I rapporti economici internazionali

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I rapporti economici internazionali
I rapporti economici
internazionali
I rapporti economici internazionali
Il commercio internazionale
Ogni Paese importa alcune merci e
ne esporta altre: si parla in questo
caso di commercio internazionale.
A causa della distribuzione diseguale
di fattori produttivi, conoscenze
tecnologiche e risorse naturali, in
alcuni Paesi è più conveniente che in
altri produrre certi beni. Perciò ogni
Paese tende a specializzarsi nella
produzione più conveniente e nasce
l’esigenza di scambi internazionali.

I rapporti economici internazionali > Il commercio internazionale
I rapporti economici internazionali
Le misure protezionistiche
Una politica ispirata alla libertà degli scambi è detta di
libero scambio.
Una politica mirata a ridurre le importazioni o espandere
le esportazioni è detta protezionistica, e può prevedere:
1) dazi (o tariffe) doganali, sulle merci straniere che
   entrano nel territorio nazionale;
2) contingenti di importazione, che determinano la quantità
   massima di un prodotto che può essere importata;
3) sussidi o premi (contributi o sgravi fiscali) alle imprese,
   perché possano esportare di più e vendere all’interno a
   prezzi inferiori, con diminuzione delle importazioni.

I rapporti economici internazionali > Il commercio internazionale
I rapporti economici internazionali
La politica commerciale
Altri strumenti di politica commerciale (volti a regolare
gli scambi di merci con gli altri Paesi) sono:
• il dumping: grandi imprese
   vendono i loro prodotti
   all’estero a un prezzo inferiore al
   costo di produzione, per aumentare
   le esportazioni, e all’interno a un
   prezzo molto più alto;
• la tariffa daziaria o doganale:
   l’elenco delle merci colpite da un
   dazio al loro ingresso nel Paese,
   con l’indicazione delle aliquote;

I rapporti economici internazionali > Il commercio internazionale
I rapporti economici internazionali
La politica commerciale
• la clausola della nazione più favorita: le riduzioni della
  tariffa generale che un Paese A stipula con un Paese B,
  si estende al Paese C con cui A le aveva stipulate;
• il (duty) drawback: per evitare che i dazi su materie
  prime e semilavorati ostacolino l’esportazione di
  manufatti, lo Stato rimborsa al produttore il dazio pagato
  sulle materie prime importate e utilizzate nel manufatto.
  In alternativa può consentire di importare le materie
  prime senza pagarlo (temporanea importazione in
  franchigia).

I rapporti economici internazionali > Il commercio internazionale
I rapporti economici internazionali
La politica commerciale
Esistono anche barriere
non tariffarie, cioè ostacoli ai
commerci diversi dalle tariffe
(ossia dai dazi).
Tra queste:
• le restrizioni volontarie
  all’esportazione, per cui un
  Paese A, facendo uso della
  sua forza politica, convince
  un altro Paese B a ridurre le
  sue esportazioni verso A;
• i regolamenti sanitari.

I rapporti economici internazionali > Il commercio internazionale
La funzione delle riserve valutarie
Le esportazioni causano l’afflusso di valute estere alla Banca
centrale del Paese esportatore, le importazioni uscita di
valute estere dalla Banca centrale del Paese importatore.
Un Paese dovrebbe disporre di riserve valutarie (mezzi
di pagamento internazionali come oro, valute-chiave, valute
estere), in caso di squilibri tra
importazioni ed esportazioni.
Le riserve valutarie dei Paesi
dell’Unione monetaria europea sono
gestite dalla Banca Centrale Europea.

I rapporti economici internazionali > Le riserve valutarie
La bilancia dei pagamenti
Oltre a importazioni ed esportazioni, esistono numerosi altri
rapporti economici internazionali, registrati nel documento
detto bilancia dei pagamenti, che si riferisce a un dato
periodo, in genere l’anno.
                                                                   esportazioni e importazioni di
                                                                   merci (bilancia commerciale)
                                             bilancia delle
                                              transazioni
                                                correnti           partite invisibili (turismo ecc.)
                                                 (partite
                                                correnti)         trasferimenti unilaterali (rimesse
      bilancia                                                       degli emigranti, donazioni,
   dei pagamenti                                                      interessi, dividendi ecc.)

                                                                       investimenti finanziari
                                               movimenti
                                               di capitali
                                                                         investimenti diretti

I rapporti economici internazionali > La bilancia dei pagamenti
La bilancia dei pagamenti
Il saldo della bilancia dei pagamenti è dato dalla
differenza tra entrate e uscite totali di valuta.
                                                                           diminuzione
                                                       in deficit
                                                                      delle riserve valutarie

         bilancia                                   in equilibrio   riserve valutarie immutate
      dei pagamenti
                                                                             aumento
                                                      in surplus
                                                                      delle riserve valutarie

Le riserve valutarie di un Paese sono limitate, deve quindi
cercare di mantenere in equilibrio la propria bilancia dei
pagamenti, o per lo meno cercare di contenere il deficit.

I rapporti economici internazionali > La bilancia dei pagamenti
La bilancia dei pagamenti
Se il saldo totale della bilancia dei pagamenti è positivo,
causa l’aumento delle riserve valutarie, se è negativo,
ne causa la diminuzione.
Perché un Paese non può mantenere a lungo la propria
bilancia dei pagamenti in surplus?
1) Perché se ha la propria bilancia in avanzo, altri l’avranno
   in disavanzo, e correggeranno la situazione;
2) perché il surplus continuo fa aumentare la quantità di
   moneta interna e crea inflazione (aumento dei prezzi).
Nel lungo periodo ogni Paese cercherà di avere la bilancia
dei pagamenti in equilibrio.

I rapporti economici internazionali > La bilancia dei pagamenti
Il cambio di equilibrio
Il mercato valutario è il luogo in cui si scambiano le diverse
monete. Il tasso di cambio tra due monete A e B è la quantità
di moneta B necessaria ad acquistare una unità di A.
Per esempio, la domanda di euro è funzione inversa
(decrescente) del tasso di cambio
euro-dollaro, l’offerta è funzione
diretta (crescente) del tasso di
cambio euro-dollaro.
All’intersezione tra le due curve
vi è il cambio di equilibrio, in
cui la quantità di euro domandata
e offerta sono uguali.

I rapporti economici internazionali > Il mercato valutario
Gli speculatori
Sul mercato dei cambi agiscono
gli speculatori. Se prevedono che
il cambio euro-dollaro salirà,
acquistano oggi euro per rivenderli
quando il cambio sarà aumentato.
Fanno così aumentare subito il
cambio, e in futuro, rivendendo
gli euro, lo faranno scendere.
In genere, dunque, gli speculatori
svolgono un’azione di
stabilizzazione dei cambi,
evitandone brusche variazioni.

I rapporti economici internazionali > Il mercato valutario
La funzione delle riserve valutarie
Nell’uso corrente l’espressione svalutazione dell’euro (o,
in generale, svalutazione di una moneta, che nel nostro
esempio è l’euro) può avere due significati:
                                                                         acquisto di quantità
                                                    perdita di potere     minore di valuta
                                                   d’acquisto esterno          estera
     svalutazione
    di una moneta
                                                                         acquisto di quantità
                                                     perdita di potere
                                                                         minore di merci sul
                                                    d’acquisto interno
                                                                           mercato interno

I rapporti economici internazionali > Il mercato valutario
Le variazioni del cambio
Il tasso di cambio tra due monete varia continuamente
sui mercati valutari. Il nostro è infatti un regime
                                                              1.
di cambi flessibili.                                       offerta
                                            offerta    (americana)
Facciamo un esempio di                     di dollari    di dollari
                                               =
riequilibrio della bilancia                domanda            >
                                           di dollari   domanda
dei pagamenti immaginando                                (inglese)
                                                         di dollari
che gli Stati Uniti abbiano
un deficit nella bilancia     aumento della
                                domanda
                                                                   diminuzione
                                                                    del cambio
dei pagamenti, perché           inglese di
                                  dollari
                                                                 dollaro-sterlina
importano più di quanto
esportano, e la Gran
                                      aumento delle
Bretagna abbia un surplus              esportazioni        merci
                                        americane     americane più
per il motivo contrario.                               convenienti

I rapporti economici internazionali > Il mercato valutario
Le variazioni del cambio
In regime di cambi flessibili, dunque, i movimenti di capitali
agiscono in modo da accelerare il riequilibrio della bilancia
dei pagamenti.

Nel lungo periodo, però, a causa della svalutazione del
cambio di una moneta, le merci straniere diventano più
costose. Se un Paese non può diminuire le importazioni,
vi sono conseguenze negative: un regime di cambi flessibili
può determinare inflazione e disoccupazione.

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