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I segni di futuro DOSSIER Atti 63a Assemblea Nazionale già presenti nella vita consacrata LORENZO PREZZI La cosa e la destra il Signore, che aprì una strada nel L a mia relazione, con mare e un sentiero in mezzo ad ac- quella di suor Nicla que possenti, che fece uscire carri Spezzati, rappresenta e cavalli, esercito ed eroi a un tem- uno sforzo di discernimento rela- po; essi giacciono morti, mai più tivo al futuro della vita religiosa si rialzeranno, si spensero come un nel nostro paese. Dico subito due lucignolo, sono estinti: “Non ri- limiti piuttosto evidenti. Il primo cordate più le cose passate, non è che le nostre due voci avranno pensate più alle cose antiche! Ec- probabilmente molti passaggi in co, io faccio una cosa nuova: pro- comune. È difficile pensare ad una pria ora germoglia, non ve ne ac- specificità italiana dei consacrati corgete? Aprirò anche nel deserto non solo per la loro forma istitu- una strada, immetterò fiumi nella zionale (spesso sovranazionale), steppa. Mi glorificheranno le be- ma anche per la trasversalità dei stie selvatiche, sciacalli e struzzi, problemi e delle risorse che ciascu- perché avrò fornito acqua nel de- no sperimenta. Il secondo è invece serto, fiumi alla steppa, per disse- relativo alla mia capacità di lettu- tare il mio popolo, il mio eletto. Il ra. Dovendo parlare spesso a voi popolo che io ho plasmato per me in diversi contesti, chiedo preven- celebrerà le mie lodi». È un testo tivamente scusa delle ripetizioni e che la liturgia ci ha proposto la delle riprese che farò. quinta domenica di Quaresima Partirei da due testi biblici. come prima lettura. Sono facil- Anzitutto Is 43,16-21: «Così dice mente riconoscibili le due parti: 63 C onsaCrazione e servizio 4/2016
una prima che fa memoria del- spesso ignoriamo e più spesso an- DOSSIER Atti 63a Assemblea Nazionale l’evento dell’esodo e una seconda cora non valorizziamo e di cui non che vede rinnovarsi i prodigi sotto percepiamo la potenza. Forse gli occhi dei deportati. Ripetizio- manca anche in noi la fiducia nel- ne e novità sono fortemente sot- la capacità di ri-creazione di Dio e tolineate. La memoria è necessaria nella fecondità della confidente ma non sufficiente per capire la apertura a Lui. Convertici e sare- novità. La salvezza futura supererà mo convertiti. l’esperienza vissuta nel passato, Il secondo testo è un semplice tanto da giustificare il paradossale versetto, tratto dal racconto post- imperativo «Non ricordate più le pasquale di Giovanni della pesca cose passate, non pensate più alle miracolosa. Sul lago di Tiberiade, cose antiche!». Il Dio che ha libe- ai discepoli tornati da una notte rato è anche il Dio che ha creato dei pesca deludente e vuota, Gesù ed ogni nuova esperienza di lui ri- chiede con imperio: «Gettare le re- propone sia la liberazione che la ti dalla parte destra e troverete». creazione. Nasce dal testo la di- Questa curiosa indicazione della mensione escatologica perché parte destra davanti a pescatori di l’oracolo non tende solo a descri- professione riaccende nelle loro vere la salvezza attuale, ma anche memorie bibliche alcune parole, la dimensione futura e finale. Ro- come quelle del Qoélet 10, 2 («il vescia la creazione, nel senso che cuore del sapiente va alla sua de- annuncia la possibilità di Dio di stra») e del Sal 118, 15-16 («la de- capovolgere il nesso naturale delle stra del Signore ha fatto prodezze, cose, perché egli può creare e an- la destra del Signore si è innalza- che ricreare, fino all’ultima crea- ta»). La Chiesa nella sua missione zione di cui si sente il gemito nella e i consacrati nella loro vita devo- natura come ricorda Paolo nel no gettare la rete dalla parte de- cap. 8 della Lettera ai romani. Per stra, ovvero devono far pescare il noi religiosi suona oggi particolar- Signore. mente forte la domanda: «Ecco, io faccio una cosa nuova… perché Il senso di un Anno non vi accorgete?». In mezzo alle Partirei dall’Anno della vita nostre difficoltà e alla nostre crisi consacrata (30 novembre 2014 – vi sono i segnali del futuro che 2 febbraio 2016). Sarebbe stato 64 C onsaCrazione e servizio 4/2016
eccessivo attendersi un improvviso cui papa Francesco ha avviato DOSSIER Atti 63a Assemblea Nazionale rovesciamento di tendenze (nu- l’anno (21 novembre 2014). In es- meri, opere, dislocazione interna- sa esortava i consacrati a guardare zionale ecc.) o iniziative clamoro- il passato con gratitudine, a vivere se. I processi di fondo sono e re- il presente con passione, ad ab- stano in evoluzione sia nei loro bracciare il futuro con speranza. E elementi positivi che negativi. Ma affidava loro alcune parole pro- c’è un cambiamento di notevole spettiche: la gioia, la profezia, la importanza ed è relativo all’imma- comunione, i poveri. «Mi attendo gine complessiva sulla vita consa- dunque non che teniate vive delle crata nelle Chiesa. È come ci fos- “utopie”, ma che sappiate creare sero una luce nuova e colori nuo- “altri luoghi”, dove si viva la logica vi. È nuovo lo sguardo ecclesiale evangelica del dono, della frater- sui religiosi e dei religiosi su se nità, dell’accoglienza della diversi- stessi. Permangono i riferimenti tà, dell’amore reciproco». magisteriali-teologici e le medesi- Ne parlerà più ampiamente me fatiche, ma l’insieme della vita suor Nicla Spezzati, ma mi sembra consacrata è uscito dal cono d’om- utile ricordare l’intenzionalità dei bra in cui sembrava risucchiata. I convegni maggiori di questo pe- circa 800.000 religiosi e religiose riodo. Per la prima volta è stato (di diritto pontificio) e i 700.000 organizzato un confronto sulla vi- di diritto diocesano, raccolti in ta consacrata nelle diverse confes- 3.700 famiglie e fondazioni hanno sioni cristiane (gennaio 2015). fatto esperienza di un anno pasto- Una valanga di adesioni hanno co- rale specificamente dedicato a lo- nosciuto il convegno sulla forma- ro. È la prima vola nella storia. zione (aprile 2015) e la convoca- «Voi – aveva ammonito l’esorta- zione per i giovani religiosi (6.000 zione post-sinodale Vita consecrata a settembre 2015). In occasione – non avete solo una gloriosa sto- della settimana conclusiva (28 ria da ricordare e da raccontare, gennaio – 2 febbraio 2016) 6.000 ma una grande storia da costruire. consacrati si sono dati raduno a Guardate al futuro nel quale lo Roma, secondo tutte le forme di Spirito vi proietta per fare con voi radicalità evangelica: nuove fonda- ancora cose grandi». Temi e ottica zioni, istituti secolari, Ordo virgi- ripresi nella lettera apostolica con num, contemplativi, religiosi e re- 65 C onsaCrazione e servizio 4/2016
ligiose, eremiti ecc. I convegni, ol- Hillesum e i martiri di Tiberine. DOSSIER Atti 63a Assemblea Nazionale tre al dato celebrativo, hanno rap- La prima relativa alla tradizione presentato il tendenziale supera- ebraica recente, i secondi al tema mento di molte fratture: la dimen- del martirio sul confine del dialo- sione ecumenica ha reso evidente go con l’islam. l’attuale consenso di tutte le con- Non è qui il momento per una fessioni cristiane alla vita consacra- rassegna di quanto nella Chiesa ta; la riflessione formativa e la italiana è stato fatto in quell’anno: convocazione giovanile hanno in- dall’informazione alle lettere dei dicato la necessità di tradurre il ca- vescovi, dalle iniziative interne a risma in una condizione multicul- quelle condivise coi preti e i laici. turale e multi-religiosa e in un ra- Non posso negare limiti e incon- dicamento extra-europeo ormai sistenze (casuale l’assenza del tema consolidato; la raccolte di tutte le dalla prolusione di mons. Bagna- forme della sequela radicale supera sco all’ultimo consiglio perma- le questioni delle distinzioni cari- nente del 14 marzo scorso?) tanto smatiche e apre all’interlocuzione che molti religiosi e religiose han- con l’intero popolo di Dio. no avuto l’impressione che non si Posso aggiungere un cenno alla sia andati in profondità, oltre un terza lettera circolare che porta il atteggiamento di benevola condi- titolo Contemplate, perché in essa scendenza. Ma questo non toglie si opera secondo un duplice regi- rilievo sia alla nuova luce sulla e stro. Da un lato l’affiancamento nella vita consacrata sia all’espe- fra la Scrittura (il Cantico dei rienza condivisa di cammini non Cantici) e le esperienze mistiche di più autarchici e non più preoccu- Teresa d’Avila e Giovanni della pati di marcare i confini fra le va- Croce, aprendo quindi al perti- rie forme della consacrazione. nente commento della Scrittura di È una speranza difficile quella ogni esperienza spirituale e misti- a cui siamo chiamati. L’ha ricor- ca. E, in secondo luogo amplian- dato anche il papa nell’incontro fi- do il termine mistica che, sulla nale del 1 febbraio scorso: «Vi scorta di papa Francesco, assume confesso che a me costa tanto le forme della relazione e del’im- quando vedo il calo delle vocazio- pegno nel presente, con i riferi- ni, quando ricevo i vescovi e do- menti a due figure di confine: Etty mando loro: “Quanti seminaristi 66 C onsaCrazione e servizio 4/2016
avete?” “4, 5…”. Quando voi, sapienti degli inquieti fremiti delle DOSSIER Atti 63a Assemblea Nazionale nelle vostre comunità religiose – nuove generazioni. maschili o femminili _ avete un novizio, una novizia, due… e la Nella Chiesa comunità invecchia, invecchia». Il riferimento all’anno della vi- «E a me questo fa venire una ten- ta consacrata fa emergere il luogo tazione che va contro la speranza: proprio in cui comprendere la sua “Ma, Signore, cosa succede? Per- identità e presenza, cioè la Chiesa. ché il ventre della vita consacrata La consacrazione non ha alcun diventa tanto sterile?”». E richia- senso fuori di una Chiesa che la ri- mando la domanda a Dio per la conosce e la alimenta (e ne viene fecondità di Anna, madre del pro- alimentata). Come ben ricorda feta Samuele (1 Sam 1,9-18), con- Vita consecrata: «In realtà la vita tinua: «Io domando a voi: il vostro consacrata si pone nel cuore stesso cuore, davanti a questo calo delle della Chiesa come elemento deci- vocazioni, prega con questa inten- sivo per la sua missione, giacché sità? “La nostra congregazione ha esprime “l’intima natura della vo- bisogno di figli, la nostra congre- cazione cristiana” e la tensione di gazione ha bisogno di figlie…”. Il tutta la chiesa-sposa verso l’unione Signore che è stato tanto generoso con l’unico sposo. Al sinodo è sta- non mancherà la sua promessa. to più volte affermato che la vita Ma dobbiamo chiederlo. Dobbia- consacrata non ha svolto soltanto mo bussare alla porta del suo cuo- nel passato un ruolo di aiuto e di re». La speranza è diventata nel sostegno per la Chiesa, ma è dono nostro mondo, ben la di là dei no- prezioso e necessario anche per il stri confini istituzionali, un bene presente e per il futuro del popolo fragile e scarso. Molta gente si di Dio, perché appartiene intima- stordisce e non sa per quale ragio- mente alla sua vita, alla sua santi- ne vivere. C’è un lago sotterraneo tà, alla sua missione» (n.3, EVC di disperazione e di angoscia che 6948). preme verso la superficie. Dobbia- Non ha senso trattare il pro- mo esserne consapevoli e non farci blema di un ordine o famiglia re- prigionieri di un malessere che ligiosa nella sua singolarità. E nep- non ha nulla che vedere con il pure solo nel contesto di una Vangelo, diventando interlocutori Chiesa locale o nella sola Chiesa 67 C onsaCrazione e servizio 4/2016
latina, o staccandola dalla tradi- «Ecco, la vita religiosa è l’uma- DOSSIER Atti 63a Assemblea Nazionale zione monastica. Essa ha la sua ra- nità abitata da Dio. E com’è gione all’interno dell’intero corpo l’umanità abitata da Dio? È la fra- di Cristo. Solo con questo sguardo tellanza, la comunione, una vita olistico e organico è possibile evi- che continuamente sfonda nell’es- tare soluzioni superficiali e percor- sere negli altri e nel portare gli altri si autocentrati. Una dislocazione in noi. Tutto ciò che è ascesi, tutto all’io al noi che entra anche nelle ciò che è il lavoro dell’uomo su se singole vocazioni. Perché la felicità stesso, per noi religiosi è semplice- è legata alla redenzione. Molto di- mente il lavoro sulla comunione, versa dalla soddisfazione che è in- sull’amicizia, sull’imparare a vivere vece compimento del proprio de- come dimora degli altri, perché siderio e sudditanza all’imperativo dimora di Dio. Questa è la vita di dell’autoaffermazione propria del Dio in noi accordataci dallo Spi- nostro contesto culturale. Solo in rito Santo nel battesimo come do- un io decentrato, dentro il corpo no iniziale, e che poi gli altri sacra- di Cristo nasce e cresce la comu- menti accrescono». «La vita reli- nione e la nostra umanità rivela la giosa significa allora partecipare a dimensione divina e umana con- ciò che è l’umanità nella storia, tenuta fin dal battesimo. Si capisce ma aprendo la nostra umanità alla allora che la preoccupazione non vita nuova. Dunque, proprio per- può essere quella dei numeri, ma ché sentiamo sulla nostra pelle ciò quella della fede come amorosa che sentono gli uomini nostri con- tensione al Signore. Come dice p. temporanei e cerchiamo il cibo B. Cadorè, maestro generale dei per nutrire la nostra vita, questo domenicani: «L’apprensione prin- cibo non sarà poi tanto diverso da cipale è il dileguarsi della fede, di quello che nutre le aspirazioni più cui viviamo la crisi. Non dobbia- profonde del mondo» (M. Rupnik mo commettere l’errore di con- – M. Campetelli, Vedo un ramo centrarci sulla mancanza della vo- di mandorlo, Lipa, Roma 2015, cazioni: se cambieremo la vita del- pp. 178, 200). la Chiesa, allora avremo il numero di vocazioni di cui la Chiesa avrà Qualche numero bisogno» (cf. R. Benotti, Viaggio Parlare di religiosi in Italia nella vita religiosa, Lev, p. 83). comporta richiamare alcuni nu- 68 C onsaCrazione e servizio 4/2016
meri, per altro già noti. Essi de- sociale (inurbamento). Agli uomi- DOSSIER Atti 63a Assemblea Nazionale nunciano, nell’arco di cinquan- ni di Chiesa il nuovo sembra trop- t’anni un riduzione della religiose po sconvolgente per poterne rico- dal livello 100 a 45, dei monaci da noscerne la razionalità e scorgere 100 a 50 e dei religiosi da 100 a gli elementi positivi nel cambia- 82. Vedrete poi più direttamente mento che si viene a delineare. sul testo scritto. Aggiornando i da- L’intuizione di alcune grandi per- ti al 2011: le comunità religiose sonalità (Rosmini, Bosco, Murial- maschili sono 2.909 con 19.347 do, Cottololengo ecc.) avviano consacrati il 37% dei quali con due fondamentali attenzioni:la più di 70 anni. Quelle femminili prima alla formazione non solo sono 8441 (di cui 501 monasteri) cristiana ma anche professionale, per 89.299 religiose, il 46% ultra- la seconda è il servizio di carità ai settantenni. Complessivamente poveri. abbiamo 1.130 comunità la cui Oggi siamo chiamati ad un presenza si intreccia con le 25.572 passaggio non meno importante. parrocchie (con parroco residente Il problema per noi in Italia è più sono 20.768). specifico: la vita religiosa sta scom- parendo dalla percezione del no- Sappiamo che storicamente i stro popolo. Stiamo diventando cicli storici possono essere diversi. invisibili. E per molti questo signi- Ai primi decenni dell’800 le suore fica, inutili. Nella storia italiana la erano la metà di quelle che abbia- vita religiosa è sempre stata una mo oggi, mentre i preti diocesani esperienza autenticamente popo- errano tre volte più numerosi. lare. Era facile che nell’ambito del- Nella seconda metà dell’800 si è la propria parentela o poco più ol- prodotto un fenomeno rilevante. tre ci fosse una presenza religiosa. Mentre le Chiese diocesane e le Erano normale per ciascuno in- forme tradizionali e antiche della contrare nella propria infanzia o vita consacrata conoscono una cri- fanciullezza una o più figure di re- si significativa, esplodono le pre- ligiose. La gente ci conosceva, ci senze religiose che si adattano al sentiva dalla sua parte, ci ospitava nuovo clima sia culturale (l’avvio volentieri e ascoltava spesso la no- dell’industrializzazione e il con- stra parola e il nostro consiglio. fronto positivo con la laicità), sia Quel tempo è davvero finito. In 69 C onsaCrazione e servizio 4/2016
DOSSIER Atti 63a Assemblea Nazionale Tabella 1. Religiosi e religiose in Italia dal 1861 al 2010 1861 1881 1901 1921 1951 1971 1991 2010 Preti 108.607 68.844 67.147 55.364 45.677 42.176 37.765 33.161 Religiosi* 30.632 7.191 7.792 7.309 24.112 29.184 24.540 20.751 Religiose 42.664 28.172 40.250 71.679 144.171 154.790 125.887 91.286 * Religiosi preti e laici. Fonte: 1861-1931 C. D’AGATA, Statistica religiosa, Giuffrè, Milano 1943; 1941-1961: Annuario pontificio, Roma; C onsaCrazione 1971-2001: Annuarium Statisticum Ecclesiae, Roma. 70 Tabella 4. Religiosi e religiose in Italia. Variazioni in rapporto al 1958 (1958=100). e servizio 4/2016 1958 1988(?) 1988(?) 2008 2010 Religiose 100 75 67 47 45 Monaci 100 73 67 52 50 Religiosi 100 110 99 84 82 Fonte: 1958: Annuario Pontificio, Roma; 1988-2010: Annuarium Statisticum Ecclesiae, Roma
un’area tradizionalmente religiosa Contesto difficile ma che è or- DOSSIER Atti 63a Assemblea Nazionale come il Veneto tra gli attuali ven- mai «digerito». Nella coscienza tenni il 45% dichiara di non aver non solo dei superiori e superiore mai avuto modo di avvicinare un maggiori, ma più ampiamente nei religioso e l’89% di conoscere solo religiosi e religiose, la questioni dei in modo approssimato la vita con- numeri e delle opere ha perso ogni sacrata. centralità. Cito un solo esempio Ma sappiamo che la difficoltà dall’intervisto di fratel M. A. Perry non riguarda solo la vita religiosa. ministro generale dei frati minori: È un problema che coinvolge la «Quando si è centrati e focalizzati Chiesa. Il futuro dell’Italia religiosa sulla persona di Cristo, allora il ha il profilo di un paese che da cat- progetto di vita consacrata non tolico diventa genericamente cri- appartiene più a noi. Per questo stiano. Il processo di secolarizza- non si deve avere timore dei nu- zione ha prodotto un accentuato meri in calo: nella storia dell’uo- pluralismo nei modi di vivere il mo ci sono sempre state forme di rapporto con la religione: i tratti vita che mostravano una speciale che compongono l’identità religio- relazione con Dio all’interno della sa degli italiani evidenziano una società. La vita consacrata non di- coerenza reciproca piuttosto debo- pende dall’uomo, ma da Dio. Per le, come debole risulta la loro ca- questo c’è speranza» (cf. Benotti, pacità di orientare opinioni coe- p. 71). renti sul magistero e sui temi del dibattito pubblico. Paradossal- La crisi e le spiegazioni mente, per quanto la Chiesa, come La condizione di crisi, che la figura del papa e l’istituzione, connota la vita consacrata, ha avu- occupi una posizione di indubbio to in questi decenni diversi tenta- rilievo e goda di una grande credi- tivi di spiegazione. La prima è le- bilità presso molti, non sembra ca- gata ai non adeguati processi di pace di condizionare le opinioni aggiornamento avviati nel post- degli italiani sui temi che esulano concilio che hanno riguardato dalla questioni strettamente spiri- l’intero spettro della esperienza tuali. Nel volgere di una generazio- spirituale religiosa: costituzioni, ne i cattolici in Italia cesseranno di inserimento, opere, formazione essere maggioranza. ecc. Un cammino generoso che ha 71 C onsaCrazione e servizio 4/2016
incrociato i temi della persona, nale e dell’aggiornamento, ma DOSSIER Atti 63a Assemblea Nazionale della comunità, della missione, del quando ci siamo messi a studiare codice, del carisma fino alla sintesi più in profondità, e cioè da un espressa nella post-sinodale Vita punto di vista spirituale serio, il consecrata e al primato riconosciu- “perché” della vita consacrata e le to alla vita spirituale nell’ultimo principali componenti di essa – decennio. Esso si è sviluppato, co- missione, comunità, voti – ci sia- ma abbiamo visto, in parallelo ad mo resi conto che c’era un punto una drammatica crisi numerica. troppo ignorato e da ritrovare: oc- La ragione della crisi viene quindi correva rileggere in modo nuovo, addebitata al mancato rinnova- in una prospettiva teologico-spiri- mento, ad una gestione del gover- tuale e di fede, le grandi parole che no non oculata, a forme di sbri- definiscono la vita consacrata… ciolamento delle identità carisma- Non i problemi strutturali e orga- tiche e di individualismo che ha nizzativi, pur importanti, ma i tolto suggestione alla proposta contenuti, la qualità di vita evan- della vita consacrata. gelica che li deve caratterizzare. Si dirà che questo s’è sempre saputo Una seconda corrente addebita ed è del tutto scontato. Purtroppo la crisi della vita consacrata alla si fa proprio così: si dà per sconta- sua infedeltà, alla necessità di una to ciò da cui dipende tutto: Gesù riforma non ancora compiuta. La Cristo e il Vangelo» (p. 69). Alla crisi è legata all’infedeltà, o quan- sua voce si possono aggiungere tomeno, a non aver posto l’atten- quella di M. Rupnik, di G. Ca- zione su una più radicale riforma nobbio, di F. Ciardi e molti altri. spirituale. Stili di vita che appan- nano il Vangelo, forme di spiritua- Una terza corrente punta, in- lismi non ancorati alla Scrittura e vece, l’attenzione sull’esaurirsi del al battesimo, scarsa trasparenza del modello della vita religiosa aposto- riferimento a Cristo nelle proprie lica (in particolare). Nelle grandi opere. Così si esprime L. Guccini partizioni storiche della vita con- nel volume Vita consacrata e mon- sacrata - il monachesimo nei primi danità spirituale (EDB, Bologna secoli, gli ordini mendicanti del 2015): nel post-concilio si «lavo- XII secolo, le congregazioni mo- rava moltissimo a livello istituzio- derne del tridentino e la congre- 72 C onsaCrazione e servizio 4/2016
gazioni sociali dell’800 – saremmo agricole, l’assistenza ai malati. Ora DOSSIER Atti 63a Assemblea Nazionale oggi davanti ad un nuovo paradig- sembra che il ciclo della congrega- ma che inesorabilmente non azze- zione religiosa stia arrivando al ra, ma certamente emargina, il termine – lo stato si è assunto tutti modello della congregazione so- o quasi tutti i compiti svolti dalle ciale. Ne parlava già nel 1993 p. congregazioni religiose – e quindi Cada nel contesto del primo con- la domanda che ci dovrebbe porre vegno internazionale della vita non è quanti anni vive un istituto, consacrata. Un attento studioso ma quanti anni può vivere una come Giancarlo Rocca l’ha così istituzione» o un modello. espressa in varie parti (cf. L’Osser- Don Rocca ha specificato ulte- vatore romano 12 marzo 2015). In riormente il suo pensiero in una questi 50 anni sono scomparsi relazione del maggio scorso al Cla- 370 istituti religiosi. La contem- retianum (cf. Testimoni 6/2015 p. poraneità della loro fine fa pensare 5). La vita apostolica nasce attor- che a terminare non sono i singoli no ad alcuni nuclei come i voti istituiti, ma appunto il modello semplici, la centralizzazione del delle congregazioni di vita attiva. governo e la vita comune. Ma ciò «Fondamentalmente, la congrega- che maggiormente la caratterizza zione religiosa – con voti semplici è l’apostolato che, in coerenza con e una forte accentuazione sull’apo- l’invito dell’Illuminismo ad essere stolato - ha costituito un fattore di utili alla società (lasciando in se- modernizzazione della Chiesa, condo ordine il celibato e la con- dello stato e della stessa vita reli- templazione), si esercita nelle giosa. Il grande equilibrio che essa scuole, nella cultura, nell’assisten- è riuscita a darsi per circa 150-200 za. Quando viene meno l’equili- anni – la sua nascita infatti si può bro fra vita comune e opera, o fra far risalire a poco prima della ri- vita spirituale e professione e so- voluzione francese – è innegabile, prattutto – come ha più volte sot- e la sua forza è stata tale che anche tolineato Giovanni Dal Piaz - antichi ordini hanno accettato di- quando viene meno la plausibilità versi elementi della sua fisiono- sociale dell’apostolato, il modello mia, specialmente quando si sono implode. Ciò che era nato per «ri- spinti su campi di apostolato mo- consacrare il mondo», che la mo- derno, come la scuola, le colonie dernità aveva allontanato dalla fe- 73 C onsaCrazione e servizio 4/2016
de, non serve più. Le nuove fon- di molte vite di religiosi e religiose. DOSSIER Atti 63a Assemblea Nazionale dazioni «non sono interessate a Il cambiamento del modello ri- una teologia della consacrazione muove gli inutili volontarismi e del mondo» quanto piuttosto a consente una grande serenità di riaffermare una identità. Non esi- approccio, ma può rivelarsi l’en- ste una vita religiosa in astratto: la nesima scorciatoia per non inter- debolezza della vita consacrata rogarsi sulla fedeltà e creatività del apostolica «ha come base il fatto proprio carisma, concedendo alle che la teologia dell’apostolato e nuove fondazioni (di indirizzo quella della consacrazione del conservatore o progressista poco mondo non attirano più, ed è importa) un credito che i fatti e gli quindi inevitabile attendersi un scandali stanno ridimensionando. mutamento. Più che parlare di cri- si, quindi, si dovrebbe parlare di Dove e come guardare? mutamento». Dove allora guardare per il no- I tre approcci non sono mai stro futuro. Tenendo conto della chiaramente distinti, ma si com- radice battesimale, ecclesiale, cri- binano fra loro. Il più decisivo mi stologica e trinitaria, lo sguardo va sembra quello che richiama la ri- alle esigenze dell’annuncio oggi. forma, ma tutti e tre hanno delle Quali sono i segni che richiedono forti ragioni. Se l’aggiornamento l’annuncio oggi? C. Theobald ha della vita consacrata costringe al- dato alcune indicazioni di massi- l’adesione al magistero, alle do- ma indicando le faglie e le fratture mande delle comunità e alla esi- che emergono dal vissuto dei no- genze delle Chiese locali, corre il stri contemporanei. a) Il rapporto rischio di enfatizzare i dati istitu- problematico dell’umanità con il zionali e di rimuovere il tema della suo avvenire. La consunzione della riforma. L’accento sui fondamenti tradizione umanistica, la pluralità cristologici ed evangelici è una e dispersività delle culture, la fonte necessaria, urgente e decisiva frammentazione degli itinerari di per la vita consacrata oggi, ma se vita ne sono alcune conseguenze. viene enfatizzata sulla base della Nasce una nuova costellazione spi- crisi dei numeri e delle opere, può rituale che chiede a gran voce, an- impedire il riconoscimento della che a noi a in noi, di salvare qualità evangelica e testimoniante l’umano comune. b) La minaccia 74 C onsaCrazione e servizio 4/2016
che pesa sulla coesione sociale del- bera circolazione delle persone (il DOSSIER Atti 63a Assemblea Nazionale le nostre società. Gli indicatori so- famoso trattato di Schengen) non no molti. Essi ci chiedono la capa- rivela solo l’esasperazione della cità di accompagnare la ricerca di paura verso i nuovi migranti, la senso di molti feriti e provati dalla minaccia apocalittica e incontrol- vita: dai rifugiati, ai senza lavoro, labile del terrorismo islamico, ma ai divorziati caduti in povertà, ai anche la chiusura entro vecchie giovani a cui è promesso molto e identità che rischiano il meticciato concesso poco. Da queste fragilità senza essere preparate, e per que- può nascere l’attesa del Regno che sto le fantasie lavorano impaurite viene. Le nostre città non produ- e aggressive». I religiosi dei paesi cono più senso civile, ma anoni- interessati non alzano la voce. An- mato e solitudine. È qui che siamo che diversi episcopati si allineano chiamati ad esercitare quella fra- facilmente al pensiero comune, ternità mistica e contemplativa di nonostante l’alta predicazione di cui parla papa Francesco. c) Lo Francesco. «Eppure là dove ci so- scarso coinvolgimento degli ultimi no emergenze e sofferenze, vittime nelle decisioni che li concernono. e violenze, la vita religiosa dovreb- Si può rispondere sia dando esem- be essere presente, intraprendente, pio di ricerca comune e discerni- solidale, in sintonia e sinergia, mento collegiale come le nostre ispirandosi al Vangelo, svelando la tradizioni religiose ci indicano, sia Chiesa ospitale e orientando la favorendo nella vita civile quelle storia». Non si tratta certo di igno- attitudini capaci di affrontare e ri- rare il pericolo di un implosione solvere i conflitti, di costruire con- del sistema sociale, né l’autonomia sensi, di favorire decisioni condi- delle decisioni istituzionali (un vise. buon esempio ci è stato fornito da Indico due esempi concreti. Il A. Merkel dopo le elezioni a lei primo è l’onda dei profughi. Ri- non favorevoli di alcuni Länder, prendo alcune righe della relazio- mentre sull’accordo UE – Turchia ne di B. Secondin all’UCESM (3 sono doverose le critiche, tenendo febbraio 2016). «In Europa si sta conto dei limiti di fattibilità), sen- arrivando a una decisione molto za tuttavia cedere all’ispirazione pericolosa. La decisione di sospen- evangelica e alla sua radicali esi- dere da parte di molti paesi la li- genze. 75 C onsaCrazione e servizio 4/2016
Il secondo esempio è la legge ma di percepire il bene dei legami DOSSIER Atti 63a Assemblea Nazionale sulle unioni civili, comprese quelle che in essi si producono. omosessuali, hanno interessato l’opinione pubblica del Paese. Per Contemplazione e la radicalità con cui si affrontano invenzione i temi della famiglia, la relazione Ogni capacità inventiva e di maschio-femmina e quella fra le servizio nasce dalla convinzione generazioni, le questioni aperte già espressa: è in Cristo e nel suo non possono essere ignorate dai corpo ecclesiale la radice di ogni religiosi. Da tempo scriviamo su creatività. È ancora C. Tehobald Testimoni (4/2014 p. 1) della spe- che ci mostra come la prospettiva cularità delle vocazioni religiose ri- fondazionale presente del Vangelo spetto a quelle familiari e del loro è composta da un duplice movi- richiamo reciproco e non possia- mento, quello che da Cristo al Pa- mo conseguentemente ignorare dre nella preghiera confidente e quello che avviene nel Paese. Del quello che si esercita nelle relazio- resto l’accompagnamento familia- ni, nei miracoli, nel sovvertimento re interessa da vicino molti consa- delle relazioni sociali del tempo. crati e consacrate. La comunità re- «Si comprende come situandosi ligiosa, d’altra parte, è caratteriz- allo stesso tempo sui due fronti zata dalla priorità del dato (quello nascosto del rapporto con simbolico-spirituale su quello na- Dio e della sua voce che riconosce turale, dall’unità degli spiriti e non il Figlio come l’amato) e quello vi- da quella della carne e del sangue, sibile dei racconti evangelici, avvi- dalla libertà di adesione e di aper- cinandosi dunque all’intimità di tura ad altri e ad altre che non ri- Gesù e seguendolo passo a passo sulterebbe viabili per le famiglie, sulla strada, i nostri fondatori e dalla disponibilità di non fissarsi fondatrici hanno trovato nei testi in un luogo e in relazioni specifi- scritturistici uno spazio unico per che rispetto al vincolo del matri- la propria formazione spirituale e monio. In una parola, è una co- l’ispirazione fondatrice che hanno munione di vita in grado di capire saputo mettere in opera». la varietà crescente dei modelli fa- Un forma narrativa e sapien- miliari. Certo non di giustificarli, ziale del nostro carisma e della no- stra vita ci permette di fare un ra- 76 C onsaCrazione e servizio 4/2016
pido punto sulla teologia della vita gia narrativa, fenomenologica, DOSSIER Atti 63a Assemblea Nazionale consacrata. Ne do tre esempi: di meno preoccupata di definire e tipo teologico (Ciardi), di tipo più attenta a descrivere. Il primo battesimale (Martinelli), di tipo ricerca gli elementi comuni, costi- spirituale (Rupnik). Fabio Ciardi tutivi dello stato di vita consacra- privilegia una elaborazione teolo- ta; il secondo è attento alla diffe- gica che si appoggi sul dato storico renti forme e la rispetto della spe- e lo interpreta, non viceversa, per- cificità di ogni singola istituzione. ché la vita consacrata è essenzial- Il primo privilegia gli elementi mente “vita”, anzi una molteplici- permanenti e in certo modo stati- tà di esperienze di vita. Riconosce ci; il secondo quelli dinamici e la pertinenza e la fecondità della storici». tensione fra una lettura «essenzia- Paolo Martinelli, vescovo ausi- listica» e una lettura «narrativa», liare di Milano, riprende il tema ma la scelta è per il secondo ele- del proprio specifico dei consacra- mento. Da un lato, ad esempio, la ti in relazione al battesimo, stretto sequela e i consigli, dall’altro il ca- fra l’obiettiva eccellenza della ver- risma; da un lato il tema della ginità e semplice variabile facolta- consacrazione e dello stato di vita, tiva della vocazione battesimale. dall’altro quello del segno e della «Personalmente credo si debba profezia; da un lato la ricerca di percorrere una strada diversa da identità e dall’altro la dimensione quella fin qui battute dalla teolo- apostolica-ministeriale. Fra i due gia della vita consacrata recente; il approcci vi è un arricchimento re- fatto che la valorizzazione della vi- ciproco. «Il primo persegue una ta battesimale possa essere sentita teologia solida, forte (sono espres- in concorrenza con il valore dei sioni più volte ricorrenti nella let- consigli evangelici e viceversa, fa teratura in merito) con fonda- pensare alla necessità di rivedere lo mento in re; elabora una riflessio- schema ecclesiologico di fondo. ne con categorie e metodologie Infatti una vera ecclesiologia di simili a quelle impiegate per la comunione impone che ogni vo- teologia sacramentaria o più in ge- cazione sia da considerarsi una ric- nerale per la teologia dogmatica; il chezza per l’altra, senza depaupe- secondo si muove su un differente ranti appiattimenti». È illuminan- registro, privilegiando una teolo- te il rapporto fra martirio e 77 C onsaCrazione e servizio 4/2016
battesimo. «La logica qui afferma- dere che l’unione tra l’uomo e Dio DOSSIER Atti 63a Assemblea Nazionale ta è quella del particolare che deve è possibile, è reale. Non tuttavia incarnare necessariamente l’uni- secondo la maniera degli uomini versale. Il martire non va oltre il o addirittura del creato inferiore, battesimo, ma esplicita l’implicito ma al modo di Dio. Tu ci testimo- battesimale. Il battezzato guardan- ni che questa unione è così totale do al martire si sente richiamato da coinvolgere tutto ciò che noi al dovere della testimonianza, pro- possiamo chiamare persona, sino pria di ogni credente. Così è della alla nostra carne, ai nostri sensi, vita religiosa con i consigli evan- sentimenti, intelletto, e soprattut- gelici e con la vita comune. Tale to alla nostra volontà. È un’opera stato di vita non consiste in un an- del Padre del Figlio tuo, che ha di- dare oltre il battesimo ma nel- feso la tua volontà dal peccato, che l’esplicitare, in modo carismatica- ha difeso la tua persona davanti ad mente determinato, l’implicito una volontà incapace di amare. battesimale a utilità di tutta la Oggi e domani sarà di nuovo fon- Chiesa. Il fatto stesso che Cristo damentale la consapevolezza del abbia vissuto casto, povero e ob- fatto che il tuo Figlio non ha fon- bediente, impedisce di considerare dato una religione, ma ha aperto tale forma come facoltativa per la il cammino della fede. Allora la Chiesa. Nei consigli evangelici che domanda sarà: è davvero possibile ri-presentano l’umano di Cristo, il l’unione con Dio? Tu, nel tuo Fi- battezzato trova il riferimento es- glio, ci rendi testimonianza attra- senziale per il proprio cammino verso i secoli che l’unione tra uo- umano ed ecclesiale» (Rivista del mo e Dio è possibile, che è reale e clero 5,2015,344). totale. Non si schiaccia l’umano Di p. Marko Rupnik riprendo con il divino e non ci si difende alcune righe di una preghiera alla davanti al divino per potersi svi- Vergine messa in bocca allo starez luppare. È una libera adesione che commenta il mosaico dell’An- d’amore. Allora l’approccio che si nunciazione e le tre stelle che manifesterà non sarà quello di una adornano la figura di Maria. «O fede che cerca un influsso sulla so- Vergine prima del parto, che lo cietà attraverso strutture che non Spirito, per mezzo tuo, illumini gli sono adatte per la libera adesione. orizzonti del nostro cuore per cre- Non cercheremo canali di influen- 78 C onsaCrazione e servizio 4/2016
za sulle persone, per convincerle. unifica sapere, libertà, etica e amo- DOSSIER Atti 63a Assemblea Nazionale Non ci sono più argomentazioni re. Perché l’umano non vive senza da cercare per la futura generazio- bellezza e senza l’attesa di fonda- ne, perché tornerà attuale l’amore mento che essa evidenzia. che nel tuo Figlio ha unito l’uma- nità e la divinità in una sola per- Come semplice sona. Si, l’unione che si è aperta in intermezzo Te, un’unione così totale che por- Ricordo, applicandoli al noi ta la persona umana al compi- consacrati, i quattro principi pro- mento» (Rupnik-Campatelli, Vedo posti da papa Francesco nell’Evan- un ramo di mandorlo, Lipa, Roma gelii Gaudium. 2015 pp. 271-2). Invece di pensa- Il primo suona: il tempo è su- re che per essere affascinanti per il periore allo spazio. Esso «permette mondo bisogna essere totalmente di lavorare a lunga scadenza, senza uguali al mondo, che praticando l’ossessione dei risultati immedia- l’umano slitteremo inesorabil- ti. Aiuta a sopportare con pazienza mente verso il divino, dovremo situazioni difficili e avverse, o i rovesciare la prospettiva. Soltanto cambiamenti dei piani che il dina- essendo eucaristici potremmo su- mismo della realtà impone» (223). scitare l’interesse del mondo, sol- In una parola, privilegiare i pro- tanto praticando la divina-umani- cessi all’occupazione degli spazi, i tà che il battesimo ci ha dato po- flussi di liberazione alla gestione tremo salvare l’umano comune. del potere. Per i consacrati la di- Non si diventa spirituali senza do- mensione temporale è, ad un tem- lore, per via intellettuale e cultu- po, lunga ed escatologica. Come rale, ma nella preghiera e nella ce- segno dei tempi futuri la vita reli- lebrazione. Il cambiamento di giosa comprende la qualità del prospettiva non è solo una cosa tempo, non solo nella sua misura per noi, è una vera e propria rivo- storica, ma nella sua specificità di luzione per la cultura contempo- kairos, di tempo di grazia. Questo ranea. Solo riannodando il rap- significa, ad esempio, saper avvia- porto tra idea e realtà, uomo e na- re e sostenere opere, ma anche sa- tura, ragione e fede possiamo dire perle chiudere, senza farsene pri- il Vangelo; solo così approdiamo a gionieri. Vuol dire apprezzamento quella conoscenza integrale che dei valori spirituali e carismatici 79 C onsaCrazione e servizio 4/2016
rispetto ai pur preziosi valori fun- sia a quello della vita comune nel- DOSSIER Atti 63a Assemblea Nazionale zionali. La testimonianza persona- la fraternità. L’unità prevale per- le e comunitaria è più importante ché il carisma non è acqua distil- della professionalità. La rete delle lata, e non va trasformato in un fe- presenze di stile evangelico più ri- ticcio o in una arma impropria da levante di una presenza massiccia usare contro gli altri. Uno stru- nei territori. Lo sforzo di una ri- mento tradizionale come la corre- formulazione del carisma in con- zione fraterna (sia dei superiori co- testi culturali diversi e lontani è me dei fratelli come della comu- parte del privilegio concesso al nità) esprime una dimensione di tempo rispetto allo spazio. rispetto della persona e argina Il secondo principio dice: l’idolatria del benessere e dei pro- l’unità prevale sul conflitto (226). getti personali. In particolare la Differenze, distanze e conflitti abi- Parola (lectio) e la celebrazione eu- tano stabilmente la vita consacra- caristica rendono gestibile il per- ta. Pensare di evitarli o con l’eser- dono e l’unità oltre il conflitto. cizio di un decisionismo di vertice «Cristo ha unificato tutto in sé: o con una sorta di anarchia signi- cielo e terra, Dio e uomo, tempo fica esserne ostaggi. Il conflitto è ed eternità, carne e spirito, perso- cosa seria, spesso creativa, talora na e società» (229). inevitabile. Ma non può essere Il terzo principio: la realtà è l’ultima parola, perché l’unità isti- più importante dell’idea. I confra- tuzionale e carismatica prevale sui telli sono più importanti dei no- singoli percorsi. Monaci e religiosi stri pur legittimi desideri. «Questo hanno inventano le forme della implica di evitare diverse forme di decisione assembleare e conosco- occultamento della realtà: i puri- no la fatica di una decisione con- smi angelicati, i totalitarismi del divisa e praticata. La storia dei no- relativo, i nominalismi dichiara- stri capitoli e dei nostri consigli di zionisti, i progetti più formali che famiglia ne è piena. Si capisce l’in- reali, i fondamentalismi antistori- sistenza che negli ultimi decenni ci, gli eticismi senza bontà, gli in- sia dentro le congregazioni che tellettualismi senza saggezza» dall’alto (Congregazione per la vi- (231). Preparare il cibo, partecipa- ta consacrata) è stata dedicata sia re ai lavori manuali di gestione al tema dell’esercizio dell’autorità, della casa, non sfuggire dai condi- 80 C onsaCrazione e servizio 4/2016
zionamenti ambientali, non rifu- personali, talora anche provviden- DOSSIER Atti 63a Assemblea Nazionale giarsi nei ruoli, costituiscono tutti ziali, ma sempre in relazione al elementi in cui la realtà prevale tutto, all’esterno significa la prio- sull’idea astratta. Il tratto anti- rità della Chiesa e del Vangelo sui ideologico della vita consacrata singoli e preziosi carismi. Viviamo che la resa fortemente sospetta a in maniera privilegiata una tensio- tutti i totalitarismi, la dispone a ne che attraversa la Chiesa, quella percepire un passaggio epocale do- fra carismi e istituzione. Sappiamo ve il concreto-simbolico potrà pre- che non vi sono carismi senza isti- valere sull’astratto idealizzato. Un tuzione e che nessuna istituzione febbrile e imminente trapasso del- vive senza il carisma e che ambe- la figura complessiva della Chiesa due, istituzione e carisma, sono che è in qualche maniera anticipa- frutto dello Spirito e da Lui veri- ta nella sofferta transizione dei re- ficati. L’applicazione alla vita co- ligiosi. Sullo sfondo: un vero e mune è del tutto evidente. proprio cambiamento di paradig- ma e di civiltà. Il richiamo al mo- Otto segni dello binario delle epoche organi- A quali segnali è bene essere at- che (nesso fra uomo-natura-creato tenti? Quali sono gli elementi po- e Spirito) e critiche (il primato del tenzialmente più capaci di futuro pensiero, dell’individuo e delle nelle nostre esperienze? Quelli che successione idea-pratica) del pen- elencherò sono solo degli esempi siero di V. Ivanov stimola la per- che credo l’assemblea dovrà discu- cezione di una nuova epoca dove tere, completare o integrare. la domanda di senso e il dono del- lo Spirito rappresentano la solu- Fecondità. Vi sono molti se- zione davanti all’abisso dell’in- gnali di fecondità, piccoli, ma non umano e alle domande sul post- privi di valore. Penso alle nuovo umano e il trans-umano. fondazioni monastiche: dalle co- Il quarto principio: il tutto è munità che sono nate da Bose, a superiore alla parte. Il poliedro è quella di Dumenza, alla Piccola superiore alla sfera. Se all’interno Famiglia della Risurrezione (Ve), della vita consacrata questo signi- alla Fraternità di Gesù di Pian del fica la priorità della responsabilità Levro (Tn), alla Piccol famiglia per l’insieme rispetto alle spinte dell’Annunziata (dossettiani). An- 81 C onsaCrazione e servizio 4/2016
che all’interno delle nostre fami- mento positivo. Nonostante il do- DOSSIER Atti 63a Assemblea Nazionale glie apostoliche vi sono significa- lore che possono provocare le circa tivi cambiamenti istituzionali con 3.000 uscite annuali (in termini la ridefinizione delle province, che assoluti), la quarantina di istituti spesso avvengono non per ragioni commissariati, la quindicina di organizzative e istituzionali, ma su fondatori sotto esame, il fatto di un autentica riscoperta del cari- poterne apertamente parlare costi- sma. Si possono ricordare le deci- tuisce un segnale importante per ne di comunità che vedono la pre- il futuro. I due fronti a cui stare senza di suore di diverse congrega- attenti sono da un lato la gestione zioni. Vale la pena ricordare la dei beni economici e dall’altro le ricomparsa dell’eremitismo (circa deviazioni sul versante degli abusi 300 in Italia) e la crescente consi- sessuali. Cito in proposito un bel stenza dell’Ordo Virginum (circa libro di Anna Deodato, Vorrei ri- 1000). Forme comunitarie sono sorgere dalla mie ferite (EDB, Bo- perseguite anche dai movimenti logna 2016; cf. anche L. Bove, ecclesiali, spesso con eccellenti ri- Giulia e il lupo, Ancora 2016), do- sultati. Ricordo che fra le nuove ve emergono le condizioni che fondazioni censite (circa 700), che propiziano questi intollerabili esi- hanno ramificazioni sul versante ti. La tecnica di adescamento ha familiare e laicale oltre ai consacra- un aspetto fisico (toccamento), ti e ai preti, ve ne sono 200 nate uno psicologico (cura e attenzione in Italia e spesso molte delle altre per creare dipendenza) e uno co- hanno nel nostro paese una o al- munitario (a garanzia dell’intangi- cune presenze. A tutto questo si bilità della figura apicale). La vit- aggiunga il rinnovamento delle tima designata è in genere giova- comunità e dei servizi agli ultimi ne, docile, accondiscendente con e ai poveri. una debole capacità di mantenere i propri confini. Nell’abuso di una Limiti. Ritengo un segnale di donna verso un’altra la questione futuro la franca ammissione dei centrale non è il lesbismo, quanto propri limiti e la risposta positiva piuttosto «la psicodinamica narci- agli eventuali scandali. La corag- sista associata a una struttura di giosa trasparenza va sottolineata personalità gravemente compro- come un punto di forza e un ele- messa» (p. 114). Personalità di- 82 C onsaCrazione e servizio 4/2016
sturbate, investite di potere, in un e che può innervare anche l’euca- DOSSIER Atti 63a Assemblea Nazionale contesto chiuso e privo di con- ristia (mistagogia), oltre che incro- fronti sono le potenziali «predatri- ciare un particolare sensibilità ci». contemporanea in ordine ai senti- menti e al loro ruolo nella vita. La Parola. Credo che non si sottolineerà mai abbastanza la Carisma. La forma narrativa nuova centralità che la Parola ha dell’identità della vita consacrata oggi nella pratica delle nostra vita ha reso il carisma non un deposito spirituale. Da questa familiarità è intangibile o astratto e neppure la nata una nuova spiritualità. «Essa somma dei fatti e delle opere. Non si esprime soprattutto con il recu- si può neppure fissarlo in via defi- pero diffuso della esperienza anti- nitiva nei testi di fondazione o ca della lectio divina. Pur chiamata nelle costituzioni. È un dinami- con vari nomi, secondo luoghi ed smo più profondo, un impulso esperienze – lettura orante, medi- misterioso che interessa tutti quel- tazione biblica, incontro biblico, li che ne sono segnati. È più un ascolto orante e altro – essa va so- fornello atomico che continua a stenuta e nella formazione va in- produrre energia di rinnovamento segnata, praticata e anche condi- e di testimonianza che non un pa- visa con i gruppi di laici che la fre- trimonio statico. Proprio perché è quentano. Ma la centralità deve frutto dello Spirito «il proprio del- esprimersi anche in molte altre l’ordine carismatico è che non vi modalità: come ha descritto in si può installarsi o fare il nido in dettaglio Verbum Domini (2012), ciò che oggi è donato e può essere in riferimento alle forme di vita, ritirato domani: il provvisorio ne ai ministeri e alla evangelizzazio- fa originariamente parte. Questa ne» (B. Secondin). Non credo sia condizione necessita di un lungo necessario contrapporre la Parola apprendimento dell’ars moriendi: alle tradizioni devote. Certo que- talvolta essa conduce verso l’accet- ste vanno riviste alla luce della Pa- tazione della scomparsa, più spes- rola, ma è anche vero che la di- so verso cambiamenti e riforme di mensione devota e affettiva della cui è così ricca la nostra storia» (C. fede è ciò che garantisce la lectio Theobald). Frutto prezioso del- da derive puramente accademiche l’anno della vita consacrata è che 83 C onsaCrazione e servizio 4/2016
il carisma va speso nel servizio ec- riori religiosi il 29 novembre DOSSIER Atti 63a Assemblea Nazionale clesiale e non difeso nella sua pre- 2013: «La fraternità ha una forza tesa unicità e diversità. di convocazione enorme. Le ma- lattie della fraternità, d’altra parte, Vita fraterna. È una delle di- hanno una forza che distrugge». mensioni più belle del percorso «La fraternità religiosa, pur con post-conciliare della vita consacra- tutte le differenze possibili, è ta, quella che papa Francesco in- un’esperienza di amore che va ol- dica come la «mistica del vivere in- tre i conflitti… Pensare a una co- sieme». Essa comincia dalla rina- munità senza fratelli che vivono in scita dall’alto, dal Padre nostro. «Si difficoltà non ha senso e non fa è attratti da due cose: dall’amore e bene. .. E il conflitto va assunto, dalla bellezza. L’amore attira per- non deve essere ignorato». Va so- ché porta la promessa dell’unione prattutto accompagnato, va acca- fra le persone e trasfigura le perso- rezzato nella preghiera e nell’euca- ne; la bellezza attira perché ricon- ristia. «La tenerezza eucaristica cilia lo spirito e la materia e tra- non copre il conflitto, ma aiuta ad sforma il mondo. Perciò l’amore e affrontarlo da uomini». la bellezza sono manifestazione di Laici e donne. La grande parte salvezza: sono epifania di unità, della vita consacrata è fatta da lai- sono ambito di libertà. La bellezza che e donne. E laici non mancano non si impone, si propone, come né nelle famiglie apostoliche né l’amore. Però rimane nella memo- nel monachesimo. Sono capaci di ria, rimane nel cuore». «Pavel Flo- futuro tutti i segnali che vanno ol- rensky diceva che esistono solo tre i confini asfittici del clericali- due possibilità per l’uomo: o svi- smo. Ha detto il papa alla Ponti- lupparsi secondo la divino-umani- fica commissione America Latina: tà o vivere secondo la bestialo- «Nella Chiesa si entra come laico; umanità. La via consacrata deve il primo sacramento è quello dei far vedere il divino nell’umano, laici – voi non battezzate preti, cioè nei figli, il Padre, altrimenti non battezzate vescovi, voi battez- non ha senso la novità cristiana ri- zate laici – e la Chiesa non è l’élite spetto alle altre proposte di rela- dei sacerdoti, dei consacrati, dei zione umana» (M. Tenace). Come vescovi, ma è il popolo di Dio, il ricordava papa Francesco ai supe- santo popolo fedele di Dio». Leg- 84 C onsaCrazione e servizio 4/2016
gendo le interviste ai superiori sionata ricerca della volontà di DOSSIER Atti 63a Assemblea Nazionale maggiori (cf. R. Benotti, op. cit) il Dio, la generosa e imprescindibile richiamo alla dimensione laicale comunione ecclesiale, l’esercizio della vita consacrata è molto insi- del discernimento spirituale, stito e si percepisce come sofferen- l’amore per la verità. Essa si espri- za la prevalenza non sempre giu- me anche con la denuncia di stificata della dimensione del mi- quanto è contrario al volere divino nistero ordinato. Per quanto e con l’esplorazione di vie nuove riguarda la dimensione femminile per attuare il Vangelo nella storia, basti una citazione dell’EG: «Vedo in vista del Regno di Dio» (VC, con piacere come molte donne 84). Ci si potrebbe dilungare condividono responsabilità pasto- sull’opzione per i poveri o la mis- rali insieme con i sacerdoti, danno sione o l’escatologia come parte il loro contributo per l’accompa- della dimensione profetica. Il trat- gnamento di persone, di famiglie to più evidente per me oggi è il o di gruppi ed offrono nuovi ap- martirio che torna con insistenza porti alla riflessione teologica. Ma nelle storie delle nostre congrega- c’è ancora bisogno di allargare gli zioni. Anche in queste settimane. spazi per una presenza femminile Abbiamo il compito di rendere più incisiva nella Chiesa» anche evidenti il martirio e le persecuzio- nei luoghi dove si prendono deci- ni nella coscienza ecclesiale con- sioni importanti (n. 103). temporanea. Profezia. È la capacità di legge- Gioia. Chiudo con questa pa- re l’oggi con l’occhio di Dio, di at- rola le breve carrellata di temi che traversare gli eventi con la forza aprono il futuro. Mi basta due della Parola, di leggere la storia piccole citazioni. La prima è di dall’escatologia, il presente a par- Francesco, nella lettera di indizio- tire dal ritorno del Signore. Sulla ne dell’anno della vita consacrata: dimensione profetica della vita «Che sia sempre vero quello che consacrata vi sono state riflessioni ho detto una volta “dove ci sono i e sperimentazioni coraggiose nei religiosi c’è gioia”. Siamo chiamati decenni scorsi. Ora questa consa- a sperimentare e mostrare che Dio pevolezza appartiene alla coscienza è capace di colmare il nostro cuore ecclesiale: «La testimonianza pro- e di renderci felici, senza bisogno fetica richiede la costante e appas- di cercare altrove la nostra felicità; 85 C onsaCrazione e servizio 4/2016
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