COMUNE DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO - Mercoledì, 11 febbraio 2015
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COMUNE DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO Mercoledì, 11 febbraio 2015 Cronaca 11/02/2015 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 6 MIGLIARI SAVERIO Ma nella Bassa la ricetta funziona 1 Cultura e turismo 11/02/2015 La Repubblica (ed. Bologna) Pagina 18 KUBRICK A SAN GIOVANNI 3 Sport 11/02/2015 Corriere dello Sport (ed. Roma) Pagina 25 Belinelli, che regalo a Popovich! 4 11/02/2015 Corriere dello Sport Stadio (ed. Bologna) Pagina 22 4 punti per Bargnani 6 11/02/2015 Corriere dello Sport Stadio (ed. Bologna) Pagina 22 BELINELLI Un regalo stellare per il mito Popovich 7 11/02/2015 Corriere di Bologna Pagina 11 Belinelli vincente, tricolore ai piedi 9 10/02/2015 gazzetta.it Nba. Belinelli, regalone a Popovich: vittoria numero 1000 da coach 10 10/02/2015 gazzetta.it Nba aperta a cambiare i playoff: voi come li fareste? 12 11/02/2015 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 11 Popovich nella storia grazie a Belinelli 14 11/02/2015 La Gazzetta dello Sport Pagina 28 RICCARDO PRATESI Popovich, mille in silenzio 15 11/02/2015 La Repubblica (ed. Bologna) Pagina 13 LUCA SANCINI Belinelli si prepara alla gara da tre punti infilando un golpartita 17
11 febbraio 2015 Pagina 6 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Cronaca Ma nella Bassa la ricetta funziona Mazzuca (Persiceto): «Con Matilde, gemella di Seribo, mense ok» C' È UN' ALTRA società, pubblicoprivata, a distanza di poche decine di chilometri da Bologna, che fornisce un milione e 100mila pasti all' anno nelle scuole pubbliche. La società si chiama Matilde ed è formata per il 51% dai Comuni dell' Unione Terre e Acqua e per il 49% da Camst. Ironia della sorte, l' amministratore delegato di Matilde risponde al nome di Paolo Arduini, proprio lo stesso ad di Seribo di cui sono state chieste le dimissioni. Sindaco Renato Mazzuca, lei oltre a guidare il municipio di San Giovanni in Persiceto presiede l' Unione. Venerdì avete avuto problemi con il servizio pasti? «Assolutamente no, Matilde ha servito San Giovanni, Sala Bolognese e Calderara che hanno tenuto le scuole aperte. Inoltre ha collaborato con Nonantola per fornigli generi alimentari per la gestione dell' emergenza dell' assenza di energia elettrica. E non è che da noi mancasse la neve...». Ritardi? Assenze dal lavoro? «Non c' è stato nessun problema, i pasti richiesti sono stati consegnati. Certo, qualche lavoratore è arrivato in ritardo, ma non abbiamo registrato dati da assenteisti'. Nei giorni precedenti ci siamo sentiti con la società per avvertirla di tenersi pronta nel caso in cui alcuni Comuni avessero tenuto le scuole aperte nonostante il nevone. Poi ci siamo sentiti in mattinata, abbiamo fatto il giro di chiamate delle scuole e abbiamo comunicato il numero di pasti che servivano». Quanti bambini sono andati a scuola? «C' era il 50% della popolazione scolastica». Quindi il sistema pubblicoprivato funziona, secondo lei? «Io ho detto varie volte che le partecipate vanno ridotte, ma c' è partecipata e partecipata. Noi siamo partiti nel 2004, abbiamo 66 dipendenti e il 96% di questi ha un contratto a tempo indeterminato. Il 73% risiede nei paesi dove lavora Matilde. Il costo del pasto è fermo dal 2006 e i Comuni pagano 4,15 euro a pasto». Il bilancio è in positivo? «Certamente, questo ci ha permesso anche di fare un investimento di un milione e 500mila euro per ampliare il centro pasti di Sant' Agata Bolognese». Scusi, ma non l' ha stupita leggere quanto è accaduto a Bologna con Seribo? «Sì, mi ha stupito parecchio. Anche per la recrudescenza dell' evolversi della situazione. Effettivamente, essendo una società uguale alla nostra, fatico a comprendere la situazione. L' unica cosa che mi viene Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 1
11 febbraio 2015 Pagina 18 La Repubblica (ed. Bologna) Cultura e turismo KUBRICK A SAN GIOVANNI Nell' ambito della rassegna 'Il cinema ritrovato. Al cinema' alle ore 20,30 al Cinema Giada di San Giovanni in Persiceto proiezione del film 'Barry Lyndon' di Stanley Kubrick (durata 184', Gran Bretagna 1975). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 3
11 febbraio 2015 Pagina 25 Corriere dello Sport (ed. Roma) Sport Belinelli, che regalo a Popovich! Segna a 2" e regala al coach degli Spurs la sua vittoria numero 1000. Ci sono tutti i più grandi: da Michael Jordan a Larry Bird, da Magic Johnson a Bill Russell a Jerry West, poi Reggie Miller, Robert Horry fino a Kobe Bryant ovviamente. Sono i Mr. Clutch di tutti i tempi: così vengono chiamati nella NBA quei giocatori capaci di realizzare il canestro decisivo. Ma adesso tra i "clutch" (letteralmente: afferrare) c' è anche Marco Belinelli : lunedì a 2"1 dalla conclusione, dopo aver fatto saltare a vuoto con una finta Stuckey, l' azzurro ha messo dentro il pallone del successo per San Antonio sul campo di Indiana. Sua Maestà Michael Jordan in carriera ne ha fatti 25 di canestri vittoria: il più celebre (chi non l' ha visto?) quello del 1998, gara 6 della finale per l' anello con Utah. Marco da quando è arrivato nella NBA è già a quota cinque (su dieci tentativi). In graduatoria, dal 2007, anno in cui è sbarcato in America, prendendo in esame gli ultimi 10 secondi di gioco (e giocatori con almeno dieci tentativi) è al terzo posto dopo James Harden (Houston, 6/10, 60%) e Jeff Green (Memphis, 6/11, 54,5%). REGALO PER POP. Non si è trat tato solo di una vittoria fine a se stessa, il canestro realizzato da Belinelli i n f a t t i h a a v u t o u n significato molto più profondo: è stata la vittoria numero 1.000 di Gregg Popovich, 9° coach nella storia della NBA capace di arrivare in tripla cifra; il terzo (gli sono servite 1462 partite) che lo ha fatto più velocemente dopo Phil Jackson e Pat Riley; il secondo, dopo Jerry Sloan (Utah), ad esserci riuscito allenando sempre la stessa squadra. L' ingresso nel club dei mille di Popovich, 66 anni compiuti il 28 gennaio, è l' ultima conquista da parte di un tecnico che, da quando è diventato head coach nel 1996, 19ª stagione, ha ottenuto cinque anelli, trasformandosi una leggenda. Però nemmeno il canestro quasi allo scadere e soprattutto il raggiungimento dello storico traguardo, hanno scomposto l' imperturbabile Pop: non si è quasi mosso quando ha visto il pallone tirato da Belinelli accarezzare la retina. EROE. Il canestro decisivo realizzato da Belinelli è anche un ottimo segnale per l' azzurro che, dopo aver saltato quasi tutto il mese di gennaio per un infortunio, sta tornando ai suoi livelli proprio alla vigilia della gara da 3 punti dell' AllStar Game che affronterà sabato da campione in carica. Ieri il sito ufficiale della NBA ha dedicato una pagina all' azzurro: "Marco Belinelli: Italy' s Last Hero" Sì, è il nostro ultimo eroe. roz/ecp Risultati: Indiana San Antonio 9395 (Stuckey 18, Parker 19, Belinelli 12); Philadelphia Golden State 8489; Washington Orlando 9680; Miami New York 10995 (Bosh 32, Anthony 26, Bargnani 4); Milwaukee Brooklyn 10397; Minnesota Atlanta 105117; New Orleans Utah 96100; DallsLA Clippers Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 4
11 febbraio 2015 Pagina 22 Corriere dello Sport Stadio (ed. Bologna) Sport 4 punti per Bargnani MIAMI (roz/ecp) «È un giocatore fantastico. Il suo potenziale ci emoziona». Chi, LeBron James? No, coach Derek Fisher parlava di Andrea Bargnani, il centro azzurro che due notti fa è tornato in campo con la maglia di New York in quella che è stata la sua 3ª partita della stagione con i Knicks, dopo la parentesi di 107 secondi del 2 gennaio. A Miami (42ª sconfitta dei Knicks in 52 partite) il Mago ha giocato per 14' segnando anche 4 punti (3 invece quelli di Gallinari, con gli stessi minuti, a Denver). Nel frattempo però si ferma Carmelo Anthony per i soliti problemi ad un ginocchio che lo terranno fermo quest' oggi partecipare all''All Star game di domenica e poi decidere se farsi operare o meno. Risultati NBA: Indiana San Antonio 9395 ( S t u c k e y 1 8 , P a r k e r 1 9 , Belinelli 1 2 ) ; Philadelphia Golden State 8489 (Covington 21, Curry 20); Washington Orlando 9680 (Butler 15, Fournier 18); Miami New York 109 95 (Bosh 32, Anthony 26, Bargnani 4); Milwaukee Brooklyn 10397 (Dudley 19, Jack 26); Minnesota Atlanta 105117 (Martin 21, Horford 28); New Orleans Utah 96100 (Gordon 31, Hayward 32); DallsLA Clippers 98115 (Villanueva 26, Paul 25); Denver Oklahoma City 114124 (Chandler 23, Gallinari. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 6
11 febbraio 2015 Pagina 22 Corriere dello Sport Stadio (ed. Bologna) Sport BELINELLI Un regalo stellare per il mito Popovich Segna a 2" dalla fine e consente al coach degli Spurs di festeggiare (senza un sorriso...) le sue 1000 vittorie. Ci sono tutti i più grandi: da Michael Jordan a Larry Bird, da Magic Johnson a Bill Russell a Jerry West, poi Reggie Miller, Robert Horry fino a Kobe Bryant ovviamente. Sono i Mr. Clutch di tutti i tempi: così vengono chiamati nella NBA quei giocatori capaci di realizzare il canestro decisivo. Ma adesso tra i "clutch" (letteralmente: afferrare) c' è anche Marco Belinelli : lunedì a 2"1 dalla conclusione, dopo aver fatto saltare a vuoto con una finta Stuckey, l' azzurro ha messo dentro il pallone del successo per San Antonio sul campo di Indiana. Sua Maestà Michael Jordan in carriera ne ha fatti 25 di canestri vittoria: il più celebre (chi non l' ha visto?) quello del 1998, gara 6 della finale per l' anello con Utah. Marco da quando è arrivato nella NBA è già a quota cinque (su dieci tentativi). In graduatoria, dal 2007, anno in cui è sbarcato in America, prendendo in esame gli ultimi 10 secondi di gioco (e giocatori con almeno dieci tentativi) è al terzo posto dopo James Harden (Houston, 6/10, 60%) e Jeff Green (Memphis, 6/11, 54,5%), davanti a Ky rie Irving (Cleveland, 6/14, 42,9%) ed Hedo Turkoglu (LA Clippers, 6/14, 42.9%) REGALO PER POP. Non si è trat tato solo di una vittoria fine a se stessa, il canestro realizzato da Belinelli i n f a t t i h a a v u t o u n significato molto più profondo: è stata la vittoria numero 1.000 di Gregg Popovich, 9° coach nella storia della NBA capace di arrivare in tripla cifra; il terzo (gli sono servite 1462 partite) che lo ha fatto più velocemente dopo Phil Jackson e Pat Riley; il secondo, dopo Jerry Sloan (Utah), ad esserci riuscito allenando sempre la stessa squadra. E se la vetta della graduatoria è comunque ancora lontana, ci vorrebbero almeno altre cinque stagioni (davanti a tutti c' è Don Nelson con 1.335 successi), l' ingresso nel club dei mille di Popovich, 66 anni compiuti il 28 gennaio, è l' ultima conquista da parte di un tecnico che, da quando è diventato head coach nel 1996, 19ª stagione, ha ottenuto cinque anelli, trasformandosi una leggenda. Però nemmeno il canestro quasi allo scadere e soprattutto il raggiungimento dello storico traguardo, hanno scomposto l' imperturbabile Pop: accanto a Ettore Messina, suo vice, non si è quasi mosso quando ha visto il pallone tirato da Belinelli accarezzare la retina. «Non c' è troppo da celebrare ha subito sottolineato con il suo ineguaglibile stile sono qui da tanto tempo e ho avuto dei buoni giocatori. Questa è la formula. Avere giocatori è difficile, ma io sono stato Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 7
11 febbraio 2015 Pagina 11 Corriere di Bologna Sport All Star Game. Belinelli vincente, tricolore ai piedi Con il canestro dall' angolo a 2"1 dalla sirena, Marco Belinelli ha siglato la vittoria dei San Antonio Spurs 9395 sul campo degli Indiana Pacers, regalando a coach Gregg Popovich il millesimo successo della carriera. Sabato notte, Beli sarà impegnato nella gara del tiro da tre dell' All Star Game da campione uscente. Ieri sono state svelate le sue scarpe speciali, in tinta tricolore e con la scritta «family first». Le calzature usate nel 2014 vennero vendute all' asta per beneficenza a 8.501 euro. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 9
10 febbraio 2015 gazzetta.it Sport Nba. Belinelli, regalone a Popovich: vittoria numero 1000 da coach L' azzurro firma a 2 secondi dalla sirena il canestro con il quale San Antonio stende Indiana: Popovich diventa il nono tecnico a poter vantare le mille vittorie in carriera. 10 febbraio 2015 NEW YORK (Usa) Gregg Popovich può festeggiare la sua millesima vittoria da head coach nella Nba e a confezionare il regalo per il tecnico degli Spurs ci pensa proprio Marco Belinelli. L' azzurro, infatti, firma a due secondi dalla sirena il canestro che mette ko i Pacers (9593 il punteggio) e che consente a Pop di entrare nell' esclusivo club. Popovich diventa così il nono coach a poter vantare mille successi in carriera, il secondo, dopo Jerry Sloan, a raggiungere questo obbiettivo guidando una sola squadra e il terzo in quanto a "velocità", toccando quota mille vittorie in 1.462 gare, dietro a Phil Jackson (1.423) e Pat Riley (1.434). belinelli "Sono nella Nba da diversi anni commenta con la sua solita modestia quello che molti considerano come uno dei tre più grandi allenatori di tutti i tempi nella Nba e ho la fortuna di poter lavorare con grandi giocatori". Gli Spurs però, sotto di 14 lunghezze all' inizio del quarto periodo, hanno bisogno di una grande rimonta e soprattutto di un super Marco Belinelli per poter festeggiare Gregg Popovich. Dopo un ottimo inizio di gara segnato dalla produzione di Tony Parker (11 punti nei primi cinque minuti della gara) gli ospiti diventano prevedibili in attacco con l' andare dei minuti. I Pacers restano in scia difendendo con aggressività nel secondo quarto e arrivano al riposo in ritardo di due lunghezze. Tutto cambia poi nel terzo periodo. Indiana trova il canestro con continuità, fa male ai campioni in carica sia nella zona pitturata, grazie soprattutto alla fisicità di David West, sia dal perimetro. Gli Spurs non trovano risposte e Indiana chiude la frazione con un parziale di 206, toccando così il +14. Le cose si mettono male per la squadra texana ma a suonare la carica ci pensa proprio Marco Belinelli. Il bolognese trova subito una tripla in apertura di quarto periodo poi tiene il piede sull' acceleratore mettendo pressione alla difesa dei Pacers. Beli produce sette punti e due splendidi assist nei primi cinque minuti dell' ultima frazione, Indiana però risponde e con il layup di CJ Miles torna al +9 a 5'35'' dalla sirena. NBA Guarda tutti gli highlights e le giocate più belle ? difesa e intensità Gli Spurs non hanno intenzione di rimandare l' appuntamento con la millesima vittoria di coach Popovich e si mettono a difendere con grande intensità. Duncan e Leonard poi danno il la' alla rimonta che si completa con il tapin di Aron Baynes: 93 pari a 56'' dalla fine. West dal perimetro trova solo il ferro e sul capovolgimento di fronte San Antonio muove bene il pallone. Leonard trova Beli nell' Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 10
10 febbraio 2015 gazzetta.it
10 febbraio 2015 gazzetta.it Sport Nba aperta a cambiare i playoff: voi come li fareste? Dite la vostra commentando questo articolo. Queste le opinioni dei nostri giornalisti. 10 febbraio 2015 Milano Il commissioner Adam Silver ha aperto alla riforma dei playoff: voi cosa gli proporreste? NBA SHOW LA PUNTATA Il commissioner Silver: "Vince chi è gestito meglio" davide chinellato Direi che siamo sulla strada giusta con le migliori 16 indipendentemente dalla conference. Ma le teste di serie devono essere assegnate tutte in base al record, senza tutelare i vincitori di division (che avrebbero comunque un posto nelle 16). Serie tutte al meglio delle 7 partite (con formato 22111), fin dal primo turno, e se dobbiamo proprio tagliare qualche partita accorciamo la regular season, perché ai tifosi piace da matti quando si fa sul serio. E date fisse per tutte le gare, come con le Finals. Spettacolo assicurato. NBA Le classifiche di Eastern e Western Conference ? valerio clari Sinceramente, io li terrei così come sono. Qualcuno resta fuori a Ovest e va una peggiore a Est? Succede, è successo in passato e succederà in futuro. Tanto poi in finale arrivano solo le squadre vere. Spostare franchigie da Est a Ovest e viceversa? Magari fra tre anni cambiano gli equilibri: che facciamo, le rispostiamo? Le migliori sedici alla postseason? Che senso avrebbe la divisione EstOvest, allora? E poi resterebbe il problema di calendari dal "peso" diverso, con avversari più o meno forti. Adam, tienili così. jacopo gerna Forse vi sembrerà troppo calciofila come impronta, ma io propongo la soluzione più banale e semplice: di mandare alla postseason i 16 migliori record. Saranno 12 dell' ovest e 4 dell' Est? Non importa. I playoff li devono giocare le più forti, non esiste che resti fuori una squadra che magari ha vinto 15 partite in più della rivale dell' Est. E speriamo che questo sia l' ultimo anno con questa formula, Mr. Commissioner. massimo oriani La proposta è la stessa portata avanti da molte franchigie e che sembra essere quella anche dello stesso Commish, ovvero ai playoff le 6 vincenti divisionali e le restanti migliori 10, indipendentemente dalla conference. Assurdo che, come accaduto l' anno scorso e con replica certa quest' anno, resti fuori Phoenix e alla postseason ci vadano Miami o Brooklyn. A patto però che venga rivisto almeno in parte anche il calendario (molto più facile a dirsi che a farsi...), con una riduzione degli scontri intradivisionali e un aumento di quello intraconference. Arriverei anche al caso estremo di eliminare le conference e le division e di mandare ai playoff le prime 16. riccardo pratesi Non cambierei il formato playoff. Perché è vero che c' è un' enorme differenza tra Est ed Ovest, ma è anche vero che sono fattori congiunturali. Insomma, non c' è nulla che faccia presagire qualcosa di permanente. E mi piace il senso storico di appartenenza ad una Conference. Le rivalità acuminate dalle continue sfide per Division e Conference. E poi diciamoci la verità: a meno che Brooks non riesca a fare Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 12
10 febbraio 2015 gazzetta.it
11 febbraio 2015 Pagina 11 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Sport BASKET NBA. Popovich nella storia grazie a Belinelli · Indianapolis (Stati Uniti) E' UN CANESTRO di Marco Belinelli (12 punti) a 2'' dalla sirena a firmare il successo di San Antonio a Indiana (9593), consentendo al suo coach Popovich di tagliare il traguardo delle mille vittorie. Belinelli è il terzo giocatore dopo Harden e Green per canestri decisivi su tiri tentati. Serata amara per Gallinari (3 punti) e per Bargnani (4). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 14
11 febbraio 2015 Pagina 28 La Gazzetta dello Sport Sport Popovich, mille in silenzio Il coach di San Antonio centra il 1000° successo in stagione regolare a modo suo, senza fanfare. Glielo ha regalato un canestro di Belinelli a 2" dalla fine: «Come un secondo padre» RICCARDO PRATESI San Antonio @rprat75 Mille vittorie nella stagione regolare Nba. Coach Gregg Popovich, per tutti Pop a San Antonio e nel resto d' America, è il nono allenatore di sempre a raggiungere questo traguardo storico. Ce l' ha fatta contro Indiana, in una partita vinta in volata, risolta dal nostro Belinelli. Pop è il secondo di sempre l' altro e' Jerry Sloan, storico tecnico degli Utah Jazz , ad aver raggiunto le 4 cifre di successi con una sola franchigia: gli Spurs. Ha più vittorie lui di 5 franchigie Nba. Pop e Duncan, la stella caraibica che gli ha cambiato vita e carriera, insieme hanno vinto 929 volte, la combinazione allenatoregiocatore con più successi della storia Nba. Numeri da capogiro. E di contorno ci sono pure 149 vittorie nei playoff sublimate da 5 titoli LE PAROLE DI POP E dunque vi immaginate celebrazioni, commozione, dediche, giusto? Sbagliato. Nulla di tutto questo. Pop being Pop , come dicono qui. A modo suo. E così ci si limita, e solo su richiesta, ci mancherebbe, a frasi di circostanza, minimaliste. «La ricetta delle 1000 vittorie? Avere avuto tanti buoni giocatori a disposizione. E il tanto tempo (19 stagioni, ndr. ) trascorso in panchina a San Antonio». Punto e basta. Oh, non pensiate che Pop fosse di cattivo umore o avesse fretta di volare a Detroit (ma chi ha mai fretta di volare a Detroit??) per la prossima imminente partita degli Speroni. Nei giorni precedenti, pur sollecitato dai media e la cosa gli fa il solletico si era limitato a «le circostanze fanno la differenza. Quante possibilità ci sarebbero che io fossi qui a rispondere a questa vostra domanda se nel 1997 non avessimo vinto la lotteria Nba, avendo così la possibilità di scegliere Duncan?». Onesto sino alla brutalità, Pop. Che non ha voluto fare ombra ai suoi ragazzi con le imprese personali. Basso profilo, e poche chiacchiere. Alla Spurs. I giocatori fino all' ultimo neanche lo sapevano delle 1000 vittorie. In casa, prima e dopo la numero 999 contro Miami, sono stati i media a svelarglielo. Risposta di Patty Mills: «Grazie, altrimenti rischiavo una figuraccia». L' Alamo non è esattamente Hollywood, ecco LA STORIA Eppure è qui nel Sud del Texas che Pop ha fatto e continua a fare la storia della pallacanestro. Tutto cominciò nel dicembre 1996. Nella maniera meno elegante e più improbabile possibile. Pop, allora general manager Spurs, licenziò Coach Hill, e lo sostituì in panchina. Gli Spurs non avevano mai giocato le finali Nba. Da allora lo hanno fatto 6 volte, con 5 trionfi. Nel 1999 con le Torri Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 15
11 febbraio 2015 Pagina 28 La Gazzetta dello Sport
11 febbraio 2015 Pagina 13 La Repubblica (ed. Bologna) Sport BASKET. Belinelli si prepara alla gara da tre punti infilando un golpartita LUCA SANCINI IL RE delle "bombe" ha messo le mani avanti. Saranno i sette migliori tiratori della Nba a sfidarlo, sabato a New York nella gara da tre punti che lo vide vincente un anno fa, ma Marco Belinelli ha già mostrato i denti l' altra notte, siglando il canestro della vittoria dei suoi Spurs a Indianapolis, dopo aver pure trainato, secondo Ettore Messina, testimone ravvicinato, la rimonta da 14. Un' autentica impresa, che apre sotto i migliori auspici una settimana da star Nba. Il soffice jump shot dopo pregevole finta a 2" dalla fine ha intanto consegnato alla storia il suo allenatore Gregg Popovich, che con quella vittoria ha raggiunto le mille nella Nba, nono allenatore a riuscirci, ora indissolubilmente legato al ragazzo di San Giovanni in Persiceto per quel gol a fil di sirena: un 9593 che gli è valso pure il primo posto nella Top Ten televisiva della giornata. Un gesto da ricordare e, per i patiti delle statistiche, neppure una prima volta: il tiro di Beli è il quinto cesto decisivo su dieci tentativi da quando nel 2007 approdò nel pianeta americano. Solo James Harden e Jeff Green possono vantare numeri migliori. Da domani, dopo l' ultima gara a Detroit, Belinelli si prepara ad un' altra serata tutta per lui, che potrebbe restare memorabile se conquistasse, per il secondo anno di fila, lo scettro di miglior tiratore del mondo, doppietta consecutiva che manca dal 2008, quando Jason Kapono bissò la vittoria dell' anno prima. Per Marco ci saranno le mille luci di New York, nel lungo weekend dedicato all' All Star Game, e due scarpe nuove: la Nike gliene ha preparate un paio tricolori (tomaia bianca, suola e lacci rossi, interno e linguetta verde), con la scritta "Family first". Un anno fa, il duello finale che dura un minuto, pescando da un carrello i palloni da infilare, fu contro Bradley Beal. La notte di New Orleans divenne alba radiosa qui, raccontando la favola del ragazzino del campetto che sale sul tetto del mondo. «Cosa ho fatto? Ho solo tirato», disse lui serafico dopo l' impresa. E fu quello il viatico per una stagione finita in gloria, col titolo Nba, spazzando via ogni ombra sulle possibilità che il cinno di San Giovanni potesse un giorno davvero arrivare ai più alti livelli. In attesa della notte di San Valentino, trepidano i cuori anche a Persiceto. Un gruppo di amici volerà a New York, ma intanto qui si cerca di organizzare un' altra visione di gruppo davanti al maxischermo della bocciofila, come la scorsa estate per le finali Nba, quando oltre 150 compaesani tifarono da Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 17
11 febbraio 2015 Pagina 13 La Repubblica (ed.
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