IL CORPO FISICO DELL'ARCHITETTURA INTERATTIVA - AGATHÓN | International Journal of ...

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ARCHITECTURE
                     AGATHÓN – International Journal of Architecture, Art and Design | n. 10 | 2021 | pp. 76-83
                     ISSN print: 2464-9309 – ISSN online: 2532-683X | doi.org/10.19229/2464-9309/1072021

ESSAYS & VIEWPOINT

                     IL CORPO FISICO
                     DELL’ARCHITETTURA INTERATTIVA
                     Approcci scenario-based e generativo

                     THE BODY OF
                     INTERACTIVE ARCHITECTURE
                     Scenario-based and generative approaches

                     Bianca Andaloro

                     ABSTRACT
                     La complessità della realtà, insieme fisica e virtuale, nella quale siamo immersi richiede
                     una riflessione su come realizzare una integrazione tra il mondo del digitale e l’architet-
                     tura contemporanea. In particolare, l’articolo intende esplorare il modo in cui le informa-
                     zioni virtuali possano divenire materie progettuali, intervenendo anche sui caratteri spa-
                     ziali e formali del costruito. Pertanto si tratteranno due diversi approcci nelle architetture
                     interattive, uno scenario-based e un altro generativo, capaci di stabilire i confini fisici
                     della relazione tra architettura e informazioni. Jade Eco Park, Translated Geometries e
                     One Ocean Pavilion offrono una diversa chiave di lettura del rapporto tra uomo, edificio
                     e ambiente circostante, in una relazione meta-testuale tra fisico e virtuale che richiama
                     l’architettura contemporanea a una riflessione sulle potenzialità di questo fenomeno.

                     The complexity of reality, both physical and virtual, in which we are immersed requires
                     a reflection on how to achieve integration between the digital world and contemporary
                     architecture. In particular, the article intends to explore the way in which virtual infor-
                     mation can become design material, also intervening on the spatial and formal charac-
                     teristics of the built environment. Therefore, two different approaches in interactive ar-
                     chitectures will be discussed, one scenario-based and the other generative, capable
                     of establishing the physical boundaries of the relationship between architecture and in-
                     formation. Jade Eco Park, Translated Geometries and One Ocean Pavilion offer a dif-
                     ferent key to interpreting the relationship between man, building and surrounding envi-
                     ronment, in a meta-textual relationship between the physical and the virtual that calls
                     contemporary architecture to reflect on the potential of this phenomenon.

                     KEYWORDS
                     architettura interattiva, adattiva, resiliente, big data, informazioni

                     interactive, adaptive, resilient architecture, big data, information

                     Bianca Andaloro, Architect and PhD Candidate in Architectural Planning at the Uni-
                     versity of Palermo (Italy), has been a member of the In_Fra lab Research Unit since
                     2016. Her research focuses on resilience through adaptive architecture and digital
                     systems. Mob. +39 347/57.15.617 | E-mail: bianca.andaloro@unipa.it

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      Nel 1995 Nicholas Negroponte scrisse «Com-         architettonici, definendo così costruzioni insie-           valore epistemologico dei dati, le maggiori com-
puting is not about computers any more. It is            me fisiche e virtuali. In particolare, risulta interes-     pagnie attive sul mercato (tra le più influenti Goo-
about living» (Negroponte, 1995, p. 6) in un vo-         sante riflettere sui caratteri di multi-matericità         gle, Apple, Alphabet e Microsoft) hanno nel cor-
lume che per molti versi anticipò lo sviluppo tec-       (attraverso l’uso di dati o processi di realtà vir-        so degli ultimi decenni implementato i loro siste-
nologico degli anni successivi, a metà tra la vi-        tuale), multi-temporalità (prevedendo spazi ac-            mi di raccolta, stoccaggio ed elaborazione dati
sione e l’attuale ricerca del Media Lab del MIT,         cessibili fisicamente e/o remotamente e in diver-           per mettere a sistema dispositivi differenti tra loro
con cui l’informatico statunitense sosteneva la          si momenti del giorno) e multi-scalarità (dettata          (Fox, 2016). Alla base di questa tecnologia, che
possibilità di integrare i sistemi digitali all’archi-   dalla necessità di costituire un sistema comples-          mira dunque a soddisfare i bisogni degli utenti o
tettura, fiducioso in una quasi perfetta corri-          so che funziona grazie alla relazione tra elementi         degli ambienti coinvolti, vi è il concetto di interat-
spondenza tra atomi e bit. E in effetti oggi il digi-    compresi tra le scale nano e macro).                       tività, di scambio cioè di informazioni tra un di-
tale non riguarda più esclusivamente l’informati-             A tal fine, l’articolo si propone di approfondi-       spositivo e un utente e viceversa, in una relazione
ca ma è fortemente integrato al quotidiano, al           re l’architettura interattiva come il risultato, dal       duale che può prefigurare condizioni di appren-
confine tra il mondo fisico e quello virtuale. La          potenziale in continua espansione, di una stretta          dimento (d’Estrée Sterk, 2006). Sfruttare un tale
complessità del digitale ha infatti messo in atto        interrelazione tra architettura e tecnologica. At-         avanzamento tecnologico anche in ambito ar-
negli anni una trasformazione silente e rapida, a        traversando brevemente i due temi cardine di               chitettonico può avere importanti ripercussioni
vantaggio di una interrelazione tra aspetti in con-      questa architettura, la centralità dei dati nel per-       sul modo di pensare e realizzare il progetto, co-
tinuo cambiamento: il mondo contemporaneo si             corso euristico e l’interazione come occasione             me è già stato dimostrato a partire dalle prime
presenta così insieme ubiquo e iperlocale, inter-        per sviluppare relazioni tra l’edificio, l’ambiente e       sperimentazioni cibernetiche e come si verifica
connesso e individuale, digitale, fisico e virtuale.      l’utente, si prenderanno in esame alcuni casi              oggi attraverso i più recenti sistemi informatici,
L’architettura ha inoltre con il digitale un rappor-     studio esemplari che mettono in evidenza le po-            estratti dal mondo della computazione digitale e
to di convivenza consolidato già a partire dalle         tenzialità e i limiti di questo approccio. Infatti,        adottati nei processi progettuali3. La problemati-
teorizzazioni di Norbert Wiener (1948) sulla ne-         questa trasformazione, ancora in atto, si basa             ca che l’architettura contemporanea è oggi chia-
cessità di una sintesi tra biologia, neurofisica,        sulla centralità del ruolo dei dati, captati ed estratti   mata ad affrontare è dunque quella di individuare
teorie informazionali e strumenti matematici e           dal mondo circostante (dall’ambiente, dalle per-           un modo per integrare questa grande mole di
poi con la successiva formalizzazione della ca-          sone, dai dispositivi) e sui relativi limiti e aspetti     dati nel percorso vitale dell’edificio e di renderla
pacità dell’architettura di acquisire i processi di-     potenziali; allo stesso tempo, si ritiene possibile        performante per il suo funzionamento, in un con-
gitali (Negroponte, 1995) che in un primo mo-            rendere i dati una materia altra da sé, insieme            testo ibrido, fisico e virtuale.
mento ha dato luogo a esperimenti cibernetici.           elemento di comprensione della realtà e materia
     Le recenti innovazioni in materia di intelligen-    architettonica.                                            Interazione come relazione | La ricerca di una
za artificiale e robotica inoltre, elementi mancan-                                                                  più complessa relazione tra l’uomo, l’edificio e
ti per una piena comprensione della complessità          Il ruolo dei dati | Elementi di controllo e monito-        l’ambiente include anche la progettazione di
prefigurata dall’informatico statunitense (d’E-          raggio della realtà fisica nella quale viviamo, i dati      un’architettura capace di confrontarsi (in maniera
strée Sterck, 2005), connotano un sempre mag-            costituiscono uno specchio della società e dei             attiva o passiva) con le sollecitazioni ricevute dal-
giore interesse per l’integrazione tra architettura      suoi bisogni (Picon, 2010). Oggi la raccolta dei           l’esterno; in questa ottica, l’architettura interattiva
e tecnologia, nella prefigurazione di scenari spe-        dati biometrici, ambientali e di movimento acco-           risulta un vettore di ricerca trainante per l’indivi-
culativi sui modi dell’abitare del prossimo futuro.      muna la gran parte dei dispositivi quotidiani, in          duazione di nuove possibili relazioni fisiche e vir-
Il valore aggiunto che l’attuale ricerca progettua-      cambio di una maggiore performatività la quale             tuali (Hespanhol et alii, 2017). L’interazione non
le apporta però risiede nell’interesse per l’identi-     sembra assecondare i bisogni dell’utente: in che           va intesa limitatamente al singolo rapporto uomo-
ficazione di sistemi che siano complessi e inter-         modo può dunque l’architettura servirsi di que-            dispositivo/ambiente/edificio, ma in una visione
connessi, lontani dalla frammentazione della re-         sto impalcato così vasto ed eterogeneo? A fron-            più ampia che include un ecosistema di oggetti,
lazione tra architettura e tecnologia per settore        te di un largo uso dei dati nella progettazione ur-        ambienti ed edifici interconnessi tra di loro in un
rilevata da Sigfried Giedion (1948) all’inizio degli     bana di tipo parametrico, che evidenzia la conti-          unico ecosistema (Fox, 2016). Pertanto, proget-
anni Cinquanta del Novecento1. La sua lettura si         nuità del rapporto tra i sistemi di progettazione          tare un tale complesso sistema di relazioni rende
fonda infatti principalmente sulla comprensione          digitali e le tecnologie più avanzate, per com-            necessario comprendere quale ruolo esse pos-
della ‘anonymous history’, tralasciando, senza           prendere in che modo essi possano costituire               sano ricoprire nel progetto architettonico, defi-
intenzionalità dichiarata ma piuttosto per una           un elemento centrale nella progettazione archi-            nendo in questo modo il loro corrispondente cor-
mancanza di visione, l’insieme collettivo che og-        tettonica è fondamentale capire qual è il loro ap-         po fisico: possono essere usati come informazio-
gi si rivela centrale.2                                  porto in termini epistemologici.                           ni in continuo aggiornamento oppure in combina-
     Alla repentina evoluzione tecnologica che si             Ackoff (1989) e, in tempi più recenti, Kitchin        zione tra di essi per produrre delle previsioni.
è susseguita negli ultimi decenni in fatto di mate-      (2014) hanno affrontato la questione definendo i                 Sulla base di questa distinzione è possibile
riali e processi si deve giustapporre la conse-          dati quali elementi grezzi, prodotto di un’astra-          identificare due approcci differenti attraverso i
guente e sempre più rapida e diffusa produzione          zione del mondo fisico in categorie (intese quali           quali il progetto si esprime: il primo di tipo sce-
e accumulazione di dati (personali, collettivi e         forme rappresentative, numeri, simboli, immagi-            nario-based e il secondo di tipo generativo; il pri-
ambientali) che potremmo considerare come un             ni, suoni, etc.), privi dunque di qualsiasi signifi-        mo utilizza i dati raccolti a priori nell’ambiente
primo momento di astrazione della realtà fisica           cato proprio, eppure entrambi riflettono sulla              per determinare e stimare delle condizioni tipi-
nella quale viviamo (Kitchin, 2014). La Quarta Ri-       centralità dei dati stessi e sul ruolo che essi rico-      che o ricorrenti in un determinato luogo o in una
voluzione di cui parla Floridi, introducendo il ter-     prono nel percorso verso la conoscenza. Il ruolo           specifica circostanza: degli scenari appunto, per
mine di uomo ‘inforg’ e il concetto di ‘infosfera’       dei dati è centrale al giorno d’oggi proprio nel           elaborare un numero specifico di potenziali con-
(Floridi, 2020), chiarisce la tensione dell’uomo         percorso di conoscenza che l’uomo applica per              figurazioni spaziali o ambientali. Questo approc-
verso una realtà governata dall’informazione, in         comprendere (eco)sistemi estranei ed eteroge-              cio permette la progettazione di un sistema inte-
cui la capacità di fare è diventata superiore a          nei. Se si comprende dunque il passaggio da                rattivo di facile sviluppo (grazie alla facilità di re-
quella di prevedere gli effetti delle proprie azioni     dati a informazioni, da significante a significato         perimento di molti dati, soprattutto ambientali) e
(Galimberti, 2011). Con l’introduzione e il perfe-       (includendo anche la possibilità di fare uso di da-        di verifica tramite processi di feedback loop du-
zionamento dell’automazione, l’informatica ha            tabase capaci di definire cluster di informazioni),         rante l’intera fase di progettazione e messa in
inoltre introdotto la possibilità di sviluppare pro-     allora si potranno definire ‘dati con uno scopo’            opera del progetto (Rosson and Carroll, 2002). Il
tocolli secondo regole e principi propri della           anche come elementi costitutivi del progetto di            secondo approccio invece prevede l’utilizzo di
scienza informatica, trasformandoli in informa-          architettura (Fig. 1) e l’astrazione dei fenomeni          dati captati, elaborati e trasmessi in tempo reale
zioni e azioni progettuali. In questa ottica, è pos-     naturali della realtà fisica diventa dato da elabo-         tra i sistemi di input e output dell’edificio; in que-
sibile affermare che la trasposizione in architet-       rare per essere interpretato e produrre cono-              sto modo non è possibile determinare a priori
tura di questi elementi propri del digitale ha con-      scenza (Kitchin, 2014).                                    delle condizioni attese, ma soltanto dei vincoli
tribuito a modificare, alterandoli, alcuni caratteri           È necessario evidenziare come, al di là del           che permettono all’edificio di rispondere agli sti-

                                                                                                                                                                        77
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                                                        le condizioni climatiche contingenti come moto-          ma l’ambiente marino cui la città è strettamente
                                                        re di definizione formale della forma architetto-         legata anche attraverso la scelta di un sistema di
                                                        nica4, attraverso la progettazione meteorologi-          lamelle mobili, poste sulla facciata principale
                                                        ca 5, l’architetto svizzero Philippe Rahm offre          dell’edificio (Fig. 7), la cui realizzazione in poli-
                                                        un interessante esempio di applicazione dell’ap-         meri rinforzati con fibre di vetro è frutto di una
                                                        proccio interattivo scenario-based. In particola-        collaborazione con l’Università ITKE di Stoccar-
                                                        re, con il Jade Eco Park, progetto paesaggistico         da, nell’ambito di una ricerca congiunta sull’ap-
                                                        e architettonico per un parco di 70 ettari sul sito      plicazione di meccanismi biologici alla scala ar-
                                                        del vecchio aeroporto dell’isola di Taiwan. Per          chitettonica9. Il sistema di facciata, realizzato at-
                                                        offrire una soluzione al clima tropicale umido del-      traverso modellazione parametrica, permette
                                                        la regione di Taichung, così come all’alto tasso di      un miglioramento delle condizioni di ventilazione
                                                        umidità dell’area fortemente urbanizzata, il pro-        e raffrescamento interno grazie al movimento
                                                        getto del Jade Eco park mira a ricreare degli spa-       delle lamelle, collegate tramite un sistema infor-
                                                        zi aperti dove queste condizioni critiche risul-         matico a degli attuatori. Come in un paradigma
                                                        tino attenuate, a favore di un migliore confort          swarm (Oosterhuis, 2006), ogni lamella è colle-
                                                        dei visitatori: la problematica ambientale, il cli-      gata individualmente a un attuatore, così che il
                                                        ma in questo caso, diventa così il punto di vista        sistema possa agire su un singolo elemento o
                                                        determinante del progetto e il cuore delle ela-          sull’intera facciata. Gli attuatori, posti alle estre-
                                                        borazioni computazionali necessarie per la sua           mità degli elementi, rispondono al variare della
                                                        realizzazione.                                           temperatura esterna e dei venti cui l’edificio è
                                                             Grazie a un sistema di simulazione fluidodi-         particolarmente esposto, modificandone l’aper-
                                                        namica computazionale (CFD) è stato infatti pos-         tura, l’inclinazione e la rotazione per un migliore
                                                        sibile elaborare tre mappature a gradazione              comfort interno (Figg. 8, 9).
                                                        dell’intera area basati su specifici parametri: le             Un altro esempio di questo approccio è Trans-
                                                        zone calde, le zone umide e quelle inquinate             lated Geometries, progetto sperimentale elabo-
                                                        (Figg. 3-5). In questo modo i dati rilevati forni-       rato all’interno dell’Institute for Advanced Archi-
                                                        scono tre differenti visioni del sito di progetto,       tecture of Catalonia (IAAC) nel 2014; realizzato
                                                        elaborate a partire da dati rilevati in condizioni ri-   attraverso prototipi di diversa scala, il sistema
                                                        correnti. Dalla sovrapposizione delle tre elabo-         adattivo progettato utilizza uno schema modu-
                                                        razioni, risultante in una spazialità inedita e ca-      lare che richiama i lavori dell’artista Ron Resch10
Fig. 1 | Structure of the human mind in the knowledge   suale, è possibile determinare i dispositivi archi-      per definire un sistema capace di modificare la
process (source: Ackoff, 1989).                         tettonici e naturali capaci di modificare la perce-       sua forma sulla base di sollecitazioni esterne
Fig. 2 | Blur Building (2002) in Yverdon-les-Bains by   zione delle condizioni climatiche a beneficio dei         quali calore, umidità e illuminazione. Il sistema,
Diller and Scoficio (source: dsrny.com).                visitatori (Fig. 6). Si determina in questo modo         proposto sia come elemento verticale (facciata)
                                                        una relazione indiretta tra il progetto e l’ambien-      sia come elemento orizzontale (copertura), ma
                                                        te circostante, tale definire specifici dispositivi      più genericamente come involucro, è composto
moli ricevuti. Facendo inoltre uso delle più re-        spaziali, siano essi costruiti o naturali. Tali dispo-   da un reticolo strutturale in SMP (Shape Me-
centi tecnologie di Learning Machine l’edificio         sitivi si articolano in tre categorie e forniscono       mory Polymer) al quale sono ancorati degli at-
sarebbe in grado di comprendere i dati ricevuti e       lungo tutta l’estensione del parco, nei punti più        tuatori capaci di innescare meccanismi di espan-
imparare dagli scenari precedenti.                      critici, una soluzione migliorativa in termini di        sione e compressione in base alle informazioni
     I paragrafi che seguono mostreranno i limiti e      raffrescamento6, deumidificazione7 e disinqui-           rilevate (Figg. 10, 11). Il progetto, ispirato alle ri-
le potenzialità dei due approcci progettuali attra-     namento8. Attraverso l’approccio scenario-ba-            cerche sui materiali shape-shifting del MIT11 ha
verso degli esempi realizzati o in fase di prototi-     sed dunque il dato virtuale diventa strumento di         ulteriormente testato le potenzialità del sistema
pazione, per comprendere quali implicazioni in          progettazione che definisce una serie di dispo-           di essere costituito da reticoli singolarmente au-
termini fisico-spaziali (coinvolgendo forma, posi-       sitivi climatici (Philippe Rahm Architectes, 2017)       tonomi (Fig. 12), capaci di modificare l’involucro
zione e proprietà fisiche) l’architettura interattiva    che intervengono sulle condizioni esistenti, mo-         nelle sue singole parti o nella sua totalità.
(o responsiva o adattiva) possa generare.               dificandole.                                                   Entrambi questi esempi mostrano le poten-
                                                                                                                 zialità di un sistema generativo che fa uso di dati
Progettare scenari possibili | Un primo em-             Progettare l’aleatorio | La progettazione gene-          reali in costante aggiornamento nella definizione
brionale esempio dell’approccio scenario-based          rativa, come anticipato, mostra il suo carattere         non tanto di singoli elementi tecnologici, quanto
va letto nelle sperimentazioni dello studio Diller      di interattività già nel suo iniziale processo di de-    piuttosto di diverse configurazioni spaziali che
and Scofidio, e in particolare nel Blur Building,       finizione, attraverso l’uso di continue relazioni        l’edificio può definire nell’interazione con i suoi
Padiglione per l’Expo02 di Yverdon-les-Bains rea-       tra parametri e vincoli, capaci di generare solu-        utenti e con l’ambiente esterno. Inserire i dati vir-
lizzato nel 2002, il primo edificio a dare consi-       zioni formali e strutturali molto complesse. Il ruo-     tuali nella progettazione dunque permette anco-
stenza fisica a una informazione virtuale (Fig. 2).      lo del dato (nello specifico ambito dell’architet-        ra una volta una più consapevole comprensione
Tramite la complessa rete di ugelli distribuiti lun-    tura interattiva, rilevato dall’esterno) immesso         del fenomeno naturale e la definizione di relazio-
go il perimetro dell’edificio, il sistema, che regola    nel sistema è nuovamente centrale nel proces-            ni spaziali inedite.
la connessione tra i sensori posti sul Lago Neu-        so e può essere utilizzato sia nella sua forma
châtel e gli attuatori, traduce in vaporizzazioni       statica che dinamica. In questo modo dunque              Conclusioni | A partire dalla lettura degli esempi
acquee i dati captati circa il tasso di umidità dello   non solo l’edificio è progettato per comprende-           discussi è possibile comprendere in che modo
specchio d’acqua. Questi dati, elaborati in tem-        re il dato reale, ma anche per comprenderlo at-          una ricerca basata su una nuova relazione tra
po reale, definiscono la facciata dell’edificio che       traverso sistemi di Machine Learning; in questo          edificio, ambiente e utente possa oggi costituire
ne è appositamente sprovvisto, suggerendo un            aspetto risiede il valore predittivo del proces-         un elemento di rilievo nella progettazione della
cambio di prospettiva attorno al tema centrale          so, che si presta alla progettazione di architet-        contemporaneità. La complessità proposta dal-
del ‘guardare’; se i visitatori si aspettano di vede-   ture capaci anche di adattarsi ai cambiamenti            l’architettura interattiva, al limite tra il fisico e il di-
re qualcosa una volta giunti al Padiglione, quello      dell’ambiente esterno (Antonini, 2019), impa-            gitale, permette infatti di immaginare un cambio
che vedranno è ‘spectacularly (about) nothing’          rando da esso.                                           di paradigma nel processo di elaborazione del
(Marotta, 2005), eppure saranno coscienti dei                Un esempio di questo approccio è One Ocean          progetto di architettura, anteponendo la perso-
cambiamenti ambientali del sito che li circonda.        Pavilion, padiglione tematico progettato dallo           nalizzazione alla standardizzazione e la variabi-
    Qualche anno più tardi, ma all’interno di un fi-     studio austriaco SOMA per l’Expo 2012 in Yeo-            lità alla serialità, ma le condizioni, che al giorno
lone di ricerca che mette insieme l’architettura e      su (Corea del Sud): l’edificio richiama nella for-        d’oggi regolano i processi economici, generano

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la difficoltà di applicazione di questi sistemi alla     terattivi per definire ‘nel progetto’ e ‘attraverso il        es (Negroponte, 1995), which initially gave rise
grande scala.                                           progetto’ nuove relazioni fisiche e virtuali. Agendo          to cybernetic experiments.
      Come dimostrano i casi citati, la progetta-       dunque sulle invarianti architettoniche al fine di                 Recent innovations in the field of artificial in-
zione adattiva, identificata come l’evoluzione del-      creare una relazione meta-testuale con il mondo              telligence and robotics, missing elements for a
le varianti responsive e interattive (Elmokadem         virtuale delle informazioni, si può rendere possi-           full understanding of the complexity foreshad-
et alii, 2018), risulta ancora un ambito di esplo-      bile una piena integrazione dell’edificio con si-             owed by the American computer scientist (d’Es-
razione scientifica, a opera principalmente di          stemi di larga scala: definendo la connessione                trée Sterck, 2005), connote an increasing inter-
unità di ricerca tecnologicamente molto specia-         tra il fisico e il virtuale, questa può costituire un         est in the integration between architecture and
lizzate. A fronte di questo limite però, si rileva la   elemento cardine per un consapevole avanza-                  technology, in the prefiguration of speculative sce-
grande facilità di distribuzione dei processi tec-      mento di conoscenza a beneficio dell’uomo.                    narios on the ways of living in the near future. The
nologici attraverso sistemi spesso open source                                                                       added value that current design research brings,
che rendono accessibili i software di sviluppo                                                                       however, lies in the interest in identifying sys-
computazionale. Inoltre, la multi-matericità che i                                                                   tems that are complex and interconnected, far
progetti interattivi mettono in pratica, giustifica      In 1995, Nicholas Negroponte wrote «Comput-                  from the fragmentation of the relationship between
un continuo scambio di conoscenze tra ambiti            ing is not about computers any more. It is about             architecture and technology by sector noted by
di ricerca e prototipazione diversi tra loro (dove      living» (Negroponte, 1995, p. 6) in a volume that            Sigfried Giedion (1948) at the beginning of the
architettura, scienze, tecnologia ed etica convi-       in many ways anticipated the technological de-               1950s1. His reading is in fact based mainly on
vono), rendendo possibile in un futuro prossimo         velopment of the following years, somewhere                  the understanding of the ‘anonymous history’,
la diffusione alla grande scala di sistemi di pro-      between the vision and the current research of               leaving out, without any discernible intention
gettazione intereattiva, responsiva e adattiva.         the MIT Media Lab. Negroponte argued that it                 but rather due to a lack of vision, the collective
      La scelta poi di un approccio strutturato sulla   was possible to integrate digital systems into ar-           whole that today reveals itself to be central.2
base dell’utilizzo di dati pre-definiti (scenario-ba-    chitecture, confident in an almost perfect corre-                  In addition to the rapid technological devel-
sed) o captati in tempo reale (predittivo, generati-    spondence between atoms and bits. In fact, to-               opment of materials and processes over the last
vo), permette l’applicazione dell’interattività alle    day the digital world is no longer exclusively               few decades, there is also the consequent and
diverse scale architettoniche, a partire dallo spa-     about information technology, but is strongly in-            increasingly rapid and widespread production
zio pubblico (ambito in cui essa è ampiamente           tegrated into everyday life, on the borderline be-           and accumulation of data (personal, collective
radicata) fino alla scala dell’edificio. Con questa       tween the physical and virtual worlds. Over the              and environmental), which could be considered
finalità inoltre si ritiene possibile prefigurare sena-   years, the complexity of the digital world has in            as a first state of abstraction of the physical real-
ri progettuali in cui l’architettura adattiva possa     fact brought about a silent and rapid transfor-              ity in which we live (Kitchin, 2014). The Fourth
assolvere allo scopo di progettare per fini resi-        mation, to the benefit of an interrelationship be-            Revolution of which Floridi speaks, introducing
lienti, fornendo un valido contributo ai coevi cam-     tween constantly changing aspects: the con-                  the term ‘inforg’ man and the concept of ‘infos-
biamenti ambientali.                                    temporary world is thus both ubiquitous and hy-              phere’ (Floridi, 2020), clarifies the human ten-
      In conclusione, la ricerca di una interazione     perlocal, inter-connected and individual, digital,           sion towards a reality governed by information,
tra edificio, ambiente esterno e utente, può co-         physical and virtual. Furthermore, architecture              where the ability to do has become superior to
stituire un potente strumento di conoscenza che         has a well-established relationship with the digi-           the ability to foresee the effects of one’s actions
il progetto può controllare e gestire, arricchen-       tal since Norbert Wiener’s (1948) theories on the            (Galimberti, 2011). With the introduction and re-
dosi di materiali digitali e processi computazio-       need for a synthesis between biology, neuro-                 finement of automation, computer science has
nali. A partire dall’integrazione dei dati tra le ma-   physics, information theories and mathematical               also introduced the possibility of developing
terie architettoniche, è oggi compito dei proget-       tools, and then with the later formalisation of the          protocols according to the rules and principles
tisti sapere leggere le potenzialità dei sistemi in-    ability of architecture to acquire digital process-          of computer science, transforming them into in-

                                                                                     Figg. 3-5 | Mapping of natural and artificial cooling, dehumidification and antipollution
                                                                                     systems distributed along the area del Jade Eco Park in Taichung by Philippe Rahm,
                                                                                     2012-2016 (source: architecturalreview.com, 2017).

                                                                                                                                                                           79
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                                                                                                                              of the physical world into categories (understood
                                                                                                                              as representative forms, numbers, symbols, im-
                                                                                                                              ages, sounds, etc.), thus lacking any meaning of
                                                                                                                              their own. Yet they both reflect on the centrality
                                                                                                                              of data itself and the role it plays in the journey to-
                                                                                                                              wards knowledge. The role of data is central
                                                                                                                              nowadays precisely in the knowledge path that
                                                                                                                              man applies to understand foreign and hetero-
                                                                                                                              geneous (eco)systems. If one understands the
                                                                                                                              transition from data to information, from signifier
                                                                                                                              to signified (including the possibility of making
                                                                                                                              use of databases capable of defining information
                                                                                                                              clusters), then ‘data with a purpose’ can also be
                                                                                                                              defined as constituent elements of architectural
                                                                                                                              design (Fig. 1). The abstraction of natural phe-
                                                                                                                              nomena of physical reality, therefore, becomes
                                                                                                                              data to be processed in order to be interpreted
                                                                                                                              and produce knowledge (Kitchin, 2014).
                                                                                                                                   It is necessary to highlight how, beyond the
                                                                                                                              epistemological value of data, the major compa-
                                                                                                                              nies active on the market (among the most influ-
                                                                                                                              ential Google, Apple, Alphabet and Microsoft)
                                                                                                                              have over the last decades implemented their
                                                                                                                              data collection, storage and processing sys-
                                                                                                                              tems to systemise different devices (Fox, 2016).
                                                                                                                              Underlying this technology, which thus aims to
                                                                                                                              meet the needs of the users or environments in-
                                                                                                                              volved, is the concept of interactivity, i.e. the ex-
                                                                                                                              change of information between a device and a
                                                                                                                              user and vice versa, in a dual relationship that
                                                                                                                              can prefigure learning conditions (d’Estrée Sterk,
                                                                                                                              2006). Exploiting such a technological advance-
                                                                                                                              ment also in the architectural field can have im-
                                                                                                                              portant repercussions on the way of thinking
                                                                                                                              and realizing the design, as it has already been
                                                                                                                              demonstrated starting from the first cybernetic
                                                                                                                              experiments and as it is verified today through
Fig. 6 | Overlapping of the three mappings for the final definition of the Jade Eco Park project (source: architecturalre-    the most recent computer systems, extracted
view.com, 2017).                                                                                                              from the world of digital computation and adopt-
Figg. 7-9 | Detail of the slats on the façade of One Ocean Pavilion (2012) in Yeosu by soma architects, and two of its dif-   ed in the design processes3. The problem fac-
ferent configurations (source: transsolar.com, 2015; soma-architecture.com, 2015).                                            ing contemporary architecture today is there-
                                                                                                                              fore that of identifying a way of integrating this
                                                                                                                              vast amount of data of data into the building’s
formation and design actions. From this point of                 the role of data, captured and extracted from the            life cycle and making it perform well in a hybrid
view, it is possible to state that the transposition             surrounding world (from the environment, from                context, both physical and virtual.
of these digital elements into architecture has                  people, from devices) and its limits and potential
contributed to modifying and altering certain ar-                aspects. At the same time, it is considered pos-             Interaction as relation | The search for a more
chitectural features, thus defining constructions                 sible to make data a material other than itself,             complex relationship between man, the building
that are both physical and virtual. In particular, it            both an element of understanding reality and an              and the environment also includes the design of
is interesting to reflect on the characteristics of               architectural material.                                      an architecture capable of dealing (actively or
multi-materiality (through the use of data or vir-                                                                            passively) with the solicitations received from
tual reality processes), multi-temporality (provid-              The role of data | Elements of control and mon-              the outside. In this perspective, interactive ar-
ing spaces accessible physically and/or remote-                  itoring of the physical reality in which we live, da-        chitecture is a leading research vector for the
ly and at different times of the day) and multi-                 ta constitute a mirror of society and its needs              identification of new possible physical and virtu-
scalarity (driven by the need to constitute a com-               (Picon, 2010). Today, the collection of biomet-              al relationships (Hespanhol et alii, 2017). Inter-
plex system that operates thanks to the rela-                    ric, environmental and movement data is com-                 action should not be understood limited to the
tionship between elements on the nano and                        mon to most everyday devices, in exchange for                single human-device/environment/building rela-
macro scales).                                                   greater performativity which seems to meet the               tionship, but in a broader vision that includes an
     To this end, the article aims to explore inter-             needs of the user. So how can architecture make              ecosystem of objects, environments and build-
active architecture as the result, with its ever-ex-             use of this vast and heterogeneous platform?                 ings interconnected in a single ecosystem (Fox,
panding potential, of a close interrelationship be-              Given the widespread use of data in parametric               2016). Therefore, designing such a complex sys-
tween architecture and technology. By briefly                    urban design, which highlights the continuity of             tem of relationships makes it necessary to un-
going through the two key themes of this archi-                  the relationship between digital design systems              derstand what role they can play in architectural
tecture, the centrality of data in the heuristic path            and the most advanced technologies, in order                 design, thus defining their corresponding physi-
and interaction as an opportunity to develop re-                 to understand how they can constitute a central              cal body: they can be used as continuously up-
lationships between the building, the environ-                   element in architectural design, it is essential to          dated information or in combination with each
ment and the user, some exemplary case stud-                     understand what their contribution is in episte-             other to produce predictions.
ies will be examined that highlight the potential                mological terms.                                                 On the basis of this distinction, it is possible to
and the limits of this approach. This transforma-                     Ackoff (1989) and, more recently, Kitchin               identify two different approaches through which
tion, still in progress, is based on the centrality of           (2014) have addressed this issue by defining da-              the project is expressed: the first is scenario-

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based and the second is generative. The former                   can be found in the experiments of the Diller and       gated, in favour of improved comfort for visitors.
uses data collected a priori in the environment to               Scofidio studio, and in particular in the Blur Build-    The environmental issue, climate in this case,
determine and estimate typical or recurring con-                 ing, the Pavilion for Expo02 in Yverdon-les-Bains       thus becomes the determining point of view of
ditions in a given place or circumstance: scenar-                realizzato nel 2002, the first building to give         the project and the heart of the computational
ios, to elaborate a specific number of potential                  physical substance to virtual information (Fig. 2).     elaborations necessary for its realisation.
spatial or environmental configurations. This ap-                 Through the complex network of nozzles dis-                  Thanks to a computational fluid dynamics (CFD)
proach allows the design of an interactive sys-                  tributed around the perimeter of the building,          simulation system, it was possible to elaborate
tem that is easy to develop (due to the ease of                  the system, which regulates the connection be-          three graded mappings of the entire area based
retrieval of many data, especially environmental                 tween the sensors located on Lake Neuchâtel             on specific parameters: hot zones, wet zones and
data) and to verify through feedback loop pro-                   and the actuators, converts the data collected on       polluted zones (Figg. 3-5). In this way, the mea-
cesses throughout the design and implementation                  the humidity level of the lake into water sprays.       sured data provide three different visions of the
phase of the project (Rosson and Carroll, 2002).                 This data, processed in real time, defines the          project site, elaborated from data measured un-
The second approach uses data captured, pro-                     façade of the building, which is purposely not          der recurrent conditions. From the superimposi-
cessed and transmitted in real time between the                  equipped with it, suggesting a change of per-           tion of the three elaborations, resulting in an un-
input and output systems of the building. Thus,                  spective around the central theme of ‘looking’. If      precedented and random spatiality, it is possible
it is not possible to determine expected condi-                  visitors expect to see something when they ar-          to determine the architectural and natural de-
tions a priori, but only constraints that allow the              rive at the Pavilion, what they will see is ‘spec-      vices capable of modifying the perception of the
building to respond to the stimuli received. Us-                 tacularly (about) nothing’ (Marotta, 2005), yet         climatic conditions to the benefit of the visitors
ing the latest Learning Machine technologies,                    they will be aware of the environmental changes         (Fig. 6). In this way an indirect relationship between
the building would be able to understand the                     in the site around them.                                the project and the surrounding environment is
data received and learn from previous scenar-                         A few years later, but within a line of research   determined, such as to define specific spatial de-
ios. Furthermore, by making use of the latest                    that brings together architecture and contingent        vices, whether built or natural. These devices are
Learning Machine technologies, the building                      climatic conditions as an engine for the formal         divided into three categories and provide along
would be able to understand the data received                    definition of architectural form4, through meteo-        the whole extension of the park, in the most criti-
and learn from previous scenarios.                               rological design5, Swiss architect Philippe Rahm        cal points, an improved solution in terms of cool-
     The following paragraphs will show the limits               offers an interesting example of application of         ing6, dehumidification7 and de-pollution8. Through
and potentials of the two design approaches                      the interactive scenario-based approach. In par-        the scenario-based approach, therefore, the vir-
through realised or prototyping examples, to un-                 ticular, with the Jade Eco Park, a landscape and        tual data becomes a design tool that defines a
derstand what implications in physical-spatial                   architectural project for a 70-hectare park on          series of climatic devices (Philippe Rahm Archi-
terms (involving shape, position and physical                    the site of the old airport on the island of Taiwan.    tectes, 2017) that intervene on the existing con-
properties) the interactive (or responsive or adap-              In order to offer a solution to the humid tropical      ditions, modifying them.
tive) architecture may generate.                                 climate of the Taichung region, as well as to the
                                                                 high humidity of the highly urbanised area, the         Designing the aleatory | Generative design, as
Designing possible scenarios | A first embry-                     Jade Eco park project aims to recreate open             anticipated, shows its character of interactivity
onic example of the scenario-based approach                      spaces where these critical conditions are miti-        already in its initial definition process, through

Fig. 10 | Deformation prediction of lattice system and prototype in SMP of Translated
Geometries in Catalonia by IAAC (E. Tankal, E. Baseta and R. Shambayati), 2014
(source: designboom.com).

Figg. 11, 12 | Different spatial configurations of the laser cut wooden prototype of Trans-
lated Geometries in Catalonia by IAAC (E. Tankal, E. Baseta and R. Shambayati), 2014
(source: archdaily.com).

                                                                                                                                                                            81
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                                                           the use of continuous relationships between pa-        the basis of external stresses such as heat, hu-
                                                           rameters and constraints, capable of generating        midity and lighting. The system, proposed both
                                                           very complex formal and structural solutions.          as a vertical element (facade) and as a horizontal
                                                           The role of the data (in the specific field of inter-    element (roof), but more generically as an enve-
                                                           active architecture, detected from the outside)        lope, is composed of a structural grid in SMP
                                                           introduced into the system is again central to the     (Shape Memory Polymer) to which actuators are
                                                           process and can be used both in its static and         anchored, capable of triggering expansion and
                                                           dynamic form. In this way, therefore, not only is      compression mechanisms based on the infor-
                                                           the building designed to understand the real da-       mation detected (Figg. 10, 11). The project, in-
                                                           ta, but also to understand it through Machine          spired by research on shape-shifting materials
                                                           Learning systems. In this aspect lies the predic-      at MIT11 further tested the potential of the sys-
                                                           tive value of the process, which lends itself to       tem to be made up of individually autonomous
                                                           the design of architectures that are also able to      grids (Fig. 12), capable of modifying the enve-
                                                           adapt to changes in the external environment           lope in its individual parts or as a whole.
                                                           (Antonini, 2019), learning from it.                        Both of these examples show the potential
                                                                An example of this approach is One Ocean          of a generative system that makes use of con-
                                                           Pavilion, a thematic pavilion designed by Austri-      stantly updated real data in the definition not so
                                                           an studio SOMA for Expo 2012 in Yeosu (South           much of single technological elements, but
                                                           Korea). The building’s shape recalls the marine        rather of different spatial configurations that the
                                                           environment to which the city is closely linked,       building can define in its interaction with its users
                                                           also through the choice of a system of movable         and the external environment. Inserting virtual
                                                           slats placed on the building’s main façade. The        data into the design therefore once again allows
                                                           slats (Fig. 7), made of glass fibre reinforced poly-    a more conscious understanding of the natural
                                                           mers, are the result of a collaboration with the       phenomenon and the definition of new spatial
                                                           ITKE University of Stuttgart, as part of a joint re-   relationships.
                                                           search project on the application of biological
                                                           mechanisms to the architectural scale9. The fa-        Conclusions | By reading the examples dis-
                                                           cade system, created using parametric mod-             cussed, it is possible to understand how research
                                                           elling, improves internal ventilation and cooling      based on a new relationship between the build-
                                                           through the movement of slats, which are con-          ing, the environment and the user can today
                                                           nected by a computer system to actuators. As           constitute an important element in contempo-
                                                           in a swarm paradigm (Oosterhuis, 2006), each           rary design. The complexity proposed by inter-
                                                           slat is individually connected to an actuator, so      active architecture, on the borderline between
                                                           that the system can act on a single element or         the physical and the digital, makes it possible to
                                                           on the whole facade. The actuators, placed at          imagine a paradigm shift in the process of de-
                                                           the ends of the elements, respond to changes in        signing architecture, putting personalisation be-
                                                           the external temperature and the winds to which        fore standardisation and variability before serial-
                                                           the building is particularly exposed, modifying        ity. These conditions, which nowadays govern
                                                           their opening, inclination and rotation for better     economic processes, introduce the difficulty of
                                                           internal comfort (Figg. 8, 9).                         applying these systems on a large scale.
                                                                Another example of this approach is Trans-              As the aforementioned cases show, adap-
                                                           lated Geometries, an experimental project devel-       tive design, identified as the evolution of respon-
                                                           oped within the Institute for Advanced Architec-       sive and interactive variants (Elmokadem et alii,
Fig. 13 | Hygroscope by ICD (M. Achim and S. Reichert,
with Transsolar Climate Engineering GmbH), Centre
                                                           ture of Catalonia (IAAC) in 2014. Created through      2018), is still an area of scientific exploration,
Pompidou, 2012 (source: achimmenges.net, 2012).            prototypes of different scales, the adaptive sys-      mainly by technologically highly specialised re-
Fig. 14 | Hygroskin (2013) by ICD (M. Achim, O. D. Krieg
                                                           tem designed uses a modular scheme that rem-           search units. Against this limitation, however,
and S. Reichert), FRAC Centre Orleans (source: archdai-    iniscent of the works of artist Ron Resch10 to         we note the great ease of distribution of techno-
ly.com).                                                   define a system capable of modifying its form on        logical processes through often open source
                                                                                                                  systems that make computational development
                                                                                                                  software accessible. In addition, the multi-mate-
                                                                                                                  riality that interactive projects bring into practice
                                                                                                                  justifies a continuous exchange of knowledge be-
                                                                                                                  tween different research and prototyping fields
                                                                                                                  (where architecture, science, technology and ethics
                                                                                                                  coexist), making it possible in the near future for
                                                                                                                  systems of interactive, responsive and adaptive
                                                                                                                  design to be disseminated on a large scale.
                                                                                                                        The choice of a structured approach based
                                                                                                                  on the use of pre-defined data (scenario-based)
                                                                                                                  or data collected in real time (predictive, genera-
                                                                                                                  tive), allows the application of interactivity at dif-
                                                                                                                  ferent architectural scales, from public space
                                                                                                                  (where it is widely rooted) to the scale of the build-
                                                                                                                  ing. With this aim, it is also considered possible
                                                                                                                  to prefigure design scenarios in which adaptive
                                                                                                                  architecture can fulfil the purpose of designing
                                                                                                                  for resilient purposes, providing a valid contribu-

                                                                                                                  Fig. 15 | livMatS Pavilion (2021) by ICD/ITKE, University
                                                                                                                  of Stuttgart (source: archdaily.com).

82
IL CORPO FISICO DELL'ARCHITETTURA INTERATTIVA - AGATHÓN | International Journal of ...
Andaloro B. | AGATHÓN | n. 10 | 2021 | pp. 76-83

tion to contemporary environmental changes.                        tween architectural materials, it is now the task of             tegrate the building with large-scale systems: by
    In conclusion, the search for an interaction                   designers to be able to interpret the potential of               defining the connection between the physical
between building, external environment and us-                     interactive systems to define new physical and                    and the virtual, this can be a key element for a
er, can be a powerful knowledge tool that the                      virtual relationships in the project and through                 conscious advancement of knowledge to the
project can control and manage, enriching itself                   the project. By acting on architectural invariants               benefit of man.
with digital materials and computational pro-                      to create a meta-textual relationship with the vir-
cesses. Starting with the integration of data be-                  tual world of information, it is possible to fully in-

Notes                                                              from the air through floating roots and finally ‘artificial’     B. (2018), “Kinetic Architecture – Concepts, History and
                                                                   dehumidification devices (Dry Cloud or Desert Wind)              Application”, in International Journal of Science and
   1) «To control mechanization demands an unprecedent             that use silicate gel to achieve the ideal condition.            Research, vol. 7, issue 4, pp. 750-758. [Online] Avail-
superiority over the instruments of production. It requires           8) The problem of pollution is central to the liveability     able at: ijsr.net/get_abstract.php?paper_id=ART20181
that everything be subordinated to human needs» (Giedion,          of such a large site, located in a very dense urban fabric.      560 [Accessed 19 October 2021].
1948, p. 714).                                                     The aim of the planned devices is not only to reduce air            Floridi, L. (2020), La quarta rivoluzione – Come l’info-
   2) Giedion (1948) focuses his research published in             pollution, but also noise and mosquitoes.                        sfera sta trasformando il mondo, Raffaello Cortina Edi-
Mechanization Takes Command on the evolution of                       9) Reference is made here to the strand of research con-      tore, Milano.
mechanisation and automation and their impact on the ev-           ducted by the Institute for Computational Design (Universi-         Fox, M. (ed.) (2016), Interactive Architecture – Adap-
eryday sphere. He, therefore, emphasises from the outset           ty of Stuttgart) on the possibility of defining a metere-        tive world, Princeton Architectural Press, New York.
the centrality of a portion of history that he considers fun-      osensitive architecture, interactive with respect to envi-          Galimberti, U. (2011), L’uomo nell’età della tecnica,
damental for understanding society in different epochs.            ronmental variations but through natural processes and           Alboversorio, Senago.
He refers here to the ‘anonymous history’, the history for-        materials that do not involve the use of mechanical or              Giedion, S. (1948), Mechanization takes command,
gotten and omitted by historians that instead reveals all          electronic controls to function (Menges and Reichert,            Oxford University Press, New York.
the most profound changes and innovations in technolog-            2015). In particular, the Hygroscope (2012), Pad Hygroskin          Hespanhol, L., Haeusler, M. H., Tomitsch, M. and
ical and cultural terms. Elements such as domestic fur-            (2013) and livMatS Pavilion (2021) projects show the             Tscherteu, G. (2017), Media Architecture Compendium
nishings, sanitation systems, cultivation, slaughtering and        adaptation of static structures to different climatic stresses   – Digital Placemaking. Avedition, Stuttgart.
cooling systems are part of his research on the subject. An        through material characteristics (Figg, 13-15).                     Kitchin, R. (2014), The Data Revolution – Big Data,
entire chapter is devoted to the evolution of kitchen ele-            10) Artist, computer scientist and geometer, Ron Resch        Open Data, Data Infrastructures and Their Consequences,
ments and the social repercussions of time-induced changes.        contributed towards the end of the twentieth century to re-      SAGE Publications, Thousand Oaks (US). [Online] Avail-
   3) Starting with Wiener’s research on cybernetics as a          search into the experimentation of geometric forms capa-         able at: dx.doi.org/10.4135/9781473909472 [Accessed
new science between mathematics and computer sci-                  ble of generating complex patterns and modifying sur-            19 October 2021].
ence, the figures of Gordon Pask, Cedric Price and John            faces in form. His research into the folding of geometric           Marotta, A. (2005), Diller + Scofidio Blurred Theater,
and Julia Frazer worked together on the application of the         forms, contemporary with Gilles Deleuze’s reflections            Edilstampa, Roma.
new discoveries in architecture. On the one hand, we saw           on the reinterpretation of the Baroque, reveals the centrali-       Menges, A. and Reichert, S. (2015), “Performative
the reintroduction of certain human faculties in the field         ty of the theme of form as an element capable of generat-        Wood: Physically Programming the Responsive Archi-
of architecture: language, command, control and, above             ing numerous different morphological transformations.            tecture of the HygroScope and HygroSkin Projects”, in
all, the ability to learn. On the other hand, an increasing        The combination of geometric, mathematical and com-              Architectural Design, vol. 85, issue 5, pp. 66-73. [On-
number of computational elements and processes became              puter systems has enabled the artist to apply his studies to     line] Available at: onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/
an integral part of the design process, in particular flowcharts   complex polyhedral surfaces and to create numerous pro-          ad.1956 [Accessed 19 October 2021].
and feedback loops.                                                totypes and installations on different scales.                      Negroponte, N. (1995), Being digital, Vintage Books,
   4) Reference is made here to Philippe Rahm’s decades               11) Reference is made here to the research conducted at       New York.
of research, which culminated in a doctoral thesis in 2021         MIT by the engineer Anette Hosoi on the application of              Oosterhuis, K. (2006), “Swarm architecture II”, in
entitled Histoire de l’Architecture at the Université Paris-       non-rigid materials to robotics. In particular, Squishy          Oosterhuis, K. and Feireiss, L. (eds), Game, Set and Match
Saclay (ComUE) in Paris and was supported by numerous              Robot (produced in 2104) is a material composed of a spe-        II – On Computer Games, Advanced Geometries and
meteorological projects.                                           cial porous polyurethane foam capable of passing rapidly         Digital Technologies, Episode Publishers, Rotterdam,
   5) The theme proposed by Philippe Rahm is part of a             from a rigid to a malleable state, according to changes in       pp. 14-28.
wider field of research linked to eco-based design, focus-         temperature. The research carried out by MIT is part of a           Philippe Rahm Architectes, P. (2017), Form Follows
ing on the relationship between architecture and the envi-         broader framework that aims to transfer the properties and       Climate – About a Meteorological Park in Taiwan, Oil
ronment in a circular perspective of sustainability. His           processes typical of biological systems to the technologi-       Forest League, Vulture.
production, both cultural and material, concerns the con-          cal field.                                                          Picon, A. (2010), Digital Culture in Architecture – An
ception of an innovative architecture that considers cli-                                                                           Introduction for the Design Professions, Birkhäuser,
mate as a language for architecture through its metereo-           References                                                       Basel.
logical transformations. Climatic phenomena such as                                                                                    Rosson, M. B. and Carroll, J. M. (2002), “Scenario-
convection, conduction or evaporation, for example, thus              Ackoff, R. (1989), “From Data to Wisdom”, in Jour-            Based Design”, in Jacko, J. and Sears, A. (eds), The Hu-
become new tools for architectural composition, in the             nal of Applied Systems Analysis, vol. 16, pp. 3-9.               man-Computer Interaction Handbook – Fundamentals,
light of recent and increasingly sudden climate changes               Antonini, E. (2019), “Incertezza, fragilità, resilienza |     Evolving Technologies and Emerging Applications, CRC
which require a rethinking of design and construction              Uncertainty, fragility, resilience”, in Agathòn | Interna-       Press, Boca Raton (US), pp. 1032-1050.
methods. The Swiss architect’s projects are therefore con-         tional Journal of Architecture Art and Design, vol. 6, pp.          Wiener, N. (1948), Cybernetics – Or Control and Com-
ceived between the micro-scale of the physiological and the        6-13. [Online] Available at: doi.org/10.19229/2464-93            munication in the Animal and the Machine, Kessinger,
macro-scale of the meteorological in a constant relation-          09/612019 [Accessed 19 October 2021].                            New York.
ship between the building and the outside, proposing new              d’Estrée Sterk, T. (2006), “Responsive Architecture –
ways of living and conceiving space.                               User-centered Interactions within the Hybridized Model
   6) In particular, cooling devices fall into six types: nat-     of Control”, in Oosterhuis, K. and Feireiss, L. (eds),
ural cooling, cooling, convective cooling devices, Antycy-         Game, Set and Match II – On Computer Games, Advanced
clone or Underground Breeze; conductive cooling devices,           Geometries and Digital Technologies, Episode Publish-
Night Light or Vertical Night; evaporative cooling de-             ers, Rotterdam, pp. 494-501.
vices, Stratus Cloud or Blue Sky Drizzle; and reflective              d’Estrée Sterk, T. (2005), “Building upon Negroponte
cooling devices, Moon Light or Long Waves Filters.                 – A hybridized model of control suitable for responsive
   7) In particular, dehumidification devices protect visi-        architecture”, in Automation in Construction, vol. 14, is-
tors from rainfall and reduce excess humidity in the air.          sue 2, pp. 225-232. [Online] Available at: doi.org/10.
They consist of ‘natural shelters’ made up of trees with           1016/j.autcon.2004.07.003 [Accessed 19 October 2021].
dense foliage, ‘mechanised devices’ that absorb moisture              Elmokadem, A., Ekram, M., Waseef, A. and Nashaat,

                                                                                                                                                                                           83
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