LE STRATEGIE TERAPEUTICHE NEL DOLORE CRONICO - DR. CORRADO TAIANA D.U.O.S. TERAPIA DEL DOLORE E CURE PALLIATIVE OSPEDALE "VALDUCE" - COMO - ACEMC
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Le strategie terapeutiche nel Dolore Cronico Dr. Corrado Taiana D.U.O.S. Terapia del Dolore e Cure Palliative Ospedale “Valduce” - Como
2° Sfida. Impostare correttamente la Terapia La scala analgesica dell’OMS: sviluppi futuri • Da circa 20 anni la scala analgesica dell’OMS rappresenta un momento conoscitivo essenziale per la pratica assistenziale in cure palliative. ❖ Necessità di adeguamento ad una realtà assistenziale che cambia; ❖ Necessità di coniugarla con trattamento basato sulla ricerca del pain generator; ❖ Introduzione di nuove molecole; ❖ Necessità di ottimizzazione in termini di esito; ❖ Necessità di una rivisitazione “Evidence-Based” e di RCTS Caraceni A. 2008
STRATEGIE TERAPEUTICHE ✓ RIDURRE LA SENSIBILIZZAZIONE PERIFERICA ✓ RIDURRE LA SENSIBILIZZAZIONE CENTRALE ✓ POTENZIARE LE VIE DISCENDENTI ✓ BLOCCARE LA PROPAGAZIONE DEL POTENZIALE D’AZIONE Diego Fornasari
A. MODULA gli impulsi afferenti nocicettivi ANALGESICI E PAIN GENERATOR B. AMPLIFICA gli impulsi A-delta e C FARMACI AD AZIONE SINAPTICA (sensibilizzazione spinale, A B 1. azione modulatoria, indipendente dalla presenza di sensibilizzazione c.d. componente neuropatica) spinale: paracetamolo e oppiacei 2. azione modulatoria, mediata dal sistema inibitorio: amitriptilina, duloxetina, clonazepam 3. azione modulatoria diretta presinaptica: alfa2 delta ligandi (gabapentin e pregabalin) 4. azione 1+2: tapentadolo, Metadone ANALGESICI AD AZIONE RECETTORIALE ANALGESICI AD AZIONE SULLA steroidi, Fans FIBRA (ECTOPIA) Anestetici locali, amitriptilina, carbamazepina,oxcarbazepina GENERA gli impulsi GENERA gli impulsi del dolore del dolore nocicettivo neuropatico periferico
CLINICA DEL DOLORE E TERAPIA MULTIMODALE: CRITERI DI SCELTA DOLORE NOCICETTIVO DOLORE NOCICETTIVO SOSPETTO DOLORE CON SENSIBILIZZAZIONE SENZA DOLORE MECCANICO NEUROPATICO SPINALE RILEVABILE E SENSIBILIZZAZIONE STRUTTURALE PERIFERICO SIGNIFICATIVA SPINALE (dolore nocicettivo RILEVABILE O a soglia normale) c.d. “componente neuropatica” SIGNIFICATIVA AMITRIPTILINA OPPIACEI SAO o ROO o CARBAMAZEPINA FANS (Short Acting opioids) (off label rimborsati) o STEROIDI o OXACARBAZ. (off (Rapid Onset Opioids) label) ALFA2 DELTA LIGANDI + (in label con nota 4) o Associazioni + LIDOCAINA topica (off PARACETAMOLO Oppiaceo/paracetamolo e/o e/o OPPIACEI* label parziale) DULOXETINA + ALFA2 DELTA LIGANDI (in label con nota 4) FANS (in label con nota 4) o VENLAFAXINA se ipotesi di flogosi e/o o CLONAZEPAM DULOXETINA o BACLOFENE (in label con nota 4) (tutti off label) o VENLAFAXINA + o CLONAZEPAM FANS o STEROIDI o BACLOFENE + (tutti off label) PARACETAMOLO + e/o OPPIACEI* PARACETAMOLO e/o OPPIACEI* (*) in relazione all’intensità del dolore
Pregabalin Gabapentin Local anaesthetic Lacosamide Levetiracetam
Meccanismo d’azione di tapentadolo (attività MOR + attività NRI) (livello spinale) MOR NRI (agonista del recettore µ dell‘oppioide) (Inibitore del reuptake della noradrenalina) Via discendente TAP Via ascendente TAP noradrenergica Segnale di dolore Segnale doloroso L‘attività complementare e sinergica MOR-NRI Riduzione della trasmissione ascendente + Potenziamento dell‘inibizione discendente Diego Fornasari References: Tzschentke TM. et al. Drugs of Today 2009, 45 (7): 483-496
Diverso contributo della componente oppioide e noradrenergica nell‘analgesia da tapentadolo nel dolore nocicettivo e neuropatico Dolore nocicettivo: attivazione MOR > inibizione reuptake NA Dolore neuropatico: attivazione MOR < inibizione reuptake NA Diego Fornasari Schröder et al (2010) Eur J Pain 14:814
Fonti genetiche di variabilità dell’effetto oppioide Make up genetico ❖ Varianti del gene MDR1 che codifica la gp-P ❖ Diffusione dispersione recettoriale: Snips singolo nucleotide/aminoacido (A118G e S268P) varianti di splicing esoni mRNA ❖ Metabolismo del farmaco: polimorfismi CYP-450 (CYP2D6)
Problema dei: Metabolizzatori rapidi, ultrarapidi , lenti nonchè intermedi………..
Results: The indicated evidence for accuracy of diagnostic facet joint nerve blocks is Level I or II-1 in the diagnosis of lumbar, thoracic, and cervical facet joint pain. The evidence for lumbar and cervical provocation discography and sacroiliac joint injections is Level II-2, whereas it is Level II-3 for thoracic provocation discography. The indicated evidence for therapeutic interventions is Level I for caudal epidural steroid injections in managing disc herniation or radiculitis, and discogenic pain without disc herniation or radiculitis. The evidence is Level II-1 or II-2 for therapeutic cervical, thoracic, and lumbar facet joint nerve blocks; for caudal epidural injections in managing pain of post-lumbar surgery syndrome, and lumbar spinal stenosis, for cervical interlaminar epidural injections in managing cervical pain; for lumbar transforaminal epidural injections; for percutaneous adhesiolysis in management of pain secondary to post-lumbar surgery syndrome; and spinal cord
TRATTAMENTO MULTIMODALE E MULTIDISCIPLINARE DEL DOLORE Chemioterapia Neurochirurgia Radioterapia DOLORE Terapia Chirurgia Farmacologica Palliativa NEOPLASTICO Chirurgia Altri Trattamenti: Ortopedica • Psicologici • Socioassistenziali Blocchi • Nursing • Terapie complementari Nervosi • Riabilitativi
ATTIVITA’ ANTALGICA INTERVENTISTICA POSSIBILI TRATTAMENTI COMBINATI E IN ASSOCIAZIONE
“Noi offendiamo l’umanità dei nostri compagni di sventura ogni volta che dimentichiamo di privilegiare la loro esperienza” Kleinman A. 1991
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