Programma regionale di informazione ed educazione alla sostenibilità - INFEAS 2020/2022 (L.R. 27/2009) - Regione Emilia ...
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Programma regionale di informazione ed educazione alla sostenibilità INFEAS 2020/2022 (L.R. 27/2009)
INDICE 1. CONTESTO E STRATEGIE VERSO LA SOSTENIBILITÀ 5 1.1 Dal quadro internazionale a quello regionale 6 1.2 L’Agenda 2030 ha bisogno di educazione 6 2. LE AZIONI EDUCATIVE E PARTECIPATIVE A SUPPORTO DELLA STRATEGIA REGIONALE PER LA SOSTENIBILITÀ – AGENDA 2030 9 2.1 L’esperienza in Emilia-Romagna, il ruolo di Arpae e della Rete educazione alla sostenibilità 10 2.2 L’educazione alla sostenibilità per la strategia regionale - Agenda 2030 10 3. AREE DI AZIONE EDUCATIVE INTEGRATE 13 Premessa 14 3.1 Paesaggi umani ed ecosistemi 15 3.2 Gestione sostenibile delle risorse 17 3.3 Ambiente e ben-essere 19 3.4 Resilienza e sostenibilità urbana 22 3.5 Economia circolare e green economy 24 4. GOVERNANCE E SVILUPPO DELLA RETE REGIONALE RES 27 4.1 La rete regionale dell’educazione alla sostenibilità (Res) 28 4.2 Evoluzione organizzativa dell’educazione alla sostenibilità e ruolo di Arpae Emilia-Romagna 28 4.3 Reti dei referenti per l’educazione alla sostenibilità delle strutture della Regione e dell’Arpae 28 4.4 Consolidamento delle partnership, partecipazione a network, progetti europei 29 4.5 Supporto all’educazione alla sostenibilità nella scuola 30 4.6 Management della rete dei Ceas: organizzazione, qualificazione, monitoraggio 30 4.7 Promozione e sostegno della rete dei Ceas 31 4.8 Aggiornamento e formazione permanente degli operatori dei Ceas 31 4.9 Sistema di comunicazione della rete Res 32 4.10 Sistemi di misurazione e valutazione dei risultati 33
Contesto e strategie verso la sostenibilità 1.1 DAL QUADRO INTERNAZIONALE mento della strategia nazionale, le regioni si devo- A QUELLO REGIONALE no dotare di una complessiva strategia di sviluppo Dall’Agenda 21 di Rio De Janeiro del 1992 ad oggi sostenibile che definisce il loro contributo alla rea- le organizzazioni internazionali aggiornano perio- lizzazione degli obiettivi della strategia nazionale. dicamente le strategie e azioni volte a perseguire L’Emilia-Romagna, con Deliberazione di Giunta n. lo sviluppo sostenibile sul piano ambientale, socia- 814 del 1° giugno 2018, ha definito il processo che le, economico e istituzionale dando atto dei passi porterà alla redazione e approvazione della pro- in avanti percorsi ma anche di quanto, molto, anco- pria Strategia Regionale di Sviluppo Sostenibile, ra ci sia da fare. istituendo il Gruppo di lavoro interdirezionale co- Al summit dell’ONU sullo sviluppo sostenibile, te- ordinato dal Capo di Gabinetto del Presidente del- nutosi a New York il 25 settembre 2015, più di 150 la Giunta (Determina Dirigenziale n. 10246 del 29 leader provenienti da tutto il mondo hanno appro- giugno 2018). vato la nuova “Agenda 2030 per lo sviluppo soste- Con l’approvazione e attuazione delle Strategie re- nibile”. Il documento tratta gli obiettivi ambiziosi e gionali l’Agenda 2030 passa dall’indirizzo e inqua- universali, da raggiungere entro il 2030, che riguar- dramento fornito dalle Nazioni Unite, attraverso la dano tutti i paesi e tutti gli abitanti del mondo. strategia nazionale, alla concreta attuazione di po- Sono 17 gli obiettivi indicati dall’Agenda 2030, arti- litiche energetiche, territoriali, ambientali, sociali, colati in sotto obiettivi con specifici target da rag- economiche, formative regionali.. giungere entro il 2030. I temi sono: lotta alla pover- tà, garantire a tutti il cibo, buona salute, educazione 1.2L’AGENDA 2030 HA BISOGNO di qualità, parità di genere, acqua pulita e servizi DI EDUCAZIONE igienico-sanitari, energia rinnovabile e accessibile, Afferma la Strategia Nazionale di sviluppo soste- buona occupazione, innovazione ed infrastrutture; nibile del Governo italiano in sintonia con le carte ridurre le diseguaglianze, città e comunità sosteni- dell’ONU e dell’UNESCO: bili e inclusive, modelli di consumo e produzione «L’educazione rappresenta una delle dimensioni sostenibili, lotta contro il cambiamento climatico, chiave per l’effettivo raggiungimento degli obiettivi utilizzo sostenibile del mare e del territorio, pace e della Strategia nazionale. La cultura della sostenibi- giustizia, partnership. lità, da promuovere a tutti i livelli (impresa, società L’Agenda 2030 ONU e i suoi 17 Obiettivi di Sviluppo civile, istituzioni, ricerca) e in tutte le sedi educative Sostenibile (SDGs) costituisce un quadro di riferi- formali, non formali e informali, in un’ottica di long mento strategico ed operativo per le politiche e le life learning, è il vettore principale per innescare la azioni di Governi nazionale, regionali, locali, ispira- trasformazione del modello di sviluppo attuale, non- to al principio dell’integrazione e del bilanciamen- ché la diffusione di conoscenze, competenze, stili to delle sue tre dimensioni: economica, sociale di vita e modelli virtuosi di produzione e consumo ed ambientale. Il raggiungimento dei 17 SDGs e sostenibili». relativi 169 targets richiede un ruolo chiave attivo, Prima ancora che una strategia, una governance, intersettoriale, e con responsabilità e impegni mul- un programma, una tecnica, per la ricerca e l’espe- ti-stakeholder di governi nazionali, regionali, locali, rienza educativa, la sostenibilità è un processo di delle imprese, del mondo dell’Istruzione e della So- apprendimento, un cambio di paradigma, un model- cietà Civile. lo organizzativo e di gestione, uno stile di vita. Un A livello nazionale la Strategia per l’Agenda 2030 è processo che mantiene sempre aperta la dimen- stata approvata dal Consiglio dei Ministri il 2 otto- sione riflessiva senza interrompere l’operatività. bre 2017 e definitivamente approvata dal CIPE il 22 La relazione tra sostenibilità ed educazione è biu- dicembre 2017. (pubblicata in Gazzetta Ufficiale il nivoca, complementare, integrata. Implica uno 15 maggio 2018). Tale strategia costituisce il qua- sforzo congiunto per un approccio intersettoriale e dro di riferimento nazionale per i processi di pia- transdisciplinare, l’adozione di strumenti coerenti nificazione, programmazione e valutazione di tipo con gli obiettivi. Il supporto ai piani di azione so- settoriale e territoriale. stenibili dei territori, il ruolo di accompagnamento Entro dodici mesi dalla delibera CIPE di aggiorna- che l’educazione svolge, richiedono questo approc- 6
Contesto e strategie verso la sostenibilità cio e l’attenzione che già i documenti di indirizzo solo quantitativa (Imparare a vedersi). internazionali, europei e nazionali hanno indicato e Da questo consegue anche che l’approccio educa- che in Emilia-Romagna sono stati codificati con la tivo all’Agenda 2030 non si limita al Goal 4 (istru- Legge n. 27/2009. zione) ma deve essere integrato e trasversale a Nonostante il miglioramento osservato in tanti in- tutti gli SDGs. dicatori globali relativi a tematiche economiche e Prima ancora degli obiettivi di apprendimento sociali, in generale è necessario un deciso cambio specifici per ciascun SDGs, definiti nell’apposito di rotta per raggiungere gli obiettivi fissati dall’A- Manuale Unesco ‘Educazione agli Obiettivi per lo genda 2030 entro i prossimi anni. L’educazione alla Sviluppo Sostenibile’, è necessario fare proprie le sostenibilità può offrire all’Agenda 2030 specifico dodici competenze dell’educazione alla sostenibi- supporto in termini di diffusione culturale e sen- lità di tipo propedeutico, generale, dinamico, tra- sibilizzazione, laboratori didattici ed esperienziali, sversale, definite nell’ambito della ricerca europea coinvolgimento degli stakeholder, ma prima anco- ‘A Rounder Sense of Purpose’ - IASS 2018. Dodici ra una cornice culturale e metodologica che va oltre competenze tra loro complementari che implicano il trasmettere informazioni e conoscenze: e promuovono: • una ricerca-azione sulle modalità di costruzio- • metodo sistemico, critico e interdisciplinare; ne del sapere (vale anche per Agenda 2030, • visione di futuro e capacità di innovazione; non semplificabile a elenco di ricette predefi- • approccio trasformativo e cittadinanza attiva. nite); Tra il mix di diversi livelli di azioni e strumenti ne- • una chiave di lettura critica, sistemica e inte- cessari (normativi, tecnologici, economici, cul- grata, della realtà (che supera la frammenta- turali), riveste dunque un ruolo chiave l’attività di zione e l’isolamento dei saperi e l’eccesso di educazione con i suoi vari approcci (conoscenza, tecnicismo); comprensione, attitudini, comportamenti, azione) • metodologie e strumenti educativi, partecipati- e livelli (formale, non formale, informale), svilup- vi e long life learning, imparare facendo (da mo- pati dalle reti per l’educazione alla sostenibilità e dalità trasmissive a processo trasformativo); dalle Agenzie ambientali. • evoluzione dalle ‘conoscenze’ alle ‘competen- Ed in tal senso l’Emilia-Romagna può avvalersi per ze in azione’ (sistemi di gestione e stili vita so- Agenda 2030 degli stessi strumenti e competen- stenibili); ze che nel tempo ha implementato: il Programma • un modo concreto di attuare il cambiamento a regionale dell’educazione alla sostenibilità ai sensi partire dalle persone e loro comunità; della L.R. 27/2009, la rete dei Centri educativi e il • monitoraggio e valutazione qualitativa e non CTR omonimo attivo in Arpae Emilia-Romagna. 7
Le azioni educative e partecipative a supporto della strategia regionale per la sostenibilità Agenda 2030
Le azioni educative e partecipative a supporto della strategia regionale per la sostenibilità Agenda 2030 2.1 L’ESPERIENZA IN EMILIA-ROMAGNA, posizionarsi come Rete educante per l’Agenda IL RUOLO DI ARPAE E DELLA RETE 2030; maggiore integrazione tra i temi econo- EDUCAZIONE ALLA SOSTENIBILITÀ(RES) mici, ambientali e sociali; poter cogliere gli ar- Già con l’Agenda 21 locale a fine anni ’90 del se- gomenti emergenti, interpretarli e declinarli in colo scorso si è prodotta una felice connessione chiave educativa. tra politiche e piani di sostenibilità ed educazione • Nel secondo workshop si è passati dalle idee ambientale. Si pensi ai tanti progetti di ‘Agenda 21 alle azioni, dal ‘perché’ al ‘come’, ovvero sono a scuola’ o al ruolo di facilitatore dei processi di state tracciate e definite le funzioni di livello sostenibilità locale svolti da diversi Centri educati- regionale e locale e le azioni dei prossimi anni vi del territorio addirittura nati con quella missione a supporto delle Agende 2030. In modalità e vocazione (Ferrara, Ravenna, Modena, ecc.). La world cafè i partecipanti, divisi in tre gruppi, stessa Legge Regionale n. 27/2009 per l’Educazio- hanno discusso come sviluppare l’Agenda ne alla sostenibilità in Emilia-Romagna è frutto di 2030 a Scuola, come farla conoscere a tutti, questo processo. quali stakeholder e partnership attivare; infine, È da rilevare che: hanno discusso e avanzato proposte, attraver- • già il programma Infeas 2017/19 coordinato so alcuni focus group incentrati sule seguenti da Arpae aveva tra le sue fonti principali di ali- domande: mentazione culturale, scientifica e strategica 1. di cosa abbiamo bisogno come educatori l’Agenda 2030 dell’ONU; per rafforzare le competenze di integrazio- • le dieci azioni educative del Programma Infeas ne, le capacità operative e di riflessione? 2017/2019 sono connesse e danno attuazio- 2. quali gli indicatori educativi prioritari comu- ne nel loro specifico a diversi dei 17 SDGs di ni e come utilizzarli per valutare i risultati? Agenda 2030; • il CTR Educazione alla sostenibilità di Arpae e 2.2 L’EDUCAZIONE ALLA SOSTENIBILITÀ la Rete regionale Res sono attivi nel supporta- PER L’AGENDA 2030 re il ruolo della Regione nella promozione della Le attività realizzate nel 2019 dal CTR Educazione propria Agenda 2030, sia nella task force 2030 alla sostenibilità di Arpae E-R in merito ad Agenda sia nel gruppo di lavoro EAS del Sistema Na- 2030 sono state un’azione propedeutica, di model- zionale Protezione Ambientale (Snpa). lizzazione e strumentazione, la base per ulteriori Per allineare conoscenze e approcci in relazione sviluppi. a Educazione alla sostenibilità e Agenda2030, tra Il passo successivo che compie questo Program- maggio e giugno 2019, si sono svolti a Bologna ma Infeas è prevedere specifiche azioni educative due workshop, promossi dal CTR Educazione di a supporto dell’agenda 2030 regionale e concepire Arpae, che hanno visto protagonisti gli educatori l’intero Programma come una ‘educazione per l’A- dei 38 Centri della Rete regionale Res. genda 2030’, collegando esplicitamente le azioni • Nel primo workshop sono state esplorate le educative con la policy di sostenibilità e la Strate- connessioni tra gli SDGs e le azioni educative gia regionale 2030 della quale interpretano e decli- del Programma regionale Infeas 2017/19 e, nano i bisogni educativi e partecipativi. con una analisi SWOT, sono state definite le Con il presente Programma ed in base a quanto già idee di miglioramento per le programmazioni avviato, a cominciare dal 2020 si provvederà alla future. È emersa la consapevolezza dei se- programmazione e attuazione di specifiche linee di guenti ‘punti di forza’: essere una comunità di azione a supporto di Agenda 2030 regionale: saperi, esperienze e pratiche dinamica e crea- • A Scuola di Agenda 2030. Laboratori rivolti alle tiva; avere una presenza capillare sul territorio Scuole della Regione incentrati su temi e azioni e collaborare con gli stakeholders; aver elabo- dell’Agenda 2030, collegati trasversalmente ai rato progetti che prevedono attività pratiche e curricula e ai piani dell’offerta formativa degli coinvolgenti; avere la capacità di integrazione istituti, con specifici obiettivi di apprendimento con le politiche e i programmi locali e regionali. e modalità di sperimentazione. Sono state individuate le seguenti opportunità: • Conoscere l’Agenda 2030. Azioni di sensibiliz- 10
Le azioni educative e partecipative a supporto della strategia regionale per la sostenibilità Agenda 2030 zazione e diffusione culturale per portare la educazione alla sostenibilità (38) presenti sul terri- cultura della sostenibilità dagli addetti ai lavori torio da esso coordinati. alla cittadinanza. Il progetto esecutivo, con obiettivi e azioni, sarà • Cittadinanza attiva e responsabile. Coinvolgi- concordato e coordinato con il gruppo di lavoro mento delle comunità locali e dei cittadini in ‘Strategia regionale 2030’ istituito dal Capo di ga- specifiche azioni in adesione agli obiettivi e binetto della Giunta regionale. target dell’Agenda 2030. Le medesime azioni educative integrate che com- Le azioni educative e partecipative si avvarranno pongono il Programma Infeas (vedasi il capitolo tre del CTR Educazione alla sostenibilità di ARPAE a seguente) saranno ciascuna esplicitamente colle- livello regionale e della capillare rete dei Centri di gate a uno o più SDGs e alla strategia regionale. 11
Aree di azione educativa integrata
Aree di azione educativa integrata PREMESSA strutture, l’attenzione al linguaggio di genere e alle Nell’ambito del Programma Infeas 2020/2022, at- pari opportunità. traverso la collaborazione sinergica delle Universi- In relazione all’enorme diversità del nostro territo- tà e agenzie scientifiche, della struttura regionale rio, sia fisica che strutturale, le azioni che si andran- di coordinamento (CTR Educazione di Arpae), delle no a sviluppare prevedranno sempre, come già nel Reti dei referenti tematici di Regione e Arpae, dei precedente Programma Infeas, una esportabilità 38 Centri di educazione alla sostenibilità sul terri- ed una ripetibilità (strumenti didattici e comunica- torio, sarà sviluppato un sistema di azioni educati- tivi comuni) che daranno forza ad una visione co- ve integrate. mune della rete Res e specifici percorsi educativi Alcune di esse sono nuove progettualità al loro av- sui diversi territori, in riferimento ai contesti e in vio, altre sono una evoluzione dinamica delle azio- collaborazione con le competenze locali. ni di sistema precedentemente avviate; tutte sono Ciascuna azione educativa integrata di livello re- collegate con i 17 SDGs dell’Agenda 2030 e con la gionale sarà sviluppata secondo una metodologia Strategia regionale di sviluppo sostenibile. già sperimentata con successo nell’ambito degli In questo Programma, ancora più dei precedenti, è ultimi programmi triennali Infeas: stata rafforzata la connessione e la complementa- • costituzione di team dedicati composti da tec- rietà delle diverse azioni grazie anche alla strategia nici esperti delle materie degli enti e strutture di sistema dell’Agenda 2030. regionali e di Arpae, operatori dei Ceas; La prevenzione, mitigazione e adattamento del • ricognizione e analisi dei bisogni educativi cambiamento climatico, la transizione a una nuo- connessi ai differenti territori; va economia e società sostenibile, il cambiamento • svolgimento di project work per la modelliz- degli stili di vita e dei modelli di gestione, una nuo- zazione, progettazione e pianificazione delle va cittadinanza attiva - inquadrate nella strategia azioni da realizzare; 2030 - sono i vettori del cambiamento necessario • ciascuna progettualità differenzierà in base nel 21° secolo che le azioni educative intendono al target, alle metodologie, agli strumenti, ai facilitare e supportare. linguaggi siano essi comunicativi, educativi o Per tutte le azioni del Programma restano valide partecipativi; e di riferimento le elaborazioni e definizioni delle • sperimentazione e attuazione delle campagne precedenti programmazioni quali: la nozione di so- a livello regionale e territoriale con il concorso stenibilità (ambientale, sociale, economica, istitu- dei Ceas e di altre agenzie del territorio. zionale), l’approccio sistemico e l’attenzione all’e- tica della responsabilità, l’approccio partecipativo Le modalità organizzative e amministrative di im- e proattivo, il sistema di comunicazione integrato, plementazione del presente Programma sono indi- gli indicatori di qualità dei progetti educativi e delle cate nel successivo capitolo 4. 14
Aree di azione educativa integrata 3.1 PAESAGGI UMANI ED ECOSISTEMI ed ecosistemi), sociali, economici e culturali, in un’accezione inerente la qualità e la resilienza dei #biodiversità #inclusione #empowerment delle co- sistemi ambientali, l’empowerment delle comunità, munità #pari opportunità #differenze #legalità #in- dei territori e dell’uso temporaneo degli spazi che tercultura #territorio #paesaggio #pace generano prossimità, e anche i diritti e la cura delle persone, la memoria, la legalità, l’inclusione e le dif- L’acuirsi delle tensioni identitarie cui oggi assistia- ferenze, l’etica della responsabilità, ma soprattutto mo rende più difficile la convivenza tra le culture, le relazioni per interpretare l’interconnessione del- l’ambiente e le persone. Allo stesso tempo il Glo- le problematiche ambientali sociali ed economi- bal Assessment Report on Biodiversity and Ecosy- che, in una lettura sistemica dei processi. stem Services (presentato a Parigi dall’IPBES) por- La strategia dell’Agenda 2030 propone su questi ta all’attenzione mondiale il rapido degrado degli temi uno stimolo interessante: imparare a consi- ecosistemi e l’allarmante perdita della biodiversità, derare e trattare le differenze come un metodo (e grave minaccia alla vita sulla terra. non soltanto un contenuto) sul quale convergere L’attenzione va quindi posta sui paesaggi umani per generare e portare a piena maturità la sosteni- e sociali, intesi come l’interconnessione e la co- bilità, contrastando ogni tipo di stereotipo che sia evoluzione di elementi ambientali (biodiversità di genere, di razza, di appartenenza sociale, ecc. Il 15
Aree di azione educativa integrata rapporto dell’Agenzia United Nations Women pre- ed emancipare tutte le donne e le ragazze. sentato a New york nel febbraio 2018 inoltre mette Obiettivo 15. Proteggere, ripristinare e favorire un in evidenza come “ll superamento delle disegua- uso sostenibile dell’ecosistema terrestre (biodiver- glianze tra uomini e donne è alla base dei 17 obiet- sità). tivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030…”. Obiettivo 16. Promuovere società pacifiche e inclu- Occorre una strategia educativa fluida, agile, flessi- sive per uno sviluppo sostenibile. bile, aperta alle suggestioni inter e transdisciplina- ri, capaci di confrontarsi, che consenta di affronta- Azioni e attività da realizzare attraverso: re i rischi, gli imprevisti e le incertezze, che stimoli • Coordinamento del CTR Educazione alla so- a trasformarsi continuamente, traendo energie e stenibilità – Arpae, in collaborazione con gli forze dal potenziale insito nell’essere in situazione, esperti delle strutture e centri tematici di Ar- in azione. pae; Importante è l’attenzione ai differenti punti di vi- • Co-progettazione con i Ceas sulla base delle sta sulla sostenibilità, la condivisione, la capaci- loro specificità tematiche e la collaborazione tà di stimolare la creatività e il pensiero critico, il della rete di tutti i Ceas operanti sul territorio favorire lo sviluppo di identità e pratiche sociali e regionale; progettuali (per riequilibrare gli eccessi di indivi- • Concorso e collaborazione dei Servizi compe- dualismo), l’esercizio consapevole della responsa- tenti della Regione Emilia-Romagna: Servizio bilità personale, sociale e ambientale, perché oggi qualità urbana e politiche abitative; Servizio quello che educativamente fa la differenza è l’attri- pianificazione territoriale e urbanistica, dei tra- buzione di senso che ognuno dà a quell’azione in sporti e del paesaggio; Servizio aree protette, quel contesto. foreste e sviluppo della montagna (DG Cura Nel triennio 2020-2022 si prevede: del territorio e dell’ambiente); Servizio politiche 1. di dare continuità ai progetti di sistema attivati sociali e socio educative; Servizio politiche per nel triennio 2017/19 in virtù dei risultati otte- l’integrazione sociale, il contrasto alla povertà nuti e delle nuove potenzialità evidenziate dai e terzo settore (DG Cura della persona, salute territori. Nello specifico: e welfare); Servizio cultura e giovani (DG Eco- • Esseri umani, vivere insieme; nomia della conoscenza, del lavoro e dell’im- • 100% natura 100% cultura; presa); • Le gru della pace; • Collaborazione con l’Area di integrazione re- 2. che, dalle partnership individuate e non solo, gionale del punto di vista di genere e valuta- attraverso approfondimenti e verifiche, potran- zione del suo impatto sulle politiche regionali; no scaturire azioni comuni e nuove progettua- • Collaborazione con Ibacn - istituto per i beni lità come ad esempio: artistici, culturali e naturali; • una ricerca–azione sul ‘paesaggio socia- • Coinvolgimento e collaborazione della Comu- le’, a partire dalla proposta dal Prof. A. Ca- nità di pratiche partecipative della Regione nevaro, che connetta gli aspetti ambientali Emilia-Romagna (Servizio riordino, sviluppo e sociali della sostenibilità; istituzionale e territoriale, partecipazione – DG • e potranno essere approfondite e svilup- Risorse, Europa, innovazioni e istituzioni); pate le potenzialità educative connesse a • Reti dei referenti tematici Educazione alla so- fenomeni in evoluzione quali ‘il riuso tem- stenibilità RER e Arpae; poraneo degli spazi’ o il ‘rewilding urbano’ • Osservatorio regionale per la qualità del pae- (la natura alle porte della città). saggio; la collaborazione con: Quest’area di azioni si ricollega principalmente ai • Rete regionale comunicazione interculturale;, seguenti SDGs (in ordine di numero): • Centri documentazione per l’integrazione Obiettivo 1. Porre fine ad ogni povertà nel mondo (CDI); (nell’accezione di povertà intesa come discrimina- • Legambiente, WWF e Associazioni sul territo- zione ed esclusione sociale). rio; Obiettivo 5. Raggiungere l’uguaglianza di genere • Diocesi attive sui temi. 16
Aree di azione educativa integrata 3.2 GESTIONE SOSTENIBILE DELLE sono parte integrante delle politiche agricole ed RISORSE ambientali della Regione. #suolo #acqua #aria # agroambiente #alimentazio- Specifici strumenti di programmazione sono previ- ne #spreco #turismo #mare sti dalla normativa vigente: il ‘Piano di tutela delle acque’, il ‘Piano aria integrato regionale 2020’, il Aria, acqua e suolo sono beni comuni essenziali, e ‘Piano regionale di gestione dei rifiuti (PRGR)’, la tra loro interconnessi, per la sopravvivenza di ogni conoscenza e monitoraggio della risorsa suolo svi- essere vivente sulla Terra. Dalla loro disponibilità luppate dalle strutture regionali, la valorizzazione e dalle loro caratteristiche dipende la qualità della delle filiere alimentari e la lotta allo spreco alimen- nostra vita, la salute e la disponibilità di cibo. tare, richiedono di essere accompagnate da meto- La Regione Emilia-Romagna è da anni impegnata di e strumenti educativi e partecipativi. nella tutela e nella conoscenza del nostro “capitale A partire dai presupposti sopra richiamati, con il naturale”. Assieme a ciò, la promozione di stili di presente programma si darà nuovo impulso alla vita che permettano di migliorare l’ambiente in cui cultura per la conoscenza e salvaguardia delle ri- viviamo e che contribuiscono alla valorizzazione sorse naturali ed alimentari. delle produzioni alimentari meno impattanti e più Nel 2020/2022 si prevede: salutari e alla riduzione dello spreco alimentare, • continuare la pubblicazione pagina Facebook 17
Aree di azione educativa integrata ‘Che terra pesti’ e della newsletter in lingua in- uso sostenibile dell’ecosistema terrestre, gestire glese ‘CheTerraPesti, The earth beneath your sostenibilmente le foreste, contrastare la deserti- feet’, che rispettivamente dal 2011 e dal 2015 ficazione, arrestare e far retrocedere il degrado del informano sulle tematiche legate alla tutela terreno, e fermare la perdita di diversità biologica”. del suolo ed a una sua gestione sostenibile; Obiettivo 2. Porre fine alla fame, raggiungere la • in concomitanza con l’International Decade sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e of Soils 2015-2024, svolgere attività di comu- promuovere un’agricoltura sostenibile”, pone la nicazione e di educazione per la conoscenza salvaguardia delle risorse naturali e la sicurezza del suolo e della sua importanza come risorsa alimentare al centro degli obbiettivi di sostenibilità. vitale per l’uomo e l’intero ecosistema terrestre finalizzate allo svolgimento di attività didatti- Attività da realizzare attraverso: che nelle scuole; • Centro tematico regionale Educazione alla • continuare la collaborazione con il progetto sostenibilità – Arpae, in concorso con i ser- ‘LIFE PREPAIR’ per attività educative sulla qua- vizi competenti delle Direzioni Generali della lità dell’aria nelle regioni del bacino padano; Regione Emilia Romagna: Cura del territorio • partecipare e contribuire al Progetto ‘Clea- e dell’ambiente e Agricoltura, caccia e pesca: nAir@school’, che coinvolge SNPA e singole (Servizio tutela e risanamento aria, acqua e agenzie ambiente, ISPRA e l’Agenzia Europea agenti fisici, Servizio giuridico dell’ambiente, per ‘Ambiente; rifiuti, bonifica siti e servizi pubblici ambientali, • collaborazione con i Ceas operanti in tutto il Servizio geologico, sismico e dei suoli, Museo territorio regionale, le reti delle fattorie didat- giardino geologico (MuGG), Servizio difesa del tiche, degli agricoltori custodi, vivai, scuole, suolo e della costa, Servizio agricoltura soste- comuni, ecc.; nibile); • verranno proseguite ed intensificate le azioni • concorso degli esperti delle strutture e centri educative di contrasto allo spreco alimentare, tematici di Arpae, in particolare con il Servizio come indicato dalla Comunicazione della Com- qualità ecomanagement formazione; missione al Parlamento Europeo, al Consiglio, • costituzione di un “Gruppo di lavoro sulle risor- al Comitato Economico e Sociale Europeo e al se naturali” composto da tecnici esperti delle Comitato delle Regioni ‘Il futuro dell’alimenta- materie degli enti e strutture regionali, di Arpae zione e dell’agricoltura’ (COM(2017) 713 final); e degli operatori dei Ceas, che compirà una • verranno impostate azioni indirizzate ai citta- ricognizione sul patrimonio delle conoscenze dini e agli enti locali per sensibilizzare all’uti- nell’ambito delle risorse naturali e della loro tu- lizzo di alternative alla plastica monouso ed tela, nonché del fabbisogno educativo ad esse alla corretta gestione dei rifiuti in plastica per connesso; ridurne l’impatto sull’ambiente, in particolare • programmazione e realizzazione sul territorio quello marino; regionale attraverso i Ceas di iniziative per la • in collaborazione con il Servizio Geologico, ‘settimana europea per la riduzione dei rifiuti’; sismico, e dei suoli e con il Museo Giardino collaborazione con Geologico (MuGG) della RER verranno svolte • Dipartimento di scienze e tecnologie agro-ali- azioni educative e formative sull’utilizzo delle mentari; risorse naturali; • associazioni ambientaliste in particolare con • realizzazione di attività comunicative/educati- Legambiente e WWF regionali; ve sulle iniziative previste nel prossimo Piano • tavoli tematici Sistema nazionale per la prote- di Sviluppo Rurale 2020/2027; zione dell’ambiente – SNPA; • realizzazione di attività comunicative/educa- • i Ceas operanti in tutto il territorio regionale, tive per favorire ed incrementare un turismo le reti delle fattorie didattiche, degli agricoltori sostenibile. custodi, vivai, scuole, comuni, ecc.; Quest’area di azioni si ricollega principalmente ai • il mondo agricolo e dell’associazionismo, al seguenti SDGs: fine di realizzare iniziative congiunte di coin- Obiettivo 15. Proteggere, ripristinare e favorire un volgimento ampio della cittadinanza. 18
Aree di azione educativa integrata 3.3 AMBIENTE E BEN-ESSERE generativo di nuove risorse e alle strategie di inte- #infanzia e natura #comunità #città sane #salute grazione su più livelli: individuale, ambientale e so- #mobilità sostenibile #prevenzione del rischio ciale attraverso l’offerta di opportunità in relazione alle analisi dei contesti culturali/sociali, economici Il rapporto dell’Easac (il Consiglio consultivo scien- e scientifici. tifico delle Accademie europee) del giugno 2019 In quest’accezione di ambiente e ben-essere gli richiama l’attenzione sullo stretto legame tra i pro- aspetti educativi, di sperimentazione diretta e di blemi sociali e ambientali in tutta Europa. partecipazione attiva sono essenziali. Per semplifi- Il legame tra ambiente e ben-essere ha molteplici care, nella programmazione dei prossimi tre anni, le sfaccettature che fanno riferimento ad una visione azioni terranno conto di alcuni elementi significativi: socio-ecologica di salute e coinvolge tutti i soggetti 1. Il contatto con la natura, fin dalla prima infanzia, di una comunità attraverso una presa di coscienza inteso come occasione di esperienza diretta delle proprie condizioni di vita, di limiti e potenziali- che collega le persone con i sistemi ambientali, tà, di valori e desideri. Tale processo è fortemente sviluppando conoscenze, empatia, benessere e connesso all’azione, all’empowerment relazionale consapevolezza. Il benessere psico-fisico e la 19
Aree di azione educativa integrata salute delle persone che vivono in una comu- asi manifestazione dell’incertezza del nostro nità, soprattutto nelle aree urbane, può essere tempo, legata alla paura di perdere il controllo compromesso dall’eccessivo rumore, dall’inqui- sulla continuità della propria esistenza e della namento dell’aria, mentre la presenza, l’acces- biografia personale e sociale. Rischi legati alla sibilità e qualità di parchi, giardini, viali alberati salute derivanti dall’azione dell’uomo sull’am- con spazi per la sosta e delle infrastrutture per biente, cambiamenti climatici, inquinamento, la mobilità ciclo-pedonale, non solo migliorano animali infestanti; rischi imposti piuttosto che la qualità dell’ambiente, ma incoraggiano stili di quelli liberamente scelti, e quelli che gravano vita più sani, una maggiore socialità, evitando lo sull’individuo e sul suo immediato contesto di stress e l’isolamento delle persone; riferimento. Tutto questo è strettamente legato 2. Il riconoscimento, anche a livello internazionale, alla percezione che ogni individuo ha e soprat- di un ‘deficit di natura’, soprattutto nella fascia tutto su questo occorre impostare opportunità 0-6, (scarsità di esperienze quotidiane di libertà, educative. di movimento e pensiero; progressiva perdita di Nel triennio 2020-2022 si prevede: contatto spontaneo con ambienti e animali; una 1. di dare continuità ai progetti di sistema attivati vera e propria frattura con la natura coltivata), nel triennio 2017/19 in virtù dei risultati otte- evidenziato a livello scientifico e pedagogico, nuti e delle nuove potenzialità evidenziate dai avvalorato da medici e psicologi, collegato ad territori. Nello specifico: una serie di patologie diffuse tra i ‘nativi digitali’; • La scuola in natura; 3. La necessità di ripensare radicalmente il clas- • Siamo nati per camminare e Ceas in mo- sico rapporto tra ‘dentro’ e ‘fuori’: nelle scuole, vimento; nei punti di incontro delle comunità di quartieri • Contrasto alla diffusione della zanzara ti- e città, puntando a stimolare senso di coesio- gre (e altri animali infestanti); ne e appartenenza, nuove modalità di lettura e • Educazione alla prevenzione del rischio scoperta del proprio intorno, ripensando e ripro- (sismico, …). gettando luoghi e relazioni a partire dai cortili e giardini scolastici; 2. che, dalle partnership individuate e non solo, 4. L’urgenza di promuovere una consapevolezza attraverso approfondimenti e verifiche, potran- critica nei confronti dei comportamenti indivi- no scaturire azioni comuni e nuove progettua- duali e sociali che influenzano la salute delle lità, tra le quali: persone e dell’ambiente, come quella relativa • sviluppare una piena integrazione fra le alla mobilità quotidiana di ognuno. Abitudine, attività sviluppate nell’ambito del progetto comodità, paura sono le ragioni che portano ‘Ceas in movimento’ e quelle in fase di pia- ad utilizzare quotidianamente l’automobile, an- nificazione e programmazione nell’ambito che se i luoghi che dobbiamo raggiungere sono del Piano regionale integrato dei trasporti, poco distanti da casa. Mobilità sostenibile quin- del Piano regionale per la qualità dell’aria, di sia in relazione al ben-essere individuale (per del Piano per la salute; attivare corpo, mente e psiche), sia a quello so- • verificare le modalità di implementazione ciale (per una positiva e sicura relazione con il a livello regionale del progetto didattico territorio e la comunità), sia collettivo (per dare ‘Kids go green’ già sperimentato nella città valore ad un ripensamento delle città). Occu- di Ferrara e curato dalla Fondazione ‘Bru- parsi di mobilità sostenibile significa parlare di no Kessler’ di Trento. qualità dell’aria, salute e sicurezza, socializza- Quest’area di azioni si ricollega principalmente ai zione delle persone, acquisizione di autonomia, seguenti SDGs (in ordine di numero): conoscenza del territorio, progettazione parte- Obiettivo 3. Assicurare la salute e il benessere per cipata, turismo, ecc.; tutti e per tutte le età. 5. La rilevanza e la centralità del concetto di rischio Obiettivo 11. Rendere le città e gli insediamenti che sta emergendo come cornice interpretati- umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili. va unificante, in grado di dare forma a qualsi- Obiettivo 13. Promuovere azioni, a tutti i livelli, per 20
Aree di azione educativa integrata combattere il cambiamento climatico. • Collaborazione con il Museo giardino geologi- co (MuGG) della Regione; Azioni e attività da realizzare attraverso: • Collaborazione con le attività del Piano regio- • Coordinamento del CTR Educazione alla so- nale della Prevenzione e i rispettivi Piani locali stenibilità – Arpae, in collaborazione con gli attuativi delle Aziende Usl; esperti delle strutture e centri tematici di Ar- • Collaborazione con il CTR Ambiente, Preven- pae; zione e Salute di ARPAE; • Co-progettazione con i Ceas sulla base delle • Collaborazione con la Rete dei mobility mana- loro specificità tematiche e la collaborazione ger d’area operanti in Emilia-Romagna; della rete di tutti i Ceas operanti sul territorio • Reti dei referenti tematici Educazione alla so- regionale; stenibilità RER e Arpae; • Collaborazione con i Servizi regionali che si • Collaborazione con l’Agenzia regionale per la occupano: di edilizia scolastica, del verde pub- sicurezza territoriale e la Protezione civile e la blico, di prevenzione e sanità pubblica e altri Rete RESISM; Servizi delle Direzioni Generali della Regione di la collaborazione con: volta in volta specificatamente coinvolti; • Reti nazionali Asili nel bosco, Scuole aperte, • Collaborazione con l’Università di Bologna e ecc.; con altri atenei del territorio; • Isde Associazione italiana medici per l’am- • Coinvolgimento e collaborazione della Comu- biente; nità di pratiche partecipative della Regione • Rete italiana città sane e Rete delle scuole che Emilia-Romagna (Servizio riordino, sviluppo promuovono salute; istituzionale e territoriale, partecipazione – DG • ‘Progetti di comunità’ e ‘Community lab’; Risorse, Europa, innovazioni e istituzioni); • Fondazione ‘Bruno Kessler’ di Trento. 21
Aree di azione educativa integrata 3.4 RESILIENZA E SOSTENIBILITÀ il tema della mitigazione e dell’adattamento dei URBANA sistemi insediativi, preferibilmente attraverso l’a- #cambiamento climatico #adattamento e mitiga- dozione di misure basate sugli ecosistemi: cioè zione #infrastrutture verdi e blu #servizi ecosiste- attraverso l’introduzione di infrastrutture verdi e mici #spazi pubblici #beni comuni #vivibilità #citta- blu, considerate le soluzioni più performanti sul dinanza attiva #smart city piano dell’efficacia nella gestione sostenibile delle acque meteoriche e nel miglioramento del micro- La centralità del ruolo delle aree urbane nella lot- clima urbano (isola di calore). A questi vantaggi si ta ai cambiamenti climatici viene concordemente affiancano quelli relativi a una pluralità di ulteriori riconosciuta a livello europeo, nazionale e regiona- benefici ambientali, sociali ed economici che con le, (con la recente Strategia regionale per il cam- le stesse si ottengono (servizi ecosistemici). biamento climatico) poiché esse presentano una Le nostre città offrono molteplici possibilità per maggiore vulnerabilità agli impatti ed esposizione la realizzazione di queste misure, e sicuramente al rischio e, contemporaneamente, sono le princi- un ruolo particolare è svolto dagli spazi pubblici pali responsabili delle emissioni climalteranti. come strade, piazze, giardini, parcheggi, che sono Gli orientamenti e le esperienze in ambito interna- beni comuni sui quali è opportuno intervenire at- zionale convergono sull’opportunità di affrontare traverso i processi di rigenerazione urbana, sia per 22
Aree di azione educativa integrata migliorare la resilienza climatica che il benessere FECT sulle Infrastrutture verdi urbane - Action delle persone. 9 -Changing people - per una campagna comu- Le comunità locali (cittadini, decisori, tecnici) pos- nicativa rivolta ai cittadini a proposito dei be- sono giocare un ruolo decisivo nella resilienza dei nefici apportati dagli alberi in città; sistemi insediativi, soprattutto se saranno capa- • la continuazione del progetto ‘Condomini so- ci di privilegiare la re-introduzione della natura in stenibili’, integrando l’azione sia nella partner- città: spazi verdi permeabili e vegetati, capaci di ship che negli approfondimenti tematici; generare miglioramento microclimatico, riduzione • La continuazione del progetto di cittadinanza dell’inquinamento, biodiversità, sicurezza idraulica, attiva sui beni comuni che porti il cittadino ad comfort e vivibilità degli spazi pubblici. affezionarsi allo spazio pubblico, a sviluppare I processi educativi e formativi su questi temi do- processi identitari e a sollecitare la socialità di vranno prevedere metodi e strumenti innovativi: contesti problematici. • i processi partecipati di co-progettazione, con mo- Quest’area di intervento si ricollega principalmente menti laboratoriali, giochi di simulazione, ecc.; ai seguenti SDGs: • il coinvolgimento diretto dei cittadini nella cura Obiettivo 11. Rendere le città e gli insediamenti e gestione sostenibile nel tempo dei beni co- umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili. muni (cittadinanza attiva); Obiettivo 12. Garantire modelli sostenibili di produ- • un’attenzione particolare alle iniziative dal bas- zione e di consumo. so che su questi temi già trovano diverse occa- Obiettivo 13. Promuovere azioni, a tutti i livelli, per sione di espressione (usi temporanei nelle aree combattere il cambiamento climatico. dismesse e azioni di greening, quali leve ed in- neschi per la rigenerazione di parti di città, ecc.). Attività da realizzare attraverso: La Res dovrebbe individuare fra i destinatari dell’a- • il coordinamento del CTR Educazione alla so- zione educativa, oltre alle scuole di diverso ordine stenibilità – Arpae, in collaborazione con gli e grado, anche i cittadini (singoli e in associazione) esperti delle strutture e centri tematici di Arpae ed i decisori. (CTR Aree urbane, Osservatorio Energia, Osser- Nella precedente programmazione questa azione vatorio Clima / Unita clima e servizi climatici); di sistema ha attivato singoli progetti ‘Condomini • la co-progettazione con i Ceas sulla base delle sostenibili’, ‘Cura dei beni comuni’ e Adriadapt (un loro specificità tematiche e la collaborazione progetto di empowerment delle comunità locali). della rete di tutti i Ceas operanti sul territorio Con il presente programma si intende attivare un’a- regionale; zione più sistematica che affronti in maniera inte- • il concorso con i servizi competenti delle Dire- grata i diversi aspetti della sostenibilità e resilienza zioni Generali della Regione Emilia Romagna: delle comunità urbane. ‘Cura del territorio e dell’ambiente’ (Servizio Nel triennio 2020-2022 si prevede: qualità urbana e politiche abitative; Servizio • in collaborazione con gli operatori dei Ceas, pianificazione territoriale e urbanistica; Servi- una ricognizione sul patrimonio delle cono- zio valutazione impatto e promozione sosteni- scenze nell’ambito delle tematiche afferenti a bilità ambientale; Servizio tutela e risanamento questa azione e verifica dei fabbisogni educa- aria, acqua e agenti fisici; Servizio difesa del tivi connessi; suolo e della costa); • la formazione e autoformazione dei Ceas sui la collaborazione con: temi dell’emergenza climatica e sulle pratiche • Amministrazioni locali; di resilienza urbana, sul ruolo della natura in • Aess Agenzia per l’energia - Modena (per il pro- città con un focus particolare sulle azioni dal getto Condomini sostenibili); basso di cura dello spazio pubblico; • Ordini professionali degli architetti, degli agro- • la messa a punto, condivisione e sperimenta- nomi e degli ingegneri; zione di giochi educativi; • Criba Emilia-Romagna (Centro regionale di in- • laboratori formativi sulla valutazione dei bene- formazione sul benessere ambientale); fici ecosistemi degli alberi; • Consorzio Proambiente – Bologna; • la prosecuzione della collaborazione col Co- • Legambiente e WWF regionali; mune di Ferrara nell’ambito del progetto PER- • Consorzi di bonifica. 23
Aree di azione educativa integrata ECONOMIA CIRCOLARE i a bil ns #g cqui nerg oste po #a #e e s re sti ia nib #im s re en ve pr mi job rd es su PROGRAMMA on ge v ese REGIONALE #c i na nda pr me ita EDUCAZIONE ALLA nt ma co im SOSTENIBILITÀ co se ne ili 2020/2022 #e # zio va no #in 3.5 ECONOMIA CIRCOLARE E GREEN le imprese certificate Emas e la responsabilità so- ECONOMY ciale tra gli attori impegnati nel raggiungimento de- #imprese sostenibili #consumi responsabili #ener- gli obiettivi di sostenibilità. gia #secondavita #innovazione imprese #acquisti La Rete regionale dell’educazione alla sostenibilità verdi #greenjob #ecomanagement ha negli anni scorsi attivato iniziative che promuo- vono le imprese green (‘La vetrina della sostenibili- La strategia dell’Unione Europea per ‘l’economia tà, educazione all’impresa sostenibile’) e avvicina- circolare’ definisce la transizione da una economia to i produttori ai consumatori (‘ConsumAbile’, ‘Le dissipativa e inquinante a una economia ecologica tue scarpe al centro’). che rigenera le risorse e utilizza energie rinnovabili. Lo scopo della Res era ed è analizzare i bisogni Con la L.R. 16/2015 la Regione Emilia-Romagna ha educativi connessi all’economia circolare e green, promosso la transizione dell’economia regionale definire modelli di riferimento, produrre materiali e verso modelli più circolare e più resiliente, parten- strumenti a supporto, realizzare nuovi progetti ed do dalle politiche sui rifiuti. azioni educative in tema a scala regionale con il La strategia dell’Agenda 2030 vede le imprese pub- concorso dei Ceas in collaborazione con le reti di bliche e private, il terzo settore, le imprese B Corp, imprese virtuose e innovative. 24
Aree di azione educativa integrata Nel triennio 2020-2022 si darà vita ad una rinnova- ne equa, responsabile e sostenibile. ta collaborazione e partnership tra il mondo delle Obiettivo 12. Garantire modelli sostenibili di produ- imprese innovative e green e la rete dell’educazio- zione e consumo. ne alla sostenibilità. Il principio guida è che la so- Obiettivo 13. Promuovere azioni, a tutti i livelli, per stenibilità messa in pratica nelle organizzazioni è combattere il cambiamento climatico. di per se stessa una palestra dove apprendere la E alla strategia regionale Agenda 2030 sostenibilità. Da tale partnership volontaria scatu- riranno azioni comuni e nuove progettualità quali Attività da realizzare attraverso: ad esempio: • coordinamento CTR Educazione alla sostenibi- • formazione e autoformazione degli operatori lità Arpae; dei Ceas sugli strumenti di gestione sostenibile; • collaborazione con il Servizio giuridico dell’am- • aggiornamento della mappa delle reti di impre- biente, rifiuti, bonifica siti e servizi pubblici se sostenibili e dei centri di innovazione, sulla ambientali e Servizio valutazione impatto e base delle iniziative esistenti; promozione sostenibilità ambientale (Direzio- • azioni di collaborazione tra produttori e con- ne generale cura del territorio e dell’ambiente sumatori sul modello delle campagne ‘Le tue RER) per l’economia circolare; scarpe al centro’ e ‘ConsumAbile’; • collaborazione Servizio ricerca, innovazio- • azioni di ecomarketing territoriale attivate dai ne, energia ed economia sostenibile; Servizio Ceas in collaborazione con le imprese: qualificazione delle imprese (Economia della • promozione di accordi di collaborazione sui conoscenza e dell’impresa RER) per Premio temi dell’economia circolare con gli atenei re- innovatori responsabili; gionali, a partire da Emilia Lab, nata per studia- • concorso degli esperti delle strutture e dei cen- re e fornire consulenza di alto profilo al siste- tri tematici regionali di Arpae (CTR Energia e ma produttivo dell’Emilia-Romagna; valutazioni ambientali complesse, Area eco- • promozione alternanza scuola-lavoro impron- management, GPP e strumenti di sostenibilità); tata su alcuni SDGs (progetto regionale) sele- • reti dei referenti tematici Educazione alla so- zionando un gruppo di imprese virtuose e di stenibilità RER e Arpae; Scuole sostenibili; • rete dei Ceas sul territorio; • Progetti pilota ‘Ceas in azienda’ per sensibiliz- • Osservatorio regionale Green economy; zare e promuovere comportamenti sostenibili • collaborazione con laboratori territoriali per la collaboratori; responsabilità sociale di impresa; Quest’area di intervento si ricollega principalmente • collaborazione con Legambiente, WWF e As- ai seguenti SDGs: sociazioni dei consumatori regionali; Obiettivo 9. Costruire un’infrastruttura resiliente e • collaborazione con Legacoop ER relativamen- promuovere l’innovazione ed una industrializzazio- te al ‘Progetto BellaCopia’. 25
Governance, organizzazione e sviluppo della rete regionale per l’educazione alla sostenibilità
Governance, organizzazione e sviluppo della rete regionale per l’educazione alla sostenibilità 4.1 LA RETE REGIONALE DELL'EDUCA- ha garantito la continuità e rafforzato la program- ZIONE ALLA SOSTENIBILITÀ (RES) mazione e la gestione delle azioni (vedasi il Report • L’Art. 2 della L.R. 27/2009 definisce i com- delle realizzazioni) anche attraverso la messa in ponenti e le funzioni del sistema regionale gioco in chiave educativa delle competenze tecni- dell’informazione ed educazione alla sosteni- co scientifiche dell’Agenzia Ambiente. bilità, delineando una ‘rete di reti’ formata da La struttura che svolge le funzioni di coordinamen- una pluralità di soggetti pubblici e privati che to e gestione del Programma è stata infine organiz- concorrono a realizzare gli obiettivi strategici e zata in Centro tematico regionale (CTR) dal 2019 operativi definiti dalla norma regionale. nell’ambito delle strutture centrali dell’Agenzia (Di- • La rete regionale Res persegue e sviluppa le rezione tecnica). proprie relazioni all’insegna dell’integrazione e Allo stesso tempo resta forte il legame con le po- della cooperazione tra le persone e le struttu- litiche regionali essendo l’Assessorato Ambiente e re che concorrono a promuoverne le attività di la Direzione generale cura del territorio e dell’am- educazione alla sostenibilità. biente, titolari della policy educazione alla soste- Nel corso del triennio si opererà: nibilità. • per rafforzare la governance, le relazioni del La nuova struttura creata in Arpae in attuazione sistema educativo, la cooperazione interisti- della norma citata è specializzata in management tuzionale e le strutture di coordinamento della di reti, processi e azioni educative, comunicative e rete regionale di educazione alla sostenibilità, partecipative per la sostenibilità. Interpreta e sup- sia a livello centrale che periferico; porta le policy per la sostenibilità, le strutture tecni- • per potenziare la comunicazione integrata, in- che, le agenzie educative del territorio. Si raccorda terna ed esterna, attraverso il coinvolgimento e collabora con tutti gli attori della rete regionale dei diversi attori della rete nella gestione degli Res. Dal 2018 al CTR Educazione di Arpae è stata strumenti di comunicazione e documentazio- attribuita la funzione di coordinamento del Gruppo ne a disposizione; di lavoro ‘Educazione ambientale’ (EAS) del Siste- • per ottimizzare l’uso delle risorse, monitorare e ma nazionale Protezione Ambientale (SNPA) che valutare i risultati delle azioni. comprende ISPRA e le 21 agenzie ambiente di re- gioni e province autonome. 4.2 EVOLUZIONE ORGANIZZATIVA Nel triennio 2020/2022 il CTR Educazione alla so- DELL’EDUCAZIONE ALLA stenibilità: SOSTENIBILITÀ E RUOLO DI ARPAE • rafforzerà ulteriormente l’integrazione con le EMILIA-ROMAGNA strutture e le funzioni di Arpae attraverso spe- Il Programma Infeas 2017/2019 è stato il pri- cifici progetti e azioni volte a integrare la filiera mo realizzato in seguito alla Legge nazionale n. ‘monitoraggio – dati – informazioni – stili di 132/2016 e al riordino istituzionale e organizzativo vita e modelli di gestione’; regionale definito dalla L.R. 13/2015 e nello speci- • rafforzerà il collegamento con la Regione e le fico dalla L.R. 13/2016 Art. 9 e 10. sue policy per la sostenibilità (Agenda 2030) Le norme citate hanno esteso le competenze e le offrendo supporto alle strutture della stessa funzioni dell’Arpae: il suo prezioso lavoro di moni- per le principali strategie e piani di sostenibi- toraggio, produzione di dati ambientali e diffusio- lità. ne degli strumenti di sostenibilità, può ora essere completato con un’azione educativa e partecipati- 4.3 RETI DEI REFERENTI PER va, allo scopo di coinvolgere i cittadini e di provo- L’EDUCAZIONE ALLA SOSTENIBILITÀ care un cambiamento degli stili di vita. DELLE STRUTTURE DELLA REGIONE E In seguito alle norme citate la Regione ha trasferi- DELL’ARPAE to ad Arpae le funzioni di gestione del Programma Per assicurare l’apporto di tutte le Direzioni Gene- di educazione alla sostenibilità e di supporto alla rali della Regione e delle strutture di Arpae centrali Rete regionale dei Centri educativi sul territorio. e territoriali al Programma Infeas, saranno istituite La scelta suddetta si è rivelata proficua in quanto nei primi mesi del 2020 due ‘Reti dei referenti te- 28
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