Il Progetto DAMA all'Ospedale San Paolo: una proposta di accoglienza medica rivolta ai disabili con ritardo mentale
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Il Progetto DAMA all’Ospedale San Paolo: una proposta di accoglienza medica rivolta ai disabili con ritardo mentale M. Corona, F. Ghelma, M. Maioli, S. Perazzoli, A. Mantovani, Azienda Ospedaliera San Paolo – Milano - Italia L’OMS ha definito il concetto di E’ evidente il salto di qualità salute come benessere(1) inteso come rappresentato da un concetto di benessere godimento pieno di tutte le prerogative di non medicalizzato, soprattutto se cui un individuo può ragionevolmente applicato a soggetti disabili,ma proprio per aspirare nell’ambito della società in cui vive. questo motivo di deve proporre un modello Quando una componente di questo organizzativo e di cultura medica di benessere viene meno, in particolare quando accoglienza differente per l’individuo che la salute, intesa come necessità di sanità è non è in grado di usufruire in modo alterata per un qualunque problema medico adeguato dei normali percorsi diagnostici e è diritto dell’individuo godere di una terapeutici. accoglienza che garantisca un percorso È per questo motivo che all’Ospedale diagnostico tempestivo con un San Paolo, nell’Aprile dell’anno 2000 è stato orientamento ed un programma terapeutico proposto un modello di accoglienza medica adeguati. caratterizzato da percorsi diagnostici e di Per il disabile grave e gravissimo, orientamento terapeutico differenziati in particolare per quello che presenta dedicati ai disabili gravi e gravissimi , in disabilità intellettive che sono per lo più particolare quelli con problemi caratterizzate da deficit comunicativi non è comunicativi, quelli che “soffrono due normalmente prevista una accoglienza volte, perché hanno un problema medica che risponda ai criteri cui abbiamo nuovo di salute ma che non sono in accennato. L’ospedale ha sicuramente grado di raccontarlo”.(3) risposto, talora con difficoltà, ai problemi di E’ oggi doveroso riconoscere che criticità ed emergenza, tuttavia, per il questa proposta ha costituito una sfida , in paziente disabile psicomotorio le necessità quanto allora abbiamo proposto un modello diagnostiche rivestono sempre un carattere di presa in carico senza avere ancora di urgenza in quanto non vi è, da parte acquisito una reale e documentata dell’individuo una capacità descrittiva ed conoscenza della entità della richiesta in analitica della sua nuova o vecchia termini numerici e qualitativi. condizione. Questo determina nei genitori Tuttavia questa sfida si fondava da e nei sanitari una situazione di allarme. una parte sulla esperienza clinica che aveva Appare evidente la difficoltà della dimostrato la possibilità di una gestione struttura ospedaliera a garantire una corretta e multidisciplinare di un paziente organizzazione coordinata dedicata, anche con prerogative particolari, comunque più per la difficoltà di una anamnesi che è per lo disagiate, dall’altra sulla garanzia di un più frammentaria, legata a ricoveri in supporto e di una spinta efficace da parte diverse strutture, frequentemente anche delle associazioni dei genitori dei disabili estere e spesso scarsamente aggiornata. grafiche, dopo anni di attesa, potevano Il percorso diagnostico e terapeutico chiedere ed ottenere una risposta alle loro risulta impegnativo per la frequente esigenze. necessità di dover eseguire indagini diagnostiche in rapida successione, eventualmente in sedazione farmacologia. L’incontro fra la disponibilità della Azienda Ospedaliera San Paolo e le La struttura ospedaliera deve valutare sollecitazioni della Ledha, presieduta da la necessità di una presa in carico(2) d e l Edoardo Cernuschi ha portato alla disabile grave, presa in carico che non può ideazione e successivamente allo sviluppo di limitarsi al singolo episodio che ha questo modello. determinato il primo accesso ma che deve necessariamente essere il primo momento La Storia di una continuità assistenziale. 1
I punti fermi di questo progetto sono valutazione, valutare l’efficacia dei percorsi stati all’inizio rappresentati dalla individuati, l’appropriatezza delle risorse valutazione della richiesta del territorio e individuate e la definizione del piano delle necessità di risorse, umane, formativo. tecnologiche ed organizzative . Abbiamo pertanto iniziato una fase Le modalità organizzative sperimentale con l’obiettivo di valutare e trattare circa sessanta pazienti nell’anno. Il modello organizzativo è costituito, E’ subito emerso in modo evidente nella sua globalità, da un Call Center, da come proporre un modello di accoglienza un percorso dedicato dell’urgenza, da un differente costituiva già di per sé una presa day hospital per i percorsi di in carico e l’incremento della attività si è inquadramento, di valutazione breve e di mostrato rapidamente esponenziale fin dai rivalutazione dei pazienti, da percorsi primi mesi. ambulatoriali facilitati. Le risorse umane Questa risposta ci ha rapidamente sono rappresentate da una equipe di medici, convinti della bontà del progetto che infermieri professionali, OTA e personale abbiamo progressivamente affinato e amministrativo. definito, proponendolo ai responsabili della Di fondamentale importanza è il Regione Lombardia, e sostenuti lavoro svolto quotidianamente nei percorsi dall’incoraggiamento di Carlo Borsani dell’accoglienza dal personale volontario che abbiamo proseguito nel lavoro, che ha non ha un ruolo sussidiario ma costituisce la portato al termine del primo anno alla vera chiave di volta, la cerniera tra disabili e Delibera Regionale di istituzione del le loro famiglie e il sistema ospedaliero Progetto (Delibera n° VII / 4094 del dell’accoglienza dedicata. 30/3/2001) cui sono stati assegnati gli Nell’ambito dell’Ospedale il Progetto stanziamenti finanziari con le relative voci Dama è allocato nell’Area dell’urgenza e fa di spesa e di cui è stata definita la tipologia riferimento al Dipartimento di Urgenza ed dell’intervento. Emergenza. Il motivo di questa scelta Il progetto DAMA, acronimo di strategica si fonda sulla possibilità che Disabled Advanced Medical Assistance, è questa area consente, se necessario, di quindi definito come progetto pilota della sfruttare in tempi rapidi tutte le tecnologie Regione Lombardia, finalizzato a definire e risorse necessarie, garantendo inoltre una percorsi nuovi di accoglienza medica presenza quotidiana, nell’arco delle coordinata a favore dei disabili gravi e ventiquattro ore la presenza e l’intervento di gravissimi, con deficit intellettivo, specialisti. comunicativo e neuromotorio. Vengono Compito dei medici del Progetto è il anche definiti gli altri compiti del Progetto, coordinamento di tutte queste competenze comprendenti la costituzione di una nei differenti percorsi. archivio clinico c o m p u t e r i z z a t o finalizzato alla costituzione di una card Sanitaria, l’introduzione del tema della Call center disabilità nei percorsi formativi U n i v e r s i t a r i , lo svolgimento e la Rappresenta il punto di contatto fra partecipazione a programmi di ricerca l’utenza, costituita prevalentemente dai clinica e di base, sviluppare e svolgere una parenti dei disabili e la struttura ospedaliera. adeguata opera di comunicazione. Per Storicamente la sua prima finalità è stata questo motivo la Delibera Regionale quella di “smorzare” l’allarme, costituendo riconosce il ruolo e le funzioni dei quattro un punto di riferimento per le famiglie. Partners del progetto, i quali, con un Come abbiamo prima sottolineato, ogni Protocollo d’intesa firmato il giorno 4 mutamento comportamentale può essere Aprile 2001 hanno confermato il loro espressione di un disagio fisico e di una impegno. nuova malattia ed i parenti, esperti dopo Inoltre, con Decreto n. 43 del 7/01/02 anni di convivenza, vi ravvedono spesso i del Direttore Generale alla Sanità – Regione segni di qualche nuovo problema. Tuttavia, Lombardia è stato istituito un Comitato l’ansia che ne deriva deve essere confortata Tecnico scientifico, cui partecipano i da un giudizio, seppure rapido, di carattere rappresentanti dei singoli partners, esperti clinico. Da punto di ascolto ha assunto della Sanità e della OMS, al quale è stato progressivamente i caratteri di una centrale affidato il compito monitorare l’attuazione operativa dove sono presenti un del Progetto, definire gli indicatori per la 2
collaboratore amministrativo, medici ed prolungato che riteniamo gravoso per infermieri del progetto. motivi organizzativi per la struttura L’obiettivo si diversifica quindi su due sanitaria, per le famiglie, ma anche per il versanti: quello esterno, con l’ascolto delle disabile. E’ presso il Day hospital della problematiche, la compilazione della scheda Clinica Medica che storicamente ha avuto anagrafica e di inquadramento clinico e inizio l’attività di ricovero breve per i quello interno all’Ospedale, con la pazienti disabili. Insieme agli costruzione dei percorsi in funzione delle accompagnatori, vengono accolti in locali necessità, tenendo conto che obiettivo dedicati e vengono accompagnati lungo i primario rimane quello di ottimizzare vari percorsi dal personale sanitario l’impiego delle risorse umane, organizzative dell’equipe del progetto DAMA e dai e tecnologiche, fornendo alla famiglia le volontari della LEDHA. I volontari formati soluzioni logisticamente più confortevoli. sono attualmente genitori di disabili gravi, Nelle ore non coperte dal personale svolgono un ruolo insostituibile amministrativo, è in funzione una segreteria nell’accoglienza ai pazienti ed ai famigliari; telefonica con possibilità di controllo rappresentano un tramite tra la famiglia e dall’esterno da parte del personale medico, l’equipe del DAMA; ci aiutano a per potere fornire una eventuale risposta a decodificare i problemi che si nascondono problematiche urgenti che dovessero dietro una alterazione comportamentale, ci subentrare. segnalano eventuali condizioni particolari Al call center è possibile accedere mediante delle famiglie, oltremodo utili, talvolta, un numero verde, parzialmente a carico nell’inquadrare particolari problemi della dell’utenza (840 02 7999). famiglia e necessità dei disabili. Questo Altra funzione del personale del call interfaccia ci permette di programmare in center è quella di segreteria ed in particolare modo selettivo le necessità di un intervento quello di mantenimento dell’archivio psicologico, che riteniamo non dovere anagrafico e di attività del progetto, base di essere distribuito a pioggia, e, a nostro partenza per la costituzione dell’archivio parere, rimuove il disagio che comunque la clinico di cui parleremo successivamente. famiglia del disabile prova nell’affrontare la Nel descrivere la attività del Call struttura ospedaliera. center (grafico 1.) ci sembra doveroso All’attività di Day Hospital è dedicata sottolineare una valenza a nostro parere l’impegno più esteso del nostro personale rilevante: la raccolta telefonica dei dati infermieristico che gestisce anche le anagrafici e anamnestici è il primo prestazioni digli altri pazienti afferenti al momento di una impostazione di un servizio. E’ un punto qualificante, dove percorso. Non riteniamo che l’attività del diventa palese che “il disabile fruisce di progetto debba definirsi come una serie di cure sanitarie uguali a quelle di cui servizi prestati “a richiesta”, ma come una beneficiano gli altri cittadini nel presa in carico dei pazienti ed, in questa quadro dello stesso sistema di ottica, riteniamo discriminante il nostro prestazioni sanitarie”(4). E’ ormai cosa giudizio di équipe, eventualmente normale, all’Ospedale San Paolo, incontrare discutibile con il medico che invia il i “nostri” disabili che, scortati dal nostro paziente. personale, si avviano ai diversi percorsi per loro previsti nella giornata, insieme agli altri Day Hospital pazienti. Riteniamo che anche questo rappresenti il segno di una cultura nuova. Questa premessa è fondamentale per affrontare l’attività di Day Hospital che Attività ambulatoriale rappresenta un punto nodale della organizzazione dell’attività quotidiana. Il L’attività ambulatoriale del progetto ricovero breve consente, grazie al comprende due linee di intervento: quella coordinamento dei vari specialisti e dei degli ambulatori specialistici e quello della servizi coinvolti, l’esecuzione per ogni rivalutazione clinica dei pazienti. singolo paziente di un elevato numero di Quando, dai dati clinici raccolti, prestazioni in rapida successione, emerge la necessità di una prestazione eventualmente, se necessario, in sedazione specialistica che non presenta farmacologica. La valutazione clinica deve caratteristiche di particolare difficoltà, essere collegiale, concordando l’iter da relativamente alle condizioni del paziente proporre al paziente. Questa impostazione ed al suo grado di collaborazione con il permette di evitare un ricovero ospedaliero personale sanitario, e per la quale non si 3
ravvede necessità di sedazione Per questo motivo abbiamo voluto farmacologica, i pazienti affrontano un allocare il Progetto nell’Area dell’Urgenza, percorso ambulatoriale classico, comunque ne abbiamo successivamente definito i accompagnati dal personale infermieristico percorsi, e individuato nell’Area di e volontario. Osservazione un locale dedicato dove i Abbiamo individuato dei referenti per disabili possono soggiornare con i loro ogni specialità e servizio operanti accompagnatori. In questo locale seguiamo, nell’ospedale che valutano i pazienti in supportati dal personale infermieristico spazi e tempi adeguati adattati alle dell’Area di osservazione, le situazioni necessità di ogni singolo disabile, con un critiche che necessitano di stabilizzazione, i minimo impatto sulla normale attività disabili per i quali è necessaria una dell’ambulatorio o del servizio, pur con osservazione o un trattamento breve, quelli l’obiettivo di ridurre in modo cospicuo i che sono nell’attesa di prestazioni tempi di attesa. diagnostiche variamente complesse, o, come Esiste poi una linea di valutazione e talvolta accade, nell’attesa di un intervento rivalutazione clinica, quella che chiamiamo chirurgico indifferibile. “Ambulatorio DAMA”, che ha la finalità di L’esistenza di questo locale nell’area raccogliere la documentazione clinica, dell’urgenza consente, per le situazioni più spesso molto ricca ed articolata, e di critiche, una osservazione diurna e notturna discutere con i parenti e gli operatori delle ripetuta da parte dei colleghi della Unità di strutture dedicate ai disabili che li Terapia Intensiva. Questo locale accompagnano quale sia il problema rappresenta spesso un “polmone” emergente e quale la risposta più adeguata; determinante nel permettere una vengono consegnati e discussi gli esiti degli valutazione critica delle reali necessità del esami eseguiti presso il Day Hospital e gli paziente, e grazie a questa possibilità ambulatori e viene impostato l’iter abbiamo ottenuto una limitazione dei terapeutico e di follow up. E’ evidente che ricoveri prolungati nell’ospedale. questo momento può rappresentare l’inizio All’interno della corsia preferenziale, è di un percorso di continuità assistenziale attribuito un codice di triage con il medico curante, domiciliare o infermieristico, così come avviene per gli appartenente ad una struttura residenziale altri pazienti, idoneo a definire gravità della L’Ambulatorio DAMA è inoltre situazione e precedenza di accesso. l’occasione per raccogliere in modo organico All’ingresso el paziente nell’area, l’équipe del e ragionato tutti i dati salienti della storia progetto viene chiamata e prende in carico clinica del disabile, che vengono conservati il paziente, ne imposta l’iter diagnostico e nell’archivio clinico del progetto. terapeutico e coinvolge, se necessario, i colleghi specialisti. E’ possibile, come già Attività d’urgenza e Pronto Soccorso detto, usufruire in tempo reale dell’apporto dei colleghi di Terapia Intensiva per le Costituisce il banco di prova del sedazioni farmacologiche e sottoporre i progetto, tenendo conto che fin dall’inizio è pazienti ad esami clinico strumentali quali emersa la difficoltà di definire i confini tra TAC spirale che consente indagini di durata u r g e n z a ed e m e r g e n z a e ci è parsa minimale, esami di endoscopia digestiva e scolastica la differenziazione che bronchiale. comunemente viene codificata nel sistema dell’urgenza. E’ difficile spiegare ai genitori Ricoveri nei reparti ed ai parenti che un problema non è “emergente” ma solo “urgente”. Quando per gravità di situazione si Per questo motivo abbiamo istituito identifica la necessità di un ricovero, questo una corsia preferenziale di accesso per avviene nei reparti di competenza, con le questi pazienti nell’area dell’urgenza. In modalità consuete. E’ compito del personale questa corsia preferenziale l’urgenza e DAMA supportare il ricovero secondo le l’emergenza hanno una naturale distinzione singole competenze. La scelta in questo poiché, ed è quanto avviene ogni giorno, caso è stata quella della ottimizzazione delle anche per i disabili più gravi, in ogni risorse adottando il concetto di “doctor to ospedale. L’attore della vera emergenza è il patient”. E’ prevista la presenza di un paziente ed a questa realtà viene data ogni accompagnatore, e questo vale anche per giorno una risposta coerente nei nostri pazienti provenienti da strutture ospedali. residenziali. Come indica la tabella 1, il numero di ricoveri ordinari è nettamente 4
limitato nei confronti del carico globale di sapendo di potersi appoggiare ad una pazienti. Dobbiamo peraltro riconoscere struttura pronta all’accoglienza di questi che fino ad oggi, per esigenze organizzative, pazienti; deve essere a sua volta un punto di non è stata ancora iniziata una attività sicurezza nella continuità assistenziale per chirurgica di elezione. La messa a regime di l’ospedale. questa attività comporterà certo un aumento considerevole dei ricoveri, La Formazione potendo godere di spazi operativi dedicati. E’ un attività che oggi riteniamo fattibile La Facoltà di Medicina dell’Università anche in funzione della esperienza di Milano è partner del Progetto DAMA e gestionale che abbiamo acquisito in questi lo è per almeno due motivi. Il primo, tre anni e del cambiamento di cultura storico, in quanto l’ospedale San Paolo è medica che l’attività del progetto ha portato sede di un Polo Didattico della Facoltà, ed nell’ospedale. alla attività del Progetto hanno fin dall’inizio collaborato a pieno titolo le unità Archivio clinico Universitarie presenti nell’Ospedale. Il secondo motivo sta negli obiettivi del Raccogliamo in un archivio clinico Progetto definiti dalla Delibera Regionale, tutti i dati, anamnestici, clinici e che ha attribuito alla Facoltà di Medicina il strumentali. Si tratta di un punto compito di promuovere l’introduzione del fondamentale, necessario nell’ovviare alle tema della disabilità nei percorsi formativi difficoltà oggettive di ottenere con rapidità dei differenti corsi di Laurea, oltre che il un quadro clinico organico ed ordinato, coordinamento della ricerca scientifica. soprattutto in situazioni di emergenza ed Noi riteniamo trattarsi di una svolta urgenza. La raccolta dei dati, effettuata in importante: la Facoltà ritiene giunto il ogni occasione di accesso all’Ospedale, è momento di considerare il disabile non più programmata con tutti i dati dei pazienti come un oggetto di studio e di che hanno contattato il Servizio. Oltre che apprendimento per le patologie che essere strumento di lavoro quotidiano, la presenta o che sono alla origine della sua sua connessione con la Rete dell’Ospedale disabilità ma si deve di insegnare agli consente la certificazione delle prestazioni. studenti dei vari corsi di Laurea che il Come già sopra accennato la creazione mondo della disabilità ha valenza di cura, di un Archivio Clinico computerizzato accoglienza e problematiche anche è una delle finalità istituzionali del Progetto. complesse che devono essere proprie di Grazie all’attività svolta, diventa un archivio tutti coloro che svolgono una professione clinico unico per importanza numerica, sanitaria, ed oggetto di una peculiare completo ed aggiornato, importante per attenzione. poter disporre di una valida base di dati In questa ottica, in occasione dell’anno necessari alla ricerca scientifica: ad esempio del disabile, la Facoltà ha costituito una è possibile evidenziare patologie comuni commissione con il compito di censire tutte che colpiscono pazienti portatori di le valenze didattiche e scientifiche inerenti disabilità a differente eziopatogenesi. Tali il tema della disabilità svolte in modo dati, una volta entrato a regime il sistema di autonomo con la finalità di costruire un raccolta, potranno essere confrontati on line percorso didattico e programmi di ricerca con altri archivi clinici. coordinati. L’altra valenza importante è Un aspetto che riteniamo rappresentata dalla possibilità di elaborare fondamentale e qualificante nell’ambito una Card Sanitaria intesa come chiave di della formazione è rappresentato dai corsi accesso personale all’archivio o database per i volontari. È infatti previsto che i centrale, che sarà disponibile in rete sia volontari che vogliono collaborare alle varie interospedaliera che sul web; potrà quindi attività del Progetto DAMA frequentino un diventare accessibile, con gli opportuni corso propedeutico, volto a fornire dati limiti dovuti alla sicurezza dei dati sensibili, precisi circa i vari ambiti di intervento, sia dalle strutture ospedaliere, dagli l’organizzazione dei percorsi ospedalieri ed ambulatori specialistici del territorio, dai alcune nozioni generali circa gli esami servizi territoriali, ma anche e soprattutto diagnostico strumentali cui vengono dal medico curante, il quale deve essere sottoposti i pazienti. coinvolto in questo percorso. Deve infatti I corsi vengono tenuti dal personale sentirsi garantito dalla possibilità di un medico dell’equipe del progetto, coadiuvati ascolto ai suoi problemi assistenziali, dai volontari già formati, in collaborazione 5
con i colleghi di altre strutture ed istituzioni • all’utenza, con lo svolgimento di dedicate ai disabili. incontri periodici, in collaborazione Questo percorso formativo consente con le associazioni, rivolti alle di essere affiancati nel nostro lavoro da famiglie volontari davvero capaci di rispondere • alla comunità scientifica, all’esigenza di garantire una accoglienza ai organizzando incontri e seminari disabili ed alle famiglie che afferiscono alla scientifici nostra struttura. L’attenzione a questo • alle altre strutture sanitarie aspetto unitamente al fatto che, come già Ospedaliere ed Universitarie, con ricordato, quasi tutti questi volontari sono l’obiettivo di una esportazione del parenti di disabili gravi, ci permette di avere progetto e di un coinvolgimento nel un rapporto molto più agevolato e sereno mondo della disabilità grave con i disabili e le famiglie. • alle istituzioni dedicate • alle istituzioni politiche e sociali Progettualità scientifica Abbiamo realizzato un film che si La progettualità scientifica percorre rivolge a tutte queste identità (“Le nuove due indirizzi principali, sempre frontiere dell’accoglienza. Il disabile grave e caratterizzati dalla multidisciplinarietà: la l’Ospedale”. Prodotto da New Ways s.r.l.), ricerca clinica ed epidemiologica e la ricerca caratterizzato da una componente di base. fortemente emotiva e da una componente Sono avviati i seguenti progetti: istituzionale, costruito grazie all’apporto dei • Sclerosi tuberosa disabili, delle loro famiglie e di tutte le • Trapianto di cellule staminali realtà dell’Ospedale. La sua diffusione • Traumi midollari e cellule staminali contribuirà in modo rilevante alla diffusione • Alterazioni molecolari nei pazienti del progetto. disabili gravi Altre iniziative attualmente in corso • Trattamento dell’insufficienza sono costituite da: respiratoria nelle lesioni midollari • Sito gravi • Annunci stampa Ai progetti di ricerca di base abbiamo • Spots radiofonici destinato due dottorati di ricerca cofinanziati dalla Regione Lombardia. Alcuni dati sulla attività assistenziale E’ altrettanto importante lo sviluppo della valutazione scientifica dei dati che Dal maggio 2000 fino al 31 di marzo derivano dalla nostra osservazione clinica. del 2003 abbiamo ricevuto 6355 chiamate al La valutazione deve essere epidemiologica e numero verde, alle quali hanno fatto seguito clinica. In questo senso stiamo già 3003 accessi ai vari servizi dell’Ospedale San collaborando con altre istituzioni dedicate Paolo. In particolare abbiamo registrato di ricerca e di assistenza medica con 1014 ricoveri in regime di Day Hospital, caratteri di residenzialità. 1208 prestazioni ambulatoriali ed infine 286 accessi in pronto soccorso. I ricoveri La comunicazione ordinari sono stati 117 nelle varie divisioni di medicina, chirurgia, ortopedia, anestesia e Costruire un progetto, razionalizzarlo, rianimazione, pediatria e definirne i confini, la tipologia otorinolaringoiatria (tabella 1.). I pazienti dell’intervento e rendere efficaci i diversi attualmente seguiti sono in totale 1142; l’età percorsi costituiscono indubbiamente la media è di 34 anni, il 6% è in età pediatrica parte più rilevante del lavoro fino ad oggi (meno di 14 anni), il 24% ha più di 40 anni, affrontato. mentre il 6% ha più di 60 anni. Il 66 % è Tuttavia esiste una attività non meno residente nella città di Milano, il 23 % nella importante per il progetto rappresentata provincia di Milano, l'8% in altre province dalla comunicazione. della Regione Lombardia, ed infine il 3% Un progetto è funzionale quando viene proviene da altre Regioni. Nel 35% dei casi diffuso, quando può essere discusso, il primo contatto avviene attraverso CRH – criticato ed eventualmente adottato ed CSE; nel 26% dei casi è un familiare che esportato. Per questo motivo la Regione chiama direttamente il call center; negli altri Lombardia ha deliberato una quota casi i pazienti conoscono il Progetto Regione. DAMA attraverso le associazioni e le La comunicazione si rivolge: strutture residenziali. Solo nel 2% dei casi è 6
il medico Curante che, direttamente, si del personale sanitario in genere, che ci ha mette in contatto con il nostro call center. accompagnato nei vari percorsi e ci ha Dei 1142 pazienti seguiti, ben il 48% è aiutato nel risolvere piccoli e grandi polihandicappato, il 43% presenta disabilità problemi di carattere organizzativo o di intellettive mentre i disabili motori carattere medico, è stata una riprova, rappresentano il 7%; i disabili sensoriali il peraltro non sorprendente, della possibilità restante 2%; tra tutti questi pazienti, il 22% di un “cambiamento” di mentalità, di presenta delle disabilità identificabili o che cultura. La cultura dell’accoglienza. rientrano in classificazioni sindromiche o in malattie geneticamente determinate, tra le Riassunto quali la stragrande maggioranza è rappresentata dalla Sindrome di Down Per il disabile grave intellettivo e (72%). neuromotorio con gravi problemi di comunicazione, è possibile creare un Conclusioni sistema di accoglienza medica in una grande struttura ospedaliera, con corsie Il dato più importante è che una preferenziali inserite nei differenti percorsi organizzazione precisa e puntuale dei diagnostici e terapeutici. percorsi diagnostici e terapeutici ha All’Ospedale San Paolo è attivo, dal permesso un utilizzo razionale delle risorse Maggio 2000 e, in seguito a Delibera della dell’Ospedale, alleggerendo in realtà il Regione Lombardia, dall’Aprile 2001, come lavoro del personale sanitario, e soprattutto iniziativa pilota, il Progetto DAMA. È una ha permesso di evitare il disagio per la Unità Funzionale autonoma con personale persona disabile o diversamente abile che ha dedicato, impegnata nell’accoglienza medica necessitato di un intervento medico. nei percorsi dell’urgenza, nel Day-Hospital e Osservando la progressione nel tempo ambulatoriali. del tipo di prestazioni richieste e di quelle Il Progetto, di cui è partner la Facoltà eseguite, è apparso quasi immediatamente di Medicina, opera anche a favore come la possibilità di garantire, attraverso dell’introduzione e dello svolgimento del percorsi diagnostico-terapeutici coordinati, tema della disabilità nei differenti Corsi di una risposta rapida alle situazioni di allarme Laurea e collabora alla ricerca scientifica o ai problemi emergenti abbia significato clinica e di base. I dati sull’attività ridurre drasticamente il numero di accessi assistenziale esposti sottolineano la impropri al pronto soccorso. Inoltre, la possibilità di risposta ad una richiesta del possibilità di poter organizzare e gestire territorio sempre crescente. autonomamente le problematiche mediche in regime di day hospital con personale infermieristico dedicato, ha permesso di Bibliografia evitare, quando possibile, un ricovero ospedaliero che rappresenta spesso un (1) Constitution of the World Health grosso impegno per la famiglia e per lo Organization, 20 January 1984. stesso reparto di degenza. Infine, occorre sottolineare l’importanza di poter disporre (2) Speziale, R., Villa Allegri, M., Faini, di un call center con numero verde, che M. (2002). Politiche sociali in Italia per permette il contatto diretto con il personale il superamento dell’handicap: il punto di medico del DAMA: quando compatibile, il vista dell’ANFFAS Onlus. AJMR ed. riuscire ad ottenere anche telefonicamente italiana 0,0, 65-76. una rassicurazione od un consiglio significa ridurre il carico di ansia generato da una (3) Cernuschi, E. (2000). Comunicazione condizione o situazione nuova che crea e disabilità. Convegno nazionale. Tutti i subito allarme; in altre occasioni, permette cittadini e gli uffici relazioni con il pubblico. invece di poter organizzare il percorso Istituto Superiore di Sanità, Roma, diagnostico-terapeutico più idoneo nel 13/12/2000. Rapporti ISTISAN 02/30, 8- regime di urgenza più appropriato ed 12. efficace allo scopo. La flessibilità e la autorevolezza (4) Le Regole Standard sulle pari pluridisciplinare dell’unità operativa, che è opportunità dei disabili. Nazioni Unite autonoma sul fronte chirurgico-internistico, (New York – 20 dicembre 1993). e la professionalità dei colleghi specialisti, e 7
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