DOLORE ACUTO IN MEDICINA GENERALE - Simposio Satellite in occasione del XXXI Congresso Nazionale AISD

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DOLORE ACUTO IN MEDICINA GENERALE - Simposio Satellite in occasione del XXXI Congresso Nazionale AISD
DOLORE ACUTO
IN MEDICINA
GENERALE

Simposio
Satellite

in occasione del
XXXI Congresso Nazionale AISD
Associazione Italiana per lo Studio del Dolore

Roma, 8-10 maggio 2008
DOLORE ACUTO IN MEDICINA GENERALE - Simposio Satellite in occasione del XXXI Congresso Nazionale AISD
DOLORE ACUTO
IN MEDICINA GENERALE
                                                      IL DOLORE MUSCOLARE ACUTO
                                                      Roberto Casale
                                                             Unità di Riabilitazione del Dolore & Serv.
                                                             Neurofisiopatologia Div. Riabilitazione Neuromotoria III

                                       Simposio              Fondazione Salvatore Maugeri,
                                                             IRCCS Istituto di Montescano (PV)

                                       Satellite      IL DOLORE LOMBARE ACUTO
                                                      Giovanni Peretti
                                                             Istituto di Scienze Ortopediche, Traumatologiche,
                                                             Reumatologiche, Riabilitative

     XXXI Congresso
                                                             Università degli Studi di Milano

                                                      IL DOLORE VISCERALE ACUTO
     Nazionale AISD                                   Maria Adele Giamberardino
                                                             Dipartimento di Medicina e Scienze dell’invecchiamento
     Associazione Italiana per lo Studio del Dolore
                                                             Università Gabriele d’Annunzio di Chieti

     Roma, 8-10 maggio 2008                           FARMACOLOGIA CLINICA NELLA MEDICINA
                                                      GENERALE
                                                      Emilio Clementi
                                                             Cattedra di Farmacologia Clinica
                                                             Dipartimento di Scienze Precliniche LITA-VIALBA
                                                             Università degli Studi di Milano

                                                      Creatività e coordinamento editoriale:                       © 2008 - Medica Editoria e Diffusione Scientifica
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                                                      Tel. +39.02.76013317 - Fax +39.02.783325                     forma o con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per fotocopia,
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                                                                                                                   autorizzazione scritta dell’Editore.

                                                                                                 E-mail: medica@healthsite.it
                                                                                                   http://www.healthsite.it

                                                                                                                                                                                                2
DOLORE ACUTO IN MEDICINA GENERALE - Simposio Satellite in occasione del XXXI Congresso Nazionale AISD
XXXI Congresso Nazionale AISD                                                                    DOLORE ACUTO
    Associazione Italiana per lo Studio del Dolore                                                   IN MEDICINA GENERALE

    Nel 2008 l’Associazione Italiana per lo Studio del Dolore (AISD)    La rilevanza di questo momento formativo mette in luce
    ha dedicato il suo XXXI Congresso Nazionale all’incontro con        come l’intensa attività culturale e didattica svolta ogni giorno
    il Medico di Medicina Generale, che nell’ambito della pratica       dall’AISD nei confronti del dolore e del suo trattamento stia
    clinica si confronta quotidianamente con le criticità del dolore.   riscuotendo una crescente attenzione da parte dell’intera classe
    Ed è il dolore acuto il tema affrontato nel simposio presentato     medica.
    in queste pagine, che con oltre 1200 medici in ascolto ha           Ci auguriamo che questa forte attenzione possa concorrere
    rappresentato uno degli eventi formativi di maggior interesse,      a un’impostazione razionale del trattamento farmacologico,
    mirato a una fattiva interazione tra Medico di Medicina             con l’obiettivo di sconfiggere il dolore agendo sulle cause
    Generale e specialisti del dolore.                                  e sul sintomo, in modo da curare la malattia e migliorare
                                                                        la qualità della vita del paziente.
    Per descrivere la best practice nei confronti del dolore acuto
    e delle sue espressioni spesso drammatiche e comunque
    urgenti - siano esse a carico dei muscoli, della colonna lombare    Prof. Giustino Varrassi
    o di origine viscerale - è intervenuto un corpo docente             Presidente AISD
    multidisciplinare: un’ulteriore e significativa conferma del
    fatto che il dolore acuto in medicina generale rappresenta
    una tematica multiforme e complessa che sta finalmente
    conquistando il suo giusto ruolo.

3                                                                                                                                          4
DOLORE ACUTO IN MEDICINA GENERALE - Simposio Satellite in occasione del XXXI Congresso Nazionale AISD
DOLORE ACUTO
    IN MEDICINA GENERALE
    XXXI Congresso Nazionale AISD                                  Nella pratica clinica del Medico di Medicina Generale, il dolore
    Associazione Italiana per lo Studio del Dolore
                                                                   muscolare acuto rappresenta un riscontro quotidiano rilevante, per
    Roma, 8-10 maggio 2008                                         quanto spesso misconosciuto.
                                                                   Infatti, nelle sue differenti forme cliniche, costituisce una delle principali
                                                       Simposio    cause di ricorso alla consultazione medica: secondo quanto riportato in
                                                                   uno studio recente (Picavet e Schouten, 2003), il dolore muscolare lombare
                                                       Satellite   non complicato, ovverosia in assenza di una sottostante sofferenza
                                                                   radicolare, rappresenterebbe circa il 30% dei disturbi lamentati dai
                                                                   pazienti che ricorrono al medico di medicina generale, mentre il dolore
                  IL DOLORE                                        che interessa spalle o collo, a sua volta, nel suo insieme, motiverebbe
                                                                   almeno il 40% delle visite. Queste stime sono state confermate da altri
                  MUSCOLARE                                        autori, che sottolineano come il dolore rappresenti l’evento che porta più
                                                                   frequentemente il paziente all’ambulatorio del medico, e come il dolore
                  ACUTO                                            muscolo-scheletrico, tra i vari tipi, sia quello più rappresentato.
                                                                   Nell’insieme, quindi, malgrado l’assenza di indagini epidemiologiche
                  Roberto Casale                                   esaurienti che abbiano utilizzato una definizione così allargata, il dolore
                                                                   muscolare acuto emerge come una realtà con la quale il Medico di
                  Unità di Riabilitazione del Dolore & Serv.
                                                                   Medicina Generale si confronta ogni giorno.
                  Neurofisiopatologia Div. Riabilitazione
                  Neuromotoria III                                 È importante che il Medico di Medicina Generale identifichi le
                  Fondazione Salvatore Maugeri,                    fondamentali criticità diagnostiche di questo dolore, in modo da poter
                  IRCCS Istituto di Montescano (PV)                focalizzare nel corso della visita gli aspetti che rivestono la principale
                                                                   rilevanza clinica, e che possono essere riassunti nei termini di seguito
                                                                   riportati.

                                                                   1 DOVE          Localizzare la sede di origine del dolore

                                                                   2 QUANDO L’importanza dell’anamnesi

                                                                   3 PERCHÉ        La possibile associazione con altre condizioni patologiche

                                                                   4 COME          Le caratteristiche qualitative e quantitative
                                                                   		              e l’impatto sulla qualità della vita

5                                                                                                                                                   6
DOLORE ACUTO IN MEDICINA GENERALE - Simposio Satellite in occasione del XXXI Congresso Nazionale AISD
XXXI Congresso Nazionale AISD                                                                                    DOLORE ACUTO
    Associazione Italiana per lo Studio del Dolore                                                                   IN MEDICINA GENERALE

    1 DOVE                                                                         Di utilità pratica per il Medico di Medicina Generale è anche riconoscere
                                                                                   che alcune manovre possono evocare un dolore che viene spesso frainteso
          Localizzare la sede di origine del dolore                                come dolore muscolare, ma in realtà non è generato dal muscolo: è questo
                                                                                   il caso del dolore indotto da sollevamento di una plica cutanea, pressione
    Nella semeiotica del dolore muscolare, e in particolare del dolore muscolare   dell’entesi, compressione nel decorso dei nervi (Fig. 1).
    acuto, la localizzazione è un elemento importante nell’indirizzare la
    diagnosi e definire l’eziopatogenesi.
    Nel corso dell’esame obiettivo, sarà opportuno chiedere al paziente di
    indicare la sede del dolore. Alcuni soggetti saranno in grado di fornire                     Figura 1. Manovre semeiologiche che non
    risposte precise e accurate, mentre altri risponderanno con vaghezza, e si                   determinano dolore muscolare
    riterranno incapaci di indicare una sede definita.
    L’attenzione del medico sarà quindi rivolta a definire se si tratta di una
    sintomatologia localizzata, o diffusa o polidistrettuale. In quest’ultima
    evenienza si impone anche la necessità di capire se il dolore sia di origine
    locale o se non sia riferito da strutture più o meno lontane dal punto di
    vista anatomico.

        Il dolore localizzato è quasi sempre legato a un evento esterno:
        può conseguire a un trauma o a un affaticamento muscolare, sia in
        relazione ad attività sportiva che all’attività lavorativa stessa.

        Le forme di dolore diffuso o polidistrettuali sono prevalentemente
        da porre in relazione a fattori sistemici: febbre, malattie reumatiche,
        miositi, arteropatie obliteranti croniche, ecc.

    In caso di dolore localizzato, il medico deve individuare l’origine del
    dolore.                                                                        2 QUANDO
    Il dolore potrebbe essere dipendente da interessamento nervoso,                     L’importanza dell’anamnesi
    radicolare o tronculare: può succedere ad esempio che un paziente con
    una sindrome del tunnel carpale si presenti al medico lamentando dolenzia      Nel caso in cui l’insorgenza del dolore muscolare sia in relazione
    muscolare. In alternativa, il dolore potrebbe essere ricondotto a condizioni   temporale diretta con traumi, lesioni sportive o incidenti sul lavoro, la
    algogene dei visceri. In questi casi sarà la ricca coorte sintomatologica a    diagnosi non comporta particolari difficoltà. In questi casi sarà principale
    orientare la diagnosi.                                                         compito del medico non misconoscere eventuali lesioni sottostanti.

7                                                                                                                                                                 8
DOLORE ACUTO IN MEDICINA GENERALE - Simposio Satellite in occasione del XXXI Congresso Nazionale AISD
XXXI Congresso Nazionale AISD                                                                                       DOLORE ACUTO
    Associazione Italiana per lo Studio del Dolore                                                                      IN MEDICINA GENERALE

    La diagnosi appare ben più critica in assenza di evidenti traumatismi.
    In questi casi sarà importante differenziare le forme di dolore acuto,
                                                                                     3 PERCHè
    dalle forme in cui il dolore è ricorrente, e costituisce l’espressione di
                                                                                          La possibile associazione con altre condizioni patologiche
    un riacutizzarsi di una patologia ad andamento subcronico o cronico,
    o dal ripresentarsi di fattori stressanti.                                       Come precedentemente sottolineato, non è difficile diagnosticare un
    Una sintomatologia ricorrente si ritrova ad esempio nella fibromialgia,          dolore muscolare acuto quando può essere posto in relazione a traumatismi
    patologia emergente a forte prevalenza nel sesso femminile, che sta              specifici. Esistono altre condizioni caratterizzate da un forte interessamento
    raccogliendo una crescente attenzione da parte dei medici come pure dei          algico muscolare in cui la diagnosi non è così semplice e l’eziologia va
    media. Il dolore muscolare costituisce infatti un elemento fondante nella        ricercata al di fuori delle malattie primariamente a carico del muscolo.
    pur proteiforme sintomatologia avvertita da queste pazienti.                     Tra queste, sono principalmente da considerare le miositi legate a processi
                                                                                     infettivi, le miopatie infiammatorie, le mialgie da encefalomielite, come
    Una particolare attenzione dovrà essere dedicata anche alle mialgie              pure il dolore da crampo muscolare o da alterato metabolismo muscolare:
    occupazionali legate a movimenti ripetitivi (Fig. 2).                            enzimatico, mitocondriale e da accumulo lipidico (tesaurismosi).
    Si tratta di affezioni di frequente riscontro, la cui entità diagnostica è
    attualmente riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Ne           Di particolare interesse per il Medico di Medicina Generale sono poi
    fanno parte la stessa fibromialgia, come pure il dolore lombare, e tutta         quelle situazioni di dolore muscolare diffuso conseguenti ad alcune terapie
    quelle serie di patologie muscolari attività-correlate, in cui il dolore è       farmacologiche (Fig. 3).
    associato a crampi ed il cui prototipo “storico” è il crampo del telegrafista,
    descritto per la prima volta nel lontano 1911. (Johansson et al, 2003)           In questo contesto di Medicina Generale non va infine dimenticato che il
                                                                                     dolore muscolare può anche essere indotto da deficit nutrizionali (carenza
                                                                                     di vitamina D) ed enzimatici (carnitil palmitil transferasi), come pure da
                    Figura 2. Mialgie occupazionali riconosciute
                    dall’Organizzazione Mondiale della Sanità
                                                                                     digiuno, abuso di alcol, attività fisica in presenza di una dieta sbilanciata,
                                                                                     soprattutto se ricca di grassi e povera di carboidrati.

9                                                                                                                                                                     10
DOLORE ACUTO IN MEDICINA GENERALE - Simposio Satellite in occasione del XXXI Congresso Nazionale AISD
XXXI Congresso Nazionale AISD                                                                                   DOLORE ACUTO
     Associazione Italiana per lo Studio del Dolore                                                                  IN MEDICINA GENERALE

                                                                                         La scala analogica visiva (VAS), uno strumento lineare che misura il
                    Figura 3. Dolore muscolare conseguente
                    a cause mediche
                                                                                         dolore su un segmento di 10 centimetri
                                                                                         La scala numerica, che quantifica il dolore con un valore compreso
                                                                                         tra 0 e 100
                                                                                         La scala verbale, che caratterizza l’intensità del dolore con una serie
                                                                                         di aggettivi, da lieve a fortissimo
                                                                                         La scala delle espressioni facciali, destinata al prevalente impiego
                                                                                         in ambito pediatrico.

                                                                                   La valutazione dell’efficacia del trattamento antidolorifico, selezionato
                                                                                   in base ai criteri che saranno descritti nelle relazioni successive,
                                                                                   dovrà tenere conto anche del suo impatto sulla qualità della vita, un
                                                                                   parametro che l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di
                                                                                   tenere sempre in opportuna considerazione quando il dolore rappresenta
                                                                                   il sintomo cardine di una patologia.

     4 COME
           Le caratteristiche qualitative e quantitative
           e l’impatto sulla qualità della vita

     La valutazione ambulatoriale del dolore non può prescindere, oltre che                      Figura 4. Scale per la valutazione
                                                                                                 quantitativa dell’intensità del dolore
     da un’anamnesi scrupolosa, da un esame altrettanto approfondito delle
     sue varie componenti. A tale fine si deve valutare, e registrare, il dolore
     spontaneo così come riferito dal paziente, nonchè ricercare, con l’aiuto
     di alcune manovre semeiologiche, quali la banale digitopressione, se è
     possibile evocare un dolore simile a quello spontaneo. Inoltre l’impiego
     di scale di valutazione ci permette, in modo semplice e veloce, di dare
     una valutazione dell’intensità del dolore ed una valutazione sulla risposta
     terapeutica ottenuta (Fig. 4): le scale qui sotto riportate, possono essere
     infatti utilizzate sia per la valutazione del dolore che del suo controllo.

11                                                                                                                                                                 12
DOLORE ACUTO IN MEDICINA GENERALE - Simposio Satellite in occasione del XXXI Congresso Nazionale AISD
DOLORE ACUTO
     IN MEDICINA GENERALE
     XXXI Congresso Nazionale AISD                                La colonna lombare è una delle sedi in cui più frequentemente, già dopo
     Associazione Italiana per lo Studio del Dolore
                                                                  i 30 anni, l’uomo moderno soffre di dolori acuti o cronici. Nonostante il
     Roma, 8-10 maggio 2008                                       tratto lombare sia una porzione ristretta dell’intera colonna, la lombalgia
                                                                  può avere svariate origini, che sono da mettere in relazione con la sua
                                                      Simposio    anatomia e con la sua funzione. Per comprenderne l’eziopatogenesi,
                                                                  formulare una corretta diagnosi e impostare razionalmente l’intervento
                                                      Satellite   farmacologico, occorre riassumere innanzitutto gli aspetti funzionali di
                                                                  questo distretto.

                   IL DOLORE
                   LOMBARE                                        1 FISIOLOGIA DELLA COLONNA
                   ACUTO                                          Nel suo complesso la colonna vertebrale svolge tre funzioni:
                                                                        Sopporta il carico
                   Giovanni Peretti                                     È in grado di muoversi e di muovere tutto l’organismo
                   Istituto di Scienze Ortopediche,                     Offre protezione al midollo spinale.

                   Traumatologiche, Reumatologiche,
                                                                  Le curvature fisiologiche che la colonna assume nel corso del suo sviluppo
                   Riabilitative                                  ne agevolano il movimento e l’espletarsi delle funzioni fisiologiche, ma a
                   Università degli Studi di Milano               loro volta presuppongono altri tre requisiti:
                                                                        Resistenza
                                                                        Forza
                                                                        Elasticità.

                                                                  L’unità funzionale della colonna è rappresentata da due corpi vertebrali
                                                                  e dal disco interposto. Completano la stabilità del rachide le articolazioni
                                                                  apofisarie posteriori e i legamenti che collegano tra loro le singole
                                                                  componenti delle vertebre (apofisi trasverse, apofisi spinose, corpi
                                                                  vertebrali, lamine, disco).

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DOLORE ACUTO IN MEDICINA GENERALE - Simposio Satellite in occasione del XXXI Congresso Nazionale AISD
XXXI Congresso Nazionale AISD                                                                                      DOLORE ACUTO
     Associazione Italiana per lo Studio del Dolore                                                                     IN MEDICINA GENERALE

     La resistenza dei singoli corpi vertebrali è data dalla particolare             In questo modo, qualunque carico pressorio esercitato sul corpo vertebrale
     disposizione delle trabecole ossee che li costituiscono. Queste ultime          viene trasferito in diverse direzioni dello spazio. Non è soltanto un carico
     sono orientate secondo le linee di carico, in conseguenza cioè dei carichi      diretto esercitato sulla vertebra sottostante come forza di pressione, ma
     esercitati sulla colonna, in modo diretto o attraverso la muscolatura che si    si trasforma in un carico di trazione e di contenzione che offre stabilità alla
     inserisce sulla colonna stessa.                                                 colonna.

     La forza è fornita dai muscoli paravertebrali, coadiuvati dalla muscolatura     L’azione del disco intervertebrale è coadiuvata dai legamenti e dalla
     toracica e, soprattutto, addominale.                                            muscolatura. In particolare, la muscolatura paravertebrale - che permette
                                                                                     la flesso-estensione e la rotazione - e la muscolatura addominale - che,
     L’elasticità è offerta dal disco.                                               contraendosi, esercita una pressione sul gas contenuto nel tubo digerente
                                                                                     e di conseguenza sulla colonna - rappresentano effettivi elementi di
     Il disco vertebrale con i legamenti che lo circondano svolge - allo stesso      stabilizzazione (Fig. 2).
     modo di un ammortizzatore - una funzione di servo-controllo nella
     distribuzione dei carichi. Può essere infatti assimilato a una sfera piena di
                                                                                                    Figura 2. Elementi di stabilizzazione
     liquido (il nucleo polposo) circondata da una membrana (l’anello fibroso)
                                                                                                    della colonna
     che possiede una certa elasticità, dovuta alla distribuzione spaziale delle
     fibre collagene che la compongono (Fig. 1).

                    Figura 1. Meccanismo grazie al quale il carico
                    esercitato sul corpo vertebrale si trasforma
                    in forza di trazione e quindi di contenzione
                    (Disegni di Kapndji)

                                                                                     Queste strutture sono provviste di innervazione e possono provocare
                                                                                     dolore in presenza di una rottura dell’equilibrio in cui si trovano.

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DOLORE ACUTO IN MEDICINA GENERALE - Simposio Satellite in occasione del XXXI Congresso Nazionale AISD
XXXI Congresso Nazionale AISD                                                                                       DOLORE ACUTO
     Associazione Italiana per lo Studio del Dolore                                                                      IN MEDICINA GENERALE

     2 PRINCIPALI CAUSE DI DOLORE                                                    A sua volta il sovraccarico viene percepito soltanto in un distretto: quello
                                                                                     dei muscoli paravertebrali. Il dolore, infatti, si trasmette attraverso il plesso
       VERTEBRALE                                                                    nervoso di Luschka nella porzione posteriore della colonna, nel quale
                                                                                     convergono le fibre nervose provenienti dai muscoli, dallo scheletro, dalle
     Una delle cause principali di lombalgia sta nella rottura dell’equilibrio tra   articolazioni e dalla dura madre.
     le varie forze che determinano il corretto funzionamento della colonna
     sia nella statica che nella dinamica (legamenti, dischi intervertebrali e       Dalle corna posteriori a quelle anteriori del midollo le sensazioni dolorifiche
     muscolatura).                                                                   si traducono in risposte di contrazione che hanno funzione antalgica, ma
     Le più comuni sono:                                                             molte volte acquistano un significato sfavorevole. In questi casi infatti il
            I difetti congeniti, che possono condurre a spondilolistesi              muscolo si contrae in relazione alla quantità di stimoli che riceve e non in
            nell’adulto                                                              rapporto alla funzione antidolorifica che dovrebbe svolgere.
            I traumi con fratture vertebrali
            Le scoliosi                                                              Si innesca così un circolo vizioso: il muscolo diventa sede di dolore e
            La degenerazione del disco intervertebrale                               va incontro a contrattura, che a sua volta è causa di sovraccarico sia
            L’artrosi intervertebrale                                                immediato che prolungato, e provoca ischemia nei tessuti profondi
            La compressione dei tronchi nervosi                                      (a carico soprattutto del disco intervertebrale e dell’anello fibroso che lo
            Gli atteggiamenti scorretti della colonna e gli squilibri della          circonda, ricco di terminazioni sensitive).
            muscolatura nell’attività lavorativa: la permanenza davanti al
            monitor di un computer, per esempio, comporta un lavoro spesso           Il sovraccarico determina flogosi, e la flogosi è a sua volta un’ulteriore
            superiore, per quanto riguarda l’azione diretta sulla colonna,           causa di dolore (Fig. 3).
            rispetto a quello compiuto della persona che si muove, solleva
            dei pesi e li trasporta.                                                                Figura 3. Il circolo vizioso del dolore

     La rottura dell’equilibrio tra le varie forze determina irritazione, sia
     nell’elemento che ha subito la lesione che in quelli circostanti, e quindi
     provoca dolore.

     Qualunque sia la causa anatomica del dolore vertebrale, la
     conseguente disfunzione della colonna si traduce invariabilmente in
     un sovraccarico.

17                                                                                                                                                                       18
XXXI Congresso Nazionale AISD                                                                                    DOLORE ACUTO
     Associazione Italiana per lo Studio del Dolore                                                                   IN MEDICINA GENERALE

     3 LA DIAGNOSI                                                                    Il più delle volte, per ottenere un sostanziale beneficio, è necessario
                                                                                      intervenire con un trattamento che agisca contemporaneamente su più
                                                                                      componenti.
     Il dolore lombare può avere svariate origini e alla base della diagnosi,
     non sempre facile, vi è sempre un esame clinico accurato.
                                                                                      Un farmaco antinfiammatorio in grado di controllare opportunamente
                                                                                      il dolore e la flogosi interrompe il circolo vizioso e consente di
     Alcune distinzioni possono essere effettuate con una certa facilità: ad
                                                                                      intervenire sulla patologia di base (Fig. 4). In questo modo sarà
     esempio, il dolore osseo si trasmette con la percussione, a differenza
                                                                                      possibile risolvere la lombalgia acuta nel 90% dei pazienti che ne
     di quello muscolare; quest’ultimo non è sempre originato dal muscolo, e
                                                                                      sono affetti.
     sarà quindi necessaria un’attenta diagnosi differenziale; in caso di ernia del
     disco la lombalgia sarà accompagnata da interessamento periferico.
     In presenza di fratture, la diagnosi dovrà essere corroborata dallo studio
     radiologico, mentre nel caso di altre patologie potrà richiedere anche altri
                                                                                                   Figura 4. Come interrompere il circolo
     esami strumentali e di laboratorio.
                                                                                                   vizioso del dolore

     4 IL TRATTAMENTO
     La terapia deve essere innanzitutto mirata alla patologia di base, in modo
     da agire sulla causa stessa del dolore.
     Oltre che curare la patologia di base, occorre tempestivamente
     interrompere il circolo vizioso “dolore - contrattura - sovraccarico -
     flogosi - e ancora dolore”.

     Il circolo vizioso può essere interrotto ai diversi livelli:
             Riducendo la flogosi, con un antinfiammatorio
             Eliminando il dolore, con un analgesico
             Intervenendo sulla contrattura, con un miorilassante
             Diminuendo i carichi, se sono importanti nella patologia.

19                                                                                                                                                              20
DOLORE ACUTO
     IN MEDICINA GENERALE
     XXXI Congresso Nazionale AISD                                  Il dolore viscerale acuto insorge in presenza di una condizione tale
     Associazione Italiana per lo Studio del Dolore
                                                                    da stimolare in modo adeguato i recettori degli organi interni: toracici,
     Roma, 8-10 maggio 2008                                         addominali e pelvici.

                                                        Simposio    Si tratta di un’evenienza estremamente comune: le stime
                                                                    epidemiologiche dimostrano che, negli adulti, la prevalenza del dolore
                                                        Satellite   toracico è del 20%, quella del dolore addominale del 25%, mentre
                                                                    si calcola che circa il 24% delle donne soffra di dolore pelvico acuto
                                                                    almeno nella fase fertile della propria vita.
                   IL DOLORE                                        In relazione alla sua elevata prevalenza, è frequente motivo di ricorso
                   VISCERALE                                        alla consultazione medica, che, per oltre un paziente su due, è rivolta
                                                                    in prima istanza al Medico di Medicina Generale (Flasar et al, 2006;
                   ACUTO                                            Halder et al, 2007).

                   Maria Adele Giamberardino                        Il Medico di Medicina Generale è quindi chiamato a fronteggiare
                                                                    questa condizione clinica, identificando delle linee di comportamento
                   Dipartimento di Medicina e Scienze
                                                                    nell’approccio diagnostico al paziente che ne è affetto, al fine
                   dell’Invecchiamento                              di inquadrare rapidamente e con accuratezza la gravità del caso
                   Università Gabriele d’Annunzio di Chieti         e le modalità di intervento immediato.

21                                                                                                                                              22
XXXI Congresso Nazionale AISD                                                                                    DOLORE ACUTO
     Associazione Italiana per lo Studio del Dolore                                                                   IN MEDICINA GENERALE

     1 FISIOPATOLOGIA                                                              2 ASPETTI CLINICI
     Il dolore viscerale può essere provocato da una grande varietà di             Clinicamente, il dolore viscerale acuto ha esordio improvviso, è
     condizioni patologiche, che invariabilmente agiscono innescando alcuni        rapidamente ingravescente e di durata limitata nel tempo; può
     meccanismi tipici.                                                            estrinsecarsi in una singola manifestazione come pure in episodi acuti
     Infatti, il dolore viscerale non riconosce come cause locali gli stessi       ricorrenti, che sono per lo più riacutizzazioni di processi in atto da
     stimoli algogeni che sono in grado di produrre dolore nei distretti           tempo.
     somatici: un taglio, una bruciatura, una pinzettatura.                        Il cardine dell’inquadramento diagnostico risiede in un’attenta
     Tale peculiarità aveva portato in passato a considerare i visceri come        valutazione clinico-semeiologica del sintomo, a fronte della
     insensibili al dolore, mentre è ormai ben noto che i segnali che producono    conoscenza delle sue particolari modalità di presentazione.
     dolore in questi organi sono differenti da quelli che determinano un dolore
     somatico, e sono prevalentemente riconducibili a:                             Il dolore viscerale, infatti, è insidioso e tende a variare nel tempo (Fig. 1),
                                                                                   caratterizzandosi generalmente in due fasi successive:
           Distensione abnorme e contrazione della muscolatura liscia                     La fase di esordio, definita come dolore viscerale vero,
           degli organi cavi (il classico meccanismo della colica, es. renale             transitorio e non sempre identificabile
           o intestinale)                                                                 Una fase successiva di dolore riferito, in cui la sintomatologia si
           Distensione rapida e improvvisa della capsula degli organi                     modifica nelle caratteristiche e si irradia in altra sede,
           parenchimatosi quali fegato e milza                                            accompagnandosi o meno a ipersensibilità dei tessuti profondi
           Trazione di legamenti e di vasi                                                della parete. Nel caso in cui il dolore sia sostenuto da
           Ischemia                                                                       processi acuti con una componente infiammatoria che arriva
           Azione diretta di stimoli chimici                                              a coinvolgere strutture come quelle peritoneali o pleuriche, oltre
           Processi infiammatori - responsabili, oltre che del dolore,                    all’ipersensibilità nei confronti degli stimoli dolorosi a livello
           di una sensibilizzazione nei confronti di stimoli precedentemente              profondo nell’area del muscolo scheletrico, si può sviluppare
           innocui.                                                                       allodinia cutanea.

23                                                                                                                                                                   24
XXXI Congresso Nazionale AISD                                                                                       DOLORE ACUTO
     Associazione Italiana per lo Studio del Dolore                                                                      IN MEDICINA GENERALE

                    Figura 1. Classificazione del dolore viscerale                                     Figura 2. Dolore viscerale vero: definizione
                                                                                                       e sede del disturbo

     A Dolore viscerale vero                                                           Talvolta, più che lo stesso dolore, prevale una sensazione di oppressione o
                                                                                       disagio, che deve essere tenuta in debita considerazione dal medico.
     Il dolore viscerale vero (Fig. 2) si presenta soltanto all’esordio, per un arco
     di tempo compreso tra minuti e ore.                                               In questa fase sono presenti marcati segni neurovegetativi, quali nausea,
     È caratterizzato da una percezione dolorosa in una sede comune,                   pallore, vomito e sudorazione, che spesso rappresentano equivalenti
     qualunque sia il viscere in sofferenza: appendice, colecisti, esofago,            del dolore e richiedono una valutazione attenta al fine di evitare errori
     stomaco possono dare luogo a disturbi in sede retrosternale, epigastrica,         diagnostici: un senso di ingombro epigastrico con nausea e vomito, per
     mesogastrica, periombelicale o interscapolo-vertebrale in assenza di              esempio, potrebbe essere espressione non di una classica indigestione
     caratteri specifici.                                                              ma di un infarto miocardico in atto.

     A differenza del dolore cutaneo e muscolare, il sintomo è insidioso,              Spesso coesistono manifestazioni emozionali come ansia, angoscia o
     sordo, oppressivo o compressivo e non facilmente definibile.                      senso di morte imminente.

     La localizzazione è sempre vaga: il paziente non è in grado di indicare           L’intensità del dolore viscerale non è proporzionale al danno che si sta
     con precisione la sede del dolore. La compressione sulla zona dolente             producendo, il che suggerisce di non fare mai affidamento sull’entità
     non comporta variazioni della sintomatologia algica.                              del sintomo per giudicare la gravità del quadro clinico.
25                                                                                                                                                                   26
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     Associazione Italiana per lo Studio del Dolore                                                                  IN MEDICINA GENERALE

     B Dolore riferito                                                                          Figura 3. Proiezioni tipiche del dolore riferito

     In questa seconda fase, il dolore modifica le sue caratteristiche,
     diventando riferito, ossia percepito in un’area diversa da quella in cui si
     verifica la stimolazione algogena.

     Al tempo stesso, il dolore passa da una sede comune a una specifica
     per ogni organo coinvolto. In questa fase interessa infatti aree somatiche
     metamericamente connesse - che posseggono cioè la stessa innervazione
     - rispetto all’organo in sofferenza.

     Il dolore cardiaco, per esempio, può essere avvertito alle strutture
     somatiche della parete, e quindi a livello di cute, sotto cute e muscolo
     del braccio sinistro, dal lato ulnare. Il dolore che proviene dalle vie
     urinarie può a sua volta dare riferimento nella regione lombare.
     Il dolore che origina negli organi riproduttivi femminili viene spesso
     percepito nei quadranti addominali inferiori (Fig. 3).
                                                                                   Il viscere può proiettare con due diverse modalità:
     Il fenomeno è interpretabile in base al fatto che i visceri non dispongono
     di un’esclusiva rappresentazione centrale: sono scarsamente innervati e            Inizialmente il paziente lamenta dolore riferito senza iperalgesia:
     proiettano su elementi neuronali comuni con le strutture somatiche, a cui          stimoli addizionali sull’area del dolore non rivelano ipersensibilità.
     il cervello riferisce pertanto la percezione dolorosa, commettendo in tal          Tuttavia, se il dolore persiste nel tempo e soprattutto se ricorre nella
     modo una sorta di “errore di interpretazione”.                                     zona interessata, si sviluppa un’ipersensibilità, che si accompagna
                                                                                        a un aumento della percezione algica a seguito di manovre
     Si pone così il problema della diagnosi differenziale con il dolore                addizionali, come per esempio una compressione. In questi casi si
     direttamente originato dalle strutture somatiche.                                  determina spesso una reazione del muscolo scheletrico, che sviluppa
     Infatti il dolore diventa meglio localizzabile, si accompagna a segni              una contrazione sostenuta, di difesa, rilevabile alla palpazione.
     neurovegetativi attenuati - o ne è del tutto privo.                                Questo fenomeno, se ripetuto nel tempo, può portare addirittura
                                                                                        ad alterazioni distrofiche a carico del muscolo stesso.
                                                                                        In presenza di dolore parietalizzato, per esempio da interessamento
                                                                                        infiammatorio del peritoneo, si evidenzia allodinia cutanea: il
                                                                                        semplice sfioramento della cute nell’area affetta viene percepito
                                                                                        come doloroso.
27                                                                                                                                                                 28
XXXI Congresso Nazionale AISD                                                                                    DOLORE ACUTO
     Associazione Italiana per lo Studio del Dolore                                                                   IN MEDICINA GENERALE

     3 IL DOLORE VISCERALE NELLA                                                    Alcune condizioni morbose si correlano più spesso alla domanda di
                                                                                    prestazioni da parte del Medico di Medicina Generale. Tra queste si
       PRATICA CLINICA DEL MEDICO                                                   ricordano:
       DI MEDICINA GENERALE                                                              La colica urinaria da calcolosi. Si tratta di una sindrome la cui
                                                                                         prevalenza è in forte aumento. È caratterizzata da dolore lombare con
     Gli esempi di dolore viscerale acuto sono numerosissimi, e possono essere
                                                                                         irradiazione al fianco omolaterale e anteriormente verso l’inguine.
     di interesse chirurgico o di pertinenza medica. Questi ultimi tipi sono i
                                                                                         Si manifesta generalmente con sintomi di accompagnamento quali
     dolori viscerali di prevalente interesse per il Medico di Medicina Generale,
                                                                                         oliguria, disuria, nausea, ipotensione. Sono presenti ipersensibilità
     e si estrinsecano a livello toracico, addominale e pelvico.
                                                                                         muscolare, evidenziata dalla manovra di Giordano, come pure
                                                                                         iperalgesia sottocutanea e cutanea.
     L’atteggiamento dei pazienti è diverso a seconda della sede coinvolta.
                                                                                         La dismenorrea. Nella forma primaria, è frequente nelle giovani
           Il dolore toracico motiva prevalentemente richieste di prestazioni
                                                                                         donne, mentre è suggestiva, in quelle meno giovani, di endometriosi,
           in pronto soccorso: il 35% dei pazienti vi si reca direttamente;
                                                                                         soprattutto se l’insorgenza del dolore precede di qualche giorno il
           il restante 65% consulta il Medico di Medicina Generale che a sua
                                                                                         ciclo mestruale. La sede del dolore è nella parte centrale del basso
           volta demanda giustamente alle prestazioni di pronto soccorso
                                                                                         addome, con possibile interessamento della regione sacrale e della
           nel 66% dei casi (Dougan et al, 2001).
                                                                                         parte alta delle cosce; sono presenti iperalgesia muscolare e/o
           Il dolore addominale e pelvico motiva più frequentemente il
                                                                                         sottocutanea e cutanea; sintomi di accompagnamento possono
           ricorso al Medico di Medicina Generale, soprattutto quando è
                                                                                         essere nausea, vomito, diarrea, ansia.
           di tipo ricorrente e si manifesta in assenza di una rapida
           compromissione dello stato generale. Si calcola che in questi casi
                                                                                         La sindrome del colon irritabile. Di frequente osservazione,
           l’80% dei pazienti consultino il Medico di Medicina Generale
                                                                                         presenta una base disfunzionale. È caratterizzata da crisi ricorrenti di
           (Halder et al, 2007).
                                                                                         dolore crampiforme addomino- pelvico, con iperalgesia muscolare
                                                                                         e/o sottocutanea e cutanea. Frequente nel sesso femminile, tende
                                                                                         a progredire nel tempo con un’estensione delle aree dolorose.

29                                                                                                                                                                  30
XXXI Congresso Nazionale AISD                                                                                     DOLORE ACUTO
     Associazione Italiana per lo Studio del Dolore                                                                    IN MEDICINA GENERALE

     4 DIAGNOSI DIFFERENZIALE                                                        A questo punto, dovranno essere tenuti in conto l’anamnesi, la valutazione
                                                                                     degli eventuali fattori di rischio, ulteriori aspetti dell’esame obiettivo,
                                                                                     oltre agli esami di laboratorio o strumentali appropriati e specifici per le
     Nella diagnosi differenziale tra dolore viscerale riferito e dolore
                                                                                     strutture sospettate di essere all’origine dei sintomi.
     somatico, una manovra utile per il Medico di Medicina Generale
     consiste nell’applicazione di uno stimolo addizionale sull’area dolente:
                                                                                     L’inquadramento diagnostico dovrebbe idealmente precedere l’inizio
     se non si determina un aumento della sintomatologia dolorosa, con
                                                                                     della terapia sintomatica: la cancellazione eccessivamente precoce del
     molta probabilità il dolore è riferito e quindi viscerale; se al contrario la
                                                                                     dolore potrebbe infatti condizionare un ritardo nel riconoscimento
     sintomatologia si accentua, diventa importante distinguere ulteriormente
                                                                                     delle cause sottostanti, con conseguenze anche molto gravi per il
     il dolore riferito con iperalgesia dal dolore somatico primitivo (Fig. 4).
                                                                                     paziente.
                                                                                     Tuttavia, una volta identificata la possibile causa del dolore, è
                                                                                     importante istituire tempestivamente un opportuno trattamento
                                                                                     sintomatico, in modo da prevenire le conseguenze a lungo termine,
                                                                                     iperalgesiche e distrofiche, nell’area di dolore riferito.
                    Figura 4. Dolore viscerale: algoritmo
                    per la diagnosi differenziale

31                                                                                                                                                                  32
DOLORE ACUTO
     IN MEDICINA GENERALE
     XXXI Congresso Nazionale AISD                                   La terapia del dolore si avvale di differenti strategie farmacologiche,
     Associazione Italiana per lo Studio del Dolore
                                                                     che possono essere mirate a una risoluzione del sintomo a livello
     Roma, 8-10 maggio 2008                                          centrale o periferico.

                                                      Simposio       Gli analgesici pertanto si differenziano in:
                                                                           centrali (per esempio oppioidi, che agiscono sui recettori µ, k e ;
                                                      Satellite            inibitori dei canali del sodio; inibitori del reuptake delle
                                                                           monoamine)
                                                                           periferici (farmaci antinfiammatori non steroidei, FANS;
                                                                           per alcuni di essi, come paracetamolo, accanto all’attività
                                                                           periferica è presente una non trascurabile azione centrale).

                   FARMACOLOGIA                                      Gli analgesici possono essere combinati in maniera diversa tra loro,

                   CLINICA NELLA                                     ma sono i FANS a essere generalmente impiegati in prima battuta
                                                                     e per questo rivestono uno specifico interesse per il Medico di

                   MEDICINA                                          Medicina Generale.
                                                                     Pertanto, nella trattazione della farmacologia clinica del dolore
                   GENERALE                                          acuto verranno  approfondite caratteristiche, problematiche e novità
                                                                     terapeutiche inerenti a questa classe di farmaci.
                   Emilio Clementi
                   Cattedra di Farmacologia Clinica
                   Dipartimento di Scienze Precliniche LITA-VIALBA
                   Università degli Studi di Milano

33                                                                                                                                               34
XXXI Congresso Nazionale AISD                                                                                   DOLORE ACUTO
     Associazione Italiana per lo Studio del Dolore                                                                  IN MEDICINA GENERALE

     1 FANS: MECCANISMO D’AZIONE                                                                  Figura 1. Classificazione dei farmaci
                                                                                                  antinfiammatori non steroidei (FANS)
     Il meccanismo d’azione dei FANS è basato principalmente
     sull’inibizione della ciclossigenasi (COX), rispettivamente costitutiva
     (COX-1) e inducibile (COX-2).

     Alcuni FANS determinano un’inibizione irreversibile di questo enzima: è il
     caso dell’ acido acetilsalicilico.
     Altri FANS determinano invece un’inibizione non reversibile delle COX,
     per cui la loro durata d’azione dipende dalla velocità di eliminazione del
     farmaco stesso.

     Tra gli altri meccanismi, merita attenzione l’effetto sul metabolismo
     energetico, con disaccoppiamento della fosforilazione ossidativa, a cui si
     correlano alcuni effetti sia terapeutici sia indesiderati.

     La maggioranza dei FANS presenta una selettività non ben definita per           La maggior parte dei FANS sono caratterizzati da un pK acido, che
     una delle due forme di ciclossigenasi (Fig. 1).                                 consente il raggiungimento dei siti di infiammazione; soltanto alcuni di
     Alcuni farmaci agiscono invece come inibitori selettivi della COX inducibile.   essi, come paracetamolo, hanno invece un pK neutro, che favorisce il
     Tra questi si ricordano i COXIB (eterocoxib, celecoxib), ma va considerato      passaggio della barriera ematoencefalica e il raggiungimento del sistema
     che alcuni FANS sono dotati di un effetto piuttosto selettivo: è il caso ad     nervoso centrale.
     esempio della nimesulide.

35                                                                                                                                                              36
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     Associazione Italiana per lo Studio del Dolore                                                                       IN MEDICINA GENERALE

     2 FANS: EFFETTI TERAPEUTICI                                                        3 FANS: INTERAZIONI ED EFFETTI
                                                                                              INDESIDERATI
     Gli effetti terapeutici dei FANS sono numerosi e si possono riassumere in:
            Azione antinfiammatoria
                                                                                        I problemi più significativi relativi all’impiego clinico dei FANS sono
            Azione antipiretica
                                                                                        rappresentati dalle interazioni che questi farmaci possono avere tra loro o
            Azione antiaggregante
                                                                                        con altri trattamenti e dai possibili effetti indesiderati.
            Azione antidolorifica diretta
                                                                                        La figura 2 riporta le interazioni farmacologiche più rilevanti (Fig. 2).
            Azione sul metabolismo e sul respiro.

     Si giustificano così le loro ampie indicazioni, che spaziano dagli stati
     infiammatori delle articolazioni o dei tessuti molli al dolore post-operatorio
     e terminale, in associazione agli oppioidi, dalla cefalea alla dismenorrea,
     dagli stati febbrili alla chiusura del dotto arterioso di Bottallo e all’attacco
                                                                                                      Figura 2. Interazioni rilevanti dei FANS
     gottoso acuto.                                                                                   con altri farmaci

     Malgrado una effettiva variabilità nelle specifiche indicazioni, è possibile
     considerare i FANS come un’unica categoria: una recente revisione della
     nota 66 da parte dell’AIFA (Gazzetta Ufficiale N.45 del 22 febbraio 2008)
     riporta infatti che “I FANS possono essere sostanzialmente raggruppati
     in un’unica categoria, con differenze presenti soprattutto rispetto al
     profilo di rischio e al tipo e gravità di effetti collaterali possibili”.

37                                                                                                                                                                    38
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     Associazione Italiana per lo Studio del Dolore                                                                      IN MEDICINA GENERALE

     Per quanto riguarda gli effetti indesiderati, in linea generale l’utilizzo dei    Il problema della gastroprotezione può essere affrontato scegliendo un
     FANS in caso di dolore acuto può essere considerato come piuttosto                FANS che abbia una tossicità nota minore.
     ‘sicuro’.
     Peraltro, tra gli eventi indesiderati devono essere comunque considerati          Ibuprofene, ad esempio, determina un’incidenza di sanguinamento
     ipersensibilità, gastralgia, diarrea e microemorragie da ulcerazione (ridotti     gastrointestinale minore rispetto ai FANS in generale: 10,1% verso
     nel caso di impiego di inibitori selettivi della COX-2), come pure, soprattutto   il 42,9% dell’incidenza media riportata per tutti i FANS (Blot et al,
     nell’uso prolungato, deve essere tenuta in conto la possibile insorgenza di       2000).
     anemia emolitica, agranulocitosi, anemia aplastica, metaemoglobinemia,
     emolisi, necrosi papillare, nefrite interstiziale e blocco renale.                Un’ulteriore opzione potrebbe essere l’utilizzo degli inibitori selettivi
                                                                                       della COX-2.
     Gli effetti indesiderati gastrici sono forse quelli più frequentemente
     riportati dai pazienti.                                                           Rofecoxib è stata la prima molecola disegnata con questo specifico
                                                                                       obiettivo farmacologico. Lo studio VIGOR (Bombardier et al, 2000) ha infatti
                                                                                       evidenziato per questo COXIB una significativa riduzione dell’incidenza di
                                                                                       danno gastrointestinale.

                                                                                       Purtroppo, nell’ambito dello stesso studio è emersa anche per la
                                                                                       prima volta la significativa tossicità cardiovascolare di questa classe di
                                                                                       farmaci, che ne limita concretamente l’impiego nei pazienti anziani o
                                                                                       a rischio cardiovascolare.

                                                                                       Va comunque ricordato che la possibilità di danno cardiovascolare
     4 IL CONTROLLO DEGLI EFFETTI                                                      non deve essere completamente esclusa neppure in caso di
       INDESIDERATI: LA GASTROPROTEZIONE                                               somministrazione di FANS non selettivi.

                                                                                       Una strategia innovativa per contenere il danno gastrointestinale
     Una delle strategie più semplici per affrontare il problema della
                                                                                       da FANS è quella di considerare l’impiego di un mediatore gassoso,
     tossicità gastrica è combinare i FANS con gli inibitori della pompa
                                                                                       nitrossido, che si genera attraverso una reazione enzimatica a
     protonica.
                                                                                       partire dall’arginina: arginina è il precursore, nitrossido è il prodotto
     La nota 1 dell’AIFA, tuttavia, ammette la prescrizione a carico del Sistema
                                                                                       della reazione.
     Sanitario Nazionale di inibitori della pompa protonica soltanto in alcune
     situazioni, cioè in presenza di complicanze già note e croniche nonché
     di fattori di rischio ben precisi. Si pone pertanto la necessità di soluzioni
     terapeutiche alternative.
39                                                                                                                                                                    40
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     Associazione Italiana per lo Studio del Dolore                                                              IN MEDICINA GENERALE

     5 LA STIMOLAZIONE 		                                                             aumento della sintesi di gastrina, un importante fattore trofico
                                                                                      per la mucosa gastrica
       FARMACOLOGICA DEL SISTEMA                                                      aumento della sintesi di mucina, che esercita una protezione
       NITROSSIDO-ARGININA                                                            meccanica sulla mucosa gastrica.

                                                                                 Il nitrossido è anche in grado di aumentare l’efficacia della
     Il nitrossido viene prodotto dalle nitrossido sintasi, enzimi presenti
                                                                                 riparazione di eventuali danni grazie a un effetto proangiogenetico,
     in diverse isoforme in numerosi distretti, dall’endotelio ai neuroni,
                                                                                 al controllo della morte cellulare e all’aumento del metabolismo
     dall’epitelio gastrico alla macula densa renale. La distribuzione così
                                                                                 energetico.
     ampia di questi enzimi rende ragione dell’importanza del sistema
     arginina/nitrossido: un’appropriata stimolazione farmacologica di
                                                                                 Appare quindi chiaro l’interesse per farmaci in combinazione che
     questo sistema può quindi determinare effetti biologici rilevanti e
                                                                                 associno un FANS e il nitrossido (COX-Inhibiting Nitric Oxide-Donator,
     sfruttabili a scopo terapeutico.
                                                                                 CINOD) o un FANS e l’arginina perchè il nitrossido rappresenta
     Tra i suoi eterogenei effetti biologici si ricordano infatti il controllo
                                                                                 un mezzo potenziale per usufruire degli effetti farmacodinamici
     della nocicezione, il controllo dell’iperalgesia, gli effetti sul flusso
                                                                                 desiderati dei FANS, con un miglior controllo della gastrolesività.
     ematico, la regolarizzazione del tratto gastrointestinale e il controllo
                                                                                 Nel caso di ibuprofene-arginina, la protezione della gastrolesività,
     generale dell’infiammazione, soprattutto sul versante immunitario.
                                                                                 probabilmente indotta dall’aggiunta della stessa arginina è
     Questo sistema inibisce inoltre l’aggregazione piastrinica e controlla la
                                                                                 confermata da evidenze sperimentali in modelli animali (Jimenez
     proliferazione aberrante delle cellule.
                                                                                 et al, 2002; Figura 3)
     Gli effetti biologici di tale sistema possono essere applicati al
     problema del danno gastrico.
                                                                                              Figura 3. Schema di sintesi del nitrossido
     Il danno gastrico da FANS è notoriamente ricollegabile al blocco
     della sintesi delle prostaglandine: il nitrossido e il suo precursore
     arginina prevengono la gastrolesività degli antinfiammatori in quanto
     determinano:

           vasodilatazione, con aumento del flusso ematico e di fattori
           trofici
           aumento della sintesi di prostanoidi, che competono con il
           blocco delle ciclossigenasi

41                                                                                                                                                        42
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     Associazione Italiana per lo Studio del Dolore                                                                     IN MEDICINA GENERALE

     6 SISTEMA NITROSSIDO/ARGININA                                                    7 IBUPROFENE-ARGININA: PROFILO
       E POSSIBILE PROTEZIONE                                                              FARMACOCINETICO
       DALLA NEFROPATIA
                                                                                      In tema di trattamento del dolore, un importante aspetto da considerare,
                                                                                      specifico all’utilizzo di un sale di arginina, è la farmacocinetica della sua
     La nefropatia è un effetto indesiderato da FANS, conseguente al loro
                                                                                      combinazione con un FANS, in particolare ibuprofene.
     meccanismo d’azione, riconducibile cioè all’inibizione della sintesi di
     prostaglandine.
                                                                                      Come molti altri FANS, anche ibuprofene presenta un pK acido. I
                                                                                      farmaci con queste caratteristiche tendono a stazionare nello stomaco,
     Le prostaglandine esercitano un’azione vasodilatante. Il blocco della
                                                                                      sono poco solubili in acqua, hanno una certa latenza nella diffusione. Di
     loro sintesi si traduce in una riduzione della pressione di perfusione a
                                                                                      conseguenza si genera un ritardo di assorbimento e distribuzione e
     livello glomerulare nell’arteriola afferente e, malgrado la vasocostrizione
                                                                                      quindi un ritardo dell’effetto terapeutico.
     compensatoria a valle, in una riduzione del flusso nel glomerulo. Con questo
     meccanismo, nel tempo, può determinarsi una nefrite interstiziale.
                                                                                      La salificazione di ibuprofene ad opera di un aminoacido basico come
     I COXIB a livello renale determinano una tossicità simile a quella degli
                                                                                      l’arginina consente - rispetto alle forme farmaceutiche tradizionali - un
     altri FANS (Swan et al, 2000), e non offrono pertanto alcun vantaggio
                                                                                      aumento della solubilizzazione, la formazione di emulsioni gastriche più
     aggiuntivo.
                                                                                      stabili, e quindi una maggiore capacità di assorbimento.

     Anche a questo riguardo l’azione di nitrossido o del suo substrato si
                                                                                      Tale effetto si traduce in un picco di concentrazione più alto e più
     prospetta come una soluzione potenzialmente interessante.
                                                                                      precoce con una biodisponibilità plasmatica maggiore nella prima ora
     Il nitrossido è infatti un mediatore fisiologico in sede renale che agisce
                                                                                      successiva alla somministrazione, senza alcuna influenza sull’emivita
     allo stesso livello delle prostaglandine, promuovendo la vasodilatazione
                                                                                      (Fig. 4).
     dell’arteriola afferente attraverso un meccanismo dipendente dal calcio e
     non legato all’intervento delle COX. Si tratta quindi di un sistema protettivo
                                                                                      Il picco della concentrazione plasmatica viene infatti raggiunto a 15
     potenzialmente efficace, che non appare alterato dall’impiego di FANS.
                                                                                      minuti e livelli plasmatici utili si evidenziano dopo solo 5-10 minuti
                                                                                      dalla somministrazione orale. Queste proprietà si dimostrano
                                                                                      particolarmente vantaggiose nelle condizioni cliniche che richiedono
                                                                                      un pronto effetto analgesico.

43                                                                                                                                                                    44
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     Associazione Italiana per lo Studio del Dolore                                                                            IN MEDICINA GENERALE

                                                                                                                                       RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

                                                                                  Blot WJ, McLaughlin JK. Over the counter non-steroidal anti-inflammatory drugs and risk of
                                                                                  gastrointestinal bleeding. J Epidemiol Biostat. 2000;5(2):137-42.

                                                                                  Bombardier C, Laine L, Reicin A, Shapiro D, Burgos-Vargas R, Davis B, et al. VIGOR Study
                    Figura 4. Ibuprofene-arginina: profilo farma-                 Group. Comparison of upper gastrointestinal toxicity of rofecoxib and naproxen in patients with
                    cocinetico in confronto a ibuprofene                          rheumatoid arthritis. VIGOR Study Group. N Engl J Med. 2000;343(21):1520-8.

                                                                                  Dougan JP, Mathew TP, Riddell JW, Spence MS, McGlinchey PG, Nesbitt GS, et al. Suspected
                                                                                  angina pectoris: a rapid-access chest pain clinic. QJM. 2001;94(12):679-86.

                                                                                  Flasar MH, Cross R, Goldberg E. Acute abdominal pain. Prim Care. 2006;33(3):659-84.

                                                                                  Gisbert JP, Abad-Santos F, Novalbos J, Khorrami S, Gallego-Sandín S, Rosado A, Gálvez-Múgica
                                                                                  MA, Pajares JM. Comparison of gastric endoscopic lesions and tolerability to ibuprofen and
                                                                                  ibuprofen-arginate in healthy subjects. J Clin Gastroenterol. 2005;39(9):834-5.

                                                                                  Halder SL, Locke GR 3rd, Schleck CD, Zinsmeister AR, Melton LJ 3rd, Talley NJ. Natural
                                                                                  history of functional gastrointestinal disorders: a 12-year longitudinal population-based study.
                                                                                  Gastroenterology. 2007;133(3):799-807.

                                                                                  Jiménez D, Martin MJ, Pozo D, Alarcón C, Esteban J, Bruseghini L, et al.
                                                                                  Mechanisms involved in protection afforded by L-arginine in ibuprofen-induced gastric damage:
                                                                                  role of nitric oxide and prostaglandins. Dig Dis Sci. 2002;47(1):44-53.

                                                                                  Johansson,H., Windhorst,U., Djupsjöbacka,M. and Passatore,L. M (eds.) Chronic Work-Related
                                                                                  MyalgiaCD: Neuromuscular Mechanisms behind Work-Related Chronic Muscle Pain Syndromes.
                                                                                  Gävle University Press, pp. 141-154.
     In conclusione, il rilascio di nitrossido a partire dal substrato arginina
                                                                                  Picavet HSJ, Schouten JSAG. Musculoskeletal pain in the Netherlands: prevalences, consequences
     costituisce un valore aggiunto per i FANS in quanto consente di              and risk groups. The DMC3-study. Pain 2003; 102 (1-2) 167-178.
     prospettare:
                                                                                  Swan SK, Rudy DW, Lasseter KC, Ryan CF, Buechel KL, Lambrecht LJ, et al-
           Un’azione gastroprotettiva                                             Effect of cyclooxygenase-2 inhibition on renal function in elderly persons receiving a low-salt diet.
                                                                                  A randomized, controlled trial. Ann Intern Med. 2000;133(1):1-9.
           Una possibile riduzione del danno renale per azione
           emodinamica sulla capsula glomerulare.                                 Tiengo M. Ibuprofene-arginina. Medica Editoria e Diffusione Scientifica, 2007.

     A sua volta, la combinazione ibuprofene-arginina, già in commercio,
     permette di ottimizzare l’assorbimento del principio attivo, con
     conseguente riduzione del tempo necessario per raggiungere la
     concentrazione massima in circolo e svolgere l’effetto terapeutico.

45                                                                                                                                                                                        46
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     Note                                             Note

47                                                                                  48
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     Note                                             Note

49                                                                                  50
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