SOSTEGNO A DISTANZA DEL VILLAGGIO DI MAI ELA - ERITREA - (2011 - 2014) Amici dei Missionari

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SOSTEGNO A DISTANZA DEL VILLAGGIO DI MAI ELA - ERITREA - (2011 - 2014) Amici dei Missionari
SOSTEGNO A DISTANZA DEL
       VILLAGGIO DI MAI ELA - ERITREA
                 (2011 – 2014)

                 Associazione di solidarietà

              Amici dei Missionari

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SOSTEGNO A DISTANZA DEL VILLAGGIO DI MAI ELA - ERITREA - (2011 - 2014) Amici dei Missionari
associazione di solidarietà

                               Amici dei Missionari
                                       Via Cimabue 9 - 20900 Monza
  (C.F. 94583940153 - tel. 039.833890 - email: amici.missionari@gmail.com ‐ sito: www.amicideimissionari.org)

Monza, 12 maggio 2011
L’Associazione informa amici e sostenitori di aver sottoscritto, in occasione del decimo
anniversario di fondazione, un accordo con le Suore Figlie di S. Anna (Provincia Eritrea) e il
supervisore tecnico ingegner Stefano finalizzato alla realizzazione del progetto “sostegno a
distanza del villaggio di Mai Elà”.

Quanto sopra prevede l’esecuzione, nell’arco di circa tre anni, di una serie di opere per
soddisfare i bisogni primari degli abitanti del villaggio.

Di seguito viene sintetizzata la storia del ”villaggio”, descritte le caratteristiche delle nove fasi
in cui si suddivide il progetto base, evidenziati gli esborsi previsti.

Sarà premura dell’associazione tenere aggiornati nel tempo amici e sostenitori circa
l’andamento dei lavori.

Nota 31 dicembre 2011
Amici dei Missionari hanno sinora inviato alle Suore Figlie di S. Anna la somma di 49.400 euro (15.900 il 12
maggio 2011, 2.800 il 29 giugno 2011, 9.600 il 9 settembre 2011 e 21.100 il 23 dicembre 2011).
Grazie a ciò è stato possibile: ripristinare la strada di accesso al villaggio, consegnare 3 caprette a ciascuna delle
30 famiglie selezionate, costruire 100 forni ecologici “mogogò”, dare l’annuale sostegno economico all’asilo,
anticipare i fondi per la realizzazione (nel 2012) del sistema di pompaggio solare dell’acqua pozzo e l’avvio dei
lavori per la costruzione della scuola materna.
Le Suore hanno trasmesso ai donatori italiani accorate note di ringraziamento sia da parte loro, sia da parte
delle famiglie beneficiate.
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Istituto Figlie di S. Anna

Sostegno a distanza del
  villaggio di Mai Ela

       Revisione 1

      Gennaio 2012
SOSTEGNO A DISTANZA DEL VILLAGGIO DI MAI ELA - ERITREA - (2011 - 2014) Amici dei Missionari
DESCRIZIONE DEL VILLAGGIO

        Mai Ela è un villaggio dell’altopiano
Eritreo, a 1840 m.s.l.m., 82 km da Asmara in
direzione sud. Si raggiunge da Asmara con una
strada asfaltata di 66 km. fino a Segueneti, uno
dei capoluoghi provinciali della Regione Debub, e
poi con una strada sterrata, che, superato Hebo,
diventa negli ultimi 4 km quasi impraticabile per le
autovetture. Fa parte di un gruppo di villaggi
(Akrur, Hebo, Adi Contsi, Adi Finne) uniti da vincoli
di parentela e di fede.

       Geograficamente è collocato nella valle di Siyah ai piedi delle montagne che delimitano
verso est l’altopiano eritreo, di conseguenza è come se fosse il capolinea di un binario morto fuori
da qualsiasi attività commerciale. In pratica non essendo una località di passaggio in questo
                                                     villaggio arrivano solo i nativi. Per questo
                                                     motivo in questi ultimi 20 anni non c’è stata
                                                     alcuna attività di sviluppo iniziata dalle
                                                     amministrazioni      sia locali che centrali.
                                                     Inoltre si trova nel territorio di confine con
                                                     l’etnia Saho, che abita le propaggini
                                                     montagnose: fino a pochi decenni fa ci sono
                                                     stati scontri sanguinosi con questa tribù
                                                     musulmana che periodicamente invadeva il
                                                     territorio cercando di strapparlo ai Tigrini.

        Ha una popolazione di poco meno di 1000 persone, tutte di etnia Tigrina e di religione
cattolica romana. L’attività maggiore è la pastorizia e l’agricoltura di sussistenza: seguendo il ciclo
delle piogge si spostano in transumanza a ottobre al bassopiano con sementi e animali e rientrano
a aprile con i cereali e i nuovi nati, pronti a seminare vicino a casa, sperando nelle piogge.

        Il ciclo delle piogge è stato molto incostante negli ultimi anni, conseguenza della
desertificazione che avanza in tutta l’area Sub ‐ sahariana, per cui il villaggio ha sofferto di
frequenti periodi di siccità e di conseguente carestia.

        La popolazione, di conseguenza, è molto povera e, tranne un pozzo scavato qualche anno
fa, da cui attinge l’acqua da bere, non dispone né di acqua corrente, né di elettricità, né di impianti
igienici nelle case, né di assistenza medica ambulatoriale. Vi è una scuola elementare, gestita dalla
Diocesi, in una cui aula è stata attrezzata una scuola materna dalle suore Figlie di S. Anna, che
hanno una loro missione a Akrur, un villaggio distante poco più di un’ora di cammino.
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I giovani, come i tutti i loro coetanei Eritrei, sono costretti a prestare un servizio militare a
tempo indeterminato, per cui, quando raggiungono i 18 anni, non sono più liberi di costruirsi il
proprio futuro, che è loro imposto dal Ministero della Difesa.
        Nel villaggio, di conseguenza, ci sono prevalentemente anziani, donne e tanti bambini,
frutto di brevi licenze o fughe.

                             IL SOSTEGNO A DISTANZA DEL VILLAGGIO

      Sostenere a distanza un villaggio, significa diventarne il “badante”, che cerca di rendere
meno difficile la vita dei suoi abitanti soddisfacendo i loro bisogni primari.

        Nel 2010 avevamo identificato, insieme ai rappresentanti e agli anziani del villaggio di Mai
Ela, i seguenti progetti / programmi come prioritari:
           1. Illuminazione “solare” delle abitazioni
           2. Costruzione dei mogogò, la cucina tradizionale, in ogni abitazione
           3. Donazione di capre alle famiglie molto povere
           4. Organizzazione di corsi di formazione delle giovani mamme
           5. Sostegno alla gestione della scuola materna
           6. Installazione del sistema di pompaggio “solare” dell’acqua del pozzo
           7. Consolidamento degli argini del fiume
           8. Consolidamento della strada di accesso al villaggio
           9. Riparazione del tetto della scuola elementare, fornitura di banchi e attrezzature
           10. Costruzione di un edificio per ospitare la scuola materna

        Con la realizzazione di questi progetti / programmi ci si prefiggeva di dare soluzione ad
alcune criticità di cui soffriva la popolazione (mancanza di acqua pulita e luce, alto consumo di
legna e inquinamento ambientale, presenza di malnutrizione e scarsa igiene, difficoltà di
mantenere in esercizio le scuole, isolamento del villaggio durante la stagione delle piogge,
strutture scolastiche fatiscenti), per far rinascere nel villaggio la speranza di un futuro migliore e
per fare in modo che il villaggio non si senta più abbandonato.
L’ammontare degli esborsi per la realizzazione di questo rilevante progetto assomma in totale a
circa 180.000/190.000 euro; la suddivisione di tale importo nei tre‐quattro anni di durata del
progetto dovrà essere opportunamente ripartita in relazione al monitoraggio dell’avanzamento
lavori ed all’andamento della raccolta di fondi
Nel corso del 2011, si sono realizzate: completamente la fasi 3. e 7., al 50% (come previsto) la fase
2. e, per quanto di competenza dell’anno , tutta al fase 5.
Secondo il programma attualmente messo a punto, nel 2012 si penserebbe di realizzare al 50% la
fase 1, di completare la fase 2, d’iniziare e finire la fase 6 e di dare il via alle fasi 8 e 10.
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1. ILLUMINAZIONE SOLARE

Come già fatto negli anni scorsi nel villaggio di Akrur, si intende
installare un mini impianto solare costituito da un pannello
fotovoltaico da 6 Watt, 1 o 2 lampade a LED da 2 Watt, che
contengono le batterie al Litio ricaricabili, cavi elettrici e
connettore. L’energia accumulata giornalmente permette di
dare 6 ore di luce totale alla sera, con un grande beneficio per gli
abitanti: dalla possibilità di studiare alla sera per ragazzi/
ragazze impegnati in lavori nei campi e domestici durante il
giorno, alle riunioni conviviali dopo cena per gustare un ultimo
caffè, alla illuminazione dei negozietti per attrarre i clienti
ritardatari.

Il kit di illuminazione completo di 2 lampade costa (installato) 150,00 €. E’ disponibile anche un
accessorio per caricare i telefoni cellulari con l’energia solare.

Si prevede di illuminare 200 abitazioni, 100 nel 2012 (15.000 €) e 100 nel 2013 (15.000 €).
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2. COSTRUZIONE MOGOGO’

        Il mogogò è il forno tradizionale Eritreo, dove
si cucina l’engera, la focaccia spugnosa a base di
cereali misti, che rappresenta l’alimento giornaliero
di gran parte della popolazione, non solo rurale.
        Il rendimento energetico del mogogò
tradizionale è inferiore al 10% (si stima che questo
forno consumi il 50% della legna eritrea) e non vi è
sistema di captazione dei fumi.
        Fattore ancora più importante è che le donne
e i bambini, che sono responsabili di raccogliere la
legna, sono costretti a percorrere lunghe distanze a
causa della deforestazione, e peggiorano le proprie condizioni di salute per l’elevata presenza di
fumo in cucina, che causa malattie all’apparato respiratorio ed agli occhi. Inoltre vi sono difficoltà
all’accensione, risolte con il costoso kerosene e pericolo di scottature per i bambini piccoli, dato
che la fiamma libera è a livello del pavimento e non è protetta.
        Le suore Figlie di S. Anna, partendo da un progetto ideato dal Ministero dell’Energia
Eritreo, hanno sviluppato un nuovo mogogò che:
          Riduce il consumo di legna del 50%,
           lasciando così maggior tempo per lo studio
           a disposizione dei ragazzi, e salvaguardando
           l’ambiente.
          Riduce i tempi di cottura dell’engera,
           lasciando maggior tempo a disposizione
           delle donne per curare i bambini.
          Riduce la quantità di fumo prodotto ed
           elimina l’inquinamento domestico perché i
           fumi sono convogliati all’esterno
          Non nuoce alla salute, eliminando i
           problemi respiratori, il bruciore agli occhi e le scottature dei bambini.
          Rappresenta un arredo piacevole per le abitazioni, normalmente molto spoglie e
           annerite dal fumo.
        La realizzazione del mogogò è affidata ad un gruppo di donne del villaggio, le lavoranti,
riunite in cooperativa ed addestrate dalle suore esperte. Esse svolgono il lavoro di costruzione
insieme alle padrone di casa, che devono procurare l’argilla, le pietre, l’acqua, la sabbia, tutti
materiali reperibili in loco, fabbricare i mattoni ed aiutare nel lavoro manuale.
Il costo di costruzione di un mogogò è di 120,00 €, nel 2011 ne sono già stati costruiti 100 e altri
100 si prevede vengano costruiti nel 2012.

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3. DONAZIONE DI CAPRE

       Il 40% delle donne adulte del villaggio sono capofamiglia, normalmente delle famiglie più
povere.
       Per migliorare la loro vita occorre proporre alle donne nuove opportunità di sviluppo che
permettano di aumentare il reddito e quindi la qualità e le aspettative della loro esistenza. Per fare
questo senza cambiare le loro tradizioni e le loro abitudini quotidiane possono essere forniti
animali per allevamenti familiari.
       La distribuzione di capre permetterà alle famiglie beneficiarie del programma di avere non
solo un incremento di reddito dovuto alla vendita dei capretti, ma anche una disponibilità
alimentare in termini di latte e di carne.
        Inoltre il letame prodotto dagli animali tenuti nei ricoveri notturni permetterà un reintegro
della sostanza organica negli orti familiari delle famiglie stesse e quindi raccolti più abbondanti.
       La donazione di 3 capre basterebbe a cambiare la vita di una famiglia.

       Le 30 famiglie bisognose, destinatarie della
donazione, saranno scelte dalle suore insieme
all’amministratore del villaggio.
       Ogni capra costa 100,00 €.
        Nel 2011 sono già state donate 90 capre
e, pertanto, il progetto è da ritenersi completato.
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4. CORSI DI FORMAZIONE

        A causa delle lunghe guerre e dei loro effetti negativi, i valori sociali e culturali in Eritrea si
sono indeboliti. Donne e bambini, come gruppi più vulnerabili, sono stati maggiormente colpiti.
        Le donne Eritree sono poste al livello più basso delle strutture sociali, economiche e
politiche. Un dato per tutti: l’alfabetizzazione femminile è solo del 47% mentre quella maschile è
del 70%. Perciò le donne sono finanziariamente e socialmente meno indipendenti.
        Sul fronte della salute, le donne affrontano molti problemi, come la mortalità da parto e
infantile, gravidanze successive, aborti pericolosi, FMG (mutilazione genitale femminile), STI
(malattie trasmesse sessualmente), HIV/AIDS, e hanno poca conoscenza di come alimentare i loro
bambini o di come trattarne le malattie, per cui arrivano spesso all’ambulatorio quando la malattia
ha già raggiunto uno stadio critico.
       A casa le giovani mamme conoscono poco le norme d’igiene personale ed ambientale e
l’economia domestica, mentre sono molto impegnate in casa e fuori c asa per procurarsi i mezzi di
sopravvivenza a causa dell’assenza dei loro mariti.
       Le suore Figlie di S. Anna hanno una lunga e comprovata esperienza nella gestione di
ambulatori e di programmi di promozione della donna: esse conoscono i bisogni delle donne e
sanno quanto è urgente fare qualcosa per alleviare la loro vita.
        Esse hanno organizzato dal 2009 dei
seminari per più di 1700 donne in 10 villaggi,
condotti da personale esperto, dando priorità
alla formazione di giovani madri (età 18‐33 anni)
nei seguenti argomenti: prevenzione delle
malattie infettive HIV/AIDS/STI, problemi delle
partorienti, cura e alimentazione di neonati e
bambini, igiene personale e dell’ambiente, ed
economia domestica.
        Questo permette alle giovani mamme,
che sono le prime insegnanti a casa, di diventare
delle brave animatrici sia in famiglia che nel villaggio e di affrontare i loro compiti quotidiani con
maggior fiducia e serenità e con grande beneficio per i loro figli.
       Ogni seminario per 60 donne costa circa 7.000 €.
       Si prevede di organizzare due seminari per totali 120 donne nel 2014; tuttavia, la nostra
attenzione su questo aspetto è tale per cui se appena fosse possibile anticiperemo i tempi.
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5. SOSTEGNO ALLA SCUOLA MATERNA

       Lo scopo del programma è di aiutare a mantenere in vita, migliorare le scuole materne
esistenti e di aprirne di nuove nei villaggi. Le suore ne gestiscono 20 con circa 3300 bambini.
        La scuola materna di Mai Ela, e’ stata avviata
nel 2005 in un’aula concessa dalla Diocesi nelle
scuole elementari da essa gestite. Quest’anno ha
ospitato 31 bambini, seguiti da 2 maestre. Sono
pochi in confronto ai 45 bambini presenti nel
villaggio di età 4‐5 anni. Questo e’ dovuto al fatto
che i loro genitori non avendo avuto la possibilità di
studiare da piccoli, non capiscono la grande
importanza dell’istruzione, e “sfruttano” i piccoli
come braccia da lavoro.
        Esiste un comitato composto da un gruppo di
genitori dei bambini, con il compito di: incitare,
motivare e incoraggiare la comunità locale a
mandare i loro bambini all'asilo; salvare i bambini
dalle responsabilità dei lavori domestici e di
pastorizia; collaborare con le maestre, per
organizzare feste, gite ed incontri con i bambini di
altri asili; aiutare le maestre a risolvere i problemi
che possono sorgere durante l’anno accademico;
ridurre il numero dei bambini che iniziano la scuola
elementare in ritardo
       La finalità di sostenere economicamente la
scuola materna è quella di coprire il deficit di gestione annuale, dovuto al fatto che le famiglie,
molto povere, non sono in grado di pagare integralmente la retta di iscrizione dei bambini.
       Nei costi di gestione sono compresi gli stipendi delle maestre e quelli relativi ai loro corsi di
aggiornamento che si tengono annualmente; i costi di cancelleria e quelli delle attrezzature
necessarie allo sviluppo dei programmi; i costi relativi all’organizzazione di piccole feste e gite.
       Il disavanzo di gestione annuale della scuola materna di Mai Ela è pari a 1.500,00 €.
       Nel 2011 sono già stati versati 1500 € e altrettanto si prevede per il 2012.
6. POMPA SOLARE PER IL POZZO

         A Mai Ela è stato scavato un pozzo nel 2005
e installato un generatore a gasolio per pompare
l’acqua ad un serbatoio sopraelevato di 25 m3, e
da qui, per caduta, arrivare alla fontana al centro
del villaggio.
       Purtroppo la scarsità e il costo del gasolio
hanno reso subito impossibile la gestione
dell’impianto, in quanto la comunità non era in
grado di sostenere le spesa.
       Oggi gli abitanti prelevano l’acqua direttamente dal pozzo, che, essendo aperto, presenta
molti problemi legati all’inquinamento, per cui è facile che i bambini si ammalino di diarrea e di
verminosi.
        Esiste la volontà di realizzare un impianto di
pompaggio ad energia solare, simile a quelli già
costruiti nei villaggi vicini: Akrur, Adi Contsi, Adi
Finne.
       Si tratta di posizionare dei pannelli
fotovoltaici e collegarli a una pompa sommersa,
completare le tubazioni e sistemare i rubinetti della
fontana, ormai fuori uso.
       L’opera verrà realizzata nel 2012 ma i
9.000,00 € preventivati sono già stati erogati a fine
2011.
7. CONSOLIDAMENTO ARGINI FIUME

        Il fiume Mai Ela (o Mai Kumol) che scorre
ai piedi della collina dove è eretto il villaggio, è in
secca per gran parte dell’anno. Solo durante la
stagione delle piogge (Luglio‐Settembre) arriva a
gonfiarsi per gli acquazzoni torrenziali, dato che le
montagne che circondano il villaggio sono
completamente prive di vegetazione.
       L’anno scorso la violenza delle acque ha
eroso gli argini e il letto del fiume, e il villaggio è
rimasto isolato, per cui è stato impossibile
raggiungerlo anche con l’ambulanza fuoristrada:
una partoriente ha perso il bambino mentre la
trasportavano, su una barella a spalla, a Hebo.
        L’amministrazione comunale ha chiesto insistentemente aiuto alla sub‐zoba (Provincia) e
alla zoba (Regione), per la sistemazione degli argini e dell’alveo del fiume, ma senza risultato.
         Per questo motivo gli abitanti si sono rivolti alle suore Figlie di S. Anna perché cerchino dei
benefattori che possano finanziare un programma di intervento che consiste nella sopraelevazione
di 2 metri dell’alveo del fiume a valle dell’attraversamento (20 m.), e sistemazione degli argini con
utilizzo di gabbioni di filo metallico riempiti di pietre.

      Questo intervento è stato realizzato nel
2011 ad un costo di 7.900 €
        Nonostante le forti piogge di Agosto, lo
sbarramento si è comportato benissimo: la zona a
monte si è riempita di terra, per cui il transito al
villaggio è facilitato, e a valle non c’è stata erosione
degli argini.
       Alla luce di quanto sopra non è prevista
alcuna opera suppletiva di rinforzo o sistemazione.
8. CONSOLIDAMENTO STRADA

         La pista che collega Adi Contsi a Mai Ela è l’ultimo tratto della strada sterrata, che,
attraversando tutta la valle di Siyah collega Segheneiti a tutti i villaggi della zona. E’ un tratto di 3
km., che si inerpica con forti pendenze tra le colline che separano i due villaggi, priva di opere di
protezione da agenti atmosferici. Durante la stagione delle piogge diventa la via preferenziale per
il ruscellamento, agendo così da torrente stagionale, con tutte le conseguenze del caso.
        Le opere di manutenzione organizzate ogni anno dalla comunità sono di entità ridotta e non
impediscono al villaggio di essere regolarmente isolato non solo da attività commerciali, pressoché
inesistenti, ma anche da quelle sociali comuni quali matrimoni, battesimi, funerali, che a Mai Ela
sono l’unico momento di aggregazione/compartecipazione con le comunità circostanti.
        Il programma di consolidamento della strada è volto a risolvere il problema del
deterioramento stagionale e di rompere l’isolamento del villaggio, rendendo così possibili attività
basilari che sono tutt’oggi negate.
       Le attività previste includono:

           -   Miglioramento del tracciato nei tratti a forte pendenza scegliendo traiettorie meno
               ripide (per circa 1.000 metri);
           -   Allargamento della sede stradale; (per circa 500 metri);
           -   Creazione di canali di scolo per le acque piovane;
           -   Costruzione di muri di sostegno in pietrame;
           -   Opere di sistemazione delle scarpate.

       Nella foto a fianco è segnato in blu il tracciato
attuale nel versante di Mai Ela, e in rosso quello che si
desidera realizzare.
        Il costo previsto di quest’opera è di 25.000 €,
che si prevedono di spendere nel 2012 (10.000) e nel
2013 (15.000)
9. RIPARAZIONI E ATTREZZATURE SCUOLA

         La scuola elementare di Mai Ela è stata costruita negli anni ’90 e adesso presenta problemi
di infiltrazione dell’acqua piovana dalle lamiere dei tetti già corrose.

        Inoltre i banchi, le scrivanie e gli armadi sono in pessime condizioni e vanno riparati o
sostituiti.

        Purtroppo l’acquisto sul mercato locale di lamiere per tetti e di mobili in legno è molto caro,
per cui si deve prevederne l’importazione.

       Si tratta di acquistare 300 m2 di lamiere ondulate zincate e di sostituire quelle esistenti
ad un costo previsto è di 5.000,00 €.

       Si tratta poi di acquistare 100 banchi a due posti, completi di sedie, 4 scrivanie e 4 armadi
ad un costo totale di 7.000,00 €.

       Tutte queste spese sono previste nel 2014.
10. COSTRUZIONE NUOVA SCUOLA MATERNA

        La sistemazione dell’asilo all’interno della scuola elementare era considerata provvisoria,
sia perché l’aula serve alla scuola elementare, sia perché i bambini dell’asilo non hanno la libertà di
giocare in un’area indipendente.
        Si è quindi studiata la possibilità di realizzare un edificio indipendente, su un terreno di 600
m2, al centro del villaggio, concesso dall’amministrazione locale.
       L’edificio sarà composto da un aula spaziosa, da una stanza archivio, dai servizi igienici e da
una veranda per un’area totale coperta di 100 m2.Saràprevisto uno spazio per i giochi esterni.

       Una volta ottenuti i permessi l’opera si può realizzare in meno di 12 mesi.
      Il costo previsto a grandi linee non è inferiore a 50.000,00 €, a costi odierni, data la
grande difficoltà di approvvigionamento dei materiali da costruzione.
        A fine 2011 sono già stati anticipati 10.000 € per le opere la cui effettuazione è
sicuramente prevista nel 2012 (sbancamento‐consolidamento del terreno e costruzione della
recinzione). La costruzione dell’edificio dovrebbe iniziare verso fine 2012 ed essere possibilmente
terminata nel 2013.
Amici dei Missionari
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