Il naufragio della Costa Concordia e Il comandante Schettino

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Il naufragio della Costa Concordia e Il comandante Schettino
Il naufragio della Costa Concordia e
       Il comandante Schettino
Il naufragio della Costa Concordia e Il comandante Schettino
LA NOTIZIA
Venerdì 13 gennaio 2012 la nave da crociera Costa Concordia urta contro uno scoglio a 100 metri
dall'isola del Giglio e si incaglia contro una secca.
Dalle indagini è emerso che il comandante Schettino ha abbandonato la nave prima che tutti i
passeggeri fossero sbarcati.

Lo scopo è analizzare in che modo ad una settimana dalla vicenda alcuni media abbiano enfatizzato taluni aspetti
piuttosto che altri.
Ciascuno di questi verrà evidenziato utilizzando un determinato colore:
Riferimenti: - alla telefonata tra De Falco e Schettino
              - all'arresto del comandante Schettino
              - a Domnika Cemortan
              - all'usanza degli “inchini”
Critiche al comportamento tenuto dal capitano
Estensione delle responsabilità ad altri.
Il naufragio della Costa Concordia e Il comandante Schettino
QUOTIDIANI
Prendendo in considerazione il Corriere della Sera, La Repubblica e Libero, emergono delle differenze in termini di
visibilità della notizia.
Infatti, essa occupa la prima pagina in tutti e tre i giornali, ma mentre Libero le dedica il titolo
dell'edizione, La Repubblica e il Corriere della Sera le riservano un “taglio medio” a centro pagina.
Il naufragio della Costa Concordia e Il comandante Schettino
Come possiamo notare vi sono delle differenze nei titoli dei diversi quotidiani:

Il Corriere della Sera: Allarme in ritardo potevamo salvare tutti
Libero: Costa, gli altri codardi. Esso è sottotitolato in questo modo: Troppo comodo scaricare ogni colpa sul capitano.
         Tutti sapevano della demenziale usanza di sfiorare le isole con i transatlantici: dall'armatore alla capitaneria
         di porto. E se ne vantavano
La Repubblica: L'inchino della Concordia, stop alle rotte proibite

 È da notare che il Corriere della Sera pone l'accento sulla responsabilità del comandante per quanto riguarda le vittime
del naufragio, alludendo in modo chiaro al fatto che se l'allarme fosse stato dato in tempo, sarebbe stato possibile
porre in salvo tutti i passeggeri.
 Al contrario, Libero pone in evidenza il fatto che anche altre persone, oltre al comandante Schettino, potrebbero
essere responsabili del naufragio, e le connota con un aggettivo estremamente negativo: codardi. Il fatto che venga
utilizzato il termine altri, inoltre, contribuisce a definire il capitano stesso come “codardo”. Molto forte l'aggettivo
demenziale utilizzato in riferimento all'usanza degli “inchini”.
 Anche La Repubblica si concentra su questa consuetudine, definendo le rotte tipiche degli inchini come proibite e
mettendo quindi in risalto la loro pericolosità.
Il naufragio della Costa Concordia e Il comandante Schettino
G: giornalista
                                                    F: Foschi
                                                    […]
Analizzando la pag. 15 del                          G: Tutto il mondo si chiede come diavolo abbiate scelto Schettino per comandare una vostra nave.
Corriere della Sera, che contiene                   F: Si seguono trafile. C’è il comando in seconda. Poi un collegio che valuta il passaggio al comando in prima. Anche la
un'intervista effettuata al presidente              capitaneria di porto dà il suo avallo.
                                                    G: Sospetti di inaffidabilità sul comandante?
della Costa Crociere, Pier Luigi Foschi,
                                                    F: Sempre considerato molto valido tecnicamente.. ma potrebbe avere qualche piccolo problema caratteriale,
emerge chiaramente che quest'ultimo                 ancorché nulla di emerso a livello formale.
è fortemente critico                                G: Qualche piccolo problema?
nei confronti del comandante Schettino.             F: Era recepito come un po’ duro verso i colleghi. Gli piaceva apparire.
                                                    G: Ci sono 68 minuti da quando foste avvisati del naufragio e l’avvio dell’evacuazione. Voi sollecitaste Schettino a fare
Questo è riscontrabile dal momento che              più in fretta o no?
Foschi afferma: “quest'ora di ritardo               F: Se risponderà al vero, quest’ora e passa di ritardo non è cosa normale, non è giustificabile.
non è cosa normale, non è                           G: Schettino parlò al telefono con Ferrarini, il vostro responsabile dell’unità di crisi. Quando?
                                                    F: Alle 22.05. Se è corretto ciò che leggo sui giornali, venti minuti dopo l’incidente. Troppi.
giustificabile..” “abbandonandola
                                                    G: In quell’ora la nave era in asse. Potevate salvare molte vite.
(la nave) prima, non avremmo perso                  F: Io non ci dormo la notte. La nave non era in asse. Però, abbandonandola prima, non avremmo perso vite umane.
vite umane” ed inoltre “personalmente               G: Ferrarini parlò con Schettino. Le risulta che gli disse: “Sbrigati”?
credo non sia stato onesto con noi.”                F: Non lo so. Sappiamo cosa disse il comandante a Ferrarini perché è registrato a bordo. Ferrarini ascoltava. Il codice di
                                                    navigazione attribuisce al comandante potere assoluto, l’armatore non può intervenire a modificarne le decisioni.
Anche il giornalista sembra giudicare               […]
in modo negativo il comandante: “Tutto il           G: Quando avete capito l’entità del disastro?
mondo si chiede come diavolo abbiate scelto         F: Solo quando è stato lanciato il segnale d’evacuazione.
                                                    G: Siete stati ingannati?
Schettino per comandare la vostra nave.”
                                                    F: Ci siamo costituiti parte offesa. E abbiamo mandato una lettera di sospensione a Schettino, inizio di una procedura.
Inoltre, il giornalista effettua un riferimento a   G: Insomma, Schettino vi ha mentito o no?
Domnika Cemortan, la ragazza moldava                F: C’è un’indagine. Personalmente credo non sia stato onesto con noi. Ma non ho elementi per dire se fosse lucido.
che sembra fosse in plancia con il comandante       G: Era ubriaco? Drogato?
                                                    F: Credo fosse alterato emotivamente. Vedeva la sua creatura, la nave, affondare davanti a lui.
al momento dell'impatto.                            […]
                                                    G: Gli elenchi dei dispersi sono stati un rebus…c’era gente non registrata?
                                                    F: No.
                                                    G: La famosa ragazza moldava che parla di Schettino…
                                                    F: Era una hostess di lingua russa, ha lavorato due mesi con noi. È sbarcata. È risalita il 13 come passeggera.
                                                    Perfettamente registrata. Ho i documenti da mostrare ai magistrati.
                                                    G: Amica di Schettino?
                                                    F: Non lo so .
                                                    […]
                                                    G: Lezioni da imparare?
                                                    F: Replicare a terra il sistema di suoni e segnali quando una nave esce dalla rotta: dobbiamo saperlo prima. E lavorare
                                                    con il governo perché i comandanti non abbiano più potere assoluto, meglio una gestione più collegiale sul ponte.
Il naufragio della Costa Concordia e Il comandante Schettino
Analizzando l'articolo a pag. 3       [… ] Premessa doverosa. Non scrivo a difesa del Comandante della Concordia, anche se qualcosa di più mi piacerebbe sapere sui
di Libero, che ricordiamo titola      meccanismi di selezione del personale – e che personale - , sulle verifiche costanti e continue di comportamenti, prestazioni, forza del
Gli altri codardi, possiamo           carattere, sobrietà d’abitudini.
riscontrare come argomento centrale   Parliamo del Comandante di una città che va per mari, e se mi viene più di un dubbio che la sana selezione e applicazione della
l'individuazione di altre persone     gerarchia qui da noi sia bell’e morta […] , sempre un Comandante è, e chi sale su una nave il cui biglietto è costoso, la permanenza
come corresponsabili del naufragio.   sulla quale è lunga, l’affidamento è totale, dovrebbe avere la certezza di queste garanzie, non fornite dal Comandante medesimo, ma
Nonostante la giornalista premetta    da altri, e molti, più in alto in responsabilità e autorevolezza. Invece non si fa così, l’Italia di suo ci mette quel vezzo diffuso con latte
di non scrivere a difesa del          materno di cercare sempre il capro espiatorio, bersagliarlo di monetine o impiccarlo, e sentirsi la coscienza sgombra di macchia
comandante, ella si concentra sul     alcuna. Altro che battaglia garantista di civiltà contro il carcere preventivo, altro che riservatezza delle indagini.
ruolo della Capitaneria di Porto,     Ha fatto tutto da solo Schettino? Così penserebbe un osservatore appena arrivato, ma la gogna contro quel codardo seve per il
insinuando il fatto che non stesse
                                      momento solo a tranquillizzare un Paese in crisi. […]
controllando i radar. Inoltre ella
                                      Se un Comandante impazzisce e porta quattromila passeggeri verso il disastro, non c’è nessuno che controlla o interviene? Alla
denuncia i finanziamenti stanziati
                                      Capitaneria di Livorno perché nessuno monitorava il sistema di controllo Ais, così da notare per tempo il cambio di rotta del bestione
per apparecchiature,
come il super-radar Vtmis, ferme da   che si dirigeva a fare l’”inchino” ? C’è voluta una chiamata dei Carabinieri di Orbetello, avvisati dalla figlia di un passeggero, per
anni o non attive.                    svegliare la guardia costiera: a che servono i radar?
                                      La Concordia ha fatto 52 “inchini” in un anno, sempre tollerati dalle capitanerie, figuriamoci se sommiamo le altre navi da crociera.
                                      Il super-radar Vtmis dovrebbe controllare tutto il traffico marittimo e avrebbe potuto prevenire il disastro, ma è fermo dal 2009.
                                      Sono stati stanziati 320 milioni di euro per un mega-appalto Selex-Finmeccanica, ma gli impianti non sono attivi.
                                      Insomma, sfatiamo il mito che queste navi così costruite abbiano sistemi di controllo all’avanguardia e sicuri.
                                      Come mai le pinne stabilizzatrici erano aperte se non vi era mare agitato? Come mai la nave era in rotta di collisione con l’isola alle
                                      ore 20.24 ad una velocità di 15.5 nodi, possibile che nessuno in plancia se ne sia accorto? Di solito in plancia c’è un ufficiale e due
                                      marinai per ogni guardia, se aggiungiamo anche il Comandante sono quattro persone. Se poi diciamo che gli apparati sono
                                      tecnologici… non è forse successo qualcosa in apparato motore? Non ho detto ai motori, ma in apparato motore.
                                      Infine insisto, visto che il cattivo è stato individuato solo da una parte, alla Capitaneria di Porto come mai non si sono accorti prima –
                                      ovvero un’ora prima – che la nave era in rotta di collisione con l’isola, in modo da obbligare il Comandante Schettino a cambiare
                                      rotta? Cosa facevano in Capitaneria? Dormivano? Se con una barca da diporto vai in zona non consentita la Capitaneria ti prende
                                      subito, come è possibile che una nave così grande non sia stata avvisata prima? Il monitoraggio della posizione della nave sulla base
                                      dei dati Ais mostra posizione della nave e porti di arrivo e partenza in tempo reale. Si chiama guardia costiera, no?
Il naufragio della Costa Concordia e Il comandante Schettino
TELEGIORNALI
                                           Il Tg1 titola:
                                           IRA DELLA PROCURA CONTRO SCHETTINO
                                           Durata del servizio : 5 MINUTI E 14 SECONDI.

Il tg1 dedica alla notizia, nonostante     È agli arresti domiciliari nella sua abitazione a sorrento il comandante Francesco Schettino. La decisione ha
sia passata una settimana dall'episodio,   provocato polemiche tra la procura di grosseto e il gip. […]
Ben 5 minuti e 14 secondi, rivelandosi     Rimangono due gli indagati per il naufragio della Costa Concordia, il comandante Francesco schettino e il
così il telegiornale che le riserva più    primo ufficiale in plancia Ciro Ambrosio. […] quella notte, è scritto che schettino una volta abbandonata la
spazio.
                                           nave, stava sugli scogli dell’isola del giglio e guardava fisso senza parlare senza fare nulla la nave Costa
Come si può notare, il servizio inizia
                                           Concordia affondare. Questa mattina abbiamo incontrato in procura Gregorio De Falco il comandante della
parlando degli arresti domiciliari,
prosegue individuando un altro             capitaneria di porto di Livorno, sua la telefonata che ha fatto il giro del mondo con Schettino[…]
indagato e con un'accusa
al comportamento tenuto da Schettino.
                                           Al Tg5 il ministro dell’ ambiente e della tutela del territorio e del mare Clini afferma:
                                           “Ciò che è avvenuto mette in evidenza che una consuetudine tollerata ma non sostenibile, ha avuto gli
                                           effetti che abbiamo tutti sotto gli occhi e che perciò queste consuetudini non possono più essere
                                           tollerate.”
Il naufragio della Costa Concordia e Il comandante Schettino
Il tg5 titola:
                                     SCHETTINO è A CASA, L’IRA DELLA PROCURA
Il tg5 fa un servizio di 2 minuti    Durata del servizio: 2 MINUTI E 49 SECONDI.
E 49 secondi in cui
Principalmente parla degli arresti
domiciliari imposti al comandante    Pochi minuti fa il procuratore capo verusio ha annunciato un ricorso contro l’ordinanza del gip valeria
E del ricorso della procura, che è   montesarchio , che ieri sera ha disposto la scarcerazione del comandante schettino che ora si trova ai
Messo in evidenza dal termine        domiciliari a casa sua a meta di sorrento. Il gip ha motivato questa decisione dicendo che la custodia
“ira”.                               cautelare in carcere è un estremo rimedio e i domiciliari sono adeguati a questo caso perché il giudice
Inoltre viene introdotta Domnika
                                     non vede né il rischio di fuga né il rischio di inquinamento delle prove. Più che altro vede se mai un
Cemortan, definita “una
Romena (sbagliando)                  rischio di reiterazione di reati di negligenza nei confronti di persone eventualmente affidate al
Dell'equipaggio”                     comandante che la notte del naufragio ha abbandonato la nave mentre altri ufficiali sono rimasti a
Il servizio si conclude con l'       soccorrere a bordo.
Intervista alla cugina di            C’è però una novità, spunta una donna, spunta una romena dell’equipaggio, citata nelle carte dell’inchiesta.
Schettino, dalla quale               È una donna con la quale il comandante s stava parlando in plancia di comando venerdì sera, proprio
Si evince che i suoi compaesani
Sono dalla sua parte, cosa che si    quando la nave è andata a sbattere contro lo scoglio che ha aperto lo squarcio.
Riscontra anche in altri servizi e   Nella notte il comandante Schettino è tornato a casa sua, a meta di Sorrento. Tutto chiuso, nessuno
Media.                               risponde al citofono e neppure al telefono in casa di Francesco Schettino, qui a meta di Sorrento. Il
                                     comandante arrivato in piena notte da Grosseto, dopo che il gip aveva deciso che non c’erano le esigenze
                                     cautelari , era scortato dalle forze dell’ordine. Ad attenderlo, fotografi e giornalisti, oltre che parenti ed
                                     amici. Ma lui accompagnato dalla moglie oltre che dai carabinieri è entrato in casa dall’altro lato del vicolo.
                                     “Gli sono tutti vicino” ha detto sua cugina ai microfoni di Matrix.
                                     “Colleghi di lavoro gli sono vicino,. Tutti, e se lui mi ascoltasse in questo momento vorrei che passasse
                                     questo messaggio: siamo con lui. È successa una cosa gravissima ma siamo con lui.” […]
Il naufragio della Costa Concordia e Il comandante Schettino
Il Tg la 7 titola:
                                             GROSSETO, L’ACCUSA DEL GIUDICE, SCHETTINO “ENORMI ERRORI”
Questo servizio rivela un atteggiamento
Fortemente critico e sarcastico nei          […] Se gli ha concesso gli arresti domiciliari è perché non crede che possa fuggire, ma i magistrati che
Confronti del comandante Schettino,          indagano hanno annunciato che faranno ricorso contro questa decisione. […]
come si deduce dal riferimento
alla frase da lui utilizzata come scusante   Schettino ha compiuto una manovra di avvicinamento alla costa che il giudice definisce sconsiderata. Ha
(“solo perché sono caduto nella              sottovalutato il danno, ha ritardato l’evacuazione, ha anche abbandonato la nave, “Solo perché sono caduto
Scialuppa”).                                 nella scialuppa” è stata la sua spiegazione . […] A poco serve poi che il comandante abbia avvicinato la
Viene ancora
                                             concordia alla costa; solo un atto dovuto, per il giudice, per limitare il grave errore commesso[…]
effettuato un riferimento alla telefonata
Ed egli viene nuovamente accusato            Dall’altra parte c’è lui, il capitano De Falco, quello che al telefono intimava a Schettino di tornare a bordo.
 per il grave Errore commesso.               Tutti adesso lo chiamano eroe, lui però risponde così: “Non sono un eroe.”

                                             “Ho fatto un guaio. Abbiamo dato un urto, c’è stato un contatto con il fondale” sarebbero queste le parole
                                             del comandante della nave Concordia Francesco Schettino pronunciate nella prima telefonata con l’unità di
                                             crisi della costa crociere alle 22 e 5 di venerdì 13 gennaio. Parole che emergono dal racconto fatto da
                                             schettino ai magistrati di Grosseto nel corso dell’interrogatorio di garanzia di martedì scorso, al termine del
                                             quale è stato scarcerato e posto agli arresti domiciliari. Secondo Schettino la compagnia sapeva, ma
                                             questa versione dei fatti viene contestata proprio da Costa Crociere. “Schettino non ci ha detto la verità e
                                             ha mentito all’equipaggio nascondendo la gravità della situazione” ha dichiarato il numero uno della
                                             compagnia, Pierluigi Foschi. Parole che attribuiscono alla condotta del comandante il RITARDO
                                             dell’attuazione delle procedure di abbandono della nave. […]
Il naufragio della Costa Concordia e Il comandante Schettino
RADIO
RADIO FM 99.8

Ad OUVERTURE, programma condotto da D. Gramiccioli su radio FM 99.8,
viene intervistato il sindaco di Vagli Di Sotto (LU), M. Puglia. (durata: 6 minuti
e 10 secondi). Inizialmente viene trasmessa la chiamata tra Schettino e De Falco,
a seguito viene specificato che ciò che verrà trattato non sarà il gossip, che serve
a narcotizzare e deviare su questioni più serie.
I due radiofonisti (D. Gramiccioli ed E. Parisi) si dicono incuriositi dall’iniziativa
del Sindaco di dedicare due statue, una a Schettino ed una a De Falco, con il costo di ben 60 mila euro,
forniti da cittadini normali e privati.
Il sindaco specifica che si tratta di tre monumenti, al costo di 50 mila euro, affinché possano recuperare quello scoglio,
soldi che non graveranno sui cittadini, per un ricordo ai posteri di quelle catastrofi che non devono più avvenire.
Sottolineando il fatto che bastasse una croce per tale ricordo, Gramiccioli dopo aver definito il capitano Schettino
fariseo della marina, esordisce augurandosi che tale iniziativa non abbia nessun riscontro positivo,
descrivendola come una bruttissima marchetta, rivelandosi alquanto indignato nei confronti dei deceduti di tale
disgrazia e affermando che si vergognerebbe ad avere un sindaco che promuove una tale iniziativa.
A distanza di una settimana dal naufragio della crociera (il 20 gennaio),
                                    vi sono ben 17.800 blog che trattano dell'incidente della Costa Concordia.

Nell’Espresso BLOG A. Gilioli parla di “Schettino mediatico”:“ è prima di tutto quello che i più cinici
definirebbero un italiano medio.
Contento di vivere, ma soprattutto esibizionista, spaccone, un po’ smargiasso […],e il capitano viene identificato
come una metafora di quello che ci è successo negli ultimi tre -quattro anni”

In femminile plurale, R. Motti scrive “La banalità di Schettino” in cui rimprovera il fatto che“mentre le ricerche
dei superstiti del disastro della Concordia procedono
 faticosamente […]i maggiori quotidiani italiani mettono in prima pagina il gossip”. Le domande insensate riguardo
la possibile amante del capitano, sviano l’attenzione da quello che è il più grande naufragio della storia
della marina italiana, dovuto ad un errore imperdonabile: il peggior atto di codardia che esista in marina.
Sempre riferendosi ai blog, vi è pure chi sostiene Schettino, come in GQ.COM,
dove R. Romani annuncia “Io Sto Con Schettino, Tattoo E La Love Boat”.
Il blogger non crede che basti un solo idiota a creare una catastrofe del genere, ritenendo che non
si possa incolpare il capitano Schettino per aver avuto una tale reazione.
Egli afferma inoltre che le leggi proibiscono ad alberghi a 5 stelle di assumere personale che non sappia almeno due lingue,
che è esattamente ciò che risulta dalle indagini.

In 4realinf’s Blog leggiamo “Schettino contro De Falco”:
In cui l’esposizione della vicenda da parte dei media viene descritta come una rappresentazione mediatica,
in cui viene fatto di una tragedia uno spettacolo per cercare le luci della ribalta.
Viene definito vergognoso il fatto che le autorità colludano in queste mascherate da baraccone,
in quanto tutti sapevano e nessuno è mai intervenuto per redarguire, punire o emarginare.
Sulla base di tale ragionamento, quindi, viene domandato per quale motivo un comandante debba ordinare
ad un suo subalterno cose che lui stesso non abbia mai punito.
SOCIAL NETWORK

Twitter
A una settimana dall'evento, la tragedia della Costa Concordia ha riscosso un enorme interesse: migliaia di tweet, dai più
riflessivi ai più ironici, da sommare agli hashtag correlati, di cui i due principali sono #vadaabordocazzo (la frase detta dal
comandante della Capitaneria di Livorno de Falco) e #schettino (il cognome del comandante).

Gli utenti parlano di “tormentone tragicomico” : Schettino è diventato presto una metafora politica e la situazione è
peggiorata con la scoperta della presenza di una ragazza straniera nella plancia della nave; da questo momento la
notizia si trasforma da tragedia a farsa.
Twitter
Su Facebook nuovi gruppi sono stati creati appositamente per deridere il capitano Schettino tramite link umoristici e
parodie di foto.
YOUTUBE
7790 risultati al 20 gennaio.

La maggioranza dei video riportano la conversazione telefonica avvenuta tra
il comandante Schettino e l'ufficiale della capitaneria di porto Gregorio De Falco, all'1.46
di sabato 14 gennaio.

                                                     Questi video tendono a sottolineare l'abbandono
                                                     della nave del comandante, la sua viltà nell'affrontare
                                                     l'evento.
Ecco i principali passaggi della conversazione telefonica:
“ […] De Falco: Ascolti Schettino. Ci sono persone intrappolate a bordo. Adesso lei
va con la sua scialuppa sotto la prua della nave lato dritto. C'è una biscaglina.
Lei sale su quella biscaglina e va a bordo della nave,e mi riporta quante persone ci sono.
Le è chiaro? Io sto registrando questa comunicazione, comandante Schettino....
Schettino: Comandante, in questo momento la nave è inclinata.... De Falco: Ho capito.
 Ascolti: c'è gente che sta scendendo dalla biscaglina di prua.
Lei quella biscaglina la percorre in senso inverso, sale sulla nave e mi dice quante persone
e che cosa hanno a bordo! Chiaro? Mi dice se ci sono bambini, donne
o persone bisognose di assistenza e mi dice il numero di ciascuna di queste categorie.
E' chiaro? Guardi Schettino che lei si è salvato forse dal mare ma io la porto...
veramente molto male... le faccio passare l'anima dei guai. Vada a bordo, c***o!
[…] Mi assicuri che sta andando a bordo. […] Lei si sta rifiutando di andare a bordo
comandante?? Schettino: No, no... De Falco: Mi dica quale è il motivo per cui non ci va?
Schettino: Non ci sto andando perché ci sta l'altra lancia che si è fermata....
De Falco: Lei vada a bordo, è un ordine. Lei non deve fare altre valutazioni. Lei ha dichiarato
l'abbandono nave, adesso comando io. [...]
Schettino: Io sto andando qua, con la lancia dei soccorsi, non sto andando da nessuna parte,
sono qua... De Falco: Che sta facendo Comandante? Schettino: Sto qua per coordinare i
Soccorsi. De Falco: Vada a bordo. Mi coordini i soccorsi da bordo. Lei si rifiuta?
Schettino: Comandante, io voglio salire a bordo, semplicemente che l'altra scialuppa qua...
ci sono gli altri soccorritori, si è fermata e si è istallata lì,adesso ho chiamato altri soccorritori....
De Falco: Lei è un'ora che mi sta dicendo questo. Adesso va a bordo. E mi viene subito a dire
Quante persone ci sono a bordo.
Tra i numerosi video trovati parecchi si sono rivelati delle vere e proprie parodie.
I grafici di Google Insight mostrano come l’interesse per Costa Concordia
sia cresciuto in modo esponenziale nel 2012, proprio nel giorno in cui è avvenuto il naufragio.
In particolare si trova un picco per la voce Costa Concordia incidente, mentre negli anni precedenti
 non si ritrova nessuna particolare attenzione nei confronti della nave da crociera.
Ciò si ritrova, oltre che in Italia ( grafico sovrastante), anche in tutto il resto del mondo (grafico sottostante).
Lo stato che ha dato maggiore rilevanza alla notizia è stato, com’era scontato, l’Italia.
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