IL MELOGRANO DICEMBRE 2020 - APSP "Margherita ...

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IL MELOGRANO DICEMBRE 2020 - APSP "Margherita ...
I.R.

Inserto del periodico trimestrale TuttaPovo   DICEMBRE 2020
edito dal Club Interassociativo TuttaPovo       n. 3 / 2020 / 43° num. pub.

                IL MELOGRANO
IL MELOGRANO DICEMBRE 2020 - APSP "Margherita ...
IL MELOGRANO                                                  IN QUESTO NUMERO
 Inserto del periodico trimestrale TuttaPovo
 edito dal Club Interassociativo TuttaPovo

                                                                       Auguri dall’Azienda                                 3

                                                                       Per riflettere
DICEMBRE 2020                                                          Gesù: Dio con noi                                   4
n. 3 / 2020 / 43° num. pub.

                                                                       La pagina dell’arte
COMITATO DI REDAZIONE                                                  L’Annunciata di Antonello da Messina                5

Direttore:                                                             Il “Margherita Grazioli”
Paolo Giacomoni                                                        Da Ospitale ad Azienda Pubblica
                                                                       di Servizi alla Persona (SECONDA PARTE)             6

In redazione:
Michela Bernardi – Valeria Berto                                       Inserto
Lucrezia Bertolini – Erica Ciresa                                      Tanti auguri Centro Polifunzionale!                 9
Nicoletta Tomasi
                                                                       Servizi e settori dell’Azienda
Foto:                                                                  Parole che curano: comunità e isolamento           17
Servizio Educatori/animazione
Centro Diurno e Servizi                                                Breve guida degli uffici amministrativi              20
Archivio storico APSP
Fonti varie
                                                                       L’angolo del libro
                                                                       L’ultimo amore                                     21
Hanno collaborato:
                                                                       La demenza dal punto di vista dei protagonisti     22
Don Ruggero Fattor
Fabrizia Rigo Righi
Giancarlo Ianes                                                        Divertimento
Renzo Dori                                                             La pagina del Buonumore                            23
Giulia Avancini
Roberto Maestri

Si ringraziano tutti coloro che a vario titolo

                                                                                     n i ?
                                                                       / Concorso fotografico

                                                                                   i
hanno contribuito a dar vita a questo numero de

                                                                                a g
“Il Melograno” supplemento al periodico

                                                                            m m
trimestrale TuttaPovo

                                                                       Ti I
In copertina:
La prima brina a cura di Giuseppe Ciurletti

Stampa:
Publistampa Arti grafiche - Pergine Valsugana (TN)

                                                                                             Inviaci una fotografia che raffigura uno scorcio,
                                                                                                        un particolare naturalistico/architettonico
                                                                                                                                    del nostro sobborgo
                                                                                                        per il prossimo numero de “Il Melograno”.

Il Forest Stewardship Council® (FSC®) garantisce tra l’altro
che legno e derivati non provengano da foreste ad alto valore                                                         Invia la foto entro il 14 febbraio 2021
                                                                                                                 all’indirizzo email: info@apspgrazioli.it
di conservazione, dal taglio illegale o a raso
e da aree dove sono violati i diritti civili e le tradizioni locali.

2 / Il Melograno / N. 3 / DICEMBRE 2020
IL MELOGRANO DICEMBRE 2020 - APSP "Margherita ...
La Presidente con il Consiglio
 di Amministrazione, la Direzione
     e il Comitato di Redazione

     AUGURANO
a Residenti, Familiari, Collaboratori
 e a tutti i lettori de “Il Melograno”

    Buon Natale
e felice anno nuovo
IL MELOGRANO DICEMBRE 2020 - APSP "Margherita ...
/ Per riflettere

Gesù: Dio con noi
a cura di don Ruggero Fattor

N
           come NASCITA. Certamente e innanzitutto, quel-
           la di Gesù – l’Emmanuele – il Dio con noi, per la
           quale non finiremo mai di rendere grazie a Dio.
Ma anche quella di tanti altri neonati nel mondo. Proprio
essi ci ricordano che Dio non si è ancora stancato di noi e ci
vuole bene.

A
           come ATTESA.. Quella del grande evento sospira-
           to da secoli e da tutti i popoli: “Oggi, per voi, è
           nato il Salvatore!”. Ma anche la nostra attesa di
essere salvati dal Male e liberati da ogni forma di chiusura,
di isolamento, di solitudine e, conseguentemente, di inevi-
tabile tristezza, nostalgia e lento morire.

T
        come TEMPO. Momento particolare e unico (“kairòs”)
        di “grazia”, di amore, di tenerezza, di misericordia, di
        perdono, di presenza di Dio sul pianeta Terra. Anche
per noi è tempo di lode, di gloria, di onore, di benedizione a
Dio: nonostante le difficoltà storiche che stiamo at-
traversando.

A
          come ALBA, come AURORA, come ALZATA
          del Sole di Dio che illumina ogni creatura uma-
          na, indicando la retta via da seguire: quella della
verità, della giustizia, dell’umiltà, del dialogo, dell’incontro,
della concordia, dell’amore, della gratuità, del servizio, della
comune-unione, della fraternità e della pace universale.

L
       come LUCE. Luce che brilla e guida, senza abbaglia-
       re. Luce che squarcia le tenebre e dissolve le ombre
       di morte. Luce vera, sicura e affascinante per tutti
gli uomini e per tutti i popoli: senza distinzioni, discrimi-
nazioni, emarginazioni ed esclusioni. Il Dio che “si è fatto
carne”: non è per pochi, è per tutti!

E
       come ETERNITÀ. Gesù è venuto, viene sempre e
       verrà in maniera definitiva, perché siamo anche noi
       dove è Lui: “alla destra di Dio”, a tu per tu con Dio
Padre. Nella fede, non c’è bellezza, solennità e verità del
Natale se non nella prospettiva e nell’attesa della beatitudi-
ne senza fine: “Beati gli invitati alle nozze dell’Agnello!”.

    A nome e insieme con Samantha e il gruppo dei volontari:
l’augurio bello, sincero e cordiale di santo e sereno Natale, a
tutti. Lo stesso valga anche per il nuovo anno 2021.
    Con affetto, vostro don. 

4 / Il Melograno / N. 3 / DICEMBRE 2020                             IL MELOGRANO
IL MELOGRANO DICEMBRE 2020 - APSP "Margherita ...
/ La Pagina dell’arte

L’Annunciata di Antonello
da Messina
di Fabrizia Rigo Righi

M
             adonna o Donna? Sacro o                                                                  ne stessa, quasi come un’iconostasi
             profano? Spiritualità o                                                                  eretta a protezione della Vergine.
             carnalità?                                                                                   Al profano non rimane che to-
Come non rimanere confusi e affa-                                                                     gliersi i calzari e sostare in rispetto-
scinati di fronte a questa composi-                                                                   so ascolto.
zione rigorosa e non convenzionale                                                                        Completamente ammantata da
della Vergine Maria di Antonello da                                                                   un velo blu ciano (colore delle man-
Messina?                                                                                              telline indossate dalle ragazze sici-
    L’artista con quest’opera si allon-                                                               liane, che nella settimana Santa ve-
tana dalla tradizionale raffigurazio-                                                                 nivano scelte per rappresentare la
ne dell’Annunciazione e ciò viene                                                                     Madonna o la Maddalena ai piedi
còlto immediatamente. La figura                                                                       della Croce), la Vergine mostra il suo
dell’angelo è sparita, come pure                                                                      volto quale luogo in cui può avveni-
l’ambiente in cui si svolge l’evento. Il                                                              re il cambiamento.
soggetto sembra essere esclusiva-                                                                         Il mistero del sorriso e dello sguar-
mente Maria.                                                                                          do, sul quale aleggia consapevolezza e
    La sua figura, semplice ed essen-                                                                 nessun rapimento, nessuno stupore,
ziale, è ritratta a mezzo busto e ri-                                                                 anzi affiora leggera un’ombra di mali-
sponde all’intento rinascimentale di                                                                  zia, parla di questo luogo. Trattasi di
concentrare l’espressione e la forma                                                                  una trasfigurazione che mette in con-
plastica. Balza dal fondale scuro,                                                                    tatto la sostanza più intima dell’uma-
schietta e forte rimanendo legata              Antonello da Messina, Vergine Annunziata, 1475.        no con il divino.
allo spazio, anzi quasi esistendo gra-                   Olio su Tavola, 45x34,5 cm.                      Questo volto così poco edulcora-
zie ad esso, radicata come la pianta              Palermo, Galleria Regionale Della Sicilia.          to e santo dice della nostra umanità;
alla terra.                                                                                           è la ragione dello stupore che ci
     È nel buio del nostro nulla che la luce di Dio irrompe,              prende guardando quest’opera, è il giuoco delle somiglianze
aprendoci alla Conoscenza!                                                che in Sicilia, terra dell’artista, risulta essere uno scandaglio
    Soffermiamoci sulla postura e sull’aderenza all’umano                 sensibilissimo, uno strumento di conoscenza che risponde
del soggetto sacro.                                                       all’esigenza di un ordine bioetnico, insito in ogni uomo.
    L’espressione e l’atteggiamento di Maria ci rivelano le                    “A chi assomiglia il bambino appena nato? A chi il compagno
sue emozioni e tutta la sua umanità.                                      di viaggio? A chi assomiglia la Madonna che è sull’altare?”.
    Ella guarda fuori dal limite del campo visivo del quadro,                  Maria è la prima salvata, è il prototipo della nuova Eva.
come se posasse lo sguardo non su di un messaggero alato,                       Il mio Creatore viene ad abitare proprio qui, dove abita
ma su di una voce che parla ai palpiti del suo cuore.                     la miseria della mia umanità.
    Con una mano accosta il velo in una movenza delicata                       Sintesi di spazio che è il mondo, di forma che è l’uomo, di
di pudore, con l’altra, sospesa in un gesto ieratico, accetta il          calda luce che è l’Amore, è l’essenziale messaggio di quest’i-
suo destino e contemporaneamente sembra voler misurare                    cona della Vergine Annunziata di Antonello da Messina.
lo spazio tra se stessa e chi guarda. Una richiesta d’arresto             Un’icona che custodisce il progetto di futuro che già incarna
per poter entrare in una dimensione contemplativa;                        l’attesa ed è in attesa.
    anche il leggio di legno, su cui poggia un libro dalle pagi-               Sta a noi osservatori, che all’opera d’arte riconosciamo la
ne sollevate in un movimento che invita alla lettura, sta ad              potenza di relazione, il restare davanti in punta di piedi per
indicare un confine tra il fruitore dell’immagine e l’immagi-             essere non meri fruitori, ma collaboratori di Bellezza. 

IL MELOGRANO                                                                                                 N. 3 / DICEMBRE 2020 / Il Melograno /5
IL MELOGRANO DICEMBRE 2020 - APSP "Margherita ...
SECONDA PARTE

Il “Margherita Grazioli”
da Ospitale ad Azienda Pubblica
di servizi alla persona
Viaggio cronologico tra gli eventi più significativi
che hanno segnato la storia dell’Istituzione
di Giancarlo Ianes

                                                                       1911
    Proseguiamo il viaggio nel tempo del “Margherita Gra-              La Direzione, anche su impulso di don Tommaso Del-
    zioli” attraverso atti, fatti e personaggi che hanno scan-     lafior, concorda di creare nell’Ospitale una classe speciale
    dito la storia di questa importante Istituzione nei primi      da destinare a persone più abbienti anche provenienti da
    trent’anni del Novecento.                                      altri comuni limitrofi, per una degenza in camera singola
                                                                   o da due/tre letti e con dieta migliore, per una retta di 3-4
                                                                   corone che permetterebbe un’entrata maggiore a sostegno
    1902                                                           delle tante spese occorrenti.
    Viene nominato Presidente della Direzione del “Gra-
zioli”, Francesco Tomasi (imprenditore edile), realizzatore            1913
tra l’altro della trasformazione della struttura da Villa ad           Il dottor Carlo Zanetti, originario di Caldonazzo, suben-
Ospitale.                                                          tra al dottor Strosio quale medico condotto e curatore sani-
                                                                   tario dell’Ospitale. Di idee irredentiste divenne anche, dopo
    1904                                                           il Primo conflitto mondiale, medico condotto di Villazzano.
    Il numero dei posti letto è di 25 suddivisi in due camero-     Sostenne come membro della direzione la possibilità per
ni (uomini/donne).                                                 malati di tubercolosi di avvalersi dei servizi del “Grazioli”,
    L’aumento di dieci unità rispetto ai precedenti 15 è da        in contrapposizione con altri membri del direttivo. A causa
mettere in relazione all’apertura del cantiere della nuova fer-    di questi contrasti si dimise dalla Direzione dell’Ospitale.
rovia della Valsugana, che in parte attraversava la parte bas-         Questi fatti inducono ad approfondire meglio le que-
sa del comune di Povo, e che avrebbe potuto soddisfare             stioni sollevate in quel periodo storico e leggerle alla luce
eventuali lavoratori per temporanee malattie o infortuni.          degli eventi attuali.
    In una relazione del dottor Vigilio Strosio, medico condot-        La prima guerra mondiale e i primi anni successivi furo-
to e Direttore sanitario del “Grazioli”, emerge che la patologia   no portatori di malattie infettive (difterite, scarlattina,
più diffusa tra gli ammalati del “Grazioli” è la pellagra.         tifo...) dovute alle scarse condizioni igienico sanitarie porta-
                                                                   te in dote dai laceranti drammi del conflitto. La tubercolosi
    1906                                                           in particolare si era propagata anche nel Trentino investen-
    Viene nominato Presidente della Direzione Giovanni             do anche la città capoluogo e i comuni limitrofi tra i quali
Gasperi, originario di Lavarone, specializzato nella costru-       Povo. Il miglior antidoto per debellare “il mal sottile” era
zione di strade, ex Presidente della Famiglia cooperativa e        rappresentato in primo luogo dal miglioramento igienico
dal 1904 Sindaco di Povo. Inizia il servizio come Superiora,       sanitario, da una appropriata alimentazione e dall’aria salu-
suor Taide Refatti che subentra a suor Eleonora Agostini di        bre. Per questo motivo il dottor Zanetti aveva intravisto il
Fai della Paganella.                                               “Grazioli” come luogo ideale per ospitare qualche malato di
                                                                   tale patologia. Da qui la necessità di aggiungere qualche
    1909                                                           letto in più da riservare agli affetti da questa pat ologia, po-
    Inizia il servizio come Superiora, suor Illuminata Giu-        tendo godere dei benefici dati dalla posizione privilegiata e
liani di Arco.                                                     soleggiata dell’Ospitale. I dubbi e la conseguente contra-

6 / Il Melograno / N. 3 / DICEMBRE 2020                                                                 IL MELOGRANO
IL MELOGRANO DICEMBRE 2020 - APSP "Margherita ...
rietà da parte degli altri componenti della direzione porta-         “L’indirizzo dato all’Ospedale di Povo colla nuova fabbrica abi-
rono il dottor Zanetti alle dimissioni, pur garantendo la di-        litata a Ospedale sanatoriale per tubercolotiche con diociotto
sponibilità di assistenza medica ai pazienti. Qualche anno           letti ha completamente mutate le condizioni di servizio del
più tardi tuttavia la Direzione del “Grazioli” riconsiderò la        Medico condotto di Povo e Villazzano e dell’0spedale ricovero
questione, trovando utile incrementare l’offerta ospedalie-          M. Grazioli. Si noti subito che mentre prima si trattava più che
ra allargandola ai malati di tbc. Per questo motivo fu quindi        altro di un Pio Istituto di Beneficienza a favore dei poveri di
deciso di ampliare il vecchio edificio con la costruzione di         Povo secondo la volontà testamentaria del lascito, ora siamo di
un nuovo padiglione composto da due piccoli reparti dedi-            fronte ad una vera e propria operazione speculativa...”.
cati alla cura di questa malattia infettiva incrementando di
18 posti letto quello esistente. Tuttavia questo ulteriore ser-         1915
vizio gravava sull’ordinarietà dei servizi che non garanti-             La Presidenza è affidata a Vittorio Merz, sindaco di Povo.
vano personale medico infiermeristico adeguato all’entità
del problema.                                                           1922
    Utile citare a tale proposito un passaggio contenuto nel            La Presidenza per la prima volta viene affidata ad un
carteggio del dottor Carlo Zanetti rivolto al parroco don            sacerdote, don Vigilio Tamanini.
Vigilio Tamanini, Presidente della struttura: “...La frequenza
con la quale vengono cambiate le Suore nel nostro Ospitale è            1923
assolutamente incompatibile con il buon funzionamento del               Con il passaggio del Trentino all’Italia entra in vigore il
servizio.                                                            R.D. 22 aprile 1923, n. 982 inerente le Opere pie che preve-
    Se ciò era tollerabile in epoca ante guerra, quando cioè il      deva che l’onere delle rette per persone povere ed indigenti
nostro ospitale funzionava esclusivamente da ricovero per i          fosse posto interamente a carico dei comuni.
pochi anziani del Comune di Povo, …. questo non è più accet-
tabile oggi. L’Ospedale accoglie ricoverati di Povo e di Villazza-      1924
no e circa una media di dieci ammalati gravi di tubercolosi, qui        Inizia il servizio come Superiora, suor Raffaella Berti.
mandati dalle Casse ammalati, Dispensario e Consorzio anti-
tubercolare e Comune di Trento. Il servizio di assistenza è gra-         1926
voso, delicato e di grande responsabilità. Ho già fatto presente         Il comune di Povo viene aggregato “di fatto” alla città di
alla S.V. che se continuasse questo numero di ammalati, sa-          Trento con le seguenti motivazioni addotte dal governo fa-
rebbe necessario aumentare il numero delle suore...ed inoltre        scista: “Il Governo, per superiori ragioni di politica nazionale,
                                                                     ha riconosciuto l’opportunità di dover accrescere il prestigio
                                                                     della città capoluogo della provincia della Venezia Tridentina,
                                                                     ampliandone il territorio e la popolazione, ed è pertanto ve-
                                                                     nuto nella dterminazione di aggregare a Trento tutti i comui
                                                                     più vicini, che già per traffici quotidiani e rapporti d’interesse
                                                                     gravitano nella sfera d’azione di essa...”.
                                                                         L’aggregazione del Comune di Povo a quello di Trento
                                                                     poneva delle serie questioni sulla difesa delle prerogative di
                                                                     autonomia sancite dallo Statuto del Grazioli e pertanto il
                                                                     consiglio comunale di Povo, nel suo ultimo atto deliberativo
                                                                     del 28 maggio 1926 al punto 7 delle condizioni chiedeva che
                                                                     “l’Ospedale di Povo venga conservato come Ente autonomo
                                                                     proseguendo anzi gli atti occorrenti per il suo riconoscimento
                                                                     giuridico, qualora alla data di entrata in vigore del decreto di
                                                                     aggregazione questi non fossero ancora completati”.

                                                                         1931
                                                                         Il podestà di Trento, Mario Scotoni, ravvisando una
                                                                     sperequazione di trattamento nel pagamento delle rette a
                                                                     carico del comune per poveri ed indigenti, tra i ricoverati
                                                                     dell’ex comune di Povo e l’aggregante comune di Trento in-
                                                                     tima al delegato del Podestà di Povo Conte Carlo Pompeati,
                                                                     di appianare le divergenze poiché il beneficio dell’atto te-
                                                                     stamentario di Margherita Grazioli, mutando le entità ter-
                                                                     ritoriali doveva attenersi alla situazione di fatto.
                                                                         La risposta della Direzione del Grazioli venne incontro
                                                                     alla richiesta del Podestà dimezzando la retta dei ricoverati
Nomina nuovi consiglieri 1924                                        residenti sul territorio cittadino rivendicando tuttavia il
archivio storico dell’APSP Margherita Grazioli                       diritto per i censiti di Povo a un trattamento di miglior fa-

IL MELOGRANO                                                                                          N. 3 / DICEMBRE 2020 / Il Melograno /7
IL MELOGRANO DICEMBRE 2020 - APSP "Margherita ...
vore per non snaturare la volontà della benefattrice che
aveva legato i suoi lasciti a favore dei poveri di Povo.
      Si addivenne quindi ad una retta leggermente inferiore per
i residenti di Povo rispetto a quelli di Trento ed ex comuni ag-
gregati che ottennero comunque un dimezzamento della ret-
ta.
      È utile a questo punto fotografare la situazione dell’O-
spitale “Margherita Grazioli” bene espressa da una lettera
di risposta al prefetto Bevilacqua, rivolta dal conte Pom-
peati, delegato del Podestà:
      “Nel paese di Povo esiste l’Ospedale comunale “M. Grazio-
li”, in parte ricovero e in parte ospedale. Detto Ospedale dispo-
ne di 12 letti per maschi e di 14 letti per femmine...
      La tassa giornaliera per la seconda classe è di lire 20. La
tassa giornaliera per la terza classe è così suddivisa:
  • per ammalati di tubercolosi Lire 15;
  • per ammalati forestieri Lire 12;
  • per ammalati terrieri (paesani) paganti Lire 10;
                                                                     Dimissioni Ezechiele Pontalti
  • per ammalati terrieri (paesani) poveri Lire 8;                   archivio storico dell’APSP Margherita Grazioli
  • per ricoverati terrieri (paesani) poveri Lire 6.
      Nella Pia Casa ci sono tre suore di carità, delle quali due    posto viene preso da un suo “allievo”, Eliseo Andreatta. Della
infermiere, ed inoltre un uomo ed una donna che si prestano          figura di Ezechiele Pontalti, che tanto diede per la prosperità
secondo il bisogno per le infermerie. Esiste un reparto separa-      del paese, ci occuperemo in un’apposito spazio.
to per le malattie infettive. Per gli ammalati di tubercolosi vi
sono camere separate.                                                   1933
      Per disinfezione colla formaldeide si dispone nella frazione      Quest’anno coincide con la morte di due personaggi di
di un apparecchio Breslavia, fornito ultimamente dal Munici-         spicco del “Grazioli”, don Vigilio Tamanini, Presidente per
pio di Trento e del quale fruisce anche l’Ospedale”.                 dieci anni dell’Ospitale e di Ezechiele Pontalti, segretario/
      Nel medesimo anno (1931) cessa dalla carica di contabile       contabile dello stesso.
dell’Istituzione, Ezechiele Pontalti, che per ben 40 anni seppe
perseverare con zelo e precisione al delicato compito. Il suo        Tratto da “Il paese ospitale” di Antonio Bernabè - continua. 

                                                                     EZECHIELE PONTALTI
                                                                     Figura di spicco dell’Ospitale
                                                                     e della vita istituzionale di Povo
                                                                     Ezechiele Pontalti, fu uomo catalizzatore della vita pubblica
                                                                     della nostra Comunità tra la fine dell’Ottocento e l’inizio de-
                                                                     gli anni trenta del Novecento.
                                                                     Nato a Povo il 3 marzo 1859, figlio di un sacrestano e di una
                                                                     casalinga, intraprese con ottimi risultati gli studi superiori
                                                                     ottenendo ben presto l’incarico di esattore comunale.
                                                                     Successivamente divenne segretario comunale, carica che
                                                                     detenne per 40 anni. Si deve a lui, tra l’altro, la stesura delle
                                                                     condizioni di aggregazione del comune di Povo al Comune
                                                                     di Trento e in particolare il punto che riguardava l’autono-
                                                                     mia dell’Ospitale “Margherita Grazioli”, del quale fu fino al
                                                                     1931 zelante amministratore/segretario.
                                                                     Fu inoltre membro attivo nella locale Cassa rurale, nell’Asi-
                                                                     lo infantile, nella Famiglia cooperativa, nella Lega dei con-
                                                                     tadini, nel Consorzio elettrico, nella Direzione del Coro par-
                                                                     rocchiale, valente compositore delicato e profondo tanto da
                                                                     meritarsi il primo premio di canto sacro del Tirolo, insignito
      Ezechiele Pontalti                                             della croce di Cavaliere “pro Ecclesia et Pontifice”. Morì a
      dal libro “II paese ospitale” di Antonio Bernabè               Povo nel 1933.

8 / Il Melograno / N. 3 / DICEMBRE 2020                                                                               IL MELOGRANO
IL MELOGRANO DICEMBRE 2020 - APSP "Margherita ...
Centro polifunzionale:
un’avventura di quindici anni
vissuti intensamente
di Renzo Dori

F
         orse poche persone avevano                                                      “tecniche”, ma soprattutto apertura a
         percepito sino in fondo l’im-                                                   nuovi orizzonti culturali, si generava
         portanza storica della sotto-                                                   nuovo pensiero nella organizzazione e
scrizione, nel giugno del 2005 presso il                                                 gestione dei servizi.
Comune di Trento, della convenzione                                                          Questo clima di innovazione e im-
relativa all’affidamento alla RSA -                                                      pegno a tutto campo non si respirava,
IPAB “Margherita Grazioli” della ge-                                                     non si percepiva solo all’interno
stione del Centro Servizi, del Centro      alla persona. Per quel tempo era una          dell’Azienda, ma veniva captato in
Diurno e degli Alloggi Protetti inseriti   delle realtà provinciali più avanzate in      modo netto anche all’esterno, nelle re-
all’interno del Centro Polifunzionale di   termini di servizi integrati rivolti alla     altà territoriali, nell’associazionismo,
Povo. Non si trattava infatti di aprire    persona anziana, non solo per un effet-       nel volontariato, nella rete dei servizi
solo servizi aggiuntivi a favore delle     to strutturale di unire in un unico com-      presenti non solo nel sobborgo di
persone anziane fragili o parzialmente     plesso edilizio, di grandi dimensione,        Povo, ma in tutta la città. Il sentirsi fi-
non autosufficienti. Con quell’atto la     diversi attività e servizi, ma soprattut-     nalmente protagonisti all’interno di
RSA “Margherita Grazioli”, ancora clas-    to per le modalità e contenuti innovati-      una comunità, di essere apprezzati per
sificata IPAB (Istituzione Pubblica di     vi che tali servizi garantivano. Proget-      la qualità dei servizi a loro destinati e
Assistenza e beneficenza nata con leg-     tualità, innovazione, ricerca hanno           per quella innata disponibilità a farsi
ge del 1890), compiva un notevole salto    caratterizzato in modo importante i           carico di nuovi o vecchi bisogni delle
in avanti rompendo definitivamente         contenuti, le proposte dei singoli servi-     persone anziane e non solo anziane,
con la “monocultura assistenziale” del     zi attivati. Elementi questi che non          dava a tutto il personale una carica,
servizio residenziale dedicato alla non    hanno solo caratterizzato la fase di av-      una forza, una motivazione che gli
autosufficienza (ex Casa di Riposo) per    vio, di inizio dell’attività, ma che per la   consentiva di superare positivamente
proiettarsi verso una realtà nuova e       grande dedizione e professionalità del        i momenti di difficoltà, lo stress, la fa-
molto stimolante come quella della ge-     personale, sono diventati denominato-         tica del quotidiano.
stione di una pluralità di servizi. Que-   re comune e metodo di lavoro quotidia-            Dentro questo turbinio di progetti,
sto passaggio che potremmo ben defi-       no. Si respirava nell’aria un clima di        innovazione, impegno professionale a
nire storico, nella sua attuazione         tensione verso il miglioramento conti-        tutti i livelli mi sono trovato anch’io
pratica anticipava, seppur di poco quel-   nuo verso una dedizione al bene della         come co-attore e per questo desidero
lo che sarebbe avvenuto attraverso         persona, alla sua presa in carico che         ringraziare di cuore tutte le figure pro-
l’approvazione della legge regionale del   trascendeva le procedure, la tradizio-        fessionali dedicate all’assistenza, ai
settembre 2005 di riforma del mondo        nale organizzazione prestazionale. Era        vari servizi quali cucina, guardaroba,
IPAB con la loro trasformazione in         come se si fosse liberata finalmente          manutenzione e agli addetti all’ammi-
Aziende Pubbliche di Servizi alla Per-     una grande voglia di cambiamento ri-          nistrazione per aver condiviso un
sona (APSP). Con l’attuazione della leg-   masta inespressa e in qualche modo            tempo così ricco ed entusiasmante.
ge, avviata nel corso del 2006, la Gra-    compressa per troppo tempo. Non è                 Con questi pensieri, con queste
zioli non solo diveniva una APSP, ma       una esagerazione se possiamo parago-          considerazioni, auguro al Centro poli-
una azienda pluriservizi, ampliando di     nare tale periodo, i cui benefici conti-      funzionale di Povo, nel suo quindicesi-
fatto il proprio ambito di azione e po-    nuano tutt’ora, ad una sorta di “risorgi-     mo compleanno, lunga vita e una rin-
nendosi con un ruolo importante (lea-      mento” dell’istituzione in cui non vi era     novata capacità nel perseguire con
der) all’interno della rete dei servizi    solo ricerca di miglioramento delle           l’innato vigore gli obiettivi futuri. 

IL MELOGRANO                                                                                      N. 3 / DICEMBRE 2020 / Il Melograno / 9
IL MELOGRANO DICEMBRE 2020 - APSP "Margherita ...
Centro Diurno e Alloggi Protetti:
tante storie intrecciate tra loro
a cura di Michela Bernardi

    “Esattamente 10 anni fa, il 17 otto-         Quello che, oggi, sembra “un batter       che sempre più emergono sul territo-
bre 2005 iniziava l’attività del Centro      di ciglia” è invece un lasso di tempo         rio, nella comunità e all’interno delle
Polifunzionale di Povo…”                     che ha visto cambiamenti radicali e in        famiglie.
                                             alcuni casi anche inaspettati.                     In tante iniziative, progetti e attività
    Queste sono le parole delle prime            Se fino al 2015 -infatti- direzione,      il Centro Polifunzionale collabora con
righe della pubblicazione “Dieci Anni        regia ed equipe sono rimaste sostan-          diverse realtà, sia istituzionali che infor-
Insieme 2005/2015” scritta e redatta         zialmente invariate, negli anni a se-         mali, con le quali è attiva una fitta rete di
nell’autunno del 2005 in occasione           guire si è assistito ad un significativo      interazione e cooperazione: questo
del Decennale del Centro Polifunzio-         cambiamento: nel 2016 l’APSP ha vi-           mantiene un’elevata spinta ad innovare
nale.                                        sto l’inserimento di un nuovo Diretto-        e rilanciare rispetto ai temi di interesse
    Sembra ieri, e invece ci ritroviamo      re Generale e di lì a poco il rinnovo del     e attualità, affinché vi sia uno stretto
ormai ad aver spento anche le 15 can-        Consiglio di Amministrazione e della          collegamento tra il dentro e il fuori, fra
deline di quella che è a tutti gli effetti   Presidenza; nel 2017, inoltre, il Coordi-     chi pensa, progetta e programma le pro-
una realtà consolidata e che mantiene        natore storico del servizio, nonché fi-       poste e chi ne beneficia.
un rilevante ruolo educativo e sociale,      gura che nel 2005 aveva personal-                  Tanti, significativi e piacevoli da
nel panorama dei servizi rivolti alla        mente contribuito alla stesura del            ricordare i momenti e i progetti di
terza età, all’interno del Comune di         progetto iniziale, a seguito di trasferi-     Centro Diurno e Alloggi Protetti che
Trento, con particolare riferimento          mento interno è entrato a far parte           hanno accompagnato questi anni: al-
alla Collina Est.                            dello staff di Direzione, lasciando il        cuni sono storici, mantenuti perché
    Rileggendo in questi giorni il libro     coordinamento.                                apprezzati ed attesi, altri sono il frutto
“Dieci Anni Insieme” e cercando di               In quel momento l’Azienda ha ope-         di nuove scommesse e sfide che perso-
metterci accanto la storia che ci ha ac-     rato la scelta, tuttora in essere, di affi-   nale e anziani hanno affrontato in un
compagnato dal 2015 ad oggi, ci si ac-       darsi a due Educatori Professionali           percorso di incontro, scambio e cresci-
corge che il Centro Polifunzionale sta       dell’equipe sociale dell’APSP, già inse-      ta reciproca.
proseguendo sull’importante e positi-        riti nel gruppo di lavoro del Centro               Tra le esperienze che portiamo nel
va strada tracciata in maniera salda         Polifunzionale, per il ruolo di coordi-       cuore e ci piace raccontare ci sono si-
fin dalla sua nascita, affrontando nel       namento congiunto.                            curamente i momenti di incontro con
contempo i cambiamenti e raccoglien-             Tale cambiamento è avvenuto in            i bambini del nido di infanzia di Ol-
do le sfide che il tempo e le circostanze    una linea di continuità con il percorso       trecastello e le classi seconde della
portano con sé.                              fatto fino ad allora e con la prospettiva     scuola elementare di Povo, con le
                                             di implementare ulteriormente, all’in-        quali negli ultimi anni si è lavorato per
                                             terno dei servizi di Centro Diurno,           costruire e rinsaldare quel legame che
                                             Centro Servizi e Alloggi Protetti, lo         porta con sé la possibilità di conoscer-
                                             sguardo e la prospettiva educativa, di        si, riconoscersi e avvicinarsi tra gene-
                                             analisi dei bisogni e individuazione di       razioni e mondi diversi e che possono,
                                             risposte sempre più mirate e volte alla       proprio grazie a questo, offrire nuove
                                             valorizzazione e al sostegno delle auto-      opportunità di pensiero, riflessione e
                                             nomie e delle risorse presenti negli an-      partecipazione alla vita comunitaria.
                                             ziani e nelle famiglie che a vario titolo     Da qualche anno è tradizione parteci-
                                             usufruiscono dei servizi offerti.             pare alla Festa del Rosario e alla Gior-
                                                 Questo obiettivo, che da sempre ha        nata del Volontariato di Povo: sono
                                             contraddistinto le scelte dell’APSP,          importanti iniziative, che viviamo
                                             oggi diventa oltremodo importante,            come servizio e che consentono agli
                                             alla luce dei bisogni e delle fragilità       anziani di mantenere una partecipa-

10 / Il Melograno / N. 3 / DICEMBRE 2020                                                                   IL MELOGRANO
missione per conto delle persone più          stato proposto ad anziani e famiglie,
                                            anziane o con maggiori difficoltà sul         per raccogliere osservazioni ed even-
                                            piano motorio, nonché attivarsi per           tuali richieste al fine di mantenere l’at-
                                            proporre pomeriggi di conversazione e         tenzione primaria verso la persona e i
                                            gioco a carte in piccolo gruppo.              suoi bisogni.
                                                 Negli anni, al mutare delle caratteri-        I dati sono in via di elaborazione e
                                            stiche e delle esigenze dell’utenza, è cor-   a breve saranno restituiti al persona-
                                            risposta anche una graduale modifica          le, alle famiglie e agli interessati come
                                            “della fisionomia” del servizio, nell’in-     fotografia di quello che è il servizio
                                            tento e con la costante volontà di garan-     oggi, dando l’opportunità agli ammini-
                                            tire un ambiente funzionale al benesse-       stratori di raccogliere spunti utili per
zione alla vita della comunità, che         re delle persone che lo frequentano.          indirizzarlo per il domani.
spesso in autonomia non riescono più             Questo ha significato talvolta cam-           Altra significativa tradizione, in
a portare avanti.                           biare un po’ la rotta: a lunghe gite di in-   Centro Diurno, è quella di festeggiare
    È ormai storica anche la presenza       tere giornate anche nelle vallate più         tutti insieme e in un clima di grande
nell’ambito dell’iniziativa “Se a Povo a    lontane o addirittura fuori provincia         allegria i compleanni: non nascondia-
Natale un Presepe”, che ci regala ogni      ora si preferiscono, perché più a “misura     mo che anche per questi 15 anni
anno la possibilità “del fare” stretta-     nostra”, brevi uscite verso luoghi più vi-    avremmo voluto organizzare una gior-
mente intrecciato con il manifestare il     cini ma non meno belli; spesso le attività    nata da vivere a pieno e da ricordare
proprio essere, legato ai ricordi, all’e-   di grande gruppo sono sostituite da pro-      per la grande stanchezza e la propor-
sperienza e alla storia personale del       poste rivolte a poche persone alla volta,     zionale gioia con le quali si ritorna a
Natale nella propria famiglia d’origine     più mirate ad intercettare le attitudini,     casa certe sere…
e in quella attuale.                        gli interessi e le abilità presenti.               Le attuali circostanze sanitarie
    In riferimento agli Alloggi Protetti         Se la vista, con il passare degli anni   non ce lo permettono, così come stan-
si è visto consolidarsi il legame inter-    cala, ma non si è perso il piacere della      no inevitabilmente trasformando, an-
personale fra i residenti, grazie alla      lettura? Non ci si perde d’animo, e con       che all’interno dei nostri servizi, le
possibilità di incontrarsi periodica-       l’aiuto della biblioteca e dei volontari      modalità e le possibilità di stare insie-
mente fra loro e con alcuni volontari       si costruisce un progetto lettura grazie      me: ancora una volta siamo disposti a
che hanno saputo portare con la loro        al quale chi viene a trovarci legge per       raccogliere la sfida e ad affrontare tale
presenza e vicinanza, anche una ven-        noi a voce alta qualche libro che sce-        situazione di grande emergenza con
tata di novità attraverso la proposta di    gliamo e commentiamo insieme.                 uno spirito creativo e costruttivo e,
esperienze legate alla lettura, alla fo-         Insieme ai volontari e ai ragazzi di     laddove lo stare in presenza non può
tografia, al body painting, nonché co-      servizio civile ci si diletta anche nella     avvenire come fino a qualche mese fa,
lorando i pomeriggi con giochi sporti-      preparazione di ottime pietanze: dai          si fa in modo di esserci attraverso il
vi all’aperto e pizzate in compagnia.       dolci, alle tagliatelle piuttosto che la      telefono o i nuovi canali che la tecno-
    Sempre all’interno degli Alloggi        pizza e il pesto con il basilico del nostro   logia ci offre: videochiamate, messag-
Protetti è accresciuto notevolmente,        orto, che poi mangiamo tutti insieme,         gi registrati e qualche volta la mail.
in questo lustro, il senso di apparte-      come in una grande famiglia.                       Questo ci permette di salvaguarda-
nenza e di reciprocità dei residenti:            Perché, ancora, dopo 15 anni, è così     re, insieme alla salute e alla sicurezza di
questo è stato possibile grazie alla loro   che spesso si sente chi frequenta gior-       tutti noi, quel legame umano e capace
voglia di mettersi in gioco, di diventa-    no dopo giorno il Centro Diurno: que-         di conforto che sentiamo essere ciò che
re risorsa l’uno per gli altri a seconda    sto emerge anche da una prima e velo-         di più prezioso portiamo con noi, da 15
delle necessità e di sostenersi a vicen-    ce lettura dei risultati di un questionario   anni a questa parte, con l’auspicio che
da nei momenti di maggiore fragilità o      che quest’anno, per la prima volta, è         sia così per tanti anni ancora. 
solitudine. A questo proposito ritengo
doveroso citare, quale importante
presenza agli Alloggi Protetti, il signor
Salvatore, un residente da tutti cono-
sciuto ed apprezzato per essersi pro-
posto e reso disponibile, grazie ai suoi
interessi personali e alle sue esperien-
ze lavorative passate, per contribuire
alla cura e all’abbellimento degli spazi
comuni dell’edificio.
    Sovente lo si è visto posare piante
da fiore sui balconi e nelle aree comuni,
mantenere pulito l’ingresso e gli atri
della palazzina, svolgere qualche com-

IL MELOGRANO                                                                                      N. 3 / DICEMBRE 2020 / Il Melograno / 11
Dietro le quinte
del Centro Servizi
a cura di Erica Ciresa

C
         ome si può parlare di un quindicenne, senza raccon-               Sono partiti anche i nostri corsi, le signore che dal 2005
         tare anche un po’ di marachelle che ha compiuto pro-          si iscrivono ai nostri corsi si ricorderanno le lunghe file
         prio grazie alla giovane età? Per questo ora racconto         per potersi prendere un posto soprattutto in vasca tera-
di un Centro Servizi dietro le quinte, di quando all’inizio le         peutica, poi è arrivata la bella intuizione di Dori e del Con-
persone che ci lavoravano, si impegnavano a far crescere un            siglio d’Amministrazione per risolvere il problema… fac-
Centro, per dare risposte alle persone, ai loro bisogni, alle ri-      ciamo una pre-iscrizione senza diritto di priorità, si
chieste di un territorio particolare come quello della collina         stabiliscono i criteri per la selezione, si istituisce una Com-
Est che faticava a trovare sinergie per lavorare assieme e con-        missione che supporta e vigila sulle scelte e tutto scorre
dividere i progetti. Ma di questo vi parlo dopo.                       più naturale.
     Un bel progetto richiede anche una struttura funzio-                  Gli iscritti potevano partecipare in gruppi di otto persone
nante, chi allora gestiva il Centro si è trovato a confrontarsi        per volta, viste le dimensioni della vasca, ma di anno in anno
con molti problemi tecnici; chi aveva mai gestito una vasca            le persone volevano riconfermare lo stesso gruppo, non è
terapeutica prima? Chi si aspettava di dover incontrare tan-           stato sempre facile gestire i desideri delle persone e gli spazi
ti inciampi come un manuale di autocontrollo registrazione             ridotti della vasca.
di temperature e valori del cloro conoscere i meandri della                Si facevano i primi passi per collaborare assieme al nuo-
struttura: i locali tecnici, cercando di capirci qualche cosa di       vo Polo Sociale, è rimasta nella storia la bellissima iniziativa
tutti quei macchinari enormi. Col tempo si è capito che la             organizzata con molte realtà territoriali: “PIACERE DI CO-
gestione di una vasca terapeutica richiede una manuten-                NOSCERTI” una festa a favore degli anziani del territorio di
zione puntuale e continua oserei dire quotidiana. Ma tutto             Povo e Villazzano prima nel suo genere e che aveva lo scopo
si impara, nuove informazioni, gestione di guasti, nuove               di muovere qualche passo alla conosceva di chi abitava un
difficoltà ed allora ecco la presenza di Tecnoteam che ci se-          po’ più in là.
gue dall’inizio e che ci cura la manutenzione straordinaria,               E poi come un adulto anche il Centro Servizi ha incomin-
sempre pronto e puntuale nelle soluzioni.                              ciato a camminare con le proprie gambe e a gestire le attività
     Un centro sempre alle prese tra riscaldamenti da far par-         culturali in proprio, subentra all’Università della Terza Età la
tire e riciclo d’aria da regolare, l’allarme antincendio da riar-      Cooperativa Amica con nuovi insegnanti di motoria e nuove
mare e chi più ne ha più ne metta. I nostri manutentori che già        proposte. Passaggio non indolore ma che porta una ventata
si trovavano a dover rispondere a molte esigenze di RSA, si            di giovinezza: si organizzano incontri con gli esperti, il labo-
sono trovati ad affrontare nuove incombenze, sempre in con-            ratorio di maglia, l’allenamento, stili di vita a confronto, l’ap-
tatto con il Comune di Trento che da remoto regolava e regola          proccio allo smartphone, molti volontari mettono a disposi-
gli impianti.                                                          zione le proprie conoscenze e competenze, per rendere
     Oltre agli impianti si iniziava anche a far partire delle atti-   sempre più ricca la proposta e le persone che partecipavano
vità, un ufficio dove arrivavano sia le richieste per i locali in      alle attività culturali ricreative e manuali sono notevolmen-
affitto che le persone che si iscrivevano al Centro e ai corsi.        te aumentate.
     La felice intuizione di avviare il centro con il supporto             E qui mi fermo per introdurre una mia personale rifles-
dell’Università della Terza Età per quanto riguarda gli in-            sione sull’apporto fondamentale di quelle persone che, ve-
contri culturali e l’attività motoria, ha fatto si che il centro       dendo nel Centro Servizi un luogo di aggregazione libero e
partisse con un’attività di qualità apprezzatissima dalle per-         aperto, si sono impegnate moltissimo preparando lezioni a
sone che si iscrivevano. E poi alcune attività gestite in pro-         casa, preparando materiali di supporto alla lezione dedican-
prio pomeriggi danzanti, gite, laboratori era tutto nuovo.             do davvero molta energia e entusiasmo per fare di questo
     Ben presto il centro è andato a regime, le attività sono          centro un luogo accogliente e interessante. Loro stessi han-
cresciute di anno in anno, sono arrivate le associazioni per           no trovato, presso il centro, una seconda possibilità per sen-
prendere in affitto gli spazi palestra, sale, vasca terapeutica        tirsi realizzate mettendo a disposizione le proprie cono-
tanto da riempire tutte le ore e non avere più posti disponibi-        scenze e competenze, nella consapevolezza che quando ci si
li soprattutto in vasca.                                               dona ci si arricchisce molto. 

12 / Il Melograno / N. 3 / DICEMBRE 2020                                                                      IL MELOGRANO
Ma cos’è oggi                                                                               Ades ve conto
                                                                                            cosa suzede
il Centro Servizi                                                                           al Centro
                                                                                            Con la “Roda” se ariva la matina
                                                                                            cava la maia, meti via el capot
a cura dell’Equipe di Centro Servizi
                                                                                            metti le zàvate e parti come en bòt
                                                                                            nà bòna colazion per partir con vigor
                                                                                            Se fa la ginastica con la Coperativa
                                                                                            per la cràchesa parar via

U
          n servizio flessibile, dentro        ludico motorie che promuovono e so-          Se fa laori a maia, sciarpe,
          una struttura particolare, che       stengono, uno stile di vita sano e atti-     cosini, cuerterle
          continua ad intercettare le sfi-     vo. Molti sono gli studi che conferma-       per scuerzer i popi e le putele
de che arrivano dalle persone che lo           no come l’esercizio fisico eserciti
                                                                                            Per tute le stagion ghè sempre
frequentano e dal territorio circostan-        effetti positivi sul tessuto neuronale
                                                                                            fermento
te in particolare Polo Sociale e Circolo       del cervello dando grande beneficio a
Anziani, cogliendo inoltre le sollecita-       tutto l’organismo. Ed è per questo che
                                                                                            per abelir el Centro
zioni che arrivano dal nuovo “Spazio           lo staff di Centro Servizi oltre a mette-    Se fa maschere a carneval
Argento”.                                      re a disposizione i locali della struttura   fiori per l’istà
    Il Centro Servizi, nel declinare l’agire   per associazioni che la richiedono – 85      gufi per l’autun
quotidiano in una serie di attività, tiene     contratti nel 2019 – organizza anche         per finir con le stele per la fin de l’an
gli occhi aperti sulle opportunità che il      dei corsi motori per i propri iscritti       Con la carta, pèze, dash se laòra
territorio offre, dando ai propri iscritti     (ginnastica posturale, attività fisica       a ripetizion
degli stimoli per progredire nel mondo         adattata in palestra, ginnastica dolce       per far dei quadri da metter en vision
moderno (vedi approccio allo smar-             in acqua, acquafit, afa in acqua, poten-     Se fa zughi cognitivi per mantener
tphone conoscenza dei servizi online,          ziamento muscolare).                         i neuroni attivi
conoscenza dei servizi sul territorio).            In linea con il passato, il Centro ri-   Se ten en diario tutti ensema
    Il Centro è dotato di una struttura        mane un’importante occasione per             per ricordar quel che se fèva
che offre la possibilità di differenziare      incontrarsi tra le persone, mentre ci si
                                                                                            cosa se magnava e come se steva
l’offerta grazie a spazi ampi e con            dedica ad attività che portano benefi-
                                                                                            Dei boni disnari ogni dì arriva
strutture particolari quali una Vasca          cio fisico e mentale.
Terapeutica. Grazie a tale struttura, si           Un Centro aperto, che ha aumen-
                                                                                            dalla cosina
possono infatti organizzare attività           tato di molto la sua offerta, proponen-      che per ogni variante
                                                                                            l’a n’è vizina
                                                                                            L’a ne manda farina e ovi
                                                                                            e poi noi fen laboratori
                                                                                            strudel, grostoi, smacafam,
                                                                                            perricordarelnosmagnartradizional
                                                                                            Al dopo disnar chi che vol fa la siesta
                                                                                            poi se riprende a usar la testa
                                                                                            con cruciverba memory tombola
                                                                                            ghe n’è per tutti per far festa
                                                                                            Chi che zuga a carte
                                                                                            e chi sta en disparte
                                                                                            per ciacolar en compagnia
                                                                                            del temp o dela famia
                                                                                            ‘Na volta al mes celebran
                                                                                            la Santa Messa
                                                                                            per deventar pù boni l’è la promessa
                                                                                            Gaven en progetto con i asiloti
                                                                                            che bel poderli
                                                                                            chiznerar come i nossi mateloti

IL MELOGRANO                                                                                      N. 3 / DICEMBRE 2020 / Il Melograno / 13
do ben otto attività diversificate in      gare l’anima, che poco si racconta, dei      progettualità. A questo proposito sotto-
palestra e acqua terapeutica, ben 12       gruppi che vengono proposti al nostro        lineo l’attività ginnastica fa per te, caffè
iniziative animativo-culturali e ben       Centro Servizi e che per il proprio va-      per la mente stimolazione cognitiva.
quattro di attività manuale. Il numero     lore “nascosto” vengono riproposti da        Oltre alle progettazioni in atto per la re-
degli iscritti è notevolmente aumen-       molti anni.                                  alizzazione della “sveglia del mattino”,
tato: 300 e più iscritti, più di 250 le        Un altro bisogno a cui il nostro         un progetto di vicinanza all’anziano fra-
donne e una sessantina gli uomini.         Centro Servizi cerca di rispondere e         gile nella sua abitazione.
    Il Centro Servizi attualmente per-     che con gran forza è emerso negli ulti-           La domiciliarità è inoltre sostenuta
segue due obiettivi fondanti che ri-       mi anni, è riferito alla richiesta dei ca-   dall’attività Domeniche al Centro Ser-
specchiano alcuni dei bisogni emersi e     re-givers di trovare delle attività mo-      vizi avviate già nel 2009 e modificatasi
vivi nella comunità. Il primo è volto a    torie e culturali che possano essere dei     nel corso degli anni, per meglio adattar-
contrastare con ogni mezzo il senso di     momenti di stacco dal loro ruolo di          si alle esigenze dei fruitori: attualmente
solitudine che sta aumentando nella        cura, dei momenti da concedere a sé          ci sono circa 48 incontri all’anno, ha rag-
fascia di età che frequenta il Centro      stessi da utilizzare come momenti di         giunto circa 35 anziani per un totale an-
Servizi; il secondo volge a riconoscere    ricarica.                                    nuo di 850 presenze circa.
il bisogno di stacco dalla cura dei ca-        Nel contempo il servizio sostiene             Altre attività che incontrano l’in-
re-givers.                                 quell‘anziano fragile, che sempre più de-    teresse degli iscritti sono l’inglese al
    “La solitudine è il massimo fattore    sidera rimanere nella sua casa e che, se     volo, gli incontri culturali di storia,
di rischio per la depressione negli an-    sostenuto da buone pratiche, può pro-        stili di vita a confronto, acquerellan-
ziani. Un eccessivo isolamento può         lungare le proprie autonomie, vivendo        do dove le persone si arricchiscono e
causare danni al cervello.”                gli anni della vecchiaia con vitalità e      apprendono nuove nozioni.
    È oramai consolidato che con l’età
la solitudine aumenta ma altrettanto
consolidato è che questa si può contra-
stare impegnandosi in attività anche
semplici, che aiutano a creare forti in-
terazioni sociali.
    “Le donne che vivono sole, come
pure quelle prive di una forte intera-
zione sociale, sono a maggior rischio
di demenza rispetto a quelle che vivo-
no con qualcuno o hanno intense in-
terazioni sociali”. La solitudine ecces-
siva provoca danni al cervello”.
    L’affermazione utilizzata da John
Medina è molto forte ma serve a spie-

14 / Il Melograno / N. 3 / DICEMBRE 2020                                                                IL MELOGRANO
Col pulmin nen col volontari
                                                                                          na mezza giornada per mercadi
                                                                                          Caldonaz, Trent fin a Lavis
                                                                                          per comprarne ogni sfiz
                                                                                          Zò al Buffa nen con i sconti a
                                                                                          comprar
                                                                                          mudande e calzoti
                                                                                          e arrivan a casa pieni de fagoti
                                                                                          Sen nadi a mostre e musei
                                                                                          per tegnirne lustri i zervei
                                                                                          E po’ en grazie ai volontari
                                                                                          che ne frequenta ancora
                                                                                          una fin dal temp del’apertura
                                                                                          poi altri i sé avizinadi
                                                                                          per farne compagnia
                                                                                          con dolcezza e simpatia
                                                                                          Tanta zent nà regalà
                                                                                          dei bei momenti
                                                                                          a cantar ballar sonar
                                                                                          con ogni tipo de strumenti
                                                                                          Le signorine che le zerca
    Nei gruppi di persone che frequen-           L’ultimo quinquennio si è arricchi-
tano il centro, inoltre, nascono spon-       to di tanti nuovi progetti, oltre alle già
                                                                                          de farte star ben
tanee delle amicizie, che vanno al di là     consolidate attività caffè per la men-       trovando sempre qualcos da far
delle occasioni d’incontro che la no-        te, uscite culturali, ballo, TORNEO DI       e se propri propri no te gai voia
stra realtà offre, sono delle reti che si    BRISCOLA che via via hanno visto             sentete en poltrone finchè
mantengono attive grazie all’apparte-        crescere gli iscritti.                       te ven la noia
nenza allo stesso territorio, ma anche           Sono stati avviati molti altri pro-      Tante persone è pasà da chi
e soprattutto grazie alla rete informa-      getti, sia interni che con altri soggetti    che n’è restà nel cor
tica, WA per intenderci, che dà la pos-      attivi sul territorio, che qui di seguito    ma bisogna nar avanti
sibilità di frequenti interscambi tra le     nominiamo: CORSO DI PANIFICA-                e pensar a novi orizonti
persone, una rete solidale virtuale,         ZIONE, PROVE DI CORO, PASSEG-                Tante altre robe suzede
della quale possiamo di certo capirne i      GIATE ALLA SCOPERTA DEL TERRI-               ma no pòdo contarve tut
benefici a lungo termine. Queste reti        TORIO, NONNI NIPOTI, SAPERI                  se no stò chi na settimana
sostenute e fortemente volute dallo          INTRECCIATI, SPRI-MENTI-AMO,
                                                                                          Eh si! E’ arrivà anca le zinque
staff, alimentano un circolo virtuoso,       attività solo nominate ma non per
                                                                                          come se lamenta qualchedun
creando attraverso un filo sottile una       questo meno significative. Attività
comunità viva che come ogni essere           che coinvolgono il territorio e sono
                                                                                          ghe sempre da laorar
vivente è in continua evoluzione. Caf-       possibili grazie alla presenza dei pro-      chi en de sto Centro
fè per la mente, magliamo, tennis da         fessionisti, ma anche alla presenza di       mapasaleoreesestàencompagnia
tavolo, burraco, coro… sono attività         tanti volontari, amici, ragazzi di servi-    che l’è la roba pu bela
alle quali i partecipanti non aderisco-      zio civile che al Centro Servizi, conti-     che se porta via.
no solo per la pura attività, ma parte-      nuamente si spendono per far stare                            Patrizia (operatore)
cipano ed ogni anno si re-iscrivono,         bene le persone.                             Poesiatrattada“Diecianniinsieme”
perché hanno consolidato significati-            Allora, come non rinnovare un
ve relazioni, perché le persone si cono-     splendido grazie a chi questa realtà
scono e riconoscono. Nel periodo del         l’ha voluta, desiderata, fatta partire:
lockdown, inoltre queste reti sono di-       Renzo Dori l’allora Presidente, Maria
ventate molto significative a fianco         Rosa Dossi - Direttore Generale fino al
delle attività del Centro, che è stato       2016, Lorena Pintarelli - Coordinatri-
vicino agli iscritti attraverso: sostegno    ce del servizio e Lucia Leonardelli -
telefonico invio di video autoprodotti,      Educatore Professionale: è a loro e alla
con proposte per il movimento in             loro intuizione iniziale, all’impegno e
casa, e i saluti dello staff, in cui emer-   alla voglia di essere sempre più al pas-
geva la nostra voglia di ricominciare,       so con i tempi che si deve riconoscere
allo scopo di sostenere, dove era possi-     la lungimiranza e le grandi potenziali-
bile, la fatica della solitudine.            tà di un servizio di questo tipo. 

IL MELOGRANO                                                                                   N. 3 / DICEMBRE 2020 / Il Melograno / 15
Intervista a Gill Fernand:
dall’esperienza di Servizio Civile
a operatore del Centro Diurno
                                                                  con le persone anziane. Gli anziani mi chiedono sempre se
                                                                  ci sono le case di Riposo in Camerun, io dico di no, infatti
                                                                  ogni famiglia si prende cura dei propri anziani. Facendo il
                                                                  Servizio Civile ho imparato meglio a parlare l’italiano e que-
                                                                  sto mi è molto utile.

                                                                      Che differenza trovi tra l’essere un giovane di Servizio
                                                                  Civile e fare l’operatore?
                                                                      Quando fai il Servizio Civile, non puoi fare alcuni servi-
                                                                  zi ad esempio accompagnare in bagno le persone, ricordare
                                                                  all’anziano le medicine. Io sono ausiliario e come operatore
                                                                  sto ancora imparando mi devo ricordare molte cose ad
                                                                  esempio che l’anziano deve prendere delle medicine; poi ho
                                                                  imparato a fare il bagno agli utenti. Molte cose le devo an-
                                                                  cora imparare ma mi piace molto quello che faccio. I colle-
                                                                  ghi sono molto collaborativi, mi aiutano e mi dicono anche
                                                                  quando sbaglio, mi piace lavorare con persone che mi dico-
                                                                  no quando sbaglio così mi posso correggere. Inoltre qui il
                                                                  lavoro con la persona anziana va fatto in un certo modo ed
                                                                  è un modo comune di fare le cose che io devo imparare.
                                                                      Gli anziani mi chiedono come mai porto la divisa degli
                                                                  operatori ora, come dicevo prima, sono ausiliario e non oss
                                                                  ma gli anziani mi hanno fatto i complimenti, riesco a capire
     A volte accade che una buona esperienza di Servizio Civile   le necessità delle persone senza che me lo dicano, e cerco di
apra delle possibilità di un lavoro se pur a tempo determinato,   soddisfarle in anticipo. Nel mio pase la mamma insegna fin
questo è quello che è successo a Fernand, giovane camerunen-      da bambino a prendersi cura dei vecchi: “quando sarai vec-
se, in Italia dal 2017.                                           chio i tuoi figli e i tuoi parenti si prenderanno cura di te
                                                                  perciò ora tocca a te. 
    Perché hai scelto il percorso di Servizio Civile?
    Stavo cercando lavoro e un amico mi ha parlato del Ser-
vizio Civile ho letto i progetti di quel periodo e ho scelto di
fare il mio servizio All’APSP Margherita Grazioli perché
avevo un’esperienza precedente presso altre Case di Ripo-
so, lavorare con gli anziani mi è piaciuto molto.

    In cosa ti ha arricchito il Servizio Civile?
    Ho imparato davvero molte cose nuove: dare da bere
agli anziani, chiacchierare con loro, prendersi cura. Mi fa
felice rendere le persone contente. Un giorno parlando con
gli utenti del CD ho scoperto che erano incuriositi dal fatto
che sono una persona che viene dal Camerun e ho piacere
di lavorare con gli anziani. Ho spiegato loro che in Africa io
sono stato molto con la mia nonna, e sto bene e volentieri

16 / Il Melograno / N. 3 / DICEMBRE 2020                                                              IL MELOGRANO
/ Servizi e settori dell’Azienda

Parole che curano:
comunità e isolamento
Riscoprire il valore della confidenza attraverso le riflessioni
di operatori, familiari e residenti della Margherita Grazioli
di Valeria Berto

L
        a parola che cura è un percorso che nasce dall’idea di
        Michela Toniolo, responsabile della qualità all’inter-
        no della nostra struttura, la Margherita Grazioli.
Come operatrice e come appassionata di letteratura ho avu-
to la fortuna e il piacere di poter dare il mio contributo a
questo progetto che, attraverso l’esplorazione etimologica
di alcune parole, offre uno spazio di incontro e di riflessione
con l’altro, Apre un momento di consapevolezza di sé e dei
propri pensieri, ci dice qualcosa in più sul modo in cui noi
persone comunichiamo con i nostri simili. Le parole sono
importanti, si possono esplorare, non allo scopo di ottenere
una più una dotta visione del mondo, anche se è innegabi-
le il grande valore culturale che conoscere l’etimologia ap-
porta, ma perchè sopratutto ci aprono lo sguardo verso il
percorso dell’essere umano attraverso secoli di comunica-
zione nei quali cercava di dare un significato alla realtà at-
traverso le parole, questo sentire il reale traducendolo in         del nostro percorrere la quotidianità oggi e sono la parola
espressioni che hanno viaggiato nel tempo e sono tutte da           comunità e la parola isolamento. Operatori, residenti e fa-
svelare. In questo periodo difficile, credo sia di fondamenta-      miliari hanno fatto un piccolo viaggio all’interno di queste
le importanza riappropriarci del potere creativo del lin-           due fortissime parole. Sono scaturite delle riflessioni poten-
guaggio, questo ci aiuta a fare il punto, a trovare nella rifles-   ti e abbiamo trovato la forza di approcciare due domande
sione, gli strumenti per affrontare con maggiore                    alle quali abbiamo cercato di dare una risposta:
consapevolezza e nuova forza anche gli ostacoli più com-              • Cosa permane e cosa c’è di nuovo del sentirsi comunità
plessi. A mio avviso, per quanto riguarda la pandemia cau-              nel tempo dell’isolamento?
sata dal Coronavirus, ci troviamo nella fase più complicata           • Come abbiamo riempito la mancanza del contatto fisico
e pesante. Durante il lockdown ci tenevamo aggrappati a                 ovvero, come sopravvive la confidenza di un legame
una speranza, prima o poi tutto ciò finirà e torneremo ad               nella distanza fisica?
rivedere ed abbracciare i nostri cari senza la paura di con-            Prima di tutto facciamo un breve salto nell’etimologia
tagiarli con questo virus che ha letteralmente stravolto le         di queste parole. Cosa ci dicono davvero isolamento e co-
nostre vite; purtroppo ci ritroviamo a constatare che esso è        munità?
ancora una minaccia concreta, soprattutto per le persone                Isolamento viene dalla parola latina INSULA che lette-
più fragili e vulnerabili quali sono anche gli anziani. Il tem-     ralmente significa IN SALUM ovvero nel mare. Salos indica
po della libertà non è vicino, come tutti avremmo voluto, i         movimento, agitazione dei flutti e si connette al greco SA-
contatti stretti sono ancora difficili, se non impossibili come     LEYO, muovo, agito. Sale la tempesta, dal sanscrito SARATI,
accade per i residenti della nostra struttura e i loro familia-     che scorre. L’isola è la terra che sta racchiusa in tutto ciò.
ri. Tutto ciò ci rende consapevoli di quanto sia importante         Siamo isolati da quello che avviene fuori ma ne percepiamo
parlare di due concetti fondamentali in un periodo come             tutta la potenza in quanto tutto ciò che sta oltre scorre, si
questo, ci vengono in aiuto due parole che segnano la cifra         muove è minaccioso eppure continua ad influenzarci, con-

IL MELOGRANO                                                                                      N. 3 / DICEMBRE 2020 / Il Melograno /17
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