L'Universal Design for Learning in Educazione Fisica
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Educare.it - SCUOLA L’Universal Design for Learning in Educazione Fisica Carmelo Munafò Dottore di Ricerca in Pedagogia Speciale, Didattica e Ricerca Educativa. Docente di Scienze Motorie e Sportive presso le Scuole Statali di 1° e 2° grado. L’approccio tradizionale verso il curriculum tende ad ignorare la diversità individuale e gli interessi dell’alunno, creando ostacoli all’apprendimento e all'inclusione in Educazione Fisica. La Progettazione Universale per l’Apprendimento (UDL), basata sulla ricerca delle neuroscienze e sul lavo- ro dello psicologo dell'educazione Lev Vygotsky, è un quadro significativo nell’approccio pedagogico per accrescere l’accesso formativo a tutti gli stu- denti. Lo scopo dell’articolo è di esplorare ed analizzare l’UDL nonché le implicazioni didattiche per garantire la partecipazione attiva ed il successo nell'apprendimento di tutti gli studenti in Educazione Fisica, a prescindere dalle loro capacità. Introduzione mizzare i livelli di sfida e di supporto, per soddisfare le esigenze di tutti gli studenti fin Negli ambienti di apprendimento, come dall'inizio» (Cast, 2011, p. 4). le scuole e le università, la variabilità indi- L’UDL è nato negli Stati Uniti negli anni viduale è la norma, non l'eccezione. Quando '80 per progettare edifici e ambienti accessi- i curricola sono progettati per soddisfare le bili nella massima misura possibile a tutti, esigenze di una popolazione di studenti nell’ampio spettro delle capacità funzionali. standard non affrontano la variabilità reale Più tardi, questi concetti sono stati estesi con di coloro che apprendono. Tra questi gli successo al campo dell'istruzione e l’UDL è studenti dotati e talentuosi o con disabilità stato considerato un quadro scientificamen- sono particolarmente vulnerabili. Per rende- te valido per guidare le pratiche educative re i curricola più accessibili e inclusivi, la (Dipartimento di Istruzione USA, 2008), Progettazione Universale per stimolando ad affrontare le "limitazioni" l’Apprendimento propone linee guida che possono «ridurre le barriere, così come otti- © Educare.it (rivista on line - ISSN: 2039-943X) - Vol. 20, n. 3 – Marzo 2020 53
URL: https://www.educare.it/j/temi/scuola/didattica/3947 ambientali all’apprendimento piuttosto che I materiali di solito sono visti come i mezzi solo le "limitazioni" degli studenti. utilizzati per presentare contenuti di ap- prendimento e ciò che lo studente utilizza L’approccio UDL in Educazione Fisica per dimostrare la conoscenza. I materiali dell’UDL offrono strumenti e supporti ne- Sono quattro le componenti altamente in- cessari per accedere, analizzare, organizza- terconnesse in un curriculum dell’UDL: re, sintetizzare e dimostrare la comprensio- obiettivi, metodi, materiali e valutazioni. ne in vari modi inclusa la scelta dei contenu- Gli obiettivi sono spesso descritti come le ti ove appropriato, di vari livelli di supporto aspettative correlate all’apprendimento. Essi e opzioni per sostenere l'interesse e la moti- rappresentano la conoscenza, i concetti e le vazione. competenze che tutti gli studenti dovrebbe- La valutazione è descritta come il processo ro padroneggiare. All'interno del quadro di raccolta di informazioni su un’attività di dell’UDL, gli obiettivi stessi sono articolati apprendimento degli allievi, che usa vari in modo da riconoscere la variabilità dello metodi e materiali per determinarne la co- studente. Questa qualità consente agli inse- noscenza, le competenze e la motivazione gnanti di offrire più opzioni e alternative, degli stessi, allo scopo di prendere valide vari percorsi, strumenti e strategie per rag- decisioni in ambito formativo. L'obiettivo è giungere la padronanza del compito moto- quello di garantire che questa raccolta di in- rio. Considerando che i programmi di stu- formazioni sia il più possibile articolata per dio tradizionali si concentrano sul contenuto guidare la formazione di tutti gli studenti. o su obiettivi di prestazione, un curriculum UDL si concentra sullo sviluppo di "studenti Principi operativi esperti." Questo consente aspettative più raggiungibili da ogni allievo poiché la “sfi- L’UDL è stato sviluppato dalla ricerca da” è nel miglioramento di se stessi più che neuroscientifica e sul lavoro dello psicologo con gli altri. educativo Lev Vygotsky (Rose, 2001). Se- I metodi sono generalmente definiti come condo le ricerche sul cervello condotte da gli approcci, le procedure e le decisioni che Meyer ed altri ricercatori (2002; 2014), quan- gli insegnanti utilizzano per migliorare l'ap- do una persona svolge qualsiasi attività di prendimento degli studenti. Gli insegnanti apprendimento (lettura, scrittura, ecc.) pos- esperti applicano metodi basati sull'eviden- sono essere individuate 3 reti neurali coin- za e differenziano questi metodi in base volte nel processo di apprendimento (fig. 1): all'obiettivo. I curricula dell'UDL facilitano un'ulteriore differenziazione dei metodi, ba- Recognition Strategic Affective sata sulla variabilità degli studenti nel con- testo del compito, sulle risorse sociali ed emotive dello studente e sul clima della classe. Le metodologie UDL sono altresì re- golate in base al monitoraggio continuo dei What How Why progressi degli studenti. Fig. 1 - Three Learning Networks © Educare.it (rivista on line - ISSN: 2039-943X) - Vol. 20, n. 3 – Marzo 2020 54
URL: https://www.educare.it/j/temi/scuola/didattica/3947 a) la rete della conoscenza attiva sul "cosa • la percezione tattile e motoria (Munafò, impariamo"; 2016). In particolare ci si riferisce alla b) la rete di strategia attiva su "come impa- mappa a rilievo bidimensionale (fig.2) riamo"; costruita da una classe di studenti sud- c) reti affettive riguardanti il "perché im- divisi in gruppi di cui faceva parte un pariamo". compagno di classe con disabilità visive Da questi elementi neuroscientifici emer- per l’orienteering in palestra. gono tre princìpi chiave dell’UDL: A. fornire molteplici strumenti di rappre- sentazione B. fornire molteplici strumenti di azione ed espressione C. fornire molteplici strumenti di coinvol- gimento 1. Fornire molteplici strumenti di rap- presentazione Gli studenti differiscono nel modo in cui percepiscono e comprendono le informazio- ni che vengono loro presentate. Ad esempio, Fig. 2 – Mappa bidimensionale per l’orientamento gli studenti con disabilità sensoriali (cecità o sordità), difficoltà di apprendimento, lingua • mappe riassuntive. Distribuire mappe o diversità culturale possono cogliere le in- (anche in più lingue) durante la pratica formazioni in modo più rapido o più effi- motoria per supportare studenti/atleti ciente attraverso mezzi di percezione visiva, che imparano meglio leggendo o che uditiva e tattile (Lieberman & Houston- hanno bisogno di più tempo per elabo- Wilson, 2002; Vargas-Tonsing et al. , 2008; rare le informazioni o che hanno perso Vargas et al., 2012). L'apprendimento si veri- le stesse informazioni durante la pratica. fica quando vengono utilizzate più rappre- Le mappe dovrebbero includere un rias- sentazioni, per consentire agli studenti di sunto delle competenze richieste, gli stabilire connessioni tra concetti. Pertanto, step e le procedure per acquisirle. A vol- per ridurre gli ostacoli all'apprendimento è te, l'allenatore può anche mettere una importante presentare le informazioni- foto di giocatori professionisti sul volan- chiave attraverso diverse modalità: tino e spiegare ciò che rende grande • la parola l’atleta durante il gioco; • il linguaggio dei segni (LIS) • organizzazione dello spazio e del tem- • la percezione visiva: immagini, anima- po. Si può suddividere la palestra con zioni, mappe, video, colori, organizza- conetti colorati in stazioni con una varie- tori grafici. Segnali visivi possono aiuta- tà di attività motorie diverse, facendo re gli atleti ad identificare i confini fisici ruotare gli studenti in ogni stazione. della loro area di gioco, ad esempio coni Inoltre, si può dare agli studenti il tem- di diverso colore; po di esplorare le abilità da soli, così da © Educare.it (rivista on line - ISSN: 2039-943X) - Vol. 20, n. 3 – Marzo 2020 55 55
URL: https://www.educare.it/j/temi/scuola/didattica/3947 aiutare il loro cervello a collegare la co- • Risolvere i problemi utilizzando una noscenza del contenuto con l'azione mo- varietà di strategie. toria. Questo è particolarmente utile a Attivare competizioni amichevoli per studenti che sono stati introdotti di re- discutere collettivamente concetti tecni- cente a fondamentali sportivi come il ti- ci e tattici e per fornire agli atleti un ro, il lancio, il dribbling; feedback immediato sulle loro capacità • un curriculum che parte da concetti di decisionali. L'allenatore può pensare ad base conosciuti dallo studente e periodi- alta voce di fronte agli atleti per far loro camente rivisitati con maggiore com- sentire i suoi modi di pensare (Vargas plessità per permettere a tutti gli stu- ed altri, 2012). Durante queste competi- denti di progredire nell'apprendimento. zioni, il gioco può andare in pausa(time out) quando l'allenatore vuole eviden- 2. Fornire molteplici mezzi di azione e di ziare una competenza tecnica, una deci- espressione sione tattica o riprovare un gioco utiliz- Gli studenti differiscono nel modo in cui zando modelli decisionali, problem sol- possono "navigare" in un ambiente di ap- ving; per esempio, «ho la palla e ci sono prendimento ed esprimere ciò che sanno. due difensori di fronte a me. La linea la- Bisognerebbe anche riconoscere che l'azione terale è alla mia sinistra, quindi non e l'espressione richiedono una grande quan- posso dribblare in questo modo. Posso tità di strategia, pratica e organizzazione, e provare a battere i due difensori o posso questo è un altro aspetto in cui gli studenti passare la palla sia dietro di me che alla possono essere diversi. Nel caso specifico mia destra». l'allenatore mostra ai suoi giovani atleti co- • L'uso di lavagne bianche può aiutare gli me lanciare correttamente una palla e chiede atleti a chiarire pensieri o domande. Per loro di praticare il lancio con un compagno: esempio, uno studente/atleta che ha bi- peer tutoring/peer demonstration. Attraverso sogno di chiedere la posizione sul cam- questa situazione di apprendimento, sareb- po di gioco. be possibile non solo ricordare gli step di un • Fornire feedback differenziato per ogni lancio, ma anche aiutare gli atleti che hanno atleta. Se lo studente privilegia perso dettagli importanti durante la dimo- l’apprendimento visivo, fare un disegno strazione dell'allenatore (Beyer et al., 2009). sulla lavagna bianca per consentire allo Di seguito alcune indicazioni operative: studente di visualizzare/apprendere • Utilizzare social media e strumenti Web dove deve stare durante un calcio d'an- interattivi (Forum di discussione, chat, golo o una ricezione su battuta (volley); Web design, fumetti, presentazioni di se impara meglio "facendo", bisogna animazione). sollecitarlo a muoversi per recarsi nella • Chiedere agli studenti/atleti di dimo- posizione desiderata dal docen- strare la padronanza dei contenuti in te/allenatore. forma fisica, verbale e scritta: azione • Invece di dire agli atleti quello che motoria, coreografia musicale, illustra- stanno facendo in modo errato, far loro zione, storyboard, fumetti, video. domande per incoraggiare la riflessione e il pensiero critico. © Educare.it (rivista on line - ISSN: 2039-943X) - Vol. 20, n. 3 – Marzo 2020 56
URL: https://www.educare.it/j/temi/scuola/didattica/3947 3. Fornire molteplici strumenti di coin- raccolta o la produzione di informazio- volgimento ni Gli studenti differiscono marcatamente • la sequenza o la tempistica per il com- nei modi in cui possono essere impegnati o pletamento del compito moto- motivati ad imparare. Alcuni studenti sono rio/sportivo molto attratti dalla spontaneità e dalla novi- • la partecipazione degli studenti alla tà, mentre altri sono impauriti, anche molto progettazione di attività in classe e spaventati, da questi aspetti, preferendo la compiti accademici. rigorosa routine. Alcuni studenti potrebbero B. Conoscere gli interessi degli atleti ed ot- lavorare da soli, mentre altri preferiscono timizzarne la rilevanza, il valore e lavorare con i loro coetanei. l’autenticità. Le persone s’impegnano in In realtà, non c'è una modalità ottimale attività pertinenti e utili ai loro interessi per tutti gli studenti in tutti i contesti; forni- e obiettivi. In questa direzione può es- re più opzioni per l'impegno è essenziale. In sere utile fornire compiti socialmente e un ambiente didattico non è tanto importan- culturalmente rilevanti che consentano te l'obiettivo di imparare da sé, quanto quel- la partecipazione attiva, l’esplorazione, lo di offrire allo studente le scelte relative al la sperimentazione e l’auto-riflessione. "come" può essere raggiunto tale obiettivo Includere attività appropriate all’età che con quali strumenti o supporti disponibili. promuovono l'uso dell'immaginazione Offrire varie scelte ai discenti può sviluppa- per risolvere i problemi nuovi o per da- re l'autodeterminazione, l'orgoglio nella rea- re un senso alle idee complesse in modo lizzazione e aumentare il loro livello di ap- creativo. prendimento. Tuttavia, è importante notare C. Creare un ambiente sicuro e prevedibi- che gli individui differiscono anche dal tipo le. L'ambiente strutturato può aiutare di scelte che preferiscono fare. Non è quindi gli studenti/atleti ad essere inclusi in sufficiente fornire semplicemente la scelta. tutti gli aspetti della pratica attraverso In questa direzione il giusto tipo di scelta e il la routine, i calendari, gli orari, il timer livello di indipendenza devono essere otti- visibile, aumentando la prevedibilità mizzati per garantire l'impegno. delle attività quotidiane e i periodi di Di seguito alcune indicazioni operative transizioni (Beyer ed altri, 2009; Vargas per ottimizzare la scelta individuale e l'au- ed al. 2012). Per esempio, J. un’atleta tonomia: con ADHD, non è mai nervosa quando A. Fornire agli studenti la massima discre- va a praticare basket con l’insegnante di zionalità e autonomia possibile su alcu- Ed. Fisica perché sa sempre cosa sta per ni aspetti fondamentali: accadere dopo, dove si trova l'attrezza- • il livello di sfida percepita tura, ciò che gli atleti possono fare se ar- • il tipo di premi o riconoscimenti dispo- rivano presto all’allenamento, e l'ordine nibili di attività dell’allenamento stesso. Un • il contesto o il contenuto utilizzato per ambiente sicuro può incoraggiare la pratica e la valutazione delle compe- un'appropriata assunzione di rischi tenze o gli strumenti utilizzati per la (Lieberman, Lytle e Clarcq, 2008). Gli atleti possono essere incoraggiati a spe- © Educare.it (rivista on line - ISSN: 2039-943X) - Vol. 20, n. 3 – Marzo 2020 57 57
URL: https://www.educare.it/j/temi/scuola/didattica/3947 rimentare le nuove abilità apprese du- • enfatizzare/elogiare il processo, lo sfor- rante le competizioni formali quando zo personale, il miglioramento in rela- l'allenatore elogia i loro tentativi di uti- zione a se stessi e non nel confronto con lizzare nuove abilità e non solo le vitto- altri; rie e stabilendo obiettivi per • coinvolgere gli studenti nelle discussio- l’utilizzazione delle nuove abilità. ni di valutazione su ciò che costituisce D. Fornire opzioni per sostenere lo sforzo e l'eccellenza e generare esempi rilevanti la persistenza su compito motorio. Mol- che si connettono al loro background ti tipi di apprendimento, in particolare culturale ed ai loro interessi. l'apprendimento di competenze e stra- E. Costruire una Community di Best Practi- tegie, richiedono l'attenzione sostenuta ce. Tale risultato può essere raggiunto e lo sforzo. Quando motivati a farlo, aiutando gli atleti ad imparare gli uni molti studenti possono regolare ed in- dagli altri, rafforzando i rapporti con i fluenzare la loro attenzione, al fine di compagni di squadra e pensando in sostenere lo sforzo e la concentrazione modo critico sulle abilità sportive che tale apprendimento richiederà. Tut- (Wenger, 1998). Per costruire una co- tavia, gli allievi differiscono considere- munità di buone pratiche gli allenatori volmente nella loro capacità di auto- possono anche incoraggiare gli atleti a regolarsi in questo modo. Le loro diver- spiegare le abilità ed i concetti sportivi sità riflettono le disparità nella loro mo- l'uno all'altro, condividere "consigli e tivazione iniziale, la loro capacità di au- trucchi" con i compagni di squadra e toregolamentazione, la loro suscettibili- condividere le idee durante il briefing tà all'interferenza contestuale e così via. del team. In questa direzione, i ricerca- Nel frattempo, l'ambiente esterno (do- tori hanno scoperto che l'apprendimen- centi, scuola, famiglia,) scuola deve for- to cooperativo può avere effetti positivi nire le opzioni all'accessibilità soste- sul raggiungimento degli obiettivi for- nendo gli allievi che differiscono nella mativi, la forma fisica, l'autostima, l'ap- motivazione iniziale e nelle abilità di prendimento attivo, le interazioni socia- auto-regolazione. In questa direzione è li, la capacità di lavorare in gruppo con importante: gli altri con pari opportunità (Slavin, • incoraggiare la suddivisione degli obiet- 1996; Smith ed altri, 1997; Dyson 2002; tivi a lungo termine in obiettivi a breve De Anna, 2009; Dyson & Casey, 2012; termine; Dyson ed altri, 2012; Goodyear, 2012). • differenziare il grado di difficoltà o F. Aumentare il feedback orientato alla complessità all'interno del quale posso- padronanza. Il tipo di feedback è anche no essere completate le attività princi- fondamentale per aiutare gli studenti a pali; sostenere la motivazione e lo sforzo es- • fornire alternative agli strumenti am- senziali per l'apprendimento. Il feed- missibili; back orientato alla padronanza è orien- • variare i gradi di libertà durante le atti- tato più al processo di apprendimento vità motorie e sportive; piuttosto che al “prodotto” (vittoria). In questa direzione è importante: © Educare.it (rivista on line - ISSN: 2039-943X) - Vol. 20, n. 3 – Marzo 2020 58
URL: https://www.educare.it/j/temi/scuola/didattica/3947 • fornire vari tipi di feedback (verbale, valutazione di gruppo, gruppo di di- analisi video, diario di campo) e chiede- scussione. re agli atleti di valutare se stessi; • fornire un feedback che incoraggia la Conclusioni perseveranza, si concentra sullo svilup- La Progettazione Universale di Appren- po di efficacia e di auto-consapevolezza, dimento (UDL) incoraggia gli insegnanti a nonché l'uso di specifici supporti e stra- guardare e a lavorare da una prospettiva di- tegie di fronte alla sfida; versa, prendendo in considerazione le limi- • fornire un feedback che enfatizza lo tazioni dell'ambiente di apprendimento sforzo e il miglioramento personale; piuttosto che i limiti dello studente, che va • fornire un feedback che sia sostanziale e piuttosto valorizzato nella sua diversità. informativo piuttosto che comparativo In particolare, le linee guida dell’UDL, o competitivo; declinate in un ambiente sportivo, possono • ridurre il feedback proporzionalmente aiutare gli insegnanti di Educazione Fisica a all’aumentare delle competenze socio- sviluppare piani di pratica e metodi di coa- motorie e sportive di gruppo. ching che supportano le esigenze di appren- G. Sviluppare l'auto-valutazione e la rifles- dimento di un ampio spettro di studenti. sione. Uno dei fattori chiave negli stu- Ulteriori ricerche sono, però, necessarie denti che perdono la motivazione è la nel campo delle attività fisiche e sportive per loro incapacità di riconoscere i propri convalidare l'impatto dell'approccio UDL progressi. In questa direzione è impor- sugli studenti e identificare i mezzi più effi- tante che gli studenti abbiano più mo- caci per ampliare le opportunità di accesso, delli di tecniche diverse di auto- partecipazione e progresso nella formazione valutazione in modo che possano iden- generale di tutti gli studenti. tificare e scegliere quelli che sono otti- mali per loro: forme di autovalutazione, Riferimenti bibliografici Beyer R, Flores M, Vargas-Tonsing T (2009). Strategies and methods for coaching athletes with invisible disabilities in youth sport activities. The Journal of Youth Sports, 4(2): 10-15. Center for Applied Special Technology (2011). Universal design for learning guidelines: Full-text rapresentation (version 2.0). Wakefield, MA: Author. p.4 Córdoba T (2014). Inclusión en Educación Física a través de la pedagogía de la cooperación. Actas del 9° Congreso internacio- nal de actividades fisicas cooperativas. Valladolid (Spagna):la Peonza Publicaciones. De Anna L (2009). Processi formativi e percorsi di integrazione nelle scienze motorie. Milano: Franco Angeli. Department of Education USA (2008). Higher Education Opportunity Act, Sect.103, 24, in: http://www2.ed.gov/about/bdscomm/list/naciqi.html>. [Accesso 1/12/2016] Dyson B (2002). The implementation of cooperative learning in an elementary school physical education program. Journal of Teaching in Physical Education, 22(1): 69-85. Dyson B, Casey A (2012). Cooperative learning in Physical Education: a research based approach. London, UK: Routledge © Educare.it (rivista on line - ISSN: 2039-943X) - Vol. 20, n. 3 – Marzo 2020 59 59
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