Le opportunità per le PMI nel Fondo europeo per la difesa
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© Unione europea, 2018 Fotografie: © Shutterstock Fotografie pag. 13: © Antycip Simulation 2018 Riutilizzo autorizzato con citazione della fonte. La politica della Commissione europea in materia di riutilizzo si basa sulla decisione 2011/833/UE (GU L 330 del 14.12.2011, pag. 39). Per utilizzare o riprodurre foto o altro materiale libero da copyright dell’UE, occorre l’autorizzazione diretta del titolare del copyright.
Indice Il Fondo europeo per la difesa – Affrontare le sfide 4 Il funzionamento del Fondo europeo per la difesa 6 Finanziamenti per la ricerca 8 Il programma di lavoro 2018 sull’Azione preparatoria per la ricerca nel settore della difesa 10 Candidarsi ai finanziamenti nell’ambito dell’Azione preparatoria per la ricerca nel settore della difesa 10 Caso di studio: La PMI si prepara per il progetto multipartner 12 Sviluppare le capacità di difesa 16 Le PMI nel Programma europeo di sviluppo del settore industriale della difesa 16 Maggiori informazioni 18
Il Fondo europeo per la difesa – Affrontare le sfide Le esigenze di difesa e sicurezza dell’Europa sono influenzate da un contesto geopolitico mutevole. L’instabilità nelle regioni limitrofe e le minacce emergenti quali gli attacchi informatici o ibridi impongono un approccio nuovo. In risposta a tali sviluppi e con l’intento di garantire una maggiore protezione ai cittadini, nel 2017 i leader dei 27 Stati membri dell’UE, nonché il Consiglio europeo, il Parlamento europeo e la Commissione europea hanno dichiarato congiun tamente la determinazione ad accrescere il proprio contributo alla sicurezza e alla difesa collettive. In tale contesto la Commissione ha istituito il Fondo Europeo per la Difesa (FED) per incoraggiare la collaborazione degli Stati membri nel settore della difesa. Il Fondo comprende due sezioni. La prima offre finanziamenti per progetti di ricerca in collaborazione nell’ambito delle tecnologie e dei prodotti per la difesa allo scopo di fornire tecnologie all’avanguardia alle forze armate. I progetti sono interamente finanziati dall’UE. La seconda sezione cofinanzia progetti di sviluppo collaborativi, integrando i contributi nazionali. Oltre a rafforzare l’autonomia strategica dell’UE, si prevede che il FED accrescerà la competitività e la capacità di innovazione dell’industria della difesa europea. Il FED sarà in prima linea nello sviluppo di tecnologie e attrezzature all’avanguardia in grado di soddisfare le esigenze attuali e future dell’Europa. Per conseguire tali obiettivi, il Fondo si propone di sostenere la collaborazione e le partnership industriali in tutta Europa. Sono vivamente incoraggiate a partecipare al FED sia le piccole e medie imprese (PMI) che vantano una consolidata esperienza nel settore della difesa sia quelle che ne sono ancora sprovviste. La capacità di innovazione delle piccole e medie imprese impegnate nello sviluppo di nuovi prodotti e servizi sarà decisiva per il successo dei progetti del FED, a prescindere dalla loro esperienza nel campo. Le PMI attive nei più disparati settori, dall’aerospaziale al tessile e dal chimico all’elettronico, potranno apportare il proprio contributo. 4
Le PMI che partecipano al FED possono contare su benefici di diverso tipo. La maggior parte dei progetti richiederà loro di impegnarsi in un lavoro continuo e prolungato. Le PMI conosceranno nuovi partner del settore pubblico e privato, con conseguenti opportunità di networking e la possibilità di sviluppare rapporti di lavoro che andranno al di là di un singolo progetto. Mentre il FED cercherà di creare innovazione nel settore della difesa, le PMI contribuiranno allo sviluppo di tecnologie all’avanguardia e i risultati raggiunti potranno poi essere utilizzati per lo sviluppo di nuovi prodotti per altri clienti. Questa brochure si propone di far conoscere il FED e le opportunità offerte alle PMI, in particolare nei settori dedicati al finanziamento di progetti di ricerca nell’ambito della difesa europea, dove il lavoro è già in corso. La brochure, inoltre, presenta un nuovo programma industriale che finanzierà lo sviluppo di attrezzature e tecnologie innovative per il futuro della difesa in Europa. 5
Il funzionamento del Fondo europeo per la difesa Lanciato a giugno 2017, il FED finanzia i progetti in base a un approccio in due fasi. In un primo periodo di prova, che durerà dal 2017 al 2020, i progetti di ricerca in collaborazione sono supportati nell’ambito del programma Azione preparatoria per la ricerca nel settore della difesa (PADR), che dal 2017 al 2019 dispone di un budget di 90 milioni di EUR. Per lo sviluppo di attrezzature e tecnologie, il Programma europeo di sviluppo del settore industriale della difesa (EDIDP) opererà con un budget di 500 milioni di EUR per il periodo 2019-2020. Per il periodo 2021-2027, la Commissione ha proposto un budget di 13 miliardi di EUR, di cui 4,1 destinati ai progetti di ricerca e 8,9 ai progetti di sviluppo delle capacità di difesa. Il Parlamento europeo e il Consiglio decideranno su tale proposta nei prossimi mesi. Il FED si propone di coordinare, integrare e potenziare gli investimenti nazionali per ricerca e sviluppo nel settore della difesa. Il Fondo si propone altresì di aiutare gli Stati membri nel conseguimento di una maggiore efficienza delle spese riducendo la duplicazione di progetti. Mettere in comune le risorse contribuirà a spendere meglio le risorse finanziarie e stimolerà lo sviluppo di tecnologie e capacità i cui costi sono eccessivamente elevati per essere sostenuti dagli Stati membri singolarmente. Il Fondo finanzia progetti collaborativi a livello europeo e transfrontalieri, attraverso bandi per la presentazione di proposte sulla base di priorità stabilite con gli Stati membri. Possono partecipare le PMI e le imprese più grandi, i ministeri della difesa, gli istituti di ricerca e le università. Per essere finanziati dal FED i progetti devono prevedere la partecipazione di almeno tre organizzazioni situate in tre diversi Stati membri . Tuttavia i progetti coinvolgeranno verosimilmente grandi consorzi, dal momento che è fondamentale dimostrare di essere in grado di collaborare nei programmi di difesa. Un progetto in corso interessa 42 partner provenienti da 15 Paesi dell’UE, di cui 16 sono grandi imprese industriali, 14 PMI, 7 università e istituti di ricerca e 5 ministeri della difesa. 6
Lo sviluppo di attrezzature e tecnologie all’avanguardia per la difesa non è semplice e richiede un impegno a lungo termine. Il Fondo è stato strutturato in modo da sostenere l’intero ciclo di vita di ricerca e sviluppo. Oltre a finanziare i progetti di ricerca, il Fondo garantirà ai risultati la migliore opportunità di realizzazione sostenendo lo sviluppo e il collaudo di prototipi. Ad esempio, uno dei primi progetti del FED sta conducendo ricerche per migliorare le dotazioni antiproiettile dei militari. Il risultato finale potrebbe essere utilizzato da diverse forze armate in tutto il continente. Infine, la Commissione europea sta sviluppando una serie di strumenti finanziari che potrebbe comprendere la consulenza in materia di accordi finanziari per il risparmio sui costi, la fornitura di modelli per la stesura di condizioni e accordi, nonché la consulenza per gli assetti proprietari a sostegno degli Stati membri che desiderino acquistare congiuntamente attrezzature o tecnologie sviluppate. a Sviluppo Fines ricerc tra cap ra aci inest tà F € 500 milioni Ricerca cofinanziati Acquisizione da UE e Stati membri fino al 2020 Bilancio UE € 90 milioni fino al 2020 € 8,9 miliardi cofinanziati da UE e Strumenti Stati membri finanziari per il 2021-2027 (bilancio Stati Bilancio UE membri) € 4,1 miliardi per il 2021-2027 Fondo europeo per la difesa € 13 miliardi per il periodo 2021-2027 7
Finanziamenti per la ricerca Attraverso l’Azione preparatoria per la ricerca nel settore della difesa (PADR), il FED offre finanziamenti per intero a favore di progetti di ricerca collaborativi nel settore delle tecnologie e dei prodotti per la difesa. L’attenzione è incentrata sull’innovazione in una serie di settori che spaziano dall’elettronica all’abbigliamento fino alla codifica di software e alla robotica. Il consorzio PYTHIA1 è stato il primo a ricevere un finanziamento nell’ambito della PADR per un progetto impegnato a identificare le tendenze chiave nelle tecnologie per la difesa. Gli altri quattro progetti PADR che hanno ricevuto un finanziamento nel primo anno sono: Ocean2020 2, che si propone di sviluppare la cooperazione di sistemi con e senza equipaggio per una più efficiente sorveglianza marittima; ACAMSII, che sta sviluppando tute mimetiche adattive; Vestlife, che sta sviluppando abbigliamento antiproiettile ultraleggero, e Gossra 3, il cui obiettivo è migliorare la compatibilità di elementi di sistemi complessi indossati dai militari, quali sensori o occhiali a maschera digitali. Il progetto Vestlife4 studia un abbigliamento antiproiettile ultraleggero e modulare. L’obiettivo di questo progetto da 2,4 milioni di EUR è lo sviluppo di un abbigliamento che offra una difesa efficace e sia al tempo stesso leggero, flessibile e confortevole. Guidato dalla Asociacion De Investigacion De La Industria Textil (AITEX), il consorzio comprende altri cinque partecipanti provenienti da cinque Paesi, tra cui istituti di ricerca e società specializzate in tecnologie dei materiali. ACAMSII5 sta sviluppando tute mimetiche adattive. Il progetto da 2,6 milioni di EUR coinvolge sette partner di sei Paesi. Il consorzio è guidato dall’istituto di ricerca svedese Totalforsvarets Forskningsinstitut (FOI) e comprende centri di ricerca e società esperte nel settore tessile, delle tecnologie aerospaziali e dei sistemi di difesa. ACAMSII si propone l’integrazione di tecnologie antisensore nell’abbigliamento mimetico dei militari per proteggerli da sensori che funzionano a diverse lunghezze d’onda, rendendone più difficile la rilevazione da parte sia dei dispositivi a raggi infrarossi termici e onde corte sia dei radar. Riducendo la capacità di rilevare la loro posizione, i militari saranno più protetti in caso di scontri. Durante lo sviluppo del nuovo kit, il team del progetto lavorerà in stretta collaborazione con gli utenti finali militari. 1 http://pythia-project.eng.it/about-the-project 2 https://www.eda.europa.eu/docs/default-source/projects/padr-ocean2020-projectweb_2018-05.pdf 3 https://www.eda.europa.eu/docs/default-source/projects/padr-gossra-projectweb_v2.pdf 4 http://vestlife-project.eu 8 5 https://www.eda.europa.eu/docs/default-source/projects/padr-acamsii-projectweb-final.pdf
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Il programma di lavoro 2018 sull’Azione preparatoria per la ricerca nel settore della difesa Il programma di lavoro 2018 per la ricerca nel settore della difesa, per il quale si invita a presentare delle proposte, prevede: > Tecnologie di progettazione elettronica per applicazioni nel settore della difesa > Ricerche su un effettore laser ad alta potenza > Prospettiva strategica e tecnologica per affrontare questioni critiche in tema di difesa La sottoscrizione dei finanziamenti per i progetti 2018 è prevista entro la fine dell’anno. A inizio 2019 è prevista, inoltre, la pubblicazione del prossimo programma di lavoro PADR e degli inviti a presentare proposte. Candidarsi ai finanziamenti nell’ambito dell’Azione preparatoria per la ricerca nel settore della difesa Informazioni aggiornate sul programma di lavoro PADR 6 e gli inviti a presentare proposte sono consultabili sul Portale dei partecipanti Ricerca e Innovazione della Commissione europea. Sullo stesso portale sono pubblicate, inoltre, informazioni complete su come candidarsi ai finanziamenti, gestire un progetto e chiedere assistenza. La Commissione ha delegato la gestione e l’attuazione degli inviti all’Agenzia europea per la difesa (AED), sul cui sito Web sono pubblicate informazioni sugli eventi di matchmaking. Le PMI possono inviare domande sulla PADR attraverso la pagina «Questions about EDF» 7 (Domande sul FED) del sito Web della Rete europea delle regioni per la difesa. Tale sito fornisce informazioni aggiornate sul FED e su come la Rete riunisce regioni e cluster per accedere ai finanziamenti dell’UE. In alternativa è possibile accedere a informazioni sugli inviti del FED tramite l’Enterprise Europe Network. Le PMI possono rivolgersi al rispettivo gruppo di settore oppure al gruppo per le tecnologie aeronautiche, spaziali e dual-use. 6 https://www.eda.europa.eu/what-we-do/activities/activities-search/preparatory-action-for-defence-research 10 7 https://www.endr.eu/question-about-edf
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La PMI si prepara per il progetto multipartner Caso di studio Antycip Simulation SAS è una delle sette PMI che lavorano al progetto PADR OCEAN2020 8, che si propone di migliorare la sorveglianza marittima e l’efficacia delle missioni militari in mare. La società fornisce software e applicazioni di simulazione virtuale, nonché sistemi di proiezione e visualizzazione. La sua funzione è aiutare a simulare e collaudare le applicazioni e le piattaforme prima del loro sviluppo nel «mondo reale». «L’uso della simulazione al computer è importantissimo in un progetto tanto grande e complesso, che deve collaudare e integrare molti elementi diversi», spiega Frank Reynolds, Direttore marketing europeo di Antycip Simulation. Secondo Reynolds, iniziative su ampia scala quali OCEAN2020 offrono alle PMI opportunità straordinarie. «I grandi progetti che coinvolgono svariati partner hanno catene di approvvigionamento complesse che non di rado richiedono la competenza specifica di imprese più piccole; la specializzazione può essere estrema, ma i contributi possono provenire spesso da imprese piccolissime». Sebbene per alcune PMI l’idea di lavorare a un grande progetto possa inizialmente risultare scoraggiante, i benefici che esse possono trarre sono numerosi purché siano in grado di impegnare le proprie risorse ed essere sufficientemente flessibili da adattarsi a cambiamenti di bilancio e programmi di lavoro. «I grandi progetti possono impiegare un po’ di tempo per mettersi in moto, ma l’aspetto positivo è che spesso sono a lungo termine, ad esempio OCEAN2020 durerà tre anni», afferma Reynolds. «Una circostanza molto favorevole per la pianificazione aziendale e il registro delle ordinazioni, in quanto per la durata del progetto si dispone di un flusso di reddito». 8 https://www.eda.europa.eu/docs/default-source/projects/padr-ocean2020-projectweb_2018-05.pdf 12
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Lavorare in grandi consorzi, inoltre, può offrire alle PMI benefici più intangibili. La varietà e il numero di organizzazioni coinvolte crea come logica conseguenza svariate opportunità di networking. Le imprese possono venire a conoscenza dai partner di progetto di future gare di appalto e di altre opportunità di business. In aggiunta, la buona riuscita di un progetto accresce la reputazione di tutti i partecipanti. Oltre a ciò il duro lavoro e l’impegno richiesti per lavorare a grandi progetti possono contribuire all’innovazione e al miglioramento delle imprese più piccole. «Le conoscenze acquisite lavorando a specifiche esigenze di OCEAN2020 saranno utilizzate per nuovi prodotti e servizi che potremo poi immettere sul mercato», aggiunge Reynolds. 14
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Sviluppare le capacità di difesa Secondo le previsioni il Programma europeo di sviluppo del settore industriale della difesa (EDIDP) diventerà operativo con il lancio dei primi inviti a presentare proposte a inizio 2019. Il programma è stato pensato per favorire la competitività, l’efficienza e la capacità di innovazione dell’industria della difesa europea, per sostenere e valorizzare la cooperazione tra le imprese e gli Stati membri dell’UE nello sviluppo delle tecnologie per la difesa e per incoraggiare un migliore sfruttamento della ricerca in materia di difesa. I settori che potrebbero attrarre il sostegno dell’EDIDP comprendono: studi di fattibilità; progettazione e collaudo di prodotti; sviluppo di prototipi di attrezzature e tecnologie; qualificazione e certificazione. I finanziamenti saranno resi disponibili attraverso il cofinanziamento. Il programma coprirà il 20 % dei costi della prototipizzazione; mentre i costi per gli studi di fattibilità, la progettazione, il collaudo, la qualificazione e la certificazione potrebbero essere coperti fino al 100 % dal programma. È previsto, inoltre, un contributo forfettario del 25 % per i costi indiretti. Le PMI nel Programma europeo di sviluppo del settore industriale della difesa Il FED si pone tra i principali obiettivi la promozione della partecipazione transfrontaliera delle PMI. Il Fondo favorirà le proposte di progetti dei consorzi in cui facciano parte le PMI e in loro presenza saranno riconosciuti finanziamenti in percentuali maggiori. Inoltre, almeno il 10 % del bilancio del programma avvantaggerà la partecipazione transfrontaliera delle PMI. L’EDIDP seguirà un programma di lavoro con settori definiti sulla base delle indicazioni degli Stati membri e una categoria di progetto sarà riservata alle PMI. Il programma di lavoro dell’EDIDP sarà lanciato entro la fine del 2018, tuttavia le PMI possono già rivolgersi ai rispettivi ministeri della difesa per manifestare il proprio interesse. 16
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Maggiori informazioni Informazioni della DG Crescita sulla politica europea sul settore industriale della difesa: ec.europa.eu/growth/sectors/defence/industrial-policy_it Fondo europeo per la difesa - Domande frequenti: europa.eu/rapid/press-release_MEMO-17-1476_en.htm Rete europea delle regioni per la difesa: www.endr.eu/ Portale dei partecipanti Ricerca e Innovazione della Commissione europea: ec.europa.eu/research/participants/portal/desktop/en/home.html European Funding Gateway dell’AED: eda.europa.eu/what-we-do/our-current-priorities/eu-funding-gateway Enterprise Europe Network: een.ec.europa.eu/ Referenti locali dell’Enterprise Europe Network: een.ec.europa.eu/about/branches Regolamento sull’EDIDP dell’UE: eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/ALL/?uri=CELEX:32018R1092 18
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