Corporate Governance Università degli studi di Milano Bicocca - IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO (SCI)

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Corporate Governance
  Università degli studi di Milano Bicocca

                        1

 PROF. ALBERTO NOBOLO - DOTT. ssa Roberta Provasi
                  A.A. 2010

IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO (SCI)
CORPORATE GOVERNANCE
                   2

IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO (SCI)

          Dott.ssa Roberta Provasi
3
       AGENDA

1. Il SCI nell’ambito dei processi di corporate governance

2. Il sistema di controllo interno (SCI): significato e caratteristiche
   generali

3. I concetti di base

4. Lo scopo del SCI
IL SCI NELL’AMBITO DEI PROCESSI
            DI CORPORATE GOVERNANCE
                                  4

Nell’ambito delle problematiche connesse alla corporate governance un
                       ruolo centrale è rivestito dal
                SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO
           parte della più ampia area di governo dell’impresa
IL SCI NELL’AMBITO DEI PROCESSI
   DI CORPORATE GOVERNANCE
              5
SCI: SIGNIFICATO E CARATTERISTICHE GENERALI
                                      6

             SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO (SCI)

     “un processo - attuato nel Consiglio di Amministrazione, dai
   Dirigenti e da altri soggetti della struttura aziendale – finalizzato
     a fornire una ragionevole sicurezza sul conseguimento degli
              obiettivi rientranti nelle seguenti categorie:
            - efficacia ed efficienza delle attività operative;
              - attendibilità delle informazioni di bilancio;
                - conformità alle leggi e ai regolamenti”

                        Definizione fornita dall’AIIA
SCI: SIGNIFICATO E CARATTERISTICHE
              GENERALI
                        7

       SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO (SCI)

   INSIEME DI MECCANISMI, PROCEDURE E STRUMENTI
         “CONTROLLI” predisposti dalla direzione
          PER ASSICURARE IL CONSEGUIMENTO
              DEGLI OBIETTIVI AZIENDALI
SCI: SIGNIFICATO E CARATTERISTICHE
          GENERALI (segue)
                               8

         SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO (SCI)

  Il sistema di controllo interno è tipicamente strutturato per
    assicurare il perseguimento di cinque obiettivi particolari

  attendibilità dei dati
  salvaguardia del patrimonio aziendale
  conformità alle leggi e ai regolamenti in vigore
  efficacia nel conseguimento degli obiettivi aziendali
  efficienza operativa
SCI: SIGNIFICATO E CARATTERISTICHE
          GENERALI (segue)
                          9

                   a. Sistema

                  INSIEME DI ELEMENTI
        tra loro connessi da relazioni dinamiche e
VOLTI AL CONSEGUIMENTO DI OBIETTIVI E DI RISULTATI
                       determinati
SCI: SIGNIFICATO E CARATTERISTICHE
          GENERALI (segue)
                                10

                        a. Sistema

     I sistemi sono spesso rappresentati tramite MODELLI
Nel caso del SCI, il modello che ne consente la rappresentazione
                         è costituito da

una struttura: elementi che compongono stabilmente il SCI
un’attività: insieme di processi ordinati in fasi e volti al
conseguimento di determinati obiettivi
obiettivi e i risultati: scaturenti dalla logica combinazione di
struttura e processi
SCI: SIGNIFICATO E CARATTERISTICHE
          GENERALI (segue)
                              11

                         b. Controllo

    attività ispettiva              attività di guida e di
    e di vigilanza                  governo di un sistema
SCI: SIGNIFICATO E CARATTERISTICHE
          GENERALI (segue)
                               12

                         c. Interno

                     I controlli
        OPERANO NEL TESSUTO ORGANICO DELLA
            STRUTTURA AZIENDALE a tutela

 dei vincoli di aderenza agli obiettivi interni, delle condizioni
              di regolarità formale e sostanziale;
           delle responsabilità particolari e generali
SCI: SIGNIFICATO E CARATTERISTICHE
          GENERALI (segue)
                                13

              SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO (SCI)

  Vincoli/                                                    Vincoli/
opportunità       Elementi di             Elementi di       opportunità
                                     +
ambientali         struttura               processo         ambientali

gli Amministratori e i vertici aziendali devono accertare che siano
      predisposti e realizzati da tutto il personale per garantire il
               raggiungimento di determinati obiettivi
I CONCETTI DI BASE
                                 14

 La definizione contenuta nel “Progetto corporate governance per
 l’Italia” (PCGI) riflette alcuni concetti fondamentali
               IL CONTROLLO INTERNO

è un PROCESSO       rappresentato da una serie di azioni che
                    riguardano tutta l’attività aziendale

è svolto da PERSONE       non è costituito semplicemente da manuali
                          e documenti ma da persone “posizionate” a
                          tutti i livelli gerarchici di un’organizzazione:
                           Consiglio di Amministrazione (CdA)
                           management
                           persone che operano in azienda
I CONCETTI DI BASE (segue)
                                15

può fornire al management ed al Consiglio sulla realizzazione
RAGIONEVOLE degli obiettivi aziendali (non assoluta a causa
SICUREZZA   dei limiti presenti in tutti i sistemi di controllo)

è rivolto alla     ogni azienda definisce la sua missione, stabilendo
realizzazione di   gli obiettivi che desidera raggiungere e le
OBIETTIVI          strategie per realizzarli.
LO SCOPO del SCI
                     16

         Scopo del SCI

       Indirizzare l’azienda,
 MINIMIZZANDONE I RISCHI, verso

       obiettivi di redditività
conseguimento della propria missione
LO SCOPO DEL SCI (segue)
                                     17

… In altri termini, si tratta di sistemi che permettono di:

  fronteggiare tempestivamente ogni trasformazione dell’ambiente
  economico;

  procedere in tempo utile agli adattamenti necessari per far fronte
  ai continui cambiamenti

  garantire l’efficienza

  tutelare le attività patrimoniali da possibili perdite

  garantire l’attendibilità dei bilanci e la conformità delle attività alle
  leggi e ai regolamenti in vigore.
CORPORATE GOVERNANCE
            18

GLI ELEMENTI COSTITUTIVI DEL
SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO
19
       AGENDA
1. Gli elementi del Sistema di controllo interno: caratteristiche generali

2. Ambiente di controllo

3. Valutazione del rischio gestionale

4. Attività di controllo

5. Sistema informativo

6. Monitoraggio
ELEMENTI SCI: CARATTERISTICHE
               GENERALI
                                20

Il SCI è costituito da cinque componenti interconnessi:

1.   AMBIENTE DI CONTROLLO
2.   VALUTAZIONE DEL RISCHIO
3.   ATTIVITA’ DI CONTROLLO
4.   SISTEMA INFORMATIVO
5.   MONITORAGGIO

Derivano dal modo in cui il management gestisce l’azienda e sono
integrati con i processi aziendali
AMBIENTE DI CONTROLLO
                                   21

                    Ambiente di controllo

      è il componente più importante del modello proposto e
             l’elemento chiave per assicurare un migliore
                         governo aziendale.

Il SCI è fisiologicamente teso a fornire un ambiente e una struttura
    aziendali complessivamente idonei alla gestione dei rischi, al
perseguimento graduale degli obiettivi e alla necessità di reagire ai
                continui cambiamenti interni ed esterni
AMBIENTE DI CONTROLLO (segue)
                                  22

                      Ambiente di controllo

                             è costituito da
         AZIONI, POLITICHE e PROCEDURE che riflettono
l’attitudine generale del soggetto economico, dell’alta direzione e dei
   responsabili di unità organizzative in relazione all’importanza del
                       sistema di controllo interno.
AMBIENTE DI CONTROLLO (segue)
                            23

                 Ambiente di controllo

Esistono una serie di fattori che concorrono a
definire l’ambiente di controllo:
 Integrità/valori etici
 Attenzione alla competenza degli operatori
 Filosofia di controllo/ stile di direzione
 Struttura organizzativa
 Organi amministrativi indipendenti dalle direzioni esecutive
 Assegnazione di autorità e responsabilità
 Gestione delle risorse umane
AMBIENTE DI CONTROLLO (segue)
                               24

Integrità/valori etici ed attenzione alla competenza degli operatori
Impegno da parte degli amministratori, management e dipendenti
verso un livello di competenza e di integrità e lo sviluppo di una
cultura idonea a supportare questi valori etici.

Filosofia di controllo/ stile di direzione
Comunicazione di standard di comportamento condivisi a tutti i livelli,
affinché ci sia una consapevolezza del controllo da parte sia del
management sia dei responsabili operativi.
AMBIENTE DI CONTROLLO (segue)
                                25

Struttura organizzativa
Attraverso cui si possono definire e pianificare le strategie aziendali,
nonché controllare e verificare che vengano raggiunti gli obiettivi.

Organi amministrativi indipendenti dalle direzioni esecutive
E’ indispensabile che il Consiglio di Amministrazione sia in parte
composto da amministratori non esecutivi, perché essi possano
esaminare le attività del management
AMBIENTE DI CONTROLLO (segue)
                                  26

Assegnazione di autorità e responsabilità
Modalità in cui sono assegnate autorità e responsabilità per le attività
operative e quello in cui si stabiliscono le relazioni tra il reporting e i
livelli gerarchici
Separazione dei compiti con assegnazione di chiare responsabilità in
funzione delle capacità ad assumere livelli di rischio differente

Gestione delle risorse umane
Allocazione ottimale del tempo e delle risorse per la gestione del
controllo e dei rischi aziendali
Creazione di un ambiente che promuova un approccio basato sulla
comprensione e sull’insegnamento delle problematiche legate ai
controlli e ai rischi
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
                          27

             Valutazione del rischio

   Ogni azienda deve affrontare una varietà di
                    RISCHI

Si definisce rischio un evento potenziale che riduce
          la probabilità di raggiungere obiettivi di
        business o che può implicar l’incertezza di
                      ottenere benefici
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
                            28

               Valutazione del rischio

La valutazione del rischio attiene alla capacità
della direzione di:

Identificare situazioni di rischio (risk assessment)
che hanno delle potenziali ripercussioni sull’economicità aziendale
Progettare controlli ad hoc che consentano di fronteggiare
tali situazioni di rischio
VALUTAZIONE DEL RISCHIO (segue)
                                  29

Identificazione e valutazione dei rischi
Inerenti a determinati fattori economico – aziendali.
Sono valutati dalla direzione generale per progettare e rendere
operanti i controlli che minimizzino le possibilità di errore ed irregolarità
e dal revisore per stabilire le quantità e qualità di evidenza necessaria per
esprimere un’opinione sull’attendibilità di determinati insiemi di
rilevazioni.

Gestione strategica del portafoglio rischi
VALUTAZIONE DEL RISCHIO (segue)
                                  30

          Alto

                   Possibili strategie di      Rischi da gestire e
                  mitigazione dei rischi         controllare con
                  tramite assicurazione            attenzione
Impatto/entità
del rischio

                                                Area richiedenti
                    Rischi marginali         revisione della qualità
                                                   dei processi

        Basso
                 Basso          Livello di probabilità            Alto
VALUTAZIONE DEL RISCHIO (segue)
                          31

  Impatto
            Rischio                     Costo

                Ragionevole
                livello di rischio
                                      Controlli eccessivi
                                      rispetto ai rischi:
                                      sistema di controllo
                                      non ottimale

                                          Misure di
                                     controllo/protezione
VALUTAZIONE DEL RISCHIO (segue)
                                 32

Monitoraggio dei rischi
Sono necessarie procedure di reporting tempestive in relazione a tutti
I fatti di rilevanza
ATTIVITA’ DI CONTROLLO
                               33

                    Attività di controllo

                Rappresentate dall’insieme delle
               POLITICHE e delle PROCEDURE che
assicurano il management che le proprie direttive siano applicate

     si attuano in tutti i livelli dell’organizzazione aziendale
    al fine di agevolare l’adozione di provvedimenti necessari
       per far fronte ai rischi che potrebbero pregiudicare
               la realizzazione degli obiettivi aziendali
ATTIVITA’ DI CONTROLLO
                                  34

I controlli comprendono il seguente insieme di attività:

    Adeguata separazione dei compiti
    Corretta autorizzazione per tutte le operazioni
    Adeguata documentazione e registrazione delle operazioni
    Controllo fisico su beni e registrazioni
    Controlli indipendenti sulle prestazioni effettuate
ATTIVITA’ DI CONTROLLO (segue)
                                    35

Adeguata separazione dei compiti
E’ tipicamente perseguita mediante quattro modalità:
      Separazione attività di custodia beni da quelle di contabilizzazione
      Separazione responsabilità operative da quelle di contabilizzazione
      Separazione attività di autorizzazione da quelle di custodia
      Separazione compiti (figure di utente, programmatore,
       analista di sistemi, gestore di archivi, gruppi di controllo dei dati)
ATTIVITA’ DI CONTROLLO (segue)
                                   36

Corretta autorizzazione per tutte le operazioni
E’ tipicamente perseguita mediante la definizione di procedure di
autorizzazione generale o specifica:
      Autorizzazione generale: politica che l’organizzazione deve seguire
       con riferimento a operazioni ricorrenti della medesima specie
       (es. listini prezzi, limiti di fido attribuiti ai clienti…)
      Autorizzazione specifica: direttiva da seguire con riferimento a
       singole operazioni (es. autorizzazione all’acquisto di un macchinario)
ATTIVITA’ DI CONTROLLO (segue)
                                   37

Adeguata documentazione e registrazione delle operazioni:
E’ tipicamente perseguita osservando i seguenti principi:
      Prenumerazione consecutiva dei documenti
      Predisposizione tempestiva rispetto al verificarsi dell’operativa
      Semplicità (comprensibilità delle rilevazioni effettuate)
      Predisposizione per finalità molteplici
      Strutturati per agevolarne la compilazione
ATTIVITA’ DI CONTROLLO (segue)
                                   38

Controllo fisico su beni e registrazioni
Può manifestarsi secondo varie forme:
    Inventari fisici
    Elenchi delle persone autorizzate a disporre dei valori
    Servizio di vigilanza, limitazioni all’accesso e adozione di
     particolari accorgimenti di protezione
    Assicurazioni adeguate
    Procedure per la ricostruzione dei dati contabili
ATTIVITA’ DI CONTROLLO (segue)
                                  39

Controlli indipendenti sulle prestazioni effettuate
Hanno la funzione di mantenere la stabilità del sistema di controllo
interno, attraverso una opportuna “pressione” sugli operatori
aziendali.
L’indipendenza del controllo può essere ottenuta tipicamente
attraverso:
     La suddivisione delle mansioni.
     Il coinvolgimento di soggetti esterni (altre imprese e
      professionisti)
     Il ricorso a controlli interni automatizzati nei sistemi
      computerizzati
SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE
                              40

 Le informazioni devono essere individuate, rilevate e diffuse nei
       modi e nei tempi appropriati per consentire ai membri
  dell’organismo personale di assolvere le proprie responsabilità

 La comunicazione deve essere efficace all’interno della struttura
                        organizzativa

        sono indispensabili mezzi di comunicazione delle
          informazioni verso la Direzione e verso i terzi
SISTEMA INFORMATIVO
                 AZIENDALE (segue)
                                   41

                 Sistema informativo aziendale

Indicatori di performance
in base ai quali il management possa monitorare le attività e i rischi
critici e definire gli interventi necessari.

Sistemi informativi
che forniscano continuamente l’identificazione e la rilevazione delle
informazioni attendibili e utili ad uso interno ed esterno.

Sistemi in grado di comunicare le informazioni rilevanti
alle persone giuste, con la frequenza e la tempestività richieste.
SISTEMA INFORMATIVO
           AZIENDALE (segue)
                              42

            Sistema informativo aziendale

               Le CARATTERISTICHE
    devono soddisfare particolari obiettivi correlati:

           alle transazioni: accadimenti relativi
     alle dinamiche e quindi correlati ai valori reddituali
                            e monetari.
          ai saldi finali: accadimenti relativi alla
situazione finale e quindi correlati ai valori patrimoniali.
SISTEMA INFORMATIVO
             AZIENDALE (segue)
                              43

Obiettivi correlati alle transazioni
 Esistenza
 Completezza
 Accuratezza (esattezza dei computi aritmetici)
 Classificazione
 “Tempistica”/collocazione temporale delle rilevazioni
 Imputazione e “sommarizzazione”
    (elaborazione delle informazioni)
SISTEMA INFORMATIVO
             AZIENDALE (segue)
                              44

Obiettivi correlati ai saldi finali
 Valutazione (in accordo ai principi contabili statuiti)
 Diritti ed obblighi (es. titolo di proprietà)
 Descrizione ( presentazione delle informazioni nel bilancio)
SISTEMA INFORMATIVO
                AZIENDALE (segue)
                                 45

                Sistema informativo aziendale

PROCEDURE E TECNICHE di ausilio
 Comparazione tra dati preventivi e consuntivi e tempestiva
   spiegazione degli scostamenti
 Determinazione ed utilizzo dati di gestione per area di responsabilità
 Utilizzo di informazioni extracontabili per la corretta determinazione
   dei dati contabili
 Adeguati organici di personale
 Procedure contabili e criteri di valutazione
MONITORAGGIO
                                46

                        Monitoraggio

            consiste nella verifica continua e/o periodica
 dell’efficacia del disegno dei controlli e dell’effettiva operatività
              dei medesimi al fine di verificare che essi:

     operino secondo gli obiettivi formulati (controlli operanti)
siano adeguati rispetto ad eventuali cambiamenti intervenuti nella
                   realtà operativa (controlli aderenti)
MONITORAGGIO (segue)
                                47

In particolare le informazioni per la valutazione e l’eventuale
cambiamento dei controlli interni provengono tipicamente da numerosi
fonti, quali ad esempio:
     Studi di sistemi di controllo interno esistenti
     Rapporti della funzione di revisione interna
     Rapporti di eccezioni della attività di controllo operate
     Rapporti di enti di sorveglianza
     Feedback del personale interno
     Rimostranze di soggetti esterni
MONITORAGGIO (segue)
                                48

All’interno dell’organizzazione dovrebbe essere presente un processo
continuo che dia al CdA una ragionevole garanzia sull’esistenza di
appropriate procedure di controllo e che esse siano applicate.

L’identificazione dei cambiamenti nell’impresa e del suo ambiente può
richiedere modifiche al sistema di controllo interno

Occorre prevedere un supporto adeguato al vertice aziendale per le
informazioni relative al sistema di controllo, da diffondere all’esterno.
SCI: SCHEMA DI SINTESI
                        49

                  Obiettivi
Ambiente

           SCI
                              di struttura
                                              Ambiente
                  Elementi                   di controllo
                              di processo
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