Investors' Outlook Per Natale tutto, tranne il carbone - Dicembre 2021 / Gennaio 2022 - Vontobel
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
2 Indice Impressum 6 Pubblicazione a cura di 12 Bank Vontobel AG Gotthardstrasse 43 8022 Zurigo Editor Martin Gelnar Autori* Reto Cueni, PhD Chief Economist, Vontobel Stefan Eppenberger Equity & Commodity Strategist, Vontobel Frank Häusler Chief Investment Strategist, Vontobel Michaela Huber 3 Economist, Vontobel Editoriale Daniel Maier, CFA Head of Thematic Investing, Vontobel Mario Montagnani 4 Senior Investment Strategist, Vontobel Strategia di investimento Sandrine Perret Senior Economist, Fixed Income Strategist, L’inflazione e l’energia ci preoccupano, Vontobel Sven Schubert, PhD ma manteniamo il nostro posizionamento Senior Investment Strategist, Head of Strategy Currencies, Vontobel 6 Dan Scott Chief Investment Officer, Contesto macro in sintesi Head of Investments & Thematics, Vontobel Harder, better, tougher, greener: Frequenza ecco come sarà il prossimo anno Dieci edizioni l’anno (prossima edizione febbraio 2022) 12 Concept MetaDesign AG Viewpoint Grafica e realizzazione Vontobel I (mega)trend tematici, come l’amicizia, Immagini possono durare una vita Gettyimages, Vontobel 16 Termine ultimo per questa edizione 26 novembre 2021 Asset class sotto la lente Commenti * cfr. pag. 21 «Informazioni legali»: conferma analista 20 Previsioni
Editoriale 3 Per Natale tutto, tranne il carbone Gentili lettori, — Dan Scott Chief Investment Officer, Che regalo ci porterà Babbo Natale quest’anno? La sua Head of Impact & Thematics, slitta sarà piena di giocattoli di plastica e prodotti fast Vontobel fashion provenienti da luoghi lontani? Rudolph e le altre renne dovranno trasportare un carico più leggero perché le navi container dirette al Polo Nord sono ancora bloc- cate in porto? In ogni caso, possiamo stare certi che il sacco del signore vestito di rosso non conterrà una sostanza sempre più tossica: il carbone. Lo stesso vale per la Befana, che difficilmente potrà distribuire i suoi cannelli. esempio, l’inverno eccezionalmente freddo dello scorso anno in Texas, che ha impedito alle turbine eoliche di fun- La roccia nera, originariamente utilizzata come combusti- zionare. Non possiamo permetterci di incrementare la bile per il riscaldamento nel periodo di Natale, da molto dipendenza dalle rinnovabili senza innovazione nello stoc- tempo è il simbolo della disobbedienza quando viene caggio. Attualmente, la tecnologia delle batterie non è messo nella calza di un bambino accanto al camino. Oggi, abbastanza sviluppata per immagazzinare energia rinno- con il ricordo dell’acceso dibattito sul carbone che ha vabile sufficiente. Esistono, naturalmente, altre tecnolo- caratterizzato la COP26 – la conferenza sul cambiamento gie, come il pompaggio idroelettrico (spesso utilizzato nel climatico delle Nazioni Unite tenutasi a Glasgow – ancora sistema di dighe idroelettriche svizzero) o lo stoccaggio a vivo, è addirittura meno apprezzato. volano o ad aria compressa, ma nessuna di esse è effi- ciente come le forme di produzione di energia (inquinanti) Le alternative: le fonti rinnovabili o addirittura l’energia tradizionali. Se davvero vogliamo raggiungere la neutralità nucleare carbonica entro il 2050, forse dovremo rivedere il nostro «Mai toccare il carbone» potrebbe essere uno dei buoni giudizio sull’energia nucleare – una proposta controversa, propositi per l’anno nuovo, ma sappiamo cosa succede ai ma che molti paesi stanno prendendo sempre più in con- buoni propositi. Siamo tutti d’accordo sulla direzione da siderazione alla luce della guerra ai combustibili fossili. seguire: il mondo deve tagliare in fretta le emissioni di gas a effetto serra. Tuttavia, proprio come molti buoni propo- Inizieremo la dieta «decarb»? siti per l’anno nuovo, l’obiettivo di raggiungere la neutra- Speriamo che, per il bene del pianeta e dei nostri figli, ini- lità carbonica entro il 2050 (o addirittura prima) potrebbe zieremo una dieta decarbonizzante, assolutamente essere troppo ambizioso. Le nostre reti elettriche pos- necessaria dopo il Natale a base di panettone della rivolu- sono anche aver abbandonato il carbone, ma dipendono zione industriale. Allo stesso tempo, dobbiamo cercare di ancora molto dal gas (circa il 60 per cento), mentre le non essere troppo ambiziosi nei nostri buoni propositi per fonti rinnovabili sono poco al di sotto del 30 per cento. l’anno nuovo. In caso contrario, potremmo ritrovarci nel bel mezzo di una crisi energetica, con ampie fasce della È un grosso passo avanti nella giusta direzione. Tuttavia, popolazione che non riescono a riscaldare le loro case. E sappiamo quanto le nostre reti siano vulnerabili quando il allora i consumatori, affamati di energia, probabilmente sole non splende o il vento non soffia – ricordiamo, ad vorrebbero tornare alla Befana e ai suoi sacchi di carbone. Webcast Il nostro webcast sugli ultimi sviluppi dei mercati è disponibile al seguente indirizzo: vonto.be/macro-en-dec21
4 Strategia di investimento — — Frank Häusler Mario Montagnani Chief Investment Strategist, Senior Investment Strategist, Vontobel Vontobel L’inflazione e l’energia ci preoccupano, ma manteniamo il nostro posizionamento Di norma quando il Natale si avvicina i ritmi rallentano. Il nervosismo sui mercati finanziari risulta in contrasto Molti di noi gradirebbero un po’ di respiro dopo un paio di con la nostra mano ferma sul fronte dell’allocazione. Dopo mesi frenetici, ma i mercati finanziari non sembrano desti- l’upgrade del sottosegmento dei titoli USA di ottobre, nati a un 2022 tranquillo. L’inflazione è ancora sotto i stiamo riconfermando un moderato sovrappeso sull’azio- riflettori ovunque tranne in Svizzera, dove non si regi- nario. Uno dei vantaggi di questa asset class è la sua strano pressioni rialziste sui prezzi degne di nota, soprat- capacità di sopportare meglio i tassi di inflazione più ele- tutto a causa del tendenziale rafforzamento del franco. La vati rispetto al reddito fisso. In riferimento a quest’ultimo stagflazione è un altro motivo di preoccupazione, seb- segmento, manteniamo il nostro sottopeso strutturale. bene non rientri nel nostro scenario. A nostro avviso, la Sul fronte degli strumenti alternativi, le materie prime crescita economica sarà abbastanza solida da scongiu- sembrerebbero una buona opportunità ma dopo il rally rare la stagflazione e l’inflazione inizierà a rallentare nel recente l’entry point è tutt’altro che ottimale. L’oro conti- 2022. Nelle pagine seguenti tratteremo questi temi in nua a offrire una buona protezione in caso di sviluppi maggiore dettaglio. negativi inaspettati. Per i dettagli si rimanda alla panora- mica a pagina 5 o ai contributi sulle singole asset class, da pagina 16 a pagina 19.
5 SOTTOPESO NEUTRALE SOVRAPPESO ampio marginale marginale ampio 1 Manteniamo il nostro moderato sovrappeso sulla liquidità. Pur non essendo consigliabile detenere Liquidità ampia liquidità in un contesto di tassi di interesse ridotti o negativi, un certo quantitativo è utile per sfruttare le opportunità di acquisto sui minimi. 2 Manteniamo il nostro posizionamento leggermente negativo. L’attuale contesto dei tassi di interesse non Obbligazioni favorisce le obbligazioni e le prospettive di un calo dell’inflazione più lento del previsto sono di cattivo auspicio per i pagamenti a tasso fisso delle obbliga- zioni. Questo, insieme agli spread ridotti e alla previ- sione di un leggero incremento dei tassi di riferi- mento nei prossimi 12 mesi, giustifica un approccio prudente. Il nostro punto di vista sui sottosegmenti rimane invariato. Se il debito dei mercati emergenti offre ancora rendimenti solidi, lo stesso non si può dire dei titoli di Stato (sui quali manteniamo comun- que un rating neutrale). Le obbligazioni corporate investment grade (IG) rimangono a nostro avviso poco interessanti. Manteniamo il nostro rating neu- trale sulle obbligazioni high yield. 3 Manteniamo il nostro posizionamento attuale. Il con- testo di crescita «post-picco» non comporta neces- Azioni sariamente rendimenti azionari negativi; piuttosto, aumenta la possibilità di un calo dei rendimenti, che rimangono tuttavia positivi. Riteniamo inoltre che l’a- zionario possa recuperare ancora nonostante i rally recenti e la prospettiva di riduzione delle iniezioni straordinarie di liquidità da parte delle banche cen- trali. Inoltre, le recenti relazioni sugli utili hanno dimo- strato che molte aziende sono in grado di proteggere i loro margini. Infine, prevediamo ampi pagamenti di dividendi e riacquisti di azioni proprie, soprattutto nell’ambito delle aziende USA orientate alla crescita. Per quanto riguarda l’azionario manteniamo il nostro doppio sovrappeso sui titoli USA: il mercato vanta un mix di settori interessante e un focus chiaramente orientato alla crescita rispetto all’Eurozona, più incentrata sulla cosiddetta «old economy», o settori value. Manteniamo un orientamento neutrale sull’a- zionario svizzero, giapponese e dei mercati emer- genti, negativo sui titoli dell’Eurozona. 4 La nostra view sull’oro rimane moderatamente posi- tiva. Se da un lato prendiamo atto delle difficoltà spe- Oro rimentate dal metallo prezioso a causa del potenziale di aumento dei tassi d’interesse, specialmente di quelli reali, lo apprezziamo per le sue caratteristiche di diversificazione e di copertura. L’oro sarebbe un bene rifugio in caso di conflitto armato o sviluppi sfa- vorevoli sul fronte dell’inflazione. Anche uno scenario di stagflazione, per quanto improbabile, favorirebbe il metallo. 5 Mantenere il nostro posizionamento neutrale sembra una scelta ragionevole. L’asset class ha guadagnato Materie prime molto terreno sull’onda della riapertura ciclica dell’e- conomia, ma i prezzi sono saliti troppo e troppo velo- cemente. L’outlook di lungo periodo rimane positivo: le materie prime potrebbero trarre forza dagli impor- tanti programmi di investimento previsti dai vari piani per la decarbonizzazione, nonché dagli squilibri tra domanda e offerta. 6 Manteniamo il nostro moderato sottopeso sugli hedge fund. Confermiamo inoltre la nostra view neu- Strategie trale nei confronti degli altri tipi di investimenti alter- nativi, come i titoli collegati ad assicurazioni. Nel alternative complesso la nostra view sugli strumenti alternativi è rimasta invariata, ovvero neutrale. Variazioni mensili: invariato in aumento in calo
7 Prendendo ispirazione dal brano dei Daft Punk «Harder, Better, Faster, Stronger», abbiamo adattato il titolo alle nostre esigenze. L’anno prossimo sarà harder (più impegnativo): la necessità di modifiche strutturali in Cina, in diversi settori, potrebbe farsi più pressante. Sarà anche better (migliore): ci aspettiamo minori incertezze sul fronte del Covid-19 e all’interno della filiera, una normalizzazione dell’inflazione e tassi di crescita in calo, ma comunque positivi. Sarà tougher (più duro): ancora non sappiamo chi pagherà le conseguenze dell’enorme ampliamento del debito sovrano dovuto al Covid. Sarà infine greener (più verde): i cambiamenti climatici e l’impegno volto ad attenuarli potrebbero sostituire la pandemia come principale argomento di discussione. — — — — Reto Cueni, PhD Michaela Huber Sandrine Perret Sven Schubert, PhD Chief Economist, Economist, Senior Economist, Senior Investment Strategist, Vontobel Vontobel Fixed Income Strategist, Head of Strategy Currencies, Vontobel Vontobel Come sarà la crescita economica nel 2022? Dipende In ogni caso, prevediamo che il momentum, ad oggi dall’anno che utilizziamo per il confronto. Considerando i ancora solido, possa rallentare verso i livelli pre-Covid tassi di crescita medi dello scorso anno, è molto proba- entro la fine del prossimo anno. Più il livello di crescita si bile rimanere delusi. Prendendo invece come riferimento avvicinerà al trend pre-pandemia (cfr. grafico 1), più diffi- le medie del decennio che ha preceduto l’avvio della pan- cile sarà per l’economia eccellere. Eppure, un ritorno a demia, la crescita del prossimo anno sarà comunque inte- tassi di crescita più «normali» è fondamentale per ridi- ressante. I consumi dovrebbero rimanere i principali fat- mensionare lo stress a livello di filiera e allentare la pres- tori trainanti della ripresa e stimolare ulteriori investimenti sione sui prezzi. da parte delle aziende. La domanda generale, pur non aumentando di molto, rimarrà probabilmente solida per- In linea generale l’inflazione dovrebbe calare di nuovo, ché le famiglie hanno accumulato risparmi extra e tratto anche perché alcuni degli effetti base che trainano i vantaggio dal rialzo dei prezzi degli asset. Poiché non ci prezzi registreranno un’inversione nella prima metà del aspettiamo che i governi ritirino velocemente il supporto 20221. Questo dovrebbe portare i tassi di inflazione a un fiscale, l’economia non dovrebbe cadere in un «baratro livello vicino o inferiore al tradizionale target del 2 % delle fiscale» nel 2022. Il ridimensionamento generale della principali banche centrali (cfr. grafico 2), riducendo la spesa pubblica dovrebbe mantenere gestibili gli effetti possibilità di un irrigidimento della politica improvviso e indiretti come i licenziamenti e le ristrutturazioni settoriali più repentino del previsto. Detto questo, è probabile che (tra cui i fallimenti). A nostro avviso è improbabile che gli nei prossimi trimestri le autorità monetarie ridimensione- importanti eventi politici in calendario per il 2022, come le ranno le misure di stimolo in maniera decisa. elezioni presidenziali francesi di aprile e le elezioni statu- nitensi di metà mandato di novembre, modifichino le cose (per una panoramica del nostro scenario macroecono- mico di base, si rimanda alla tabella a pag. 9). 1 Quest’anno i tassi d’inflazione sono aumentati, in parte a causa di un effetto di base correlato ai prezzi dell’energia, che sono drasticamente calati nel marzo del 2020 e sono rimasti contenuti per tutto il 2020, spingendo al ribasso l’inflazione. Dopo febbraio, quindi, il confronto dei prezzi su base annua è partito da un punto di riferimento molto ridotto (ossia una «base» ridotta dal 2020), il che incrementa meccanicamente l’inflazione per l’intero 2021. Nel 2022 questo effetto si invertirà nuovamente e allenterà la pressione inflazionistica derivante dai prezzi dell’energia, a meno che questi non aumentino ulteriormente.
8 Contesto macro in sintesi Quali sono i principali rischi che gravano sul nostro sce- Grafico 1: USA ed Eurozona dovrebbero tornare al trend nario di base? Considerando l’andamento stagionale della di crescita pre-pandemia nel 2022, la Cina rimane indietro pandemia, nuove misure di contenimento potrebbero PIL indicizzato a 100 al livello pre-pandemia (fine 2019) indebolire nuovamente la crescita durante l’inverno e 120 innescare un recupero in estate (cfr. sezione dedicata 115 all’Eurozona). Inoltre le restrizioni più rigide, tra i vari 110 eventi scatenanti, potrebbero comportare nuove carenze 105 di offerta o di energia che potrebbero spingere al rialzo i 100 prezzi e di conseguenza ridurre la domanda (se i salari 95 non saliranno abbastanza velocemente) o innescare la 90 cosiddetta «spirale salari/prezzi» (se i salari terranno il 85 Previsioni Vontobel passo con l’inflazione), preparando il terreno per un 80 periodo di inflazione persistente. Uno sviluppo di questo T4 T2 T4 T2 T4 T2 T4 2019 2020 2020 2021 2021 2022 2022 tipo potrebbe comportare una repentina azione di irrigidi- mento ad opera delle banche centrali (cfr. sezione dedi- Eurozona Trend Eurozona Livello pre-pandemia cata agli USA). Inoltre, le problematiche dell’immobiliare e USA Trend USA Cina Trend Cina le altre difficoltà legate alla crescita in Cina difficilmente scompariranno e il successo o il fallimento del governo Fonte: Eurostat, BEA, NBS, Refinitiv Datastream, Vontobel nell’affrontarle influiranno sull’economia globale (cfr. sezione dedicata ai mercati emergenti). Grafico 2: Il tasso d’inflazione dovrebbe tornare verso Eurozona 2022: l’anno della normalizzazione instabile i target delle banche centrali nell’Eurozona e negli USA Una nuova ondata di restrizioni dovute alla pandemia in Inflazione trimestrale in % (confronto su base annua) diversi Paesi europei potrebbe porre un nuovo freno alla 7,0 spesa dei consumatori. Questo dovrebbe comportare un 6,0 rallentamento della crescita nei mesi invernali, per poi 5,0 determinare un nuovo recupero durante l’estate, ipotiz- 4,0 zando che le restrizioni legate al Covid-19 seguano un 3,0 pattern stagionale ricorrente. Le prospettive economiche 2,0 dipenderanno da come i governi gestiranno restrizioni e 1,0 riaperture, dalla capacità delle aziende di investire e pia- 0 Previsioni Vontobel nificare in anticipo sulla base di queste politiche, nonché 1 dal loro effetto sui consumi delle famiglie. Nel nostro T1 T2 T3 T4 T1 T2 T3 T4 T1 T2 T3 T4 2020 2020 2020 2020 2021 2021 2021 2021 2022 2022 2022 2022 outlook per l’Eurozona non abbiamo ancora ipotizzato un cambiamento nel comportamento dei consumatori Eurozona USA Cina e continuiamo a prevedere un recupero dei consumi pri- Fonte: Eurostat, BLS, NBS, Refinitiv Datastream, Vontobel vati, restrizioni permettendo. Ci aspettiamo inoltre che la spesa pubblica nel 2022, seppur inferiore rispetto al 2021, rimarrà sufficientemente ampia da sostenere la ripresa economica (soprattutto grazie al denaro del reco- Grafico 3: I consumatori hanno ancora potere di acquisto very fund dell’Unione Europea per i Paesi periferici) anche grazie agli elevati tassi di risparmio durante la pandemia in caso di rigide restrizioni temporanee. Questo ci induce Risparmi famiglie in % del reddito disponibile a prevedere per il 2022 un tasso di crescita annuo ancora 30 favorevole, pari al 4,4 % rispetto al 5 % stimato per il 2021. 25 20 Poiché prevediamo che l’indicatore dell’inflazione dell’Eu- 15 rozona scenda sotto il target di inflazione della Banca 10 Centrale Europea (BCE) nel secondo semestre 2022, non 5 prevediamo un rapido irrigidimento della politica moneta- 0 ria (con un primo rialzo dei tassi non prima del 2023). Nel 00 02 04 06 08 10 12 14 16 18 20 complesso, la prossima estate gli acquisti di asset della Eurozona BCE ammonteranno ancora a 20 – 40 miliardi di euro al Fonte: Eurostat, Refinitiv Datastream, Vontobel, dati secondo trimestre 2021 mese, in calo dagli oltre 80 miliardi attuali. Per quanto riguarda la Francia, è improbabile che le elezioni diano risultati sorprendenti: secondo i sondaggi attuali, a vin- cere il secondo round saranno Emmanuel Macron oppure un candidato pro-business del rivale Partito Repubbli- cano.
9 Il nostro scenario economico di base per il 2022: Harder, better, tougher, greener – e cosa potrebbe farlo deragliare – Globale: la crescita rimane buona dopo il picco, l’inflazione si normalizza nel primo semestre, supporto fiscale solido ma meno ampio Scenario di base: – USA: la crescita torna ai livelli pre-pandemia, l’inflazione si normalizza verso tougher, greener Harder, better, l’estate, supporto fiscale intenso – Eurozona: tassi di crescita in rallentamento ma superiori ai livelli pre-crisi, l’inflazione cala nel primo semestre, il recovery fund dà i suoi frutti – Cina: tassi di crescita deboli all’inizio dell’anno, politica fiscale e monetaria di supporto in primavera – Banche centrali: graduale riduzione dello stimolo monetario, più rapida negli USA rispetto all’Eurozona Tutti questi rischi potrebbero influire significativamente sul nostro scenario di base, innescando sviluppi più positivi o più negativi: potrebbero far deragliare il nostro scenario di base – I colli di bottiglia a livello di offerta potrebbero intensificarsi, spingendo al Rischi principali che rialzo i prezzi e riducendo la domanda laddove la crescita dei salari non tenesse il ritmo – Lo stimolo fiscale più intenso e l’implementazione più rapida potrebbero incrementare la domanda e incentivare l’inflazione – Le incertezze sul Covid potrebbero rimanere elevate, mantenendo ridotti i consumi sul fronte dei servizi e intensificando gli effetti indiretti – L’intensificarsi della crisi immobiliare in Cina e le politiche monetarie e fiscali di scarso successo potrebbero innescare turbolenze economiche – Le banche centrali potrebbero perdere la pazienza data l’inflazione elevata, e il rapido irrigidimento della politica monetaria rallenta la crescita Temi macro che consideriamo importanti per il 2022: – Harder: necessità di un adeguamento strutturale nel settore immobiliare, rallentamento della crescita e valutazione delle relazioni diplomatiche in Cina Temi macro per il 2022 – Better: gli squilibri tra domanda e offerta che hanno determinato l’aumento dell’inflazione e la crisi dell’energia iniziano a diminuire nel 2022 – Tougher: emergeranno i danni a lungo termine del Covid, ossia calo del supporto fiscale, aumento del debito e tassazione – Greener: aumenta la consapevolezza dei cambiamenti climatici, così come la necessità urgente di provvedimenti e politiche drastiche Fonte: Datastream, Vontobel
10 Contesto macro in sintesi USA 2022: inflazione in calo, tassi in aumento Giappone 2022: ripresa prima, normalizzazione poi Gli Stati Uniti inizieranno il 2022 con il piede giusto: l’eco- Il Covid-19 e una serie di provvedimenti di emergenza nomia dovrebbe accelerare nuovamente nel quarto trime- hanno fatto arrivare tardi il Giappone al «party della stre di quest’anno dopo il calo registrato nel terzo (2,1 % ripresa» globale. A nostro avviso il pacchetto di stimoli in termini annualizzati). Il tasso del 4 % previsto per l’in- fiscali annunciato di recente alimenta la fiducia dei con- tero 2022 si tradurrebbe in una crescita superiore al sumatori e aiuta a ravvivare i consumi domestici. A parte periodo pre-Covid. Prevediamo un ulteriore recupero questo, molte delle restrizioni sul lato dell’offerta che della spesa per i servizi e una domanda di merci ancora pesano sui produttori del Paese dovrebbero diminuire nei positiva, seppur calante. L’indebolimento dei consumi prossimi mesi. dovrebbe essere compensato dalla necessità di ricostitu- ire le scorte di prodotti finiti, che manterrà sostenuta la Quali fattori potrebbero far deragliare il nostro scenario di produzione manifatturiera nel corso dell’anno. base? Da una parte, un rallentamento economico negli USA o in Cina, ad esempio, potrebbe penalizzare un Con un tasso su base annua pari al 6,2 % a ottobre, l’infla- Giappone fortemente dipendente dalle esportazioni. zione primaria negli USA ha raggiunto il livello massimo Dall’altra parte, il nuovo eletto Primo Ministro Fumio degli ultimi 30 anni. La pressione sui prezzi rimarrà soste- Kishida deve ancora dimostrare che è in grado di assicu- nuta fino almeno al secondo trimestre del 2022, quando rarsi il favore del pubblico; se non ci riuscisse, il suo man- gli effetti base negativi e l’allentamento delle limitazioni dato potrebbe essere breve come quello del predeces- sul fronte dell’offerta aiuteranno a ridurre gradualmente sore. Un altro sviluppo da monitorare è il pacchetto l’inflazione. Se è vero che l’inflazione potrebbe rivelarsi fiscale più ampio del previsto, che potrebbe determinare più tenace del previsto, non prevediamo ulteriori rincari o un surriscaldamento dell’economia. Un altro rischio spe- un peggioramento delle aspettative dei consumatori. Nel cifico per il Giappone è la possibilità di eventi naturali frattempo, la Federal Reserve USA sembra pronta a con- catastrofici, come i terremoti. cludere gli acquisti di asset entro metà 2022 e ad alzare il tasso sui Fed Fund nella seconda metà dell’anno. La Mercati emergenti / Cina 2022: uno stimolo in crescendo nomina da parte del Presidente Biden di Jerome Powell La crescita dei mercati emergenti potrebbe calare nel per un secondo mandato alla guida della Fed e di Lael 2022, dopo lo straordinario progresso previsto per il 2021 Brainard alla vicepresidenza assicurerà continuità alla pari al 6,6 %. L’irrigidimento della politica monetaria in banca centrale e una chiusura senza intoppi dell’attuale molti Paesi, iniziato nella prima metà del 2021, potrebbe politica monetaria accomodante. Detto questo, i rischi di farsi sentire nel 2022. Inoltre la possibilità di un aumento rialzo dell’inflazione implicano anche che la banca cen- dei tassi di riferimento nei mercati sviluppati potrebbe trale potrebbe irrigidire l’approccio più repentinamente, limitare l’attrattiva di alcuni asset dei mercati emergenti laddove necessario. E questo comporterebbe un incre- agli occhi degli investitori e penalizzare l’attività econo- mento dei tassi più pronunciato e più tempestivo del pre- mica nella regione. Anche qualora accadesse, ci aspet- visto, forse già alla fine del secondo trimestre. A nostro tiamo dalle economie emergenti un tasso di crescita avviso questo accadrà solamente se il mercato del lavoro solido nel 2022 pari almeno al 4,4 %. L’inflazione dovrebbe si muoverà più rapidamente verso una piena occupazione raggiungere il picco la prossima primavera, quando il e la crescita dei salari diverrà più generalizzata. meteo più favorevole manterrà i prezzi delle materie prime sotto controllo grazie alla minore necessità di riscalda- Alle elezioni di metà mandato di novembre 2022, i Demo- mento a uso intensivo di combustibili. Inoltre, anche i colli cratici di Biden potrebbero perdere la già risicata maggio- di bottiglia nella filiera (container e semiconduttori) ranza in una o entrambe le Camere del Congresso USA. E dovrebbero risolversi. questo potrebbe penalizzare ulteriormente il Presidente, il cui tasso di gradimento attuale è piuttosto basso nono- stante la sua prima vittoria legislativa, con l’approvazione da parte del Congresso della legge sulle infrastrutture da USD 1’200 miliardi. La sua popolarità dipenderà in gran parte dalla sua capacità di far approvare un’altra propo- sta, ossia il programma «Build Back Better» da USD 1’750 miliardi incentrato sul clima e sul sociale, quest’anno o all’inizio del prossimo.
11 I rischi che potenzialmente gravano sulle nostre previsioni In base all’entità dello stimolo la situazione potrebbe sono legati alla “solita sospetta”, la Cina. I problemi dei migliorare velocemente, e presentare forse un’opportu- promotori immobiliari cinesi, immersi nel debito, potreb- nità di acquisto per gli asset dei mercati emergenti dopo bero continuare a ripercuotersi sul settore finanziario e un 2021 piuttosto cupo. Un altro fattore che il prossimo penalizzare le famiglie, riverberandosi poi sui mercati anno potrebbe sorprendere gli investitori e gli economisti emergenti e oltre. In ogni caso, le autorità cinesi hanno è l’allentamento delle restrizioni indotte dalla pandemia, già reagito e potrebbero intraprendere ulteriori provvedi- che riflette il grande impegno sul fronte vaccinale in molti menti per stabilizzare il mercato immobiliare. La banca mercati emergenti e dovrebbe rendere l’Asia sudorientale centrale cinese, da parte sua, è già passata da un approc- e l’America latina destinazioni interessanti per l’impor- cio di normalizzazione politica e deleveraging a un mode- tante settore del turismo. Sarà inoltre utile capire se la rato allentamento all’inizio dell’anno. Probabilmente Cina abbandonerà la sua strategia «zero Covid» dopo le saranno necessarie altre misure di questo tipo per por- Olimpiadi invernali di Pechino. tare il tasso di crescita della Cina per il 2022 al 5,5 % delle nostre previsioni, ma rimaniamo ottimisti. Grafico 4: L’attività nel settore dei servizi dovrebbe Grafico 5: La banca centrale giapponese deve rimanere essere solida a inizio 2022, seguirà una normalizzazione accomodante, data l’inflazione inferiore al target Indice (ISM non manifatturiero e componenti) Inflazione in % (su base annua) In migliaia di miliardi di yen 90 4 800 80 3 600 70 2 400 60 1 200 50 0 0 40 1 30 2 200 20 3 400 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2008 2010 2012 2014 2016 2018 2020 ISM primario non manifatturiero Nuovi ordinativi Inflazione primaria giapponese Occupazione Prezzi pagati Inflazione core giapponese (escl. alimentari freschi) Attività commerciale Consegne dei fornitori giapponese (escl. alimentari freschi ed energia) Bilancio della Bank of Japan (scala a destra) Fonte: Refinitiv Datastream, Institute for Supply Management (ISM), Vontobel Fonte: Refinitiv Datastream, Vontobel Grafico 6: Il mercato residenziale cinese registra una netta correzione Variazione annua in %, media trimestrale 120 100 80 60 40 20 0 20 40 2005 2007 2009 2011 2013 2015 2017 2019 2021 Ciclo di 4 anni Ciclo di 3 anni Ciclo di 3 anni Ciclo di 5 anni 1 anno Superficie calpestabile creata Superficie calpestabile venduta Fonte: Refinitiv Datastream, Vontobel
12 Viewpoint I (mega)trend tematici, come l’amicizia, possono durare una vita Come dice il detto, «il trend ti è amico». Ma in che modo un investitore può distinguere i trend di breve periodo da quelli che dureranno decenni? Siamo convinti che il nostro approccio d’investimento basato sui megatrend offra una risposta. Proprio come i valori interiori che sono essenziali per un’amicizia, è dai temi integrati nei megatrend che dipende il valore dell’opportunità di investimento. — — Daniel Maier, CFA Dan Scott Head Thematic Investing, Chief Investment Officer, Vontobel Head of Impact & Thematics, Vontobel
13 A nostro avviso, i megatrend combinano una forte stabi- lità (pensiamo a come lavorano le placche tettoniche) con la flessibilità necessaria per incorporare un cambiamento trasformativo. Mantengono una forte rilevanza per decenni e possono influire sulle nostre vite quotidiane. Un esempio di cambiamento di tale portata è rappresentato dalla transizione dall’era industriale a quella informatica (che era stata prevista dall’autore e futurista John Nai- sbitt1 negli anni Ottanta) e dal progresso tecnologico che ne è scaturito, con l’introduzione dei computer, di Internet o dei telefoni cellulari. In qualità di gestori patrimoniali che offrono una strategia basata sui megatrend, il nostro obiettivo è anticipare questi megatrend potenzialmente in grado di trasformarci la vita. Il nostro elenco ne com- prende quattro: – Creazione di valore sostenibile La domanda di società con elevati standard ambien- tali, sociali e di governance sta crescendo. Settori come produzione energetica, mobilità e riciclo offrono questo tipo di investimenti. – Un mondo multipolare L’ascesa della Cina e di altri mercati emergenti ha sov- vertito l’ordine del mondo economico. Con l’ingresso di nuovi competitor e consumatori sulla scena mon- diale, le reti globali, la disponibilità dei dati e la sicu- rezza assumono sempre maggiore importanza. – Demografia e urbanizzazione Le città non sono mai state così popolate come oggi, e le persone cambiano le loro abitudini di consumo e scelgono nuove forme di intrattenimento, come gli e-sport. Allo stesso tempo, le società delle economie avanzate stanno invecchiando rapidamente, con una conseguente contrazione della popolazione attiva e una maggiore pressione sui sistemi sanitari. – Convergenza tecnologica La digitalizzazione sta trasformando il mondo analo- gico, e il nostro modo di fare affari o effettuare paga- menti sta cambiando rapidamente. Pensiamo, ad esempio all’e-commerce, alle automobili a guida auto- noma o alla robotica; e ci sono molti altri settori che si affidano alla connettività e all’intelligenza artificiale. 1 «Megatrends: Ten New Directions Transforming our Lives», pubblicato da John Naisbitt nel 1982 dopo quasi un decennio di ricerche, è divenuto un successo internazionale.
14 Viewpoint Temi derivanti dai megatrend … Acqua Sanità intelligente Cloud computing Smart farming e tecnologia alimentare Disruptor Demografia e urba- Infrastrutture sostenibili nizzazione Convergenza tecnologica E-commerce Mondo multipolare Creazione di valore soste- nibile Marchi di prossima generazione Rivoluzione energetica Impatti positivi Era della robotica Fintech E-sport e gaming … e relativi tassi di crescita In % E-commerce 19,8 Cloud computing 17,2 Sanità intelligente 16,4 E-sport e gaming 16,3 Fintech 11,7 Rivoluzione energetica 11,5 Disruptor 10,5 L’era della robotica 10,4 Impatti positivi 10,2 Marchi di prossima generazione 9,5 Smart farming e tecnologia alimentare 6,3 Infrastrutture sostenibili 6,2 Acqua 5,8 PIL globale 4,3 0 5 10 15 20 25 * Tasso di crescita annuo composito previsto (CAGR) delle aziende comprese nell’universo tematico vs. stime di crescita del PIL globale (CAGR 2021 – 2023 per tutti gli indicatori, dati sul PIL forniti da FMI al 19 novembre 2021) Fonte: Bloomberg, MSCI, Fondo Monetario Internazionale, Vontobel
15 In un contesto di rallentamento dell’economia globale, L’investimento tematico può essere sostenibile. monitorare attentamente le nicchie caratterizzate da un Ma non necessariamente potenziale di crescita elevato sembra un approccio ragio- L’investimento tematico è un trend in costante cre- nevole. Molte aziende attive in questi settori sono adatte scita, strettamente collegato alla popolarità degli al nostro portafoglio incentrato sui megatrend, e i temi investimenti «sostenibili». È tuttavia importante sot- che rappresentano sono ottime opportunità (cfr. figura). tolineare che l’investimento tematico non è sempre sostenibile: molti temi, come il cloud computing, la Il potere delle intersezioni robotica, l’e-sport e il gaming hanno scarsa correla- Questo diagramma tematico evidenzia l'elevato livello di zione con la promozione di un cambiamento posi- diversificazione della nostra strategia basata sui mega- tivo sotto il profilo ambientale o sociale. Per contro il trend, dove i rischi a cui sono esposti alcuni temi durante cosiddetto investimento a impatto, un altro approc- certe fasi del mercato sono compensati, e possibilmente cio di investimento sempre più popolare, rientra a ampiamente compensati, dalle opportunità insite in altri. pieno diritto nella categoria degli investimenti La mitigazione del rischio va quindi di pari passo con l'o- sostenibili. Qual è dunque la differenza tra l’investi- biettivo di aumentare i rendimenti. Spesso, dove si inter- mento tematico e l’investimento sostenibile, o a secano diversi megatrend si trovano vere e proprie perle. impatto? In sostanza, l’offerta tematica si concentra Un esempio è costituito dallo smart farming e dalla tecno- su opportunità correlate a un tema specifico o a una logia alimentare, un tema che rappresenta l’intersezione serie di temi specifici associati ai megatrend globali. di tutti e quattro i megatrend che abbiamo individuato. In Le strategie sostenibili, invece, si focalizzano sui questo caso le sfide sono la scarsità di terreni coltivabili e principi di sostenibilità, ossia un portafoglio di risorse naturali necessari per nutrire una popolazione glo- aziende che aderiscono a specifici standard bale in costante aumento. Le nuove tecnologie ci aiutano ambientali, sociali e di governance (ESG). L’investi- ad aumentare l’efficienza produttiva in modo sostenibile e mento a impatto si spinge ancora oltre, perse- a ridurre gli sprechi alimentari. guendo specifici obiettivi ambientali e/o sociali. Gli investitori a impatto non solo si aspettano risultati Naturalmente gli investitori possono concentrarsi su uno solidi, ma anche una rendicontazione dettagliata di o più temi fra quelli che abbiamo illustrato e scegliere i come vengono misurati e comunicati i contributi propri titoli per i portafogli tematici. Tuttavia riteniamo che positivi delle società partecipate. la nostra soluzione multitematica permetta di avere accesso a settori all'avanguardia e società innovative che In ragione dell’assenza di una nomenclatura defi- beneficiano di fattori di crescita strutturale e purezza nita, è spesso difficile stabilire se un prodotto finan- tematica. Il portafoglio offre un mix equilibrato di titoli ziario si qualifica come tematico, sostenibile o a affermati e realtà emergenti poco note, da cui deriva un'e- impatto. Sono in atto provvedimenti volti a rendere il levata quota attiva e diversificazione per far fronte a con- settore degli investimenti più trasparente, soprat- testi di mercato difficili. tutto nell’Unione Europea, ormai pioniera nella codi- ficazione dei prodotti verdi. I prodotti «Articolo 9» Come affermato da Wayne Gretzky, la leggenda cana- che soddisfano i requisiti più rigidi dell’UE sono eti- dese delle piste di pattinaggio su ghiaccio, un buon gio- chettati con due foglie verde scuro per una facile catore di hockey gioca dove si trova il disco; un grande identificazione. I gestori patrimoniali che offrono giocatore invece «gioca dove sarà il disco». A nostro questi prodotti, in genere associati alla tecnologia avviso questo fa la differenza anche nel mondo degli inve- pulita, alle energie rinnovabili o ad altri obiettivi stimenti. d’impatto, devono indicare in che modo tali prodotti soddisfano i requisiti e dimostrare il loro allinea- mento con la «Tassonomia dell’UE», un termine coniato appositamente per questa iniziativa. Per i gestori patrimoniali, questo comporta una ricerca approfondita e l’engagement attivo con le società partecipate.
16 Obbligazioni Mentre l’economia normalizza, le acque potrebbero rimanere agitate — debito dei mercati emergenti rispetto alle obbligazioni Sandrine Perret corporate investment grade. Senior Economist, Fixed Income Strategist, Vontobel Previsione di rendimenti reali ridotti o negativi nel 2022 Come è accaduto nel 2021, il prossimo anno la prospet- tiva di un calo del supporto monetario potrebbe porre un freno alle obbligazioni. Unitamente a un’inflazione ancora molto elevata a inizio 2022, i rendimenti reali attesi rimar- ranno negativi per la maggior parte dei titoli di debito a rendimento ridotto. Nel 2022 prevediamo un aumento dei L’anno 2021 è stato eterogeneo per il reddito fisso: le rendimenti reali sui titoli di Stato, perché le aspettative categorie high yield hanno archiviato i risultati più solidi inflazionistiche inizieranno a calare dopo aver raggiunto i in un contesto di inflazione persistente e normalizza- massimi storici. Anche i rendimenti nominali prosegui- zione dei rendimenti. Poiché nel 2022 l’inflazione ranno il loro trend moderatamente rialzista: le nostre pre- dovrebbe rallentare, i rendimenti sono destinati a nor- visioni a tre e a 12 mesi per i rendimenti decennali USA si malizzarsi ulteriormente. La politica finanziaria rimarrà attestano all’1,7 % e all’1,9 % rispettivamente (cfr. grafico accomodante e sosterrà la resilienza delle obbligazioni 2). in una situazione di supporto monetario più ridotto. Poiché alcuni Paesi industrializzati stanno iniziando ad A un mese dalla fine del 2021, gli asset high yield hanno alzare moderatamente i tassi, le curve dei rendimenti archiviato i rendimenti migliori nel segmento del reddito potrebbero appiattirsi durante la maggior parte del 2022. fisso, mentre i titoli di Stato e il debito sovrano dei mercati Ma considerando che il mercato sta scontando un ciclo di emergenti sembrano destinati a chiudere in rosso (cfr. irrigidimento più pronunciato rispetto alle indicazioni di grafico 1). C’è nervosismo sui mercati e la volatilità rimane alcune banche centrali, riteniamo che i mercati obbliga- elevata (a giudicare dagli 80 punti registrati dall’indice ICE zionari saranno in grado di gestire piuttosto bene i rialzi BofAML Move a metà novembre, il dato più alto dall’inizio dei tassi. Negli Stati Uniti, la nomina di Jerome Powell per della pandemia), considerati i piani di alcune banche cen- un secondo mandato presso la Fed dovrebbe contribuire trali volti a ridurre gradualmente i provvedimenti straordi- ad attenuare il nervosismo (cfr. Contesto macro in sintesi nari originariamente introdotti per contrastare gli effetti a pag. 6). Nel segmento delle obbligazioni corporate, i dif- della pandemia. C’è inoltre il rischio che l’aumento dell’in- ferenziali di rendimento potrebbero ampliarsi moderata- flazione possa innescare un irrigidimento prematuro da mente nel 2022 considerando gli attuali livelli di contra- parte della Federal Reserve USA, ad esempio. Ad ogni zione e le valutazioni elevate di tali emissioni. Le modo le nostre prospettive generali sul mercato obbliga- condizioni finanziarie accomodanti dovrebbero comun- zionario rimangono invariate e confermiamo un posiziona- que mitigare l’impatto su questo segmento del mercato e mento complessivamente negativo. Nell’ambito dell’asset mantenere ridotti i tassi di default, perché i rendimenti class, è ancora giustificata una preferenza relativa per il reali rimarranno a livelli storicamente vicini ai minimi. Grafico 1: Le obbligazioni corporate high yield e dei Grafico 2: I rendimenti dei titoli di Stato decennali USA mercati emergenti realizzano i risultati migliori nel 2021 dovrebbero risalire verso il 2 % entro la fine del 2022 Rendimento totale in valute locali, in % Rendimento in % 6 3,5 4,2 4,2 4 3,0 2 1,0 2,5 0,3 0 2,0 2 1,2 1,5 1,7 2,0 2,1 4 1,0 3,6 3,8 6 0,5 Obbligazioni high yield USA Obbligazioni high yield EUR Obbligazioni corp. mercati emergenti Obbligazioni investment grade EUR Obbligazioni mortgage-backed USA Obbligazioni investment grade USA Obbligazioni mercati emergenti in valuta forte Bund decennali tedeschi Obbligazioni mercati emergenti in valuta locale Treasury decennali USA 0,0 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 Obbligazioni decennali USA Previsioni a 3 / 12 mesi Fonte: Refinitiv Datastream, Vontobel Fonte: Refinitiv Datastream, Bloomberg Barclays, JP Morgan, Vontobel Dati al 22.11.2021
Azioni 17 Gli investitori azionari non devono temere le valutazioni elevate — Ciò che ci preoccupa è che recentemente l’indicatore Stefan Eppenberger Warren Buffet ha raggiunto un picco massimo (cfr. grafico Equity & Commodity Strategist, Vontobel 1) superando addirittura il livello registrato nel 2000 poco prima dello scoppio della «bolla delle dot-com». Vale comunque la pena notare che l’indicatore non tiene in considerazione i tassi di interesse, ad oggi talmente ridotti che le asset class più dinamiche come l’azionario sembrano essere tra le poche a offrire rendimenti solidi. Gli investitori non dovrebbero fissarsi su un solo indica- Agli occhi di molti investitori, i titoli azionari sono oggi tore come il Warren Buffet. Da parte nostra, cerchiamo troppo costosi in termini assoluti o hanno una valuta- una serie di strumenti diversi che monitorano gli indicatori zione talmente elevata da rendere probabile un crollo. O prezzo/utili (P/E), i P/E rettificati per il ciclo e i premi al entrambe le cose. Per contro, la nostra posizione rischio azionario. Ad oggi, cinque indicatori su dieci (com- sovrappesata sull’azionario riflette l’opinione secondo preso l’indice Warren Buffet) indicano prezzi azionari cui la solidità degli utili aziendali porterà in secondo eccessivamente elevati, gli altri indicano il fair value. E piano le valutazioni leggermente costose. questo ci riporta alla nostra prima regola generale: le aspettative di rendimento a lungo termine devono essere Per quanto riguarda la valutazione, che mette in relazione riviste al ribasso rispetto agli anni passati. gli utili per azione con il corso azionario attuale, seguiamo due regole generali: in primo luogo maggiore è la valuta- Alcuni indicatori si sono mossi al ribasso zione, minore il potenziale di rendimento a lungo termine; È interessante notare che nonostante i mercati azionari secondariamente, più alto è il tasso di interesse di riferi- abbiano raggiunto nuovi massimi, tre indicatori hanno mento, più le valutazioni tendono a calare. Di conse- perso nettamente terreno negli ultimi sei mesi, ad esem- guenza, le opinioni sulla valutazione dovrebbero riflettere pio l’indicatore P/E (cfr. grafico 2). Il motivo è che le le aspettative di rendimento a lungo termine. aziende non solo hanno raggiunto, ma hanno anche supe- rato le già elevate aspettative del mercato sugli utili futuri. Per determinare se un titolo è troppo costoso, molti inve- Ad ogni modo, il movimento al ribasso riflette anche le stitori monitorano l’indicatore Warren Buffet, che deve il nuove aspettative legate ai prossimi provvedimenti delle suo nome a uno degli investitori azionari di maggior suc- grandi banche centrali, nonché la seconda regola gene- cesso di sempre. Questo indicatore mette in relazione il rale che abbiamo menzionato in precedenza. Detto que- valore totale di tutti i titoli globali compresi nell’indice sto, continuiamo a ritenere che gli ostacoli per l’azionario MSCI World (ossia la capitalizzazione di mercato) con il derivanti dall’irrigidimento della politica monetaria prodotto interno lordo globale. L’idea di base è che il dovrebbero essere controbilanciati da una solida crescita valore di tutte le aziende dovrebbe essere correlato in degli utili l’anno prossimo. maniera piuttosto diretta con l’output economico. Grafico 1: La recente impennata dell’indicatore Grafico 2: I titoli sono prezzati al fair value in base al Warren Buffet preoccupa alcuni investitori rapporto prezzo / utili In % Rapporto 140 35 120 30 100 25 80 20 60 15 40 10 20 5 0 0 1982 1987 1992 1997 2002 2007 2012 2017 1973 1978 1983 1988 1993 1998 2003 2008 2013 2018 Capitalizzazione di mercato dell’Indice MSCI World in Rapporto prezzo / utili dell’azionario globale termini di PIL globale Fonte: Refinitiv Datastream, Vontobel Fonte: Refinitiv Datastream, Vontobel
18 Materie prime Le scorte ridotte potrebbero indicare futuri rincari — Vale la pena notare che le scorte di petrolio si attestano Stefan Eppenberger oggi intorno ai minimi del 2015 (cfr. grafico 1) e questo ci Equity & Commodity Strategist, Vontobel induce a ritenere che gli USA potrebbero utilizzare parte delle loro riserve strategiche, come di fatto è accaduto alla fine di novembre. Le scorte di rame e di altri metalli sono addirittura inferiori rispetto ai livelli precedenti la crisi finanziaria (cfr. grafico 2). Se le scorte ridotte non comportano necessariamente un aumento dei prezzi, potrebbero essere una condizione necessaria per un rin- caro delle materie prime in caso di shock positivo a livello Il rallentamento della crescita in Cina non è un buon di domanda (es. maggiore stimolo fiscale in Cina) o di segno per le materie prime. Per questo motivo non shock negativo a livello di offerta (es. tensioni nel Medio sovrappesiamo l’asset class nonostante l’impennata dei Oriente), una situazione simile a quella che si sta verifi- prezzi. Tuttavia il livello estremamente ridotto delle cando oggi nei settori dei chip per computer, del carbone scorte di molte materie prime, pur lasciando il mercato e del gas (cfr. Investors’ Outlook di novembre). Per que- vulnerabile agli shock esterni, è anche uno dei motivi sto, mantenere una posizione sulle materie prime sembra per cui manteniamo un moderata esposizione nei nostri una buona idea. portafogli. In linea generale, riteniamo che l’outlook per questa asset Nel primo semestre abbiamo beneficiato del nostro class rimanga favorevole nel breve e nel lungo periodo. Se sovrappeso sulle materie prime ma in seguito abbiamo da un lato la domanda di materie prime rimarrà elevata, la abbandonato questo posizionamento troppo presto. Tut- situazione dell’offerta sembra più traballante a causa di tavia, il nostro successivo focus sull’azionario ha contro- anni di investimenti insufficienti, una conseguenza dei bilanciato le perdite archiviate sul fronte delle materie prezzi precedentemente ridotti. Inoltre molti investitori, prime. Ad oggi, riteniamo che tornare a un sovrappeso piuttosto che investire il loro denaro nelle industrie sulle materie prime non avrebbe senso. La domanda glo- pesanti, hanno iniziato a finanziare progetti associati alla bale sta crescendo più lentamente rispetto all’inizio del sostenibilità. 2021 e il rallentamento dell’economia cinese, che dipende dalle materie prime, soprattutto il settore immobiliare del La decarbonizzazione trainerà i prezzi delle Paese, non è di buon auspicio per i prezzi dei metalli. Nel materie prime frattempo, la domanda di petrolio potrebbe essere pena- Il passaggio a un mondo decarbonizzato introduce nuova lizzata dai nuovi lockdown legati al Covid-19 durante l’in- domanda, ma rivolta forse ad altri segmenti dello spettro verno. Inoltre l’Organizzazione dei Paesi esportatori di delle materie prime. Per questo non crediamo che i prezzi petrolio (OPEC) sta attualmente incrementando la produ- si muoveranno al ribasso. Aspettiamo tuttavia che il ciclo zione di 400’000 barili al giorno ogni mese. economico divenga più promettente prima di iniziare a potenziare l’allocazione alle materie prime. Grafico 1: I serbatoi mondiali di petrolio si stanno Grafico 2: Le scorte di rame sono ai livelli minimi degli esaurendo velocemente ultimi anni In milioni di barili In 1’000 tonnellate 3’500 1’000 3’250 800 3’000 600 2’750 400 2’500 200 2’250 0 1993 1999 2002 2008 2014 2020 2007 2009 2011 2013 2015 2017 2019 2021 Scorte di petrolio greggio dei membri dell’Organizzazione Scorte globali di rame, dato destagionalizzato, per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) secondo London Metal Exchange, New York Mercantile Exchange e Shanghai Metal Exchange Fonte: Energy Information Administration, Refinitiv Datastream, Vontobel Fonte: Refinitiv Datastream, Vontobel
Valute 19 Due beni rifugio principali sfidano la propensione al rischio — compensano l’uno con l’altro (cfr. grafico 1). La valuta Sven Schubert, PhD svizzera difficilmente raggiungerà la parità con l’euro nel Senior Investment Strategist, Head of Strategy Currencies, breve periodo (la SNB non ha intenzione di permetterlo), Vontobel ma potrebbe raggiungerla nei prossimi anni. Nel frattempo l’euro è frenato dai nuovi lockdown che si prospettano in alcuni Paesi europei e ostacolano l’econo- mia. Per contro, lo slancio di crescita negli USA sembra migliorare sull’onda del ridimensionamento del Covid-19 (cfr. grafico 2) e dell’importante legge sulle infrastrutture Tralasciando la crescente propensione al rischio, due approvata dal Congresso USA. Questo ha diffuso l’aspet- valute rifugio sono state di recente tra le favorite sui tativa di un irrigidimento anticipato della politica moneta- mercati valutari. Il dollaro USA potrebbe risentire di una ria statunitense, un’altra delle ragioni alla base del recente certa debolezza a breve termine, per poi registrare un rally del dollaro nei confronti dell’euro. Ma poiché i mer- rally nel 2022 sulla scia dell’irrigidimento della politica cati già scontano tre rialzi dei tassi USA il prossimo anno, monetaria statunitense. Il franco svizzero dovrebbe evi- il potenziale di ulteriori apprezzamenti del dollaro rispetto denziare una buona tenuta, grazie al ridotto tasso di all’euro appare limitato nel breve periodo. Inoltre, laddove inflazione nel Paese. la nuova onda pandemica raggiungesse l’America, magari a causa dell’intensificarsi dei viaggi dall’Europa, l’euro L’ottima salute del franco, controllato da una rigida Swiss potrebbe registrare un rimbalzo a breve termine prima National Bank (SNB), è una conseguenza del persistente che il ciclo di stretta della Fed lo spinga nuovamente al surplus delle partite correnti nel Paese e di una pressione ribasso rispetto al dollaro, verso il nostro target storico su inflazionistica solo moderata. Quest’ultimo fattore si tra- 12 mesi di 1,12. duce in un guadagno relativo a livello di competitività (con un maggiore potere di acquisto) rispetto agli USA e Vale la pena monitorare gli asset denominati in yuan? all’«Europa» dove l’inflazione si muove al rialzo. Il nostro Le economie emergenti sono molto più solide rispetto al modello di ciclo economico «Wave» da diverso tempo periodo precedente il ciclo di irrigidimento negli USA del indica un rafforzamento del franco, considerando che la 2015. Ad esempio, molte vantano surplus delle partite Svizzera vanta lo slancio di crescita più solido tra i 50 correnti da record. Tuttavia, un anno di normalizzazione Paesi che trattiamo. politica negli Stati Uniti (aumento dei rendimenti USA) e il rallentamento dei tassi di crescita in molti mercati emer- L’aumento dei tassi di interesse fuori dalla Svizzera genti non lasciano intendere una tendenza rialzista solida potrebbe disincentivare gli investitori ad abbandonare gli nelle rispettive valute. Per questo gli investitori devono asset denominati in franchi. È vero che i rendimenti nomi- essere selettivi. Gli asset denominati in yuan potrebbero nali in Paesi come gli USA e l’Eurozona «core» sono in divenire interessanti quando la Cina avrà superato i suoi aumento, ma lo è anche l’inflazione, e questi sviluppi si problemi di crescita, forse nella prima metà del 2022. Grafico 1: I differenziali di rendimento storicamente Grafico 2: Gli USA allentano i lockdown, l’Europa ridotti tra Eurozona e Svizzera supportano il franco li ripristina Tasso di cambio In punti percentuali Tasso di cambio Indice 1,20 2,2 1,29 32 1,18 1,6 1,26 24 1,16 1,0 1,23 16 1,14 0,4 1,20 8 1,12 0,2 1,17 0 1,10 0,8 1,14 8 1,08 1,4 1,11 16 1,06 2,0 1,08 24 Lockdown più rigidi nell’Eurozona 1,04 2,6 1,05 rispetto agli USA 32 1,02 3,2 1,02 40 03.15 03.16 03.17 03.18 03.19 03.20 03.21 01.2020 05.2020 09.2020 01.2021 05.2021 09.2021 EUR / CHF EUR / USD Swap spread 10 anni reale (Eurozona vs. Svizzera, Indice Relative Oxford Stringency (US vs. Eurozona, scala a destra) scala a destra) Fonte: Refinitiv Datastream, Vontobel Fonte: Refinitiv Datastream, Oxford Economics, Vontobel
Puoi anche leggere