Alle origini del dolore - Intervista con il dottor Lorenz Wagner, responsabile del Centro per la cura del dolore della Clinica Luganese Moncucco
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27 Intervista con il dottor Lorenz Wagner, responsabile del Centro per la cura del dolore della Clinica Luganese Moncucco Alle origini del dolore Dottor Wagner, cos’è il dolore? di Cristina Ferrari Ciò è molto interessante da sapere perché il dolore non è soltanto una percezione fi- ◗ Il Centro per la cura del dolore è par- siologica, ma è anche una percezione psi- te integrante – insieme all’Anestesia, al cologica. Quello, infatti, che noi sentiamo Pronto Soccorso e alle Cure intense – del come dolore è già l’elaborazione dello sti- più vasto servizio di Area Critica della molo dalla periferia fatta nel cervello. Si- Clinica Luganese Moncucco. Il centro gnifica che quello che noi sentiamo come si prefigge di offrire al paziente, sotto un dolore non è per forza quello che succede unico tetto, l’opportunità di accedere alle nel corpo. E più il dolore diventa cronico, competenze specifiche di diversi specia- più i processi che avvengono nel cervello listi e ha quale scopo quello di elabora- diventano importanti e meno importante re, una volta fatta la diagnosi, un piano diventa il problema fisico. terapeutico individuale che permetta al paziente un miglioramento della qualità Esiste un solo dolore o ve ne sono diversi? di vita a lungo termine. Vi sono tantissimi tipi di dolore e altret- «Un elemento centrale della terapia – tanto diversi. Esiste il dolore acuto ed esi- come si legge nella presentazione – è ste il dolore cronico, differenziazioni che senz’altro la diminuzione del dolore o ad- vengono fatte soprattutto per la loro per- dirittura la sua eliminazione. I molteplici cezione nel tempo. Il dolore acuto viene protagonisti di una terapia multidiscipli- normalmente definito come dolore fino a Il dottor Lorenz Wagner. nare in questo ambito sono il paziente, tre-sei mesi o un dolore che guarisce en- il medico di famiglia e gli specialisti del tro il tempo previsto dal trauma o dalla conoscenza pubblica del problema. In Centro per la cura del dolore stessi che malattia. Se, per esempio, mi sono bru- passato si sentiva spesso pronunciare fra- sono medici anestesisti specialisti nel ciato ai fornelli e ho da sei mesi dolore, è si del tipo «stringere i denti», «il paziente trattamento invasivo del dolore. Questi chiaro che è già un dolore cronico perché ha una certa età, deve accettare il dolore». ultimi fungono da punto di riferimento dovrebbe passare entro qualche giorno. Oggi, invece, l’esistenza della nostra spe- per il malato». Altre figure specialistiche cializzazione è più conosciuta e la gente consulenti, legate al centro, sono il reu- Come si è evoluta questa disciplina in questi sa che non si deve per forza soffrire ma matologo, lo psichiatra, il neurologo, il ultimi anni? Possiamo dire sia nata solo re- che il dolore è qualcosa che si può anche radiologo e il fisioterapista. Responsabile centemente? trattare o almeno tentare un approccio. Al è il dottor Lorenz Wagner, specialista in La medicina del dolore esiste già da tan- giorno d’oggi poi le conoscenze sono cer- anestesiologia e trattamento invasivo del to tempo. La questione che caratterizza tamente aumentate, ne sappiamo di più dolore. l’oggi rispetto allo ieri riguarda invece la a livello scientifico. Siamo sempre più in
28 Foto © Ti-Press grado di individuare e valutare i vari fatto- cervicalgie, come i colpi di frusta, i diversi ri del dolore, migliorando dunque al con- problemi legati alla cervicale. Poi ci sono i tempo anche il trattamento. pazienti che presentano i dolori cosiddetti neuropatici che si manifestano in seguito Quali dolori siete chiamati maggiormente ad al Fuoco di Sant’Antonio. Nella casistica alleviare? vanno conteggiati inoltre i pazienti che La stragrande maggioranza delle proble- sviluppano dolore dopo interventi chi- matiche riscontrate si rifà al mal di schie- rurgici dove il dolore post-operatorio non na. Posso citare in questo specifico am- diminuisce e anzi diventa cronico. È un bito, che tocca il 60 per cento dei casi, le problema che, purtroppo, attualmente si lombalgie, con o senza irradiazione nelle sottovaluta. Vi sono molte persone che gambe. La seconda categoria ingloba le affrontano questa transizione del dolore e decidono di non intervenire, spesso stan- no a casa pensando semplicemente all’o- perazione che non è andata bene perché la cicatrice fa ancora male. In cosa consiste maggiormente il vostro ap- proccio al dolore nel paziente: manipolazioni, farmacologia, un condensato dei due? Perché trattare il dolore con un antido- Se l’indicazione è buona e il paziente sta lorifico è possibile quando è soprattutto bene a livello psicologico, eseguiamo in- ancora acuto, ma se vogliamo diminuire la filtrazioni vicino ai nervi. Una parte di somministrazione dei farmaci, e così i loro queste procedure sono chiamate infil- effetti collaterali, dobbiamo capire prima trazioni diagnostiche in quanto infiltria- di tutto da dove viene. mo soltanto anestetico locale, come dal dentista, così da verificare se il dolore Circa la casistica: vi è un’età particolarmente diminuisce o meno. Il dolore può, infatti, colpita oppure il dolore è trasversale fra le avere diverse origini. La lombalgia, per generazioni? portarle un esempio, può essere causata Vi è certamente una preponderanza di dal disco intervertebrale consumato, dal- anziani, forse anche perché la clinica ha le articolazioni fra le vertebre, da un’ernia una gran parte di pazienti facenti parte che schiaccia su un nervo, oppure da un della terza età. Ma anche in generale è problema muscolare, da tensioni spes- così. Riscontriamo, comunque, anche so provocate da stress. Se non abbiamo tanti pazienti fra i 50 e i 60 anni che han- però la diagnosi del dolore, non possiamo no lavorato molto duro e arrivano ad un trattarlo ed è questo spesso il problema. punto dove non ce la fanno più. Situazioni
29 anche socialmente difficili. Assentarsi dal Si manifestano sempre più forme di dolore lavoro per un cinquantenne può portare a senza un motivo. Quanto l’aspetto mentale delle difficoltà professionali, penso a un va considerato? eventuale licenziamento. Abbiamo quin- Fra zero e 100%. Oggi si dice che il dolore di pazienti che dovrebbero rallentare ma, è un processo biopsicosociale. C’è la biolo- per motivi di lavoro, non possono. Ma ci gia, c’è la psicologia ed è evidente l’aspetto sono anche quelli che dovrebbero, alme- sociale. Prendiamo il caso di una perso- no parzialmente, riprendere il lavoro ma na che sicuramente non è un simulante vogliono restare a casa. È difficile… in ma il dolore è il linguaggio per esprimere molti casi va considerato anche l’aspet- sofferenza psicologica. Che una parte del to culturale. In certi contesti la persona dolore succeda solo nel cervello è quindi dice «ho mal di schiena, non posso più vero. Più il tempo passa e il paziente con- far niente», in realtà è proprio il contra- tinua ad aver male e meno è il dolore vero rio. Con il semplice mal di schiena uno che viene percepito. Lo vediamo anche si dovrebbe attivare e andare in palestra o con i farmaci classici contro il dolore che, fare ad esempio Pilates, per poi valutare dopo un certo tempo, perdono l’effetto per il decorso. Spesso davanti a una risonan- quanto la parte biologica ha meno impor- za magnetica della zona lombare di un tanza ed è così meno influenzabile. paziente, infatti, non si riscontra nulla. L’80% dei mal di schiena passa da solo, Di quali figure è costituito il team del Centro non servono dunque né farmaci né infil- per la cura del dolore? trazioni. Spesso sono problemi di postura, dolore è diventato un vero e proprio capi- Siamo due anestesisti con una formazio- di decondizionamento fisico. tolo a sé. Abbiamo pazienti nei quali non ne supplementare per il trattamento del si trova niente, nessuna causa specifica, dolore. Il mercoledì abbiamo la visita mul- Quanti pazienti visitate alla settimana? Con eppure affermano di provare dolore. tidisciplinare dove i pazienti convocati quale frequenza? vengono visti insieme con il reumatologo Il nostro centro è attualmente aperto da È vero, come spesso si dice, che la donna ha e poi, in una seconda seduta, dallo psi- lunedì a giovedì. Visitiamo circa fra i tren- una soglia del dolore più alta rispetto a quel- chiatra che fa una prima valutazione. Poi ta e i trentacinque pazienti la settimana, la dell’uomo? ci sono colleghi delle altre specializzazioni di cui circa otto nuovi. Siamo ufficial- Dipende dal tipo di dolore; non si può a cui possiamo indirizzare i nostri pazienti mente operativi dal settembre scorso. Tra parlare fra uomini e donne di una soglia con poca attesa per chiarire altre doman- giugno e settembre abbiamo predisposto più alta o più bassa. Forse è il modo di de in merito. Un ruolo importante gioca un tempo preliminare che è consistito in esprimerlo che è diverso. Gli studi che ancora il servizio di fisioterapia con cui visite di pazienti della clinica. utilizzano un ago con un peso sopra per stiamo in stretto contatto per elaborare i verificare con quanto peso l’ago provoca giusti concetti di ricondizionamento fisico Possiamo dire che il dolore è una nuova for- dolore riporta fra uomini e donne gli stes- per i pazienti. Molto importante è che il ma di malattia? si risultati senza differenze significative. paziente riconosca il problema e sia dispo- Sì, in effetti lo si cita già nella classifi- Piuttosto la differenza può essere colta in sto a collaborare con i medici accettando cazione internazionale delle malattie. Il una questione culturale. le nostre indicazioni di cura.
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