REPORTER DEL FUTURO Indagatori del passato per un presente a misura di Pianeta Terra - A cura della Classe 3 A Istituto Comprensivo Via Ceneda ...

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REPORTER DEL FUTURO Indagatori del passato per un presente a misura di Pianeta Terra - A cura della Classe 3 A Istituto Comprensivo Via Ceneda ...
REPORTER DEL FUTURO

Indagatori del passato
per un presente… a misura
di Pianeta Terra

A cura della Classe 3 A
Istituto Comprensivo Via
Ceneda – Plesso via Bobbio
a.s. 2017/18
REPORTER DEL FUTURO Indagatori del passato per un presente a misura di Pianeta Terra - A cura della Classe 3 A Istituto Comprensivo Via Ceneda ...
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COSA MI VIENE IN MENTE…

LA PAROLA AI BAMBINI
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PER ME VIAGGIARE E’…

LA PAROLA AI BAMBINI
                   Divertirmi con la mia famiglia
                   Stare in vacanza
                   Scoprire tante cose e fare molte amicizie
                   Esplorare, vedere, scoprire e conoscere nuove persone
                   Giocare con i miei amici
                   Esplorare, scoprire, vedere com’è il mondo, perchè il mondo è molto
                   bello
                   Esplorare città, imparare nuove lingue
                   Mi piace fare domande a mamma e papà, così posso imparare molte
                   cose
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QUANDO VIAGGIO…
QUAL E’ LA MIA «BUSSOLA», IL                     LA PAROLA AGLI ADULTI
MIO PUNTO DI RIFERIMENTO?
                                                 Mio marito, sa leggere le cartine
                                                 molto meglio di me
                                                 Io sono il punto di riferimento per
                    LA PAROLA AI BAMBINI         tutti
                                                 Il mio istinto
                    Il telefono                  La mia famiglia
                    L’orientamento               La consapevolezza che tutto è
                    Mamma e papà                 novità e divertimento
                    Il Gps                       Amici
                    Il mare                      Le stelle
                    La cartina politica          Telefono
                    Il nord Italia               Google maps
                    Il navigatore di papà        Non ho punti di riferimento
                    Il Sole                      Divertirsi e conoscere posti nuovi
                    La mappa o la cartina        Il gruppo famiglia che condivide
                    Le carte turistiche          l’esperienza
                    Il parco
                    Il sole e la stella polare
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E SE IL VIAGGIO NON VA
     COME LO AVEVO
     PENSATO?                                    LA PAROLA AGLI ADULTI

                                                 Cambio mèta o alloggio. E poi, figli e amici
LA PAROLA AI BAMBINI                             rendono un viaggio bello sempre
Mi annoio                                        Non pianifico molto così non ci sono
Mi arrabbio                                      imprevisti e tutto non può che essere una
Cerco di risolverlo                              fantastica avventura
Festeggio il ritorno                             Nulla
Spero che il prossimo viaggio andrà meglio       Cerco i lati positivi
Torno a casa                                     Non mi è mai capitato, alla fine si è sempre
Se c’è troppo traffico papà aspetta, quando il   sistemato tutto
semaforo diventa verde parte                     Ci rimango male
Non fa niente, a volte invece mi arrabbio        Mi adatto
Sono felice perché non aspettavo quello che è    Lo rifaccio
successo                                         Lo faccio diventare buono
Cambio programma e faccio un’altra cosa          Il viaggio va sempre meglio di come lo avevo
Mi arrendo                                       pensato e organizzato
Cerco di non pensarci, ma cerco di divertirmi
Mi accontento lo stesso
Se va meglio sono contenta, se va male sono
triste
Se il viaggio va male, ci rinuncio
Non fa niente, tanto sarà sempre divertente!
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PER ME VIAGGIARE E’…

LA PAROLA AI PERSONAGGI… Parliamo di Mr Fogg…

«Di lui si sapeva soprattutto chi non era, che cosa non         TUTTO CAMBIA
faceva, che luoghi non frequentava, le società a cui non        QUANDO ENTRA
partecipava. Si sapeva che era ricco, né avaro né               IN GIOCO UNA
spendaccione, e socio onoratissimo del Reform Club.             SCOMMESSA…
Viaggiava? Se non viaggiava per il mondo, certo lo faceva
sul mappamondo: spesso correggeva con validi argomenti
i discorsi che al club si tenevano sulle rotte di mare, gli
itinerari, i viaggi e i viaggiatori dispersi nel vasto mondo.
Da anni non lasciava Londra. Il silenzioso gioco del whist
e la lettura dei giornali erano i suoi passatempi preferiti.
Viveva da solo nella cassa di Savile Row, dove nessuno
era mai entrato, se non il cameriere al suo servizio.
Pranzava e cenava sempre al club e rientrava
puntualmente a mezzanotte.»

Da «Il giro del mondo in 80 giorni» Jules Verne
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PAURE E OSTACOLI…
LA PAROLA AI BAMBINI

                                                          OSTACOLI
                                                          Neve, pioggia, grandine
                                                          Traffico
                                                          Incidenti
                                                          Non mi sento bene
                                                          Di tutto
   PAURE                                                  Posso perdere qualcosa
   Ho paura di quelli che fanno i mimi                    Massi che bloccano la strada
   Ho paura di vomitare                                   Imparare nuove lingue
   Ho paura che la macchina si rompa                      Un assassino
   Ho paura che venga una tempesta                        Il semaforo
   Ho paura che il treno si fermi                         Una tempesta
   Ho paura di fare un incidente                          Sbaglio strada
   Ho paura delle persone cattive                         Finisce la benzina
   Ho paura di terremoti e frane
   Ho paura del buio
   Non ho paura di niente
   Se viaggio sulla nave ho paura di sporgermi e cadere
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PAURE E OSTACOLI…
                                               OSTACOLI
LA PAROLA AGLI ADULTI
                                               Se non conosco la lingua, se si rompe
                                               l’auto in affitto. Se non c’è il treno o
                                               l’autobus all’orario giusto
                                               Non ci sono ostacoli insuperabili in
                                               vacanza
                                               Gli ostacoli si superano
                                               Il tempo brutto
                                               Non trovare un posto che mi piace per
                                               dormire
   PAURE                                       Scarsa pulizia
                                               La nebbia
   Ho paura di perdere bagagli e documenti     Nessuno
   importanti. O le chiavi di casa (quando     Il vomito dei bambini
   rientro non ricordo mai dove le ho messe)   Il traffico
   Ho paura di dover tornare con urgenza a     Non ci sono ostacoli, ogni imprevisto è
   casa per necessità dei nonni                una nuova avventura
   Non ho paura di nulla
   Ho paura delle malattie
   Ho paura di voler tornare indietro
   Ho paura di volare e dell’aereo
   Ho paura di sbagliare strada
   Durante un viaggio non ho paura
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Mr Fogg racconta…                                                         PAURE E OSTACOLI…
Ma il 22 ottobre, alle 8 del mattino, il treno si fermò in una            LA PAROLA AI
spianata presso il villaggio di Kholby: da lì la ferrovia non era
stata ancora costruita. Riprendeva cinquantacinque miglia più             PERSONAGGI…
avanti, ad Allahabad. Scartata l’idea di percorrere a piedi il tratto
mancante, Fogg comprò un elefante per duemila sterline…. In
una giornata, Fogg e i compagni percorsero venticinque miglia. Il
giorno dopo avrebbero dovuto superarne altre venticinque.
Li attendeva una sgradevole sorpresa. Appena scesi dal treno,
furono invitati da un poliziotto a salire su un palkighari, vettura a
quattro ruote e due cavalli: alle 8 e 30 dovevano comparire
davanti al giudice Obadiah…
I nostri non immaginavano di trovarsi accusati di aver violato
una pagoda…
Fogg, per complicità, fu condannato a otto giorni di carcere e
centocinquanta sterline d’ammenda.
Il piroscafo Rangoon salpava a mezzogiorno e Fogg non l’aveva
dimenticato. Propose al giudice di pagare una cauzione, che fu
fissata a duemila sterline per entrambi. Il gentiluomo pagò senza
esitare (…) e, un’ora prima della partenza, una scialuppa
accompagnò Auda, Fogg e il francese a bordo della nave, sotto lo
sguardo furioso di Fix.

                                                                        Da «Il giro del mondo in 80 giorni»
                                                                        Jules Verne
COSA PORTO CON ME…                     LA PAROLA AGLI ADULTI

                                       Il libro che sto leggendo
                                       Il mio sacchetto di medicinali, perché
     LA PAROLA AI BAMBINI              sono ipocondriaca
                                       Una giacca
     Il mio peluche                    Un pigiama
     Un orsacchiotto                   Soldi e Spazzolino da denti
     Il mio pupazzo                    Cibo, guida turistica, telefono, medicine
     Qualche giocattolo                Un asciugacapelli
     Un libro da leggere               Il cellulare
     Un libro da colorare              I cosmetici
     Un libro per imparare la lingua   Le merende per i bambini
     del posto in cui vado             La musica
     Cibo e acqua
     Il pigiama
     La divisa da calcio
     Un pallone                                                           LA PAROLA AI PERSONAGGI…
     Un diario di viaggio                                                 Mr Fogg racconta…
     Una macchina fotografica
     Un coltellino svizzero                                               «A bordo dei piroscafi, lei non
     Il telefono                                                          aveva l’abitudine di giocare a
     Gli occhiali da sole                                                 whist?» chiese Fix a Fogg.
     Vestiti                                                              «Sì, ma qui, senza carte né
     Videogiochi                                                          compagni, è piuttosto difficile.»
     Una collana                                                          «Oh, le carte le troveremo!
                                                                          Vendono di tutto sui treni
                                                                          americani. Quanto ai giocatori…»
LA PAROLA AI BAMBINI

                                                      COSA MI RIMANE DA UN
                                                      VIAGGIO?
    COSA IMPARO…                                      La città o il paesino
                                                      Tutte le cose che ho fatto
    Imparo i cartelli stradali                        I giochi
    Un viaggio può essere bello e pericoloso          Dei ricordi
    Imparo cose nuove che mi possono aiutare nel      I vestiti
    futuro                                            Un’avventura
    Imparo a essere brava e gentile                   La foto di una chiesa
    Imparo a conoscere la città che vado a visitare   Souvenir
    Imparo a guidare                                  Ricordi bellissimi
    Imparo a stare in famiglia                        Cose fragili e non fragili
    Imparo le regole stradali                         Tanti ricordi come un
    Imparo come si viaggia                            sacco di conchiglie
    Imparo le lingue
    Imparo una lezione di vita
    Imparo che fare un viaggio è divertente
    Imparo cose che possono essere tutte le cose
    Imparo che nella nave ci sono tante cose
    Imparo che non importa quanto tempo ci stiamo,
    ma quanto ci si diverte
    Imparo molte cose, nell’ultimo viaggio ho
    imparato a dare da mangiare ai pesci
LA PAROLA AGLI ADULTI
                                       COSA IMPARO…

                                       La diversità, un’ altra lingua,
                                       facce, tradizioni, usi e
                                       costumi, nuovi modi di
                                       mangiare e di affrontare la
       COSA MI RIMANE DA UN            vita, architettura, natura
       VIAGGIO?                        L’amore che ho per chi lascio
                                       Tutto ciò che posso
       Ricordi, immagini, sensazioni   Molte cose
       Un po’ di nostalgia, ma tanta   La pulizia delle strade e la
       cultura                         cultura
       Una bellissima esperienza
       Immagini, sapori, emozioni,
       profumi
       Il panorama, paesaggi
       Souvenir mangerecci
       Una calamita
       Ogni emozione vissuta
COSA IMPARO…
LA PAROLA AI PERSONAGGI…
                           Mr Fogg racconta…

                           «Oggi è domenica,» aveva replicato Fogg.
                           «No, è sabato signore! Siamo arrivati con ventiquattro
                           ore di anticipo! Ma … le restano solo dieci minuti!»
                           La ragione dell’anticipo era semplice: Fogg aveva
                           compiuto il giro del mondo andando verso est,
                           direzione contraria a quella del sole. Le giornate così
                           diminuivano di quattro minuti per ogni grado dei
                           trecentosessanta che compongono la circonferenza
                           terrestre. Moltiplicando trecentosessanta per quattro,
                           si ottengono millequattrocentoquaranta minuti, cioè
                           esattamente ventiquattro ore, un giorno tondo tondo.
                           Philaes Fogg aveva vinto dunque la scommessa,
                           affrontando di tutto e dimostrando straordinarie doti
                           di calma e precisione.

                                                 Da «il giro del mondo in 80 giorni»
                                                 Jules Verne
«SENZA FARE SUL SERIO»                          L’INGANNO DEL TEMPO…
MALIKA AYANE
C'è chi aspetta un miracolo e chi invece l'amor
Chi chiede pace a un sonnifero chi dorme solo in
metrò
Lento può passare il tempo ma se perdi tempo
poi ti scappa il tempo, l'attimo
Lento come il movimento che se fai distratto
perdi il tuo momento, perdi l'attimo
                                                         … quanta strada che ho lasciato,
E chi guarda le nuvole e chi aspetta al telefono
                                                         quanti posti ho conosciuto,
chi ti risponde sempre però chi non sa dire di no
                                                         quante volte ho traslocato per cercare di più,
Lento può passare il tempo
                                                         sempre a correre più forte non sapendo dove vai.
ma se perdi tempo poi ti scappa il tempo, l'attimo
                                                         Ma la macchina del tempo non mi condiziona mai.
Lento come il movimento che se fai distratto
                                                         Uomo no, non è soltanto un fatto di velocità,
perdi il tuo momento, perdi l'attimo
                                                         non è la notte che verrà che ci fa sentire così fragili,
Tu non lo sai come vorrei
                                                         che ci toglie felicità:
ridurre tutto ad un giorno di sole
                                                         la verità, è che noi non abbiamo mai verità.
tu non lo sai come vorrei
                                                         Non è che manchi voglia oppure fantasia,
saper guardare indietro
                                                         in questo tempo che va via e ci fa sentire così deboli
senza fare sul serio, senza fare sul serio
                                                         e ci toglie felicità:
come vorrei distrarmi e ridere
                                                         la verità, è che noi non abbiamo mai verità.
C'è chi sente in pericolo c'è chi sente un eroe
chi invecchiando è più acido chi come il vino migliora
                                                         Da «LA CANZONE DELLA VERITA’»
Lento può passare il tempo ma se perdi tempo
                                                         G. MORANDI E. RUGGERI U. TOZZI
poi ti scappa il tempo l'attimo
Lento come il movimento che se fai distratto
perdi il tuo momento perdi l'attimo prendi l'attimo
Tu non lo sai come vorrei
ridurre tutto ad un giorno di sole
tu non lo sai come vorrei
saper guardare indietro
senza fare sul serio, senza fare sul serio
come vorrei distrarmi e ridere.
LA PAROLA AI BAMBINI…
L’Agenda 2030 è un’Agenda che vuole realizzare dei traguardi in 17 punti.
Possiamo aiutare quest’Agenda con le nostre idee e una di queste è la costruzione e la
difesa della pace.

Sono obiettivi che hanno scelto per proteggere il mondo.
È un’Agenda che vuole salvare il futuro dall’inquinamento.
È fantastica perché protegge la terra. Così riusciremo a vivere meglio.

È qualcosa che aiuta a capire che non si deve sprecare.

Il Villaggio per la Terra è un divertimento per tutti: si può giocare, fare laboratori, è
anche un bene perché offre molte possibilità. Hanno usato le 5 P, proposte per
rispettare l’ambiente.
È un’Agenda che ha anche dei consigli, quindi è un modo per rendere il mondo più
pulito.

Si chiama così perché il loro obiettivo dovrebbe essere raggiunto nel 2030. Per
celebrare questa idea geniale, Earthday Italy organizza la Giornata mondiale della
Terra. Attraverso le 5P possiamo accorgerci che la Terra va mantenuta.

Organizzeranno un Villaggio per la Terra, ci saranno tante attività e noi
parteciperemo. Ma soprattutto parteciperemo a un concorso con tante altre classi
che si “scontreranno” proponendo tanti aiuti per la Terra. A noi non interessa
vincere, ma partecipare.
LA PAROLA AI BAMBINI…
È un’Agenda che spiega come migliorare la Terra e ti fa vedere modi
molto intelligenti. Ci sono 17 avvertimenti e 5P.
È un’Agenda per aiutare la Terra, che spiega che non si deve
inquinare perché si deve proteggere il Pianeta.

È una cosa bella per gli esseri umani. Un obiettivo diceva povertà zero
e che i bambini devono avere cure e una famiglia. Fame zero è una
cosa molto importante, perché i bambini devono avere il cibo
altrimenti muoiono.

È un progetto per mantenere l’ambiente. Per la festa della terra
hanno trovato 17 motivi per sostenere il nostro pianeta. Per la
Giornata della Terra ci sono molte iniziative che spiegano quanto è
importante il nostro mondo e come sostenerlo.

È un progetto sull’importanza della Terra, sul non escludere persone
solo perché sono diverse.

Per me l’agenda 2030 è partecipazione. Ci sono degli obiettivi. Il
nostro è mantenere il Pianeta pulito e non inquinato.
VIAGGIARE

   IERI
VIAGGIARE

   IERI
VIAGGIARE

   IERI
VIAGGIARE

   IERI
VIAGGIARE

  OGGI
Prima di tutto non inquinare perché
                         altrimenti tutti vivranno male…anche i tuoi
                         discendenti.

                         Fai la raccolta differenziata, proteggi la
                         natura e usa la macchina con il clima come
                         motore
Io costruirei un robot che, dove è
inquinato, lui ripulisce.

                         Vorrei che tutti i mezzi di trasporto
                         camminassero con la pioggia, il sole e il
                         vento.
Io avrei tantissime idee, ma ve ne dirò solo
                                  poche.
                                  La prima, a cui tengo di più, è costruire
                                  un passaggio sotto terra in cui possano
                                  passare solo i veicoli a motore. Quando
                                  producono fumo, ci sono tubi
                                  elettromagnetici che lo risucchiano e che lo
                                  portano nello spazio.

La seconda cosa è costruire delle macchine
che si muovono automaticamente quando
toccano terra.
La terza è costruire macchine che si
muovono a seconda delle emozioni. Per
esempio, se sei felice la macchina va veloce
e quando sei triste va lentamente.
Per viaggiare senza inquinare, sarebbe
                               possibile inventare una macchina senza
                               benzina ma con due ali che permettano di
                               volare solo con il sole, perché va a energia
                               elettrica.
                               Per far girare le ruote è necessario pedalare
                               sia nei posti davanti che in quelli dietro.

La mia idea è quella di una macchina
volante a energia eolica, una macchina
che funziona con la luce solare, la
pioggia e il vento.
E i mezzi pubblici più veloci.
Di idee ne ho tante, ma la migliore è la macchina elementare, cioè che va ad
elementi: sole, pioggia, neve, grandine, vento, fuoco, basta solo cambiare
l’oggetto che prende quell’elemento. Gli oggetti sono pannelli solari e
contenitori.

               La mia idea è una macchina
               che funziona con la luce
               solare, la pioggia e il vento.
Io avrei in mente una macchina volante
                                  alimentata da acqua e ghiaccio quando fa
                                  freddo e dalla luce del sole quando fa
                                  caldo. Con ruote di ferro, sci d’acqua così
                                  cammina meglio, ali luccicanti color
                                  arcobaleno, senza fumo e gas, e con
                                  dentro ben 6 posti!

Nella mia fantasia userei una macchina che
vola.
Per farla volare utilizzerei il fuoco e il
legno. Per metterla a terra spingerei un
pulsante rosso.
Per farla volare spingerei un pulsante
verde.
Userei una macchina ad aria che come
carburante usa l’acqua,
un furgone a latte con le mucche,
un aereo a pioggia,
un elicottero che usa un carburante di
minestra tiepida.

                                  Una macchina che va a legna senza
                                  bruciarla
Una moto d’acqua che quando
                                 c’è il sole diventa un
                                 sottomarino.

Le mie idee sono due:
una macchina con sopra un imbuto in cui si
mette spazzatura che va all’interno;
robot che sostituiscono le macchine
inquinanti.
Andare in bicicletta per non inquinare e
per rendere i muscoli forti.
Una macchina che va senza motore né
carburante, ma a elica con delle ali che
possono volare. Dentro è molto comoda,
perché non sei tu a guidare, ma la
macchina guida da sola.

                                   Vorrei viaggiare con una macchina
                                   fantasiosa con carburante, ali al
                                   posto degli specchietti e al posto
                                   delle ruote, palloni da calcio.
La macchina che va a energia
                     umana.

La macchina che va ad acqua.
«ADESSO»         DIODATO
Dici che torneremo a guardare il cielo
alzeremo la testa dai cellulari
fino a che gli occhi riusciranno a guardare
vedere quanto una luna ti può bastare          …sei tu che porterai il tuo amore
E dici che torneremo a parlare davvero         per cento e mille strade
senza bisogno di una tastiera                  perché non c'è mai fine al viaggio
e passeggiare per ore per strada               anche se un sogno cade...
fino a nascondersi nella sera                  Sei tu che hai un vento nuovo tra le
E dici che accetteremo mai di invecchiare      braccia, mentre mi vieni incontro
cambiare per forza la prospettiva              e imparerai che per morire ti basterà
senza inseguire una vita intera                un tramonto...
l'ombra codarda di un'alternativa              In una gioia che fa male di più della
E dici che troveremo prima o poi il coraggio   malinconia, ed in qualunque sera ti
di vivere tutto per davvero                    troverai non ti buttare via...
senza rincorrere un altro miraggio             E non lasciare andare un giorno per
capire che adesso è tutto ciò che avremo…      ritrovar te stesso, figlio di un cielo
Dici che riusciremo a sentire ancora           così bello, PERCHÉ LA VITA È
un'emozione prenderci in gola                  ADESSO…
quando sei parte della storia
fino a riuscire ad averne memoria              Da «LA VITA È ADESSO»
E dici che avremo prima o poi il coraggio      CLAUDIO BAGLIONI
di vivere tutto per davvero
senza rincorrere un altro miraggio
capire che adesso è tutto ciò che avremo…
E tu che nome dai al tuo coraggio
al non volere mai ammetter che
al non volere capire che
adesso è tutto ciò che avremo
adesso è tutto ciò che avremo
capire che adesso è tutto ciò che avremo
adesso è tutto ciò che avremo
Dici che torneremo a guardare il cielo…
P COME PIANETA…
LE NOSTRE PROPOSTE…
«Camminare sul mondo» in modo sostenibile…
-Vivere l’esperienza in ogni suo momento
-Essere lì, proprio lì, prima che dentro un
selfie
-Fermarsi
-Incontrare e costruire relazioni
-Misurarsi con punti di vista diversi
-Imparare e rendere concreti bei pensieri,
belle parole, buone pratiche
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