Il vulcano Ischia Studi sulla radioattività nell'isola d'Ischia - Convegno sul prof. Paolo Gasparini

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Il vulcano Ischia Studi sulla radioattività nell'isola d'Ischia - Convegno sul prof. Paolo Gasparini
Il vulcano Ischia
                          Studi sulla
                          radioattività
                          nell’isola d’Ischia

 Convegno sul prof. Paolo Gasparini
          Agostino Mazzella
Biblioteca Antoniana, 22 ottobre 2016
Il vulcano Ischia Studi sulla radioattività nell'isola d'Ischia - Convegno sul prof. Paolo Gasparini
Primi studi della radioattività
                                  sull’isola d’ischia

                                               Terme della Regina
                                               Isabella Lacco Ameno

Friedrich Ernst Dorn
(1900)

Karl Oswald Engler (1906)                   Madame Marie Curie (1918)
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• Il Radon è un gas nobile radioattivo, prodotto dal
decadimento del Radio, che a sua volta proviene dal
decadimento dell’Uranio.

 • Il Radon è incolore ed inodore, solubile in
     acqua.

• Decade con un tempo di dimezzamento (in cui la
quantità di materia si dimezza) di circa 4 giorni
originando discendenti radioattivi solidi.

• Il Radon è dannoso a causa dei prodotti di
disintegrazione che, quando vengono inalati, con la
respirazione si fissano negli alveoli polmonari.
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Il decadimento alfa
• Una particella  contiene 2 protoni e 2 neutroni
                                                     4
                                                     2   α He
                                                          4
                                                          2
      222
       88   Rn  He 
                    4
                    2
                              218
                               86   Po

• molto ionizzante e modesta capacità di penetrazione nella
  materia:
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il Radon ed i suoi figli …

                   Polonio-218          Polonio-214
 Uranio-238       3.1 min (RaA)       163.7 msec (RaC’)
  4.5E9 y         emettitore alfa      emettitore alfa

                            Bismuto-214
  Radio-226                19.9 min (RaC)
   1600 y                  emettitore beta
                                               Piombo-210
                   Piombo-214            22.3 y (RaD) attraverso
                   27 min (RaB)            processi beta - alfa
 Radon-222        emettitore beta
   3.825 d
emettitore alfa
                                         decade in Piombo-206
                                         stabile (non radioattivo)
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La catena
      del torio …

          Invece Pb-210
          decade in 22 y

10h
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Gli studi di P. Gasparini sulla
          radioattività dell’isola d’Ischia

 Afred Rittmann (1926-1934)

                              Paolo Gasparini ( 1961-1964 )

Giuseppe Imbò (1939-1940)
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Gli studi di P. Gasparini sulla radioattività dell’isola

    5 zone di alta radioattività :
   • due nella zona di Lacco Ameno (una direzione NESW, Terme Regina
   Isabella e l’altra con direzione perpendicolare l’insenatura di San Montano)

   • margine dell’Epomeo

   • Cartaromana

   • zona di Cava Scura - Maronti.
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Gli studi di P. Gasparini sulla radioattività dell’isola d’Ischia
Ma come si può spiegare una concentrazione così elevata di questi
elementi radioattivi nelle rocce isolane ?
Il prof. Gasparini ha individuato una correlazione tra questi ed il
contenuto di silice delle rocce. La sua spiegazione: le lave isolane si
sono differenziate dal magma iniziale, con un basso contenuto di Si,
attraverso un processo di cristallizzazione.
Man mano che il magma si raffredda cristallizzano prima i minerali a
più alta temperatura di solidificazione, come i silicati di ferro, che
sono più densi del liquido residuo e tendono a precipitare sul fondo
della camera magmatica, così il liquido si arricchisce di silice.
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Gli studi di P. Gasparini sulla radioattività dell’isola d’Ischia

Ma nel liquido residuo andranno a concentrarsi anche gli elementi che,
avendo caratteristiche incompatibili col processo di cristallizazione, non
sono riusciti ad entrare nelle strutture reticolari dei minerali (tra questi il
Th e l’ U ) che non potendo essere inglobati nelle strutture cristalline si
concentrano invece nel liquido residuo.
Gli studi di P. Gasparini sulla radioattività dell’isola d’Ischia
                                            Man mano che il magma
                                       si raffredda le concentrazioni
                                       dei minerali delle terre rare e
                                       di U e Th hanno più elevata
                                       concentrazione.

                                         Con l’aumento della
                                     temperatura aumenta la
                                     frazione di radon emessa
                                     dalla roccia.
Gli studi di P. Gasparini sulla radioattività dell’isola d’Ischia
     L’emissione di Rn da una roccia, oltre a dipendere dalla
 temperatura, dipende molto dallo stress procurato sul campione
 roccioso, come è stato evidenziato dal prof. Gasparini in uno studio
 degli anni ottanta (il grafico evidenzia un picco nei conteggi in
 corrispondenza del carico di rottura del campione.

                                              Il rilascio del Rn da una
                                           roccia uranifera è simile a
                                           quello di una spugna
                                           bagnata che strizzata libera
                                           acqua proporzionale alla
                                           compressione subita.
Gli studi di P. Gasparini sulla radioattività dell’isola d’Ischia
                                                Le perforazioni sull’isola,
                                            hanno mostrato temperature
                                            superiori ai 100°C a poche
                                            centinaia di metri di
                                            profondità, in queste
                                            condizioni praticamente
                                            tutto il Radon emesso dalle
                                            rocce viene trasferito. Nella
                                            risalita in superficie incontra
                                            falde più fredde, nelle quali
                                            entra in soluzione. Ma il
    Il rilascio del Rn dall’acqua termale   trasporto da parte dell’acqua
dipende dalla temperatura: a 60°C il        sotterranea di questo gas
90% del Rn viene completamente              non consente lunghi percorsi.
liberato dall’acqua.
Il radon arriva in superficie …
Le frequenti e disomogenee fratture superficiali facilitano la migrazione del gas
verso la superficie. Questa è la ragione principale per cui le sue concentrazioni
in ambienti chiusi possono variare notevolmente da un posto all’altro dello
stesso territorio.

Anche i materiali usati nelle costruzioni, che contengono percentuali variabili di Rn
222, in funzione della loro granulometria, possono contribuire in modo
significativo ad incrementare la concentrazione di Radon negli edifici.
Dosimetria del radon
• Per le misure della concentrazione di radon in aria l’unità di misura
  usata è : il Bq/mc becquerel per metro cubo, che sta ad indicare il
  numero di disintegrazioni nucleari al secondo, contenute in un metro
  cubo d’aria.
• La norma italiana (DM 241/2000) prevede una concentrazione massima
  di 400 Bq/mc all’interno degli edifici con obbligo di bonifica oltre i 500.
IL RISCHIO RADON PER
                                   LA SALUTE UMANA

CONCLUSIONI del ICRP n. 115 del 2010
(55) The present review and analysis of the epidemiology of radon leads to the following
conclusions: … studies of residential radon exposures that radon and its progeny
can cause lung cancer. For solid tumours other than lung cancer, and also for leukaemia …
 The three pooled residential case–control studies in Europe, North America, and China gave
similar results and showed that the risk of lung cancer increases by at least 8% for an increase
in radon concentration of 100 Bq/m3 (Lubin et al., 2004; Darby et al., 2005; Krewski et al., 2006).
Concentrazioni di Rn in abitazioni dell’isola d’Ischia
(misure 2007-2014)
                               •La concentrazione media di Rn in
                               abitazioni isolane poste a piano terra o
                               interrato è stata 370 Bq/mc

                               •La concentrazione media di Rn in
                               abitazioni isolane poste ai piani superiori
                               è stata 194 Bq/mc
Concentrazioni di Rn in abitazioni - isola d’Ischia (2007-2014)
   • In Campania i valori di concentrazione media in door di radon sono maggiori della
   media nazionale e risultano di 97 Bq/mc (contro i 70 Bq/mc della media nazionale).
   (Fonte : Roca 1995)

   •      In this study, the indoor radon concentrations have been measured in 93 dwellings of
          the Penisola Sorrentina, using LR115 detectors. …The annual average indoor radon
          concentrations vary from 25 to 722 Bq/mc, with a mean value of 132 Bq/mc.
       (Fonte : Roca - Oxford University Press 2013)

       •La media delle concentrazioni di Rn nelle
       abitazioni isolane misurate tra il 2008-2014 è
       stata di 247 Bq/mc .
Presenza di Radon nelle acque
                           termali isolane
                                                                                                concentrazione
                      località       sorgente                      tipo di acque                Radon in acqua
                      Ischia Porto   Fornello Fontana              salse                           111 Bq/litro
                      "              Terme Militari                "                                   167

                      Casamicciola   Gurgitiello                   salse bromo iodiche                 969
                                     Scioli                        "                                   938

                      Lacco Ameno    S.Restituta                   "                                  2800
                                     Hotel S.Montano               salse                              1100
                                     Terme Augusto                 salse magnesiache                   762

                      S. Angelo      Aphrodite                     salse bromo-magnesiache             800

                          località            sorgente                      concentrazione Rn
Per confronto
vediamo altre             Merano              terme di Merano                      2000 Bq/litro
sorgenti italiane …       Lurisia             sorgenti Garbarino                       20000
Esposizione al Rn nelle terme ischitane
                    L’ esposizione in ambiente termale è molto legata all’uso dell’ acqua

                           MISURE ESEGUITE nelle A.T.C.:

          • nelle cabine misurate concentrazioni di Rn in aria 74 - 296 Bq/mc
          (dipende molto dalle condizioni di ventilazione locale)
          • nell’idromassaggio concentrazioni di Rn in aria tra 74 - 407 Bq/mc (quasi il
          50% del Rn in acqua si libera per azione meccanica)
          • nella piscina (al chiuso) concentrazioni di Rn in aria tra 68 - 296 Bq/mc (
          dopo 5 gg dal ricambio dell’acqua la concentrazione si dimezza,
          successivamente si stabilizzano i valori minimi indicati)

L’uso di un impianto
efficace di aria forzata
riesce a dimezzare le
concentrazioni in 20
minuti.
Dose di esposizione al Radon
                   dei lavoratori delle terme d’ Ischia
                                   La dose efficace media annua dovuta a radiazioni
                                   in Italia è 2.8 mSv /anno.
                                   Dose limite per i LAVORATORI: 3 - 20 mSv /anno

La stima della dose equivalente annua per il personale lavoratore:
• nelle cabine la media (su 4 anni di misure) è 3,7 mSv/anno
• nell’idromassaggio la media (su 4 anni di misure) è 4,1 mSv/anno
• nel locale piscina (al chiuso) la media (su 4 anni di misure) è 2,3 mSv/anno

     Queste stime di dose sono molto vicine a quelle
effettuate nel 2013 dal Dipartimento di Fisica
dell’Univ. di Napoli per alcune terme dell’isola
d’Ischia (Radon concentrations in air and water in the
thermal spas of ischia Island – Pugliese 2013:
     Muddy room =0.12–3.56 mSv /anno).
•   Prima dei terremoti di Taskent del 1966 e 1967, vi furono
                              vistose anomalie di Rn registrate in pozzi profondi di una
                              vasta area attorno alla zona epicentrale.

                              • Un’interessante anomalia fu registrata a Vulcano
                              nel 1981 dovuta ad una crescita della pressione in
                              profondità associata ad intrusione magmatica.

                              • Anomalie sono state anche registrate presso i maggiori
                              complessi vulcanici (Hawai, Piton de la Fournaise,
                              Etna, El Chichon, Campi Flegrei, ecc…).

Il terremoto di Kobe (magnitudo 7.2) avvenne
sotto il mare il 17 gennaio 1995 .
Furono rilevate anomalie di radon prima del
terremoto.
Sulla possibile correlazione tra anomalie di Rn ed eventi sismici il prof.
Gasparini ( nel 1987 ha pubblicato : “Radon: un precursore dei terremoti?”)
riteneva che il radon non potesse essere considerato un valido precursore dei
terremoti perché secondo le indagini condotte anche da lui le anomalie di
radon sono fenomeni del tutto casuali e non deterministicamente correlabili
ad eventi specifici.

Il Progetto del INGV-DPC 2013 “Short-Term earthquake prediction and
preparation” sta raccogliendo in una banca dati anche le concentrazioni di radon
in suolo e in acqua, coinvolgendo circa 4000 siti d’indagine. Dal 2011 è operante
presso la Solfatara di Pozzuoli un sistema di rilevazione continua attraverso una
catena alfa con spettrometria dei principali figli del Rn: Po218 e Po214. Al
momento non è emersa la possibilità di individuare questo gas radioattivo tra i
precursori di eventi sismici, piuttosto i risultati sono incoraggianti nel ritenere il Rn
un probabile indicatore dell’attività crostale .
Studi sulla radioattività nell’isola d’Ischia
In memoria del prof. PAOLO GASPARINI

                     A conclusione di questa breve ed incompleta
                panoramica sugli studi di radioattività naturale
                nell’isola d’Ischia il pensiero ritorna al caro
                prof. Gasparini, insigne studioso ed appassionato
                i della nostra isola. Lo ha dimostrato non solo
                con le sue ricerche, ma anche per la viva e
                generosa partecipazione a tutte le iniziative
                culturali isolane di questi anni !
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