In questo numero: Il dialetto di Foggia

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In questo numero: Il dialetto di Foggia
Attualità culturali, politica, storia, arte, dialettologia e tradizioni popolari
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            Tutte le gradite e amichevoli collaborazioni sono da intendersi a titolo gratuito

                                      Anno II –               22 Gennaio 2022
                       http://toniosereno.altervista.org/cultura-società-in-capitanata-magazine.html

Alessandro Federico e Chiara Francini al Teatro Verdi di San Severo con “Coppia aperta, qusi spalancata” di D. Fo e F. Rame
      In questo numero:
1)    Michele Eugenio Di Carlo: L'omaggio dell'Università per stranieri di Perugia a Camilleri
2)    Ministero per il Sud e la Coesione territoriale: Al Sud 33,8 miliardi dal PNRR
3)    Regione Puglia: Geografia giudiziaria in Capitanata, approvata la mozione di Antonio Tutolo
4)    Ministero dell’Interno - Lamorgese a Foggia: lo Stato deve far sentire la sua presenza forte
5)    Associazionismo: Nasce a Foggia l’Associazione FAI antiracket intitolata ai fratelli Luciani
6)    FAI Antiracket Vieste: È giunto il momento per la comunità foggiana di rialzare la testa
7)    Movimento 5 Stelle: Accolta la proposta del M5S di dotare Foggia della Dir. Distr. Antimafia
8)    Invito alla lettura: “La questione meridionale”a cura di Carlo Capezzuto e A. Vella
9)    FIRST CISL: Cesareo e Fiscarelli eletti segretari nazionali FIRST CISL in Banco BPM e in BPER Banca
10)   Teatro Pubblico Pugliese: Storie dai Teatri di Puglia. Partecipa alla call, e diventa inviato speciale
11)   Teatro Regio di Capitanata: “Era solo un’innocente fantasia” sabato 22 gennaio
12)   Biblioteca “La Magna Capitana: La Shoah raccontata ai ragazzi per la Giornata della Memoria
13)   Tonio Sereno – La buona pronuncia italiana: la vocale o chiusa [ó] - Pinocchio di Collodi cap. 21
14)   Bibliografia dialettale: Dialetto, dialetti e italiano di Carla Marcato
15)   DCDDF: La C (cherichette -chiane) – Antol.: Bellizzi – Sabbtesante (‘A glorie ) – Etimi: Torbido
16)   Salvatore Il Grande - Foggiani … si diventa: 22 Marze duimile ‘e quinece
17)   Associazione Jaco: Nuove opportunità per i giovani con il progetto “Il ritmo della legalità”
18)   Le locandine della cultura e degli spettacoli: 6 eventi della provincia di Foggia
In questo numero: Il dialetto di Foggia
②                                                                           N. 7 del 22-01-2022
────── Periodico di attualità culturali , storia, arte, dialettologia e tradizioni popolari ──────

       L'omaggio dell'Università per stranieri di Perugia a
      Camilleri e l’introduzione del prof. Giovanni Capecchi

La circostanza che l’Università per Stranieri di
Perugia abbia reso omaggio ad Andrea Camilleri
mi ha felicemente toccato, ridestando in me le
emozioni ancora vive di una città che ha saputo
accogliermi ventenne e dove ho passato cinque
anni della mia esistenza, spesso frequentando
amici ospitati dall’Università per Stranieri.
Ma, ancor di più, mi ha fatto piacere sapere che
ad introdurre l’evento fosse il professor Giovanni
Capecchi, di cui ho sottolineato l’importante la-
voro in un mio piccolo saggio presente nel testo La Questione Meridionale,
curato dall’amico Carlo Capezzuto e pubblicato dalla Magenes.
Giovanni Capecchi, docente di Letteratura italiana all’Università per Stranieri
di Perugia, nei suoi studi ha espresso la tensione culturale che dal Foscolo al
Leopardi, dal Manzoni al Giusti, dal Carducci al giovane Verga, era condivisa
                                con poeti, scrittori e letterati accomunati nel
                                sentimento comune di un’ Italia da unificare
                                politicamente dalle Alpi alla Sicilia.
                                Con il risultato acquisito dell’Unità, è proprio il
                                professor Capecchi a mettere in evidenza che
                                «la letteratura, unita nell’Italia divisa» si divide.
                                Da allora in poi si assiste ad una “secessione”
                                letteraria frutto dell’amara delusione di demo-
                                cratici, repubblicani e autonomisti, falliti gli
                                ideali della «rivoluzione» promessa e non
                                mantenuta.
                                Capecchi scrive anche della delusione più
                                contenuta che percorre la letteratura set-
                                tentrionale e che si manifesta chiaramente
      Andrea Camilleri          «attraverso un ritiro silenzioso e triste alla vita
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N. 7 del 22-01-2022                                                                               ③
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privata da parte di intellettuali che avevano
lottato per l’unificazione nazionale…».
Resta il fatto che ad emergere sarà, invece,
la narrazione di Edmondo De Amicis, che
con il romanzo Cuore del 1886 metterà in
luce un presente falsato farcito di buoni
sentimenti quali patria, famiglia, doveri.
Un’opera dal successo straordinario,
possentemente divulgata attraverso i
moderni programmi della Pubblica
Istruzione. Abilmente De Amicis diffonderà
nel sentire comune la percezione alterata
di un Risorgimento edulcorato e romantico,
risultato di un ampio movimento popolare,
non di una minoranza elitaria.
Nel campo della poesia saranno i
componimenti lirici del marchigiano Luigi
Mercantini, una figura di secondo piano nel panorama letterario, ad essere
apprezzati e diffusi negli ambienti liberali e governativi della seconda parte
dell’Ottocento. La spigolatrice di Sapri e L’ Inno di Garibaldi saranno le poesie
più apprezzategrazie alla loro ispirazione di natura patriottica e saranno
presenti in tutte le edizioni delle antologie scolastiche fino ai giorni nostri.
Grande successo sarà riservata persino all’opera memorialistica scritta da
Giuseppe Cesare Abba: Da Quarto al Volturno: noterelle di uno dei Mille,
pubblicata in forma definitiva nel 1891, quando al trasformismo politico in
atto serviva propagandare un’impresa dei Mille epica e leggendaria, priva di
quegli elementi distintivi che avevano caratterizzato la feroce contrap-
posizione tra i cosiddetti «padri della Patria».
Eppure nel Sud, che subisce drammaticamente il peso di politiche fiscali e
doganali inique, la «secessione» letteraria evidenziata da Capecchi sarà
poderosa ed irreversibile, passando da Giovanni Verga a Matilde Serao,
Federico De Roberto e Luigi Pirandello; dal calabrese Corrado Alvaro
all’abruzzese Ignazio Silone e al torinese Carlo Levi; da Leonardo Sciascia a
Tomasi di Lampedusa; da Carlo Alianello al lucano Rocco Scotellaro; da
Vincenzo Buccino ad Anna Bantipassando da Vincenzo Consolo fino a
giungere proprio ad Andrea Camilleri con Un filo di fumo del 1980, Il birraio di
Preston del 1995, La concessione del telefono del 1998.
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④                                                                            N. 7 del 22-01-2022
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          Infrastrutture e mobilità: al Sud 33,8 miliardi dal PNRR
     Si tratta del 56% delle risorse previste a livello nazionale. Carfagna:
           'In 5 anni si realizzeranno opere attese da un ventennio'.

Ammontano a 33,8 miliardi di euro gli
investimenti destinati alle regioni del
Mezzogiorno sui 61,4 miliardi delle risorse
del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
(PNRR) e del Piano Nazionale Comple-
mentare (PNC) assegnati al Ministero delle
Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili
(MIMS). Si tratta del 56% delle risorse
allocabili territorialmente, una quota ben
superiore al 40% da destinare al Sud prevista
nel PNRR. Se poi si considerano le sole
risorse aggiuntive rispetto a quelle previste a
legislazione vigente, la quota per il Sud degli
investimenti di competenza del MIMS sale al
63%, segno della chiara volontà del Ministero
di accelerare il recupero del                                Enrico Giovannini
divario territoriale in termini di infrastrutture e mobilità che ancora penalizza le
aree meridionali.
"I forti investimenti in infrastrutture e mobilità previsti per il Mezzogiorno
hanno l'obiettivo di ridurre le disuguaglianze tra le aree del Paese, sviluppare le
interconnessioni ferroviarie, potenziare i sistemi portuali, ridurre
l'inquinamento e migliorare la qualità della vita delle persone", commenta il
ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini. "Si
tratta di interventi senza precedenti, basti pensare ai progetti per l'Alta Velocità
ferroviaria Napoli-Bari, Salerno-Reggio Calabria e Palermo-Catania, che
confermano la volontà del governo di rispondere alle esigenze di aree finora
penalizzate da una mancanza di investimenti protratta per anni e per favorirne
lo sviluppo sociale e la competitività economica, oltre che a ridurre le
disuguaglianze e accelerare la transizione ecologica".
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Per il ministro per il Sud e la Coesione
territoriale, Mara Carfagna: "La colla-
borazione con il ministro Giovannini ha
dato finora risultati importanti per il
Mezzogiorno, come dimostrano i 34
miliardi su 61 che il MIMS ha destinato
al Sud nel PNRR. Le infrastrutture per
la mobilità sono la chiave della
riduzione dei divari Nord-Sud e la
progettazione legata al PNRR può
darci entro cinque anni opere attese
da un ventennio. Nella mia visione –
aggiunge il ministro - il coronamento di
questo impegno è la decisione su un
progetto di più lunga scadenza, il
Ponte sullo Stretto: lo studio di
fattibilità ci dirà finalmente qual è la
soluzione migliore per trasformarlo da
                                                         Mara Carfagna
sogno in realtà".
In particolare, è destinato alle regioni del Mezzogiorno il 48% delle risorse del
PNRR di competenza del MIMS e il 75% delle risorse del PNC.
Per alcuni investimenti le allocazioni territoriali sono già individuate all’interno
dei due piani, come quelle relative all’alta velocità ferroviaria per passeggeri e
merci per le linee Salerno-Reggio Calabria (1,8 miliardi dal PNRR per i lotti che
saranno completati entro il 2026 e 9,4 miliardi da PNC per il resto della tratta),
Napoli-Bari e Palermo-Catania. Allo stesso modo sono già allocati dal PNRR i
fondi destinati al potenziamento e velocizzazione delle tratte ferroviarie che
consentono le connessioni 'diagonali', come la Roma-Pescara e la Taranto-
Metaponto-Potenza-Battipaglia.
Per gli investimenti di competenza diretta o indiretta del MIMS, la ripartizione
e allocazione delle risorse su base regionale riguarda oltre 25 miliardi di euro.
Di essi 13 miliardi (oltre il 50%) sono stati attribuiti alle regioni del
Mezzogiorno.
Un'attenzione particolare è stata rivolta alle misure per migliorare la mobilità e
gli spostamenti locali, che interessano soprattutto lavoratori e studenti, e
per ridurre l’inquinamento nei centri urbani.
Vanno in questa direzione gli investimenti per 983 milioni di euro dedicati al
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⑥                                                                            N. 7 del 22-01-2022
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Mezzogiorno per il rinnovo degli autobus extraurbani e urbani, così da
migliorare la qualità dell'aria e ridurre le emissioni inquinanti, con particolare
riguardo ai grandi Comuni e a quelli che presentano tassi di inquinamento più
elevati. Al Mezzogiorno va oltre il 50% delle risorse previste per lo sviluppo della
mobilità ciclistica (urbana e turistica), il 74% delle risorse dedicate al
potenziamento delle ferrovie regionali (oltre 2 miliardi su un totale di 2,7
miliardi). I territori del Sud beneficeranno anche del 100% delle risorse previste
per i treni 'Intercity verdi', pari a 200 milioni di euro.
Una quota impostante di risorse è anche attribuita ai porti del Mezzogiorno,
oltre 1,5 miliardi, pari al 44% del totale nazionale di 3,4 miliardi, e 80 milioni
sono destinati al rinnovo e potenziamento delle navi che operano sullo Stretto
di Messina. La totalità delle risorse del PNRR destinata a interventi per favorire
la competitività e lo sviluppo delle Zone economiche speciali (ZES), pari a 630
milioni di euro, è stata allocata nelle aree del Sud.
Per migliorare le infrastrutture idriche sono state ripartite nelle regioni del
Mezzogiorno risorse pari a 1 miliardo su complessivi 2 miliardi, mentre per la
riqualificazione dell'edilizia residenziale pubblica e il progetto 'Pinqua' sulla
qualità dell'abitare le risorse del PNRR e del PNC assegnate al Sud ammontano a
2 miliardi su complessivi 4,8 miliardi, il 42%.
Per alcuni investimenti in via di definizione non è ancora possibile calcolare
l'allocazione regionale ma i provvedimenti attuativi terranno comunque conto
del rispetto della quota minima del 40% per le regioni del Sud. È il caso
dell'investimento sul progetto di mobilità integrata 'Mobility as a service'
realizzato in collaborazione con il ministro per l'Innovazione tecnologica e la
Transizione Digitale e l'investimento per lo sviluppo della filiera industriale degli
autobus elettrici. Sono in via di definizione e non ancora regionalizzati gli
interventi relativi alla sperimentazione dell'idrogeno nel trasporto ferroviario.
https://www.ministroperilsud.gov.it/it/approfondimenti/schede/infrastrutture-sud-pnrr/
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N. 7 del 22-01-2022                                                                              ⑦
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         Rivisitazione della geografia giudiziaria in Capitanata,
                 approvata la mozione di Antonio Tutolo
“La mozione con cui chiedevo
l’impegno della Giunta regionale al
fine di domandare con urgenza, in
sede di conferenza Stato-Regioni,
una rivisitazione della geografia
giudiziaria nella provincia di Foggia
per poter assicurare un miglior fun-
zionamento della giustizia e di con-
trastare con ogni mezzo la situa-
zione drammatica relativa alla
criminalità organizzata è stata ap-
provata all’unanimità dal Consiglio
regionale della Puglia.
Ringrazio la Commissione speciale di
studio e legalità, presieduta da Re-
nato Perrini e i colleghi consiglieri
che hanno votato a favore anche
                                                         Antonio Tutolo
delle altre mozioni presentate sullo
stesso argomento. Tutti hanno dimostrato di condividere l’impegno di
risolvere il problema criminalità che è una grave minaccia che riguarda la
Puglia, non soltanto la provincia di Foggia, che però è quella che più ne sta
subendo la violenza”.
Il consigliere della Regione Puglia Antonio Tutolo, Gruppo Misto, a margine
dell’approvazione in Consiglio regionale della mozione per rafforzare la
presenza dei tribunali provincia di Foggia, torna a parlare di contrasto alla
mafia nel Foggiano da parte dello Stato.
“Quello che trovo paradossale – spiega Tutolo - all’indomani della visita della
ministra Luciana Lamorgese in Capitanata, è che dalle dichiarazioni e dai
titoli dei giornali sembra che tutto il peso della lotta alla mafia debba
ricadere sulle spalle dei cittadini. Mi spiego meglio: bene fa lo Stato a ripetere
come un mantra che bisogna ribellarsi alla mafia, ma il primo che deve farlo è
proprio lo Stato.
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                                    Il Palazzo di Giustizia di Foggia
Lo chiede ad imprenditori e cittadini, ma poi esso stesso, lo Stato, dovrebbe
far seguire i fatti agli inviti a denunciare. Perché altrimenti si tratta soltanto di
proclami, onestamente inutili e insoddisfacenti. L’invio di 50 poliziotti in
Capitanata è più o meno l’equivalente di una goccia nel mare, senza
considerare a quali mansioni e territori quelle unità sono state sottratte.
Lasciare su un territorio come quello Foggiano un solo tribunale – prosegue il
consigliere - rispetto a un intero Molise che ne ha tre di tribunali ma è più
piccolo per estensione e per popolazione, a mio avviso significa dirci: ‘Io Stato
mi arrendo, io Stato mi disinteresso di quello che sta accadendo in questa
provincia’. E sono rimasto onestamente allibito anche delle dichiarazioni di
ieri del Sottosegretario alla Giustizia e onorevole Francesco Paolo Sisto che ha
affermato che adesso ci sono altre priorità rispetto alla questione della
revisione della geografia giudiziaria, ma che all’epoca della chiusura del
tribunale di Lucera se ne lamentò giustamente.
Ebbene, io credo che per chi vive quella terra non vi sia una priorità maggiore
di questa se non la sicurezza per i cittadini che ci vivono e che vogliono fare
impresa.
Chi ha deciso quella riforma della geografia giudiziaria è colpevole di aver
favorito la Quarta mafia.
C’è un’emergenza criminalità e un’emergenza giustizia in Capitanata. E lo
Stato deve darsi da fare”.
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    Lamorgese a Foggia: lo Stato deve far sentire la sua presenza in
                  maniera forte, decisa e compatta
             Il ministro ha preso parte al comitato provinciale per l'ordine
             e la sicurezza pubblica per esaminare la situazione insieme ai
                     vertici delle Forze dell'ordine e alla Magistratura

«C'è tanta aspettativa da questo comitato provinciale e lo sappiamo: lo Stato
non può che far sentire la propria presenza con forza, anche mettendo
risorse aggiuntive». Lo ha affermato il ministro Luciana Lamorgese, al termine
del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica a Foggia.
All'incontro erano presenti il capo della Polizia - direttore generale della
Pubblica Sicurezza, i comandanti generali dell’Arma dei Carabinieri e della
Guardia di Finanza, il Procuratore Nazionale Antimafia, i vertici della locale
Procura della Repubblica e della Direzione distrettuale antimafia di Bari.
Oggi, ha aggiunto il ministro «mandiamo un messaggio chiaro di presenza»,
sottolineando che «integreremo gli organici». «Nel 2019 - ha poi ricordato -
eravamo qui per riunire un comitato provinciale ed annunciammo
l'istituzione della Dia a Foggia: promessa mantenuta nel febbraio 2020».
Per la titolare del Viminale, inoltre, «c'è bisogno di un intervento strutturato
e forte che da solo può consentire efficaci risposte alle varie fenomenologie
criminali che insidiamo il territorio». Lamorgese ha, quindi, ricordato che
negli ultimi tempi ci sono state «400 misure cautelari, indagini complicate,
con confische di patrimoni ingenti per quasi 30 milioni di euro».
In questo numero: Il dialetto di Foggia
⑩                                                                             N. 7 del 22-01-2022
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Tra i progetti, poi, che stanno per essere conclusi vi è quello della "Cittadella
per la sicurezza", oltre ai vari interventi per aumentare la diffusione della
videosorveglianza sui territori comunali.
«Massima attenzione della prefettura di Foggia - sottolinea infine il ministro -
per le interdittive antimafia che sono già 13 adottate in pochi mesi,
testimoniando una costante attività di monitoraggio dei territori».
Nel corso della visita all'università di Foggia, che si è svolta nel pomeriggio, il
ministro ha ricevuto il sigillo d'oro dell'ateneo a conclusione dell'incontro con
gli studenti. La Lamorgese ha risposto ad alcune domande poste dai ragazzi:
dalla criminalità organizzata, al caporalato, al Covid, ai vaccini.

https://www.interno.gov.it/it/notizie/lamorgese-foggia-stato-deve-far-sentire-sua-
presenza-maniera-forte-decisa-e-compatta
N. 7 del 22-01-2022                                                                                ⑪
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    Nasce a Foggia l’Associazione FAI antiracket intitolata ai fratelli
   Luciani. Barone: “Per un vero cambiamento serve una risposta da
                       parte della società civile”

“Quella di oggi – ha detto l’assessora Rosa Barone
lunedì scorso 17 gennaio in occasione del Comitato
provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica svoltosi
in Prefettura a Foggia alla presenza della ministra
Luciana Lamorgese - è una giornata importante per
Foggia e per tutta la Capitanata. L’associazione
antiracket e antiusura intitolata ai fratelli Luciani,
presentata in Prefettura, rappresenta un’occasione di
riscatto per tutta la comunità. Voglio ringraziare il
presidente dell’associazione Alessandro Zito, il presi-           Rosa Barone

il presidente onorario della Fondazione Antiracket Italiana (FAI) Tano Grasso
per l’impegno per promuovere la creazione dell’associazione a Foggia come già
aveva fatto a Vieste, e le vedove dei fratelli Luciani. Chi subisce intimidazioni
non deve aver paura di denunciare, ma sentire attorno una rete di protezione
formata da cittadini e istituzioni. La criminalità trae la sua forza dall’omertà e
dall'indifferenza e sono queste che dobbiamo combattere per un vero
cambiamento della nostra città. La magistratura e le forze dell’ordine fanno
ogni giorno un lavoro enorme per la nostra terra e la comunità deve fare il
massimo per supportarle. Serve un cambiamento culturale che parta dai più
giovani, con iniziative nelle scuole dedicate alla legalità. La morte dei fratelli
Luciani ha segnato uno spartiacque per la nostra società e abbiamo il dovere di
tenerla impressa nella memoria, per far sì che non si ripetano simili tragedie”.
Lo dichiara l’assessora al Welfare e consigliera del M5S Rosa Barone presente a
Foggia alla presentazione dell’associazione FAI antiracket di Foggia “Luigi e
Aurelio Luciani”.
“La presenza alla cerimonia di inuagurazione della Associazione antiracket
della ministra Lamorgese - continua Barone - è un segnale che testimonia
ancora una volta la risposta forte dello Stato e l’attenzione per il nostro
territorio. Ora tocca alla società civile fare la sua parte: nessuno può pensare
che quanto sta accadendo non lo riguardi: per combattere la mafia bisogna
essere uniti”.
⑫                                                                             N. 7 del 22-01-2022
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 È giunto il momento per la comunità foggiana di rialzare la testa:
               troppo a lungo si è restati a guardare.

“E’ una giornata cruciale – scrivono i responsabili del FAI Antiracket Vieste -
per il futuro dell’intero territorio provinciale. La nascita dell’Associazione FAI
Antiracket Foggia è esempio tangibile di una società civile che intende reagire
agli inaccettabili soprusi dei clan mafiosi che soffocano la nostra economia e
mortificano le nostre libertà personali. È giunto il momento per la comunità
foggiana di rialzare la testa: troppo a lungo si è restati a guardare.
                                         Oggi lo Stato è più che mai presente nel
                                         contrasto alla criminalità organizzata
                                         con una Magistratura attenta ed
                                         efficiente e con Forze dell’Ordine di alto
                                         valore investigativo. La presenza del
                                         Ministro dell’Interno, per la nascita
                                         dell’Associazione FAI Antiracket Foggia,
                                         attesta un’attenzione dello Stato ai
            Tano Grasso                  massimi livelli istituzionali.
Ringraziamo di cuore l’instancabile Tano Grasso, il Presidente e tutti i
componenti dell’Associazione FAI Antiracket Foggia per il determinante
contributo alla rinascita sociale di una città che non intende arrendersi.”
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──-Periodico di attualità culturali , politica, storia, arte, dialettologia e tradizioni popolari ───
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 ──-Periodico di attualità culturali , politica, storia, arte, dialettologia e tradizioni popolari ───

     Accolta la proposta del M5S di dotare Foggia della Direzione
                        Distrettuale Antimafia

“La ministra della Giustizia Marta Cartabia – scrive l’on. Giorgio Lovecchio
sulla sua pagina facebook - ha accolto la proposta del M5S di dotare Foggia
della Direzione Distrettuale Antimafia. Un'altra grande vittoria per la
Capitanata. Cartabia ha confermato l’ipotesi di mettere a disposizione dei
magistrati alcuni locali fisici in cui potrebbero lavorare i magistrati invece che
spostarsi ogni volta da Bari verso la Capitanata. Dopo la visita della
sottosegretaria Anna Macina e della ministra dell'Interno Luciana Lamorgese,
oggi la notizia del sì di Cartabia, che porterà un risparmio notevole di risorse
economiche ed un servizio più veloce e pratico. È l'ennesimo frutto di una
sinergia vincente tra i colleghi parlamentari M5S della Commissione Antimafia
e delle commissioni Giustizia di Camera e Senato, insieme a noi portavoce
pentastellati.”
N. 7 del 22-01-2022                                                                                ⑮
 ──-Periodico di attualità culturali , politica, storia, arte, dialettologia e tradizioni popolari ───

                         “La questione meridionale”
                           A cura di Carlo Capezzuto e A. Vella

La dizione "questione meridio-
nale" fu utilizzata per la prima
volta nel 1873 dal deputato
radicale lombardo Antonio
Billia, che così etichettava la
situazione economica del
Mezzogiorno, secondo lui
disastrosa se confrontata con
quella di altre regioni dell'I-
talia unita, e viene adoperata
ancora oggi nel linguaggio
comune.
Questo volume rilegge la
"questione meridionale" come
storia del meridionalismo e
del neomeridionalismo (con
una premessa sul periodo
prima dell'unità, poi del primo
parlamento unitario) attra-
verso i grandi pensatori che
l'hanno qualificato e le vicen-
de storiche che l'hanno ac-
compagnato: la Prima guerra mondiale, il fascismo, la Seconda guerra
mondiale, per sfociare nel neomeridionalismo con Nicola Zitara, i relativi
movimenti, il neomeridionalismo 2.0 di Terroni e il Neomeridionalismo 3.0,
cioè il futuro.
                                       
Editore: Magenes
Pubblicazione: 10/2019
Introduzione di Pino Aprile
https://www.hoepli.it/libro/la-questione-meridionale/9788866492061.html
⑯                                                                           N. 7 del 22-01-2022
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    Cesareo e Fiscarelli eletti segretari nazionali FIRST CISL
                in Banco BPM e in BPER Banca

Al termine dei congressi
nazionali celebrati da
FIRST CISL in Banco BPM e
in BPER Banca, il coordi-
namento provinciale di
Foggia di FIRST CISL Puglia
può vantare l’elezione di
Giovanni Cesareo e di
Michele Fiscarelli nelle
rispettive segreterie na-
zionali di 2 dei primi 5
gruppi bancari in Italia.
Giovanni Cesareo è stato
riconfermato nella segre-
teria del Banco BPM e
preposto al coordina-
mento       delle    regioni
Abruzzo, Calabria, Puglia e
Molise per il gruppo ban-
cario Banco BPM.                               Giovanni Cesareo
Michele Fiscarelli, oltre ad essere riconfermato nella segreteria della
coordinamento sindacale di BPER Banca, è stato altresì eletto nella segreteria
del coordinamento sindacale del gruppo bancario, risultando l'unico
componente di entrambe le segreterie nel Mezzogiorno d'Italia, ossia nel
perimetro comprendente tanto l'Italia meridionale (Abruzzo, Basilicata,
Calabria, Campania, Molise e Puglia) quanto quella insulare (Sicilia e
Sardegna).
“Sono fiero del risultato conseguito: risultato che testimonia la bontà
dell’attività espressa nel corso degli ultimi anni con competenza e
professionalità da parte del nostro gruppo di lavoro che con passione offre
quotidianamente assistenza agli associati che hanno concesso a FIRST CISL la
N. 7 del 22-01-2022                                                                               ⑰
  ──-Periodico di attualità culturali , politica, storia, arte, dialettologia e tradizioni popolari ───

                                       Michele Fiscarelli
propria fiducia” dichiara Michele Fiscarelli.
“A ciascun associato rivolgo il mio personalmente ringraziamento certo che
sapremo affrontare con successo le ulteriori sfide che tempo per tempo si
presenteranno sul nostro cammino”.
Grande soddisfazione” esprime Lucia Schiraldi, segretaria regionale FIRST CISL
Puglia e responsabile del coordinamento provinciale di Foggia, “per le
conferme e i nuovi incarichi dei dirigenti sindacali del nostro territorio. Il
percorso congressuale sta dando merito al costante impegno profuso dalla
nostra federazione locale ed offre ulteriori stimoli per affrontare al meglio le
trasformazioni in corso nel nostro settore. Sono certa” sottolinea Schiraldi “che
gli amici Cesareo e Fiscarelli sosteranno anche nelle loro aziende la necessità di
invertire la rotta rispetto al processo di razionalizzazione degli sportelli bancari
anche al fine di sostenere e realizzare il piano nazionale di ripresa e resilienza.
Dopo gli investimenti pubblici, sarà necessario realizzare investimenti privati
che si concretizzino sia attraverso l’erogazione del credito sia attuando
un’opportuna canalizzazione del risparmio verso l’economia reale. Il sistema
bancario è fondamentale e sarà ancor più imprescindibile la sua presenza,
anche fisica, sul territorio”.
⑱                                                                            N. 7 del 22-01-2022
──-Periodico di attualità culturali , politica, storia, arte, dialettologia e tra dizioni popolari ───

                                    STORYTELLME
                              Storie dai Teatri di Puglia
        Partecipa alla call, racconta le emozioni e diventa inviato
             speciale nei teatri del Teatro Pubblico Pugliese

“Storytellme” si rivolge a tutti gli utenti Social [Facebook, Instagram,
Youtube], appassionati di fotografia, videomaking amatoriale e spettacolo
dal vivo con un buon seguito sui social network, amanti della scrittura con
occhio critico, del teatro, della danza, del circo contemporaneo.

Chi si candiderà, se selezionato, otterrà un pass da inviato speciale per
assistere agli spettacoli della stagione teatrale prescelta e si potrà divertire,
prima e dopo la visione, a raccontare l’esperienza attraverso il canale social
prescelto, seguendo un vademecum che sarà fornito successivamente.

Le candidature vanno inviate entro le ore 18 del 28 gennaio 2022

Storytellme” si rivolge a tutti gli utenti Social [Facebook, Instagram, Youtube],
appassionati di fotografia, videomaking amatoriale e spettacolo dal vivo con
N. 7 del 22-01-2022                                                                              ⑲
   ──-Periodico di attualità culturali , politica, storia, arte, dialettologia e tradizioni popolari ───

un buon seguito sui social network, amanti della scrittura con occhio critico,
del teatro, della danza, del circo contemporaneo.
Chi si candiderà, se selezionato, otterrà un pass da inviato speciale per
assistere agli spettacoli della stagione teatrale prescelta e si potrà divertire,
prima e dopo la visione, a raccontare l’esperienza attraverso il canale social
prescelto, seguendo un vademecum che sarà fornito successivamente.
Le candidature vanno inviate entro le ore 18 del 28 gennaio 2022.

                           

                       Istruzioni per la partecipazione

Storytellme chiama a raccolta tutti gli utenti Social [Facebook, Instagram,
Youtube], appassionati di foto, video e spettacolo dal vivo. Il progetto nasce
per raccontare le stagioni 2022 del Teatro Pubblico Pugliese nei teatri dei
comuni soci di tutta la Puglia.
Partecipare è facile! Adotta una stagione tra le tante del circuito Teatro
Pubblico Pugliese – Consorzio Regionale per le Arti e lo Spettacolo, partecipa
alla call seguendo le istruzioni: potresti diventare il nostro inviato speciale
all’interno di uno dei teatri del circuito.
CHI CERCHIAMO
Appassionati di fotografia e videomaking amatoriale con buon seguito sui
Social network; appassionati di scrittura con occhio critico; amanti del teatro,
danza e circo contemporaneo; influencer e appassionati di social Networking.
PER FARE COSA
Potrai ottenere il pass da inviato speciale e assistere agli spettacoli della
Stagione prescelta.
Prima e dopo la visione, potrai raccontare l’esperienza attraverso i social
network con il metodo di comunicazione prescelto, seguendo un vademecum
successivamente fornito.
Indica un canale social (tra Facebook, Instagram e Youtube) da utilizzare e
scegli, per la provincia di Foggia, una città tra:
FOGGIA
LUCERA
SAN SEVERO
⑳                                                                           N. 7 del 22-01-2022
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COME PARTECIPARE
Invia una mail a social@teatropubblicopugliese.it con:
• i tuoi dati: nome, cognome, data e luogo di nascita, telefono, mail;
• una breve presentazione, specificando stagione e social prescelti;
• un esempio del tuo modo di raccontare (un video, una foto o un racconto);
• link alla tua pagina/account sul tuo social preferito.
Invia la candidatura entro le 18.00 del 28 gennaio 2022, allegando il modulo
sulla privacy, debitamente compilato e sottoscritto.
NB. se hai meno di 18 anni inviaci in allegato l’autorizzazione firmata dai
tuoi genitori.
LA SELEZIONE
I messaggi degli utenti verranno valutati dal Teatro Pubblico Pugliese che
sceglierà a insindacabile giudizio gli utenti che dimostreranno la miglior
capacità di raccontare le proprie esperienze sui canali social.
NB. La call è un’attività completamente gratuita e senza scopo di lucro. Non è
un concorso a premi. La partecipazione alla presente Call e l’eventuale
coinvolgimento nella successiva sono a titolo gratuito e volontario, e non
danno diritto ad alcun compenso.
CERTIFICAZIONE VERDE COVID 19
Per entrare in teatro il pubblico deve essere in possesso di Green Pass valido
e di dispositivi di protezione delle vie respiratore secondo le normative
vigenti.
N. 7 del 22-01-2022                                                                               V
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                        “Era solo un’innocente fantasia”
        In scena l’Associazione teatrale Tanino sabato 22 gennaio

Dopo averla presentata lo scorso novembre a Deliceto e a Panni, arriva anche a
Foggia, sabato 22 gennaio, sul palco del Teatro Regio di Capitanata, in Via
Guglielmi 8/a, la commedia brillante in tre atti di Mattia Iossa, che ne ha curato
anche la regia, “Era solo un’innocente fantasia”.
In scena ci saranno gli attori della “Associazione teatrale delicetana Tanino”
Gaetano Doto, Annalaura D’Ecclesia, Francesca Pontone, Simona Ianigro, Luigi
Minichella e Gennaro Iossa.
L'associazione teatrale delicetana Tanino" nasce il 16 novembre 2010. Ha al suo
attivo una cospicua attività teatrale, ma anche di spettacolo in genere, come
reading , cabaret e poesia. Porta avanti, inoltre, una “Scuola di Recitazione” e
“Laboratori teatrali per tutte le età. Contatti : 3281149028
W                                                                           N. 7 del 22-01-2022
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     La Shoah raccontata ai ragazzi in occasione della Giornata
                   della Memoria (27 gennaio)
La Biblioteca dei Ragazzi, in occasione della Giornata della Memoria, celebrata
il 27 gennaio di ogni anno per commemorare le vittime dell'Olocausto, dedica
alla ricorrenza una bibliografia. (2ª parte)
N. 7 del 22-01-2022                                                                               X
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                                     

Siamo al Capitolo ventunesimo de “Le avventure di Pinocchio”, pubblicato nel
1883 da Carlo Collodi.
Continuiamo ad occuparci delle “regole empiriche”, cioè basate sulla
osservazione della lingua, che riguardano la vocale o con accento acuto ó].

                        La vocale o con accento acuto [ó]

        La vocale o deve essere pronunciata chiusa [ó] nei seguenti casi:

10. Nelle terminazioni in ...óce
Es: atróce, cróce, feróce, fóce, nóce, velóce, vóce
Eccezioni: precòce
11. Nelle terminazioni in ...órno, ...órna, ...órni, ...órne
Es: Adórni, contórno, fórno, giórno, intórno, Livórno, meʒʒogiórno, tórno
Eccezioni: còrno, scòrno
12. Nelle terminazioni in ...órmo, ...órma, ...órmi, ...órme
Es: aerifórme, confórme, cuneifórme, diffórme, enórme, fórma, órma, stórmo
Eccezioni: abnòrme, dòrmo
13. Nelle terminazioni in ...óglio, ...óglia, ...ógli, ...óglie precedute dalle
consonanti m e g
Es: germóglio, móglie, orgóglio
14. Poche terminazioni in ...ónno, ...ónna, ...ónni, ...ónne
Es: colónna, incolónno, sónno, tónno
Eccezioni: nònna, dònna
Y                                                                             N. 7 del 22-01-2022
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                        Accentazione ortoèpica a cura di Tonio Sereno

XXI. Pinòcchio è préso da un contadino, il quale lo costringe a far da can da guardia a
un pollaio.

             Pinòcchio, cóme potéte figurarvelo, si
dètte a piangere, a strillare, a raccomandarsi: ma
èrano pianti e grida inutili, perché lì all’intórno nón si
vedévano case, e dalla strada nón passava anima
viva.
Intanto si féce nòtte.
Un po’ pér lo spaʃimo délla tagliuòla, che gli segava
gli stinchi, e un po’ pér la paura di trovarsi sólo e al
buio in mèʒʒo a quéi campi, il burattino principiava
quaʃi a ʃvenirsi; quando a un tratto vedèndosi
passare una Lucciola di sul capo, la chiamò e le disse:
– O Lucciolina, mi farésti la carità di liberarmi da quésto supplizio?...
– Pòvero figliuòlo! – replicò la Lucciola, fermandosi impietosita a guardarlo. –
Cóme mai sèi rimasto cólle gambe attanagliate fra codésti fèrri arrotati?
– Sóno entrato nél campo pér cògliere due grappoli di quest’uva moscadèlla,
e...
– Ma l’uva èra tua?
– No...
– E allóra chi t’ha inségnato a portar via la ròba dégli altri?...
– Avévo fame...
– La fame, ragazzo mio, nón è una buòna ragióne pér potére appropriarsi la
ròba che nón è nòstra...
– È véro, è véro! – gridò Pinòcchio piangèndo, – ma un’altra vòlta nón lo farò
più.
A quésto punto il dialogo fu interrótto da un piccolissimo rumóre di passi, che
si avvicinavano.
Èra il padróne dél campo che veniva in punta di pièdi a vedére se qualcuna di
quélle faine, che mangiavano di nottetèmpo i pólli, fósse rimasta al
trabocchétto délla tagliuòla.
N. 7 del 22-01-2022                                                                               Z
 ──-Periodico di attualità culturali , politica, storia, arte, dialettologia e tradizioni popolari ───

E la sua maraviglia fu grandissima quando, tirata fuòri la lantèrna di sótto il
pastrano, s’accòrse che, invéce di una faina, c’èra rimasto préso un ragazzo.
– Ah, ladràcchiolo! – disse il contadino incollerito, – dunque sèi tu che mi pòrti
via le galline?
– Io no, io no! – gridò Pinòcchio, singhiozzando. – Io sóno entrato nél campo
pér prèndere soltanto due grappoli d’uva!...
– Chi ruba l’uva è capacissimo di rubare anche i pólli. Lascia fare a me, che ti
darò una lezióne da ricordartene pér un pèzzo.
E apèrta la tagliuòla, afferrò il burattino pér la collòttola e lo portò di péso fino
a casa, cóme si porterèbbe un agnellino di latte.
Arrivato che fu sull’aia dinanzi alla casa, lo scaraventò in tèrra: e tenèndogli un
piède sul còllo, gli disse:
8                                                                             N. 7 del 22-01-2022
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– Oramai è tardi e
vòglio andare a
lètto. I nòstri cónti
li aggiusterémo do-
mani. Intanto, sic-
cóme òggi mi è
mòrto il cane che
mi facéva la guar-
dia di nòtte, tu
prenderai subito il
suo pósto. Tu mi
farai da cane di
guardia.
Détto fatto, gl’infi-
lò al còllo un gròs-
so collare tutto co-
pèrto di spunzóni di ottóne, e gliélo strinse in mòdo da nón potérselo levare
passandoci la tèsta déntro. Al collare c’èra attaccata una lunga catenèlla di
fèrro: e la catenèlla èra fissata nél muro.
– Se quésta nòtte, – disse il contadino, – cominciasse a piòvere, tu puòi andare
a cuccia in quél casòtto di légno, dóve c’è sèmpre la paglia che ha servito di
lètto pér quattr’anni al mio pòvero cane. E se pér diʃgrazia venissero i ladri,
ricòrdati di stare a orécchi ritti e di abbaiare.
Dópo quest’ultimo avvertiménto, il contadino entrò in casa chiudèndo la pòrta
cón tanto di catenaccio: e il pòvero Pinòcchio rimase accovacciato sull’aia, più
mòrto che vivo, a motivo dél fréddo, délla fame e délla paura. E di tanto in
tanto, cacciandosi rabbiosaménte le mani déntro al collare, che gli serrava la
góla, dicéva piangèndo:
– Mi sta bène!... Pur tròppo mi sta bène! Ho voluto fare lo ʃvogliato, il
vagabóndo... ho voluto dar rètta ai cattivi compagni, e pér quésto la sfortuna
mi perséguita sèmpre. Se fóssi stato un ragazzino pér bène, cóme ce n’è tanti,
se avéssi avuto vòglia di studiare e di lavorare, se fóssi rimasto in casa cól mio
pòvero babbo, a quest’óra nón mi troverèi qui, in mèʒʒo ai campi, a fare il
cane di guardia alla casa d’un contadino. Oh, se potéssi rinascere un’altra
vòlta!... Ma oramai è tardi, e ci vuòl paziènza!
Fatto quésto piccolo sfógo, che gli vénne pròprio dal cuòre, entrò déntro il
casòtto e si addormentò.
N. 7 del 22-01-2022                                                                                9
──-Periodico di attualità culturali , politica, storia, arte, dialettologia e tradizioni popolari ───

                      Risorse on-line, in biblioteca e in libreria

                         Dialetto, dialetti e italiano
                                           Carla Marcato

L'Italia è un paese di eccezionale
varietà linguistica, cui contribuisco-
no l'italiano standard (con le sue
diverse colorazioni regionali), i dia-
letti e le minoranze linguistiche.
Completano il quadro i dialetti par-
lati fuori della penisola, in aree
prossime o, talvolta, in terre assai
lontane.
Questo libro descrive, secondo va-
rie prospettive, la situazione del
dialetto - con le sue qualificazioni
più correnti: arcaico, schietto, loca-
le, rustico, urbano -, ciò che si pen-
sa del (proprio) dialetto, il rapporto
con l'italiano e le sue varietà, le
diverse forme di documentazione
(vocabolari, grammatiche, atlanti
linguistici), i gruppi dialettali.
La nuova edizione è stata rivista
sulla scorta dell'esperienza dell'uso
didattico e contiene i necessari aggiornamenti bibliografici, così come
aggiornato risulta anche l'apparato cartografico.
                                        
Editore: Il Mulino
Collana: Itinerari. Linguistica
Edizione:2
Data di Pubblicazione: ottobre 2007
https://www.ibs.it/dialetto-dialetti-italiano-ediz-illustrata-libro-carla-marcato/
:                                                                           N. 7 del 22-01-2022
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Oggi vi proponiamo l’ultima parte, con le relative note, della poesia dal titolo
“Sabbtesante (Int' la cchîesie)” (I. ‘A folle - II. 'A glorie) che il rev. Filippo
Bellizzi (1865-1917) pubblicò sul quindicinale letterario Aurora il 1° aprile
1894.
Continuiamo, inoltre, ad occuparci delle “Etimologie foggiane”: il termine
esaminato oggi è “torbido”: truvele ['trʊvələ]
                                       SABBTESANTE
                                      (Int' la cchîesie)
                                               II
                                           'A GLORIE
                                             2ª parte
                          se sbalanzene⁸ p' l'arie li vecîelle,
                          e ttutte quant' lu pople luccl' e strille
                          e ffáce nu fragasse ndiavuláte,
                          guardanne l'avetár' e li vecîelle
                          tutte cuntent' e ttutt'addecrijáte! ⁹
                          Se son' 'a marciariál' e na sunáte
                          e a ppoc' a ppoc lu chiass se fernesce:
                          quanne tutte se sont' acqujetáte,
                          la bbann' ha già ffernut' e sse ne ghesce,
                          mentr' i prîevet' accummenzn' a ccantà.
                          Cuntinu-u scamplatorie ¹⁰ d' li campáne;
                          s'accummenze la cchîesi-a sfullà,
                          e shchitte ¹¹ poca ggente ce rumáne.
                          Sabbtesante d' lu 1893
                          dalla rivista Aurora (n. 6-7 - 26 mar/1 apr 1894)
                                        

9. Ricreati
10. Scampanio
11. Solamente, dal greco schistòs (separato)
N. 7 del 22-01-2022                                                                               ;
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                                             Torbido
                                      Truvele ['trʊvələ]
Il rev. Filippo Bellizzi, che si firmava con lo
pseudonimo “Il dialettologo foggiano”, nel
terzo capitolo del suo “Post fata resurgo!” del
1894 afferma che “Il dialetto si studia non
solo come arte, ma anche come lingua.
Accade però che la lingua nel formare o foggiare i vocaboli devii dalle sue
proprie leggi, e si lasci condurre dal senso dell’ eufonia e della convenienza, ora
evitando o cercando le ripetizione di una lettera, (come da noi in trivle per
triduo, truvle per torbido, cuncèse per concesso, garráfe per caraffa,
prummesse per permesso, ecc.), ora avvicinando col suono concetti affini, ora
cercando distinguere idee diverse e che poco hanno di comune. ” ¹
                                         

truvele ['trʊvələ] agg. Torbido. || MG¹ Acqua truvule ‘ngrasse ‘u cavalle
['akkwa 'trʊvələ n'ɡrassə u ka'vallə] N.d.R. L’acqua torbida ingrassa il cavallo.
|| BF truvle (1894). || VC trùvolo (1929). || MM trúvele. || FD trùvole. ||
MG¹ truvule. || AO trùvele. || [fg. tòrbido - ital. tórbido] || Etimol. dal lat.
tŭrbĭdus, der. di turba «confusione, disordine»
'ndruvulijate [ndruvuli'jɜtə] pp. e agg. Arrabbiato, Inalberato, Nuvoloso,
Intorbidato. ²                            

“Un'antica voce mediterranea "turba", che ha il significato di "moltitudine", ma
anche quello di "trambusto", "confusione", nel corso del primo millennio a. C.,
incontra l'aggettivo latino "torvus", che significa "minaccioso", "agitato". La
concomitanza di significato favorisce fra i due termini una contaminazione che
dà origine a due nuovi lemmi: da una parte il latino "turbidus" = torbido;
dall'altra una voce meridionale "torveda" = piena minacciosa del fiume.
Il primo "turbidus" nel basso latino darà "torvidus"; questo sarà prima di tutto
soggetto a metatesi (tor > tro) e poi avrà la seguente evoluzione: *trovidu >
*truvidu > *truvilu.” ³     

1.   Filippo Bellizzi “Post fata resurgo!” Foggia ,1894
2.   Antonio Sereno – Dizionario comparato del dialetto foggiano – Ediz. 2021 online
3.   https://www.facebook.com/214377805299882/posts/truulo-a-benevento-truvele-a-
     guardia-sanframondiunantica-voce-mediterranea-turba/6297491820321753/
<                                                                            N. 7 del 22-01-2022
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                                                 C
cherichette [kəri'kɛttə] sm. Chierichetto. ||
CA¹ [cherichettᵉ]. || [fg. chierichètto - ital.
chierichétto]
chernute [kər'nʉtə] agg. Cornuto. || Anche
curnute [kur'nʉtə]. || ML E megghje a esse
chernute e nò male sendute [ɛ 'mɛɡɡjə a 'ɛssə
kər'nʉtə ɛ nnɔ 'mɜlə sən'dʉtə] N.d.R. È meglio
essere cornuti che male ascoltati. || ML
chernute. || AO kernùte.
cherone [kə'rɤnə] sf. Corona. || ML cherone.
chetogne [kə'tɔɲɲə] sf. Cotogna, Mela
cotogna. || RM cketògne. || [fg. cotògna -
ital. cotógna]
chettone [kət'tɤnə] sm. Cotone. || RM
ckettòne.
chi [ki] pron. dim. Chi. || SA Chi è quille? [ki 'ɛ 'kwɪllə?] Chi è quello? || LR chi
jève e chi venève [ki 'jɘvə ɛ k'ki və'nɘvə] N.d.R. chi andava e chi veniva. || LR
chi. || BF ki / cki. (1894).
chiacchiarone [kjakkja'rɤnə] sm. Chiacchierone. || RM chiacchijaròne.
chiacchiere ['kjakkjərə] sf. Chiacchiera. || AO chjàcchjere.
chiacchierijà [kjakkjəri'ja] v. Chiacchierare. || MA chiacchirià.
chiacchierijate [kjakkjəri'jɜtə] sf. Chiacchierata. || SG¹ chiacchijriàte.
chiachille [kja'killə] agg. Cacasotto, Vile, Pauroso, Persona che racconta
frottole. || RM chiachjìlle. || RF chiachille [ĉakílle̯].
chiacone [kja'kɤnə] agg. e sm. Moscio, Fico secco.
chiacune [kja'kʉnə] agg. pl. Ubriaconi. || RF banne d’i chiacune [banne̯ d-i
ĉakůne̯] famosa banda musicale di Foggia. || RF chiacune [ĉakůne̯].
chiaghe ['kjɜɡə] sf. Piaga. || LR Duje mise fôre è state avaramènde, ma ind'o
Sputàle 'a Fogge, ind'a nu lîtte, chiène de chiàche, de pumàte e bènde!
['dʉjə 'mɪsə 'fɤrə ɛ s'tɜtə avera'mɛndə, ma ind-ɔ spu'dɜlə, a f'fɔdʤə, ind a nu
'littə, 'kjɘnə də 'kjɜɡə, də pu'mɜtə e b'bɛndə!] N.d.R. Due mesi fuori è stata
davvero, ma all’Ospedale, in un letto, piena di piaghe, di pomate e bende. ||
BA chiaghe. || FB chijàghe. || AO chjàghe. || LR chiàche.
chiagnamalanne [kjaɲɲama'lannə] par. comp. lett. Che piange i malanni,
Uccello di malaugurio, Persona che si lagna sempre. || BA chiagnamalanne.
chiagne ['kjaɲɲə] v. Piangere. || LE e rire e chijagne, accussì, cume Dije vole
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[ɛ 'rrɨrə ɛ k'kjaɲɲə, akkus'sɪ, 'kumə d'dɪjə 'vɤlə] N.d.R. e ride e piange, così,
come Dio vuole. || VMG e tuttä chiagnennö ijë da issö [ɛ t'tʊtta kjaɲɲɛnnə
'jɪjə da 'issə] N.d.R. lett. e tutta piangendo andò da lui. || CA¹ chiagne forte
tutte a gende ['kjaɲɲə 'fɔrtə ‘tʊtt-a d'ʤɛndə] N.d.R. piange forte tutta la
gente. || BA chiagne. || VMG chiagnë. || LE chijagne. || CS chijagnije. || AO
chjàgne. || CA¹ [chiagnᵉ].
chiagnelose [kjaɲɲə'lɤsə] agg. Piagnucoloso. || al m. chiagneluse
[kjaɲɲə'lʉsə].                   ||               RF                 chiagnelóse.
chiagneluse [kjaɲɲə'lʉsə] agg. Piagnucoloso. || al f. chiagnelose
[kjaɲɲə'lɤsə]. || FB chijagneluse. || RF chiagnelùse [ĉaññe̯lůse̯].
chiagnestere [kjaɲɲəs'tɘrə] sm. Piagnisteo, Lamentazione funebre corale. ||
RM chijagnestère.
chiamà [kja'ma] v. Chiamare. || MP Madonna mije chiamatillé tu prime che
tu mànné ije [ma'dɔnna 'mijə kjama'tillə tʊ 'prɪmə kɛ t-u 'mannə 'ijə] N.d.R.
Madonna mia chiamatelo -fallo morire- tu prima che te lo mandi io -lo
uccida-. || DPM vulime chiamà a nu mideche? [vu'lɪmə kja'ma a nu
'midəkə?] N.d.R. Vogliamo chiamare un medico? || MAM [cäm          ́ e̥ nu pọke̥ a
kku̯ell-óme̥ lla] chiama quell’uomo. || AO chjamà. || DPM chiamà.
chiamate [kja'mɜtə] pp. e sf. Chiamata. || MG cume fujie chiamat' 'a classa
mije, ije subbte m'appresentaje ['kumə 'fujə kja'mɜtə a 'klassa 'mijə, 'ijə
'sʊbbətə m-apprəsən'dɜjə] N.d.R. come fu chiamata la mia classe -di leva-, io
subito mi presentai. || MG chiamat’.
chiaminde [kja'mində] sm. pl. Connettitura, Interstizio tra mattoni. || RF
chiaminde [ĉamínt̬e̯].
Chianare [kja'nɜrə] top. Pianara, piazzale ubicato appena fuori Porta Grande.
chiandà [kjan'da] v. Piantare. || AO chjandà.
chiande ['kjandə] sf. Pianta. || sm Pianto. || GA E’ n’ann che ta faje a kiante
a kiante [ɛ n-annə kɛ t-a 'fɜjə a k'kjandə a k'kjandə] N.d.R. È un anno che
piangi continuamente. || FB chijande. || BA chiande. || BA chiante. || AO
chjànde. || GA kiante.
chiandelle [kjan'dɛllə] sf. La parte della scarpa che si trova tra la tomaia e la
suola. || NM¹ chiantella.
chiandulle [kjan'dʊllə] sm. Piagnisteo, Lamento insistente. || LA chiandulle.
chiane ['kjɜnə] avv. Piano, Lentamente, Adagio. || sf. Piana. || SA Camine
chiane chiane, sennò cade! [ka'minə 'kjɜnə 'kjɜnə, sən'nɔ 'kɜdə!] Cammina
piano piano altrimenti cadi. || FB chijàne. || EG ‘cchiàne. || LE chijané.
http://ildialettodifoggia.altervista.org/antonio-sereno.html
a                                                                           N. 7 del 22-01-2022
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                               Il teatro foggiano
                                   di Salvatore Il Grande

Voglio fare un breve racconto, dedicando un po’ di
spazio al teatro foggiano, dalla sua nascita fino ai
nostri giorni. Il teatro, una mia grande passione,
nello scriverlo e rappresentarlo, come mi è capitato
di fare per diverse commedie in vernacolo in vari
teatri minori di Foggia e provincia. Mi è mancata
finora l’opportunità di calcare le scene del Giordano,
però, chissà … mai dire mai. A questo proposito, per
concludere la premessa, voglio riportare una mia
particolare emozione provata proprio nel teatro
Giordano, nella circostanza di una visita col gruppo
di…. Facebook “ Foggia ricordi del cuore”:                   Salvatore Il Grande
Rengrazzijànne ‘u gruppe> per l’opportunità.
                       22 Marze duimile ‘e quinece
                       na’ visete ‘o tijatre Giordäne.
                       Quanne agghije lètte l’invite,
                       s’eje pirte ‘u cöre ‘e me’ venùte da dice:
                       No no, nen ma’ vogghije pèrde st’occasiòne,
                       ‘ogge dòpe tand’anne chè sije stäte achiùse
                       pure ije, finalmènde …..
                       pozze passà da stu pertòne,
                       sissignore, pecchè ‘u tijatre pe me’
                       ‘eje vita vère, ‘eje libbèrtà…
                       de parole museche ‘e variètà.
                       T’avèvene fatte cume na’ bombonire
                       ‘e accussì tanne aggiustäte,
                       pe come t’hanne remise ‘a nnùve,
                       refenite, alleccäte ‘e ‘mbrellandäte.
                       ‘Eh….se’ sti mure putèssere parlà!
                       Quanda fatte putèssere accuntà.
                       Sòpe ‘o palche tuje tande gènde c’eje già passäte:
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