Coronavirus, chiuse scuole in tre Regioni. Oltre mille contagi: 29 morti e 50 guariti

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Coronavirus, chiuse scuole in tre Regioni. Oltre mille contagi: 29 morti e 50 guariti
Coronavirus, chiuse scuole in
tre Regioni. Oltre mille
contagi:   29   morti  e   50
guariti
Sono 1.049 le persone che ad oggi risultano positive al
Coronavirus. A queste si aggiungono 29 persone decedute e 50
guariti in tutta Italia. Prorogata fino all’8 marzo la
chiusura delle
scuole solo nelle Regioni con zone rosse: Lombardia, Veneto e
Emilia-Romagna. In Piemonte si riapre mercoledì, in Liguria
classi vuote solo a Savona, ritorno all’attività anche in
Friuli Venezia Giulia e Marche. Domani sarà adottato il nuovo
decreto del presidente del Consiglio: via le ‘zone gialle’ e
singole città equiparate allo status delle tre Regioni più
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colpite, con le stesse restrizioni. Oltre Savona, anche
Pesaro-Urbino.
Tensione con alcune Regioni per i fondi destinati
all’emergenza nella riunione alla Protezione civile con
premier e ministri. La Lombardia critica il decreto con le
prime misure per le zone rosse: ‘Troppo poco’. Conte promette
nuovi interventi, al lavoro per un secondo e un terzo
provvedimento. ‘Puntiamo a una terapia d’urto. Non ci fermiamo
qui. L’Italia ha bisogno di una grande spinta economica.
Vogliamo creare una grande accelerazione degli investimenti’,
ha detto il premier. La situazione all’estero.

La Regione Friuli Venezia Giulia informa che, a seguito degli
approfondimenti clinici effettuati su un sospetto caso di
coronavirus a Gorizia, la persona è risultata positiva a
entrambi i tamponi faringei previsti dal protocollo. Si tratta
del primo caso in Friuli Venezia Giulia. La persona non è
grave ed è in isolamento.

Le scuole riaprono in tutte le regioni italiane tranne che
nelle tre regioni con aree cluster nelle quali in realtà ci
sarà la sospensione delle attività – fino all’otto marzo – ma
non la chiusura totale. Per la regione Marche c’e’ il ritorno
a tutte le altre attività così come avviene per tutte le altre
regioni che avevano sottoscritto l’ordinanza unica nazionale.
E’ quanto si apprende da fonti di governo partecipanti alla
riunione alla Protezione Civile.

“Abbiamo adesso concluso la riunione, domani mattina
pubblicheremo il nuovo Dpcm in pieno raccordo con le
valutazioni dei governatori. C’è un clima di grande
collaborazione”, ha detto il premier Giuseppe Conte uscendo
dalla Protezione Civile. “In questo momento è riunito il
comitato tecnico, non mi fare anticipare nulla ma per quanto
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riguarda le regioni interessate adotteremo misure di prudenza
che si distingueranno dalle altre”. Oltre ad un secondo
decreto “lavoriamo a un terzo intervento ancora più organico,
ancora più complessivo, siamo consapevoli che l’Italia
necessita di una grande spinta economica. Vogliamo creare una
forte spinta semplificatrice e una grande accelerazione degli
investimenti”. In merito alle misure economiche, il presidente
Conte ha ricordato ai governatori in videocollegamento che già
ieri sera il Cdm ha approvato misure di immediato impatto per
le situazioni più critiche, tra cui ad esempio la previsione
della cassa integrazione ordinaria e in deroga. “Ma non ci
accontenteremo”, ha aggiunto Conte, ricordando che il Governo
stava già lavorando, prima dell’emergenza coronavirus, “a una
terapia d’urto, a un complessivo provvedimento di rilancio del
Paese”. “Non ci fermiamo qui”, ha ribadito.

Lunedì riapriranno le scuole in Liguria ad eccezione della
Provincia di Savona, ha annunciato il presidente della Regione
Liguria Giovanni Toti. “La Provincia di Savona vedrà applicate
ancora le limitazioni valide oggi per tutta la Liguria, con le
scuole chiuse, mentre le altre province della Liguria
torneranno ad essere assimilate alle aree simili del resto del
Paese, senza limitazioni” ha spiegato il governatore della
Liguria.

Scuole riaperte agli studenti in Piemonte da mercoledì
prossimo. Lunedì e martedì gli edifici saranno invece aperti
al solo personale scolastico. Lo annuncia il presidente della
Regione Piemonte Alberto Cirio oggi al centro della Protezione
Civile al termine di un tavolo sull’emergenza Coronavirus in
video collegamento con il governo. “D’accordo con l’ufficio
scolastico regionale – spiega – abbiamo sottoscritto un
protocollo in cui abbiamo concordato un’igienizzazione
straordinaria – aggiunge – Si tratta di due giorni in più che
ci consentono anche di tenere sotto controllo l’evoluzione
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della situazione”.

L’annuncio delle scuole chiuse la prossima settimana in
Lombardia e Emilia-Romagna era stato già annunciato dalle
rispettive regioni. Da parte del governo c’è “sostanziale
adesione alle nostre richieste”: così ha detto al TgR
Lombardia l’assessore al Welfare della regione Giulio Gallera
mentre è in corso la videoconferenza con il governo. Ci sono
alcuni approfondimenti da fare ma per quanto riguarda le
scuole “sarà prorogata per un’altra settimana” la sospensione.
Scuole, nidi e università in Emilia-Romagna restano chiusi
anche la prossima settimana. Lo conferma su Facebook il
governatore, Stefano Bonaccini.

Lombardia, 60 guariti, calano ricoveri – “Ci sono sessanta
guariti, con tampone negativo, e gli accessi giornalieri in
ospedale continuano a diminuire”. Così l’assessore al Welfare
della Regione Lombardia, Giulio Gallera, nella ormai consueta
conferenza stampa per fare il punto sull’emergenza
coronavirus. “Siamo a 615 tamponi positivi realizzati su un
totale di 5.723 tamponi realizzati, circa il 12% – dice -.
Abbiamo 256 pazienti ricoverati, più 80 in terapia intensiva,
meno rispetto ieri. Siamo a 23 decessi, tutte persone anziane
e con patologie”. “Stiamo interloquendo con il governo per
inserire la possibilità di assunzione di pensionati, sia
medici che infermieri. Abbiamo bisogno di personale
specializzato”. Lo ha detto l’assessore lombardo al Welfare
Giulio Gallera.

Castelli, chiederemo ok Camere su deficit – “Chiederemo al
Parlamento l’autorizzazione a scostarci dai saldi di bilancio,
anche in deficit, per contrastare la battuta d’arresto che la
nostra economia può subire. Chiederemo il sostegno di tutti i
Gruppi parlamentari. Nel Dl a cui stiamo lavorando, ci saranno
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misure a beneficio dell’intero Paese, dal sostegno all’export
e promozione dell’Italia nel Mondo, lo sblocco immediato e la
cantierizzazione degli investimenti, crediti d’imposta e
maggiore liquidità per le imprese”. Così il Vice Ministro al
Mef, Laura Castelli.

Positivi marito e figlia della donna contagiata nel Lazio -“Ad
oggi i primi test effettuati risultano positivi per il marito
della donna e uno dei due figli”. Lo comunica il bollettino
medico dell’istituto Spallanzani relativamente a due dei
componenti della famiglia della donna, residente a Fiumicino,
risultata positiva ieri al Coronavirus. “Il test della donna è
stato confermato anche dall’istituto superiore di
sanità”.”Hanno lievi sintomi anche il marito e un figlio della
donna risultata positiva”.

Niccolò torna a casa – “E’ un momento emozionante, finalmente
lo riportiamo a casa”. Lo ha detto la mamma di Niccolò, il
17enne di Grado bloccato per due volte in Cina a causa della
febbre ma risultato negativo poi ai test per il Coronavirus.
Il ragazzo è stato appena dimesso dallo Spallanzani di Roma al
termine dei 14 giorni di isolamento. “Dopo sei mesi che non lo
vedevamo e dopo tutto quello che è successo è stata
un’emozione fortissima riabbracciarlo”, ha detto il padre di
Niccolò. “Niccolò è contento di riabbracciare tutti quanti –
ha detto la madre – finalmente questa disavventura è finita”.

Le perdite economiche stimate – Una diminuzione del pil
italiano compresa tra -1% e -3% nel primo e secondo trimestre
2020. E’ questa l’indicazione degli effetti sull’economia del
coronavirus secondo il Ref Ricerche che quantizza la perdita
di Pil tra i 9 ed i 27 miliardi. La stima considera l’impatto
nelle regioni italiane, con effetti immediati e di più lunga
durata, a seconda del settore considerato. Lombardia e Veneto,
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le regioni più interessate, spiega il Ref, contano per il 31%
del pil italiano.

RINVIATE PARTITE SERIE A – Non mette tutti d’accordo la
decisione della Lega di rinviare al 13 maggio Juve-Inter e le
altre quattro partite di Serie A che si dovevano giocare nel
fine settimana a porte chiuse. ‘Bisogna adottare criteri
univoci e armoniosi. Sono preoccupato per il futuro, perché se
viene prorogato il blocco fino all’8 marzo, anche le gare
della prossima giornata sono a rischio’, dice l’Ad dell’Inter
Marotta. Mentre per l’allenatore della Roma Fonseca, ‘per la
regolarità del campionato è meglio rinviare tutte le partite’.
Protesta dei tifosi dell’Inter sul web: ‘Così il campionato è
falsato’.

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto con gli
aiuti all’economia nelle zone colpite dal coronavirus.

Gli Stati Uniti hanno elevato l’allerta nei confronti
dell’Italia al livello 3, con la quale si raccomanda ai
cittadini americani di riconsiderare tutti i viaggi verso il
nostro Paese, evitando quelli che non sono necessari. Al
livello 3 ci sono Cina e Corea del Sud.
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Coronavirus,   l’Oms  eleva
epidemia a livello “molto
alto”. Serie di ricoveri in
terapia intensiva a Lodi
La minaccia per l’epidemia di coronavirus al livello mondiale
è stata elevata a livello “molto alto”. Lo ha detto il
direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus nel
briefing a Ginevra sull’epidemia. “Il continuo aumento nel
numero dei casi di Covid19 e del numero dei paesi affetti
negli ultimi giorni sono motivi di preoccupazione. I nostri
epidemiologi stanno monitorando questi sviluppi di continuo e
noi ora abbiamo elevato il livello di rischio di diffusione
globale a livello molto alto”, ha spiegato il capo dell’Oms.
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“Questo è il momento di chiedere ai governi di fare tutto il
possibile per fermare la trasmissione, e di farlo ora. Non
siamo ancora in una pandemia, ma la finestra di opportunità
per evitarlo si sta restringendo”. Lo ha detto il segretario
generale dell’Onu, Antonio Guterres, sul coronavirus. “La mia
preoccupazione riguarda soprattutto i Paesi in via di
sviluppo, in particolare in Africa”, ha aggiunto.

A PICCO LE BORSE

Stasera alle 19:30 – intanto – è atteso il Consiglio dei
ministri e sul tavolo ci sarà – anche se l’ordine del giorno
non e’ stato ancora reso noto – un primo provvedimento per il
contrasto agli effetti economici del coronavirus. La bozza di
decreto prevede la sospensione per 6 mesi delle bollette nelle
zone italiane colpite dal coronavirus.

Il   discorso   di   Mattarella.   “La   conoscenza   aiuta   la
responsabilità e costituisce un forte antidoto a paure
irrazionali e immotivate che inducono a comportamenti senza
ragione e senza beneficio, come avviene talvolta anche in
questi giorni”. Lo afferma il Presidente della Repubblica,
Sergio Mattarella.

LA VOCE DEGLI ESPERTI

Domani le dimissioni di Niccolò. “I miei genitori stanno
arrivando a Roma. Sono felice. Non vedo l’ora di
riabbracciarli”, avrebbe detto Niccolò, il 17enne di Grado
bloccato per due volte in Cina ma negativo ai test e poi in
isolamento allo Spallanzani, ai medici che lo hanno seguito in
queste settimane. Domani sono previste le dimissioni.
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L’appello dei medici. “Non si può accettare che i nostri
medici si trovino a fronteggiare l’emergenza Covid-19 senza le
dotazioni per la protezione personale dal virus”. Lo scrive in
una lettera al governatore della Lombardia Attilio Fontana il
presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici
(Fnomceo) Filippo Anelli. “Un medico che si ammala – aggiunge
– è un medico sottratto al servizio sanitario nazionale e alla
tutela del diritto alla salute”.

Gli ospedali della Lombardia alle prese con l’emergenza
coronavirus sono “ai limiti della tenuta”, afferma intanto il
professor Massimo Galli, infettivologo dell’ospedale Sacco di
Milano, nel corso di una conferenza stampa nella sede della
Regione Lombardia. “Gran parte dei letti, nei reparti di
Rianimazione, sono occupati da questa patologia – aggiunge –
Alcuni ospedali sono in grave crisi, come Lodi e Cremona, dove
registriamo un sovraccarico di pazienti”.

L’allarme di Fontana. “Purtroppo questa notte è scoppiata
un’altra emergenza a Lodi. A Lodi improvvisamente nel
pomeriggio di ieri c’è stato un affollamento di ricoveri: 51
ricoveri gravi di cui 17 in terapia intensiva. Lodi non ha un
numero sufficiente di camere di terapia intensiva per cui sono
stati trasferiti in altre terapie intensive della Regione”, ha
spiegato il presidente della Lombardia Attilio Fontana su La7.
“Se si ridesse meno della mascherina e si guardasse il
problema più attentamente credo che sarebbe saggio”, ha
aggiunto.

Poste riapre nelle zone rosse. “A partire da lunedì 2 le
pensioni del mese di marzo saranno messe in pagamento anche
nei 5 Uffici Postali a Codogno, Casalpusterlengo, Castiglione
D’Adda, San Fiorano in provincia di Lodi e Vo’ Euganeo in
provincia di Padova”. Lo comunica Poste Italiane indicando che
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così i 5 uffici “riaprono al pubblico”.

TUTTE LE MISURE E I DOCUMENTI UFFICIALI

Il coronavirus non ha perà bloccato il crossover dei trapianti
dalle varie zone d’Italia. La catena di solidarietà ha
permesso di intervenire su una paziente di 33 anni che,
dializzata a Torino, ha ricevuto un rene da una donatrice
vivente di Bari. L’intervento è stato eseguito all’ospedale
Molinette, nel capoluogo piemontese.

Il Salone dell’auto di Ginevra, in programma dal 5 al 15
marzo, è stato annullato dalla Svizzera, nell’ambito delle
misure prese dal Paese contro l’epidemia di coronavirus.

La situazione all’estero. E’ un italiano rientrato da Milano
il primo contagiato dal coronavirus in Nigeria. Salgono a 17 i
contagi nel Regno Unito: in Irlanda del Nord e in Galles,
entrambi su persone provenienti dall’Italia settentrionale.
L’Olanda ha annunciato il primo caso: una persona che era
rientrata dal nord Italia. E viene segnalato un caso anche in
Messico e due in Romania, entrambi hanno contratto il virus in
Italia. C’è il primo caso anche a Cannes: una studentessa di
23 anni, tornata dopo un soggiorno nel Milanese. Diverse
compagnie aeree riducono ancora i voli da e per il nord
Italia. Il Parlamento iraniano resterà chiuso fino a data da
destinarsi come misura di prevenzione per l’epidemia di
coronavirus (Covid-19), che ha già colpito diversi deputati e
alti funzionari di Teheran. Lo riferiscono media locali.
Compartecipazione       spese
sanitarie              malati
psichiatrici: Il CdS dice no.
Simeone (FI) presenta ordine
del   giorno   in  Consiglio
Regionale
Ai malati psichiatrici non può essere chiesta nessuna
compartecipazione alle spese. Si è espresso così il Consiglio
di Stato con la sentenza n.8608/2019.

“Sono molto soddisfatto – ha detto l’On. Giuseppe Simeone,
capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e
presidente della commissione Sanità, politiche sociali,
integrazione sociosanitaria e welfare – per l’approvazione
all’unanimità dell’ordine del giorno che ho presentato questa
mattina in aula. Ordine del giorno – ha proseguito Simeone –
che ha visto il parere favorevole dell’assessore al Bilancio
Alessandra Sartore. La stessa ha annunciato l’intenzione della
giunta di eseguire la sentenza, portando a conoscenza con una
informativa i soggetti interessati, le associazioni, i Comuni
e le Asl, oltre al conseguente impiego di risorse
finanziarie”.
Coca   –   Cola:  possibili
filamenti      di    vetro:
richiamati alcuni lotti
Il ministero della Salute ha richiamato alcuni lotti di Coca-
Cola in bottiglia per la possibile presenza di filamenti di
vetro. L’avviso di richiamo, diramato dall’azienda, è
pubblicato sul sito del dicastero.
Si tratta del prodotto ‘Coca-Cola Original Taste’:
bottigliette in vetro da 20 cl in confezione da 6, lotto di
produzione L191219, prodotto da Coca-Cola HBC Italia s.r.l.
nello stabilimento di Nogara (Verona). Il motivo del richiamo
è la “possibile presenza di corpi estranei (filamenti di
vetro)”.

“Vi invitiamo – si legge sul sito del ministero, che ha
pubblicato l’avviso di richiamo da parte dell’azienda – a
verificare il numero di lotto riportato sul colo della
bottiglia: qualora corrispondesse a quelli coinvolti, vi
invitiamo a non consumare la bevanda e contattare il nostro
numero verde per provvedere alla sostituzione (numero verde
800.534.934)”.

Coronavirus: nuovi casi in
Liguria, Sicilia e Toscana.
Il turismo cola a picco
Sette vittime e quattro nuovi contagi: uno a Palermo, due casi
in Toscana e il primo caso in Liguria, una donna di 70 anni ad
Alassio (secondo quanto riferito dalla Regione). Questo il
bilancio aggiornato sul coronavirus in Italia.

E’ risultata positiva al coronavirus la turista di Bergamo in
vacanza a Palermo che ieri sera è stata ricoverata
nell’ospedale Cervello. E’ stata disposta la quarantena per le
persone che sono state a stretto contatto. Questo è il primo
caso di coronavirus accertato nel Sud Italia.

Sono 283 i contagiati in Italia dal coronavirus. Attualmente
sono 7 le regioni interessate, più la provincia autonoma di
Trento e Bolzano. Sono 212 i contagiati in Lombardia (comprese
le 6 vittime), 38 quelli in Veneto (compresa una vittima), 23
in Emilia Romagna, 3 in Piemonte, 3 nel Lazio (la coppia di
cinesi allo Spallanzani e il ricercatore guarito), 2 in
Toscana, uno in Sicilia e uno in provincia di Bolzano.
L’epidemia ha portato i contagi in tutto il mondo oltre la
soglia degli 80 mila (quasi 78 mila solo in Cina).

LO SCONTRO POLITICO

Stop gite e uscite scolastiche fino al 15 marzo – Gite
scolastiche e gemellaggi sospesi fino al 15 marzo per le
scuole “di ogni ordine e grado”. Le assenze oltre i 5 giorni
andranno giustificate con certificato medico. Le scuole chiuse
per l’emergenza potranno attivare “modalità di didattica a
distanza”.

“Stiamo facendo al nostro turismo danni inestimabili. Solo il
settore delle gite scolastiche muove un business da 316
milioni ma è la punta dell’iceberg”, dice la vicepresidente di
Federturismo Confindustria Marina Lalli.

Stop di 28 giorni alle donazioni di sangue per chi è stato
dopo l’1 febbraio nei comuni in quarantena per il coronavirus.

Sospesi test patente in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna – In
Veneto e Lombardia sospesi anche gli esami per la patente di
guida. A chi non potrà sostenere l’esame per la sospensione
verranno prorogati i termini (anche del foglio rosa). Verrà
stabilito anche “un numero massimo degli accessi giornalieri”
agli uffici, che dovranno individuare “idonei spazi di attesa
esterni”.

Esperti Ue, rischio alto nelle aree del focolaio – Il rischio
per le persone dell’Ue e del Regno Unito che “viaggiano o
risiedono in aree con presunta trasmissione comunitaria” del
coronavirus     “è   attualmente    elevato”,    si   legge
nell’aggiornamento rapido del Centro europeo per la
prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), sulla
situazione del contagio in Europa. Secondo gli esperti, per
residenti e viaggiatori “l’impatto di una o più infezioni è
considerato elevato, soprattutto per le popolazioni anziane”
con più patologie.

Conte ai paesi stranieri, italiani possono circolare –
“L’Italia, grazie al suo sistema sanitario d’eccellenza e ad
una politica sanitaria di massima tutela e rigore, può mandare
i suoi cittadini in giro tranquillamente”, ha detto il premier
Conte alla Protezione Civile sottolineando che questo è “il
messaggio che vogliamo mandare all’Unione Europea e al mondo”.
L’emergenza coronavirus “ha un impatto economico immediato e
ne avrà un altro differito che ci aspettiamo, ma sono già in
fase istruttoria misure di immediato intervento”, ha detto il
premier. “Ne approfitteremo, perché l’Italia nelle emergenze
dà il meglio, per rilanciare il Paese”, ha aggiunto.

Domani vertice Ministero Salute-Oms-Ecdc-Ue – Domani mattina
il Ministro della Salute, Roberto Speranza, incontrera’ il
Commissario UE alla Salute, Stella Kyriakides, il Direttore
Europa OMS/WHO, Hans Kluge e il Direttore ECDC, Andrea Ammon
per fare il punto sul coronavirus. L’incontro si terrà a Roma
alle 11.15, nella sede del Ministero della Salute.
Coronavirus, nessuna chiusura
scuole fuori dai focolai
Nelle zone che non sono focolaio del virus “non si giustifica
la chiusura delle attività scolastiche”. Lo ha detto il
premier Conte alla Protezione Civile sottolineando che
l’Italia è stata divisa in 3 zone: quelle focolaio, dove
valgono le misure restrittive varate, un secondo livello “che
si estende alle aree circostanti che presentano episodi da
contagio indiretto” e un terzo livello che riguarda il resto
d’Italia. E qui “sicuramente non ha ragione di esistere la
sospensione si attività scolastiche”

“L’Italia, grazie al suo sistema sanitario d’eccellenza e ad
una politica sanitaria di massima tutela e rigore, può mandare
i suoi cittadini in giro tranquillamente”, ha detto il premier
sottolineando che questo è “il messaggio che vogliamo mandare
all’Unione Europea e al mondo”.

“Sarebbe ingiusto che arrivassero limitazioni da parte di
stati esteri. Non lo possiamo accettare. I nostro concittadini
possono partire sicuri, per loro e per gli altri”. Lo ha detto
il premier Conte alla Protezione Civile.

Ostia,    analisi                                 mediche
gratis:     141                                  indagati
all’ospedale
Sono   141   –   tra   medici   e   paramedici   –   i   dipendenti
dell’ospedale G.B. Grassi di Lido di Ostia denunciati
all’autorità giudiziaria dai Finanzieri del Comando
Provinciale di Roma per aver permesso ad amici e parenti di
eseguire accertamenti diagnostici completamente gratuiti senza
seguire le ordinarie liste di attesa. L’indagine, delle Fiamme
Gialle del 6/o Nucleo operativo metropolitano di Roma, diretta
e coordinata dalla Procura capitolina, ha preso le mosse nel
novembre 2017 da una denuncia presentata nei confronti di
un’infermiera.

Coronavirus, sette vittime in
Italia.      Oms:      “Molto
preoccupati”

Smentita la morte della donna di
Crema

Sono sette le vittime in Italia per il coronavirus, sei in
Lombardia e una in Veneto. E’ morto all’ospedale Sant’Anna di
Como il paziente trasferito dal Lodigiano nel fine settimana
risultato positivo al tampone sul Coronavirus. L’uomo, 62
anni, residente a Castiglione d’Adda, già dializzato,
presentava una serie di importanti patologie croniche
pregresse. Aveva contratto il Covid-19 ed era stato trasferito
nell’ospedale comasca nella notte tra venerdì e sabato. Lo si
apprende da fonti ospedaliere confermate dalla Regione.

Un’altra vittima di Castiglione d’Adda aveva 80 anni: è morto
all’ospedale Sacco di Milano. Giovedì scorso era stato portato
dal 118 all’ospedale di Lodi per un infarto, stesso giorno in
cui era arrivato il 38enne che è stato il primo paziente
risultato positivo al virus. L’ottantenne è stato ricoverato
in rianimazione e poi, risultato positivo al virus, trasferito
al Sacco di Milano dove è deceduto. In Lombardia i contagiati
sono saliti a 172. In Veneto invece i casi confermati sono
saliti a 32.

Un’altra vittima di oggi era residente a Caselle Landi, un
centro di circa 1.500 abitanti della provincia di Lodi. L’uomo
aveva 88 anni. Sempre oggi è morta una terza persona. Si
tratta di un uomo di 84 anni che era ricoverato al Giovanni
XXIII di Bergamo.
Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha reso noto che
gli analisti delle malattie infettive dell’Ospedale Santorso
di Vicenza “confermano che il paziente di Albettone, che
secondo quanto dichiarato da lui stesso sarebbe stato a
Codogno, è risultato negativo al test del coronavirus”.

La Regione Lombardia ha smentito la morte della donna di
Crema, data stamani per deceduta da fonti ospedaliere degli
Spedali civili di Brescia: “In merito alla notizia diffusa
dagli organi di stampa in relazione ad una morte agli Spedali
Civili di Brescia – spiega una nota della Regione stessa -,
sentita la Direzione Sanitaria dell’Azienda Socio Sanitaria
Territoriale, Regione Lombardia smentisce tale informazione,
precisando che in tale struttura non si è verificato alcun
decesso”.
Coronavirus, attenti agli
sciacalli che bussano alla
porta. E sul web dilagano i
“riti magici” e il fai da te
In questo momento di psicosi collettiva c’è chi se ne
approfitta. Bisogna fare veramente attenzione e avvisare
subito i propri familiari e amici che stanno girando per le
case persone che si qualificano come appartenenti alla croce
Rossa con la scusa di fare tamponi, ma invero approfittano per
entrare in casa e rubare. Purtroppo succede anche questo.

E succede pure che sul web, dilaghino consigli che ricordano
da vicino le pratiche magiche e contro il malocchio. Aglio,
origano e olio di sesamo sono alcune delle sostanze ritenute
miracolose da sedicenti esperti sui social. Peccato che, come
precisato dall’Organizzazione mondiale della sanità, l’aglio
abbia sì proprietà antimicrobiche, ma nulla più. Anche
cospargersi il corpo di olio di sesamo o bere acqua salata non
offre alcuna protezione. C’è poi chi invita a ingerire
antibiotici, che non hanno alcuna efficacia contro i virus.

La candeggina o l’etanolo possono distruggere il virus, ma si
usano solo per sanificare le superfici, non vanno spalmati sul
corpo o sotto il naso.

Molto diffusa anche la bufala secondo cui cani e gatti sia
portatori del virus, affermazione su cui non solo esiste
alcuna evidenza scientifica ma è stata smentita dal Ministero
della Salute come ricorda la Lega Nazionale per la difesa del
cane.

Priva di fondamento anche la voce secondo cui pacchi e lettere
recapitati dalla Cina possano creare contagio, così come non è
pericoloso mangiare cinese, come non pochi ritengono sui
social. Bufale che possono far sorridere, ma il dilagare di
informazioni false può favorire la diffusione del virus,
provocando comportamenti scorretti nella popolazione. Per
questo l’Oms si è subito attivata con opuscoli e vademecum per
smentire le fake news che circolano sul web. Ora anche la
Croce Rossa è intervenuta per mettere in guardia dai
ciarlatani che, questa volta praticando una vera e propria
truffa, pretendono di entrare in casa degli anziani per
effettuare il controllo del tampone. Immancabili anche le
teorie complottiste.

Una delle più diffuse è quella secondo cui il virus sarebbe
frutto di ricerche a scopo militare: per qualcuno è venuto
fuori da un laboratorio di Wuhan, per altri era allo studio in
un campus canadese, dove sarebbe stato rubato, per altri
ancora sarebbe stato brevettato in un istituto britannico. La
tesi più catastrofista è quella secondo cui il regime cinese
avrebbe confezionato il virus per sterminare la popolazione.

C’è poi chi si spinge a sostenere che Nostradamus aveva
previsto il coronavirus. Una delle teorie più originali è
quella divulgata, sia pur tra qualche dubbio, dalla tv di
Stato russa: secondo un servizio rilanciato nel corso
programma «Vremya», ci sarebbe addirittura la prova che il
virus sarebbe stato creato in laboratorio dagli americani su
ordine del presidente Donald Trump, che, nei concorsi di
bellezza da lui organizzati prima di salire alla Casa Bianca,
faceva indossare alle vincitrici una corona. Il portale
bufale.net è in questi giorni inondato di notizie false sul
virus. Abbondano messaggi virali su whatsapp, come quello
secondo il quale chi ha il naso che cola non può avere la
polmonite da coronavirus, perché quest’ultima provoca una
tosse secca. Dilagano anche i messaggi che annunciano la
chiusura delle scuole in questo o quel paese, forse tentativi
di studenti di far saltare realmente le lezioni.

Emergenza       Coronavirus,
vietato entrare e uscire
nelle zone focolaio: sanzioni
penali per chi                           viola           le
prescrizioni
Divieto di allontanamento e di ingresso nelle aree ‘focolaio’
del virus, che saranno presidiate dalle forze di polizia e, in
caso di necessità, anche dai militari, con sanzioni penali per
chi viola le prescrizioni.

Stop alle gite scolastiche in Italia e all’estero, sospensione
di tutte le manifestazioni pubbliche – a partire da tutte
quelle previste per domani in Lombardia e Veneto, compresa la
serie A – quarantena con “sorveglianza attiva” per tutti
coloro che sono stati in contatto con casi confermati del
virus. E ancora, chiusura di scuole, negozi e musei, stop a
concorsi, attività lavorative private e degli uffici pubblici,
fatti salvi i servizi essenziali, limitazione per la
circolazione di merci e persone. Il Consiglio dei ministri, al
termine di una riunione fiume nella sede della Protezione
Civile, approva un decreto con misure durissime per tentare di
arginare il diffondersi del coronavirus dopo l’esplosione dei
focolai in Lombardia e Veneto e il primo caso registrato in
Piemonte. che ha portato il totale dei numeri a 76.

“Abbiamo adottato un decreto per tutelare la salute degli
italiani, che è quella che ci sta più a cuore e che nella
gerarchia dei valori costituzionali è al primo posto” dice il
premier Giuseppe Conte ripetendo più volte che gli italiani
“devono avere fiducia” della politica e delle istituzioni
scientifiche, che stanno facendo tutto il possibile. Le misure
di cui parla il presidente del Consiglio riguardano al momento
i dieci comuni del lodigiano individuati già ieri, dove vivono
oltre 50mila persone, e l’area di Vo’ Euganeo, in provincia di
Padova. Saranno, a tutti gli effetti zone rosse: non si entra
e non si esce. Non solo: all’interno delle zone focolaio
“l’accesso ai servizi pubblici essenziali e agli esercizi
commerciali per l’acquisto di beni di prima necessità – dice
il decreto – è condizionato all’utilizzo di dispositivi di
protezione individuale”. E a tutti coloro che hanno avuto
“contatti stretti con casi confermati” dovrà essere applicata
la “misura della quarantena con sorveglianza attiva”. Ma come
si farà a far rispettare il divieto? Il decreto prevede che
siano le forze di polizia a garantire “l’esecuzione delle
misure” e, “ove occorra”, si potrà ricorrere anche
all’utilizzo dei militari. “Il mancato rispetto delle misure
di contenimento è punito ai sensi dell’articolo 650 del codice
penale”, che prevede una multa e l’arresto fino a 3 mesi.
Misure pesantissime, dunque, che potranno essere estese anche
ad altre aree nel caso fosse necessario. “Dobbiamo essere
flessibili anche perché non è detto che le misure prese oggi
siano utili domani” ha ammesso il premier. Non ci sarà,
invece, la sospensione di Schengen, come aveva chiesto Matteo
Salvini quando il governo ha informato l’opposizione delle
misure che sarebbero state prese.
“Adotteremo sempre misure nel segno dell’adeguatezza e della
proporzionalità. Ora non ci sono i presupposti per chiedere la
sospensione della libera circolazione delle persone. E’ una
misura draconiana e sproporzionata rispetto alla necessità di
contenere contagio. E poi cosa vogliamo fare dell’Italia un
lazzaretto? Non ci sono le condizioni”, ha detto chiaramente
Conte rivendicando come il governo intero si assume “la piena
responsabilità politica” delle scelte fatte. Il premier ha
anche annunciato che nei prossimi giorni il governo varerà un
altro decreto contenente però le misure economiche e di
ristoro che dovranno essere messe in campo per far fronte alla
sospensione di tutte le attività nelle aree focolaio. Il
percorso per arrivare al testo approvato a tarda sera, però,
non è stato così liscio. Nel corso del Cdm ci sono state
diverse discussioni tra le varie anime del governo, con alcuni
che chiedevano una linea dura e altri che, invece, fino alla
fine hanno tentato di evitare che intere zone del paese
diventassero, di fatto, delle zone off limits per tutti. Tra
questi il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, che proprio
dal lodigiano proviene.

Medici e infermieri eroi, in prima linea
fra contagiati

Sono rimasti al lavoro fino a oggi gli operatori sanitari
della terapia intensiva dell’ospedale di Codogno che erano di
turno la sera del 20 febbraio, quando si è scoperto che un
38enne ricoverato con gravi problemi respiratori era positivo
al coronavirus. Sono rimasti in servizio ‘prigionieri’ del
loro stesso reparto ad accudire i malati fino a quando i loro
colleghi – con le dotazioni adatte – hanno potuto dare loro il
cambio. Poi però non sono andati a casa ma in isolamento, come
prevedono le misure per evitare ulteriore contagio. Questo è
solo uno degli esempi, forse uno dei più estremi, del
superlavoro e del rischio che medici ed infermieri si trovano
ad affrontare ogni giorno a causa dell’emergenza Coronavirus.
Superlavoro di chi deve analizzare i tamponi (259 quelli
esaminati ad oggi pomeriggio in Lombardia), di chi deve
somministrarli alle persone che devono essere valutate, e di
chi deve curare i pazienti. “Mia mamma lavora nel pronto
soccorso di Codogno. Non sapete quanto fa male sapere che lei
e tutti i suoi colleghi dovranno stare in isolamento per 15
giorni”, ha scritto sui social la figlia di una degli
operatori dell’emergenza, che resterà chiusa al pubblico
almeno fino al 2 marzo. “Chi fa questo lavoro – ha aggiunto –
va ringraziato ogni giorno per ciò che fa”. D’accordo con lei
il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che in un
messaggio ha voluto “esprimere riconoscenza ai medici, al
personale sanitario, ai ricercatori, alle donne e agli uomini
della Protezione civile e delle Forze armate, a quanti in
questi giorni si stanno impegnando, con abnegazione e
generosità, per fronteggiare e arginare il rischio di
diffusione del coronavirus”.

Coronavirus, “l’unica strada
è la quarantena e blindare i
confini”
Per fermare il nuovo Coronavirus “l’unica misura è la
quarantena. E io la chiedo dal 25 gennaio. La quarantena non è
discriminazione o razzismo, ma l’unica difesa contro questo
virus“. Parole queste pronunciate dal virologo Roberto Burioni
commentando i nuovi casi positivi al primo test sul
Coronavirus in Lombardia e la nuova ordinanza del ministro
della Salute. “Ormai sappiamo due cose – ha detto il virologo
– gli asintomatici possono contagiare, e la quarantena è
l’unica difesa“. Dichiarazioni, quelle del professor Burioni
che hanno suscitato non poche polemiche. “Spiace aver avuto
ragione – ha detto ancora Burioni – questo non è proprio il
momento di fare polemiche. Occorre isolare chi torna dalla
Cina, isolare i possibili contatti e bloccare chi arriva. Ma
niente panico. E’ il momento di agire. La quarantena è
cruciale e la salute non è di destra o di sinistra. Le ultime
notizie mi portano a ripetere per l’ennesima volta l’unica
cosa importante. Chi torna dalla Cina deve stare in
quarantena. Senza eccezioni. Spero che i politici lo capiscano
perché le conseguenze di un errore sarebbero irreparabili”.

“Ogni malattia infettiva ha un periodo di incubazione durante
il quale il soggetto infetto non mostra sintomi, i sintomi si
mostrano quando il patogeno è riuscito a fare il suo primo
ciclo di replicazione e ha colonizzato gli organi che poi
“soffriranno” a causa della sua presenza. Tutte le malattie si
sviluppano anche in fase pre sintomatica, quindi questa
psicosi di dire “ma io mi posso contagiare da uno che non
mostra sintomi?” “Ma certo, perché per l’influenza ti contagi
solo da quelli che hanno i sintomi?”
Questo quanto spiegato lo scorso 12 febbraio dalla virologa e
ricercatrice Ilaria Capua che ha aggiunto “una persona anche
il giorno prima che inizi a starnutire è infetta è può
trasmettere l’infezione: chi ha un contatto ravvicinato con
tale persona può essere contagiato”. Capua ha inoltre detto
che non è così facile impedire la diffusione del virus e che
bisogna pertanto prepararsi: “Le aziende che hanno la
possibilità di lavorare col telelavoro ci inizino a pensare.
Qualora ci dovesse essere un contagio importante bisognerà
lasciare le persone a casa, quindi per piacere cominciate a
pensarci, soprattutto perché significherà aiutare il Paese a
rispondere all’epidemia. Questa non è una cosa che fra una
settimana andrà via: questa è un’infezione che arriverà in
Italia, farà il giro del mondo, combinerà dei guai importanti
nei paesi più poveri e quindi bisogna organizzarsi.”
“Se Conte non è in grado di garantire la salute pubblica di
chi vive e lavora in questo splendido Paese, si faccia da
parte e lasci lavorare chi lo sa fare”, ci va giù duro il
leader leghista Matteo Salvini che ha chiesto di “blindare e
sigillare i confini”, anche per quanto riguarda gli sbarchi
via mare. “Dio non voglia ma ne basterebbe uno… poi con chi se
la prendono i fenomeni della sinistra?”

“Chi arriva dalla Cina o da eventuali zone reputate ad alto
rischio deve essere tenuto in quarantena, per il bene di
tutti. Non si perda altro tempo”, ha detto Giorgia Meloni in
linea con quanto dichiarato anche dall’ex ministro degli
interni. E mentre il ministro della Salute, Roberto Speranza,
ha fatto presente che le precauzioni prese dall’Italia siano
“le più alte a livello Ue” scoppia il caso Toscana. E nel
mirino finisce il presidente della Regione Enrico Rossi e le
misure adottate, giudicate dai suoi detrattori come non
sufficienti, per quanto riguarda i circa 2500 cinesi tornati
in Toscana dopo aver trascorso il capodanno in Cina. E Forza
Italia ipotizza di denunciare il governatore: “Si configurano
i reati previsti all’articolo 452 del codice di procedura
penale, che disciplina i delitti colposi contro la salute
pubblica”, questa la valutazione del vicepresidente del
Consiglio regionale Marco Stella di Forza Italia.

Anche Matteo Renzi leader di Italia Viva, ha puntato il dito
sulle scelte che si stanno portando avanti sul fronte della
prevenzione ricordando le parole del professor Roberto Burioni
che nei giorni scorsi aveva avuto un duro scontro con il
governatore Toscano. “Non ne he sbagliata una” ha detto Renzi.
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