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SPECIALE NUMERO 24 - GENNAIO 2023 IN QUESTO NUMERO SPECIALE GIORNATA DELLA MEMORIA Shoah: La storia dell’International Holocaust Remembrance Day Crimini di guerra e cultura organizzativa militare La storia del Maresciallo della GDF Luigi Cortile www.reportdifesa.it
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IN QUESTO NUMERO 06 SHOAH: LA STORIA DELL’INTERNATIONAL HOLOCAUST REMEMBRANCE DAY di Paola Ducci 08 ”STOLPERSTEINE”, LA STORIA DELLE PIETRE D’INCIAMPO di Paola Ducci 12 CRIMINI DI GUERRA E CULTURA ORGANIZZATIVA MILITARE di Antonio Venci 20 LA STORIA DEL MARESCIALLO DELLA GDF LUIGI CORTILE. MEDAGLIA D’ORO AL MERITO CIVILE E GIUSTO TRA LE NAZIONI di Gerardo Severino 26 ENTI DI RICERCA E COMUNITA’ EBRAICHE UNITI PER LA RACCOLTA E LA DIVULGAZIONE DI TESTIMONIANZE E DOCUMENTI SULLE “LEGGI RAZZIALI”
GIORNATA DELLA MEMORIA www.reportdifesa.it SHOAH: LA STORIA DELL’INTERNATIONAL HOLOCAUST REMEMBRANCE DAY Di Paola Ducci* Auschwitz vista dall’alto, 4 aprile 1944 R OMA (nostro servizio parti- prima rispetto alla ricorrenza interna- colare) Il Giorno della Memo- zionale proclamata dall’ONU. La data ria è la ricorrenza che si celebra scelta dal Parlamento italiano per ricor- in gran parte del mondo, ogni anno, il dare per sempre le vittime della Shoah 27 gennaio, per commemorare i milio- è la stessa: il 27 gennaio, e sancisce ni di vittime della Shoah. per legge (la numero 211, composta Una data fortemente simbolica, da da due articoli), che questa data sia il portare per sempre nel cuore. “Giorno della Memoria”: una comme- Ma ripercorriamo come è nato questo morazione pubblica non soltanto della anniversario e quale è il significato pro- Shoah, ma anche delle leggi razziali fondo della “giornata della memoria”. approvate sotto il fascismo, di tutti gli Il 27 gennaio 1945 l’Armata Rossa en- italiani, ebrei e non, che sono stati uc- trò nel complesso del campo di ster- cisi, deportati e imprigionati, e di tutti minio di Auschwitz-Birkenau, liberando coloro che si sono opposti alla ‘solu- gli oltre 7 mila prigionieri rimasti, per la zione finale’ voluta dai nazisti, spesso maggior parte malati o moribondi. rischiando la vita. Solo pochi giorni prima, le SS aveva- Questa legge prevede l’organizza- no costretto quasi 60 mila prigionieri a zione di cerimonie, incontri ed eventi evacuare il campo e a intraprendere le commemorativi e di riflessione rivolti in famigerate “Marce della Morte”, in cui particolare (ma non soltanto) alle scuo- molte migliaia persero la vita. le e ai più giovani. Il primo Paese a istituire una giornata Lo scopo è quello di non dimenticare commemorativa nazionale, il 27 gen- mai questo momento drammatico del naio, fu la Germania nel 1996. nostro passato di italiani ed europei af- In Italia il Giorno della Memoria è nato finché, come dice la stessa legge, “simili ufficialmente nel 2000, cinque anni eventi non possano mai più accadere”. 6
GENNAIO 2023 GIORNATA DELLA MEMORIA L’Assemblea Generale delle Nazioni dovere di conoscere e ricordare uno Unite il 1° novembre 2005 ha stabili- dei capitoli più bui della nostra storia to che la Giornata internazionale della affinché non si ripeta. memoria dell’Olocausto sarà celebrata È questo il significato del Giorno della ogni anno il 27 gennaio e che “l’O- Memoria: il dovere di non dimentica- locausto, che ha portato alla distru- re. Come ci dice Primo Levi. “Se com- zione di un terzo del popolo ebraico, prendere è impossibile, conoscere è sarà per sempre un monito per tutte necessario, perché ciò che è accadu- le nazioni del mondo contro i pericoli to può ritornare, le coscienze posso- dell’odio ingiustificato, del razzismo e no nuovamente essere sedotte ed del pregiudizio”. oscurate: anche le nostre”. Secondo il testo dell’Assemblea Ge- Nella risoluzione che designa il 27 gen- nerale del 2005, ogni anno in questa naio come “Giornata internazionale di data tutti gli Stati membri delle Nazio- commemorazione in memoria delle ni Unite hanno il dovere di trasmette- vittime dell’Olocausto”, le Nazioni Uni- re alle nuove generazioni le “lezioni te esortano, infatti, gli Stati membri a dell’Olocausto”. “sviluppare programmi educativi per A questo scopo è stata istituita una infondere la memoria della tragedia Task Force internazionale per l’educa- nelle generazioni future e impedire zione, la ricerca e il ricordo. che il genocidio si ripeta”. Questa risoluzione rifiuta, inoltre in Anche la legge italiana prevede l’or- modo chiaro, qualsiasi tentativo di ne- ganizzazione di eventi e iniziative di gazione dell’Olocausto come evento studio, riflessione e sensibilizzazione al storico, sia totale che parziale, chie- fine di mantenere viva la consapevo- dendo parallelamente che vengano lezza dei crimini del passato per impe- conservati i luoghi che un tempo ospi- dire che si ripetano nel futuro. tavano campi di concentramento, di Lo scopo non è celebrare, ma ribadire la lavoro e di sterminio . necessità di studiare e capire il passato. Nello Stato di Israele, il giorno dell’E- La memoria della Shoah non ricorda roismo e della Memoria dell’Olocausto soltanto il popolo ebraico, ma è un fat- (Yom HaShoah) ricorre il 27 di Nisan (il to universale che riguarda tutta l’uma- settimo mese del calendario ebraico), nità. Ma la Shoah resta un caso unico pertanto il Ministero dell’Istruzione ha per via dell’estrema razionalità della deciso di designare il 27 gennaio come sua organizzazione. giorno per lo studio degli aspetti uni- L’Olocausto che provocò l’uccisione di versali dell’Olocausto, nonché del raz- un terzo del popolo ebraico e di innu- zismo e dell’antisemitismo in generale. merevoli membri di altre minoranze, Questa giornata non va considerata sarà per sempre un monito per tutti i po- solo un omaggio alle vittime del na- poli sui pericoli causati dall’odio, dal fa- zismo, ma un’occasione di riflessione natismo, dal razzismo e dal pregiudizio. su una vicenda che ci riguarda tutti Non basta condannare il male: è im- da vicino. portante studiare e capire come sia Sicuramente è importante commemo- potuto accadere. rare le vittime, ma abbiamo anche il *Editor per l’Ufficio Storico dello Stato Maggiore della Difesa © RIPRODUZIONE RISERVATA 7
GIORNATA DELLA MEMORIA www.reportdifesa.it “STOLPERSTEINE”, LA STORIA DELLE PIETRE D’INCIAMPO Di Paola Ducci* R OMA (nostro servizio parti- Le Stolpersteine nascono come un colare) Le Stolpersteine sono progetto artistico e vogliono essere sanpietrini con incisi su una strumenti contro l’oblio, il negazioni- targa d’ottone i nomi delle vittime smo e il revisionismo storico. della persecuzione nazi-fascista, ide- La loro forma materiale è quella di un ati dall’artista Gunter Demnig e da lui sampietrino con la superficie d’otto- depositati per la prima volta a Colo- ne, sulla quale sono incisi i dati iden- nia nel 1995. tificativi del deportato, che viene in- In italiano il termine è stato tradotto terrato nella zona prospiciente la sua con “Pietre d’inciampo”, come era sta- ultima abitazione. to suggerito dal direttore del Museo di Privi della verticalità tipica dei monu- Via Tasso, a Roma, per la declinazione menti, hanno bisogno della distanza romana del progetto nel 2010. ravvicinata per essere notati e osservati. E’ un progetto di Memoria diffusa che Dopo la posa della prima pietra a Co- coinvolge ventotto paesi: una mappa lonia nel 1995, un anno dopo a Ber- della memoria estesa a tutta Europa. lino ne vennero portate altre in occa- Per spiegare il significato delle sue sione della mostra Künstler forschen Stolpersteine, le Pietre d’inciampo dis- nach Auschwitz (Gli artisti esplorano seminate in tutta Europa, l’artista tede- Auschwitz). sco ha più volte parafrasato il Talmud. Da allora è diventato un progetto di “Una persona non viene dimenticata vita: Demnig ha posato oltre 70 mila finché non viene dimenticato il suo pietre in 24 Paesi europei, sempre nome”. davanti all’ultima abitazione delle vit- Da oltre 30 anni Demnig è impegnato time dello sterminio nazista. a restituire con le sue pietre – cubi di ot- Le pietre d’inciampo sono un me- tone di dieci centimetri per dieci in cui mento: l’orrore non iniziò ad Auschwi- sono incise le informazioni biografiche tz o Buchenwald, ma fra di noi. essenziali – un nome a migliaia di vit- Tra i vicini che fecero finta di non ve- time del nazifascismo, incastonandole dere, tra gli amici che non trovarono il nei marciapiedi di centinaia di città. coraggio d’intervenire. L’Italia, come dimostrano le installa- L’obiettivo è quindi collegare la storia zioni in molte località del Paese, ha con il presente nel luogo simbolo del- aderito da tempo. la vita quotidiana, la loro casa. E che Da Trieste a Roma, le Stolpersteine - non dobbiamo dimenticare mai. che portano i nomi, le date e i luoghi La prima posa in Italia è stata realizzata di nascita e di morte delle persone as- a Roma il 28 gennaio del 2010 grazie sassinate – rappresentano delle tom- all’associazione “Arte in memoria”: be ideali per le vittime rimaste senza trenta sampietrini, dedicati a ebrei, sepoltura e un’occasione per ricostru- politici e carabinieri sono stati installati irne volti, storie, legami familiari. in cinque municipi della capitale. 8
GENNAIO 2023 Negli anni successivi sono segui- sto movimento d’impegno civile che te con regolarità altre installazioni a continua a crescere affinché l’indiffe- Roma e in altre città italiane. renza e l’odio vengano estirpate nel Ora se ne trovano a Bolzano, Geno- cuore di ognuno di noi. va, L’Aquila, Livorno, Milano, Reggio Hanno un obiettivo preciso: man- Emilia, Siena, Torino, Venezia, oltre tenere viva la memoria delle vittime ad altri numerosi centri minori. dell’ideologia nazi-fascista nel luogo Nella provincia di Cuneo, a Drone- simbolo della vita quotidiana – la loro ro, l’artista tedesco ha posato cinque casa – invitando allo stesso tempo chi pietre d’inciampo dedicate a cinque passa a riflettere su quanto accadu- cittadini droneresi arrestati il 2 genna- to in quel luogo e in quella data, per io 1944 e deportati nel campo di ster- non dimenticare. minio di Mauthausen dove trovarono La caratteristica distintiva delle Stol- la morte. persteine, rispetto a qualunque altro Grazie a un passa-parola tanto silen- monumento dedicato all’Olocausto, zioso quanto efficace, oggi si incon- è quella di creare – esattamente nel- trano Pietre d’Inciampo in oltre 2 mila lo stesso luogo in cui abitò la vittima città in Austria, Belgio, Croazia, Fran- dello sterminio dei nazisti e dei loro cia, Germania, Grecia, Italia, Litua- alleati – quella che allo stesso tempo nia, Lussemburgo Norvegia, Olanda, rappresenta una commemorazione Polonia, Repubblica Ceca, Romania, personale e un invito alla riflessione. Russia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, L’inciampo costringe chi passa a inter- Svizzera, Ucraina e Ungheria. rogarsi su quella diversità e a ricorda- Il mosaico di pietre d’inciampo è di- re quanto accaduto in quel luogo e ventato il più grande monumento dif- a quella data, intrecciando continua- fuso del mondo. mente il passato e il presente, la me- Gunter Demnig, il creatore delle È una valanga inarrestabile: da una moria e l’attualità. pietre d‘inciampo piccola iniziativa privata è nato un va- 9
GEOPOLITICA GIORNATA DELLA MEMORIA www.reportdifesa.it Le Stolpersteine hanno lo scopo di schwitz e testimone per la vita del far inciampare -in senso figurato, le dramma sofferto. riflessioni dei passanti, cittadini o tu- L’arresto era avvenuto durante il ri- risti, spingendoli a ricordare il motivo congiungimento familiare per la Pe- per il quale i sampietrini si trovano in sach ebraica del ’44, a causa del tra- quel preciso luogo, in un tempo non dimento di un delatore, evento non troppo remoto, teatro di stravolgi- così raro in quei giorni. mento della vita di milioni di persone. Un semplice sampietrino quindi, Sono un segno concreto e tangibile, come i tanti che pavimentano le stra- ma discreto e antimonumentale, che de delle nostre città, ma dalla forza diviene parte della città, a conferma evocativa senza precedenti, perché che la memoria non può risolversi collocato davanti all’abitazione dei in un appuntamento occasionale e deportati: da lì sono stati preleva- commemorativo ma deve costituire ti, strappati ai loro affetti e alle loro parte integrante della vita quotidiana. occupazioni, per essere uccisi senza È un monumento integrato nel tessu- ragione, finiti in cenere o in fosse co- to urbano della città, poiché le tesse- muni, privando così i famigliari e i loro re sono collocate nel luogo in cui abi- discendenti persino di un luogo dove tava o venne catturata la vittima dello ricordarli. sterminio e quindi diffuso sul territo- La piccola pietra di ottone chiama rio, capillare e non definito temporal- ciascuno di noi che, parafrasando mente (nel senso che non è possibile Primo Levi, “viviamo sicuri nelle no- sapere quanto ci vorrà per collocare stre tiepide case e tornando a casa a tanti sampietrini quanti sono stati i sera troviamo cibo caldo e visi amici” deportati). a riflettere su quanto sia importante Molti sono i casi in cui le installazioni “ricordarsi di ricordare” e vigilare per- riguardano gruppi di pietre: l’ordine ché ciò che è accaduto non si ripeta. con cui sono posate è evocativo dei Luis Sepulveda ha scritto: “io sono stato rapporti familiari che legavano le per- qui e nessuno racconterà la mia storia”. sone in vita. Grazie alle Stolpersteine non sarà mai Così una pietra tra due è probabile più così. che alluda a un bambino tenuto per mano dai genitori posti a lato. Oggi quello delle Stolpersteine è il *Editor per l’Ufficio Storico dello Stato Maggiore della Difesa museo della memoria a cielo aperto più vasto al mondo. © RIPRODUZIONE RISERVATA Il 28 gennaio 2010, in onore della Giornata della Memoria, il Comune di Roma collocò nel quartiere Monte- verde le prime pietre d’inciampo. Sono poste davanti al palazzo nel quale vivevano i Terracina, in ricordo di questa famiglia di otto persone, di religione ebraica, denunciate nel 1944 e deportate. L’unico sopravvissuto tornato in Italia è Piero, all’epoca un adolescente. Il solo scampato allo sterminio di Au- 10
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GIORNATA DELLA MEMORIA www.reportdifesa.it CRIMINI DI GUERRA E CULTURA ORGANIZZATIVA MILITARE Di Antonio Venci* Valori dichiarati della cultura organizzativa militare R OMA (nostro servizio parti- camente numerosi casi in cui lo Jus in colare) Ad Oriente si combat bello è stato disatteso, nonostante il te da quasi un anno. secolo scorso abbia visto la sua appli- cazione in più occasioni, in particolare Ora l’operazione militare speciale di nei processi di Norimberga e di Tokyo Putin ha assunto la fisionomia di guer- e la sua evoluzione. ra totale, colpendo proditoriamente la popolazione civile. Crediamo che solo Stati saldamente ancorati ai valori e ai principi della Capitava anche nel secondo conflit- democrazia parlamentare possano to mondiale con i bombardamenti a esprimere forze armate affidabili dal tappeto (Tokyo, Dresda, Milano, Na- punto di vista umanitario; e che solo poli, Hiroshima e Nagasaki), gli stupri Eserciti animati da valori organizzati- da parte delle truppe in avanzata e la vi ben declinati possano comportarsi distruzione indiscriminata, come nel nelle circostanze drammatiche della caso dell’Abbazia di Montecassino. guerra nel rispetto delle norme del diritto umanitario. Ci chiediamo quindi cosa possa ga- In particolare, il nostro oggetto di at- rantire il rispetto delle norme del tenzione è la cultura militare e la cul- Diritto internazionale umanitario nei tura organizzativa delle forze armate, conflitti armati. e argomenteremo traendo spunto da La nostra epoca annovera drammati- alcuni dati storici. 12
GENNAIO 2023 GIORNATA DELLA MEMORIA La cultura militare tedesca prese forma sin dall’inizio da un lato oscuro. a partire da Federico il Grande. Ma a Jena – Auerstädt i prussiani persero Il nazismo voleva l’annientamento clamorosamente contro Napoleone. dell’avversario per la ricerca dello La disfatta fu causata sia dall’obso- spazio vitale, prevedendo l’elimina- lescenza dell’esercito federiciano - zione totale del popolo ebraico e di dopo la scomparsa di quel sovrano altre minoranze. In tale ruolo si distin- erano intervenuti anni di pace - che sero le unità Waffen SS, ma riguardò dal genio napoleonico, dal suo modo anche l’Esercito, quando vi concorse. di manovrare le forze in campo. Subito dopo, personaggi come Clau- La Bundeswehr, le Forze Armate te- sewitz, Scharnhost, Von Moltke e altri desche ricostituite a partire dal 1955, ripresero a sviluppare in modo origi- seppero recuperare la tradizione nale pensieri e idee e, così facendo, culturale dei pensatori prussiani e formarono lo spirito della nuova forza introdussero sin dall’inizio alcune in- armata prussiana. novazioni finalizzate a garantire che Essa già nella campagna del 1870 le stesse corrispondessero in ogni cir- dette buona prova di sé. costanza ai valori e ai principi propri La conferma si ebbe poi nella Gran- della Repubblica Federale. de Guerra, nel corso di innumerevoli battaglie campali vinte con intelligen- Al Generale Wolf Graf von Baudis- za: rapida progressione sul Fronte sin si deve, negli anni cinquanta del Occidentale, battaglie di Tannenberg secolo scorso, l’ideazione e la pro- - Laghi Masuri su quello orientale e a mozione del paradigma dell’Innere Caporetto. Führung all’interno delle ricostituite E anche lo spirito del soldato tedesco Forze Armate. era ben forgiato. Molti ufficiali prussiani erano intellet- Letteralmente Innere Führung sta per tuali della guerra e la filosofia dell’Au- “guida interiore” e si riferisce ai nuovi ftragtaktik conferiva anche ai gradi soldati, che devono saper essere uo- bassi libertà d’azione sul campo di mini liberi, buoni cittadini e valorosi1. battaglia. In tale prospettiva, la scon- fitta della Germania sarebbe stata de- A tale concettualizzazione si aggiun- terminata da fattori di ordine strate- ge, tuttora esistente, la figura del gico e, in particolare economico, più Commissario parlamentare, una ca- che dalla condotta in ambito operati- rica che garantisce il vincolo alla de- 1 Franco Di Santo. https://storiaesoldati.wordpress. vo e tattico. mocrazia parlamentare; e l’istituzione com/2022/04/28/il-riarmo-del- lo-spirito/. 2023 Anche la Wehrmacht, costituita nella del Center for Inner Leadership, sito 2 Germania nazista nel 1935, assunse i in Coblenza2 , un centro di psicologia La Guida interiore è il fulcro della cultura della leadership guadagni del pensiero militare prussia- applicata all’arte del comando, ma della Bundeswehr. Si basa sui valori e sulle norme dell’ordi- no e, applicandoli, conseguì all’inizio del che si occupa anche dei valori della namento democratico formu- lato nella Legge fondamentale. secondo conflitto mondiale le schiac- cultura organizzativa militare tedesca. Questi valori e norme guidano le azioni dei soldati tedeschi in cianti vittorie che tutti conoscono. tempo di pace e in missione. In qualità di organismo indipen- dente, l’Inner Leadership Advi- sory Board consiglia il Ministro Ed è noto che tale capacità fu messa della Difesa su tutte le questioni relative alla Inner Leadership. dal nazionalsocialismo al servizio di (https://www.bundeswehr.de/ de/organisation/weitere-bm- un progetto espansionistico, di con- vg-dienststellen/zentrum-inne- re-fuehrung) quista indiscriminata, caratterizzato 13
GIORNATA DELLA MEMORIA www.reportdifesa.it Ritornando al periodo oscuro del na- gro nella visione hitleriana. zionalsocialismo, occorre chiedersi al- lora come mai le forze armate di una Essi erano stati rimossi dalle coscienze nazione civile si siano compromesse, anche mediante la radicale sostituzio- assumendo il ruolo sinistro che co- ne del cristianesimo, cattolico e prote- nosciamo, e se questo fenomeno da stante, con un neopaganesimo ispira- qualche parte possa ancora ripeter- to dai miti nordici delle origini. si, oggi o in futuro; ovvero, quali sia- no le condizioni che generarono una Come Hitler e i suoi gerarchi fossero condotta contro la morale, l’etica dei riusciti a inculcare in pochi anni tali principi e delle norme, da parte di un convinzioni, poi entrate a far parte nei esercito disciplinato, espressione di valori di una certa cultura organizza- una nazione moderna, all’avanguardia tiva, certamente quella più radicale nel campo della cultura. delle SS e delle Waffen SS, è un fe- nomeno complesso che ancora lascia Nella prospettiva della cultura orga- sgomenti. nizzativa militare3 , ogni organizza- zione militare, al pari di quelle civili, Altra componente della cultura or- si caratterizza per una base di valori ganizzativa militare, come già accen- chiaramente enunciati: valori dichiara- nato, è quella degli assunti taciti e ti; una mentalità diffusa, definita anche condivisi. Si tratta delle convinzioni di assunti taciti e condivisi e un’esteriori- fondo, non sancite in norme e rego- tà costituita da simbolizzazioni e infra- lamenti e trasmesse per assimilazione strutture definita anche artefatti: divi- più o meno inconsapevolmente; an- se, bandiere, emblemi e infrastrutture. che frutto della tradizione. Reparti come le Waffen SS possede- Talvolta gli assunti emergono dalle vano una base valoriale distorta dall’i- subculture cui appartengono i com- deologia. ponenti dell’organizzazione. I valori dichiarati, in quel caso “disvalo- La Wehrmacht inquadrava quei gio- ri”, erano quelli ispirati dal nazionalso- vani che si erano formati nella gioven- cialismo: fedeltà acritica al capo (non tù hitleriana dove meglio i disvalori a istituzioni democratiche e liberali), imperanti potevano essere inculcati. sacrificio fino alla morte per l’afferma- zione della nazione intesa come stirpe La società del Terzo Reich era stata in biologicamente e antropologicamen- breve sconvolta dalle innovazioni in- te dominante, al fine di una guerra di trodotte dalla gerarchia nazista. conquista dello spazio vitale. I giovani da sei a diciotto anni veni- Alla base di tale narrazione vi era la vano addestrati all’ardimento e alla nota visione hitleriana della superiorità guerra. della razza ariana e corrispondente vo- lontà di annientamento di coloro che Per le fanciulle le istruzioni impartite 3 Il paradigma della cultura or- ganizzativa militare che qui si de- non ne possedevano i caratteri. non erano da meno: dare figli alla scrive trae spunto dalle definizio- ni di E.H. Shein. Una sua sintesi è patria per l’affermazione della razza reperibile presso il Centro Studi Esercito (aps) al sito https://www. Dunque, nessun principio che si riferis- ariana. centrostudiesercito.it/cultura-or- ganizzativa-militare.html. se alla sacralità della vita restava inte- 14
GENNAIO 2023 GIORNATA DELLA MEMORIA L’eroe guerriero, pronto al sacrificio E di fatto già lo è, permeando essa estremo sulla scorta delle fiabe nor- più o meno implicitamente numero- rene e del melodramma wagneriano, se norme regolamentarie e finanche era il modello proposto agli ado- la leadership, l’arte del comando. Si lescenti, in un contesto di violenza tratta dell’empatia. sociale (pogrom antisemita) in cui i sentimenti e in particolare la compas- L’empatia è una capacità innata e sione non trovavano declinazione. consente di condividere sentimenti ed emozioni. Anzi, essi dovevano essere rimossi in nome di una supremazia superomistica. La compassione è una sua speciale declinazione. Nelle relazioni umane Quindi, negli assunti di base della cul- essa consente di partecipare emotiva- tura militare c’era lo spirito indomito mente ai processi psichici di chi ci sta dell’eroe, un’adesione pervasiva ai va- difronte, ovvero di entrare in relazione lori della stirpe guerriera, ma soprat- con gli altri anche a livello emotivo. tutto l’assenza di ogni pietà umana, vista ora come debolezza dello spirito. Se si impara a sopprimere i sentimenti che da essa hanno origine, si diventa freddi e distaccati emotivamente. L’al- Infine, gli artefatti non potevano che tro ci appare estraneo, da soggetto si essere evocativi di tale condizione di trasforma in oggetto. militanza nel partito, oscura e morti- fera: il teschio con le ossa incrociate, Come è noto, anche in Italia, dal 1938 il nero delle uniformi delle SS, le pa- sino alla fine della guerra, furono vi- rate notturne illuminate dalle torce genti una serie di norme, di leggi ra- quale rappresentazione di un popo- ziali, chiaramente antiebraiche. lo in cammino nelle tenebre, la croce uncinata evocativa del sole nordico Anche gli italiani, sotto il regime fa- e contemporaneamente negazione scista, avevano deciso di eliminare la della Croce di Cristo4. comunità ebraica, per motivi allora re- putati scientifici, di superiorità raziali. Ma come può essere annientato il sentimento della pietà in una così Il fatto che tale narrazione diventasse ampia parte della popolazione di uno operante lascia comprendere come stato civile? le opinioni siano plasmabili dalle cre- denze quando vengono promosse in Esiste una capacità dell’animo umano maniera pervasiva. 4 che, se non educata, può eclissarsi. I Ideatore del nuovo paganesi- mo nazista e della cancellazione crimini di guerra continuano a ripetersi. Così anche da noi furono attuate di- del cristianesimo fu in particolare Alfred Rosenberg “incaricato scriminazioni, che restano uno stigma dal Führer alla completa educa- zione e istruzione intellettuale e Dunque tale capacità, cui adesso fa- opaco per l’Italia, di cui abbiamo fatto filosofica del Partito nazionalso- cialista”. “La chiesa nazionale remo cenno, deve necessariamente ammenda con una radicale presa di rimuoverà dai suoi altari tutti i crocefissi, le bibbie e le im- far parte della categoria dei valori coscienza. magini dei santi. Il giorno della fondazione di questa chiesa, la dichiarati della cultura organizzativa croce cristiana sarà tolta da tutte le chiese...e sarà sostituita con militare. l’unico simbolo invincibile, la svastica”. Citato da W.L. Shirer in “Storia del Terzo Reich”. Einau- di1962 pg.375. 15
GIORNATA DELLA MEMORIA www.reportdifesa.it La compassione è una sua speciale Gli italiani combatterono una guerra declinazione. Nelle relazioni umane che non gli apparteneva, nemmeno essa consente di partecipare emotiva- preparata adeguatamente, ma voluta mente ai processi psichici di chi ci sta in maniera sconsiderata da Mussolini. difronte, ovvero di entrare in relazione con gli altri anche a livello emotivo. Essi combatterono per disciplina e per necessità, in drammatica inferiorità di Se si impara a sopprimere i sentimenti mezzi. “... Quel soldato morto vicino a che da essa hanno origine, si diventa me era un Cristo perché si era caricato freddi e distaccati emotivamente. L’al- le colpe degli altri e lui era innocente... tro ci appare estraneo, da soggetto si Cristo è morto scontando i nostri pec- trasforma in oggetto. cati, il soldato è morto anche lui scon- tando i peccati degli altri, quindi è un Come è noto, anche in Italia, dal 1938 piccolo Gesù... 5”. sino alla fine della guerra, furono vi- genti una serie di norme, di leggi ra- Questo narrano le cronache. Inoltre ziali, chiaramente antiebraiche. esiste una letteratura, corroborata oggi da studi storiografici approfon- Anche gli italiani, sotto il regime fa- diti, che porta alla luce il trattamento scista, avevano deciso di eliminare la dei nostri prigionieri di guerra in URSS, comunità ebraica, per motivi allora re- lì trattenuti senza motivo, con accuse putati scientifici, di superiorità raziali. false e senza darne comunicazione né al governo italiano né alla Croce Rossa Il fatto che tale narrazione diventasse Internazionale. operante lascia comprendere come le opinioni siano plasmabili dalle cre- Furono anche trascurati in patria quan- denze quando vengono promosse in do non si agì adeguatamente per cer- maniera pervasiva. carli e finanche al loro ritorno, trattati dalla Sinistra come responsabili di Così anche da noi furono attuate di- quella campagna militare 6. scriminazioni, che restano uno stigma opaco per l’Italia, di cui abbiamo fatto Venendo alla realtà odierna, è unani- ammenda con una radicale presa di me il giudizio secondo cui i nostri sol- coscienza. dati sanno ben condurre le operazio- ni di peacekeeping, dove il rapporto Ma seppe essere empatica la popola- empatico con le popolazioni locali, se zione italiana in quelle circostanze? non anche tutte le parti in contesa, è funzionale all’assolvimento della mis- E come si comportarono i soldati ita- sione. liani in guerra? L’empatia è una capa- cità che essi seppero mantenere viva? E’ difficile mantenere viva la capacità 5 Dalle parole di Gianfranco all’empatia in guerra? In battaglia il Chiti, generale dei Granatieri di Sardegna e frate francescano, In Russia e in particolare in Ucraina nemico sovente viene percepito al di ora Servo di Dio. Su di lui in particolare si segnala il libro di sono numerose le cronache in cui l’u- fuori dalla sua condizione umana. Vie- Rinaldo Cordovani, “Padre Gian- franco Maria Chiti, il saio e la tuta manità dei nostri soldati prevalse sulla ne avvertito come una forza oscura, le- mimetica”. Editrice Velar (2020). brutalità del conflitto, con il rispetto dei tale, che risiede nell’altrove: lo si deve 6 Il libro biografico di Enrico Reginato, “12 anni di prigionia prigionieri e delle popolazioni civili. tenere lontano. in URSS” (Garzanti 1955) narra articolatamente di queste dolo- rose vicende. 16
GENNAIO 2023 GIORNATA DELLA MEMORIA Quando si palesa, acquista le sembian- cristianesimo, suora carmelitana, ucci- ze della morte che incombe. Quindi sa ad Auschwitz dai nazisti, ora santa esso è già “cosa”, non essere umano. patrona di Europa. Ma un soldato deve saper discriminare Terribile sincronia che una suora cat- le emozioni e i sentimenti che prova, e tolica, ebrea di origine, scoprisse l’im- nel conflitto combattuto le regole de- portanza dell’empatia nella relazione vono essere applicate con disciplina. interpersonale e la studiasse a fondo Così anche e in particolare le popolazio- anche in relazione al Dio vivente, Cri- ni civili devono essere trattate secondo sto, mentre il suo popolo subiva la le regole del diritto umanitario, da cui violenza di un altro popolo che nel discendono le regole d’ingaggio. frattempo, nell’Europa civile del XXI Secolo, aveva imparato a disconosce- Anche i prigionieri, i nemici feriti e i ca- re questa innata capacità umana. duti devono essere trattati con umani- tà, secondo le convenzioni di Ginevra. L’Einsatzgruppen del Generale delle SS Reinhard Heydrich era costituito Un soldato ha detto che, durante con Waffen SS speciali, più efficienti la campagna di Russia del 1942-43, delle altre. quando gli veniva affidato un prigio- niero, egli sentiva la responsabilità Erano state istituite per la pulizia etni- della sua vita difronte alla madre, che ca nei territori orientali conquistati. ne attendeva il ritorno a casa e a Dio, al pari degli uomini del suo reparto7. Quella pulizia etnica lascia sgomenti non solo per il fatto in sé, ma anche I soldati o i miliziani paramilitari che per entità e modalità di esecuzione. hanno rimossa la propria empatia per effetto di una sub-cultura distorta, Quei soldati possedevano la mentali- mancano del presupposto psicologico tà distorta dell’istruzione impartita alla necessario a esercitare con umanità la gioventù hitleriana e operavano indot- professione delle armi: essi sono inaf- trinati con l’ideologia nazista. fidabili per una nazione civile. Avevano rimosso ogni capacità empa- Se anche la cultura organizzativa mili- tica, anche se però, nel corso dell’a- tare di questi è priva dei valori che pro- zione, sovente cedevano psicologica- manano da un ordinamento fondato mente. su principi costituzionali liberali, orien- tati alla coesistenza pacifica dei popoli Perché l’empatia ha origini neurologi- e al rispetto dell’uomo, ecco formarsi che, come oggi si ritiene, e non può il terreno di coltura da cui prenderan- essere totalmente controllata. no forma i comportamenti di sopraffa- zione e i crimini di cui anche la nostra Quando Heydrich comprese che il suo epoca si è macchiata. Einsatzgruppen non riusciva a compie- re la pulizia etnica, perché gli uomini Una delle maggiori studiose dell’em- non reggevano allo “sforzo”, organiz- patia, dal punto di vista filosofico, è la zò la conferenza di Wannsee per pia- fenomenologa Edith Stein8 , allieva di 7 ibidem nificare lo sterminio in modo diverso, 8 Teresa Benedetta della Croce, 1891 Breslau – 1942 Auschwitz Edmond Husserl, ebrea, convertita al più efficiente. 17
www.reportdifesa.it Capitava nel gennaio del 1942, quan- mente, definire gli interventi necessari do Edith Stein veniva prelevata dal a migliorarle. convento carmelitano di Echt, in Olan- da, e deportata ad Auschwitz. Nel caso delle organizzazioni militari, abbiamo visto che i valori cui esse si Altrove e in un’altra epoca, la filosofa ispirano sono essenziali non solo per la Hannah Arent avrebbe poi osservato loro funzionalità, ma soprattutto per la da studiosa uno degli artefici di quella garanzia di affidabilità, affinché siano conferenza, il colonnello delle SS Adolf in ogni circostanza strumenti di difesa Eichmann, durante il processo celebra- e sicurezza. to a suo carico in Israele, nel 1961. La Repubblica Federale Tedesca è un E argomenterà al riguardo della ba- esempio che mostra con chiarezza nalità del male. Perché alla Arent Ei- come per rientrare in una tradizione di chmann, durante il processo, apparve efficienza e affidabilità la Bundeswehr una persona normale, un burocrate sia stata ancorata ai valori ispiratori immerso nel suo ruolo, esercitato con della costituzione repubblicana, non- metodo ed efficienza, contribuendo dimeno creando strutture organizzati- così alla Soluzione Finale. ve atte a mantenere vivi tali legami tra Forze Armate e Stato democratico, se- Non sarà stato anch’egli un uomo pri- condo la filosofia dell’Innere Furung. vo di empatia, che aveva rimosso ogni capacità di compassione? Ma i corpi di mercenari e anche le pri- vate military security company (PMSC), Il problema del rispetto del Diritto In- non possiedono tale base valoriale di ternazionale Umanitario nei conflitti riferimento. armati resta di grande attualità ora che si combatte in Ucraina. Operano contrattualizzate in base alla filosofia aziendale. E se per loro esiste Anche perché i corpi paramilitari si un accordo internazionale di riferimen- stanno affermando nel contesto della to, il Documento di Montreux, che guerra ibrida. sopperirebbe a tali mancanze, tuttavia sono pochi i paesi firmatari e le PMSC Quali sono i valori organizzativi che possono sempre essere basate in stati ispirano questi corpi? Essi non pro- non firmatari. nunciano un giuramento allo Stato. Sappiamo con molto chiarezza, dall’e- La Russia di Putin, che esprime l’orga- sperienza dei conflitti balcanici, che i nizzazione Wagner, non ha sottoscritto paramilitari sovente conducono azioni il Documento di Montreux. efferate, accrescendo l’orrore già insi- to nel fenomeno guerra. L’Ucraina figura tra i primi Paesi firmatari. Tramite il paradigma delle culture “La guerra si combatte senza falsi pu- d’impresa, da cui abbiamo tratto quel- dori” è una massima attribuita a Fede- lo della cultura organizzativa militare, è rico il Grande, il quale alla battaglia di possibile esaminare le strutture orga- Kolìn, guidando una carica, appellò i nizzative per individuare punti di forza suoi soldati così: “mascalzoni, volete e di disfunzionalità e, conseguente- vivere per sempre?”. 18
GENNAIO 2023 Oggi vogliamo che esistano limiti an- Essa infatti plasma lo spirito militare che che nella così detta guerra totale e la è alla base della disciplina, e così facen- sacralità della vita è un valore univer- do informa tutta l’organizzazione. sale, come il cristianesimo proclama e come l’ONU ha sancito nella Dichiara- Una disciplina atta a rendere le forze zione universale dei diritti umani. armate affidabili deve tenere conto La guerra però resta un fenomeno im- delle qualità umane dei soldati. In tale manente, di cui tenere conto, e brutale. prospettiva, le capacità di empatia dei soldati costituiscono un valore centrale Lo Jus in bello, ne miticherebbe gli e inalienabile. effetti più nefasti, ma la storia insegna quanto parziale sia la sua applicazione. Più che la cultura militare è la cultura or- ganizzativa, con la sua componente va- loriale, a determinare l’affidabilità delle forze armate. *Generale di Corpo d’Armata Esercito (Ris) © RIPRODUZIONE RISERVATA 19
GIORNATA DELLA MEMORIA www.reportdifesa.it LA STORIA DEL MARESCIALLO DELLA GDF LUIGI CORTILE. MEDAGLIA D’ORO AL MERITO CIVILE E GIUSTO TRA LE NAZIONI Di Gerardo Severino* R OMA (nostro servizio parti- da parte dei sopravvissuti alla Shoah, colare) Ogni anno, con l’ap- anziane signore e signori appartenen- prossimarsi delle celebrazio- ti alla religione ebraica, i quali, nono- ni per il Giorno della Memoria delle stante il dolore inciso sulla propria vittime della Shoah, il 27 di gennaio, il pelle, trovano il coraggio di raccon- mondo si interroga riguardo al dram- tare ciò che è stato, e per questo il ma vissuto, e non solo da sei milioni mondo gliene sarà sempre grato. di ebrei, in nome di quella “soluzione finale” voluta da Hitler e da altri dit- Tutto questo fa parte di quel “Dove- tatori e pazzi come lui, peraltro con la re della Memoria” al quale non biso- complicità di frange dell’intellighen- gnerà mai rinunciare, nonostante l’in- zia dell’epoca, ovvero della colta e cedere degli anni. buona società di mezza Europa. La stessa buona società che vedeva È giusto, quindi, ricordare, ma occor- negli ebrei, negli zingari, negli op- rerebbe farlo sempre, in ogni circo- positori politici e in altre “categorie” stanza e in tutte le occasioni nelle qua- umane (disabili, malati mentali, ecc.) il li la nostra società - troppo opulenta vero nemico da abbattere. e molto distratta - sottovaluta certi Il Giorno della Memoria è certamen- fenomeni, o comunque ne attribuisce te un’occasione per far conoscere ai peso e valenza solo per motivazioni giovani come e dove può farci arri- di natura ideologica, magari dimenti- vare l’odio razziale, la mancanza di cando il fatto che l’odio razziale non dialogo, ma soprattutto il disprezzo ha colore politico, avendo interessato verso chi non appartiene a questa o a sia i poteri di destra che quelli di si- quella ideologia, a questa o a quella nistra, pensando anche alle migliaia di fede, a questo o a quel popolo. italiani gettati nelle foibe istriane, dram- Ecco, dunque, spuntare come funghi, ma per il quale non può esistere alcuna generalmente solo per qualche gior- giustificazione plausibile. no - dopo di che il tutto fa ritorno nel dimenticatoio - programmi televisivi, Ma al “Dovere della Memoria” do- articoli giornalistici, così come qual- vrebbe subentrare, di pari passo, an- che fortunato libro, studiato a tavoli- che quello che io definisco “Il Diritto no da “abili” case editrici. alla “Riconoscenza”, intendendo per tale quella che andrebbe garantita ai Generalmente si parla solo di vittime tanti uomini e donne che durante quel e carnefici, anche grazie a testimo- drammatico periodo della storia d’Eu- nianze, vivissime e toccanti, offerte ropa salvarono migliaia di vittime, 20
GENNAIO 2023 GIORNATA DELLA MEMORIA soprattutto ebrei, dalla “grande cac- Non li ricorda quasi mai nessuno, così cia” voluta dai tedeschi e dai loro come andrebbe, invece, fatto. complici (mi riferisco ai cosiddetti “collaborazionisti” operanti nei Paesi Al di là dei famosi Perlasca, Palatucci, da questi occupati nel corso della 2^ Bartali, Angela e qualche altro “nome Guerra mondiale). noto”, gran parte di queste genero- se persone sono sconosciute, persino Sono tanti gli italiani che si fregiano alle città, ai paesi e ai borghi ove nac- del titolo di “Giusto tra le Nazioni”, quero e vissero. così come tanti sono coloro che han- no ricevuto Medaglie d’Oro al Meri- Vani sono stati, del resto, anche i ten- to Civile, ovvero altri riconoscimenti tativi di “sensibilizzare” il mondo del importanti, quali segno di gratitudine cinema e della televisione, auspican- per aver salvato la vita altrui. do la produzione di qualche fiction a loro dedicata. Sono tanti, infine, coloro che per questo gesto persero anche la vita Non si può pretendere, del resto, che nei lager tedeschi, ovvero furono am- il mondo delle televisioni “sprechi” mazzati per strada, languirono nelle le proprie energie per produrre una galere della Repubblica Sociale Italia- fiction da dedicare a coloro che, nel na, patirono di stenti e spesso furono salvare gli ebrei, finirono loro stessi nei torturati a morte. lager tedeschi, lasciandoci la pelle. Ebbene per tali Eroi, veri e propri Cosa volete che importi all’abbonato o “Angeli del Bene”, non esiste evi- all’utente televisivo di una persona sco- dentemente lo stesso “Dovere della nosciuta, morta ammazzata in un lager Memoria”, così come non esiste il o fucilato sul confine, avranno pensato “Diritto alla “Riconoscenza”. gli alti verti del Servizio pubblico? Clivio in una cartolina del 1940 21
GIORNATA DELLA MEMORIA www.reportdifesa.it Le televisioni preferiscono “offrirci” fi- Maresciallo Cortile salvarono un’infi- ction – spesso anche storiche – dedi- nità di ebrei, quali membri della Cel- cate a noti personaggi che si sono di- lula “O.S.C.A.R.” operante nella stes- stinti nel Paese (fondatori di industrie, sa Clivio. attori e sportivi famosi, magistrati e uomini di legge, tutto al più perso- Per loro esistono le cosiddette “vie ne legate a qualche caso giudiziario, ordinarie” - si è fatto sapere sotto ecc.), ovvero riproponendo opere ro- banco a chi si era rivolto, tempo ad- manzate già realizzate in passato, per dietro, a qualche membro del Senato non parlare di fortunati romanzi poli- della Repubblica - vie connotate da zieschi che hanno fatto la fortuna di lungaggini burocratiche tra questo autori ed editori. o quel Ministero, tra questa o quella Prefettura. La Memoria è forse appannaggio di pochi, ci si chiede? Da essa ne pervie- Del resto, ci si chiede parimenti anco- ne, è innegabile, anche una certa ce- ra: “A cosa servono le Medaglie, se lebrità mediatica, foriera - solo per al- poi il Paese non ama ricordare queste cuni però - di importanti e prestigiosi nobili figure?”. riconoscimenti, di cariche onorifiche e quant’altro. Parliamo, purtroppo, di un Paese che preferisce incollarsi alla Tv per seguire Si tratta delle stesse persone dalle le eccessive serie dedicate al genere quali sarebbe legittimo pretendere poliziesco, ivi compresa una dedicata un gesto di “Riconoscenza” verso al Commissario di Pubblica Sicurezza coloro che aiutarono il prossimo sof- “vattelappesca”, anche se collocata ferente, piuttosto che denunciarlo storicamente in quello stesso conte- ai nazi-fascisti. In verità, non ho mai sto storico - quel tragico “Ventennio” sentito pronunciare da costoro una - nel quale furono maturate le odiose parola in ricordo del Maresciallo del- “Leggi razziali”. le Fiamme Gialle Luigi Cortile - fac- cio un esempio a caso - un anziano Si, le stesse “Leggi” per le quali an- Sottufficiale che finì i propri giorni che alcuni Finanzieri furono espulsi nel lager di Melk (Mauthausen) per dal proprio Corpo, finendo poi tragi- aver salvato ebrei e perseguitati dai camente ad Auschwitz, come capitò nazifascisti, lungo la frontiera con la alla giovane Fiamma Gialla Elia Levi, Svizzera, a Clivio, già Medaglia d’O- di Saluzzo. ro al Merito Civile “Alla Memoria” e recentemente proclamato “Giusto tra Io credo, tuttavia, al di là di questa le Nazioni” dallo Stato di Israele (en- mia pessimistica constatazione, che trambi le relazioni sono state firmate le tante generose persone che sal- dal sottoscritto). varono vite umane durante l’occupa- zione tedesca del Centro-Nord Italia, A nulla sono valsi, infine, almeno al come fece il Maresciallo Cortile, del momento gli appelli rivolti ad Alte ca- quale racconterò a breve, non siano riche…onde favorire il conferimento morte invano. di qualche onorificenza alla memoria di Don Gilberto Pozzi e della signora Nostro Signore le ha già accolte in Nella Molinari, persone generose e Cielo…e questo è certamente il pre- meravigliose che proprio assieme al mio più alto! 22
GENNAIO 2023 GIORNATA DELLA MEMORIA Luigi Cortile, l’Angelo del Bene “passato per il camino” di Melk (Mauthausen) Luigi Cortile, l’Angelo del Bene Quella dell’Eroe Luigi Cortile non è Dopo la fine della guerra frequentò certo una biografia altisonante, una la Scuola Sottufficiali di Caserta, dalla di quelle da far commuovere le gran- quale ne uscì con il grado di Sotto Bri- di case editrici del nostro Paese, per gadiere, il 10 settembre 1919. non parlare del Servizio pubblico te- levisivo, come osservavo prima. Da quel momento in poi avrebbe avuto una rapida e meritata carriera, Essa è, infatti, una modesta biografia, che ben presto lo avrebbe condotto comune a quella di tanti altri Eroi di- ai massimi gradi della sua categoria. menticati, anche se l’eroismo di Luigi Cortile salvò centinaia di vite umane, Molti anni dopo, con l’approssimarsi e questo nessuno glielo potrà mai ne- dei cosiddetti “limiti d’età”, il Mare- gare. sciallo Cortile fu ammesso al Servizio Sedentario, a partire dal 1° giugno Luigi Cortile nacque a Piazzolla di 1935, e, di conseguenza, nominato Nola, in provincia di Napoli l’8 aprile “Reggente” della Dogana di confine del 1898. di Clivio, in provincia di Varese, ove il 7 gennaio dell’anno seguente sareb- Arruolatosi nella Regia Guardia di Fi- be assurto al grado apicale, quello di nanza il 21 febbraio del 1917 - quindi Maresciallo Maggiore. in piena “Grande Guerra” - saggiò anch’egli i drammi di quel conflitto, Il Maresciallo Cortile era presente a mobilitato nei ranghi del glorioso XI Clivio anche nei tragici momenti che Battaglione, operante nei Balcani. seguirono la proclamazione dell’Ar- mistizio, l’8 settembre 1943. 23
GIORNATA DELLA MEMORIA www.reportdifesa.it In seguito all’occupazione tedesca corpo cremato. In sua memoria è sta- del Nord Italia, l’anziano Sottufficiale ta concessa, come ricordavo prima, la delle Fiamme Gialle, pur potendosi Medaglia d’Oro al Merito Civile (il 16 dare la macchia e tentare di raggiun- giugno del 2006), intitolata un’unità gere l’Italia liberata, entrò a far parte navale del Corpo, così come porta della Resistenza, peraltro collaboran- il suo nome una Piazza di Clivio e la do con l’organizzazione umanitaria Caserma sede della Compagnia della riconducibile a Don Gilberto Pozzi, GdF di Gallarate (Varese), ma soprat- parroco del paese, cellula particolar- tutto gli è stata attribuita la Medaglia mente attiva nel favorire il passaggio di “Giusto tra le Nazioni”, nell’agosto in Svizzera dei profughi ebrei e dei del 2022. perseguitati dai nazifascisti. Un’importantissima decorazione, Arrestato dai tedeschi l’11 agosto per l’ottenimento della quale non 1944, il Maresciallo Cortile fu tradot- mi stancherò mai di ringraziare a to dapprima nel carcere di Varese e, sufficienza il Prof. Giorgio Sacerdo- poi, a Milano. ti, della Comunità Ebraica di Milano, testimone del salvataggio della sua Da San Vittore, l’eroico “Angelo del famiglia, che l’Ambasciatore d’Isra- Bene” fu trasferito, il 17 ottobre, al ele in Italia consegnerà, molto pro- Campo di transito di Bolzano e da babilmente in primavera, al nipote qui, il mese dopo, a Mauthausen. dell’Eroe napoletano, il Prof. Anto- nio Cortile, così come ai figli della si- Morì di stenti e sevizie nel sotto cam- gnora Nella Molinari, di cui ho prima po di Melk il 9 gennaio 1945, e il suo trattato. *Colonnello (Aus) della Guardia di Finanza - Storico Militare © RIPRODUZIONE RISERVATA 24
LUIGI CORTILE, IL PARTIGIANO DI DIO, UN LIBRO RICORDA LA SUA FIGURA ROMA. Per chi volesse approfondire la conoscenza si consiglia il li- bro “Il Partigiano di Dio”, dedicato alla figura di Don Gilberto Pozzi e ai suoi collaboratori più stretti, il Maresciallo Luigi Cortile e la signora Nella Molinari, entrambi proclamati “Giusti tra le Nazioni” su proposta dell’allora Maggiore Gerardo Severino.
GIORNATA DELLA MEMORIA www.reportdifesa.it ENTI DI RICERCA E COMUNITA’ EBRAICHE UNITI PER LA RACCOLTA E LA DIVULGAZIONE DI TESTIMONIANZE E DOCUMENTI SULLE “LEGGI RAZZIALI” R OMA. Con l’Accordo firmato “L’aspetto fondamentale di questo lo scorso 10 gennaio l’INGV progetto consiste nella costruzione (Istituto nazionale di Geofisi- di un percorso comune e condiviso ca e Vulcanologia), il CNR (Consiglio tra Enti di ricerca ed ebraici – spiega nazionale delle ricerche), l’Accademia Aldo Winkler, ideatore del progetto - dei Lincei e l’INAPP (Istituto Naziona- per la raccolta, lo studio e la diffusio- le per l’Analisi delle Politiche Pubbli- ne di testimonianze e documenti ine- che, ex ISFOL) insieme all’UCEI (Unio- renti all’applicazione delle cosiddette ne delle Comunità ebraiche italiane) Leggi razziali nei contesti istituzionali e alla CER (Centro Europa Ricerche), legati all’alta formazione”. collaboreranno strettamente per la “Vogliamo così sottolineare il danno raccolta e la divulgazione di testimo- irreparabile che fu arrecato al pro- nianze e documenti atti a delineare gresso scientifico e culturale italiano l’impatto che le cosiddette “leggi – aggiunge -. Inoltre, intendiamo va- razziali” ebbero sulla comunità scien- lorizzare le testimonianze riguardanti tifica e accademica italiana. l’espulsione di molte donne, la cui partecipazione agli studi e alla vita La collaborazione andrà a imple- accademica, nella società ebraica, era mentare la piattaforma “Pagina della assolutamente all’avanguardia rispet- memoria” inaugurata dall’INGV nel to alle consuetudini dell’epoca, non- gennaio 2022, proprio con lo scopo ché il materiale documentale su chi di studiare, raccogliere e divulgare te- riuscì a fuggire all’estero, trasferendo stimonianze e documentazione relati- con sé le proprie alte competenze”. vi ai cittadini di religione e/o origine “Nostro ulteriore auspicio – conclude ebraica, congedati, dispensati, espul- Aldo Winkler - è riuscire a coinvolge- si o allontanati dagli Enti di Ricerca, re, in questo percorso condiviso, altre dalle Università e dalle Accademie istituzioni legate allo studio, alla ricer- italiane. ca e alla cultura”.Per Carlo Doglioni, presidente dell’INGV, “la memoria Con iniziative congiunte, gli Enti pro- degli eventi è la base per una società muoveranno ricerche documentali, della conoscenza, sia per difendersi storiche e bibliografiche, nonché la dai rischi naturali, che per prevenire realizzazione di eventi culturali, di stu- il ripetersi di comportamenti umani dio e divulgazione al fine di sottoline- che travalicano ogni limite etico. La are il drammatico impatto di quel cor- scienza italiana ha subito le gravi con- pus di provvedimenti legislativi che, a seguenze delle leggi razziali ed è op- partire dal Regio Decreto Legge n. portuno che una tale fase drammatica 880 del 19 aprile 1937, vennero poi della nostra storia sia approfondita e di- denominate “Leggi razziali”. vulgata affinché non debba ripetersi”. 26
GENNAIO 2023 GIORNATA DELLA MEMORIA La presidente dell’Unione delle Co- Chiara Carrozza, presidente del Consi- munità Ebraiche Italiane, Noemi Di Se- glio Nazionale delle Ricerche. gni, sottolinea altresì che “il ricordo di “Questo progetto – aggiunge - punta ciò che è stato - accompagnato dalla a rimettere insieme eventi dolorosi e ricerca e dall’esame rigoroso dei fatti poco conosciuti e a riportare alla luce - è la necessaria premessa affinché si ciò che è stato, confidando che i fram- possa giungere a una maggiore com- menti di vita che verranno recuperati prensione degli eventi. Inoltre, la rifles- attraverso la ricerca possano dar voce sione comune di istituzioni e studiosi adesso a chi allora non la ebbe”. di diversa formazione è un’importante “La partecipazione dei Lincei a questa base per l’individuazione delle migliori iniziativa si colloca a pieno titolo nella condizioni future di convivenza civile storia della nostra Accademia – dichia- e democratica, nell’alveo della nostra ra il presidente dell’Accademia Nazio- preziosa Costituzione” nale dei Lincei Roberto Antonelli - che “Molti non ricordano e molti non co- soffrì anch’essa della persecuzione noscono le assurde persecuzioni per- degli ebrei iniziata con le leggi razziali. petrate in quel triste periodo storico – Tra le tante personalità ebraiche italia- afferma Sebastiano Fadda, presidente ne che della nostra accademia furono dell’Istituto Nazionale per l’Analisi del- soci, voglio ricordare almeno tre presi- le Politiche Pubbliche -. Ma il corag- denti: Vito Volterra, Guido Castelnuo- gio di chi ha subito i tristi orrori della vo e Beniamino Segre”. deportazione e di chi, non piegando- Vito Volterra fu un esempio limpido si, ha dovuto abbandonare le proprie di etica umana, civile e democratica. comunità accademiche e di ricerca Senatore a vita nel 1905, fu uno dei fir- per proseguire in esilio la propria at- matari nel 1926 del Manifesto degli in- tività deve essere ricordato e additato tellettuali antifascisti promosso da Be- come esempio in un mondo che anco- nedetto Croce e uno dei 12 professori ra vede spesso soffocate la dignità e la universitari italiani che rifiutò nel 1931 libertà dell’uomo. Le persone muoio- di giurare fedeltà al fascismo, deca- no e con esse rischia di morire anche il dendo dalla cattedra e poi dall’Acca- ricordo, ma nelle demia dei Lincei. istituzioni deve depositarsi la memo- Guido Castelnuovo con grande gene- ria, perché non si estingua anch’essa rosità di scienziato e italiano, profuse col succedersi delle generazioni. tutte le sue energie per rifondare nella Perciò anche noi ci sentiamo impe- Repubblica i Lincei soppressi dal fasci- gnati in questo compito”. smo collaborando con il suo vicepresi- “A causa delle leggi razziali del 1938, dente Luigi Einaudi che da Presidente donne e uomini, eminenti scienziati, della Repubblica lo nominò senatore a giovani ricercatori e tecnici furono di- vita nel 1949. spensati dal servizio nel nostro Ente, Beniamino Segre, dolorosamente esu- come in altri. Una persecuzione dei le in Inghilterra dapprima, da presi- diritti che, di lì a poco, sarebbe diven- dente dei Lincei, proseguendo l’opera tata persecuzione delle vite. Con quel- dei suoi predecessori, fondò il Centro la iniziativa nel mondo della ricerca, si Linceo interdisciplinare. generò un processo che rappresenta “Volterra, Castelnuovo e Segre erano ancora oggi una delle pagine più buie ebrei pienamente italiani – conclude il del Novecento e che originò la distru- presidente dell’Accademia - che, come zione di scuole scientifiche, come di molti altri ebrei, hanno contribuito alla interi nuclei familiari”, dichiara Maria scienza e alla nostra democrazia civile”. 27
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