Il Consiglio federale riconosce il maggiore fabbisogno di posti del Corpo delle guardie di confine
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Le autorità federali della Confederazione Svizzera Il Consiglio federale riconosce il maggiore fabbisogno di posti del Corpo delle guardie di confine Berna, 26.01.2011 - Nella sua seduta odierna, il Consiglio federale ha approvato il rapporto sulla valutazione dell'Amministrazione federale delle dogane (AFD). In adempimento di tre interventi parlamentari relativi alla situazione del personale dell'AFD, il Consiglio federale riconosce il maggiore fabbisogno di posti del Corpo delle guardie di confine (Cgcf). Nell'ambito della definizione delle priorità e dei mezzi disponibili, esso attribuirà particolare attenzione alla situazione del personale del Cgcf e cercherà di colmare le lacune. Tra il 2008 e il 2009 sono stati presentati tre interventi parlamentari relativi alla situazione del personale dell'AFD (servizio civile e Cgcf): il postulato Hildegard Fässler-Osterwalder del 24.9.2008 (08.3513), la mozione Hans Fehr del 23.9.2008 (08.3510) e il postulato della Commissione della politica di sicurezza del Consiglio degli Stati del 24.8.2009 (09.3737). In adempimento dei suddetti interventi parlamentari, nel rapporto approvato in data odierna il Consiglio federale presenta una panoramica della situazione del personale dell'AFD. Il rapporto illustra i molteplici compiti che l'AFD adempie a favore dell'economia e della sicurezza. Viene descritta l'intensa collaborazione tra il servizio civile e il Cgcf nonché gli sforzi intrapresi dall'AFD negli scorsi anni, sia nel servizio civile sia nel Cgcf, al fine di potere impiegare nel miglior modo possibile i suoi mezzi. Al riguardo viene spiegato come si è provveduto a fornire tali prestazioni con meno personale. Nel rapporto sono illustrati anche gli influssi e le ripercussioni, in fatto di personale, di Schengen/Dublino sull'AFD, in particolare sul Cgcf. Inoltre viene descritta la collaborazione tra l'AFD e i Cantoni e il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS). Conclusioni del Consiglio federale Per quanto riguarda il postulato Fässler, il Consiglio federale riconosce in parte il maggiore fabbisogno di posti documentato originariamente dall'AFD, pari a 95 posti (60 nel servizio civile e 35 nel Cgcf). Esso giunge alla conclusione che il maggiore fabbisogno di posti è giustificato per il Cgcf. Con effetto al 1° gennaio 2011, il Parlamento ha già concesso al Cgcf 11 posti supplementari, ragione per cui il maggiore fabbisogno è diminuito a 84 posti. Il Consiglio federale ribadisce altresì che il margine di manovra per l'aumento di personale è ridotto e che in futuro le ulteriori richieste di personale potranno essere prese in considerazione solo in maniera limitata. Pertanto esso ha deciso di togliere di ruolo il postulato. In riferimento alla mozione Fehr, il Governo non ritiene per ora necessario aumentare di 200-300 posti gli effettivi del Cgcf. Anche l'AFD ritiene che l'effettivo del Cgcf debba essere potenziato di 35 nuovi posti, ora di 24 (11 sono già stati concessi). Inoltre, secondo il giudizio del Consiglio federale gli stipendi del Cgcf sono competitivi. In merito al postulato della Commissione della politica di sicurezza del Consiglio degli Stati, il Consiglio federale è dell'avviso che i risultati raggiunti dall'AFD con i mezzi attuali sono sufficienti. Esso è convinto che la collaborazione tra servizio civile e Cgcf permette di impiegare le risorse dell'AFD in modo efficiente ed efficace. Per contro, nel 2011 il Consiglio federale intende esaminare, mediante un rilevamento dei compiti del Cgcf a favore dei Cantoni, se è possibile mettere a disposizione ulteriori mezzi per l'AFD. Sulla base di tale esame occorrerà valutare se sarà necessario ridurre, retrocedere o indennizzare le prestazioni fornite a favore dei Cantoni. Il Governo giunge alla conclusione che il maggiore fabbisogno di posti richiesto dall'AFD è giustificato per il Cgcf, ma non per il servizio civile. Nell'ambito della definizione delle priorità e dei mezzi disponibili, esso attribuirà particolare attenzione alla situazione del personale del Cgcf e
cercherà di colmare le lacune. Indirizzo per domande Roland Meier, portavoce DFF, tel. 031 322 60 86 Editore: Dipartimento federale delle finanze Internet: http://www.dff.admin.ch/it Le autorità federali della Confederazione Svizzera Contatto | Basi legali http://www.admin.ch/aktuell/00089/index.html?lang=it&msg-id=37418
Questo testo è una versione prestampata. Fa stato la versione pubblicata nella Raccolta ufficiale delle leggi federali (www.admin.ch/ch/i/as/).
Rapporto del Consiglio federale sull’Amministrazione fe- derale delle dogane (Corpo delle guardie di confine e servi- zio civile) (in adempimento del postulato Hildegard Fässler-Osterwalder del 24.9.2008 [08.3513], della mozione Hans Fehr del 23.9.2008 [08.3510] e del postulato della Commissione della politica di sicurezza CS del 24.8.2009 [09.3737]) del 26 gennaio 2011 Onorevoli presidenti e consiglieri, vi sottoponiamo il rapporto sull’Amministrazione federale delle dogane in adempi- mento di tre interventi parlamentari, con la proposta di togliere di ruolo il postulato Hildegard Fässler-Osterwalder del 24 settembre 2008 (08.3513). Gradite, onorevoli presidenti e consiglieri, l’espressione della nostra alta considera- zione. 26 gennaio 2011 In nome del Consiglio federale svizzero: La presidente della Confederazione, Micheline Calmy-Rey La cancelliera della Confederazione, Corina Casanova 2011-xxxx 1
Panoramica degli interventi parlamentari Postulato Hildegard Fässler-Osterwalder del 24 settembre 2008 (08.3513) - Analisi degli effettivi dell’AFD Testo del postulato: «L’Amministrazione federale delle dogane (AFD) lotta conti- nuamente contro la carenza di personale. Questa problematica è stata causata dal programma di sgravio della Confederazione che ha portato a una riduzione di ben 400 posti in seno all’AFD. A ciò sono correlati rischi nella riscossione dei tributi nonché nei controlli di sicurezza nel traffico delle persone e delle merci. Il Consiglio federale è quindi incaricato di verificare il numero di posti in seno all’AFD (servizio civile e Corpo delle guardie di confine [Cgcf]) fino alla sessione estiva del 2009 e di indicare la necessità di agire esistente.» Stato: il Consiglio federale ha proposto di respingere il postulato. L’11 giugno 2009 il postulato è stato accolto dal Consiglio nazionale con 153 voti favorevoli e 7 contrari. Mozione Hans Fehr del 23 settembre 2008 (08.3510) - Aumento degli effettivi e migliori condizioni d’impiego per il Cgcf Testo della mozione: «Il Consiglio federale è incaricato di rafforzare, il più presto possibile, il Corpo delle guardie di confine (Cgcf) con 200-300 specialisti affinché possa essere garantita un’intensità dei controlli adeguata alla situazione. È anche incaricato di provvedere a una retribuzione competitiva, innanzitutto per le giovani guardie di confine.» Stato: il Consiglio federale ha proposto di respingere la mozione. L’11 giugno 2009 la mozione è stata accolta dal Consiglio nazionale con 156 voti favorevoli e 9 con- trari. Il Consiglio nazionale non si è ancora espresso sulla modifica della mozione, da parte del Consiglio degli Stati, ai sensi dell’articolo 121 capoverso 4 della legge del 13 dicembre 2002 sull’Assemblea federale (RS 171.10; vedi postulato della Com- missione della politica di sicurezza CS). Postulato della Commissione della politica di sicurezza CS del 24 agosto 2009 (09.3737) Nella sessione del 24 agosto 2009, la Commissione della politica di sicurezza del Consiglio degli Stati (CPS-CS) ha esaminato la mozione presentata il 23 settembre 2008 dal consigliere nazionale Hans Fehr e accolta dal Consiglio nazionale l’11 giugno 2009. La Commissione propone (con 7 voti favorevoli, 1 contrario e 4 astensioni) di modificare la mozione come segue: «Il Consiglio federale è incaricato di alimentare a sufficienza il Corpo delle guardie di confine (Cgcf) al fine di garantire un’intensità dei controlli adeguata alla situa- 2
zione. È anche incaricato di provvedere a una retribuzione competitiva, innanzitutto per le giovani guardie di confine.» Nel contempo, la CPS-CS ha presentato all’unanimità (11 voti favorevoli, 1 asten- sione) un postulato (09.3737) con il seguente testo: «Aumento degli effettivi e migliori condizioni d’impiego per il Corpo delle guardie di confine. Il Consiglio federale è incaricato di esaminare entro la fine del 2010 l’effettivo del Corpo delle guardie di confine sulla base delle esperienze fatte con l’accordo di Schengen-Dublino e di presentare il risultato di tale esame nel rapporto di gestione 2010.» Dichiarazione del Consiglio federale dell’11 novembre 2009: il Consiglio federale propone di accogliere il postulato. Stato: il 9 dicembre 2009 il Consiglio degli Stati ha accolto il postulato (23 voti). Posizione del Consiglio federale Il presente rapporto si basa essenzialmente sulla valutazione della situazione dell’Amministrazione federale delle dogane (AFD), redatta in relazione con le suddette iniziative parlamentari. Complessivamente, il Consiglio federale giunge alla conclusione che il maggiore fabbisogno di posti richiesto dall’AFD è giustificato per il Cgcf, ma non per il servizio civile. Nell’ambito della definizione delle priorità e dei mezzi disponibili, esso attribuirà particolare attenzione alla situazione del personale del Cgcf e cer- cherà di colmare le lacune. 3
Indice Panoramica degli interventi parlamentari 2 Elenco delle abbreviazioni 8 1 Compiti dell’AFD 10 1.1 Compiti in ambito fiscale ed economico 10 1.1.1 Riscossione dei tributi 10 1.1.2 Esecuzione di provvedimenti economici 10 1.1.3 Controllo dei metalli preziosi 10 1.2 Contributo alla sicurezza 11 1.2.1 Lotta alle attività illegali 11 1.2.2 Protezione della popolazione e dell’ambiente 11 1.2.3 Esecuzione di compiti di sicurezza 11 1.3 Collaborazione con i Cantoni 11 2 Organizzazione dell’AFD 12 2.1 Organizzazione strutturale 12 2.2 Interoperatività e sinergie tra servizio civile e Cgcf 13 2.2.1 Interoperatività nell’Amministrazione 13 2.2.1.1 Personale 13 2.2.1.2 Finanze 13 2.2.1.3 Tecnologie dell’informazione e della comunicazione 13 2.2.1.4 Immobili 14 2.2.1.5 Materiale 14 2.2.1.6 Comunicazione 14 2.2.1.7 Servizio giuridico 15 2.2.1.8 Formazione 15 2.2.1.9 Gestione delle informazioni e analisi della situazione comuni 15 2.2.2 Collaborazione giornaliera tra servizio civile e Cgcf 15 2.2.2.1 Garanzia di un esercizio di 24 ore presso i grandi valichi di confine 16 2.2.2.2 Funzione di protezione del Cgcf 16 2.2.2.3 Lotta contro il contrabbando di stupefacenti 16 2.2.2.4 Sezioni antifrode doganale (SA) 16 2.2.2.5 Falsificazione di documenti 16 2.2.2.6 Aeroporti 16 2.2.2.7 Formazione 17 2.2.2.8 MOBE 17 2.2.2.9 GruMo 17 2.2.2.10 Ambito penale 17 2.2.2.11 Analisi dei rischi 18 2.2.2.12 Valichi di confine 18 2.2.2.13 Sorveglianza da parte del servizio specialistico 18 2.2.3 Efficienza in termini di costi della collaborazione tra servizio civile e Cgcf 18 3 Evoluzione dell’AFD dal 2003 a oggi 19 4
3.1 Contesto 19 3.1.1 Schengen 19 3.1.2 Economia 19 3.1.3 Politica 20 3.1.4 Sicurezza 20 3.1.5 Prestazioni di servizio doganali 20 3.2 Evoluzione del traffico 20 3.3 Nuovi metodi di lavoro 20 3.3.1 Evoluzioni tecniche 20 3.3.2 Maggiore mobilità nell’adempimento dei compiti 21 3.3.3 Cassette delle dichiarazioni (procedura di autotassazione scritta nel traffico turistico) 21 3.4 Formazione 21 3.5 PSg 03 e 04 22 3.5.1 Effettivi di personale 22 3.5.1.1 Servizio civile 22 3.5.1.2 Cgcf 22 3.5.2 Uscite per beni e servizi e beni d’investimento 23 3.6 Cambiamenti organizzativi 23 3.6.1 Riorganizzazione innova nel Cgcf 23 3.6.2 Provvedimenti riorganizzativi nel servizio civile 24 3.6.3 Orari di sdoganamento e competenze in materia di sdoganamento del servizio civile 25 3.6.4 Misure edili per l’accelerazione dello sdoganamento 25 3.7 Evoluzione degli effettivi di personale dal 2003 al 2010 26 4 Servizio civile 26 4.1 Evoluzione dei compiti 27 4.1.1 Accordo sulle agevolazioni doganali e sulla sicurezza doganale 27 4.1.2 Accordi di libero scambio, esportatori autorizzati, origine 27 4.1.2.1 ALS 27 4.1.2.2 Esportatori autorizzati 28 4.1.2.3 Origine non preferenziale 28 4.1.3 Accordo antifrode e Convenzione di applicazione dell’accordo di Schengen (CAS): assistenza amministrativa e giudiziaria 28 4.1.4 Nuovo diritto doganale 29 4.1.5 IVA sull’importazione di beni (imposta sull’importazione) 29 4.1.6 Protezione della flora e della fauna 29 4.1.6.1 Evoluzioni nell’ambito della protezione della flora 29 4.1.6.2 Ripercussioni nell’ambito della protezione della fauna 30 4.1.7 Imposizione del tabacco e della birra 30 4.1.7.1 Imposizione del tabacco 30 4.1.7.2 Imposizione della birra 30 4.1.8 Restituzione dell’imposta sugli oli minerali, tassa sul CO2, biocarburanti 30 4.1.8.1 Estrazione della pietra da taglio naturale 30 4.1.8.2 Imprese di trasporto concessionarie 31 4.1.8.3 Tassa sul CO2 31 5
4.1.8.4 Biocarburanti 31 4.1.9 Beni immateriali 31 4.1.10 Trasferimento dei beni culturali 31 4.1.11 Compiti nell’ambito della legislazione veterinaria 32 4.1.11.1 Animali e prodotti animali 32 4.1.11.2 Ormoni nella carne 32 4.1.12 Controllo del traffico pesante 32 4.1.12.1 Controlli di polizia stradale 32 4.1.12.2 Odocronografo 33 4.1.13 «Tax free on arrival» 33 4.2 Oneri supplementari 33 4.2.1 Progetti 33 4.2.2 Ripercussioni del commercio globalizzato 34 4.3 Smantellamento di prestazioni di servizio 34 4.4 Evoluzioni future, prospettive 35 4.4.1 Strategia di controllo del traffico delle merci commerciabili 35 4.4.2 Compiti futuri 35 4.4.3 Previsioni sul traffico 35 4.5 Fabbisogno di base dell’esercizio 36 4.6 Carenza di effettivi e priorità dal punto di vista dell’AFD 36 5 Cgcf 37 5.1 Dottrina in materia d’impiego 37 5.1.1 Ripartizione territoriale 37 5.1.2 Operazioni concertate 37 5.1.3 Collaborazione con i partner svizzeri ed esteri 38 5.1.4 Esperienze precedenti e interventi necessari 39 5.2 Evoluzione dei compiti 40 5.2.1 Schengen (aeroporti e misure sostitutive inclusi) 40 5.2.1.1 Applicazione di Schengen alle frontiere interne 40 5.2.1.2 Ripristino temporaneo dei controlli sistematici delle persone alle frontiere interne 41 5.2.1.3 Applicazione di Schengen alle frontiere esterne (aeroporti) 42 5.2.1.4 Misure sostitutive nazionali 43 5.2.1.5 Impieghi Frontex 43 5.2.1.6 Altre ripercussioni di Schengen 45 5.2.2 Collaborazione con i Cantoni 46 5.2.2.1 Fondamenti 46 5.2.2.2 Ambiti 47 5.2.2.3 Coordinamento e accordi 48 5.2.3 Collaborazione con il DDPS (appoggio della Sicurezza militare) 49 5.3 Evoluzioni future, prospettive 50 5.4 Fabbisogno di base legato all’esercizio 51 5.4.1 Dati di riferimento 52 5.4.2 Esempi: fabbisogno di posti in due regioni 53 5.4.2.1 Esempio 1: regione guardie di confine I (Basilea) 53 5.4.2.2 Esempio 2: regione guardie di confine VI (Ginevra) 53 6
5.5 Carenza di effettivi e priorità dal punto di vista dell’AFD 54 6 Parere del Consiglio federale sugli interventi parlamentari 55 7
Elenco delle abbreviazioni AEO Operatore economico autorizzato (Authorised Economic Operator) AFD Amministrazione federale delle dogane ALS Accordo di libero scambio ALSA Accordo di libero scambio nel settore agroalimentare BA AFD Burotica dell’AFD CCPD Centri di cooperazione con Francia e Italia (a Ginevra e Chiasso) CCSIT Centro di competenze Sicurezza, intervento e tecnica CDDGP Conferenza delle direttrici e dei direttori dei dipartimenti cantonali di giustizia e polizia Cgcf Corpo delle guardie di confine CITES Convenzione sul commercio internazionale delle specie di fauna e di flora selvatiche minacciate di estinzione o Convenzione CITES CIVPOL Polizia civile (International Civilian Police) COV Composti organici volatili CSC Centro di servizio alla clientela (DGD) CSIFA Comitato strategico sull’immigrazione, le frontiere e l’asilo CTPS Commissione tecnica svizzera di polizia DA Destinatario autorizzato DDPS Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport DFAE Dipartimento federale degli affari esteri DFF Dipartimento federale delle finanze DFGP Dipartimento federale di giustizia e polizia DGD Direzione generale delle dogane DOP Denominazione d’origine protetta e-customs Progetto dell’UE per l’informatizzazione delle procedure doganali EURO 08 Campionati Europei di calcio 2008 Eurodac Banca dati europea delle impronte digitali EVA Sistema automatizzato di rilascio e controllo dei visti fedpol Ufficio federale di polizia Frontex Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne FUELS Sistemi di sostegno alla conduzione e sistemi di gestione degli interventi GruMo Gruppo mobile per la visita degli autoveicoli IGP Indicazioni geografiche protette IVA Imposta sul valore aggiunto LD Legge sulle dogane (RS 631.0) MOBE Team d’intervento mobile 8
NMC Nuovo modello contabile della Confederazione OMC Organizzazione mondiale del commercio PGI Permesso generale d’importazione PMI Piccole e medie imprese PSg Programma di sgravio RABIT Squadre di intervento rapido alle frontiere (Rapid Border Intervention Teams) SA Speditore autorizzato SECO Segreteria di Stato dell’economia SFF Servizio fitosanitario federale SFI Segreteria di Stato per le questioni finanziarie internazionali SIS Sistema d’informazione Schengen TIC Tecnologie dell’informazione e della comunicazione TTPCP Tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni UE Unione Europea UFAG Ufficio federale dell’agricoltura UFCL Ufficio federale delle costruzioni e della logistica UFG Ufficio federale di giustizia UFIT Ufficio federale dell’informatica e della telecomunicazione UFM Ufficio federale della migrazione UFSP Ufficio federale della sanità pubblica UFV Ufficio federale di veterinaria UI Ufficio dell’integrazione DFAE/DFE VIS Sistema di informazione visti 9
Rapporto 1 Compiti dell’AFD Il servizio civile e il Cgcf (personale in uniforme e armato) dell’AFD adempiono molteplici compiti per lo Stato, l’economia e la popolazione. Nell’ambito della LD e in virtù degli articoli 57 capoverso 2 (Sicurezza), 101 (Poli- tica economica esterna), 121 capoverso 1 (Dimora e domicilio degli stranieri) e 133 (Dazi) della Costituzione federale della Confederazione Svizzera (Cost.; RS 101) essi hanno, in ampia misura, lo stesso mandato principale e le stesse competenze: per il servizio civile l’accento è posto sul traffico delle merci commerciabili e per il Cgcf sul traffico turistico. Non si tratta unicamente di riscuotere imposte e dazi, bensì di attuare oltre 150 leggi e ordinanze di natura doganale e non doganale. Queste forniscono direttamente la base per le attività dell’AFD; per tale ragione si parla di compiti originari, per differenziarli da quei compiti che i Cantoni delegano all’AFD nell’ambito di accordi. 1.1 Compiti in ambito fiscale ed economico L’AFD procura alla Confederazione una parte considerevole delle entrate (nel 2009: 21,4 mia. di fr.). Essa sorveglia il traffico transfrontaliero delle merci, riscuote dazi e altri tributi e collabora all’esecuzione di disposti di natura non doganale. All’interno del Paese percepisce particolari imposte di consumo e altri tributi. Di seguito sono riportati i compiti principali. 1.1.1 Riscossione dei tributi Vi rientrano in particolare i dazi, l’IVA all’importazione, le imposte sugli oli mine- rali, sugli autoveicoli, sul tabacco e sulla birra, le tasse di monopolio sulle bevande alcoliche all’importazione, le tasse d’incentivazione (COV/CO2), quelle sul traffico pesante e sull’utilizzazione delle strade nazionali. 1.1.2 Esecuzione di provvedimenti economici Comprende soprattutto la sorveglianza dell’importazione e dell’esportazione di determinate merci, un contributo alla protezione dell’agricoltura e all’approvvigionamento economico del Paese, la protezione dei marchi, le indica- zioni geografiche di provenienza, i diritti di design e d’autore nonché l’allestimento della statistica del commercio esterno e del traffico di transito. 1.1.3 Controllo dei metalli preziosi Il Controllo svizzero dei metalli preziosi è annesso all’AFD. Giusta la legge federale sul controllo del commercio in metalli preziosi e in lavori di metalli preziosi (RS 10
941.31), esso svolge compiti di polizia industriale e offre prestazioni di servizio nel campo dell’analisi dei metalli preziosi. 1.2 Contributo alla sicurezza 1.2.1 Lotta alle attività illegali Aumento della sicurezza mediante controlli al confine e nell’area di confine, lotta alla criminalità e alla migrazione illegale (p. es. mediante la ricerca di persone e veicoli), lotta al contrabbando di sostanze stupefacenti e individuazione di documen- ti falsificati, tenendo conto delle prescrizioni di Schengen in materia di controlli delle persone. 1.2.2 Protezione della popolazione e dell’ambiente Vi rientrano in particolare i provvedimenti volti a tutelare la salute dell’uomo, il controllo delle derrate alimentari al confine, la protezione della fauna e della flora, la conservazione delle specie, il controllo del traffico di merci pericolose, sostanze radioattive e tossiche nonché rifiuti. 1.2.3 Esecuzione di compiti di sicurezza Comprende soprattutto il controllo del traffico di materiale bellico, armi, beni per uso civile e militare nonché esplosivi, l’osservanza delle regole sulla circolazione stradale all’atto dell’entrata e dell’uscita, l’esecuzione di provvedimenti d’embargo, il controllo di conducenti di veicoli nel traffico stradale nonché il controllo dei viaggiatori negli aeroporti in conformità con le disposizioni di Schengen. 1.3 Collaborazione con i Cantoni Già da decenni l’AFD e i Cantoni di confine collaborano strettamente. Tale collabo- razione concerne sia il servizio civile sia il Cgcf e si fonda su accordi volti a sfrutta- re le sinergie in modo ottimale e ad aumentare la sicurezza in Svizzera. I Cantoni possono decidere liberamente in che misura delegare i compiti. L’AFD si assume solo quelli che possono essere adempiuti nell’ambito del disbrigo di compiti origina- ri dell’AFD (dogana o polizia doganale). Di solito, negli ambiti interessati, l’AFD ha già una competenza di accertamento, vale a dire che effettua autonomamente seque- stri ma in seguito trasmette il caso al Cantone per la sanzione o il perseguimento penale. La collaborazione è basata sul fatto che le infrazioni accertate dall’AFD nel quadro di casi semplici (semplici infrazioni della legge) non devono più essere delegate alla polizia per il disbrigo, ma possono essere denunciate o multate direttamente dall’AFD. Simili compiti vengono delegati nell’ambito della ricerca di persone, oggetti e veicoli, della legislazione sugli stranieri, delle infrazioni alla legislazione sugli stupefacenti, sulle armi e sulla circolazione stradale. Questi compiti sono svolti esclusivamente al confine o nell’area di confine (art. 3 cpv. 5 LD). 11
Le basi legali per queste attività dell’AFD sono disciplinate dalla Cost., segnatamen- te agli articoli 44 capoverso 1 (Principi delle relazioni tra Confederazione e Canto- ni), 57 capoverso 2 (Sicurezza) nonché dall’articolo 97 LD (Assunzione di compiti di polizia cantonale nell’area di confine). 2 Organizzazione dell’AFD 2.1 Organizzazione strutturale Direttore generale delle dogane Divisione di stato Comando del Corpo Divisione principale Divisione principale Divisione del Divisione principale delle guardie di Diritto e tributi Tariffa doganale personale maggiore Esercizio confine e statistica Regione gcf I Basilea Circondario I Basilea Regione gcf II Sciaffusa Circondario II Sciaffusa Regione gcf III Circondario III Coira Ginevra Regione gcf IV Circondario IV Lugano Lugano Regione gcf V Losanna Regione gcf VI Ginevra Regione gcf VII Argovia-Zurigo Regione gcf VIII Porrentruy Circondari I - IV Regioni gcf I - VIII Amministrazione federale delle dogane Direzione generale delle dogane Corpo delle guardie di confine (AFD) (DGD) (Cgcf) 12
2.2 Interoperatività e sinergie tra servizio civile e Cgcf Nel contesto delle strutture decentrate a livello svizzero e del plurilinguismo, la cooperazione tra il servizio civile e il Cgcf rappresenta una grande e particolare sfida. 2.2.1 Interoperatività nell’Amministrazione Il buon funzionamento degli ambiti settoriali in seno all’AFD funge da base per lo svolgimento ineccepibile della procedura al fronte. Dal punto di vista organizzativo essi fanno capo alla DGD. Di seguito si riportano i compiti principali dei vari ambiti. 2.2.1.1 Personale Attuazione della direttiva sulla politica del personale del Consiglio federale e creazione della politica del personale dell’AFD. Gestione dei costi del personale (preventivo pari a ca. 535 mio. di fr.). Reclutamento del personale, cambiamenti di funzione, dimissioni, prepen- sionamenti. Stipendi (inclusi assegni, indennità, spese, adeguamenti salariali). Disposizioni concernenti la durata del lavoro (inclusi vacanze e congedi). Valutazione delle funzioni, carriere di monopolio. Valutazione delle prestazioni, procedura disciplinare. Servizio sociale (inclusi il «case management» e gli infortuni) e la Cassa di previdenza del personale delle dogane. 2.2.1.2 Finanze Organizzazione, pianificazione e direzione delle finanze e della contabilità. Allestimento del consuntivo, del preventivo e della pianificazione finanzia- ria. Gestione delle finanze dell’intera AFD. Gestione della contabilità dei debitori e dei creditori nonché della contabilità degli investimenti. Determinazione della quota dei tributi doganali e della TTPCP destinata al Principato del Liechtenstein. Contabilità centralizzata dell’AFD e amministrazione delle prestazioni di garanzia presso i conti dei clienti della dogana. 2.2.1.3 Tecnologie dell’informazione e della comunicazione Coordinamento generale del portafoglio di progetti TIC (preventivo pari a ca. 64 mio. di fr.). 13
Esecuzione di progetti TIC (gestione di progetti e, in parte, anche ruolo di servizio specialistico). Assunzione di ruoli di beneficiario di prestazioni nei confronti di fornitori di prestazioni quali UFIT e DFGP (responsabile/manager del progetto, manager dell’integrazione, Ufficio incaricato della sicurezza e del control- ling informatici) inclusi elaborazione e verifica di accordi di progetti, «Ser- vice Level Agreement». Elaborazione e conclusione di contratti di prestazioni di servizi con partner esterni TIC. Assistenza e manutenzione dell’infrastruttura di base TIC (BA AFD) in col- laborazione con il fornitore di prestazioni UFIT. Acquisizione di hardware e software. Esercizio del CSC (assistenza e manutenzione di tutte le applicazioni per le merci). 2.2.1.4 Immobili Acquisizione di costruzioni e impianti in collaborazione con l’UFCL. Gestione del portafoglio (preventivo pari a ca. 27 mio. di fr.). Gestione di edifici e immobili della dogana nonché locali e impianti affittati. Direzione di progetti aziendali in caso di progetti di costruzione dell’AFD. 2.2.1.5 Materiale Ufficio di coordinamento del fabbisogno e degli acquisti dell’AFD. Coordinamento e collaborazione con le centrali d’acquisto della Confedera- zione (UFCL, armasuisse). Acquisti, manutenzione e riparazione del materiale (preventivo pari a ca. 100 mio. di fr.). Gestione dei depositi e logistica. Valutazione, concorsi d’appalto e negoziati nell’ambito dei materiali. Gestione del materiale CIVPOL. 2.2.1.6 Comunicazione Attività di pubbliche relazioni e lavoro mediatico. Formazioni interne. CD Confederazione. 14
2.2.1.7 Servizio giuridico Perseguimento di infrazioni nel campo di competenze dell’AFD. Valutazione di casi penali e di ricorsi, rappresentanza dell’AFD dinanzi al tribu- nale. Supporto specialistico degli inquirenti doganali, sorveglianza specialistica nell’ambito delle cause penali. Attività legislativa. Assistenza amministrativa e giudiziaria internazionale. Collaborazione con le autorità svizzere ed estere. 2.2.1.8 Formazione Sviluppo, organizzazione e attuazione di cicli formativi per specialisti doga- nali, guardie di confine e personale doganale del servizio civile. Sviluppo, organizzazione e attuazione del perfezionamento interno ed ester- no e della formazione sul comportamento (incluse le missioni internazionali nell’ambito della formazione). Elaborazione di piani di studio e materiale didattico uniforme, e-learning. Formazione in materia di conduzione, «management development». Controllo della qualità relativo all’evoluzione del personale. Formazione degli insegnanti. Elaborazione e amministrazione del preventivo concernente la formazione (pari a 1,75 mio. di fr.). Direzione del Centro di formazione di Liestal (CFL). 2.2.1.9 Gestione delle informazioni e analisi della situazione comuni La criminalità organizzata e il contrabbando in grande stile concernono sia il traffico delle merci commerciabili sia quello turistico. È pertanto importante effettuare un’analisi complessiva della situazione. Il centro di situazione e di analisi AFD garantisce la valutazione della situazione comune e lo scambio ottimale di informa- zioni. 2.2.2 Collaborazione giornaliera tra servizio civile e Cgcf Il servizio civile e il Cgcf non si fondano soltanto su funzioni trasversali comuni, ma collaborano strettamente anche nell’ambito del lavoro quotidiano ed effettuano operazioni congiunte. In tal modo si garantisce che le disposizioni doganali vengano attuate in modo uniforme in tutta la Svizzera, sia nel traffico delle merci commer- ciabili sia in quello turistico. A titolo esplicativo, di seguito sono riportati gli aspetti più importanti di questa collaborazione. 15
2.2.2.1 Garanzia di un esercizio di 24 ore presso i grandi valichi di confine Fuori dell’orario di apertura degli uffici doganali, il Cgcf (che supplisce il servizio civile) è l’interlocutore per gli spedizionieri e i trasportatori ed è responsabile, oltre che per le merci private, anche per le merci commerciabili trasportate nel traffico turistico, il cui sdoganamento è stato previamente autorizzato dall’ufficio doganale. 2.2.2.2 Funzione di protezione del Cgcf Quale elemento armato dell’AFD, il Cgcf può garantire in qualsiasi momento la protezione delle opere e delle persone presso i valichi di confine nonché un corretto svolgimento dei compiti. Ciò è garantito anche in caso di un’escalation della situa- zione al confine (p. es. pullman pieno di hooligan o sciopero bianco di dimostranti). Il Cgcf supporta gli inquirenti doganali in situazioni pericolose nell’ambito dell’applicazione di misure coercitive. 2.2.2.3 Lotta contro il contrabbando di stupefacenti Il servizio specializzato per la lotta contro il contrabbando di stupefacenti in seno al Cgcf è responsabile per l’intera AFD. Esso elabora una griglia di ricerca sia per il traffico turistico sia per quello delle merci commerciabili, fa in modo che vi sia uno scambio reciproco di informazioni ed effettua operazioni di una certa entità. 2.2.2.4 Sezioni antifrode doganale (SA) Importanti casi di contrabbando e violazioni doganali richiedono attività inquirenti della durata di più giorni o settimane. Questo è uno dei compiti principali delle SA nelle direzioni di circondario. In alcuni casi i collaboratori della SA possono contare sul supporto della Formazione speciale AFD del Cgcf, la quale fornisce un lavoro di osservatore, se del caso effettua interventi e garantisce il supporto tecnico. 2.2.2.5 Falsificazione di documenti Il servizio specializzato del Cgcf che si occupa della falsificazione di documenti è soprattutto competente per l’identificazione di passaporti e di altri documenti di legittimazione contraffatti, ma supporta anche il servizio civile fornendo consulenza e analisi (p. es. in caso di prove dell’origine o documenti nel traffico postale falsifi- cati). 2.2.2.6 Aeroporti Nei tre grandi aeroporti nazionali di Zurigo, Ginevra e Basilea, il servizio civile è responsabile per i controlli doganali sia nel traffico delle merci commerciabili sia in 16
quello turistico ed è supportato dal Cgcf (lotta contro gli stupefacenti e la falsifica- zione di documenti, perquisizioni personali, funzione di protezione ecc.). La pratica ha mostrato che, grazie alle diverse formazioni di base e alle esperienze, una stretta collaborazione tra il servizio civile e il Cgcf dà buoni risultati, specialmente nell’ambito del traffico turistico. Presso gli aeroporti piccoli e medi il Cgcf è respon- sabile per i controlli doganali nel traffico turistico. 2.2.2.7 Formazione Nell’ambito della formazione è visibile l’interconnessione tra i compiti doganali e quelli di polizia doganale. I membri del Cgcf (in uniforme e armati) devono essere formati in modo tale che nell’ambito delle loro competenze di diritto doganale possano applicare correttamente la coercizione dell’autorità. A questo scopo il Cgcf dirige il CCSIT. Gli istruttori del Cgcf formano altresì collaboratori del servizio civile. Ciò vale in particolare per gli inquirenti che seguono una formazione presso il CCSIT che prevede un’esercitazione di guida e spiega come comportarsi con mezzi di autodifesa e coercitivi (spray al pepe e manette). Nel quadro della formazione di base e del perfezionamento del Cgcf, istruttori del servizio civile insegnano nell’ambito dei moduli più diversi: comportamento, impo- sizione nel traffico turistico e in quello delle merci commerciabili, perfezionamento specializzato, conduzione. Inoltre, il sistema di formazione del Cgcf prevede un periodo di pratica presso un ufficio doganale, durante il quale le future guardie di confine vengono istruite in tutti gli aspetti del servizio doganale. 2.2.2.8 MOBE I team mobili del servizio civile supportano il Cgcf nell’ambito dei controlli con lo scanner. Grazie ad appositi impianti mobili per autocarri e autofurgoni, questi ultimi vengono passati ai raggi X. In caso di operazioni concertate nel traffico turistico, gli impianti vengono soprattutto impiegati per il controllo dei bagagli di pullman. 2.2.2.9 GruMo I GruMo del Cgcf supportano il servizio civile in caso di perquisizione di veicoli al fine di individuare nascondigli per il contrabbando di merci. Si tratta di personale formato in modo specifico, in grado di controllare i veicoli a regola d’arte. I GruMo dispongono di appositi attrezzi e strumenti (p. es. endoscopi per il controllo dei vani nei veicoli). 2.2.2.10 Ambito penale Sulla scorta degli accertamenti effettuati dal Cgcf nel corso dell’intervento, il servi- zio civile si occupa del disbrigo della procedura penale relativa ai grossi casi di contrabbando nel traffico turistico. 17
2.2.2.11 Analisi dei rischi I team Analisi dei rischi del servizio civile mettono a disposizione del Cgcf le loro analisi e viceversa. In caso di necessità vengono pianificati ed effettuati controlli concertati comuni. 2.2.2.12 Valichi di confine Presso i valichi di confine il servizio civile è responsabile per il traffico delle merci commerciabili e il Cgcf per il traffico turistico. Se necessario, all’atto delle formalità doganali nel traffico turistico, il personale del servizio civile supporta, con le proprie competenze e il proprio personale, il Cgcf in modo mirato. Il supporto è richiesto specialmente ai piccoli valichi di confine, presso i quali il Cgcf ha ridotto gli orari di presenza o gli effettivi di personale, o a quelli non più occupati. Da parte sua, se necessario, il personale del Cgcf sostiene in modo mirato il servizio civile nell’ambito delle formalità doganali nel traffico delle merci commerciabili (p. es. di notte, lotta contro gli stupefacenti e la falsificazione di documenti, perquisizioni personali, funzione di protezione). 2.2.2.13 Sorveglianza da parte del servizio specialistico Negli ambiti delle procedure penali, dei ricorsi e dell’imposizione, il servizio civile esercita la sorveglianza specialistica, garantendo così la qualità del lavoro quotidia- no. 2.2.3 Efficienza in termini di costi della collaborazione tra servizio civile e Cgcf L’attuale organizzazione e collaborazione nell’AFD permettono di risparmiare costi. Separare il servizio civile dal Cgcf creerebbe doppioni, necessità di coordinamento e conflitti di competenza con considerevoli costi supplementari. Ciò vale tra l’altro per i seguenti ambiti: TIC: il servizio civile e il Cgcf utilizzano in comune un’infrastruttura di base TIC uniforme (postazioni di lavoro, rete e telefonia) e oltre dieci banche dati specifiche alla dogana; tutte le fasi del ciclo di vita TIC vengono elaborate in modo coordinato (studi, progetti e applicazione); un esempio di importanza significativa per il futuro è il progetto comune FUELS, il cui obiettivo è un impiego efficace e integrato di tutti i mezzi dell’AFD che non potrebbe esse- re realizzato in un’altra struttura organizzativa; immobili: la pianificazione, la ristrutturazione e la ricostruzione nonché la gestione, da parte dei centri immobiliari, di edifici usati in comune impedi- scono un onere di coordinamento sproporzionato in caso di gestione separa- ta; ne sono un esempio le pianificazioni in corso degli impianti doganali a Briga e Chavornay nonché il CFL; 18
formazione: il servizio civile e il Cgcf impiegano l’infrastruttura comune del CFL; la collaborazione viene supportata e promossa da un corpo insegnanti comune, da un piano di studio uniforme e da una documentazione di studio comune; separare la formazione del servizio civile da quella del Cgcf porte- rebbe a costi di investimento supplementari pari a diversi milioni di franchi; traffico turistico (eccezione: aeroporti): i compiti doganali, in particolare il servizio 24 ore su 24, vengono effettuati dal Cgcf; SA/Formazione speciale AFD del Cgcf: la lotta contro il contrabbando da parte di bande organizzate può essere effettuata soltanto se si dispone di un’osservazione professionale; analisi della situazione e dei rischi: il servizio civile e il Cgcf allestiscono e condividono le analisi quale base per controlli doganali efficaci nonché per esigenze specifiche nell’ambito della lotta contro gli stupefacenti e la falsifi- cazione di documenti; una separazione indebolirebbe in modo considerevole il dispositivo di controllo. 3 Evoluzione dell’AFD dal 2003 a oggi L’evoluzione degli effettivi di personale nel servizio civile e nel Cgcf è descritta a partire dal 2003, poiché allora hanno avuto inizio i PSg e il piano di rinuncia a determinati compiti e, di conseguenza, sono stati attuati grandi progetti di riorganiz- zazione come reazione ai PSg. 3.1 Contesto 3.1.1 Schengen L’adesione della Svizzera a Schengen ha comportato la soppressione dei controlli sistematici delle persone alle frontiere interne, ma ha influito poco sui compiti originari dell’AFD. I compiti doganali al confine sono rimasti invariati; pertanto anche la presenza al confine rimane necessaria. Tuttavia si sono aggiunti compiti supplementari: da un lato nel quadro delle misure sostitutive nazionali (controlli mobili nell’area di confine), dall’altro nell’ambito delle frontiere esterne (aeroporti, Frontex). Pertanto la mole di lavoro complessiva è aumentata. 3.1.2 Economia L’economia richiede procedure semplici e rapide per il disbrigo delle formalità doganali. Il confine deve ostacolare il meno possibile lo scambio di merci. Le richieste dell’economia nei confronti dell’AFD non sono semplici da integrare per via dei differenti interessi dei singoli settori. Ciò concerne in particolare gli spedizionieri e le PMI. L’AFD è in stretto contatto con le relative associazioni economiche in modo da garantire uno spiccato orientamento al cliente e le presta- zioni richieste. 19
3.1.3 Politica Da un lato, la politica assegna costantemente nuovi compiti all’AFD ed esige mag- giore sicurezza nell’area di confine, il che richiede risorse di personale supplementa- ri. Dall’altro, l’AFD deve applicare misure di risparmio che causano una soppressio- ne di posti. 3.1.4 Sicurezza Si constata una professionalizzazione della delinquenza (p. es. per quanto riguarda la falsificazione di documenti come crimine di base per la migrazione illegale) nonché un aumento della propensione alla violenza. Oggigiorno un Paese non può quindi far fronte da solo al fenomeno della criminalità transfrontaliera. Pertanto occorre pro- muovere ancora di più la cooperazione internazionale. 3.1.5 Prestazioni di servizio doganali La maggior parte delle dichiarazioni doganali viene effettuata da imprese di spedi- zione e di trasporto. Inoltre, i privati hanno la possibilità di dichiarare autonoma- mente le merci all’importazione presso tutti gli uffici doganali. Questa possibilità è ampiamente sfruttata soprattutto nelle regioni popolose all’interno del territorio doganale svizzero (sdoganamenti di automobili private, masserizie di trasloco ecc.). 3.2 Evoluzione del traffico Dal 2003, il traffico delle merci commerciabili è in continuo aumento malgrado la crisi economica. Per l’AFD l’elemento determinante è il numero di dichiarazioni doganali, ed esso reagisce solo lievemente alla crisi. La tendenza è quella di effettua- re invii sempre più piccoli che vengono spediti all’ultimo momento. Il valore delle merci importate ed esportate è legato allo scambio globale di beni e prestazioni di servizio. Dal 2003 l’aumento ascende a quasi il 30 per cento. Il numero degli auto- carri che attraversano il confine cresce meno velocemente (+7%); questo è, tra l’altro, una conseguenza della TTPCP. 3.3 Nuovi metodi di lavoro 3.3.1 Evoluzioni tecniche L’AFD è coerente al principio di eliminare le dichiarazioni cartacee per passare all’imposizione in formato elettronico. Ciò consente di effettuare un’analisi dei rischi efficiente, possibile soltanto sulla base dei dati elettronici disponibili. L’analisi dei rischi è la base per la selezione delle dichiarazioni doganali e dunque per con- trolli efficaci. Negli ultimi anni l’ambito dell’analisi dei rischi è stato ampliato, sia presso la DGD sia presso gli uffici doganali. Nel corso degli ultimi anni, con la soppressione delle dichiarazioni cartacee e della relativa gestione, si sono altresì potuti realizzare risparmi del personale. 20
Nel 2005 è stato introdotto e-dec Importazione. Oggigiorno il 97 per cento delle dichiarazioni doganali è presentato in formato elettronico. Nell’esportazione si è provveduto a eliminare, a partire dal 1° aprile 2010, la procedura semplificata all’esportazione; in questo modo anche qui oltre l’85 per cento del traffico si svolge elettronicamente. Nel traffico di transito la percentuale di informatizzazione supera il 95 per cento. La maggiore informatizzazione porta a un maggiore onere di manutenzione e assi- stenza a favore dei partner doganali, degli utenti e dei sistemi. 3.3.2 Maggiore mobilità nell’adempimento dei compiti Già a partire dagli anni Cinquanta, il Cgcf è chiamato a svolgere impieghi mobili oltre al servizio statico ai valichi di confine. In questo modo si sfruttano al massimo le limitate risorse disponibili. I controlli mobili vengono effettuati presso i valichi di confine non occupati o nell’area di confine e hanno il grande vantaggio dell’imprevedibilità. Pertanto non si effettuano semplicemente dei pattugliamenti, ma piuttosto dei con- trolli mirati in determinati luoghi sulla scorta di un’analisi della situazione e del relativo quadro della situazione. Occorre però tenere in considerazione che la mobilità ha i suoi limiti. La pratica mostra che proprio presso i grandi valichi di confine un’occupazione continuata non offre soltanto le prestazioni di servizio doganali necessarie, ma è anche sensata dal punto di vista operativo, in quanto in un flusso di traffico molto intenso si nascon- dono consapevolmente anche delinquenti. 3.3.3 Cassette delle dichiarazioni (procedura di autotassazione scrit- ta nel traffico turistico) Dal 1° maggio 2007, sono disponibili circa 130 cassette delle dichiarazioni per garantire l’autodichiarazione scritta delle merci importate nel traffico turistico al di fuori degli orari di occupazione dei valichi di confine e presso i valichi non occupati. Tali cassette permettono di risparmiare risorse. Tuttavia, a livello nazionale sono necessari 16 back office (corrispondenti a ca. 10 posti a tempo pieno del Cgcf) che elaborano le dichiarazioni raccolte. Inoltre occorre relativizzare il risparmio delle risorse: infatti l’uso delle cassette da parte degli utenti dipende dal rischio che essi corrono (ovvero farsi sorprendere a non utilizzarle). Le guardie di confine devono dunque effettuare dei controlli nell’area di confine. 3.4 Formazione L’AFD offre cicli formativi per diventare specialista doganale, guardia di confine, collaboratore non tecnicamente istruito nonché saggiatore di metalli preziosi. Tutte le professioni possono essere imparate ed esercitate esclusivamente presso l’AFD, si tratta di cosiddette «professioni di monopolio». Le professioni di specialista dogana- le e guardia di confine sono riconosciute a livello federale: infatti chi supera l’esame 21
professionale consegue il diploma. Le guardie di confine hanno accesso all’esame professionale superiore di livello terziario. Gli specialisti doganali possono accedere alla Scuola specializzata superiore della dogana. Il personale non tecnicamente istruito termina la formazione con un diploma interno. Il perfezionamento e l’aggiornamento dei collaboratori viene spesso offerto secondo il fabbisogno dettato dalla pratica e in modo da coprire le diverse categorie profes- sionali. Sulla scorta dei compiti ampiamente diversificati dell’AFD e delle corri- spondenti qualifiche necessarie, vengono organizzati molti corsi di formazione (nel 2009 ca. 81 000 giornate di formazione). Nell’ambito dei corsi formativi viene soprattutto impiegato personale insegnante interno, formato specificamente sulla metodica. Il personale del servizio civile dà corsi per guardie di confine e viceversa. In tal modo si garantisce una formazione interdipendente e orientata alla prassi. L’impiego del corpo insegnante interno facilita inoltre l’organizzazione della forma- zione e porta a un elevato effetto sinergetico e a una maggiore flessibilità della struttura formativa. I programmi e il materiale didattico di tutti i cicli formativi sono armonizzati, in modo da evitare ridondanze. 3.5 PSg 03 e 04 3.5.1 Effettivi di personale L’effettivo dell’AFD (servizio civile e Cgcf) si è ridotto di 416,5 posti. Si tratta di una diminuzione pari all’8,5 per cento dell’effettivo, che a inizio 2003 contava 4872 posti. 3.5.1.1 Servizio civile Dal 2003 il servizio civile ha risparmiato complessivamente 332,5 posti. Sono stati soppressi 193 posti nell’ambito del PSg 03 e 93,5 posti nell’ambito del PSg 04 (totale: 12,2%). Tali risparmi sono stati realizzati sulla base di un progetto e non in modo lineare. Grazie alla soppressione dello sdoganamento d’ufficio nel servizio postale sono così stati risparmiati 60 posti. Varie riorganizzazioni di uffici di servi- zio hanno permesso di risparmiare complessivamente 130 posti e, grazie all’informatizzazione di procedure doganali, è stato possibile risparmiare altri 55 posti. Inoltre, si sono potuti sopprimere ulteriori 46 posti negli ambiti del personale ausiliario e della formazione. 3.5.1.2 Cgcf Presso il Cgcf lo stato degli effettivi è stato ridotto di 74 posti nell’ambito del PSg 03 e di 10 posti nell’ambito del PSg 04 (riduzione malgrado la decisione del Parla- 22
mento relativa alla normativa Schengen1 con numero minimo degli effettivi pari a 1938). Tenendo in considerazione tale provvedimento di riduzione, nel 2008 lo stato degli effettivi relativo al servizio civile era di 2345 posti, mentre per il Cgcf era di 1928 posti. 3.5.2 Uscite per beni e servizi e beni d’investimento I risparmi sulle uscite per beni e servizi nonché sui beni d’investimento sono ascesi complessivamente a circa 10 milioni di franchi. Essi sono stati raggiunti in diversi campi d’attività. In particolare nel contesto degli effettivi del personale ridotti e del pianificato Programma di consolidamento 2011-2013, altre riduzioni hanno avuto considerevoli ripercussioni sulla realizzazione di importanti progetti nell’ambito del traffico transfrontaliero delle merci e dei viaggiatori. I mezzi finanziari devono essere messi a disposizione nel quadro di preventivi e piani finanziari per l’ottimizzazione di altri processi nonché la preparazione di efficienti applicazioni TIC e di altri adeguamenti organizzativi. 3.6 Cambiamenti organizzativi 3.6.1 Riorganizzazione innova nel Cgcf A inizio 2004, la struttura di un effettivo totale di 2012 unità di personale era la seguente: divisione Cgcf presso la DGD: 35 collaboratori; 4 comandi del Cgcf: 144 collaboratori; 17 settori tattici: 72 collaboratori; 126 posti guardie di confine: 1761 collaboratori. Non vi erano praticamente mezzi di conduzione operativi disponibili e quelli tattici erano sporadici. In un primo tempo ogni settore aveva un cosiddetto «posto colletto- re di rapporti», in seguito è stata creata una centrale d’intervento per ogni comando del Cgcf. I comandanti guardie di confine si limitavano alla definizione degli obiet- tivi, la pianificazione dell’impiego spettava al caposettore. Il 25 marzo 2004, il Direttore generale delle dogane ha assegnato al capo del Cgcf, nell’ambito del progetto innova, il compito di elaborare nuove strutture organizzati- ve orientate alla strategia, ai compiti, ai processi e ai risultati. Si voleva migliorare, a medio e lungo termine, lo sfruttamento di sinergie con i partner interni ed esterni, la capacità di conduzione, la flessibilità e l’attenzione alle priorità. Le condizioni quadro più importanti erano che il Cgcf: 1 Decreto federale del 17 dicembre 2004 che approva e traspone nel diritto svizzero gli Accordi bilaterali con l’UE per l’associazione della Svizzera alla normativa di Schengen e Dublino (FF 2004 6343). A fine gennaio 2011, in risposta al postulato nel rapporto della Commissione della gestione CS del 12 ottobre 2010, il Consiglio federale ha affermato che l’effettivo minimo del Cgcf secondo il decreto federale relativo a Schengen (art. 1 cpv. 3) può essere soppresso. 23
fornisse le sue prestazioni quale associazione nazionale; disponesse di un modello di conduzione con un livello strategico, operativo e tattico; tenesse in considerazione le condizioni geotattiche e gli ambiti rischiosi; tenesse conto, laddove possibile, delle frontiere linguistiche2. L’attuazione dei PSg 03 e 04 ha significato inoltre, nell’ambito del progetto innova, una riduzione degli effettivi (da 2012 a 1938). Il nuovo portafoglio di prodotti e l’analisi dei processi hanno portato a una nuova struttura di fondo con solo tre livelli di condotta: Comando del Cgcf: 85 collaboratori; 8 regioni: 81 collaboratori; 45 posti guardie di confine, 4 centrali d’intervento nonché la Formazione speciale AFD: 1772 collaboratori. Con la soppressione di un livello gerarchico e la contemporanea riorganizzazione della struttura dirigenziale, nel Cgcf vi sono ora soltanto nove stati maggiori di comando (anziché 22), cosicché è stato possibile liberare 22 posti a favore dell’esercizio operativo. Con la riduzione del numero di posti guardie di confine (da 126 a 45) hanno potuto essere soppressi circa 60 posti quadro3. 3.6.2 Provvedimenti riorganizzativi nel servizio civile L’aumento del traffico implica che l’AFD deve continuamente adeguarsi alla nuova situazione. L’esame dell’organizzazione ai fini di un efficace impiego delle risorse è un compito permanente. Mediante riorganizzazioni interne e nuove applicazioni TIC, si ottimizzano le procedure doganali, si semplificano le procedure e si adegua- no le strutture. 2003 2010 Numero Unità organizzativa Posti Numero Unità organizzativa Posti 1 DGD 442 1 DGD 506 4 Direzioni di circondario 247 4 Direzioni di circondario 207 39 Uffici doganali 2007 27 Uffici doganali 1627 Totale 2696 Totale 2340 Dalla tabella emerge che la riduzione del personale è avvenuta soprattutto presso gli uffici doganali. La riduzione presso le direzioni di circondario dipende dalla centra- 2 Nell’AFD vengono impiegate le quattro lingue nazionali: tedesco, francese, italiano e retoromancio, il che rappresenta una grande sfida. 3 Con la scadenza della garanzia (di 2 anni) della situazione acquisita, varie dozzine di sottufficiali e ufficiali si sono visti confrontati con una retrocessione. 24
lizzazione dei centri logistici e HR4. La crescita presso la DGD è, da un lato, la conseguenza di tale riorganizzazione e, dall’altro, la ripercussione dell’assunzione di nuovi compiti. È possibile affrontare l’elevato volume di traffico unicamente grazie a un minor numero di controlli che però sono più efficaci. 3.6.3 Orari di sdoganamento e competenze in materia di sdoga- namento del servizio civile L’AFD opera in modo orientato al cliente, ovvero ai partner della dogana più impor- tanti (DA e SA). I DA e gli SA richiedono spesso la possibilità di poter sdoganare le merci anche al di fuori degli orari d’apertura dell’ufficio doganale, vale a dire: la mattina dalle ore 5.00 e la sera fino alle ore 22.00 (limitazione dovuta al divieto di circolazione notturna e domenicale). Gli uffici doganali rilasciano tali autorizzazioni e garantiscono un’attività di controllo sufficiente anche durante questi orari margina- li. Da questo punto di vista, la soppressione di posti di lavoro voluta dai PSg dovrebbe portare a una diminuzione delle prestazioni di servizio possibilmente contenuta nei confronti dei partner della dogana. Occorre pertanto offrire soluzioni particolari. Oggigiorno, varie centinaia di PMI utilizzano la procedura di dichiarazione colletti- va che consente di valicare il confine presso gli uffici doganali non occupati. La presenza non permanente del Cgcf al confine accelera tale processo. Presso molti valichi di confine, al servizio civile viene richiesto di offrire soluzioni non conven- zionali adeguate alla situazione. 3.6.4 Misure edili per l’accelerazione dello sdoganamento Per superare al meglio i flussi commerciali e procedere più rapidamente allo sdoga- namento, negli ultimi anni l’AFD ha realizzato varie misure in collaborazione con i Paesi limitrofi. L’esempio più significativo è la costruzione del nuovo ufficio doga- nale autostradale a Rheinfelden: l’apertura del nuovo impianto è avvenuta a novem- bre 2003. L’esercizio dell’ufficio doganale supplementare è assicurato da mezzi di personale propri (40 posti). Da alcuni anni, i grandi valichi di confine stradali vengono trasformati in modo da poter applicare il sistema Transito. Questo consente di effettuare gli sdoganamenti di autocarri senza che il conducente scenda dal veicolo. In questo modo la procedura per valicare il confine si accelera notevolemente e le code ai confini si riducono, malgrado l’aumento del traffico. L’altra faccia della medaglia di questo modo di sdoganare è che l’AFD deve impiegare più personale: l’ufficio doganale di Rhein- felden-Autobahn è stato dotato di cinque posti supplementari. La realizzazione del sistema Transito richiede un fabbisogno supplementare di sette posti presso l’ufficio doganale di Basel-Weil am Rhein-Autobahn e di 15 posti a Chiasso-Strada. 4 I centri logistici e HR sottostanno alla DGD. I collaboratori restano tuttavia in loco, al fine di garantire contatti diretti. 25
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