possibilità di occupazione, per garantire servizi
aumentato la sensazione di insicurezza tra coloro             di assistenza, ma anche di intrattenimento e at-
che sono risultati più esposti alla concorrenza inter-        tività per la popolazione più anziana, fino all’of-
nazionale, accentuando in alcune fasce di popo-               ferta di soluzioni di “elder housing”.
lazione la percezione di un aumento delle disu-
guaglianze.                                                   Anche la vita lavorativa sta subendo radicali
                                                              trasformazioni dovute agli effetti combinati
Gli obiettivi dell’UE e del Mercato Unico ave-                del progresso tecnologico, della globalizzazione
vano lo scopo di assorbire questi scompensi e                 e della crescita del settore dei servizi; con la con-
proteggere i cittadini europei dalle distorsioni              testuale ridefinizione di interi settori dell’economia
del mercato, garantendo condizioni di crescita                attraverso i modelli dell’economia collabo-
sostenibile tra i Paesi. Per ovviare a questi ef-             rativa (sharing economy) la disintermediazione
fetti è opportuno definire parallelamente all’U-              tramite piattaforme online (per la vendita di beni
nione Economica e Monetaria misure per la                     e l’offerta di servizi) e le opportunità offerte del-
creazione di un’ Unione Sociale e Solidale                    le nuove forme di “smart working”. La forza
tra i Paesi europei attraverso meccanismi di                  lavoro dovrà far fronte al ritmo accelerato dei
welfare di livello europeo per l’occupazio-                   cambiamenti, sia per acquisire nuove competen-
ne e contro la povertà.                                       ze, quanto per adattarsi a nuovi modelli com-
                                                              merciali o a nuove preferenze dei consumatori.
Agli effetti della concorrenza internazionale si
sono sommati nei Paesi UE rapidi cambiamenti                  Un maggiore sforzo dovrà essere dedicato a
in grado di incidere fortemente sugli aspetti                 modernizzare i sistemi d’istruzione e di forma-
sociali: dall’invecchiamento demografico ai nuovi             zione e per ampliare i programmi di appren-
modelli familiari, dalla velocità della digitalizza-          dimento permanente, allo scopo di pro-
zione alle nuove forme di lavoro e agli effetti               muovere la mobilità occupazionale e gestire
della globalizzazione e dell’urbanizzazione, si               il problema dello squilibrio tra domanda e of-
tratta di trovare soluzioni coordinate di livel-              ferta di competenze. L’introduzione di forme
lo europeo per rispondere al meglio a queste sfide.           di apprendimento costante, durante la vita la-
                                                              vorativa, consentirà di rispondere in manie-
La crescente longevità nei paesi europei inci-                ra efficace ad un mercato del lavoro non più
derà notevolmente sulle politiche pubbliche e                 in grado di garantire una continuità lavorativa
sul costo dei servizi sociali: entro il 2030 le popola-       (e contributiva) ma caratterizzato da periodi di
zioni dei paesi UE presenteranno l’età media più              lavoro intervallati a periodi di nuova formazione.
alta al mondo, con ripercussioni che andranno
oltre il settore sanitario e assistenziale, inciden-
do sul sistema di istruzione, e l’housing, con la

                                                          2
1_INCLUSIVITÀ

PROPOSTE E PROVVEDIMENTI

1. Aumentare le risorse economiche                       programmazione web all’agricoltura sostenibile),
europee a tutela dei lavoratori                          affinché le stesse possano essere spendibili sul
                                                         mercato sul mercato del lavoro (es. ECDL).
L’introduzione di una “web tax” potrebbe rap-
presentare la strada per reperire nuove risorse da       3. Agire per sostenere le nuove marginalità
destinare a forme di protezione sociale su base          economiche
comunitaria. La web tax è però uno strumento
difficilmente implementabile a livello nazionale,    L’attenzione verso le fasce economicamente più
mentre un provvedimento coordinato a livello         deboli è uno dei campi dove l’Europa può far
europeo, consentirebbe invece l’introduzione         sentire maggiormente il proprio sostegno a fian-
di un prelievo omogeneo. Le nuove tecnolo-           co dei Paesi Membri. Si propone di rafforzare
gie e lo sviluppo di internet avranno certamente     il Fondo Europeo per l’aiuto agli indigen-
effetti sull’occupazione, ma il loro impatto non     ti (FEAD) istituito con il budget 2014-2020. Il
è ancora stimabile in molti settori. Per que-        Fondo dispone attualmente di una dotazione
sto motivo i proventi di una web tax europea         di 3,8 miliardi di euro e fornisce beni di pri-
dovrebbero essere destinati a finanziare politi-     ma necessità (cibo, vestiario) alla popolazione
che comunitarie a sostegno dell’avviamen-            in difficoltà. I risultati conseguiti nel primo ci-
to al lavoro e alla formazione, per agevolare la     clo di finanziamento sono stati molto positivi;
ricerca di nuove forme di occupazione e bilan-       il nuovo FEAD dovrebbe prevedere un aumento
ciare gli effetti delle tecnologie digitali.         di risorse da indirizzare verso i progetti che hanno
                                                     dimostrato i migliori risultati nella lotta alla po-
 2. Creare un mercato del lavoro più flessibile vertà nei paesi UE.
 puntando sul life long learning
                                                      4. Allargamento del programma Erasmus
Nei prossimi anni sarà sempre più importante Pro per diffondere le best practices
sviluppare modelli e strumenti di apprendimento
per aiutare a realizzare il principio di “life long Le nostre imprese sono sempre più integrate
learning” e massimizzare le opportunità offerte tra Paesi UE: la condivisione di modelli di suc-
delle nuove tecnologie e dell’”online learning”. cesso può essere la chiave per rendere i nostri
L’UE dovrebbe sviluppare bandi per finanziare prodotti e servizi più competitivi sui mercati
l’avvio di strumenti innovativi di auto-ap- extra-europei. Il programma Erasmus pro, che
prendimento che consentirebbero di diversi- prevede la possibilità per i lavoratori di effettua-
ficare e ampliare le competenze dei lavoratori. re esperienze in altri paesi, è attualmente attivo
L’accesso a tali strumenti sarebbe gratuito per i solo per i lavoratori di pochi settori (es. Istruzio-
cittadini europei, e consentirebbe di acquisire mag- ne): l’Italia dovrebbe proporre l’allargamento
giori professionalità e garantire nuove opportu- di Erasmus Pro alle imprese innovative e
nità lavorative. Il sistema dovrebbe prevedere la operanti nel digital devolpment, alle imprese dei
validazione e certificazione delle competenze servizi sanitari, e ai funzionari degli uffici pub-
acquisite (nei più diversi settori innovativi: dalla blici impegnati nella gestione del territorio con

                                                     3
1_INCLUSIVITÀ

l’obiettivo di diffondere le eccellenze e le best
practices europee.

5. Lavorare per il superamento della diversità
di genere.

Nell’UE permangono ancora differenze di salari
tra uomini e donne; per superare il pay gap si
propone di agire con una normativa europea per
la trasparenza dei trattamenti economici
nelle aziende e negli uffici pubblici. L’obiettivo
è di garantire una maggiore disponibilità di dati
tra settori e paesi e aiutare l’emersione di situa-
zioni di ingiustificata differenza salariale .

6. Piano Juncker per il sostegno alle
economie nazionali

L’Italia è tra i paesi che ha maggiormente be-
neficiato del “Piano Juncker”: 9,2 mld diretti
e oltre 50 mld attivati. Nell’attuale congiun-
tura economica abbiamo bisogno di rafforzare
la domanda interna: è quindi prioritario, non
solo per l’Italia, prevedere il rifinanziamento ed
il rafforzamento del budget del Piano nel pros-
simo bilancio UE, per sfruttare la “leva” a bas-
so costo (garantita dal rating AAA della BEI) e
finanziare progetti ad alto impatto econo-
mico e occupazionale che possano sostenere
nel breve periodo l’economia soprattutto nelle
Regioni più fragili.

                                                      4
2
SICUREZZA
2_SICUREZZA

GARANTIRE IL COORDINAMENTO DELLE POLITICHE
MIGRATORIE E RAFFORZARE LE CAPACITÀ DELL’UE
DI RISPONDERE E PRESIDIARE I PROPRI CONFINI E
FRONTEGGIARE LE

Il 1° gennaio 2019 erano oltre 30 milioni le per-         permanente aumenterà fino a 1000 unità,
sone nate al di fuori dell’UE e soggiornanti le-          ossia oltre il doppio della vecchia Frontex.
galmente nell’Europa a 27. Si tratta di persone
arrivate negli ultimi decenni per ragioni diverse   Un tema che richiederà una risposta urgen-
(migranti economici, motivi di studio, prote-       te riguarda la gestione dei richiedenti asilo: dal
zione o ricongiungimento familiare). Sebbene        1997 il Regolamento di Dublino stabilisce che
la migrazione nell’UE sia ancora relativamente      il richiedente asilo deve presentare domanda nel
modesta rispetto ad altre parti del mondo, i re-    primo Stato membro d’arrivo. La crisi dei rifu-
centi movimenti migratori, in un lasso di tempo     giati ha dimostrato tuttavia le lacune di questa
relativamente breve, hanno generato tensioni in     normativa, e l’esigenza di “riformare Dubli-
molte parti d’Europa. Serve una nuova cultura       no” introducendo nuovi metodi di colloca-
dell’integrazione a livello europeo basata su prin- mento dei rifugiati. Dal 2015, su iniziativa della
cipi di rispetto della persona, nei confronti del   Commissione sono stati istituiti alle frontiere
migrante, e di accettazione dei valori fondanti     Sud dell’UE (Grecia e Italia) i primi Centri di
dell’Unione Europea.                                prima identificazione e registrazione dei
                                                    rifugiati, i cosiddetti “hotspot”. La gestione di
Allo stato attuale alcune rotte migratorie rendo- questi centri ha caricato un peso significativo sui
no particolarmente vulnerabili alcuni Paesi, tra paesi ospitanti e richiederà in futuro una mag-
cui l’Italia. L’Agenzia Europea per il con- giore solidarietà da tutti i Paesi europei.
trollo delle frontiere (Frontex), istituita nel
2004, si è a lungo appoggiata agli Stati membri, L’elevato numero di richiedenti asilo è anche
sotto il coordinamento UE. Questa soluzione ha causato delle tensioni civili che interessano
caricato i Paesi più esposti di una maggiore re- molti paesi di origine dei migranti: l’UE ha
sponsabilità nella gestione dei flussi e nelle pro- il dovere di intensificare la collaborazione con
cedure di accoglienza. Dal 2015, per far fronte alcuni governi (in Africa e Medio Oriente) per
all’emergenza, i mezzi e le risorse per le opera- incentivare lo sviluppo economico e la pacifica-
zioni marittime dell’UE sono aumentati grazie zione delle aree di guerra ed il rispetto dei diritti
alle operazioni congiunte, coordinate dell’UE, umani, affrontando alla radice le cause della
Poseidon, Triton (oggi Themis) e Sophia, migrazioni.
che utilizzano però i mezzi messi a disposi-
zione volontariamente dai diversi paesi.            I recenti attentati di Bruxelles, Parigi e Berlino
                                                    hanno ribadito infine l’importanza di coordi-
Per presidiare le frontiere europee da ottobre nare gli sforzi sul tema sicurezza alle frontiere
2016 è stata attivata la nuova Agenzia della europee: il terrorismo non si ferma ai con-
Guardia di Frontiera e Costiera Europea. fini nazionali, ma necessita di una sempre più
A differenza di Frontex, la nuova Agenzia non stretta collaborazione tra le polizie dei vari stati
dipende dagli Stati membri, ma dispone di mezzi membri per la protezione dei cittadini.
e personale autonomo. Entro il 2020 il personale

                                                      6
2_SICUREZZA

PROPOSTE E PROVVEDIMENTI

1. Spostare il controllo delle frontiere dalla          3. Ampliare le relazioni diplomatiche ed
responsabilità dei singoli Paesi alla Commissione       economiche tra UE e paesi di origine
                                                        dei migranti
Accelerare la piena operatività della nuova
Agenzia Europea della Guardia di Frontiera e           E’ necessario rafforzare i poteri del Rappresen-
Costiera, consentendo all’Unione Europea di            tante Speciale per le Migrazioni e i Rifugia-
agire in maniera autonoma a difesa dei confini         ti, per trattare e stringere accordi diretti con i
comuni. L’Agenzia, sotto il coordinamento del-         Paesi di provenienza dei migranti, almeno fino
la Commissione, deve divenire la responsabile          a quando le condizioni in Libia saranno stabiliz-
unica nella gestione delle procedure di en-            zate. La Commissione deve accelerare gli sforzi
trata nell’UE, gestendo le misure di identifi-         affinché cessino le violenze nei paesi prin-
cazione dei migranti e lo spostamento in nuovi         cipali di origine delle migrazioni (in primis
“hotspot” idonei a svolgere questo ruolo.              Libia, Siria, Somalia) utilizzando, primariamen-
                                                       te, i canali diplomatici ed economici. Tali sfor-
 2. Gestire i flussi di migranti da paesi extra-UE zi diplomatici, che non possono essere portati
 in modo unificato dall’Europa                         avanti sulla base delle iniziative dei singoli stati
                                                       membri, debbono mirare a risolvere i conflitti in
L’apertura degli “hotspot” in Italia e Grecia quei paesi da dove partono le migrazioni.
nel 2015 ha creato una forte pressione su questi
due paesi. La creazione di nuovi centri gesti- 4. Gestione europea dei collocamenti dei
ti dall’Europa, ma posti ai confini esterni migranti basata sul principio di “burden
dell’UE è una soluzione auspicata dall’Italia, ma sharing”
anche da molti Paesi Europei. Per la principa-
le rotta di migrazione tuttavia, la creazione di Le attuali proposte di ripartizione dei richiedenti
“hotspot” a Sud della Libia, si scontra con l’at- asilo (aventi diritto di protezione) avanzate per
tuale instabilità libica e l’indisponibilità di Ciad e superare la logica di Dublino e basate su popola-
Niger. La Commissione Europea (non i singoli zione e PIL, così come la controproposta recen-
paesi) deve incaricarsi di trovare accordi con temente avanzata dalla Bulgaria, non sono state
questi Stati e stanziare le risorse necessarie ancora accettate dai paesi Europei. Vanno intro-
per gestire il fenomeno migratorio più vicino ai dotti principi di “burden sharing” attraver-
paesi di origine; questo consentirebbe inoltre, a so compensazioni per i Paesi che accolgono un
coloro non in possesso dei requisiti per la richie- numero più alto di migranti. Alcuni centri di
sta di asilo, di evitare di intraprendere un lungo permanenza a lungo termine per rifugiati,
e pericoloso viaggio verso i paesi europei.            gestiti dall’UE, potrebbero essere collocati anche
                                                       in paesi extra UE, attraverso accordi tra l’Unio-
                                                       ne e paesi amici (es. Paesi Balcanici, Ucraina,
                                                       Turchia).

                                                    7
2_SICUREZZA

5. Rafforzamento della sicurezza interna europea
e lotta a terrorismo e criminalità organizzata

Trasformare l’attuale agenzia incaricata di far ri-
spettare la legge dell’UE (Europol) in una vera
forza di polizia a livello federale con compi-
ti specifici (es: terrorismo, sicurezza informatica)
e avente competenza sulle minacce esterne che
riguardano l’UE, coordinando le forze dei vari
Paesi. Particolare attenzione andrà posta sulla si-
curezza dell’infrastruttura digitale dell’UE, ridu-
cendo la dipendenza dalle imprese (spesso tech
Companies extra-europee) che attualmente de-
tengono una posizione dominante sul mercato.

6. Rafforzamento della politica esterna e di
difesa comune

Consolidare le sinergie per istituire una forza
comune di difesa tra gli Stati membri in-
teressati ad una maggiore integrazione europea.
Parallelamente è auspicabile la creazione di forze
rapide a livello dell’UE con un comando milita-
re di intervento sotto controllo civile.
Una forza militare comune consentirà all’Europa
di poter dialogare da una posizione di maggiore
forza in molti consessi interazionali.

                                                       8
3
GOVERNANCE ECONOMICA
3_GOVERNANCE ECONOMICA

CONDIVIDERE I RISCHI FINANZIARI TRA PAESI E COMPLE-
TARE L’UNIFICAZIONE DEI MERCATI PER GARANTIRE
MAGGIORI OPPORTUNITÀ E RISORSE PER LE IMPRESE

L’euro ha portato stabilità monetaria all’interno               necessario che l’Unione Europea possa utilizzare
dell’Unione facilitando lo sviluppo del mercato                 strumenti di finanza pubblica in grado di stabi-
unico, ma molto resta ancora da fare: completa-                 lizzare la domanda aggregata europea, at-
re l’Unione bancaria, favorire l’integrazione tra le            traverso trasferimenti tra Stati. A questo sco-
economie UE, rafforzare la spesa attraverso un bu-              po è necessario disporre di maggiori entrate per il
dget “autonomo” e promuovere il coordinamen-                    bilancio UE, provenienti dal trasferimento di una
to sulle politiche fiscali.                                     piccola parte della tassazione del reddito d’impresa
L’euro, a venti anni dalla sua introduzione, ha mo-             dalle casse nazionali a quelle europee, per garantire
strato l’importanza di una moneta stabile e forte.              maggiore autonomia d’azione alle politiche comu-
Grazie alla moneta unica l’inflazione in Italia si è            nitarie. Al contempo è necessario proseguire nella
mantenuta sensibilmente al di sotto di quella dei               creazione di un mercato dei capitali comu-
decenni precedenti. Il tasso di cambio dell’euro                ne tra i paesi europei (Capital Market Union)
è rimasto sorprendentemente basso nonostante la                 per meglio affrontare quei rischi finanziari che oggi
crisi iniziata nel 2008.                                        rappresentano una minaccia per tutti i Paesi.
Senza l’euro, i paesi europei avrebbero dovuto fare             Nonostante l’introduzione di un meccanismo unico
i conti con ampie fluttuazioni dei cambi e interes-             di risoluzione delle crisi per le banche in fallimen-
si crescenti, come l’Italia ha sperimentato all’inizio          to e l’adozione della Direttiva sul sistema di garan-
degli anni novanta. Tra il 1992 ed il 1995, a seguito           zia dei depositi, la struttura bancaria dell’area
dell’aumento del debito pubblico, lo ‘spread’ tra               dell’euro è ancora frammentata lungo i confini
Italia e Germania era di oltre 600 punti; con il per-           nazionali. La separazione del rischio del debito so-
corso di adesione all’euro, l’Italia ha beneficiato di          vrano dai sistemi bancari nazionali è uno dei temi
un enorme risparmio sui conti pubblici: i tassi di              principali sui quali è urgente trovare nuove soluzio-
interesse sul BTP a 10 anni sono passati dal 13,5%              ni e su cui l’Italia è fortemente esposta. La crisi ha
nel 1995 al 4% nel 1999, generando risparmi quan-               accentuato il peso dei debiti pubblici all’interno dei
tificabili in diverse centinaia di miliardi (50 miliardi        bilanci delle principali banche nazionali: è opportu-
nel solo 2018 secondo le stime della Commissione).              no, anche al fine di completare l’Unione Bancaria,
La moneta unica si è inoltre affermata come la                  trovare soluzioni che portino a slegare definitiva-
seconda valuta di riserva al mondo, dopo il                     mente i rapporti tra sistemi bancari e debiti
dollaro, dando agli Stati della zona euro e di tutta            degli Stati, affinché una prossima crisi non contagi
l’UE un maggiore peso politico ed economico sul-                il sistema bancario e del credito.
la scena internazionale.                                        Infine, l’innovazione nei sistemi di pagamen-
L’euro è nato tuttavia con un difetto originario, in            to e digitali, e la riduzione del contante circolante
quanto non sostenuto da una politica economica                  sono fenomeni che possono aiutare a combattere
e di bilancio comune. L’efficacia della politica                l’economia sommersa. Il maggior utilizzo della mo-
monetaria non può continuare ad essere slegata da               neta digitale dovrà essere facilitato quanto possibi-
una politica fiscale “federale”, che possa bilanciare           le e reso conveniente per acquirente e venditore,
gli interventi della BCE in caso di shock econo-                omogeneizzando e riducendo le commissioni
mici negativi. Per raggiungere questo obiettivo è               che ancora oggi ne limitano l’uso.

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3_GOVERNANCE ECONOMICA

PROPOSTE E PROVVEDIMENTI

1. Rafforzamento del budget europeo                    tale sussidio potrebbe avvenire sulla base dei
                                                       trattati esistenti e potrebbe in parte replicare il
Il budget europeo per i prossimi 7 anni (2021-         sistema statunitense dove la responsabilità è pri-
2027) sfiorerà quota 1.200 miliardi di euro, che       mariamente in capo ai singoli stati: solo quando
rappresentano però solo l’1% del PIL UE. Un            uno Stato supera la soglia del 5% di disoccu-
rafforzamento delle politiche di bilancio dell’U-      pazione si attiva un programma ordinario “fe-
nione è indispensabile per aumentare la capacità       derale”, cofinanziato al 50%, che garantisce un
di incidere dell’UE, ma richiede di individuare        allungamento del periodo di disoccupazione (in
nuove risorse. Vanno individuate quote di tas-         casi di crisi acuta il Congresso può definire un
sazione ordinaria (non nuove tasse) da trasferire      programma di finanziamento straordinario). Le
dagli Stati Membri all’UE per finanziare stabil-       risorse per un intervento di questo tipo in Euro-
mente politiche a livello europeo: ad esem-            pa sarebbero limitate e stimabili inizialmente in
pio il trasferimento potrebbe riguardare un pun-       circa 10 miliardi.
to percentuale degli introiti nazionali da reddito
di impresa, calcolato su una base imponibile co- 3.Una risk sharing per il sistema bancario europeo
mune. Queste risorse trasferite dagli Stati Mem-
bri sarebbero destinate al budget UE per attuare La crisi ha mostrato che il concetto di ‘sistemi
politiche fiscali “federali” capaci di agire in si- bancari nazionali’ all’interno di un’unione mo-
nergia con la politica monetaria della BCE.         netaria è obsoleto e rischioso. La stessa crisi ha
                                                    tuttavia accentuato il peso dei debiti sovrani
 2. Programma europeo comune sulla                  all’interno dei bilanci delle principali banche
 disoccupazione                                     nazionali. Occorre avviare un percorso bilan-
                                                    ciato di riduzione e condivisione dei rischi tra
L’istituzione di un meccanismo di assicurazio- paesi membri. Una strada è quella di introdurre
ne comune contro la disoccupazione nell’a- incentivi per limitare le partecipazioni
rea euro può rappresentare un primo passo verso sovrane nei bilanci delle banche europee,
la creazione di un capacità fiscale comune per definendo come benchmark l’obiettivo di rispec-
affrontare gli shock asimmetrici e come mezzo chiare all’interno dei bilanci delle banche la stessa
per rafforzare la dimensione economico- sociale ripartizione tra debiti sovrani presente nel bilan-
dell’UE. Rappresenterebbe inoltre, un segnale cio della BCE (secondo il principio di Capital
positivo sull’irreversibilità della valuta comune Key Rule). Una distribuzione dei debiti sovrani
e contribuirebbe alla stabilità macroeconomica simile a quello del bilancio della BCE consen-
dell’area euro; non ultimo, migliorerebbe la tirebbe di separare il rischio governativo/
percezione dell’opinione pubblica nei confronti Paese dal sistema bancario e migliorare il
dell’Euro. Un sussidio comune rappresenta un meccanismo di trasmissione della politica mone-
fattore ancora più importante in un’unione mo- taria. Da un punto di vista politico, verrebbero
netaria, dove non è possibile intervenire sul tasso ridotti gli attacchi speculativi contro alcuni Paesi
di cambio, al fine di affrontare l’impatto di even- dell’area euro, fonte di instabilità per i Governi
tuali shock sull’occupazione. L’istituzione di un europei.

                                                  11
3_GOVERNANCE ECONOMICA

4. Sviluppo del commercio elettronico
e limite europeo all’utilizzo del contante.

I Paesi europei dovrebbero accordarsi per favori-
re, sia l’uso delle carte da parte dei consumatori,
che l’accettazione delle stesse da parte degli eser-
centi. Va accelerato il processo finalizzato alla
diminuzione e all’omogeneizzazione dei
costi delle commissioni nell’utilizzo di carte
di credito o debito all’interno dei Paesi euro-
pei. Fino ad ora c’è stata molta attenzione posta
sul lato del consumatore, ma meno su quello
dell’esercente, che sostiene ancora costi tali da
dissuaderne l’utilizzo.
Un’armonizzazione all’interno dell’UE sulle
limitazioni all’utilizzo del contante nelle tran-
sazioni (oggi molto variabile nei diversi Stati)
garantirebbe inoltre un contrasto più efficace
contro il commercio illegale e contribuirebbe a
far emergere l’economia sommersa.

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4
GIOVANI
4_I GIOVANI

RAFFORZARE I VALORI COMUNI DELLA CITTADINANZA
EUROPEA E CREARE LE CONDIZIONI PER SVILUPPARE
NUOVE FORME DI IMPRESA TRA I GIOVANI

I giovani europei, in particolare i cosiddetti             che ha offerto gratuitamente programmi, corsi,
“Millennials” nati tra il 1980 e il 2000, rappre-          film in lingua originale).Questi cambiamenti si
sentano il futuro dell’Unione Europea. Sono la             sono tradotti in nuovi stili di vita e nuove richie-
generazione che più apprezza i valori e i prin-            ste da parte dei Millennials in ambito lavorativo
cipi dell’UE, ma che maggiormente ha subito                e per una migliore qualità della vita.
l’impatto della crisi economica e delle nuove
forme di precarizzazione e flessibilità del lavoro,        I Millennials chiedono oggi maggiore flessibi-
aumentando in molti casi incertezza sul futuro.            lità sul lavoro, rapporti orizzontali e meno
                                                           gerarchici, ambienti stimolanti, che possano
I Millennials sono tra coloro che mostrano le              accrescere le loro competenze e offrire nuove
aspettative più alte verso l’Unione Europea e oggi         opportunità, modelli di lavoro che favoriscano
chiedono risposte concrete di fronte all’insicurez-        l’interazione e lo scambio tra le generazioni e le
za connessa agli effetti della globalizzazione dove        idee.
l’Unione Europea appare l’unica istituzione                Allo stesso tempo la maggiore flessibilità rende
capace di agire su tematiche sovra-nazionali               il percorso lavorativo dei giovani meno conti-
(dall’ambiente alla sicurezza europea).                    nuativo e prevedibile, con possibili periodi di
Oltre l’80% dei Millennials, nelle ultime rileva-          inattività o formazione nel passaggio da un
zioni effettuate nei 27 Paesi, si sente parte del          posto di lavoro e un altro: un tema che richiede
progetto europeo e sente forte l’appartenenza alla         attenzione da parte dei singoli stati, affinché i
cittadinanza europea. Non indebolire questo                lavoratori non si sentano lasciati soli, ma possano
sentimento, ma creare nuove opportunità per                essere accompagnati nella ricerca di nuove op-
questi giovani, è una delle chiavi con cui garan-          portunità professionali.
tire il futuro ed il consolidamento della costru-
zione europea.                                             L’equilibrio tra tempo libero e tempo dedicato
La generazione di coloro che oggi hanno tra i              al lavoro è un altro fattore ritenuto cruciale per
20 e i 39 anni, ha subito da un lato l’impatto             questa generazione, cresciuta nel benessere, ma
dell’apertura dei mercati e della concor-                  alla continua ricerca di serenità e di esperien-
renza internazionale, dall’altro l’irruzione               ze stimolanti per essere felice. Quest’ambizione
delle nuove tecnologie che hanno modificato                non richiede politiche assistenzialiste, ma
radicalmente il modo di vivere, lavorare e i rap-          uno spazio capace di valorizzare le specificità e
porti sociali.                                             le passioni dei cittadini europei, che li spinga ad
E’ anche la generazione che, rispetto alle ge-             innovare e a trovare la propria strada. Al con-
nerzioni precedenti, si è meglio integrata con             tempo, un diverso approccio al lavoro, la diffu-
il resto dei Paesi europei, grazie al successo dei         sione dello smart working e di modelli inno-
programmi Erasmus, la riduzione dei costi dei              vativi nel rapporto con l’azienda, rappresenta la
biglietti aerei (che ha aumentato le opportunità           strada per massimizzare il contributo dei giovani
di viaggio) e le maggiori competenze sulle lin-            al sistema economico.
gue straniere (possibili anche grazie alla rete web

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4_I GIOVANI

PROPOSTE E PROVVEDIMENTI

1. Il diritto alla ricerca della felicità tra        riconversione verso “smart enterprises” e “smart
i principi cardine dell’Unione                       jobs”; formare gli imprenditori ai modelli inno-
                                                     vativi, affinché i giovani trovino nuove oppor-
Alla metà del 700, un italiano, Filippo Mazzei, tunità di crescita.
amico e consigliere dei padri fondatori degli Stati
Uniti, ebbe l’intuizione di inserire nella dichia- 3. Rafforzare le opportunità del volontariato
razione d’indipendenza americana il diritto alla tra i giovani europei
ricerca della felicità: “pusuit of happiness”.
E’ anche quest’intuizione che ha contributo a Nel 2017 ha preso il via il nuovo Servizio ci-
rendere l’America la terra delle opportunità per vile europeo, uno strumento che in futuro po-
realizzare i sogni di chi lasciava il vecchio con- trà aiutare i giovani a trascorrere un periodo di
tinente alla ricerca di fortuna. Questo stesso tempo in un Paese diverso dal proprio, dentro
principio riteniamo che dovrebbe trovare o fuori dall’Unione, partecipando a un progetto
la giusta collocazione tra i principi che reg- che abbia lo scopo di realizzare concretamen-
gono l’UE, un simbolo di attenzione verso i più te i valori fondativi dell’identità europea (la
giovani che vogliono vedere oggi nell’Europa la tutela dei più deboli, la pace, la protezione am-
terra dove realizzare i propri sogni. Al fine di bientale o l’educazione ai diritti umani). Le op-
monitorare questo aspetto si propone l’istituzio- portunità offerte da questo progetto sono enor-
ne nei Paesi europei, dell’Happiness Research mi e richiedono uno sforzo di comunicazione e
Institute, già esistente in alcuni stati UE come accompagnamento da parte dei sistemi scolastici
la Danimarca, per guidare i Governi a rimuove- e universitari. L’Italia potrebbe incentivare questi
re gli ostacoli verso un ambiente favorevole alla percorsi dando più peso a queste esperienze
“ricerca della felicità”.                            nelle valutazioni e nei curriculm scolastici e
                                                     universitari degli studenti.
 2. Incentivare lo “smart working” e l’adozione
 di modelli di lavoro flessibili                      4. Studentati europei per percorsi di studio
                                                      in paesi diversi da quello di origine
Le tecnologie digitali hanno sviluppato nuovi
modelli di lavoro: “smart working” e iper-con- Uno degli ostacoli principali al diritto allo stu-
nessione tecnologica hanno reso meno marca- dio è rappresentato dai costi di soggiorno per
ta la divisione tra orari lavorativi e vita privata. frequentare le università al di fuori del proprio
Questo richiede un approccio diverso al lavoro, paese natale. Per costruire i cittadini dell’Europa
più flessibile, che i giovani hanno mostrato di di domani sarà importante favorire gli scambi e
apprezzare. L’Europa deve aumentare gli sforzi sostenere coloro che decideranno di frequenta-
per comunicare le opportunità offerte dalle re un intero ciclo universitario in un Paese
nuove forme di lavoro in termini di produtti- dell’Unione, diverso da quello di nascita, ma che
vità per le imprese e miglioramento della qualità non dispongono di mezzi economici adeguati.
di vita dei lavoratori; sviluppare buoni prassi di Per agire sulla principale voce di costo per gli
flessibilità negli uffici; co-finanziare progetti di studenti fuori sede (il costo di alloggio) le cit-

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4_I GIOVANI

tà europee, sedi universitarie, dovrebbero essere
incentivate dall’UE a mettere in comodato
gratuito edifici inutilizzati, o che richiedono
risorse per la loro riqualificazione, con l’impegno
dell’UE di realizzare studentati europei, per
ospitare i cittadini dell’Unione iscritti nelle uni-
versità della città.

5. Incentivi fiscali per l’avvio di start-up
europee

Oggi persistono differenze significative nei di-
versi Paesi UE nei costi di avvio di un’impre-
sa e nella fiscalità per le start up. Si propone di
rendere fiscalmente neutrale tra i paesi UE
l’avvio di start up tra giovani under 40 e di svi-
luppare progetti ed incentivi per lo sviluppo di
start up europee (tra giovani di almeno due
paesi UE), che possano da un lato essere incuba-
tori di integrazione e dall’altra gettare le basi per
sostenere i campioni nell’innovazione e nell’in-
dustria dell’Europa di domani.

                                                        16
anne x
8 GRANDI BENEFICI DELLA
COSTRUZIONE EUROPEA

1. La Promozione della pace                                e sono il nucleo dell’appartenenza all’Unione
                                                           Europea.
L’Europa nasce dalle ceneri della Seconda
Guerra Mondiale. Mai nella storia europea vi               3. Le 4 libertà fondamentali
era stato un periodo di pace così lungo. La
pace tra i popoli deriva dall’armonia e dall’in-           La libertà è una delle caratteristiche fonda-
tegrazione delle economie: questa intuizione               mentali su cui si è basata la costruzione eu-
dei padri fondatori, attraverso la costruzione             ropea. Essa si declina in 4 diverse libertà che
del mercato unico, ha portato ad un periodo                rendono l’Europa un esperimento unico su
di pace che dura ormai da oltre 70 anni.                   scala globale, garantendo: la libertà di cir-
Una componente fondamentale del nostro                     colazione delle persone ed il diritto di ogni
stile di vita europeo sono i nostri valori: liber-         cittadino UE di stabilirsi in ogni stato mem-
tà, democrazia, stato di diritto. Dal crollo del           bro con parità di diritti; la libera circolazione
muro di Berlino nel 1989, l’UE ha contribuito a            delle merci, possibile grazie al superamento
superare le divisioni tra Est e Ovest, rafforzan-          di qualsiasi dazio tra paesi membri e capa-
do la democrazia e promuovendo la crescita                 ce di garantire enormi opportunità per im-
economica dei paesi dell’Europa centrale e                 prese e consumatori; la libera circolazione
orientale. La guerra è la principale minaccia              dei capitali, un principio fondamentale per re-
alla prosperità sociale ed economica di qual-              alizzare un mercato comune e un sistema di
siasi società: per questo motivo nel 2012 l’UE             pagamenti unico in tutta Europa; la libera cir-
ha ricevuto il Premio Nobel per la pace, per               colazione dei servizi, garantendo ai cittadini
la sua azione di promozione della pace, della              che si muovono tra gli stati membri per offrire
riconciliazione, della democrazia e dei diritti            il proprio lavoro, gli stessi diritti e doveri di
umani.                                                     tutti gli altri residenti: un principio cardine per
                                                           la tutela dell’uguaglianza e la lotta alle discri-
2. La tutela dei Diritti                                   minazioni sul lavoro.

I trattati istitutivi della Comunità Economi-              4. Il Mercato Unico Europeo
ca Europea hanno gettato le basi per lo svi-
luppo di principi comuni a tutti i paesi UE.               L’unione tra le economie europee ha consen-
Tramite la Corte di Giustizia europea, orga-               tito una crescita senza precedenti nelle condi-
no dell’Unione, l’Europa è intervenuta senza               zioni economiche dei cittadini europei. Mag-
sosta a partire dagli anni 60 per garantire i              gior ricchezza dei cittadini significa maggiore
cittadini su temi fondamentali quali: l’ugua-              libertà di scelta e di consumo tra i prodotti e i
glianza, il diritto alla vita, la tutela ambienta-         servizi offerti dalle imprese dei paesi membri.
le, la tutela e la garanzia della salute, i diritti        Mercato unico vuol dire soprattutto mag-
dei minori, i diritti dei consumatori e dei la-            giore concorrenza e riduzione dei prezzi: se
voratori. Queste decisioni, ratificate e intro-            oggi possiamo usufruire di tariffe basse per le
dotte dai singoli parlamenti nazionali, rap-               chiamate internazionali e nazionali, se dispo-
presentano la base di valori e di tutele di cui            niamo di voli a basso costo per le principali
beneficiano oggi tutti i cittadini dell’Unione             destinazioni, se abbiamo visto ridursi il prez-

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zo di molti medicinali di uso comune, questo               7. Il sostegno alle aree economicamente più
è merito delle politiche concorrenziali messe                deboli
in campo dall’UE.
                                                           L’UE, attraverso la politica di coesione, sostie-
5. Unione monetaria e unione bancaria                      ne le regioni più fragili affinché possano crea-
                                                           re le condizioni ideali per crescere e ridurre il
L’euro, e gli obiettivi prefissati dalla Banca             gap economico con le regioni più ricche d’Eu-
Centrale Europea, hanno consentito di incre-               ropa. Nell’Unione Europea, le aree più povere
mentare gli scambi e i commerci tra paesi UE               ricevono aiuti per stare al passo con i cambia-
e soprattutto di conservare il valore del dena-            menti, compensare gli svantaggi territoriali, e
ro e proteggerlo dai rischi inflazionistici; rischi        recuperare così il ritardo di sviluppo.
che, ai tempi della lira, hanno eroso costante-            Nell’ultimo budget settennale (2014-2020)
mente il nostro potere di acquisto. Una mone-              l’UE ha stanziato oltre 350 miliardi di euro per
ta stabile e forte consente di acquistare beni             sostenere progetti nelle aree economicamen-
dal resto del mondo ad un prezzo più com-                  te fragili, di cui 32,8 miliardi di euro destinati
petitivo: questo comporta risparmi immediati               all’Italia.
nelle tasche dei cittadini europei.                        Con la crisi economica tali investimenti sono
                                                           stati orientati alla creazione di nuove oppor-
Le politiche nazionali del passato (che in Italia          tunità e nuovi posti di lavoro: la ferrovia circu-
hanno portato all’esplosione del debito pub-               metnea, la metro di Napoli, il Grande Proget-
blico) condizionano tuttora le opportunità di              to Pompei, la riqualificazione della reggia di
crescita economica di molti paesi europei, e               Venaria Reale, sono alcuni esempi di come i
richiedono oggi politiche lungimiranti e un                fondi europei sono serviti per sostenere i ter-
ruolo più attivo nella condivisione dei rischi             ritori italiani su progetti di grande impatto per
comuni da realizzare nei prossimi anni.                    la vita quotidiana dei cittadini.

6. La sicurezza in un mondo globale                        8. La qualità e la tutela dell’ambiente in cui
                                                             viviamo
Nel 1900 la popolazione europea era circa
il 25% del totale dell’umanità. Oggi nell’UE               L’Unione Europea esercita un ruolo deter-
vivono oltre 500 milioni di persone (ovvero                minante per rispondere a problemi sovrana-
più della somma della popolazione di Sta-                  zionali come quelli relativi all’impatto umano
ti Uniti e Giappone) ma rappresentano sola-                sull’ambiente, temi dove le sole politiche na-
mente l’8% della popolazione mondiale; nel                 zionali sortirebbero effetti di scarsa efficacia.
2050 saremo circa il 5%.                                   Le direttive per la riduzione delle emissioni di
                                                           CO2 contro il riscaldamento globale, l’atten-
In un mondo globalizzato nessun paese                      zione per il ciclo dei rifiuti ed il riciclo, le misu-
dell’UE è più abbastanza grande da solo per                re per la tutela delle acque dei mari e dei fiumi
farsi valere. L’UE nel suo insieme rappresenta             e le forme di protezione dei cittadini da tutte
il mercato interno più grande al mondo, con                le forme di inquinamento, rappresentano uno
30 milioni di imprese che garantiscono una                 delle vie con cui l’azione dell’UE si è più mani-
ricchezza di 14.000 miliardi di euro. Solo una             festata negli ultimi due decenni, contribuendo
risposta coordinata tra i paesi europei può                a migliorare la qualità della vita dei cittadini e
consentire ai cittadini dei Paesi UE di far vale-          soprattutto delle future generazioni.
re la propria voce e affrontare efficacemente i
rischi provenienti dalle aree politicamente ed
economicamente instabili del Pianeta.

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