Il Sé Psicologia sociale Alessandra Fermani

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Il Sé Psicologia sociale Alessandra Fermani
Il Sé
Psicologia sociale

Alessandra Fermani
Il Sé Psicologia sociale Alessandra Fermani
Il cervello …il luogo delle emozioni e dei processi decisionali

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Il Sé Psicologia sociale Alessandra Fermani
Emozioni e processi decisionali
Presenza conscia e inconscia delle emozioni
Descartes' Error: Emotion, Reason, and the Human
Brain.      Damasio contrasta la drastica
separazione tra emozione e intelletto introdotta da
Cartesio. Senza sentimenti di fondo sarebbe il nucleo
stesso della rappresentazione del sé ad essere
infranto.

Qual è allora il ruolo delle emozioni?

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Marcatore somatico
 Dinanzi a un campo di possibili decisioni, l'esito negativo
  relativo ad una di esse produrrà una sensazione spiacevole,
  somatica, che contrassegnerà un'immagine: il marcatore
  somatico. La teoria di Damasio stabilisce che ruolo del
  marcatore somatico sia quello di forzare l'attenzione
  sull'esito negativo al quale può condurre una certa azione,
  agendo come un segnale automatico d'allarme e
  restringendo notevolmente la gamma di scelte possibili. I
  marcatori somatici renderebbero così più efficiente e
  preciso il processo di decisione, al contrario la loro assenza
  ne ridurrà tali caratteristiche. Dovrebbe risultare così
  evidente l'associazione tra processi cosiddetti cognitivi e
  processi chiamati emotivi

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Emozioni e processi decisionali
 Ruolo della farmacologia

 Ruolo del sociale nella modificazione

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• Materiali aggiuntivi

•   http://www.raiscuola.rai.it/lezione/emozioni-e-cervello/10672/default.aspx#3
•   http://www.raiscuola.rai.it/lezione/emozioni-e-cervello/10672/default.aspx#4
•   http://www.raiscuola.rai.it/lezione/emozioni-e-cervello/10672/default.aspx#5
•   http://www.raiscuola.rai.it/lezione/emozioni-e-cervello/10672/default.aspx#6
•   http://www.raiscuola.rai.it/lezione/emozioni-e-cervello/10672/default.aspx#7
•   http://www.raiscuola.rai.it/lezione/emozioni-e-cervello/10672/default.aspx#8
•   http://www.raiscuola.rai.it/lezione/emozioni-e-cervello/10672/default.aspx#9
•   http://www.raiscuola.rai.it/lezione/emozioni-e-cervello/10672/default.aspx#10

•   http://www.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-0038981f-4746-
    4149-a014-aa5c24194561.html
• Corteccia prefrontale mediale che occupa la scissura
  centrale tra i due emisferi sembra essere la
  responsabile della coesione del Sé e si attiva quando
  si pensa a se stessi

• Gli schemi sono modelli mentali e quelli del Sé sono
  più nitidi e centrali perché con essi valutiamo noi
  stessi e gli altri

• Ricordiamo meglio ciò che è in relazione con noi o che
  facciamo noi stessi
• I bambini riconoscono la loro immagine allo
  specchio tra i 18 e i 24 mesi
• Il fatto di riconoscersi è la prima espressione
  che si ha un concetto di Sé

• Come le persone conoscono se stesse e mantengono una identità
  stabile nel tempo? (aspetto cognitivo)
• Come le persone cercano di mantenere la propria autostima e cercano
  di promuovere un’immagine positiva del Sé? (aspetto affettivo)
• Come gli individui si presentano agli altri? (aspetto comportamentale)
Identità
• Erikson (1950): l’acquisizione dell’identità è il compito
  di sviluppo centrale dell’adolescenza

• Marcia (1966): individuzione dei possibili esiti del
  processo identitario
Un nuovo modello (Crocetti e
       Meeus, 2006)….
Impegno: fa riferimento alle scelte fatte negli
ambiti rilevanti dell’identità e alla misura in cui
gli individui si identificano con la tali scelte
 Esplorazione in profondità: rappresenta
una modalità di vivere l’impegno attivamente,
per esempio riflettendo su di esso, cercando
informazioni o confrontandosi con altre persone
Riconsiderazione dell’impegno: fa
riferimento ai tentativi degli individui di
confrontare i loro impegni con altre alternative
disponibili e agli sforzi di cambiare gli impegni
assunti in quanto non sono soddisfacenti
Riflettori e illusioni
      esercitazione: resoconto pubblico, quali emozioni ha/hai provato?

• Effetto spotlight: tendenza a sopravvalutare l’attenzione
  che gli altri ripongono nei confronti del nostro aspetto e
  dei nostri comportamenti
• Illusione di trasparenza: illusione che le nostre emozioni
  traspaiano e siano lette con facilità dagli altri
• Gli altri influenzano la nostra autoconsapevolezza (un
  bianco tra neri si sente “più bianco”)
• L’interesse personale tende a dare spiegazioni diverse
  a una condotta- gestiamo la reputazione
• Le aspettative altrui regolano le nostre condotte ma
  anche aspetti cognitivi come il ricordo
• Il modo in cui pensiamo a noi stessi si regola in base a
  a chi frequentiamo
Quali sono gli ambiti dell’identità più
  importanti per un adolescente?
          (Bosma, 1985)

       • Identità scolastica
       • Identità relazionale
         (rapporto con il migliore
         amico/a)
Twenty Statments Test (Kuhn e Mc Partland)
• Chi sono io?
• ____________ (6 righe)

Sé possibili : immagini di ciò che si teme o che si
  desidera diventare in futuro

• Cosa vuoi diventare?

• Cosa temi di diventare?
L’esperienza sociale gioca un importante ruolo
     nella costruzione del Sé. Tra i fattori che lo
                    determinano:
• I ruoli assunti (norme che definiscono come una persona si deve
   comportare_all’inizio possiamo sentirci finti ma poi tale disagio sparisce _ Goffman. La
   complessità del Sé protegge perché ci si può rifugiare in più aspetti del Sé quando uno ne
   fallisce)
• Le identità sociali che le persone si creano                                 (ciò che si è e
   ciò che non si è _ SIT di Tajfel e Turner)
• I confronti con le altre persone          (valutazione del proprio valore in
   base al confronto sociale _ Festinger. Confronti al ribasso proteggono
   l’autostima)
• I successi e i fallimenti
• I giudizi altrui (Sé riflesso_ Cooley. Il modo in cui pensiamo che gli altri ci
   pensino viene utilizzato come uno specchio per percepire noi stessi. In genere le
   persone si sentono più libere di lodare che di denigrare, ciò può portare
   all’autoenfatizzazione del singolo_cosa più comune tra gli occidentali)
• La cultura dominante (collettivismo-idiocentrismoVS individualismo-
   allocentrismo. Gli individualisti fanno meno riferimento ai gruppi, alle nazioni e
   alle culture di appartenenza) – (vedi video Bozzetto)
Cosa vedete?
Quale scegliete?
Neuroni a specchio: cellule cerebrali
che si attivano sia quanto si compie
un’azione sia quando è compiuta da altri
               empatia
Ignoranza del Sé
• Il cuore ha le proprie ragioni ma le ragioni
  della mente talvolta sono decisive
• Ad es. mentre per i rapporti amorosi è
  vera la prima parte del motto, per le scelte
  legate al lavoro o alla scuola è più utile
  analizzare le motivazioni anziché gli stati
  d’animo
atteggiamenti
• Implicito: automatico, cambia lentamente
  solo con l’abitudine a nuove abitudini
• Esplicito: consapevolmente controllato.
  Può essere verbalizzato e modificato con
  l’istruzione e la persuasione

• Le autopresentazioni sono limitate allora
  nel loro uso scientifico a causa della
  comprensione limitata del Sé
Limiti delle autopresentazioni
per la conoscenza dell’individuo
• Per le persone non è così facile prevedere
  le proprie emozioni. Si erra nel prevedere
  le emozioni che proveremo, la loro
  intensità e durata impact bias (rabbia
  confusa col timore nei colloqui di lavoro-
  felicità o dolore dopo una buona o cattiva
  notizia)
• Immune neglect: sottovalutazione del
  sistema immunitario psicologico
AUTOSTIMA:
giudizio che una persona ha di se stessa, del proprio
                       valore
• Le minacce all’autostima possono venire anche da
  persone che amiamo e che ci sono vicine. È lo scarto
  tra come ci si vede e come ci si vorrebbe vedere

• Sé attuale (il vostro concetto di sé)
• Sé imperativo e Sé ideale (guide di Sé)
• Teoria discrepanza di Sé (Higgins): se c’è discrepanza tra sé
  reale e sé ideale si prova delusione, frustrazione, tristezza; se c’è
  discrepanza tra sé reale e sé imperativo si prova colpa, imbarazzo,
  risentimento
• Autoconsapevolezza: stato di coscienza del sé in cui ci si misura
  con i canoni interiori
Lato oscuro dell’autostima VS           lato positivo
                      autostima

• Bullismo e autostima            • Autoefficacia (percezione
                                    della propria competenza)

• Narcisimo e aggressività        • Autocontrollo
• Sottovalutazione dell’altro –
  arroganza del Sé
                                  Se uno di noi due dovesse
                                    morire penso che andrei a
                                    vivere a Parigi - Freud
A cosa credete di più?
Alla lunga le persone ottengono il rispetto che meritano in questo mondo VS
sfortunatamente il valore delle persone finisce per passare inosservato
anche se fanno molti sforzi perché il merito non viene mai riconosciuto
Ciò che mi accade è frutto delle mie azioni VS a volte mi sembra di non
avere controllo sulla direzione che la mia vita sta prendendo
L’individuo medio può avere influenza sulle direzioni del Governo VS il
mondo è governato da poche persone e l’individuo ha poco potere per
cambiare le cose
Locus of control
• Misura in cui percepiamo i risultati come
  internamente controllabili – disposizione
  oppure dovuti al caso e alla situazione
Le persone con più alto sentimento di autocontrollo è più
probabile che ottengano buoni risultati

Resilienza

  Un più alto ventaglio di scelte offre maggiori
  opportunità di rimpianto
5/6 aggettivi
• Che studenti eravate ieri?
• Che studenti siete oggi?
Self-serving bias : tendenza a percepirsi in modo eccessivamente positivo e
favorevole per il sé (leggi p. 87 )

  Siamo più disposti a riconoscere i nostri insuccessi passati degli ex sé
SSB a carattere adattivo
• I SSB e le scuse che li accompagnano sono
  fattori protettivi per l’autostima, così è per
  l’ottimismo
• Avere una buona immagine di sé rende anche
  più resilienti
• Protezione dall’ansia della morte considerarsi
  buoni ci fa sentire protetti perché amati dai
  genitori. Se continuiamo ad essere buoni ci
  sentiremo meno timorosi
SSB a carattere non adattivo

• La vittoria ha centinaia di padri, la sconfitta
  è orfana

• Group serving bias = SSB (tendenza ad
  attribuire i successi VS insuccessi del
  proprio gruppo a fattori interni
  disposizionali VS fattori esterni situazionali
Ottimismo irrealistico
• “l’ottimista è colui che tutte le mattine va
  alla finestra e dice: ”buongiorno Dio”, il
  pessimista è colui che va alla finestra e
  dice “Buon Dio, un altro giorno?”

• L’ottimismo illusorio non fa che aumentare
  la nostra vulnerabilità perché non ci
  impegniamo e in modo arrogante
  sottovalutiamo l’altro e la situazione
Pessimismo difensivo
• Può salvarci dall’ottimismo irrealistico è il
  valore adattivo legato all’anticipazione di
  problemi e al controllo dell’ansia da parte
  di persone motivate a compiere azioni
  efficaci
Effetto del falso consenso
• Sopravvalutare la diffusione delle nostre opinioni
  o dei nostri comportamenti fallimentari
• Sentirsi parte di una maggioranza rassicura
• Frequentare persone con cui condividiamo
  condotte e pensieri ci fa finire per generalizzare
  anche se poi quando parliamo di etica e talento
  ci sentiamo unici (effetto falsa unicità)

Ricordiamo di più quello che ci vede impegnati
  direttamente
Falsa modestia e
                autosabotaggio
     (esperimento giovani universitari e compito di matematica)

• Autoespressioni : chi si esprime con le
  azioni

• Il sé mostrato è diverso dal sé conosciuto.
 Importanza dell’automonitoraggio tra come si è e
 come ci si mostra
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