Internet - Literatur - Twitteratur. Erzählen und Lesen im Medienzeitalter. Perspektiven für Forschung und Unterricht
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Anne-Rose MEYER (Hrsg.) Internet – Literatur – Twitteratur. Erzählen und Lesen im Medienzeitalter. Perspektiven für Forschung und Unterricht, Peter Lang, 2019, 280 p. ISBN 978-3631767511 Paola DEL ZOPPO passi partendo da questa ormai “antica” de- finizione: riporta il discorso su testi letterari, 1. Twitteratura/Iperletteratura non assimilando necessariamente la lette- ratura alla narrativa, alla finzione o alla “fic- I saggi presentati nella raccolta si con- tion”, come invece operava Suter, e quindi centrano su diversi e vari aspetti dei muta- rispostando l’asse delle analisi e delle pro- menti della scrittura e della lettura che negli poste da un livello tecnico a un livello este- ultimi vent’anni sono stati incoraggiati tico. dall’accoglienza delle nuove tecnologie di- Il volume raccoglie una serie di inter- gitali e informatiche nel discorso letterario. venti in cui emergono spunti concreti, fe- Negli ultimi anni le nuove medialità condi e costruttivi in merito alle questioni hanno fornito agli studi letterari spunti per poste non solo dagli studiosi della cosid- intrecciare percorsi critici con percorsi di- detta postcritique e dalle nuove interroga- dattici e di produzione e lettura, andando zioni anche su videogioco e narratività1, ma incontro anche agli appelli di rinnovamento da diversi esponenti degli studi culturali, degli studi e delle teorie della lettura. Beat letterari e anche pedagogico-didattici degli Suter aveva definito Hyper-fiktion la forma ultimi anni. La prospettiva aperta dalla mul- letteraria di un testo data dalla sua stesura timedialità, infatti, induce “naturalmente” a in formato elettronico con collegamenti e mettere in discussione le categorie di lettura la possibilità di accesso multiplo alle infor- soggette all’ermeneutica del sospetto e a mazioni (qui p. 27). Internet-Literatur-Twit- moltiplicare gli attanti in un’estetica plurale terratur. Erzählen und Lesen in Medienzeit- in cui la Schreibszene (la scena degli scrit- alter. Perspektiven für Forschung und tori), i singoli autori, i singoli lettori e così Unterricht, curato da Anne-Rose Meyer e come le comunità dei lettori mediali, ven- edito da Peter Lang nel 2019, compie due gono connessi e riposizionati all’interno 1 Elizabeth S. Anker & Rita Felski (eds.), Critique and Postcritique, Durham, Duke University Press, 2017. RiCOGNIZIONI. Rivista di lingue, letterature e culture moderne, 13 • 2020 (VII)
242 Paola DEL ZOPPO anche del discorso critico e teorico, e in cui terletterari della rete in quanto tale, e cioè l’ideazione di percorsi anche didattici a tutti di un’apertura imprescindibile al commento i livelli (e per ogni età di discenti) svela del lettore se non addirittura all’intervento come le categorie di fruizione della lettera- testuale o ipertestuale (per esempio anche i tura siano in sé sempre rimodulabili, in ag- commenti su FB o le “continuazioni” su giunta e non in sottrazione2. Si evidenzia twitter, le integrazioni di immagini su Insta- inoltre come la Vergegenwärtigung indotta gram e così via). Letteratura mediale/digi- o intensificata dai testi elettronici o rielabo- tale/multimediale e, come ben illustrato nel rati in formato elettronico, possa rompere volume di Meyer, letteratura social, sono degli schemi storicistici per reinserire i fatti fenomeni culturali che, diversamente da letterari in una temporalità critica elaborata una e-literature (cioè da quei testi che si sulla storia della testualità mediale, che per possono leggere su supporti elettronici, ma alcune opere si aggiunge, per altre si sostan- che non si differenziano nella sostanza dal zia in posture autoriali nuove e rinnovati libro fisico) devono la loro particolarità pro- rapporti con il pubblico potenziale. Così prio alla modificabilità in principio illimi- senza appiattirsi sulla risposta dei lettori tata. Un testo su Facebook, ad esempio, può l’analisi di lettura e scrittura mediali diventa cambiare completamente destinatario, ma anche una concreta possibilità di operare sui anche livelli interpretativi grazie a uno o più canoni di decentramento teorico-critico, commenti che lo ricollocano nell’immagi- perché definisce uno spazio letterario tra- nario della rete stessa, in cerchie, luoghi vir- sversale creato da nuove relazioni tra testi, tuali o di influenza. innovazioni, intenzionalità degli autori e Nel saggio di apertura, Ann-Marie fatti estetici. La rielaborazione critico teo- Riesner (Stefanie Sargnagels Statusmeldun- rica, dunque, riguarda sia la catalogazione gen (2017) oder Die Aushandlung einer in generi, sia l’analisi formale. La presen- «Schreibszene Soziale Medien») prende ad tazione di possibilità di “utilizzo” in conte- esempio Stefanie Sargnagel, cabarettista, sti didattici, inoltre, arricchisce i saggi di disegnatrice e scrittrice austriaca, per defi- una dimensione vicina alle recenti discus- nire le caratteristiche di una “scena auto- sioni pedagogiche sulla reading literacy e riale dei social media”. Mentre le ricerche la critical literacy e dunque anche sulle ca- sulla questione si concentrano o sull’in- pacità di scrittura dei discenti. fluenza dei social nella scrittura e quindi su questioni stilistiche, o sulla questione del- 2. Gli usi della letteratura l’autofiction e del rapporto quindi tra fin- zione narrativa e “rappresentazione” La letteratura in rete è ogni tipo di let- mediata dai social, Riesner intende riflettere teratura che non si giova solo del medium su come l’inserimento della scena autoriale libro, ma è, poiché “vernetzt” una lettera- social all’interno di un testo letterario in- tura che si sustanzia anche dei rapporti in- fluenzi la percezione della fiction, ma 2 Per l’interrogazione sulle letture “del sospetto”, cfr. Eve Kosofsky Sedgwick, Paranoid Reading and Re- parative Reading, or, You’re So Paranoid, You Probably Think This Essay Is about You, in Touching Feeling: Affect, Pedagogy, Performativity, Durham, Duke University Press, 2003. SeGNALI
[rec.] A.-R. MEYER (Hrsg.), Internet – Literatur – Twitteratur, Peter Lang, 2019 243 guarda anche più in là nella definizione (incastro) e in maniera che non si esclu- della “scena di Facebook” e quindi inevita- dano, ma si sommano le varie declinazioni bilmente tocca questioni di postura e di col- e tipologie della scrittura social (MySpace, locazione sul mercato e nel campo Twitter, Facebook, Instagram, Snapchat), letterario3. Lo studio, molto ben condotto, che Riesner tiene a collocare temporal- evidenzia come in effetti in particolare su mente per evidenziare come sia possibile Facebook, ma più in generale sui social si tracciare anche degli sviluppi stilistici e formi una “scena” che si distingue per tratti dunque iniziare a pensare a una storia della e consuetudini sia di produzione che di pub- letteratura social (pp. 40-42). blico da quella che Sandro Zanetti definiva Vale qui la pena di inserire la rifles- “digitale”, anche grazie alla fruizione tra- sione in un ambito più ampio per eviden- mite apparati mobili (cellulari e tablet), tra- ziare l’utilità del volume anche in ambito mite uno “studio di caso”: l’opera di critico. Nel suo Uses of Literature, di ormai Stefanie Sargnagel che, a partire dalla rac- 12 anni fa, Rita Felski raccoglieva le sue ri- colta dei post dell’autrice su Facebook degli flessioni in quattro momenti riguardanti anni 2015-17 ha visto la scrittrice protago- l’agnizione (recognition), la bellezza (en- nista di un premio prestigioso e attento alla chantment), la mimesi (sapienza) e il su- sperimentazione, l’Ingeborg Bachmann blime (shock), le quattro categorie Preis del 2016. Stefanie Sargnagel è ac- “venerabili” dell’estetica4. Felski – espo- canto a Reinhald Goetz – che pure viene nente di quella postcritique a cui si accen- chiamato in causa nell’interessante e ricca nava in apertura di questa recensione - introduzione al volume a firma della cura- declinava gli usi di questi “contenitori” in trice – la prima scrittrice di lingua tedesca modi da considerarsi nuovi, che rendevano a definirsi nella postura autoriale tramite la conto della complessità degli studi letterari, presenza su internet e in particolare sui so- ma soprattutto interessanti per l’analisi del cial con uno stile ostentatamente soggettivo fascino della lettura e di come e perché si e con esternazioni di “senso comune” sul possa essere attratti da mondi di finzione, quotidiano, il femminismo, e i mali dei creati solo tramite le parole. Tra le rifles- tempi: la mancanza di prospettiva e la de- sioni presentate dalla studiosa, poi succes- pressione. Nonostante la studiata essenzia- sivamente rielaborate e sviluppate nel suo lità, Sargnagel tende comunque al récit e testo successivo, The Limits of Critique, Riesner vede nel raffronto fra i suoi testi a Felski insiste sulla necessità di connettere stampa e i suoi testi in internet un signifi- le “reazioni” alla lettura – partendo appunto cativo contributo alla definizione – fonda- dalle più antiche e basilari e insieme com- mentale per tutte le indagini successive plesse – e di renderle feconde per il linguag- presentate nel volume, della “nuova scena gio della critica e dello studio5. È nella social” comprende in una Verschachtelung teoria Actor/Network di Bruno Latour che 3 cfr. Meizoz, Jérôme, La littérature en personne. Scène médiatique et formes d’incarnation, Slatkine, Ge- nève, 2016. 4 Cfr. Rita Felski, Uses of Literature, Blackwell, 2008. 5 Rita Felski, The Limits of Critique, Chicago and London, The University of Chicago Press, 2015. SeGNALI
244 Paola DEL ZOPPO Felski individua un modello possibile per collocazione in punti nodali del racconto (p. pensare in modo più assertivo il rapporto tra 56), che definisce in una particolare meta- lettori e testi6. Sebbene le riflessioni di Fel- lessi la propria scrittura come intertestualità ski abbiano il limite di essere rivolte ad un e intermedialità, Riesner insiste sulla possi- pubblico di studiosi statunitense, proprio la bilità di discutere riflessione sui processi sua insistenza sulla “disposizione” di chi trasformativi della scrittura, della lettura e legge e l’idea di superare la tendenza al mo- della comunicazione, che nel testo trovano nopolio dell’ermeneutica del sospetto in una tessitura ottimale, e suggerisce, in con- una “produzione plurale” di attanti che creto, di non limitarsi a lettura e commento metta in evidenza nuovi elementi (p. 180) e dei passi, ma di stimolare tramite l’esempio volgersi all’addizione invece che alla sepa- alla scrittura autonoma (p. 58). razione o all’eliminazione di atteggiamenti I saggi sono raggruppati chiaramente e mentalità critiche. Fin dal primo testo Fel- e consequenzialmente in sezioni: La ri- ski insiste sulla necessità di connettere la guarda innanzitutto l’individuazione del lettura “accademica” con l’“ordinary rea- “racconto” delle nuove possibilità di narra- ding”, e per questo la base delle sue analisi zione e quindi il rapporto tra il libro (“Das sono sensazioni che possono essere presenti alte Medium Buch” “il vecchio medium al lettore ordinario, ma che vanno conside- libro”) e i nuovi atti letterari. Il saggio che rate straordinarie e riposizionate nell’analisi segue la riflessione di Riesner (Elias Kreuz- anche dei processi di lettura ermeneutica maier: Drahtlose Netzwerke. Reflexionen per una consapevolezza più ampia e pro- der ‚Kultur der Digitalität‘ in Terézia fonda di come funzionino la letteratura e la Moras Roman Das Ungeheuer und ihr Po- teoria letteraria. tential für den Deutschunterricht) come è Uno dei meriti di questo volume di evidente dal titolo si incentra sulla narra- Meyer è proprio la collocazione di determi- zione della “Cultura del digitale” nel ro- nati stimoli costruttivi in ambito europeo e manzo di Terézia Mora Das Ungeheuer. più specificamente germanofono. L’insieme Visto come forma compiuta di racconto po- dei saggi segue un percorso molto chiaro stmoderno, il romanzo può essere infatti anche nella strutturazione di queste connes- particolarmente adatto alla discussione di- sioni, insistendo fruttuosamente sull’impor- dattica proprio perché la “rete” acquisisce tanza dei percorsi didattici adattati e studiati in esso, pur essendo un oggetto non finzio- per discenti di ogni età. Sin dal primo sag- nale, bensì reale e percepito come tale, una gio presentato, il già commentato studio di funzione metapoetica, sia come elemento di Anne Marie Riesner, ogni riflessione è in- modifica della focalizzazione, sia come ele- fatti accompagnata o incentrata sull’appli- mento metafinzionale che influenza gli svi- cazione didattica dei testi analizzati. Nel luppi della trama tanto quanto la definizione caso di Sargnagel, ad esempio, la polisemi- e la collocazione dei personaggi nel rac- cità dei post social, acquisita tramite la loro conto. 6 Felski, Rita, Comparison and Translation: A Perspective from Actor-Network Theory, «Comparative Li- terature Studies», vol. 53, no. 4, 2016, pp. 747–765. SeGNALI
[rec.] A.-R. MEYER (Hrsg.), Internet – Literatur – Twitteratur, Peter Lang, 2019 245 A seguire troviamo, nel saggio di Julia di sviluppo didattico delle riflessioni e della Boog ‚raufladen, was man will‘ – Ge- letteratura coinvolta e prescelta. Knopf apre bloggte Metanarrativität in Flurin Jeckers quindi questa sezione con un saggio in cui Jugendroman Lanz (2017) spunti e analisi si riflette sulla possibilità di stimolare la sulla forma letteraria del blog, che si confi- creatività narrativa e interpretativa dei di- gura come la più compiuta possibilità di ge- scenti, valorizzando le possibilità offerte dai nere letterario del presente e del prossimo nuovi medium. In Augmented Reality im Li- futuro, non solo come contenitore stilistico, teraturunterricht der Primarstufe Knopf ra- ma anche come elemento tematico e carat- giona quindi contemporaneamente sulla terizzante dei personaggi. Stefanie Jakobi, scrittura e sulla lettura, o, in termini diversi invece, sceglie di considerare, nel suo sag- sulla produzione letteraria e sulla ricezione gio Von bösen Computern und virtuellen letteraria a partire dalla definizione della Welten: Inszenierungen digitaler Medien in cosiddetta “mixed reality”, di cui fanno zeitgenössischer Jugendliteratur, una que- parte le tecnologie per la realtà aumentata e stione evidente e importante: come e in che della realtà virtuale, che interagiscono con misura i nuovi media informino i paratesti i due estremi della realtà e del mondo vir- e, nel caso della letteratura per ragazzi, di tuale – Knopf parte dalle categorizzazioni come dei testi per definizione “multige- di Milgram/Kishino – per ragionare su un nere” ma con un target specifico possano possibile “aumento” della fenomenologia essere o debbano essere performati con le letteraria: rumori, colori, prospettive si ag- nuove tecnologie. Qui l’autrice fa riferi- giungono ai testi stimolando la “lettura mento a due testi molto recenti, Erebos di creativa”, e rendendo i lettori performer più Ursula Poznanski e Unsichtbare Blicke di che semplici fruitori, il che nel caso degli Frank Reifenberg, e ritiene centrale anche scolari delle scuole elementari, focus del una riflessione sul medium di produzione saggio, si traduce in un protagonismo del testuale. Un testo prodotto esplicitamente lettore in letteratura che permette un rinno- tramite un computer ha delle caratteristiche vato rapporto anche con la tradizione. Ecco narrative nuove o diverse? Se sì, sono que- dunque che il testo successivo, esteso da ste caratteristiche percettibili per i lettori e Knopf insieme a Tania Kraft e Ann-Kristin che funzione acquisisce allora il livello me- Müller: #edgars-life: Erzählen in Schlag- tatestuale? Le stesse questioni possono co- wörtern – Kreatives Schreiben im Deut- stituire strumento di riflessione didattica, schunterricht der Primarstufe è la con particolare efficacia rispetto all’analisi combinazione tra foto e testi a generare dei discenti dei processi di elaborazione nuovi cortocircuiti, e a stimolare l’autono- narrativa e di ricezione. mia degli studenti nel racconto orale dei testi letti. Stefanie Lange in Das Potential 3. Influencer o performer? digitaler Literatur für den Deutschunter- richt am Beispiel von enhanced E-Books Nella seconda e terza parte del testo si torna alla lettura digitale e presenta uno stu- passa dall’aspetto più analitico ad un dio empirico appunto su testi della tradi- aspetto anche e soprattutto applicativo. zione, in particolare da Conan Doyle e Julia Knopf offre, in diversi saggi, a stesura Edgar Allan Poe, ragionando sulla possibi- individuale o collettiva, una panoramica lità di rendere il medium del libro elettro- utile concreta e ricca su diverse possibilità nico ipertestuale. Con testi contemporanei SeGNALI
246 Paola DEL ZOPPO già canonici si confronta Julia Ogrodnik, dagogia del riconoscimento di stereotipi e che in Das ästhetische Potential von Pod- luoghi comuni, rendendo ai giovani discenti casts im Literaturunterricht der Oberstufe la possibilità di rifiutare la via dell’“influen- si sofferma in profondità su una possibile cing” per scegliere quella di una più consa- didattica dell’estetica letteraria tramite pevole performazione. l’analisi di testi poetologi e primari di Herta Müller. In questo caso è la trasposizione tra 4. Creative Reading Literacy medium, cioè un “adattamento” che stimola da una parte l’analisi retorica e stilistico- La lettura, per dirla in maniera iper- formale dei testi, permettendo al contempo semplificata, è percepita come un’attività un’appropriazione rielaborativa di testi non passiva: le parole passano dalla pagina (o sempre considerati “alla portata” di deter- dallo schermo o quello che è) e arrivano minate fasce di discenti (ma anche di pub- dentro di noi che stiamo lì seduti. Permet- blico). Questo tipo di approccio permette di tiamo loro di illuminare alcune aree del cer- stimolare lo sguardo critico sui testi, la ca- vello, richiamare memorie, creare scene e pacità di lettura critica in generale e anche risvegliare emozioni, persino di farci pro- una certa attenzione alla trappola dei luoghi vare meraviglia, ma in qualche modo siamo comuni letterari, di fatto rendendo autono- in balia delle parole, che arrivano. A volte mia ai discenti ed esaltando il valore della dobbiamo impegnarci per interpretarle, ma letteratura senza allontanarla dai lettori po- solitamente esercitano una sovranità che le tenziali. Jannick Eckle, Rebecca Jakobs, rende inviolabili7. Julia Knopf e Sina-Marie Schneider spo- Queste parole di Ron Padgett, che già stano il discorso sulle figure degli influen- nel 1997 invitava alla “lettura creativa” e cer: Erzählen im Zeitalter von YouTube – accennava alla possibilità di leggere su Wie Influencer durch ihr ‚Erzählen‘ beein- schermo, riecheggiano nel terzo ed ultimo flussen. Partendo dalla importante differen- capitolo del volume di Anne Rose-Meyer, ziazione tra linguaggio della pubblicità e dedicato a una specifica forma letteraria, linguaggio dell’“influenza” gli studiosi si appunto la “forma brevissima”. Il capitolo concentrano sulla manipolatività della co- è aperto da Silvia Ulrich che presenta i ri- municazione e evidenziano come anche in sultati di una ricerca empirica nella didattica questo caso l’analisi dell’intermedialità può della lingua straniera a livello universitario: evidenziare i tranelli della composizione di Twitteratur im Seminarraum. Ein didakti- testi. sches Experiment an der Universität Turin Il livello dell’influenza si presenta è dedicato alla possibilità di definizione e dunque in questa serie di testi come opposto riconoscimento di alcune caratteristiche tra- a quello dell’interpretazione, mentre l’ap- mite la rielaborazione di testi della tradi- plicazione dei metodi di scomposizione e zione della didattica letteraria: I dolori del analisi dei testi trascende la didattica della giovane Werther e Hotel Savoy di Joseph letteratura e arriva a farsi veicolo di una pe- Roth. È questo l’ambito in cui la twitteratura 7 Ron Padgett, Creative Reading: What It Is, How To Do It, and Why, National Council of Teachers of En- glish, Urbana, 1997. SeGNALI
[rec.] A.-R. MEYER (Hrsg.), Internet – Literatur – Twitteratur, Peter Lang, 2019 247 si avvicina e si connette alle transcodifica- Raum: Digitale Kürze als literarisches Ex- zioni in senso genettiano. Le riscritture pos- perimentierfeld) evidenziando come il fe- sono acquisire o sfruttare le forme interme- nomeno della microfiction abbia generato diali, spostando il testo di partenza su un originalità proprio grazie alla “costrizione” piano di intertestualità, ma anche, come dei caratteri. Le microstorie di Florian scrive Ulrich, avvalersi di procedimenti di Meimberg e i #tWeBook di Bertola e Faraci scrittura delle postavanguardie, come ad sono oggetto dell’ultimo saggio, che esem- esempio l’Oulipo (p. 211), e quindi lavorare plifica la possibilità e l’opportunità di ana- sulla “differenza”, e sullo spazio marginale lizzare la microletteratura come genere e dell’elaborazione testuale, permettendo sia dunque esercitare la critica anche interpre- un maggiore livello inferenziale, sia una si- tativa considerando la brevità una “cornice gnificativa libertà di decostruzione dei testi formale” scelta, e più non necessariamente e quindi di ristrutturazione. “Riscrivere un solo un adattamento mediale. Si tratta del- testo in formato Twitter” equivale quindi l’ingresso di un genere nelle categorie con- secondo Ulrich alla produzione di “lettera- temporanee. tura di secondo grado”. Si tratta di una Particolarmente interessante, dunque forma estrema di ipertestualità, che eviden- sia l’approccio che la capacità di sintesi di zia come categorie di analisi tradizionali questa caleidoscopica giustapposizione di come la dialogicità e la polifonia (Bachtin) testi, che anche nella ricchezza dei riferi- possano essere rappresentate anche dalla menti di letteratura analizzata e di lettera- concreta moltiplicazioni degli attori della tura critica – con delle nutrite bibliografie scrittura e dell’interpretazione. Un testo ac- in coda a ogni saggio – offre spunti per ul- quisisce in polifonia nella riscrittura, sia teriori studi in questa direzione, appunto essa parodica o imitativa. L’esperimento di non frequenti in questa forma, in lingua ita- Ulrich dimostra anche efficacemente come liana. Non solo è uno studio vario e detta- e quanto la didattica della lingua e della let- gliato, supportato anche da analisi sul teratura possano e debbano essere connesse, campo, degli “usi della letteratura” in am- e come le categorie estetiche e la ricerca di bito contemporaneo, ma presenta l’approc- una risposta estetica siano fondamentali cio critico come auspicabile e replicabile, nella pedagogia della lettura e della scrittura accanto a molti stimoli e esperimenti di pe- letteraria, e l’esperimento richiama una serie dagogia del creative reading, stimolando la di fruttuosi e innovativi esperimenti di scrit- responsabilità dei lettori, del pubblico let- tura creativa già attuati in ambito anglosas- terario, e con molta chiarezza di docenti e sone8. studiosi che si trovano di fronte a un muta- In chiusura del testo Sandra Annika mento di paradigma mediale che solo con Meyer si concentra sulla brevità delle storie disonestà intellettuale si può continuare a condizionata dal digitale come campo di relegare in un ambito giovanile o extralet- sperimentazione letteraria (Strom, Zeit und terario o extra-critico. La letteratura inter- 8 Cfr. p. es. A.M. Wiseman,, Now I believe if I write I can do anything: Using poetry to create opportunities for engagement and learning in the language arts classroom, Journal of Language and Literacy Education [Online], 6(2), 2010, pp. 22-33. SeGNALI
248 Paola DEL ZOPPO e ipermediale e la scena letteraria social tore since 2012. She is currently curating the sono fatti letterari che si possono aggiun- complete edition of Hilde Domin’s works in Italy, of the short fiction by Leonhard Frank gere alle scene e ai fenomeni percepiti come and of the series «Gli specchi di Antigone» at più tradizionali senza sottrarre a questi ul- Le Lettere (starting 2021). She translated and timi pubblico né profondità. edited works by Leonhard Frank, Max Frisch, Sibylle Lewitscharoff, Marion Poschmann, Gwyneth Lewis, Ron Padgett a.o.. Recent PAOLA DEL ZOPPO • PhD in Comparative li- books: Tra due rive. Autrici del Novecento eu- terature studies and literary translation, Uni- ropeo sul confino e sull’esilio (ed. with R. versity of Siena. She is currently Researcher Gangemi, Aracne 2020); Sulle tracce di Anti- for German Literature at Tuscia University gone. Diritto, letteratura e studi di genere (ed. (Viterbo). Her work focuses on Literary stu- with Giuliano Lozzi, Istituto di Studi Germa- dies, Literature and human rights, displace- nici 2018); Marion Poschmann, Paesaggi in ment, poetic posture and canon formation, prestito (or. title: Geliehene Landschaften; Del theories of reading, didactics of literature, cri- Vecchio 2020) tical literacy and literary translation studies. E-MAIL • delzoppo@unitus.it She is also Editor in chief at Del Vecchio Edi- SeGNALI
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