PROGETTO SCUOLA CALCIO U.S. RIVA DEL GARDA
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PROGETTO SCUOLA CALCIO U.S. RIVA DEL GARDA Premessa Prima di parlare di un progetto concreto di scuola calcio, ritengo opportuno analizzare alcuni cambiamenti fondamentali che ci vengono propinati dalla società attuale. I bambini d’oggi non hanno molti spazi liberi in cui giocare ( quali strade, prati, ecc…) e là dove tali spazi sono garantiti , il tempo libero a loro disposizione è sempre minore , visti i molteplici impegni in attività nelle quali il movimento è una componente marginale. A questo và aggiunto che, in seguito allo sviluppo della tecnologia, della tv, del computer, della play station e di tanti altri giochi moderni , i bambini sono sempre più invitati a vivere tra le mura domestiche in modo assolutamente statico . Si consideri inoltre il fatto che un bambino trascorre gran parte della giornata in una scuola in cui il movimento assume un ruolo marginale nel percorso formativo dei giovani. Il sistema scolastico italiano non prevede infatti la presenza, a livello di scuola elementare, di un insegnante di educazione fisica specializzato deputato all’insegnamento dell’attività motoria (cosa che avviene per altre materie, come la lingua straniera e la religione cattolica, ad esempio). Ne consegue che spesso ci si debba affidare alla buona volontà dei maestri e che talvolta l’attività motoria sia vista come un momento di svago o di rilassamento fra una attività cognitiva e l’altra invece che come momento di crescita motoria e personale. In conclusione, ritengo di poter affermare che una società sportiva che si definisca tale debba avere, oltre ad una valenza sociale, anche un ruolo fondamentale nell’educazione dei bambini. A cura di Marco Pellegrini - Ins. Educazione Fisica e Allenatore di base Pag.1 di 28
PROGETTO SCUOLA CALCIO U.S. RIVA DEL GARDA Principi fondamentali Per impostare un lavoro di scuola calcio con dei bambini è necessario che i dirigenti della società sportiva, i suoi tecnici e, non per ultimi, i genitori dei bambini tengano ben presente alcuni principi riportati anche nella Carta dei Diritti dei Ragazzi allo Sport ( Ginevra 1992 - Commissione tempo libero - ONU ) . Ai bambini/e deve essere assicurato : - diritto di divertirsi e giocare; - diritto di fare sport; - diritto di beneficiare di un ambiente sano; - diritto di essere circondato ed allenato da persone competenti; - diritto di seguire allenamenti adeguati ai propri ritmi; - diritto di misurarsi con giovani che abbiano le stesse possibilità di successo; - diritto di partecipare a competizioni adeguate alla propria età; - diritto di praticare sport in assoluta sicurezza; - diritto di avere i giusti tempi di riposo; - diritto di non essere un campione. Anche l’UEFA, per sottolineare i suddetti concetti e dare loro più significato , li evidenzia in un decalogo da tenere, a mio avviso, sempre esposto in bacheca (come per altro anche la Carta dei Servizi ). - Il calcio è un gioco per tutti - Il calcio è creatività - Il calcio è dinamicità - Il calcio è onestà - Il calcio è semplicità - Il calcio deve essere svolto in condizioni di sicurezza - Il calcio deve essere proposto con attività variabili - Il calcio è amicizia - Il calcio è un gioco popolare e nasce dalla strada . A cura di Marco Pellegrini - Ins. Educazione Fisica e Allenatore di base Pag.2 di 28
PROGETTO SCUOLA CALCIO U.S. RIVA DEL GARDA Organizzazione Per riuscire ad organizzare al meglio una scuola funzionale è indispensabile avere a disposizione il più elevato numero di tecnici da destinare in base al numero degli iscritti alle varie categorie , considerando che più piccoli sono i bambini, più alto deve essere il numero di tecnici a loro disposizione Ogni allenatore ha il dovere ( verso il bambino ) di arrivare al campo con un programma giornaliero preparato anticipatamente, senza improvvisare nulla . Tale allenamento deve scaturire da una programmazione annuale ben precisa, che segua le indicazioni e gli obiettivi fissati ad inizio stagione con il Responsabile tecnico della scuola. Un aspetto fondamentale, ma spesso dimenticato o trascurato, riguarda la figura del “mister”, il quale deve essere, a mio parere, prima di tutto un EDUCATORE, un maestro di vita, un modello da seguire nei comportamenti e nel modo di atteggiarsi allo sport ,sia nella vittoria ,ma soprattutto nella sconfitta . Qualsiasi sia l’obiettivo prefissato, sia esso tecnico, motorio o tattico, deve essere solo e sempre attraverso il gioco. Come accennato precedentemente è importante sapere il numero dei tecnici a disposizione per distribuirli adeguatamente in tutte le categorie. Personalmente ritengo che tale numero non possa essere inferiore a due allenatori per le categorie “allievi” , “giovanissimi” ed “esordienti” , mentre per quanto riguarda la categoria “pulcini” e “primi calci” la situazione ottimale sarebbe avere un rapporto 1/5 ( o comunque il maggior numero possibile ). Oltre a questi tecnici , ci deve essere a disposizione della società un allenatore specifico (che può essere unico per tutte le categorie ) adibito alla preparazione tecnica del ruolo del portiere . Un'altra cosa che ritengo indispensabile è la condivisione di tale progetto da parte dei genitori ai quali va chiesta la massima collaborazione . Per questo è opportuno distribuire all’atto dell’iscrizione una lettera con le spiegazioni di tali principi ( vedi allegato ). A cura di Marco Pellegrini - Ins. Educazione Fisica e Allenatore di base Pag.3 di 28
PROGETTO SCUOLA CALCIO U.S. RIVA DEL GARDA U.S. RIVA DEL GARDA “ Progetto Settore Giovanile “ Ai genitori dei giovani calciatori Come già anticipato in varie occasioni, da quest’anno la società U.S. Riva del Garda ha deciso di investire molte risorse in un progetto che riguarda il settore giovanile. Ci sembra quindi corretto portarVi a conoscenza di quei principi che la Società intende portare avanti attraverso i suoi allenatori e dirigenti, affinché possiate condividerli, creando una coerenza educativa da parte di tutte le figure che gravitano attorno al bambino. L’attività sportiva è uno dei mezzi migliori per aiutare il proprio figlio a maturare e a crescere, in quanto lo sport spinge il giovane: - ad impegnarsi, - a cercare di migliorarsi, - a mettersi continuamente alla prova, - a stringere rapporti sociali, - a comprendere il sacrificio e l’umiltà, - ad assumersi delle responsabilità, - a divenire membro di una collettività nella quale vigono, per ciascuno, diritti e doveri. Il ragazzo che sceglie di impegnarsi in uno sport merita rispetto e stima da parte dei genitori, che devono cercare di spronarlo ed incoraggiarlo nello svolgimento di tale attività, ma soprattutto capire e fargli comprendere, che lo sport è prima di ogni cosa divertimento e voglia di stare insieme, senza nutrire gelosie inutili o false ambizioni che, il più delle volte, sono di ostacolo e non di aiuto al giovane. Di seguito vengono proposti alcuni suggerimenti per i genitori .Essi servono semplicemente ad indicare un modello di comportamento positivo nei riguardi dei propri figli e pertanto vogliono soltanto offrire una traccia di riflessione . - Stimolare e incoraggiare la pratica sportiva lasciando che la scelta dell’attività sia fatta dal bambino. A cura di Marco Pellegrini - Ins. Educazione Fisica e Allenatore di base Pag.4 di 28
PROGETTO SCUOLA CALCIO U.S. RIVA DEL GARDA . - Instaurare un giusto rapporto con l’allenatore per fare in modo che al bambino arrivino sempre segnali coerenti dagli adulti di riferimento. - Lasciare il bambino libero di esprimersi in allenamento ed in gara (è anche un modo di educarlo all’autonomia). - Evitare di esprimere giudizi sui suoi compagni o di fare paragoni con essi: è una delle cose più antipatiche che si possono verificare, sia per i piccoli che per i grandi. - Evitare rimproveri a fine gara. Dimostrarsi invece interessati a come vive i vari momenti della gara ed eventualmente evidenziare i miglioramenti. Aiutarlo a porsi obiettivi realistici e aspettative adeguate alle proprie possibilità. - Offrire molte opportunità per un’educazione sportiva globale, attraverso il rispetto delle regole, degli impegni, delle priorità, dei propri indumenti, degli orari, dei compagni, dell’igiene personale. Il genitore deve concorrere al raggiungimento di questi obiettivi con l’allenatore. - Far sentire la sua presenza nei momenti di difficoltà sdrammatizzando, incoraggiando, evidenziando gli aspetti positivi. In ogni caso salvaguardando il benessere psicologico del bambino. - Avere un atteggiamento positivo ed equilibrato in rapporto al risultato. Saper perdere è molto più difficile ed importante che saper vincere. Nello sport, come nella vita, non ci sono solo vittorie e dopo una caduta bisogna sapersi rialzare. - Tener conto che l’attività viene svolta da un bambino e non da un adulto. - Cercare di non decidere troppo per lui. - Cercare di non interferire con l’allenatore nelle scelte tecniche, evitando anche di dare giudizi in pubblico sullo stesso ( in caso di atteggiamenti ritenuti gravi, rivolgersi in Società ). - Cercare di non rimarcare troppo al bambino una partita mal giocata, evitando di generare in lui ansia da prestazione. - Incitare sempre il bambino a migliorarsi facendogli capire che l’impegno agli allenamenti in futuro premierà. A cura di Marco Pellegrini - Ins. Educazione Fisica e Allenatore di base Pag.5 di 28
PROGETTO SCUOLA CALCIO U.S. RIVA DEL GARDA - Abituare il bambino a farsi la doccia, a legarsi le scarpe da solo, a portare egli stesso la borsa al campo sia all’arrivo che all’uscita, ad essere responsabile delle proprie cose e dei propri indumenti (rendendolo progressivamente autosufficiente). - Cercare di non entrare nel recinto di gioco e nello spogliatoio. - Durante le partite cercare di controllarsi. Un tifo eccessivo è diseducativo sia per i bambini che per l’immagine della società nei confronti dell’esterno. - Cercare di ascoltare il bambino e vedere se quando torna a casa dopo un allenamento o una partita è felice. - Ricordarsi che i compagni e gli avversari del proprio bambino sono anche loro bambini e che, pertanto, vanno rispettati quanto lui e mai offesi. - Rispettare l’arbitro e non offenderlo. Molto spesso gli arbitri sono dei dirigenti e anche loro genitori che stanno aiutando il calcio giovanile. Tutti possono sbagliare… Cerchiamo di non perdere la pazienza ! RingraziandoVi anticipatamente per la collaborazione, resto a Vostra disposizione per qualsiasi chiarimento. Il responsabile del settore tecnico Marco Pellegrini. A cura di Marco Pellegrini - Ins. Educazione Fisica e Allenatore di base Pag.6 di 28
PROGETTO SCUOLA CALCIO U.S. RIVA DEL GARDA Note informative per gli allenatori Considerando per accettato e condiviso in pieno tutto quanto detto in precedenza, ci sono alcune regole informative che fanno parte di questo progetto, che devono essere tenute ben presenti da tutti i collaboratori. L’allenatore deve prendere in consegna il bambino all’orario prefissato e lo deve seguire ed aiutare, oltre che nell’attività sul campo, anche nello spogliatoio, educandolo a raggiungere la completa autonomia nel vestirsi adeguatamente prima e dopo l’allenamento e cercando di incentivare la sana abitudine di eseguire la doccia al termine dello stesso. Il “Mister” insomma deve essere il primo ad arrivare e l’ultimo ad andarsene, dopo aver riconsegnato l’ultimo bambino ai genitori . All’allenatore spetta il compito (fin dalla prima seduta di allenamento) di far sì che ogni bambino conosca e rispetti, durante le partite e gli allenamenti, delle regole comportamentali ben precise, previa l’allontanamento dello stesso dal gruppo: - non dire parolacce ; - non mettersi le mani addosso ; - non insultare mai il compagno ; - non deridere il compagno ; - avere rispetto dell’ambiente in cui ci si spoglia e si effettua l’allenamento ; - avere rispetto dell’attrezzatura ; - aiutare a rimettere il materiale al suo posto al termine della seduta . (per quanto riguarda quest’ultimo punto, consiglio di affidare ad inizio allenamento un pallone ad ognuno che ne diventa responsabile e lo riconsegna al termine dello stesso.) A tal fine consiglio di dedicare ad inizio stagione parte del primo allenamento alla loro spiegazione e condivisione attraverso la distribuzione del foglio “Sarò un bravo giocatore se…” ai Primi calci e Pulcini e la sottoscrizione delle “Norme comportamentali giovani atleti” a Esordienti, Giovanissimi e Allievi . A cura di Marco Pellegrini - Ins. Educazione Fisica e Allenatore di base Pag.7 di 28
PROGETTO SCUOLA CALCIO U.S. RIVA DEL GARDA U.S. RIVA DEL GARDA “Progetto Settore Giovanile” Norme comportamentali giovani atleti Al fine di instaurare un rapporto di collaborazione e di rispetto reciproco, si ritiene opportuno condividere con il gruppo alcune norme comportamentali ben precise. Viene pertanto chiesto ad ogni giovane atleta che intende far parte della Società U.S. Riva del Garda, di controfirmare il presente regolamento come esplicito segno di presa visione e piena accettazione dello stesso. In qualità di tesserato dell’ U.S. Riva del Garda mi impegno a : 1) rispettare l’orario di inizio-fine allenamento e/o convocazione alle partite ; 2) presentarmi all’allenamento con la tenuta societaria ; 3) presentarmi alle partite con la tuta di rappresentanza ; 4) rispettare i propri compagni ; 5) rispettare i propri allenatori e dirigenti ; 6) rispettare gli avversari siano essi giocatori, allenatori o dirigenti ; 7) rispettare l’arbitro ; 8) rispettare l’ambiente in cui mi spoglio ed effettuo l’allenamento ; 9) rispettare l’attrezzatura che mi viene messa a disposizione ; 10) collaborare nel riordinare il materiale al termine dell’allenamento A cura di Marco Pellegrini - Ins. Educazione Fisica e Allenatore di base Pag.8 di 28
PROGETTO SCUOLA CALCIO U.S. RIVA DEL GARDA Metodologia dell’allenamento Ogni seduta di allenamento deve rispondere a due esigenze: - la ludicità (qualsiasi obiettivo ci si prefigga, lo si deve raggiungere attraverso il gioco e il divertimento); - la multidisciplinarietà (la capacità di utilizzare una vasta gamma di gesti motori, provenienti anche da altre discipline sportive , per formare l’atleta in maniera completa). Altrettanto importante è l’uso della palla durante le esercitazioni, siano esse tecniche, tattiche, motorie o ludiche. L’allenamento si può suddividere essenzialmente in 3 o 4 parti principali : 1) Avviamento motorio : giochi motori iniziali 2) Parte centrale tecnico-motoria : le esercitazioni sono tutte mirate al raggiungimento dell’obiettivo specifico pensato per la seduta d’allenamento. 3) Parte tattica : le esercitazioni hanno tutte un fine tattico. Questa parte non va assolutamente eseguita fino alla categoria pulcini : ogni bambino deve inizialmente provare a giocare in tutte le parti del campo, senza alcun “dovere” tattico. 4) Parte finale : partitella conclusiva, libera o a tema, dove si verifica l’effettiva acquisizione dell’obiettivo programmato. A cura di Marco Pellegrini - Ins. Educazione Fisica e Allenatore di base Pag.9 di 28
PROGETTO SCUOLA CALCIO U.S. RIVA DEL GARDA Obiettivi generali Il primo obiettivo deve essere quello del divertimento e della completa partecipazione di tutti i bambini ad ogni seduta d’allenamento e, dove il regolamento lo consente, il massimo coinvolgimento di tutti i bambini nelle partite,(amichevoli o di campionato) senza alcuna distinzione . Premesso che nelle prime due categorie giovanili ( primi calci e pulcini ) è fondamentale principalmente la crescita motoria dei bambini, mentre dagli esordienti in avanti la parte centrale di ogni allenamento deve essere l’insegnamento della tecnica di base , andiamo di seguito ad analizzare alcuni obiettivi generali suddivisi per categoria, riservandosi poi di approfondirli nelle opportune sedi . Cat. Primi calci : - Acquisizione dei principali schemi motori quali correre, rotolare, saltare, strisciare, lanciare, afferrare ; - Sviluppo ed evoluzione della coordinazione oculo-manuale, oculo-podalica ; - Sviluppo ed evoluzione dell’equilibrio ; - Organizzazione spazio temporale ; - Conoscenza della palla ; - Guida della palla ; - Arresti motori con e senza palla ; - Correre con la palla ; - Calciare la palla ; - Ricevere la palla . Cat. Pulcini : - Sviluppo dei principali schemi motori ed acquisizione di gesti motori più complessi ; - Sviluppo ed evoluzione dell’equilibrio ; - Sviluppo ed evoluzione della coordinazione motoria generale anche segmentaria ; - Organizzazione spazio temporale più complessa con movimenti finalizzati ed in risposta ad un movimento di un compagno o di un oggetto ; - Sviluppo ed evoluzione della tecnica di base del calcio quale calciare, controllo, guida e passaggio, colpo di testa e rimessa laterale . A cura di Marco Pellegrini - Ins. Educazione Fisica e Allenatore di base Pag.10 di 28
PROGETTO SCUOLA CALCIO U.S. RIVA DEL GARDA Cat. Esordienti : In questa categoria vanno consolidate le varie capacità motorie e soprattutto va perfezionata la tecnica di base . Si iniziano poi ad introdurre i primi principi di tattica quali la disposizione in campo, lo smarcamento ed il marcamento. Cat. Giovanissimi : Continua il perfezionamento della tecnica di base e quello tattico anche con forme più complesse, in modo che le varie abilità tecniche siano trasferibili con efficacia durante la competizione . Inizia lo sviluppo programmatico delle capacità condizionali quali : resistenza, velocità, flessibilità, forza (solo ed esclusivamente a carico naturale ) sempre e solo sotto forma ludica e con la presenza del palla . Cat. Allievi : Perfezionamento tecnico-tattico tramite esercitazioni specifiche di gara. Sviluppo di tutte le qualità fisiche richieste dal gioco del calcio sempre tenendo come strumento di “ lavoro” il pallone. Graduale aumento dei carichi di lavoro e quando possibile delle sedute di allenamento .Rimane sempre di vitale importanza la continua e costante esercitazione sulla tecnica individuale . A cura di Marco Pellegrini - Ins. Educazione Fisica e Allenatore di base Pag.11 di 28
PROGETTO SCUOLA CALCIO U.S. RIVA DEL GARDA PROGRAMMI E OBIETTIVI TECNICO-TATTICI-FISICI Fondamentale nel programmare una stagione in ogni settore giovanile rimane la scelta degli obiettivi specifici per ogni categoria . Andiamo ora ad analizzare singolarmente ogni singola situazione prendendo in considerazione le capacità tecniche individuali , le capacità tattiche ( individuali e collettive) e la preparazione fisica . PROGRAMMAZIONE CATEGORIA PRIMI CALCI Capacità tecniche individuali L’apprendimento tecnico in questa categoria deve essere concepito fondalmentalmente attraverso il gioco espresso liberamente, senza troppi condizionamenti da parte dell’allenatore, la tecnica quindi va sviluppata in forma ludica e globale. L’istruttore deve limitarsi a dare pochi suggerimenti ma efficaci e solo in occasione di errori più grossolani. Questo perché la capacità di attenzione del bambino è molto limitata e di breve durata. Una quantità esagerata di esercizi analitici avrebbe il solo risultato di annoiare e impedire al bambino lo sviluppo psicomotorio attraverso il metodo della scoperta guidata. In questo delicato periodo occorre, insieme alla tecnica sviluppare le capacità coordinative, attraverso l’utilizzo della palla. • Dominio : - saper controllare la palla - saper condurre la palla • Trasmissione : - saper dare una palla rasoterra ( interno , esterno , collo , punta) - saper dare una palla alta (interno, collo) • Tiro : - saper calciare con palla ferma (interno , esterno, collo , punta) - saper calciare con palla a terra in movimento (interno , esterno, collo , punta) • Arresti : - saper arrestare la palla in arrivo rasoterra ( interno , esterno , pianta ) - saper arrestare una palla in arrivo dall’alto ( interno, collo) A cura di Marco Pellegrini - Ins. Educazione Fisica e Allenatore di base Pag.12 di 28
PROGETTO SCUOLA CALCIO U.S. RIVA DEL GARDA Capacità tattiche individuali In questa categoria si dovrà lavorare soprattutto sullo sviluppo dei canali percettivi ( visivo ,uditivo , tattile e cinestetico ) per dare al bambino un campo di conoscenze il più vasto possibile per mezzo della percezione dei vari fattori esterni . Bisognerà inoltre stimolare la percezione e strutturazione spazio/temporale usando spesso figure geometriche. Preparazione fisica generale • Acquisizione delle capacità motorie di base quali : camminare , correre , saltare , lanciare , rotolare, arrampicarsi , strisciare , afferrare .Utilizzare percorsi motori vari , salti , funicelle , andature , esercizi con movimenti su piani diversi , esercizi di pre/acrobatica. • Sviluppo dello schema corporeo • Sviluppo dell’orientamento spaziale : concetti di vicino/lontano, dentro/fuori, alto/basso, sopra/sotto, avanti/dietro, corto7lungo, stretto/largo, vicino/lontano. • Sviluppo della coordinazione generale globale. A cura di Marco Pellegrini - Ins. Educazione Fisica e Allenatore di base Pag.13 di 28
PROGETTO SCUOLA CALCIO U.S. RIVA DEL GARDA PROGRAMMAZIONE CATEGORIA PULCINI Capacità tecniche individuali Continua anche in questa categoria l’apprendimento della tecnica attraverso il gioco non trascurando però di iniziare ad inserire qualche esercitazione in forma analitica. Soffermarsi in maniera particolare sulle capacità coordinative . • Dominio : - saper controllare la palla - saper condurre la palla • Trasmissione : - saper dare una palla rasoterra ( interno , esterno , collo , punta) - saper dare una palla alta ( interno , esterno , collo ) - saper dar di controbalzo • Tiro : - saper calciare con palla ferma (interno , esterno, collo , punta) - saper calciare con palla a terra in movimento (interno , esterno, collo , punta) - saper calciare una palla al volo (interno , esterno, collo , punta) • Arresti : - saper arrestare la palla in arrivo rasoterra ( interno , esterno , pianta ) - saper arrestare la palla in arrivo dall’alto ( interno , collo , coscia , pianta , petto , testa ) • Colpo di testa : - saper colpire una palla con la fronte • Rimessa laterale - saper eseguire correttamente una rimessa laterale • Dribbling : - sviluppo varie finte ( elastico , forbice, veronica, doppio passo , locomotiva etc…) A cura di Marco Pellegrini - Ins. Educazione Fisica e Allenatore di base Pag.14 di 28
PROGETTO SCUOLA CALCIO U.S. RIVA DEL GARDA Capacità tattiche individuali Il principale concetto tattico che a mio avviso va inserito è il concetto di squadra , dove tutti si aiutano e mettono le proprie qualità al servizio degli altri , dando il massimo che ogni singolo è in grado di dare. • Sviluppo delle dinamiche di gioco - rafforzamento delle principali dinamiche di gioco : 1vs1; 1vs2 ; 2vs1 ; 2vs2 ; 2vs3 ; 3vs2 etc… • Sviluppo dei principi difensivi : - concetti generali riguardanti il marcamento ( quando , dove , come effettuare un azione difensiva ) • Sviluppo dei principi offensivi : - concetti generali riguardanti lo marcamento ( dai e vai , dai e resta ) • Sviluppo principali moduli di - (2-2 ; 1-2-1) gioco a 5 : • Sviluppo principali moduli di - (2-3-1 ; 3-2-1 ; 1-4-1 ) gioco a 7 : Preparazione fisica generale • Miglioramento delle capacità - rafforzamento della capacità di coordinative : combinazione motoria - rafforzamento della capacità di equilibrio - rafforzamento della capacità di ritmizzazione - sviluppo della capacità di differenziazione - sviluppo della capacità di orientamento spazio/temporale - sviluppo della capacità di reazione - sviluppo della capacità di adattamento e trasformazione A cura di Marco Pellegrini - Ins. Educazione Fisica e Allenatore di base Pag.15 di 28
PROGETTO SCUOLA CALCIO U.S. RIVA DEL GARDA • Miglioramento della flessibilità : - esercizi a corpo libero o con l’utilizzo di piccoli attrezzi • Potenziamento delle capacità - utilizzare percorsi motori vari , salti , motorie di base quali : camminare , funicelle , andature , esercizi con correre , saltare , lanciare , rotolare, movimenti su piani diversi , esercizi di arrampicarsi , strisciare , afferrare . pre/acrobatica. Preparazione fisica specifica • Miglioramento della capacità - giochi ed attività varie, con la palla , aerobica : protratte nel tempo intervallati da fasi di recupero • Miglioramento della reattività - giochi ed esercitazioni per migliorare la neuromuscolare e rapidità di velocità di esecuzione di un gesto tecnico movimento : e per aumentare la risposta agli stimoli esterni. • Miglioramento della forza - giochi ed esercitazioni che permettono esplosiva/elastica/reattiva : di aumentare la risposta ad uno stimolo esterno A cura di Marco Pellegrini - Ins. Educazione Fisica e Allenatore di base Pag.16 di 28
PROGETTO SCUOLA CALCIO U.S. RIVA DEL GARDA PROGRAMMAZIONE CATEGORIA ESORDIENTI Capacità tecniche individuali In questa fase i nostri giovani atleti, rispetto alla fascia d’ età precedente, hanno più motivazioni per l’ apprendimento tecnico e quindi si sottoporranno più volentieri ad esercitazioni tecniche di tipo analitico, che presuppongono un alto numero di ripetizioni. Naturalmente però i momenti ludici dovranno pur sempre costituire una parte essenziale della seduta di allenamento, in quanto il gioco sarà ancora sentito quale improrogabile esigenza vitale. Passando gradatamente dal facile al difficile, si cercherà di fare interiorizzare l’ esatta esecuzione di tutti i fondamentali tecnici al ragazzo. Anche in questa categoria verrà dato un rilevante spazio alle capacità coordinative. • Dominio : - saper controllare la palla - saper condurre la palla • Trasmissione : - saper dare una palla rasoterra ( interno , esterno , collo , punta) - saper dare una palla alta ( interno , esterno , collo ) - saper dar di controbalzo - saper dare una palla al volo ( interno , esterno , collo ) • Tiro : - saper calciare con palla ferma (interno , esterno, collo , punta) - saper calciare con palla a terra in movimento (interno , esterno, collo , punta) - saper calciare una palla al volo (interno , esterno, collo , punta) - saper effettuare una rovesciata • Arresti : - saper arrestare la palla in arrivo rasoterra ( interno , esterno , pianta ) - saper arrestare la palla in arrivo dall’alto ( interno , collo , coscia , pianta , petto , testa ) • Colpo di testa : - saper colpire una palla con la fronte - saper colpire una palla all’ indietro - saper colpire la palla in tuffo A cura di Marco Pellegrini - Ins. Educazione Fisica e Allenatore di base Pag.17 di 28
PROGETTO SCUOLA CALCIO U.S. RIVA DEL GARDA • Dribbling : - sviluppo varie finte ( elastico , forbice, veronica, doppio passo , locomotiva etc…) Capacità tattiche individuali In questa fascia d’ età si continuerà nello sviluppo degli obiettivi generali, ma si andrà più nello specifico, dando maggior peso ad uno sviluppo qualitativo degli obiettivi legati al movimento di squadra. • Sviluppo delle dinamiche di gioco - rafforzamento delle principali dinamiche di gioco : 1-1; 1-2 ; 2-1 ; 2- 2 ; 2-3 ; 3-2 etc… • Percezione e strutturazione - il tutto si baserà sull’ occupazione spazio/temporale : funzionale dello spazio di gioco. Bisognerà educare i bambini in modo che ognuno riesca a rappresentarsi mentalmente un proprio territorio in cui agire, che può essere riformulato a seconda degli spostamenti dei compagni. Di primaria importanza è l’ allenamento della duttilità mentale del ragazzo in modo da indurre in lui la capacità di formulare soluzioni inerenti alle soluzioni di gioco. • Principi difensivi specifici : - il lavoro si baserà sulla comprensione dei concetti di: ♦ azioni di temporeggiamento sul portatore di palla ♦ marcatura dell’ attaccante avversario ♦ marcatura aggressiva per favorire l’ anticipo • Principi offensivi specifici : - il lavoro si baserà sulla comprensione dei concetti di: ♦ scaglionamento in fase d’ attacco A cura di Marco Pellegrini - Ins. Educazione Fisica e Allenatore di base Pag.18 di 28
PROGETTO SCUOLA CALCIO U.S. RIVA DEL GARDA ♦ movimenti senza palla ♦ ricerca dello spazio vuoto ♦ circolazione rapida della palla • Sviluppo principali moduli di - (4-3-3),(4-4-2), (3-5-2), (3-4-3), (4-2- gioco a 11 : 3-1), (5-3-2), etc… Preparazione fisica generale • Miglioramento delle capacità - rafforzamento della capacità di coordinative : combinazione motoria - rafforzamento della capacità di equilibrio - rafforzamento della capacità di ritmizzazione - sviluppo della capacità di differenziazione - sviluppo della capacità di orientamento spazio/temporale - sviluppo della capacità di reazione - sviluppo della capacità di adattamento e trasformazione • Miglioramento della flessibilità : - esercizi a corpo libero o con l’utilizzo di piccoli attrezzi • Potenziamento delle capacità - utilizzare percorsi motori vari , salti , motorie di base quali : camminare , funicelle , andature , esercizi con correre , saltare , lanciare , rotolare, movimenti su piani diversi , esercizi di arrampicarsi , strisciare , afferrare . pre/acrobatica. Preparazione fisica specifica • Miglioramento della capacità - giochi ed attività varie, con la palla , aerobica : protratte nel tempo intervallati da fasi di recupero A cura di Marco Pellegrini - Ins. Educazione Fisica e Allenatore di base Pag.19 di 28
PROGETTO SCUOLA CALCIO U.S. RIVA DEL GARDA • Miglioramento della reattività - giochi ed esercitazioni per migliorare la neuromuscolare e rapidità di velocità di esecuzione di un gesto tecnico movimento : e per aumentare la risposta agli stimoli esterni. • Miglioramento della forza - giochi ed esercitazioni che esplosiva/elastica/reattiva : permettono di aumentare la risposta ad uno stimolo esterno. Esercitazioni possibilmente in forma ludica, che contengano balzi, multibalzi esplosivi, ostacoli bassi e corsa balzata. Tutto sempre a carico naturale. A cura di Marco Pellegrini - Ins. Educazione Fisica e Allenatore di base Pag.20 di 28
PROGETTO SCUOLA CALCIO U.S. RIVA DEL GARDA PROGRAMMAZIONE CATEGORIA GIOVANISSIMI Capacità tecniche individuali In questo periodo è molto importante perfezionare in maniera analitica tutti i fondamentali tecnici visti in precedenza. Non bisogna però dimenticare che il calcio è uno sport situazionale e perciò quanto provato analiticamente va poi sperimentato in esercitazioni a tema che ripropongono le situazioni di gara. • Dominio : - saper controllare la palla - saper condurre la palla • Trasmissione : - saper dare una palla rasoterra ( interno , esterno , collo , punta) - saper dare una palla alta ( interno , esterno , collo ) - saper dar di controbalzo - saper dare una palla al volo ( interno , esterno , collo ) • Tiro : - saper calciare con palla ferma (interno , esterno, collo , punta) - saper calciare con palla a terra in movimento (interno , esterno, collo , punta) - saper calciare una palla al volo (interno , esterno, collo , punta) - saper effettuare una rovesciata • Arresti : - saper arrestare la palla in arrivo rasoterra ( interno , esterno , pianta ) - saper arrestare la palla in arrivo dall’alto ( interno , collo , coscia , pianta , petto , testa ) • Colpo di testa : - saper colpire una palla con la fronte - saper colpire una palla all’ indietro - saper colpire la palla in tuffo • Dribbling : - sviluppo varie finte ( elastico , forbice, veronica, doppio passo , locomotiva etc…) A cura di Marco Pellegrini - Ins. Educazione Fisica e Allenatore di base Pag.21 di 28
PROGETTO SCUOLA CALCIO U.S. RIVA DEL GARDA Capacità tattiche individuali In questa fascia d’ età si cercherà perfezionamento degli obiettivi tattici visti nella categoria esordienti, dando ancora più rilevanza ai movimenti di squadra. • Sviluppo principi tattici generali in - nella metà campo avversaria pressione fase difensiva : sul portatore di palla e raggruppamento contatto nella zona del campo di presenza della palla - nella nostra metà campo azione di temporeggiamento per favorire il rientro dei giocatori rimasti temporaneamente tagliati fuori dall’ azione difensiva. • Sviluppo principi tattici generali in - con la squadra avversaria schierata in fase difensiva : assetto difensivo, imparare a gestire il possesso palla. - con la squadra non ancora schierata in assetto difensivo, imparare a verticalizzare il gioco velocemente. • Principi dinamici di tattica collettiva - tattica di squadra - tattica di reparto - copertura delle varie zone del campo - capacità tattiche individuali • Sviluppo principali moduli di - (4-3-3),(4-4-2), (3-5-2), (3-4-3), (4-2- gioco a 11 : 3-1), (5-3-2), etc… • Moduli di gioco : - approfondimenti rispetto ai vari moduli di gioco previsti (uomo, zona, zona mista) A cura di Marco Pellegrini - Ins. Educazione Fisica e Allenatore di base Pag.22 di 28
PROGETTO SCUOLA CALCIO U.S. RIVA DEL GARDA Preparazione fisica generale e specifica • Capacità coordinative : - rafforzamento della capacità di differenziazione - rafforzamento della capacità di orientamento spazio/temporale. - rafforzamento delle capacità di adattamento e trasformazione - esercitazioni per lo sviluppo delle varie capacità coordinative • Sviluppo della capacità aerobica : - giochi ed attività varie, con la palla , resistenza di base protratte nel tempo intervallati da fasi di recupero - ripetute aerobiche ( 300 , 400, 500, 600m.) - corse con variazione di velocità ( 6/8 minuti ) - fartlek ( 6/8 minuti) • Sviluppo della capacità anaerobica - sircuit training resistenza specifica : - station training - allunghi max 10/12 con recupero corsa lenta ( con o senza palla) • Miglioramento della reattività - giochi ed esercitazioni per migliorare la neuromuscolare e rapidità di velocità di esecuzione di un gesto tecnico movimento : e per aumentare la risposta agli stimoli esterni. - giochi ed esercitazioni per migliorare la velocità di reazione, di scatto e d’intervento • Miglioramento della forza - giochi ed esercitazioni che esplosiva/elastica/reattiva : permettono di aumentare la risposta ad uno stimolo esterno. Esercitazioni possibilmente in forma ludica, che contengano balzi, multibalzi A cura di Marco Pellegrini - Ins. Educazione Fisica e Allenatore di base Pag.23 di 28
PROGETTO SCUOLA CALCIO U.S. RIVA DEL GARDA esplosivi, ostacoli bassi e corsa balzata. Tutto sempre a carico naturale. - lavori a stazione con 8/10 esercizi a carico naturale • Miglioramento della flessibilità : - esercizi a corpo libero o con l’utilizzo di piccoli attrezzi - stretching dinamico A cura di Marco Pellegrini - Ins. Educazione Fisica e Allenatore di base Pag.24 di 28
PROGETTO SCUOLA CALCIO U.S. RIVA DEL GARDA PROGRAMMAZIONE CATEGORIA ALLIEVI Capacità tecniche individuali In questo periodo si confermeranno le abilità tecniche soprattutto in maniera situazionale, per mezzo della ripetizione metodica di situazioni di gioco. Questo perché la tecnica individuale non deve essere fine a se stessa, ma deve supportare le esigenze del gioco moderno. • Dominio : - saper controllare la palla - saper condurre la palla • Trasmissione : - saper dare una palla rasoterra ( interno , esterno , collo , punta) - saper dare una palla alta ( interno , esterno , collo ) - saper dar di controbalzo - saper dare una palla al volo ( interno , esterno , collo ) • Tiro : - saper calciare con palla ferma (interno , esterno, collo , punta) - saper calciare con palla a terra in movimento (interno , esterno, collo , punta) - saper calciare una palla al volo (interno , esterno, collo , punta) - saper effettuare una rovesciata - saper effettuare una sforbiciata • Arresti : - saper arrestare la palla in arrivo rasoterra ( interno , esterno , pianta ) - saper arrestare la palla in arrivo dall’alto ( interno , collo , coscia , pianta , petto , testa ) • Colpo di testa : - saper colpire una palla con la fronte - saper colpire una palla all’ indietro - saper colpire la palla in tuffo - saper colpire una palla in torsione • Dribbling : - sviluppo varie finte ( elastico , forbice, veronica, doppio passo , locomotiva etc…) A cura di Marco Pellegrini - Ins. Educazione Fisica e Allenatore di base Pag.25 di 28
PROGETTO SCUOLA CALCIO U.S. RIVA DEL GARDA Capacità tattiche In questa fascia di età si cercherà il perfezionamento e consolidamento degli obiettivi tattici visti nella categoria giovanissimi. • Sviluppo principi tattici generali in - nella metà campo avversaria pressione fase difensiva : sul portatore di palla e raggruppamento contatto nella zona del campo di presenza della palla - nella nostra metà campo azione di temporeggiamento per favorire il rientro dei giocatori rimasti temporaneamente tagliati fuori dall’ azione difensiva. • Sviluppo principi tattici generali in - con la squadra avversaria schierata in fase difensiva : assetto difensivo, imparare a gestire il possesso palla. - con la squadra non ancora schierata in assetto difensivo, imparare a verticalizzare il gioco velocemente. • Principi dinamici di tattica collettiva - tattica di squadra - tattica di reparto - copertura delle varie zone del campo - capacità tattiche individuali • Sviluppo principali moduli di - (4-3-3),(4-4-2), (3-5-2), (3-4-3), (4-2- gioco a 11 : 3-1), (5-3-2), etc… • Moduli di gioco : - approfondimenti rispetto ai vari moduli di gioco previsti (uomo, zona, zona mista) • Lettura della partita : - accorgimenti tattici durante la fase di gioco • Pressing : - esercitazioni tattiche per reparto • Fuorigioco : - esercitazioni tattiche per reparto A cura di Marco Pellegrini - Ins. Educazione Fisica e Allenatore di base Pag.26 di 28
PROGETTO SCUOLA CALCIO U.S. RIVA DEL GARDA Preparazione fisica generale e specifica • Capacità coordinative : - rafforzamento della capacità di differenziazione - rafforzamento della capacità di orientamento spazio/temporale. - rafforzamento delle capacità di adattamento e trasformazione - esercitazioni per lo sviluppo delle varie capacità coordinative • Sviluppo della capacità aerobica : - giochi ed attività varie, con la palla , protratte nel tempo intervallati da fasi di recupero - ripetute aerobiche ( 300 , 400, 500, 600m.) - corse con variazione di velocità ( 6/8 minuti ) - fartlek ( 6/8 minuti) • Sviluppo della capacità anaerobica - stations training resistenza specifica : - circuit training - allunghi max 10/12 con recupero corsa lenta ( con o senza palla) • Sviluppo della capacità lattacida : - giochi ed esercitazioni per migliorare la capacità lattacida (tira e molla, navette, etc…) • Miglioramento della reattività - giochi ed esercitazioni per migliorare la neuromuscolare e rapidità di velocità di esecuzione di un gesto tecnico movimento : e per aumentare la risposta agli stimoli esterni. - giochi ed esercitazioni per migliorare la velocità di reazione, di scatto e d’intervento • Miglioramento della forza - giochi ed esercitazioni che esplosiva/elastica/reattiva : permettono di aumentare la risposta A cura di Marco Pellegrini - Ins. Educazione Fisica e Allenatore di base Pag.27 di 28
PROGETTO SCUOLA CALCIO U.S. RIVA DEL GARDA ad uno stimolo esterno. Esercitazioni possibilmente in forma ludica, che contengano balzi, multibalzi esplosivi, ostacoli bassi e corsa balzata. Tutto sempre a carico naturale. - lavori a stazione con 8/10 esercizi a carico naturale • Miglioramento della flessibilità : - esercizi a corpo libero o con l’utilizzo di piccoli attrezzi - stretching dinamico A cura di Marco Pellegrini - Ins. Educazione Fisica e Allenatore di base Pag.28 di 28
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