Analisi del Gender Gap Report 2018 A cura di JobPricing - Zeta Service

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Analisi del Gender Gap Report 2018 A cura di JobPricing - Zeta Service
Analisi del Gender Gap
     Report 2018
 A cura di JobPricing
Analisi del Gender Gap Report 2018 A cura di JobPricing - Zeta Service
Le differenze di genere nel mercato retributivo italiano: dati e
riflessioni

         MILANO, 23-05-2018
Analisi del Gender Gap Report 2018 A cura di JobPricing - Zeta Service
Chi siamo

            JobPricing è la specializzazione di Job Value Human Capital Consulting
                dedicata alla consulenza aziendale in ambito total reward.

L’approccio del total reward considera la retribuzione come una parte di un «sistema di ricompense» funzionali a garantire la soddisfazione e
                                  l’engagement del personale nei confronti del lavoro e dell’organizzazione.
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Chi siamo

             Siamo leader     nei servizi d’indagine e analisi retributiva.
Il nostro database   sulle retribuzioni (https://jpanalytics.it) è ad oggi il più ampio, approfondito ed
                                 aggiornato sulle retribuzioni italiane.

                                                                           Il database viene alimentato da
                                                                                   2 fonti principali:

                          35 INDUSTRY

                                                                      INDIVIDUI                       AZIENDE
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L’ Osservatorio JobPricing

L’Osservatorio JobPricing si propone come punto        di riferimento per
lo studio del mercato del lavoro e delle dinamiche
retributive:
le sue pubblicazioni ne fanno oggi una fra le fonti dati più accreditate in
Italia.
Collabora con le maggiori testate giornalistiche, università, istituti di ricerca
e con numerosi esperti del settore.
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GENDER GAP: UNA PANORAMICA
Analisi del Gender Gap Report 2018 A cura di JobPricing - Zeta Service
Lo stato dell’arte

  «La parità di genere rappresenta uno dei valori fondamentali dell’Unione Europea.
                         Eppure, sul lavoro la realtà è diversa.
Nell’UE le donne, nei vari settori economici, guadagnano in media oltre il 16% in meno
                               all’ora rispetto agli uomini.
        Questo divario retributivo di genere è rimasto stabile negli ultimi 5 anni.
 Al ritmo di cambiamento attuale verrà colmato solo all’inizio del prossimo millenio.”

(Piano d’azione UE per il 2017-19 / Affrontare il problema del divario retributivo di genere; Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo, Al Consiglio e al Comitato Economico
                                                                                  e Sociale Europeo, 20.11.2017)
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Lo stato dell’arte

Secondo le istituzioni UE sono soprattutto tre   fattori che determinano il «Gender Gap»:

  1. LA PERSISTENZA DI UNA DIFFUSA SEGREGAZIONE SUL
     MERCATO DEL LAVORO

  2. L’ESISITENZA DI STEROTIPI SUL RUOLO DELLE DONNE
     NELLA SOCIETA’ NON COMPENSATI DA ADEGUATE
     POLITICHE DI CONCILIAZIONE FRA VITA PROFESSIONALE E
     LAVORATIVA

  3. LA SCARSA TRASPARENZA DELLE RETRIBUZIONI
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Lo stato dell’arte

Le linee   d’intervento   tracciate per gli stati membri al fine di aggredire il «Gender Gap» sono
otto:

 1. Migliorare l’applicazione del principio di parità retributiva
 2. Lottare contro la segregazione occupazionale e settoriale
 3. Rompere il soffitto di cristallo, introducendo iniziative per combattere la
    segregazione verticale
 4. Ridurre gli effetti penalizzanti delle cure familiari
 5. Valorizzare maggiormente le capacità, gli sforzi e le responsabilità delle
    donne
 6. Dissolvere la nebbia, svelando disuguaglianze e stereotipi
 7. Informare sul divario retributivo di genere
 8. Rafforzare la partnership per lottare contro il divario retributivo di genere
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Lo stato dell’arte

In Italia    ci sono stati due interventi normativi specifici che specificamente si sono posti l’obbiettivo di
attuare «azioni positive» contro il divario retributivo di genere:

D.LGS. 198/2006  divieto legale alla discriminazione di genere +               azioni positive           per
contrastare la discriminazione di genere.
Questo decreto fissa in particolare l’impegno a:

«superare condizioni, organizzazione e distribuzione del lavoro che provocano effetti perversi, a
seconda del sesso, nei confronti dei dipendenti, con pregiudizio nella formazione, nell’avanzamento
professionale e di carriera, ovvero nel trattamento economico e retributivo»

D.P.R. 251/2012 & LEGGE 120/2011        «quote rosa»            nelle aziende pubbliche e nei C.d.A. delle
aziende quotate alla Borsa Italiana.
Lo stato dell’arte
 GENDER GAP INDEX
 (WORLD ECONOMIC FORUM)

L’indice misura la capacità   dei singoli paesi di colmare le
differenze di genere
in materia di salute, educazione, partecipazione economica e partecipazione politica
Lo stato dell’arte

GENDER GAP INDEX - L’ITALIA
(WORLD ECONOMIC FORUM)

   In Italia si è sostanzialmente raggiunta la parità di genere al livello di istruzione e di salute,
   mentre sul piano della partecipazione e delle opportunità economiche e della valorizzazione politica siamo ancora piuttosto
                                                            arretrati.
Lo stato dell’arte

In Italia sono gli indici legati alla partecipazione femminile ed alle opportunità
 nella sfera economica ad essere particolarmente carenti ed in particolare quello
                           relativo alla retribuzione a parità di lavoro

  SUB-INDEX                                       SCORE         RANKING
  ECONOMIC PARTECIPATION & OPPORTUNITY:           57,1%         (118°)
  LABOUR FORCE PARTECIPATION:                     73,3%         (89°)
  WAGE EQUALITY FOR SIMILAR WORK:                 48,9%         (126°)
  ESTIMATED EARNED INCOME (PPP, USD$):            51,8%         (103°)
  LEGISLATOR, SENIOR OFFICIALS & MANAGER:         38,3%         (81°)
  PROFESSIONAL & TECHNICAL WORKERS:               83,2%         (86°)
Lo stato dell’arte

                         LA STRUTTURA OCCUPAZIONALE
                                   INDICATORE                               UOMINI       DONNE        TOTALE

                 POPOLAZIONE RESIDENTE AL 31 DICEMBRE (in unità)           29.445.741   31.143.704   60.589.445

                           FORZE DI LAVORO (in migliaia)                    14.889       11.041       25.930
                              OCCUPATI (in migliaia)                        13.349        9.674       23.023
                           TASSO DI OCCUPAZIONE (in %)                       67,1%        48,9%        58,0%
                         TASSO DI DISOCCUPAZIONE (in %)                      10,3%        12,4%        11,2%
                    TASSO DI DISOCCUPAZIONE GIOVANILE (in %)                 25,3%        28,6%        26,7%

In Italia ci sono circa 1,7 milioni di donne in più degli uomini, ma a livello occupazionale i maschi
                                       sono quasi 3,6 milioni in più.

Il divario si è fortemente ridotto negli ultimi 10 anni: le donne occupate sono aumentate del
                                 + 6,5%. Gli uomini si sono ridotti del -3,4 %.

                                                       Fonte: ISTAT 2017
IL SALARY GENDER GAP
Le retribuzioni in Italia

                             La In Italia nel 2017 la retribuzione media è stata di
                             € 29.380 lordi annui
                                              NORD                          CENTRO                                 SUD E ISOLE

                                  Lombardia           € 31.718                                             Campania                  € 26.790

                              Trentino-Alto Adige     € 30.908                                              Abruzzo                  € 26.753

                               Emilia-Romagna         € 30.523     Lazio             € 29.687                Puglia                  € 26.010

                                    Liguria           € 30.138    Toscana            € 28.446                Sicilia                 € 25.857

                                   Piemonte           € 29.943    Marche             € 28.222              Sardegna                  € 25.476

                                    Veneto            € 29.491    Umbria             € 25.980                Molise                  € 25.197

                                 Valle d'Aosta        € 29.315                                             Basilicata                € 24.883

                              Friuli Venezia Giulia   € 28.484                                              Calabria                 € 24.453

                                  RAL MEDIA                      RAL MEDIA                                RAL MEDIA
                                                      € 30.627                       € 28.598                                        € 26.100
                                    NORD                          CENTRO                                  SUD E ISOLE

                                                                                           Fonte: Osservatorio JobPricing - JP Salary Outlook 2018

La Lombardia ha la retribuzione media più elevata
fra le 20 regioni italiane
Le retribuzioni in Italia

                  La struttura retributiva in Italia presenta forti sperequazioni in termini distributivi

                                                                         Il multiplo retributivo di un amministratore
                                                                 delegato rispetto a un operaio può valere in media
                                                                                                       fino a 9,9 volte.

   L’83,7% dei lavoratori guadagna meno di 35mila €;
   Il 6,5% dei lavoratori ha una RAL sopra i 40mila €;
   Solo l’1,0% supera i 100mila €.

Fonte: Osservatorio JobPricing - JP Salary Outlook 2018
Le retribuzioni in Italia

                                              Un dirigente in media ha una
                                               RAL 4 volte superiore a un
                                              operaio, tripla rispetto a un impiegato,
                                                    doppia rispetto a un quadro

   Dopo 3 anni di dinamiche retributive
 comunque superiori all’inflazione e quindi
con recupero di potere d’acquisto, nel 2017
i prezzi (+1,2%) sono cresciuti
 più dei salari (+0,2%), che di
  fatto sono rimasti «piatti»
Le retribuzioni in Italia

Nel c.d. COMPENSATION MIX anche nel
2017 è cresciuto il valore della
retribuzione variabile e il
numero di percettori

Il valore medio della retribuzione
variabile € 1.691 lordi annui per i
percettori.
I dirigenti arrivano a oltre 14.000.
Le retribuzioni in Italia

I servizi finanziari restano
il comparto dove si guadagna
meglio

                               Il commercio è lo spartiacque
                                      del mercato
Le retribuzioni in Italia

L’edilizia ha visto la crescita più
significativa dei salari nel 2017.

Al commercio (GDO e al
dettaglio) spetta la performance
peggiore
Le retribuzioni in Italia

Fra stipendi (RAL) delle micro aziende e
  stipendi della grandi aziende c’è una
     differenza > del 42%
Le retribuzioni in Italia

Laurearsi «conviene».
Il differenziale medio fra Laureati e non
           laureati è del 42,7%
 Fra laureati e non ci sono oltre 12.000
 euro di differenza in termini retributivi
Le retribuzioni in Italia

Le «STEM» sono le facoltà
    più remunerative
  e che garantiscono la maggiore
        crescita retributiva
Le differenze di genere retributive

  Esiste fra donne e uomini un differenza (media) di circa € 3.000 lordi annui (10,4%)

In pratica si può dire che è come se le donne rispetto agli uomini
            iniziassero a guadagnare il 15 di febbraio
                         per il lavoro prestato in un anno
Le differenze di genere retributive

  Le posizioni apicali restano                          OCCUPATI     DIRIGENTI   QUADRI   IMPIEGATI   OPERAI     TOTALE
appannaggio degli uomini che                             Uomini        69%        55%        43%       65%        58%
 sono il 69% dei dirigenti e il 55% dei
                                                         Donne         31%        45%        57%       35%        42%
                                 quadri

  OCCUPATI      DIRIGENTI   QUADRI     IMPIEGATI   OPERAI          Le differenze di genere a livello
                                                                   retributivo sono presenti in modo
   Uomini       103.405 €   54.600 €   32.289 €    25.681 €
                                                                   significativo in tutti i livelli
   Donne         94.315 €   52.494 €   29.513 €    23.183 €

 GENDER GAP       9,6%       4,0%        9,4%       10,8%
                                                                   contrattuali
Le differenze di genere retributive

                                                                             GENDER SALARY
                                     FAMIGLIA PROFESSIONALE
                                                                                 GAP
                                     Direttori - Top Management                   8,4%
                                           Dirigenti Staff                        7,6%
                                       Dirigenti Commerciali                      4,7%
                                          Dirigenti Tecnici                       7,7%
                                         Dirigenti Operativi                      0,7%
Le differenze di genere a livello           Quadri Staff                          4,7%

retributivo sono estese a tutte le      Quadri Commerciali                        4,2%
                                           Quadri Tecnici                         2,6%
famiglie professionali                    Quadri Operativi                        4,8%
                                           Impiegati Staff                        4,7%
                                       Impiegati Commerciali                      2,0%
                                          Impiegati Tecnici                       2,6%
                                         Impiegati Operativi                      4,9%
                                          Operai Generici                         3,9%
                                         Operai Specializzati                     5,5%
Le differenze di genere retributive

I settori con maggiore
presenza di donne sono
quelli con disparità più
elevate a livello
retributivo

5 settori su 7 dove i maschi
guadagnano oltre il 20% in più
delle femmine hanno un alto
livello di occupazione femminile
(>40%)

Fra i settori con gap retributivo
favorevole alle donne solo 1 ha
un elevato tasso di occupazione
femminile
Le differenze di genere retributive

A parità di istruzione esistono ancora
                                                                                                       GENDER SALARY
gap importanti fra uomini e donne.         ISTRUZIONE TERZIARIA            UOMINI         DONNE
                                                                                                         GAP 2017
Inoltre al
        crescere del livello di
                                                       No                  € 28.720      € 26.443          8,6%
istruzione crescono le
                                                       Sì                  € 45.053      € 34.020          32,4%
differenze retributive di
                                                    TOTALE                 € 30.521      € 27.634          10,4%
genere
Il differenziale si spiega soprattutto
                                                                                                       GENDER SALARY
sulla base di due fattori:                   LIVELLO DI ISTRUZIONE          UOMINI        DONNE
                                                                                                         GAP 2017
                                               Scuola dell'obbligo         € 26.317       € 24.236         8,6%
1.   L’accesso «ritardato» delle donne   Diploma di scuola professionale   € 27.195       € 26.247          3,6%
     all’istruzione universitaria         Diploma di media superiore       € 31.618       € 28.049         12,7%
                                                Laurea triennale           € 32.210       € 27.209         18,4%
                                                Master di I livello        € 46.794       € 35.869         30,5%
2.   La preferenza delle donne
                                               Laurea magistrale           € 47.037       € 35.542         32,3%
     (secondo l’OECD) per studi                Master di II livello        € 52.739       € 38.263         37,8%
     umanistici e sociali                            TOTALE                € 30.521       € 27.634         10,4%
Retribuzioni e soddisfazione dei lavoratori

In generale il livello di soddisfazione delle donne è
inferiore a quello degli uomini.
L’ equità interna è il fattore in cui la
percezione dei due sessi è
maggiormente distante

   SALARY SATISFACTION INDEX       UOMINI           DONNE
  SODDISFAZIONE COMPLESSIVA          3,7             3,5
        EQUITÀ INTERNA               5,1             4,4
     COMPETITIVITÀ ESTERNA           4,9             4,8
 PERFORMANCE E RETRIBUZIONE          3,8             3,2
         TRASPARENZA                 4,1             3,8
         MERITOCRAZIA                3,4             2,9
Retribuzioni e soddisfazione dei lavoratori

        43,4%

           Le donne sono molto più
27,4%
           sensibili degli uomini ai temi
           della conciliazione fra tempo del
           lavoro e tempo privato e delle
           relazioni sul posto di lavoro
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