Il rapimento di Enza Basso Memoli: indagini inadeguate
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Il rapimento di Enza Basso Memoli: indagini inadeguate 15 anni. Un’eternità. E un dolore che non ha mai lasciato il mio amico Salvatore Memoli e la sua famiglia. Un dolore che si perpetua minuto dopo minuto, ora dopo ora, giorno dopo giorno: il 12 luglio è una data purtroppo da ricordare ad una città distratta e che non sa più riconoscere certi valori, capire certe tragedie anche perché nessuno fa niente. Le Istituzioni, come si dice in questi casi, hanno sempre latitato e continuano a farlo. Ma per la famiglia Memoli il 12 luglio è ogni giorno, dove in 15 anni la speranza di veder ricomparire l’adorata madre ha lasciato lo spazio alla più disumana tortura. Non sapere nulla del destino della signora Enza Basso Memoli, di una signora garbata e disponibile con tutti, piena di affetti per la propria famiglia e per gli amici, è un film dell’orrore senza il lieto fine, un incubo che ha sconquassato due famiglie. Su una cosa ha ragione il mio amico Memoli, non si tratta di una scomparsa, davvero riduttivo definire così l’intera vicenda che Salvatore lega a quella dell’indiano Sonu che quella mattina, stranamente, non si era presentato puntuale al lavoro. E’ l’oggetto dell’ultima telefonata tra madre e figlio, dove ovviamente si parlò anche di altro. Poi il mistero per una violenza fisica e morale dove le indagini non hanno prodotto alcun risultato. A me la sola pista indiana è apparsa sempre un po’ riduttiva: nel senso che l’obiettivo era sicuramente Sonu: ora la signora Enza poteva riconoscere gli uomini del commando, per cui è stata trascinata via? Due o tre indiani o quanti ne erano quella mattina mai visti prima potevano temere di essere individuati da una persona anziana, che non avrebbe mai potuto opporre resistenza e rapirla rischiando di essere scoperti più facilmente? La mia idea è che quella mattina vi fosse qualche italiano, magari di quelle zone, che ha aiutato la banda e che per non essere individuato ha pensato bene di far portare via l’anziana donna. Per forza
qualcuno della zona deve aver aiutato i banditi a caccia di Sonu anche nella fuga e a nascondersi. Nel millennio della tecnologia, dove i dati si incrociano quotidianamente, è possibile che non vi sia stata una minima strada investigativa da seguire? Qui i conti non sono mai tornati. Anche da un punto investigativo. Resta infine il gravissimo silenzio del Comune che non ha mai ricordato una vittima della violenza, mai ricordato una persona perbene, strappata alla vita e agli affetti di familiari e amici. Non lo ha fatto nemmeno oggi, la ricorrenza giusta per rimediare all’assordante silenzio di questi 15 anni. t.d’a. Il ricordo di mia madre a 15 anni dal suo sequestro di Salvatore Memoli Il 12 luglio 2007 mia madre fu sequestrata da stranieri che si trovavano nella nostra tenuta di Salerno. Da quel giorno il caso non è spiegato, non esistono elementi certi per dare risposta ad un’assenza che pesa per la famiglia, gli amici e la città di Salerno. Di risposte ce ne sono state ma abbastanza fantasiose per ritenerle meritevoli di dare indicazioni chiare. Quella mattina ebbi modo di parlare con lei per più di un’ora e mi sembrava tranquilla, contenta di vivere giorni sereni e desiderosa di organizzare la sua vacanza estiva. Unica eccezione un rilievo fatto a Sonu perché avrebbe dovuto presentarsi a casa alle 8.30 per un lavoro di pitturazione dei terrazzi del piano terra della casa. Ma, alle ore 9,40 non era
ancora arrivato. Il resto fu una conversazione ordinaria, sebbene la conservo come il regalo più bello fatto alla mia memoria nel tempo. Anche a Salerno un fatto traumatico come la scomparsa di una signora è successo. Quale la spiegazione di questo fatto diventato un mistero? Sicuramente sono mancati riferimenti indiziari e ricerche sulla zona di residenza e più accurate indagini presso le autorità consolari indiane. La loro reticenza ha impedito un’investigazione appropriata. Resta una realtà della difficoltà dei rapporti tra l’Italia e l’India ( la vicenda dei due marinai italiani ce ne ha dato una testimonianza piena!). La ricorrenza di 15 anni dal sequestro ( gradirei si definisse con terminologia propria e non come scomparsa!) ci ripropone il dramma degli affetti stroncati, immotivatamente ed inspiegabilmente. Mia madre era amata da tutti, la nostra famiglia non ha mai avuto problemi con nessuno! Definire scomparsa un’assenza è come tacere un fatto vero oppure pensare che si sia trattato di un gioco di prestigio! Mia madre è stata ‘violentemente’ sottratta alla sua libertà, alla sua routine, ai suoi affetti. Perchè? Sicuramente aveva riconosciuto il ‘commando’ che quel giorno era nella tenuta per un regolamento di conti con il giovane Sonu. Se non conosceva nessuno avrebbe potuto descrivere volti, etnie, azioni ma non avrebbe fornito particolari. Si vede che mia madre era in condizione di dare agli inquirenti i particolari dei criminali. La vittima da sacrificare non era mia madre, il povero Sonu era entrato in una condizione di sottomissione fisica. Quel giorno con Sonu sono scomparsi i suoi risparmi circa 3000€ che egli conservava per il suo viaggio imminente in India. Una sua catenina d’argento indiano fu trovata dopo qualche mese nella cenere del caminetto. Perchè nella cenere? La stava nascondendo a qualcuno? Domande su domande e tante mancate risposte! La clandestinità degli stranieri è il punto di osservazione di
questo mistero.Mia madre è vittima di una socialità e di una legislazione malate, inadeguate, ipocrite e per nulla utilile a governare il fenomeno della clandestinità. I salernitani sono stati in tanti modi vicini a noi ed al ricordo di mia madre. A loro la nostra gratitudine familiare. Anche agli inquirenti, privi di adeguati strumenti investigativi, portiamo rispetto e gratitudine. Resta un grande vuoto sulla vicenda che il Comune non ha saputo gestire. Il Comune ha avuto paura per le sue aspettative di turismo e di città turistica. È rimasto silente, indifferente, sospettoso. Ma questo modo di reagire non offre la certezza di una sicurezza sociale, finchè non si conosce la realtà. Mia madre non è più fisicamente tra noi ma la sua vita parla più di ogni altra scialba indifferenza. Mamma è una vittima, come donna e come persona che ha avuto rapporti di lavoro con stranieri. Le loro aggressività, le loro frustrazioni, le loro aspettative in un paese straniero, il più delle volte rivolte all’ingiusto profitto, non conoscono ostacoli. Mia madre era un ostacolo da evitare! Il nostro Paese avrebbe dovuto fare un altare civile ad una vittima di violenza, ad una signora perbene, ad una donna che ci ha rimesso inspiegabilmente la vita. “Serve personale di cancelleria dal Giudice di Pace e qualche giudice in più
al Tribunale” di Monica De Santis “La situazione degli avvocati che operano presso il Tribunale di Nocera Inferiore è una situazione drammatica” a dirlo sono il presidente avvocato Orfeo Strianese e la tesoriera avvocato Maria Giovanna Ferrante, dell’associazione Aiga (associazione italiana giovani avvocati) sezione di Nocera. “Abbiamo rinvii a due/tre anni, dai giudici di pace, benchè questi lavorino alla clemente registriamo un ritardo nella pubblicazione delle sentenze. Purtroppo abbiamo questa differenza tra il deposito delle sentenze e la loro effettiva pubblicazione, quindi quando a noi ci vengono effettivamente comunicate o quando noi possiamo avere materialmente accesso ad esse di circa otto mesi, e questo significa che se non escono le sentenze, noi non veniamo pagati e diventa un problema, perchè comunque le nostre spese sono tantissime. Senza contare che manca il personale di cancelleria. Fino ad oggi noi avvocati abbiamo compreso e sopperito a delle mancanze, come ad esempio quando richiedevamo delle copie, pagando le marche dovute andavamo noi a farle. Insomma ci siamo sempre muniti di buona volontà, ma purtroppo è chiaro che in queste condizioni non si può più andare avanti”. I rappresentanti dell’Aiga spiegano anche che il Tribunale di Nocera ha un problema atavico di mancanza di personale, ma che la situazione è andata peggiorando e non di poco negli ultimi anni e in particolare nell’ultimo anno… “Con il pensionamento di alcuni cancellieri la situazione è degenerata. Purtroppo
noi non riusciamo a capire come mai i cancellieri sono stati smistati in tutti i tribunali tranne in quello di Nocera, benchè siano state fatte richieste dal Presidente, dal consiglio dell’ordine. Diciamo che in tanti si sono mossi, nessuno è rimasto fermo a vedere il Tribunale andare a rotoli, ma nessuno ci ha mai ascoltato. Nessuno ad oggi tiene conto che il nostro Tribunale copre un bacino d’utenza di oltre 850mila abitanti, perché copre tutto l’agro nocerino sarnese. Non è un Tribunale di nicchia, però viene considerato tale. Abbiamo bisogno di più personale e che cambi anche il sistema”. Un sistema che, come confermano gli avvocati Orfeo e Ferrante nella sezione lavoro, sembra essere cambiato con il ritorno del dottor Mainenti che “Sta facendo una serie di udienze straordinarie e soprattutto sta smaltendo l’arretrato. Dovrebbero un po’ farlo tutti, ma purtroppo non è così. Quindi se dal Giudice di Pace il problema è la mancanza del personale di cancelleria, in Tribunale il problema è un aggravio di ruolo, quindi qualche giudice in più non farebbe male”. Ma la situazione potrebbe peggiorare ancora visto che due dei Giudici di Pace, a breve dovranno coprire anche Sarno e questo potrebbe causare nuovi ritardi nei provvedimenti. Intanto l’associazione Aiga unitamente al consiglio dell’ordine ha proposto un tavolo permanente tra tutte le associazioni e lo stesso consiglio dell’ordine “Perché da soli non si può andare da nessuna parte, abbiamo bisogno di essere compatti se vogliamo smuovere qualcosa all’interno del Tribunale di Nocera”. C’era una volta la zona Ztl,
oggi invece passano a tutte le ore ogni tipo di mezzi di Monica De Santis C’era una volta la Ztl, c’era una volta la zona a traffico limitato, ovvero quelle zone della città dove l’ingresso è consentito per carico e scarico merci solo ad un orario prestabilito e dove ad accedere ai varchi devono essere solo i residenti, taxi e mezzi di soccorso. C’era una volta e forse c’è ancora. Eppure qualcosa, guarda un po’ non funziona più come prima. Forse qualche regola e qualche sistema per evitare le multe alla fine è stato trovato ed ora… Benvenuti nel centro storico, quello che una volta era un salotto dove si poteva passeggiare e dove erano pochi i mezzi su due o quattro ruote che vi passavano. Le immagini di questa pagina si riferiscono a ieri mattina e da sole spiegano quello che ogni giorno si verifica in pieno centro antico di Salerno. “Muri, vetrine, bidoni, cassette dell’Enel, piante ed altro danneggiati dal passaggio di questi giganti nei vicoli di Salerno cosa che accade in qualsiasi ora del giorno affumicando anche chi sta mangiando o prendendo un caffè o un aperitivo. – commenta uno dei tanti residenti, stanchi di vedere la città sempre più sfregiata – Il passaggio di questi mezzi crea seri problemi alla sicurezza pedonale ed si aggiunge alle barriere architettoniche che limitano la vita e la viabilità a Disabili, Anziani e Donne con il passeggino. Più di una volta i commercianti hanno protestato chiedendo regole ferree e sicure, chiedendo la chiusura al traffico in alcune zone e limitare il passaggio in determinati orari. Sono anni ma tutto questo non accade, tante promesse dall’ex assessore all’Annona e quello alla Mobilità finite nel dimenticatoio. Inoltre molti commercianti hanno paura a denunciare per eventuali ritorsioni”. A questi si devono poi aggiungere quei motorini e quelle macchine che ogni giorno
entrano nel centro storico adottando un sistema anti multe, ovvero coprire la targa con un cartone oppure nel caso delle macchine alzare il cofano. Risultato? Quello che doveva essere un salotto ora somiglia di più ad uno di quei scantinati dove si mette di tutto di più senza curarsi né l’estetica e né l’ordine, tanto chi deve andare mai a controllare. Sei i punti di costa fortemente inquinati a Salerno e provincia di Monica De Santis Sono 14 i punti che oltrepassano il limite di legge nella consueta attività di citizen science svolta da Goletta Verde. Attività che punta a individuare le criticità dovute ad una cattiva depurazione dei reflui in specifici punti, come foci, canali e corsi d’acqua, il principale veicolo con cui l’inquinamento, generato da un’insufficiente depurazione, arriva in mare. Le analisi, eseguite da laboratori individuati sul territorio, mostrano dunque delle criticità in questo inizio di stagione presso alcune delle foci campionate; criticità dovute alla presenza di batteri di origine fecale (enterococchi intestinali ed escherichia coli), considerati un marker specifico di inquinamento dovuto a scarsa o assente depurazione. Scattando una fotografia nel momento in cui le volontarie e i volontari sono passati a prelevare il campione d’acqua, nelle giornate tre il 19 e il 30 giugno, da portare a laboratori del territorio per le analisi microbiologiche dei due target batterici per la depurazione (Escherichia coli ed Enterococchi intestinali), sono stati campionati: 5 punti
nella provincia di Caserta, 8 punti nella provincia di Napoli, 14 punti nella provincia di Salerno e 4 punti nell’isola di Ischia. I dati delle analisti della storica campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio e all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiano sono stati presentati ieri mattina a Napoli. Il 51% dei punti è stato prelevato in punti critici (foci e canali) e l’altro 49% in mare, determinando questi risultati delle analisi microbiologiche. Andando nel dettaglio dei punti oltre i limiti di legge, sono stati riscontrati: 2 punti fortemente inquinati nella provincia di Caserta, che fanno riferimento alla foce del fiume Savone a Mondragone e del Regi Lagni a Castelvolturno; 2 punti fortemente inquinati nella provincia di Napoli, la foce del canale di Licola, la foce del fiume Sarno, mentre risultano 2 punti inquinati, il mare alla foce del rivolo Neffola a Minori e la spiaggia fronte il rivo S. Marco a Castellammare di Stabia; nella provincia di Salerno abbiamo, invece, 6 punti fortemente inquinati: la foce del Regina Minor a Minori, la foce del fiume Irno sul lungomare di Salerno, la foce del fiume Picentino tra Salerno e Pontecagnano Faiano, la foce del torrente Asa a Pontecagnano/Faiano, la foce di un canale di scarico a Eboli e la foce presso il rio presso via Poseidonia 441, mentre 2 punti inquinati la foce del Tusciano a Pontecagnano / Battipaglia e la foce del fiume Solofrone a Capaccio/Agropoli. Il 64% dei punti oltre il limite di legge (9 su 14) ricadono in prossimità di foci che non vengono campionate dalle autorità competenti perché non ritenute balneabili, ma presso le quali si trovano spesso spiagge libere frequentate dai bagnanti ignari del potenziale pericolo. Ancora troppo poca e scarsa l’informazione ai cittadini nei comuni campani monitorati da Goletta Verde: solo in 4 dei 31 punti di prelievo eseguiti sono stati avvistati i cartelli che definiscono la qualità delle acque di balneazione.
Giovanni Paolo Provenza: “Garantire sicurezza ai giovani nelle ore notturne” di Luca Capacchione Giovanni Paolo Provenza, 20 anni, eletto con 123 preferenze, è studente di Medicina Veterinaria presso l’Università di Napoli “Federico II”. Già rappresentante degli studenti alla consulta provinciale per il liceo “Enrico Medi”, è il secondo dei più votati al Forum dei Giovani. Quali sono state le difficoltà di questo tuo percorso elettorale? È stata una campagna elettorale abbastanza faticosa, poiché i votanti non sono stati molti sia per il periodo estivo sia proprio per le alte temperature che non ci hanno concesso di organizzare troppi eventi. I voti sono stati ben distribuiti, poiché i primi cinque candidati si sono distanziati per un fazzoletto di voti e anche in questo l’elezione è stata molto tirata. La tua è stata una candidatura vissuta autonomamente. Quale sarà la strategia per la corsa al Presidente? La mia candidatura è sì stata vissuta autonomamente, ma sono comunque affiliato al Movimento Giovani Battipagliesi, con il quale ho condiviso questa avventura e con i quali condividerò i banchi del forum. Certo è che la campagna elettorale è stata fatta in gestione personale. Tireremo le somme e troveremo la quadra per il nome del Presidente, in accordo con gli altri gruppi. Nessuno ha la maggioranza in Forum, quindi la
discussione sarà necessaria. La qualità dei candidati è stata alta e, dopo anni di stop, candidarsi a questa elezione è stata un grande atto di coraggio perché chi ha portato le proprie proposte ci ha messo la faccia. Faccio i complimenti a tutti i candidati perché le condizioni non erano assolutamente favorevoli. Quale sarà la prima idea da proporre al nuovo Forum? La mia prima proposta sarà relativa all’organizzazione di un evento giovanile natalizio, nel quale si possa dare il segno concreto della presenza del Forum in città. Darò spazio anche al tema delle aule studio, molto sentito. Questione fondamentale è anche quella della sicurezza: insieme all’amministrazione cercheremo di prendere i dovuti provvedimenti per far vivere ai giovani in centro e in periferia al meglio le ore notturne, garantendo i giusti controlli. lu.cap. Mirko Nastri: “Metteremo di nuovo i giovani al centro” di Luca Capacchione Mirko Nastri, 32 anni, eletto con 108 preferenze, è responsabile del giovanile di Avanti Battipaglia, gruppo politico di maggioranza. Hai corso in coppia con Carola Rizzo, ottenendo quasi lo stesso numero di preferenze. È la dimostrazione di compattezza del gruppo Avanti? Questa è una candidatura che parte da lontano. Ci lega una
grande amicizia e abbiamo percorso insieme un grande cammino di condivisione di obiettivi e di pensiero politico. Con il nostro risultato (214 preferenze in due), abbiamo affermato grande compattezza. Non abbiamo guardato negli orticelli accanto e siamo felici di aver portato in forum due eletti. La soddisfazione più grande è stata la doppia elezione o l’aver fatto campagna elettorale in gruppo? Sarò sincero: entrambi. Abbiamo condiviso una bellissima esperienza e al contempo abbiamo fatto comprendere quanto sia presente Avanti Giovani a livello cittadino, dimostrando quanto sia una realtà vivace e alla quale guardare con interesse. Nel consiglio del Forum avremo un peso notevole, anche nella scelta del Presidente. Non escludo collaborazione con altri gruppi: la campagna elettorale è finita ed è arrivato il momento di darsi da fare. Quale sarà il vostro primo impegno nel Forum? Metteremo di nuovo i giovani al centro. Ci preoccuperemo di ascoltare tutti in modo attento, da subito anche nelle scuole a settembre. Le nostre prima proposte prevedono l’istituzione di una navetta che colleghi le periferie al centro cittadino nel fine settimana e offrire nuovo coinvolgimento culturale, senza dimenticare i temi della cura del verde e dell’offerta di spazi aperti per gli studenti. Dopo la pandemia i giovani devono ripartire. Aurora Perrone, 19 anni è
stata la più votata: “Impegno primario per lo sport” di Luca Capacchione Aurora Perrone, neodiplomata, 19 anni, è stata la più votata con 138 preferenze alle ultime elezioni del forum. Appartenente al gruppo Generazioni d’Idee, è fiera di affermare il proprio futuro a Battipaglia, costruendolo passo passo anche attraverso il proprio impegno nella cosa pubblica. Da dove nasce la tua candidatura e quali sono state le prime emozioni da eletta? La mia candidatura è una candidatura plurale, un noi perché siamo un gruppo e la volontà era quella di esprimere una proposta di senso unitario. Sono nata qui, sono cresciuta qui e sempre vissuto la mia città in pieno, soprattutto il centro cittadino, con molta anima. Vorrei trasferire anche agli altri questa volontà di vivere Battipaglia. La voglia di mettermi in gioco parte da qui. Il risultato è stato inaspettato e sono ancora più contenta del traguardo raggiunto, poiché tutti gli elettori che hanno scritto il mio nome mi hanno dato fiducia e mi spingono a ricoprire con responsabilità la carica Siete un gruppo – Generazione d’Idee – e lo avete dimostrato. Insieme, come affronterete la sfida dell’elezione del Presidente? Per ora ci stiamo godendo la vittoria. Avendo candidato due uomini e una donna, il nostro risultato è ancor di più inaspettato, ma siamo fin troppo soddisfatti. Siamo stati eletti in tre e la soddisfazione è grande e non nascondo che è giusto poterne vivere i frutti. Per la partita del Presidente e degli altri organi stiamo sentendo già altre voci anche se ci sarebbe piaciuto poterlo fare subito. Purtroppo, è stato impossibile parlarne perché come Generazione siamo un gruppo
vasto ed è giusto confrontarci anche con chi ci ha dato fiducia. Per citare il nostro Romano Carabotta “la mia candidatura è la nostra candidatura” e dobbiamo ascoltare tutti. La corsa al Presidente è difficile e va gestita bene, senza arrivare impreparati. Quando si chiuderà l’iter dell’elezione degli organi, quale sarà il vostro primo atto in forum? Non appena potremo, lavoreremo in gruppo sin da subito. Personalmente, per una questione di affetto ed esperienza personale, vorrei dedicare nel centro di Battipaglia spazio allo sport, poiché è fondamentale per i giovani – e per i meno giovani – praticare attività sportiva. Altra cosa importante sarà realizzare uno spazio per gli studenti e sono contenta che anche altri eletti ne abbiano parlato. Ci sono tanti ragazzi che vogliono studiare in tranquillità insieme, in uno spazio adeguato, e la pandemia ci ha fatto capire quanto sia importante la socialità. Sport e studio sono i due temi su cui mi concentrerò. Nicola Paladino: “Il Forum è uno strumento fondamentale per aggregare” di Luca Capacchione Nicola Paladino, 22 anni, eletto con 107 preferenze, è studente di Giurisprudenza e fondatore del Movimento Giovani Battipagliesi. A spingerlo alla candidatura la voglia di mettersi in gioco per migliorare la città.
Nicola, quanto è importante e da dove nasce la tua candidatura? La mia candidatura nasce da un presupposto: il Forum dei Giovani è uno strumento fondamentale per creare aggregazione – che in città manca da tanto, soprattutto nel weekend – e per riavvicinare i giovani alla politica e alla cosa pubblica. La mia candidatura nasce per rappresentare i miei sostenitori, ma anche per fare scuola politica sul campo. Chi in futuro vorrà proseguire con appuntamenti elettorali più importanti qui può imparare già a conoscere il funzionamento della macchina amministrativa. In questo percorso non sei solo. Pochi mesi fa hai fondato un movimento giovanile. Qual è stato il sostegno che ti ha portato? Quasi un anno fa, nel novembre 2021, ho fondato il Movimento Giovani Battipagliesi. All’inizio è stato difficile aggregare perché vi è un generale disinteresse giovanile nei confronti della cosa pubblica e dell’associazionismo in generale. Siamo partiti da zero con il gruppo, con pochi elementi, poi con le attività proposte si è creato un interessamento sempre più ampio e oggi conta oltre venti membri stabili. La politica giovanile è al centro del nostro impegno e abbiamo ottenuto anche altri eletti – oltre me – nel consiglio del Forum. La nostra unità e la nostra compattezza, senza individualismi, ci ha portato ad essere sempre più uniti, tant’è che durante lo spoglio uno di noi era in bilico e abbiamo fatto squadra con lui affinché sentisse il nostro sostegno. Anche quando si discute, quando non si è d’accordo, troviamo sempre la quadra e con queste elezioni lo abbiamo ampiamente dimostrato. Quale sarà il vostro primo impegno nel Forum? La prima idea è quella di creare uno Sportello Giovani, affinché – anche telematicamente – fosse possibile ascoltare tutti per portare all’attenzione delle istituzioni i bisogni
dei singoli giovani e dei quartieri. La nostra intenzione è di creare un legame con tutte le parti politiche sedute in consiglio comunale, in modo da rendere effettive quelle che sono le necessità di tutti i ragazzi della città. Vogliamo creare un evento estivo, magari in un’area verde, dando la possibilità ai giovani di rimanere a Battipaglia e vivere sport, cultura, cinema e musica senza andare necessariamente altrove. Stileremo un programma, come già fatto con il nostro Movimento, di eventi a breve e lungo termine, in modo da ambire a qualcosa di molto importante da portare nella nostra città. Eletti i diciannove del Forum dei Giovani di Battipaglia di Luca Capacchione Eletti i 19 componenti del nuovo Forum dei Giovani di Battipaglia. Le operazioni di voto si sono svolte domenica 10 luglio dalle ore 8 alle 21 presso il seggio allestito nel Salotto Comunale a Palazzo di Città. Al termine sono stati 1061 (639 maschi e 422 femmine) i votanti su una platea di aventi diritto di 10319 (5423 maschi e 4741 femmine), per il 10,28%. I voti validi sono stati 1054, 2 le schede bianche, 5 le schede nulle. Alle elezioni del nuovo Forum si è giunti dopo il lavoro svolto dall’assessore alle Politiche Sociali Francesca Giugliano, la consigliera comunale delegata alle Politiche Giovanili Angela Ventriglia e il delegato al Forum Lorenzo Forlano, che hanno lavorato in sinergia con la presidente della commissione Feliciana La Torre per il nuovo regolamento. La lista degli eletti: Aurora Perrone 138; Giovanni Paolo Provenza 123; Mirko Nastri 108; Nicola Paladino
107; Carola Rizzo 106; Gabriele Giannattasio 95; Pierfrancesco Del Priore 84; Aya Ftissi 83; Valerio Visconti 80; Serena Bellucci 71; Maria Caso 70; Francesco Bozzari 67; Daniele D’Auria 56; Salvatore Iannone 55; Lorenzo Porcelli 55; Antonio Fiorillo 55; Maria Trotta 52; Romano Maria Francesco Carabotta 50; Davide Guarino 44. Non eletti: Mario Pesce (38), Ilenia Lucia Nobile (37), Paolo Pipolo (24), Federica Matrone (1), Nino Frunzo (0). Gli eletti saranno proclamati mercoledì 13 luglio alle ore 10:30 presso il Salotto Comunale con la presenza della sindaca Cecilia Francese. I 19 membri eletti del Forum dei Giovani dovranno, successivamente, eleggere il Presidente, un Vicepresidente, un Segretario e i vari delegati. «Credo fortemente nelle potenzialità dei giovani battipagliesi e proprio per questo motivo ho lavorato affinché, anche nella nostra città, ci fosse un “forum dei giovani” vivo, attivo e partecipativo – ha detto l’assessore alle Politiche Sociali Francesca Giugliano -. Ieri è stata una giornata importantissima: tutti i candidati, gli iscritti e simpatizzanti hanno dato prova di maturità e soprattutto hanno dimostrato amore verso la propria città. Hanno voglia di mettersi in gioco e di dare il proprio contributo per la crescita sociale di Battipaglia. Nutro grandi aspettative verso questo gruppo di giovani. Il compito dell’amministrazione sarà quello di sostenerli nelle loro attività. Un grazie particolare va agli uffici e ai dipendenti comunali che hanno lavorato affinché queste elezioni si potessero svolgere».
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