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SPECIALE NUMERO 24 - GENNAIO 2023

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SPECIALE GIORNATA DELLA MEMORIA

Shoah: La storia dell’International Holocaust Remembrance Day
Crimini di guerra e cultura organizzativa militare

La storia del Maresciallo della GDF Luigi Cortile

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                                             presso il Tribunale di Avellino

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                                             Grafica
                                             Grazia Ferraro

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06   SHOAH: LA STORIA DELL’INTERNATIONAL
     HOLOCAUST REMEMBRANCE DAY

     di Paola Ducci

08   ”STOLPERSTEINE”, LA STORIA DELLE PIETRE
     D’INCIAMPO

     di Paola Ducci

12   CRIMINI DI GUERRA E CULTURA
     ORGANIZZATIVA MILITARE

     di Antonio Venci

20   LA STORIA DEL MARESCIALLO DELLA
     GDF LUIGI CORTILE. MEDAGLIA D’ORO AL
     MERITO CIVILE E GIUSTO TRA LE NAZIONI

     di Gerardo Severino

26   ENTI DI RICERCA E COMUNITA’
     EBRAICHE UNITI PER LA RACCOLTA E LA
     DIVULGAZIONE DI TESTIMONIANZE E
     DOCUMENTI SULLE “LEGGI RAZZIALI”
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GIORNATA DELLA MEMORIA                                                                        www.reportdifesa.it

SHOAH: LA STORIA DELL’INTERNATIONAL
HOLOCAUST REMEMBRANCE DAY
Di Paola Ducci*

                                                                                             Auschwitz vista
                                                                                             dall’alto, 4 aprile 1944

R
           OMA (nostro servizio parti-          prima rispetto alla ricorrenza interna-
           colare) Il Giorno della Memo-        zionale proclamata dall’ONU. La data
           ria è la ricorrenza che si celebra   scelta dal Parlamento italiano per ricor-
in gran parte del mondo, ogni anno, il          dare per sempre le vittime della Shoah
27 gennaio, per commemorare i milio-            è la stessa: il 27 gennaio, e sancisce
ni di vittime della Shoah.                      per legge (la numero 211, composta
Una data fortemente simbolica, da               da due articoli), che questa data sia il
portare per sempre nel cuore.                   “Giorno della Memoria”: una comme-
Ma ripercorriamo come è nato questo             morazione pubblica non soltanto della
anniversario e quale è il significato pro-      Shoah, ma anche delle leggi razziali
fondo della “giornata della memoria”.           approvate sotto il fascismo, di tutti gli
Il 27 gennaio 1945 l’Armata Rossa en-           italiani, ebrei e non, che sono stati uc-
trò nel complesso del campo di ster-            cisi, deportati e imprigionati, e di tutti
minio di Auschwitz-Birkenau, liberando          coloro che si sono opposti alla ‘solu-
gli oltre 7 mila prigionieri rimasti, per la    zione finale’ voluta dai nazisti, spesso
maggior parte malati o moribondi.               rischiando la vita.
Solo pochi giorni prima, le SS aveva-           Questa legge prevede l’organizza-
no costretto quasi 60 mila prigionieri a        zione di cerimonie, incontri ed eventi
evacuare il campo e a intraprendere le          commemorativi e di riflessione rivolti in
famigerate “Marce della Morte”, in cui          particolare (ma non soltanto) alle scuo-
molte migliaia persero la vita.                 le e ai più giovani.
Il primo Paese a istituire una giornata         Lo scopo è quello di non dimenticare
commemorativa nazionale, il 27 gen-             mai questo momento drammatico del
naio, fu la Germania nel 1996.                  nostro passato di italiani ed europei af-
In Italia il Giorno della Memoria è nato        finché, come dice la stessa legge, “simili
ufficialmente nel 2000, cinque anni             eventi non possano mai più accadere”.
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GENNAIO 2023                                                               GIORNATA DELLA MEMORIA

               L’Assemblea Generale delle Nazioni          dovere di conoscere e ricordare uno
               Unite il 1° novembre 2005 ha stabili-       dei capitoli più bui della nostra storia
               to che la Giornata internazionale della     affinché non si ripeta.
               memoria dell’Olocausto sarà celebrata       È questo il significato del Giorno della
               ogni anno il 27 gennaio e che “l’O-         Memoria: il dovere di non dimentica-
               locausto, che ha portato alla distru-       re. Come ci dice Primo Levi. “Se com-
               zione di un terzo del popolo ebraico,       prendere è impossibile, conoscere è
               sarà per sempre un monito per tutte         necessario, perché ciò che è accadu-
               le nazioni del mondo contro i pericoli      to può ritornare, le coscienze posso-
               dell’odio ingiustificato, del razzismo e    no nuovamente essere sedotte ed
               del pregiudizio”.                           oscurate: anche le nostre”.
               Secondo il testo dell’Assemblea Ge-         Nella risoluzione che designa il 27 gen-
               nerale del 2005, ogni anno in questa        naio come “Giornata internazionale di
               data tutti gli Stati membri delle Nazio-    commemorazione in memoria delle
               ni Unite hanno il dovere di trasmette-      vittime dell’Olocausto”, le Nazioni Uni-
               re alle nuove generazioni le “lezioni       te esortano, infatti, gli Stati membri a
               dell’Olocausto”.                            “sviluppare programmi educativi per
               A questo scopo è stata istituita una        infondere la memoria della tragedia
               Task Force internazionale per l’educa-      nelle generazioni future e impedire
               zione, la ricerca e il ricordo.             che il genocidio si ripeta”.
               Questa risoluzione rifiuta, inoltre in      Anche la legge italiana prevede l’or-
               modo chiaro, qualsiasi tentativo di ne-     ganizzazione di eventi e iniziative di
               gazione dell’Olocausto come evento          studio, riflessione e sensibilizzazione al
               storico, sia totale che parziale, chie-     fine di mantenere viva la consapevo-
               dendo parallelamente che vengano            lezza dei crimini del passato per impe-
               conservati i luoghi che un tempo ospi-      dire che si ripetano nel futuro.
               tavano campi di concentramento, di          Lo scopo non è celebrare, ma ribadire la
               lavoro e di sterminio .                     necessità di studiare e capire il passato.
               Nello Stato di Israele, il giorno dell’E-   La memoria della Shoah non ricorda
               roismo e della Memoria dell’Olocausto       soltanto il popolo ebraico, ma è un fat-
               (Yom HaShoah) ricorre il 27 di Nisan (il    to universale che riguarda tutta l’uma-
               settimo mese del calendario ebraico),       nità. Ma la Shoah resta un caso unico
               pertanto il Ministero dell’Istruzione ha    per via dell’estrema razionalità della
               deciso di designare il 27 gennaio come      sua organizzazione.
               giorno per lo studio degli aspetti uni-     L’Olocausto che provocò l’uccisione di
               versali dell’Olocausto, nonché del raz-     un terzo del popolo ebraico e di innu-
               zismo e dell’antisemitismo in generale.     merevoli membri di altre minoranze,
               Questa giornata non va considerata          sarà per sempre un monito per tutti i po-
               solo un omaggio alle vittime del na-        poli sui pericoli causati dall’odio, dal fa-
               zismo, ma un’occasione di riflessione       natismo, dal razzismo e dal pregiudizio.
               su una vicenda che ci riguarda tutti        Non basta condannare il male: è im-
               da vicino.                                  portante studiare e capire come sia
               Sicuramente è importante commemo-           potuto accadere.
               rare le vittime, ma abbiamo anche il

                                     *Editor per l’Ufficio Storico dello Stato Maggiore della Difesa

                                                                   © RIPRODUZIONE RISERVATA

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GIORNATA DELLA MEMORIA                                                                        www.reportdifesa.it

“STOLPERSTEINE”, LA STORIA
DELLE PIETRE D’INCIAMPO
Di Paola Ducci*

R
          OMA (nostro servizio parti-          Le Stolpersteine nascono come un
          colare) Le Stolpersteine sono        progetto artistico e vogliono essere
          sanpietrini con incisi su una        strumenti contro l’oblio, il negazioni-
targa d’ottone i nomi delle vittime            smo e il revisionismo storico.
della persecuzione nazi-fascista, ide-         La loro forma materiale è quella di un
ati dall’artista Gunter Demnig e da lui        sampietrino con la superficie d’otto-
depositati per la prima volta a Colo-          ne, sulla quale sono incisi i dati iden-
nia nel 1995.                                  tificativi del deportato, che viene in-
In italiano il termine è stato tradotto        terrato nella zona prospiciente la sua
con “Pietre d’inciampo”, come era sta-         ultima abitazione.
to suggerito dal direttore del Museo di        Privi della verticalità tipica dei monu-
Via Tasso, a Roma, per la declinazione         menti, hanno bisogno della distanza
romana del progetto nel 2010.                  ravvicinata per essere notati e osservati.
E’ un progetto di Memoria diffusa che          Dopo la posa della prima pietra a Co-
coinvolge ventotto paesi: una mappa            lonia nel 1995, un anno dopo a Ber-
della memoria estesa a tutta Europa.           lino ne vennero portate altre in occa-
Per spiegare il significato delle sue          sione della mostra Künstler forschen
Stolpersteine, le Pietre d’inciampo dis-       nach Auschwitz (Gli artisti esplorano
seminate in tutta Europa, l’artista tede-      Auschwitz).
sco ha più volte parafrasato il Talmud.        Da allora è diventato un progetto di
“Una persona non viene dimenticata             vita: Demnig ha posato oltre 70 mila
finché non viene dimenticato il suo            pietre in 24 Paesi europei, sempre
nome”.                                         davanti all’ultima abitazione delle vit-
Da oltre 30 anni Demnig è impegnato            time dello sterminio nazista.
a restituire con le sue pietre – cubi di ot-   Le pietre d’inciampo sono un me-
tone di dieci centimetri per dieci in cui      mento: l’orrore non iniziò ad Auschwi-
sono incise le informazioni biografiche        tz o Buchenwald, ma fra di noi.
essenziali – un nome a migliaia di vit-        Tra i vicini che fecero finta di non ve-
time del nazifascismo, incastonandole          dere, tra gli amici che non trovarono il
nei marciapiedi di centinaia di città.         coraggio d’intervenire.
L’Italia, come dimostrano le installa-         L’obiettivo è quindi collegare la storia
zioni in molte località del Paese, ha          con il presente nel luogo simbolo del-
aderito da tempo.                              la vita quotidiana, la loro casa. E che
Da Trieste a Roma, le Stolpersteine -          non dobbiamo dimenticare mai.
che portano i nomi, le date e i luoghi         La prima posa in Italia è stata realizzata
di nascita e di morte delle persone as-        a Roma il 28 gennaio del 2010 grazie
sassinate – rappresentano delle tom-           all’associazione “Arte in memoria”:
be ideali per le vittime rimaste senza         trenta sampietrini, dedicati a ebrei,
sepoltura e un’occasione per ricostru-         politici e carabinieri sono stati installati
irne volti, storie, legami familiari.          in cinque municipi della capitale.
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                    Negli anni successivi sono segui-           sto movimento d’impegno civile che
                    te con regolarità altre installazioni a     continua a crescere affinché l’indiffe-
                    Roma e in altre città italiane.             renza e l’odio vengano estirpate nel
                    Ora se ne trovano a Bolzano, Geno-          cuore di ognuno di noi.
                    va, L’Aquila, Livorno, Milano, Reggio       Hanno un obiettivo preciso: man-
                    Emilia, Siena, Torino, Venezia, oltre       tenere viva la memoria delle vittime
                    ad altri numerosi centri minori.            dell’ideologia nazi-fascista nel luogo
                    Nella provincia di Cuneo, a Drone-          simbolo della vita quotidiana – la loro
                    ro, l’artista tedesco ha posato cinque      casa – invitando allo stesso tempo chi
                    pietre d’inciampo dedicate a cinque         passa a riflettere su quanto accadu-
                    cittadini droneresi arrestati il 2 genna-   to in quel luogo e in quella data, per
                    io 1944 e deportati nel campo di ster-      non dimenticare.
                    minio di Mauthausen dove trovarono          La caratteristica distintiva delle Stol-
                    la morte.                                   persteine, rispetto a qualunque altro
                    Grazie a un passa-parola tanto silen-       monumento dedicato all’Olocausto,
                    zioso quanto efficace, oggi si incon-       è quella di creare – esattamente nel-
                    trano Pietre d’Inciampo in oltre 2 mila     lo stesso luogo in cui abitò la vittima
                    città in Austria, Belgio, Croazia, Fran-    dello sterminio dei nazisti e dei loro
                    cia, Germania, Grecia, Italia, Litua-       alleati – quella che allo stesso tempo
                    nia, Lussemburgo Norvegia, Olanda,          rappresenta una commemorazione
                    Polonia, Repubblica Ceca, Romania,          personale e un invito alla riflessione.
                    Russia, Slovacchia, Slovenia, Spagna,       L’inciampo costringe chi passa a inter-
                    Svizzera, Ucraina e Ungheria.               rogarsi su quella diversità e a ricorda-
                    Il mosaico di pietre d’inciampo è di-       re quanto accaduto in quel luogo e
                    ventato il più grande monumento dif-        a quella data, intrecciando continua-
                    fuso del mondo.                             mente il passato e il presente, la me-
Gunter Demnig,
il creatore delle   È una valanga inarrestabile: da una         moria e l’attualità.
pietre d‘inciampo   piccola iniziativa privata è nato un va-

                                                                                                       9
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GEOPOLITICA
GIORNATA DELLA MEMORIA                                                                   www.reportdifesa.it

Le Stolpersteine hanno lo scopo di          schwitz e testimone per la vita del
far inciampare -in senso figurato, le       dramma sofferto.
riflessioni dei passanti, cittadini o tu-   L’arresto era avvenuto durante il ri-
risti, spingendoli a ricordare il motivo    congiungimento familiare per la Pe-
per il quale i sampietrini si trovano in    sach ebraica del ’44, a causa del tra-
quel preciso luogo, in un tempo non         dimento di un delatore, evento non
troppo remoto, teatro di stravolgi-         così raro in quei giorni.
mento della vita di milioni di persone.     Un semplice sampietrino quindi,
Sono un segno concreto e tangibile,         come i tanti che pavimentano le stra-
ma discreto e antimonumentale, che          de delle nostre città, ma dalla forza
diviene parte della città, a conferma       evocativa senza precedenti, perché
che la memoria non può risolversi           collocato davanti all’abitazione dei
in un appuntamento occasionale e            deportati: da lì sono stati preleva-
commemorativo ma deve costituire            ti, strappati ai loro affetti e alle loro
parte integrante della vita quotidiana.     occupazioni, per essere uccisi senza
È un monumento integrato nel tessu-         ragione, finiti in cenere o in fosse co-
to urbano della città, poiché le tesse-     muni, privando così i famigliari e i loro
re sono collocate nel luogo in cui abi-     discendenti persino di un luogo dove
tava o venne catturata la vittima dello     ricordarli.
sterminio e quindi diffuso sul territo-     La piccola pietra di ottone chiama
rio, capillare e non definito temporal-     ciascuno di noi che, parafrasando
mente (nel senso che non è possibile        Primo Levi, “viviamo sicuri nelle no-
sapere quanto ci vorrà per collocare        stre tiepide case e tornando a casa a
tanti sampietrini quanti sono stati i       sera troviamo cibo caldo e visi amici”
deportati).                                 a riflettere su quanto sia importante
Molti sono i casi in cui le installazioni   “ricordarsi di ricordare” e vigilare per-
riguardano gruppi di pietre: l’ordine       ché ciò che è accaduto non si ripeta.
con cui sono posate è evocativo dei         Luis Sepulveda ha scritto: “io sono stato
rapporti familiari che legavano le per-     qui e nessuno racconterà la mia storia”.
sone in vita.                               Grazie alle Stolpersteine non sarà mai
Così una pietra tra due è probabile         più così.
che alluda a un bambino tenuto per
mano dai genitori posti a lato.
Oggi quello delle Stolpersteine è il
                                            *Editor per l’Ufficio Storico dello Stato Maggiore della Difesa
museo della memoria a cielo aperto
più vasto al mondo.                                                       © RIPRODUZIONE RISERVATA
Il 28 gennaio 2010, in onore della
Giornata della Memoria, il Comune
di Roma collocò nel quartiere Monte-
verde le prime pietre d’inciampo.
Sono poste davanti al palazzo nel
quale vivevano i Terracina, in ricordo
di questa famiglia di otto persone,
di religione ebraica, denunciate nel
1944 e deportate.
L’unico sopravvissuto tornato in Italia
è Piero, all’epoca un adolescente.
Il solo scampato allo sterminio di Au-

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GENNAIO 2023   GEOPOLITICA

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GIORNATA DELLA MEMORIA                                                               www.reportdifesa.it

CRIMINI DI GUERRA E CULTURA
ORGANIZZATIVA MILITARE
Di Antonio Venci*

                                                                                     Valori dichiarati della
                                                                                     cultura organizzativa
                                                                                                   militare

R
        OMA (nostro servizio parti-       camente numerosi casi in cui lo Jus in
        colare) Ad Oriente si combat      bello è stato disatteso, nonostante il
        te da quasi un anno.              secolo scorso abbia visto la sua appli-
                                          cazione in più occasioni, in particolare
Ora l’operazione militare speciale di     nei processi di Norimberga e di Tokyo
Putin ha assunto la fisionomia di guer-   e la sua evoluzione.
ra totale, colpendo proditoriamente
la popolazione civile.                    Crediamo che solo Stati saldamente
                                          ancorati ai valori e ai principi della
Capitava anche nel secondo conflit-       democrazia parlamentare possano
to mondiale con i bombardamenti a         esprimere forze armate affidabili dal
tappeto (Tokyo, Dresda, Milano, Na-       punto di vista umanitario; e che solo
poli, Hiroshima e Nagasaki), gli stupri   Eserciti animati da valori organizzati-
da parte delle truppe in avanzata e la    vi ben declinati possano comportarsi
distruzione indiscriminata, come nel      nelle circostanze drammatiche della
caso dell’Abbazia di Montecassino.        guerra nel rispetto delle norme del
                                          diritto umanitario.
Ci chiediamo quindi cosa possa ga-        In particolare, il nostro oggetto di at-
rantire il rispetto delle norme del       tenzione è la cultura militare e la cul-
Diritto internazionale umanitario nei     tura organizzativa delle forze armate,
conflitti armati.                         e argomenteremo traendo spunto da
La nostra epoca annovera drammati-        alcuni dati storici.
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GENNAIO 2023                                                                                      GIORNATA DELLA MEMORIA

                                     La cultura militare tedesca prese forma       sin dall’inizio da un lato oscuro.
                                     a partire da Federico il Grande. Ma a
                                     Jena – Auerstädt i prussiani persero          Il nazismo voleva l’annientamento
                                     clamorosamente contro Napoleone.              dell’avversario per la ricerca dello
                                     La disfatta fu causata sia dall’obso-         spazio vitale, prevedendo l’elimina-
                                     lescenza dell’esercito federiciano -          zione totale del popolo ebraico e di
                                     dopo la scomparsa di quel sovrano             altre minoranze. In tale ruolo si distin-
                                     erano intervenuti anni di pace - che          sero le unità Waffen SS, ma riguardò
                                     dal genio napoleonico, dal suo modo           anche l’Esercito, quando vi concorse.
                                     di manovrare le forze in campo.
                                     Subito dopo, personaggi come Clau-            La Bundeswehr, le Forze Armate te-
                                     sewitz, Scharnhost, Von Moltke e altri        desche ricostituite a partire dal 1955,
                                     ripresero a sviluppare in modo origi-         seppero recuperare la tradizione
                                     nale pensieri e idee e, così facendo,         culturale dei pensatori prussiani e
                                     formarono lo spirito della nuova forza        introdussero sin dall’inizio alcune in-
                                     armata prussiana.                             novazioni finalizzate a garantire che
                                     Essa già nella campagna del 1870              le stesse corrispondessero in ogni cir-
                                     dette buona prova di sé.                      costanza ai valori e ai principi propri
                                     La conferma si ebbe poi nella Gran-           della Repubblica Federale.
                                     de Guerra, nel corso di innumerevoli
                                     battaglie campali vinte con intelligen-       Al Generale Wolf Graf von Baudis-
                                     za: rapida progressione sul Fronte            sin si deve, negli anni cinquanta del
                                     Occidentale, battaglie di Tannenberg          secolo scorso, l’ideazione e la pro-
                                     - Laghi Masuri su quello orientale e a        mozione del paradigma dell’Innere
                                     Caporetto.                                    Führung all’interno delle ricostituite
                                     E anche lo spirito del soldato tedesco        Forze Armate.
                                     era ben forgiato.
                                     Molti ufficiali prussiani erano intellet-     Letteralmente Innere Führung sta per
                                     tuali della guerra e la filosofia dell’Au-    “guida interiore” e si riferisce ai nuovi
                                     ftragtaktik conferiva anche ai gradi          soldati, che devono saper essere uo-
                                     bassi libertà d’azione sul campo di           mini liberi, buoni cittadini e valorosi1.
                                     battaglia. In tale prospettiva, la scon-
                                     fitta della Germania sarebbe stata de-        A tale concettualizzazione si aggiun-
                                     terminata da fattori di ordine strate-        ge, tuttora esistente, la figura del
                                     gico e, in particolare economico, più         Commissario parlamentare, una ca-
                                     che dalla condotta in ambito operati-         rica che garantisce il vincolo alla de-
1
  Franco Di Santo.
https://storiaesoldati.wordpress.
                                     vo e tattico.                                 mocrazia parlamentare; e l’istituzione
com/2022/04/28/il-riarmo-del-
lo-spirito/. 2023
                                     Anche la Wehrmacht, costituita nella          del Center for Inner Leadership, sito
2
                                     Germania nazista nel 1935, assunse i          in Coblenza2 , un centro di psicologia
   La Guida interiore è il fulcro
della cultura della leadership       guadagni del pensiero militare prussia-       applicata all’arte del comando, ma
della Bundeswehr. Si basa sui
valori e sulle norme dell’ordi-      no e, applicandoli, conseguì all’inizio del   che si occupa anche dei valori della
namento democratico formu-
lato nella Legge fondamentale.       secondo conflitto mondiale le schiac-         cultura organizzativa militare tedesca.
Questi valori e norme guidano
le azioni dei soldati tedeschi in    cianti vittorie che tutti conoscono.
tempo di pace e in missione. In
qualità di organismo indipen-
dente, l’Inner Leadership Advi-
sory Board consiglia il Ministro     Ed è noto che tale capacità fu messa
della Difesa su tutte le questioni
relative alla Inner Leadership.      dal nazionalsocialismo al servizio di
(https://www.bundeswehr.de/
de/organisation/weitere-bm-          un progetto espansionistico, di con-
vg-dienststellen/zentrum-inne-
re-fuehrung)                         quista indiscriminata, caratterizzato

                                                                                                                          13
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Ritornando al periodo oscuro del na-          gro nella visione hitleriana.
zionalsocialismo, occorre chiedersi al-
lora come mai le forze armate di una          Essi erano stati rimossi dalle coscienze
nazione civile si siano compromesse,          anche mediante la radicale sostituzio-
assumendo il ruolo sinistro che co-           ne del cristianesimo, cattolico e prote-
nosciamo, e se questo fenomeno da             stante, con un neopaganesimo ispira-
qualche parte possa ancora ripeter-           to dai miti nordici delle origini.
si, oggi o in futuro; ovvero, quali sia-
no le condizioni che generarono una           Come Hitler e i suoi gerarchi fossero
condotta contro la morale, l’etica dei        riusciti a inculcare in pochi anni tali
principi e delle norme, da parte di un        convinzioni, poi entrate a far parte nei
esercito disciplinato, espressione di         valori di una certa cultura organizza-
una nazione moderna, all’avanguardia          tiva, certamente quella più radicale
nel campo della cultura.                      delle SS e delle Waffen SS, è un fe-
                                              nomeno complesso che ancora lascia
Nella prospettiva della cultura orga-         sgomenti.
nizzativa militare3 , ogni organizza-
zione militare, al pari di quelle civili,     Altra componente della cultura or-
si caratterizza per una base di valori        ganizzativa militare, come già accen-
chiaramente enunciati: valori dichiara-       nato, è quella degli assunti taciti e
ti; una mentalità diffusa, definita anche     condivisi. Si tratta delle convinzioni di
assunti taciti e condivisi e un’esteriori-    fondo, non sancite in norme e rego-
tà costituita da simbolizzazioni e infra-     lamenti e trasmesse per assimilazione
strutture definita anche artefatti: divi-     più o meno inconsapevolmente; an-
se, bandiere, emblemi e infrastrutture.       che frutto della tradizione.

Reparti come le Waffen SS possede-            Talvolta gli assunti emergono dalle
vano una base valoriale distorta dall’i-      subculture cui appartengono i com-
deologia.                                     ponenti dell’organizzazione.

I valori dichiarati, in quel caso “disvalo-   La Wehrmacht inquadrava quei gio-
ri”, erano quelli ispirati dal nazionalso-    vani che si erano formati nella gioven-
cialismo: fedeltà acritica al capo (non       tù hitleriana dove meglio i disvalori
a istituzioni democratiche e liberali),       imperanti potevano essere inculcati.
sacrificio fino alla morte per l’afferma-
zione della nazione intesa come stirpe        La società del Terzo Reich era stata in
biologicamente e antropologicamen-            breve sconvolta dalle innovazioni in-
te dominante, al fine di una guerra di        trodotte dalla gerarchia nazista.
conquista dello spazio vitale.
                                              I giovani da sei a diciotto anni veni-
Alla base di tale narrazione vi era la        vano addestrati all’ardimento e alla
nota visione hitleriana della superiorità     guerra.
della razza ariana e corrispondente vo-
lontà di annientamento di coloro che          Per le fanciulle le istruzioni impartite    3
                                                                                              Il paradigma della cultura or-
                                                                                          ganizzativa militare che qui si de-
non ne possedevano i caratteri.               non erano da meno: dare figli alla          scrive trae spunto dalle definizio-
                                                                                          ni di E.H. Shein. Una sua sintesi è
                                              patria per l’affermazione della razza       reperibile presso il Centro Studi
                                                                                          Esercito (aps) al sito https://www.
Dunque, nessun principio che si riferis-      ariana.                                     centrostudiesercito.it/cultura-or-
                                                                                          ganizzativa-militare.html.
se alla sacralità della vita restava inte-
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GENNAIO 2023                                                                                      GIORNATA DELLA MEMORIA

                                      L’eroe guerriero, pronto al sacrificio      E di fatto già lo è, permeando essa
                                      estremo sulla scorta delle fiabe nor-       più o meno implicitamente numero-
                                      rene e del melodramma wagneriano,           se norme regolamentarie e finanche
                                      era il modello proposto agli ado-           la leadership, l’arte del comando. Si
                                      lescenti, in un contesto di violenza        tratta dell’empatia.
                                      sociale (pogrom antisemita) in cui i
                                      sentimenti e in particolare la compas-      L’empatia è una capacità innata e
                                      sione non trovavano declinazione.           consente di condividere sentimenti
                                                                                  ed emozioni.
                                      Anzi, essi dovevano essere rimossi in
                                      nome di una supremazia superomistica.       La compassione è una sua speciale
                                                                                  declinazione. Nelle relazioni umane
                                      Quindi, negli assunti di base della cul-    essa consente di partecipare emotiva-
                                      tura militare c’era lo spirito indomito     mente ai processi psichici di chi ci sta
                                      dell’eroe, un’adesione pervasiva ai va-     difronte, ovvero di entrare in relazione
                                      lori della stirpe guerriera, ma soprat-     con gli altri anche a livello emotivo.
                                      tutto l’assenza di ogni pietà umana,
                                      vista ora come debolezza dello spirito.     Se si impara a sopprimere i sentimenti
                                                                                  che da essa hanno origine, si diventa
                                                                                  freddi e distaccati emotivamente. L’al-
                                      Infine, gli artefatti non potevano che      tro ci appare estraneo, da soggetto si
                                      essere evocativi di tale condizione di      trasforma in oggetto.
                                      militanza nel partito, oscura e morti-
                                      fera: il teschio con le ossa incrociate,    Come è noto, anche in Italia, dal 1938
                                      il nero delle uniformi delle SS, le pa-     sino alla fine della guerra, furono vi-
                                      rate notturne illuminate dalle torce        genti una serie di norme, di leggi ra-
                                      quale rappresentazione di un popo-          ziali, chiaramente antiebraiche.
                                      lo in cammino nelle tenebre, la croce
                                      uncinata evocativa del sole nordico         Anche gli italiani, sotto il regime fa-
                                      e contemporaneamente negazione              scista, avevano deciso di eliminare la
                                      della Croce di Cristo4.                     comunità ebraica, per motivi allora re-
                                                                                  putati scientifici, di superiorità raziali.
                                      Ma come può essere annientato il
                                      sentimento della pietà in una così          Il fatto che tale narrazione diventasse
                                      ampia parte della popolazione di uno        operante lascia comprendere come
                                      stato civile?                               le opinioni siano plasmabili dalle cre-
                                                                                  denze quando vengono promosse in
                                      Esiste una capacità dell’animo umano        maniera pervasiva.
4
                                      che, se non educata, può eclissarsi. I
    Ideatore del nuovo paganesi-
mo nazista e della cancellazione      crimini di guerra continuano a ripetersi.   Così anche da noi furono attuate di-
del cristianesimo fu in particolare
Alfred Rosenberg “incaricato                                                      scriminazioni, che restano uno stigma
dal Führer alla completa educa-
zione e istruzione intellettuale e    Dunque tale capacità, cui adesso fa-        opaco per l’Italia, di cui abbiamo fatto
filosofica del Partito nazionalso-
cialista”. “La chiesa nazionale       remo cenno, deve necessariamente            ammenda con una radicale presa di
rimuoverà dai suoi altari tutti
i crocefissi, le bibbie e le im-      far parte della categoria dei valori        coscienza.
magini dei santi. Il giorno della
fondazione di questa chiesa, la       dichiarati della cultura organizzativa
croce cristiana sarà tolta da tutte
le chiese...e sarà sostituita con     militare.
l’unico simbolo invincibile, la
svastica”. Citato da W.L. Shirer in
“Storia del Terzo Reich”. Einau-
di1962 pg.375.

                                                                                                                           15
GIORNATA DELLA MEMORIA                                                                        www.reportdifesa.it

La compassione è una sua speciale              Gli italiani combatterono una guerra
declinazione. Nelle relazioni umane            che non gli apparteneva, nemmeno
essa consente di partecipare emotiva-          preparata adeguatamente, ma voluta
mente ai processi psichici di chi ci sta       in maniera sconsiderata da Mussolini.
difronte, ovvero di entrare in relazione
con gli altri anche a livello emotivo.         Essi combatterono per disciplina e per
                                               necessità, in drammatica inferiorità di
Se si impara a sopprimere i sentimenti         mezzi. “... Quel soldato morto vicino a
che da essa hanno origine, si diventa          me era un Cristo perché si era caricato
freddi e distaccati emotivamente. L’al-        le colpe degli altri e lui era innocente...
tro ci appare estraneo, da soggetto si         Cristo è morto scontando i nostri pec-
trasforma in oggetto.                          cati, il soldato è morto anche lui scon-
                                               tando i peccati degli altri, quindi è un
Come è noto, anche in Italia, dal 1938         piccolo Gesù... 5”.
sino alla fine della guerra, furono vi-
genti una serie di norme, di leggi ra-         Questo narrano le cronache. Inoltre
ziali, chiaramente antiebraiche.               esiste una letteratura, corroborata
                                               oggi da studi storiografici approfon-
Anche gli italiani, sotto il regime fa-        diti, che porta alla luce il trattamento
scista, avevano deciso di eliminare la         dei nostri prigionieri di guerra in URSS,
comunità ebraica, per motivi allora re-        lì trattenuti senza motivo, con accuse
putati scientifici, di superiorità raziali.    false e senza darne comunicazione né
                                               al governo italiano né alla Croce Rossa
Il fatto che tale narrazione diventasse        Internazionale.
operante lascia comprendere come
le opinioni siano plasmabili dalle cre-        Furono anche trascurati in patria quan-
denze quando vengono promosse in               do non si agì adeguatamente per cer-
maniera pervasiva.                             carli e finanche al loro ritorno, trattati
                                               dalla Sinistra come responsabili di
Così anche da noi furono attuate di-           quella campagna militare 6.
scriminazioni, che restano uno stigma
opaco per l’Italia, di cui abbiamo fatto       Venendo alla realtà odierna, è unani-
ammenda con una radicale presa di              me il giudizio secondo cui i nostri sol-
coscienza.                                     dati sanno ben condurre le operazio-
                                               ni di peacekeeping, dove il rapporto
Ma seppe essere empatica la popola-            empatico con le popolazioni locali, se
zione italiana in quelle circostanze?          non anche tutte le parti in contesa, è
                                               funzionale all’assolvimento della mis-
E come si comportarono i soldati ita-          sione.
liani in guerra? L’empatia è una capa-
cità che essi seppero mantenere viva?          E’ difficile mantenere viva la capacità       5
                                                                                                 Dalle parole di Gianfranco
                                               all’empatia in guerra? In battaglia il        Chiti, generale dei Granatieri di
                                                                                             Sardegna e frate francescano,
In Russia e in particolare in Ucraina          nemico sovente viene percepito al di          ora Servo di Dio. Su di lui in
                                                                                             particolare si segnala il libro di
sono numerose le cronache in cui l’u-          fuori dalla sua condizione umana. Vie-        Rinaldo Cordovani, “Padre Gian-
                                                                                             franco Maria Chiti, il saio e la tuta
manità dei nostri soldati prevalse sulla       ne avvertito come una forza oscura, le-       mimetica”. Editrice Velar (2020).

brutalità del conflitto, con il rispetto dei   tale, che risiede nell’altrove: lo si deve    6
                                                                                                 Il libro biografico di Enrico
                                                                                             Reginato, “12 anni di prigionia
prigionieri e delle popolazioni civili.        tenere lontano.                               in URSS” (Garzanti 1955) narra
                                                                                             articolatamente di queste dolo-
                                                                                             rose vicende.

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GENNAIO 2023                                                                                     GIORNATA DELLA MEMORIA

                                  Quando si palesa, acquista le sembian-         cristianesimo, suora carmelitana, ucci-
                                  ze della morte che incombe. Quindi             sa ad Auschwitz dai nazisti, ora santa
                                  esso è già “cosa”, non essere umano.           patrona di Europa.

                                  Ma un soldato deve saper discriminare          Terribile sincronia che una suora cat-
                                  le emozioni e i sentimenti che prova, e        tolica, ebrea di origine, scoprisse l’im-
                                  nel conflitto combattuto le regole de-         portanza dell’empatia nella relazione
                                  vono essere applicate con disciplina.          interpersonale e la studiasse a fondo
                                  Così anche e in particolare le popolazio-      anche in relazione al Dio vivente, Cri-
                                  ni civili devono essere trattate secondo       sto, mentre il suo popolo subiva la
                                  le regole del diritto umanitario, da cui       violenza di un altro popolo che nel
                                  discendono le regole d’ingaggio.               frattempo, nell’Europa civile del XXI
                                                                                 Secolo, aveva imparato a disconosce-
                                  Anche i prigionieri, i nemici feriti e i ca-   re questa innata capacità umana.
                                  duti devono essere trattati con umani-
                                  tà, secondo le convenzioni di Ginevra.         L’Einsatzgruppen del Generale delle
                                                                                 SS Reinhard Heydrich era costituito
                                  Un soldato ha detto che, durante               con Waffen SS speciali, più efficienti
                                  la campagna di Russia del 1942-43,             delle altre.
                                  quando gli veniva affidato un prigio-
                                  niero, egli sentiva la responsabilità          Erano state istituite per la pulizia etni-
                                  della sua vita difronte alla madre, che        ca nei territori orientali conquistati.
                                  ne attendeva il ritorno a casa e a Dio,
                                  al pari degli uomini del suo reparto7.         Quella pulizia etnica lascia sgomenti
                                                                                 non solo per il fatto in sé, ma anche
                                  I soldati o i miliziani paramilitari che       per entità e modalità di esecuzione.
                                  hanno rimossa la propria empatia per
                                  effetto di una sub-cultura distorta,           Quei soldati possedevano la mentali-
                                  mancano del presupposto psicologico            tà distorta dell’istruzione impartita alla
                                  necessario a esercitare con umanità la         gioventù hitleriana e operavano indot-
                                  professione delle armi: essi sono inaf-        trinati con l’ideologia nazista.
                                  fidabili per una nazione civile.
                                                                                 Avevano rimosso ogni capacità empa-
                                  Se anche la cultura organizzativa mili-        tica, anche se però, nel corso dell’a-
                                  tare di questi è priva dei valori che pro-     zione, sovente cedevano psicologica-
                                  manano da un ordinamento fondato               mente.
                                  su principi costituzionali liberali, orien-
                                  tati alla coesistenza pacifica dei popoli      Perché l’empatia ha origini neurologi-
                                  e al rispetto dell’uomo, ecco formarsi         che, come oggi si ritiene, e non può
                                  il terreno di coltura da cui prenderan-        essere totalmente controllata.
                                  no forma i comportamenti di sopraffa-
                                  zione e i crimini di cui anche la nostra       Quando Heydrich comprese che il suo
                                  epoca si è macchiata.                          Einsatzgruppen non riusciva a compie-
                                                                                 re la pulizia etnica, perché gli uomini
                                  Una delle maggiori studiose dell’em-           non reggevano allo “sforzo”, organiz-
                                  patia, dal punto di vista filosofico, è la     zò la conferenza di Wannsee per pia-
                                  fenomenologa Edith Stein8 , allieva di
7
    ibidem
                                                                                 nificare lo sterminio in modo diverso,
8
  Teresa Benedetta della Croce,
1891 Breslau – 1942 Auschwitz     Edmond Husserl, ebrea, convertita al           più efficiente.

                                                                                                                         17
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Capitava nel gennaio del 1942, quan-         mente, definire gli interventi necessari
do Edith Stein veniva prelevata dal          a migliorarle.
convento carmelitano di Echt, in Olan-
da, e deportata ad Auschwitz.                Nel caso delle organizzazioni militari,
                                             abbiamo visto che i valori cui esse si
Altrove e in un’altra epoca, la filosofa     ispirano sono essenziali non solo per la
Hannah Arent avrebbe poi osservato           loro funzionalità, ma soprattutto per la
da studiosa uno degli artefici di quella     garanzia di affidabilità, affinché siano
conferenza, il colonnello delle SS Adolf     in ogni circostanza strumenti di difesa
Eichmann, durante il processo celebra-       e sicurezza.
to a suo carico in Israele, nel 1961.
                                             La Repubblica Federale Tedesca è un
E argomenterà al riguardo della ba-          esempio che mostra con chiarezza
nalità del male. Perché alla Arent Ei-       come per rientrare in una tradizione di
chmann, durante il processo, apparve         efficienza e affidabilità la Bundeswehr
una persona normale, un burocrate            sia stata ancorata ai valori ispiratori
immerso nel suo ruolo, esercitato con        della costituzione repubblicana, non-
metodo ed efficienza, contribuendo           dimeno creando strutture organizzati-
così alla Soluzione Finale.                  ve atte a mantenere vivi tali legami tra
                                             Forze Armate e Stato democratico, se-
Non sarà stato anch’egli un uomo pri-        condo la filosofia dell’Innere Furung.
vo di empatia, che aveva rimosso ogni
capacità di compassione?                     Ma i corpi di mercenari e anche le pri-
                                             vate military security company (PMSC),
Il problema del rispetto del Diritto In-     non possiedono tale base valoriale di
ternazionale Umanitario nei conflitti        riferimento.
armati resta di grande attualità ora che
si combatte in Ucraina.                      Operano contrattualizzate in base alla
                                             filosofia aziendale. E se per loro esiste
Anche perché i corpi paramilitari si         un accordo internazionale di riferimen-
stanno affermando nel contesto della         to, il Documento di Montreux, che
guerra ibrida.                               sopperirebbe a tali mancanze, tuttavia
                                             sono pochi i paesi firmatari e le PMSC
Quali sono i valori organizzativi che        possono sempre essere basate in stati
ispirano questi corpi? Essi non pro-         non firmatari.
nunciano un giuramento allo Stato.
Sappiamo con molto chiarezza, dall’e-        La Russia di Putin, che esprime l’orga-
sperienza dei conflitti balcanici, che i     nizzazione Wagner, non ha sottoscritto
paramilitari sovente conducono azioni        il Documento di Montreux.
efferate, accrescendo l’orrore già insi-
to nel fenomeno guerra.                      L’Ucraina figura tra i primi Paesi firmatari.

Tramite il paradigma delle culture           “La guerra si combatte senza falsi pu-
d’impresa, da cui abbiamo tratto quel-       dori” è una massima attribuita a Fede-
lo della cultura organizzativa militare, è   rico il Grande, il quale alla battaglia di
possibile esaminare le strutture orga-       Kolìn, guidando una carica, appellò i
nizzative per individuare punti di forza     suoi soldati così: “mascalzoni, volete
e di disfunzionalità e, conseguente-         vivere per sempre?”.
18
GENNAIO 2023

               Oggi vogliamo che esistano limiti an-             Essa infatti plasma lo spirito militare che
               che nella così detta guerra totale e la           è alla base della disciplina, e così facen-
               sacralità della vita è un valore univer-          do informa tutta l’organizzazione.
               sale, come il cristianesimo proclama e
               come l’ONU ha sancito nella Dichiara-             Una disciplina atta a rendere le forze
               zione universale dei diritti umani.               armate affidabili deve tenere conto
               La guerra però resta un fenomeno im-              delle qualità umane dei soldati. In tale
               manente, di cui tenere conto, e brutale.          prospettiva, le capacità di empatia dei
                                                                 soldati costituiscono un valore centrale
               Lo Jus in bello, ne miticherebbe gli              e inalienabile.
               effetti più nefasti, ma la storia insegna
               quanto parziale sia la sua applicazione.

               Più che la cultura militare è la cultura or-
               ganizzativa, con la sua componente va-
               loriale, a determinare l’affidabilità delle
               forze armate.

                                                              *Generale di Corpo d’Armata Esercito (Ris)

                                                                      © RIPRODUZIONE RISERVATA

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GIORNATA DELLA MEMORIA                                                                     www.reportdifesa.it

LA STORIA DEL MARESCIALLO DELLA
GDF LUIGI CORTILE. MEDAGLIA D’ORO
AL MERITO CIVILE E GIUSTO
TRA LE NAZIONI
Di Gerardo Severino*

R
         OMA (nostro servizio parti-        da parte dei sopravvissuti alla Shoah,
         colare) Ogni anno, con l’ap-       anziane signore e signori appartenen-
         prossimarsi delle celebrazio-      ti alla religione ebraica, i quali, nono-
ni per il Giorno della Memoria delle        stante il dolore inciso sulla propria
vittime della Shoah, il 27 di gennaio, il   pelle, trovano il coraggio di raccon-
mondo si interroga riguardo al dram-        tare ciò che è stato, e per questo il
ma vissuto, e non solo da sei milioni       mondo gliene sarà sempre grato.
di ebrei, in nome di quella “soluzione
finale” voluta da Hitler e da altri dit-    Tutto questo fa parte di quel “Dove-
tatori e pazzi come lui, peraltro con la    re della Memoria” al quale non biso-
complicità di frange dell’intellighen-      gnerà mai rinunciare, nonostante l’in-
zia dell’epoca, ovvero della colta e        cedere degli anni.
buona società di mezza Europa.
La stessa buona società che vedeva          È giusto, quindi, ricordare, ma occor-
negli ebrei, negli zingari, negli op-       rerebbe farlo sempre, in ogni circo-
positori politici e in altre “categorie”    stanza e in tutte le occasioni nelle qua-
umane (disabili, malati mentali, ecc.) il   li la nostra società - troppo opulenta
vero nemico da abbattere.                   e molto distratta - sottovaluta certi
Il Giorno della Memoria è certamen-         fenomeni, o comunque ne attribuisce
te un’occasione per far conoscere ai        peso e valenza solo per motivazioni
giovani come e dove può farci arri-         di natura ideologica, magari dimenti-
vare l’odio razziale, la mancanza di        cando il fatto che l’odio razziale non
dialogo, ma soprattutto il disprezzo        ha colore politico, avendo interessato
verso chi non appartiene a questa o a       sia i poteri di destra che quelli di si-
quella ideologia, a questa o a quella       nistra, pensando anche alle migliaia di
fede, a questo o a quel popolo.             italiani gettati nelle foibe istriane, dram-
Ecco, dunque, spuntare come funghi,         ma per il quale non può esistere alcuna
generalmente solo per qualche gior-         giustificazione plausibile.
no - dopo di che il tutto fa ritorno nel
dimenticatoio - programmi televisivi,       Ma al “Dovere della Memoria” do-
articoli giornalistici, così come qual-     vrebbe subentrare, di pari passo, an-
che fortunato libro, studiato a tavoli-     che quello che io definisco “Il Diritto
no da “abili” case editrici.                alla “Riconoscenza”, intendendo per
                                            tale quella che andrebbe garantita ai
Generalmente si parla solo di vittime       tanti uomini e donne che durante quel
e carnefici, anche grazie a testimo-        drammatico periodo della storia d’Eu-
nianze, vivissime e toccanti, offerte       ropa salvarono migliaia di vittime,

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                          soprattutto ebrei, dalla “grande cac-     Non li ricorda quasi mai nessuno, così
                          cia” voluta dai tedeschi e dai loro       come andrebbe, invece, fatto.
                          complici (mi riferisco ai cosiddetti
                          “collaborazionisti” operanti nei Paesi    Al di là dei famosi Perlasca, Palatucci,
                          da questi occupati nel corso della 2^     Bartali, Angela e qualche altro “nome
                          Guerra mondiale).                         noto”, gran parte di queste genero-
                                                                    se persone sono sconosciute, persino
                          Sono tanti gli italiani che si fregiano   alle città, ai paesi e ai borghi ove nac-
                          del titolo di “Giusto tra le Nazioni”,    quero e vissero.
                          così come tanti sono coloro che han-
                          no ricevuto Medaglie d’Oro al Meri-       Vani sono stati, del resto, anche i ten-
                          to Civile, ovvero altri riconoscimenti    tativi di “sensibilizzare” il mondo del
                          importanti, quali segno di gratitudine    cinema e della televisione, auspican-
                          per aver salvato la vita altrui.          do la produzione di qualche fiction a
                                                                    loro dedicata.
                          Sono tanti, infine, coloro che per
                          questo gesto persero anche la vita        Non si può pretendere, del resto, che
                          nei lager tedeschi, ovvero furono am-     il mondo delle televisioni “sprechi”
                          mazzati per strada, languirono nelle      le proprie energie per produrre una
                          galere della Repubblica Sociale Italia-   fiction da dedicare a coloro che, nel
                          na, patirono di stenti e spesso furono    salvare gli ebrei, finirono loro stessi nei
                          torturati a morte.                        lager tedeschi, lasciandoci la pelle.

                          Ebbene per tali Eroi, veri e propri       Cosa volete che importi all’abbonato o
                          “Angeli del Bene”, non esiste evi-        all’utente televisivo di una persona sco-
                          dentemente lo stesso “Dovere della        nosciuta, morta ammazzata in un lager
                          Memoria”, così come non esiste il         o fucilato sul confine, avranno pensato
                          “Diritto alla “Riconoscenza”.             gli alti verti del Servizio pubblico?

Clivio in una cartolina
              del 1940

                                                                                                             21
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Le televisioni preferiscono “offrirci” fi-   Maresciallo Cortile salvarono un’infi-
ction – spesso anche storiche – dedi-        nità di ebrei, quali membri della Cel-
cate a noti personaggi che si sono di-       lula “O.S.C.A.R.” operante nella stes-
stinti nel Paese (fondatori di industrie,    sa Clivio.
attori e sportivi famosi, magistrati e
uomini di legge, tutto al più perso-         Per loro esistono le cosiddette “vie
ne legate a qualche caso giudiziario,        ordinarie” - si è fatto sapere sotto
ecc.), ovvero riproponendo opere ro-         banco a chi si era rivolto, tempo ad-
manzate già realizzate in passato, per       dietro, a qualche membro del Senato
non parlare di fortunati romanzi poli-       della Repubblica - vie connotate da
zieschi che hanno fatto la fortuna di        lungaggini burocratiche tra questo
autori ed editori.                           o quel Ministero, tra questa o quella
                                             Prefettura.
La Memoria è forse appannaggio di
pochi, ci si chiede? Da essa ne pervie-      Del resto, ci si chiede parimenti anco-
ne, è innegabile, anche una certa ce-        ra: “A cosa servono le Medaglie, se
lebrità mediatica, foriera - solo per al-    poi il Paese non ama ricordare queste
cuni però - di importanti e prestigiosi      nobili figure?”.
riconoscimenti, di cariche onorifiche
e quant’altro.                               Parliamo, purtroppo, di un Paese che
                                             preferisce incollarsi alla Tv per seguire
Si tratta delle stesse persone dalle         le eccessive serie dedicate al genere
quali sarebbe legittimo pretendere           poliziesco, ivi compresa una dedicata
un gesto di “Riconoscenza” verso             al Commissario di Pubblica Sicurezza
coloro che aiutarono il prossimo sof-        “vattelappesca”, anche se collocata
ferente, piuttosto che denunciarlo           storicamente in quello stesso conte-
ai nazi-fascisti. In verità, non ho mai      sto storico - quel tragico “Ventennio”
sentito pronunciare da costoro una           - nel quale furono maturate le odiose
parola in ricordo del Maresciallo del-       “Leggi razziali”.
le Fiamme Gialle Luigi Cortile - fac-
cio un esempio a caso - un anziano           Si, le stesse “Leggi” per le quali an-
Sottufficiale che finì i propri giorni       che alcuni Finanzieri furono espulsi
nel lager di Melk (Mauthausen) per           dal proprio Corpo, finendo poi tragi-
aver salvato ebrei e perseguitati dai        camente ad Auschwitz, come capitò
nazifascisti, lungo la frontiera con la      alla giovane Fiamma Gialla Elia Levi,
Svizzera, a Clivio, già Medaglia d’O-        di Saluzzo.
ro al Merito Civile “Alla Memoria” e
recentemente proclamato “Giusto tra          Io credo, tuttavia, al di là di questa
le Nazioni” dallo Stato di Israele (en-      mia pessimistica constatazione, che
trambi le relazioni sono state firmate       le tante generose persone che sal-
dal sottoscritto).                           varono vite umane durante l’occupa-
                                             zione tedesca del Centro-Nord Italia,
A nulla sono valsi, infine, almeno al        come fece il Maresciallo Cortile, del
momento gli appelli rivolti ad Alte ca-      quale racconterò a breve, non siano
riche…onde favorire il conferimento          morte invano.
di qualche onorificenza alla memoria
di Don Gilberto Pozzi e della signora        Nostro Signore le ha già accolte in
Nella Molinari, persone generose e           Cielo…e questo è certamente il pre-
meravigliose che proprio assieme al          mio più alto!

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                         Luigi Cortile, l’Angelo del Bene “passato per il
                         camino” di Melk (Mauthausen)

        Luigi Cortile,
   l’Angelo del Bene

                         Quella dell’Eroe Luigi Cortile non è      Dopo la fine della guerra frequentò
                         certo una biografia altisonante, una      la Scuola Sottufficiali di Caserta, dalla
                         di quelle da far commuovere le gran-      quale ne uscì con il grado di Sotto Bri-
                         di case editrici del nostro Paese, per    gadiere, il 10 settembre 1919.
                         non parlare del Servizio pubblico te-
                         levisivo, come osservavo prima.           Da quel momento in poi avrebbe
                                                                   avuto una rapida e meritata carriera,
                         Essa è, infatti, una modesta biografia,   che ben presto lo avrebbe condotto
                         comune a quella di tanti altri Eroi di-   ai massimi gradi della sua categoria.
                         menticati, anche se l’eroismo di Luigi
                         Cortile salvò centinaia di vite umane,    Molti anni dopo, con l’approssimarsi
                         e questo nessuno glielo potrà mai ne-     dei cosiddetti “limiti d’età”, il Mare-
                         gare.                                     sciallo Cortile fu ammesso al Servizio
                                                                   Sedentario, a partire dal 1° giugno
                         Luigi Cortile nacque a Piazzolla di       1935, e, di conseguenza, nominato
                         Nola, in provincia di Napoli l’8 aprile   “Reggente” della Dogana di confine
                         del 1898.                                 di Clivio, in provincia di Varese, ove il
                                                                   7 gennaio dell’anno seguente sareb-
                         Arruolatosi nella Regia Guardia di Fi-    be assurto al grado apicale, quello di
                         nanza il 21 febbraio del 1917 - quindi    Maresciallo Maggiore.
                         in piena “Grande Guerra” - saggiò
                         anch’egli i drammi di quel conflitto,     Il Maresciallo Cortile era presente a
                         mobilitato nei ranghi del glorioso XI     Clivio anche nei tragici momenti che
                         Battaglione, operante nei Balcani.        seguirono la proclamazione dell’Ar-
                                                                   mistizio, l’8 settembre 1943.

                                                                                                          23
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In seguito all’occupazione tedesca          corpo cremato. In sua memoria è sta-
del Nord Italia, l’anziano Sottufficiale    ta concessa, come ricordavo prima, la
delle Fiamme Gialle, pur potendosi          Medaglia d’Oro al Merito Civile (il 16
dare la macchia e tentare di raggiun-       giugno del 2006), intitolata un’unità
gere l’Italia liberata, entrò a far parte   navale del Corpo, così come porta
della Resistenza, peraltro collaboran-      il suo nome una Piazza di Clivio e la
do con l’organizzazione umanitaria          Caserma sede della Compagnia della
riconducibile a Don Gilberto Pozzi,         GdF di Gallarate (Varese), ma soprat-
parroco del paese, cellula particolar-      tutto gli è stata attribuita la Medaglia
mente attiva nel favorire il passaggio      di “Giusto tra le Nazioni”, nell’agosto
in Svizzera dei profughi ebrei e dei        del 2022.
perseguitati dai nazifascisti.
                                            Un’importantissima       decorazione,
Arrestato dai tedeschi l’11 agosto          per l’ottenimento della quale non
1944, il Maresciallo Cortile fu tradot-     mi stancherò mai di ringraziare a
to dapprima nel carcere di Varese e,        sufficienza il Prof. Giorgio Sacerdo-
poi, a Milano.                              ti, della Comunità Ebraica di Milano,
                                            testimone del salvataggio della sua
Da San Vittore, l’eroico “Angelo del        famiglia, che l’Ambasciatore d’Isra-
Bene” fu trasferito, il 17 ottobre, al      ele in Italia consegnerà, molto pro-
Campo di transito di Bolzano e da           babilmente in primavera, al nipote
qui, il mese dopo, a Mauthausen.            dell’Eroe napoletano, il Prof. Anto-
                                            nio Cortile, così come ai figli della si-
Morì di stenti e sevizie nel sotto cam-     gnora Nella Molinari, di cui ho prima
po di Melk il 9 gennaio 1945, e il suo      trattato.

                         *Colonnello (Aus) della Guardia di Finanza - Storico Militare

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LUIGI CORTILE, IL PARTIGIANO DI DIO,
UN LIBRO RICORDA LA SUA FIGURA
ROMA. Per chi volesse approfondire la conoscenza si consiglia il li-
bro “Il Partigiano di Dio”, dedicato alla figura di Don Gilberto Pozzi e
ai suoi collaboratori più stretti, il Maresciallo Luigi Cortile e la signora
Nella Molinari, entrambi proclamati “Giusti tra le Nazioni” su proposta
dell’allora Maggiore Gerardo Severino.
GIORNATA DELLA MEMORIA                                                                     www.reportdifesa.it

ENTI DI RICERCA E COMUNITA’
EBRAICHE UNITI PER LA RACCOLTA E LA
DIVULGAZIONE DI TESTIMONIANZE E
DOCUMENTI SULLE “LEGGI RAZZIALI”

R
          OMA. Con l’Accordo firmato         “L’aspetto fondamentale di questo
          lo scorso 10 gennaio l’INGV        progetto consiste nella costruzione
          (Istituto nazionale di Geofisi-    di un percorso comune e condiviso
ca e Vulcanologia), il CNR (Consiglio        tra Enti di ricerca ed ebraici – spiega
nazionale delle ricerche), l’Accademia       Aldo Winkler, ideatore del progetto -
dei Lincei e l’INAPP (Istituto Naziona-      per la raccolta, lo studio e la diffusio-
le per l’Analisi delle Politiche Pubbli-     ne di testimonianze e documenti ine-
che, ex ISFOL) insieme all’UCEI (Unio-       renti all’applicazione delle cosiddette
ne delle Comunità ebraiche italiane)         Leggi razziali nei contesti istituzionali
e alla CER (Centro Europa Ricerche),         legati all’alta formazione”.
collaboreranno strettamente per la           “Vogliamo così sottolineare il danno
raccolta e la divulgazione di testimo-       irreparabile che fu arrecato al pro-
nianze e documenti atti a delineare          gresso scientifico e culturale italiano
l’impatto che le cosiddette “leggi           – aggiunge -. Inoltre, intendiamo va-
razziali” ebbero sulla comunità scien-       lorizzare le testimonianze riguardanti
tifica e accademica italiana.                l’espulsione di molte donne, la cui
                                             partecipazione agli studi e alla vita
La collaborazione andrà a imple-             accademica, nella società ebraica, era
mentare la piattaforma “Pagina della         assolutamente all’avanguardia rispet-
memoria” inaugurata dall’INGV nel            to alle consuetudini dell’epoca, non-
gennaio 2022, proprio con lo scopo           ché il materiale documentale su chi
di studiare, raccogliere e divulgare te-     riuscì a fuggire all’estero, trasferendo
stimonianze e documentazione relati-         con sé le proprie alte competenze”.
vi ai cittadini di religione e/o origine     “Nostro ulteriore auspicio – conclude
ebraica, congedati, dispensati, espul-       Aldo Winkler - è riuscire a coinvolge-
si o allontanati dagli Enti di Ricerca,      re, in questo percorso condiviso, altre
dalle Università e dalle Accademie           istituzioni legate allo studio, alla ricer-
italiane.                                    ca e alla cultura”.Per Carlo Doglioni,
                                             presidente dell’INGV, “la memoria
Con iniziative congiunte, gli Enti pro-      degli eventi è la base per una società
muoveranno ricerche documentali,             della conoscenza, sia per difendersi
storiche e bibliografiche, nonché la         dai rischi naturali, che per prevenire
realizzazione di eventi culturali, di stu-   il ripetersi di comportamenti umani
dio e divulgazione al fine di sottoline-     che travalicano ogni limite etico. La
are il drammatico impatto di quel cor-       scienza italiana ha subito le gravi con-
pus di provvedimenti legislativi che, a      seguenze delle leggi razziali ed è op-
partire dal Regio Decreto Legge n.           portuno che una tale fase drammatica
880 del 19 aprile 1937, vennero poi          della nostra storia sia approfondita e di-
denominate “Leggi razziali”.                 vulgata affinché non debba ripetersi”.
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GENNAIO 2023                                                                 GIORNATA DELLA MEMORIA

               La presidente dell’Unione delle Co-           Chiara Carrozza, presidente del Consi-
               munità Ebraiche Italiane, Noemi Di Se-        glio Nazionale delle Ricerche.
               gni, sottolinea altresì che “il ricordo di    “Questo progetto – aggiunge - punta
               ciò che è stato - accompagnato dalla          a rimettere insieme eventi dolorosi e
               ricerca e dall’esame rigoroso dei fatti       poco conosciuti e a riportare alla luce
               - è la necessaria premessa affinché si        ciò che è stato, confidando che i fram-
               possa giungere a una maggiore com-            menti di vita che verranno recuperati
               prensione degli eventi. Inoltre, la rifles-   attraverso la ricerca possano dar voce
               sione comune di istituzioni e studiosi        adesso a chi allora non la ebbe”.
               di diversa formazione è un’importante         “La partecipazione dei Lincei a questa
               base per l’individuazione delle migliori      iniziativa si colloca a pieno titolo nella
               condizioni future di convivenza civile        storia della nostra Accademia – dichia-
               e democratica, nell’alveo della nostra        ra il presidente dell’Accademia Nazio-
               preziosa Costituzione”                        nale dei Lincei Roberto Antonelli - che
               “Molti non ricordano e molti non co-          soffrì anch’essa della persecuzione
               noscono le assurde persecuzioni per-          degli ebrei iniziata con le leggi razziali.
               petrate in quel triste periodo storico –      Tra le tante personalità ebraiche italia-
               afferma Sebastiano Fadda, presidente          ne che della nostra accademia furono
               dell’Istituto Nazionale per l’Analisi del-    soci, voglio ricordare almeno tre presi-
               le Politiche Pubbliche -. Ma il corag-        denti: Vito Volterra, Guido Castelnuo-
               gio di chi ha subito i tristi orrori della    vo e Beniamino Segre”.
               deportazione e di chi, non piegando-          Vito Volterra fu un esempio limpido
               si, ha dovuto abbandonare le proprie          di etica umana, civile e democratica.
               comunità accademiche e di ricerca             Senatore a vita nel 1905, fu uno dei fir-
               per proseguire in esilio la propria at-       matari nel 1926 del Manifesto degli in-
               tività deve essere ricordato e additato       tellettuali antifascisti promosso da Be-
               come esempio in un mondo che anco-            nedetto Croce e uno dei 12 professori
               ra vede spesso soffocate la dignità e la      universitari italiani che rifiutò nel 1931
               libertà dell’uomo. Le persone muoio-          di giurare fedeltà al fascismo, deca-
               no e con esse rischia di morire anche il      dendo dalla cattedra e poi dall’Acca-
               ricordo, ma nelle                             demia dei Lincei.
               istituzioni deve depositarsi la memo-         Guido Castelnuovo con grande gene-
               ria, perché non si estingua anch’essa         rosità di scienziato e italiano, profuse
               col succedersi delle generazioni.             tutte le sue energie per rifondare nella
               Perciò anche noi ci sentiamo impe-            Repubblica i Lincei soppressi dal fasci-
               gnati in questo compito”.                     smo collaborando con il suo vicepresi-
               “A causa delle leggi razziali del 1938,       dente Luigi Einaudi che da Presidente
               donne e uomini, eminenti scienziati,          della Repubblica lo nominò senatore a
               giovani ricercatori e tecnici furono di-      vita nel 1949.
               spensati dal servizio nel nostro Ente,        Beniamino Segre, dolorosamente esu-
               come in altri. Una persecuzione dei           le in Inghilterra dapprima, da presi-
               diritti che, di lì a poco, sarebbe diven-     dente dei Lincei, proseguendo l’opera
               tata persecuzione delle vite. Con quel-       dei suoi predecessori, fondò il Centro
               la iniziativa nel mondo della ricerca, si     Linceo interdisciplinare.
               generò un processo che rappresenta            “Volterra, Castelnuovo e Segre erano
               ancora oggi una delle pagine più buie         ebrei pienamente italiani – conclude il
               del Novecento e che originò la distru-        presidente dell’Accademia - che, come
               zione di scuole scientifiche, come di         molti altri ebrei, hanno contribuito alla
               interi nuclei familiari”, dichiara Maria      scienza e alla nostra democrazia civile”.

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