Internet - Literatur - Twitteratur. Erzählen und Lesen im Medienzeitalter. Perspektiven für Forschung und Unterricht

Pagina creata da Erika Cattaneo
 
CONTINUA A LEGGERE
Internet - Literatur - Twitteratur. Erzählen und Lesen im Medienzeitalter. Perspektiven für Forschung und Unterricht
Anne-Rose MEYER (Hrsg.)
                                                       Internet – Literatur – Twitteratur.
                                                 Erzählen und Lesen im Medienzeitalter.
                                               Perspektiven für Forschung und Unterricht,
                                                                  Peter Lang, 2019, 280 p.
                                                                      ISBN 978-3631767511

        Paola DEL ZOPPO                                  passi partendo da questa ormai “antica” de-
                                                         finizione: riporta il discorso su testi letterari,
        1. Twitteratura/Iperletteratura                  non assimilando necessariamente la lette-
                                                         ratura alla narrativa, alla finzione o alla “fic-
      I saggi presentati nella raccolta si con-          tion”, come invece operava Suter, e quindi
centrano su diversi e vari aspetti dei muta-             rispostando l’asse delle analisi e delle pro-
menti della scrittura e della lettura che negli          poste da un livello tecnico a un livello este-
ultimi vent’anni sono stati incoraggiati                 tico.
dall’accoglienza delle nuove tecnologie di-                    Il volume raccoglie una serie di inter-
gitali e informatiche nel discorso letterario.           venti in cui emergono spunti concreti, fe-
      Negli ultimi anni le nuove medialità               condi e costruttivi in merito alle questioni
hanno fornito agli studi letterari spunti per            poste non solo dagli studiosi della cosid-
intrecciare percorsi critici con percorsi di-            detta postcritique e dalle nuove interroga-
dattici e di produzione e lettura, andando               zioni anche su videogioco e narratività1, ma
incontro anche agli appelli di rinnovamento              da diversi esponenti degli studi culturali,
degli studi e delle teorie della lettura. Beat           letterari e anche pedagogico-didattici degli
Suter aveva definito Hyper-fiktion la forma              ultimi anni. La prospettiva aperta dalla mul-
letteraria di un testo data dalla sua stesura            timedialità, infatti, induce “naturalmente” a
in formato elettronico con collegamenti e                mettere in discussione le categorie di lettura
la possibilità di accesso multiplo alle infor-           soggette all’ermeneutica del sospetto e a
mazioni (qui p. 27). Internet-Literatur-Twit-            moltiplicare gli attanti in un’estetica plurale
terratur. Erzählen und Lesen in Medienzeit-              in cui la Schreibszene (la scena degli scrit-
alter. Perspektiven für Forschung und                    tori), i singoli autori, i singoli lettori e così
Unterricht, curato da Anne-Rose Meyer e                  come le comunità dei lettori mediali, ven-
edito da Peter Lang nel 2019, compie due                 gono connessi e riposizionati all’interno

1
    Elizabeth S. Anker & Rita Felski (eds.), Critique and Postcritique, Durham, Duke University Press, 2017.

RiCOGNIZIONI. Rivista di lingue, letterature e culture moderne, 13 • 2020 (VII)
242                                                                                 Paola DEL ZOPPO

anche del discorso critico e teorico, e in cui        terletterari della rete in quanto tale, e cioè
l’ideazione di percorsi anche didattici a tutti       di un’apertura imprescindibile al commento
i livelli (e per ogni età di discenti) svela          del lettore se non addirittura all’intervento
come le categorie di fruizione della lettera-         testuale o ipertestuale (per esempio anche i
tura siano in sé sempre rimodulabili, in ag-          commenti su FB o le “continuazioni” su
giunta e non in sottrazione2. Si evidenzia            twitter, le integrazioni di immagini su Insta-
inoltre come la Vergegenwärtigung indotta             gram e così via). Letteratura mediale/digi-
o intensificata dai testi elettronici o rielabo-      tale/multimediale e, come ben illustrato nel
rati in formato elettronico, possa rompere            volume di Meyer, letteratura social, sono
degli schemi storicistici per reinserire i fatti      fenomeni culturali che, diversamente da
letterari in una temporalità critica elaborata        una e-literature (cioè da quei testi che si
sulla storia della testualità mediale, che per        possono leggere su supporti elettronici, ma
alcune opere si aggiunge, per altre si sostan-        che non si differenziano nella sostanza dal
zia in posture autoriali nuove e rinnovati            libro fisico) devono la loro particolarità pro-
rapporti con il pubblico potenziale. Così             prio alla modificabilità in principio illimi-
senza appiattirsi sulla risposta dei lettori          tata. Un testo su Facebook, ad esempio, può
l’analisi di lettura e scrittura mediali diventa      cambiare completamente destinatario, ma
anche una concreta possibilità di operare sui         anche livelli interpretativi grazie a uno o più
canoni di decentramento teorico-critico,              commenti che lo ricollocano nell’immagi-
perché definisce uno spazio letterario tra-           nario della rete stessa, in cerchie, luoghi vir-
sversale creato da nuove relazioni tra testi,         tuali o di influenza.
innovazioni, intenzionalità degli autori e                  Nel saggio di apertura, Ann-Marie
fatti estetici. La rielaborazione critico teo-        Riesner (Stefanie Sargnagels Statusmeldun-
rica, dunque, riguarda sia la catalogazione           gen (2017) oder Die Aushandlung einer
in generi, sia l’analisi formale. La presen-          «Schreibszene Soziale Medien») prende ad
tazione di possibilità di “utilizzo” in conte-        esempio Stefanie Sargnagel, cabarettista,
sti didattici, inoltre, arricchisce i saggi di        disegnatrice e scrittrice austriaca, per defi-
una dimensione vicina alle recenti discus-            nire le caratteristiche di una “scena auto-
sioni pedagogiche sulla reading literacy e            riale dei social media”. Mentre le ricerche
la critical literacy e dunque anche sulle ca-         sulla questione si concentrano o sull’in-
pacità di scrittura dei discenti.                     fluenza dei social nella scrittura e quindi su
                                                      questioni stilistiche, o sulla questione del-
      2. Gli usi della letteratura                    l’autofiction e del rapporto quindi tra fin-
                                                      zione narrativa e “rappresentazione”
     La letteratura in rete è ogni tipo di let-       mediata dai social, Riesner intende riflettere
teratura che non si giova solo del medium             su come l’inserimento della scena autoriale
libro, ma è, poiché “vernetzt” una lettera-           social all’interno di un testo letterario in-
tura che si sustanzia anche dei rapporti in-          fluenzi la percezione della fiction, ma

2
 Per l’interrogazione sulle letture “del sospetto”, cfr. Eve Kosofsky Sedgwick, Paranoid Reading and Re-
parative Reading, or, You’re So Paranoid, You Probably Think This Essay Is about You, in Touching Feeling:
Affect, Pedagogy, Performativity, Durham, Duke University Press, 2003.

SeGNALI
[rec.] A.-R. MEYER (Hrsg.), Internet – Literatur – Twitteratur, Peter Lang, 2019                      243

guarda anche più in là nella definizione              (incastro) e in maniera che non si esclu-
della “scena di Facebook” e quindi inevita-           dano, ma si sommano le varie declinazioni
bilmente tocca questioni di postura e di col-         e tipologie della scrittura social (MySpace,
locazione sul mercato e nel campo                     Twitter, Facebook, Instagram, Snapchat),
letterario3. Lo studio, molto ben condotto,           che Riesner tiene a collocare temporal-
evidenzia come in effetti in particolare su           mente per evidenziare come sia possibile
Facebook, ma più in generale sui social si            tracciare anche degli sviluppi stilistici e
formi una “scena” che si distingue per tratti         dunque iniziare a pensare a una storia della
e consuetudini sia di produzione che di pub-          letteratura social (pp. 40-42).
blico da quella che Sandro Zanetti definiva                 Vale qui la pena di inserire la rifles-
“digitale”, anche grazie alla fruizione tra-          sione in un ambito più ampio per eviden-
mite apparati mobili (cellulari e tablet), tra-       ziare l’utilità del volume anche in ambito
mite uno “studio di caso”: l’opera di                 critico. Nel suo Uses of Literature, di ormai
Stefanie Sargnagel che, a partire dalla rac-          12 anni fa, Rita Felski raccoglieva le sue ri-
colta dei post dell’autrice su Facebook degli         flessioni in quattro momenti riguardanti
anni 2015-17 ha visto la scrittrice protago-          l’agnizione (recognition), la bellezza (en-
nista di un premio prestigioso e attento alla         chantment), la mimesi (sapienza) e il su-
sperimentazione, l’Ingeborg Bachmann                  blime (shock), le quattro categorie
Preis del 2016. Stefanie Sargnagel è ac-              “venerabili” dell’estetica4. Felski – espo-
canto a Reinhald Goetz – che pure viene               nente di quella postcritique a cui si accen-
chiamato in causa nell’interessante e ricca           nava in apertura di questa recensione -
introduzione al volume a firma della cura-            declinava gli usi di questi “contenitori” in
trice – la prima scrittrice di lingua tedesca         modi da considerarsi nuovi, che rendevano
a definirsi nella postura autoriale tramite la        conto della complessità degli studi letterari,
presenza su internet e in particolare sui so-         ma soprattutto interessanti per l’analisi del
cial con uno stile ostentatamente soggettivo          fascino della lettura e di come e perché si
e con esternazioni di “senso comune” sul              possa essere attratti da mondi di finzione,
quotidiano, il femminismo, e i mali dei               creati solo tramite le parole. Tra le rifles-
tempi: la mancanza di prospettiva e la de-            sioni presentate dalla studiosa, poi succes-
pressione. Nonostante la studiata essenzia-           sivamente rielaborate e sviluppate nel suo
lità, Sargnagel tende comunque al récit e             testo successivo, The Limits of Critique,
Riesner vede nel raffronto fra i suoi testi a         Felski insiste sulla necessità di connettere
stampa e i suoi testi in internet un signifi-         le “reazioni” alla lettura – partendo appunto
cativo contributo alla definizione – fonda-           dalle più antiche e basilari e insieme com-
mentale per tutte le indagini successive              plesse – e di renderle feconde per il linguag-
presentate nel volume, della “nuova scena             gio della critica e dello studio5. È nella
social” comprende in una Verschachtelung              teoria Actor/Network di Bruno Latour che

3
  cfr. Meizoz, Jérôme, La littérature en personne. Scène médiatique et formes d’incarnation, Slatkine, Ge-
nève, 2016.
4
  Cfr. Rita Felski, Uses of Literature, Blackwell, 2008.
5
  Rita Felski, The Limits of Critique, Chicago and London, The University of Chicago Press, 2015.

                                                                                               SeGNALI
244                                                                             Paola DEL ZOPPO

Felski individua un modello possibile per           collocazione in punti nodali del racconto (p.
pensare in modo più assertivo il rapporto tra       56), che definisce in una particolare meta-
lettori e testi6. Sebbene le riflessioni di Fel-    lessi la propria scrittura come intertestualità
ski abbiano il limite di essere rivolte ad un       e intermedialità, Riesner insiste sulla possi-
pubblico di studiosi statunitense, proprio la       bilità di discutere riflessione sui processi
sua insistenza sulla “disposizione” di chi          trasformativi della scrittura, della lettura e
legge e l’idea di superare la tendenza al mo-       della comunicazione, che nel testo trovano
nopolio dell’ermeneutica del sospetto in            una tessitura ottimale, e suggerisce, in con-
una “produzione plurale” di attanti che             creto, di non limitarsi a lettura e commento
metta in evidenza nuovi elementi (p. 180) e         dei passi, ma di stimolare tramite l’esempio
volgersi all’addizione invece che alla sepa-        alla scrittura autonoma (p. 58).
razione o all’eliminazione di atteggiamenti               I saggi sono raggruppati chiaramente
e mentalità critiche. Fin dal primo testo Fel-      e consequenzialmente in sezioni: La ri-
ski insiste sulla necessità di connettere la        guarda innanzitutto l’individuazione del
lettura “accademica” con l’“ordinary rea-           “racconto” delle nuove possibilità di narra-
ding”, e per questo la base delle sue analisi       zione e quindi il rapporto tra il libro (“Das
sono sensazioni che possono essere presenti         alte Medium Buch” “il vecchio medium
al lettore ordinario, ma che vanno conside-         libro”) e i nuovi atti letterari. Il saggio che
rate straordinarie e riposizionate nell’analisi     segue la riflessione di Riesner (Elias Kreuz-
anche dei processi di lettura ermeneutica           maier: Drahtlose Netzwerke. Reflexionen
per una consapevolezza più ampia e pro-             der ‚Kultur der Digitalität‘ in Terézia
fonda di come funzionino la letteratura e la        Moras Roman Das Ungeheuer und ihr Po-
teoria letteraria.                                  tential für den Deutschunterricht) come è
      Uno dei meriti di questo volume di            evidente dal titolo si incentra sulla narra-
Meyer è proprio la collocazione di determi-         zione della “Cultura del digitale” nel ro-
nati stimoli costruttivi in ambito europeo e        manzo di Terézia Mora Das Ungeheuer.
più specificamente germanofono. L’insieme           Visto come forma compiuta di racconto po-
dei saggi segue un percorso molto chiaro            stmoderno, il romanzo può essere infatti
anche nella strutturazione di queste connes-        particolarmente adatto alla discussione di-
sioni, insistendo fruttuosamente sull’impor-        dattica proprio perché la “rete” acquisisce
tanza dei percorsi didattici adattati e studiati    in esso, pur essendo un oggetto non finzio-
per discenti di ogni età. Sin dal primo sag-        nale, bensì reale e percepito come tale, una
gio presentato, il già commentato studio di         funzione metapoetica, sia come elemento di
Anne Marie Riesner, ogni riflessione è in-          modifica della focalizzazione, sia come ele-
fatti accompagnata o incentrata sull’appli-         mento metafinzionale che influenza gli svi-
cazione didattica dei testi analizzati. Nel         luppi della trama tanto quanto la definizione
caso di Sargnagel, ad esempio, la polisemi-         e la collocazione dei personaggi nel rac-
cità dei post social, acquisita tramite la loro     conto.

6
  Felski, Rita, Comparison and Translation: A Perspective from Actor-Network Theory, «Comparative Li-
terature Studies», vol. 53, no. 4, 2016, pp. 747–765.

SeGNALI
[rec.] A.-R. MEYER (Hrsg.), Internet – Literatur – Twitteratur, Peter Lang, 2019               245

      A seguire troviamo, nel saggio di Julia      di sviluppo didattico delle riflessioni e della
Boog ‚raufladen, was man will‘ – Ge-               letteratura coinvolta e prescelta. Knopf apre
bloggte Metanarrativität in Flurin Jeckers         quindi questa sezione con un saggio in cui
Jugendroman Lanz (2017) spunti e analisi           si riflette sulla possibilità di stimolare la
sulla forma letteraria del blog, che si confi-     creatività narrativa e interpretativa dei di-
gura come la più compiuta possibilità di ge-       scenti, valorizzando le possibilità offerte dai
nere letterario del presente e del prossimo        nuovi medium. In Augmented Reality im Li-
futuro, non solo come contenitore stilistico,      teraturunterricht der Primarstufe Knopf ra-
ma anche come elemento tematico e carat-           giona quindi contemporaneamente sulla
terizzante dei personaggi. Stefanie Jakobi,        scrittura e sulla lettura, o, in termini diversi
invece, sceglie di considerare, nel suo sag-       sulla produzione letteraria e sulla ricezione
gio Von bösen Computern und virtuellen             letteraria a partire dalla definizione della
Welten: Inszenierungen digitaler Medien in         cosiddetta “mixed reality”, di cui fanno
zeitgenössischer Jugendliteratur, una que-         parte le tecnologie per la realtà aumentata e
stione evidente e importante: come e in che        della realtà virtuale, che interagiscono con
misura i nuovi media informino i paratesti         i due estremi della realtà e del mondo vir-
e, nel caso della letteratura per ragazzi, di      tuale – Knopf parte dalle categorizzazioni
come dei testi per definizione “multige-           di Milgram/Kishino – per ragionare su un
nere” ma con un target specifico possano           possibile “aumento” della fenomenologia
essere o debbano essere performati con le          letteraria: rumori, colori, prospettive si ag-
nuove tecnologie. Qui l’autrice fa riferi-         giungono ai testi stimolando la “lettura
mento a due testi molto recenti, Erebos di         creativa”, e rendendo i lettori performer più
Ursula Poznanski e Unsichtbare Blicke di           che semplici fruitori, il che nel caso degli
Frank Reifenberg, e ritiene centrale anche         scolari delle scuole elementari, focus del
una riflessione sul medium di produzione           saggio, si traduce in un protagonismo del
testuale. Un testo prodotto esplicitamente         lettore in letteratura che permette un rinno-
tramite un computer ha delle caratteristiche       vato rapporto anche con la tradizione. Ecco
narrative nuove o diverse? Se sì, sono que-        dunque che il testo successivo, esteso da
ste caratteristiche percettibili per i lettori e   Knopf insieme a Tania Kraft e Ann-Kristin
che funzione acquisisce allora il livello me-      Müller: #edgars-life: Erzählen in Schlag-
tatestuale? Le stesse questioni possono co-        wörtern – Kreatives Schreiben im Deut-
stituire strumento di riflessione didattica,       schunterricht der Primarstufe è la
con particolare efficacia rispetto all’analisi     combinazione tra foto e testi a generare
dei discenti dei processi di elaborazione          nuovi cortocircuiti, e a stimolare l’autono-
narrativa e di ricezione.                          mia degli studenti nel racconto orale dei
                                                   testi letti. Stefanie Lange in Das Potential
     3. Influencer o performer?                    digitaler Literatur für den Deutschunter-
                                                   richt am Beispiel von enhanced E-Books
      Nella seconda e terza parte del testo si     torna alla lettura digitale e presenta uno stu-
passa dall’aspetto più analitico ad un             dio empirico appunto su testi della tradi-
aspetto anche e soprattutto applicativo.           zione, in particolare da Conan Doyle e
Julia Knopf offre, in diversi saggi, a stesura     Edgar Allan Poe, ragionando sulla possibi-
individuale o collettiva, una panoramica           lità di rendere il medium del libro elettro-
utile concreta e ricca su diverse possibilità      nico ipertestuale. Con testi contemporanei

                                                                                        SeGNALI
246                                                                              Paola DEL ZOPPO

già canonici si confronta Julia Ogrodnik,           dagogia del riconoscimento di stereotipi e
che in Das ästhetische Potential von Pod-           luoghi comuni, rendendo ai giovani discenti
casts im Literaturunterricht der Oberstufe          la possibilità di rifiutare la via dell’“influen-
si sofferma in profondità su una possibile          cing” per scegliere quella di una più consa-
didattica dell’estetica letteraria tramite          pevole performazione.
l’analisi di testi poetologi e primari di Herta
Müller. In questo caso è la trasposizione tra             4. Creative Reading Literacy
medium, cioè un “adattamento” che stimola
da una parte l’analisi retorica e stilistico-             La lettura, per dirla in maniera iper-
formale dei testi, permettendo al contempo          semplificata, è percepita come un’attività
un’appropriazione rielaborativa di testi non        passiva: le parole passano dalla pagina (o
sempre considerati “alla portata” di deter-         dallo schermo o quello che è) e arrivano
minate fasce di discenti (ma anche di pub-          dentro di noi che stiamo lì seduti. Permet-
blico). Questo tipo di approccio permette di        tiamo loro di illuminare alcune aree del cer-
stimolare lo sguardo critico sui testi, la ca-      vello, richiamare memorie, creare scene e
pacità di lettura critica in generale e anche       risvegliare emozioni, persino di farci pro-
una certa attenzione alla trappola dei luoghi       vare meraviglia, ma in qualche modo siamo
comuni letterari, di fatto rendendo autono-         in balia delle parole, che arrivano. A volte
mia ai discenti ed esaltando il valore della        dobbiamo impegnarci per interpretarle, ma
letteratura senza allontanarla dai lettori po-      solitamente esercitano una sovranità che le
tenziali. Jannick Eckle, Rebecca Jakobs,            rende inviolabili7.
Julia Knopf e Sina-Marie Schneider spo-                   Queste parole di Ron Padgett, che già
stano il discorso sulle figure degli influen-       nel 1997 invitava alla “lettura creativa” e
cer: Erzählen im Zeitalter von YouTube –            accennava alla possibilità di leggere su
Wie Influencer durch ihr ‚Erzählen‘ beein-          schermo, riecheggiano nel terzo ed ultimo
flussen. Partendo dalla importante differen-        capitolo del volume di Anne Rose-Meyer,
ziazione tra linguaggio della pubblicità e          dedicato a una specifica forma letteraria,
linguaggio dell’“influenza” gli studiosi si         appunto la “forma brevissima”. Il capitolo
concentrano sulla manipolatività della co-          è aperto da Silvia Ulrich che presenta i ri-
municazione e evidenziano come anche in             sultati di una ricerca empirica nella didattica
questo caso l’analisi dell’intermedialità può       della lingua straniera a livello universitario:
evidenziare i tranelli della composizione di        Twitteratur im Seminarraum. Ein didakti-
testi.                                              sches Experiment an der Universität Turin
       Il livello dell’influenza si presenta        è dedicato alla possibilità di definizione e
dunque in questa serie di testi come opposto        riconoscimento di alcune caratteristiche tra-
a quello dell’interpretazione, mentre l’ap-         mite la rielaborazione di testi della tradi-
plicazione dei metodi di scomposizione e            zione della didattica letteraria: I dolori del
analisi dei testi trascende la didattica della      giovane Werther e Hotel Savoy di Joseph
letteratura e arriva a farsi veicolo di una pe-     Roth. È questo l’ambito in cui la twitteratura

7
 Ron Padgett, Creative Reading: What It Is, How To Do It, and Why, National Council of Teachers of En-
glish, Urbana, 1997.

SeGNALI
[rec.] A.-R. MEYER (Hrsg.), Internet – Literatur – Twitteratur, Peter Lang, 2019                         247

si avvicina e si connette alle transcodifica-           Raum: Digitale Kürze als literarisches Ex-
zioni in senso genettiano. Le riscritture pos-          perimentierfeld) evidenziando come il fe-
sono acquisire o sfruttare le forme interme-            nomeno della microfiction abbia generato
diali, spostando il testo di partenza su un             originalità proprio grazie alla “costrizione”
piano di intertestualità, ma anche, come                dei caratteri. Le microstorie di Florian
scrive Ulrich, avvalersi di procedimenti di             Meimberg e i #tWeBook di Bertola e Faraci
scrittura delle postavanguardie, come ad                sono oggetto dell’ultimo saggio, che esem-
esempio l’Oulipo (p. 211), e quindi lavorare            plifica la possibilità e l’opportunità di ana-
sulla “differenza”, e sullo spazio marginale            lizzare la microletteratura come genere e
dell’elaborazione testuale, permettendo sia             dunque esercitare la critica anche interpre-
un maggiore livello inferenziale, sia una si-           tativa considerando la brevità una “cornice
gnificativa libertà di decostruzione dei testi          formale” scelta, e più non necessariamente
e quindi di ristrutturazione. “Riscrivere un            solo un adattamento mediale. Si tratta del-
testo in formato Twitter” equivale quindi               l’ingresso di un genere nelle categorie con-
secondo Ulrich alla produzione di “lettera-             temporanee.
tura di secondo grado”. Si tratta di una                      Particolarmente interessante, dunque
forma estrema di ipertestualità, che eviden-            sia l’approccio che la capacità di sintesi di
zia come categorie di analisi tradizionali              questa caleidoscopica giustapposizione di
come la dialogicità e la polifonia (Bachtin)            testi, che anche nella ricchezza dei riferi-
possano essere rappresentate anche dalla                menti di letteratura analizzata e di lettera-
concreta moltiplicazioni degli attori della             tura critica – con delle nutrite bibliografie
scrittura e dell’interpretazione. Un testo ac-          in coda a ogni saggio – offre spunti per ul-
quisisce in polifonia nella riscrittura, sia            teriori studi in questa direzione, appunto
essa parodica o imitativa. L’esperimento di             non frequenti in questa forma, in lingua ita-
Ulrich dimostra anche efficacemente come                liana. Non solo è uno studio vario e detta-
e quanto la didattica della lingua e della let-         gliato, supportato anche da analisi sul
teratura possano e debbano essere connesse,             campo, degli “usi della letteratura” in am-
e come le categorie estetiche e la ricerca di           bito contemporaneo, ma presenta l’approc-
una risposta estetica siano fondamentali                cio critico come auspicabile e replicabile,
nella pedagogia della lettura e della scrittura         accanto a molti stimoli e esperimenti di pe-
letteraria, e l’esperimento richiama una serie          dagogia del creative reading, stimolando la
di fruttuosi e innovativi esperimenti di scrit-         responsabilità dei lettori, del pubblico let-
tura creativa già attuati in ambito anglosas-           terario, e con molta chiarezza di docenti e
sone8.                                                  studiosi che si trovano di fronte a un muta-
      In chiusura del testo Sandra Annika               mento di paradigma mediale che solo con
Meyer si concentra sulla brevità delle storie           disonestà intellettuale si può continuare a
condizionata dal digitale come campo di                 relegare in un ambito giovanile o extralet-
sperimentazione letteraria (Strom, Zeit und             terario o extra-critico. La letteratura inter-

8
  Cfr. p. es. A.M. Wiseman,, Now I believe if I write I can do anything: Using poetry to create opportunities
for engagement and learning in the language arts classroom, Journal of Language and Literacy Education
[Online], 6(2), 2010, pp. 22-33.

                                                                                                 SeGNALI
248                                                                                  Paola DEL ZOPPO

e ipermediale e la scena letteraria social                 tore since 2012. She is currently curating the
sono fatti letterari che si possono aggiun-                complete edition of Hilde Domin’s works in
                                                           Italy, of the short fiction by Leonhard Frank
gere alle scene e ai fenomeni percepiti come               and of the series «Gli specchi di Antigone» at
più tradizionali senza sottrarre a questi ul-              Le Lettere (starting 2021). She translated and
timi pubblico né profondità.                               edited works by Leonhard Frank, Max Frisch,
                                                           Sibylle Lewitscharoff, Marion Poschmann,
                                                           Gwyneth Lewis, Ron Padgett a.o.. Recent
      PAOLA DEL ZOPPO • PhD in Comparative li-             books: Tra due rive. Autrici del Novecento eu-
      terature studies and literary translation, Uni-      ropeo sul confino e sull’esilio (ed. with R.
      versity of Siena. She is currently Researcher        Gangemi, Aracne 2020); Sulle tracce di Anti-
      for German Literature at Tuscia University           gone. Diritto, letteratura e studi di genere (ed.
      (Viterbo). Her work focuses on Literary stu-         with Giuliano Lozzi, Istituto di Studi Germa-
      dies, Literature and human rights, displace-         nici 2018); Marion Poschmann, Paesaggi in
      ment, poetic posture and canon formation,            prestito (or. title: Geliehene Landschaften; Del
      theories of reading, didactics of literature, cri-   Vecchio 2020)
      tical literacy and literary translation studies.
                                                           E-MAIL • delzoppo@unitus.it
      She is also Editor in chief at Del Vecchio Edi-

SeGNALI
Puoi anche leggere