Il dialogo - Ex siti industria siderurgica: riconversione e rigenerazione ambientale - ACLI-CH

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Il dialogo - Ex siti industria siderurgica: riconversione e rigenerazione ambientale - ACLI-CH
il dialogo
 bimestrale d’informazione e di opinione delle ACLI Svizzera
 associazioni cristiane lavoratori internazionali

Ex siti industria siderurgica:
riconversione e rigenerazione
ambientale
 novembre 2019
 numero 5 - anno XXIX
Il dialogo - Ex siti industria siderurgica: riconversione e rigenerazione ambientale - ACLI-CH
La vignetta               di Daria Lepori

Impressum
il dialogo
Bimestrale delle ACLI Svizzera
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Rondinelli, Barbara Sorce,
Salvo Buttitta

Responsabili di zona:
AG: Gaetano Vecchio
BA-BE-SO: Samantha Vecchio
GE-VD: Costanzo Veltro
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Redazione e recapito:
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17 gennaio 2020. La chiusura di reda-                                                 direttamente a casa tua
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    2
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Il dialogo - Ex siti industria siderurgica: riconversione e rigenerazione ambientale - ACLI-CH
EDITORIALE

L’epoca dell’industria                                                                   Sommario
siderurgica
                                                                                         numero 5 - anno XXIX
                                                                                         Il cuore e la mano                   4

“G
             li operai esistono ancora e tornano in
                                                                                         Natale: l’emergenza del silenzio
             piazza”. Mentre chiudiamo questo
             numero del Dialogo, risuonano le parole                                     Politica                             5
dei leader sindacali italiani che hanno chiamato a                                       Testimonianze servizio civile
manifestare migliaia di lavoratori delle industrie in
crisi. Che sono tantissime! Da Whirlpool a Piaggio                                       ACLI FAI                             6
Aerospace e altre: Ast di Terni, Ex Alcoa, Wanbao,                                       AlpTransit, ricadute per il
Jabil, Embraco, Bosch, Cnh Industrial, Blutec,                                           territorio
Industria Italiana Autobus, Bekaert, Honeywell.
E soprattutto la crisi di ArcelorMittal, l’ex Ilva di                                    DOSSIER                         7-11
Taranto, l’acciaieria che dà lavoro a 11mila addetti                                     •   Bonifica e rilancio area ex
e a molte aziende dell’indotto. Una crisi drammatica                                         Monteforno Bodio
che amplifica la “desertificazione” industriale dell’I-                                  •   Taranto, la storia di una città
talia meridionale, alle prese con uno dei peggiori pas-                                      divisa tra salute e lavoro
saggi della sua storia recente. Abbiamo voluto dedicare il dossier di questa edi-        •   Area di stoccaggio a Giornico
zione agli ex siti dell’industria siderurgica svizzera per accendere i riflettori sui
progetti di riconversione industriale in fase di realizzazione (ex Monteforno),          Filo diretto con il Syna 11
su quelli consolidati (ex Ferrowohlen), sugli scenari che si aprono con il comple-       Evoluzione dei salari nell’industria
tamento di Alptransit e su ciò che è rimasto dei colossi che negli ultimi decenni        meccanica, metallurgica, elettrica
del secolo scorso dominavano il mercato dell’accciaio in Svizzera. Ma non pote-
vamo ignorare l’ex Ilva di Tarnato nel monento in cui ArcelorMittal chiede
un taglio drastico delle maestranze - 4’700 esuberi per restare. Barbara Sorce,          Convegno delle ACLI 12-13
tarantina doc, analizza con una dettagliata ricostruzione la parabola dell’ex            Clima ed economia civile
Ilva, chiedendo inotre al fondatore dell’associazione PeaceLink (rete telematica
ecopacifista) come affrontare i gravi problemi che minacciano la salute delle            Patronato                   14-15
perosne vicine allo stabilimento.                                                        •   Le malattie professionali
La crisi dell’acciaio ha creato forte tensioni sociali nell’ultimo ventennio del seco-   •   Riforma dell’AVS
lo scorso, con immagini ancora nitide e vive nella memoria collettiva delle aree
interessate. La Monteforno SA di Bodio, fondata nel dicembre del 1946, era               ENAIP IB                    16-17
specializzata nella produzione di acciai speciali, commercializzati soprattutto          Da 59 anni la formazione
nella Svizzera a Nord delle Alpi grazie al forte sviluppo dell’edilizia in quegli
anni. Acquisita dalla Von Roll di Gerlafingen (1977), imboccò la parabola                Recensioni                       18
discendente - la stessa sorte toccata all’acquirente - con una costante diminu-          “Andare oltre ancora”
zione dei lavoratori occupati fino alla sua chiusura avvenuta nel 1994, che ha
lasciato un vuoto rimasto incolmabile (anche per le Acli locali) fino a pochi anni       Vita delle ACLI             19-22
fa. Il progetto di riqualifica dell’area Bodio-Giornico sta finalmente ricreando         •   Losanna: Festa natalizia e
uno spirito di rilancio promettente. La chiusura della Ferrowohlen - avvenuta                Forum lingua italiana
anch’essa nel 1994 - pose con urgenza il problema della riqualificazione delle           •   Argovia: Patronato Acli e
strutture e della riconversione delle attività, un processo che a distanza di 25             Syna
anni non è ancora concluso. E tuttavia, laddove dominavano le colate di acciaio          •   Festa dell’aclista a Lenzburg
oggi operano una ventina di aziende che hanno rivitalizzato l’intera area e              •   Ticino: In poche battute
creato innumerevoli posti di lavoro. Non mancano in Italia e in Europa esempi
di riconversione qualificata come l’area dell’ex Alfa Romeo di Arese, oppure la          Editoria                         23
rigenerazione ambientale e riconversione del bacino della Ruhr: molto dipende            Il mondo deve sapere, Michela Murgia
dalle capacità delle amministrazioni e dalle convergenze su obiettivi di utilità
collettiva che travalicano il calcolo spicciolo delle convenienze elettorali.
                                                                                         Sale e Pepe                      23
                                                            Franco Narducci              Coniglio alla canavesana
                                                       franco.narducci@gmail.com

                                                                                                                          3
                                                                                                       il dialogo 5/19
Il dialogo - Ex siti industria siderurgica: riconversione e rigenerazione ambientale - ACLI-CH
IL CUORE E LA MANO

Natale: l’emergenza del silenzio
 di fra Martino Dotta, assistente spirituale ACLI Svizzera

A
         ragione, padre David Maria Turoldo, definiva quella a           del tacere. Mettersi all’ascolto della realtà che
         lui contemporanea “civiltà del frastuono”. Il noto Frate        ci circonda può aiutarci ad ammirare, con occhi
         teologo, filosofo, scrittore, poeta e antifascista friulano -   diversi, la bellezza circostante, un po’ ovunque.
ben conosciuto anche nella Svizzera italiana - deceduto a Milano         Non a caso, molti autori spirituali insistono
nel 1992, sosteneva che “oggi non si canta, oggi si urla, si grida”,     sul fatto che l’astensione dalle parole vane, in
perciò viviamo in un “tempo senza preghiera, senza silenzio, e           specie se chiacchiere e pettegolezzi, può essere
quindi senza ascolto: nessuno ascolta nessuno”.                          la via maestra per dare il giusto peso alle cose e
A distanza di oltre vent’anni, il giudizio di Turoldo può appa-          ai vissuti, per attribuire il vero nome ai bisogni
rire duro, eppure credo che continui a essere pertinente. Le sue         nostri e altrui. In questi giorni del Natale, lascia-
parole taglienti manifestavano un profondo disagio di fronte ad          mo dunque che ci sorprenda un dato semplice:
una società rumorosa e distratta. Valeva allora come oggi per il         secondo i racconti evangelici, le vere radici della
discorso sociale e politico, ma pure per il mondo dello spettacolo       Nascita di Gesù a Betlemme si trovano nel silen-
e dei mezzi di comunicazione. Ritengo quindi necessario ascolta-         zio. Per antica tradizione, la liturgia natalizia
re di nuovo il suo monito: “ciò che più manca a questo tempo,            ricorda che la Parola divina è discesa sulla terra
a questa civiltà, è lo spirito di preghiera”.                            dal grembo silenzioso del Padre.
Turoldo rendeva attenti a un problema che, in questo perio-
do natalizio, può apparire ancora più pertinente: la mancanza
di disponibilità interiore, di accoglienza esteriore e interiore,
l’incapacità di ascoltare con il cuore e con la mente ci rendono         Frasi di David Maria Turoldo
distratti circa il mistero della persona umana e la presenza silen-
ziosa di Dio nelle pieghe della storia. In una realtà caratterizzata     “È scontato il fatto che la preghiera fa parte della
dal chiasso, Turoldo ricordava che “rivoluzione non consiste nel         vita e che rappresenta il punto più alto dell’esi-
rompere o nel distruggere, ma nell’immettere uno spirito nuovo           stenza. La preghiera è come il mare per il pesce:
nelle forme di sempre”.                                                  è la preghiera il mio mare. Preghiera come valore
Siamo purtroppo assuefatti alla violenza e al sopruso, alla bugia        che fonda la mia stessa umanità; preghiera quale
e al dubbio come strumenti di propaganda, persino religiosa (o           perla fra tutte le parole. No, nessuno può vivere
tramite l’uso strumentale dei simboli religiosi). Eppure non pos-        senza pregare, neppure l’ateo, perché tutti hanno
siamo rinunciare, come credenti e persone socialmente attive,            bisogno l’uno dell’altro. […] È vero, la preghiera è
ad identificare il Natale con sentimenti di mitezza, compren-            il momento decisivo dell’esistenza.”
sione e rispetto. Non possiamo non lasciarci interrogare dalle
                                      situazioni più disparate, per      ***
                                      individuare anche in esse delle
                                      tracce dello spirito natalizio.    “Ogni guerra è sempre un atto contro la ragione e
                                      Rivestire i piccoli o grandi       il ricorso alla guerra è sempre una sconfitta della
                                      gesti quotidiani di una diversa    ragione. Anzi, io credo che bisognerà cambiare
                                      attenzione, più consona all’e-     perfino la categoria culturale: non ci saranno più
                                      vento celebrato magari in sor-     né vittoriosi né vinti, ma saremo tutti sconfitti.
                                      dina, nell’ambito familiare o      Perché, appunto, sarà la forza bruta che vince su
                                      nella stretta cerchia di amici e   qualunque cosa. È tutta l’umanità a perdere. Io,
                                      conoscenti, può davvero fare       difatti, non sono qui a mettermi contro qualcuno,
                                      la differenza.                     sono qui a mettermi soltanto in favore della pace,
                                      In riferimento ancora al           perché solo la pace è il trionfo della ragione.”
                                      monito di padre Turoldo, mi
                                      pare urgente cogliere l’occa-
                                      sione del Natale per imparare
                                      di nuovo il valore del racco-
                                      glimento e il senso profondo

    4
          il dialogo 5/19
Il dialogo - Ex siti industria siderurgica: riconversione e rigenerazione ambientale - ACLI-CH
SERVIZIO CIVILE

Servizio civile all’estero, le testimonianze
di Simona e Gioia
 di le nostre collaboratrici del servizio civile

Da vari anni il Patronato Acli della Svizzera
ospita ragazze e ragazzi che colgono l’oppor-
tunità del Servizio Civile offerta dal Governo
Italiano. In questo edizione del Dialogo
riportiamo le testimonianze delle raggazze che
stanno svolgendo il servizio civile a Lugano.

Simona Zanetta
Ho 23 anni e vengo dalla Liguria. Le mie radici
sono in parte svizzere e in parte siciliane. Ho stu-
diato Lingue e Letterature Moderne all’Università
di Genova, vivendo nove mesi in Scozia grazie
al programma di mobilità Erasmus+. L’impegno
sociale è sempre stato nel mio DNA e per diver-
si anni ho collaborato con varie associazioni di
volontariato. Dall’assistenza ai più emarginati
sono passata alla mediazione interculturale nel           Gioia Bisconti
campo della migrazione e della mobilità inter-            Sono marchigiana di Fermo e ho studiato lingue e letterature stra-
nazionale. In Liguria ho tenuto corsi di lingua e         niere presso l’Università di Macerata. Ho una laurea magistrale
cultura italiana per cittadini italiani di seconda        in inglese e cinese dal 2018 e ho svolto tre periodi di mobilità
e terza generazione che dall’estero intendevano           all’estero con Erasmus+, studiando e vivendo a Manchester, in
stabilirsi in Italia. Ho collaborato con la Croce         Svezia e infine in Norvegia, affinando la conoscenza dell’inglese
Rossa e la Scuola media di Rapallo e allo sportello       e allargando gli orizzonti culturali. Prima di trasferirmi a Lugano
informativo per accompagnare le famiglie straniere        ho lavorato per due anni all’Ufficio dei Rapporti Internazionali
nell’iscrizione dei figli a scuola. Una volta laureata    dell’UNI di Macerata all’ufficio per predisporre l’Erasmus di altri
ho deciso di cogliere l’occasione del Servizio Civile     studenti desiderosi di un tirocinio in Europa. Nel marzo del 2019
presso le ACLI di Lugano: per un anno avrei potu-         è cominciata la mia avventura con il Servizio Civile. In Svizzera
to unire le competenze e le conoscenze che avevo          ho ritrovato la bellezza paesaggistica dei paesi nordici e la ricchez-
acquisito all’interesse personale di sperimentare un      za di un paese col plurilinguismo e una grande varietà culturale.
impegno sociale nei rapporti tra Italia e Svizzera,       Con il progetto “Italiani d’oltreconfine” ho voluto mettermi al ser-
essendo io stessa cittadina di entrambi i paesi.          vizio per chi nel corso del tempo ha deciso di emigrare: sono parte
Sono venuta a Lugano condividendo il program-             di una mobilità di oggi dopo quella delle generazioni precedenti e
ma “Italiani d’oltreconfine”. Con la mia collega          volevo dare il mio contributo alla comunità italiana con i servizi
Gioia sono impegnata soprattutto nel Patronato,           per essa erogati. Lavoro al Patronato di Lugano, alla segreteria
accogliendo le persone e sostenendo gli operatori         delle Acli Svizzera e partecipo alle varie attività dell’associazione.
per le varie pratiche relative alla Svizzera e all’Ita-   In Patronato, nel Circolo e nei vari eventi ho conosciuto storie di
lia. Mi fa piacere partecipare anche alle attività del    emigrati in Svizzera che mantengono viva la memoria di questa
Circolo ACLI e collaborare ai lavori della segrete-       comunità e, con la mia collega Simona, abbiamo approfondito
ria nazionale dove posso osservare un quadro più          le loro storie raccogliendo dati sulle famiglie italiane all’estero,
ampio della comunità italiana in Svizzera e l’orga-       un obiettivo del progetto. Con Simona faccio anche parte del
nizzazione di un’associazione che opera su tutto          Coro Acli. Grazie a prove settimanali abbiamo partecipato pia-
il territorio della Confederazione. Mi sono subito        cevolmente a tre concerti tenuti finora. Sono agli sgoccioli del
trovata in sintonia con una comunità di persone           Servizio Civile e vedo quanto quest’esperienza mi abbia cambiato
che collaborano e sono disponibili nei confronti          in termini di indipendenza personale, formato a livello lavorativo
del prossimo, motivo di grande crescita, matu-            e aiutato a creare una rete solida di relazioni sul piano personale:
razione personale e una forte esperienza umana.           sono grata di aver avuto quest’opportunità.

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ACLI FAI

Galleria di base del Monte Ceneri:
ricadute positive per il territorio
 a cura di Giuseppe Rauseo, Presidente Acli Svizzera

L’aumento del traffico sul tratto ferroviario Zurigo-     agli esami per l’ottenimento della
Milano è un’ulteriore dimostrazione dell’importan-        licenza D di conducente di auto-
za delle nuove trasversali alpine. E all’orizzonte si     bus a cura delle scuole guida e
profila già il completamento dell’Alptransit, che         della Sezione della circolazione”.
porrà nuove esigenze e sfide. L’apertura della gal-       La Sezione del lavoro sta pro-
leria di base del Monte Ceneri a dicembre 2020            cedendo con le prime selezioni,
segnerà, infatti, un nuovo inizio e una rivoluzione       dopo aver definito con le aziende
per il trasporto pubblico in Ticino. Grazie alle          di trasporto i requisiti richiesti.
nuove infrastrutture previste verrà messo in atto un      I candidati interessati che soddi-
importante potenziamento dell’offerta di trasporto        sfano tali requisiti e supereranno
pubblico, sia ferroviaria che su gomma, volto ad          le verifiche attitudinali tecniche
offrire alla popolazione e ai visitatori del Cantone      ed un successivo colloquio con
Ticino una rete di trasporto pubblico capillare,          il potenziale datore di lavoro, potranno poi beneficiare del finan-
frequente e attrattiva.                                   ziamento dei costi dei corsi di preparazione all’ottenimento della
Le aziende di trasporto interessate si sono già attiva-   patente di guida, sulla base di quanto previsto dalla Legge federale
te, in accordo con i dipartimenti e i servizi dell’Am-    sull’assicurazione contro la disoccupazione (LADI), dalla Legge
ministrazione cantonale coinvolti, costituendo un         cantonale sull’assistenza e dalla Legge cantonale sul rilancio dell’oc-
apposito Gruppo di lavoro operativo con l’obiet-          cupazione e il sostegno ai disoccupati (L-rilocc).
tivo di individuare tra i disoccupati iscritti presso     Per l’eventuale sostegno all’introduzione in azienda di persone disoc-
gli URC, o al beneficio di altre prestazioni sociali,     cupate difficilmente collocabili che già dispongono della patente
il maggior numero possibile di candidati adatti per       necessaria possono entrare in linea di conto, in caso di assunzione,
occupare i futuri nuovi posti di lavoro. Questo è         anche gli appositi sussidi previsti dalla LADI e dalla L-rilocc per
il tenore della risposta del Consiglio di Stato del       contribuire al finanziamento di parte del salario durante il periodo
Cantone Ticino a una recente interrogazione dei           d’introduzione.
deputati e sindacalisti OCST Claudio Isabella,            Nell’ambito della recente presentazione dell’offerta di trasporto pub-
Giorgio Fonio e Lorenzo Jelmini, che avevano              blico 2021 in funzione dell’apertura della galleria di base del Monte
evidenziato il bisogno impellente di assunzioni, più      Ceneri e dello stanziamento di un credito quadriennale di 461,4
precisamente di conducenti di autobus, per poter          milioni di franchi per il finanziamento delle prestazioni di trasporto
dare seguito al potenziamento dei collegamenti            pubblico 2020-2023, il DT ha ricordato come “i trasporti pubblici
su gomma necessario con il completamento di               costituiscano un elemento importante per la gestione complessiva
Alptransit.                                               della mobilità, concorrono a migliorare l’attrattività del nostro terri-
Tra potenziamento dei trasporti pubblici e sostitu-       torio e contribuiscono a garantire un’elevata qualità di vita”.
zioni dovute a pensionamenti, i rappresentanti delle
principali aziende di trasporto, coinvolte insieme
alla Sezione del lavoro nell’apposito Gruppo di
lavoro, hanno quantificato in 250-300 le assunzio-
ni a partire da ottobre 2020 fino all’entrata in vigo-
re del nuovo orario dei trasporti (dicembre 2020).
Il Consiglio di Stato ha dichiarato e assicuratao che
“dispone degli strumenti necessari per sostenere
le persone disoccupate che si candideranno e che
saranno ritenute idonee dalle aziende di trasporto
per questa importante occasione di collocamento”.
Aggiungendo che “sono state definite le modalità
per procedere a una selezione secondo i requisiti
richiesti dalla professione e per assicurare la neces-
saria offerta di formazione per la preparazione

    6
          il dialogo 5/19
Il dialogo - Ex siti industria siderurgica: riconversione e rigenerazione ambientale - ACLI-CH
DOSSIER

Rigenerazione e rilancio dell’area ex
Monteforno di Bodio
 di Claudio Isabella, Granconsigliere del Canton Ticino

E
        ro un bambino quando la Monteforno chiuse i battenti e          strascichi economici e occupazionali, ma anche
        mai avrei pensato che un giorno avrei lavorato all’OCST,        ecologici. Era quindi importante bonificare il
        il sindacato che più si è battuto per la salvaguardia di        terreno e recuperare la sua utilità per la comunità
un’azienda arrivata ad occupare oltre 1’000 operai, fin dai tempi       vivificando la zona con le attività economiche.
di Mons. Del-Pietro e in seguito con l’impegno di Meinrado              La bellezza del paesaggio delle Tre Valli - in gran
Robbiani e Romano Rossi, nostro compianto presidente e sindaco          parte incontaminato - soffre lo spopolamento in
per molti anni di Giornico. Un’azienda che ha inciso profonda-          atto, un destino che condivide con molte valla-
mente sulla storia industriale del Canton Ticino.                       te alpine proprio per la mancanza di aziende e
Ma non solo: l’arrivo di un’impresa così imponente ed importante        dell’indotto che esse creano: fornitori, clienti,
ha segnato la vita nelle Tre Valli; la vastità della struttura e del    ristoranti, bar, negozi.
sedime che l’ospitava, l’alto numero di operai che hanno finito         Basti pensare che tra il 2017 e il 2018, abbiamo
per popolare la Leventina e le Tre Valli, hanno avuto un impatto        perso circa 300 posti di lavoro, che in una regio-
importante che è perdurato anche dopo la chiusura. Attorno all’a-       ne discosta come le Tre Valli sono un numero
zienda si è sviluppato un notevole movimento sociale alimentato         considerevole.
dai flussi migratori che hanno finito per creare comunità coese         Questo aspetto suscita grande preoccupazione,
eppure fortemente integrate nella società ospitante.                    tanto da essere un asse portante della mia campa-
La chiusura della Monteforno è stata per molti uno shock, non           gna elettorale alle recenti elezioni cantonali. Non
solo per chi aveva perso il lavoro. Uno shock non facile da dimen-      vogliamo che queste zone diventino musei a cielo
ticare, anche a causa dello stato di abbandono in cui ha versato        aperto, belli, ma inadeguati per essere abitati,
per molti anni l’area della ex acciaieria. Situazione facilmente        privi di vita sociale, dai quali si scappa per trovare
visibile per chiunque passi o sia passato nella zona industriale di     un’occupazione altrove.
Bodio e Giornico e che inculca ai più malinconici uno stato di          E allora ben vengano le iniziative come l’Area
desolazione.                                                            multi-servizi, le aziende che si installano e che
Le discussioni sono state infinite, basti pensare che a 25 anni dalla   valorizzano le peculiarità e i prodotti della regio-
chiusura la partita non è ancora conclusa. Alcune aziende hanno         ne. La mobilità del futuro per il nostro Cantone
ricominciato a popolare la zona e da poco sono iniziati i lavori per    posiziona le valli - in particolare la zona della ex
la costruzione dell’Area multi-servizi e centro di controllo veicoli    Monteforno - in una zona strategica, lontana dal
pesanti nell’ex parco rottami.                                          traffico delle frontiere e dei nuclei cittadini, ma
L’area ha potuto essere finalmente risanata, com’era necessa-           ricca di servizi per i trasporti sia su gomma che
rio. Perché il fallimento della Monteforno non ha lasciato solo         su rotaia.
                                                                        Mobilità su rotaia che necessità però di alcuni
                                                                        miglioramenti determinanti che permetterebbero
                                                                        di favorire lo sviluppo della regione. Un’area che
                                                                        ben si presta per vivere: un contesto di bellezze
                                                                        naturali straordinarie e che offre un’ottima qua-
                                                                        lità di vita.
                                                                        In questo senso vuole investire anche il Consiglio
                                                                        di Stato nel suo messaggio sullo stanziamento dei
                                                                        fondi sulla Legge federale della Politica regionale
                                                                        2020-2023 che pone tra gli obbiettivi quello di
                                                                        incoraggiare e supportare le regioni periferiche.
                                                                        In una mentalità sempre più orientata all’ecolo-
                                                                        gia, è importante evitare di concentrare le attività
                                                                        economiche nelle zone consuete e sfruttare aree
                                                                        già attrezzate, dove si trovano capannoni dismes-
                                                                        si, come appunto quella di Giornico, piuttosto
                                                                        che convertire terreni agricoli in zone industriali.

                                                                                                                        7
                                                                                                      il dialogo 5/19
Il dialogo - Ex siti industria siderurgica: riconversione e rigenerazione ambientale - ACLI-CH
DOSSIER

Caso Ex Ilva: Taranto, la storia di u
 di Barbara Sorce

  Barbara Sorce (responsabile Coordinamento Donne ACLI                      precedenti gestioni contro l’ambiente.
  Svizzera) - nata a Taranto - è una Biotecnologa e attualmente svol-       I problemi sono arrivati quest’anno, due anni
  ge la professione di consulente scientifica presso diverse aziende        dopo l’assegnazione della gara ad ArcelorMittal,
  farmaceutiche. È stata ricercatrice presso il Politecnico Federale        quando alcuni partiti politici hanno chiesto l’a-
  di Zurigo (ETH). Durante la sua attività di ricerca ha sviluppato un      brogazione dello scudo penale perché, secondo
  dispositivo per effettuare la selezione dei farmaci in base all’effetto   loro, era un trattamento favorevole alla multi-
  che hanno sulla divisione cellulare.                                      nazionale dell’acciaio. Questa regola, tuttavia, è
                                                                            stata approvata ancora prima che fosse indetta
L’ILVA di Taranto è nata nel 1960, su iniziativa dello Stato                una gara pubblica, quando era ancora in ammi-
italiano in un’area di oltre 15 milioni di metri quadrati. Negli            nistrazione pubblica straordinaria.
anni 80 subirà una grave crisi che sarà risolta nel 1995, quan-             Pochi mesi fa la società di proprietà dell’indiano
do fu acquisita dal noto gruppo siderurgico italiano Riva.                  Lakshmi Mittal ha annunciato di voler chiudere
Ci sono state alcune controversie sulla sua privatizzazione a               lo stabilimento, comunicando che l’origine del
causa dei suoi costi, poiché lo Stato italiano ha venduto ILVA              problema sia incentrato su “una situazione di
per 2,5 miliardi di euro quando il valore totale ammontava a                incertezza giuridica e operativa” che gli impedisce
4,0 miliardi. Con la gestione di Riva, iniziarono ad emergere i             di “gestire pienamente” l’ILVA. Per tale motivo,
primi problemi di contaminazione che causarono un aumento                   alcune settimane fa, ArcelorMittal ha rescisso
delle morti per tumore nell’area.                                           l’accordo con lo Stato italiano che prevedeva
                                                                            l’affitto con l’opzione di acquisto delle attività

N
          el 2012, la giustizia italiana ha ordinato il sequestro           produttive dello stabilimento. Tenendo conto
          dell’acciaieria per crimini ambientali. Nello stesso anno         del fatto che l’ILVA rappresenta l’1,4% del PIL
          il governo Monti decretò la ripresa della produzione.             italiano, si è passati immediatamente a discu-
Dopo la partenza di Riva, segnata tra l’altro dalle sue responsabi-         tere della possibilità di nazionalizzare l’ILVA.
lità penali in materia ambientale, l’ILVA è passata a una ammini-           Opzione che, almeno per il momento, continua
strazione pubblica straordinaria in attesa di una gara, che arriverà        ad essere scartata.
nel 2016 e l’anno successivo è stata concessa ad ArcelorMittal, la           Il “caso ILVA” è diventato un caso politico nel
multinazionale dell’acciaio più importante del mondo.                       nostro paese. Fino a pochi giorni fa, si pensava
Il nocciolo della questione, che rende il “caso ILVA” una tele-             che l’attuale secondo governo di Giuseppe Conte
novela industriale, riguarda la questione ambientale. Nel 2015 il           sarebbe caduto a causa della debole gestione
governo italiano ha approvato il cosiddetto scudo penale, una pro-          politica della crisi siderurgica. Certamente, tutta
tezione legale per esentare qualsiasi società proprietaria dell’ILVA        la politica italiana si è pronunciata rispetto a ciò
dal dover rispondere alla giustizia per gli errori e gli abusi delle        che doveva essere fatto, sia la maggioranza del
                                                                            governo che l’opposizione. Ma Giuseppe Conte
                                                                            - di nuovo primo ministro grazie alla recente
                                                                            coalizione tra il Movimento 5 stelle (M5S) e il
                                                                            Partito democratico (PD) - ha voluto mostrare
                                                                            vicinanza ai cittadini di Taranto e, soprattutto, ai
                                                                            lavoratori dell’ILVA.
                                                                            Ma il grande dilemma resta. Occorre chiudere
                                                                            o lasciare aperto lo stabilimento? Nella città di
                                                                            Taranto - nella regione Puglia, il tallone d’Italia -
                                                                            lavorare e ammalarsi sono sinonimi. Non fa alcu-
                                                                            na differenza essere un disoccupato, o semplice-
                                                                            mente abitare lì vicino, a favore di una maggiore
                                                                            aspettativa di vita. La ragione? Vi lavorano quasi
                                                                            11.000 lavoratori.
Wind Day                                                                    La questione è diventata un vero e proprio rom-

    8      il dialogo 5/19
Il dialogo - Ex siti industria siderurgica: riconversione e rigenerazione ambientale - ACLI-CH
DOSSIER

una città divisa tra salute e lavoro
   picapo. Da un lato, non è redditizia. Dall’altro,
   la cancellazione di migliaia di posti di lavoro
   affonderebbe questa zona dell’Italia meridionale.
   Nel frattempo, con o senza licenziamenti, la fab-
   brica aumenta il rischio di morte e malattie intor-
   no ad essa, sia per gli adulti che per i bambini.
   Qualunque cosa accada, citando la stessa stampa
   locale, l’acciaieria di Taranto è una autentica
   “bomba sociale”.

   L’intervista al Professor Marescotti
   Alessandro Marescotti, fondatore/presidente
   dell’associazione PeaceLink (rete telematica eco-
   pacifista) ed insegnante in una scuola media di
   Taranto, ci racconta quello che sta succedendo a        Alessandro Marescotti
   Taranto, la città dei due mari, costretta a combat-
   tere ogni giorno con le conseguenze legate all’at-      È opportuno un intervento dello Stato e Taranto deve essere con-
   tività del centro siderurgico ex-Ilva. Per uomini,      siderata una laboratorio per la riconversione. Abbiamo creato una
   donne, adolescenti e bambini vivere a Taranto           rete eco-didattica di 15 scuole per formare studenti ed insegnanti.
   significa aumentare il rischio di ammalarsi. Esiste     Attraverso un processo di riqualificazione educativa e promozione
   un “eccesso di mortalità per tumore ai polmoni,         delle alternative economiche è possibile ricominciare. Le case si
   mesotelioma pleurico e malattie respiratorie”.          sono deprezzate e la città si sta svuotando. Occorre porre nuove
   Tra il 2002 e il 2015, ad esempio, sono stati           basi per la rinascita. Lo Stato deve porre in essere interventi per
   registrati 600 casi di bambini con malformazioni        la riqualifica della città. Taranto per anni è stata considerata una
   congenite, al di sopra della media in Italia.           città da sacrificare, ora deve essere considerata una città da risar-
                                                           cire.
   Prof. Marescotti, ci può descrivere il fenomeno
   del wind day?                                           La testimonianza di un dipendente
   In prossimità dello stabilimento ci sono collinette
   cosiddette “ecologiche” piene di rifiuti sporchi        Di recente si è tenuto un incontro tra i sindacati e Arcelor
   e pericolosi. Il vero problema è la vicinanza di        Mittal, cosa chiedono i dipendenti?
   queste rispetto alle scuole del rione Tamburi.          I dipendenti si sono dimostrati aperti al dialogo e auspicano
   Soprattutto nei giorni in cui il vento soffia dall’a-   maggiori garanzie. Ma la presentazione il 4 dicembre da parte di
   rea industriale verso la città, si evidenzia una        Mittal di un nuovo piano industriale, con una pesante ristruttura-
   situazione di rischio. Ed è questo il problema che      zione in termini occupazionali e produttivi ha riacceso gli animi.
   ancora non è stato risolto e che richiede grande
   attenzione perché parliamo di bambini che sono          Ci può descrivere la situazione in cui vi trovate?
   in una fase delicatissima dello sviluppo. E non         Come sono i nostri animi? Respingiamo assolutamente questo
   è stato ancora risolto il problema dei cosiddetti       ricatto. Infatti il piano industriale prevede un ridimensionamento
   wind day, i giorni in cui il vento porta sostanze       dell’area laminazione e tubifici, determinando 6’000 esuberi ai
   nocive, cancerogene e anche neurotossiche verso         quali si aggiungerebbe i lavoratori dell’appalto che continuano a
   l’abitato e le scuole. Probabilmente bisogna            vivere in perenne clima di precarietà. Per rivendicare i nostri dirit-
   anche fare in modo che la popolazione e le scuole       ti il prossimo 10 Dicembre ci sarà una giornata di sciopero per
   vengano informate in tempo reale, con misu-             respingere gli esuberi contenuti all’interno del piano industriale e
   razioni real time di quelli che sono i livelli, per     per rivendicare il rispetto degli accordi a partire dalla piena occu-
   capire quando rimanere in casa e quando non             pazione e dal risanamento della fabbrica e del territorio.
   aprire le finestre.                                     Cari lettori, come vedete la situazione è al quanto complessa
                                                           vedremo quali altri sviluppi ci saranno nelle prossime settimane,
   In che modo la chiusura di “Ex Ilva” può esse-          sperando che tutte queste famiglie possano trascorrere un Santo
   re un’opportunità per Taranto?                          Natale.

                                                                                                          il dialogo 5/19
                                                                                                                            9
Il dialogo - Ex siti industria siderurgica: riconversione e rigenerazione ambientale - ACLI-CH
DOSSIER

Il Centro di controllo veicoli pesanti a
Giornico sull’ex-Monteforno
 di Franco Plutino, presidenza nazionale Acli Svizzera

C
         hi percorre l’A2 tra Bodio e Giornico ha potuto vedere negli      industriali prodotte nei decenni, ai sensi dell’Or-
         ultimi anni una serie di cambiamenti e di lavori che stan-        dinanza federale sui siti inquinati, e ripulita dagli
         no trasformando l’ex-area Monteforno da sito industriale          stabili e dai depositi in disuso. Il nuovo svincolo
abbandonato da 25 anni, in area di nuove attività. Infatti, è in atto      autostradale sarà anche a beneficio degli agglome-
un progetto ambizioso di riqualifica dell’intera area che si prefig-       rati vicini. Il solo risanamento di ben 162’000 m3
ge da una parte di mantenere a ampliare l’occupazione, dall’altra          di terreno inquinato comporta una spesa di 24
di offrire risposte ad esigenze industriali e di gestione del traffico     milioni di franchi, mentre ai nuovi tracciati stradali
pesante che grava oggi sull’asse del Gottardo.                             con ponti, sottopassi e una rotonda si aggiungono
Già nel 2005 la Tensol Rail SA si era inserita su una superficie di        l’impianto di trattamento acque e impiantistiche
ca. 70’000 m2 del sito ex-Monteforno, a fianco della A2, in un             elettromeccaniche per la gestione delle attività.
moderno capannone dove si produce materiale viario ferroviario di          La competenza per la costruzione dell’infrastrut-
cui è leader in Svizzera, ma anche sistemi a cremagliera per ferro-        tura è dell’USTRA, Ufficio federale delle strade.
vie di montagna, settore in cui la Tensol RAIL primeggia a livello         Nel frattempo sono ora avviati i concorsi per l’as-
mondiale.                                                                  sunzione del personale che dovrà gestire il Centro
Nella zona nord dell’area industriale abbandonata si avvia a comple-       e che, con il responsabile di direzione, occuperà 34
tamento la realizzazione dell’Area multiservizi e Centro di controllo      assistenti di polizia e 16 agenti della Gendarmeria.
veicoli pesanti (CCVP) che comporterà una spesa complessiva di             Ma il progetto offre altre prospettive occupazionali
circa 250 milioni di franchi. Su un’area di 170’000 m2 avranno             per la ristorazione, le forniture, la vendita, ecc.
posto il centro di controllo del traffico pesante delle direzioni S-N,     Il CCVP di Bodio-Giornico è stato concepito per
vari edifici tecnici, parcheggi di lunga permanenza per autotreni          gestire il traffico S-N, in parallelo con quello di
con riposo per i camionisti e vari altri servizi. Quello di Giornico fa    Erstfeld, nel Canton Uri, per il traffico N-S. Ma
parte dei tredici centri di competenza che la Confederazione inten-        mentre quest’ultimo è già operativo da ben dieci
de realizzare sulla rete stradale nazionale per gestire efficacemente il   anni, quello presso la ex-Monteforno si prevede
traffico pesante attraverso le Alpi.                                       che possa essere completato ed essere operati-
L’area interessata dal progetto è quella dell’ex-parco rottami della       vo all‘inizio del 2023. Il Capitano Guscio della
Monteforno, preventivamente bonificata dalle contaminazioni                Gendarmeria stradale cantonale ha recentemente
                                                                           dichiarato “abbiamo 13 anni di ritardo rispetto ai
                                                                           colleghi urani anche se siamo comunque contenti che
                                                                           i lavori di costruzione siano finalmente partiti”.
                                                                           La realizzazione di queste opere complesse che
                                                                           riguardano il riutilizzo di aree industriali dismes-
                                                                           se e ga rigenerare, richiede e mette in risalto la
                                                                           collaborazione fra Istituzioni federali, cantonali,
                                                                           comunali e imprese private. Ma non si può fare
                                                                           a meno del confronto con associazioni rappresen-
                                                                           tanti diversi interessi sia economici che ambientali.
                                                                           Molto tempo è stato richiesto per valutare la
                                                                           destinazione a parcheggio dell’area vista la carenza
                                                                           di superfici in valle per altre finalità urbanistiche,
                                                                           alla necessità di analizzare a fondo e bonificare
                                                                           il terreno inquinato, all’evasione dei ricorsi, alle
                                                                           procedure di appalto, ai dibattiti fra istituzioni e
                                                                           organizzazioni per la difesa dell’ambiente e la pro-
                                                                           mozione dell’occupazione. Problematiche tipiche
                                                                           che vanno comunque sempre affrontate quando
                                                                           si tratta di rivalutare aree che per decenni hanno
                                                                           ospitato vecchi siti industriali.

   10
          il dialogo 5/19
FILO DIRETTO CON SYNA

Evoluzione dei salari nell’industria MEM:
tinte non poi così fosche
 di Mathias Regotz, responsabile settore Industria

L’euro non fa nemmeno in tempo a guadagnare
terreno sul franco, che Swissmem già procla-
ma il tracollo dell’industria MEM in Svizzera.
Ovviamente, quest’anno non sarebbero possibili
aumenti salariali. Ma la situazione è davvero così
cupa? Syna risponde con un deciso no!

A
         fine agosto Swissmem, l’unione padronale
         dell’industria meccanica, elettrica e metallur-
         gica (MEM), proclamava uno «sviluppo pre-
occupante nell’industria MEM». Nel primo trimestre
dell’anno le commesse sarebbero diminuite del 12
percento e le vendite dell’1,9 percento. Una «stabi-
lizzazione a livelli bassi» sarebbe il miglior scenario
possibile per i prossimi dodici mesi. Sicuramente, nel
prossimo autunno di trattative non si mancherà di
mettere sul tavolo queste circostanze come argomen-
to contro qualsiasi aumento salariale. A giusto titolo?
Certo che no!                                                Care lettrici, cari lettori,
                                                             Siamo soddisfatti dei risultati positivi sul fronte delle trattative salariali
Buone annate                                                 e dei contratti collettivi di lavoro (CCL), che sottolineano il fulcro
Il 2017 è stato un anno positivo per l’industria             del nostro lavoro: il partenariato sociale. Nondimeno, soprattutto nel
svizzera – e il 2018 ancora di più: nel primo trime-         settore dell’artigianato gli ultimi anni sono stati caratterizzati da difficili
stre, l’industria MEM aveva registrato un aumento            trattative per i CCL e i salari.
degli ordini pari al 24,1 percento e dei fatturati pari
al 16,4 percento. Rispetto al 2017, il settore era                                di Hans Maissen, responsabile del settore artigianato
quindi in ottima salute. Perché, allora, tutto questo
allarmismo? Semplicemente perché ora il confronto            Soprattutto, il nuovo contratto nazionale mantello per l’edilizia princi-
viene fatto con un anno di congiuntura economica             pale in Svizzera è stato ripetutamente messo alla prova: più volte siamo
straordinariamente positiva – ed è perciò fuorviante.        stati costretti ad esercitare pressioni ricorrendo ad azioni e giornate di
Perfino Swissmem ha ammesso che negli stessi perio-          protesta. Altri rami professionali hanno vissuto situazioni del tutto
di dell’anno precedente le commesse hanno «raggiun-          simili. Si è corso più volte il rischio di trovarsi con il «vuoto contrat-
to livelli molto elevati» e che «sulle proporzioni del       tuale».
calo agisce un certo effetto di base».                       I datori di lavoro, invece, hanno in mente soltanto la «flessibilizza-
                                                             zione»: flessibili devono essere loro, i dipendenti, e sempre al servizio
Partecipare finalmente al successo!                          dell’impresa. Anche dal mondo politico ci sono state e continuano ad
È vero che le prospettive economiche globali si sono         esserci pressioni sulla legge del lavoro. Si tenta di compromettere la
in qualche modo raffreddate e che le preoccupazioni          legislazione sul lavoro e di flessibilizzare gli orari di lavoro – non impor-
politiche (il conflitto tra Stati Uniti e Iran e il teatro   ta quanto ciò sia dannoso per la salute. La flessibilità è definita unila-
della Brexit) pesano sulle prospettive congiunturali         teralmente a favore del datore di lavoro, mentre si fanno orecchie da
al pari della guerra commerciale tra Stati Uniti e           mercante dinanzi alla questione della conciliabilità tra lavoro e famiglia.
Cina, ma tutto ciò non deve oscurare il fatto che            Dopo cinque anni come responsabile del settore artigianato, membro
nell’industria MEM è giunto il momento di provve-            del Comitato esecutivo e vicepresidente, presto mi congederò da Syna:
dere a sostanziali aumenti salariali. Da molti anni le       il 1° marzo 2020 andrò infatti in pensione. Sono certo che il Syna con-
lavoratrici e i lavoratori del settore rendono possibile     tinuerà ad avere una voce forte anche in avvenire – ne va della dignità
il fiorire dell’industria svizzera. Bisogna dargliene atto   e del benessere delle lavoratrici e dei lavoratori. Vi auguro coraggio,
e premiare finalmente questa performance.                    felicità e successo!

                                                                                                                                     11
                                                                                                                  il dialogo 5/19
CONVEGNO DELLE ACLI TICINO

Due giorni del Circolo ACLI di L
 di di Luca Rappazzo

«T
             estimonianza di un’economia civile» è il titolo del
             convegno organizzato dal circolo ACLI di Lugano,
             in collaborazione con Sacrificio Quaresimale,
Alliance Sud e l’Associazione Biblica della Svizzera Italiana, lo
scorso 23 novembre al salone della chiesa della Trasfigurazione
a Breganzona, partecipato da un pubblico numeroso e motivato.
Con la regia del moderatore Franco Plutino, già presidente di
Acli Svizzera, i relatori hanno potuto presentare un modello di
economia alternativo che vuole rispondere al grido dei poveri e
della terra.
 “Quello che sta accadendo alla terra, la nostra casa comune, ci
segnala che oggi la sopravvivenza della specie umana è a rischio.
Quantomeno la possibilità di avere una buona qualità di vita”.
Questo l’incipit della relazione di suor Alessandra Smerilli,
docente ordinario di Economia Politica alla Facoltà «Auxilium»
di Roma e Consigliere di Stato della Città del Vaticano, che
dopo questa sconvolgente affermazione ha rassicurato i parteci-
panti sul prossimo futuro: i “Fridays for Future” ispirati da Greta
Thunberg e la “Laudato si” di Papa Francesco hanno impresso
una sterzata decisiva alla storia, tanto che il tema della salvaguar-
dia del clima ormai ha raggiunto il livello di massa critica, ovve-
ro un processo inarrestabile da cui non si può più prescindere
nel dibattito pubblico.
A sostegno di questa tesi la professoressa ha presentato alcuni
dati e grafici da cui si evince una crescente sensibilità verso le
abitudini di consumo responsabile nei confronti dell’ambiente,
in particolare da parte dei giovani. Le imprese più innovative          tale, sociale e di buon governo, al fine di creare
hanno iniziato a cogliere questo nuovo vento e hanno iniziato           valore per l’investitore e per la società nel suo
a mettere in campo strategie e piani di sviluppo in grado di            complesso. L’esercizio di questi comportamenti
affrontare nei prossimi anni le necessità di cambiamento nella          ci restituisce il senso della nostra dignità, ci con-
produzione e nel consumo, per non finire fuori mercato.                 duce ad una maggiore profondità esistenziale, ci
A questo scenario Alessandra Smerilli aggiunge un ulteriore ele-        permette di sperimentare che vale la pena passa-
mento. A partire dal 1980, l’era della globalizzazione ha portato       re per questo mondo.
ad una disuguaglianza strutturale in cui l’1% della popolazione         Nel suo intervento dal titolo: “Vivere l’eco-
continua ad aumentare i suoi redditi a spese del 99% che li ha          nomia come «Comunione»” il professor Luca
visti decrescere. Per poter invertire la rotta è quindi necessario      Crivelli, direttore del Dipartimento di econo-
formulare un nuovo sistema economico sostenibile nel quale              mia aziendale, sanità e sociale della SUPSI, tito-
il mutuo vantaggio, il principio base della scienza economica,          lare di cattedra all’Università della Svizzera ita-
venga applicato ai rapporti inter-umani, ma anche con la terra          liana e vicedirettore della Swiss School of Public
che ci custodisce.                                                      Health, ha ripercorso brevemente la storia di
Il tentativo è quindi quello di ripensare l’economia in funzione        chi, come Chiara Lubich, ha speso il proprio
della costruzione della civiltà, perché altrimenti l’economia non       carisma – inteso come dono di vedere la realtà
si può ritenere tale. Per fare ciò, suor Alessandra Smerilli sugge-     con occhi diversi – per dare vita al Movimento
risce di denunciare ciò che non funziona nel sistema economi-           dei focolari che ha proposto agli imprenditori di
co, ciò che crea esclusi e scarti, ma anche di rendersi conto di        vivere in una economia di comunione, ovvero di
come vengono utilizzati i propri soldi, di investire in imprese e       suddividere il profitto in 3 parti per rispondere
istituzioni che integrano l’analisi finanziaria con quella ambien-      alle necessità dell’azienda, alla costruzione di

   12
          il dialogo 5/19
CONVEGNO DELLE ACLI TICINO

Lugano sull’economia civile
                                                       brevemente presentata al termine della mattinata, di cui tutte
                                                       le associazioni organizzatrici del convegno sono convintamente
                                                       sostenitrici e promotrici.
                                                       Nei gruppi di lavoro guidati da Daria Lepori (Sacrificio
                                                       Quaresimale) e Lavinia Sommaruga (Alliance Sud) si è avuta
                                                       l’occasione di approfondire l’Iniziativa da punti di vista diversi.
                                                       In un gruppo è stata presenta un’esemplificativa situazione di
                                                       violazione di diritti umani e ambientali in Burkina Faso da parte
                                                       di multinazionali svizzere nell’ambito dell’estrazione dell’oro,
                                                       mentre nell’altro gruppo si è potuto lavorare intorno alle moti-
                                                       vazioni suscitate in ognuno dei partecipanti in merito ai temi e
                                                       alle sfide messe in campo dall’Iniziativa.
                                                       La chiusura dei lavori è infine spettata ad Ernesto Borghi
                                                       (Associazione Biblica della Svizzera Italiana) che nella sua rifles-
                                                       sione ha richiamato i temi della mattinata associando all’econo-
                                                       mia civile i valori di giustizia, virtù e onore necessari per non
                                                       incorrere nell’errore di scambiare il mezzo (il benessere econo-
                                                       mico) con il fine (il rispetto della dignità umana).

                                                         Economia sostenibile e agricoltura sociale
                                                         L’economia civile ha avuto forti impulsi negli ultimi anni e si mol-
                                                         tiplicano le iniziative per discuterne e soprattutto per puntare i
                                                         riflettori sulle aziende e le startup che con coraggio e una forte
                                                         carica innovativa puntano a coniugare profitto e sostenibilità
                                                         ambientale - la cosiddetta creazione di valore sostenibile - e a
                                                         immettere nella società il cambiamento per disegnare nuove pro-
                                                         spettive in un mondo che deve farsi carico anche del cambiamento
                                                         climatico.
                                                         Si è distinta in tal senso - ma sono tante le realtà fortemente attive
                                                         e impegnate in tale ambito - Symbola, la fondazione per le qualità
                                                         italiane promossa e presieduta da Ermete Realacci, un protagoni-
   progetti di sviluppo per l’uomo e l’ambiente e
                                                         sta della prima ora nella difesa dell’ambiente, ma anche della lotta
   all’elaborazione di una cultura diversa.              alle ecomafie e della promozione dei prodotti agroalimentari di
   Dopo aver presentato alcune esperienze di azien-      qualità a chilometro zero.
   de in giro per il mondo che si muovono secondo        Un evento molto qualificato per mettere in vetrina l’economia
   questa logica, il professore ci ha ricordato come     civile è stato lanciato nello scorso mese di marzo a Firenze con
   anche la dottrina sociale della Chiesa abbia          il primo “Festival nazionale dell’economia civile”, che ha già dato
   abbracciato per la prima volta i concetti dell’e-     appuntamento ai soggetti economici interessati per la seconda
   conomia civile e di comunione a partire dall’en-      edizione, che si terrà a Firenze dal 17 al 19 aprile 2020. Il Festival
   ciclica Caritas in Veritate di Benedetto XVI.         rappresenta una piattaforma ampia per discutere di “economia,
   Infine entrambi i relatori, in qualità di orga-       lavoro, giovani, innovazione, sviluppo sostenibile e buone pratiche
                                                         mettendo al centro le persone e l’ambiente”.
   nizzatori, hanno presentato l’evento del 23-28
                                                         Il festival di Firenze ha evidenziato anche la dimensione dell’agri-
   marzo 2020 ad Assisi, intitolato Economy of           coltura sociale che come dimostrano i dati del Ministero delle
   Francesco, in cui oltre 2000 giovani provenienti      Politiche agricole e forestali è di tutto rispetto, ed è soprattutto
   da tutto il mondo avranno modo di confrontarsi        in crescita: in Italia ha fatto registrare negli ultimi anni un trend
   per elaborare un nuovo modello economico che          crescente di circa il 25% e un fatturato annuo vicino ai 200 milioni
   rispetti la dignità dell’uomo e la salvaguardia       di euro. Ed ha soprattutto rafforzato le attenzioni di molti ammini-
   della terra.                                          stratori locali verso un nuovo modello di sviluppo sostenibile, con
   Dopo il pranzo organizzato dai volontari del          l’allargamento delle reti di Comuni che guardano all’agricoltura
   circolo Acli di Lugano, nel pomeriggio i parteci-     sociale anche come fattore di inclusività e integrazione.
   panti hanno avuto l’occasione di approfondire il
                                                         Redazione
   tema dell’Iniziativa Multinazionali responsabili,

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PATRONATO

Le malattie professionali in Svizzera
 di Daniele Lupelli, Patronato ACLI Losanna

L
       a malattia professionale è un evento dannoso per la
       persona che si manifesta in modo lento, graduale e pro-
       gressivo, in modo involontario e nel contesto dell’attività
lavorativa.
Nella malattia professionale, diversamente che nell’infortunio,
l’influenza del lavoro nella genesi del danno è specifica, poiché
la malattia deve essere contratta proprio nell’esercizio ed a causa
di quell’attività lavorativa o per l’esposizione a quel determinato
elemento patogeno.                                                       Le prestazioni assicurative
Le malattie professionali e gli infortuni differiscono, pertanto,        Secondo la giurisprudenza, l’assicuratore contro
in due punti fondamentali: causa ed effetto. Nelle malattie pro-         gli infortuni è tenuto a versare le prestazioni se
fessionali il nesso è di rado evidente, perché le conseguenze si         la malattia è imputabile per oltre il 50% a una
manifestano spesso solo a distanza di anni o decenni. È come se          conseguenza di origine professionale provocata
le malattie venissero dal nulla. Queste premesse rendono arduo           da una delle sostanze nocive figuranti nell’elenco.
il compito di valutare i rischi e definire le misure di prevenzione.     Se nessuna delle sostanze fosse all’origine della
In Svizzera, il concetto di malattia professionale è definito all’art.   malattia, quest’ultima sarebbe riconosciuta come
9 della Legge federale sull’assicurazione contro gli infortuni           tale unicamente se si potrà stabilire che essa sia
(LAINF). Ai sensi dell’art. 9 cpv. 1 LAINF, le malattie profes-          legata per almeno il 75% all’attività professio-
sionali sono quelle causate esclusivamente o prevalentemente da          nale.
sostanze nocive o da determinati lavori nell’esercizio dell’attività     Ogni anno in Svizzera vengono riconosciute
professionale.                                                           circa 2400 malattie professionali; di queste, circa
L’elenco delle sostanze nocive e delle malattie provocate da             100 sono tumori dovuti all’amianto. Quasi 400
determinati lavori è pubblicato nell’allegato 1 dell’Ordinanza           patologie comportano una decisione d’inidonei-
sull’assicurazione contro gli infortuni (OAINF ).                        tà che obbliga le persone interessate a cessare la
Ai sensi dell’art. 9 cpv. 2 della Legge federale sull’assicurazione      propria attività e a cambiare professione.
contro gli infortuni, sono considerate professionali anche altre         Una malattia professionale di cui si parla molto
malattie di cui è provato siano state causate esclusivamente o in        ai giorni nostri e che non è ancora riconosciuta in
modo preponderante dall’esercizio dell’attività professionale. Il        Svizzera è il burnout (stress dovuto al lavoro), di
1° aprile del 2018, in Svizzera, la lista delle malattie professionali   cui soffre in Svizzera quasi un terzo della popo-
è stata attualizzata sulla base delle più recenti conoscenze scien-      lazione attiva. Il burnout è riconosciuto come
tifiche.                                                                 malattia professionale in almeno nove paesi
Tra le nuove sostanze nocive figurano: gli acrilati, contenuti in        europei, tra cui Francia, Svezia e Paesi Bassi.
particolare nelle colle, che danneggiano la pelle e irritano le vie       In Svizzera, il Consiglio nazionale ha recente-
respiratorie; le ammine alifatiche, contenute nelle emulsioni            mente respinto un’iniziativa parlamentare che
lubrificanti di raffreddamento, che hanno un effetto irritante           auspicava che il burnout fosse riconosciuto come
sulle vie respiratorie e sugli occhi; i glutaraldeidi, utilizzati nei    una malattia professionale e coperto dall’assicu-
disinfettanti, che possono dal canto loro provocare eczemi, con-         razione contro gli infortuni. La maggioranza dei
giuntiviti e irritazioni alle vie respiratorie.                          deputati della Camera bassa ritiene che il nesso
Nella lista aggiornata figura anche la sindrome del martello             di causalità tra il burnout e l’attività professionale
ipotenare, che consiste in un’occlusione nella zona palmare pro-         sia difficile da dimostrare.
fonda provocata dall’uso ripetuto della mano come un martello.           Si preferisce quindi privilegiare i programmi
Questo nuovo elenco delle malattie professionali facilita l’assun-       di prevenzione istituiti dall’economia privata
zione delle prove riguardanti il nesso tra una causa nociva per la       piuttosto che trasferire la responsabilità all’as-
salute e la malattia professionale che ne consegue.                      sicurazione contro gli infortuni. Oggigiorno, i

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          il dialogo 5/19
PATRONATO

costi di un burnout continuano ad essere assunti      al datore di lavoro e all’assicurazione competente.
dall’assicurazione malattia, alla stregua di una      Il Patronato ACLI è a disposizione per l’assitenza necessaria al
classica depressione.                                 riconooscimento da parte dell’assicurazione del danno ricevuto e
Le malattie professionali, cosi come anche gli        per la richiesta di prestazioni, sotto forma di indennità giornaliere
infortuni, devono essere notificati quanto prima      o rendite di invalidità.

La riforma delle prestazioni
complementari AVS/AI
 di Daniele Lupelli, Patronato ACLI Losanna

L
       e prestazioni complementari all’AVS e
       all’AI sono d’ausilio quando le rendite
       e gli altri redditi non riescono a copri-
re il fabbisogno vitale dell’assicurato; sono
un diritto e non un intervento assistenziale.
Nella scorsa sessione primaverile, il Parlamento
ha approvato la riforma delle prestazioni com-
plementari e, non essendoci stato un referen-
dum contrario, il Consiglio federale può fissare
l’entrata in vigore della riforma, probabilmente
nel 2021.                                             proprio.
Per coloro che già beneficiano delle PC e che         In caso di decesso le prestazioni complementari versate a chi
in seguito alla riforma subiranno una riduzione       possedeva un alloggio dovranno infatti essere restituite dalla
delle loro prestazioni, è previsto un periodo         massa ereditaria, sempre che la sostanza del defunto superi i
transitorio di tre anni, durante il quale con-        40’000 Franchi.
tinueranno a ricevere le prestazioni percepite;        Ai pensionati sarà così risparmiato lo stress di dover vendere la
l’adeguamento al nuovo diritto avverrà solo alla      propria abitazione nel momento del bisogno, senza che la collet-
scadenza di questo termine.                           tività debba farsi carico degli anziani più abbienti.
Le modifiche più rilevanti                            Nel calcolo dell’importo effettivo delle PC, una parte della
Aumento degli importi massimi per la pigione:         sostanza – la cosiddetta franchigia – non è computata, la rifor-
gli importi massimi riconosciuti per le spese         ma prevede una riduzione di queste franchigie, che passeranno
riguardanti l’affitto della casa saranno aumentati    da 37’500 a 30’000 franchi per le persone sole e da 60’000 a
per tenere conto della realtà degli affitti ed evi-   50’000 franchi per le coppie sposate, la franchigia per i figli, pari
tare disparità di trattamento tra gli appartamenti    a 15’000 franchi, resterà invece invariata. Lo stesso vale per le
in affitto e gli alloggi di proprietà.                franchigie sugli immobili adibiti ad abitazione dai loro proprie-
Maggior computo della sostanza: il calcolo delle      tari (112’500 o 300’000 franchi se uno dei coniugi vive in un
PC tiene conto non solo dei redditi dei benefi-       istituto o un ospedale).
ciari ma anche della loro sostanza.                   Premi dell’assicurazione malattie: e spese effettive dei premi
Con la riforma, quest’ultima sarà presa mag-          dell’assicurazione malattia rientreranno nel calcolo delle PC alla
giormente in considerazione e in futuro avranno       voce delle uscite, attualmente è riconosciuto come spesa non
diritto alle prestazioni soltanto le persone la       l’importo del premio individuale, bensì un forfait corrispon-
cui sostanza è inferiore a 100’000 franchi (il        dente al premio medio del Cantone o della regione di premi
cosiddetto valore-soglia). Per le coppie sposate      dell’assicurato.
la soglia sarà di 200’000 e per i figli di 50’000     Con la riforma i Cantoni riconosceranno come spesa il premio
franchi, il valore soglia non tiene tuttavia conto    effettivo, ma al massimo il premio medio della regione di premi
della sostanza sotto forma di abitazione ad uso       in questione.

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