IN CAMPO PER LA DIFESA - SPECIALE - CONDIFESA ROVIGO
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SPECIALE Coordinamento di Sara Vitali e Simone Martarello IN CAMPO PER LA DIFESA RIDURRE IL RISCHIO PER SOSTENERE LA FRUTTICOLTURA Contro clima e fitopatie la guerra si può vincere 38 Coperture su pero, i conti tornano se... 42 Guidoni, Ania: «Assicurazioni condizionate dal sistema dei contributi» 46 Difesa attiva, il Sud s’è desto 48 Le schede delle aziende 52
speciale in campo per la difesa Edagricole e Asnacodi Italia insieme: gestione del rischio come strumento di lavoro di Simone Martarello e Sara Vitali Contro clima e fitopatie la guerra si può vincere Oltre trecento partecipanti U na panoramica su tutte le “armi” oggi a disposizione degli imprenditori agricoli per combattere contro avversità climatiche, to in frutteto dove erano state allestite sette stazioni tematiche. Nella prima si è parlato deli obiettivi del miglioramento genetico del- al primo fitopatie, infestazioni parassitarie e crisi di le pomacee e dei portinnesti. La genetica può dei due eventi mercato. Una giornata in frutteto, la prima in offrire delle risposte ai cambiamenti climatici in campo dedicati presenza dopo due anni di stop a causa della (es. resistenza al freddo, siccità, ristagni idrici, alle tecnologie pandemia, dove si è parlato di strumenti assi- curativi e tecnologie di difesa attiva indispen- scottature frutti, salinità)? «Le gelate tardive primaverili possono avere conseguenze di- di difesa attiva sabili per progettare e costruire una strategia sastrose in fioritura e durante l’allegagione (T e agli strumenti di gestione del rischio in grado di tutelare gli critica -2/-6 °C a seconda della specie) – ha assicurativi sforzi che i frutticoltori fanno ogni giorno per portare a casa i raccolti e quindi un reddito a- spiegato Roberto Gregori dell’Unibo. Può portare alle necrosi dell’apparato fiorale e/o per la frutticoltura. deguato che li ripaghi del loro lavoro. malformazioni dei frutti (cinghiature). La re- Il 13 maggio Questo, in estrema sintesi, il significato della sistenza delle piante/fiori alle basse tempe- si replica prima delle due giornate intitolate “In campo rature è un carattere controllato da più geni per la difesa” organizzate da Edagricole insie- (poligenico). Come si possono limitare gli ef- a Castellaneta (Ta) me ad Asnacodi Italia. Oltre trecento gli im- fetti delle basse temperature in fioriture? se- prenditori agricoli presenti a Jolanda di Savoia lezionando varietà: a fioritura medio-tardiva (Fe), nel pereto di Bonifiche Ferraresi. (escape) (es. mele dei gruppi Gala o Fuji), che abbiano una abbondante fioritura (avoidance), Sette tappe per la difesa con ampia scalarità di fioritura (es. varietà di La giornata è cominciata con un tour guida- mele a polpa rossa), utilizzare materiale gene- 38 terra vita n. 14-2022 6 maggio
1 2 3 4 5 1. R oberto Gregori e Massimo Cristofori alla prima tappa del tour dedicata alla difesa 2. G iuseppe Barbieri di Ibf Servizi spiega A livello di portinnesti invece, gli obiettivi del le azioni e quindi i risultati, applicando rispo- il funzionamento della sensoristica e breeding sono: adattamento alle condizioni ste modulari e proporzionate a specifiche si- l’importanza dell’agrometeorologia ambientali (es. resistenza al freddo); adatta- tuazioni, con ricadute in termini di efficacia, di 3. L a terza tappa ha avuto come focus mento alle condizioni pedoclimatiche (es. risparmio di risorse, di impatto ambientale. A- l’irrigazione di precisione 4. Claudio Tassinari di Idrologica ristagni idrici, siccità, calcare); resistenza a spetti ben evidenziati da Giulio Perulli, dell’U- 5. Gioele Chiari patogeni e parassiti (es. colpo di fuoco batte- nibo, che ha mostrato alcuni sensori-frutto, da rico); regolare la vigoria della pianta; regolare Andrea Bertolini di RadarMeteo che ha illu- l’entrata in produzione della pianta (precocità); strato il funzionamento di una stazione me- regolare l’attività pollonifera; migliorare la mol- teorologica, e Giuseppe Barbieri di Ibf che tiplicazione in vivaio. ha spiegato il funzionamento di sensori suolo, tico che si è adattato ai paesi freddi, in grado di Massimo Cristofori di Salvi Vivai ha presen- stazioni meteo, fototrappole e Dss. resistere a -40 °C (genotipi siberiani). tato il progetto di impianto del pereto messo Il monitoraggio agrometeorologico e l’impie- Un altro effetto del cambiamento climatico a dimora quest’anno nei frutteti di Bonifiche go dei sistemi di supporto decisionale, oltre sono le scottature dei frutti, soprattutto in Ferraresi e i nuovi portinnesti di melo Geneva che per una difesa fitosanitaria di precisione, ambienti a elevata irradiazione luminosa (es. che hanno una resistenza ai freddi. sono fondamentali per la gestione efficiente Sud Africa) e in ambienti con elevate tempera- Il secondo focus ha riguardato stazioni agro- della risorsa acqua. Una necessità sempre più ture estive (es. Sud Europa). A tal proposito c’è meteorologiche e Dss per una gestione mirata impellente visto lo scenario idrologico defici- l’Hot Climate Program (Hcp) è un programma del frutteto. L’andamento agrometeorologico tario in cui ci muoviamo. In Emilia-Romagna, di miglioramento genetico avviato nel 2002 ha ripercussioni sulla gestione agronomica: l’acqua stoccata nel sottosuolo, normalmente dall’Irta (Spagna) e dalla Plant & Food Rese- lavorazioni, trattamenti fitosanitari, fertilizza- accessibile alle colture, presenta quantitati- arch (nuova Zelanda) con l’obiettivo di svilup- zioni, irrigazioni. La disponibilità di dati me- vi che vanno da -150% a -200% rispetto alla pare nuove varietà di mele e pere adattate alle teorologico-climatologici rappresentativi e media storica del periodo. L’Agenzia regio- aree di coltivazione con temperature elevate. consistenti permette di ottimizzare le scelte, nale Prevenzione Ambiente Energia (Arpae) n. 14-2022 6 maggio terra vita 39
speciale in campo per la difesa Agabiti, Asnacodi: «L’Europa cambi rotta sulla politica agricola» «Noi ce la stiamo mettendo tutta, sulle scelte di politica agricola dell’Ue allevamenti alle grandi industrie? Il questo la politica agricola ha l’occa- ma l’Europa deve dare una mano il presidente di Asnacodi Italia Alba- settore è già molto sotto pressione sione di tornare a essere centrale all’agricoltura cambiando strate- no Agabiti nel suo intervento che e mettiamo ulteriori vincoli?». e all’interno di essa si inserisce la gia sulla Pac e sull’energia. Veniamo ha chiuso il convegno a Jolanda di Agabiti ha poi sottolineato come il gestione del rischio. «Ok le assicu- da due anni di pandemia, ora c’è la Savoia. Agabiti ha precisato che la cambiamento geopolitico in atto a razioni e la difesa attiva per con- guerra. Durante l’emergenza Covid richiesta «non è di alleggerire gli a- causa della guerra in Ucraina stia trastare i cambiamenti climatici ma non ci sono mancate le tecnologie, ci spetti ambientali della Pac che sono indebolendo l’Europa e più in gene- bisogna guardare anche al merca- sono mancate le mascherine». Non anche un elemento di competitività rale l’Occidente. to: servono garanzie sulla continu- ha usato giri di parole per esplicitare della nostra agricoltura. Però come Perciò, secondo il presidente di Col- ità dei contratti e su una soglia di il punto di vista del mondo agricolo si fa, ad esempio, ad assimilare gli diretti Umbria, in un contesto come prezzo minimo». S.M. 6 7a 7b 6. Nella quarta fermata del tour si è parlato di sistemi di difesa antigelo: irrigazione antibrina, ventole e bruciatori 7. a) Mirco Carrelli mostra i dati raccolti sull’impiego delle ventole. b) Una ventola antibrina installata nel frutteto di Mirco Carrelli 8. I bruciatori Idrologica 9. I l nuovo impianto di pero presso Bonifiche Ferraresi 8 9 segnala come il contenuto idrico dei terreni è oggi inferiore alla norma (soprattutto nel settore nord-est del ferrarese), mentre nelle falde superficiali si registrano livelli che sono generalmente tipici delle estati più siccitose. Di come affrontare il miglioramento della ge- stione irrigua, dalle strategie d’intervento al- le tecnologie per il monitoraggio del sistema ambiente-suolo-pianta, ne hanno Stefano Anconelli e Gioele Chiari, del Cer. La quarta fermata è stata dedicata a uno de- gli aspetti più critici per la frutticoltura emi- liano-romagnola negli ultimi anni: le gelate tardive. Tecnici ed esperti hanno illustrato i sistemi di difesa da predisporre all’interno del Mirco Carrelli, imprenditore agricolo e socio le piante (è possibile inoltre utilizzare le ven- frutteto: gli impianti di irrigazione antibrina, Agrintesa (esperto di ventole): «Perché instal- tole anche per altri scopi quale per esempio Marco Tommasini di Cai ha spiegato il fun- lare una ventola antibrina? Per diversi motivi rimescolare l’aria durante l’impollinazione, e- zionamento degli irrigatori per antibrina so- in realtà: ha la massima efficacia sia in caso di liminare l’umidità in determinati periodi ecc.); il prachioma e sottochioma Irritec, ma anche le gelata per irraggiamento sia nel caso di gelata frutteto rimane accessibile dopo il loro utilizzo ventole e altre fonti di calore. Interessanti le per avvezione; protegge un’ampia superficie; (ciò non è possibile nel caso dell’irrigazione evidenze sull’impiego delle ventole portate da è possibile asciugare l’umidità presente sul- antibrina); un solo operatore può gestire con 40 terra vita n. 14-2022 6 maggio
ha parlato Luca Corelli Grappadelli dell’U- 10 11 nibo portando l’esempio del meleto “Demo Site” realizzato nell’azienda sperimentale del Dipartimento di Scienze e Tecnolgie Agro-A- 10. Paolo Arrigoni 11. Simone Corradi limentari (Distal) dell’Università di Bologna, nel 12. L a sesta tappa è stata quale sono state adottate tutte le innovazioni dedicata al frutteto tecnologiche proposte dal “S3O-Smart, Spe- smart S3O cialized, Sustainable Orchard” un progetto fi- 13. S trumenti assicurativi al centro della settima e nanziato dal programma Por Fesr Emilia-Ro- ultima tappa del tour magna 2014/2020. 14. Un momento del Nella settima e ultima tappa si è parlato di convegno pomeridiano strumenti assicurativi grazie agli interventi di Alex Martinelli, direttore Asrecodi, Ezio Bo- retto di Gi&Bi Broker e Alessandro Bellini di VH Italia. Oggi una strategia di gestione del ri- 12 13 schio completa si costruisce utilizzando tutti gli strumenti a disposizione. Le polizze age- volate e i fondi mutualistici da soli non posso- no bastare, ma sono fondamentali in un’otti- ca di gestione integrata e diversificazione. In quest’ottica è appena stato approvato il nuo- vo piano di gestione del rischio per il 2022 con molte novità che riguardano soprattutto i fondi mutualistici e le polizze parametriche. A ciò si aggiunge la sperimentazione del fondo nazionale Agricat per le avversità catastrofali. Il convegno Nel pomeriggio, dopo il pranzo, si è svolto un 14 convegno durante il quale sono stati fatti ap- profondimenti tecnici, economici ed agrono- mici sulle tecnologie di difesa attiva viste in campo durante la mattinata, si è parlato nel dettaglio di polizze agevolate e fondi mautua- listici e, nel corso di una tavola rotonda, si è inquadrata la gestione del rischio in un con- testo di filiera. A rendere ancora più concreti i ragionamenti fatti, le esperienze di alcuni im- prenditori agricoli che nelle loro aziende han- no scelto di fare della gestione del rischio un vero e proprio strumento di lavoro. Tre i con- cetti chiave emersi durante la discussione: 1. Programmazione: un’efficace strategia di gestione del rischio non si improvvisa, va programmata. 2. Diversificazione: non esiste un solo stru- facilità un numero elevato di macchine (con il bene in considerazione le diverse esigenze mento che protegge a 360 gradi, un piano di controllo da remoto si possono controllare le fisiologiche delle diverse colture, realizzati e difesa efficace si compone di più elementi. macchine anche su appezzamenti lontani)». manutenuti con attenzione. In campo era visi- 3. Formazione e informazione: per pro- Molti i vantaggi, in termini di innalzamento del- bile l’impianto predisposto per la copertura del grammare e diversificare bisogna conoscere le temperature all’interno del frutteto, riscon- pereto con reti Agrinova e componenstistica quali sono e come funzionano le opportunità trati anche dall’impiego dei bruciatori Idrolo- Arnoplast e Bonvini pali illustrati da Simone che si hanno a disposizione, bisogna formarsi gica illustrati da Claudio Tassinari. Corradi. Accanto a queste soluzioni Arrigo- e informarsi. Agli imprenditori agricoli spetta Il quinto cantiere è stato allestito con reti an- ni ha allestito un impianto monofilare con reti il compito di essere curiosi e disponibili a cer- tigrandine, antipioggia e antinsetto. Forse lo Protecta e reti antidrosophila, ben illustrate da care le informazioni, a Edagricole come casa strumento più potente per contrastare le av- Giuseppe Netti, agronomo di Arrigoni. editrice e ad Asnacodi come associazione versità climatiche e le fitopatie, ma gli impianti La sesta proposta presentata ai partecipanti fornitrice di servizi quello di crearle e renderle di copertura – come ha spiegato Davide Ne- è stata un prototipo di frutteto smart. Infatti, al disponibili. Il 13 maggio a Castellneta (Ta), si ri dell’Università delle Marche – hanno costi cambiamento climatico si può rispondere con svolgerà una giornata gemella dedicata alla importanti, quindi vanno progettati tenendo tecnologie 4.0, specializzate e sostenibili. Ne frutticoltura del Sud Italia. n. 14-2022 6 maggio terra vita 41
speciale in campo per la difesa Analisi economica per reti monofila e monoblocco anti grandine e anti insetto di Alessandro Palmieri e Rino Ghelfi* Coperture sui pereti, investimenti complessivi, ha visto ridurre del 40% la resa media del triennio 2019/2021 ri- spetto al periodo 2012/2018, in un contesto di i conti tornano se… generale difficoltà per l’intero comparto frut- ticolo regionale (dati Istat). Diverse sono le cause, sia di natura climatica, sia fitopatologica. Dal punto di vista climati- co, gli impianti hanno dovuto fronteggiare ri- levanti fenomeni di gelate primaverili, cui sono seguiti ripetuti eventi grandinigeni, talvolta e- Prezzo riconosciuto dal mercato alla frutta stremi. Anche la siccità estiva, da alcuni anni a ed eventuali contributi Psr per l’acquisto questa parte, è un fattore di rilevante criticità meteorologica. Sul versante fitopatologico, il delle protezioni le variabili più importanti pero è tra le specie frutticole più colpite da- gli attacchi di cimice asiatica, i cui danni sono stati particolarmente gravi nel 2019 e 2021, poiché la difesa è, come noto, estremamente difficile. A ciò si è aggiunto un forte incremen- to della virulenza anche per due patologie di radicata presenza, come la Psilla e la macu- latura bruna. In questo contesto, così come per la frutticol- tura in generale, anche per il pero è dunque sempre più difficile pensare a una gestione in assenza di protezioni che aiutino a fronteggia- re le problematiche. Coperture a confronto In particolare, per contrastare i danni provoca- ti da grandine e insetti patogeni sono dispo- nibili diverse forme di copertura degli impianti che vanno dalle tradizionali reti anti grandine alle più innovative soluzioni multitasking che offrono anche una protezione dagi insetti. Queste ultime sono declinate, a grandi linee, in due tipologie: una di tipo monoblocco, che ricopre l’intero impianto e una di tipo monofi- lare, che ricopre invece uno a uno i singoli filari. Per ciascuna soluzione, oltre all’efficacia a- Pereto protetto con reti gronomica, è la sostenibilità economica a multitasking antibrina, antigrandine e antinsetto monofilari determinarne il successo e la possibilità di Il pero è una delle colture arboree di maggior rilievo per l’Italia che, in condizioni ordinarie, può vantare un’offerta fino a 750.000 tonnel- diffusione. Per tale ragione, si propone una simulazione dei prevedibili costi di produzio- ne da sostenere in impianti protetti con le tre late, pari al 10% circa della produzione mon- tipologie di copertura. diale (Cina esclusa) e a un terzo di quella Ue. La metodologia adottata per i calcoli è l’analisi Le ultime tre campagne, tuttavia, si sono costi-ricavi, un metodo di tipo finanziario che concluse con risultati molto negativi, con u- prevede la definizione dei prevedibili flussi di na produzione di poco superiore a 350.000 t cassa dell’investimento lungo l’intera sua du- nel 2019 e di appena 200.000 t nel 2021 (dati rata e la successiva attualizzazione degli stes- Faostat e Wapa). si tramite un saggio di interesse, considerato L’Emilia-Romagna, regione di riferimento per del 2%. In tale modo, si può pervenire alla de- la pericoltura nazionale con i 2/3 circa degli finizione di valori soglia di prezzo che rendono 42 terra vita n. 14-2022 6 maggio
tab. 1 Parametri economici di riferimento per gli impianti analizzati (€/ha) Impianto scoperto Copertura anti grandine Copertura multitasking Copertura multitasking (benchmark) monoblocco monofilare Costo della copertura* - 24.000 32.000 37.000 Flussi medi di costo** 16.000 16.000 15.900 15.400 *inclusivo di materiali e montaggio **in anno di piena produzione (con resa di 28 t/ha) Fonte: elaborazione degli autori tab. 2 Variabili rilevanti nella definizione dei flussi di costo medio annuo in piena produzione Impianto scoperto Copertura anti grandine Copertura multitasking Copertura multitasking VARIABILE (benchmark) monoblocco monofilare Efficacia anti-insetto non prevista Infezioni fungine ordinaria - Risparmio agrofarmaci - - Assicurazione anti-grandine prevista Gestione annua (apertura/chiusura) non prevista Velocità trattamenti ordinaria - - Praticità/Manutenzione* ordinaria *per gli impianti coperti è stata considerata una sostituzione completa delle reti dopo 10 anni Legenda: variazione aumentativa dei costi variazione diminutiva dei costi Fonte: elaborazione degli autori positivi gli indicatori che ne derivano, in par- copertura confrontate. I valori si riferiscono i casi, tale costo oscilla attorno a 16.000 €/ha ticolare, il Valore Attuale Netto (attualizzazio- a inizio 2022 e, come rilevabile, variano da e risulta definito dalle diverse combinazioni di ne dei flussi di cassa all’anno zero). Con tale 24.000 €/ha per il tradizionale impianto anti impiego di materie prime, manodopera e mac- metodo si dà il giusto peso anche all’aspetto grandine, a 32.000 €/ha per la copertura mul- chinari preventivabili in funzione delle diverse finanziario, da non sottovalutare per investi- titasking monoblocco, fino a 37.000 €/ha per modalità di gestione degli impianti. menti che prevedono un ingente esborso ini- quella monofilare. Nella medesima tabella Anche questo valore si presenta di difficile ziale e un ritorno economico piuttosto lento sono riportati i costi medi annui di gestione, definizione per via delle molteplici variabili date le tempistiche biologiche delle piante in fase di piena produzione, ipotizzabili per gli che lo definiscono. In particolare, sulla base arboree. impianti analizzati e per uno standard privo di di confronti con tecnici agronomici e della let- I risultati che ne derivano sono da intendersi copertura quale termine di confronto. In tutti tura di studi in merito, i parametri economici come rappresentativi di una situazione riconducibili alla gestione di un impianto sco- media, considerando che esiste una perto sono stati utilizzati come benchmark di pluralità di soluzioni tecnologiche riferibili a riferimento e, su questi, sono state apporta- ciascun tipo di copertura in grado di variare te le modifiche in aumento e in diminuzione considerevolmente i costi da computare. mediamente ipotizzabili per la gestione degli Altrettanta variabilità si può registrare impianti coperti, come da schema in tabella 2. in funzione della dimensione e della Infine, non inferiore quanto ad aleatorietà e, conformazione degli impianti da proteggere, quindi, difficoltà di previsione è la resa produt- così come diversificata può essere la tiva attribuibile agli impianti con le coperture gestione annua in funzione dell’ambiente analizzate. pedo-climatico. Prima dell’ultimo triennio di crisi, la resa me- Le simulazioni sono state fatte su un impianto dia di Abate Fétel in Emilia-Romagna aveva a fusetto di Abate Fétel (2.850 piante/ha) di un oscillato da 16 a 32 t/ha, con una media di 25 ettaro di estensione e di forma squadrata. La (dati Cso Italy 1998/2018). Basandosi su valori durata considerata è di 20 anni, di cui tre di potenzialmente raggiungibili da impianti ge- fase di allevamento. Relativamente alle coper- stiti in modo altamente professionale, unica ture considerate, ci si è riferiti a soluzioni prive strada percorribile per tentare di recuperare di automazione. Per quanto concerne la tipo- una sostenibile marginalità economica, è sta- logia a monoblocco, si prevede la copertura to scelto un valore benchmark di riferimento anche della capezzagna laterale. pari a 30-32 t/ha. Considerando poi l’efficacia potenziale delle tre coperture contro la cimi- Facciamo due conti ce asiatica (Si vedano i risultati del progetto In tabella 1 sono riportati i costi medi iniziali “Alien Stop”, sezione difesa, a cura di Stefano Impianto di pere Abate Fétel con reti da computare per l’acquisizione e il montag- antigrandine monoblocco Caruso, Consorzio Fitosanitario di Modena), gio delle strutture relative alle tre tipologie di parassita attualmente non contrastabile in n. 14-2022 6 maggio terra vita 43
speciale in campo per la difesa modo del tutto efficace con i soli mezzi chi- fig. 1 Valore attuale netto al variare del prezzo di produzione mici, soprattutto nelle annate più virulente, Fonte: elaborazione degli autori nonché la permanente aleatorietà produttiva per gli altri fattori di crisi, è stata fissata una resa media prudenziale di 28-30 t/ha per l’im- Scoperto (benchmark) Copertura anti-grandine Copertura multitasking monoblocco Copertura multitasking monofilare pianto con copertura multitasking monofilare, 160 che appare come la protezione più efficace contro la cimice (80-90% di contenimento), 140 di 26-28 t/ha per la protezione monoblocco 120 (50-80% di efficacia) e di 23-25 t/ha per la rete 100 anti-grandine (30-45% di efficacia). VAN (.000 euro/ha) 80 Risultati 60 Le rese medie considerate, come intuibile, 40 influiscono in modo rilevante sui risultati pre- vedibili. In particolare, sulla base di quanto 20 osservato, l’impianto con protezione monofi- 0 lare evidenzia un valore soglia (Valore Attua- 0,65 0,70 0,75 0,80 0,85 0,90 0,95 1,00 1,05 1,10 -20 le Netto uguale a zero) di 0,74 €/kg, l’impianto con monofilare si colloca attorno a 0,81 €/kg e -40 quello con semplice antigrandine, nonostante -60 il minor costo iniziale della copertura, si atte- Prezzo alla produzione (euro/kg) sta a 0,84 €/kg (fig. 1). Tali valori rappresen- tano di fatto il costo di produzione inclusivo degli oneri finanziari degli impianti analizzati, fig. 2 Abate Fétel, prezzo alla produzione per calibro e categoria ovviamente da considerarsi valido nell’ipotesi Fonte: elaborazione degli autori su listini cooperative ortofrutticole di mantenimento delle condizioni attuali. L’impianto benchmark privo di coperture evi- 2015 2016 2017 2018 denzia, naturalmente nella situazione teorica 1,20 in cui fossero raggiunte le rese potenziali di cui sopra, un valore soglia di 0,68 €/kg. Con le protezioni multitasking, pertanto, l’aggravio di 1,00 costo si posiziona fra 6 e 13 cent/kg, rispet- Prezzo alla produzione (euro/kg) tivamente per il monofilare e il monoblocco. Tali valori sono da considerarsi nell’ipotesi in 0,80 cui il costo della copertura sia a totale cari- co dell’impresa, mentre con una comparte- media ponderata: 0,61 €/kg cipazione pubblica alla spesa del 50%, nor- 0,60 malmente prevista dai Psr, l’aggravio di costo è limitato a 3-8 cent/kg rispettivamente per 0,40 monofilare e monoblocco. Addirittura, qua- lora la copertura delle spese salga all’80%, il valore soglia dell’impianto monofilare si ri- 0,20 durrebbe praticamente al livello di un impianto scoperto. 0,00 Il futuro della pericoltura 55/60 in partita 55/60 a parte 65/70 70/75 75/80 80+ Dalle simulazioni emerge un aggravio di costo piuttosto contenuto per gli impianti coperti, soprattutto per quelli più efficaci contro la ci- superiore a 0,60 €/kg, considerando la pon- ro, ammettendo di riuscire a tornare su livelli mice. Il contenuto maggior esborso depone derazione dei prezzi attribuiti ai vari calibri per produttivi ordinari, sarà quella di mantenere chiaramente a favore della diffusione della co- la ripartizione media del raccolto in Emilia-Ro- anche le quotazioni su livelli più sostenuti ri- pertura, naturalmente considerando il mante- magna (fig. 2). Tali valori risultavano, di fatto, spetto al passato, magari in aggiunta ad un nimento dell’attuale situazione caratterizzata insostenibili anche considerando rese e costi miglioramento qualitativo della produzione. dalle criticità di cui si è detto. pre-crisi, tanto che la pericoltura regionale ha Diversamente, sarà difficile pensare a un fu- Permane, tuttavia, nel mercato un evidente o- perso circa 7.500 ettari dal 2010 a oggi. turo per la pericoltura, anche in presenza di stacolo da valutare: prima degli ultimi tre anni Le ultime campagne hanno assistito a forti ri- opportune e funzionali coperture. di grave crisi dell’offerta, difatti, il mercato re- alzi delle quotazioni, giustificate naturalmente *Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari – munerava Abate Fétel con una media di poco dalla scarsità dell’offerta e la sfida per il futu- Università di Bologna 44 terra vita n. 14-2022 6 maggio
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speciale in campo per la difesa Il presidente di Ania Umberto Guidoni spiega come rilanciare il settore di Simone Martarello «Assicurazioni condizionate dal sistema dei contributi» Chiesto un maggior coinvolgimento delle compagnie nella definizione del Pgra. Ok al Fondo AgriCat, ma la svolta saranno le index based P acchetti assicurativi meno rigidi, una sinergia pubblico-privato per allargare la base assicurativa e quindi spalmare il ri- a una scarsa cultura assicurativa, in parte al fatto che il sistema delle agevolazioni condi- ziona fortemente la domanda assicurativa, schio, permettendo alle compagnie poiché l’agricoltore chiede una polizza con di offrire prodotti più mirati le caratteristiche e i requisiti necessari per sulle esigenze degli agricol- ottenere il contributo, e alla rigidità dei pac- tori a costi minori. Sviluppo chetti assicurativi previsti dal Pgra. Ma que- delle polizze parametri- ste combinazioni non sempre corrispondo- che grazie alle tecnologie no alle preferenze degli agricoltori. Un’offer- digitali e conseguente ta meno vincolata e più libera consentirebbe taglio della burocrazia alle compagnie di modulare le coperture in e dei tempi di rimborso. base alle effettive necessità degli agricolto- Questa la ricetta per ri e li incentiverebbe a coprirsi anche contro rilanciare il settore rischi oggi non considerati. Questa diversi- delle assicurazioni ficazione consentirebbe alle compagnie di agricole secondo sviluppare un’offerta più completa. Quanto il presidente di A- ai costi, sarebbero più bassi se si riuscisse a nia (Associazione incrementare la platea degli assicurati. nazionale fra le imprese assicu- Quanto conta la burocrazia nello scarso ratrici) Umberto appeal delle assicurazioni e cosa si po- Guidoni. trebbe fare per semplificare? Il sistema di gestione dei rischi introdot- Il settore delle to dall’Ue e previsto dalla Pac ha una certa polizze assicura- complessità burocratica, in primis per il Pai. tive agevolate è in A questo si aggiungono le difficoltà di coor- affanno. Nonostan- dinamento tra gli enti coinvolti nei flussi infor- te gli incentivi pub- mativi: Mipaaf, Agea, e Caa, che ha implicato blici e gli eventi clima- alcune inefficienze. Per semplificare la fase di tici avversi sempre più controllo per l’erogazione del contributo, dal frequenti, solo il 9% delle 2021 sono stati introdotti nel Pgra gli Stan- aziende agricole si assi- dard value, i valori unitari massimi assicura- cura. Secondo lei è più u- bili ai fini dell’agevolazione pubblica. Sono dei na questione di costi o di parametri di controllo per l’erogazione del scarsa sensibilità verso lo contributo e sono stati introdotti per snellire strumento? gli adempimenti burocratici in capo ai bene- Il poco interesse è in parte riconducibile ficiari, alleggerire le procedure di controllo in 46 terra vita n. 14-2022 6 maggio
capo all’Autorità di gestione del Psrn 2014- vanzato proposte che riteniamo indispensa- 2020 e aa Agea, oltre ad abbattere i tempi bili per garantire la sostenibilità del sistema, necessari alla gestione delle domande di so- «Per i danni gravi non si può ma non sono state accolte. Abbiamo chiesto stegno e all’erogazione dei contributi. che ragionare in termini di interventi a favore della diffusione delle po- sistema, coinvolgendo un numero lizze index based. Rimangono da sciogliere Le tecnologie digitali possono aiutare a quanto più ampio possibile di alcune criticità che ne frenano la diffusione, semplificare e ridurre i costi? assicurati. Per raggiungere una ma riteniamo di estremo interesse lo svilup- Possono essere d’aiuto nella diffusione tra massa critica il più velocemente po di questi prodotti. gli agricoltori della cultura della prevenzione possibile per i rischi come e gestione del rischio. Inoltre, una soluzione Cosa pensa del Fondo mutualistico na- grandine e gelo è necessaria innovativa già adottata dal settore, che può zionale AgriCat? Può essere la soluzione la collaborazione pubblico- andare incontro alle esigenze assicurative per rendere sostenibile il sistema della del mondo agricolo sono le polizze indiciz- privato» gestione del rischio per le imprese agri- zate o index based. Tali coperture vengono cole? Vede la possibilità di sinergie tra da molti esperti del settore considerate una Fondo e compagnie? possibile soluzione per risolvere il problema Serve la collaborazione di tutti gli stakehol- della sostenibilità del sistema assicurativo, der. Proprio per questo Ania ha già da tempo non solo con riferimento ai rischi agricoli ma quali Ania non può entrare. È ben noto che avviato interlocuzioni con le Organizzazioni anche per terremoti e alluvioni. Le polizze gli ultimi due anni sono stati caratterizzati da del settore agricolo per individuare possibili index based consentono, infatti, di godere un quadro meteoclimatico particolarmente sinergie. Quello che occorre definire è il li- di una maggiore flessibilità e di un elevato avverso che ha impattato anche il settore as- vello istituzionale del ruolo e delle attività in grado di personalizzazione delle coperture. sicurativo. Come si evince dalla statistica as- capo al settore assicurativo. Ricordiamo che Inoltre, permettono di avere benefici anche sociativa, la sinistrosità del comparto risulta il contributo del settore assicurativo sarà es- nella fase liquidativa, dal momento che l’uti- più marcata negli ultimi 10 anni (2011-2020) senziale nella gestione operativa dei sinistri lizzo di strumenti certificati sull’andamento in cui il loss ratio medio di periodo è stato del per il nuovo fondo mutualistico nazionale, degli eventi avversi permette un più rapido 93%, mentre nel periodo 2002-2010 è stato garantendo un elevato livello di servizio gra- risarcimento del danno. del 74%. A livello territoriale ci sono certa- zie alle competenze già maturate. Inoltre, le mente delle Province caratterizzate da una assicurazioni potranno svolgere alcune fun- Oltre a una scarsa adesione degli agricol- sinistrosità media (su 10 anni) superiore a zioni fondamentali per garantire l’efficacia del tori negli ultimi anni c’è una “fuga” delle quella complessiva media, ma questa viene modello e stimolare la crescita del mercato di compagnie di riassicurazione dal mercato compensata dalla sinistrosità più contenuta riferimento come, ad esempio, la consulenza italiano. registrata in altre zone. Proprio per questa agli agricoltori, per lo sviluppo della cultura L’aumento dei danni degli ultimi anni sta ren- ragione è fondamentale, soprattutto in que- del rischio, valorizzando le competenze delle dendo l’attuale sistema di coperture non più sto settore, il concetto di mutualità del rischio compagnie e la capillarità delle agenzie. Per economicamente sostenibile. Come è ormai che è raggiungibile attraverso il ricorso allo quanto attiene ai rischi medi, invece, il setto- ben noto, la crescente frequenza e intensità strumento assicurativo da parte di un nume- re potrà svolgere un importante ruolo nella degli eventi catastrofali ha comportato per- ro quanto più ampio possibile di agricoltori su promozione e nello sviluppo del sistema di dite economiche consistenti anche per il set- tutto il territorio nazionale. polizze agevolate per i rischi frequenza ed tore assicurativo e riassicurativo. Questo ha integrative in una logica di “mercato”. Grazie compromesso l’equilibrio del comparto e ha Il sistema diventa sostenibile se il rischio ad una maggiore mutualità le compagnie po- indotto i principali riassicuratori a uscire dal viene condiviso. Qualche suggerimento? trebbero, inoltre, sviluppare un’offerta com- mercato dei rischi agricoli, con conseguente Per i danni gravi non si può che ragionare in pleta ed efficace e promuovere la diffusione drastica riduzione della capacità assicurati- termini di sistema, coinvolgendo un numero di “coperture di filiera” modulari, dedicate alla va. Il ruolo delle riassicurazioni è fondamen- quanto più ampio possibile di assicurati. In protezione degli attori attivi su diverse fasi tale soprattutto in considerazione dell’attua- considerazione della scarsa propensione ad della filiera agroalimentare. le scenario, in quanto, ripartendo il rischio assicurarsi e della necessità di raggiungere su una platea di assicurati molto più ampia, una massa critica il più velocemente possi- La frutticoltura è il settore più colpito da- sono in grado di prevedere più nel dettaglio bile per questi rischi è necessaria la collabo- gli eventi climatici avversi e dalle fitopa- le perdite attese e consentono di assicurare razione pubblico-privato. tie. Ormai un piano strutturato di gestione rischi difficilmente assicurabili con sistemi del rischio non può prescindere da stru- tradizionali. In una recente uscita pubblica lei ha la- menti di difesa attiva. Può essere questa mentato una scarsa attenzione alle pro- la strada giusta? Molte compagnie stanno riducendo la poste del mondo assicurativo nel tavolo Sosteniamo da sempre l’adozione di misure capacità assuntiva, in modo particolare istituzionale deputato a discutere il Pgra, di prevenzione, che contribuiscono a mitiga- in alcuni territori e per alcuni prodotti, Un ci può spiegare meglio? re il rischio. Inoltre, considerata la riduzione di esempio su tutti: chi assicura contro il ge- Da diverso tempo Ania chiede una profonda capacità assicurativa dovuta alla frequenza lo le drupacee in Romagna? modifica del sistema delle coperture agricole con la quale si verificano gli eventi, l’utilizzo di Sono decisioni prese delle imprese nell’ambi- agevolate nonché del Pgra. Anche quest’an- strumenti di difesa attiva è sempre più d’at- to della propria autonomia contrattuale, sulle no in sede di Commissione Pgra abbiamo a- tualità. n. 14-2022 6 maggio terra vita 47
speciale in campo per la difesa Crescono gli ettari di frutteti protetti da grandine, gelate e piogge intense di Giuseppe Francesco Sportelli temperature alte hanno causato danni diffusi sull’uva da tavola. Durante i primi giorni di a- gosto 2021 le temperature hanno superato abbondantemente i 40 °C». Grandine prima di tutto Le colture che Mastrosimini segue maggior- mente sono l’uva da tavola e le drupacee. «Per quello che vedo quotidianamente, i viti- coltori sono stati i più lungimiranti. Hanno ini- ziato molto presto a coprire gli impianti di uva da tavola con le reti per proteggere i grappoli e la vegetazione non solo dalla grandine ma, se sono molto fitte, anche dal vento forte. Dopo sono passati alla copertura con teli pla- Difesa attiva stici per la protezione dalle avversità biotiche conseguenti alla bagnatura del grappolo, tra cui principalmente la botrite». Attualmente l’uva da tavola è una coltura pro- Il Sud s’è desto tetta per quasi il 100% da reti antigrandine. Ma negli ultimi anni anche le superfici coltiva- te a drupacee, come albicocco, pesco e net- tarine, protette con reti antigrandine stanno aumentando notevolmente. «In alcune zone meridionali, dove le produzioni sono elevate, si stanno realizzando molti impianti di drupa- cee coperti con reti, grazie anche al sostegno Quasi il 100% dei filari di uva G elate tardive, grandine, piogge molto in- tense in estate, siccità, venti forti. Sono gli eventi climatici, sempre più espressi co- dato dai piani operativi realizzati mediante le Op. Caso a parte è il ciliegio, per il quale i costi per la realizzazione di impianti anti-cracking da tavola coperto me fenomeni estremi, che mettono a dura sono molto elevati. Le strutture, infatti, aventi da reti, aumenta prova le coltivazioni frutticole nel Sud Italia, altezze più alte rispetto a quelle per l’uva da l’attenzione in Sicilia e Sardegna e sollecitano i frutticol- tavola, devono essere adeguatamente rin- per le drupacee. tori ad approntare sistemi di difesa attiva. Una sollecitazione che, sostiene Giacomo forzate per resistere ai venti molto intensi che si verificano principalmente in aprile-giugno Il nodo dei ceraseti Mastrosimini, agronomo dello studio Gra- nel territorio pugliese». per, viene accolta con crescente interesse. «Negli ultimi dieci anni i fenomeni estremi più Pioggia quanto mi costi frequenti sono stati le gelate tardive. Grossi Quando si parla di cracking il primo pensiero problemi hanno creato piogge molto inten- va al ciliegio, a cui bastano veramente po- se in estate, periodo che, nel Mezzogiorno, chi millimetri di pioggia per riportare danni dovrebbe essere caratterizzato dalla caduta seri, rileva Mastrosimini. «La cerasicoltura di pochi millimetri di pioggia al mese. Eppure pugliese ha bisogno di rinnovarsi molto ve- nello stesso tempo si sono verificate anna- locemente per poter essere al passo con le te estremamente siccitose e calde, come il nuove tecniche di produzione, a partire dalle 2021. Chi ne ha subito maggiormente le con- varietà, coltivando quelle con frutti che fa- seguenze sono le colture non irrigue. Invece cilmente raggiungono e superano i 28 mm gli impianti frutticoli irrigui non hanno regi- di diametro, passando per forme di alleva- strato eccessivi danni, poiché le strutture mento grazie alle quali si riescono a racco- pubbliche e private di approvvigionamento gliere i frutti quasi completamente da terra e idrico hanno garantito l’acqua irrigua anche arrivando alle strutture anticracking. Infatti, se con difficoltà, soprattutto durante l’ultimo molte delle nuove varietà a grande pezzatu- mese prima dell’autunno. Oltre alla siccità, le ra sono particolarmente sensibili al cracking, 48 terra vita n. 14-2022 6 maggio
Più vale il frutto, meglio si protegge Quanto più alto è il valore economico- commerciale del frutto, tanto più attenti e costosi sono i metodi di difesa attiva approntati dai frutticoltori, commenta Domenico Annicchiarico, agronomo dello studio Floema Consulting. «Chi coltiva kiwi lo fa in filiera con “club” gestori a livello internazionale delle più importanti cultivar, per cui è obbligato a dotare l’impianto di rete antigrandine per proteggere i preziosi frutti. Invece su melograno le coperture con rete sono rare. Gli agrumi non sono mai stati coperti, ma adesso, con l’introduzione di varietà brevettate, sempre più spesso gli impianti vengono coperti. Anche per evitare danni da gelate gli impianti di kiwi sono dotati di sprinkler sotto chioma, per impedire che la temperatura scenda sotto 0 °C. Anche sugli agrumi, nell’arco jonico tarantino, si adottano gli sprinkler, ma in pochi casi, perché il consumo di acqua non Vigneto coperto con reti è compensato dal prezzo di arance che proteggono dalla grandine e clementine. Ultimamente impianti e dalle piogge (Rutigliano - Ba) alternano a lunghi periodi siccitosi. Le fonti di antibrina sono stati posizionati in approvvigionamento idrico sono i consorzi giovani avocadeti in Sicilia e Calabria». di bonifica che erogano acqua proveniente G.F.S. dagli invasi e le reti idriche pubbliche e pri- perciò è imprescindibile coprire gli impianti vate che attingono acqua dal sottosuolo a con telo antipioggia. Oltre alle ciliegie, alcune profondità di 800-1.000 metri. In questi ca- varietà di pesco e albicocco possono subire si i costi sono elevatissimi se non proibitivi per migliorare l’efficienza idrica è costituita cracking da pioggia, ma con intensità minore. per colture a basso reddito. Una soluzione dai Dss, strumenti in grado di calcolare con Per queste colture, però, salvo casi isolati, le precisione la restituzione idrica della coltura. coperture antipioggia non sono in grado di Con facilità consentono di capire di quanto ammortizzare l’investimento fatto. Per l’uva ridurre gli apporti di acqua irrigua, preziosa da tavola invece i teli vengono utilizzati già da risorsa, o semplicemente di migliorarne la diversi anni per la protezione dalle malattie e distribuzione. Un esempio è il Dss BluGrape, anche per evitare lo spacco che può colpi- specifico per l’irrigazione dell’uva da tavola re alcune varietà in post-invaiatura dopo le e da vino, con un grado di accuratezza tale piogge». da essere in grado di calcolare i volumi irrigui tenendo conto anche della varietà coltivate». Scacco al gelo con i Dss Negli ultimi anni le gelate stanno diventando Coltivare contro vento sempre più frequenti. «Perciò alcuni agricol- Il vento forte in Puglia è un’avversità climatica tori stanno iniziando a sperimentare vento- sempre esistita. Negli ultimi anni la frequenza le per evitare l’inversione termica dei bassi è sicuramente aumentata ma ci sono poche strati o sistemi in grado di generare fumo. armi a disposizione per ridurne i danni, con- Sono tuttavia strumenti ancora poco utiliz- clude Mastrosimini. «Sugli impianti di uva da zati perché i fenomeni sono relativamente tavola è ricorrente il problema del danneg- recenti, per cui si sta valutando il loro possi- giamento dei teli, così come la rottura dei bile ammortamento nel bilancio aziendale. Gli germogli se l’uva viene coltivata sotto rete. impianti antibrina sono invece difficilmente Per le drupacee invece il danno maggiore è la applicabili per via delle basse portate dispo- necrosi provocata dallo sfregamento e dallo nibili che non sarebbero in grado di proteg- sbattimento di rami e foglie sui frutti. Per l’uva gere grandi estensioni». da tavola il telo antipioggia preserva anche Negli ultimi dieci anni ci sono state più annate dal vento, mentre sulle drupacee purtroppo con precipitazioni estive sopra le medie che Impianto antibrina su giovane avocadeto si può fare ben poco. Pochi sono gli esempi il contrario. «Si tratta di precipitazioni spesso in Sicilia di realizzazione di frangivento naturali o arti- dannose per le piante e i frutti, che a volte si ficiali nel Meridione». n. 14-2022 6 maggio terra vita 49
2a Tappa: TARANTO Masseria Fruttirossi Contrada Terzo Dieci, Castellaneta (TA) IN CAMPO 13 MAGGIO PER LA DIFESA 2022 ore 10.00- 16.30 Strategie di prevenzione per proteggere il tuo raccolto e il tuo reddito Main sponsor: PROGRAMMA ORE 09.30 ACCREDITO PARTECIPANTI ORE 13.00 PRANZO offerto dagli organizzatori ORE 10.00-13.00 TOUR GUIDATO IN FRUTTETO A cura di: Sara Vitali, giornalista Edagricole ORE 14.30-16.30 CONVEGNO • 1a TAPPA: La genetica La gestione del rischio come strumento di lavoro Portinnesti e varietà per rispondere Aspetti tecnici ed esperienze al cambiamento climatico ORE 14.30 • 2a TAPPA: Supporto decisionale SALUTI Stazioni agrometeorologiche e Dss Davide De Lisi, imprenditore agricolo per una gestione mirata del frutteto ORE 14.40 • 3a TAPPA: Irrigazione e fertirrigazione Una nuova prospettiva per la gestione del rischio Risparmio idrico ed efficienza produttiva Andrea Berti, direttore Asnacodi Italia con l’irrigazione e la fertirrigazione di precisione ORE 14.50 • 4a TAPPA: Sistemi di difesa attiva Gestione del rischio: l’approccio Sistemi di copertura, irrigazione antibrina della Regione Puglia e attività in corso e ventole contro patogeni e avversità climatiche ORE 15.00 • 5a TAPPA: Strumenti assicurativi La difesa attiva al Sud Polizze agevolate e fondi mutualistici Fabio Gaetano Santeramo, Dipartimento di Scienze agrarie, per proteggere il raccolto e il reddito alimenti, risorse naturali e ingegneria Università di Foggia
ORE 15.10 • Giuseppe De Filippo, presidente Anbi Puglia Coperture, analisi su costi e redditività, • Steno Fontanari, MPA Solutions aspetti tecnici e agronomici: il caso del ceraseto • Michele De Lisi, imprenditore agricolo Alessandro Palmieri, Dipartimento di Scienze e tecnologie agroalimentari, Università di Bologna ORE 16.10 Assicurazioni agevolate ORE 15.20 e il nuovo fondo mutualistico nazionale Le coperture su ciliegio, aspetti tecnici e agronomici Camillo Zaccarini Bonelli, Ismea Stefano Lugli, Dipartimento di Scienze della vita, Università di Modena e Reggio Emilia ORE 16.20 Fondi mutualistici, l’esempio delle olive da olio A seguire: Elia Del Pizzo, Unaprol CASE HISTORY: video Arrigoni ORE 16.30 CONCLUSIONI ORE 15.40 Albano Agabiti, presidente Asnacodi Italia TAVOLA ROTONDA: sostenibilità, nuove tecnologie e gestione del rischio Modera: Simone Martarello, giornalista Edagricole Partecipazione GRATUITA previa iscrizione Iscriviti subito: https://bit.ly/3pZvvgE Per info: eventi.edagricole@newbusinessmedia.it L’evento è valido come riconoscimento di CFP-Crediti Formativi Professionali per gli iscritti al: • Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati • Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali • Collegio dei Periti Agrari e dei Periti Agrari laureati 1 CFP all’ora (l’evento è stato caricato sulla piattaforma online del CNPAPAL e risulta già autorizzato) È prevista una visita allo stabilimenti di trasformazione LOME. Per prenotazioni: eventi.edagricole@newbusinessmedia.it Organizza: Partner: Partner tecnici: www.lomesuperfruit.com In collaborazione con: Silver sponsor: Media partners: Con il patrocinio di:
speciale in campo per la difesa LE SCHEDE DELLE AZIENDE Tante soluzioni su misura per proteggere i frutteti Fructus, Biorete e Protecta pere – come la Cydia Pomonella – se installata di Arrigoni risposte efficaci sui laterali del frutteto. A questi vantaggi im- mediati, se ne aggiungono altri che contribui- contro insetti, malattie virali, scono in maniera determinante a migliorare le pioggia e grandine rese. Le reti Fructus® sono concepite per otti- mizzare il microclima, riducendo la tempera- tura media giornaliera e aumentando l’umidità D a maggio a settembre si decide l’annata frutticola. In questo periodo si concen- trano sia i problemi legati agli insetti, sia quelli relativa. Questi effetti creano condizioni favo- revoli per la crescita e la fruttificazione delle pomacee. La chiusura laterale del frutteto connessi al meteo, come piogge eccessive aggiunge poi una protezione efficace contro o grandine. Puntare sulle soluzioni Arrigoni uccelli e diversi tipi di insetti. Di conseguenza, per la protezione del frutteto, come Fructus®, anche la riduzione delle malattie è notevole, in Biorete® e Protecta®, può rivelarsi una scelta quanto proprio gli insetti sono tra i principali me la soluzione ideale per le colture soggette lungimirante ed efficace. vettori della loro diffusione. Inoltre, la riduzio- al cracking o particolarmente sensibili a ma- Mele, pere, pesche, albicocche e ciliegie sono ne dell’intensità della luce durante il periodo lattie fungine. Protecta® protegge anche da tra i frutti preferiti dai consumatori di tutto il di maturazione, in combinazione con gli effetti brinate tardive, grandine, vento, insetti e sole. mondo, accanto a banane e agrumi. La con- microclimatici, influiscono positivamente sul- correnza del mercato, tuttavia, richiede una la dimensione del frutto, sugli attributi senso- Stop ai parassiti produzione molto attenta, per minimizzare i riali e sulla composizione organolettica delle Anche il pesco è oggi limitato da diversi paras- fattori che possono incidere su rese e quali- pomacee. siti, spesso vettori di altri virus patogeni. Tali tà. Tra questi c’è la grandine, i cui effetti conti- problemi si acuiscono particolarmente nelle nuano a farsi sentire. Basti pensare che in Italia L’“ombrello” varietà medio-tardive e tardive, dove insetti nel 2021 già a metà luglio erano stati registrati Protecta® è invece lo schermo multifunzio- come Ceratitis Capitata e Drosophila Suzukii oltre 400 eventi estremi. ne in singolo strato realizzato totalmente in possono causare danni significativi, dati an- Hdpe con un’elevata resistenza meccanica che i loro alti tassi di riproduzione. Gli schermi Schermo potente e lunga durata, che protegge dagli effetti ne- Biorete® realizzati da Arrigoni si contraddistin- Arrigoni risponde a queste problematiche, in gativi della pioggia sulle piante riducendo il guono per la grande efficacia anche in questo primo luogo, con la gamma di reti antigrandi- suo passaggio del 90%, mantenendo buone contesto: la particolare conformazione, infatti, ne Fructus®. Una proposta efficace non solo condizioni di permeabilità all’aria. Il tessuto fit- crea una barriera fisica contro i parassiti e il per la grandine, ma anche contro gli attacchi tissimo di Arrigoni è frutto di oltre 100 test di conseguente sviluppo di eventuali virosi. Al di alcuni degli insetti più insidiosi per mele e laboratorio e in campo, e oggi si presenta co- contempo, si realizza un migliore microclima anche rispetto al semplice film plastico e si riduce in modo decisivo anche la necessità del ricorso ad agrofarmaci, per un ambiente Ceraseto più salutare e una qualità della frutta più ele- coperto vata. Infine, per i climi particolarmente caldi, è con rete disponibile Biorete Air Plus®, un sistema con Protecta® monofili ancora più sottili per garantire sia una schermo migliore ventilazione, sia una protezione effi- multifunzione cace anche contro i parassiti più piccoli. ideale per colture soggette a cracking. In alto rete Fructus® su meleto ARRIGONI www.arrigoni.it 52 terra vita n. 14-2022 6 maggio
La migliore offerta sicurativo deve essere una figura dinamica, in costante evoluzione, in possesso di una profonda e aggiornata conoscenza del set- per gestire i rischi tore, del mercato e dello specifico campo assicurativo in cui opera. Solo così può pro- porre soluzioni assicurative sempre innova- tive e calibrate sulle necessità delle diverse imprese agricole. Al passo con i tempi I servizi di Assiteca Agricoltura partono dal- la verifica e confronto dei costi assicurativi e dell’adeguatezza delle coperture esistenti per poi individuare quella più idonea alle esi- genze del cliente, operando con le più impor- tanti compagnie di assicurazione del settore, per la costruzione di un pacchetto assicura- tivo personalizzato. In materia di polizze agevolate per l’agricoltu- ra, in particolare, il panorama assicurativo è in continuo progresso e orientato a favorire nuove soluzioni con diversi livelli di portata della garanzia. Le offerte si moltiplicano, gli operatori cercano di differenziarsi con nuovi prodotti e servizi, le regolamentazioni cam- biano, le avversità atmosferiche e le calamità naturali sono sempre più frequenti e impre- vedibili. Assiteca Agricoltura è pronta a raccogliere queste nuove sfide, a stare al passo con le trasformazioni del mercato, consapevole di avere con sé una squadra di specialisti e collaboratori di primo livello. Si tratta di una grande azienda che veste un ruolo comples- so e versatile: se da una parte pone una cura Specializzata nel settore grandine, Assiteca A ssiteca è il più grande gruppo italiano nella gestione dei rischi d’impresa e nel brokeraggio assicurativo. Nata nel 1982, è particolare al bilanciamento del portafoglio nella gestione della propria offerta, dall’altra aiuta il cliente a orientarsi in un mercato così propone soluzioni quotata a Piazza Affari – Euronext Growth complesso in cui rischia di perdersi, condu- su misura Milan. cendolo verso la soluzione più adatta a lui e in base alle esigenze Attraverso una metodologia di lavoro che in- alle condizioni più vantaggiose. tegra analisi, consulenza e intermediazione, La società ha sedi a Verona, Firenze, Porde- delle aziende agricole Assiteca adotta un approccio innovativo alla none e, tramite una rete di collaboratori com- gestione dei rischi aziendali: partendo dalla merciali, opera su tutto il territorio nazionale. mappatura dei rischi, identifica le principali Grazie alla crescita degli ultimi anni è oggi aree critiche e le priorità di intervento, per poi uno dei principali intermediari specializzati disegnare la struttura ottimale di gestione e nel settore grandine e altre avversità atmo- affiancare il cliente nel percorso di preven- sferiche e, per diversi assicuratori, rappre- zione, mitigazione e protezione. senta il primo intermediario di riferimento nel Assiteca Agricoltura porta avanti l’impegno settore. del gruppo nel settore delle assicurazioni per l’agricoltura con un team in grado di offrire servizi di alta qualità e professionalità ad a- ziende agricole, cantine vinicole, consorzi, cooperative, imprese di stoccaggio e tra- sformazione, e associazioni di categoria. A causa della particolarità dei rischi in agri- coltura e delle evoluzioni normative in ma- ASSITECA teria di assicurazioni agevolate, il broker as- www.assiteca.it n. 14-2022 6 maggio terra vita 53
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