Coronavirus, chiuse scuole in tre Regioni. Oltre mille contagi: 29 morti e 50 guariti
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Coronavirus, chiuse scuole in tre Regioni. Oltre mille contagi: 29 morti e 50 guariti Sono 1.049 le persone che ad oggi risultano positive al Coronavirus. A queste si aggiungono 29 persone decedute e 50 guariti in tutta Italia. Prorogata fino all’8 marzo la chiusura delle scuole solo nelle Regioni con zone rosse: Lombardia, Veneto e Emilia-Romagna. In Piemonte si riapre mercoledì, in Liguria classi vuote solo a Savona, ritorno all’attività anche in Friuli Venezia Giulia e Marche. Domani sarà adottato il nuovo decreto del presidente del Consiglio: via le ‘zone gialle’ e singole città equiparate allo status delle tre Regioni più
colpite, con le stesse restrizioni. Oltre Savona, anche Pesaro-Urbino. Tensione con alcune Regioni per i fondi destinati all’emergenza nella riunione alla Protezione civile con premier e ministri. La Lombardia critica il decreto con le prime misure per le zone rosse: ‘Troppo poco’. Conte promette nuovi interventi, al lavoro per un secondo e un terzo provvedimento. ‘Puntiamo a una terapia d’urto. Non ci fermiamo qui. L’Italia ha bisogno di una grande spinta economica. Vogliamo creare una grande accelerazione degli investimenti’, ha detto il premier. La situazione all’estero. La Regione Friuli Venezia Giulia informa che, a seguito degli approfondimenti clinici effettuati su un sospetto caso di coronavirus a Gorizia, la persona è risultata positiva a entrambi i tamponi faringei previsti dal protocollo. Si tratta del primo caso in Friuli Venezia Giulia. La persona non è grave ed è in isolamento. Le scuole riaprono in tutte le regioni italiane tranne che nelle tre regioni con aree cluster nelle quali in realtà ci sarà la sospensione delle attività – fino all’otto marzo – ma non la chiusura totale. Per la regione Marche c’e’ il ritorno a tutte le altre attività così come avviene per tutte le altre regioni che avevano sottoscritto l’ordinanza unica nazionale. E’ quanto si apprende da fonti di governo partecipanti alla riunione alla Protezione Civile. “Abbiamo adesso concluso la riunione, domani mattina pubblicheremo il nuovo Dpcm in pieno raccordo con le valutazioni dei governatori. C’è un clima di grande collaborazione”, ha detto il premier Giuseppe Conte uscendo dalla Protezione Civile. “In questo momento è riunito il comitato tecnico, non mi fare anticipare nulla ma per quanto
riguarda le regioni interessate adotteremo misure di prudenza che si distingueranno dalle altre”. Oltre ad un secondo decreto “lavoriamo a un terzo intervento ancora più organico, ancora più complessivo, siamo consapevoli che l’Italia necessita di una grande spinta economica. Vogliamo creare una forte spinta semplificatrice e una grande accelerazione degli investimenti”. In merito alle misure economiche, il presidente Conte ha ricordato ai governatori in videocollegamento che già ieri sera il Cdm ha approvato misure di immediato impatto per le situazioni più critiche, tra cui ad esempio la previsione della cassa integrazione ordinaria e in deroga. “Ma non ci accontenteremo”, ha aggiunto Conte, ricordando che il Governo stava già lavorando, prima dell’emergenza coronavirus, “a una terapia d’urto, a un complessivo provvedimento di rilancio del Paese”. “Non ci fermiamo qui”, ha ribadito. Lunedì riapriranno le scuole in Liguria ad eccezione della Provincia di Savona, ha annunciato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. “La Provincia di Savona vedrà applicate ancora le limitazioni valide oggi per tutta la Liguria, con le scuole chiuse, mentre le altre province della Liguria torneranno ad essere assimilate alle aree simili del resto del Paese, senza limitazioni” ha spiegato il governatore della Liguria. Scuole riaperte agli studenti in Piemonte da mercoledì prossimo. Lunedì e martedì gli edifici saranno invece aperti al solo personale scolastico. Lo annuncia il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio oggi al centro della Protezione Civile al termine di un tavolo sull’emergenza Coronavirus in video collegamento con il governo. “D’accordo con l’ufficio scolastico regionale – spiega – abbiamo sottoscritto un protocollo in cui abbiamo concordato un’igienizzazione straordinaria – aggiunge – Si tratta di due giorni in più che ci consentono anche di tenere sotto controllo l’evoluzione
della situazione”. L’annuncio delle scuole chiuse la prossima settimana in Lombardia e Emilia-Romagna era stato già annunciato dalle rispettive regioni. Da parte del governo c’è “sostanziale adesione alle nostre richieste”: così ha detto al TgR Lombardia l’assessore al Welfare della regione Giulio Gallera mentre è in corso la videoconferenza con il governo. Ci sono alcuni approfondimenti da fare ma per quanto riguarda le scuole “sarà prorogata per un’altra settimana” la sospensione. Scuole, nidi e università in Emilia-Romagna restano chiusi anche la prossima settimana. Lo conferma su Facebook il governatore, Stefano Bonaccini. Lombardia, 60 guariti, calano ricoveri – “Ci sono sessanta guariti, con tampone negativo, e gli accessi giornalieri in ospedale continuano a diminuire”. Così l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, nella ormai consueta conferenza stampa per fare il punto sull’emergenza coronavirus. “Siamo a 615 tamponi positivi realizzati su un totale di 5.723 tamponi realizzati, circa il 12% – dice -. Abbiamo 256 pazienti ricoverati, più 80 in terapia intensiva, meno rispetto ieri. Siamo a 23 decessi, tutte persone anziane e con patologie”. “Stiamo interloquendo con il governo per inserire la possibilità di assunzione di pensionati, sia medici che infermieri. Abbiamo bisogno di personale specializzato”. Lo ha detto l’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera. Castelli, chiederemo ok Camere su deficit – “Chiederemo al Parlamento l’autorizzazione a scostarci dai saldi di bilancio, anche in deficit, per contrastare la battuta d’arresto che la nostra economia può subire. Chiederemo il sostegno di tutti i Gruppi parlamentari. Nel Dl a cui stiamo lavorando, ci saranno
misure a beneficio dell’intero Paese, dal sostegno all’export e promozione dell’Italia nel Mondo, lo sblocco immediato e la cantierizzazione degli investimenti, crediti d’imposta e maggiore liquidità per le imprese”. Così il Vice Ministro al Mef, Laura Castelli. Positivi marito e figlia della donna contagiata nel Lazio -“Ad oggi i primi test effettuati risultano positivi per il marito della donna e uno dei due figli”. Lo comunica il bollettino medico dell’istituto Spallanzani relativamente a due dei componenti della famiglia della donna, residente a Fiumicino, risultata positiva ieri al Coronavirus. “Il test della donna è stato confermato anche dall’istituto superiore di sanità”.”Hanno lievi sintomi anche il marito e un figlio della donna risultata positiva”. Niccolò torna a casa – “E’ un momento emozionante, finalmente lo riportiamo a casa”. Lo ha detto la mamma di Niccolò, il 17enne di Grado bloccato per due volte in Cina a causa della febbre ma risultato negativo poi ai test per il Coronavirus. Il ragazzo è stato appena dimesso dallo Spallanzani di Roma al termine dei 14 giorni di isolamento. “Dopo sei mesi che non lo vedevamo e dopo tutto quello che è successo è stata un’emozione fortissima riabbracciarlo”, ha detto il padre di Niccolò. “Niccolò è contento di riabbracciare tutti quanti – ha detto la madre – finalmente questa disavventura è finita”. Le perdite economiche stimate – Una diminuzione del pil italiano compresa tra -1% e -3% nel primo e secondo trimestre 2020. E’ questa l’indicazione degli effetti sull’economia del coronavirus secondo il Ref Ricerche che quantizza la perdita di Pil tra i 9 ed i 27 miliardi. La stima considera l’impatto nelle regioni italiane, con effetti immediati e di più lunga durata, a seconda del settore considerato. Lombardia e Veneto,
le regioni più interessate, spiega il Ref, contano per il 31% del pil italiano. RINVIATE PARTITE SERIE A – Non mette tutti d’accordo la decisione della Lega di rinviare al 13 maggio Juve-Inter e le altre quattro partite di Serie A che si dovevano giocare nel fine settimana a porte chiuse. ‘Bisogna adottare criteri univoci e armoniosi. Sono preoccupato per il futuro, perché se viene prorogato il blocco fino all’8 marzo, anche le gare della prossima giornata sono a rischio’, dice l’Ad dell’Inter Marotta. Mentre per l’allenatore della Roma Fonseca, ‘per la regolarità del campionato è meglio rinviare tutte le partite’. Protesta dei tifosi dell’Inter sul web: ‘Così il campionato è falsato’. Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto con gli aiuti all’economia nelle zone colpite dal coronavirus. Gli Stati Uniti hanno elevato l’allerta nei confronti dell’Italia al livello 3, con la quale si raccomanda ai cittadini americani di riconsiderare tutti i viaggi verso il nostro Paese, evitando quelli che non sono necessari. Al livello 3 ci sono Cina e Corea del Sud.
Coronavirus, l’Oms eleva epidemia a livello “molto alto”. Serie di ricoveri in terapia intensiva a Lodi La minaccia per l’epidemia di coronavirus al livello mondiale è stata elevata a livello “molto alto”. Lo ha detto il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus nel briefing a Ginevra sull’epidemia. “Il continuo aumento nel numero dei casi di Covid19 e del numero dei paesi affetti negli ultimi giorni sono motivi di preoccupazione. I nostri epidemiologi stanno monitorando questi sviluppi di continuo e noi ora abbiamo elevato il livello di rischio di diffusione globale a livello molto alto”, ha spiegato il capo dell’Oms.
“Questo è il momento di chiedere ai governi di fare tutto il possibile per fermare la trasmissione, e di farlo ora. Non siamo ancora in una pandemia, ma la finestra di opportunità per evitarlo si sta restringendo”. Lo ha detto il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, sul coronavirus. “La mia preoccupazione riguarda soprattutto i Paesi in via di sviluppo, in particolare in Africa”, ha aggiunto. A PICCO LE BORSE Stasera alle 19:30 – intanto – è atteso il Consiglio dei ministri e sul tavolo ci sarà – anche se l’ordine del giorno non e’ stato ancora reso noto – un primo provvedimento per il contrasto agli effetti economici del coronavirus. La bozza di decreto prevede la sospensione per 6 mesi delle bollette nelle zone italiane colpite dal coronavirus. Il discorso di Mattarella. “La conoscenza aiuta la responsabilità e costituisce un forte antidoto a paure irrazionali e immotivate che inducono a comportamenti senza ragione e senza beneficio, come avviene talvolta anche in questi giorni”. Lo afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. LA VOCE DEGLI ESPERTI Domani le dimissioni di Niccolò. “I miei genitori stanno arrivando a Roma. Sono felice. Non vedo l’ora di riabbracciarli”, avrebbe detto Niccolò, il 17enne di Grado bloccato per due volte in Cina ma negativo ai test e poi in isolamento allo Spallanzani, ai medici che lo hanno seguito in queste settimane. Domani sono previste le dimissioni.
L’appello dei medici. “Non si può accettare che i nostri medici si trovino a fronteggiare l’emergenza Covid-19 senza le dotazioni per la protezione personale dal virus”. Lo scrive in una lettera al governatore della Lombardia Attilio Fontana il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo) Filippo Anelli. “Un medico che si ammala – aggiunge – è un medico sottratto al servizio sanitario nazionale e alla tutela del diritto alla salute”. Gli ospedali della Lombardia alle prese con l’emergenza coronavirus sono “ai limiti della tenuta”, afferma intanto il professor Massimo Galli, infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano, nel corso di una conferenza stampa nella sede della Regione Lombardia. “Gran parte dei letti, nei reparti di Rianimazione, sono occupati da questa patologia – aggiunge – Alcuni ospedali sono in grave crisi, come Lodi e Cremona, dove registriamo un sovraccarico di pazienti”. L’allarme di Fontana. “Purtroppo questa notte è scoppiata un’altra emergenza a Lodi. A Lodi improvvisamente nel pomeriggio di ieri c’è stato un affollamento di ricoveri: 51 ricoveri gravi di cui 17 in terapia intensiva. Lodi non ha un numero sufficiente di camere di terapia intensiva per cui sono stati trasferiti in altre terapie intensive della Regione”, ha spiegato il presidente della Lombardia Attilio Fontana su La7. “Se si ridesse meno della mascherina e si guardasse il problema più attentamente credo che sarebbe saggio”, ha aggiunto. Poste riapre nelle zone rosse. “A partire da lunedì 2 le pensioni del mese di marzo saranno messe in pagamento anche nei 5 Uffici Postali a Codogno, Casalpusterlengo, Castiglione D’Adda, San Fiorano in provincia di Lodi e Vo’ Euganeo in provincia di Padova”. Lo comunica Poste Italiane indicando che
così i 5 uffici “riaprono al pubblico”. TUTTE LE MISURE E I DOCUMENTI UFFICIALI Il coronavirus non ha perà bloccato il crossover dei trapianti dalle varie zone d’Italia. La catena di solidarietà ha permesso di intervenire su una paziente di 33 anni che, dializzata a Torino, ha ricevuto un rene da una donatrice vivente di Bari. L’intervento è stato eseguito all’ospedale Molinette, nel capoluogo piemontese. Il Salone dell’auto di Ginevra, in programma dal 5 al 15 marzo, è stato annullato dalla Svizzera, nell’ambito delle misure prese dal Paese contro l’epidemia di coronavirus. La situazione all’estero. E’ un italiano rientrato da Milano il primo contagiato dal coronavirus in Nigeria. Salgono a 17 i contagi nel Regno Unito: in Irlanda del Nord e in Galles, entrambi su persone provenienti dall’Italia settentrionale. L’Olanda ha annunciato il primo caso: una persona che era rientrata dal nord Italia. E viene segnalato un caso anche in Messico e due in Romania, entrambi hanno contratto il virus in Italia. C’è il primo caso anche a Cannes: una studentessa di 23 anni, tornata dopo un soggiorno nel Milanese. Diverse compagnie aeree riducono ancora i voli da e per il nord Italia. Il Parlamento iraniano resterà chiuso fino a data da destinarsi come misura di prevenzione per l’epidemia di coronavirus (Covid-19), che ha già colpito diversi deputati e alti funzionari di Teheran. Lo riferiscono media locali.
Compartecipazione spese sanitarie malati psichiatrici: Il CdS dice no. Simeone (FI) presenta ordine del giorno in Consiglio Regionale Ai malati psichiatrici non può essere chiesta nessuna compartecipazione alle spese. Si è espresso così il Consiglio di Stato con la sentenza n.8608/2019. “Sono molto soddisfatto – ha detto l’On. Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e
presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare – per l’approvazione all’unanimità dell’ordine del giorno che ho presentato questa mattina in aula. Ordine del giorno – ha proseguito Simeone – che ha visto il parere favorevole dell’assessore al Bilancio Alessandra Sartore. La stessa ha annunciato l’intenzione della giunta di eseguire la sentenza, portando a conoscenza con una informativa i soggetti interessati, le associazioni, i Comuni e le Asl, oltre al conseguente impiego di risorse finanziarie”.
Coca – Cola: possibili filamenti di vetro: richiamati alcuni lotti Il ministero della Salute ha richiamato alcuni lotti di Coca- Cola in bottiglia per la possibile presenza di filamenti di vetro. L’avviso di richiamo, diramato dall’azienda, è pubblicato sul sito del dicastero.
Si tratta del prodotto ‘Coca-Cola Original Taste’: bottigliette in vetro da 20 cl in confezione da 6, lotto di produzione L191219, prodotto da Coca-Cola HBC Italia s.r.l. nello stabilimento di Nogara (Verona). Il motivo del richiamo è la “possibile presenza di corpi estranei (filamenti di vetro)”. “Vi invitiamo – si legge sul sito del ministero, che ha pubblicato l’avviso di richiamo da parte dell’azienda – a verificare il numero di lotto riportato sul colo della bottiglia: qualora corrispondesse a quelli coinvolti, vi invitiamo a non consumare la bevanda e contattare il nostro numero verde per provvedere alla sostituzione (numero verde 800.534.934)”. Coronavirus: nuovi casi in
Liguria, Sicilia e Toscana. Il turismo cola a picco Sette vittime e quattro nuovi contagi: uno a Palermo, due casi in Toscana e il primo caso in Liguria, una donna di 70 anni ad Alassio (secondo quanto riferito dalla Regione). Questo il bilancio aggiornato sul coronavirus in Italia. E’ risultata positiva al coronavirus la turista di Bergamo in vacanza a Palermo che ieri sera è stata ricoverata nell’ospedale Cervello. E’ stata disposta la quarantena per le persone che sono state a stretto contatto. Questo è il primo caso di coronavirus accertato nel Sud Italia. Sono 283 i contagiati in Italia dal coronavirus. Attualmente sono 7 le regioni interessate, più la provincia autonoma di Trento e Bolzano. Sono 212 i contagiati in Lombardia (comprese le 6 vittime), 38 quelli in Veneto (compresa una vittima), 23 in Emilia Romagna, 3 in Piemonte, 3 nel Lazio (la coppia di cinesi allo Spallanzani e il ricercatore guarito), 2 in Toscana, uno in Sicilia e uno in provincia di Bolzano. L’epidemia ha portato i contagi in tutto il mondo oltre la soglia degli 80 mila (quasi 78 mila solo in Cina). LO SCONTRO POLITICO Stop gite e uscite scolastiche fino al 15 marzo – Gite scolastiche e gemellaggi sospesi fino al 15 marzo per le scuole “di ogni ordine e grado”. Le assenze oltre i 5 giorni andranno giustificate con certificato medico. Le scuole chiuse
per l’emergenza potranno attivare “modalità di didattica a distanza”. “Stiamo facendo al nostro turismo danni inestimabili. Solo il settore delle gite scolastiche muove un business da 316 milioni ma è la punta dell’iceberg”, dice la vicepresidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli. Stop di 28 giorni alle donazioni di sangue per chi è stato dopo l’1 febbraio nei comuni in quarantena per il coronavirus. Sospesi test patente in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna – In Veneto e Lombardia sospesi anche gli esami per la patente di guida. A chi non potrà sostenere l’esame per la sospensione verranno prorogati i termini (anche del foglio rosa). Verrà stabilito anche “un numero massimo degli accessi giornalieri” agli uffici, che dovranno individuare “idonei spazi di attesa esterni”. Esperti Ue, rischio alto nelle aree del focolaio – Il rischio per le persone dell’Ue e del Regno Unito che “viaggiano o risiedono in aree con presunta trasmissione comunitaria” del coronavirus “è attualmente elevato”, si legge nell’aggiornamento rapido del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), sulla situazione del contagio in Europa. Secondo gli esperti, per residenti e viaggiatori “l’impatto di una o più infezioni è considerato elevato, soprattutto per le popolazioni anziane” con più patologie. Conte ai paesi stranieri, italiani possono circolare – “L’Italia, grazie al suo sistema sanitario d’eccellenza e ad
una politica sanitaria di massima tutela e rigore, può mandare i suoi cittadini in giro tranquillamente”, ha detto il premier Conte alla Protezione Civile sottolineando che questo è “il messaggio che vogliamo mandare all’Unione Europea e al mondo”. L’emergenza coronavirus “ha un impatto economico immediato e ne avrà un altro differito che ci aspettiamo, ma sono già in fase istruttoria misure di immediato intervento”, ha detto il premier. “Ne approfitteremo, perché l’Italia nelle emergenze dà il meglio, per rilanciare il Paese”, ha aggiunto. Domani vertice Ministero Salute-Oms-Ecdc-Ue – Domani mattina il Ministro della Salute, Roberto Speranza, incontrera’ il Commissario UE alla Salute, Stella Kyriakides, il Direttore Europa OMS/WHO, Hans Kluge e il Direttore ECDC, Andrea Ammon per fare il punto sul coronavirus. L’incontro si terrà a Roma alle 11.15, nella sede del Ministero della Salute.
Coronavirus, nessuna chiusura scuole fuori dai focolai Nelle zone che non sono focolaio del virus “non si giustifica la chiusura delle attività scolastiche”. Lo ha detto il premier Conte alla Protezione Civile sottolineando che l’Italia è stata divisa in 3 zone: quelle focolaio, dove valgono le misure restrittive varate, un secondo livello “che si estende alle aree circostanti che presentano episodi da contagio indiretto” e un terzo livello che riguarda il resto d’Italia. E qui “sicuramente non ha ragione di esistere la sospensione si attività scolastiche” “L’Italia, grazie al suo sistema sanitario d’eccellenza e ad una politica sanitaria di massima tutela e rigore, può mandare i suoi cittadini in giro tranquillamente”, ha detto il premier
sottolineando che questo è “il messaggio che vogliamo mandare all’Unione Europea e al mondo”. “Sarebbe ingiusto che arrivassero limitazioni da parte di stati esteri. Non lo possiamo accettare. I nostro concittadini possono partire sicuri, per loro e per gli altri”. Lo ha detto il premier Conte alla Protezione Civile. Ostia, analisi mediche gratis: 141 indagati all’ospedale Sono 141 – tra medici e paramedici – i dipendenti
dell’ospedale G.B. Grassi di Lido di Ostia denunciati all’autorità giudiziaria dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma per aver permesso ad amici e parenti di eseguire accertamenti diagnostici completamente gratuiti senza seguire le ordinarie liste di attesa. L’indagine, delle Fiamme Gialle del 6/o Nucleo operativo metropolitano di Roma, diretta e coordinata dalla Procura capitolina, ha preso le mosse nel novembre 2017 da una denuncia presentata nei confronti di un’infermiera. Coronavirus, sette vittime in Italia. Oms: “Molto
preoccupati” Smentita la morte della donna di Crema Sono sette le vittime in Italia per il coronavirus, sei in Lombardia e una in Veneto. E’ morto all’ospedale Sant’Anna di Como il paziente trasferito dal Lodigiano nel fine settimana risultato positivo al tampone sul Coronavirus. L’uomo, 62 anni, residente a Castiglione d’Adda, già dializzato, presentava una serie di importanti patologie croniche pregresse. Aveva contratto il Covid-19 ed era stato trasferito nell’ospedale comasca nella notte tra venerdì e sabato. Lo si apprende da fonti ospedaliere confermate dalla Regione. Un’altra vittima di Castiglione d’Adda aveva 80 anni: è morto all’ospedale Sacco di Milano. Giovedì scorso era stato portato dal 118 all’ospedale di Lodi per un infarto, stesso giorno in cui era arrivato il 38enne che è stato il primo paziente risultato positivo al virus. L’ottantenne è stato ricoverato in rianimazione e poi, risultato positivo al virus, trasferito al Sacco di Milano dove è deceduto. In Lombardia i contagiati sono saliti a 172. In Veneto invece i casi confermati sono saliti a 32. Un’altra vittima di oggi era residente a Caselle Landi, un centro di circa 1.500 abitanti della provincia di Lodi. L’uomo aveva 88 anni. Sempre oggi è morta una terza persona. Si tratta di un uomo di 84 anni che era ricoverato al Giovanni XXIII di Bergamo.
Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha reso noto che gli analisti delle malattie infettive dell’Ospedale Santorso di Vicenza “confermano che il paziente di Albettone, che secondo quanto dichiarato da lui stesso sarebbe stato a Codogno, è risultato negativo al test del coronavirus”. La Regione Lombardia ha smentito la morte della donna di Crema, data stamani per deceduta da fonti ospedaliere degli Spedali civili di Brescia: “In merito alla notizia diffusa dagli organi di stampa in relazione ad una morte agli Spedali Civili di Brescia – spiega una nota della Regione stessa -, sentita la Direzione Sanitaria dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale, Regione Lombardia smentisce tale informazione, precisando che in tale struttura non si è verificato alcun decesso”.
Coronavirus, attenti agli sciacalli che bussano alla porta. E sul web dilagano i “riti magici” e il fai da te In questo momento di psicosi collettiva c’è chi se ne approfitta. Bisogna fare veramente attenzione e avvisare subito i propri familiari e amici che stanno girando per le case persone che si qualificano come appartenenti alla croce Rossa con la scusa di fare tamponi, ma invero approfittano per entrare in casa e rubare. Purtroppo succede anche questo. E succede pure che sul web, dilaghino consigli che ricordano da vicino le pratiche magiche e contro il malocchio. Aglio, origano e olio di sesamo sono alcune delle sostanze ritenute miracolose da sedicenti esperti sui social. Peccato che, come precisato dall’Organizzazione mondiale della sanità, l’aglio abbia sì proprietà antimicrobiche, ma nulla più. Anche cospargersi il corpo di olio di sesamo o bere acqua salata non offre alcuna protezione. C’è poi chi invita a ingerire antibiotici, che non hanno alcuna efficacia contro i virus. La candeggina o l’etanolo possono distruggere il virus, ma si usano solo per sanificare le superfici, non vanno spalmati sul corpo o sotto il naso. Molto diffusa anche la bufala secondo cui cani e gatti sia portatori del virus, affermazione su cui non solo esiste alcuna evidenza scientifica ma è stata smentita dal Ministero della Salute come ricorda la Lega Nazionale per la difesa del
cane. Priva di fondamento anche la voce secondo cui pacchi e lettere recapitati dalla Cina possano creare contagio, così come non è pericoloso mangiare cinese, come non pochi ritengono sui social. Bufale che possono far sorridere, ma il dilagare di informazioni false può favorire la diffusione del virus, provocando comportamenti scorretti nella popolazione. Per questo l’Oms si è subito attivata con opuscoli e vademecum per smentire le fake news che circolano sul web. Ora anche la Croce Rossa è intervenuta per mettere in guardia dai ciarlatani che, questa volta praticando una vera e propria truffa, pretendono di entrare in casa degli anziani per effettuare il controllo del tampone. Immancabili anche le teorie complottiste. Una delle più diffuse è quella secondo cui il virus sarebbe frutto di ricerche a scopo militare: per qualcuno è venuto fuori da un laboratorio di Wuhan, per altri era allo studio in un campus canadese, dove sarebbe stato rubato, per altri ancora sarebbe stato brevettato in un istituto britannico. La tesi più catastrofista è quella secondo cui il regime cinese avrebbe confezionato il virus per sterminare la popolazione. C’è poi chi si spinge a sostenere che Nostradamus aveva previsto il coronavirus. Una delle teorie più originali è quella divulgata, sia pur tra qualche dubbio, dalla tv di Stato russa: secondo un servizio rilanciato nel corso programma «Vremya», ci sarebbe addirittura la prova che il virus sarebbe stato creato in laboratorio dagli americani su ordine del presidente Donald Trump, che, nei concorsi di bellezza da lui organizzati prima di salire alla Casa Bianca, faceva indossare alle vincitrici una corona. Il portale bufale.net è in questi giorni inondato di notizie false sul
virus. Abbondano messaggi virali su whatsapp, come quello secondo il quale chi ha il naso che cola non può avere la polmonite da coronavirus, perché quest’ultima provoca una tosse secca. Dilagano anche i messaggi che annunciano la chiusura delle scuole in questo o quel paese, forse tentativi di studenti di far saltare realmente le lezioni. Emergenza Coronavirus, vietato entrare e uscire nelle zone focolaio: sanzioni
penali per chi viola le prescrizioni Divieto di allontanamento e di ingresso nelle aree ‘focolaio’ del virus, che saranno presidiate dalle forze di polizia e, in caso di necessità, anche dai militari, con sanzioni penali per chi viola le prescrizioni. Stop alle gite scolastiche in Italia e all’estero, sospensione di tutte le manifestazioni pubbliche – a partire da tutte quelle previste per domani in Lombardia e Veneto, compresa la serie A – quarantena con “sorveglianza attiva” per tutti coloro che sono stati in contatto con casi confermati del virus. E ancora, chiusura di scuole, negozi e musei, stop a concorsi, attività lavorative private e degli uffici pubblici, fatti salvi i servizi essenziali, limitazione per la circolazione di merci e persone. Il Consiglio dei ministri, al termine di una riunione fiume nella sede della Protezione Civile, approva un decreto con misure durissime per tentare di arginare il diffondersi del coronavirus dopo l’esplosione dei focolai in Lombardia e Veneto e il primo caso registrato in Piemonte. che ha portato il totale dei numeri a 76. “Abbiamo adottato un decreto per tutelare la salute degli italiani, che è quella che ci sta più a cuore e che nella gerarchia dei valori costituzionali è al primo posto” dice il premier Giuseppe Conte ripetendo più volte che gli italiani “devono avere fiducia” della politica e delle istituzioni scientifiche, che stanno facendo tutto il possibile. Le misure di cui parla il presidente del Consiglio riguardano al momento i dieci comuni del lodigiano individuati già ieri, dove vivono oltre 50mila persone, e l’area di Vo’ Euganeo, in provincia di
Padova. Saranno, a tutti gli effetti zone rosse: non si entra e non si esce. Non solo: all’interno delle zone focolaio “l’accesso ai servizi pubblici essenziali e agli esercizi commerciali per l’acquisto di beni di prima necessità – dice il decreto – è condizionato all’utilizzo di dispositivi di protezione individuale”. E a tutti coloro che hanno avuto “contatti stretti con casi confermati” dovrà essere applicata la “misura della quarantena con sorveglianza attiva”. Ma come si farà a far rispettare il divieto? Il decreto prevede che siano le forze di polizia a garantire “l’esecuzione delle misure” e, “ove occorra”, si potrà ricorrere anche all’utilizzo dei militari. “Il mancato rispetto delle misure di contenimento è punito ai sensi dell’articolo 650 del codice penale”, che prevede una multa e l’arresto fino a 3 mesi. Misure pesantissime, dunque, che potranno essere estese anche ad altre aree nel caso fosse necessario. “Dobbiamo essere flessibili anche perché non è detto che le misure prese oggi siano utili domani” ha ammesso il premier. Non ci sarà, invece, la sospensione di Schengen, come aveva chiesto Matteo Salvini quando il governo ha informato l’opposizione delle misure che sarebbero state prese. “Adotteremo sempre misure nel segno dell’adeguatezza e della proporzionalità. Ora non ci sono i presupposti per chiedere la sospensione della libera circolazione delle persone. E’ una misura draconiana e sproporzionata rispetto alla necessità di contenere contagio. E poi cosa vogliamo fare dell’Italia un lazzaretto? Non ci sono le condizioni”, ha detto chiaramente Conte rivendicando come il governo intero si assume “la piena responsabilità politica” delle scelte fatte. Il premier ha anche annunciato che nei prossimi giorni il governo varerà un altro decreto contenente però le misure economiche e di ristoro che dovranno essere messe in campo per far fronte alla sospensione di tutte le attività nelle aree focolaio. Il percorso per arrivare al testo approvato a tarda sera, però, non è stato così liscio. Nel corso del Cdm ci sono state diverse discussioni tra le varie anime del governo, con alcuni che chiedevano una linea dura e altri che, invece, fino alla
fine hanno tentato di evitare che intere zone del paese diventassero, di fatto, delle zone off limits per tutti. Tra questi il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, che proprio dal lodigiano proviene. Medici e infermieri eroi, in prima linea fra contagiati Sono rimasti al lavoro fino a oggi gli operatori sanitari della terapia intensiva dell’ospedale di Codogno che erano di turno la sera del 20 febbraio, quando si è scoperto che un 38enne ricoverato con gravi problemi respiratori era positivo al coronavirus. Sono rimasti in servizio ‘prigionieri’ del loro stesso reparto ad accudire i malati fino a quando i loro colleghi – con le dotazioni adatte – hanno potuto dare loro il cambio. Poi però non sono andati a casa ma in isolamento, come prevedono le misure per evitare ulteriore contagio. Questo è solo uno degli esempi, forse uno dei più estremi, del superlavoro e del rischio che medici ed infermieri si trovano ad affrontare ogni giorno a causa dell’emergenza Coronavirus. Superlavoro di chi deve analizzare i tamponi (259 quelli esaminati ad oggi pomeriggio in Lombardia), di chi deve somministrarli alle persone che devono essere valutate, e di chi deve curare i pazienti. “Mia mamma lavora nel pronto soccorso di Codogno. Non sapete quanto fa male sapere che lei e tutti i suoi colleghi dovranno stare in isolamento per 15 giorni”, ha scritto sui social la figlia di una degli operatori dell’emergenza, che resterà chiusa al pubblico almeno fino al 2 marzo. “Chi fa questo lavoro – ha aggiunto – va ringraziato ogni giorno per ciò che fa”. D’accordo con lei il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che in un messaggio ha voluto “esprimere riconoscenza ai medici, al personale sanitario, ai ricercatori, alle donne e agli uomini della Protezione civile e delle Forze armate, a quanti in
questi giorni si stanno impegnando, con abnegazione e generosità, per fronteggiare e arginare il rischio di diffusione del coronavirus”. Coronavirus, “l’unica strada è la quarantena e blindare i confini” Per fermare il nuovo Coronavirus “l’unica misura è la quarantena. E io la chiedo dal 25 gennaio. La quarantena non è discriminazione o razzismo, ma l’unica difesa contro questo virus“. Parole queste pronunciate dal virologo Roberto Burioni commentando i nuovi casi positivi al primo test sul Coronavirus in Lombardia e la nuova ordinanza del ministro della Salute. “Ormai sappiamo due cose – ha detto il virologo – gli asintomatici possono contagiare, e la quarantena è l’unica difesa“. Dichiarazioni, quelle del professor Burioni
che hanno suscitato non poche polemiche. “Spiace aver avuto ragione – ha detto ancora Burioni – questo non è proprio il momento di fare polemiche. Occorre isolare chi torna dalla Cina, isolare i possibili contatti e bloccare chi arriva. Ma niente panico. E’ il momento di agire. La quarantena è cruciale e la salute non è di destra o di sinistra. Le ultime notizie mi portano a ripetere per l’ennesima volta l’unica cosa importante. Chi torna dalla Cina deve stare in quarantena. Senza eccezioni. Spero che i politici lo capiscano perché le conseguenze di un errore sarebbero irreparabili”. “Ogni malattia infettiva ha un periodo di incubazione durante il quale il soggetto infetto non mostra sintomi, i sintomi si mostrano quando il patogeno è riuscito a fare il suo primo ciclo di replicazione e ha colonizzato gli organi che poi “soffriranno” a causa della sua presenza. Tutte le malattie si sviluppano anche in fase pre sintomatica, quindi questa psicosi di dire “ma io mi posso contagiare da uno che non mostra sintomi?” “Ma certo, perché per l’influenza ti contagi solo da quelli che hanno i sintomi?” Questo quanto spiegato lo scorso 12 febbraio dalla virologa e ricercatrice Ilaria Capua che ha aggiunto “una persona anche il giorno prima che inizi a starnutire è infetta è può trasmettere l’infezione: chi ha un contatto ravvicinato con tale persona può essere contagiato”. Capua ha inoltre detto che non è così facile impedire la diffusione del virus e che bisogna pertanto prepararsi: “Le aziende che hanno la possibilità di lavorare col telelavoro ci inizino a pensare. Qualora ci dovesse essere un contagio importante bisognerà lasciare le persone a casa, quindi per piacere cominciate a pensarci, soprattutto perché significherà aiutare il Paese a rispondere all’epidemia. Questa non è una cosa che fra una settimana andrà via: questa è un’infezione che arriverà in Italia, farà il giro del mondo, combinerà dei guai importanti nei paesi più poveri e quindi bisogna organizzarsi.”
“Se Conte non è in grado di garantire la salute pubblica di chi vive e lavora in questo splendido Paese, si faccia da parte e lasci lavorare chi lo sa fare”, ci va giù duro il leader leghista Matteo Salvini che ha chiesto di “blindare e sigillare i confini”, anche per quanto riguarda gli sbarchi via mare. “Dio non voglia ma ne basterebbe uno… poi con chi se la prendono i fenomeni della sinistra?” “Chi arriva dalla Cina o da eventuali zone reputate ad alto rischio deve essere tenuto in quarantena, per il bene di tutti. Non si perda altro tempo”, ha detto Giorgia Meloni in linea con quanto dichiarato anche dall’ex ministro degli interni. E mentre il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha fatto presente che le precauzioni prese dall’Italia siano “le più alte a livello Ue” scoppia il caso Toscana. E nel mirino finisce il presidente della Regione Enrico Rossi e le misure adottate, giudicate dai suoi detrattori come non sufficienti, per quanto riguarda i circa 2500 cinesi tornati in Toscana dopo aver trascorso il capodanno in Cina. E Forza Italia ipotizza di denunciare il governatore: “Si configurano i reati previsti all’articolo 452 del codice di procedura penale, che disciplina i delitti colposi contro la salute pubblica”, questa la valutazione del vicepresidente del Consiglio regionale Marco Stella di Forza Italia. Anche Matteo Renzi leader di Italia Viva, ha puntato il dito sulle scelte che si stanno portando avanti sul fronte della prevenzione ricordando le parole del professor Roberto Burioni che nei giorni scorsi aveva avuto un duro scontro con il governatore Toscano. “Non ne he sbagliata una” ha detto Renzi.
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