Chikungunya-Dengue Sorveglianza umana: dati e prospettive - Andrea Mattivi Roberto Cagarelli

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Chikungunya-Dengue Sorveglianza umana: dati e prospettive - Andrea Mattivi Roberto Cagarelli
MALATTIE DA VETTORE IN EMILIA-ROMAGNA:                               Bologna, 17 maggio 2013
PIANO DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO 2013

                           Chikungunya-Dengue
                          Sorveglianza umana: dati e prospettive.

                                          Andrea Mattivi
                                         Roberto Cagarelli

                                          Servizio Sanità pubblica
                                         Regione Emilia-Romagna
Chikungunya-Dengue Sorveglianza umana: dati e prospettive - Andrea Mattivi Roberto Cagarelli
Sommario

¾   Premessa

¾   Situazione epidemiologica

¾   Il sistema di sorveglianza in Emilia-Romagna
      ¾   Sorveglianza entomologica

      ¾   Sorveglianza umana

¾   Valutazione del sistema di sorveglianza

¾   Prospettive per il 2013
Chikungunya-Dengue Sorveglianza umana: dati e prospettive - Andrea Mattivi Roberto Cagarelli
PREMESSA

                      ARBOVIRUS
              Arthropod-borne viruses
Virus mantenuti in natura grazie alla trasmissione biologica
   negli ospiti vertebrati suscettibili, mediata da artropodi
                           ematofagi.

  Crimea e Congo                                                             West Nile
   (Bunyaviridae)                                                           (Flavivirus)

           Toscana                                                     Usutu
         (Bunyaviridae)                                              (Flavivirus)

                          Chikungunya               Dengue 1,2,3,4
                           (Alphavirus)               (Flavivirus)
                                          A. albopictus
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PREMESSA

                    Manifestazioni cliniche

                           CHIKUNGUNYA              DENGUE
Incubazione media   4-7                    5-7
Incub. min - max    1-12                   3-15
Presentazione       F+A ± esantema 50%     F+A ± esantema 30%
Esordio febbre      Brusco improvviso      Brusco improvviso
Durata febbre       3 - 5 g raramente >7   3 - 5 g raramente >7
Artralgia           Severa                 Severa
Artrite             Frequente              Frequente
Dolore Osseo        Incapacitante          Febbre spaccaossa
Trombocitopenia     Modesta                Occasionalmente severa
Emorragie minori    Gengivali              Gengivali, Nasali ecc.
Sindrome da Shock   Mai                    Può avvenire
Sintomi presenti    Nel 85-90% dei casi    In circa la metà dei casi
Immunità (IgG)      A vita                 A vita per quel sierotipo
                                           Possibili reinfezioni con altri
                                           sierotipi con rischio di ADE
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QUADRO EPIDEMIOLOGICO
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EPIDEMIOLOGIA

 Chikungunya – Area a rischio virale

• circa 1,5 miliardi di persone esposte nel mondo
• alcuni milioni di ammalati/anno
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EPIDEMIOLOGIA

                       Dengue – Area a rischio virale

• oltre 2,5 miliardi di persone vivono in Paesi (oltre 100) o aree endemiche
• 50-100 milioni di infezioni/anno
• 500.000 casi/anno di DHF o Dengue con shock che richiedono
  l’ospedalizzazione; il 2,5% di questi si conclude con il decesso     (stime WHO)
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EPIDEMIOLOGIA

Dengue – HealthMap Report (Yellow Book)
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EPIDEMIOLOGIA

Dengue – Diffusione nel tempo
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EPIDEMIOLOGIA

                La diffusione del vettore in Europa

A. albopictus

                                  A. aegypti
EPIDEMIOLOGIA

Casi segnalati - Chikungunya
EPIDEMIOLOGIA

                         Casi segnalati - Dengue

•   Oltre la metà dei casi europei è stato segnalato dalla Germania nel 2008 e 2009. Nel
    2010 circa 1/3 segnalati rispettivamente da Germania e Francia.
•   Incidenza media Europea relativa ai casi confermati è 0.11 casi per 100.000 abitanti
    nel 2008/09, sale a 0.25 nel 2010

•   I tassi di incidenza più elevati si sono registrate in:
    - Svezia (0,79 – 1,08 – 1,62, rispettivamente nel 2008-2009-2010)
    - Finlandia (0,66 – 0,66 – 0,93)
    - Belgio (0,56 – 0,50 – 1,19)
    - Germania (0,33 – 0,36 – 0,73)
EPIDEMIOLOGIA

      Andamento temporale casi confermati

                                                                                                EUROPA
                                                                                                (EU/EEA)

                                                             DENGUE

                  20
                  18
    REGIONE       16
                  14
                  12
EMILIA-ROMAGNA    10
                   8
                   6
                   4
                   2
                   0
                       1999

                              2000

                                     2001

                                            2002

                                                   2003

                                                          2004

                                                                 2005

                                                                          2006

                                                                                 2007

                                                                                        2008

                                                                                               2009

                                                                                                      2010

                                                                                                             2011

                                                                                                                    2012
                                                                        DENGUE
EPIDEMIOLOGIA

       Eventi di trasmissione locale del virus [1/2]

    2007 – EMILIA-ROMAGNA, ITALIA

CHIKUNGUNYA

DAL 04/07/2007 AL 28/09/2007
   247 CASI (217 CONFERMATI, 30 PROBABILI)
      4 PROVINCE COINVOLTE (Ravenna, Forlì- Cesena, Rimini,
                Bologna)

          2010 – NIZZA, FRANCIA

DENGUE

IL 10/09/2010: PRIMO CASO AUTOCTONO IN FRANCIA
                 (6 casi importati tra il 24/07 e il 23/08)

IL 19/09/2010: SECONDO CASO AUTOCTONO.
EPIDEMIOLOGIA

       Eventi di trasmissione locale del virus [2/2]

              2010 – CROAZIA

DENGUE

IL 16/08/2010: PRIMO CASO AUTOCTONO IN CROAZIA
                 (TURISTA GERMANICO CHE HA PERNOTTATO
                 NEL SUD-EST DELLA CROAZIA TRA IL 01/08 E IL
                 15/08)
IL 22/10/2010: SECONDO CASO AUTOCTONO
                 (INDAGINI SIEROLOGICHE HANNO INDIVDUATO
                 INOLTRE 15 INFEZIONI RECENTI)

          2012 – MADEIRA (POR)

DENGUE

DAL 03/10/2012 AL 25/11/2012
   2110 CASI CONFERMATI
      32 CASI IN VIAGGIATORI
IL SISTEMA DI SORVEGLIANZA SANITARIA

         IN EMILIA-ROMAGNA
SORVEGLIANZA

    Rischio di trasmissione e sviluppo dell’epidemia

Il rischio di trasmissione delle malattie trasmesse da vettori è
correlato a due fattori:
         • rischio di introduzione del virus con la presenza di una persona infettata e
           in fase di viremia;

         • rischio di trasmissione del virus attraverso insetti vettori competenti ed
           efficienti (intensità dell’infestazione, caratteristiche eto-biologiche, ecc.).

La possibilità di sviluppo di un’epidemia dipende:
       • dalla presenza del vettore in un territorio e dalla densità e diffusione
         dell’infestazione,

       • dalle abitudini di vita della popolazione, ovvero la capacità degli individui
         e della collettività a collaborare alla riduzione dei focolai di sviluppo larvale e
         dalla disponibilità e dall’utilizzo dei mezzi di protezione individuale contro le
         punture degli insetti.
Cardini del sistema di sorveglianza

1)    Sorveglianza entomologica e lotta alla zanzara tigre, perseguendo la
      massima riduzione possibile della densità di popolazione delle zanzare

2)    Sorveglianza umana: individuazione più precoce possibile dei casi
      sospetti, per attuare immediatamente le misure di controllo finalizzate a impedire
      la trasmissione del virus dalla persona alle zanzare e da queste a un’altra
      persona.

Il sistema di sorveglianza della febbre Chikungunya e della
Dengue deve essere in grado di integrare le informazioni
ricavate dalla sorveglianza sui casi di malattia nell’uomo (2)
con quelle necessarie ad attuare efficaci misure di lotta al
vettore (1), indispensabili per interrompere la catena di
trasmissione della malattia.
Il Piano Regionale dal 2008 al 2012
2008   Î    Piano Regionale sviluppato successivamente
            all’epidemia 2007, caratterizzato da classificazione
            del territorio regionale in aree di rischio, fasi di
            azione e da sorveglianza attiva.

2009   Î    Confermata la fine dell’epidemia 2007, accertata la “non efficiente”
            trasmissione trans-ovarica e non avendo rilevato casi autoctoni sul
            territorio, vengono mantenute le procedure 2008 ma viene
            sospesa la sorveglianza attiva.

2010   Î    Viene esteso il Piano 2009.

2011   Î   Estensione del periodo di sorveglianza, in funzione del periodo di attività del vettore, dal 15
            giugno al 15 novembre, ridefinizione della classificazione di caso probabile e
            individuazione delle misure precauzionali per i familiari addetti all’assistenza di malati di
            Chikungunya o Dengue.

2012   Î   Possibilità di estendere ulterioriormente il periodo di sorveglianza in funzione del periodo
            di attività del vettore, e ampliamento dei criteri di laboratorio per la definizione di caso di
            Chikungunya.
La rete regionale per la sorveglianza

      Istituto                                                                          Dipartimenti di Sanità
  Zooprofilattico                                                                          Pubblica delle
   Sperimentale                 Regione Emilia-Romagna                                      Aziende Usl
Lombardia e Emilia-
    Romagna                        Serv. Sanità pubblica, Serv. Veterinario,
                                         Serv. Strutture Ospedaliere
                                                (Assessorato)

                                           Area Rischio Infettivo
                                  (Agenzia Regionale Sociale e Sanitaria)

Centro Agricoltura
Ambiente “G.Nicoli”                                                                        348 Comuni

                      Centro Emiliano
                         Romagnolo                              Medici di Medicina Generale
                      di Epidemiologia                          Clinici in strutture pubbliche
                                                                Infermieri/assistenti sanitari
                         Veterinaria”

                                                        Regione Emilia-Romagna

                                                        Superficie: 22.117 Km2
                                                        Popolazione: 4.459.246 (al 01/01/2012)
SORVEGLIANZA

 Sorveglianza entomologica - Ovitrappole

        181
                  176                        247
                           227

                              397                  365
                                       408

                                                             250
N° OVITRAPPOLE: 2580
     (ANNO 2012)                                    378

     ™ 259 Comuni monitorati (Comuni totali RER: 348)
     ™ Oltre 100.000 ettari di aree urbanizzate monitorate
     ™ Distanza tra le ovitrappole 200-800 m
     ™ Ovitrappole georeferenziate
     ™ Periodo: 20 settimane (21/05 – 08/10/2012)
     ™ 10 raccolte quindicinali
SORVEGLIANZA

 Sorveglianza entomologica – Risultati 2012

                                 DISTRIBUZIONE
                                    SPAZIALE

DISTRIBUZIONE
 TEMPORALE
SORVEGLIANZA

                                Espressione del rischio

 Numero soglia di uova raccolte con le ovitrappole in funzione del tasso di accrescimento della malattia (R0)

                           Virus CHIK mutato
     6

     5                                                                      ‰   R0
SORVEGLIANZA

          Sorveglianza entomologica - Valutazione

                           PUNTI DI FORZA
• Bassi costi di gestione
• Dati continui per tutta la stagione di sviluppo
• Fornisce informazioni utili nella stima del rischio epidemico di virus quali
  Chikungunya e Dengue
• Strumento fondamentale per le Amministrazioni Locali per valutare
  oggettivamente l’efficacia complessiva delle strategie di prevenzione e
  lotta adottate

                               CRITICITÀ
• Le modalità di gestione in campo del monitoraggio possono influenzare
  in modo determinante i risultati. La correttezza e la standardizzazione
  delle procedure sono fondamentali per avere dati attendibili.
• Attenzione al rispetto dei turni di raccolta
SORVEGLIANZA

                 Sorveglianza umana – Obiettivi

1.   Sorveglianza sanitaria, a fini epidemiologici per la rilevazione dei
     casi importati in periodo di assenza del vettore.

2.   Sorveglianza sanitaria , nelle zone e nei periodi di presenza di
     zanzara tigre (15 giugno-15 novembre), finalizzata:

       ¾      all’individuazione tempestiva di casi PROBABILI e alla
              messa in atto delle misure di controllo per impedire
              eventuali casi secondari

       ¾      all’individuazione di rapida di casi POSSIBILI ed eventuali
              piccoli cluster di casi (due o più casi insorti nell’arco
              temporale di 30 giorni in un’area territoriale ristretta), al fine
              di identificare precocemente un’epidemia autoctona e
              prevenirne lo sviluppo.
SORVEGLIANZA

         Flusso informativo per la sorveglianza umana
                               Periodo di sorveglianza 15/06 – 15/11

    Struttura che identifica    SEGNALAZIONE      Dipartimento             Comuni per attività
      un caso possibile /                        Sanità pubblica             disinfestazione
           probabile                                  AUsl

                                ENTRO 12 H
                                                                   ALERT
   CAMPIONI
   BIOLOGICI

                                                                                Regione
                                               ENTRO 24 H

         Laboratorio di
     riferimento regionale

       CRREM – AOsp di
          Bologna

 CONFERMA
DIAGNOSTICA

        Laboratorio di                                                     Ministero della salute
    riferimento nazionale
        per Arbovirosi
                                                                               CNESPS, Iss

       Dip. MIPI – ISS
SORVEGLIANZA

       Elementi chiave di un Sistema di Sorveglianza
                   efficiente ed efficace

•   Conoscenze relative a presenza, densità e diffusione del vettore
    nel territorio

•   Organizzazione e comunicazione tra gli attori del sistema e
    collegamento efficace con il sistema di disinfestazione

                          9 Segnalazione
                          9 Prelievo
•   Tempestività          9 Diagnosi
                          9 Refertazione
                          9 Eventuale disinfestazione
SORVEGLIANZA

                          Risultati sistema di sorveglianza

      70,0
      60,0                                                                                Casi positivi
      50,0                                                                    VPP =
      40,0                                                                            Totale segnalazioni
VPP

      30,0
      20,0                                                                                 (casi importati)
      10,0
       0,0
                                                                            Proporzione di casi confermati sul
             2008

                        2009

                                          2010

                                                           2011

                                                                   2012
                                                                          totale dei casi probabili individuati dal
                                 Anno inizo sintomi                              sistema di sorveglianza.
                    VPP Periodo di Sorveglianza       VPP Totale
SORVEGLIANZA

Casi segnalati e casi indagati dal laboratorio

       A

   B

                                    Periodo 15/6 – 15/11
                               Casi A        Casi B
                             segnalati     indagati
                            dal medico   con analisi        %
                            curante al   di laborato-
                               DSP            rio
                     2011      35            50            70,0

                     2012      30            40            75,0
SORVEGLIANZA

           Valutazione qualità del Sistema di Sorveglianza
          TEMPO TRA INIZIO SINTOMI E SEGNALAZIONE

                                                                                          40                     36,4

                                                                                          35

                       Componente

                                               Componente
                                               di “sistema”
                                                                                          30

                       soggettiva
                                                                                          25
                                                                                          20
                                                                                                   12                                                      12,8
                                                                                          15                                   10,9           9,5
                                                                                          10
                                                                                           5
                                                                                                                                8             7
                                                                                           0        6             6                                         6
                                                                                                  2008           2009          2010          2011      2012

 Inizio       Inizio
                                                                             t
                                                      Segnalazione                                                       Mediana           Media
viremia      sintomi

          TEMPO TRA SEGNALAZIONE E PRELIEVO
                                    Prelievo

    Sistema + sensibile                                          Sistema + specifico
     + disinfestazioni                                        + rischio di trasmissione        DIFFERENZA GG            2008     2009       2010    2011          2012
                                                                                                        0               73,7        85,7    51,9    47,4          53,3

                                                                                                  tra -1 e 1            84,2        85,7    70,4    89,5          86,7

                                                                                                  tra -2 e 2            94,7     100,0      74,1    89,5          93,3

                                                                                                 più di -2 e 2          5,3         0,0     25,9    10,5          6,7

   -3       -2          -1            0                       1         2         3
                          Data di segnalazione
SORVEGLIANZA

                 Monitoraggio attività di disinfestazione

                  100,0
                    98,0
                    96,0

                    94,0
                    92,0

                    90,0
                               2008            2009            2010           2011            2012
                                                      Annosecondo
                                        Segnalazioni gestite inizio indicazioni
                                                                     sintomi regionali

2008: 5 casi non confermati per cui non si è attivata la                     6     5
           disinfestazione secondo le indicazioni regionali
2010: 3 casi non confermati per cui non si è attivata la                     4                    3
           disinfestazione secondo le indicazioni regionali
                                                                             2                            1      1
2011: 1 caso non confermato per cui non si è attivata la                                  0
           disinfestazione secondo le indicazioni regionali                  0
2012: 1 caso per cui la disinfestazione non è stata effettuata entro
                                                                                 2008    2009   2010    2011    2012
           le 24 h dalla segnalazione
                                                                                         Anno inizio sintom i
OSSERVAZIONI CONCLUSIVE
PROSPETTIVE

                             Prospettive 2013

¾ Il sistema di sorveglianza consolidato,           Poche novità presenti nel
¾ Nessun caso autoctono individuato                Piano 2013 rispetto al 2012
  dal 2007

                            Aree di miglioramento:

  •   Informazione alla popolazione generale sulla malattia, sul vettore e sulle
      misure di protezione personale e la gestione delle aree domestiche.
  •   Informazione specifica ai viaggiatori diretti in aree endemiche sui rischi
      per la salute, sulle misure di protezione personale e su eventuali
      manifestazioni cliniche specifiche al ritorno dal viaggio a rischio.
  •   Formazione e sensibilizzazione dei medici curanti al fine di
      massimizzare la tempestività delle azioni e ottimizzare l’aderenza alle
      indicazioni regionali per il flusso informativo e indurre ad una maggiore
      propensione alla segnalazione dei casi.
  •   Mantenimento della condivisione metodologica e operativa tra gli attori
      della Rete Regionale per la sorveglianza.
GRAZIE PER L’ATTENZIONE!!
Totale casi

     46
              segnalati

           Casi confermati
           dal laboratorio

SI 11
NO 35

Totale
           Disinfestazione

4
2

6
              effettuata

           Esito negativo
     19

19
             entro 24h

            Condizioni
0

          meteo-climatiche

            Notifica in
          periodo di NON
 5
                                                          Emilia-Romagna 2012

11

              attività
16

            stagionale
           zanzara tigre

            Non in fase
1
3

4

             viremica
                              Motivi no disinfestazione

          In contrasto alle
1
1

             indicazioni
              regionali
                                                                            Monitoraggio attività di disinfestazione

0

            Non indicato
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