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in ricordo di mio marito - scooteristi e motociclisti mods e rockers - vespe px sulla punta del sommeiller N° 90
In ricordo di mio marito Moreno Musetti Ho ancora in mente come fosse oggi il giorno che mi disse: vado ad Imola, vi fanno un mercatino di moto d’epoca, voglio andare a vedere… Da quel giorno la passione è stata sempre un crescendo. All’inizio comprò moto senza alcun criterio…solo perché gli piacevano…poi un giorno incontrò le moto “Indian” e fu amore a prima vista. Mio marito amava sognare e sperava di creare un grande gruppo di “Indiani” e per diversi anni è riuscito a fare una bella squadra, purtroppo negli ultimi tempi, la salute non lo ha più aiutato e ha dovuto mollare… Adesso è a cavallo di una “4 cilindri” per le sconfinate praterie celesti… a me è rimasta in eredità la sua creatura: il Registro Storico Italiano Indian e il suo grande piacere di stare insieme agli appassionati di veicoli d’epoca. Ricordo come si divertiva a fare e a partecipare ai raduni. Per diversi anni ha fatto il commissario manifestazioni A.S.I. e per lui era una gioia conoscere sempre gente nuova (nuovi appassionati). Questo suo grande amore per i mezzi storici spero di continuare a perpetrarlo per molti anni futuri come segno di stima per la sua passione. Giulia Ciaramella
2020 Il 2020 si conclude con questo numero del nostro periodico, che, nonostante le molte difficoltà incontrate, siamo riusciti a pubblicare. Un anno particolarmente tormentato per le molte avverse ragioni, che si sono accavallate. Mi riferisco principalmente alla scomparsa di Moreno, che, nonostante le sue condizioni di salute, ha continuato, fino all’ultimo, a dedicarsi con determinazione e passione alla sua creatura, che è il Registro Storico Indian. Con Moreno si dissolve il principale collante che ha legato i soci appassionati di mezzi d’epoca al club. A questa triste circostanza si è aggiunta anche la scomparsa Francesco, che, per la sua costante presenza e disponibilità, è stato fondamentale punto di riferimento della segreria del club. Come se non bastasse la pandemia, con le sue note conseguenze, ha inferto un ulteriore colpo al regolare svolgimento delle attività del club. Lo sbandamento a questa drammatic situazione è stato notevole, ma, a piccoli passi, nonostante le difficoltà, si sta cercando di rivitalizzare il club e di riprendere, al meglio possibile, le sue consuete e consolidate attività. Infatti, gli obbiettivi, che il Consiglio direttivo si è recentemente posto per il prossimo anno, sono di mantenere attiva la segreteria, di organizzare il consueto raduno di club Calumet, la presenza alla mostra scambio di Imola, la regolare pubblicazione di Segnali di Fumo e la continuazione del Registro di marca Indian, ricercando anche sinergie con altri club e soci possessori di Indian. Nel confidare sul supporto di soci e di amici affezionati, auguro al club un proficuo prossimo anno sociale.
SCOOTERISTI E MOTOCICLISTI Vespa e Lambretta, rovina della motoci- dusse diversi tipi di scooter che, a fattor cletta” è il titolo di un noto raduno, che comune, presentano un ronzante e fuman- trae origine da antiche contrapposizioni; te monocilindro a due tempi ed una car- infatti le rivalità tra motociclisti e scoo- rozzeria per proteggere dalle intemperie. teristi sono state una costante storica del Col passare degli anni moltissimi model- periodo dell’evoluzione di queste due ti- li, compresa la famosa Lambretta, sono pologie di mezzi, che presentano notevoli scomparsi ed oggi scooter a marce è sino- diversità tecniche e di prestazioni. nimo di Vespa, che è rimasta sostanzial- Nel dopoguerra, l’industria nazionale, per mente la stessa da quando fu concepita. Il assicurare una mobilità a basso costo, pro- costo di una Vespa a marce, se non si de- siderino specifici modelli, è contenuto e poi, per frequen- tare le attività di un Vespa- club, qualsiasi Vespa va bene. Esaminando l’aspetto umano, esistono diverse tipologie di vespisti. C’è chi la utilizza per la mobilità di tutti i gior- ni, chi la elabora per esigenze agonistiche, chi le colleziona per nostalgiche rimembranze, chi per partecipare a raduni e infine pochi eletti per compie- re impegnativi viaggi, anche epici. L’abbigliamento del vespista è molto variegato: pantaloncini corti d’estate, je- ans e maglietta, casco calzato all’indietro per i giovani, im- bacuccamenti con parabrezza in tela per gli anziani, scarpe da ginnastica, caschi leggeri spesso “coccardati”, borse, borsette, zainetti e cappelluc- ci tutti con il marchio Vespa; comunque raro l’impiego dell’abbigliamento da moto- ciclista. Sono tuttora molti i vespisti che amano i raduni, due bellissimi in Vespa
Giorgio Bettinelli, il viaggiatore italiano che girò tutto il Indian scout 101 mondo in Vespa peraltro molto diffusi. Dopo l’iscrizione, cambia radicalmente. Esiste una quantità breve giro collettivo, dove si possono mo- estesa di moto di svariate marche e nazio- strare rumorose elaborazioni, nuove livree nalità, di diverse epoche e di differenziate e accessori luccicanti, accelerazioni e bru- cilindrate, prestazioni e funzioni. Le moto sche frenate, piegamenti e qualche impen- d’epoca, soprattutto quelle “vere”, sono nata. Il momento clou si conferma sempre dispendiose da acquistare, complicate da essere il pasto, che, per il vespista medio, manutenere e di non larga diffusione. Inol- deve essere molto abbondante e a basso tre, a differenza della Vespa, che consente costo. di fare tutto con un solo tipo di mezzo, ci Passando alla motocicletta, il contesto vogliono moto specifiche per specifiche Associazione Culturale Danza DI ROSELLA MUSETTI LUCCA - S. Macario in Piano, via delle Gavine 225, Via Michele Coppino, 99 Viareggio Tel. 0583 329944
attività; basti pensare ai limiti di utiliz- riore con schiena scoperta, preferibilmen- zo di un sottocanna primordiale, rispetto te tatuata; quelli da turismo con più sobri a una grossa bicilindrica dei primi anni completini in goretex, in cordura per i più del dopoguerra. A differenza della Vespa poveri, ma con moto super accessoriate e è molto difficile che uno decida di acqui- dotate di tutti i comfort ed infine quelli da stare una moto d’epoca per tutti i giorni; cross e da enduro, con le loro alte moto anche perché esistono sul mercato moto e con gomme tacchettate, tute rinforzate e scooteroni di pochi anni a basso costo e stivaloni. Infine i motociclisti “storici”, a di prestazioni certamente elevate. Infine, cavallo delle loro vetuste moto, ben tenu- le attività organizzate con moto d’epoca te, rombanti e molto diverse tra loro. sono poco diffuse e non economiche. Tutto questo per far capire come la ga- Anche la razza del motociclista si artico- lassia motociclistica sia caratterizzata da la in diverse specie; direi più numerose di interessi, da preconcetti e da mezzi così quelle dei vespisti e con una maggiore di- diversi, da non far convivere facilmente versificazione di moto in funzione dell’at- assieme le diverse specie; se poi si pensa tività. All’apice della piramide, c’è il mo- a far convivere anche il vespista, la cosa tociclista con pretese agonistiche che, in si complica notevolmente. Anche perché funzione delle molteplici specialità, deve il motociclista non si è accorto che per cir- possedere un ben preciso tipo di moto. colare su strada con due ruote a motore si Esistono poi i motociclisti corsaioli con possa usare anche la Vespa. Forse sarebbe moto carenate e super lucide che indossa- già un successo ritrovarsi tutti ad un co- no sgargianti tute in pelle e, magari, con mune club e, dietro un bicchiere, parlare ragazzetta abbarbicata sul sellino poste- di reciproche storie ed esperienze vissute. Giuseppe Guzzi nel 1927 raggiunge Capo Nord con la GT 500 Norge
MODS E ROCKERS Nel periodo del dopoguerra, l’industria tociclisti. nazionale, per offrire una mobilità a basso Le contrapposizioni tra scooter e moto costo, produce tutta una serie di scooter hanno avuto luogo anche all’estero e, nel che, a fattor comune, sono equipaggiati Regno Unito in particolare, sono state ve- con un economico e semplice monoci- ramente intense; anche perché acquisite lindro a due tempi e caratterizzati da una quale identità dalle due famose subcul- carrozzeria per proteggere ture britanniche dalle intem- degli anni cin- perie. Vespa e quanta e sessanta Lambretta si dei “Mods” e dei affermano, si “Rockers”. Forse guadagnano la solo i giovani con simpatia anche i capelli bianchi a livello di fa- si ricordano del- miglia e si dif- la conflittualità fondono anche tra queste due all’estero. Le subculture, im- più care moto- mortalate nel ciclette, ovvia- famoso film mente sempre “Quadrophe- di prestazioni nia”, girato nel più spinte, sono Regno Unito ad appannaggio e tratto dall’a- maggiormente di nonimo album vecchi appassio- del comples- nati e dei giovani. so degli Who, Quindi antiche che ripercorre contrapposizioni, i brani in esso che nascono forse contenuti. La con il primo sco- storia di un oter e si manten- giovane di- gono nel tempo; soccupato si infatti le rivalità innesta nella tra motociclisti e scooteristi realtà delle droghe e nella conflittualità tra sono state una costante storica del periodo le due bande dei “Mods”, al quale appar- dell’evoluzione di queste due tipologie di tiene e dei “Rockers”, i cui scontri creano mezzi. Coppi Bartali, comunisti democri- scompiglio nelle città britanniche. Sempre stiani, milanisti juventini, Loren Lollobri- i meno giovani si ricorderanno della can- gida, Guzzisti Gileristi e scooteristi e mo- zone dell’italiano Ricky Shayne “Uno dei
Mods” del 1965, che anch’essa si ispira in pelle ornati con toppe, jeans e stivali. agli scontri tra le due bande. Il loro look richiama molto quello di Mar- I “Mods” amavano la musica beat e adot- lon Brando e dei motociclisti del film “Il tavano un look curato e innovativo con selvaggio”, nonché degli altri con soggetto vestiti alla moda, tipicamente composti le gangs di Harley Davidson. I “Rockers”, da giacche striminzite e pantaloni stretti mediamente, possedevano una motociclet- ed affusolati. Per quello che ci interessa, ta di grossa cilindrata, tipo Triumph, BSA, prese piede, tra loro, l’utilizzo di Vespe e Norton, Vincent e Royal Enfield, che mo- Lambrette, come mezzi di trasporto per dificavano per aumentarne le prestazioni, proteggere, grazie alle loro scocche, gli che misuravano con corse in città, da un abiti durante gli spostamenti con pioggia. bar all’altro, chiamati appunto rocker caff. Giaccone parka, coccarda della RAF e Le sostanziali differenze tra i due gruppi, scooter arricchito con molte luci e spec- effettivamente non riconducibili esclusi- chietti supplementari completavano il vamente alla disputa tra scooter e motoci- simbolismo del ”Mod” stereotipico. cletta, erano inconciliabili e sfociarono in I “Rockers”, provenienti dalla classe ope- scontri furibondi e di lunga durata, come raia, nel frattempo dotati di una maggior quello famoso a Brighton. Adesso a noi disponibilità economica, ma sempre più diverte notare come la coccarda sul casco, “ruspanti” dei “Mods”, amavano il rock accessori luccicanti sulle Vespe e giubbot- and roll, utilizzavano un pratico vestiario di ti in pelle con toppe e jeans siano ancora stile americano, caratterizzato da giubbotti visibili e utilizzati. Rockers
VESPE PX SULLA PUNTA DEL SOMMEILLER Nel numero di agosto della rivista “La giorno lessi su una Vespa d’epoca mezza Manovella”, è stato dato ampio spazio scassata, fumante e con pitturazione alla Piaggio Vespa PX. Questo modello a chiazze marroni: meglio marcia che relativamente recente, infatti è dei primi monomarcia; proprio ad indicare come la degli anni 80, pur non avendo un elevato Vespa classica tuttora raccolga l’interesse pregio dal punto di vista collezionistico, di moltissimi irriducibili appassionati. rappresenta storicamente la massima evoluzione dello scooter di Pontedera con Circa due lustri orsono, con altri due amici motore a due tempi e cambio a marce. Un motociclisti, fondammo lo scherzoso club
virtuale “poveri pensionati su due ruote meno lisce, ma pur sempre asfaltate. a motore”, con lo scopo di effettuare un sano e goliardico viaggio in moto ogni Quest’anno, che doveva “coronare” il anno. Tra i nostri mezzi, ovviamente decennio del “club virtuale” passato d’epoca, oltre alle motociclette ci sono, in moto è stato, invece, “coronato” dal appunto, anche i PX, utilizzati anche per “Corona virus”; cosicché la micidiale vari lunghi viaggi annuali. Per sottolineare pandemia, nonché alcuni sopraggiunti le capacità di efficienza e affidabilità di problemi familiari, bucano le nostre queste Vespe, ci tengo a citare il viaggio gomme e il sogno scandinavo del passato indimenticabile d’oltreoceano coast to inverno di raggiungere Capo Nord in coast, da New York a San Francisco Vespa si dissolve. Comunque non si può seguendo la mitica Route 66 e l’altro, meno far trascorrere l’anno senza il consueto impegnativo, ma altrettanto piacevole, viaggio e allora, aperto il nostro ancora della circumnavigazione dei Pirenei. Tutti ricco libro dei giri da compiere, troviamo viaggi condotti su strade asfaltate, più o quello dell’ascensione in fuoristrada alla
Punta Sommeiller. Questa scalata su strada asfaltata di montagna conduce da strada bianca veramente impervia diventa, Bardonecchia al borgo di Rochemolles, così, l’obiettivo dell’anno; da perseguire, da dove inizia a snodarsi lo sterrato di tanto per complicarci la vita, in Vespa oltre 20 chilometri per la vetta. La parte anziché su prestanti enduro di note della strada bianca che conduce al Rifugio marche. Alla società si aggiunge un quarto Scarfiotti, attraversando una stretta verde amico, anch’egli con un PX 200, con il valle, viene affrontata senza significative quale partecipammo a diverse 1.000KM difficoltà; il “vero” percorso sterrato inizia vespistiche; la versione in piccolo, ma proprio dal rifugio e si presenta subito con concentrata in soli due giorni, della più pendenze significative, strettissime curve nota 1.000 miglia automobilistica. a gomito e fondo polveroso e sconnesso. L’ultimo pezzo è veramente interessante, Il giorno antecedente l’ascensione, che non solo da un punto di vista paesaggistico ci regala una giornata bellissima che proprio delle alte quote e caratterizzato ci consente di girovagare, con piena dalla presenza di fischianti marmotte, soddisfazione, tra le Alpi francesi toccando ma come viabilità. Il fondo stradale si il Colle delle Scale, il Col du Galibier, presenta con massi di sempre maggiori l’Alpe d’Huez e il Col du Telegraph, per dimensioni, soprattutto se paragonati al poi far ritorno all’albergo base. La sera diametro delle ruote della Vespa, le curve facciamo conoscenza con due Austriaci, diventano sempre più strette e i dirupi reduci con le loro super polverose enduro, lungo la stretta vietta, sempre più ripidi. dalla Punta Sommeiller. Alla richiesta, da Alla fine due muri di neve accompagnano parte nostra, di come fosse la strada per le Vespe alla ambita meta: soli a poco la famosa Punta, i baldi teutonici, dopo meno di 3.000 metri, circondati da vette, aver saputo della nostra intenzione di massi e dai resti di un ghiacciaio. Quale raggiungerla in Vespa, sorridono con aria commento finale, alcune semplici parole: di superiorità. Non sanno chi siamo. soddisfazione, emozioni, compiacimento Eccoci all’impresa; un tipica stretta e, senza retorica, un pò di adrenalina. D E L T I R R E N O C A P E Z Z A N O Via Aurelia Sud, Torre del Lago Puccini
PUNTA DEL SOMMEILLER E’ uno dei punti raggiungibili da mezzi motorizzati più alti d’Europa ed è considerato il “Tetto d’Europa” per i motociclisti; una meravigliosa “strada avventura” aperta nel 1962 a servizio dell’Albergo Rifugio Scarfiotti e degli impianti di risalita per lo sci estivo sul ghiacciaio Sommeiller, poi chiusi nel 1980 a causa del ritiro del ghiacciaio. La salita, a partire da Bardonecchia, è lunga 26,3 kilometri, con un dislivello di 1.711 metri. La percentuale media è del 6,5%, con punte massime del 19%. La parte asfaltata è solo il 20% del percorso e finisce al borgo di Rochemolles, dopo pochi chilometri da Bardonecchia. Il nostro giro su you tube: Colle Sommelier in vespa 2020
DICEMBRE 2020 Buon Natale e Felice 2021 Via delle Gavine, 234 - S. Macario in Piano (LUCCA) - tel. 0583 56387 - fax 0583 318500 Orari: martedì 16.00-18.00 - sabato 10.00 - 12.00 RSI Indian € 70.00 - RSI Indian e ASI € 140.00 Il Registro ha la sua pagina facebook, seguiteci! https://www.facebook.com/groups/registrostoricoitalianoindian
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