Analisi del Gender Gap Report 2018 A cura di JobPricing - Zeta Service
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Chi siamo JobPricing è la specializzazione di Job Value Human Capital Consulting dedicata alla consulenza aziendale in ambito total reward. L’approccio del total reward considera la retribuzione come una parte di un «sistema di ricompense» funzionali a garantire la soddisfazione e l’engagement del personale nei confronti del lavoro e dell’organizzazione.
Chi siamo Siamo leader nei servizi d’indagine e analisi retributiva. Il nostro database sulle retribuzioni (https://jpanalytics.it) è ad oggi il più ampio, approfondito ed aggiornato sulle retribuzioni italiane. Il database viene alimentato da 2 fonti principali: 35 INDUSTRY INDIVIDUI AZIENDE
L’ Osservatorio JobPricing L’Osservatorio JobPricing si propone come punto di riferimento per lo studio del mercato del lavoro e delle dinamiche retributive: le sue pubblicazioni ne fanno oggi una fra le fonti dati più accreditate in Italia. Collabora con le maggiori testate giornalistiche, università, istituti di ricerca e con numerosi esperti del settore.
Lo stato dell’arte «La parità di genere rappresenta uno dei valori fondamentali dell’Unione Europea. Eppure, sul lavoro la realtà è diversa. Nell’UE le donne, nei vari settori economici, guadagnano in media oltre il 16% in meno all’ora rispetto agli uomini. Questo divario retributivo di genere è rimasto stabile negli ultimi 5 anni. Al ritmo di cambiamento attuale verrà colmato solo all’inizio del prossimo millenio.” (Piano d’azione UE per il 2017-19 / Affrontare il problema del divario retributivo di genere; Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo, Al Consiglio e al Comitato Economico e Sociale Europeo, 20.11.2017)
Lo stato dell’arte Secondo le istituzioni UE sono soprattutto tre fattori che determinano il «Gender Gap»: 1. LA PERSISTENZA DI UNA DIFFUSA SEGREGAZIONE SUL MERCATO DEL LAVORO 2. L’ESISITENZA DI STEROTIPI SUL RUOLO DELLE DONNE NELLA SOCIETA’ NON COMPENSATI DA ADEGUATE POLITICHE DI CONCILIAZIONE FRA VITA PROFESSIONALE E LAVORATIVA 3. LA SCARSA TRASPARENZA DELLE RETRIBUZIONI
Lo stato dell’arte Le linee d’intervento tracciate per gli stati membri al fine di aggredire il «Gender Gap» sono otto: 1. Migliorare l’applicazione del principio di parità retributiva 2. Lottare contro la segregazione occupazionale e settoriale 3. Rompere il soffitto di cristallo, introducendo iniziative per combattere la segregazione verticale 4. Ridurre gli effetti penalizzanti delle cure familiari 5. Valorizzare maggiormente le capacità, gli sforzi e le responsabilità delle donne 6. Dissolvere la nebbia, svelando disuguaglianze e stereotipi 7. Informare sul divario retributivo di genere 8. Rafforzare la partnership per lottare contro il divario retributivo di genere
Lo stato dell’arte In Italia ci sono stati due interventi normativi specifici che specificamente si sono posti l’obbiettivo di attuare «azioni positive» contro il divario retributivo di genere: D.LGS. 198/2006 divieto legale alla discriminazione di genere + azioni positive per contrastare la discriminazione di genere. Questo decreto fissa in particolare l’impegno a: «superare condizioni, organizzazione e distribuzione del lavoro che provocano effetti perversi, a seconda del sesso, nei confronti dei dipendenti, con pregiudizio nella formazione, nell’avanzamento professionale e di carriera, ovvero nel trattamento economico e retributivo» D.P.R. 251/2012 & LEGGE 120/2011 «quote rosa» nelle aziende pubbliche e nei C.d.A. delle aziende quotate alla Borsa Italiana.
Lo stato dell’arte GENDER GAP INDEX (WORLD ECONOMIC FORUM) L’indice misura la capacità dei singoli paesi di colmare le differenze di genere in materia di salute, educazione, partecipazione economica e partecipazione politica
Lo stato dell’arte GENDER GAP INDEX - L’ITALIA (WORLD ECONOMIC FORUM) In Italia si è sostanzialmente raggiunta la parità di genere al livello di istruzione e di salute, mentre sul piano della partecipazione e delle opportunità economiche e della valorizzazione politica siamo ancora piuttosto arretrati.
Lo stato dell’arte In Italia sono gli indici legati alla partecipazione femminile ed alle opportunità nella sfera economica ad essere particolarmente carenti ed in particolare quello relativo alla retribuzione a parità di lavoro SUB-INDEX SCORE RANKING ECONOMIC PARTECIPATION & OPPORTUNITY: 57,1% (118°) LABOUR FORCE PARTECIPATION: 73,3% (89°) WAGE EQUALITY FOR SIMILAR WORK: 48,9% (126°) ESTIMATED EARNED INCOME (PPP, USD$): 51,8% (103°) LEGISLATOR, SENIOR OFFICIALS & MANAGER: 38,3% (81°) PROFESSIONAL & TECHNICAL WORKERS: 83,2% (86°)
Lo stato dell’arte LA STRUTTURA OCCUPAZIONALE INDICATORE UOMINI DONNE TOTALE POPOLAZIONE RESIDENTE AL 31 DICEMBRE (in unità) 29.445.741 31.143.704 60.589.445 FORZE DI LAVORO (in migliaia) 14.889 11.041 25.930 OCCUPATI (in migliaia) 13.349 9.674 23.023 TASSO DI OCCUPAZIONE (in %) 67,1% 48,9% 58,0% TASSO DI DISOCCUPAZIONE (in %) 10,3% 12,4% 11,2% TASSO DI DISOCCUPAZIONE GIOVANILE (in %) 25,3% 28,6% 26,7% In Italia ci sono circa 1,7 milioni di donne in più degli uomini, ma a livello occupazionale i maschi sono quasi 3,6 milioni in più. Il divario si è fortemente ridotto negli ultimi 10 anni: le donne occupate sono aumentate del + 6,5%. Gli uomini si sono ridotti del -3,4 %. Fonte: ISTAT 2017
IL SALARY GENDER GAP
Le retribuzioni in Italia La In Italia nel 2017 la retribuzione media è stata di € 29.380 lordi annui NORD CENTRO SUD E ISOLE Lombardia € 31.718 Campania € 26.790 Trentino-Alto Adige € 30.908 Abruzzo € 26.753 Emilia-Romagna € 30.523 Lazio € 29.687 Puglia € 26.010 Liguria € 30.138 Toscana € 28.446 Sicilia € 25.857 Piemonte € 29.943 Marche € 28.222 Sardegna € 25.476 Veneto € 29.491 Umbria € 25.980 Molise € 25.197 Valle d'Aosta € 29.315 Basilicata € 24.883 Friuli Venezia Giulia € 28.484 Calabria € 24.453 RAL MEDIA RAL MEDIA RAL MEDIA € 30.627 € 28.598 € 26.100 NORD CENTRO SUD E ISOLE Fonte: Osservatorio JobPricing - JP Salary Outlook 2018 La Lombardia ha la retribuzione media più elevata fra le 20 regioni italiane
Le retribuzioni in Italia La struttura retributiva in Italia presenta forti sperequazioni in termini distributivi Il multiplo retributivo di un amministratore delegato rispetto a un operaio può valere in media fino a 9,9 volte. L’83,7% dei lavoratori guadagna meno di 35mila €; Il 6,5% dei lavoratori ha una RAL sopra i 40mila €; Solo l’1,0% supera i 100mila €. Fonte: Osservatorio JobPricing - JP Salary Outlook 2018
Le retribuzioni in Italia Un dirigente in media ha una RAL 4 volte superiore a un operaio, tripla rispetto a un impiegato, doppia rispetto a un quadro Dopo 3 anni di dinamiche retributive comunque superiori all’inflazione e quindi con recupero di potere d’acquisto, nel 2017 i prezzi (+1,2%) sono cresciuti più dei salari (+0,2%), che di fatto sono rimasti «piatti»
Le retribuzioni in Italia Nel c.d. COMPENSATION MIX anche nel 2017 è cresciuto il valore della retribuzione variabile e il numero di percettori Il valore medio della retribuzione variabile € 1.691 lordi annui per i percettori. I dirigenti arrivano a oltre 14.000.
Le retribuzioni in Italia I servizi finanziari restano il comparto dove si guadagna meglio Il commercio è lo spartiacque del mercato
Le retribuzioni in Italia L’edilizia ha visto la crescita più significativa dei salari nel 2017. Al commercio (GDO e al dettaglio) spetta la performance peggiore
Le retribuzioni in Italia Fra stipendi (RAL) delle micro aziende e stipendi della grandi aziende c’è una differenza > del 42%
Le retribuzioni in Italia Laurearsi «conviene». Il differenziale medio fra Laureati e non laureati è del 42,7% Fra laureati e non ci sono oltre 12.000 euro di differenza in termini retributivi
Le retribuzioni in Italia Le «STEM» sono le facoltà più remunerative e che garantiscono la maggiore crescita retributiva
Le differenze di genere retributive Esiste fra donne e uomini un differenza (media) di circa € 3.000 lordi annui (10,4%) In pratica si può dire che è come se le donne rispetto agli uomini iniziassero a guadagnare il 15 di febbraio per il lavoro prestato in un anno
Le differenze di genere retributive Le posizioni apicali restano OCCUPATI DIRIGENTI QUADRI IMPIEGATI OPERAI TOTALE appannaggio degli uomini che Uomini 69% 55% 43% 65% 58% sono il 69% dei dirigenti e il 55% dei Donne 31% 45% 57% 35% 42% quadri OCCUPATI DIRIGENTI QUADRI IMPIEGATI OPERAI Le differenze di genere a livello retributivo sono presenti in modo Uomini 103.405 € 54.600 € 32.289 € 25.681 € significativo in tutti i livelli Donne 94.315 € 52.494 € 29.513 € 23.183 € GENDER GAP 9,6% 4,0% 9,4% 10,8% contrattuali
Le differenze di genere retributive GENDER SALARY FAMIGLIA PROFESSIONALE GAP Direttori - Top Management 8,4% Dirigenti Staff 7,6% Dirigenti Commerciali 4,7% Dirigenti Tecnici 7,7% Dirigenti Operativi 0,7% Le differenze di genere a livello Quadri Staff 4,7% retributivo sono estese a tutte le Quadri Commerciali 4,2% Quadri Tecnici 2,6% famiglie professionali Quadri Operativi 4,8% Impiegati Staff 4,7% Impiegati Commerciali 2,0% Impiegati Tecnici 2,6% Impiegati Operativi 4,9% Operai Generici 3,9% Operai Specializzati 5,5%
Le differenze di genere retributive I settori con maggiore presenza di donne sono quelli con disparità più elevate a livello retributivo 5 settori su 7 dove i maschi guadagnano oltre il 20% in più delle femmine hanno un alto livello di occupazione femminile (>40%) Fra i settori con gap retributivo favorevole alle donne solo 1 ha un elevato tasso di occupazione femminile
Le differenze di genere retributive A parità di istruzione esistono ancora GENDER SALARY gap importanti fra uomini e donne. ISTRUZIONE TERZIARIA UOMINI DONNE GAP 2017 Inoltre al crescere del livello di No € 28.720 € 26.443 8,6% istruzione crescono le Sì € 45.053 € 34.020 32,4% differenze retributive di TOTALE € 30.521 € 27.634 10,4% genere Il differenziale si spiega soprattutto GENDER SALARY sulla base di due fattori: LIVELLO DI ISTRUZIONE UOMINI DONNE GAP 2017 Scuola dell'obbligo € 26.317 € 24.236 8,6% 1. L’accesso «ritardato» delle donne Diploma di scuola professionale € 27.195 € 26.247 3,6% all’istruzione universitaria Diploma di media superiore € 31.618 € 28.049 12,7% Laurea triennale € 32.210 € 27.209 18,4% Master di I livello € 46.794 € 35.869 30,5% 2. La preferenza delle donne Laurea magistrale € 47.037 € 35.542 32,3% (secondo l’OECD) per studi Master di II livello € 52.739 € 38.263 37,8% umanistici e sociali TOTALE € 30.521 € 27.634 10,4%
Retribuzioni e soddisfazione dei lavoratori In generale il livello di soddisfazione delle donne è inferiore a quello degli uomini. L’ equità interna è il fattore in cui la percezione dei due sessi è maggiormente distante SALARY SATISFACTION INDEX UOMINI DONNE SODDISFAZIONE COMPLESSIVA 3,7 3,5 EQUITÀ INTERNA 5,1 4,4 COMPETITIVITÀ ESTERNA 4,9 4,8 PERFORMANCE E RETRIBUZIONE 3,8 3,2 TRASPARENZA 4,1 3,8 MERITOCRAZIA 3,4 2,9
Retribuzioni e soddisfazione dei lavoratori 43,4% Le donne sono molto più 27,4% sensibili degli uomini ai temi della conciliazione fra tempo del lavoro e tempo privato e delle relazioni sul posto di lavoro
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