Il cantiere dei sogni - ilqI a Cannes le anticipazioni Su Mapic 2018 - Il Quotidiano Immobiliare
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ilQI a Cannes le anticipazioni su MAPIC 2018 Intervista alL’ad di igd siiq le Strategie DEL RETAIL il cantiere dei sogni davide albertini petroni e fabrizio maja vincitori degli awards de ilqi
sommario articoli rubriche pagina 11 luoghi che connettono l’uomo editoriale ed il tessuto urbano deals pagina 22 Un ruolo di primo piano per ilQI al MAPIC report qitv pagina 26 Un Piano Strategico di coraggio per IGD SIIQ pagina 30 Linee guida per sviluppare le nuove periferie SOMMARIO S 2
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EDITORIALE di Guglielmo Pelliccioli L’uomo, la casa la città e la tecnologia: le sfide di domani Dalla nascita dei primi insediamenti urbani circa 10 mila anni fa, passando per le città medievali e la ri- voluzione industriale, si arriva alla odierna città con- temporanea. In questo arco di tempo la protagonista è sempre la città. E di conseguenza la casa, che del tessuto urbano è la rappresentazione più evidente. L’immobiliare di oggi nasce da questa storia dell’uo- mo e delle sue scoperte, ma anche delle sue regole di vita. Ivi compresa la guerra. Se pensiamo all’evo- luzione dell’uomo e la confrontiamo con quella degli immobili c’è una notevole divergenza con la prima, in costante mutamento e la seconda, praticamente ferma. Diciamo che fino a una trentina di anni fa le case venivano costruite come nel Medioevo. Ciò che ha cambiato questo modo di realizzare le costruzioni è stata la tecnologia. Si può quindi prefigurare che la prossima definizione di città, sarà proprio di cit- EDITORIALE S 4
tà digitale. Giovedì scorso all’evento Cantieri d’Italia organizzato da il Quotidiano Immobiliare sono stati presentati una quindicina di progetti immobiliari in corso di realizzazione; ebbene la costante di queste iniziative era la forte presenza di sistemi e soluzio- ni digitali per governare tutti i parametri della casa. Gran parte di questi interventi, spiegavano i relatori, avverranno tramite una app dal telefonino. La casa digitale sarà quindi la logica conseguenza della città digitale, anzi, il contrario: saranno i singoli immobili a divenire la parte smart della città. Un “urbanesimo” che sarà sempre più digitale è pensabile? Sì, se sa- premo coniugare alla sempre maggior spinta tecno- logia il rispetto per l’uomo. O meglio, se sarà l’uomo a controllare tutto e non a diventarne un utilizzatore passivo e un po’ succube. È una sfida che l’industria immobiliare dovrà giocare nei prossimi anni e per farlo dovrà schierare tutta la sua filiera di imprese e professionisti. Noi faremo il tifo perché vinca un cer- to modo di vivere che ha l’uomo come protagonista e non come utilizzatore di tecnologia. EDITORIALE S 5
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report a cura di nomisma E-Commerce e mercato logistico Prevista entro il 2021 una crescita del 94% per le vendite online in Europa e-commerce ANNO 2014 2015 2016 2017 2018 FATTURATO 14.6 18.1 22.3 27.5 30.5 Mld € +109% Var 2014-18 CATEGORIE PIÙ RILEVANTI CONSUMER BASE COMPOSIZIONE DEGLI ACQUISTI NELL’E-COMMERCE 40% DEGLI ITALIANI • Turismo Prodotti Servizi • Informatica ed elettronica HA FATTO UN ACQUISTO di consumo ON LINE NEGLI ULTIMI 56.6% 44.4% • Abbigliamento 12 MESI • Arredamento • Food&Grocery Fonte: Nomisma Il ritmo di crescita dell’e-commerce europeo sta creando una forte domanda per asset desti- nati alla logistica dell’ultimo miglio. Le vendite al dettaglio online in Europa cresceranno del 94% entro il 2021 – o del 14% all’anno – partendo da un valore di 322 miliardi di euro nel 2016. Tale tendenza sta facendo pressione sui rivenditori per adeguare le loro catene di approvvi- gionamento e sugli operatori logistici per soddisfare la fase finale della distribuzione. L’ultimo miglio è lo spazio in cui le consegne diventano urbane e vengono gestite da mezzi più piccoli piuttosto che da grandi volumi. • Investimenti 2017 nell’immobiliare--> 1 mld euro • Investimenti H1 2018--> 12,8% del totale corporate • Outlook -->Dinamica espansiva del mercato • Localizzazioni prime --> Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna • Ultimo miglio--> Ultima fase del processo logistico tra l’ultimo livello del network distributivo (magazzino o hub) e il cliente finale • 28% del costo totale della spedizione (difficile ridurne l’incidenza) • Efficienza ultimo miglio decisiva per fidelizzare il consumatore--> “Non più solo velocità e costi: gli e-shopper vogliono scegliere tra consegna o ritiro, indicare data e orario, monitorare il percorso” report S 9
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luoghi che connettono l’uomo ed il tessuto urbano A Cantieri d’Italia i premi “Pentola d’Oro” e “Copernico40” nel segno di una filiera integrata di Patrizio Valota luoghi che connettono l’uomo ed il tessuto urbano S 11
GUARDA IL VIDEO DELLA PREMIAZIONE Giornata importante quella dell’8 novembre per la comunità immobiliare che si è data appuntamento persona all’Innovation Campus Milano di Peschiera Borro- meo per la consegna degli Awards de il Quotidiano Immobiliare: la Pentola d’Oro ed il Premio Coperni- co40. Un evento che è ormai tradizione per gli opera- tori di settore e che vede premiato il manager che più si è distinto nel corso dell’anno e l’azienda manifat- turiera che maggiormente ha saputo innovare il pro- dotto immobiliare. L’ambita “Pentola d’Oro” è stata assegnata quest’anno a Davide Albertini Petroni, Di- davide albertini rettore Generale di Risanamento, il quale ricevendo il petroni premio ha dichiarato: “Ho avuto la fortuna di lavorare molto all’estero e questa integrazione della filiera tra manifattura e imprese in altri Paesi ancora non è ar- rivata, possiamo essere dei precursori in questo”. Il società Premio Copernico40 ha visto vincitore Fabrizio Maja, Deputy Director LES di Mitsubishi Electric, per il lavo- ro di innovazione svolto in questi anni condividendolo idealmente con i componenti del Tavolo Copernico. Ma la giornata dell’8 novembre non è stata dedicata esclusivamente alle premiazioni; l’Innovation Cam- pus Milano ha infatti visto la presentazione di cantie- ri già in essere, progetti in grado di restituire un volto nuovo alle nostre città e l’occasione per cementare risanamento luoghi che connettono l’uomo ed il tessuto urbano S 12
aspetti quali l’integra- zione della filiera im- mobiliare, così come ribadito anche nel cor- so della consegna degli Awards de ilQI. Fin dalle prime battute, il concetto di integra- zione di competenze e collaborazione dell’in- tera filiera immobilia- re è stato infatti posto al centro dei vari interventi; una integrazione che, se dal lato progettuale spesso può passare dall’innovazione tecnologica, come ad esempio il sempre maggior utilizzo del BIM al centro di molti sviluppi presentati nel corso della mattina- ta, sotto altri aspetti deve necessariamente essere vincolata ad un “lavoro di squadra” in cui gli attori in gioco nel panorama immobiliare condividano l’idea persona di un lavoro condiviso mirato ad un risultato comu- ne: essere parte attiva nel ridisegnare il futuro delle nostre città. Tanti, oltre ai progetti presentati dalle principali so- cietà del real estate italiano, i temi emersi nel cor- so della mattinata. Al centro di molte presentazioni aspetti quali efficienza e sostenibilità nel costruito, quest’ultima declinata in molteplici sfaccettature che non riguardano esclusivamente il fattore ener- fabrizio maja getico ma anche e soprattuto la vivibilità degli spazi, il contenimento dei costi (di sviluppo ed inerenti la luoghi che connettono l’uomo ed il tessuto urbano S 13
tutti i vincitori della pentola d’oro VISITA LA PAGINA successiva fase di gestione lungo l’intero ciclo di vita dell’immobile) e l’attenzione al contesto. Quest’ulti- società mo punto, in particolare, ha visto più interventi nel corso della mattinata porre l’accento sul concetto di ricucitura urbana, grazie alla riqualificazione di aree degradate restituite alle città ed ai cittadini; in questo senso risulta quindi essenziale il rapporto tra impre- se e pubblica amministrazione in un’ottica di dialogo tra le parti volto a semplificare le procedure e facili- tare lo sviluppo di progetti che portino alla costruzio- ne di città funzionali alle persone che le abitano. mitsubishi electric Se dal convegno è poi emerso chiaramente il fatto che Milano rimane tutt’oggi l’epicentro di nuovi svi- luppi e progetti di riqualificazione immobiliare, com- plice per l’appunto il maggior dialogo tra pubblico e privato, non sono comunque mancati cantieri sorti in contesti differenti da quelli della città meneghina. Un esempio è stata la presentazione della riqualificazio- ne del complesso immobiliare di Via Boncompagni, situato nel Rione Sallustiano della Capitale; o anco- ra le “Residenze Scarlatti 44” all’interno del quartiere Vomero a Napoli, il progetto “Chorus Life” a Bergamo luoghi che connettono l’uomo ed il tessuto urbano S 14
o i “Garofoli Headquarters” ad Ancona. Ma non solo contesti geografici differenti, il convegno è stato inoltre l’occasione per dare spazio a progetti riferiti a tipologie immobiliari che si stanno guadagnando sempre più spazio nel panorama del costruito, come le student housing, le residenze per anziani o anco- ra le residenze sanitarie assistenziali. Esemplificati- ve sono state in questo senso le presentazioni dello “Studentato Santa Marta” a Venezia, o della “Casa di cura” a Modena, esempi di residenze per studenti e RSA di certo non nuove nel mondo del costruito ma sicuramente caratterizzate da un ampio spazio di crescita all’interno dei futuri sviluppi che sorgeranno in Italia. Una mattinata in grado di restituire una fotografia puntuale dell’industria immobiliare nel nostro Paese e di quanto questa sia realmente in grado di modi- ficare l’assetto dei nostri centri e, non da meno, la qualità della nostra vita. luoghi che connettono l’uomo ed il tessuto urbano S 15
dossier convegno SeiMilano (Milano) Alessandro Boscarini Borio Mangiarotti Aurora (Milano) Vincenzo Albanese, Sigest Sonia Calzoni, Calzoni Architetti Torre GalFa (Milano) Massimiliano Morrone Gruppo Unipol luoghi che connettono l’uomo ed il tessuto urbano S 16
Collegio San Carlo (Milano) Durini 18 (Milano) Nicolò Tarantino Prelios Integra Porta Nuova Next (Milano) Ruggero Poma, COIMA Francesco Moretti, COIMA Gioia 22 (Milano) Daniela Franzosi, MPartner Andrea Matricardi, MPartner Scarlatti 44 (Napoli) Roberto Busso Gabetti Property Solutions luoghi che connettono l’uomo ed il tessuto urbano S 17
Via Noe 24 Smart Living (Milano) Aldo Giacin, Ricerca 12 Michele Candeo, YARD Studentato Santa Marta (Venezia) Alessandro Tomasello, Fabrica SGR Alessandro Ledda, Fabrica SGR Le Ninfee (Segrate, MI) Nicola Di Troia WiP Architecture Technical Engineering Via Boncompagni 71 (Roma) Michele Stella Torre SGR luoghi che connettono l’uomo ed il tessuto urbano S 18
Casa di cura (Modena) Giovanni Cipolla Nupi Industrie Italiane Residenza Via Innovazione (Milano) Ademaro Boccadoro, InvestiRE SGR Luca Mastropierro, Stahlbau Pichler Spark One (Milano) Ferdinando Ferrari Bravo, LendLease Raffaello Sandri, Progetto CMR Garofoli Headquarters (Castelfidardo, AN) Gianluca Garofoli, Garofoli SpA Enzo Eusebi, EnzoEusebi+Partners luoghi che connettono l’uomo ed il tessuto urbano S 19
Chorus Life (Bergamo) Jacopo Palermo Impresa Percassi servizio e interviste Diciassette progetti e due Pentole a ‘Cantieri d’Italia’ Il Servizio di QITV Milano Santa Giulia e i nuovi sviluppi in pipeline Davide Albertini Petroni Risanamento luoghi che connettono l’uomo ed il tessuto urbano S 20
cresce l’interesse al lavoro di Copernico40 Fabrizio Maja Mitsubishi Electric Europe un nuovo nome per la parte real estate Alessandro Leanza INGKA Centres Europe quando la funzione si piega all’icona Daniela Franzosi MPartner buone aspettative per MAPIC e settore retail Eugenio Amati EDA.RES luoghi che connettono l’uomo ed il tessuto urbano S 21
Un ruolo di primo piano per ilQI al MAPIC I Forum della QITV, il convegno sui progetti italiani e il nuovo numero del FocusQI di Cristina Giua un ruolo di primo piano per ilqi al mapic S 22
È partito il conto alla rovescia per l’edizione 2018 del MAPIC (14-16 novembre), il salone internazionale dedicato al mercato dei centri commerciali e più in ge- nerale a tutto quello che riguarda l’immobiliare retail. Anche quest’anno, come ormai consuetudine da parecchie stagioni, il Quotidiano Immobiliare presidierà l’evento, diventando punto di riferimento e d’incontro soprattutto per gli operato- ri italiani del real estate in trasferta a Cannes. Anche quest’anno saremo quindi presenti con uno stand collocato all’interno dell’Italian Pavilion (le coordinate per trovarci sono P-1 B70 / P-1 C71), che ospiterà lo studio della QITV, con te- lecamere, regia, redazione e un fitto programma di Forum TV che registreremo nelle giornate del 14 e 15 novembre (per maggiori dettagli si veda il box qui sotto, La QITV a MAPIC 2018 nell’Italian Pavilion di Marco Luraschi ilQI quest’anno sarà presente al MAPIC di Cannes, la più importante manifestazione dedicata al settore degli shopping centres e del mercato retail in generale, con uno spazio all’interno dell’Italian Pavilion: lo studio della QITV infatti sarà parte integrante dello spazio voluto dal CNCC e dall’ICE per presentare in modo organico il sistema Italia in fiera. L’Italian Pavilion, organizzato da Spazio Futuro, presenterà dei corner dedicati ad alcune aziende espositrici, diverse aree comuni e quindi lo studio della QITV che vedrà ospiti i principali operatori immobiliari italiani del settore retail e alcuni esponenti del mercato internazionale. La nostra presenza si concretizzerà nella realizzazione di almeno 10 Forum talk Show della durata di 15’ l’uno, che praticamente in tempo reale saranno messi in onda e quindi saranno visibili nelle giornate di fiera anche agli abbonati de ilQI che resteranno in Italia. Parimenti le interviste che saranno realizzate con i protagonisti presenti in Fiera. I temi dei Forum TV di quest’anno saranno questi: la moderna architettura retail; I nuovi modelli commerciali di successo; Retail & online: a che punto è l’integrazione; Il retail sostenibile: energia, progettazione, gestione; Innovare la gestione retail; High street e capital market in Italy; Retail 4.0 in Italia; La finanza e il settore commerciale; investire nel retail in Italia; Sistema Italia a MAPIC. Ospiti architetti e progettisti, consulenti, gestori, sviluppatori e proprietari, avvocati, fornitori di servizi, materiali e impianti, esperti del settore in generale. un ruolo di primo piano per ilqi al mapic S 23
italy: new development projects Convegno organizzato da CNCC in collaborazione con ilQI giovedì 15 novembre, ore 17:00 conference room n. 2 Palais des Festivals - CANNES Ritorna il tradizionale appuntamento italiano a MAPIC con il convegno “Italy: New Development Projects”, in programma il 15 novembre alle 17.00 presso la Conference Room N. 2 del Palais des Festivals. L’evento, organizzato dal CNCC in collaborazione con ilQI, offrirà una panoramica sui maggiori progetti italiani in ambito retail real estate e permetterà di individuare i trend in atto nel comparto in Italia. a firma del direttore de ilQI, Marco Luraschi). An- che quest’anno il CNCC (Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali) in collaborazione con ilQI or- ganizza l’appuntamento di maggior richiamo per gli operatori che vogliono aggiornarsi sui progetti del retail “made in Italy”: l’appuntamento è il 15 no- vembre alle 17.00 presso la Conference Room N. 2 del Palais des Festivals per il convegno Italy: New società Development Projects (per maggiori dettagli si veda il box qui sopra). Infine anche quest’anno presenteremo il nuovo nu- mero del FocusQI solo in versione inglese e dal titolo Special MAPIC 2018. Potete ritirare la vostra copia gratuita della rivista presso lo stand de ilQI (P-1 B70 / P-1 C71), negli appositi spazi all’interno del Italian Pavilion, oppure all’ingresso del convegno “Italy: New Development Projects”, il 15 novembre alle ore 17.00 mapic presso la Conference Room N. 2 (per gli abbonati de ilQI è prevista anche la versione digitale della rivista, scaricabile sul nostro sito). Quarantacinque gli autori, un ruolo di primo piano per ilqi al mapic S 24
tutti di primissimo piano, a società cui abbiamo chiesto di de- scrivere lo stato dell’arte del settore di competenza, in base ad una suddivisione che abbiamo pensato di indi- care con sette Sezioni di rife- rimento (Istitutional Players, Market, Investors, Services, Manufacturing, Design, Legal). A chi meglio di loro reed midem affidare il compito di fare, ciascuno in base alla pro- prie competenze, un bilancio dell’anno che volge al termine, di raccontare le novità che presenteranno al MAPIC e infine di “gettare il cuore oltre l’ostacolo”, ovvero parlarci di prospettive, opportunità e progetti futuri. un ruolo di primo piano per ilqi al mapic S 25
Un Piano Strategico di coraggio per IGD SIIQ Claudio Albertini: consolidiamo la nostra leadership di Marco Luraschi Dopo 10 anni di forte crescita, all’interno di un contesto economico e finanziario certamente complicato dalla crisi globale, IGD la prima SIIQ quotata italiana (nel 2005) con un patrimonio immobiliare al 30 giugno superiore ai 2,42 mld di euro, punta su qualità, sostenibilità e consolidamento del portafoglio per confermare la propria leadership nel settore dei centri commerciali in Italia. Lo ha conferma- to questa settimana il CEO Claudio Albertini, il quale peraltro è stato protagoni- sta del nostro Convegno “Cantieri ‘Italia”, consegnando al suo omonimo Davide Albertini Petroni la Pentola D’Oro 2018 del ilQI, lui che la Pentola D’Oro l’ha vinta nel un piano strategico di coraggio per igd siiq S 26
persona società claudio albertini igd siiq 2017. Proprio in questa sede dell’Innovation Campus Mi- lano è stata realizzata l’intervista che potete vedere all’in- terno di questo articolo, una chiacchierata in cui Claudio Albertini ci racconta con entusiasmo le linee guida di crescita della company, con il Piano Strategico 2019- 2021, che dopo anni di investimenti e riqualificazione del portafoglio esistente è pronta per affrontare i pros- simi 3 anni con obiettivi chiari e importanti, tra cui inve- stimenti complessivi oggi stimati in 90 mln di euro (35 di valorizzazioni), asset rotation di 150-200 mln di euro, ancora crescita del FFO (già oggi del 21,5% al terzo tri- mestre e stimata al +20% a fine anno) e dei dividendi per gli azionisti, un forte commitment sulla riduzione della leva finanziaria (LTV inferiore al 45% a fine piano) e attenzione ai trend in atto nel settore commerciale per andare sempre più incontro alle esigenze dei “consu- matori”, o meglio delle persone, che frequentano i centri IGD. Non per ultimo commentava Albertini agli analisti: “il Piano Strategico è orientato a rafforzare la nostra po- sizione di leader nel mercato senza ulteriori acquisizioni nel prossimo triennio. è chiaro che IGD è una piattafor- ma interessante per molti e quindi in prospettiva può crescere perchè è in grado di aggregare nuovi asset in portafoglio, parlando magari di apporti”. Crescita senza un piano strategico di coraggio per igd siiq S 27
acquisizioni dunque, ma in teoria possibili operazioni che però non saranno mai a discapito degli azionisti, ci tiene a precisare l CEO, in termini di azioni, se qualcu- no volesse offrire dei portafogli o asset ad apporto, le azioni che saranno date da IGD in concambio saranno al valore del NAV. “Ritengo che sia un Piano con un di- screto tasso di coraggio, presentare un Piano così in un contesto complesso come quello attuale in Italia non sia da tutti”, ha aggiunto Albertini. Un Piano Strategico più che un Piano Industriale che si esemplifica solo in una sequele di numeri e target finanziari. guarda su qitv L’intervista a Claudio Albertini all’evento Cantieri d’Italia 2018 Accordo Quadro con COOP - Molto importante l’accor- do strategico con COOP Alleanza 3.0, “un’opportunità unica per una property company” che prevede il coin- volgimento di una quota di portafoglio pari a 520 mln di euro (21% market value), con una revisione completa di 18 contratti (su 20) del portafoglio ipermercati locati a COOP Alleanza e una revisione in termini qualitativi de- gli asset. A fine piano strategico, per esempio, la super- ficie degli iper passerà dal 27% al 21%, la GLA degli iper calerà di 21.400 mq e quella delle gallerie aumenterà di 18.600 mq. un piano strategico di coraggio per igd siiq S 28
Piano Industriale IGD I tre pilastri sono “innovazione ed eccellenza operativa, asset management, strategia finanziaria” CLICCA QUI Officine Storiche e ESP - Durante il piano triennale ver- rà completato il progetto di Livorno Porta a Mare con il completamento di Officine Storiche (primo semestre 2020) con 15.000 mq di retail e nuovi 43 appartamenti vista mare. Su Piazza Mazzini nel comparto residenzia- le sono stati venduti 69 appartamenti su 73, quindi è quasi completa la vendita. A ESP Ravenna invece verrà realizzata la zona entertainement per bambini e fami- glie entro il 2021 con un investimento di 4 mln. Romania - La Romania “performa bene farà anche me- glio - commenta Albertini - confermo che il portafoglio in Romania non è un asset core nel nostro portafoglio complessivo, potrebbe anche entrare a far parte dell’as- set rotation. Noi vogliamo vendere ma non vogliamo “svendere”. Il portafoglio in Romania è pronto per es- sere valorizzato ma dipende sempre dalla domanda. I 150-200 mln di euro da Piano come asset rotation pos- sono benissimo contenere o non contenere la Romania, nel caso fosse inserita ovviamente l’asset rotation sa- rebbe completa solo con questo portafoglio”. Il portafo- glio degli asset romeni oggi vale circa 150 mln di euro, 14 centri commerciali con un’occupancy del 97,5%, un upside dei canoni del 2,5% e un rotation rate del 21%. un piano strategico di coraggio per igd siiq S 29
Linee guida per sviluppare le nuove periferie Come pensare i nuovi quartieri integrando processi e funzioni in modo corretto di Pietro Locatelli persona Dopo quanto già trattato ne- gli articoli precedenti ritengo concludere queste mie mode- ste riflessioni, invitando politici di vari Enti centrali e periferici, istituzioni, urbanisti, sociolo- gi, antropologi, storici, amanti dell’arte, forze dell’ordine, tecni- ci, banche e società finanziarie, pietro locatelli developpers, esponenti di coo- perative di costruzione, ordini professionali e tutti coloro che a vario titolo possono essere interessati a questo importante tema, che verrà avanti nel prossimo futuro, a farsi interpreti portando il necessario contributo frutto delle proprie esperienze. Sarebbe certamente necessario lavorare in squadra, sa- linee guida per sviluppare le nuove periferie S 30
pendo che il Quotidiano Immobiliare si è dichiarato di- sposto a fare da punto di riferimento e di coordinamento. Ovviamente, in questo mio ultimo intervento mi li- mito ad offrire alcuni semplici spunti personali e for- se criticabili anche perché non dispongo di specifiche competenze in materia e quindi non potrei mai im- pegnarmi a proporre concrete soluzioni operative. Sempre nello spirito di pensare alla doverosa necessità di dover rigenerare le nostre degradate periferie e per i motivi già affrontati nei miei precedenti scritti, nella previsione di ulteriori allargamenti delle stesse, credo sia doveroso richiamare un articolo della nostra Costi- tuzione spesso dimenticato e che ritengo alla base del lavoro che dovrà venire avanti. All’interno del Titolo V della Costituzione Italiana dal titolo “Le Regioni, le Pro- vince, i Comuni”, all’art. 119 viene sancito: ”... per promuovere lo sviluppo economico, la coe- sione e la solidarietà sociale, per rimuovere gli equilibri economici e sociali, per favorire l’effettivo esercizio dei diritti alla persona, o per provvede- re a scopi diversi dal normale esercizio delle loro funzioni, lo Stato destina risorse aggiuntive ed ef- fettua interventi speciali in favore di determinati Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni. I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno un proprio patrimonio, attribuito secondo principi generali determinati dalla legge dello Stato. Possono ricorrere all’indebitamento solo per finanziare spese di investimento...” linee guida per sviluppare le nuove periferie S 31
Quanto si deve programmare e quanto deve essere progettato per le nostre periferie deve essere promosso e sostenuto principalmente dagli Enti pubblici Mi sono permesso di riportare testualmente quanto re- cita la Costituzione perché ritengo doveroso ricordare a tutti i nostri politici e alle nostre istituzioni, siano esse nazionali o locali, che quanto si deve programmare e quanto deve essere progettato per le nostre periferie deve essere promosso e sostenuto principalmente da- gli Enti pubblici. Mi permetto comunque sottolineare che altre figure professionali, a partire quelle già citate in apertura, devono fare la loro parte per programmare e progettare con professionalità e passione le periferie del futuro, partendo dai principi che impone la Costitu- zione quando richiama lo sviluppo economico, la coe- sione e la solidarietà sociale per rimuovere gli equilibri economici e sociali e per favorire l’effettivo esercizio dei diritti alla persona. Ho ripetuto volutamente parte del testo dell’art.119 perché sembra scritto per le esigenze di questi tempi. Detto questo, possiamo cominciare a soppesare alcuni degli spunti che seguono e che spero possano essere considerati quale base di partenza per avviare un costruttivo dibattito. Adottare pienamente il B.I.M. (Building Information Mode- ling) con una seria e scrupolo- sa progettazione, realizzazione, manutenzione ma anche per la rigenerazione e/o per il recupe- ro degli immobili esistenti pre- vedendo anche la demolizione linee guida per sviluppare le nuove periferie S 32
Le amministrazioni che devono rilasciare con tempestività le autorizzazioni si devono impegnare al meglio per dare la giusta interpretazione alle istanze nello spirito della Costituzione degli stessi, se non più recuperabili, con la possibilità di riutilizzare quelle stesse cubature per nuovi realizzi; in questo caso le amministrazioni che devono rilasciare con tempestività le autorizzazioni si devono impegnare al meglio per dare la giusta interpretazione alle istanze nello spirito della Costituzione. Prevedere e predisporre le necessarie infrastrutture per gli insediamenti di Forze dell’Ordine indispensabili al presidio del territorio, invi- tando il legislatore a muoversi e a contribuire in modo concreto tenendo in conto, nella programmazione, le esigenze sociali e culturali ai fini della socializzazione. Dare quindi la dovuta impor- tanza al Town Design al fine di definire in modo serio, creativo e concreto un programma per dare ordine e giuste forme alle nuove città e, in particolare, alle periferie dotandole di servizi ef- ficienti, per la sicurezza, per il trasporto, per la viabilità; creare parchi e/o curare il verde pubblico con i necessari arredi di attrezzature collettive, progettare biblioteche e attrez- zature sportive e altri spazi per il tempo libero, dando la possibilità alle piazze di riprendere vita. Non ultimo sta- bilire i necessari punti di incontro per il volontariato con iniziative specifiche per gli anziani sempre più numerosi nella nostra società. linee guida per sviluppare le nuove periferie S 33
Credo che si debba anche ripen- sare alle disposizioni che hanno imposto, in passato, la netta di- visione delle aree periferiche in base rigorosamente alla desti- nazione: artigianale, produttiva, commerciale, sportiva e anche sanitaria. A questo proposito mi rifaccio alle recenti esperienze che non hanno certo portato a risultati sempre positi- vi. Mi riferisco all’abbandono di queste aree nelle ore notturne e, quasi per tutte anche nei giorni festivi, che diventano spesso luoghi di spaccio, prostituzione con scassi e furti continui. Per non parlare del problema del traffico e del relativo inquinamento atmosferico a cau- sa del pendolarismo per raggiungere il posto di lavoro e dell’area residenziale delle stesse periferie ovviamente relegata a solo dormitorio con i disagi che conoscia- mo. Forse una mirata attenzione, garantendo un mag- giore equilibrio nella diversificazione della destinazione di queste aree ai fini della integrazione, potrebbe offrire maggior tranquillità per le continue presenze di persone in queste nuove realtà concepite più opportunamente a destinazione mista. Il risultato potrebbe essere la minor necessità di presidi di controllo. Dovere assoluto è, in ogni caso, il ristrutturare al meglio e costruire il nuovo sempre nel modo più confacente e, a questo punto il pensiero mi porta an- che al sussidio del RatingCasa promosso dal ilQI. Basta pen- sare che la periferia deve essere linee guida per sviluppare le nuove periferie S 34
periferia anche per il suo cattivo modo di costruire in omaggio alla speculazione e al Dio risparmio, sia nel re- sidenziale sia per quanto riguarda l’housing sociale e le strutture pubbliche a partire dalle indispensabili scuole e asili. Non solo, diviene ancora più importare, sempre aiutati dalle agevolazioni, dotare le costruzioni di quanto è indispensabile per il risparmio energetico e, se possi- bile, per la produzione di energia in quanto coloro i quali vivono nelle periferie spesso dispongono di un reddito medio/basso per cui queste impostazioni possono ri- sultare di aiuto finanziario alle famiglie residenti. è anche doveroso studiare for- me di recupero dei capannoni dismessi a partire da quelli che ora lambiscono o, ancora peg- gio, sono già inglobati nelle pe- riferie esistenti e che aiutano a diffondere degrado. Un suggerimento potrebbe essere di consentire e quindi incentivare, la demolizione e il conseguente recupero dei volumi anche all’interno di una stessa area edificabile. La proposta forse aiuterebbe anche a localizzare cen- tri commerciali di medie dimensioni in zona per essere in particolare alla portata di persone anziane che non sono più in grado di guidare. Mi pare che un certo orien- tamento in questa direzione sia già stato intrapreso. Per concludere, sento il dovere di sottolineare l’importanza della cultura, dell’arte e delle tradizioni da tenere vive perché indispensabili per la formazione della persona e per facilitare l’integrazione. Coloro che si trasferiran- no nelle nuove periferie porteranno certamente il loro bagaglio culturale e quelle che sono le belle tradizioni linee guida per sviluppare le nuove periferie S 35
del Paese di provenienza. Rispettiamo queste esigenze e teniamole in giusto conto; anzi dovremmo mettere in campo tutto quello che è necessario per mantenerle vive perché certamente aiutano a socializzare e arric- chire la persona anche di chi già abita le periferie con- tribuendo a migliorare lo stile di vita perché è una forma di rispetto e da considerare quale supporto per alzare il livello culturale di tutti. linee guida per sviluppare le nuove periferie S 36
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