Il dolore acuto: eziologia, fisiopatologia e trattamento - U.O. Anestesia e Rianimazione e Terapia del dolore dott. Michele Naclerio - AHMIS
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Il dolore acuto: eziologia, fisiopatologia e trattamento U.O. Anestesia e Rianimazione e Terapia del dolore dott. Michele Naclerio
La International Association for the Study of Pain (IASP) ha definito cronico il dolore che persiste al di la del tempo richiesto per una normale guarigione.
Spesso il Dolore Cronico è un Dolore Acuto Persistente Dolore persistente Il dolore acuto che diventa PERSISTENTE per un fattore di tempo. Il dolore persiste perchè persistono le afferenze nocicettive Il dolore si associa a segni di ipersensibilità spinale (plasticità funzionale) che regredisce con la soppressione completa delle afferenze
1. DOLORE ACUTO 2. DOLORE ACUTO PERSITENTE 3. DOLORE CRONICO La cronicità a causa di meccanismi patogenetici sviluppatisi nel sistema nervoso centrale non ancora conosciuti. AVULSIONE DI C5-T1 Dolore spontaneo (mai evocato) all’avambraccio e alla mano sia in forma di bruciore che di morsa in una zona completamente addormentata (anestesia dolorosa)
OMS Il trattamento del dolore non può prescindere dalla comprensione del meccanismo fisiopatologico che lo genera
DOLORE E NOCICEZIONE La IASP (International Association for the Study of Pain - 1986) definisce il dolore come “un'esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole associata a danno tissutale, in atto o potenziale, o descritta in termini di danno.
TRASDUZIONE meccanismo attraverso il quale uno stimolo nocivo viene convertito, a livello delle specifiche terminazioni nervose sensitive o nocicettori, in attività elettrica. TRASMISSIONE meccanismo neurologico attraverso il quale l’impulso elettrico raggiunge il cervello via nervi sensitivi(periferia- midollo), rete di neuroni di connessione(midollo-tronco encefalo- talamo) e via talamo corticale. MODULAZIONE segnale doloroso può essere modificato, in amplificazione o inibizione, a vari livelli del circuito algico . Viene attivato dallo stesso input doloroso, da sostanze endogene, stress , processi cognitivi, da farmaci e tecniche antalgiche. PERCEZIONE processo finale attraverso il quale trasduzione,trasmissione e modulazione interagiscono per creare l’esperienza finale soggettiva ed emotiva del dolore.
NOCICETTORI I recettori del dolore sono chiamati anche nocicettori ed hanno le seguenti caratteristiche: • a) sono strutture istologicamente non identificabili, sono terminazioni nervose libere • b) sono recettori ad alta soglia, infatti solo stimoli di forte intensità sono in grado di attivarli. I recettori del dolore possono essere distinti in: nocicettori cutanei, muscolari e viscerali.
NOCICETTORI Nocicettori cutanei. • Unimodali: eccitati solo da stimoli meccanici di alta intensità (fibre piccole mieliniche A delta e amieliniche C): campo recettoriale molto piccolo. • Polimodali : eccitati da stimolazioni meccaniche, termiche e/o chimiche (ad es. soluzioni ipertoniche di NaCl o KCl, sostanze endogene quali la 5-idrossitriptamina o serotonina, le prostaglandine o altro) (fibre piccole mieliniche A delta e amieliniche C) : soglia è elevata ed hanno un campo recettoriale piuttosto ampio. Nocicettori muscolari. • Parte sono eccitati solo da una pressione violenta (recettori per la pressione dolorosa) collegati con fibre mieliniche A. • Parte sono recettori ad alta soglia, sono eccitati solo da una pressione portata direttamente sull'area recettoriale e sono più' facilmente eccitabili se la temperatura del muscolo va incontro a variazioni eccessive. In connessione con fibre amieliniche C (gruppo IV) Nocicettori Delle Articolazioni • campi recettoriali che consistono in piccole aree (spot), che possiedono una soglia di 0.3-22.5 g/mm2, che è più alto di quello dei nocicettori cutanei.
NOCICETTORI VISCERALI •differente proporzione di rapporto tra fibre A di piccolo calibro rispetto alle C, •alta concentrazione di fibre C. (nn. somatici sensitivi il rapporto tra fibre A e C è approssimativamente di 1:4, questo rapporto si riduce a 1:8 - 1:9 a livello viscerale ( Ad :C). •solo il 10% di tutte le fibre che entrano nelle corna posteriori sono fibre di tipo viscerale. •Proprio per questa scarsezza di fibre veloci, il dolore viscerale sarà descritto come "profondo", urente, mal definito e mal localizzabile, accompagnato da un particolare malessere , e differentemente descritto da ciascun paziente. •i nervi di molti visceri decorrono in prossimità di vasi ematici, ricoperti da un ricco plesso di assoni afferenti di piccolo diametro (nocicettivi), non si può dissociare il dolore del viscere da quello vascolare. •questo tipo di dolore provoca una forte reazione riflessa del Sistema Autonomo: nausea, risposta vasomotoria, modificazione della PA e della F.C., forte reazione di allarme
IL NOCICETTORE BOMBARDATO REAGISCE MEDIANTE UNA REGOLAZIONE AUTOCRINA Cute Ganglio della radice posteriore Corna posteriori del midollo sostanze esterne (tumore spinale + cell. Immunitarie) sostanze interne •acetilcolina al nocicettore •ATP •sostanza P •prostaglandinaE •ATP •oppioidi •neuropeptina Y •adenosina •colecistochina •bombesina •glutammina •oppioidi •bradikinina •adenosina •istamina •glutammina •somatostatina •serotonina •IL-1,IL-6,TNF r AUTORECETTORI Liganti Recettori associati ai nocicettori APERTURA DEI CANALI IONICI ATP, neurochinina 1, GABAA,GABAB Neuropeptide Y, acetilcolina Somatostatina Prostaglandina E, colecistochinina Adrenalina Serotonina, bombesina Glutammato Bradichinina, istamina Capsaicina Oppioidi Angiotensina II° Adenosina IL RISULTATO FINALE E’ UNO STATO DI IPERECCITAZIONE E UN RECLUTAMENTO RECETTORIALE: SENSIBILIZZAZIONE PERIFERICA
Fisiologia del dolore il concetto di iperalgesia primaria • Esso inizia con una offesa alle strutture intertegumentali di qualche sistema o organo. • Il danno tissutale provoca la liberazione di sostanze come gli ioni potassio, bradichinina (BK) e serotonina (5-HT) (responsabile delle reazioni di vasodilatazione ed edema, della risposta tripla descritta da Lewis. • La BK provoca l'attivazione dei recettori (meccanici-termici) delle fibre C. • La BK attiva la cascata delle fosfolipasi A2- cicloossigenasi che sintetizza numerosi eicosanoidi (prostaglandine, prostacicline, leucotrieni). • Quindi la BK e gli ioni potassio sono responsabili dell'attivazione recettoriale mentre le prostaglandine prolungano la sensibilizzazione e causano l'abbassamento della soglia del dolore. Questi processi di reclutamento e di sensibilizzazione sia dei nocicettori che delle afferenze primarie va sotto il nome di iperalgesia.
A LIVELLO DEL 2° NEURONE INIZIA UN PROCESSO DI SENSIBILIZZAZIONE CENTRALE (1) “firing” (= iperattività elettrica) della fibra C – dismissione di sostanza P tra le lamine (2) aumentata sintesi di glutammato (3) aumentato rilascio di glutammato che attiva i rec. AMPA e NMDA (4) apertura del canale per il Ca++ (5) entrata del Ca++ e relative conseguenze funzionali: •sintesi di NO sintetasi •produzione di COX2 •aumento produzione di PGE2
L’ENTRATA DEL CA++ PRODUCE UNA CASCATA DI EVENTI Capsaicina Blocco sostanza P PIP1 Gabapentin – recettori Aδ Chiusura dei canali del calcio Oppioidi Iperpolarizzazione Riduzione dei mediatori intersinaptici Potenziamento GABA Ketamina Azione su Toll-like Receptor4 Azione sulle sinapsi attivate FANS – inibizione delle cicloossigenasi Paracetamolo – inibizione delle lipoperossidasi Inibitori gliali: THC Ω3 – risolvine RvD1-RvD3 Azione su recettori CR1-CR2
Le corna dorsali midollari sono sede di sinapsi tra le fibre afferenti primarie e i neuroni di II° ordine non riceve impulsi solo dal sistema nocicettivo ma anche da quello tattile e termico non nocicettivo La stimolazione delle fibre C su i WDR conduce a uno stato di scarica continua, denominata wind up o facilitazione centrale, che serve ad amplificare la trasmissione delle afferenze.
modificazioni biochimico- strutturali come l'espressione del proto-oncogene c-fos, il quale sembra essere un marker dei cambiamenti funzionali prolungati (la sensibilizzazione centrale e il fenomeno del "wind up“)
PERCEZIONE NEURONI DI II ORDINE TRATTO SPINOTALAMICO PARZIALMENTE DECUSSATO (Wide Dynamic Range Neurons) Talamo e sostanza reticolare ascendente Corteccia sensitiva
Vie discendenti di modulazione del dolore • Reynolds (1969) dimostra che la stimolazione elettrica del mesencefalo produce una profonda analgesia. • Stesso effetto se si stimola il grigio periacqueduttale mesencefalico. • Poche fibre proiettano direttamente nel corno posteriore, mentre la maggioranza fa sinapsi nei nuclei del tronco allungato (rostro-ventrale), Nucleo del raphe magno. Questi nuclei poi proiettano nel corno posteriore del midollo spinale. Gli oppiacei possono attivare questo sistema 80-90% delle cellule del raphe magnus che proiettano al midollo spinale cervicale e il 50-80% di quelle che proiettano al tratto lombo-sacrale contengono serotonina. Altre regioni la cui stimolazione provoca analgesia sono: il ponte dorso- laterale, il locus coerulus e il nucleo parabrachiale.
RISPOSTE RIFLESSE SEGMENTARIE Il reclutamento di interneuroni porta all’attivazione di neuroni che hanno connessioni con il corno anteriore e la colonna intermedio-laterale e ciò provoca stimolazione di NEURONI SOMATOMOTORI NEURONI PREGANGLIARI SIMPATICI IPERTONO SIMPATICO RISPOSTE RIFLESSE MOTORIE NORADRENALINO-MEDIATO VASOCOSTRIZIONE PERIFERICA SPASMO MUSCOLARE AUMENTO LAVORO CARDIACO CONTRATTURA IPOTONIA GASTRO-INTESTINALE E GENITO-URINARIA
ALTERAZIONI SEGMENTALI Aumento del tono muscolare prossimo alla zona di lesione con dolore miofasciale Early Respiratory Failure (ERF) Alterazioni meccaniche del sistema respiratorio Late Respiratory Failure (LRF) Atelettasie e infezioni associate a stimoli dolorosi trasportati dal frenico Riduzione efficacia delle fibre muscolari diaframmatiche
ALTERAZIONI SOPRASEGMENTALI Ormonali Simpaticomimetiche
PAIN AND ANALGESIA: EFFECTS ON INJURY-INDUCED ORGAN DYSFUNCTION • Pain from injury sites can activate sympathetic efferent nerves and increase heart rate, inotropy, and blood pressure. As sympathetic activation increases myocardial oxygen demand and reduces myocardial oxygen supply, the risk of cardiac ischaemia, particularly in patients with pre-existing cardiac disease, is increased. • Enhanced sympathetic activity can also reduce gastrointestinal (GI) motility and contribute to ileus. • Severe pain after upper abdominal and thoracic surgery contributes to an inability to cough and a reduction in functional residual capacity, resulting in atelectasis and ventilation-perfusion abnormalities, hypoxaemia and an increased incidence of Pulmonary complications. • The injury response also contributes to a suppression of cellular and humoral immune function and a hypercoagulable state following surgery, both of which can contribute to postoperative complications. • Patients at greatest risk of adverse outcomes from unrelieved acute pain include very young or elderly patients, those with concurrent medical illnesses and those undergoing major surgery (Liu & Wu, 2008).
ALTERAZIONI CORTICALI
DOLORE NEUROPATICO La più recente definizione di dolore neuropatico formulata dall'International Association for the Study of Pain (IASP) è “dolore che nasce quale diretta conseguenza di lesione o malattia del sistema somatosensoriale” (Treede et al.) • Ipersensibilità delle fibre C • Neuroma • Efapsi • Dismielinosi • Deafferentazione Dolore neuropatico o Nerve trunck Pain?
Nerve Trunck Pain Dolore Primario Dolore Secondario
Dolore Neuropatico il dolore neuropatico è provocato dagli stimoli applicati su un assone o un ganglio (sedi non recettoriali) ed è avvertito nel territorio innervato da quell’assone o dall’assone corrispondente a quel ganglio… il dolore neuropatico s’esprime come dolore di proiezione: il SNC non è in grado di comprendere che lo stimolo proviene da una sede sul decorso della via nervosa afferente anziché dalla periferia e lo interpreta come se provenisse dal territorio fisiologicamente innervato da quell’assone… dal punto di vista topografico,il dolore di proiezione può avere distribuzione: • metamerica completa • periferica • cordonale • somatotopica centrale
Distribuzione Periferica e Metamerica
Distribuzione cordonale e somatotopica
Pain Generator
TOPOGRAFIA
Suddivisione per distretti • Cranio-facciale • Cervico-brachiale • Dorsale • Toracico • Addominale L’identificazione del distretto permette di selezionare il Pelvico giusto percorso diagnostico • • Arti Inferiori
Caratteristiche del Dolore • Superficiale • Profondo • Viscerale • Caratteristiche qualitative • Caratteristiche cronologiche
Sono presenti delle Lesioni? Mi dica.. Il dolore è trafittivo, costrittivo o come una scarica elettrica?
Manovre semeiologiche
Blocchi test Consiste nel somministrare una miscela di steroide e anestetico locale in corrispondenza di quello che si ritiene essere il Pain Generator
Diagnosi Algologica Dolore Nocicettivo o Neuropatico? … mi sa che è misto! Ricetta per il dolore misto: - Un oppioide Il dolore misto non è un’entità - Un antinfiammatorio (meglio fisiopatologica, così come non lo è se cortisonico) il CANCER PAIN! - Un antidepressivo - Un gabapentinoide - Un pizzico di speranza
La diagnosi algologica costituisce la differenza tra il Terapista del Dolore e l’Algologo
Rinunciando al modello fornito dall’OMS, che prevede la scelta del farmaco in base all’intensità del Dolore, qual è il farmaco giusto da somministrare? Sia nel Dolore Acuto che nel Dolore Persistente bisogna individuare il farmaco che agisca sul pain generator
Farmaci che agiscono sulla terminazione nervosa • FANS • STEROIDI • ANESTETICI LOCALI • CAPSAICINA • OPPIOIDI?
FARMACOLOGIA FANS INDICAZIONE ELETTIVA CLASSICA: • DOLORE LIEVE-MODERATO • DOLORE GRAVE IN ASSOCIAZIONE CON MORFINICI INDICAZIONE IN BASE AL MECCANISMO FISIOPATOLOGICO: DOLORE NOCICETTIVO ACUTO SOSTENUTO DA UN PROCESSO INFIAMMATORIO
Farmaci che agiscono sul focus ectopico della fibra nervosa • Antiepilettici • Antidepressivi • Anestetici locali • Steroidi (azione antiedemigena e stabilizzante sulla membrana)
Farmaci che agiscono sulla sinapsi tra primo e secondo neurone 1.Azione modulatoria indipendentemente dalla presenza di sensibilizzazione spinale: paracetamolo e oppiacei 2.Azione modulatoria mediata dal sistema inibitorio spinale o discendente: amitriptilina, duloxetina, clonazepam 3.Azione modulatoria diretta presinaptica (presenza di sensibilizzazione): Alfa2 delta ligandi (gabapentine pregabalin); farmaci con effetto su NMDA (ketamina, metadone) 4.Azione 1+ 2: tapentadolo, tramadolo
OPPIOIDI
Farmacodinamica degli oppioidi L’azione analgesica viene espressa soprattutto tramite l’inibizione della trasmissione sinaptica tra primo e secondo neurone, riducendo il rilascio dei neurotrasmettitori eccitatori ed iperpolarizzando il secondo neurone: Gli oppioidi rendono muto il primo neurone e sordo il secondo neurone Alle dosi impiegate nella terapia del dolore gli oppioidi diminuiscono solamente il dolore trasportato dalle fibre C .
Alte dosi di oppioide sistemico (minimo 3 mg/kg) sono in grado di ridurre i riflessi nocicettivi mediati dalle fibre Ad. Opioids, Effects of Systemic Morphine on Evoked Pain CJ Vierck Jr
1. Iniziare l’oppioide solo quando sono state valutate alternative farmacologiche e non. 2. Definire gli obiettivi e controllarli periodicamente; se non raggiunti, interrompere la terapia oppioide. 3. Informare il paziente sui rischi dell’uso degli oppioidi a lungo termine. 4. Iniziare con il minor dosaggio possibile e solo negli orari in cui è necessario. 5. Non è vero che iniziare precocemente una terapia con oppioidi previene la cronicizzazione del dolore.
Gestione del dolore acuto • Individuazione del Pain Generator • Diagnosi: Dolore Neuropatico o Nocicettivo? • Quantificazione del dolore mediante le scale algometriche (VAS, NRS) prima di iniziare il trattamento.
Dolore Acuto Nocicettivo 1. Titolazione rapida con un oppioide forte a pronto rilascio (generalmente in ambito ospedaliero Morfina 0,1 mg/kg ev) 2. Farmaco adiuvante: FANS, STEROIDE, PARACETAMOLO 3. Rivalutazione dell’efficacia terapeutica: TARGET NRS
Tecniche Antalgiche Invasive nella gestione del Dolore Acuto
Trigger Points Le Sindromi Miofasciali
La Mesoterapia
Blocco Epidurale Segmentario
Gestione del dolore acuto postoperatorio tramite analgesia peridurale controllata dal paziente PCEA
LA PCEA NELLA PARTOANALGESIA
Strategie alternative Neuromodulazione chimica Blocchi nervosi d terapeutici Tecniche infiltrative e di blocco nervoso
Blocchi terapeutici • Utilizzo di anestetici locali e corticosteroidi • Indicazione nelle neuropatie da intrappolamento e nelle radicolopatie (sciatalgia) • Blocchi intermittenti possono provocare un sollievo che supera la durata analgesica attesa • Facilitano altre tecniche (es. fkt respiratoria con blocchi intercostali)
Blocchi terapeutici • Blocchi singoli possono precedere metodiche di blocco continuo tramite catetere periferico • Possibilità dopo il blocco anestetico di poter procedere al blocco con sostanza neurolitica (alcool o fenolo) – blocchi plessici (celiaco) o gangliari (stellato) • Utilizzo nella CRPS (complex regional pain syndrome)
La Radiofrequenza •Faccette articolari •Articolazioni sacro- iliache •Gonartrosi •Nevralgie periferiche •Plesso Celiaco •Intradiscale •Gangliare
Il Dolore Neuropatico acuto • La gestione farmacologica del dolore neuropatico acuto implica l’impiego di farmaci antiepilettici, benzodiazepine e antidepressivi che richiedono una titolazione lenta. Per questo può essere indicato un approccio invasivo già nelle prime fasi. • Qual è la reale indicazione del patch di Lidocaina?
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
Puoi anche leggere