2020 I - Fondazione Casa Industria
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IL 2020 DI CASA DI INDUSTRIA Il futuro si è fatto più urgente con la pandemia. Durante la pandemia, le RSA sono improvvisamente finite sotto i riflettori senza che se ne conoscesse il profilo organizzativo e funzionale. Noi questo stesso profilo lo stavamo già ripensando, sotto la spinta di diversi fattori, trascinati dall’invecchiamento della popolazione e nei pesanti limiti in cui operiamo (non adeguamento dei trasferimenti pubblici, pesante burocratizzazione, aumento bisogni sanitari ed assistenziali degli ospiti, ridotte disponibilità economiche delle famiglie, ecc.). Come altre Fondazioni bresciane, siamo attori convinti della necessità di ridisegnare la nostra offerta nella filiera di un sistema integrato di servizi di qualità per la popolazione anziana di oggi e del futuro. È questa consapevolezza ad aver guidato le nostre scelte nel corso del 2020, sia quelle necessarie a fronteggiare le drammatiche emergenze derivanti dalla diffusione del virus Covid-19 sia quelle che hanno rafforzato la collaborazione con Fondazione Brescia Solidale, sinergia che ha portato il nostro Consiglio di Indirizzo a proseguire nel solco delle linee strategiche tracciate per il triennio 2019-2021. Le complesse risposte che siamo riusciti ad adottare per rispondere alle esigenze di cura dei nostri ospiti durante il coronavirus provengono dal nostro patrimonio relazionale, rappresentato in prima istanza dal Personale che ha speso ogni risorsa per rendere tollerabile il clima di isolamento imposto dalle normative; dalle altre Fondazioni della città con le quali abbiamo adottato criteri uniformi di comportamento in momenti di evidente disorientamento; dalle reti di solidarietà attivate da Aiutiamo Brescia e da altre piccole realtà altrettanto generose che hanno fornito beni indispensabili ma introvabili (fra tutti i DPI); dalla scelta dell’Amministrazione Comunale di ristorare parte dei gravosi impegni economici delle nostre strutture. La drammaticità della pandemia lascia anche molti insegnamenti che possono accelerare i processi di cambiamento già pianificati. Noi siamo una Fondazione che ha la responsabilità di gestire un patrimonio ed insieme soddisfare un patto di accreditamento a favore di interessi comuni a più soggetti. La riforma NOTA METODOLOGICA del Terzo Settore sollecita un ripensamento della missione delle nostre realtà in una logica di imprenditoria sociale ispirata alle consapevolezze che la dinamica demografica sta generando. Progettualità, flessibilità, Il presente Bilancio sociale è la sintesi di un basilare lavoro di economicità ed efficienza vanno affermate in direzione di una maggiore umanizzazione delle cure. analisi nato dalla necessità di aprire la Fondazione al territorio in modo più trasparente. Ed abbiamo necessità di farlo con la pubblica opinione al nostro fianco: solo una comunità consapevole della complessità del processo di invecchiamento può veicolare domande di qualità nell’assistenza delle Nel presente documento si evidenzieranno i dati relativi all’anno persone, soprattutto se fragili, stimolando la nostra capacità di agire ed evolvere nelle risposte di dignità 2020 con un’appendice sul tema Covid-19 che ha inciso in modo e rispetto, a garanzia di chi è ospite e di lo cura. significativo sulla vita della comunità e quindi anche sulla nostra. Si tratta di un’analisi su base volontaria che fungerà da fondamenta per il bilancio sociale prescritto dall’entrata in vigore La Presidente della tanto attesa riforma del Terzo Settore. Elisabetta Donati Non si fa riferimento specifico a standard consolidati, ma si è cercato di dare evidenza alle informazioni di principale interesse per i cittadini e non solo per gli abituali stakeholders della 1 Insieme a Fondazione Bs Solidale e Fondazione Casa di Dio abbiamo commissionato a Socialis, con il sostegno di Fondazione Asm, una ricerca Fondazione. per capire l’entità dell’impatto economico ed organizzativo della pandemia. Ne sono emersi dati che evidenziano, tra i diversi, l’intensificazione dell’organizzazione, l’aumento del minutaggio assistenziale a fronte di gravi mancanze di introiti con problemi economici enormi. Dati che trovano conferme nelle analisi provinciali e regionali promosse dalle associazioni di categoria che paventano una crisi economica del settore socio-sanitario gravissima, con il rischio di una riduzione dei posti letto e del numero degli occupati. 3
LA NOSTRA STORIA Dal 1817 la Pia Casa di Industria vive nel centro storico di Brescia e si occupa della cura e dell’assistenza delle persone che hanno bisogno di aiuto. Più di 200 anni fa, in piena restaurazione (1815-1830), l’Autorità Provinciale e Comunale fondò, con l’aiuto economico dei ceti agiati della città, la “Pia Casa di Industria” allo scopo di offrire vitto e alloggio ad individui poveri, di entrambi i sessi, che si trovavano in condizione (temporanea o definitiva) di inabilità lavorativa. Lo scopo di questa istituzione era quindi, come si può leggere in un manoscritto intitolato “Origini e Cenni storici” conservato nell’archivio storico, quello di “combattere l’accattonaggio [..] un problema di rilevante pericolosità sociale di natura variegata” attraverso l’educazione al lavoro. I primi mestieri che i ricoverati impararono a svolgere furono quelli di falegname, calzolaio, addetti alla filatura e tessitura. All’inizio del Novecento furono poi istituiti un dormitorio pubblico e una mensa popolare, mentre nell’ultimo dopoguerra, esattamente nel 1950 la Casa fu affidata all’amministrazione dell’Ente Comunale Assistenza e venne in gran parte ristrutturata a favore dell’assistenza di anziani e disabili. Il processo di specializzazione nel settore della cura e riabilitazione geriatrica è stato costante e negli ultimi decenni si è potuto assistere allo sviluppo di una moltitudine di servizi di assistenza che rendono oggi Fondazione “Casa di Industria” Onlus una struttura multi-servizi che risponde alla necessità di un gran numero di anziani e di famiglie residenti nella città. Il diritto di essere fragili 4 5
2020 LA GOVERNANCE 31/12/2020 Il futuro dei nostri servizi sarà disegnato dalla dinamica delle generazioni che via via GOVERNANCE invecchiano: saranno gli anziani e le anziane di domani a chiedere come essere curati. PARTECIPATA Presidente A noi spetta il compito di continuare ad investire nella formazione del personale e nella COMITATO Dott.ssa Elisabetta Donati qualità dei nostri modelli di assistenza e cura, rigenerati dal confronto continuo con la CONSIGLIO DI GESTIONE comunità esterna. DI INDIRIZZO Consiglieri Consiglieri Dott. Gianfranco Feroldi Ing. Emanuele Carbonelli Dott.ssa Donati Elisabetta Dott.ssa Rosangela Formenti Dott. Franco Gheza Dott.ssa Claudia Pedercini Dott. Orazio Zanetti Dott. Federico Zani Direttore Sig.ra Luisa Zampedri Generale Revisore dei Conti Dott. Federico Fontana Dott.ssa Chiara Segala Update 28 giugno 2021 COMITATO DI GESTIONE Consiglieri Ing. Maria Chiara Franceschetti Direttore Generale In corso di definizione Dott. Gianfranco Feroldi NASCITA ISTITUZIONE CASA DI RIPOSO FONDAZIONE NUOVO 200 APERTURA NUOVE della Pia Casa dormitorio pubblico PER ANZIANI l’Istituzione diventa di Industria e mensa popolare COMUNALE Fondazione STATUTO ANNI UNITÀ D’OFFERTA 1817 1903 1950 2003 2016 2017 2018/2020 6 7
2020 A CHI CI RIVOLGIAMO Dal 2018 la Fondazione ha optato per l’introduzione nel proprio statuto della forma Storicamente i nostri interlocutori primari sono gli ospiti, le famiglie, il personale, i di governance duale con la presenza nel Consiglio di Indirizzo, composto da attori fornitori, i volontari e i benefattori, le altre RSA ed associazioni con cui collaboriamo e significativi della Comunità, dei cosiddetti corpi intermedi che apportano risorse, la pubblica amministrazione. esigenze, professionalità, sensibilità, reti di relazioni. Con questo bilancio vogliamo allargare la platea dei nostri lettori continuando il percorso Il Consiglio di Indirizzo che comprende tre consiglieri nominati dall’amministrazione di informazione e condivisione delle nostre attività con i tanti interlocutori della città. comunale, uno nominato dal Forum Terzo Settore, uno nominato dalla Fondazione Congrega della Carità Apostolica, uno nominato dall’Istituto Fatebenefratelli e uno Per far questo riteniamo imprescindibile il coinvolgimento più forte del territorio, delle eletto dai lavoratori della RSA si riunisce circa una volta al mese. Nel 2020 il numero comunità, dei singoli cittadini oltre che delle istituzioni. di riunioni si è dovuto ridurre a causa della pandemia. Le riunioni sono state 6 per un totale di circa 25 ore complessive. Al Consiglio di Indirizzo è affiancato un Comitato Vogliamo offrire innanzitutto un quadro generale dei nostri servizi e di come vengono di Gestione che ha funzioni propedeutiche al processo decisionale della Direzione curate le relazioni, nostro principale strumento di lavoro, dal nostro personale e il grado Generale e Sanitaria. Nel corso del 2020 si è riunito 19 volte per un totale di circa 75 di soddisfazione dei nostri utenti e dei famigliari. ore. Per ovvie ragioni, molte delle riunioni si sono svolte in remoto. I componenti del Consiglio di Indirizzo svolgono gratuitamente il loro mandato mentre al Comitato di Gestione è riconosciuta una cifra complessiva annua di 15mila euro. I NIPOTI DI BABBO NATALE La Fondazione ha aderito nel periodo natalizio, in piena pandemia, al progetto Nel settembre 2020 la Fondazione ha ottenuto il rinnovo “I nipoti di Babbo Natale, una bellissima iniziativa della Onlus “Un sorriso in più per la certificazione OHSAS 18001 e conta nel 2021 di (provincia di Como) dedicata agli anziani nelle RSA italiane. Tale iniziativa ha permesso a 42 nipoti “acquisiti” provenienti da tutta Italia di effettuare la transizione alla norma ISO 45001. stare vicino ad alcuni ospiti della nostra RSA esaudendo alcuni loro desideri natalizi durante queste feste caratterizzate da rigide restrizioni. Tra i desideri più curiosi degli ospiti annoveriamo: un set completo di creme di bellezza, bijoux, una pianta di limone proveniente dalla Calabria, cioccolata di una nota pasticceria napoletana, un abbonamento ad una rivista archeologica, due bambole per la doll therapy. 8 9
LE PRESTAZIONI SERVIZI SANITARIE E ESTERNALIZZATI ASSISTENZIALI DELLA RSA La Fondazione Casa di Industria Onlus è un ente accreditato e contrattualizzato dalla Regione Lombardia per la gestione di una Residenza Sanitaria Assistenziale (R.S.A) che conta 130 posti letto distribuiti in 7 nuclei (2 specializzati in demenze e Alzheimer) 01 ed un Centro Diurno Integrato (C.D.I.) che conta 30 posti. SERVIZIO 02 PORTINERIA (Auser “Il filo d’argento” PULIZIE La Residenza Sanitaria Assistenziale fa riferimento alle Direttive del Ministero della Brescia) AMBIENTALI (Ditta Markas) Sanità, della Regione Lombardia ed è legalmente autorizzata ad erogare prestazioni sanitarie ed assistenziali finalizzate a mantenere l’autonomia funzionale possibile dei suoi residenti. 03 05 RISTORAZIONE OSPITI 04 ASSISTENZA DI BASE NOTTURNA, L’assistenza è continuativa nell’arco delle 24 ore e comprende cure mediche ed PARRUCCHIERA E E DIPENDENTI GLOBAL infermieristiche, interventi di riabilitazione, di animazione e l’assistenza tutelare. (Ditta Sodexo) SERVICES FACCHINAGGIO (Coop. Essere) (Ditta CNP) L’erogazione delle prestazioni e dei servizi è organizzata attraverso la valutazione multi 06 disciplinare del bisogno, la definizione di un piano di lavoro integrato e personalizzato ASSISTENZA 07 e la verifica periodica dei risultati ottenuti. INFERMIERISTICA NOTTURNA GESTIONE 08 (Coop. Progetto BIANCHERIA Le attività sanitarie e assistenziali sono svolte secondo linee guida, protocolli e GESTIONE Informa) OSPITI (Coop. Ecopolis) BIANCHERIA procedure definite e condivise dal personale. PIANA (Ditta Servizitalia) Il progetto assistenziale è, laddove possibile, oggetto di condivisione con la persona interessata e di certo con i suoi familiari. La disponibilità dei parenti a collaborare nell’assistenza dell’ospite è considerata una risorsa imprescindibile del processo di cura. L’organizzazione del lavoro è definita dai piani di attività. Le informazioni ed i dati personali sono trattati con la dovuta riservatezza e secondo le disposizioni di legge. 10 11
I NUCLEI DELLA LA FONDAZIONE RSA La Residenza è composta da 7 nuclei per un totale di 130 posti letto: 5 nuclei ospitano IN NUMERI anziani non autosufficienti e i restanti 2 sono specializzati nella cura e gestione di ospiti con demenza e Alzheimer. Nel 2020, all’interno del processo di progettazione partecipata de “Il diritto di essere Scheda anagrafica fragili: nuove attenzioni alla demenza” è stata realizzata la Terrazza Alzheimer, uno spazio all’aperto collocato al primo piano dell’edificio principale e adiacente ai nuclei protetti. Il Denominazione: percorso, è stato guidato da Aldo Bottoli, color and perception designer che da molti anni Fondazione Casa di Industria Onlus opera all’interno del mondo della demenza per progettare e costruire ambienti adatti sia alle disabilità che capacità residue dei malati di demenza. Sono stati coinvolti operatori Indirizzo e sede legale: ed educatori di 3 nuclei al fine di individuare il senso da attribuire allo spazio. L’intento è Via Veronica Gambara n° 6 – 25121 Brescia quello di fornire agli ospiti una “protesi” alle difficoltà cognitive (riconoscimento dei luoghi, necessità di un giusto grado di stimolazione cognitiva e percettiva, orientamento nel Forma giuridica: tempo e nello spazio) ed un sostegno alla sfera affettivo-emotiva (luoghi di riposo e di Fondazione privata ONLUS acquietamento dall’ansia, di riappropriazione della propria identità, di relax e di privacy, Email: di socialità). La terrazza è stata inaugurata nel giugno 2021. info@fondazionecasaindustria.it I nuclei sono ad uguale grado di protezione e assistenza con diversa specificità in base alla tipologia di Ospiti presenti. I posti letto sono così distribuiti: Sito internet: www.fondazionecasaindustria.it NUCLEO 1 di cui 2 camere singole Social Network: 22 NUCLEO 2 fondazionecasaindustria casa_di_industria NUCLEO 14 20 Alzheimer fondazione-casa-di-industria-onlus Casa Offlaga ospita persone con medi disturbi del comportamento Edificio storico ed è dotato di varchi protetti 130 del XIII secolo Telefono: 0303772713 POSTI NUCLEO 6 di cui 1 camera singola 20 LETTO 14 NUCLEO 3 Alzheimer Fax: ospita persone affette da gravi disturbi del comportamento ed è 0303770177 dotato di varchi protetti 20 20 02505430989 P. Iva: NUCLEO 5 NUCLEO 4 di cui 1 camera singola di cui alcuni dedicati a persone in Stato Vegetativo Persistente” 12 13 11
OSPITI PRESENTI TITOLO DI STUDIO DEI 180 OSPITI NEL 2020 AL 31/12/2020 1 141 30 8 130 POSTI LETTO 86 ETÀ MEDIA ANALFABETA 0,56% INFERIORE 78,33% SUPERIORE 16,67% LAUREA 4,44% 77,78% SESSO 22,22% PERCENTUALE 38,33 91/100 ANNI PER FASCE CLASSI DI ETÀ ≤60 CLASSE 8 CLASSE 1 SOSIA ANNI 11 ospiti 56 ospiti % 1,67 CLASSE 7 41,11 3,89 61/70 9,52 10 ospiti 81/90 ANNI 11,90 IN CLASSE 7-8 ANNI CLASSE 6 (minor peso sanitario-assistenziale) 15,00 71/80 7 ospiti 5,56 31,75 ANNI 2,38 CLASSE 5 % 6 ospiti 6,35 21,43 NUMERO CLASSE 4 % PER FASCE DI ETÀ 8 ospiti 11,38% 19,84 78,57 12,70 CLASSE 3 20 ospiti 74 69 CLASSE 2 IN CLASSE 1-2-3-4-5-6 12 ospiti (maggior peso sanitario-assistenziale) 27 3 7 Durante il periodo covid sono stati bloccati gli ingressi dal marzo 2020 al luglio 2020. ANNI ≤ 60 61/70 71/80 81/90 91/100 14 15
PROFESSIONI PROFILO SANITARIO OSPITI 2020 DEI 180 OSPITI NEL 2020 1 10 19 5 20 1 2 67 55 0,56 % 5,56 % 10,56 % 2,78 % 11,11 % 0,56 % 1,11 % 37,22 % 30,56 % Si conferma la presenza di ospiti caratterizzati da una grande compromissione artigiano commerciante impiegato/a insegnante operaio/a libera professione mai lavorato casalinga altre attività funzionale (ospiti con Barthel < 25: 60%). L’indice di Barthel restituisce il livello di autonomia dell’ospite nelle attività della vita quotidiana. Un indice al di sotto del 25 è segno di una grave compromissione nelle autonomie di base (alimentarsi, vestirsi, cura del sè). La percentuale con un MMSE < 8 è del 56%. Questa è la percentuale di persone con gravi forme di demenza. Al 31/12/2020 all’interno della RSA erano assistite persone con differenti livelli di Quasi la totalità degli ospiti è affetta da più patologie (multimorbilità), tra le più frequenti compromissione sanitaria. Rispetto all’anno precedente sono diminuiti gli ospiti abbiamo patologie di tipo cardiovascolare, diabete mellito, incontinenza doppia, che richiedono una maggiore assistenza sanitaria (anno 2020 78,57%, anno 2019 demenza con diversi gradi di decadimento cognitivo, disturbi della deglutizione e 83,85%). Tale variazione è dovuta certamente al riconoscimento, da parte di ATS, del disturbi dell’equilibrio e della marcia. nucleo 2 “demenze lievi” come un vero e proprio nucleo Alzheimer (1 agosto 2019) OSPITI IN STATO VEGETATIVO 6 e anche all’accordo stipulato durante la prima emergenza Covid-19 che consisteva nell’accogliere in RSA anziani non positivi al Covid-19 ricoverati in ospedale al fine di OSPITI CON TRACHEOSTOMIA (senza ventilatore) 5 rendere disponibili maggiori posti in ospedale per le criticità. OSPITI CON PEG 6 OSPITI IN EMODIALISI 1 Anche per l’anno 2020 si riduce il periodo di permanenza in RSA per: • ragioni legate all’età degli ospiti; • la gravità delle loro patologie; Dati epidemiologici e sanitari* • il modello di cura che vede la persona anziana rimanere il più a lungo possibile nella propria casa anche grazie all’attivazione di servizi territoriali più adeguati Nel corso del 2020 gli ospiti deceduti sono stati 51 e 3 ospiti sono stati dimessi per rientro al domicilio (1) o trasferimento ad altra struttura (2). Nello specifico: 10 su 51 ospiti deceduti erano entrati dopo il 1° gennaio 2020 (per un tempo medio di degenza di 36,10 giornate); 47 su 51 ospiti sono deceduti in struttura; 4 su 51 ospiti sono deceduti in ospedale. *per analizzare l’incidenza del Covid-19 si veda pag. 34 16 17
LE RISORSE 15 2020 UMANE 14% 24/30 ANNI 5,61% 31/40 92 ANNI Una Fondazione la cui mission è l’erogazione di servizi socio-sanitari ed assistenziali 17,76% alle persone in condizioni di fragilità non può non considerare patrimonio inestimabile l’insieme delle persone che la “animano” siano essi destinatari o produttori di servizi. 86% LE RISORSE È pertanto doveroso dedicare una particolare attenzione alle risorse umane UMANE che, con il proprio lavoro, trasformano ogni giorno in gesti concreti le decisioni 107 27,10% dell’Amministrazione, danno valore alle indicazioni della Direzione e pongono in essere, qualitativamente e quantitativamente, tutti gli interventi e le prestazioni 1,87% indicate nella Carta dei Servizi. 41/50 ANNI 61/63 Nella Fondazione sono occupate stabilmente oltre 100 persone, soprattutto donne, e ANNI vengono coinvolte molte altre persone anche attraverso i vari appalti e contratti per le 47,66% forniture di beni e di servizi. Chi lavora in una RSA svolge una professione complessa e delicata, con un forte 51/60 ANNI coinvolgimento fisico, razionale ed emotivo, per assicurare cure dedicate e attente all’evolvere delle energie delle persone ospiti. FUNZIONI DEI DIPENDENTI IL METODO “GENTLECARE®” OPERATORI SOCIO-SANITARI 46 È un sistema ideato dalla Terapista Occupazionale canadese Moyra Jones che AUSILIARI SOCIO-ASSISTENZIALI 34 si basa sul principio che la persona con demenza possa ricevere dall’ambiente INFERMIERI 8 esterno ciò di cui è stato privato dalla malattia e non più recuperabile, nel AMMINISTRATIVI 7 tentativo di creare una nuova condizione di benessere. Tramite questo percorso si forniscono gli operatori degli strumenti più adeguati per la gestione dei malati di ANIMATORI 4 demenza migliorando quindi sia il benessere degli ospiti che quello dei lavoratori: FISIOTERAPISTI 4 nel primo caso si cerca di ridurre la gravità dei disturbi comportamentali mentre DIRETTORE GENERALE 1 per i secondi l’obiettivo è di ridurre lo stress generato dall’assistenza di persone COORDINATORE UNICO DI STRUTTURA 1 con demenza e arricchire la consapevolezza della qualità del proprio apporto CARE MANAGER ADI 1 professionale. Il percorso formativo, iniziato nei primissimi mesi del 2020, ha subito a causa della Pandemia un arresto per poi ricominciare nel 2021. MEDICO 1 TOTALE 107 18 19
FORMAZIONE STAGES - TIROCINI E PROGETTI COMUNALI/REGIONALI/STATALI La presenza dei tirocinanti nella nostra struttura ha una lunga tradizione, che sancisce In un’organizzazione di servizi alla persona, la qualità erogata è fortemente connessa il riconoscimento del nostro Ente quale realtà formativa seria e organizzata. alla competenza posseduta dalle persone che quotidianamente erogano il servizio e si Di seguito la tabella relativa agli stage e tirocinio (curriculari e extracurricolari). relazionano con gli ospiti ed i loro familiari. Per questo motivo l’investimento sul capitale umano è molto importante. Fondazione PERSONE ISTITUTO PROFESSIONALE PROFESSIONE TOTALE ORE Casa d’Industria presta quindi grande attenzione all’aggiornamento ed alla formazione 1 UNIVERSITÀ CATTOLICA ASSISTENTE SOCIALE 80 del proprio personale non solo in ambito medico, socio-assistenziale, ma anche dal SACRO CUORE BRESCIA punto di vista digitale e amministrativo. 2 AZIENDA OSPEDALIERA FISIOTERAPISTI 212 “SPEDALI CIVILI” BRESCIA 6 IAL CISL BRESCIA ASA/OSS 1.040 22,09 6 TARGET SERVICE SOLUTION OSS 870 ORE MEDIE 3 DEDALO ASA/OSS 600 PER DIPENDENTE DIPLOMA IN SCIENZE UMANE 99 3 ISTITUTO STATALE “GAMBARA” O IN SERVIZI SOCIO SANITARI CORSO DI STUDIO 130 1 UNIVERSITÀ STUDI DI BRESCIA IN EDUCATORE PROF.LE 5 TRIBUNALE DI BRESCIA PROGETTO “MESSA ALLA PROVA” SOSPESI 1 SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE PSICOLOGA 100 SOSPESO Tot. 28 Totale 3.131 2.363,5 1.815 ORE TOTALI ORE TOTALI FORMAZIONE FORMAZIONE SPECIFICA SUL TEMA COVID-19 20 21
IL VENTAGLIO DEI permanente e la tinta per le donne. Alle barbe degli uomini si provvede con la dovuta frequenza e le persone allettate sono servite nella loro stanza. SERVIZI OFFERTI Pedicure: il servizio è svolto presso il locale attrezzato oppure, in caso di necessità, in stanza. È garantito dalla presenza di una callista che interviene su prescrizione del Medico. Trasporto assistito: per alcuni tipi di radiografie ed altri esami specialistici prescritti dal Medico della Fondazione nonché per visite specialistiche presso presidi sanitari Animazione, Socializzazione e sostegno psicologico: prevede l’adesione volontaria esterni, la Fondazione mette a disposizione un “servizio di trasporto” con automezzi alle diverse attività sociali e di gruppo programmate e seguite dagli Animatori/Educatori attrezzati. con la collaborazione di volontari. Servizio di ristorazione: comprensivo di colazione mattutina, spuntino di mezza Assistenza medica: sono impegnati nella struttura più Medici, uno dei quali in veste mattina, pranzo di mezzogiorno, merenda pomeridiana, cena serale e tisana prima di di Responsabile Sanitario con specializzazione geriatrica. La presenza del Medico coricarsi. Tutti i pasti, programmati dalla Dietista e dal Medico Dietologo, prevedono, è assicurata in forma continuativa anche attraverso il servizio di pronta reperibilità. per il pranzo e la cena, un menù giornaliero composto da primi piatti, secondi piatti, La tutela sanitaria e assistenziale avviene mediante valutazione multidisciplinare e gli contorni, frutta e dolce di domenica. Accanto al menù di base sono sempre offerte obiettivi terapeutici sono basati sulla prevenzione, riabilitazione e cura della persona: in alternative di primi piatti, pietanze, contorni e frutta che ogni ospite può richiedere caso di instabilità clinica è previsto monitoraggio giornaliero. quotidianamente. Ogni giorno, inoltre, è presente nel menù un secondo piatto “particolarmente morbido” per chi ha problemi di masticazione. Assistenza infermieristica: l’impiego di personale infermieristico programmato I menù giornalieri programmati per tempo e portati a conoscenza il giorno prima, si secondo le necessità degli assistiti e le prestazioni infermieristiche vengono garantite svolgono su quattro settimane e vengono variati ad ogni stagione. Durante la stagione nell’arco delle 24 ore per ogni giorno dell’anno. estiva vengono proposti, in aggiunta a quelli del menù di base, “piatti freddi”. Riabilitazione: il servizio è garantito da Fisioterapisti impiegati nella Palestra interna Stanza dell’abbraccio: si è cercato e, al bisogno, presso i Nuclei. Gli interventi riabilitativi sono impostati dal Medico e di creare le condizioni che rendano il pianificati dal Fisioterapista. passaggio verso la morte il meno traumatico Assistenza tutelare: fornisce ogni cura e assistenza per l’igiene personale, l’aiuto possibile, sia per gli ospiti che per i loro nell’alimentazione, nella deambulazione, nel vestirsi, nell’accompagnamento al bagno. familiari, circoscritto ad un luogo specifico e L’assistenza tutelare è preminentemente assicurata dagli ASA/OSS, muniti dell’attestato ben definito che introduce simbolicamente di qualificazione professionale, impiegati in numero adeguato e corrispondente alle il senso di fine vita. La gestione della fase esigenze dei singoli nuclei. di terminalità e di decesso di un ospite, per la delicatezza e l’importanza che rivestono questi dolorosi passaggi, necessitano di un Assistenza religiosa per chi desidera: la S. Messa, quando possibile, è celebrata la sapiente accompagnamento e di una riservatezza che spesso è difficile garantire in domenica mattina e nelle Festività religiose alle ore 9,45. Purtroppo le funzioni sono una stanza multipla immersa nella quotidianità di un reparto. state sospese causa Covid-19 e sostituite dalla S. Messa ascoltata in televisione o È stata quindi creata la stanza dell’abbraccio per permettere all’ospite e ai suoi familiari radio nel nucleo di appartenenza. di vivere questo momento il più intimo possibile. Barbiere e Parrucchiere: presso il locale del Barbiere e della Parrucchiera si effettuano, di norma con periodicità mensile, il lavaggio, il taglio dei capelli, la pettinatura, la 22 23
CDI ASSISTENZA CENTRO DIURNO A DOMICILIO INTEGRATO Il Centro diurno integrato, accreditato con l’ATS di Brescia, nel 2020 è rimasto aperto dal lunedì al sabato fino al 10 marzo svolgendo la propria attività a favore di 30 anziani al giorno parzialmente autosufficienti che in questo contesto possono valorizzare la propria esperienza di vita e partecipare a molteplici attività. Durante la prima pandemia gli ospiti e familiari sono stati costantemente contattati dagli operatori del CDI. A tal proposito è stato redatto un progetto specifico che supportava gli utenti e familiari al domicilio anche con visite mirate da parte degli operatori per specifiche problematiche. È stato poi possibile riaprire solo il 22 luglio. Da quella data questa unità d’offerta ha potuto rispondere alle necessità di circa 12 utenti e delle loro famiglie aprendo dal SAD Servizio Assistenza lunedì al venerdì ampliando però le fasce orarie (pre-pandemia: 8.00 – 17.00; post- Domiciliare pandemia: 7,30 – 18). Il C.D.I. assicura il benessere completo della persona anziana mediante interventi ADI Assistenza Domiciliare ASSISTENZA sanitari, assistenziali, animativi, educativi e fisioterapici. Integrata DOMICILIARE Le prestazioni offerte sono: assistenza diretta e cura della persona tramite interventi personalizzati; assistenza infermieristica quotidiana e controllo dello stato di salute attraverso visite medico-geriatriche periodiche; trattamenti riabilitativi di mantenimento; attività ricreative e ludiche; terapia occupazionale e di socializzazione. L’organizzazione della giornata vede normalmente coinvolta tutta l’équipe presente nella struttura. RSA APERTA (MISURA 4) PRE COVID 30 OSPITI X 6 GIORNI LA SETTIMANA POST COVID 12 OSPITI X 5 GIORNI LA SETTIMANA 24 25
ADI SAD ASSISTENZA DOMICILIARE SERVIZIO ASSISTENZA INTEGRATA DOMICILIARE Per rispondere alla necessità assistenziale degli anziani che si trovano presso il La Fondazione in collaborazione con la Cooperativa “Il Gabbiano” e in collegamento proprio domicilio sono stati attivati il Servizio Assistenza Domiciliare Integrata (A.D.I) con le associazioni di volontariato presenti sul territorio offre un supporto alla persona e la Misura 4 - R.S.A. Aperta. e alla sua famiglia per la tutela della qualità della vita. Dal 1 Novembre 2017 infatti operiamo quale ente accreditato dal Comune nella zona di Il Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata (A.D.I.) ha garantito, a domicilio, prestazioni Brescia Ovest e di Brescia Centro per offrire alla popolazione anziana e disabile servizi di natura socio-sanitaria integrata (infermieristica, fisioterapica e, alla necessità, domiciliari di sostegno. specialistica). Nel 2020 sono stati assistiti 381 utenti (195 nella Zona Centro e 186 nella Zona L’obiettivo è evitare, o ritardare, l’istituzionalizzazione della persona non autosufficiente Ovest). Nel corso dell’anno sono state effettuate in totale 22.184 ore di servizio consentendole di ottenere, rimanendo nella propria abitazione, un supporto alla sua SAD in entrambe le zone tra igiene personale ed ambientale per un totale di fragilità, scegliendo liberamente le modalità e gli erogatori dell’assistenza di cui ha 900/1000 accessi per zona al mese. bisogno. Durante la Pandemia il servizio SAD, come gli altri servizi domiciliari, sono Il servizio viene reso attraverso un gruppo di lavoro composto da tre infermieri e da stati mantenuti. quattro terapisti della riabilitazione, con l’apporto di consulenti specialisti. Il personale preposto al servizio è in possesso dei requisiti di qualificazione professionale richiesti I servizi che possono essere offerti sono: dalla legge. I PRINCIPALI Nel corso del 2020 sono state assistite 255 persone. - cura dell’igiene personale di stretta natura assistenziale; - cura dell’igiene ambientale; - telesoccorso; - fornitura e aiuto al Pasto; - trasporto Sociale e accompagnamento; - supporto da parte dell’Assistente Sociale. SERVIZIO ADI - COVID Il servizio è dedicato a persone che, per condizioni clinico assistenziali collegate ad infezione da virus COVID-19, necessitano di osservazione e assistenza a Inoltre: bassa intensità e si trovano in una situazione di fragilità/non autosufficienza, anche parziale. L’obiettivo è garantire interventi di supervisione e monitoraggio - servizi educativi professionali; che facilitino loro il rientro in sicurezza a domicilio, dopo ricovero ospedaliero, o - valutazione e adattamento dell’ambiente di vita (SAV); il mantenimento a domicilio evitando una precoce istituzionalizzazione. Durante il 2020 sono state effettuate 180 prestazioni. - rapporti con il MMG; - giornate di socializzazione e servizi aggregativi (centri aperti); 26 27
ALTRI SERVIZI - custode sociale o di condominio; - care Manager leggero; - spesa al domicilio; - badantato e supporto alle famiglia per assistenti familiari (compagnia, sostituzione del caregiver principale, ecc.); - addestramento del caregiver; - educazione alimentare; - addestramento finanziario; INTERNO ED ESTERNO DI - disbrigo pratiche burocratiche. FISIOKINESITERAPIA RSA APERTA Il servizio di Fisiokinesiterapia durante la Pandemia è stato sospeso per gli utenti esterni e ha potuto riaprire solo nel 2021. Per gli utenti interni si è proceduto invece in rispetto MISURA 4 delle normative legate al Covid-19. La misura si caratterizza per l’offerta di interventi di natura prioritariamente SERVIZI sociosanitaria, finalizzati a supportare la permanenza al domicilio di persone affette da demenza certificata o di anzianità di età pari o superiore a 75 anni, in condizioni di non autosufficienza. SPECIALISTICI Attraverso interventi qualificati, si sostiene il mantenimento il più a lungo possibile delle capacità residue delle persone beneficiarie e rallentare, ove possibile, il Disponibile non solo per gli utenti ed ospiti ma per tutta la cittadinanza il Servizio per decadimento delle diverse funzioni, evitando e/o ritardando il ricorso al ricovero l’Adattamento degli Ambienti di Vita (SAV). definitivo in struttura. Negli ambienti a piano terra di Casa Offlaga, la parte più storica e caratteristica di La misura offre inoltre un sostegno al caregiver nell’espletamento delle attività di Fondazione “Casa di Industria” Onlus, si trovano le sedi del Centro di Documentazione assistenza dallo stesso assicurate, attraverso interventi mirati che non sono sostitutivi e Informazione sulla salute di genere e una sede del Gruppo Italiano per la Lotta alla di quelli già garantiti dalla filiera dei servizi della rete consolidata (ADI, SAD, Centri Sclerodermia (GILS)”. Diurni Integrati, ecc.). Nel corso del 2020 sono state assistite 100 persone. 28 29
PROGETTI REALIZZATI COME PUOI SOSTENERCI NUCLEO Fondazione “Casa di Industria” ONLUS opera da sempre nel cuore della città con la ALZHEIMER mission di garantire il più elevato livello possibile di benessere psicofisico agli utenti, progetto in corso grazie ad un approccio multidimensionale centrato sulla persona. € 108mila “1.2.3...STELLA. OGGI Perché donare a Fondazione “Casa di Industria” ONLUS? LA RACCONTO IO.... Gli eventi di raccolta fondi organizzati durante l’anno hanno lo scopo di finanziare le un filo di narrazione fra familiari attività e le terapie innovative per ospiti della R.S.A. e del C.D.I. Tutti i progetti ideati Progetto complesso, in parte finanziato dal Fondo e ospiti di Casa Industria” completano l’intervento sanitario e cercano di migliorare le condizioni psicofisiche di Beneficienza di Intesa San Paolo, dedicato Grazie al contributo di Fondazione degli anziani e dei familiari. al tema della demenza, che vuole perseguire, attraverso una pluralità di azioni sia interne che ASM Fondazione “Casa di EROGAZIONE rivolte al territorio ed il coinvolgimento di molteplici Industria” Onlus ha potuto attori, le seguenti finalità: acquistare i dispositivi sonori utili - Diffondere nella comunità una maggiore allo svolgimento del progetto. DA PRIVATI conoscenza della malattia, del suo Durante il primo lockdown gli ospiti 2020: decorso ed alle possibilità di cura; - Mettere a disposizione della cittadinanza hanno potuto ascoltare in modo € 13.434 un punto di riferimento che fornisca tutte le diffuso la musica, i messaggi informazioni disponibili ed una presa in provenienti dai familiari e le notizie È possibile donare entrando sul sito www.fondazionecasaindustria.it/donazioni carico che si appoggi sulla rete di servizi già al fine di favorire la comprensione A decorrere dal 1 gennaio 2018 inoltre sono applicabili le seguenti agevolazioni a favore di chi dona esistenti; delle informazioni e l’espressione alle Onlus: possibilità di detrazione del 30% delle erogazioni liberali effettuate da privati, entro il limite di 30.000€, purché effettuate con mezzi tracciabili e di deduzione delle erogazioni liberali, sia in - Diffondere un diverso paradigma di cura delle emozioni denaro che in natura, da parte di soggetti titolari di reddito di impresa (sia società che imprenditori), nei servizi residenziali dedicati alla demenza, nel limite del 10% del reddito complessivo. anche alla luce delle principali innovazioni emerse soprattutto nell’ultimo decennio sul tema; È possibile destinare il 5 per MILLE a Fondazione “Casa di - Ripensare profondamente gli spazi e Industria” ONLUS indicandola nella propria dichiarazione gli ambienti di vita e di cura. dei redditi, scrivendo nell’apposito spazio il codice fiscale 80052670173. Durante il periodo di chiusura del CDI operatori del CDI e una studentessa dell’Università Cattolica hanno mantenuto i rapporti con utenti e familiari nonostante la distanza imposta dalla Pandemia. Sono state effettuate diverse Nel corso del 2020, soprattutto durante la Pandemia, telefonate così da fornire un supporto nell’affrontare le difficoltà emerse e sono stati numerosi i gesti di vicinanza ed affetto da parte uno spazio di ascolto per chi si sentiva solo. di familiari, cittadini ed enti Bresciani. 30 31
VOLONTARIATO QUESTIONARIO COME DONARE IL TUO TEMPO DI GRADIMENTO Fin dalla sua nascita la Fondazione è sempre stata un luogo privilegiato per vivere Il tasso di risposta al questionario relativo al 2020, che è stato somministrato tramite l’esperienza di educazione alla carità. Google Form, è stato inferiore rispetto all’anno precedente. Sono soprattutto i Con il passare del tempo si sono viste variare sensibilmente le tipologie degli assistiti familiari dei nuovi ospiti che, non avendo mai potuto accedere alla struttura e quindi ma non è cambiato il bisogno di assistenza, di amicizia, di relazione dei nostri ospiti. valutare personalmente la qualità del servizio, hanno preferito non procedere nella A questo bisogno ha corrisposto un impegno di gratuità di tanti che hanno messo a compilazione. A coloro i quali hanno deciso di proseguire ugualmente è stato chiesto disposizione tempo, doti umane e capacità professionali. di comunicarci, tramite un voto finale, il loro grado di soddisfazione. Esprima con un voto finale (da 1 a 10) il grado di soddisfazione relativa alla degenza Il servizio dei volontari purtroppo è stato sospeso durante la Pandemia. del Suo familiare presso questa struttura. Per chi desidera, anche oggi, dare il proprio contributo, esistono diverse possibilità 85% di volontariato: o attività di animazione: attività espressive, musicali e giochi; o accompagnamento a momenti significativi: S. Messa domenicale, gite, vacanze al mare; o relazione interpersonale; o aiuto nell’alimentazione. Il servizio di coordinamento dei volontari presenti in Fondazione si impegna ad accogliere, rispettare la disponibilità di singole persone o gruppi che volessero dare Per il 2020 inoltre sono state proposte alcune domande aggiuntive relative alle attività tempo ed energia e coinvolgerli della quotidianità di questa realtà. Tale collaborazione erogate durante l’emergenza Covid-19. entra in un quadro di servizio agli ospiti sempre più adeguato, personalizzato e mirato al bisogno delle persone assistite. PROGETTO MUSICOTERAPIA La musicoterapia ha lo scopo di favorire la relazione interpersonale, l’espressione delle emozioni e l’autostima. Obiettivo è quello di migliorare la qualità della vita, rivitalizzare l’umore, ridurre IL SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE l’aggressività e i disturbi comportamentali correlati alle patologie dementigene, Si tratta di un’esperienza formativa e retribuita rivolta ai giovani che intendono inoltre permette di mantenere e rinforzare la comunicazione verbale e non valorizzare le proprie conoscenze approcciandosi al mondo dell’assistenza alle verbale. persone fragili acquisendo nuove capacità, spendibili un domani nel mondo del Tale attività, durante tutto il 2020 è stata svolta in collegamento da remoto e, lavoro. da quando le norme lo consentivano, in presenza. 32 33
2020 BILANCIO 2020 Molto insoddisfatto/a Insoddisfatto/a Soddisfatto/a Molto soddisfatto/a Preferisco non specificarlo Descrizione Importo Esercizio 2020 STATO PATRIMONIALE ATTIVO Qual è il livello di soddisfazione in merito all’utilizzo dei canali informativi da parte della TOTALE IMMOBILIZZAZIONI 11.684.974,00 Fondazione: TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE 2.530.684,00 30 TOTALE RATEI E RISCONTI ATTIVI 11.104,00 TOTALE ATTIVO 14.226.762,00 STATO PATRIMONIALE PASSIVO TOTALE PATRIMONIO NETTO 10.498.567,00 TOTALE FONDI PER RISCHI E ONERI 104.668,00 TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO 139.650,00 TOTALE DEBITI 3.443.242,00 TOTALE RATEI E RISCONTI PASSIVI 40.636,00 TOTALE PASSIVO 14.226.762,00 Nel periodo in cui è stato possibile effettuare gli incontri tra familiari ed ospiti (fase: 2 fine giugno - metà ottobre) qual è stato il suo livello di soddisfazione in merito a: CONTO ECONOMICO 30 TOTALE VALORE DELLA PRODUZIONE 6.407.364,00 TOTALE COSTI DELLA PRODUZIONE 6.458.925,00 TOTALE PROVENTI E ONERI FINANZIARI 10.524,00 IMPOSTE SUL REDDITO DELL’ ESERCIZIO 4.101,00 UTILE (PERDITE) DELL’ESERCIZIO 66.187,00 34 35
Il 2020 è stato caratterizzato dal Covid-19 che ha bruscamente interrotto la quotidianità di tutti i giorni fin dai primi mesi dell’anno. Allo smarrimento delle prime settimane è pian piano seguito da parte di tutti gli operatori e le operatrici e dei vertici, un lento ma continuo percorso di resistenza e poi di resilienza agli eventi, fino all’uscita dall’emergenza. Ci sembra importante fare una narrazione specifica per questi lunghi mesi, raccontando di come la Fondazione è riuscita a superare i momenti di difficoltà e a non perdere la fiducia nei propri mezzi e nel sostegno della Comunità. RIUNIONI COVID CON IL PERSONALE Dal 18/3/2020 al 18/7/2020 sono state organizzate 47 riunioni con il personale che si svolgevano tre volte a settimana. Le riunioni si sono svolte a cavallo del turno di lavoro ed erano a libera partecipazione da parte degli operatori. Gli incontri erano dedicati sia al doveroso passaggio di informazioni al personale, sia, e soprattutto, a creare un momento di sostegno e condivisione con tutti i presenti rispetto alle fatiche e delle paure legate all’imperversare della pandemia e amplificate dall’isolamento vissuto fuori e dentro il luogo di lavoro. APPENDICE La Fondazione ha messo a disposizione dei dipendenti uno sportello di ascolto gratuito con Psicologi al quale si poteva accedere gratuitamente grazie all’Associazione Jonas di Brescia. COVID-19 La presenza media è stata di circa 20 operatori ad incontro. Il tempo complessivamente dedicato alle riunioni è stato di circa 70 ore. 36 37
LA RIPRESA I VIDEO-MESSAGGI DELLE VISITE DELLA PRESIDENTE AI FAMILIARI Dal mese di Giugno 2020 e fino a Settembre dello stesso anno, grazie all’allentamento della pandemia, Data la situazione di totale isolamento delle RSA dalle famiglie e le inquietanti notizie provenienti dai è stato parzialmente possibile riaprire le porte ai familiari per poter vedere di persona il proprio caro. mass-media, è parso fin da subito molto importante costruire e mantenere con i familiari un rapporto Le visite si sono svolte in sicurezza ovvero su appuntamento e seduti al tavolo con un plexiglas trasparente e costruttivo. trasparente tra i familiari e l’ospite sia in salone che in portineria. Dal Marzo al Luglio 2020, ogni domenica, i familiari dei residenti sono stati raggiunti da un videomessaggio Le visite protette nel periodo considerato sono state 1181 per un totale di circa 90 visite la in cui venivano informati dalla Presidente sia della situazione interna che dell’evoluzione del quadro in settimana. generale, condividendo con loro sia le buone che le cattive notizie. I messaggi hanno accompagnato i familiari per ben 15 domeniche e si sono rivelati una delle iniziative più apprezzate. Ph. Nicola Zambelli 38 39
DECEDUTI I DISPOSITIVI E GUARITI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE Come per tutte le RSA il 2020 ha visto un’impennata del numero dei decessi annui dovuti al Covid-19. I cd. DPI ed il loro reperimento hanno rappresentato da subito un enorme problema da risolvere per Possiamo tuttavia dire che il numero degli ospiti contagiati nella nostra realtà è stato contenuto. tutte le strutture e gli ospedali. Grazie all’impegno profuso a tutti i livelli, tra le non poche preoccupazioni, la Fondazione è riuscita a garantire a tutti i lavoratori una fornitura costante adeguata di DPI durante Dei 32 ospiti contagiati, 17 sono guariti dal Covid e 15 purtroppo sono deceduti. Fra questi ultimi tutta la pandemia, anche grazie alle donazioni pervenute dall’Associazione “AiutAMObrescia” ed alle sono da annoverare 5 Ospiti deceduti prima che fosse possibile eseguire i tamponi diagnostici. Il forniture successivamente intervenute da parte di ATS. decesso è quindi da “sospetto Covid” non avendone la certezza. Si conferma anche nella nostra esperienza il tasso di letalità del 50% rilevato per le nostre classi di età. Particolarmente impegnativa durante l’estate è stata la gestione dei camici in TNT: per sopperire alla L’andamento complessivo dei decessi nel 2020, fatto salvo per i mesi di marzo e aprile, è rimasto in carenza si è improvvisata una lavanderia interna che consentisse la loro igienizzazione e il riuso. linea con l’anno precedente, come si evince da questo specchietto. Dal confronto sui DPI acquistati e regalati nel 2019 e 2020 emergono i seguenti dati: N° OSPITI DECEDUTI DPI 2019 2020 gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio tot Copri-scarpa 100 8.900 2019 7 2 3 5 4 4 3 28 Camici in TNT 100 16.700 2020 0 2 6 12 5 4 7 36 Cuffie 17.900 18.100 Guanti 507.000 620.000 Mascherine chirurgiche 200 16.700 Mascherine FFP2 0 9.000 Occhiali prot./Visiera 10 50 Rif. Speciali smaltati (in cartoni) 161 495 40 41
APPENDICE COVID-19 IL PROGETTO TERMINALITÀ La pandemia nelle Rsa ha significato troncare improvvisamente le relazioni degli ospiti con i loro famigliari, Questo percorso, denominato “Progetto terminalità” è stato documentato grazie alla collaborazione con purtroppo anche durante il momento del fine vita. Nicola Zambelli, un fotografo professionista che ha artisticamente immortalato in alcune immagini questi momenti delicatassimi e profondi. Questo ci ha imposto di dover individuare nuove modalità per affrontare questo doloroso passaggio Le foto sono state oggetto di una mostra presentata a Carme Brescia dal titolo “What makes us weaker senza il conforto, la vicinanza ed i rituali di congedo dei loro cari. Come operatori ci siamo inventati, make us closer”. metaforicamente, pratiche e strumenti per permettere la condivisione del trapasso con il proprio caro attraverso la nostra mediazione che ha permesso di tessere un filo invisibile ma reale per alleviare la sofferenza e la solitudine delle famiglie. Abbiamo consentito che nel corso delle visite, seppur a distanza, i familiari potessero rivolgersi al loro anziano usando nomignoli o vezzeggiativi privati ed utilizzando la mediazione corporea di noi operatori per il gesto fisico di una carezza divenendo così prolungamento affettivo del familiare stesso: come se fossero loro ad accarezzarlo, mettendo così in sintonia la loro voce ed il nostro gesto. Ad alcuni familiari abbiamo chiesto di portare un oggetto simbolico che potesse essere collocato accanto al morente, come un foulard impregnato del profumo abituale del parente che potesse consentire ai morituri una percezione di vicinanza, per non sentirsi abbandonati. Sono state fatte diverse videochiamate di sera, lasciando il telefono accanto all’orecchio dell’ospite per permettere al parente di dare la buona notte, congedarsi dalla giornata e dalla sofferenza della malattia. Abbiamo chiesto di portare un oggetto “transazionale” da mettere accanto alla salma per alleviare quella sofferenza causata dalla privazione del congedo ed esorcizzare i sentimenti di colpa che affioravano nelle famiglie. Ph. Nicola Zambelli Abbiamo consegnato ai parenti degli ospiti deceduti una “Scatola dei ricordi”: oggetti personali che permettessero di vivere il dolore del lutto, riconoscendo alla persona persa un diverso ruolo sul piano emotivo, passaggio necessario per cominciare a convivere serenamente con il ricordo. Gli Ospiti seguiti da questo progetto sono stati 17. 42 43
APPENDICE COVID-19 PARTECIPAZIONE ALLA RICERCA Durante la pandemia la Fondazione ha sempre cercato di dare il proprio contributo a tutte le azioni A completamento di tale bilancio riportiamo che volevano di gettare uno sguardo oltre la situazione contingente, verso il futuro. alcune riflessioni su esperienze vissute durante il periodo Covid: inizieremo con la Nonostante la preoccupazione e la fatica ha aderito con entusiasmo Al Progetto “Sierologia in storia di un utente del CDI e di un’ospite RSA” promossa dall’Università di Brescia, Dip. di Medicina Molecolare e Traslazionale, attraverso la della RSA e termineremo con un articolo Ph. Nicola Zambelli ricercatrice Prof. Eleonora Marchina. pubblicato nel saggio Le Cento giornate di Brescia (Domenico Simeone, Angelo Tra Aprile e Maggio 2020 si è provveduto quindi ad effettuare un test sierologico di screening agli Bianchetti, Renzo Rozzini, 2021). operatori sanitari e agli ospiti prelievo mediante digito-puntura per rilevare anticorpi IgG ed IgM contro il virus Covid-19. Hanno aderito, tra ospiti ed operatori, circa 130 persone. ONCOVID19: 85 GIORNI PER... Raccontare, ricordare, per ricominciare. L’articolo è stato pubblicato recentemente su Frontiers in Public Healt, rivista che presenta YOUNG CARITAS BRESCIA ha dato la possibilità a giovani di raccontare l’esperienza vissuta durante il primo ricerche al fine di diffondere e comunicare conoscenze scientifiche e scoperte di impatto a lockdown al fine di rileggerne i vissuti guardando ai gesti di tenerezza, di cura, di prossimità, di solidarietà che ricercatori, accademici, medici, responsabili politici e al pubblico. li hanno visti protagonisti. Anche Casa di Industria ha deciso di parteciparvi. (Brief Research Report, June 2021, Volume 9, Article 649524). 44 45
APPENDICE COVID-19 “Ero infermiera: avrei tanto voluto aiutare”. La signora Francesca di Brescia, 91enne, ospite di una residenza per anziani, avrebbe voluto essere in ospedale, assieme ai suoi ex colleghi, come infermiera volontaria: “Se non fossi stata in queste condizioni, ci sarei proprio andata”. Alcuni insegnamenti: la voglia di vivere (e la generosità che spesso la connota) non ha età. Inoltre, le professioni di aiuto, quando sono profondamente vissute, caratterizzano ogni periodo dell’esistenza della persona, che non vorrebbe mai cancellare il proprio stile di servizio generoso. Infine, una considerazione positiva sulla residenza che ospita la signora Francesca; infatti, dopo 4 anni di vita in quell’ambiente, la signora ha ancora conservato vitalità e voglia di futuro. Marco Trabucchi (AIP - Associazione Italiana di Psicogeriatria) 46 47
APPENDICE COVID-19 Saggio pubblicato in “Le 100 giornate di Brescia – Il Covid-19 e la città”, a cura di D. Simeone, A. Bianchetti, R. Rozzini (eds); Morcelliana – Brescia, 2021 Le Rsa fra luci ed ombre. È difficile dare un’immagine complessiva delle Rsa: solo l’Istat fornisce un quadro numerico e neppure corredato da indicatori relativi alla qualità dei servizi erogati. L’indagine più recente è del 2016, a cui aggiungere che l’ultimo disegno sull’assistenza agli anziani risale al 1992, ritardi che suggeriscono una L’ESPERIENZA scarsa attenzione da parte delle autorità nazionali e regionali ai temi non solo delle risorse per la non autosufficienza ma anche ai modelli di servizi per l’invecchiamento. DELLE RSA Nella recente indagine del Politecnico2, si legge che nel 2016 in Italia le strutture residenziali erano 12.500 con 285.000 ricoverati over 65, pari circa al 2,1% della popolazione totale over 65. L’offerta Elisabetta Donati* e Lidia Tosi** è fortemente differenziata nelle regioni, con il Nord che copre il 3% ed il Mezzogiorno neppure l’1%; RSA: come le avevamo lasciate prima del Covid? in ogni caso il tasso di copertura è Il tema invecchiamento, nonostante il trend demografico, è rimasto intrappolato in Italia nelle micro al di sotto di altri Paesi europei: la vicende familiari, un contesto a “welfare leggero e famiglie pesanti” con la conseguenza di lasciare agire metà rispetto a quello della Spagna, le diseguaglianze sociali, economiche e di genere nel modo in cui si chiude la vita. L’unica vera attenzione un terzo di quello della Germania e nazionale è stata riservata alle contabilità degli istituti previdenziali rendendo palese l’inadeguatezza un quarto di quello della Svezia e a leggere l’invecchiamento come tema di trasformazione complessiva delle nostre società, secondo Olanda. quanto l’Onu disegnò nella conferenza Mondiale di Madrid del 20001. Le strutture sono occupate L’ageing non ha modificato solo gli equilibri di età nella popolazione. Come sottolinea C. Saraceno, da persone molto anziane (in ha modificato anche e soprattutto gli equilibri di età e generazione entro le reti famigliari. Anche senza Lombardia il 79% ha più di 80 anni) e gravemente non autosufficienti (in Lombardia il 94%), così come l’aumento dell’occupazione femminile e l’innalzamento dell’età alla pensione, già il mutamento degli è maggioritaria la presenza di donne che rappresentano i due terzi dei residenti. Di conseguenza il livello equilibri demografici entro le reti famigliari rende insostenibile il modello di cura basato su una prevalente dell’offerta è fortemente sanitarizzato (soprattutto in Lombardia). responsabilità familiare femminile. Nell’immaginario diffuso rimane invece forte l’idea che le RSA siano una risposta alla solitudine o ad altre ragioni che impediscono alla persona anziana di continuare a vivere nella propria casa, magari Le Residenze sanitarie assistenziali, oggi note nella pubblica opinione con la sigla di Rsa, si collocano colpevolizzando figli e coniugi di “abbandono dei vecchi”, quando invece la popolazione largamente in questo scenario e sono a loro volta frutto di trasformazioni avviate una trentina di anni fa, che le maggioritaria sono ospiti nelle classi SOSIA 1-43 per le quali l’assistenza appropriata si sposta verso rendono da sempre poco gradite ma, insieme agli ospedali, uno dei servizi più strutturati dell’offerta l’ambito delle cure palliative (Giunco, 2016). per le persone anziane nelle fasi più difficili della loro esistenza (Giunco, 2016). Le conseguenze della pandemia nelle Rsa, seppure numericamente ancora poco attendibili, illuminano alcuni aspetti del delicato crinale in cui queste strutture operano da anni, fra esigenze sempre più diffuse, mancanze di alternative e rappresentazioni ambivalenti dei loro servizi. 2 M. Arlotti, C. Ranci, Un’emergenza nell’emergenza. Cosa è accaduto alle case di riposo del nostro paese? Laboratorio di Politiche Sociali, Politecnico di Milano, 2020. 3 Una presenza così elevata di tali caratteristiche, specie negli utenti lombardi, può essere spiegata anche dal fatto che il sistema SOSIA di remunerazione della quota sanitaria regionale, fraziona il contributo in otto classi collegandolo alla gravità secondo dei parametri valutati dal sistema stesso. Ciò ha indotto le RSA, per rimpinguare le ridotte entrate, ad accogliere utenti al livello massimo di non autosufficienza, finendo per assumere il profilo di strutture sanitarie per lungodegenza a media o elevata intensità sanitaria. Inoltre, la Regione ha offerto alle RSA la possibilità di accreditarsi 1 UN, Division for Society Policy and Development, Towards a Society for all Ages, 1998. per accogliere utenti ad elevata fragilità (SV, SLA) offrendo loro una tariffa giornaliera elevata. 48 49
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