I PRODOTTI "GREEN" DEL MERCATO ASSICURATIVO IN ITALIA - Oliver Wyman
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I PRODOTTI “GREEN” DEL MERCATO ASSICURATIVO IN ITALIA Analisi di benchmark sui prodotti light-green e dark-green alla luce dell’applicazione del Regolamento (UE) 2019/2088 – SFDR Luglio 2021 Giammaria Famiglietti | Alessio Girardi | Mattia Terenzi | Paolo Mancini Oliver Wyman Actuarial Services
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CONTESTO DI RIFERIMENTO Il Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR) rappresenta uno dei tre elementi che definiscono il framework complessivo di rendicontazione Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR) sulla sostenibilità, insieme alla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) e al Taxonomy Regulation (TR). • Il SFDR richiede ai partecipanti ai mercati finanziari e ai consulenti finanziari Il TR definisce una classificazione comune delle attività economiche con più di tre dipendenti di rendicontare una serie di informazioni relative: che, su basi scientifiche, contribuiscono al raggiungimento di obiettivi ambientali – all’approccio adottato per l’integrazione dei rischi di sostenibilità nel processo decisionale relativo agli investimenti; – alle caratteristiche di sostenibilità o agli obiettivi del prodotto finanziario e alla sua performance di sostenibilità. La CSRD richiede alle imprese di grandi Il SFDR prevede una serie di requisiti dimensioni e alle imprese quotate di disclosure per gli operatori che • Rientrano nel perimetro di applicazione le imprese che collocano sul mercato di rendicontare informazioni sui rischi collocano sul mercato prodotti prodotti finanziari e/o forniscono servizi di consulenza assicurativa o sugli di sostenibilità generati e subiti di investimento sostenibili investimenti. in relazione al proprio business • È previsto che tali imprese forniscano una serie di informazioni sia a livello Le imprese devono riportare, tra le altre informazioni, la % dei Le attività taxonomy aligned di entity (in relazione alle politiche di remunerazione e di investimento rientrano nella definizione e ai principali effetti negativi sui fattori ESG) che di singolo prodotto propri ricavi derivanti da attività di investimento sostenibile taxonomy aligned di investimento, modulate in base al livello di sostenibilità promosso dal prodotto stesso (prodotti c.d. mainstream, light-green, dark-green), Le imprese assicurative, nello specifico, sono coinvolte in tutti gli ambiti del framework di rendicontazione sulla sostenibilità, in quanto, da un lato, offrono prodotti secondo le modalità descritte a pag. 4. di investimento al mercato, soggetti alle regole di disclosure del SFDR, mentre dall’altro, • Il Regolamento è entrato in vigore il 10 marzo 2021. in qualità di reporting entities, sono sottoposte all’obbligo di redazione della CSR e ai requisiti del TR. • Tuttavia, gli standard tecnici di regolamentazione (RTS) che definiscono nel dettaglio layout e contenuti delle informazioni – attualmente in bozza – sarebbero attesi entro il 2021. Disponibilità e accessibilità dei dati • Per indirizzare gli investimenti ad attività sostenibili • Il Taxonomy Regulation, con l’applicazione dei criteri di vaglio tecnico, • Per gestire correttamente i rischi ESG permetterà infine di definire in che misura gli investimenti sottostanti i Doppio ruolo delle • Per rispondere ai propri requisiti di reporting prodotti saranno qualificabili come «sostenibili» e rispetteranno il principio istituzioni finanziarie del c.d. «non arrecare danno significativo» (do no significant harm - DNSH). • Come investitori • Come reporting La Commissione europea si è proposta la creazione di uno entities (CSRD European Single Access Point (ESAP), che consentirà anche e SFDR) l’accesso a informazioni di carattere non finanziario. © Oliver Wyman 3
ENTITY-LEVEL E PRODUCT-LEVEL DISCLOSURE Informativa entity-level Informativa product-level Cosa Integrazione dei rischi Principali effetti Integrazione Informativa relativa a Informativa relativa ai prodotti che promuovono caratteristiche ESG nei processi negativi sui fattori dei rischi ESG tutti i prodotti ambientali o sociali (light-green) o che hanno obiettivi di investimento di sostenibilità nelle politiche di investimento sostenibili (dark-green) di remunerazione Art. 3 Art. 4 Art. 5 Art. 6 Art. 8, 9 Art. 10 Art. 11 Dove Website Pre-contractual Pre-contractual Website Periodic Come Definizione/ Pubblicazione di: • Revisione politica Per ogni prodotto, Identificazione dei prodotti ESG e classificazione come prodotti che aggiornamento di: • Descrizione dei di remunerazione sostenibile o meno, promuovono caratteristiche di sostenibilità (light-green) e prodotti che • Politica ESG principali effetti • Pubblicazione pubblicazione hanno come obiettivo un investimento sostenibile (dark-green). Per • Politica sugli negativi di un estratto nell’informativa ogni prodotto ESG: investimenti ESG • Descrizione delle della politica sulla precontrattuale di: • Integrazione dell’informativa precontrattuale con le informazioni sulla politiche remunerazione • Estratto della strategia per il conseguimento degli obiettivi/caratteristiche Pubblicazione di un di individuazione sul sito web della politica sugli del prodotto e descrizione degli indici di riferimento individuati estratto della politica e prioritizzazione compagnia investimenti ESG • Integrazione della pagina web con informazioni sulle fonti dei dati, sugli investimenti ESG dei principali effetti • Valutazione degli le metodologie e gli indicatori utilizzati sul sito web della negativi impatti dei rischi • Integrazione delle relazioni periodiche con le informazioni sulle compagnia • Sintesi delle ESG sul rendimento performance di sostenibilità del prodotto nel periodo di riferimento politiche del prodotto di impegno • Riferimenti a codici di condotta o standard internazionali in materia di governance I contenuti, le metodologie e la presentazione dei requisiti di disclosure previsti dal SFDR, sia a livello di entity che di prodotto, sono sviluppati con i Regulatory Technical Standards (RTS) – attualmente in bozza – che forniscono template di dettaglio per la predisposizione della maggior parte dei requisiti di disclosure. © Oliver Wyman 4
I PRODOTTI “GREEN” – DEFINIZIONI Light-green (Art. 8) Dark-green (Art. 9) Prodotto finanziario che promuove, tra le altre, caratteristiche ambientali Prodotto finanziario che ha come obiettivo investimenti sostenibili e per il o sociali, o una combinazione di tali caratteristiche, a condizione che le imprese quale può essere designato un indice come indice di riferimento in linea con in cui gli investimenti sono effettuati rispettino prassi di buona governance. tale obiettivo. Gli standard tecnici di regolamentazione (RTS), seppur ancora in bozza, forniscono alcune indicazioni utili per effettuare una prima classificazione dei prodotti d’investimento assicurativi e dei prodotti previdenziali ai sensi del SFDR. Il prodotto d’investimento o previdenziale promuove caratteristiche ambientali o sociali o una loro combinazione. Se il prodotto è multi-opzione, Light-green almeno un’opzione prevede linee di investimento o investimenti in fondi che promuovono caratteristiche ambientali o sociali. Il prodotto d’investimento o previdenziale ha come obiettivo investimenti sostenibili. Se il prodotto è multi-opzione ogni sua opzione prevede Dark-green linee di investimento o investimenti in fondi che hanno come obiettivo investimenti sostenibili. Il prodotto d’investimento o previdenziale non ha caratteristiche di sostenibilità. Nessuna sua opzione d’investimento prevede linee di Non-ESG investimento o investimenti in fondi che promuovo caratteristiche ambientali o sociali oppure che hanno come obiettivo investimenti sostenibili. Prodotto mono-opzione Prodotto multi-opzione Permette di investire solo in fondi che promuovono Almeno un’opzione permette di investire in fondi Prodotto light-green caratteristiche ESG che promuovono caratteristiche ESG Permette di investire solo in fondi che hanno come Tutte le opzioni permettono di investire in fondi Prodotto dark-green obiettivo investimenti sostenibili che hanno come obiettivo investimenti sostenibili Permette di investire solo in fondi Non-ESG Prodotto Non-ESG Nessuna opzione di investimento in fondi ESG © Oliver Wyman 5
I PRODOTTI “GREEN” IN ITALIA – KEY FINDINGS Perimetro di analisi Sono stati analizzati i prodotti di investimento di ramo I – III – VI collocati sul mercato italiano dalle prime 15 imprese in termini di premi1 per ciascun ramo, per un totale di 27 imprese e 261 prodotti. 27 44 70 45 102 Imprese Gestioni Separate Unit-Linked Fondi pensione aperti + PIP Multiramo (GS + UL) I risultati delle analisi si basano su quanto pubblicato dalle imprese nei propri siti web in relazione ai prodotti commercializzati, nella descrizione del prodotto, nella sezione relativa al DIP aggiuntivo (ad esempio per i prodotti di ramo I e III) o, se presente, nell’informativa specifica sulla sostenibilità (frequente per i prodotti di ramo VI). Overview prodotti2 Light-green I prodotti che presentano opzioni di investimento esclusivamente light-green sono perlopiù Multiramo 59% connessi a gestioni separate o prodotti multiramo che permettono l’investimento in fondi ex art. 8. GS 36% Light-green Unit Linked 5% 24,6% La maggior parte dei prodotti con aspetti ESG sul mercato italiano propongono opzioni Unit Linked 55% 0,4% Dark-green di investimento anche (ma non solo) in strumenti light o dark green, in particolare attraverso la Multiramo 40% componente di ramo III. Tale tipologia di prodotti, infatti, si caratterizza per l’ampia flessibilità FAP e PIP 5% 75,0% nella scelta delle opzioni di investimento da parte del contraente. Non-ESG Dark-green Un solo prodotto tra quelli analizzati permette l’investimento esclusivamente in fondi che perseguono un obiettivo di investimento sostenibile. Si tratta di un prodotto di ramo III che adotta strategie di tipo impact investment. 1 Premi ANIA 2020, 86% dei premi complessivi dei Rami I (80%), III (89%) e VI (99%). 2 I risultati si riferiscono al perimetro analizzato per il mercato italiano. © Oliver Wyman 6
I PRODOTTI “GREEN” IN ITALIA – EVIDENZE EMERSE Sintesi delle analisi I prodotti d’investimento e i prodotti previdenziali che promuovono aspetti «ESG» e risultano classificabili come light-green sono circa un quarto del campione analizzato; un solo prodotto risulta invece classificabile come dark-green. Tra i prodotti di ramo I con Del complesso dei prodotti Nell’ambito dei prodotti Circa un quarto dei prestazioni collegate Unit-Linked, quelli light- previdenziali (Fondi prodotti Multiramo con ai risultati di una gestione green rappresentano circa pensione e PIP) la quota prestazioni collegate a separata circa uno su un terzo del totale, uno è di prodotti light-green fondi (UL) e a gestioni cinque è light-green. dark-green. risulta inferiore al 5%. separate sono light-green. Gestioni Separate Unit-Linked Fondi pensione aperti e PIP Multiramo (GS + UL) Light-green Non-ESG Non-ESG 18,2% 65,7% 71,6% 95,6% Non-ESG 4,4% 81,8% 32,9% Light-green 28,4% Non-ESG Light-green 1,4% Light-green Dark-green Approfondimento sui prodotti light-green Multiramo (GS+UL) Unit-Linked Fondi Pensione aperti e PIP Light-green 46.8% 37.1% 12.9% 3.2% Gestioni Separate © Oliver Wyman 7
CONSIDERAZIONI • L’UE, in attuazione del piano d’azione sulla finanza sostenibile, si pone l’obiettivo di indirizzare gli investimenti privati verso attività sostenibili da un punto di vista ambientale, per raggiungere gli obiettivi stabiliti dal Green Deal dell’UE. • Parallelamente, anche la sensibilità del consumatore finale agli aspetti collegati ai fattori di sostenibilità risulta accresciuta negli ultimi anni, e naturalmente ciò rappresenta un aspetto non trascurabile per le imprese con conseguenti impatti sulle strategie di mercato. • In tale contesto, la proposta di prodotti di investimento green da parte delle imprese di assicurazione operanti in Italia è in evoluzione, presentando trend in crescita e notevoli potenziali di sviluppo in termini di mercato. • È tuttavia da considerare che il profilo rischio-rendimento continuerà a prevalere come variabile chiave nelle scelte di investimento delle imprese e, probabilmente, dei loro clienti. Proprio in quest’ottica risulta fondamentale riuscire a riflettere adeguatamente le implicazioni dei rischi climatici o «ESG» nel loro complesso sulle performance degli investimenti e dunque sulle decisioni di asset allocation. • Attualmente, quando ci si riferisce ad attività economiche «sostenibili» si intendono attività sostenibili da un punto di vista ambientale, avendo il Taxonomy Regulation sviluppato i soli obiettivi climatici e non (ancora) anche quelli sociali. • Tra l’altro, le sole attività economiche esplicitamente elencate negli Atti Delegati del TR sono idonee a poter essere considerate «sostenibili» (previo superamento dei criteri di vaglio tecnico). • Tale impostazione limita di fatto la possibilità di riflettere l’opportunità che anche attività considerate dannose o neutre da un punto di vista ambientale, possano comunque contribuire alla transizione ambientale. • Proprio in tale ottica, il perimetro del TR potrebbe essere esteso per includere le attività attualmente escluse e gli obiettivi sociali (c.d. brown&social taxonomy). • Come le tassonomie saranno integrate in relazione agli aspetti ambientali e sociali e il ruolo del principio DNSH saranno fondamentali per valutarne gli effetti concreti. Tali evoluzioni potranno infatti ulteriormente modificare le definizioni di investimenti e prodotti «sostenibili» e il loro sviluppo, in un quadro regolamentare in continua evoluzione. © Oliver Wyman 8
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GIAMMARIA ALESSIO GIRARDI MATTIA TERENZI PAOLO MANCINI FAMIGLIETTI Manager – Actuarial Services Senior Consultant – Actuarial Services Consultant – Actuarial Services Principal – Actuarial Lead Italy Giammaria.Famiglietti Alessio.Girardi Mattia.Terenzi Paolo.Mancini @oliverwyman.com @oliverwyman.com @oliverwyman.com @oliverwyman.com +39 340 1155025 +39 346 0690465 +39 345 0381973 +39 348 2104990 © Oliver Wyman 10
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