Programma regionale di informazione ed educazione alla sostenibilità - INFEAS 2020/2022 (L.R. 27/2009) - Regione Emilia ...

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Programma regionale di informazione ed educazione alla sostenibilità - INFEAS 2020/2022 (L.R. 27/2009) - Regione Emilia ...
Programma regionale
di informazione ed educazione
alla sostenibilità
INFEAS 2020/2022 (L.R. 27/2009)
Programma regionale di informazione ed educazione alla sostenibilità - INFEAS 2020/2022 (L.R. 27/2009) - Regione Emilia ...
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INDICE

1.       CONTESTO E STRATEGIE VERSO LA SOSTENIBILITÀ                                  5
1.1      Dal quadro internazionale a quello regionale                                 6
1.2      L’Agenda 2030 ha bisogno di educazione                                       6

2.       LE AZIONI EDUCATIVE E PARTECIPATIVE A SUPPORTO DELLA
         STRATEGIA REGIONALE PER LA SOSTENIBILITÀ – AGENDA 2030                       9
2.1      L’esperienza in Emilia-Romagna, il ruolo di Arpae e della Rete educazione
         alla sostenibilità                                                          10
2.2      L’educazione alla sostenibilità per la strategia regionale - Agenda 2030    10

3.       AREE DI AZIONE EDUCATIVE INTEGRATE                                          13
         Premessa                                                                    14
3.1      Paesaggi umani ed ecosistemi                                                15
3.2      Gestione sostenibile delle risorse                                          17
3.3      Ambiente e ben-essere                                                       19
3.4      Resilienza e sostenibilità urbana                                           22
3.5      Economia circolare e green economy                                          24

4.       GOVERNANCE E SVILUPPO DELLA RETE REGIONALE RES                              27
4.1      La rete regionale dell’educazione alla sostenibilità (Res)                  28
4.2      Evoluzione organizzativa dell’educazione alla sostenibilità e ruolo
         di Arpae Emilia-Romagna                                                     28
4.3      Reti dei referenti per l’educazione alla sostenibilità delle strutture
         della Regione e dell’Arpae                                                  28
4.4      Consolidamento delle partnership, partecipazione a network,
         progetti europei                                                            29
4.5      Supporto all’educazione alla sostenibilità nella scuola                     30
4.6      Management della rete dei Ceas: organizzazione, qualificazione,
         monitoraggio                                                                30
4.7      Promozione e sostegno della rete dei Ceas                                   31
4.8      Aggiornamento e formazione permanente degli operatori dei Ceas              31
4.9      Sistema di comunicazione della rete Res                                     32
4.10     Sistemi di misurazione e valutazione dei risultati                          33
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Contesto e strategie verso la sostenibilità
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Contesto e strategie verso la sostenibilità

1.1 DAL QUADRO INTERNAZIONALE                             mento della strategia nazionale, le regioni si devo-
A QUELLO REGIONALE                                        no dotare di una complessiva strategia di sviluppo
Dall’Agenda 21 di Rio De Janeiro del 1992 ad oggi         sostenibile che definisce il loro contributo alla rea-
le organizzazioni internazionali aggiornano perio-        lizzazione degli obiettivi della strategia nazionale.
dicamente le strategie e azioni volte a perseguire        L’Emilia-Romagna, con Deliberazione di Giunta n.
lo sviluppo sostenibile sul piano ambientale, socia-      814 del 1° giugno 2018, ha definito il processo che
le, economico e istituzionale dando atto dei passi        porterà alla redazione e approvazione della pro-
in avanti percorsi ma anche di quanto, molto, anco-       pria Strategia Regionale di Sviluppo Sostenibile,
ra ci sia da fare.                                        istituendo il Gruppo di lavoro interdirezionale co-
Al summit dell’ONU sullo sviluppo sostenibile, te-        ordinato dal Capo di Gabinetto del Presidente del-
nutosi a New York il 25 settembre 2015, più di 150        la Giunta (Determina Dirigenziale n. 10246 del 29
leader provenienti da tutto il mondo hanno appro-         giugno 2018).
vato la nuova “Agenda 2030 per lo sviluppo soste-         Con l’approvazione e attuazione delle Strategie re-
nibile”. Il documento tratta gli obiettivi ambiziosi e    gionali l’Agenda 2030 passa dall’indirizzo e inqua-
universali, da raggiungere entro il 2030, che riguar-     dramento fornito dalle Nazioni Unite, attraverso la
dano tutti i paesi e tutti gli abitanti del mondo.        strategia nazionale, alla concreta attuazione di po-
Sono 17 gli obiettivi indicati dall’Agenda 2030, arti-    litiche energetiche, territoriali, ambientali, sociali,
colati in sotto obiettivi con specifici target da rag-    economiche, formative regionali..
giungere entro il 2030. I temi sono: lotta alla pover-
tà, garantire a tutti il cibo, buona salute, educazione   1.2L’AGENDA 2030 HA BISOGNO
di qualità, parità di genere, acqua pulita e servizi      DI EDUCAZIONE
igienico-sanitari, energia rinnovabile e accessibile,     Afferma la Strategia Nazionale di sviluppo soste-
buona occupazione, innovazione ed infrastrutture;         nibile del Governo italiano in sintonia con le carte
ridurre le diseguaglianze, città e comunità sosteni-      dell’ONU e dell’UNESCO:
bili e inclusive, modelli di consumo e produzione         «L’educazione rappresenta una delle dimensioni
sostenibili, lotta contro il cambiamento climatico,       chiave per l’effettivo raggiungimento degli obiettivi
utilizzo sostenibile del mare e del territorio, pace e    della Strategia nazionale. La cultura della sostenibi-
giustizia, partnership.                                   lità, da promuovere a tutti i livelli (impresa, società
L’Agenda 2030 ONU e i suoi 17 Obiettivi di Sviluppo       civile, istituzioni, ricerca) e in tutte le sedi educative
Sostenibile (SDGs) costituisce un quadro di riferi-       formali, non formali e informali, in un’ottica di long
mento strategico ed operativo per le politiche e le       life learning, è il vettore principale per innescare la
azioni di Governi nazionale, regionali, locali, ispira-   trasformazione del modello di sviluppo attuale, non-
to al principio dell’integrazione e del bilanciamen-      ché la diffusione di conoscenze, competenze, stili
to delle sue tre dimensioni: economica, sociale           di vita e modelli virtuosi di produzione e consumo
ed ambientale. Il raggiungimento dei 17 SDGs e            sostenibili».
relativi 169 targets richiede un ruolo chiave attivo,     Prima ancora che una strategia, una governance,
intersettoriale, e con responsabilità e impegni mul-      un programma, una tecnica, per la ricerca e l’espe-
ti-stakeholder di governi nazionali, regionali, locali,   rienza educativa, la sostenibilità è un processo di
delle imprese, del mondo dell’Istruzione e della So-      apprendimento, un cambio di paradigma, un model-
cietà Civile.                                             lo organizzativo e di gestione, uno stile di vita. Un
A livello nazionale la Strategia per l’Agenda 2030 è      processo che mantiene sempre aperta la dimen-
stata approvata dal Consiglio dei Ministri il 2 otto-     sione riflessiva senza interrompere l’operatività.
bre 2017 e definitivamente approvata dal CIPE il 22       La relazione tra sostenibilità ed educazione è biu-
dicembre 2017. (pubblicata in Gazzetta Ufficiale il       nivoca, complementare, integrata. Implica uno
15 maggio 2018). Tale strategia costituisce il qua-       sforzo congiunto per un approccio intersettoriale e
dro di riferimento nazionale per i processi di pia-       transdisciplinare, l’adozione di strumenti coerenti
nificazione, programmazione e valutazione di tipo         con gli obiettivi. Il supporto ai piani di azione so-
settoriale e territoriale.                                stenibili dei territori, il ruolo di accompagnamento
Entro dodici mesi dalla delibera CIPE di aggiorna-        che l’educazione svolge, richiedono questo approc-

6
Contesto e strategie verso la sostenibilità

cio e l’attenzione che già i documenti di indirizzo              solo quantitativa (Imparare a vedersi).
internazionali, europei e nazionali hanno indicato e        Da questo consegue anche che l’approccio educa-
che in Emilia-Romagna sono stati codificati con la          tivo all’Agenda 2030 non si limita al Goal 4 (istru-
Legge n. 27/2009.                                           zione) ma deve essere integrato e trasversale a
Nonostante il miglioramento osservato in tanti in-          tutti gli SDGs.
dicatori globali relativi a tematiche economiche e          Prima ancora degli obiettivi di apprendimento
sociali, in generale è necessario un deciso cambio          specifici per ciascun SDGs, definiti nell’apposito
di rotta per raggiungere gli obiettivi fissati dall’A-      Manuale Unesco ‘Educazione agli Obiettivi per lo
genda 2030 entro i prossimi anni. L’educazione alla         Sviluppo Sostenibile’, è necessario fare proprie le
sostenibilità può offrire all’Agenda 2030 specifico         dodici competenze dell’educazione alla sostenibi-
supporto in termini di diffusione culturale e sen-          lità di tipo propedeutico, generale, dinamico, tra-
sibilizzazione, laboratori didattici ed esperienziali,      sversale, definite nell’ambito della ricerca europea
coinvolgimento degli stakeholder, ma prima anco-            ‘A Rounder Sense of Purpose’ - IASS 2018. Dodici
ra una cornice culturale e metodologica che va oltre        competenze tra loro complementari che implicano
il trasmettere informazioni e conoscenze:                   e promuovono:
• una ricerca-azione sulle modalità di costruzio-           • metodo sistemico, critico e interdisciplinare;
      ne del sapere (vale anche per Agenda 2030,            • visione di futuro e capacità di innovazione;
      non semplificabile a elenco di ricette predefi-       • approccio trasformativo e cittadinanza attiva.
      nite);                                                Tra il mix di diversi livelli di azioni e strumenti ne-
• una chiave di lettura critica, sistemica e inte-          cessari (normativi, tecnologici, economici, cul-
      grata, della realtà (che supera la frammenta-         turali), riveste dunque un ruolo chiave l’attività di
      zione e l’isolamento dei saperi e l’eccesso di        educazione con i suoi vari approcci (conoscenza,
      tecnicismo);                                          comprensione, attitudini, comportamenti, azione)
• metodologie e strumenti educativi, partecipati-           e livelli (formale, non formale, informale), svilup-
      vi e long life learning, imparare facendo (da mo-     pati dalle reti per l’educazione alla sostenibilità e
      dalità trasmissive a processo trasformativo);         dalle Agenzie ambientali.
• evoluzione dalle ‘conoscenze’ alle ‘competen-             Ed in tal senso l’Emilia-Romagna può avvalersi per
      ze in azione’ (sistemi di gestione e stili vita so-   Agenda 2030 degli stessi strumenti e competen-
      stenibili);                                           ze che nel tempo ha implementato: il Programma
• un modo concreto di attuare il cambiamento a              regionale dell’educazione alla sostenibilità ai sensi
      partire dalle persone e loro comunità;                della L.R. 27/2009, la rete dei Centri educativi e il
• monitoraggio e valutazione qualitativa e non              CTR omonimo attivo in Arpae Emilia-Romagna.

                                                                                                                      7
Le azioni educative e partecipative a supporto
della strategia regionale per la sostenibilità
Agenda 2030
Le azioni educative e partecipative a supporto della strategia regionale per la sostenibilità
 Agenda 2030

 2.1 L’ESPERIENZA IN EMILIA-ROMAGNA,                           posizionarsi come Rete educante per l’Agenda
 IL RUOLO DI ARPAE E DELLA RETE                                2030; maggiore integrazione tra i temi econo-
 EDUCAZIONE ALLA SOSTENIBILITÀ(RES)                            mici, ambientali e sociali; poter cogliere gli ar-
 Già con l’Agenda 21 locale a fine anni ’90 del se-            gomenti emergenti, interpretarli e declinarli in
 colo scorso si è prodotta una felice connessione              chiave educativa.
 tra politiche e piani di sostenibilità ed educazione      •   Nel secondo workshop si è passati dalle idee
 ambientale. Si pensi ai tanti progetti di ‘Agenda 21          alle azioni, dal ‘perché’ al ‘come’, ovvero sono
 a scuola’ o al ruolo di facilitatore dei processi di          state tracciate e definite le funzioni di livello
 sostenibilità locale svolti da diversi Centri educati-        regionale e locale e le azioni dei prossimi anni
 vi del territorio addirittura nati con quella missione        a supporto delle Agende 2030. In modalità
 e vocazione (Ferrara, Ravenna, Modena, ecc.). La              world cafè i partecipanti, divisi in tre gruppi,
 stessa Legge Regionale n. 27/2009 per l’Educazio-             hanno discusso come sviluppare l’Agenda
 ne alla sostenibilità in Emilia-Romagna è frutto di           2030 a Scuola, come farla conoscere a tutti,
 questo processo.                                              quali stakeholder e partnership attivare; infine,
 È da rilevare che:                                            hanno discusso e avanzato proposte, attraver-
 • già il programma Infeas 2017/19 coordinato                  so alcuni focus group incentrati sule seguenti
      da Arpae aveva tra le sue fonti principali di ali-       domande:
      mentazione culturale, scientifica e strategica           1. di cosa abbiamo bisogno come educatori
      l’Agenda 2030 dell’ONU;                                      per rafforzare le competenze di integrazio-
 • le dieci azioni educative del Programma Infeas                  ne, le capacità operative e di riflessione?
      2017/2019 sono connesse e danno attuazio-                2. quali gli indicatori educativi prioritari comu-
      ne nel loro specifico a diversi dei 17 SDGs di               ni e come utilizzarli per valutare i risultati?
      Agenda 2030;
 • il CTR Educazione alla sostenibilità di Arpae e         2.2 L’EDUCAZIONE ALLA SOSTENIBILITÀ
      la Rete regionale Res sono attivi nel supporta-      PER L’AGENDA 2030
      re il ruolo della Regione nella promozione della     Le attività realizzate nel 2019 dal CTR Educazione
      propria Agenda 2030, sia nella task force 2030       alla sostenibilità di Arpae E-R in merito ad Agenda
      sia nel gruppo di lavoro EAS del Sistema Na-         2030 sono state un’azione propedeutica, di model-
      zionale Protezione Ambientale (Snpa).                lizzazione e strumentazione, la base per ulteriori
 Per allineare conoscenze e approcci in relazione          sviluppi.
 a Educazione alla sostenibilità e Agenda2030, tra         Il passo successivo che compie questo Program-
 maggio e giugno 2019, si sono svolti a Bologna            ma Infeas è prevedere specifiche azioni educative
 due workshop, promossi dal CTR Educazione di              a supporto dell’agenda 2030 regionale e concepire
 Arpae, che hanno visto protagonisti gli educatori         l’intero Programma come una ‘educazione per l’A-
 dei 38 Centri della Rete regionale Res.                   genda 2030’, collegando esplicitamente le azioni
 • Nel primo workshop sono state esplorate le              educative con la policy di sostenibilità e la Strate-
      connessioni tra gli SDGs e le azioni educative       gia regionale 2030 della quale interpretano e decli-
      del Programma regionale Infeas 2017/19 e,            nano i bisogni educativi e partecipativi.
      con una analisi SWOT, sono state definite le         Con il presente Programma ed in base a quanto già
      idee di miglioramento per le programmazioni          avviato, a cominciare dal 2020 si provvederà alla
      future. È emersa la consapevolezza dei se-           programmazione e attuazione di specifiche linee di
      guenti ‘punti di forza’: essere una comunità di      azione a supporto di Agenda 2030 regionale:
      saperi, esperienze e pratiche dinamica e crea-       • A Scuola di Agenda 2030. Laboratori rivolti alle
      tiva; avere una presenza capillare sul territorio         Scuole della Regione incentrati su temi e azioni
      e collaborare con gli stakeholders; aver elabo-           dell’Agenda 2030, collegati trasversalmente ai
      rato progetti che prevedono attività pratiche e           curricula e ai piani dell’offerta formativa degli
      coinvolgenti; avere la capacità di integrazione           istituti, con specifici obiettivi di apprendimento
      con le politiche e i programmi locali e regionali.        e modalità di sperimentazione.
      Sono state individuate le seguenti opportunità:      • Conoscere l’Agenda 2030. Azioni di sensibiliz-

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Le azioni educative e partecipative a supporto della strategia regionale per la sostenibilità
                                                                                     Agenda 2030

     zazione e diffusione culturale per portare la         educazione alla sostenibilità (38) presenti sul terri-
     cultura della sostenibilità dagli addetti ai lavori   torio da esso coordinati.
     alla cittadinanza.                                    Il progetto esecutivo, con obiettivi e azioni, sarà
• Cittadinanza attiva e responsabile. Coinvolgi-           concordato e coordinato con il gruppo di lavoro
     mento delle comunità locali e dei cittadini in        ‘Strategia regionale 2030’ istituito dal Capo di ga-
     specifiche azioni in adesione agli obiettivi e        binetto della Giunta regionale.
     target dell’Agenda 2030.                              Le medesime azioni educative integrate che com-
Le azioni educative e partecipative si avvarranno          pongono il Programma Infeas (vedasi il capitolo tre
del CTR Educazione alla sostenibilità di ARPAE a           seguente) saranno ciascuna esplicitamente colle-
livello regionale e della capillare rete dei Centri di     gate a uno o più SDGs e alla strategia regionale.

                                                                                                                    11
Aree di azione educativa integrata
Aree di azione educativa integrata

 PREMESSA                                                   strutture, l’attenzione al linguaggio di genere e alle
 Nell’ambito del Programma Infeas 2020/2022, at-            pari opportunità.
 traverso la collaborazione sinergica delle Universi-       In relazione all’enorme diversità del nostro territo-
 tà e agenzie scientifiche, della struttura regionale       rio, sia fisica che strutturale, le azioni che si andran-
 di coordinamento (CTR Educazione di Arpae), delle          no a sviluppare prevedranno sempre, come già nel
 Reti dei referenti tematici di Regione e Arpae, dei        precedente Programma Infeas, una esportabilità
 38 Centri di educazione alla sostenibilità sul terri-      ed una ripetibilità (strumenti didattici e comunica-
 torio, sarà sviluppato un sistema di azioni educati-       tivi comuni) che daranno forza ad una visione co-
 ve integrate.                                              mune della rete Res e specifici percorsi educativi
 Alcune di esse sono nuove progettualità al loro av-        sui diversi territori, in riferimento ai contesti e in
 vio, altre sono una evoluzione dinamica delle azio-        collaborazione con le competenze locali.
 ni di sistema precedentemente avviate; tutte sono          Ciascuna azione educativa integrata di livello re-
 collegate con i 17 SDGs dell’Agenda 2030 e con la          gionale sarà sviluppata secondo una metodologia
 Strategia regionale di sviluppo sostenibile.               già sperimentata con successo nell’ambito degli
 In questo Programma, ancora più dei precedenti, è          ultimi programmi triennali Infeas:
 stata rafforzata la connessione e la complementa-          • costituzione di team dedicati composti da tec-
 rietà delle diverse azioni grazie anche alla strategia           nici esperti delle materie degli enti e strutture
 di sistema dell’Agenda 2030.                                     regionali e di Arpae, operatori dei Ceas;
 La prevenzione, mitigazione e adattamento del              • ricognizione e analisi dei bisogni educativi
 cambiamento climatico, la transizione a una nuo-                 connessi ai differenti territori;
 va economia e società sostenibile, il cambiamento          • svolgimento di project work per la modelliz-
 degli stili di vita e dei modelli di gestione, una nuo-          zazione, progettazione e pianificazione delle
 va cittadinanza attiva - inquadrate nella strategia              azioni da realizzare;
 2030 - sono i vettori del cambiamento necessario           • ciascuna progettualità differenzierà in base
 nel 21° secolo che le azioni educative intendono                 al target, alle metodologie, agli strumenti, ai
 facilitare e supportare.                                         linguaggi siano essi comunicativi, educativi o
 Per tutte le azioni del Programma restano valide                 partecipativi;
 e di riferimento le elaborazioni e definizioni delle       • sperimentazione e attuazione delle campagne
 precedenti programmazioni quali: la nozione di so-               a livello regionale e territoriale con il concorso
 stenibilità (ambientale, sociale, economica, istitu-             dei Ceas e di altre agenzie del territorio.
 zionale), l’approccio sistemico e l’attenzione all’e-
 tica della responsabilità, l’approccio partecipativo       Le modalità organizzative e amministrative di im-
 e proattivo, il sistema di comunicazione integrato,        plementazione del presente Programma sono indi-
 gli indicatori di qualità dei progetti educativi e delle   cate nel successivo capitolo 4.

14
Aree di azione educativa integrata

3.1 PAESAGGI UMANI ED ECOSISTEMI                          ed ecosistemi), sociali, economici e culturali, in
                                                          un’accezione inerente la qualità e la resilienza dei
#biodiversità #inclusione #empowerment delle co-          sistemi ambientali, l’empowerment delle comunità,
munità #pari opportunità #differenze #legalità #in-       dei territori e dell’uso temporaneo degli spazi che
tercultura #territorio #paesaggio #pace                   generano prossimità, e anche i diritti e la cura delle
                                                          persone, la memoria, la legalità, l’inclusione e le dif-
L’acuirsi delle tensioni identitarie cui oggi assistia-   ferenze, l’etica della responsabilità, ma soprattutto
mo rende più difficile la convivenza tra le culture,      le relazioni per interpretare l’interconnessione del-
l’ambiente e le persone. Allo stesso tempo il Glo-        le problematiche ambientali sociali ed economi-
bal Assessment Report on Biodiversity and Ecosy-          che, in una lettura sistemica dei processi.
stem Services (presentato a Parigi dall’IPBES) por-       La strategia dell’Agenda 2030 propone su questi
ta all’attenzione mondiale il rapido degrado degli        temi uno stimolo interessante: imparare a consi-
ecosistemi e l’allarmante perdita della biodiversità,     derare e trattare le differenze come un metodo (e
grave minaccia alla vita sulla terra.                     non soltanto un contenuto) sul quale convergere
L’attenzione va quindi posta sui paesaggi umani           per generare e portare a piena maturità la sosteni-
e sociali, intesi come l’interconnessione e la co-        bilità, contrastando ogni tipo di stereotipo che sia
evoluzione di elementi ambientali (biodiversità           di genere, di razza, di appartenenza sociale, ecc. Il

                                                                                                                     15
Aree di azione educativa integrata

 rapporto dell’Agenzia United Nations Women pre-             ed emancipare tutte le donne e le ragazze.
 sentato a New york nel febbraio 2018 inoltre mette          Obiettivo 15. Proteggere, ripristinare e favorire un
 in evidenza come “ll superamento delle disegua-             uso sostenibile dell’ecosistema terrestre (biodiver-
 glianze tra uomini e donne è alla base dei 17 obiet-        sità).
 tivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030…”.            Obiettivo 16. Promuovere società pacifiche e inclu-
 Occorre una strategia educativa fluida, agile, flessi-      sive per uno sviluppo sostenibile.
 bile, aperta alle suggestioni inter e transdisciplina-
 ri, capaci di confrontarsi, che consenta di affronta-       Azioni e attività da realizzare attraverso:
 re i rischi, gli imprevisti e le incertezze, che stimoli    • Coordinamento del CTR Educazione alla so-
 a trasformarsi continuamente, traendo energie e                 stenibilità – Arpae, in collaborazione con gli
 forze dal potenziale insito nell’essere in situazione,          esperti delle strutture e centri tematici di Ar-
 in azione.                                                      pae;
 Importante è l’attenzione ai differenti punti di vi-        • Co-progettazione con i Ceas sulla base delle
 sta sulla sostenibilità, la condivisione, la capaci-            loro specificità tematiche e la collaborazione
 tà di stimolare la creatività e il pensiero critico, il         della rete di tutti i Ceas operanti sul territorio
 favorire lo sviluppo di identità e pratiche sociali e           regionale;
 progettuali (per riequilibrare gli eccessi di indivi-       • Concorso e collaborazione dei Servizi compe-
 dualismo), l’esercizio consapevole della responsa-              tenti della Regione Emilia-Romagna: Servizio
 bilità personale, sociale e ambientale, perché oggi             qualità urbana e politiche abitative; Servizio
 quello che educativamente fa la differenza è l’attri-           pianificazione territoriale e urbanistica, dei tra-
 buzione di senso che ognuno dà a quell’azione in                sporti e del paesaggio; Servizio aree protette,
 quel contesto.                                                  foreste e sviluppo della montagna (DG Cura
 Nel triennio 2020-2022 si prevede:                              del territorio e dell’ambiente); Servizio politiche
 1. di dare continuità ai progetti di sistema attivati           sociali e socio educative; Servizio politiche per
      nel triennio 2017/19 in virtù dei risultati otte-          l’integrazione sociale, il contrasto alla povertà
      nuti e delle nuove potenzialità evidenziate dai            e terzo settore (DG Cura della persona, salute
      territori. Nello specifico:                                e welfare); Servizio cultura e giovani (DG Eco-
       • Esseri umani, vivere insieme;                           nomia della conoscenza, del lavoro e dell’im-
       • 100% natura 100% cultura;                               presa);
       • Le gru della pace;                                  • Collaborazione con l’Area di integrazione re-
 2. che, dalle partnership individuate e non solo,               gionale del punto di vista di genere e valuta-
      attraverso approfondimenti e verifiche, potran-            zione del suo impatto sulle politiche regionali;
      no scaturire azioni comuni e nuove progettua-          • Collaborazione con Ibacn - istituto per i beni
      lità come ad esempio:                                      artistici, culturali e naturali;
       • una ricerca–azione sul ‘paesaggio socia-            • Coinvolgimento e collaborazione della Comu-
            le’, a partire dalla proposta dal Prof. A. Ca-       nità di pratiche partecipative della Regione
            nevaro, che connetta gli aspetti ambientali          Emilia-Romagna (Servizio riordino, sviluppo
            e sociali della sostenibilità;                       istituzionale e territoriale, partecipazione – DG
       • e potranno essere approfondite e svilup-                Risorse, Europa, innovazioni e istituzioni);
            pate le potenzialità educative connesse a        • Reti dei referenti tematici Educazione alla so-
            fenomeni in evoluzione quali ‘il riuso tem-          stenibilità RER e Arpae;
            poraneo degli spazi’ o il ‘rewilding urbano’     • Osservatorio regionale per la qualità del pae-
            (la natura alle porte della città).                  saggio;
                                                             la collaborazione con:
 Quest’area di azioni si ricollega principalmente ai         • Rete regionale comunicazione interculturale;,
 seguenti SDGs (in ordine di numero):                        • Centri documentazione per l’integrazione
 Obiettivo 1. Porre fine ad ogni povertà nel mondo               (CDI);
 (nell’accezione di povertà intesa come discrimina-          • Legambiente, WWF e Associazioni sul territo-
 zione ed esclusione sociale).                                   rio;
 Obiettivo 5. Raggiungere l’uguaglianza di genere            • Diocesi attive sui temi.

16
Aree di azione educativa integrata

3.2 GESTIONE SOSTENIBILE DELLE                          sono parte integrante delle politiche agricole ed
RISORSE                                                 ambientali della Regione.
#suolo #acqua #aria # agroambiente #alimentazio-        Specifici strumenti di programmazione sono previ-
ne #spreco #turismo #mare                               sti dalla normativa vigente: il ‘Piano di tutela delle
                                                        acque’, il ‘Piano aria integrato regionale 2020’, il
Aria, acqua e suolo sono beni comuni essenziali, e      ‘Piano regionale di gestione dei rifiuti (PRGR)’, la
tra loro interconnessi, per la sopravvivenza di ogni    conoscenza e monitoraggio della risorsa suolo svi-
essere vivente sulla Terra. Dalla loro disponibilità    luppate dalle strutture regionali, la valorizzazione
e dalle loro caratteristiche dipende la qualità della   delle filiere alimentari e la lotta allo spreco alimen-
nostra vita, la salute e la disponibilità di cibo.      tare, richiedono di essere accompagnate da meto-
La Regione Emilia-Romagna è da anni impegnata           di e strumenti educativi e partecipativi.
nella tutela e nella conoscenza del nostro “capitale    A partire dai presupposti sopra richiamati, con il
naturale”. Assieme a ciò, la promozione di stili di     presente programma si darà nuovo impulso alla
vita che permettano di migliorare l’ambiente in cui     cultura per la conoscenza e salvaguardia delle ri-
viviamo e che contribuiscono alla valorizzazione        sorse naturali ed alimentari.
delle produzioni alimentari meno impattanti e più       Nel 2020/2022 si prevede:
salutari e alla riduzione dello spreco alimentare,      • continuare la pubblicazione pagina Facebook

                                                                                                                  17
Aree di azione educativa integrata

     ‘Che terra pesti’ e della newsletter in lingua in-    uso sostenibile dell’ecosistema terrestre, gestire
     glese ‘CheTerraPesti, The earth beneath your          sostenibilmente le foreste, contrastare la deserti-
     feet’, che rispettivamente dal 2011 e dal 2015        ficazione, arrestare e far retrocedere il degrado del
     informano sulle tematiche legate alla tutela          terreno, e fermare la perdita di diversità biologica”.
     del suolo ed a una sua gestione sostenibile;          Obiettivo 2. Porre fine alla fame, raggiungere la
 • in concomitanza con l’International Decade              sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e
     of Soils 2015-2024, svolgere attività di comu-        promuovere un’agricoltura sostenibile”, pone la
     nicazione e di educazione per la conoscenza           salvaguardia delle risorse naturali e la sicurezza
     del suolo e della sua importanza come risorsa         alimentare al centro degli obbiettivi di sostenibilità.
     vitale per l’uomo e l’intero ecosistema terrestre
     finalizzate allo svolgimento di attività didatti-     Attività da realizzare attraverso:
     che nelle scuole;                                     • Centro tematico regionale Educazione alla
 • continuare la collaborazione con il progetto                 sostenibilità – Arpae, in concorso con i ser-
     ‘LIFE PREPAIR’ per attività educative sulla qua-           vizi competenti delle Direzioni Generali della
     lità dell’aria nelle regioni del bacino padano;            Regione Emilia Romagna: Cura del territorio
 • partecipare e contribuire al Progetto ‘Clea-                 e dell’ambiente e Agricoltura, caccia e pesca:
     nAir@school’, che coinvolge SNPA e singole                 (Servizio tutela e risanamento aria, acqua e
     agenzie ambiente, ISPRA e l’Agenzia Europea                agenti fisici, Servizio giuridico dell’ambiente,
     per ‘Ambiente;                                             rifiuti, bonifica siti e servizi pubblici ambientali,
 • collaborazione con i Ceas operanti in tutto il               Servizio geologico, sismico e dei suoli, Museo
     territorio regionale, le reti delle fattorie didat-        giardino geologico (MuGG), Servizio difesa del
     tiche, degli agricoltori custodi, vivai, scuole,           suolo e della costa, Servizio agricoltura soste-
     comuni, ecc.;                                              nibile);
 • verranno proseguite ed intensificate le azioni          • concorso degli esperti delle strutture e centri
     educative di contrasto allo spreco alimentare,             tematici di Arpae, in particolare con il Servizio
     come indicato dalla Comunicazione della Com-               qualità ecomanagement formazione;
     missione al Parlamento Europeo, al Consiglio,         • costituzione di un “Gruppo di lavoro sulle risor-
     al Comitato Economico e Sociale Europeo e al               se naturali” composto da tecnici esperti delle
     Comitato delle Regioni ‘Il futuro dell’alimenta-           materie degli enti e strutture regionali, di Arpae
     zione e dell’agricoltura’ (COM(2017) 713 final);           e degli operatori dei Ceas, che compirà una
 • verranno impostate azioni indirizzate ai citta-              ricognizione sul patrimonio delle conoscenze
     dini e agli enti locali per sensibilizzare all’uti-        nell’ambito delle risorse naturali e della loro tu-
     lizzo di alternative alla plastica monouso ed              tela, nonché del fabbisogno educativo ad esse
     alla corretta gestione dei rifiuti in plastica per         connesso;
     ridurne l’impatto sull’ambiente, in particolare       • programmazione e realizzazione sul territorio
     quello marino;                                             regionale attraverso i Ceas di iniziative per la
 • in collaborazione con il Servizio Geologico,                 ‘settimana europea per la riduzione dei rifiuti’;
     sismico, e dei suoli e con il Museo Giardino          collaborazione con
     Geologico (MuGG) della RER verranno svolte            • Dipartimento di scienze e tecnologie agro-ali-
     azioni educative e formative sull’utilizzo delle           mentari;
     risorse naturali;                                     • associazioni ambientaliste in particolare con
 • realizzazione di attività comunicative/educati-              Legambiente e WWF regionali;
     ve sulle iniziative previste nel prossimo Piano       • tavoli tematici Sistema nazionale per la prote-
     di Sviluppo Rurale 2020/2027;                              zione dell’ambiente – SNPA;
 • realizzazione di attività comunicative/educa-           • i Ceas operanti in tutto il territorio regionale,
     tive per favorire ed incrementare un turismo               le reti delle fattorie didattiche, degli agricoltori
     sostenibile.                                               custodi, vivai, scuole, comuni, ecc.;
 Quest’area di azioni si ricollega principalmente ai       • il mondo agricolo e dell’associazionismo, al
 seguenti SDGs:                                                 fine di realizzare iniziative congiunte di coin-
 Obiettivo 15. Proteggere, ripristinare e favorire un           volgimento ampio della cittadinanza.

18
Aree di azione educativa integrata

3.3 AMBIENTE E BEN-ESSERE                                   generativo di nuove risorse e alle strategie di inte-
#infanzia e natura #comunità #città sane #salute            grazione su più livelli: individuale, ambientale e so-
#mobilità sostenibile #prevenzione del rischio              ciale attraverso l’offerta di opportunità in relazione
                                                            alle analisi dei contesti culturali/sociali, economici
Il rapporto dell’Easac (il Consiglio consultivo scien-      e scientifici.
tifico delle Accademie europee) del giugno 2019             In quest’accezione di ambiente e ben-essere gli
richiama l’attenzione sullo stretto legame tra i pro-       aspetti educativi, di sperimentazione diretta e di
blemi sociali e ambientali in tutta Europa.                 partecipazione attiva sono essenziali. Per semplifi-
Il legame tra ambiente e ben-essere ha molteplici           care, nella programmazione dei prossimi tre anni, le
sfaccettature che fanno riferimento ad una visione          azioni terranno conto di alcuni elementi significativi:
socio-ecologica di salute e coinvolge tutti i soggetti      1. Il contatto con la natura, fin dalla prima infanzia,
di una comunità attraverso una presa di coscienza                inteso come occasione di esperienza diretta
delle proprie condizioni di vita, di limiti e potenziali-        che collega le persone con i sistemi ambientali,
tà, di valori e desideri. Tale processo è fortemente             sviluppando conoscenze, empatia, benessere e
connesso all’azione, all’empowerment relazionale                 consapevolezza. Il benessere psico-fisico e la

                                                                                                                      19
Aree di azione educativa integrata

          salute delle persone che vivono in una comu-                  asi manifestazione dell’incertezza del nostro
          nità, soprattutto nelle aree urbane, può essere               tempo, legata alla paura di perdere il controllo
          compromesso dall’eccessivo rumore, dall’inqui-                sulla continuità della propria esistenza e della
          namento dell’aria, mentre la presenza, l’acces-               biografia personale e sociale. Rischi legati alla
          sibilità e qualità di parchi, giardini, viali alberati        salute derivanti dall’azione dell’uomo sull’am-
          con spazi per la sosta e delle infrastrutture per             biente, cambiamenti climatici, inquinamento,
          la mobilità ciclo-pedonale, non solo migliorano               animali infestanti; rischi imposti piuttosto che
          la qualità dell’ambiente, ma incoraggiano stili di            quelli liberamente scelti, e quelli che gravano
          vita più sani, una maggiore socialità, evitando lo            sull’individuo e sul suo immediato contesto di
          stress e l’isolamento delle persone;                          riferimento. Tutto questo è strettamente legato
 2.       Il riconoscimento, anche a livello internazionale,            alla percezione che ogni individuo ha e soprat-
          di un ‘deficit di natura’, soprattutto nella fascia           tutto su questo occorre impostare opportunità
          0-6, (scarsità di esperienze quotidiane di libertà,           educative.
          di movimento e pensiero; progressiva perdita di           Nel triennio 2020-2022 si prevede:
          contatto spontaneo con ambienti e animali; una            1. di dare continuità ai progetti di sistema attivati
          vera e propria frattura con la natura coltivata),             nel triennio 2017/19 in virtù dei risultati otte-
          evidenziato a livello scientifico e pedagogico,               nuti e delle nuove potenzialità evidenziate dai
          avvalorato da medici e psicologi, collegato ad                territori. Nello specifico:
          una serie di patologie diffuse tra i ‘nativi digitali’;       • La scuola in natura;
     3.   La necessità di ripensare radicalmente il clas-               • Siamo nati per camminare e Ceas in mo-
          sico rapporto tra ‘dentro’ e ‘fuori’: nelle scuole,                 vimento;
          nei punti di incontro delle comunità di quartieri             • Contrasto alla diffusione della zanzara ti-
          e città, puntando a stimolare senso di coesio-                      gre (e altri animali infestanti);
          ne e appartenenza, nuove modalità di lettura e                • Educazione alla prevenzione del rischio
          scoperta del proprio intorno, ripensando e ripro-                   (sismico, …).
          gettando luoghi e relazioni a partire dai cortili e
          giardini scolastici;                                      2. che, dalle partnership individuate e non solo,
     4.   L’urgenza di promuovere una consapevolezza                     attraverso approfondimenti e verifiche, potran-
          critica nei confronti dei comportamenti indivi-                no scaturire azioni comuni e nuove progettua-
          duali e sociali che influenzano la salute delle                lità, tra le quali:
          persone e dell’ambiente, come quella relativa                  • sviluppare una piena integrazione fra le
          alla mobilità quotidiana di ognuno. Abitudine,                       attività sviluppate nell’ambito del progetto
          comodità, paura sono le ragioni che portano                          ‘Ceas in movimento’ e quelle in fase di pia-
          ad utilizzare quotidianamente l’automobile, an-                      nificazione e programmazione nell’ambito
          che se i luoghi che dobbiamo raggiungere sono                        del Piano regionale integrato dei trasporti,
          poco distanti da casa. Mobilità sostenibile quin-                    del Piano regionale per la qualità dell’aria,
          di sia in relazione al ben-essere individuale (per                   del Piano per la salute;
          attivare corpo, mente e psiche), sia a quello so-              • verificare le modalità di implementazione
          ciale (per una positiva e sicura relazione con il                    a livello regionale del progetto didattico
          territorio e la comunità), sia collettivo (per dare                  ‘Kids go green’ già sperimentato nella città
          valore ad un ripensamento delle città). Occu-                        di Ferrara e curato dalla Fondazione ‘Bru-
          parsi di mobilità sostenibile significa parlare di                   no Kessler’ di Trento.
          qualità dell’aria, salute e sicurezza, socializza-        Quest’area di azioni si ricollega principalmente ai
          zione delle persone, acquisizione di autonomia,           seguenti SDGs (in ordine di numero):
          conoscenza del territorio, progettazione parte-           Obiettivo 3. Assicurare la salute e il benessere per
          cipata, turismo, ecc.;                                    tutti e per tutte le età.
     5.   La rilevanza e la centralità del concetto di rischio      Obiettivo 11. Rendere le città e gli insediamenti
          che sta emergendo come cornice interpretati-              umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili.
          va unificante, in grado di dare forma a qualsi-           Obiettivo 13. Promuovere azioni, a tutti i livelli, per

20
Aree di azione educativa integrata

combattere il cambiamento climatico.                     •   Collaborazione con il Museo giardino geologi-
                                                             co (MuGG) della Regione;
Azioni e attività da realizzare attraverso:              • Collaborazione con le attività del Piano regio-
• Coordinamento del CTR Educazione alla so-                  nale della Prevenzione e i rispettivi Piani locali
    stenibilità – Arpae, in collaborazione con gli           attuativi delle Aziende Usl;
    esperti delle strutture e centri tematici di Ar-     • Collaborazione con il CTR Ambiente, Preven-
    pae;                                                     zione e Salute di ARPAE;
• Co-progettazione con i Ceas sulla base delle           • Collaborazione con la Rete dei mobility mana-
    loro specificità tematiche e la collaborazione           ger d’area operanti in Emilia-Romagna;
    della rete di tutti i Ceas operanti sul territorio   • Reti dei referenti tematici Educazione alla so-
    regionale;                                               stenibilità RER e Arpae;
• Collaborazione con i Servizi regionali che si          • Collaborazione con l’Agenzia regionale per la
    occupano: di edilizia scolastica, del verde pub-         sicurezza territoriale e la Protezione civile e la
    blico, di prevenzione e sanità pubblica e altri          Rete RESISM;
    Servizi delle Direzioni Generali della Regione di    la collaborazione con:
    volta in volta specificatamente coinvolti;           • Reti nazionali Asili nel bosco, Scuole aperte,
• Collaborazione con l’Università di Bologna e               ecc.;
    con altri atenei del territorio;                     • Isde Associazione italiana medici per l’am-
• Coinvolgimento e collaborazione della Comu-                biente;
    nità di pratiche partecipative della Regione         • Rete italiana città sane e Rete delle scuole che
    Emilia-Romagna (Servizio riordino, sviluppo              promuovono salute;
    istituzionale e territoriale, partecipazione – DG    • ‘Progetti di comunità’ e ‘Community lab’;
    Risorse, Europa, innovazioni e istituzioni);         • Fondazione ‘Bruno Kessler’ di Trento.

                                                                                                                  21
Aree di azione educativa integrata

 3.4 RESILIENZA E SOSTENIBILITÀ                          il tema della mitigazione e dell’adattamento dei
 URBANA                                                  sistemi insediativi, preferibilmente attraverso l’a-
 #cambiamento climatico #adattamento e mitiga-           dozione di misure basate sugli ecosistemi: cioè
 zione #infrastrutture verdi e blu #servizi ecosiste-    attraverso l’introduzione di infrastrutture verdi e
 mici #spazi pubblici #beni comuni #vivibilità #citta-   blu, considerate le soluzioni più performanti sul
 dinanza attiva #smart city                              piano dell’efficacia nella gestione sostenibile delle
                                                         acque meteoriche e nel miglioramento del micro-
 La centralità del ruolo delle aree urbane nella lot-    clima urbano (isola di calore). A questi vantaggi si
 ta ai cambiamenti climatici viene concordemente         affiancano quelli relativi a una pluralità di ulteriori
 riconosciuta a livello europeo, nazionale e regiona-    benefici ambientali, sociali ed economici che con
 le, (con la recente Strategia regionale per il cam-     le stesse si ottengono (servizi ecosistemici).
 biamento climatico) poiché esse presentano una          Le nostre città offrono molteplici possibilità per
 maggiore vulnerabilità agli impatti ed esposizione      la realizzazione di queste misure, e sicuramente
 al rischio e, contemporaneamente, sono le princi-       un ruolo particolare è svolto dagli spazi pubblici
 pali responsabili delle emissioni climalteranti.        come strade, piazze, giardini, parcheggi, che sono
 Gli orientamenti e le esperienze in ambito interna-     beni comuni sui quali è opportuno intervenire at-
 zionale convergono sull’opportunità di affrontare       traverso i processi di rigenerazione urbana, sia per

22
Aree di azione educativa integrata

migliorare la resilienza climatica che il benessere              FECT sulle Infrastrutture verdi urbane - Action
delle persone.                                                   9 -Changing people - per una campagna comu-
Le comunità locali (cittadini, decisori, tecnici) pos-           nicativa rivolta ai cittadini a proposito dei be-
sono giocare un ruolo decisivo nella resilienza dei              nefici apportati dagli alberi in città;
sistemi insediativi, soprattutto se saranno capa-            • la continuazione del progetto ‘Condomini so-
ci di privilegiare la re-introduzione della natura in            stenibili’, integrando l’azione sia nella partner-
città: spazi verdi permeabili e vegetati, capaci di              ship che negli approfondimenti tematici;
generare miglioramento microclimatico, riduzione             • La continuazione del progetto di cittadinanza
dell’inquinamento, biodiversità, sicurezza idraulica,            attiva sui beni comuni che porti il cittadino ad
comfort e vivibilità degli spazi pubblici.                       affezionarsi allo spazio pubblico, a sviluppare
I processi educativi e formativi su questi temi do-              processi identitari e a sollecitare la socialità di
vranno prevedere metodi e strumenti innovativi:                  contesti problematici.
• i processi partecipati di co-progettazione, con mo-        Quest’area di intervento si ricollega principalmente
     menti laboratoriali, giochi di simulazione, ecc.;       ai seguenti SDGs:
• il coinvolgimento diretto dei cittadini nella cura         Obiettivo 11. Rendere le città e gli insediamenti
     e gestione sostenibile nel tempo dei beni co-           umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili.
     muni (cittadinanza attiva);                             Obiettivo 12. Garantire modelli sostenibili di produ-
• un’attenzione particolare alle iniziative dal bas-         zione e di consumo.
     so che su questi temi già trovano diverse occa-         Obiettivo 13. Promuovere azioni, a tutti i livelli, per
     sione di espressione (usi temporanei nelle aree         combattere il cambiamento climatico.
     dismesse e azioni di greening, quali leve ed in-
     neschi per la rigenerazione di parti di città, ecc.).   Attività da realizzare attraverso:
La Res dovrebbe individuare fra i destinatari dell’a-        • il coordinamento del CTR Educazione alla so-
zione educativa, oltre alle scuole di diverso ordine              stenibilità – Arpae, in collaborazione con gli
e grado, anche i cittadini (singoli e in associazione)            esperti delle strutture e centri tematici di Arpae
ed i decisori.                                                    (CTR Aree urbane, Osservatorio Energia, Osser-
Nella precedente programmazione questa azione                     vatorio Clima / Unita clima e servizi climatici);
di sistema ha attivato singoli progetti ‘Condomini           • la co-progettazione con i Ceas sulla base delle
sostenibili’, ‘Cura dei beni comuni’ e Adriadapt (un              loro specificità tematiche e la collaborazione
progetto di empowerment delle comunità locali).                   della rete di tutti i Ceas operanti sul territorio
Con il presente programma si intende attivare un’a-               regionale;
zione più sistematica che affronti in maniera inte-          • il concorso con i servizi competenti delle Dire-
grata i diversi aspetti della sostenibilità e resilienza          zioni Generali della Regione Emilia Romagna:
delle comunità urbane.                                            ‘Cura del territorio e dell’ambiente’ (Servizio
Nel triennio 2020-2022 si prevede:                                qualità urbana e politiche abitative; Servizio
• in collaborazione con gli operatori dei Ceas,                   pianificazione territoriale e urbanistica; Servi-
     una ricognizione sul patrimonio delle cono-                  zio valutazione impatto e promozione sosteni-
     scenze nell’ambito delle tematiche afferenti a               bilità ambientale; Servizio tutela e risanamento
     questa azione e verifica dei fabbisogni educa-               aria, acqua e agenti fisici; Servizio difesa del
     tivi connessi;                                               suolo e della costa);
• la formazione e autoformazione dei Ceas sui                la collaborazione con:
     temi dell’emergenza climatica e sulle pratiche          • Amministrazioni locali;
     di resilienza urbana, sul ruolo della natura in         • Aess Agenzia per l’energia - Modena (per il pro-
     città con un focus particolare sulle azioni dal              getto Condomini sostenibili);
     basso di cura dello spazio pubblico;                    • Ordini professionali degli architetti, degli agro-
• la messa a punto, condivisione e sperimenta-                    nomi e degli ingegneri;
     zione di giochi educativi;                              • Criba Emilia-Romagna (Centro regionale di in-
• laboratori formativi sulla valutazione dei bene-                formazione sul benessere ambientale);
     fici ecosistemi degli alberi;                           • Consorzio Proambiente – Bologna;
• la prosecuzione della collaborazione col Co-               • Legambiente e WWF regionali;
     mune di Ferrara nell’ambito del progetto PER-           • Consorzi di bonifica.

                                                                                                                       23
Aree di azione educativa integrata

ECONOMIA CIRCOLARE

                                                                          i
                                                                    a  bil
                                                                 ns

                                                                            #g cqui nerg oste
                                                             po

                                                                             #a #e e s
                                                                              re sti ia nib
                                                                     #im
                                                            s
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                                                                                en ve
                                                                                  pr
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                                                                                    es
                                          su
PROGRAMMA
                                        on

                                                      ge v ese
REGIONALE
                                      #c

                                                                                          i
                                                    na nda pr
                                                        me ita
EDUCAZIONE ALLA

                                                          nt
                                                  ma co im
SOSTENIBILITÀ
                                                co se ne

                                                                                              ili
2020/2022
                                              #e # zio
                                                   va
                                                 no
                                        #in

   3.5 ECONOMIA CIRCOLARE E GREEN                            le imprese certificate Emas e la responsabilità so-
   ECONOMY                                                   ciale tra gli attori impegnati nel raggiungimento de-
   #imprese sostenibili #consumi responsabili #ener-         gli obiettivi di sostenibilità.
   gia #secondavita #innovazione imprese #acquisti           La Rete regionale dell’educazione alla sostenibilità
   verdi #greenjob #ecomanagement                            ha negli anni scorsi attivato iniziative che promuo-
                                                             vono le imprese green (‘La vetrina della sostenibili-
   La strategia dell’Unione Europea per ‘l’economia          tà, educazione all’impresa sostenibile’) e avvicina-
   circolare’ definisce la transizione da una economia       to i produttori ai consumatori (‘ConsumAbile’, ‘Le
   dissipativa e inquinante a una economia ecologica         tue scarpe al centro’).
   che rigenera le risorse e utilizza energie rinnovabili.   Lo scopo della Res era ed è analizzare i bisogni
   Con la L.R. 16/2015 la Regione Emilia-Romagna ha          educativi connessi all’economia circolare e green,
   promosso la transizione dell’economia regionale           definire modelli di riferimento, produrre materiali e
   verso modelli più circolare e più resiliente, parten-     strumenti a supporto, realizzare nuovi progetti ed
   do dalle politiche sui rifiuti.                           azioni educative in tema a scala regionale con il
   La strategia dell’Agenda 2030 vede le imprese pub-        concorso dei Ceas in collaborazione con le reti di
   bliche e private, il terzo settore, le imprese B Corp,    imprese virtuose e innovative.

  24
Aree di azione educativa integrata

Nel triennio 2020-2022 si darà vita ad una rinnova-       ne equa, responsabile e sostenibile.
ta collaborazione e partnership tra il mondo delle        Obiettivo 12. Garantire modelli sostenibili di produ-
imprese innovative e green e la rete dell’educazio-       zione e consumo.
ne alla sostenibilità. Il principio guida è che la so-    Obiettivo 13. Promuovere azioni, a tutti i livelli, per
stenibilità messa in pratica nelle organizzazioni è       combattere il cambiamento climatico.
di per se stessa una palestra dove apprendere la          E alla strategia regionale Agenda 2030
sostenibilità. Da tale partnership volontaria scatu-
riranno azioni comuni e nuove progettualità quali         Attività da realizzare attraverso:
ad esempio:                                               • coordinamento CTR Educazione alla sostenibi-
• formazione e autoformazione degli operatori                  lità Arpae;
     dei Ceas sugli strumenti di gestione sostenibile;    • collaborazione con il Servizio giuridico dell’am-
• aggiornamento della mappa delle reti di impre-               biente, rifiuti, bonifica siti e servizi pubblici
     se sostenibili e dei centri di innovazione, sulla         ambientali e Servizio valutazione impatto e
     base delle iniziative esistenti;                          promozione sostenibilità ambientale (Direzio-
• azioni di collaborazione tra produttori e con-               ne generale cura del territorio e dell’ambiente
     sumatori sul modello delle campagne ‘Le tue               RER) per l’economia circolare;
     scarpe al centro’ e ‘ConsumAbile’;                   • collaborazione Servizio ricerca, innovazio-
• azioni di ecomarketing territoriale attivate dai             ne, energia ed economia sostenibile; Servizio
     Ceas in collaborazione con le imprese:                    qualificazione delle imprese (Economia della
• promozione di accordi di collaborazione sui                  conoscenza e dell’impresa RER) per Premio
     temi dell’economia circolare con gli atenei re-           innovatori responsabili;
     gionali, a partire da Emilia Lab, nata per studia-   • concorso degli esperti delle strutture e dei cen-
     re e fornire consulenza di alto profilo al siste-         tri tematici regionali di Arpae (CTR Energia e
     ma produttivo dell’Emilia-Romagna;                        valutazioni ambientali complesse, Area eco-
• promozione alternanza scuola-lavoro impron-                  management, GPP e strumenti di sostenibilità);
     tata su alcuni SDGs (progetto regionale) sele-       • reti dei referenti tematici Educazione alla so-
     zionando un gruppo di imprese virtuose e di               stenibilità RER e Arpae;
     Scuole sostenibili;                                  • rete dei Ceas sul territorio;
• Progetti pilota ‘Ceas in azienda’ per sensibiliz-       • Osservatorio regionale Green economy;
     zare e promuovere comportamenti sostenibili          • collaborazione con laboratori territoriali per la
     collaboratori;                                            responsabilità sociale di impresa;
Quest’area di intervento si ricollega principalmente      • collaborazione con Legambiente, WWF e As-
ai seguenti SDGs:                                              sociazioni dei consumatori regionali;
Obiettivo 9. Costruire un’infrastruttura resiliente e     • collaborazione con Legacoop ER relativamen-
promuovere l’innovazione ed una industrializzazio-             te al ‘Progetto BellaCopia’.

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Governance, organizzazione e sviluppo della rete
regionale per l’educazione alla sostenibilità
Governance, organizzazione e sviluppo della rete regionale per l’educazione alla sostenibilità

 4.1 LA RETE REGIONALE DELL'EDUCA-                        ha garantito la continuità e rafforzato la program-
 ZIONE ALLA SOSTENIBILITÀ (RES)                           mazione e la gestione delle azioni (vedasi il Report
 •   L’Art. 2 della L.R. 27/2009 definisce i com-         delle realizzazioni) anche attraverso la messa in
     ponenti e le funzioni del sistema regionale          gioco in chiave educativa delle competenze tecni-
     dell’informazione ed educazione alla sosteni-        co scientifiche dell’Agenzia Ambiente.
     bilità, delineando una ‘rete di reti’ formata da     La struttura che svolge le funzioni di coordinamen-
     una pluralità di soggetti pubblici e privati che     to e gestione del Programma è stata infine organiz-
     concorrono a realizzare gli obiettivi strategici e   zata in Centro tematico regionale (CTR) dal 2019
     operativi definiti dalla norma regionale.            nell’ambito delle strutture centrali dell’Agenzia (Di-
 • La rete regionale Res persegue e sviluppa le           rezione tecnica).
     proprie relazioni all’insegna dell’integrazione e    Allo stesso tempo resta forte il legame con le po-
     della cooperazione tra le persone e le struttu-      litiche regionali essendo l’Assessorato Ambiente e
     re che concorrono a promuoverne le attività di       la Direzione generale cura del territorio e dell’am-
     educazione alla sostenibilità.                       biente, titolari della policy educazione alla soste-
 Nel corso del triennio si opererà:                       nibilità.
 • per rafforzare la governance, le relazioni del         La nuova struttura creata in Arpae in attuazione
     sistema educativo, la cooperazione interisti-        della norma citata è specializzata in management
     tuzionale e le strutture di coordinamento della      di reti, processi e azioni educative, comunicative e
     rete regionale di educazione alla sostenibilità,     partecipative per la sostenibilità. Interpreta e sup-
     sia a livello centrale che periferico;               porta le policy per la sostenibilità, le strutture tecni-
 • per potenziare la comunicazione integrata, in-         che, le agenzie educative del territorio. Si raccorda
     terna ed esterna, attraverso il coinvolgimento       e collabora con tutti gli attori della rete regionale
     dei diversi attori della rete nella gestione degli   Res. Dal 2018 al CTR Educazione di Arpae è stata
     strumenti di comunicazione e documentazio-           attribuita la funzione di coordinamento del Gruppo
     ne a disposizione;                                   di lavoro ‘Educazione ambientale’ (EAS) del Siste-
 • per ottimizzare l’uso delle risorse, monitorare e      ma nazionale Protezione Ambientale (SNPA) che
     valutare i risultati delle azioni.                   comprende ISPRA e le 21 agenzie ambiente di re-
                                                          gioni e province autonome.
 4.2 EVOLUZIONE ORGANIZZATIVA                             Nel triennio 2020/2022 il CTR Educazione alla so-
 DELL’EDUCAZIONE ALLA                                     stenibilità:
 SOSTENIBILITÀ E RUOLO DI ARPAE                           • rafforzerà ulteriormente l’integrazione con le
 EMILIA-ROMAGNA                                                strutture e le funzioni di Arpae attraverso spe-
 Il Programma Infeas 2017/2019 è stato il pri-                 cifici progetti e azioni volte a integrare la filiera
 mo realizzato in seguito alla Legge nazionale n.              ‘monitoraggio – dati – informazioni – stili di
 132/2016 e al riordino istituzionale e organizzativo          vita e modelli di gestione’;
 regionale definito dalla L.R. 13/2015 e nello speci-     • rafforzerà il collegamento con la Regione e le
 fico dalla L.R. 13/2016 Art. 9 e 10.                          sue policy per la sostenibilità (Agenda 2030)
 Le norme citate hanno esteso le competenze e le               offrendo supporto alle strutture della stessa
 funzioni dell’Arpae: il suo prezioso lavoro di moni-          per le principali strategie e piani di sostenibi-
 toraggio, produzione di dati ambientali e diffusio-           lità.
 ne degli strumenti di sostenibilità, può ora essere
 completato con un’azione educativa e partecipati-        4.3 RETI DEI REFERENTI PER
 va, allo scopo di coinvolgere i cittadini e di provo-    L’EDUCAZIONE ALLA SOSTENIBILITÀ
 care un cambiamento degli stili di vita.                 DELLE STRUTTURE DELLA REGIONE E
 In seguito alle norme citate la Regione ha trasferi-     DELL’ARPAE
 to ad Arpae le funzioni di gestione del Programma        Per assicurare l’apporto di tutte le Direzioni Gene-
 di educazione alla sostenibilità e di supporto alla      rali della Regione e delle strutture di Arpae centrali
 Rete regionale dei Centri educativi sul territorio.      e territoriali al Programma Infeas, saranno istituite
 La scelta suddetta si è rivelata proficua in quanto      nei primi mesi del 2020 due ‘Reti dei referenti te-

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