I viaggi di Sherazade - Associazione Sherazade
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Chi è Sherazade? di Lorenzo Bedoni Sherazade, la “Madre dei racconti” de Le mille e una notte, inizia a raccontare per salvarsi e salvare al contempo le ragazze che erano […] si racconta d'un vecchio indio detto il «Padre dei Racconti», longevo d'età destinate a diventare mogli (e vittime) di re Shariyar. Noi immemorabile, cieco e analfabeta, che narra ininterrottamente storie che si dell’Associazione che porta il suo nome ci poniamo un obiettivo forse svolgono in paesi e in tempi a lui completamente sconosciuti. […] Il vecchio più modesto, ma non per questo meno complicato: risvegliare quel indio sarebbe secondo alcuni la fonte universale della materia narrativa, il “sentimento del tempo” che è necessario a una crescita personale e a magma primordiale dal quale si diramano le manifestazioni individuali d'ogni scrittore […]. una conoscenza di se stessi difficilmente ottenibili senza sforzo e Italo Calvino, Se una notte d’inverno un viaggiatore profonda riflessione. Perché se è vero che il reale è composto da una rete di relazioni e di occasioni (colte e mancate) che fuggono veloci ognuna assecondando In principio, così si dice, era il Verbo; e non esiste verbo senza la sua prefissata direttrice, è altrettanto vero che "la realtà si forma qualcuno che lo ascolti. Raccontare è atto a un tempo demiurgico e soltanto nella memoria"; e non può esistere memoria senza un morale: demiurgico perché il racconto è creazione e referenzialità, un passato e un'attenta, deliberata meditazione su di esso. mondo nuovo in cui si mescolano azione e reazione, inventiva e resoconto, inganno e lucida consequenzialità; morale perché è un dovere da cui è impossibile esimersi, uno strappare il passato dalla forma non più riconoscibile che esso assume nell’oblio, affinché la memoria del dolore e della gioia non venga calpestata dalla folle corsa del presente. Raccontare è però anche, e soprattutto, tradire: l’urgenza di comunicare, di entrare in contatto con l’Altro, di essere accettati dall’Altro, ha le sue conseguenze nel segno della deformazione di quello stesso passato che stiamo cercando così disperatamente di preservare. Così, nei racconti, ogni fuoco è più caldo di quanto non sia nella realtà, ogni stella è più luminosa, ogni istante vivisezionato dallo scorrere del tempo è ineguagliabile nel suo splendore o nella sua meschinità. Raccontare è dunque, in fin dei conti, la costruzione di un mondo fittizio a partire dalle sfumature del reale. Non da un’esplosione è nato l’universo, ma da una storia; e senza dubbio solo al termine dell’ultima storia esso, l’universo dico, finirà. Proprio questa intima Illustrazioni di Edmond Dulac connessione dell’atto narrativo alla realtà è il motore che anima I viaggi di Sherazade l’attività di Associazione Sherazade. In una società sempre più frenetica e alienata si sono ormai perse l’arte dell’attesa e il gusto della lettura, strettamente connessi alla capacità di esprimersi, creare e raccontare: è necessaria, ora più che mai, un’inversione di Marzo 2021 Anno 1 - Numero 1 tendenza che non si ponga come obiettivo l’opposizione senza https://associazionesherazade.it compromessi al mondo che ci circonda, ma che tenti piuttosto di info@associazionesherazade.it cambiarlo dall’interno, giocando secondo le sue stesse regole e approfittando dei mezzi che il rapido progresso tecnologico ci ha messo a disposizione.
Marzo 2021 | I viaggi di Sherazade Storie del VCO Dalle cime agli abissi La regina Vittoria e il suo sogno luminoso Una giornata splendida con un di Gaia Moriggia e Sofia Borrello Il 1878 si era infatti rivelato un cielo senza nuvole e la anno particolarmente difficile per superficie del lago come uno Nella primavera del 1879 la regina la Regina: già vedova del suo specchio blu che riflette le isole Vittoria (1819-1901) soggiornò sul grande amore, il principe consorte e il paesaggio. Non è possibile Lago Maggiore, precisamente a Alberto di Sassonia, perse anche la descriverne l'effetto ma deve Villa Clara a Baveno, ospite di figlia Alice di soli 35 anni. essere visto per essere capito. Charles Henfrey. Charles Henfrey L’avvicinarsi del suo sessantesimo (1818-1891) fu un ingegnere e compleanno e il matrimonio del collezionista inglese, vissuto tra figlio Arturo non potevano poi che l’Inghilterra, l’Italia e l’India. Nel intaccare ancor di più lo stato 1850 si trasferì in Piemonte, d’animo della sovrana. Quello che territorio particolarmente adatto ci voleva era una vacanza in un agli investitori stranieri e vi luogo tranquillo (non troppo caldo, realizzò vari progetti ferroviari. la Regina amava particolarmente il Seguendo una moda diffusa, freddo) dove trovare pace e incominciò a frequentare il Lago serenità. Fu Lady Bagot (amica dei Maggiore come luogo di coniugi Henfrey) a consigliare alla villeggiatura, prediligendo Baveno, sovrana la città di Baveno che era già da anni meta di membri descrivendola come “un posto della corte inglese. Si innamorò del incantevole, dall’aria deliziosa e dal posto e fece costruire Villa Clara in panorama bellissimo”. onore della sua seconda moglie. Sua maestà viaggiò in incognito, La residenza divenne ben presto sotto il nome di Contessa di meta del jet set europeo: fra gli Balmoral, con treni personali e al altri, il futuro imperatore di suo arrivo fu accolta Germania e re di Prussia, Federico calorosamente. Il piccolo paese III, e, appunto, la regina Vittoria, aveva stanziato fondi per tutte le che accettò l’invito di Charles necessità, dall’acquisto dei Henfrey a passare un mese di lampioni al nastro per il mazzo di vacanza a Baveno, assieme alla fiori, dai fuochi artificiali agli Veduta di Villa Clara dalla parte figlia Beatrice, nel marzo del 1879. addobbi stradali. alta di Gabriele Carelli
Marzo 2021 | I viaggi di Sherazade Storie del VCO Fu potenziata la sicurezza In quest’ultima la Regina seguì la pubblica: carabinieri a piedi e a fabbricazione di aghi e fili di ferro e cavallo “eleganti e impeccabili”, un compì una visita fuori programma delegato di pubblica sicurezza, nell’area in cui questi vengono numerose guardie e un battaglione imballati. di fanteria stanziato a Pallanza Questo lavoro era svolto (ritenuto però dalla regina molto principalmente da fanciulli dei trasandato nell’andatura). quali volle conoscere nome e L’accoglienza costò in totale salario. Alla fine del tour la sovrana 3971,30 Lire, che furono acquistò ben due chilogrammi di ricompensate da donazioni di aghi! Il suo viaggio non fu solo di Henfrey e della Regina stessa e piacere: l’incontro a Monza con i dalla straordinaria affluenza di Reali d’Italia fu un segno forte ed turisti (che portò alla costruzione evidente del sostegno inglese di nuovi alberghi, anche di notevole all'Unità italiana da poco ottenuta. capacità ricettiva ed elevato livello L’ultimo giorno di permanenza Visita sul greto del Lago per osservare di servizi). Improvvisamente della Regina a Baveno fu il 23 il lavoro degli spaccapietre Baveno, un villaggio di poco più di aprile. I nostri laghi e le nostre 1400 abitanti, divenne famoso in montagne, così come le isole e i tutto il mondo. La Regina visitò loro giardini, sono stati capaci di vari paesi del lago, ma anche affascinare la sovrana facendola Milano, incontrò politici e spesso sentire a casa. personaggi di spicco, e passò una grossa fetta del suo tempo a dipingere con l’acquarello quel panorama che lei stessa, nel suo Al ritorno siccome avevamo diario, definiva magnifico. tempo abbiamo preso un’altra buona strada che corre lungo il In particolare visitò le cave di grazioso piccolo lago di granito Mergozzo, un vero quadro e mi “Siamo uscite alle 11 nonostante la ha ricordato così tanto i nostri pioggia, attraversando Baveno sino a cari “Loch” dei Grampiani un luogo, vicino al lago, dove lavorano il scozzesi. granito. Gli operai siedono sotto grandi tettoie e producono dei pilastri bellissimi. Abbiamo raccolto qualche pietra e siamo tornate a casa”. e le industrie locali: la fabbrica di Visita della Regina alla fabbrica di Vogini e Ruffoni scardassi (nota treccani: Strumento costituito da un piccolo ““Il paesaggio sembra così supporto di legno su cui sono monotono e poco interessante Bibliografia e sitografia dopo quello che ho visto”, fissati denti di ferro uncinati, usato annotava la regina durante il https://archiviodelverbanocusioossola.co m/2019/09/07/un-mese-a-baveno-con- ormai solamente per raffinare e viaggio di ritorno, perché gli vittoria/ pettinare a mano la lana da italiani “le piacciono più di qualsiasi altro straniero”. https://www.lastampa.it/topnews/edizioni- materassi.) “Schelling” e la ditta di locali/verbano-cusio- ossola/2020/12/25/news/quando-la- minuterie metalliche “Vogini e regina-vittoria-dipingeva-acquerelli-in- Ruffoni”. vacanza-a-baveno-1.3970040 Il turismo a Baveno: sviluppo e trasformazioni territoriali dal 1800 ai giorni nostri, Maria Francesca Renaudo, Taràrà, 1999. Prenotalo qui. Un sogno luminoso: La Regina Vittoria a Baveno 1879, Mariateresa Wright, Alberti Librario Editore, 2010. Prenotalo qui.
Marzo 2021 | I viaggi di Sherazade Arte del VCO Studio d'artista Sfumature di erica e lavanda: acquerello di un viaggio di Gaia Moriggia L’origine delle pitture solubili in Pioniera degli acquerelli in formato acqua è molto antica: già gli Egizi, godet (piccole tavolette dure di infatti, le utilizzavano per decorare acquerello inserite in scatole i rotoli di papiro, e in Cina e portatili) fu la ditta inglese Reeves, Giappone venivano usate per la la quale, fiera del proprio operato, pittura su carta di riso e seta. In inviò un campione della Moist Europa la tecnica dell’acquerello fu Watercolour Paint-Cake introdotta nel Medioevo. Essa all'Encouragement of Arts, veniva utilizzata da amanuensi e Manufactureres and Commerce. illustratori per la decorazione di La finezza e qualità del loro incunaboli – i primo prodotti prodotto li portò a vincere il dell’arte della stampa dalle origini premio "Great silver palette". Ed è al 1500 incluso - e per la proprio in Inghilterra che 29 marzo, la Regina esperimenta la realizzazione di miniature su l’acquerello fu impiegato per la sua tecnica sul Sasso del Ferro avorio e pergamena. prima volta in maniera massiccia Questa tecnica si basa sull’utilizzo per la rappresentazione dei di colori composti da un collante (la paesaggi. Infatti questa tecnica gomma arabica era uno dei leganti (grazie alla sua rapidità di più utilizzati) e pigmenti in polvere esecuzione e alla facilità nel diluiti da acqua. Il libro Miniatura Or trasporto dei materiali necessari a the Art of Limning di Edward metterla in atto) era perfetta per Norgate elenca i 24 ingredienti che immortalare, come se fosse una si potevano reperire dagli speziali e cartolina o una fotografia, le tappe macinare per ricavare i pigmenti del viaggio denominato “Grand necessari per la creazione del Tour”, tipico dei gentlemen inglesi. colore. Solo nel XVIII secolo infatti Esso consisteva in un lungo nacquero nelle città europee i pellegrinaggio nel continente primi colorifici che portarono a un europeo alla scoperta di località di 5 aprile, Regina Vittoria - Vicino al notevole ampliamento della interesse storico, artistico e Toce, guardando verso il Sempione gamma di colori disponibili. culturale.
Marzo 2021 | I viaggi di Sherazade Arte del VCO E proprio la regina Vittoria ebbe, O dal balcone della Villa: “Le luci sin dall’infanzia, l’abitudine di sul lago e i colori delle montagne fissare con uno schizzo o con una erano perfettamente belli. Dopo il composizione ad acquerello tutto tè ho disegnato sul balcone”. ciò che poteva destare il suo Molto interessante è l’uso dei interesse. Richard Westall, colori negli acquerelli della Regina: membro dell’Accademia Reale, fu il erica (il suo colore preferito) e suo primo insegnante di disegno. lavanda sono le tonalità Dopo la sua morte nel 1836, gli predominanti. La scelta dei colori susseguirono altri importanti non è casuale: la sovrana infatti artisti: il paesaggista e idealizza il paesaggio lacustre acquarellista William Leighton trasferendogli le tonalità della sua Leitch, lo scrittore e illustratore amata Scozia; e più volte ravviserà Edward Lear e il pittore e scultore somiglianze tra i due panorami. Sir Edwin Landseer (curiosità: i Oltre al paesaggio la Regina si principali protagonisti delle sue dedicò anche al ritratto. opere sono fate e animali, in Il 20 aprile apprendiamo dal suo diario particolare cani, tanto che la razza che dal Colonnato vide una ragazza di canina “landseer” prese il nome in 15 anni di nome Teresa Morandi. 20 aprile, Regina Vittoria suo onore). Attraverso i disegni di “Aveva in testa un fazzoletto rosso a Ritratto di Teresa Morandi fiori, un abito blu a scacchi con un Vittoria possiamo ricostruire grembiule blu, un piccolo scialle rosso l’evoluzione dei suoi interessi nel puntato sopra le spalle. Era molto scura corso degli anni. Tra i suoi schizzi e abbronzata, aveva occhi blu scuri, da adolescente troviamo per ciglia e sopracciglia e capelli molto scuri. Ha parlato molto della madre che esempio figure riguardanti il aveva avuto 12 figli, ma gliene sono mondo del teatro. È noto infatti morti un bel po’. La ragazzina è di che la Regina avesse una Roncaro e dice che è già stata ritratta da due donne inglesi”. predilezione per il balletto, i drammi e le opere liriche. Grazie a Portò avanti questa passione (che queste ultime impara l’italiano, che talvolta la portava a fermare la sfoggerà con grande orgoglio carrozza o addirittura il treno pur durante il suo soggiorno a Baveno. di raffigurare qualche dettaglio che Vittoria ha lasciato più di cinquanta l’aveva particolarmente colpita) album, nei quali troviamo fino al 1890, quando il raffigurati perlopiù figli, nipoti, deterioramento della vista le pronipoti, parenti, amici, oltreché impose di abbandonare l’attività 13 aprile, Regina Vittoria contadini, fiori, animali e paesaggi e Isola Madre e Sasso del Ferro artistica. città visti durante i suoi viaggi; resta invece un solo schizzo raffigurante il marito Albert. Durante il suo soggiorno a Baveno nella primavera del 1879 la sovrana dedicò moltissimo tempo al disegno dalla loggia di Villa Clara: “Sono rimasta seduta per un po’ nel Colonnato e poi mi sono riposata e ho scritto. Ho anche schizzato: si potrebbe continuare tutto il giorno e non essere mai soddisfatti del risultato”. Bibliografia Un sogno luminoso: La Regina Vittoria a Baveno 1879, Mariateresa Wright, Alberti Librario Editore, 2010. Prenotalo qui.
Marzo 2021 | I viaggi di Sherazade La classifica del mese Uscite di febbraio La copertina più bella l'incipit più intrigante Vie di fuga Lettere tra due Naomi Ishiguro mari Siri Ranva Hjelm Jacobsen il titolo più strano la novità più attesa Il ballo delle La città di vapore pazze Carlos Ruiz Zafón Victoria mas
Marzo 2021 | I viaggi di Sherazade Le nostre letture titolo Il manoscritto titolo La città di vapore Autore Franck Thilliez Autore Carlos R. Zafón anno 2019 anno 2021 editore Fazi Editore editore Mondadori consigliato da: Sofia consigliato da: Gaia perché lo consiglio perché lo consiglio È un thriller che gioca molto bene con il metatesto. Ho amato la penna di Zafón dalla prima riga de Mi ha tenuta incollata, mi ha incuriosita sempre più L'ombra del vento e potermi immergere per l'ultima ogni pagina che leggevo, lo scrittore ha volta in un suo racconto è stato un mix di emozioni disseminato piccoli indizi ovunque. Devo contrastanti: gioia, malinconia, stupore e curiosità. ammettere che per capire fino in fondo il finale ho Se avete letto la tetralogia del "Cimitero dei libri dovuto comprendere prima l'importanza del Dimenticati" non posso che consigliarvi questo suo prologo. L'ho trovato un libro ben fatto! ultimo dono, se invece non avete ancora letto nulla Attenzione: consigliato solo a chi ha lo stomaco di quest'autore ve lo consiglio di cuore, una forte, ci sono parti abbastanza cruente. possibilità la merita. titolo Gli aquiloni titolo Sognando Jane Austen a Baghdad Autore Romain Gary Autore Bee Rowlatt e May Witwit anno 1980 anno 2010 editore Neri Pozza Editore editore Piemme consigliato da: Lorenzo consigliato da: Desirée perché lo consiglio perché lo consiglio Lo stile di Gary è allo stesso tempo limpido e Due donne: un'insegnante amante di Jane Austen affascinante. Guidato da una forte spinta e una giornalista con tre figli. Due mondi opposti autobiografica, l'autore non commette mai l'errore di che si intrecciano. Una storia di vera amicizia. demonizzare (e quindi, di porre in una zona altra Questo è Sognando Jane Austen a Baghdad: un libro rispetto all'umano) le azioni spregevoli compiute dai capace di emozionare. Un'amicizia profonda e tedeschi: la profonda inquietudine che pervade le pronta a sfidare la guerra che incombe. Un'amicizia pagine più riflessive di questo testo è proprio la consapevolezza (troppo spesso dimenticata) del fatto unica da raccontare ai propri figli e immortale. Una che anche "i nazisti erano umani. E ciò che di umano di quelle amicizie che vorremmo tutti provare una c'era in loro era la loro disumanità". volta nella nostra vita.
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