Linee guida Zone di pericolo nei Grigioni
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2 Immagine di copertina: valanga di roccia/colata detritica Piz Cengalo-Bondo 2017 (foto: A. Badrutt)
3 PREFAZIONE Quasi settimanalmente nei media climatico le incertezze concernenti i peri- troviamo contributi relativi a gravi in- coli naturali sono aumentate. Previsioni ondazioni, colate detritiche o anche meteorologiche migliori e nuove possibi- valanghe che provocano la perdita di lità di monitoraggio permettono sempre vite umane. Siamo abituati al fatto che più di predisporre misure organizzative nella maggior parte dei casi questi in caso di situazioni acute. Le misure contributi si riferiscono a eventi che pianificatorie con le zone di pericolo avvengono all’estero. Anche nei Gri- sono però basilari per uno sfruttamento gioni possono verificarsi eventi violenti, degli spazi che consideri i pericoli. come ad esempio la colata detritica che ha colpito Bondo nell’agosto 2017. L’obiettivo è una gestione integrale dei rischi, al fine di far fronte con successo L’osservazione di pericoli naturali e i alle sfide che si presentano. Ciò richiede provvedimenti edilizi, organizzativi e informazioni approfondite in merito a pianificatori contribuiscono a tenere pericoli e rischi nonché una chiara re- sotto controllo la minaccia per la vita golamentazione delle competenze per e l’integrità fisica costituita dai pericoli quanto riguarda le mansioni e le respon- naturali. Nel grande cantone di mon- sabilità. Strumenti pianificatori adeguati tagna dei Grigioni ciò non è possibile e regole del gioco chiare aiutano a gesti- sempre e ovunque. Tuttavia, nell’am- re i pericoli naturali in maniera respon- bito di questo tema importante, stiamo sabile e a evitare rischi inutili. Questo è lavorando per riuscire a migliorare. un compito comune di Confederazione, Cantone e comuni. La sua attuazione Le zone minacciate da valanghe, frane, nel Cantone dei Grigioni viene illustrata cadute di massi, inondazioni o altri eventi nelle linee guida sulle zone di pericolo. naturali devono essere evitate. Le zone di pericolo indicano dove si trovano Richard Atzmüller, tali zone minacciate, quanto è elevato pianificatore cantonale il pericolo e quali sono le misure da Urban Maissen, adottare in relazione ai diversi pericoli. forestale cantonale Da decenni il bosco di protezione viene curato e in aggiunta vengono costruiti e sottoposti a manutenzione ripari va- langari, opere contro la caduta di massi, opere di consolidamento del terreno e arginature di corsi d’acqua. Le misure di protezione edilizie si sono rivelate molto valide, la loro efficacia è tuttavia limitata e rimane un certo rischio residuo. Vi si aggiunge il fatto che con il cambiamento
5 CONTENUTO Le presenti linee guida sono rivolte ai comuni, ai committenti, agli studi di pianificazione del territorio e di ingegneria, ad altri responsabili di progetti nonché a ulteriori istituzioni e interessati che sono confrontati a questioni relative alla gestione dei rischi nel Cantone dei Grigioni. Informano in merito alle basi, alla delimitazione nonché all’applicazione e all’esecuzione delle zone di pericolo. I capitoli da 1 a 6 trattano i seguenti ambiti tematici: • CAPITOLO 1: Zone di pericolo quale parte della gestione dei rischi In questo capitolo vengono illustrati aspetti della gestione dei rischi, vengono esposte le basi giuridiche e vengono illustrate ulteriori condizioni quadro per la delimitazione di zone di pericolo (pagine 6 – 13). • CAPITOLO 2: Piano della commissione dei pericoli In questo capitolo viene illustrato in che modo vengono delimitate le zone di peri- colo partendo dal catasto degli eventi fino al catasto delle opere di protezione, alle carte indicative dei pericoli e alle carte dei pericoli (pagine 14 – 21). • CAPITOLO 3: Implementazione nella pianificazione delle utilizzazione comunale In questo capitolo viene spiegato in che modo le basi e le zone di pericolo deli- mitate dalle commissioni dei pericoli vengono trasferite in modo conforme alle regole negli strumenti di pianificazione del territorio, segnatamente nei piani delle zone comunali (pagine 22 – 24). • CAPITOLO 4: Applicazione ed esecuzione In questo capitolo viene illustrato in che modo i responsabili mettono in atto le zone di pericolo e le relative disposizioni legislative (pagine 25 – 29). • CAPITOLO 5: Costi In questo capitolo viene indicato chi si assume i costi risultanti dalla valutazione dei pericoli e dalla delimitazione delle zone di protezione (pagina 30). • CAPITOLO 6: Gestione dei casi speciali In questo capitolo vengono illustrate utilizzazioni selezionate e progetti di costruzione speciali all’interno di zone di pericolo (pagine 31 – 34).
6 CAPITOLO 1 ZONE DI PERICOLO QUALE PARTE DELLA GESTIONE DEI RISCHI In cosa consiste una Quali sono gli attori gestione integrale e gli elementi più dei rischi? importanti? Il concetto di gestione integrale dei rischi Per una gestione completa dei rischi comprende una combinazione di misure è necessario l’aiuto di tutte le persone per prevenire e superare eventi dannosi, coinvolte e interessate. Oltre all’ente ma anche per risollevarsi in seguito a tali pubblico (Confederazione, Cantone, eventi. Tutte queste misure sono impor- comuni), anche i proprietari di edifici e tanti e si completano a vicenda. impianti, i committenti, le assicurazioni o altre istituzioni sono corresponsabili per Le zone di pericolo hanno una funzione quanto riguarda la riduzione dei rischi. preventiva. Quale misura preventiva garantiscono che nelle zone minacciate Il Cantone assume un ruolo importante non vi sia alcuna utilizzazione o al massi- nel coordinamento dei diversi compiti e mo un’utilizzazione adeguata al pericolo. delle varie esigenze. Vi rientra la direzio- In tal modo il rischio viene ridotto. In po- ne tecnica e organizzativa dei seguenti che parole, le persone o i valori materiali tre elementi centrali della gestione dei sono meno minacciati se fin da principio rischi: non vengono esposti ai pericoli. A tale • Misure protettive: se per evitare scopo è necessaria una valutazione dei l’insorgere di rischi devono essere pericoli e dei rischi. adottate misure protettive, l’efficacia di tali misure deve essere verificata nella fase di pianificazione tramite l’analisi dei rischi. A tale scopo i rischi che risulterebbero in caso di realizza- zione o in caso di mancata realiz- zazione di queste misure vengono Evento ne Int zio er Ciclo della gestione integrale a ra ve precauzionali ep nt del rischio Gestione o Gestione Pr Fonte: ARE CH, UFAEG, integrale del UFAM, 2005 rischio dell’e Pr o sure tin ev en ri s ven Mi zio Ri p to ne Ricostru- zione R i g e n e r a zi o n e
7 posti a confronto. In seguito la ridu- Quanti fabbricati zione del rischio viene contrapposta alle spese per la misura. In questo sono situati in zone modo si può garantire che i mezzi di pericolo? finanziari a disposizione per le misure di protezione vengano impiegati nella Nei Grigioni, su un totale di circa maniera più economica possibile. 170’000 fabbricati, quasi il 10% si trova in zone di pericolo. Dei fabbricati situati • Piani di emergenza: per superare nelle zone di pericolo, un buon terzo l’evento è importante sapere dove e è rappresentato da edifici abitativi, quasi come possono essere evitati possibili un terzo è costituito da costruzioni agri- danni. Tali informazioni sono contenu- coli, un quinto da fabbricati del settore te nei piani di emergenza e nelle carte dell’industria e dell’artigianato e il resto d’intervento. Grazie a esse, le misure da «altre utilizzazioni». Di seguito sono d’intervento possono essere pianifica- descritte importanti indicazioni in me- te ed esercitate prima dell’evento da rito alla gestione delle zone di peri- parte delle forze d’intervento, in modo colo e all’importanza della gestione tale che in caso di evento esse possa- integrale dei rischi. no reagire in maniera efficiente. • Zone di pericolo: quale base per la pianificazione delle utilizzazione comunale vincolante per i proprietari, vengono delimitate da esperti le zo- ne di pericolo. Esse illustrano quali superfici sono minacciate in quale misura da pericoli naturali. Questa base aiuta a orientare la pianifica- zione territoriale in maniera preven- tiva affinché si possano gestire i rischi in maniera responsabile. 3% 12% Fabbricati in zone di pericolo quote per tipo di utilizzo 36% Abitazione 20% Agricoltura Industria e artigianato Piccoli edifici Uso pubblico 29%
8 CAPITOLO 1 Quali sono le basi giuri- A livello cantonale diche rilevanti per quanto • art. 22, art. 26, art. 38 e art. 79 cpv.3 concerne le zone di peri- della legge sulla pianificazione territo- colo e la pianificazione riale del Cantone dei Grigioni (LPTC) del territorio? • art. 40 cpv. 2 e art. 42 cpv. 3 dell’ordinanza sulla pianificazione A livello di Confederazione e Cantone vi territoriale del Cantone dei sono diverse basi legislative che hanno a Grigioni (OPTC) che fare con gli aspetti dell’osservazione e della valutazione dei pericoli naturali • art. 24, art. 28, art. 31 e art.31a. della nonché con la loro attuazione e conside- legge cantonale sulle foreste (LCFo) razione nelle attività d’incidenza terri- • art. 12, 13, 14 e 15 dell’ordinanza toriale. A livello federale si tratta in par- cantonale sulle foreste (OCFo) ticolare della legislazione in materia di pianificazione del territorio, della legi- • Ordinanza concernente la gestione in- slazione forestale e della legislazione tegrale dei rischi per i pericoli naturali sulla sistemazione dei corsi d’acqua. • art. 1 e art. 2, art. 4 - 6 e art. 19 - 21 Tali atti normativi, insieme ai corrispon- della legge sulla sistemazione dei corsi denti testi legislativi cantonali, costi- d’acqua del Cantone dei Grigioni tuiscono la base giuridica per il rileva- (LCSCA) mento delle basi e per le procedure per la determinazione delle zone di • art. 2, art. 11 , art. 16 , art. 22a e pericolo nei piani delle zone. art. 22b della legge concernente l’Assicurazione fabbricati nel Per la gestione dei rischi nei Grigioni, Cantone dei Grigioni (LAFG) le basi legislative determinanti sono • art. 2, art 2a, art. 9, art. 15a, art. 15b e le seguenti: art. 20 dell’ordinanza relativa alla legge concernente l’Assicurazione fabbricati A livello federale nel Cantone dei Grigioni (OLAFab) • art. 6 cpv.2 lett.c. e art. 14 della • Direttive per le misure edili di prote- legge federale sulla pianificazione zione e per la protezione adeguata del territorio (LPT) dell’oggetto inerenti ai progetti di • art. 1, art. 19 e art. 36 della legge costruzione nelle zone di pericolo federale sulle foreste (LFo) • art. 15 - 17 dell’ordinanza federale sulle foreste (OFo) • art. 2, art. 3 e art. 6 della legge federale sulla sistemazione dei corsi d’acqua (LSCA) • art. 2, art. 20 - 27 dell’ordinanza federale sulla sistemazione dei corsi d’acqua (OSCA)
§ 9 art. 38 della legge sulla pianificazione territoriale del Cantone dei Grigioni (LPTC): Zone di pericolo 1 Le zone di pericolo comprendono i territori minacciati da va- langhe, frane, caduta massi, alluvioni o altri fenomeni naturali. Esse vengono suddivise secondo le direttive cantonali in una zona di pericolo elevato (zona di pericolo 1) e in una zona di pericolo medio (zona di pericolo 2). 2 Nella zona di pericolo 1 non possono essere costruiti nuovi edifici e impianti destinati a ospitare persone e animali. Edifici e impianti esistenti destinati a ospitare persone e animali pos- sono solo essere rinnovati. Per costruzioni come dighe e simili realizzate per proteggere insediamenti, sulla base di un con- cetto globale possono essere autorizzate utilizzazioni conformi alla zona e a ubicazione vincolata. 3 Nella zona di pericolo 2, nuovi edifici e impianti che servono per ospitare persone e animali necessitano di particolari misu- re edilizie di protezione. In caso di modifiche sostanziali a edifi- ci esistenti devono essere prese le necessarie misure di prote- zione per tutto l’edificio. 4 Edifici e impianti in zone di pericolo che non sono destinati a ospitare persone e animali devono essere adeguatamente protetti. 5 Licenze edilizie e permessi EFZ per progetti di costruzio- ne in zone di pericolo vengono rilasciati soltanto se esiste un’autorizzazione dell’Assicurazione fabbricati del Cantone dei Grigioni. Quest’ultima emana direttive per misure di protezione edilizie e per una protezione adeguata degli oggetti.
10 CAPITOLO 1 Quali strumenti 3. Tramite l’Ufficio foreste e pericoli cazione secondo l’art. 21 LPTC, naturali (UFPN) è necessario svi- finché il pericolo si sia ridotto, delle pianificatori sono a luppare e mantenere un sistema misure siano state attuate o nella disposizione in relazione globale d’informazione sui processi pianificazione delle utilizzazioni siano valanghe, acqua, crolli e frane. state attuate nuove zone di pericolo. ai pericoli naturali? All’interno della zona di pianificazione, 4. Nelle loro pianificazioni delle utiliz- Secondo l’art. 1 LPT, Confederazione, zazioni, i comuni adeguano le zone progetti di costruzione possono es- Cantone e comuni sono tenuti a coor- di pericolo allo stato più attuale sere autorizzati soltanto se non sono dinare le loro attività d’incidenza terri- garantito della valutazione dei in contrasto né con le pianificazioni e toriale. A tale scopo devono tra l’altro pericoli dell’UFPN. prescrizioni passate in giudicato, né prestare attenzione alle condizioni natu- con quelle nuove previste. rali, quindi anche ai pericoli naturali pre- • Pianificazione delle utilizzazioni dominanti. Per l’attuazione delle misure comunale: nel quadro della pianifi- di pianificazione territoriale da adottare cazione delle utilizzazioni comunale, sono a disposizione svariati strumenti i comuni stabiliscono in che modo e di pianificazione. Essi possono essere con quale intensità possano essere impiegati al rispettivo livello dagli enti di utilizzate le singole superfici. Queste pianificazione responsabili. Gli strumenti determinazioni per ogni singola parti- più importanti in relazione all’attuazione cella sono vincolanti per i proprietari a livello di pianificazione del territorio di interessati. La delimitazione delle misure di prevenzione concrete per la zone di pericolo è associata a restri- lotta ai pericoli naturali sono i seguenti: zioni dell’utilizzazione. Nella zona di pericolo 1 vi è di principio un divieto di • Pianificazione direttrice cantonale: costruzione e nella zona di pericolo 2 il piano direttore cantonale è lo stru- è possibile costruire solo in combi- mento di direzione e coordinamento nazione con particolari misure di centrale del Governo per la gestione protezione edilizie. Consiglio di lettura: dello sviluppo territoriale nel Cantone. • Licenza edilizia: nel quadro della Tale strumento vincolante per le auto- Ulteriori informazioni sono procedura per il rilascio della licenza rità contiene gli obiettivi, le strategie disponibili nelle «Raccomandazioni edilizia, le autorità competenti veri- e le linee direttrici determinanti per la concernenti la pianificazione del ficano se un progetto di costruzione realizzazione dell’assetto territoriale territorio e i pericoli naturali»: concreto rispetta le prescrizioni di auspicato nei Grigioni. I contenuti più (www.are.admin.ch > Media diritto pubblico della legislazione, importanti del Piano direttore cantona- e pubblicazioni > Pubblicazioni > quindi anche della legislazione in le sul tema dei pericoli naturali posso- Strategia e pianificazione) materia di pianificazione territoriale. no essere riassunti come segue: Per quanto riguarda l’aspetto della Pericoli naturali 1. Quale prima priorità vanno evitati i limitazione preventiva dei pericoli si rischi, mantenendo liberi gli spazi deve in particolare valutare se le minacciati in maniera significativa domande di costruzione soddisfano dai pericoli naturali o garantendo la le disposizioni di cui all’art. 38 LPTC, Raccomandazioni sicurezza tramite boschi di prote- La pianificazione del territorio nel caso in cui concernono super- e i pericoli naturali zione sani, stabili ed efficaci. fici che si trovano in zone di peri- colo 1 o 2. 2. Solo se una riduzione dei rischi conformemente al n. 1 non è possi- • Zona di pianificazione: se da una bile o non lo è in maniera sufficiente valutazione recente dell’UFPN risulta o se le limitazioni delle utilizzazioni un inasprimento importante della che ne derivano risultano spropor- situazione di pericolo o una minaccia zionate, i pericoli vanno prevenuti acuta, può essere necessario limitare mediante opere di protezione a immediatamente l’utilizzo delle su- ridosso della fonte di pericolo op- perfici interessate. A questo scopo i pure tramite la protezione mirata comuni hanno la possibilità di fare uso Ufficio federale dello sviluppo territoriale Ufficio federale delle acque e della geologia degli oggetti. Ufficio federale dell’ambiente, delle foreste dello strumento della zona di pianifi- e del paesaggio
11 Settori di rilevamento Cosa sono i settori Chi definisce i settori di rilevamento? di rilevamento? La superficie del Cantone dei Grigioni I settori di rilevamento vengono definiti è molto estesa. La valutazione dei peri- e se necessario aggiornati dall’UFPN coli avviene quindi su superfici parziali con la partecipazione dell’Ufficio per selezionate. In applicazione dell’art. 1 lo sviluppo del territorio (UST-GR). cpv. 2 LFo, la delimitazione delle zone di pericolo si concentra su quelle zone in Ogni comune può visualizzare cui la vita umana e i beni materiali consi- i dati attuali sul SIG cantonale derevoli possono essere minacciati. (https://map.geo.gr.ch > A tale scopo nei Grigioni vengono defi- Scelta delle carte > Naturgefahren - niti cosiddetti settori di rilevamento dei Gefahrenkarte). pericoli naturali. All’interno di queste superfici, i pericoli vengono valutati in maniera dettagliata e vengono delimita- te le zone di pericolo. Vi è una distinzio- ne tra i seguenti due tipi di settori di rile- vamento, i quali comprendono ognuno circa il 5% della superficie cantonale: • zone con insediamenti permanenti (superfici arancioni nell’illustrazione) • zone con insediamenti temporanei (superfici verdi nell’illustrazione) Estratto settore di rilevamento Saas i. P. (arancione: zona con insediamenti permanenti; verde: zona con insediamenti temporanei)
12 CAPITOLO 1 Quali pericoli naturali vengono considerati nella Valanga delimitazione delle zone di pericolo? I pericoli naturali seguenti nonché tutti i sottotipi di questi processi vengono considerati per quanto riguarda la deli- mitazione delle zone di pericolo: • Valanghe: valanga radente, valanga di neve polverosa, scivolamento di neve • Acqua: colata detritica, inonda- zione, erosione • Crollo: caduta di sassi / caduta di massi, crollo di roccia, valanga di roccia, crollo di blocchi di ghiaccio • Frane: scivolamento permanente, scivolamento spontaneo, colata detritica di versante, abbassamento / cedimento Valanga radente Val Clavaniev, Disentis (foto: UFPN GR) In linea di principio vi sono processi pericolosi molto diversi tra loro che pos- sono causare dei rischi. Vi rientrano ad Crollo esempio i pericoli meteorologici come le tempeste e la grandine oppure eventi tettonici (terremoti) che possono inte- ressare intere regioni. Prevenire questi pericoli tramite misure di pianificazione territoriale è possibile solo in maniera limitata. La sola possibilità è quella di minimizzare i rischi tramite l’esecuzione di corrispondenti norme edilizie per una costruzione sicura. Il discorso è diverso per quanto riguarda i pericoli naturali limitati a livello locale come quelli dovuti a valanghe, acqua, crolli e frane. A seconda del terreno e del tipo di processo, in questi casi è possi- bile delimitare le superfici esposte a un livello di pericolo diverso. La piena di un torrente defluisce ad esempio lungo un avvallamento e non minaccia quindi gli edifici rialzati. Caduta di blocchi Castasegna (foto: UFPN GR)
13 Acqua Consiglio di lettura: Informazioni più dettagliate in merito alla formazione e alle carat- teristiche di questi processi sono disponibili nel foglio informativo dell’UFPN relativo ai pericoli naturali: www.awn.gr.ch e www.gra-nat.ch Sul sito web della Piattaforma nazionale Pericoli naturali (PLANAT) sono disponibili in- formazioni dettagliate in merito ai singoli processi legati ai peri- coli naturali: www.planat.ch Alluvionamento con deposito materiale, Susch (foto: UFPN GR) Frana Amt für Wald Graubünden Naturgefahren bedrohen den Menschen seit Jahrtausenden Unwetterereignis, Klosters August 2005 www.wald.gr.ch Faktenblatt 10 Zweite Auflage Januar 2009 1 Colata detritica di versante (foto: Christian Rüsch)
14 CAPITOLO 2 PIANO DELLA COMMISSIONE DEI PERICOLI Come si delimitano rilevanti. I risultati vengono rappresen- quattro processi e delimitano infine tati separatamente quali singole carte le zone di pericolo in modo indipen- le zone di pericolo dei pericoli per ogni processo principa- dente dai processi. Altri prodotti sono e chi le elabora? le (valanga, acqua, crollo, frana). le pianificazioni d’emergenza e le I comuni vengono informati in merito analisi dei rischi. Il seguente diagramma raffigura lo svol- all’allestimento delle carte dei pericoli • Per quanto riguarda l’applicazione gimento dei lavori nonché le responsa- e vengono coinvolti nella loro elabo- di tali prodotti, sono i comuni a dover bilità durante il processo dall’elabora- razione. agire. Essi implementano le zone di zione delle basi fino alla delimitazione • Le commissioni dei pericoli dell’UFPN pericolo nel piano delle zone della delle zone di pericolo. coordinano questi incarichi e garanti- pianificazione locale e assumono • Studi d’ingegneria specializzati ven- scono che i pericoli vengano delimitati il ruolo di committente per quanto gono incaricati dall’UFPN di allestire secondo criteri tecnici uniformi su riguarda le opere di protezione. le carte dei pericoli. A tale scopo essi tutto il territorio cantonale. Le com- I comuni sono competenti per la analizzano tutte le basi disponibili e missioni dei pericoli valutano la qualità sicurezza della popolazione e per valutano i processi dei pericoli naturali delle singole carte dei pericoli dei la gestione degli eventi. catasto degli catasto delle ope- carta indicativa altro Studi d’ingegneria eventi re di protezione dei pericoli Basi carta dei pericoli Informazione sui pericoli valanga acqua crollo Commissioni dei pericoli frana Attuazione Gefahrenzonen Zone di pericolo Prodotti Gefahrenzonen Piani di emergenza Analisi dei rischi comuni Misure di pianificazione Misure organizzative Misure edilizie Applicazioni territoriale Svolgimento e competenze relativi all’allestimento di carte dei pericoli nonché alla delimitazione di zone di pericolo
15 Il catasto degli CAPITOLO 2 eventi è la base più importante per l’analisi dei pericoli. Catasto degli eventi Per quale motivo Chi registra gli si allestisce un catasto eventi nel catasto? degli eventi? L’inserimento degli eventi richiede buone conoscenze dei processi e del Informazioni relative a dove e come si territorio locale. Deve avvenire subito siano verificati degli eventi e quali danni dopo l’evento, prima che vengano can- hanno arrecato forniscono indicazioni cellate le tracce del processo. Poiché preziose per la valutazione dei pericoli. il Cantone dei Grigioni presenta una Per questo motivo nell’art. 15 OFo è sta- vasta superficie, è necessario disporre bilito che i Cantoni devono elaborare un di una rete di servizi di segnalazione catasto degli eventi. Il rilevamento degli che provvedono all’allestimento di tale eventi avviene secondo criteri uniformi documentazione relativa agli eventi: in tutta la Svizzera. Nel catasto degli eventi vengono pro- • il forestale comunale e il consulente gressivamente inseriti gli eventi quali locale specializzato in pericoli naturali valanghe, acqua, frane e cadute di massi documentano gli eventi all’interno in seguito a ogni evento, se tali eventi dei settori di rilevamento interessano settori di rilevamento, stra- • l’Ufficio tecnico cantonale (UTC) re- de o linee ferroviarie. Un inserimento gistra ogni evento che si verifica fuori retroattivo avviene quando nel quadro di dai settori di rilevamento e interessa perizie relative a pericoli sono state svol- strade cantonali e nazionali te ricerche in merito a eventi avvenuti in passato. Vengono inserite informazioni • la Ferrovia retica (FR) rileva eventi relative alle cause, ai processi che si che si verificano al di fuori dei settori sono svolti, all’area interessata nonché di rilevamento e interessano la pro- ai danni eventualmente causati. pria rete ferroviaria Evento 2013 Grafenbach, Saas i. P. Superfici dell’evento 2013 (blu), settore di rilevamento (linea gialla) (foto: Christian Rüsch) (carta: UFPN GR) 0 5 10 20 30 40 Meters ±
16 Senza le opere di protezione, in molte CAPITOLO 2 aree le zone di pericolo dovrebbero essere ampliate. Catasto delle opere di protezione Per quale motivo si al- Chi è responsabile per lestisce un catasto delle il controllo, la manuten- opere di protezione? zione e il ripristino delle Negli ultimi 150 anni nei Grigioni sono opere di protezione? state realizzate innumerevoli opere di Le opere di protezione vengono protezione per proteggere insediamenti regolarmente valutate dal forestale o vie di comunicazione. Esse si sono comunale in merito alla loro efficacia. dimostrate valide. A tale scopo ogni opera edilizia sul Le singole opere di protezione hanno terreno viene controllata per quanto una durata di vita limitata. Anche tali riguarda eventuali danni e valutata opere possono essere danneggiate da in base alla lista di controllo prestabi- eventi naturali. È perciò di fondamentale lita dal Cantone. Sulla base di queste importanza controllare regolarmente indicazioni il comune decide se siano le opere di protezione, mantenerle e necessari lavori di manutenzione ripristinarle in caso di danni. (finanziati dal comune) o un ripristino dell’opera edilizia (sovvenzionabile Una base di lavoro importante per da Confederazione e Cantone). questo compito è il catasto delle opere di protezione. Al suo interno si trova- Consiglio di lettura: https://map.geo.gr.ch > Kartenwahl no tutte le opere edilizie e la loro posi- informazioni più dettagliate in > Naturgefahren - Schutzbauten zione, con indicazioni relative al tipo merito alle opere di protezione di riparo, informazioni in merito alle di- nel Cantone dei Grigioni sono mensioni dell’opera di costruzione disponibili nel foglio informativo e alla frequenza di controllo. (in tedesco) «Schutzbauten in Graubünden» dell’UFPN (www.awn.gr.ch). Amt für Wald und Naturgefahren Schutzbauten in Graubünden – für mehr Sicherheit vor Naturgefahren Ripari valangari Galmun, Saas i. P. Estratto catasto delle opere di protezione (foto: tur gmbh) con ripari valangari Galmus, Saas i. P. www.wald-naturgefahren.gr.ch Faktenblatt 16 Erste Ausgabe Linee blu: file dei ripari valangari Amt für Wald und Naturgefahren Uffizi da guaud e privels da la natira Ufficio foreste e pericoli naturali September 2011 1
17 CAPITOLO 2 Carte indicative dei pericoli Cosa illustrano le carte bile in cui possono verificarsi degli Chi allestisce le carte eventi. Le carte indicative dei pericoli indicative dei pericoli? non contengono alcuna indicazione indicative dei pericoli Le carte indicative dei pericoli rappre- in merito al livello di pericolo. e chi può accedervi? sentano anch’esse una base importante Le carte indicative dei pericoli nell’ambito della gestione dei pericoli A quale scopo vengono vengono elaborate dalla Confedera- naturali. In scala 1:25’000, esse consen- tono di farsi un’idea generale delle poten- utilizzate le carte indica- zione o dal Cantone. Il consulente locale specializzato in pericoli ziali aree di pericolo. Sono tuttavia meno tive dei pericoli? naturali del comune ha accesso precise delle carte dei pericoli. Le carte indicative dei pericoli a questi dati digitali. La base delle carte indicative dei pericoli, vengono utilizzate: che coprono l’interno territorio, è rappre- • per panoramiche regionali a livello sentata da simulazioni informatizzate di di piano direttore processi. Tramite modelli fisico-matema- tici viene ad esempio calcolato quanto • per valutazioni dei pericoli in zone lontano arrivi una valanga. Questo è ciò al di fuori dei settori di rilevamento, che permette di allestire carte indicative dove spesso risultano essere le dei pericoli su tutto il territorio cantonale uniche basi a disposizione con un onere ragionevole. Condizioni • per valutazioni dei pericoli all’inter- locali nonché opere di protezione non no dei settori di rilevamento quale possono invece essere considerate. base per la carta dei pericoli Nelle carte indicative dei pericoli viene rappresentata l’estensione territoriale di possibili eventi di grande portata. In altre parole ciò significa che viene rappresentata l’area più grande possi- Le carte indicative dei pericoli mostrano su tutto il territorio dove possono verificarsi pericoli naturali, ma sono meno precise delle carte dei pericoli. Estratto carta indicativa dei pericoli acqua, Saas i. P. Blu: superfici minacciate
18 Le carte dei pericoli presentano CAPITOLO 2 in modo specifico al processo diversi gradi di pericolo. Carte dei pericoli Cosa illustrano le carte In che modo vengono dei pericoli? considerate le opere Il prodotto centrale di una valutazione dei di protezione nella valuta- pericoli è costituito dalle carte dei perico- zione dei pericoli? li. Esse illustrano i pericoli presenti in una zona dovuti ai quattro tipi di processo Nel quadro di una valutazione dei pericoli principali, ossia valanghe, acqua, crolli viene considerata l’efficacia attuale del- e frane. All’interno del settore di rileva- le opere di protezione. A tale scopo gli mento vengono inoltre rappresentate esperti valutano lo stato e l’efficacia delle indicazioni in merito al tipo di pericolo, opere di protezione. Si stima anche se a alla frequenza, all’estensione territoriale seguito di un processo le opere possono nonché al grado di pericolo tramite gradi essere danneggiate o nel caso peggio- o livelli di pericolo contrassegnate in ros- re distrutte completamente o in parte. so, blu, giallo e a strisce bianche e gialle. In seguito a eventi di grosse dimen- La zona bianca rimanente all’interno del sioni, l’efficacia delle opere di protezione settore di rilevamento non è minacciata deve essere verificata. Se a seguito di o lo è in modo trascurabile. danni rilevanti non si procede a un ripri- https://map.geo.gr.ch > Scelta delle stino delle opere, bisogna eventualmen- carte > Naturgefahren - Gefahrenkarte te adeguare la valutazione dei pericoli. Anche la realizzazione di opere di prote- zione può comportare una nuova va- Come vengono allestite lutazione dei pericoli. Le misure di protezione di edifici non vengono le carte dei pericoli? invece considerate. Le carte dei pericoli vengono allestite dagli studi d’ingegneria su incarico della commissione dei pericoli dell’UFPN. Di norma vengono svolte le seguenti fasi di lavoro: 1. Interpretazione di tutte le basi quali catasto degli eventi, catasto delle opere di protezione, carte indicative dei pericoli ecc. 2. Valutazione del terreno e determi- nazione degli scenari rilevanti (ad esempio dimensione dei blocchi in caso di processi dovuti a crolli) 3. Eventuale modellamento infor- matizzato del processo 4. Delimitazione delle superfici di pericolo; viene svolta una verifica sul terreno 5. Allestimento di un rapporto tecnico nonché della carta dei pericoli Estratto carta dei pericoli acqua, Saas i. P. (con gradi di pericolo rosso/blu/giallo e settori di rilevamento arancione/verde)
19 Cosa significano in merito a come valutare la probabilità delle utilizzazione, vengano allestite che si verifichi un processo e la sua secondo gli stessi criteri oggettivi i diversi colori della intensità. Esistono inoltre istruzioni su a livello nazionale. Le autorità devono carta dei pericoli? come trasporre queste informazioni in considerare le carte dei pericoli in caso di diversi gradi di pericolo (pericolo elevato, adeguamenti del piano dell’utilizzazione Nel quadro della valutazione dei pericoli, medio e basso nonché pericolo resi- e di progetti di costruzione. gli esperti valutano la frequenza degli duo e pericolo trascurabile). In questo eventi e la loro intensità. Esistono diret- modo si garantisce che le carte dei peri- tive dettagliate della Confederazione coli, quale base per la pianificazione Grado di pericolo Grado di pericolo Grado di pericolo Grado di pericolo Settore rosso blu giallo giallo a strisce bianco bianche pericolo pericolo pericolo pericolo pericolo assente elevato medio basso residuo o trascurabile Area di divieto Area soggetta a Area di Area di regolamentazione sensibilizzazione sensibilizzazione (obblighi) Le persone sono Il pericolo per le per- Il pericolo per le per- Zona di sensibilizza- Secondo le cono- esposte a pericolo sone è pressoché sone è pressoché zione che illustra scenze attuali il sia all’interno, sia nullo all’interno degli nullo. Si prevedono un pericolo residuo pericolo è assente all’esterno degli edifici, al loro esterno lievi danni agli edifici o un rischio residuo o vi è solo un pericolo edifici. Si può veri- vi è invece un peri- e disagi. A seguito di con una probabilità trascurabile dovuto ficare l’improvvisa colo. Si prevedono infiltrazioni d’acqua molto scarsa che si ai pericoli naturali distruzione di danni agli edifici ma e/o materiale fine verifichi un evento. valutati. edifici. senza improvvisa possono tuttavia Gli eventi possono distruzione degli risultare danni con- raggiungere una stessi, a patto che siderevoli all’interno forte intensità siano rispettati degli edifici. (esempio crollo i vincoli edilizi. di roccia). Spiegazioni dei gradi di pericolo nelle carte dei pericoli (https://map.geo.gr.ch > Scelta delle carte > Naturgefahren - Gefahrenkarte) Pericolo elevato dovuto all’acqua Pericolo medio dovuto all’acqua Pericolo basso dovuto all’acqua (grado di pericolo rosso): evento 2005, Klosters (grado di pericolo blu): evento 2005, Klosters (grado di pericolo giallo): evento 2005, Klosters (foto: Foto Schmelz, Klosters) (foto: Klosters Tourismus) (foto: tur gmbh)
20 Le zone di pericolo ven- gono delimitate in modo indipendente dal processo CAPITOLO 2 in zone rosse e blu. Esse sono giuridicamente vin- colanti per le autorità. Zone di pericolo della commissione dei pericoli Come vengono delimitate 2. In caso di valutazione dei pericoli net- tamente divergente rispetto allo stato le zone di pericolo? attuale, il municipio viene informato in modo preliminare tramite la bozza del Le zone di pericolo vengono delimitate piano della commissione dei pericoli. dalle commissioni di pericolo dell’UFPN. Il comune informa i principali interes- Le carte dei pericoli fungono da base e sati insieme alla commissione dei vengono svolte le seguenti quattro fasi pericoli. di lavoro: 3. La delimitazione definitiva delle zone 1. Le carte dei pericoli relative ai di pericolo viene sempre verificata processi valanghe, acqua, crolli dalla commissione dei pericoli sul e frane vengono sovrapposte e terreno e viene descritta in un rappresentate nel piano della protocollo. commissione dei pericoli. 4. Il piano della commissione dei peri- Nella zona di pericolo 1 (zona coli, incluso il protocollo, viene di pericolo elevato; rossa) e consegnato al comune, all’UST-GR, nella zona di pericolo 2 (zona all’Assicurazione fab-bricati dei di pericolo medio; blu) sono Grigioni (GVG) e all’UFPN. quindi contenuti tutti i processi. Le aree di pericolo gialle della Le zone di pericolo delimitate dalle com- carta dei pericoli non vengono missioni dei pericoli sono giuridicamente 781 000 delimitate quali zone di peri- vincolanti per le autorità. Esse vengono colo. In singoli casi possono implementate dai comuni quali zone di però portare a zone di peri- pericolo nei relativi piani delle zone colo 2 (blu). comunali (cfr. cap. 3). 781 000 Saas 1:5000 Plan der Gefahrenkommission Saas Gefahrenzonen Hinweise 1:5000 Gefahrenzone 1 (rote Zone) Baugebiet Gefahrenzone 2 (blaue Zone) Wald Erfassungsbereich Gewässer Gefahrenzonen Hinweise Gefahrenzone 1 (rote Zone) Baugebiet Gefahrenzone 2 (blaue Zone) Wald Erfassungsbereich Gewässer 198 000 198 000 198 000 198 000 Estratto del piano della commissione dei pericoli per Saas i. P. con zone di pericolo 1 (strisce rosse) e 2 (strisce blu) nonché zona edificabile (marrone). Le zone di pericolo vengono rappresentate solo all’interno 781 000 del settore di rilevamento.
21 Quando è ancora Come mai nel necessaria una valuta- Cantone dei Grigioni zione dei pericoli non vi è alcuna zona per casi singoli? di pericolo giallo? Nelle aree al di fuori dei settori di rile- Le aree attribuite nella carta dei pericoli vamento, le commissioni dei pericoli a un grado di pericolo giallo (di seguito devono procedere per singoli casi a «aree di pericolo gialle») presentano valutazioni dei pericoli nell’ubicazione solo un pericolo basso. Le raccomanda- prevista per la costruzione. A tal propo- zioni della Confederazione definiscono sito si procede a una valutazione tec- queste aree come cosiddette aree nicamente uguale come per la delimi- di sensibilizzazione. Ciò significa che gli tazione delle zone di pericolo, tutta- interessati devono essere resi attenti via senza carte dei pericoli e senza ai possibili pericoli. All’interno di queste delimitare zone di pericolo. Il risultato aree di sensibilizzazione non è prescritta di questa valutazione è la determi- alcuna limitazione d’utilizzazione. nazione del grado di pericolo relativa Per questo motivo nel Cantone dei Gri- all’ubicazione prevista per la costru- gioni non vengono delimitate zone di zione in un protocollo della commis- pericolo gialle nel quadro della pianifica- sione dei pericoli competente. zione delle utilizzazione. L’autorità edilizia e l’autorità canto- Le aree di pericolo gialle sono invece nale competente per il rilascio rappresentate nelle carte dei pericoli. dell’autorizzazione per edifici e im- Esse si presentano soprattutto in caso pianti fuori dalle zone edificabili di pericoli dovuti ad acqua e a frane. (UST-GR) presuppongono tale In questo modo l’informazione relativa protocollo quale base per la licenza alle situazioni di pericolo corrispondenti edilizia e l’autorizzazione EFZ. è consultabile da tutti gli interessati. Le necessarie misure edilizie di protezione devono confluire nel pro- getto di costruzione o altrimenti es- sere formulate nella decisione edilizia e divengono in tal modo vincolanti.
22 CAPITOLO 3 ATTUAZIONE NELLA PIANIFICAZIONE DELLE UTILIZZAZIONE COMUNALE In che modo le zone di pericolo della Com- Le zone di pericolo missione dei pericoli nella pianificazione confluiscono nel piano dell’utilizzazione sono delle zone comunale? giuridicamente vincolanti anche per i proprietari. Le zone di pericolo della commissione dei pericoli vengono inserite dai comuni nel piano delle zone senza variazioni. Nell’illustrazione a pagina 23, le fasi procedurali sono descritte in modo dettagliato. Le zone di pericolo si sovrappongono alle zone di utilizzazione di base quali altre zone. Dopo che gli aventi diritto di Kanton Graubünden voto del comune hanno deciso il piano delle zone e il Governo cantonale lo ha Gemeinde Klosters-Serneus approvato, le zone di pericolo diventano giuridicamente vincolanti anche per proprietari e committenti. https://map.geo.gr.ch > Scelta delle carte > Nutzungsplanung - Kantonaler Kanton Graubünden Kanton Graubünden Darstellungsdienst Gemeinde Klosters-Serneus Gemeinde Klosters-Serneus Zonenplan 1:5000 Zonenplan 1:5000 Legende Legende Dorfzone Dorfzone Wintersportzone Wintersportzone Zonenplan 1:5000 Wohnzone A AZ=0.50 Naturschutzzone Wohnzone A AZ=0.50 Wohnzone B AZ=0.30 Landschaftsschutzzone Naturschutzzone Hotelzone Trockenstandortzone Gewerbezone Wohnzone B AZ=0.30 Gefahrenzone 1 Gefahrenzone 2 Landschaftsschutzzone Zone für öffentliche Bauten und Anlagen Erfassungsbereich Naturgefahren Hotelzone Zone für Grünflächen Trockenstandortzone Zone für zukünftige bauliche Nutzung Landwirtschaftszone Gewerbezone Übriges Gemeindegebiet Gefahrenzone 1 Wald (Hinweis) Zone für öffentliche Bauten und Anlagen Gefahrenzone 2 Zone für Grünflächen Erfassungsbereich Naturgefahren Zone für zukünftige bauliche Nutzung Landwirtschaftszone Übriges Gemeindegebiet Legende Wald (Hinweis) Dorfzone Wintersportzone Wohnzone A AZ=0.50 Naturschutzzone Wohnzone B AZ=0.30 Landschaftsschutzzone Hotelzone Trockenstandortzone Gewerbezone Gefahrenzone 1 Zone für öffentliche Bauten und Anlagen Gefahrenzone 2 Zone für Grünflächen Erfassungsbereich Naturgefahren Zone für zukünftige bauliche Nutzung Landwirtschaftszone Übriges Gemeindegebiet Wald (Hinweis) Estratto piano delle zone Saas i. P. con zone di pericolo 1 (strisce rosse) e 2 (strisce blu) nonché settore di rilevamento dei pericoli naturali (tratteggio in nero)
23 COMUNE CANTONE Commissione dei pericoli UST-GR/UFPN/Governo Incarica la commissione dei Si attiva in caso di eventi pericoli competente di elaborare particolari e informa il comune rispettivamente verificare le zone di pericolo Sulla base del catasto degli even- ti, delle carte dei pericoli, delle conoscenze di esperti e delle conoscenze del luogo, elabora un piano della commissione dei pericoli con un protocollo In caso di valutazione del pericolo nettamente divergente, informano insieme gli interessati e ascoltano le loro esigenze Approva il piano della commis- sione dei pericoli e il protocollo Riprende le zone di pericolo L’UST-GR verifica in via nel piano delle zone preliminare il piano delle zone coinvolgendo l’UFPN Si occupa dell’esposizione pubblica per il piano delle zone Emana il piano delle zone con le zone di pericolo (assemblea comunale o voto per urne) Si occupa dell’atto di ricorso per il piano delle zone Il Governo approva il piano delle zone con le zone di pericolo e decide in merito a eventuali ricorsi. Svolgimento relativo all’implementazione delle zone di pericolo nella pianificazione delle utilizzazione.
24 CAPITOLO 3 Quando deve avvenire Nel Cantone dei Grigioni, una verifica delle zone che significato hanno le di pericolo nei piani delle zone di pericolo 1 o 2? zone comunali? L’art. 38 LPTC disciplina in dettaglio cosa sono le zone di pericolo e come L’art. 21 cpv. 2 LPT obbliga i comuni a gestire i progetti di costruzione all’in- verificare i propri piani d’utilizzazione e terno delle zone di pericolo. Il testo se necessario ad adeguarli, se le condi- completo dell’art. 38 LPTC è riportato zioni sono sostanzialmente cambiate. al capitolo 1, pagina 9. Le informazioni Tale condizione comporta una verifica principali sono le seguenti: completa della pianificazione locale comunale ogni 15 anni circa. Le zone • Le superfici nella zona di pericolo 1 di pericolo sono una parte integrante di sono di principio gravate da un ogni pianificazione dell’utilizzazione. divieto di costruzione. I comuni devono verificare le zone di • I progetti di costruzione su superfici pericolo esistenti passate in giudicato nella zona di pericolo 2 necessitano nei propri piani delle zone, in partico- solitamente di particolari misure di lare nei seguenti casi: protezione a livello edilizio. • revisioni totali della propria piani- • Le licenze edilizie per progetti di ficazione dell’utilizzazione costruzione in zone di pericolo ven- gono rilasciate soltanto se esiste • revisioni parziali di grande portata un’autorizzazione dell’Assicura- della propria pianificazione zione dei fabbricati GVG. dell’utilizzazione La determinazione di zone di pericolo 1 • revisioni parziali della propria è molto efficace perché in tal modo lo pianificazione dell’utilizzazione sfruttamento di aree con pericolo ele- che concernono nuove utilizzazioni vato viene fortemente limitato e quindi importanti al di fuori dei settori di vengono evitati danni di grandi dimen- rilevamento stabiliti sioni. Le aree della zona di pericolo 1 non Inoltre la situazione di pericolo deve vengono attribuite ad alcuna zona edifi- essere nuovamente valutata se si è cabile. Le zone edificabili, ma anche altre verificato un evento naturale significa- zone a sfruttamento intensivo come tivo o è stata realizzata una misura di ad esempio zone di campeggio o zone protezione. Grazie a queste nuove valu- sportive e ricreative vengono delimitate tazioni, le zone di pericolo passate in ubicazioni sicure. Anche la determina- in giudicato devono essere verificate zione di zone di pericolo 2 nella pianifi- e se necessario adeguate. cazione dell’utilizzazione comunale ha un grande effetto poiché con misure edilizie è possibile evitare o ridurre molti danni.
25 CAPITOLO 4: APPLICAZIONE ED ESECUZIONE Cosa bisogna chiarire per pericolo. In questo modo è possibile attuato nel quadro di una revisione della evitare inutili ritardi nella procedura per pianificazione locale. quanto riguarda un pro- il rilascio della licenza edilizia. In tal caso, per quanto riguarda le proprie getto di costruzione in re- Le zone di pericolo all’interno dei settori verifiche descritte di seguito, la GVG si lazione all’ubicazione pre- di rilevamento risultano dai piani delle basa su quest’ultimo documento. Nel ca- zone comunali. I piani delle zone comu- so in cui il progetto di costruzione doves- vista per la costruzione? nali sono pubblici e possono essere pre- se essere previsto su una superficie che si in visione presso il comune o in molti si trova al di fuori dei settori di rilevamen- Il più presto possibile nella fase di pro- comuni anche su internet. È eventual- to, tramite il comune deve essere coin- gettazione, il committente deve verifi- mente possibile che il comune disponga volta la Commissione dei pericoli dell’ care presso il comune se il suo progetto di un nuovo piano della Commissione UFPN (cfr. capitolo 2, pag.21 sulla valu- di costruzione si trova in una zona di dei pericoli il quale non è ancora stato tazione del pericolo nei singoli casi). Svolgimento relativo all’accertamento del Il committente allestisce il dossier per pericolo nell’ubicazione della costruzione. la domanda di costruzione e accerta il pericolo nell’ubicazione prevista. Il progetto di costruzione Il progetto di costruzione si trova all’interno di un si trova al di fuori di un settore di rilevamento settore di rilevamento Il progetto di costruzione Il progetto di costruzione Accertamento del pericolo si trova in zona di pericolo non si trova in zona di pericolo specifico per l’ubicazione da parte della Commissione dei pericoli Edifici e impianti Edifici e impianti non destinati ad ospitare destinati ad ospitare persone e animali persone e animali art. 38 cpv. 4 LPT art. 38 cpv. 2 e 3 LPT Zona di pericolo 1 Zona di pericolo 2 Grado di pericolo (rossa) (blu) con protocollo Inoltrare alla GVG la docu- Procedura semplificata de- Procedura degli ingegneri mentazione delprogetto di gli ingegneri periti dell’Assi- periti dell’Assicurazione costruzione per approvazione curazione fabbricati GVG fabbricati GVG La verifica da parte della La verifica da parte della L’esame preliminare GVG può comportare GVG può comportare può comportare all’esclusione parziale della un’esclusione parziale della misure protettive copertura assicurativa copertura assicurativa supplementari La GVG verifica il progetto di costruzione Il committente inoltra al comune un dos- Il progetto di costruzione si trova in merito alle misure protettive sostenibili sier completo per la domanda di costruzione nel settore di pericolo giallo economicamente dopo l’inoltro della domanda di costruzione
26 CAPITOLO 4 È possibile rilasciare Quali condizioni e oneri Cosa contiene la proce- licenze edilizie nella zona sono da attendersi nella dura standard dell’ing. di pericolo 1? zona di pericolo 2? perito della GVG?? Secondo l’art. 38 cpv. 2 LPTC, in set- In aree appartenenti alla zona di peri- La verifica di progetti di costruzione tori situati nella zona di pericolo 1 non colo 2 sono in linea di principio ammes- in una zona di pericolo 2 viene svol- possono essere costruiti nuovi edifici e se misure edilizie a costruzioni e im- ta dagli ingegneri periti designati impianti destinati a ospitare persone e pianti esistenti nonché la realizzazione dall’Assicurazione fabbricati GVG. animali. Nella zona di pericolo 1, edifici di nuove costruzioni e nuovi impianti. Questa si sviluppa su tre livelli: e impianti esistenti destinati a ospitare Le nuove costruzioni e gli impianti nuovi esame preliminare, esame principale persone e animali possono solo essere che servono per ospitare persone e e collaudo dell’opera. La verifica rinnovati. A determinate condizioni animali necessitano però di particolari può essere ampliata all’esecuzione possono essere costruiti solo edifici misure edilizie di protezione. In caso di dei lavori. e impianti che non sono destinati a modifiche sostanziali a edifici esistenti ospitare persone e animali. devono essere prese le necessarie misure di protezione per tutto l’edificio. Anche le costruzioni e gli impianti nella zona di pericolo 2 che non sono destinati a ospitare persone e animali devono essere adeguatamente protetti. Protezione dell’oggetto contro valanghe con tetto all’altezza del terreno o muro in cemento (foto: R. Stockmann, GVG) Captazione d’acqua a ubicazione vincolata (foto: Energia-Alpina) Tra questi rientrano impianti a ubi- cazione vincolata come ad esempio captazioni d’acqua. In ogni caso essi devono però essere adeguatamente protetti (cfr. art. 38 cpv. 4 LPTC). I rinnovamenti e gli ampliamenti con- sentiti ai fabbricati esistenti nella zona di pericolo sono esclusio dalla copertura assicurativa dalla GVG per il pericolo specifico. Lo stesso vale per quanto ri- guarda i nuovi fabbricati ammessi ecce- zionalmente nella zona di pericolo 1.
27 Nel quadro dell’esame preliminare, gli adeguare il progetto di costruzione. La procedura di autorizzazione o quella ingegneri periti stabiliscono le misure Affinché tali adeguamenti del progetto per il rilascio della licenza edilizia per edili di protezione specifiche dell’ogget- possano essere eseguiti ancora prima costruzioni e impianti fuori delle zone to. A tal proposito essi prendono a dell’inizio della procedura per il rilascio edificabili (procedura EFZ) concernente riferimento le basi relative ai pericoli e della licenza edilizia, il perito ingegnere progetti di costruzione in zone di perico- gli effetti da attendersi nell’ubicazione deve essere coinvolto dal committente lo viene proseguita solo dopo che è stata della costruzione dovuti alla pressione già nell’ambito della progettazione del presa una decisione da parte della GVG delle valanghe, dell’energia di un crollo, progetto edilizio. Ciò consente di evi- relativa all’esame preliminare. dell’altezza dell’acqua ecc., indicati tare ritardi nella procedura. dalla Commissione dei pericoli. Durante l’esecuzione dei lavori viene La GVG controlla l’esame preliminare Spesso la valutazione del perito inge- avviato l’esame principale da parte del e rende noti gli oneri edilizi al commit- gnere comporta anche solo semplici perito ingegnere e una volta conclusi tente e al comune di ubicazione. misure al fabbricato in questione come i lavori viene predisposto il collaudo ad esempio il rafforzamento di un dell’opera. A seguito della valutazione svolta dal muro o il posizionamento adeguato perito ingegnere può essere necessario delle aperture per porte e finestre. Consiglio di lettura: Informazioni più dettagliate sono disponibili nelle Direttive per le misure edili di protezione e per la protezione adeguata dell’oggetto inerenti ai progetti di costruzione nelle zone di pericolo della GVG. (www.gvg.gr.ch > Prevenzione > Download > Prevenzione danni elementari > Zona di pericolo) Esempio di aperture adeguate per finestre e aree d’ingresso per la protezione contro le valanghe (foto: S. Margreth, Davos)
28 CAPITOLO 4 Quali sono le Come si deve conseguenze se le procedere nelle aree condizioni della GVG di pericolo gialle? non sono soddisfatte? Le esperienze maturate da eventi passati mostrano che all’interno del- Il committente deve essere informato le aree di pericolo gialle è possibile il più presto possibile in merito alle evitare grandi danni con un onere condizioni necessarie. Se le condizio- molto ridotto. Ad esempio, in caso di ni non vengono attuate, il pericolo un’inondazione con un’altezza minima naturale specifico viene escluso dell’acqua, grazie all’innalzamento di dall’assicurazione. Una tale esclusione pozzi luce è possibile evitare l’alla- dall’assicurazione viene iscritta a re- gamento di una cantina e quindi gran- gistro fondiario. In aggiunta, eventuali di danni. Nella gestione del rischio, creditori ipotecari vengono informati anche le misure di prevenzione as- in merito a una misura di questo tipo. sumono quindi un ruolo importante Quale assicurazione obbligatoria, la in queste aree. GVG può non pagare per i danni che erano prevedibili e che avrebbero La GVG verifica progetti di costruzio- potuto essere evitati tramite misure ne e sinistri nelle aree di pericolo gialle adeguate. Ciò graverebbe inutilmente in vista di misure di protezione eco- la comunità solidale degli assicurati. nomicamente sostenibili. Essa pro- pone misure di protezione specifiche. Questa regolamentazione assicu- Il committente o il proprietario del fab- rativa non esonera il committente bricato dispongono in seguito delle dall’obbligo di applicare correttamente seguenti possibilità di scelta: la procedura dell‘ingegnere perito e di rispettare le direttive di cui all’art. 38 • attuazione delle misure di prote- LPTC. Le condizioni poste dalla GVG zione proposte dalla GVG. sono parte integrante della licenza • rinuncia alle misure di protezione edilizia. L‘autorità edilizia comunale è proposte dalla GVG, con conse- tenuta a verificare situazioni in con- guenza che il rischio aumentato trasto con la legislazione edilizia se- viene assunto dal proprietario del condo l‘art. 94 LPTC in relazioni fabbricato tramite un premio per con gli art. 60 e 61 OPTC. il rischio elementare. La GVG fornisce consulenza ai proprie- tari dei fabbricati e ai committenti per quanto riguarda questioni relative alla protezione dei fabbricati. Per il resto rientra nella responsabilità Nelle zone di pericolo è dei comuni fare in modo che nelle necessaria un’approvazione aree di pericolo giallo si evitino tutte le del progetto edilizio da parte utilizzazioni sensibili come ad esempio i campeggi su superfici (avvallamenti) della GVG, affinché la licenza in cui potrebbe accumularsi l’acqua. edilizia venga rilasciata e la protezione assicurativa sia ga- rantita secondo le basi legali.
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