Cap.14 La forza vendita - Corso di Comunicazione d'Impresa - A.A. 2011-2012

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Cap.14 La forza vendita - Corso di Comunicazione d'Impresa - A.A. 2011-2012
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                    Cap.14
               La forza vendita

    Corso di Comunicazione d’Impresa - A.A. 2011-2012
         Prof. Fabio Forlani - fabio.forlani@uniurb.it
Cap.14 La forza vendita - Corso di Comunicazione d'Impresa - A.A. 2011-2012
2                   Capitolo 15 – Il direct marketing

                  La forza vendita
    • L’attività di vendita personale consiste in un
      flusso comunicativo bidirezionale tra venditore e
      potenziale cliente, volto a identificare i bisogni
      del cliente, individuare i prodotti dell’impresa
      idonei a soddisfarli, informarlo e persuaderlo ad
      acquistare
    • La natura bidirezionale del rapporto consente ai
      venditori di raccogliere informazioni preziose per
      il sistema informativo di marketing
Cap.14 La forza vendita - Corso di Comunicazione d'Impresa - A.A. 2011-2012
3                            Capitolo 14 – La forza vendita

                 Il ruolo della forza vendita
                            Attività informativa
                             ●   Dall'impresa al mercato
                             ●   Dal mercato all'impresa

                                      Ruolo
                                 Forza di Vendita

        Attività di vendita                           Attività di servizio
    ●   Identificazioni opportunità                        ●Assistenza all'uso
        ● Rilevazione dei bisogni                      ●   Servizio post-vendita
              ● Promozione                                  ● Merchandising

             ● Negoziazione                                   ● Promozioni

            ● Raccolta ordini
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                    Cap.15
             Il direct marketing

    Corso di Comunicazione d’Impresa - A.A. 2011-2012
         Prof. Fabio Forlani - fabio.forlani@uniurb.it
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5                    Capitolo 15 – Il direct marketing

             Il Direct Marketing (DM)
    • Kotler: “tecnica di marketing con la quale
      l’impresa si propone di ottenere una risposta
      diretta da parte del cliente finale, sia questa un
      ordine d’acquisto, una richiesta di informazioni,
      una domanda di campione di prova e di altro
      materiale promozionale”
    • Il marketing diretto, in contrapposizione al mass
      marketing, assume un ruolo fondamentale per
      instaurare una relazione personalizzata e quindi
      duratura con il proprio target
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6                    Capitolo 15 – Il direct marketing

      Caratteristiche del Direct Marketing

    • Sistema di comunicazione volto a interagire con il
      target definito in modo interattivo, diretto e
      personalizzato, ottenendo risposte misurabili
       – TARGET SPECIFICO: ruolo del Data Base
       – INTERATTIVITA’: comunicazione bidirezionale
       – MISURABILITA’ DEI FEED BACK: quantitativa e
         qualitativa
       – PLURALITA’ DEI MEZZI DI COMUNICAZIONE
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      Mass marketing VS Direct marketing
        MASS MARKETING               DIRECT MARKETING
    Approccio standardizzato      Approccio One to one
    Focus sul mercato             Focus sull’individuo
    Focus sull’acquisizione di    Focus sulla fidelizzazione
    nuovi clienti                 dei clienti
    Comunicazione                 Comunicazione personale
    impersonale
    Customer care                 Customer relationship
                                  management

    • N.B. non coincide con le attività della vendita diretta,
      ossia con tutte quelle attività che tendono ad escludere
      gli intermediari di vendita (come la forza vendita), ma
      supporta le vendite e gli intermediari
8                   Capitolo 15 – Il direct marketing

    La pianificazione del Direct Marketing

    1. Gli obiettivi
    Natura comportamentale (do): riguardano i
    processi decisionali del cliente potenziale o
    attuale;
    Natura conoscitiva (learn): approfondire la
    conoscenza della marca (brand awareness)

    2. La segmentazione e il targeting
9                     Capitolo 15 – Il direct marketing

    La pianificazione del Direct Marketing

    3. Il Database
    ●   Parte strategica del Sistema Informativo di
        Marketing
    ●   Raccolta di informazioni anagrafiche e qualitative
        (frequenza d’acquisto, risposta a iniziative
        promozionali, ecc.)
    ●   Fonti di raccolta interne o esterne (agenzie di
        direct marketing)
10                        Capitolo 15 – Il direct marketing

     La pianificazione del Direct Marketing

     4. I mezzi
     La scelta dei canali risente dei seguenti fattori:
      ●   Capacità di veicolare i contenuti in oggetto;
      ●   Ampiezza del target raggiungibile;
      ●   Livello di interattività richiesto;
      ●   Costo per contatto
11                        Capitolo 15 – Il direct marketing

         La pianificazione del Direct Marketing
     4. I mezzi
     ➔   Direct mail: si sostanza nell’invio di messaggi a liste
         di distribuzione di clienti attuali e potenziali.
         Vantaggi: selettività del target, personalizzazione,
         misurabilità dell’efficacia, elevata capacità di
         coinvolgimento e di comprensione del messaggio.
     ➔   Telemarketing: l’uso sistematico e integrato del
         telefono consente un approccio personalizzato, real
         time, adatto per il primo contatto.

     ENTRAMBI PRESENTANO CRITICITA’ CON LA
     NORMATIVA SULLA PRIVACY
12             Capitolo 15 – Il direct marketing

     Il continuum dei diversi mezzi
                    MASS MEDIA
              - Basso costo per contatto
                  - Bassa interattività
            - Elevata ampiezza del target

                    FACE to FACE
              - Elevato costo per contatto
                  - Elevata interattività
         - Target estremamente ridotto (1 ind.)
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          La pianificazione del Direct Marketing

     5. Creazione del messaggio
     6. Analisi dei risultati
      ● Indicatori di efficacia:
             ➔ Redemption: n° risposte/n° contatti

             ➔ Click-through-rate: n° click/ n° esposizioni (es.

               apertura posta, media digitali)
             ➔ Trial-rate: n° prove/n° risposte (indice

               comportamentale)
             ➔ Order rate: n° ordini/n° prove (traduzione risposte

               in vendite)
      ● Indicatori di efficienza:

             ➔ Costo per contatto, per risposta e per ordine:

               investimento / ...
14                    Capitolo 15 – Il direct marketing

                    Case Study – la campagna di direct
                   marketing per il lancio della Carta Blu
                            American Express

     • American Express impresa multinazionale che
       opera nei servizi finanziari
     • Italia mercato interessante perché il segmento
       “Credito su plastica” è in forte crescita nel mondo
       e in Italia è ancora poco sviluppato
     • Il prodotto “Carta Blu American Express” nasce
       come strumento di pagamento innovativo, con
       caratteristiche diverse dalle carte di credito
       tradizionali e con elevata possibilità di
       personalizzazione
15                     Capitolo 15 – Il direct marketing

           Elementi chiave della strategia
     • Esigenza: viene riconosciuta una importante
       domanda potenziale di quel prodotto
     • Target: giovani 25-35, single o coppie, con reddito
       medio e medio-basso che mal volentieri rinunciano
       ad acquisti in tecnologia o viaggi e che tendono a
       pagare a rate
     • Obiettivi: differenziarsi dai prodotti concorrenti
       enfatizzando il brand giovanile
     • Criticità: difficoltà di posizionare e rivisitare il
       concetto percepito negativamente del “debitore”, di
       colui che paga a rate
16                        Capitolo 15 – Il direct marketing

                    Le scelte strategiche

     • Utilizzo prevalente del Direct Mailing, rivolto a due
       segmenti:
        – Prospect: liste profilate, acquistate attraverso servizi
          esterni con elevate difficoltà di privacy
        – Companion (clienti attuali di altri prodotti): dati posseduti
          internamente e politica di cross selling (rischio
          cannibalizzazione)
     • Utilizzo del web attraverso la partnership con
       Yahoo (campagne di mailing con utenti registrati)
     • Integrazione con ampia di advertising (TV e radio)
17                   Capitolo 15 – Il direct marketing

      Verifica dei risultati – seg. prospect

     • Response rate: moduli di richiesta pervenuti
     • Approval rate: richieste approvate dopo la
       verifica dei requisiti
     • Costo per contatto e costo per carta acquistata
     • ROI (Return of Investment): rapporto tra
       investimento e rendimento delle carte (inteso nel
       tempo di vita della carta)
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                        Cap.16
                    Il packaging

     Corso di Comunicazione d’Impresa - A.A. 2011-2012
          Prof. Fabio Forlani - fabio.forlani@uniurb.it
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                    Cos’è il packaging
     • Il termine packaging può essere inteso sia come
       processo – volto a progettare e a realizzare il
       contenitore o l’involucro del prodotto – sia come
       oggetto – tutto quanto che (nel prodotto) non è il
       prodotto stesso. È parte integrante del sistema-
       prodotto
     • Il packaging ha una funzione strutturale (protezione,
       conservazione, riutilizzo, ecc.) e una comunicativa
     • Lo svolgimento delle funzioni strutturali e
       comunicative nella fase di acquisto e di utilizzo crea
       valore per il consumatore, secondo 4 dimensioni:
       pratico, ideale, referenziale, ludico
20           Capitolo 16 – Il packaging

        1) Valore pratico

     • Attiene al valore funzionale (benefici
       funzionali)
     • Per le funzioni strutturali si traduce in:
        – Usabilità della confezione in termini di
          trasportabilità, richiudibilità, sicurezza,
          possibilità di riutilizzo, ecc.
     • Per le funzioni comunicative, il valore
       pratico riguarda la visibilità nello
       scaffale, le informazioni riportate sulla
       confezione
21         Capitolo 16 – Il packaging

     2) Valore ideale: attiene al valore
     simbolico della confezione, significato
     psico-sociale e brand

     3) Valore referenziale: valorizzazione
     del consumo critico basato sull’analisi
     razionale costi/benefici

     4) Valore ludico: si sostanzia nel
     valore emozionale, anche legato alla
     componente strutturale (sorpresa)
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                   Il packaging design
     • Quando e perché nasce l’esigenza
       – Introduzione di un nuovo prodotto o modifica
         dello stesso
       – Necessità di differenziazione (vedi acqua)
       – Nuovo segmento obiettivo (soprattutto estero)
       – Ri-posizionamento o rivitalizzazione del brand
       – Nuovi canali di distribuzione
       – Disponibilità di innovazioni in termini di materiali
         o di tecnologie di imballaggio
       – Orientamento verso aspetti etici (sostenibilità
         ambientale)
       – Obblighi di legge
23              Capitolo 16 – Il packaging

     Packaging dell’acqua: necessità di
             differenziazione
24                               Capitolo 16 – Il packaging

                       www.packagingblog.it
                       packaging sostenibile

            Sono trecento milioni i Baci perugina che oltre alla bontà sono, per
           così dire, “puliti”. E fanno parte dell’iniziativa “Gusto sostenibile”
       che attraverso un impianto fotovoltaico che riduce le emissioni di C02. Lo
      stabilimento di San Sisto , dichiara Roberto Zugni, Innovation, Renovation
                  e Manufacturing manager Nestlé Italiana, è emblema de
      “l’impegno concreto in tema di sostenibilità e creazione di valore condiviso
         dell’intero Gruppo. Lo stabilimento Nestlé Perugina è inoltre simbolo di
       eccellenza anche per l’impegno costante che l’azienda dedica per ridurre
     l’impatto ambientale degli imballaggi utilizzati: il packaging dei famosi Baci
                       infatti viene realizzato con alluminio riciclato”.
25              Capitolo 16 – Il packaging

     Case Study: il packaging per il
        lancio di Campari Mixx
          Gruppo Campari 40 marchi su tre
          segmenti:
            – Spirits (64,7% del fatturato), cioè
              bevande alcoliche esclusa birra e
              vino (Aperol, Cynar, Skyy Vodka,
              Campari)
            – Wines (13,5%): es. Spumante
              Cinzano
            – Soft Drink (20,4%): bevande
              analcoliche (Crodino, Lemonsoda,
              Lipton Ice Tea)
26                      Capitolo 16 – Il packaging

     Contesto competitivo e comunicazione
      • Nasce/cresce un nuovo segmento: “Ready-to-
        drink” (cocktail monodose) all’interno del macro
        segmento “Spirits”
         – Domanda anelastica (poco sensibile al prezzo)
         – Consumo in bar e luoghi di aggregazione
         – Consumo del prodotto direttamente dalla
           bottiglia
      • Elevati investimenti in comunicazione per creare
        una forte brand image
27                     Capitolo 16 – Il packaging

                  Analisi strategica

     • Esigenza: arricchire il portafoglio prodotti
       posizionando un prodotto nel segmento
       emergente “Ready-to-drink”
     • Obiettivi: creare un nuovo brand dalla forte
       personalità con una identità trendy, passionale e
       vitale
     • Target: giovani 18-34, dinamici, estroversi e
       aperti a nuove esperienza di gusto
28            Capitolo 16 – Il packaging

     La strategia di packaging

     • Lancio nel 2002 di CAMPARI MIXX:
       bevanda rinfrescante a base di Campari,
       succo di pompelmo e soda, con
       gradazione alcolica 6%
     • Packaging: pellicola esterna a totale
       copertura anche del tappo (salvaguardia
       dell’igiene) prima in Europa e colore rosso
       metallizzato
     • Seguendo le stesso forme vengono
       realizzati elementi di imballo display
       (espositori)
29              Capitolo 16 – Il packaging

     La strategia di comunicazione

        • Advertising: spot televisivi e
          cartellonistica
        • Pay-off: Campari Mixx: “il mondo è
          bello perché è mix”
        • Promozioni e PR: migliaia di eventi
          promozionali nei locali giovanili
        • Shopping entertainment : in-store
          tasting in 600 punti vendita
30                         Capitolo 16 – Il packaging

                 Risultati e considerazioni
     • Il prodotto raggiunge una quota nel 2003 del 14,7%
       (secondo posto nel mercato)
     • Le vendite trainano anche prodotto “vecchi”, come Campari
       classico e il CampariSoda
     • Il packaging vince l’Oscar per l’imballaggio per la
       Comunicazione e il design (categoria Food&Beverage)

         In un mercato fortemente concorrenziale il packaging
              rappresenta uno strumento di comunicazione
         fondamentale nell’espressione dei valori portanti della
       Brand Identity, deputato a giocare un ruolo decisivo per la
       differenziazione del prodotto con il quale viene a formare
                          un tutto inscindibile
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