RASSEGNA STAMPA GIUGNO 2016 - clisel

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RASSEGNA STAMPA GIUGNO 2016 - clisel
NUMERO 01/16

RASSEGNA STAMPA
     GIUGNO 2016

          0
RASSEGNA STAMPA GIUGNO 2016 - clisel
INDICE
                                  Sommario                                                                     2
                                  La Regione allo Stato: gestione centralistica così non
                                  funziona, 10.06.2016, di Silvia Sanna                                        2
                                  Monsignore divide il popolo dei social, 10.06.2016                           3
                                  «Nessuna bufala La conversazione è tutta registrata»,
                                  10.06.2016                                                                   4
                                  Emergenza immigrazione, 10.06.2016, di Luigi Soriga                          4
                                  Esplode la rabbia: «Italia razzista» Tensione tra gli
                                  extracomunitari, 10.06.2016                                                  5
                                  L’eritreo arrestato forse non è il boss, 10.06.2016                          6
                                  Un “gol” per l’accoglienza dei bambini, 10.06.2016, di
                                  Andrea Scutellà                                                              6
                                  Il derby di Schengen, 10.06.2016                                             7

Gli articoli che compongono la presente Rassegna Stampa CLISEL sono stati scelti per CLISEL da Luigi Mossa
(Consiglio delle Autonomie locali della Sardegna).
Tutti gli articoli sono pubblicati dal giornale Nuova Sardegna (avente sede operativa a Sassari, Italia) e sono
qui riprodotti – integralmente e in lingua originale - previa autorizzazione ricevuta dal giornale stesso (su
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                           Climate Security with Local Authorities
                                                       1
subito. Ecco perché tanti si agitano, protestano,
SOMMARIO                                                    lasciano i centri d’accoglienza, creano tensione.
                                                            Sino al punto di arrivare allo scontro fisico, ad
I temi dell‘emergenza e dell’accoglienza ai
                                                            aggredire chi li vuole aiutare. Chi si occupa
migranti sono al centro di questa prima rassegna
                                                            quotidianamente di migranti non si stupisce. E
stampa CLISEL, che raccoglie articoli pubblicati sul
                                                            dice che il sistema dell’accoglienza deve essere
giornale Nuova Sardegna.
                                                            rivisto. Stop al centralismo. Angela Quaquero è la
Nel primo articolo della Rassegna si evidenziano le
                                                            delegata del governatore Pigliaru nel tavolo di
difficoltà della regione Sardegna nella gestione dei
                                                            lavoro       istituito   sull’emergenza    migranti.
flussi migratori all’interno di un quadro normativo
                                                            Rappresenta la giunta regionale in tutte le sedi in
e politico italiano fortemente centralizzato.
                                                            cui si affronta l’argomento. E nel commentare i
Seguono tre articoli che riproducono le reazioni
                                                            fatti di cronaca recentissimi – tra cui quello
dei social (e le relative repliche) che sono seguite
                                                            accaduto due giorni fa a Villanovaforru, dove un
all’intervista – che ha fatto molto discutere -
                                                            ragazzo di 18 anni del Gambia è stato arrestato
all’arcivescovo di Sassari Paolo Atzei (apparsa
                                                            per avere aggredito una mediatrice e due
inizialmente           alla       pagina        web
                                                            carabinieri – non mostra stupore. Angela
www.lafedequotidiana.it) sul tema della carità e
                                                            Quaquero precisa subito un aspetto: «Sulla
dell’accoglienza.
                                                            gestione dei migranti chi decide è lo Stato. La
L’articolo “Esplode la rabbia: «Italia razzista»
                                                            Sardegna, come tutte le altre regioni, recepisce le
Tensione tra gli extracomunitari” porta invece alla
                                                            indicazioni ma non ha voce in capitolo sulle
luce il disagio avvertito dagli immigranti ospiti
                                                            decisioni. E questo – aggiunge – rappresenta un
della tendopoli di San Ferdinando, disagio che
                                                            grave limite che stiamo cercando di superare con
rivive nella storia descritta nel pezzo seguente
                                                            ripetuti appelli al governo». Basta ghetti. I grandi
“L’eritreo arrestato forse non è il boss”.
                                                            centri di accoglienza, hotel dismessi o, ancora
A chiudere la Rassegna due articoli dedicati,
                                                            peggio, vecchi capannoni in disuso trasformati in
rispettivamente, all’accoglienza dei bambini e alla
                                                            centri d’accoglienza, non sono una buona base di
campagna portata avanti dall’associazione Save
                                                            partenza per arrivare a una reale integrazione.
the Children, e infine, all’incognita (sulla
                                                            Soprattutto, non servono per aiutare chi nell’isola
sopravvivenza) dello spazio Schengen in Europa.
                                                            non vuole rimanere. «Da tempo ci battiamo per
                                                            ottenere un’accoglienza diffusa – dice Angela
La Regione allo Stato: gestione                             Quaquero – per incentivare la distribuzione
centralistica così non funziona,                            capillare nel territorio. Piccoli nuclei, famiglie
10.06.2016                                                  inserite all’interno dei Comuni, possono favorire la
                                                            socializzazione e l’integrazione». E rendere meno
Di Silvia Sanna                                             difficile il soggiorno temporaneo in Sardegna per
                                                            tanti disperati che cercano un’occasione di
SASSARI Scendono dalla nave gridando                        riscatto. «Per questo – aggiunge la Quaquero –
“Germania-Germania” perché è lì che vogliono                stiamo cercando di fare in modo che anche i
andare. Sono scappati dalla loro terra, dalla fame,         Comuni possano partecipare ai bandi per
dalla guerra e dalle persecuzioni. Sognano una              l’assegnazione di quote di migranti. Al momento,
vita lontano, insieme alle loro famiglie. E il futuro       infatti, la partecipazione è limitata solo alle
lo immaginano nel nord Europa, dove potranno                cooperative che gestiscono i centri d’accoglienza.
riunirsi ai parenti che sui barconi della speranza          La volontà da parte delle amministrazioni
sono saliti prima di loro. Per i migranti la Sardegna       comunali c’è. Oltre ai 6 centri che hanno
non è un approdo definitivo. È solo una tappa in            presentato progetti al bando Sprar per la seconda
un viaggio più lungo che vogliono ricominciare              accoglienza, tutti finanziati, ci sono altri comuni
                                                        2
che sono pronti ad attivarsi all’insegna della               di Verdone: «A Monsigno' manco le basi del
solidarietà e dell’integrazione. Ma per avere voce           mestiere te ricordi». E sempre mettendola sullo
in capitolo è necessario convincere il governo a             scherzo, un lettore chiede: «Ma che sostanze ci
decentrare la gestione. E non è semplice. Anche              mettono dentro le ostie a Sassari?». Ma molti altri
perché sinora alcune richieste, assolutamente                la pensano diversamente: «Io non riesco a dar
legittime, sono rimaste sulla carta». Niente                 torto al Vescovo, anzi direi che ha ragione da
mediatori. La Regione ha sollecitato più volte al            vendere; la vogliamo finire di fare i finti buoni con
ministero dell’Interno lo stanziamento di fondi per          gli extracomunitari, quando ci sono italiani che
pagare i mediatori culturali. «Figure indispensabili         vivono con i figli sotto i ponti e non sanno cosa
– dice Angela Quaquero – le uniche capaci di                 dar loro da mangiare. Prima aiutiamo loro, poi gli
stabilire un contatto con persone spaventate e               altri». Una signora gli ricorda però che «i soldi
che non parlano la nostra lingua. Importanti per             destinati ai migranti sono fondi comunitari, che
spiegare le fasi dell’accoglienza, prevenire o               non potrebbero essere utilizzati per i meno
sedare eventuali conflitti». Niente da fare, dal             abbienti italiani. Ormai lo sanno anche le pietre».
ministero non è arrivato un euro. Le coop pagano             Alcuni ribadiscono il concetto di carità cristiana:
i mediatori attingendo dai rimborsi giornalieri per          «La chiesa di Gesù Cristo aiuta senza guardare in
singolo migrante (circa 35 euro), mentre tutti i             faccia nessuno. Dovremmo mettere un contatore
mediatori che hanno preso parte agli sbarchi,                all'eucarestia? Dio ci riderebbe in faccia». Un altro
assistendo i migranti nei porti, l’hanno fatto gratis.       delinea questo quadretto: «Me l'immagino Gesù
Solidarietà vera. E a costo zero.                            "lasciate che gli ultimi vengano a me, però prima
                                                             quelli della Galilea, poi magari quelli dell'Egitto...
Monsignore divide il popolo dei                              se avanza qualcosa... avete una lavagna? Così
                                                             scriviamo i turni». Gli ribattono in questo modo:
social, 10.06.2016                                           «Aiuta il tuo prossimo significa aiuta il tuo vicino...
                                                             ma vallo a spiegare a queste capre buoniste
SASSARI L’intervista dell’ arcivescovo di Sassari e il       immigrazioniste». E ancora: «Ecco! Se lo dice
suo personale modo di interpretare il tema della             anche un uomo di Chiesa». I sostenitori del
carità e dell’accoglienza, hanno inevitabilmente             vescovo sono tantissimi: «Mi pare una cosa
attirato l’attenzione dei lettori. Oltre 100mila             sacrosanta». «Bravo vescovo, un italiano vero».
persone hanno cliccato sull’articolo pubblicato sul          «Finalmente un vescovo che alla luce di una
sito della Nuova Sardegna, e i commenti si sono              situazione insostenibile per il paese, e Sassari in
susseguiti a valanga. Le posizioni sono                      particolare; ha il coraggio di dire la verità. È sotto
sostanzialmente 3: all’inizio incredulità, si pensava        gli occhi di tutti». Altri invece sono decisamente
a una bufala. Poi moltissimi sostengono le                   contrariati: «Siamo cittadini del mondo! Tutti
posizioni di Padre Paolo e lo ringraziano per il suo         esseri umani, noi siamo stati semplicemente più
coraggio nell’affermare concetti scomodi. Altri              fortunati ad essere nati da questa parte del
invece sono sconcertati dal fatto che un uomo di             Pianeta! Chi decide che un uomo, una donna o un
chiesa possa predicare distinzioni nel sentimento            bambino meritano più di altri? Il colore della
di carità. Ecco un piccolo riassunto dei vari                pelle? O forse il vostro vescovo?». E poi: «Chissà
commenti apparsi sulla pagina Fb della Nuova.                Papa      Francesco       come     sarà      contento
«Vescovo ha il mio appoggio incondizionato, ci               dell’intervista». E infine: «Ma Padre Paolo non era
rendiamo conto delle persone che fanno la fila alla          un Francescano?». (lu.so.)
Caritas, e quella è solo una piccola parte delle
persone indigenti. Pensiamo prima a casa nostra e
poi agli altri, e basta con questo finto buonismo».
Un altro cita uno spezzone del film un sacco bello

                                                         3
«Nessuna                    bufala                 La         diocesano ha voluto replicare e dire la propria. E
                                                              lo ha fatto con un comunicato pubblicato sulla
conversazione è tutta registrata»,                            home page del sito www.arcidiocesisassari.it. Non
10.06.2016                                                    solo non vengono smentiti alcuni concetti
                                                              sull’accoglienza dei migranti, sull’integrazione, e
L’intervista all’arcivescovo di Sassari Paolo Atzei è         sull’opportunità di filtrare gli accessi alle frontiere,
stata pubblicata nella testata on line                        ma vengono ribaditi e argomentati. Una linea di
www.lafedequotidiana.it. ( il 6 giugno, e subito              pensiero che stride con l’apertura totale e
ripresa e condivisa dalla pagina Facebook                     indiscriminata ai profughi e ai flussi migratori,
Riscattonazionale. Le risposte del vescovo, in                predicata invece da Papa Francesco. Per questo le
antitesi con le posizioni di Papa Francesco in tema           dichiarazioni di Padre Paolo hanno innescato un
di accoglienza dei migranti, hanno suscitato molte            vivace dibattito. Ecco alcuni stralci della replica
polemiche, tanto che si è pensato a una bufala.               della diocesi: «L'Arcivescovo ha manifestato la
Ma il direttore della testata web Michele Ippolito            propria indignazione per come il contenuto delle
assicura l'autenticità dei contenuti. "Siamo                  proprie affermazioni sia facilmente travisabile a
abituati a pubblicare notizie e non bufale, e il              causa del titolo utilizzato (nettamente disgiunto
nostro lavoro è sempre improntato sulla                       dal significato delle cose dette) e di alcuni avverbi,
correttezza. Ogni intervista è registrata. Lo                 non consueti al linguaggio di Padre Paolo, riportati
conferma il fatto che da parte di monsignor Atzei             nell'intervista». Ma a parte il titolo, il contenuto
non abbiamo ricevuto alcuna smentita e                        resta confermato: «A proposito dell’intervista di
tantomeno richiesta di rettifica. Quanto al sito              Monsignor Arcivescovo apparsa sul sito di
riscattonazionale ci ha, semplicemente, rubato il             www.riscattonazionale.it, – si legge su
pezzo e non rispondono alle nostre richieste di               Arcidiocesisassari.it – riteniamo che non ci sia
cancellarlo». La Fede Quotidiana divulga le                   nulla da smentire sulla sostanza perché quelle
principali notizie provenienti dalla Chiesa                   parole rispondono al principio di prossimità
Universale, dando particolare enfasi ed attenzione            pratica. Che comincia dalla propria persona e nella
alle informazioni riguardanti il Papa e la Santa              fede si proietta oltre i confini della propria casa,
Sede, ma offre anche spazio alle varie diocesi.               famiglia e Patria. San Tommaso afferma in merito:
                                                              “Caritas incipit ab egone”. Ossia: la carità comincia
Emergenza immigrazione,                                       dal proprio io. Questo non esclude ogni altro da
                                                              noi, tanto più quando è in situazione di bisogno,
10.06.2016                                                    compreso e abbracciato con amore cristiano,
                                                              proprio grazie al virtuoso esercizio di carità con il
Di Luigi Soriga
                                                              primo prossimo di casa». E prosegue: «Il titolo
                                                              dato all’intervista falsa il suo contenuto e crea dei
SASSARI La carità cristiana, è più opportuno
                                                              pregiudizi e tendenziosamente offre una chiave di
declinarla secondo il principio di prossimità
                                                              lettura impropria». E ancora: «Una applicazione
pratica. Della serie: meglio se la latitudine della
                                                              provocatoria? Alzi la mano chi a Sassari pensa
solidarietà parte da casa propria, più efficace
                                                              prima allo straniero e poi a se stesso. Non risulta
utilizzare lo zoom per un sentimento così vasto e
                                                              che siano tante le famiglie che hanno accolto un
dispersivo. Insomma, prima gli italiani, poi gli altri.
                                                              migrante o rifugiato in casa propria». Dopodiché
Questa          l’interpretazione        pragmatica
                                                              un affondo contro gli organi di informazione:
dell’arcivescovo di Sassari Paolo Atzei: dopo il
                                                              «Fare comunicazione distorta è troppo facile,
polverone sollevato della sua intervista dal titolo
                                                              specie sulla pelle altrui, cercando un facile
“Aiutare prima i nostri poveri”, rilasciata alla
                                                              bersaglio chiunque capiti a tiro. Vivere invece
testata web Lafedequotidiana.it”, ieri l’Ufficio
                                                              coerentemente è un po’ più difficile. Chi può dire
                                                          4
che la guida di questa diocesi non pensi e non si             slogan “Italia razzista, Italia mafiosa” e strali urlati
impegni concretamente a beneficio dei migranti? I             contro i carabinieri, bollati anche loro come
fatti attestano chiaramente questo, con o senza la            «razzisti e assassini». I manifestanti, controllati da
Caritas». Il riferimento è a una serie di progetti            un cordone di forze dell’ordine in abiti civili, si
portati avanti dalla Caritas, come “Rifugiato a casa          sono poi radunati davanti al Municipio di San
mia”, improntati sull’integrazione per gli                    Ferdinando, dove una delegazione è stata ricevuta
extracomunitari. Per quanto riguarda invece                   dal questore vicario di Reggio Calabria, Roberto
l’intervista rilasciata al giornalista Bruno Volpe di         Pellicone, e da Francesco Pepe, rappresentante
www.lafedequotidiana.it, le frasi che hanno                   della Commissione prefettizia che regge
suscitato le perplessità di molti fedeli sono state           l’Amministrazione, sciolta nei mesi scorsi per
queste: «Nel fare carità ci vuole equilibrio e la             infiltrazioni mafiose. Ad accompagnare, i migranti,
tentazione magari ideologica o demagogica di                  tra i quali c’era anche un cugino di Traore,
privilegiare i migranti rispetto agli italiani esiste e       Mamadou, il presidente dell’associazione di
qualche volta diventa una sorta di moda. Senza                assistenza «Il Cenacolo», Bartolo Mercuri, che ha
dimenticare i patimenti dei forestieri è giusto               faticato non poco per tenere a bada i più esagitati.
prima di tutto occuparsi dei poveri che abbiamo in            Alla fine dell’incontro è stato anche redatto una
casa che soffrono fame, miseria e disagio. Nelle              sorta di verbale in cui viene sancito l’impegno, da
nostre diocesi sono molti. La solidarietà è dovere            parte delle autorità, di rimpatriare la salma del
del cristiano, tuttavia non è ragionevole lasciare            giovane immigrato e di garantire una maggiore
libero e incontrollato accesso a tutti senza limiti...        sicurezza all’interno della tendopoli. Nel corso
prima o poi ci mangeranno i maccheroni in testa,              dell’incontro, i migranti hanno sostenuto che da
mi perdoni la espressione ... Davanti a chi invade            parte del carabiniere che ha sparato «è stato
ci si cautela».                                               compiuto un eccesso», dal momento che, sempre
                                                              secondo loro, la vittima aveva in mano solo un
Esplode la rabbia: «Italia razzista»                          coltellino. I funzionari della Questura di Reggio
                                                              Calabria, dal canto loro, hanno ribadito che il
Tensione tra gli extracomunitari,                             ruolo delle forze dell’ordine, «che non sono -
10.06.2016                                                    hanno detto - nemiche dei lavoratori
                                                              extracomunitari ma si pongono anzi a loro difesa.
SAN FERDINANDO Rabbia, esasperazione, ma                      Prova ne è l’azione portata avanti contro il
nessuna violenza o guerriglia urbana. A San                   caporalato e il lavoro nero nella zona della Piana
Ferdinando, in Calabria, il giorno dopo la morte di           di Gioia Tauro, dimostrata dall’esito di diverse
Sekine Traore, di 27 anni, il giovane del Mali                operazioni di polizia». La manifestazione si è poi
ucciso da un carabiniere che era stato aggredito              sciolta con i migranti che hanno fatto rientro alla
con un coltello dallo stesso immigrato, è tornata             spicciolata nella tendopoli per poi ritrovarsi
però a salire la tensione tra i migranti “ospitati”           davanti alla tenda-bar in cui si è consumato il
nella tendopoli in condizioni che definire precarie           dramma. In tanti hanno ricordato la vicenda di
è un eufemismo. A più di sei anni dalla rivolta di            Sekine, giunto come molti di loro in Italia a bordo
Rosarno, e a pochi chilometri dai luoghi teatro di            di un barcone. Tra i presenti anche il cugino
quella sommossa, un centinaio di immigrati                    Mamadou, che ha detto di essere «troppo
extracomunitari,       tutti    centrafricani,   tra          arrabbiato» e di attendere le conclusioni
l’indifferenza dei residenti, hanno dato vita ad un           dell’inchiesta aperta dalla Procura della
corteo pacifico di protesta. Una manifestazione,              Repubblica di Palmi. «Sekine - ha detto un altro
con tanto di cartelli “I carabinieri ci ammazzano             giovane africano - non beveva, non si drogava e
come animali” e “Stop terror, migration no                    non era pazzo. Era una persona tranquilla e da
crime”, ha attraversato le strade tra schiamazzi e
                                                          5
quando era qui non aveva mai avuto storie con               Di Andrea Scutellà
nessuno».
                                                            ROMA «Le reti degli europei loro le hanno viste
L’eritreo arrestato forse non è il                          tutte». Tre bambine guardano oltre una rete
                                                            metallica. Una di quelle che non si gonfiano
boss, 10.06.2016                                            quando un pallone ci sbatte contro. Restano rigide
                                                            e magari lo bucano. È questa l’immagine virale
L’eritreo estradato tre giorni fa dal Sudan in Italia
                                                            lanciata da Save the Children alla vigilia
potrebbe non essere il superboss della tratta di
                                                            dell’Europeo in Francia. Lo scopo è sensibilizzare i
migranti Mered Yehdego Medhane, 35 anni, il
                                                            governi e i cittadini al dovere dell’accoglienza.
trafficante senza scrupoli che avrebbe organizzato
                                                            Circola nel mondo online, sui principali social
la partenza dalla Libia di migliaia di disperati,
                                                            network, ma anche sui treni della metropolitana
lucrando sulla loro pelle una fortuna. «Non è lui la
                                                            di Roma. È una rete che trattiene, che contiene i
persona che cercano. L’arrestato in realtà si
                                                            sogni e le speranze, e non li libera nel grido di
chiama Mered Tesfamariam, ha 28 anni e non
                                                            gioia del gol. Save the Children ci ricorda che la
c’entra niente con il traffico di esseri umani»,
                                                            seconda rete non deve occultare la prima, anzi,
assicurano alcuni amici del secondo Mered - che è
                                                            deve portarla alla ribalta. «I paesi europei sono
stato catturato il 24 maggio scorso a Khartoum -
                                                            chiusi nel proprio egoismo e affrontano il tema
interpellati dalla Bbc. «C’è stato un errore, uno
                                                            delle migrazioni e dell’asilo in modo
scambio di identità. Il nostro amico è innocente».
                                                            frammentario», spiega Valerio Neri, direttore
E, a conferma di quanto sostengono, anche alcune
                                                            generale di Save the Children Italia. «Sono stati
foto pubblicate dalla Bbc che ritraggono il giovane
                                                            alzati muri e reticolati che hanno esposto proprio i
estradato a Roma. Uno degli amici, Hermon
                                                            più vulnerabili, che sono i bambini e soprattutto
Berhe, ha detto alla polizia di essere cresciuto con
                                                            quelli non accompagnati, a gravi rischi di violenza
lui: «Non credo possa essere coinvolto in niente
                                                            o sfruttamento, bloccati per mesi in campi
del genere. È una persona buona». Un altro
                                                            improvvisati       con     condizioni      umanitarie
eritreo ha raccontato di aver condiviso una casa in
                                                            inaccettabili, o addirittura rinchiusi in veri e propri
Sudan con l’arrestato. E una giornalista svedese di
                                                            centri di detenzione. Questo avviene sotto gli
origine eritrea, che lo scorso anno intervistò
                                                            occhi di tutti, tradendo l’identità e la storia stessa
Mered, sostiene che il giovane delle foto non è lui,
                                                            dell’Europa». Nell’Europa che deve ritrovare se
ma solo un ragazzo con lo stesso nome. «È un
                                                            stessa e i suoi valori fondanti, secondo i dati
rifugiato che si trovava a Khartoum», ha detto al
                                                            diffusi dall’associazione umanitaria, sono giunte
quotidiano svedese Aftonbladet. Di fronte a
                                                            dal via mare oltre di un milione e 200mila persone
questa quantità di testimonianze, la procura di
                                                            da inizio 2015. I bambini rappresentano un terzo
Palermo - che ha coordinato le indagini che hanno
                                                            dei migranti: sono circa 427mila. Un viaggio a
portato alla cattura dell’uomo - ora vuole vederci
                                                            parte è quello dei minori non accompagnati, che
chiaro. «Stiamo svolgendo gli opportuni
                                                            nel nostro paese spesso sono vittime di tratta,
accertamenti» ha detto il procuratore Francesco
                                                            sparizioni e sfruttamento lavorativo: solo in Italia
Lo Voi, definendo la vicenda «singolare». E
                                                            nei primi cinque mesi del 2016 ne sono arrivati più
proprio per venire a capo di questo giallo, Mered
                                                            di 7mila, un trend che minaccia di sorpassare
sarà interrogato oggi nel carcere romano di
                                                            presto quella quota 11mila che già superò lo
Rebibbia.
                                                            scorso anno. Nel 2016, Save the Children ha
                                                            raggiunto con il suo programma di protezione e
Un “gol” per l’accoglienza dei                              assistenza circa 6.300 minori migranti, di cui oltre
bambini, 10.06.2016                                         5.400 non accompagnati. «I bambini in viaggio
                                                            verso l’Europa, o che si trovano già sul continente,
                                                        6
devono essere considerati bambini prima di tutto,                                In mezzo si infila il calcio, e la stessa Austria ferma
indipendentemente dal loro status di migranti o                                  Schengen agli Europei 2008, organizzati con la
rifugiati, non possono mai essere sottoposti a                                   Svizzera (gruppo A); nel 2012 la Polonia (gruppo
misure detentive», conclude Neri.                                                C) fa lo stesso, e l’argine si è già rotto: il rischio
                                                                                 attuale - si vedano le recenti sospensioni in
Il derby di Schengen, 10.06.2016                                                 Ungheria (gruppo F), Germania (gruppo C) e
                                                                                 altrove - è quello di un trattato a gettone. La
Tra sbarchi nel Mediterraneo e migranti bloccati                                 Romania, che dello spazio Schengen non fa parte,
oltre confine, allarmi per la sicurezza e chilometri                             lo vede invece come un miraggio. Insieme alla
di filo spinato, Francia-Romania (gruppo A) è la                                 Bulgaria (non qualificata) si fa mettere in prova da
partita perfetta per cominciare. È il derby di                                   Bruxelles e cerca di convincere anche i più scettici.
Schengen, tra un Paese che in questi giorni lo ha                                Come la Francia, appunto, che nel 2013 si mette
sospeso e uno che spinge per entrarci, e quando                                  di traverso. Poi mesi e mesi di colloqui diplomatici,
forse ci riuscirà potrebbe essere troppo tardi.                                  fino a gennaio di quest’anno: in una conferenza
Anche se l’Austria (gruppo F) non alzerà più il                                  stampa con il capo del governo rumeno, Hollande
muro del Brennero, il 21enne Schengen sta                                        apre le porte della convenzione a Bucarest. Ora
invecchiando in fretta. Da giovane viene sospeso                                 manca il sì del Parlamento europeo, sempre che
per circostanze eccezionali: come la strage di                                   Schengen non venga abolito nel frattempo.
Utoya in Norvegia (non qualificata) oppure i G8 in
Italia (gruppo E).

                Funded by the European Union Horizon 2020, CLISEL
                Project no. 700385, and by the Swiss State Secretariat for
                Education, Research and Innovation (SERI) under
                contract no. 16.0038.

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